0 valutazioniIl 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
76 visualizzazioni40 pagine
Descrizione:
(ANSA) - PALERMO, 19 OTT 2007- Protestano per paura di perdere il posto di lavoro a causa delle norme sull'uso del pet-coke, il combustibile che deriva dalla raffinazione del petrolio. Sono i lavoratori della Italcementi di Isola delle Femmine (Palermo) che stamani hanno manifestato a Palermo davanti a palazzo d'Orleans. Decine di persone hanno promosso un sit-in davanti alla presidenza della Regione. Chiesto un incontro con il governatore Salvatore Cuffaro "per esporre le proprie ragioni sull'utilizzo del pet-coke nella fabbrica nel Palermitano". Ieri un gruppo di circa sessanta lavoratori aveva bloccato la strada statale 113 a Isola delle Femmine, in direzione di Trapani. I dipendenti sono preoccupati per via del braccio di ferro tra l'azienda e l'assessorato regionale all'Ambiente, in merito all'uso del combustibile, il cui utilizzo è stato vietato nell'agosto del 2006. "Non protestiamo contro l'azienda - dicono i lavoratori - ma contro l'atteggiamento dell'assessore all'Ambiente Rossana Interlandi, che per motivi politici nega l'autorizzazione temporanea all'uso del combustile che non è un rifiuto nocivo come si vuol fare credere". L'Italcementi ha sostenuto che "non bisogna fare strumentalizzazioni. Il pet-coke è consentito dalle normative proprio perché il legislatore ne riconosce l'idoneità all'uso in un ciclo, come quello relativo alla produzione del cemento, ampiamente sperimentato e consolidato e, soprattutto, perché se ne conoscono tutti i risvolti ambientali e relativi alla salute". Per l'assessore Interlandi: "L'uso del pet-coke, come l'esperienza della centrale Eni di Gela sta a dimostrare - ribatte - produce conseguenze devastanti per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Porre la questione è dunque il preciso dovere di un'amministrazione seria e responsabile e non, come sostiene l'Italcementi, una strumentalizzazione".(ANSA).
http://www.wallstreetitalia.com/newarticle.aspx?IdPage=509175
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it
(ANSA) - PALERMO, 19 OTT 2007- Protestano per paura di perdere il posto di lavoro a causa delle norme sull'uso del pet-coke, il combustibile che deriva dalla raffinazione del petrolio. Sono i lavoratori della Italcementi di Isola delle Femmine (Palermo) che stamani hanno manifestato a Palermo davanti a palazzo d'Orleans. Decine di persone hanno promosso un sit-in davanti alla presidenza della Regione. Chiesto un incontro con il governatore Salvatore Cuffaro "per esporre le proprie ragioni sull'utilizzo del pet-coke nella fabbrica nel Palermitano". Ieri un gruppo di circa sessanta lavoratori aveva bloccato la strada statale 113 a Isola delle Femmine, in direzione di Trapani. I dipendenti sono preoccupati per via del braccio di ferro tra l'azienda e l'assessorato regionale all'Ambiente, in merito all'uso del combustibile, il cui utilizzo è stato vietato nell'agosto del 2006. "Non protestiamo contro l'azienda - dicono i lavoratori - ma contro l'atteggiamento dell'assessore all'Ambiente Rossana Interlandi, che per motivi politici nega l'autorizzazione temporanea all'uso del combustile che non è un rifiuto nocivo come si vuol fare credere". L'Italcementi ha sostenuto che "non bisogna fare strumentalizzazioni. Il pet-coke è consentito dalle normative proprio perché il legislatore ne riconosce l'idoneità all'uso in un ciclo, come quello relativo alla produzione del cemento, ampiamente sperimentato e consolidato e, soprattutto, perché se ne conoscono tutti i risvolti ambientali e relativi alla salute". Per l'assessore Interlandi: "L'uso del pet-coke, come l'esperienza della centrale Eni di Gela sta a dimostrare - ribatte - produce conseguenze devastanti per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Porre la questione è dunque il preciso dovere di un'amministrazione seria e responsabile e non, come sostiene l'Italcementi, una strumentalizzazione".(ANSA).
http://www.wallstreetitalia.com/newarticle.aspx?IdPage=509175
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it
(ANSA) - PALERMO, 19 OTT 2007- Protestano per paura di perdere il posto di lavoro a causa delle norme sull'uso del pet-coke, il combustibile che deriva dalla raffinazione del petrolio. Sono i lavoratori della Italcementi di Isola delle Femmine (Palermo) che stamani hanno manifestato a Palermo davanti a palazzo d'Orleans. Decine di persone hanno promosso un sit-in davanti alla presidenza della Regione. Chiesto un incontro con il governatore Salvatore Cuffaro "per esporre le proprie ragioni sull'utilizzo del pet-coke nella fabbrica nel Palermitano". Ieri un gruppo di circa sessanta lavoratori aveva bloccato la strada statale 113 a Isola delle Femmine, in direzione di Trapani. I dipendenti sono preoccupati per via del braccio di ferro tra l'azienda e l'assessorato regionale all'Ambiente, in merito all'uso del combustibile, il cui utilizzo è stato vietato nell'agosto del 2006. "Non protestiamo contro l'azienda - dicono i lavoratori - ma contro l'atteggiamento dell'assessore all'Ambiente Rossana Interlandi, che per motivi politici nega l'autorizzazione temporanea all'uso del combustile che non è un rifiuto nocivo come si vuol fare credere". L'Italcementi ha sostenuto che "non bisogna fare strumentalizzazioni. Il pet-coke è consentito dalle normative proprio perché il legislatore ne riconosce l'idoneità all'uso in un ciclo, come quello relativo alla produzione del cemento, ampiamente sperimentato e consolidato e, soprattutto, perché se ne conoscono tutti i risvolti ambientali e relativi alla salute". Per l'assessore Interlandi: "L'uso del pet-coke, come l'esperienza della centrale Eni di Gela sta a dimostrare - ribatte - produce conseguenze devastanti per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Porre la questione è dunque il preciso dovere di un'amministrazione seria e responsabile e non, come sostiene l'Italcementi, una strumentalizzazione".(ANSA).
http://www.wallstreetitalia.com/newarticle.aspx?IdPage=509175
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it
25 LUGLIO 2014 SETTIMANALE DI POLITICA, CULTURA, ECONOMIA EURO 1,50 SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE A REGIME SOVVENZIONATO 45% (ME) LINCHIESTA LINCHIESTA SBARCANO A MESSINA I 561 SCAMPATI ALLE GUERRE E ALLA MORTE IN MARE. E MENTRE LA PROCURA APRE UNINDAGINE, LA CITT SI SCOPRE SOLIDALE Discariche, la guerra va allAntimafia Sul problema discariche la commissione antimafia ha deciso di convocare prima il presidente della regione Rosario Crocetta e a ruota il vicepredente di Confindustria regionale Giuseppe Catanzaro, titolare del pi grosso impianto di smaltimento a Siculiana, in provincia di Agriogento. E lultimo atto di una guerra strisciante, partita da lontano, tra lex magisrato- assessore Nicol Marino e Confindustria. Tema: la gestione privata delle discariche in barba alla legge e in nome della continua emergenza. Ora la Sicilia diventa un caso pi di Napoli: dopo la chiusura della discarica di Motta SantAnastasia della famiglia Proto, il provvedimento sta per scattare anche per Mazzarr SantAndrea, sul litorale tirrenico di Messina. In pratica la Sicilia Orientale rester senza discariche. I veleni, per, pi che dagli impianti non a norma, continuano a sollevarsi nella rete di ricatti incrociati che dal Piano dei termovalorizzatori in poi, con le relative tangenti pagate, ammorba il settore in Sicilia. Se vero che gli Ato sono stati un ulteriore fallimento e lunica cosa che hanno prodotto un miliardo e mezzo di debiti per i Comuni, oggi il piano discariche in Sicilia risulta essere allanno zero: limpianto di Pace a Messina ancora in fase di appalto, fra mille pasticci contabili e amministrativi. Limpressione che lestate sar pi calda quanto lautunno: a Messina i Tir cui far guadagnare limbarco rischiano di essere quelli carichi di rifiuti, in direzione Germania. E quello che la Camorra riuscita ad ottenere a Napoli. Dove di roghi e mazzette ne sanno quanto noi. il punto 25 Luglio 2014 centonove pagina 2 Caporedattore Graziella LombardoVicecaposervizio: Daniele De Joannon In redazione: Gianfranco Cusumano, Alessio Caspanello, Michele Schinella Segretaria di redazione: Rossana Franzone, Rosa Lombardo, Francesco Pi- nizzotto. Editore: Kimon scrl, via San Camillo, 8 Messina. Tel. 090 9430208 Fax: 090 9430210 P. IVA 02131540839 Registrazione Tribunale di Messina n. 11-92 del 4 maggio 1992. Iscritto al Registro Operatori della Comunicazione n 17229. Stampa: Sts - Societ tipografica siciliana spa Strada 5 n. 35 Zona industriale 95030 Catania. Redazione e ufficio abbonamenti: via San Ca- millo, 8 - 98122 (ME), CCP n. 90443839 Copie arretrate: euro 3,00. Progetto grafico: Davide Lopopolo per Psychodesign www.psychodesign.it. Internet: http://www.centonove.it email: centonove@centonove.it Distribuzione: Gaetano Toscano Sas via Corbino Orso 9/11 - 98124 Messina tele- fono 090 692508. Distributore regionale: Eagleservices via M. Rapisardi, 62 - 95021 Acicastello (CT). Pubblicit legale-istituzionale-commerciale: Via San Camillo, 8 Messina Tel. 090 9430208 Fax: 090 9430211. Tariffe pubblicitarie (1 modulo cm. 3,5 x 4,5); Man- chette prima pagina euro 206,58; Finestrella prima pagina euro 438,99; commerciali a mod. euro 41,32; Finanziaria/Appalti/Gare a mod euro 129,11; Legali/Aste/Sen- tenze a mod. euro 129,11; redazionali euro 77,47; una pagina interna euro 1.446,08; ultima pagina euro 1.807,6 Posizione di rigore + 20%. Colore + euro 387,34. Certificato Ads n. 7367 del 14/12/2011 Questo periodico associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Direttore responsabile Enzo Basso Garante del lettore: Attilio Raimondi SETTIMANALE REGIONALE DI POLITICA CULTURA ED ECONOMIA centonove La democrazia? Migliora con la democrazia Il dibattito sulla leadership di Matteo Renzi diventa pi impegnativo a mano a mano che lattenzione del presidente del consiglio si sposta sul delicato tema delle riforme, considerato che alcune di queste toccano cespiti sui quali settantanni fa si erano esercitate menti di altro livello. Ma inutile coltivare nostalgie da Assemblea Costituente, i tempi e le persone sono quelli che sono e con questi dobbiamo fare la minestra. Non facile in realt decidere se fidarsi del leader del Pd, miscuglio di vecchio e di nuovo, non necessariamente la parte migliore delluno e dellaltro. Se valutato su una scala di valori assoluti, ne viene fuori un politico piuttosto normale tendente al mediocre, che ci inonda di banale evocando, come una qualunque comare, gufi e invidiosi. Ostacoli presunti alla sua azione di governo, che al momento sembra solo una gara a chi schiaccia prima il pulsante, come nei telequiz di cui il premier, come Matteo Salvini, era concorrente da ragazzino. I costituenti venivano dalle universit, i riformatori di oggi dalla palestra del telequiz e magari della Settimana Enigmistica, quando non dai centri estetici. Se messo a confronto con le classi politiche pi recenti, il giudizio sullex sindaco di Firenze diventa pi generoso, alla stregua per di un male minore, come quando si prescrive metadone per tenere lontana leroina. Un indizio significativo dei suoi orientamenti possiamo reperirlo nella notevole quantit di individui passivi e scarsamente critici che gli sono radunati attorno. Ovviamente non a caso, se ti senti intimamente scarso ti circondi di persone che non possono oscurarti e fai larrogante per compensare qualit che non possiedi. Quando si registrano tali attrazioni gravitazionali, risulta logico pensare che i reciproci finalismi, di dominio da parte del leader e di gregariato da parte dei seguaci, siano complementari. Forse cera bisogno di altro, dovendosi mettere mano a congegni delicati e di forte interesse costituzionale, speriamo in ogni caso che qualche riforma arrivi, la paralisi ci attanaglia da troppi anni e almeno in questo il personaggio potrebbe risultare utile. A volte servono delle spallate. Talune uscite lo fanno accostare istintivamente a Bettino Craxi, di cui peraltro non possiede n il carisma e neppure lacume politico, ma Renzi la creatura perfetta del nostro vuoto quotidiano. Un monocolo nel paese dei ciechi, di cultura raccogliticcia, come tutti i furbetti, capace di mettere insieme spezzoni di sapere presi dove capita e assemblati in discorsi organizzati per fare colpo ma che non dicono nulla di profondo. Come quando in Europa si messo a evocare Talemaco, in sintonia col suo guru-psicoanalista, facendo ridere i polli e anche i leader europei, stufi di chiacchieroni provenienti dallo Stivale, pronti a chiedere sconti invece di fare i compiti a casa. Il presidente del consiglio non tollera dissensi, segno di intima insicurezza, invisibile solo nel recinto dei cortigiani. Fatto imbarazzante in una democrazia, soprattutto quando si stanno producendo delle riforme, poich il modello di politica e di societ che deriva da una leadership non si discosta mai dalla matrice che la ispira. Quando il renzismo passer, e potrebbe accadere ben prima di quanto si pensi, la qualit della politica non sar cresciuta granch, perch il metodo implementatovi da questo nuovo che sa di vecchio si riveler regressivo, esattamente come il berlusconismo, e lascer spazio ai vecchi furbacchioni dal passato. Costoro, bruciato lennesimo sedicente rivoluzionario, torneranno a fare ci che fanno da sempre e, dopo averci ridotto alla stato larvale, ci ingoieranno in un solo boccone. Per tale ragione, malgrado scadente nella gittata e rivedibile nello spirito democratico, noi speriamo che questo populista 2.0 combini qualcosa di buono, possibilmente facendosi aiutare da teste pi attrezzate della sua, che qui in Italia non mancano. DI DOMENICO BARRIL Matteo Renzi EDITORIALE Non facile decidere se fidarsi del leader del Pd. Ma inutile coltivare nostalgie da Assemblea Costituente, i tempi e le persone sono quelli che sono e con questi dobbiamo fare la minestra riservato 25 Luglio 2014 centonove pagina 3 TEATRO DI MESSINA Contratto con gli orchestrali, la proposta di Saija MESSINA. Una convenzione per gli orchestrali del Teatro di Messina. A elaboraIa, il so- vrintendente Antonino Saija, che ha chiesto ai professori che hanno presentato il ri- corso al Tar contro il mancato finanziamento di ritirarlo e di costituirsi in associazione. Con questa, il Teatro po- trebbe stipulare un contratto pluriennale in esclusiva con un minimo garantito, cui se- guirebbe listituzione di una fondazione di partecipazione dove protrebbero confluire anche sarte e tecnici. UNIVERSIT DI MESSINA Centro studi criminalit, designati i 5 componenti MESSINA. LUniversit ha de- signato tutti i componenti del Centro studi e ricerche sulla Criminalit mafiosa e sui fe- nomeni di corruzione poli- tico-amministrativa, nato dalle ceneri del vecchio Cen- tro di Documentazione della Criminalit mafiosa. Oltre il gi designato presidente, Giovanni Moschella, ci sono Antonio Gullo, Pietro Per- conti, Daniela Rupo, Mario Bolognari, Rosario Battaglia e Andrea Romano. MESSINAMBIENTE Decreto ingiuntivo contro Ato da sei milioni di euro MESSINA. Messinambiente torna a bussare alla porta dellAto3. E chiede sei milioni di euro. Dalla partecipata di via Dogali, allindirizzo del- laltra partecipata di via Ca- valieri della Stella, partito un decreto ingiuntivo. La cifra riguarda la partita de- biti/rediti delle due societ. PALAZZO ZANCA Inchiesta sui bilanci, Zaccone in audizione MESSINA. Dopo lex sindaco Giuseppe Buzzanca e lex ra- gioniere generale Nando Co- glitore, che si sono avvalsi della facolt di non rispon- dere, ad essere ascoltato dal Pm Antonio Carchietti, nel- lambito dellinchiesta sui bi- lanci del Cmune, toccato al presidente dei revisori dei conti Dario Zaccone. Per lui, due ore e mezza di udienza. TOP SECRET SOMMARIO PRIMO PIANO 6/8. Messina, la terra promessa Dallinferno degli scafsti allo Stretto, il viaggio dei 561 sopravvissuti alla strage POLITICA 9. Finanziaria double face Tensioni allArs per la manovra ter 10. Salviamo il soldato Crocetta Pdr allunga la cintura di sucurezza al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta 12. Concussione off-limits A Giardini, il dipendente Gugliotta in manette SICILIA 13. Tir, i tre giorni di fuoco Botta e risposta sullordinanza anti camion 14-15. Mazzarr, limpianto puzza Domiciliari per Antonioli dopo loperazione Terra mia 16. Parafarmacia, beffa costituzionale Si punta sulla Corte Europea per la vendita dei far- maci di fascia C 17. Oliveri, non gioco pi Il luna park senza autorizzazione 18. Furci, c qualcosa nellaria Azienda agrumaria nel mirino per i cattivi odori 19. Un progetto... con gli asini Testimonianza di un ingegnere a Roccalumera 20. Depurate gente depurate Monito di Goletta Verde 22. Cuore matto, ci pensa il Papardo A Messina primato di un trapianto con lHeartware ECONOMIA 23. Filippello va alla guerra Il presidente del Cna pronto ad una class ac- tion contro la Regione 25. Comet Bio rinasce a Fondachelli Dopo il no di Furnari, il progetto cambia sede POSTER 27. Messina, Servillo legge Napoli Lattore premio Oscar apre la stagione del Vittorio 28-29. Separatismo, alleati assassini Lopera prima di Salvatore Grillo 32-33. La Villa Romana delle Terme A Terme Vigliatore uno dei siti pi affascinanti RUBRICHE 3. Riservato 4-5. Settegiorni 26. Consumatori / Consulenti 30-31. Libri/La Classifca/Lacerti di Letture 38-39. Lettere & Commenti 38. Qui Scuola/Heritage/Ecologia 40. Eliodoro/Animal House 40. Antibuddaci/150 parole da Palermo Procura di Palermo, la nomina di Lo Forte in bilico MESSINA. E sul filo del rasoio la nomina a procuratore capo di Palermo di Guido Lo Forte. La quinta commissione del Csm, quella che si occupa degli incarichi direttivi, ha deciso di spostare a luned il dibattito, in attesa di un incontro chiarificatore tra il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, Udc, e il capo dello Stato Giorgio Napolitano, che presiede il Consiglio superiore della Magistratura. Ma cosa c dietro questa improvvisa virata? Una lettera riservata che Giorgio Napolitano ha affidato al segretario del Quirinale Donato Marra, nella quale si ricorda ai distratti consiglieri che ancora ventisei uffici giudiziari dal 2012 attendono la nomina dei capi. Oltre priorit e protocollo nella missiva del Capo dello Stato si rileva anche un motivo di opportunit politica: non si sono ancora insediati i componenti laici che dovranno affiancare i togati gi eletti e il risultato delle elezioni potrebbe risultarne in qualche modo squilibrato. Ma perch ora, in vista del pensionamento del procuratore capo di Palermo Francesco Messineo previsto per il primo agosto, a rischio la nomina di Guido Lo Forte? In prima battuta Lo Forte, della Corrente per la Costituzione, ha avuto tre voti; uno lo ha preso Sergio Lari, della Corrente Area, procuratore capo a Caltanissetta e uno Francesco Lo Voi, consigliere del Csm di Magistratura Indipendente. Unicost, per, nelle recenti elezioni ha perso un seggio a favore di Magistratura Indipendente, corrente cui fa capo per lItalia del Sud, Sebastiano Ardita. Dallunione tra Area corrente composita dei giudici di sinistra, e dalla possibile spaccatura che si ventila allinterno di Magistratura Indipendente, gli equilibri potrebbero saltare e a farne le spese sarebbe la corrente pi debole, quella di Lo Forte. Ai motivi di opportunit, sollevati da Napolitano dopo che la Procura di Palermo ha deciso di sentire il capo dello Stato come testimone nel processo in corso sulla Trattativa Stato- Mafia, si aggiungono poi le mai sopite ruggini tra i magistrati. Se Lo Forte stato il Pm del processo Andreotti, conclusosi a met tra prescrizioni e assoluzione, che andrebbe ad affiancare Roberto Scarpinato nella carica di procuratore generale, Sergio Lari il procuratore che ha smontato i falsi condannati delle stragi di Palermo, restituendo credibilit alla giustizia che non si affida ai pentiti. Ma lo stesso Lari sfiorato poi dalle accuse incrociate con il procuratore Messineo, a proposito delle relazioni pericolose, ad avviso del Pm Antonio Ingroia, intrattenute dai magistrati con il direttore generale di Banca Nuova, Francesco Maiolini, che aveva assunto dentro listituto di credito pi di un figlio di magistrati, suscitando la reazione di altri pretendenti al posto . Una storia di veleni sotterranei, sempre chiusi con indagini e archiviazioni-lampo, che ora rischia di esplodere con i nuovi equilibri che si delineano allorizzonte. MAGISTRATURA. Una lettera riservata di Napolitano rimescola le carte richiamando lattenzione su 26 uffici giudiziari senza capo. I retroscena ACQUEDOLCI Si sblocca lappalto per la raccolta rifiuti ACQUEDOLCI. Si sblocca lappalto per lAro, il nuovo servizio di raccolta per i rifiuti, che investe larea del comune tirrenico amministrato dal sindaco Ciro Gallo. E convocata infatti per il 31 luglio a Messina allUrega, linsediamento della commissione di gara, che dovr poi espletare la selezione del contraente per lappalto. A farne parte saranno come presidente Enrico Sanseverino, gi presidente dellUrega di Palermo, che sar affiancato come vicepresidente nisseno, Michele Lauria. Allorigine di queste nomine, la volont di evitare incompatibilit con componenti locali dellUrega, organismo nel quale si dovrebbe poi insediare a settembre Gaetano Sciacca, capo del Genio Civile a Messina. Sciacca rimarr alla guida del Genio Civile fino a quando la commissione regionale tecnica, dellassessorato alle Infrastrutture, non dar via alla nomina, che sar controfirmata con un decreto presidenziale. Sebastiano Ardita con Guido Lo Forte settegiorni 25 Luglio 2014 centonove pagina 4 Franco Tomasello MESSINA. Il consulente-trading del lavoro, sull'onda dei successi di Nibali, ha deciso di passare dal nuoto al ciclismo. Cos inforcata la bici, sta studiando tutti i vizi e i rischi della pista ciclabile di via Garibaldi. Un'opera da pi- rati.... Antonio Presti ACI TREZZA. Premio per la cul- tura in Sicilia Ninfa Galatea al mecenate di Fiumara dArte che ha creato il parco munumentale di sculture pi grandi dEuropa, riqualificato il quartiere Librino e promosso larte in tutte le sue forme soprattutto nelle scuole. La cerimonia di consegna al Lido dei Ciclopi di Acitrezza, sabato 26 luglio ad Aci Trezza. Caterina Chinnici PALERMO. Leurodeputata S&D, entra a far parte della commis- sione parlamentare Libe (Civil li- berties, justice and home affairs), con prestigiosi incarichi. Si dovr occupare di Diritti umani e civili, lotta alle discriminazioni, svi- luppo di uno spazio comune di giustizia e anche misure in tema di circolazione delle persone, ge- stione integrata delle frontiere esterne dellUnione europea, asilo e migrazioni.. Carmelo Cardillo MESSINA. Il dirigente scolastico del Liceo La Farina-Basile il nuovo segretario generale della Cisl Scuola di Messina. Cardillo stato eletto il 24 dal Consiglio Generale della Federazione alla presenza di Dionisio Bonomo, reggente della Cisl Scuola Sicilia, e Tonino Genovese, segretario generale Cisl Messina. Il preside prende il posto di Laura Fleres, dimessasi dallincarico per so- praggiunti limiti det, cos come prevede lo statuto del sindacato. Giusi Nicolini LAMPEDUSA. Onorificenza mas- sonica Galileo Galilei al sindaco di Lampedusa. "Una donna co- raggiosa che fa con naturalezza un gesto che altri non fanno: non respinge nessuno un simbolo di pace", ha detto il Gran mae- stro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi. Il riconoscimento istituito nel 1995 destinato ai non massoni che si siano distinti "per l'impegno nella ricerca del vero e del giusto". CHI SALE La notte Rosa al Castello di Milazzo MILAZZO. La violenza intra moenia. E il tema dellincontro organizzato dal Kiwanis che si terr al Castello di Milazzo il 25 luglio. Relatori: le dottoresse Roberta Bruzzone e Luisa Barbaro, la docente universitaria Annamaria Cocchiara e lavvocato Carmen Curr. Previsto lintervento artistico a cura di Rita Natoli e Associazione Tersicore. Seguir la tavola rotonda La Notte Rosa. Alle ore 20. Nuoto, in 110 per la traversata dello Stretto MESSINA. Record di partecipanti per la 50/ma edizione della Traversata dello stretto di Messina, gara internazionale di nuoto di fondo, in programma domenica 3 agosto tra Capo Peloro e la spiaggia di Cannitello. Vi parteciperanno 94 uomini e 16 donne, di tutte le et. Alla manifestazione, organizzata dal Centro nuoto Sud di Villa San Giovanni, parteciperanno tutti i big del nuoto di fondo italiano. Dieci i nuotatori stranieri provenienti da Stati Uniti, Lussemburgo, Germania, Inghilterra, Scozia, Olanda e Francia. Tra i veterani della traversata il villese Giuseppe Pellegrino, di 64 anni, e tra i pi giovani due ragazze di 14 anni, Federica Saraceno e Valeria Cutrupi, quest'ultima classificatasi al quarto posto ai campionati di nuoto di fondo di Piombino la scorsa settimana. Dedicata a Livatino laula consigliare di Santa Margherita Belice CANICATTI'. Sar intitolata al giudice Rosario Livatino, il giovane magistrato ucciso in un agguato mafioso il 21 settembre 1990, l'aula consiliare del Comune di Santa Margherita Belice. La cerimonia domenica prossima alle 19.30. Per l'occasione nel comune agrigentino oltre ai rappresentanti di Libera interverranno anche i presidenti delle associazioni d'Impegno Civico ed Antimafia "Tecnopolis", degli "Amici del Giudice Rosario Livatino" ed il postulatore della causa di Canonizzazione don Giuseppe Livatino. SOCIET Trasporto pazienti, la rivoluzione di Sirna PATTI. Dalla Cgil Fp alla Uil perch non si riconosce pi nei valori e nella linea sindacale espressa dai dirigenti della funzione pubblica di Messina. E la svolta del sindacalista Giuseppe Cottone che non ha condiviso il modo in cui i suoi ex dirigenti hanno gestito la vicenda che vedeva coinvolta uninfermiera che lamentava oppressioni da parte dello stesso Cottone mentre questultimo chiedeva agli stessi superiori di andare incontro alle esigenze della dipendente, perch non lavora in armonia con il resto del personale. I dirigenti della Cgil continua Cottone - non parlano ai lavoratori in modo chiaro e non riescono pi a portare avanti proposte organizzative nuove, non garantiscono pi n il lavoratore n lutente, e pensano solo a consolidare i loro ruoli dirigenziali. Cos, dopo ampia riflessione, ho deciso di continuare lattivit sindacale a fianco del coordinatore ospedaliero della Uil, lamico Placido Salvo. E fra i vari problemi di cui intende occuparsi Cottone vi anche quello relativo al personale del pronto soccorso come gli autisti delle ambulanze: Abbiamo un solo autista dichiara Cottone e ogni volta che occorre trasportare un paziente dobbiamo noleggiare un mezzo fra le tre ditte del 118 sborsando 300-400 per ogni viaggio. Da rivedere, secondo il sindacalista, anche i due parcheggi riservati ai medici del Presidio di primo intervento che creano solo una classe privilegiata allinterno della struttura ospedaliera mentre credo che ne abbiano pi diritto ginecologi e medici che si occupano di emergenze. Per il direttore generale Gaetano Sirna la situazione sotto controllo: Sono a conoscenza che vi sono ospedali in cui c un esubero di autisti rispetto alle ambulanze presenti e ospedali in cui vi una situazione opposta dichiara Sirna - per questo, ci stiamo gi attivando per compensare queste carenze . Riguardo al problema dei parcheggi, non credo che sia un problema visto che allospedale Barone Romeo di Patti gran parte dellarea destinata a parcheggio sempre libera. Anzi, a tal proposito, ho ricevuto una richiesta di incontro da parte del sindaco Mauro Aquino per discutere la possibilit di destinare una parte di questarea alle esigenze del comune. PAMELA ARENA PATTI. Il direttore generale promette di spostare gli esuberi dove ci sono carenze. La denuncia del sindacalista Cottone MESSINA. La proposta di Rinaldi Il Polo di eccellenza? Facciamolo al Papardo MESSINA. Il Polo di eccellenza materno-infantile? Facciamolo, ma al Papardo. Sar questo il tema di un disegno di legge che sta per presentare allassemblea regionale siciliana, lonorevole Franco Rinaldi, capo dei deputati questori. Rinaldi ribalta le tematiche della questione e propone di trasferire allAsl 5 la gestione del Piemonte e di tutti i servizi correlati, struttura che gestisce gli ospedali provinciali ad accezione di quelli della citt. Lobiettivo del disegno di legge, di cui Rinaldi ha dato anticipazione ai sindacati, quello di valorizzare un centro ospedaliero importante nel centro citt come il Piemonte e al tempo stesso valorizzare il Polo materno.-infantile al Papardo, negli anni scorsi al centro di importanti investimenti che hanno valorizzato la struttura sanitaria. MESSINA Cedav, interforce contro la violenza alle donne MESSINA. In vista della entrata in vigore della Convenzione di Istanbul, che avverr il 1 agosto, il Cedav Onlus (Centro donne antiviolenza) di Messina, presieduto da Carmen Curr, insieme alla Prefettura di Messina, ha siglato un protocollo interistituzionale che coinvolge Comune di Messina, Procura, Tribunale - compreso quello dei Minorenni, ospedali e Consultori familiari cittadini, Ufficio Scolastico, Ordine degli Avvocati, Universit e la Consigliera di parit provinciale che si riuniranno con cadenza semestrale per discutere e formulare obiettivi e attivit contro la violenza di genere. Il protocollo punta alla prevenzione, emersione e contrasto della violenza, nellintento di pervenire ad una programmazione e gestione integrata e coordinata degli interventi in favore delle donne e in particolare delle donne e dei loro figli minori vittime di violenza. Franco Rinaldi Giuseppe Cottone e Gaetano Sirna 25 Luglio 2014 centonove pagina 5 Gioacomo DArrigo MESSINA. Il renziano dello Stretto, da sei mesi dire al- l'Agenzia nazionale giovani, promotrice gi di 40 incontri in tutt'Italia per i progetti Era- smus, a un bivio: dovr sce- gliere tra la carica di consigliere comunale a Nizza di Sicilia, op- pure quella pi remunerativa di direttore dell'Agenzia. Provate a indovinare che decider? Tonino Perna MESSINA. Momenti di ansia per lassessore alla Cultura senza portafoglio del Comune di Mes- sina. Perna angosciato dallap- provazione del previsionale da parte dellaula. Il motivo? In mancanza di fondi, non po- trebbe mantenere le rassicura- zioni fatte alle associazioni che hanno bussato alla sua porta. Giglielmo Sidoti MESSINA. Il giovane senatore ac- cademico dellUniversit di Mes- sina riuscito a far fare la figura del ribordino anche al suo amico e compagno di battaglie Gabriele Lo Re, segretario dei Giovani Democratici. Sidoti, in- fatti, aveva detto ci penso io per avvertire che i due non avrebbero sfilato indossando le Magliette di autore dellartista Simone Cali. La conclusione? Al- lorario dellevento, ancora si at- tendevano i due modelli. Antonio Saitta MESSINA. Il prorettore alla Lega- lit, trasparenza e ai processi am- ministrativi crede nelle comuni- cazioni orali e a rate. Ogni qual volta chiamato a illustrare le modifiche allo Statuto dellUni- versit che sta apportando su in- carico del rettore Pietro Navarra, Saitta legge il testo che ha por- tato senza darne copia alludito- rio, che cos riesce a seguirlo tanto quanto. Pippo Laccoto MESSINA. Il deputato renziano del Pd allArs il meno produt- tivo di Palazzo dei Normanni, al- meno secondo i dati riportati dal sito web ufficiale dellAssemblea regionale. Laccoto, infatti, fino ad ora risulta firmatario di un solo disegno di legge. Zero, in- vece, interrogazioni, mozioni e interpellanze. A risollevare il trend dei messinesi, invece, sono Valentina Zafarana (5 Stelle) e Nino German (Ncd). CHI SCENDE CastellUmberto ricorda Aldino Sardo Infirri CASTELLUMBERTO. Sar ricordato il 23 luglio Aldino Sardo Infirri, ex sindaco di CastellUmberto, parlamentare regionale del Psi e pi volte assessore, scomparso il 17 luglio 2012. Alle 17.30 benedizione della tomba. Alle 18,30, al Comune, cerimonia con il sindaco, il presidente del Consiglio e gli amici. Dottore a 22 anni, dedica la laurea a Nunzio Astone RACCUJA. Si laureato in Lettere e Filologia a La Sapienza di Roma, a soli 22 anni Valerio Tripoli, di Raccuja. Discutendo la tesi La tragedia di Aetna: storia degli studi sul dramma Eschileo, ha conseguito il massimo dei voti e la Lode. Il neo dottore ha dedicato la laurea alle amate nonne e a Nunzio Astone. LArs ricorda i deputati Di Benedetto e Consiglio PALERMO. Con un minuto di raccoglimento durante i lavori d'aula, il parlamento regionale all'inizio della seduta di mercoled 23 luglio ha ricordato due parlamentari della sinistra, entrambi dirigenti del Pci, Pds, Ds e Pd: Giacomo Di Benedetto, scomparso la scorsa settimana, e Nino Consiglio morto mercoledi scorso. Ateneo in lutto, si spento lex prorettore Franco Gatto MESSINA. scomparso Franco Gatto, gi ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale allAteneo di Messina. Era stato prorettore dal 2004 al 2013. ROSA E NERO settegiorni MESSINA. Qualche giorno per firmare lordinanza, il tempo della notifica, i sessanta giorni per presentare ricorso (cui si aggiungono i 120 per un ricorso al presidente della Regione) e una certezza: nel caso in cui a Concetta Giannetto non venisse riconosciuta la sospensiva dal Tar, il cancello con cui ha chiuso la via Nicaragua, a Messina, potr essere immediatamente demolito. A confermarlo, il funzionario del Comune Roberto Bicchieri: Gli atti, una volta firmati, saranno esecutivi. LA VICENDA. Nel 2011, alcuni cittadini di Via Nicaragua si rivolgono allallora porespresidente della V Circoscrizione, Alessandro Russo, per impedire che Concetta Giannetto procedesse con la chiusura della parte alta di Via Nicaragua prospiciente l'accesso della sua abitazione. Secondo la donna, infatti, il tratto di strada era di sua propriet dal momento della stipula del contratto di acquisto dallIacp. Via Nicaragua una strada comunale parallela a Via Duca degli Abruzzi, sulla quale la V Circoscrizione aveva fatto installare la pubblica illuminazione e interveniva da sempre per la manutenzione del sistema fognario e del verde pubblico. Essendo area di pertinenza Iacp, apparteneva all'ente pubblico. Tuttavia, negli anni, con diversi accordi tra Comune e Istituto, si era proceduto al passaggio di competenza delle aree pertinenziali al Comune. Sulla base di questi accordi e di queste procedure, Russo invia nellaprile 2011 una nota ai Carabinieri, stazione di Ritiro, in cui resoconta la vicenda, chiedendo un sopralluogo urgente. Nota che iniene inviata anche al Dipartimento Patrimonio del MESSINA. Alla firma latto che dovrebbe smantellare la chiusura della strada pubblica da parte di una signora TRADIZIONI San Giacomo, tuffo nella storia a Capizzi CAPIZZI. Tuffo nella storia a Capizzi dal 21 al 27 luglio, in occasione della Festa di S. Giacomo. Si inizia il 21 alle ore 16:30, nellAula consiliare del Municipio, con la presentazione di uno studio sul culto di San Giacomo. Il 22 (dalle 16) Corteo del Vessillo Aragonese con circa 50 figuranti in costume depoca, insieme a un gruppo di sbandieratori. Nella mattinata del 22, nei locali della Scuola Primaria, si alzer il sipario sulla mostra mercato dei manufatti locali, si concluder il 27. Il 24 sera dedicato alla Processione delle Sante Reliquie. Il 26 luglio alle ore 19 San Giacomo viene portato in processione le vie del Paese. Il fercolo, per loccasione, viene utilizzato a mo di ariete mediante il quale viene abbattuto il muro di una casetta. La leggenda vuole che l, grazie allintervento miracoloso del Santo, sono stati sconfitti i saraceni, asserragliati dentro il loro luogo di culto. LEGALITA. Col movimento studentesco Aut le iniziative per Paolo Borsellino Messina, nasce la sezione Impastato MESSINA. Concerti, mostre, tributi e discorsi dedicati ai martiri della lotta alla mafia come Paolo Borsellino. Tre giornate di mobilitazione organizzate a Messina e inserite in quel percorso di sensibilizzazione voluto dal Movimento studentesco Aut presieduto da Pasquale Andrea Calapso e dallAssociazione Peppino Impastato che segna cos il suo debutto anche a Messina con la nascita del circolo prossimo alla costituzione ufficiale. I promotori della kermesse hanno iniziato da circa un anno e mezzo lavorando nelle scuole, nelle piazze, per ricordare proprio le parole di Borsellino "Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Per parlatene." Venerd scorso, infatti, nell'Aula Consiliare di Palazzo dei Leoni sono stati esposti tutto il materiale cartaceo riguardante l'ultimo anno di progetti (locandine, manifesti, documenti, ecc.) insieme ai tre contributi artistici regalati dal gruppo di artisti "ArtAut", composto principalmente da ragazzi dell'Istituto Artistico Ernesto Basile (nella foto in basso). Comune. Passa il tempo, e si giunge a maggio 2013, momento in cui, con una lettera al Dipartimento Abusivismo del Comune, il presidente fa sapere che se si fosse proceduto alla chiusura della strada, lamministrazione sarebbe dovuta intervenire. Ci sono le elezioni, e durante la fase di transizione politica, la signora, il 5 agosto, chiude la via. Finch il caso riesplode con la venuta delle Iene. Da qui, una prima ordinanza, che andava corretta, e poi la seconda, che dovrebbe scrivere la parola fine. Via Nicaragua, arriva lordinanza anti-cancello Il cancello che chiude via Nicaragua primopiano 25 Luglio 2014 centonove pagina 6 REPORTAGE. Dallinferno degli scafisti allo Stretto, il viaggio dei 561 sopravvissuti alla strage Mentre le forze dellordine arrestano gli scafisti e la Procura apre un fascicolo, la citt si scopre solidale con una gara di generosit fatta di pannolini, giochi e vestiario. E tanti protagonisti instancabili Messina, la terra promessa DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. Fino a qualche anno fa, nessuno ci avrebbe scommesso sopra un centesimo. Nessuno avrebbe scommesso sul fatto che una citt come Messina, in cui i neri sono tutti, indistintamente marucchini, quale che sia la loro provenienza o etnia, si sarebbe scoperta accogliente, tollerante, pronta ad aprire cuore e portafoglio nei confronti di quegli uomini, donne e bambini che arrivano da uninferno e dallinferno ne vengono fuori, come mitologia insegna, traghettati da un Caronte che oggi ha le sembianze di uno scafista. LESODO. Larrivo di unondata di disperati, il pomeriggio di domenica 20 luglio, aveva qualcosa di biblico. Dalla pancia buia e maleodorante di una petroliera alla fonda a Paradiso, ne sono usciti, mezzi vivi e mezzi morti, ben 561 migranti: la gran parte siriani, poi subsahariani di diverse provenienze, in maggioranza dal Mali, pescati nel bel mezzo del canale di Sicilia, tra Libia e Malta, dalla petroliera danese Torm Lotte, che li ha fortunosamente prelevati dal peschereccio col quale avevano preso il mare speranzosi. In trenta, su quel peschereccio ci hanno lasciato la vita, asfissiati dalle condizioni disumane in cui gli scafisti, cinque (tre arrestati a Messina, due gi alla macchia), li avevano ridotti. E proprio quando sembrava che la salvezza stesse per arrivando che si consumata la pi beffarda delle tragedie: nel trasbordo dal peschereccio alla petroliera, un bambino caduto in mare sotto gli occhi della madre, del padre e della sorellina. Aveva due anni, morto annegato nel mare nostrum. LINFERNO BLU. Allarrivo in citt, ancora sotto shock, i sopravvissuti hanno iniziato a raccontare. A raccontare dei sessanta compagni di viaggio accoltellati e gettati tra le onde, di litigi sorti tra siriani e africani, i primi privilegiati dal fatto di aver pagato di pi, cosa che dava loro diritto al ponte del peschereccio, i secondi ridotti nella claustrofobiche stive dellimbarcazione. A raccontare delle due fazioni che si sono create subito dopo la partenza, tra chi per la libert era disposto a tutto, anche a morire tra le onde e chi invece preferiva dire addio a soldi, speranza e sogni di libert ma non alla vita. A raccogliere racconti e testimonianze, una volta a terra, rifocillati, rincuorati, lavati e vestiti, tra un grazie e laltro, in uno stentato italiano, sono stati i volontari. Un esercito. Un esercito grazie al quale non andato tutto a rotoli. LA MACCHINA FA ACQUA. E la terza volta che Messina si trova a fronteggiare uno sbarco cos massiccio. Ed la terza volta che la macchina organizzativa si inceppa, e resta miracolosamente in piedi grazie alla perseveranza dei volontari. Fin quando lultimo migrante non se ne va io devo restare, confessa Clelia MESSINA. Ma quale danni, smettiamola di dire ste cose. giusto poco fa ho fatto un giro con un collaboratore scolastico, ne facciamo di continuo: non mai successo nulla. e c un clima di assoluta tranquillit. Lo scriva, per favore. A parlare Gianfranco Rosso, dirigente scolastico dellistituto comprensivo Pascoli-Crispi, quello scelto per la primissima ospitalit dei migranti arrivati domenica 20 a Messina. Io sono stato avvertito dopo il tavolo tra Prefettura e amministrazione: la prima telefonata lho ricevuta sabato - racconta - e domenica mattina ero qui per le fasi di preparazione di protezione civile, Croce rossa e volontari. Gi dai primissimi momenti, allarrivo dei migranti, non c stata nessuna rimostranza, anzi. Nella maggior parte dei casi ho assistito a manifestazioni di solidariet. A lamentarsi, per, solno stati i genitori dei bambini che frequentano le due scuole. Proteste organizzate non ne ho viste, ho per ricevuto telefonate e genitori hanno chiesto ricevimento. Sono preoccupazioni del tutto legittime. Quale stata la risposta? Ho trasferito loro tutte le rassicurazioni che mi continuano ad essere confermate dalla Prefettura. E cio che ci sar una gestione del dopo emergenza assolutamente accurata con protocollo delle operazioni di sanificazione e igienizzazione, e di ripristino di qualsiasi cosa non dovesse funzionare.L amministrazione ha garantito immediatamente appoggio logistico per acqua, bagni e fogne, anche solo con una semplice telefonata di preavviso. Immagini che si guastato un autoclave e in unora i tecnici delledilizia scolastica lo hanno sostituito. Le dir di pi - conclude - insieme a direttore e assistenti amministrativi, collaboratori e docenti siamo impegnati nellaggiornamento delle graduatorie e formazione delle classi. (A.C.) TESTIMONIANZE LE RASSICURAZIONI DI GIANFRANCO ROSSO DELLA PASCOLI: NESSUN DANNO, TUTTO TRANQUILLO. LO SCRIVA! Silenzio, parla il preside La scuola Pascoli di Messina Clelia Marano primopiano 25 Luglio 2014 centonove pagina 7 Emergenza sbarchi, ecco come si affronta MESSINA. Le operazioni di gestione dellemergenza sono iniziate con il tavolo tecnico convocato sabato con forze armate, Comune, Prefetto, Questore e Croce rossa, che delegata dalla pubblica autorit, quindi a differenza di altre associazioni viene mobilitata direttamente dal ministero e siede al tavolo. Come si procede? Per le emergenze non c riunione preventiva, n briefing in locoma ci si attiene ai protocolli, si va subito sul campo dopo la mobilitazione con reperibilit, che in genere arriva al termine del tavolo tecnico. Per la Croce rossa, le operazioni sono iniziate alle sette e mezza di domenica, con trecento brandine smontate dal palanebiolo e montate alla Pascoli. Arrivata la nave, nel primo pomeriggio, molto si improvvisato, la situazione era di emergenza: la stazza della petroliera, con un pescaggio di venticinque metri, non permetteva lattracco al porto, quindi la nave rimasta alla fonda a Paradiso. Le zattere e le pilotine si sono accostate e sono iniziate le operazioni di trasbordo, se non fosse che le scale non combaciavano correttamente, aggiungendo ulteriore difficolt alloperazione gi di per s precaria. Anche perch sulla nave cerano 80 bambini, di uno o due anni, ma anche di sei mesi. A bordo delle pilotine, la Croce rossa ha imbarcato due infermiere volontarie con un medico e i militari della capitaneria. Sulla terraferma, nel frattempo, al terminal degli aliscafi stato montato il posto medico avanzato, quello che fornisce le primissime cure: il protocollo inizia col triage e prosegue con laccertamento delle condizioni di salute: dei quasi seicento migranti arrivati a Messina alcuni sono stati immediatamente trasferiti allospedale, ma quasi quasi tutti erano in stato di shock, in preda alla disidratazione, ai colpi di sole, ed alle ustioni dovute sia al sole che alle lamiere roventi con le quali sono stati a contatto. Questo perch il primo che sale sulla pilotina deve restare almeno unora ad attendere gli altri. Parecchi di loro, poi, non sapevano nuotare, e nel trasbordo tra peschereccio e petroliera e poi, giorni dopo, da questa alla pilotina, hanno bevuto parecchia acqua salata. Dal punto di vista ambientale, le condizioni erano le peggiori possibili: i bambini piangevano, le mamme erano terrorizzate, le donne si allarmavano. Da quello sanitario, invece, quello di luglio stato lo sbarco pi tranquillo, e nessuno dei migranti stato trasferito a malattie infettive come successo le altre volte. Alcuni degli africani per presentavano principi di bronchite e broncopolmonite, malattie del tutto compatibili col il viaggio da incubo. I bambini invece avevano dermatiti a causa del pannolino indossato per oltre cinque giorni. Alcuni dei migranti sono stati suturati dal medico di bordo della petroliera. Poi, alle 20, larrivo alla Pascoli. (A.C.) ACCOGLIENZA. Ecco tappa dopo tappa le procedure della Prefettura per far fronte agli arrivi Marano, un metro e sessanta di nervi dacciaio e volont Nietzschiana, in uno dei rari momenti di pausa dopo tre giorni trascorsi quasi senza chiudere occhio alla scuola Pascoli, sito emergenziale scelto per dare un tetto, un letto e due pasti caldi al giorno ai seicento disperati. Esperta alla mediazione sociale del comune di Messina, Clelia Marano si conquistata sul campo i gradi di generale a capo di altrettanto valenti truppe. Tutti volontari, tutti l per senso del dovere e desiderio di ridare dignit di essere umano a chi, sfuggito alla morte, ad un futuro nero e spogliato di tutto, perfino degli abiti che porta, sente anche lumanit abbandonarlo. Comunit di SantEgidio, Unitalsi, Onlus Terra di Ges, Croce rossa, ma anche semplici cittadini. Molti. Molto pi di quanto la citt stessa non sembrasse immaginare. GIOCHI, PANNOLINI E UN TELEFONO. La scuola Pascoli, domenica sera, un via vai di gente che entra ed esce, che passa di l per caso, che si affaccia timidamente. E spesso, quasi sempre, ha in mano una busta. Pacchi di pannolini, una o due confezioni di latte, ma anche giocattoli che i figli sono ormai troppo grandi per usare o pigiamini che ai nipotini non entrano pi. Sono molti. Pi di quanto si immaginerebbe. Cento volte pi dei cervelli allammasso che, passando dal molo Marconi, dallauto in corsa gridano ittatili a mari, dimostrando che millenni di evoluzione e possesso del pollice opponibile non sono requisiti fondamentali a definire il quoziente minimo dintelligenza oltre il quale la bestia possa definirsi uomo. E chi non ha possibilit di contribuire, tenta di rendersi utile come pu. Aiutando a telefonare a casa, l in Siria, per comunicare che si, sono arrivata e sono ancora viva, come una ragazza siriana racconta alla famiglia. Possiamo anche non volerli, possiamo essere contro limmigrazione selvaggia, ma siamo padri, abbiamo figli e siamo uomini, e quando c bisogno di aiutare una persona lo facciamo e Aiuti & business ONLUS, COOP, AVVOCATI. CHI FA AFFARI ALLOMBRA DELLE MIGRAZIONI MESSINA. La faccia sposca dellemergenza migranti che qualcuno ci lucra. E non sono solo gli scafisti. Perch, per ogni euro speso dallUnione Europea e dallItalia, dallaltra c chi questo euro lo incassa. Perch, pur nella massima legalit (e con solo un po meno di trasparenza), la gestione dellemergenza coinvolge un discreto giro di professionisti. E sposta soldi. Onlus, patronati, cooperative, esperti nel settore dellemergenza, ma anche avvocati e, come nel caso di Lampedusa, ristoratori e albergatori. La gestione della prima emergenza emblematica: servono acqua, cibo, vestiti, coperte, medicine, qualche giocattolo per i bimbi. A Messina, la quasi totalit del fabbisogno stata coperta grazie alla buona volont dei volontari ed al cuore dei cittadini. Poi c il resto, e a quello non si sopperisce con la pietas: spese legali, medici, psicologi, interpreti, mediatori culturali, sono tutte figure che fanno questo di mestiere, e per questo vanno retribuite in base a progetti approvati dal ministero dellInterno. E a pagarli ci pensa il Viminale per le parti di sua competenza, poi interviene lUnione Europea. Che, vero, non ha unagenda particolarmente pressante per il problema emergenza, ma di fondi ne stanzia parecchi. Negli ultimi quattro anni, per esempio, lItalia ha ricevuto tramite i programmi sui fondi per limmigrazione e gestione dei flussi migratori, la bellezza di quattrocento milioni di euro. E li ha spesi nel modo peggiore. Creando lemergenza emergenze. Radicalizzando lemergenza anzich semplificarla. E anche in questo si fiutato il business. Un esempio? Lampedusa Accoglienza che gestisce il Cpsa (centro di primo soccorso e di accoglienza) dellisola, fa parte del consorzio di cooperative sociali Sisifo, che in questo momento gestisce anche il Cspa di Cagliari Elmas, il Cara di Mineo, in provincia di Catania, e ha vinto l'appalto per il Cara di Foggia di 663 posti per un valore triennale di oltre 20 milioni di euro. (A.C.) CHIAROSCURO basta, spiega un signore sulla cinquantina. Una gran bella sorpresa per una citt che, al di l della battuta da bar e della mancanza di senso del politicamente corretto, quando c da aprire il cuore non seconda a nessuna. MA CHE COLPA ABBIAMO NOI. E adesso? Che ne sar di loro?I siriani sono gi partiti praticamente il giorno dopo: il loro status quello di profughi in fuga dalla guerra, e per loro si spalancano i corridoi umanitari. A Messina restano solo i sub-sahariani. Per loro, invece, a spalancarsi saranno le porte del Palanebiolo, che da ottobre ospita in stato di semidetenzione notturna i migranti in citt. Unaltra emergenza che sembra superata. E che ha fatto riscoprire il volto buono della citt. Circostanza che non basta a passare sopra ai tavoli tecnici disattesi, alla mancanza di coordinazione, allo scaricabarile di responsabilit, alle magagne che chi ha lasciato un inferno solo per attraversare un altro inferno non merita. primopiano 25 Luglio 2014 centonove pagina 8 I MECCANISMI. Da tre anni, complici i conflitti, la maggior parte di chi sbarca chiede lasilo in Italia Per tutto liter della pratica, a cui si possono anche aggiungere i tempi di un eventuale ricorso, si finisce inseriti nel programma Sprar, accelerando i permessi di soggiorno. La leggenda dei 35 euro giornalieri dati ai migranti Protezione, richieste alle stelle MESSINA. Venunu ca, si futtunu 35 euri e spatti vonnu lelemosina. Al bar e sui social network, sulla solidariet dei messinesi viene gettata lombra della nuova leggenda metropolitana legata agli sbarchi: i 35 euro che, secondo molti, chi arriva si mette in tasca fino a totalizzarne mille al mese. Nulla di pi falso, perch se vero che i soldi vengono erogati, in mano ai migranti non arriva quasi nulla. Lammontare, infatti, finisce altrove, in una rete che vede insieme alberghi, servizi, mense, assistenza ed enti. Ai migranti, insomma, si danno solo 2,50 euro giornalieri per spese di prima necessit, una scheda telefonica, ed un kit igiene. I SOLDI DEL CONTENDERE. In premessa: i trentacinque euro giornalieri sono stanziati per tutti coloro che sbarcano, sia quelli senza titolo di soggiorno che gli altri, che presentano richiesta di asilo per motivi umanitari al momento dellarrivo. I soldi servono per il vitto e lalloggio, ma poich le Prefetture, che pur avrebbero dovuto procedere con la ricognizione delle strutture disponibili si sono trovate prese in contropiede, i 35 finiscono per pagare apposite convenzioni stipulate tra con varie strutture (alberghi, B&B, Caritas ecc.). Teoricamente, in una situazione di emergenza, il Prefetto (ad esempio quello di Messina, Stefano Trotta) potrebbe anche requisire ci che serve, ma questo comporterebbe ulteriori problematiche senza neanche raggiungere lo scopo previsto: il vitto e lalloggio. Ma la cifra serve anche ad altro. ALTRI DESTINATARI. Per obblighi di derivazione comunitaria, poi, i richiedenti asilo devono essere inseriti in programmi di integrazione, che si traducono in ulteriori convenzioni. E lo status di richiedente asilo? Che poi i fatti che hanno determinato la domanda siano o veri o no, fino al termine, una volta che viene istituita la pratica, vengono stanziati i 35 euro. Lo stesso vale per gli altri. LE TIPOLOGIE. Gli immigrati senza titolo di soggiorno (visto turistico, contratto di lavoro di soggiorno, ricongiungimento familiare) che sbarcano in Italia dovrebbero essere distribuiti nei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie) in attesa di essere identificati e, qualora privi di titolo di soggiorno valido, espulsi. Il tempo previsto per tale adempimento identificativo di 180 giorni nel corso del quale allimmigrato rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo. Diverso il caso di chi, sbarcato in Italia, richiede la protezione internazionale. In questo caso dovrebbe alloggiare presso un Cara (Centri di accoglienza richiedenti asilo) per il tempo necessario affinch le Commissioni Territoriali per i richiedenti asilo si pronuncino in ordine allistanza. In entrambi i casi, tuttavia, lalloggio ed il vitto vengono gi garantiti dai centri. LA SVOLTA DEL 2011. Il massiccio arrivo di migranti, a partire dal 2011, ha determinato un collasso di entrambi i Centri e, dunque, limpossibilit degli stessi ad ospitare ulteriori unit. Per questa ragione, il Ministero dellInterno inizi una ricognizione tramite le Prefetture circa la disponibilit di strutture, a livello provinciale, che potessero essere adibite a centri di accoglienza e finalizzate a fornire vitto e alloggio. In base a tale ricognizione, il ministero distribuiva sul territorio nazionale i vari migranti, rispettando i criteri di popolazione regionali prima e provinciali poi. Di fronte al sempre pi crescente arrivo di extracomunitari e considerato che, a seguito delle prime ricognizioni, la maggior parte delle province non era provvista di strutture di accoglienza (non sempre facile trovarne anche perch devono essere adibite ad accogliere solo maschi, e per di pi bisogna stare attenti anche alle diverse etne che non sempre vanno daccordo, o solo donne; se si tratta di minore ancora peggio) e che la maggior parte dei Comuni non voleva profughi in paese, gli Interni hanno di fatto obbligato le Prefetture a riceverli sul proprio territorio. PERCHE LASILO. Molti fanno richiesta di asilo perch la tutela differente, e si rientra nel programma Sprar. In caso di mancata richiesta, infatti, entro tot tempo chi non ha titoli di soggiorno pu essere espulso dallItalia, mentre i richiedenti possono restare fin quando la commissione territoriale non si esprime. E poi possono anche fare ricorso, rimandeno ulteriormente senza titolo di soggiorno. La richiesta di asilo si lega ai posti spefici di provenienza. Capita, per, in molti casi, che anche se la terra di origine non un paese in guerra, si fa in modo di partire proprio da uno preda di conflitti con documenti ex novo che attestato una nazionalit differente. IL RICONOSCIMENTO. In Italia, le commissioni sono molto precise, perch nel momento in cui viene acclarata la persecuzione, lo status privilegiato rispetto a quello di altri anche con titoli di soggiorno regolari (anche un visto turistico o un contratto di lavoro). Il richiedente, insomma, pu restare in Italia senza contratto di lavoro, avere assistenza sanitaria e diventer cittadino dopo cinque anni. (D.D.J.) Il Prefetto di Messina Stefano Trotta La casacca blu della polizia risalta sulla tuta bianca di protezione. Ma una delle tante divise occasionali degli uomini delle forze dellordine dispiegate dalla sala operativa della Prefettura dinanzi alle emergenze sbarchi. E soprattutto intenerisce il fotogramma dellagente con la mascherina che passa di braccio al collega un bambino riccioluto di 7-8 anni. Il link con le immagini dellultimo tragico sbarco di clandestini a Messina, domenica 20, mostra gli uomini della Questura di Messina impegnati nellaccoglienza dei profughi partiti in circa 700 dalle coste africane su un peschereccio e giunti ai moli peloritani a bordo della petroliera Torm Lotte. Solo quelli fortunati hanno toccato terra sullo Stretto. La tristezza segna anche il volto dei pi duri quando il corpo di un piccolo di 10 mesi viene condotto fuori dalla nave gi in una bara bianca. Dopo poche ore dai racconti dei superstiti e con indagini espletate a tempo di record dalla Squadra Mobile, si scoprir poi il massacro operato da cinque cittadini extracomunitari, e gli uomini in divisa tornano tra i profughi per arrestare i carnefici. Col cuore in mano gli agenti dovevano scovare i reati. I due volti dellimpegno delle forze dellordine emergono anche nella vicenda messinese. I sopravvissuti che hanno visto i corpi di parenti e amici, accoltellati o storditi a mani nude, poi scomparire in mare agli agenti chiedevano giustizia. Come fanno spesso quando vengono accolti nei centri di accoglienza e controllati anche dai carabinieri e dalle fiamme gialle. Con loperazione umanitaria Mare Nostrum la prassi dellidentificazione da parte delle forze dellordine appare superata. Considerato che l'ingresso nel territorio italiano sarebbe consentito allo straniero o apolide che si presenta attraverso un valico di frontiera, sia in possesso di un passaporto o di altro documento di viaggio equivalente riconosciuto valido per l'attraversamento delle frontiere, abbia un visto valido di ingresso o di transito, esibisce documenti che giustifichino lo scopo e le condizioni del soggiorno, e non sia segnalato al sistema informativo Schengen ai fini della non ammissione. Gli immigrati identificati quando non fuggono dai centri daccoglienza iniziano l'iter per ottenere il permesso di soggiorno. Che garantisca la protezione internazionale. (F.P.) LE OPERAZIONI DELLE FORZE DI POLIZIA NEL MARE NOSTRUM DELLA SOPRAVVIVENZA Cuori con la divisa ALTRE STORIE politica centonove pagina 9 25 Luglio 2014 politica RUSH FINALE. Deputati e governo divisi sullefficacia della manovra. Con momenti di tensione Dallabbandono dellAula da parte di Riccardo Savona, adirato col presidente dellArs per la cancellazione di alcune norme, alle critiche del gruppo capeggiato da Armao, ecco la posta in palio. A cominciare dalla ex tabella H Finanziaria double face PALERMO. Il capogruppo dei Grillini, Giancarlo Cancelleri, ha presentato un emendamento per avere centomila euro: Servono a ristrutturare la mia casa a Caltanissetta. Ma a parte le boutade, la Finanziaria-ter che approder forse settimana prossima a Sala dErcole, lennesima fatica di Sisifo, tra slalom di emendamenti e richieste di finanziamento-spot targate con il nome di questo o quel deputato. Risultato: momenti tensione, il componente la commissione Bilancio Riccardo Savona ha abbandonato laula e poi i laboriosi lavori di spurgo da parte del presidente dellArs Ardizzone che ha cancellato le norme non attinenti con la Finanziaria, che spesso arrivano in aula senza passare dalle commissioni legislative. Ma cosa contiene questa finanziaria che per Savona non tutela gli interessi della Sicilia, mentre per Crocetta ridisegna una ossatura utile per lo sviluppo? Se un gruppo di associazioni autonomiste, capeggiate dallex assessore alleconomia del governo Lombardo, Gateano Armao, chiedono venga cancellato laccordo-transazione sottoscritto dal presidente della Regione con il Ministero dellEconomia a proposito della rinuncia alle cause contro lo Stato per un valore di cinque miliardi di euro a fronte di 520 milioni cash che permettono di chiudere questa finanziaria, i fronti aperti sono tanti. Dal prelievo forzoso di 150-200 euro, a titolo di solidariet, ancora tutto da verificare sulle pensioni dei regionali, sopra i 40mila euro, per arrivare ai fantasmi della tabella H, che ora ha preso il suggestivo nome di articolo 28. Qui le prime vittime sono le associazioni ambientaliste che si occupano dellassistenza alla fauna selvatica: il centro di Messina, gestito dalla associazione Man, che gi non prende soldi da qualche anno, come gli altre tre centri dellIsola non avranno, il caso di dire il becco di un quattrino: nove milioni secche sono destinati a riserve naturale e parchi. Gli unici animali che la spuntano nella corrida dei finanziamenti sono i cavalli: i quadrupedi dellIstituto di Incremento Ippico di Catania portano a casa 938.mila euro. La forza della politica si fa sentire a proposito dei finanziamenti destinati ai Teatri: al Bellini di Catania vanno 7, 5 milioni di euro; allo Stabile etneo, 850mila, al Biondo di Palermo 1,5 milioni; al Teatro di Messina, 2 milioni appena. Allisituto del Dramma Antico, 350 mila euro. Non pervenuto ancora il finanzimento definitivo per Taormina Arte, che rientra in pista. Se agli Ersu si mantiene lo stanziamento di 10 milioni di euro, alla protezione civile dellIsola vanno solo 2,7 milioni: per le attivit di manutenzione incendi restano solo 82mila euro. La somma complessiva da assegnare si attesta sui 150 milioni. Ma i fronti aperti, dai forestali ai consorzi di bonifica che ingoiano 28 milioni di euro, sono tanti: come lEsa, lente di cui commissario Ciccio Calanna. Per il resto degli enti, si partecipa ai bandi: strutture a gestione privata come il Mandralisca rischiano di restare a bocca asciutta. Altri come Fiumara dArte hanno espressamnet rinunciato al banchetto. R.C. Riccardo Savona MESSINA. Nel Megafono di Messina, le prove di orchestra si fanno a chi la gracchia pi grossa. Se il gruppo il Megafono a Palermo si sciolto per prendere il nome di Socialisti e Territorio, nei territori provinciali gravano le nebbie in Val Padana: nessuno sa da chi rappresentato il Megafono. Cos sembra se vero che tre consiglieri comunali, Angelo Burrascano, Giuseppe De Leo e Nora Scuderi, hanno fatto un comunicato ufficiale, su carta intesta del Comune di Messina, per annunciare che in data odierna, 24 luglio 2014 il gruppo consiliare del Megafono si riunito al Comune alla presenza di alcuni consiglieri circoscrizionali, decidendo unanimemente di costituire il Coordinamento del Movimento di cui fanno parte i tre consiglieri firmatari. La nota chiude annunciando che nei prossimi giorni saranno promossi incontri con i dirigenti regionali del Movimento per stabilire le linee guida e le modalit di elezione dei diversi organi tra cui i dipartimenti. Da cosa nasce, questo comunicato? Dal fatto che da quando Giuseppe Ardizzone si dimesso dalla carica, nessuno ha pi comunicato nulla. E nulla ne sanno sul punto i due vice-coordinatori provinciali, Massimo Finocchiaro e Giuseppe Laface. Trovo strana questa presa di posizione, si meraviglia al telefono Massimo Finocchiaro, non fossaltro per il fatto che del coordinamento, ha sempre specificato il presidente Crocetta, non possono fare parte rappresentanti istituzionali. Quindi - chiude con ironia Finocchiaro - penso si tratti pi di unautoproclamazione da parte dei tre consiglieri comunali Burrascano, De Leo e Nora Scuderi. I CONSIGLIERI COMUNALI BURRASCANO, DE LEO E SCUDERI COSTITUISCONO UN COORDINAMENTO Megafono, fuga in tre MESSINA Giancarlo Cancelleri Burrascano Finocchiaro Piero Panarello aderisce a Forza Italia MESSINA. Forza Italia fa da calamita alla politica. Piero Panarello (nella foto), gi al movimento giovanile della Dc, Passato dallUdeur e dallCcd, aderisce ora al partito azzurro, abbracciando le posizioni dellonorevole Roberto Corona. Quella di Panarello per la politica una vecchia passione, tanto che negli anni 90 con Santino Pagano ha maturato anche lesperienza di assistente parlamentare. Ladesione di Piero panarello stata salutata con favore dal coordinatore regionale di Forza Italia, Vincenzo Gibiino. politica 25 Luglio 2014 centonove pagina 10 CELLULARE E TV PER LUBRIFICARE LE AUTORIZZAZIONI. LEX ASSESSORE GIANNI NEL MIRINO CON MARTINO RUSSO: ROBA DA FILM CINISI. Pdr, il movimento di Cardinale e Beppe Picciolo, allunga la cintura di sicurezza al presidente Gli alleati riformisti insieme a Lino Leanza di Articolo 4, sono ormai il nocciolo duro e gli azionisti della giunta di governo. Condiviso il progetto insieme a Raciti e linviato di Matteo Renzi, Guerini Salviamo il soldato Crocetta CINISI. Una cintura di sicurezza attorno al Presidente della Regione Rosario Crocetta. Che far anche le bizze, ma stato eletto dal Pd, " e rester il nostro presidente". E un capolavoro di diplomazia vecchia Dc, quella che ha stretto attorno al Presidente Crocetta il Movimento Patto dei Democratici per le Riforme, che fa capo allex ministro Salvatore Cardinale e al messinese Beppe Picciolo, che ne rappresenta il cuore del motore organizzativo. A dare monforte a Cardinale e Picciolo, in questa operazione di messa in sicurezza dello scapestrato Crocetta, un altro azionista di riferimento del Governo, Lino Leanza, promotore di Articolo 4, gruppo che ha gi dalla sua parte nove deputati. Ma il vero miracolo, che alla convention di Cinisi, sono intervenuti anche il segretario regionale Fausto Raciti, da sempre impegnato in battibecchi con Crocetta, e il vice di Matteo Renzi, Lorenzo Guerini. Una cintura, cui non ha rinunciato ancora una volta lex ministro Beppe Fioroni, punto di riferimento politico di Francantonio Genovese sullo Stretto. Sul tema del revisionismo e dalla capacit della politica di trovare le soluzioni pragmatiche, in considerazione della difficile congiuntura economica, i relatori si sono trovati daccordo. Per arrivare infine alla specificazione di Leanza:Voi del Pd-ha detto Leanza-siete nostri interlucotori privilegiati, i nostri gruppi allArs resteranno separati, ma percorrano strade parallele. Come dire: la cintura di sicurezza a Crocetta ben stretta. Sono intervenuti nel dibattito Pippo Gianni, in predicato per assumere la carica di vicepresidente della Regione, Marcello Greco, Edy Tamaio, Salvo Lo Giudice, Michele Cimino. E intervenuta nel dibattito, con un suo contributo, lassessore Giusi Furnari, espressione del Patto dei Democratici. Da sinistra, Salvatore Cardinale, Lorenzo Guerinii, Beppe Picciolo e Davide Faraone PALERMO. Una coda velenosa di una inchiesta partita a Napoli, sulla Airon Group, si trasferisce a Palermo e tira in ballo un ex assessore allIndustria Pippo Gianni, il suo braccio destro, il messinese Martino Russo e una funzionaria regionale, Francesca Marcen, che risulta essere il responsabile del procedimento autorizzativo a favore della Heliopawer, una fattoria solare costruita in contrada Scardina a Monreale, successivamente ceduta a un gruppo spagnolo. Se per un altro funzionario regionale dellassessorato allAllagricoltura, Salvador Vittorioso, nellavviso di chiudura delle indagini, le accuse dei magistrati di Napoli parlano di somme di denaro, per Pippo Gianni e Martino Russo le accuse sarebbero davvero risibili: avere accettato un televisore e un telefonino, il primo, un solo televisore, il secondo, per agevolare la pratica di autorizzazione. Roba da film, per restare in tema con i televisori- ribatte ilare Pippo Gianni - non so di cosa si stia parlando. S. Ho fiducia nella magistratura che smonter queste accuse ridicole: posso solo dire che da assessore allIndustria mi sono battuto per fare sbloccare investimenti e ho lavorato per fare partire il Peas, il piano energetico che avrebbe liberato 5 miliardi di investimento in Sicilia, creando diecimila posti di lavoro. Il resto sono solo fantasie. Martino Russo INCHIESTE RITORNI DI FIAMMA Ncd, da Castelvetrano arriva Lo Sciuto PALERMO. Continua la campagna acquisti di Ncd in Sicilia, l'ultimo ad aderire al partito di Alfano e Schifani il trapanese Giovanni Lo Sciuto, un deputato-sottolineano i due coordinatori regionali Giusppe Castiglione Francesco Cascio- da sempre attento alle esigenze del territorio". CAMPAGNA ACQUISTI La Fattoria solare si illumina con i televisori politica 25 Luglio 2014 centonove pagina 11 politica PALAZZO ZANCA. Turno-over tra gli assessori di renato Accorinti. Ecco chi cambier Nessun rimpasto, ma rimodulazione delle deleghe: dopo lestate, Guido Signorino e Nino Mantineo pi leggeri, Sergio De Cola fa il pienone. Anche tra i dirigenti avvicendamenti. E nuovi arrivi Il girotondo della Giunta DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. La maretta nella giunta guidata da Renato Accorinti non una novit. Nelle ultime settimane, oltre allo scollamento di Cambiamo Messina dal basso (Nina Lo Presti e Gino Sturniolo in rotta con amministrazione e assessori, il capogruppo Lucy Fenech ed Ivana Risitano invece in silenziosa sintonia), arrivata anche la bacchettata da parte di Sel, partito alleato che ha chiesto la sollevazione di quattro assessori (senza mai nominarli direttamente). Segnali che Accorinti ha captato, mettendo in cantiere, subito dopo lestate, una serie di grandi manovre: e quindi in arrivo un rimpasto. Ma non di uomini: di deleghe. LE MOSSE IN GIUNTA. I movimenti allinterno della squadra interesserano Nino Mantineo, attuale assessore ai rognosissimi Servizi sociali, che dal ventaglio delle sue deleghe vedrebbe espunta quella ai rapporti (non proprio idilliaci) col consiglio comunale. A chi toccher linterlocuzione con laula? Molto probabilmente a Sergio De Cola, assessore allUrbanistica, la cui fermezza gentile stata parecchio apprezzata in occasione del tesissimo confronto con lAcr Messina sulla concessione del san Filippo per due concerti. A De Cola starebbe per arrivare anche la delega al Patrimonio, fino ad oggi trascurata da Guido Signorino che, da assessore al Bilancio, ha gi parecchio daffare a far quadrare i disastrosi numeri di palazzo Zanca. Signorino vorrebbe rinunciare anche alla delega al Turismo a favore di Tonino Perna, che la affiancherebbe alla Cultura gi in suo possesso. Sempre Mantineo starebbe per perdere altre due deleghe, quella al Decentramento e quella alla Citt metropolitana. A prenderle sarebbero chiamate la titolare di Mercati ed Edilizia scolastica Patrizia Panarello (decentramento), e Signorino o pi probabilmente Filippo Cucinotta che si occupa di MESSINA. Lo stato delle partecipate di palazzo Zanca? Disastroso. E nebuloso. Anche in quelle considerate pi virtuose: LAmam, per esempio, della quale non si riesce a determinare con esattezza debiti e crediti. Lazienda che si occupa di approvvigionamento idrico in citt iscrive a bilancio un credito del Comune da 28 milioni. Non secondo il rendiconto di palazzo Zanca, per, in base al quale la somma ammonterebbe a 20 milioni e 700mila euro. E il debito? Uguale. Zero per palazzo Zanca, se milioni e rotti per lAmam. E LAto3? Stessa storia. Se sul credito del Comune entrambi sono concordi nel riportare zero euro, sul debito del Comune al dicembre del 2013 che i conti non tornano: quattro milioni e 613mila euro di servizi che secondo il rendiconto di palazzo Zanca saranno liquidati nel corso dellesercizio finanziario 2014, mentre in base alla contabilit della partecipata sono diciassette milioni e mezzo. Poca discrepanza invece con lAtm, e solo sul debito del Comune: quasi sei milioni secondo palazzo Zanca, tre milioni e due secondo lazienda trasporti. Malifruscoli anche con Messinambiente: Alla voce credito del Comune, palazzo Zanca segna zero e invece la partecipata di via Dogali iscrive quasi due milioni. Stessa sorte col debito del Comune: rendiconto di palazzo Zanca chiude a due milioni e 400mila euro, quello della partecipata a pi del doppio: nove milioni e duecentomila euro. Infine, dalla tomba in cui sembrava essere sepolta per scelta politica, torna anche la nettuno Spa. Secondo palazzo Zanca, il debito sarebbe pari a zero. Non la pensa cos la societ, che iscrive invece quattromila euro. (A.C.) PARTECIPATE I conti non tornano Protezione civile e Mare, e potrebbe aggiungere anche la delega alla Citt metropolitana. In ballo anche la delega alle Politiche della casa, oggi in capo a Sergio De Cola, proprio in questi giorni impegnato col bando di acquisto di alloggi popolari per lo sbaraccamento di fondo Fucile. DIRIGENTI ROTANTI. La rotazione non interesser solo la squadra di governo. Perch, stavolta al vaglio del direttore generale Antonio Le Donne, c un avvicendamento di ruoli dirigenziali: Le Donne non contento dei risultati e dellimpegno di alcuni dirigenti, e da parte loro parecchi non si trovano troppo a loro agio nel ruolo che ricoprono. Tra quelli che potrebbero cambiare scrivania ci sono Riccardo Pagano (partecipate), per il quale potrebbe arrivare il trasloco alla Protezione civile: Pagano in possesso di un master in gestione dei disastri che non ha mai messo a frutto a palazzo Zanca e che non mai stato sfruttato dal Comune. La vicenda dellordinanza sui tir ha fatto riemergere antiche frizioni tra lamministrazione e Mario Pizzino, dirigente alla Mobilit, che ad un certo punto era dato per certo alla direzione generale del Consorzio autostrade, ruolo per il quale ha avuto prima il diniego e dopo il nulla osta da parte di Accorinti. Poi c la questione degli interim, che Le Donne avrebbe preferito evitare: quello di Calogero Ferlisi, titolare dellAvvocatura e supplente all Polizia Municipale (circostanza che ha indispettito il generale, che avrebbe gradito fosse il contrario e che per questo ha citato Accorinti e Le Donne per mobbing), e quello di Giovanni Bruno, che si divide tra Ufficio di gabinetto e Servizi sociali. In arrivo ci sarebbero due esterni. Una donna proveniente dal ministero degli Interni, ed Antonino Recupero, oggi dirigente allIstituto autonomo case popolari. Guido Signorino TUTTE LE AZIENDE MISTE HANNO SCOLLAMENTI TRA DEBITI E CREDITI CON IL COMUNE. ECCO QUALI. E QUANTO Nino Mantineo e Patrizia panarello Sergio De Cola Sergio De Cola politica 25 Luglio 2014 centonove pagina 12 politica Monforte San Giorgio. Ci sono dichiarate incompatibilit alla base del divorzio del vice sindaco Domenico Grasso dallamministrazione Cannistr. Grasso ha prodotto le dimissioni da componente dellesecutivo, espressione della frazione Marina, dopo un anno dallinsediamento. Giuseppe Cannistr guarda avanti anche se si tratta del secondo tassello della giunta che viene meno dopo il defenestramento di Nicol Chill a febbraio (e sostituito da Nino Battaglia). Cannistr, che ha designato un ufficio di staff composto da Antonino Giorgianni, Antonio Nastasi, Rosario Polito e Antonino Polito, non ha rinnovato fiducia ai due esperti in scadenza Pietro Casella e Francesco Basile. Il giovane sindaco ha invece conferito di recente un incarico al ragioniere Carmelo Caravello per avvalersi della qualificata collaborazione professionale esterna si legge nel provvedimento -di un esperto in materia finanziaria -contabile. Caravello coster 1800 euro fino al 30 settembre. Lena, dimissionato da Aquino di Pamela Arena Patti. La mia sostituzione in giunta con Alessia Bonanno si conclusa come da copione. Con queste dichiarazioni lex assessore Nino Lena commenta le modifiche in esecutivo predisposte dal sindaco Mauro Aquino, e alla luce di ci ritiene di avere il quadro completo della situazione .La prima parte del copione troppo ovvia. Il sindaco aveva promesso ad un politico messinese di dare lincarico di assessore alla Bonanno e doveva mantenere limpegno nonostante dovesse sacrificare un membro della giunta scrive Lena in una nota -. Evidentemente si trattava di un patto di ferro che, purtroppo, nulla aveva a che vedere con gli interessi della citt. La seconda parte del copione, e cio chi dei quattro assessori avrebbe dovuto liberare il posto, sicuramente non era stata scritta, altrimenti sarebbe stato irragionevole attribuirmi lincarico di vice sindaco. Secondo Lena, per Aquino questa scelta stata molto travagliata e fortemente contraddittoria visto che sia in privato, che in pubblico, aveva apprezzato le sue doti professionali, umane, per i risultati ottenuti e limpegno e la dedizione al mandato. Ma per lex vice sindaco vi possono essere solo due motivi che hanno indotto Aquino a fare questa scelta. Chi persegue esclusivamente gli interessi della collettivit, e non attaccato al posto che ricopre, viene inesorabilmente espulso dalla brutta politica per contrasto di interessi afferma sottilmente -. Il secondo motivo, invece, risiede nel fatto che il sindaco Aquino, forse preparandosi alle prossime elezioni, vuole accentrare a se le deleghe importanti che rivestivo, per attribuirsi in forma esclusiva i risultati gi da me ottenuti e quelli ancora da ottenere con il completamento delle opere che ho iniziato. Tutto questo, dopo la scelta della Bonanno, porta ad una grande contraddizione rispetto alle motivazioni espresse nella revoca, e non capisco come possa pretendere di dare uno slancio allazione amministrativa se al posto mio non ha inserito in giunta una figura altrettanto professionale. Considerato ci - conclude Lena mi chiedo se il sindaco soddisfi un interesse politico personale, o di parte, visto che come pegno offre il paese al politico messinese di turno in una condizione di vassallaggio. Dal canto suo il sindaco Mauro Aquino, oltre a non volersi soffermare su alcune dichiarazioni di Lena che ritiene si commentino da sole, ribadisce laffetto e la profonda stima che prova nei suoi confronti per il lavoro svolto in questi ultimi tre anni: Capisco lo stato d'animo dell'ingegnere Lena, ma voglio solo precisare che questa rimodulazione in giunta nasce dallesigenza di avere energie nuove e fresche che, sicuramente, serviranno da stimolo e a dare unaccelerazione allazione amministrativa. Lex assessore spiega i motivi della sostituzione. La replica del sindaco GIARDINI. Le manette al dipendente Gugliotta scuotono il palazzo Tra i primi enti a dotarsi della normativa anticorruzione, il comune affina i criteri per la prevenzione. In primis la rotazione degli impiegati Concussione off-limits Giardini Naxos. Larresto del dipendente comunale scatta mentre si lavora per arginare la corruzione. L'istruttore direttivo Basilio Gugliotta, geometra responsabile del servizio primo dellufficio tecnico comunale giardinese che compendia lavori pubblici, servizi cimiteriali, igiene e sanit, finito in manette nellambito di unindagine della Guardia di Finanza di Taormina. Gugliotta sarebbe accusato del reato di concussione. Il fermo avvenuto nella mattinata di sabato 19 e le Fiamme Gialle hanno visionato ed acquisito atti allufficio tecnico comunale. L'arresto di Gugliotta sarebbe riconducibile all'iter procedurale per gli interventi di sistemazione di un costone roccioso finanziato con fondi regionali. Un vero fulmine a ciel sereno su palazzo dei Naxioti. Solo alla fine del mese scorso, i dipendenti del comune jonico avevano partecipato allincontro seminario organizzato dallente per spiegare i contenuti del Codice integrativo di comportamento adottato dalla Giunta municipale con la Delibera n. 5 del 31 gennaio 2014. Giardini figura tra i primi comuni in Sicilia a esserne dotato. A relazionare Maria Riva, segretario generale e responsabile della prevenzione della corruzione (nominato con determina sindacale n. 30 del 19.09.2013) e responsabile per la trasparenza. Lattivit di formazione rientra proprio nellambito delle attivit mirate al contrasto della corruzione e alla garanzia della trasparenza. Il Codice delinea gli obblighi dei dipendenti, l'elenco delle infrazioni e le correlate sanzioni e serve a valorizzare la responsabilit individuale ma ha anche il compito di fissare un insieme di valori e di doveri condivisi, al fine di migliorare il funzionamento dellEnte. Prevista anche la rotazione dei dipendenti e Gugliotta con la rotazione sarebbe passato al servizio urbanistica. Il vice sindaco Grasso getta la spugna INCOMPATIBILITA ALLA BASE DEL DIVORZIO. ARRIVA LESPERTO CARAVELLO MONFORTE SAN GIORGIO PATTI Lex assessore Lino Lena Il municipio di Giardini Naxos Domenico Grasso sicilia 25 Luglio 2014 centonove pagina 13 MESSINA. Lordinanza di stop, poi il ricorso, quindi un nuovo provvedimento. Ecco come andata Gli autotrasportatori ricorrono per via gerarchica, la determina del Comune perde esecutivit, ma la riconquista dopo un giorno. A causa dellurgenza. Cronaca di una lotta in punta di diritto. In cui tutti gli attori.. Tir, i tre giorni di fuoco DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. Tanto tuon che, alla fine, venne gi un diluvio di tali proporzioni che prevederne le conseguenze impossibile. Nel giro di una settimana c stato il blocco dei tir in citt grazie alla determina dirigenziale emanata dal comune di Messina e firmata dal dirigente Mario Pizzino, le proteste di armatori, Confindustria e Autorit portuale, le multe da parte dei vigili urbani, la tentata forzatura dei blocchi da parte di alcuni dei camionisti, la dichiarazione di guerra di Antonio Richichi dellAias, lassociazione degli autotrasportatori, quindi il ricorso in via gerarchica e lannuncio, via Facebook, della sospensione dellordinanza. Riproposta dopo qualche ora. Un film? Nientaffatto. COME TI BLOCCO IL TIR. FORSE. Il 21 luglio, alle sette di mattina, scatta il provvedimento: i tir che sbarcano dalle Cartour che arrivano al molo Norimberga, una volta superato il cavalcavia, dovranno fermarsi fino alle nove di sera, perch da via La farina, via Luigi Rizzo e Vittorio Emanuele il passaggio loro interdetto per disposizione del Comune. E lo stop al passaggio dei camion in citt a molti degli attori della vicenda non andato gi. A prendere carta e penna e siglare il ricorso, per, sono stati in due: lAias presieduta da Richichi con sede legale ad Acicastello e la ditta di autotrasporti Giuseppe Galletta di Camaro, a due passi dal famigerato molo Norimberga. La strada normativa scelta dai due quella del ricorso gerarchico: una procedura che, gi per il solo fatto di essere stata messa in moto, ha gli effetti di unimmediata sospensiva sul provvedimento. Dal ministero dei Trasporti, il 23 luglio parte (e arriva a palazzo Zanca) una raccomandata con ricevuta di ritorno che notifica il ricorso al Comune. E blocca il blocco. MEZZOGIORNO DI FUOCO. Giovedi 24 luglio, i tir (pochi) sbarcati da Salerno ricominciano a circolare, mentre a palazzo Zanca si prepara la contromossa. Nella discussione si inserisce anche il prefetto Stefano Trotta, gi precedentemente critico nei confronti della soluzione adottata dallamministrazione. Gli effetti del provvedimento dirigenziale hanno comportato disagi alla circolazione veicolare, e si sono registrati momenti di tensione tra gli autotrasportatori e gli organi della polizia municipale. Trotta, poi, manda una seconda circolare. Nella quale, sottovoce, dopo la bacchettata sui denti segnala allamministrazione una possibile strada da percorrere: quella della urgenza. Un percorso che, nel gabinetto del sindaco, Pizzino, lassessore alla Mobilit Gaetano Cacciola il direttore generale Antonio Le Donne e lamministrativista di fiducia di Accorinti, Arturo Merlo, stavano gi intraprendendo. CON UNA CERTA URGENZA. Alle quattro e mezza di pomeriggio del 24, Accorinti sventola la nuova ordinanza. Che in realt quella vecchia. Reiterata. Preso atto dei ricorsi (tra laltro diretti alla segnaletica stradale), il dirigente alla Mobilit provvede alloscuramento dei cartelli stradali, e si riserva ogni ulteriore valutazione in ordine alla sussistenza delle condizioni per deliberare la provvisoria esecutivit dellordinanza. Quale questa valutazione? Quella che fa Antonio Le Donne, coi poteri coi quali il sindaco gli riconosce la decisione di valutare la sussistenza delle ragioni durgenza che consentano la provvisoria esecuzione del provvedimento impugnato. Le Donne valuta, pondera, soppesa e alla fine determina: lurgenza c, quindi loriginaria determina di Pizzino torna esecutiva e per i tir, da venerdi 25, il centro sar nuovamente interdetto. Stando cos le cose, perch lurgenza non stata dichiarata dallinizio? Perch dal punto di vista amministrativo non era possibile. LA PRATICA DESUETA. Il ricorso gerarchico una pratica che gli studi legali non intraprendono pi: lente sovraordinato, solitamente il ministero (gerarchicamente superiore) raramente si degna di rispondere. Per questo, in questo tipo di ricorso valida la regola del silenzio-rifiuto entro 90 giorni. Particolarit del ricorso gerarchico che la semplice notifica dellatto sospende gli effetti del provvedimento al quale avverso. Salvo che lente non reiteri il provvedimento con la motivazione dellurgenza, cos come ha fatto il comune di Messina. E poi? Poi decider il ministero, se decider. Di solito non lo fa. Unaltra cartina al tornasole su quanto siano forti o deboli i poteri e gli interessi in gioco in tutta la vicenda. MAGO ORONZO E TIENANMEN. In tre giorni si passati dalle stelle alle stalle e di nuovo, forse, alle stelle. E ad Accorinti non sembrato vero poter scendere di nuovo in piazza. Fascia tricolore a tracolla, il sindaco si messo di fronte ai tir, bloccandoli e prendendogli la contravvenzione, spaccando esattamente a met la pubblica opinione. Fosse andato tutto liscio, con lordinanza in vigore senza problemi, si sarebbe potuta riesumare la celebre fotografia di piazza Tien-An- Men, con lo studente che da solo ferma i carrarmati del governo comunista cinese. E invece no, sembrava fosse andato tutto in vacca, e dalleroe iconografico, Renato Accorinti ha seriamente rischiato di trasformarsi nel Mago Oronzo, il celebre personaggio della trasmissione tv Mai dire gol, quello che con la sola imposizione delle mani... prova a fermare i tir ma si scontra con la realt. E perde. E invece no. Da rivoluzione a parodia e di nuovo a rivoluzione nel giro di tre giorni. Con Accorinti cos. Non c mai tempo per annoiarsi. Antonio Le Donne Civitavecchia, i camion fuori dalla citt MESSINA. Civitavecchia, cittadina laziale che insieme a Fiumicino e Gaeta funge da porto per la citt di Roma, da sempre subisce gli stessi inconvenienti di Messina: il passaggio continuo e costante di tir dalla citt. Anche perch, come Messina, Civitavecchia porto di imbarco e sbarco delle autostrade del mare: una rotta che, da novembre 2008 a maggio 2009, anche la Cartour ha effettuato. Ebbene, a Civitavecchia esiste unordinanza sindacale che interdice ai mezzi di massa complessiva superiore alle sette tonnellate, il transito in citt. Ordinanza anche questa parecchio travagliata: entrata in vigore nel 2009, poi revocata dallamministrazione successiva, che consentiva il passaggio sulla direttrice centrale cittadina, lordinanza stata riesumata nel 2012. I tir che devono imbarcarsi a Civitavecchia, quindi, per raggiungere larea portuale e la zona industriale utilizzano il percorso extraurbano, che prevede il passaggio tramite lA12 Civitavecchia-Roma ed il raccordo autostradale Umbro-Laziale. Lordinanza ha resistito al Tar del Lazio. E non sono pochi i tir che usufruiscono del porto laziale. Dalla sola Sicilia, durante tutto l'anno con cadenza trisettimanale e giornaliera nel periodo estivo, in direzione Civitavecchia partono navi da Palermo (Gnv), Catania e Trapani (Grimaldi). (A.C.) ALTROVE 25 Luglio 2014 centonove pagina 14 sicilia INCHIESTA. Mazzette e ambiente: domiciliari per Giuseppe Antonioli nelloperazione Terra mia Lamministratore delegato della Osmon accusato di aver pagato 12mila euro al funzionario regionale Gianfranco Cannova per oliare le autorizzazioni per un impianto di biogas. Una storia che parte da un esposto. E arriva a Catania e Agrigento Mazzarr, limpianto...puzza DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. Le nuvole nere che si ammassavano sulla discarica di Mazzarr santAndrea sono diventate una vera e prooria tempesta. Perch, oltre alla relazione da parte di una commissione regionale che di fatto, in mancanza di altre novit, entro settembre provocher la chiusura dellimpianto per una serie talmente lunga di magagne che per elencarle tutte ci sono volute oltre sessanta pagine, a complicare ulteriormente la situazione ci si messo larresto di Giuseppe Antonioli, amministratore delegato della societ che della discarica di Mazzarr ne detiene la gestione, TirrenoAmbiente. Antonioli da venerdi 18 luglio, agli arresti domiciliari in seguito a un provvedimento restrittivo emesso dal Gip del Tribunale di Palermo Vittorio Anania, nellambito dellinchiesta Terra mia, su episodi di corruzione legati alle autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti e delle discariche. Complessivamente ai domiciliari sono in cinque: Gianfranco Cannova, dipendente dell'assessorato regionale al Territorio e ambiente, gli imprenditori agrigentini Calogero Sudano e Nicol Sodano (titolari della Soambiente di Agrigento), il catanese Domenico Proto, patron della Oikos, societ che gestisce limpianto di Motta santAnastasia, a Catania: laltra discarica, oltre a Mazzarr santAndrea, finita nel mirino della commissione regionale voluta dallex assessore allEnergia Nicol Marino e che con Mazzarr santandrea potrebbe condividere lo stesso destino: chiusura. DA NOVARA CON FURORE. Giuseppe Antonioli lamministratore delegato della Tirreno ambiente, societ che gestisce la discarica di Mazzar SantAndrea (Messina); non solo, ma titolare di AutoArona e di altre ditte, nonch patron della Osmon Suno di calcio. Di recente era finito agli onori della cronaca perch aveva chiesto lautorizzazione per la realizzazione di una discarica per lo smaltimento dellamianto a Barengo. E solo la lunga battaglia del Comitato no-amianto e di alcuni partiti aveva bloccato il progetto. A lui, la Procura di palermo contesta dodicimila di euro di tangenti andate a Cannova per garantire una corsia preferenziale nel rilascio dei necessari provvedimenti autorizzativi relativi alla realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (biogas) e conseguente elettrodotto da effettuarsi allinterno della discarica sita nel comune di Mazzar S. Andrea, gestita dalla TirrenoAmbiente Spa. Secondo gli inquirenti, le tangenti sarebbero poi servite perch Cannova fornisse consulenza tecnica nella risoluzione di problematiche amministrative, il comunicare preventivamente e continuamente tutte le informazioni, anche riservate, di cui era a conoscenza in forza del ruolo ricoperto allinterno della pubblica amministrazione e comunque metteva a disposizione la propria funzione a tale titolo. TUTTO PARTE DALLESPOSTO. Lindagine parte nel 2011, va avanti per pi di due anni (condotta dagli agenti della Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione della Squadra Mobile di Palermo, con lausilio di quella agrigentina), e riceve limpulso definitivo da un esposto presentato dallex assessore al territorio Maria Lo Bello, che avendo subodorato che nella gestione degli affari che ruotavano intorno alle discariche cera qualcosa che non quadrava, aveva trasferito diversi funzionari regionali. E ci aveva visto giusto, probabilmente. GALEOTTA QUELLAUTO. Perch lesposto, presentato in Procura a marzo, qualche settimana prima che il rimpasto di giunta voluto dal presidente della regione Rosario Crocetta la sollevasse dallincarico, riporta un MESSINA. Un primissimo effetto, linchiesta Terra mia lha gi provocato: la chiusura della discarica di Motta santAnastasia gestita dalla Oikos di Domenico Proto. Lassessorato regionale allEnergia non ha rinnovato lautorizzazione per la discarica di contrada Valanghe dInverno, bloccando il rinnovo del decreto del 2009 che la autorizzava. Il provvedimento firmato dal dirigente Marco Lupo d 60 giorni di tempo alla Oikos per presentare il piano di chiusura. Intanto la commissione Antimafia allArs ha chiesto laudizione del presidente della Regione Rosario Crocetta. E se il sindaco di Motta Nino Di Guardo grida alla vittoria, per un altro sindaco, in circostanze simili, tutto lopposto. Salvatore Bucolo, sindaco di Motta santAnastasia, la probabile chiusura della discarica gestita da TirrenoAmbiente sarebbe una disgrazia. Lattuale amministrazione comunale ha ereditato sedici mutui dalle precedenti amministrazioni - ha spiegato il sindaco - semmai la discarica dovesse chiudere il Comune andr in dissesto, visto che le rate da settecentomila euro allanno termineranno nel 2024. Quindi Articolisti, Lsu e dipendenti andranno a casa, e le banche avranno diritto di rivalsa sui cittadini, la cui tassazione arriver alle stelle. A questo si aggiungano i quasi 75 milioni di crediti che vantiamo, perch da noi si sono scaricati rifiuti di Palermo, Siracusa, persino Napoli, e noi non ne abbiamo ricavato alcun beneficio. La regione deve dare autorizzazione di ampliare la discarica, e ridistribuire i rifiuti in pi, che hanno raggiunto i trenta metri daltezza, ha concluso. (A.C.) CONSEGUENZE IL SINDACO SALVATORE BUCOLO: SEDICI MUTUI CHE NON SAPREMMO COME PAGARE. ECCO PERCH Se la discarica chiude... Salvatore Bucolo Giuseppe Antonioli La discarica di Mazzarr santAndrea sicilia 25 Luglio 2014 centonove pagina 15 Biostabilizzatore e stoccaggio avanti piano con 3 milioni in pi MESSINA. Con calma e senza fretta, anche la gara per limpianto di biostabilizzazione di Pace, con annessa discarica, in dirittura darrivo. Con calma, perch il bando scaduto il 5 marzo, e allassessorato al territorio, a Palermo, la commissione, composta dal presidente Manlio Munaf e dai componenti Biagio Sgr e Girolamo Navarra, ha iniziato ad aprire le buste solo venerdi 8 luglio esaminando due offerte, chiudendo la seduta e continuando dieci giorni dopo, il 18 luglio: nel bando di gara, invece, era espressamente indicato linizio delle operazioni di verifica al 12 marzo: quattro mesi di ritardo, e ancora le buste aperte sono state meno della met. La prima notizia che lappalto da qualche spicciolo in meno di quindici milioni di euro fa gola. Parecchia gola, visto che alla gare hanno partecipato in sette: prima a presentare la busta con i ribassi a base dasta stata lassociazione temporanea dimprese formata dal capogruppo Consorzio di cooperative CCC, dalla Sics e dal consorzio CFC. Poi ci sono Loto, Treerre e Costanzo, che precedono il raggruppamento monstre formato da Infratech, Progest, Paradivi servizi, Sofia Costruzioni e General Construction. Quarta a presentare busta lAti formata da Valori, Amut Ecotech e Safond Martini, che ha preceduto di qualche minuto il deposito dellofferta della Bruno Teodoro Costruzioni insieme a EBG Consorzio stabile e Agru Linig Italia. Ultimi, a ridosso della scadenza del 5 marzo sono stati il raggruppamento composto da Cesaro Mac Import, Osmon, Ederambiente, Sgm Ingegneria, ed Lcf Engineering, e lAti Waste Treatment Technologies, Progetto Geoambiente e Owac Engineering. A saltare subito allocchio la presenza della Osmon, societ con sede a Novara, amministratore della quale Giuseppe Antonioli. La Osmon limpresa che, allinterno della discarica di Mazzarr gestita da TirrenoAmbiente, utilizzando la captazione dei biogas prodotti dai rifiuti solidi urbani della discarica, ha costruito un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (biogas) e conseguente elettrodotto. E che secondo il Gip del tribunale di Palermo Vittorio Anania, avrebbe avuto il via libera grazie alle tangenti pagate da Antonioli al funzionario della regione Sicilia Gianfranco Cannova, nellambito dellinchiesta Terra Mia. Altra singolarit limporto dei lavori per la discarica di Pace: a marzo, in sede di gara limporto complessivo dellappalto ammontava a 12 milioni e 343mila euro. Allapertura delle buste, invece, limporto lievita a 14 milioni e 972mila euro. (A.C.) MESSINA. Inizia lapertura delle buste per limpianto di Pace. Tutte le ditte in gara. E quei ritardi... episodio emblematico: la conferenza di servizi del giugno 2008, alla quale ne era seguita unaltra per il rilascio dellAutorizzazione Integrata Ambientale a TirrenoAmbiente. Nel riportare lepisodio, rimarcando come la conferenza fosse stata presieduta da Cannova, lex assessore documenta il fatto che, quattro mesi dopo, Cannova sedesse al volante di una fiammante Audi A4 turbodiesel, acquistata presso la Autoarona spa di Borgo Vercelli, in provincia di Novara. Concessionaria di cui Antonioli socio e amministratore delegato, come rileva il gip nella richiesta di misure cautelari, aggiungendo che per il rilascio delle prescritte autorizzazioni, lAntonioli ricorso al contributo del Cannova, anche questa volta con il solito metodo delle mazzette. NEL FRATTEMPO A MAZZARRA. Nel 2012, ad annullare le due autorizzazioni ambientali ci pensa il Tar, concludendo una storia che inizia nel 2007, quando la Osmon di Antonioli presenta domanda di autorizzazione alla costruzione ed allesercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Seguono le conferenze dei servizi, e quindi il primo stop: due sopralluoghi dellAgenzia delle Dogane nel 2008 e dellArpa (agenzia regionale per la protezione dellambiente) nel 2011, notificavano il fatto che la Osmon avesse gi attivato limpianto di conversione energetica, senza aver dato lavviso di inizio delle attivit alle autorit competenti. Circostanza dalla quale la Osmon si difendeva tirando in ballo il silenzio- assenso. Tribolazioni per superare le quali ci si rivolgeva immancabilmente a Cannova. Da unintercettazione di novembre 2011, si legge nellordinanza, emerge linteresse nel trovare una corsia di favore grazie ai buoni offici del solito Cannova, in questo caso contattato da Pino Innocenti. Innocenti, che non ha alcun ruolo nellinchiesta, presidente di TirrenoAmbiente, societ che gestisce la discarica di Mazzar allinterno della quale si trova limpianto di captazione Cannova connection QUANDO IL FUNZIONARIO PRESIEDEVA LA CONFERENZA SERVIZI MESSINA. Fatalmente, il nome di Gianfranco Cannova, il funzionario regionale al centro dellinchiesta, entra di peso anche nelle vicende messinesi, quelle che riguardano limpianto di Pace. Perch Cannova, dellimpianto di biostabilizzazione con annessa discarica stato il presidente della conferenza dei servizi istruttoria del 2009, ed di quella decisoria del 2010: lincontro cio che ha dato il via libera al progetto. Nella prima, a met dicembre del 2009, Cannova si confronta, tra gli altri, con Marco Pirrello, della direzione generale Arpa (agenzia regionale per la protezione dellambiente) di palermo, e con Roberto Lisi, funzionario tecnico di Messinambiente, e con il rappresentante del comune di Messina Salvatore Saglimbeni e della Provincia Salvatore DArrigo. Palazzo dei Leoni, in quelloccasione, si dichiara favorevole alla realizzazione dellimpianto, cos come palazzo Zanca. A sollevare qualche interrogativo Giuseppe Latteo dellassessorato regionale al Territorio, al quale tocca far presente che, su un progetto precedentemente presentato da Messinambiente e che prevedeva un trattamento chimico-fisico dei rifiuti, lassessorato aveva gi rilasciato valutazione dincidenza e giudizio di compatibilit ambientali favorevoli. Da Messinambiente spiegano che le modifiche progettuali non sarebbero sostanziali, e quindi per limpianto non sarebbe necessario un nuovo iter autorizzativo ambientale. Argomentazione che convince Latteo, e sulla quale Cannova, unora dopo averla iniziata, chiude la conferenza. Qualche mese dopo, a inizio febbraio del 2010, a Palermo si incontrano solo Cannova, Lisi e Pirrello, per la conferenza decisoria. In mezzora si decide per il via libera al progetto. (A.C.) NOMI RICORRENTI dei biogas della Osmon. Lintercessione di Cannova era finalizzata a contattare un ex collega, che in quel momento era il presidente della conferenza dei servizi impegnate al rilascio dellautorizzazione allesercizio dellimpianto di biogas. Il collega non solo non unge alcuna ruota, ma chiede addirittura sanzioni per le inadempienze della ditta. Lo stesso due di picche, poi, Cannova lo riceve da un capo di gabinetto dellassessorato. Tu mi porti i caitte e io mi talio i caitte, la risposta a muso duro che riceve Cannova dopo linsistente richiesta di intercessione. LE RELAZIONI PERICOLOSE. Per giustificare lipotesi di reato, e non solo un eccesso di zelo, il Gip scrive che Cannova, pur di favorire il suo finanziatore occulto Antonioli, quello stesso dal quale ha certamente ricevuto in nero 12mila euro e presso la cui concessionaria ha formalmente acquistato unautovettura, non ha esitato ad esporsi personalmente per questa pratica amministrativa anche a costo di fare una brutta figura. Vista aerea del sito della discarica di Pace 25 Luglio 2014 centonove pagina 16 sicilia CONTROSENSI. La Consulta dichiara infondata la questione proposta dal Tar della Calabria che... I giudici amministrativi avevano chiesto che ci si pronunciasse sul divieto di vendere tutti i farmaci di fascia C, compresi quelli sottoposti a prescrizione, ma la risposta stata: Possono gi. E ora si punta alla Corte Europea Parafarmacie, beffa costituzionale DI DANIELE DE JOANNON ROMA. Doveva essere una sentenza che finalmente cancellava la disparit tra Farmacie e Parafarmacie, ma andato tutto alla rovescia. La Corte Costituzionale, infatti, ha dichiarato non fondata la questione di legittimit costituzionale promossa dal Tar della Calabria riguardo al divieto di vendita di tutti i farmaci di fascia C non a carico del servizio santitario nazionale, lasciando alle parafarmacie la possibilit di dispesare solo quelli privi di prescrizione medica. COSI IL TAR. La questione di costituzionalit sollevata dal Tribunale amministrativo regionale della Calabria con lordinanza n. 333 del 9 maggio 2012 riguardava lirragionevolezza, lingiustizia e la palese disparit di trattamento conseguenti alla esistenza di una disciplina che, in assenza di alcuna obiettiva e valida ragione, consente negli esercizi farmaceutici del tipo parafarmacia la sola vendita dei medicinali di fascia C non soggetti a prescrizione medica (e non anche, quindi, di quelli [pur] sempre a carico del paziente, ma soggetti a prescrizione medica), si legge nella memoria presentata in udienza dallavvocato Giovanni Fabio Licata per conto della Federazione Parafarmacie. Che continua cos: Sia peraltro detto per inciso, tale limitazione manifesta una irragionevolezza crescente proprio in quanto adesso i farmaci di fascia C soggetti a prescrizione medica (ma non anche a rimborso da parte del servizio sanitario nazionale) non hanno (pi) un prezzo fisso ma, invece, sono essi stessi soggetti a delle dinamiche competitive sui prezzi allinterno del canale di distribuzione delle farmacie tradizionali. Gli articoli violati? I parametri proposti per il giudizio di costituzionalit sono quelli di cui agli articoli 3 e 41 della Costituzione. MA LA CONSULTA... Nei fatti, i giudici hanno ritenuto la questione non fondata, perch, a detta loro, le parafarmacie posso gi vendere i farmaci di fascia C. A spiegare meglio il paradosso il catanese Davide Gullotta, presidente da maggio scorso della Federazione nazionale Parafarmacie italiane: Lordinanza riguardava la vendita dei farmaci di fascia c nelle parafarmacie. I giudici amministrativi davano ragione a noi e chiedevano lintervento ad adiuvandum riguardo alla possibilit di vendere anche i farmaci con obbligo di ricetta ma non mutuabili. Se la Corte ci avesse dato torto basandosi su motivazioni fondate, non avrei detto nulla, ma il problema - spiega - sono le motivazioni, del tutto inesistenti. LE MOTIVAZIONI. Continua Gullotta: La Consulta cita larticolo 32 del decreto legge 6/12/2011, ad esempio, sulla base del quale asserisce che i farmaci sono stati liberalizzati e che solo una parte resta vietata perch inserita in apposito elenco, mentre invece lesatto contrario. Possono infatti essere dispensati solo quei farmaci che sono inseriti in un determinato elenco predisposto dallAifa. Inoltre, non vero che esiste il principio per cui i farmaci di fascia C sono liberalizzati e che residuale il divieto della loro vendita, perch i farmaci di fascia C soggetti a prescrizione vendibili sono solo una minima parte. Di fronte a ci - incalza - restiamo scioccati. Come fa la corte a sbagliare, a dire il contrario di ci che prevede la legge? Speriamo che il legislatore intervenga, ma, nel frattempo, non resteremo con le mani in mano: siamo pronti a rivolgerci alla Corte di Giustizia Europea. Un altro punto contestato dal presidente riguarda i presunti maggiori obblighi delle Farmacie rispetto alle Parafarmacie: Anche questo palesemente falso, perch le prescrizioni sono tali e quali. CHI SUBISCE E CHI NO. Io sono rispettosa della legge, ma sono altrettanto pronta a denunciare chi la infranger, avverte Donatella Marchesini, parafarmacista di Messina: Spero che nessuno dei miei colleghi faccia accordi sottobanco con le farmacie per vendere ugualmente i farmaci di fascia C, e che i primi a non farlo siano i titolari di farmacie che possiedono parafarmacie. Il problema evidenziato dalla dottoressa Marchesini il seguente: una farmacia che si trova in una zona della citt potrebbe dispensare farmaci attraverso una sua parafarmacia in un altro luogo o in accordo con un esercizio non di sua propriet, fornendo poi i tagliandi: una pratica illegale che gi ha trovato un caso ad Agrigento, racconta Gullotta. Che puntualizza: Nella nostra associazione non permesso lingresso di parafarmacie possedute dai farmacisti. RETAGGI MEDIEVALI. Lultimo concorsone stato fatto lo scorso anno, dopo di che, per chi si laurea in Farmacia, poter avere un esercizio proprio sar impossibile: Questo perch - spiega Gullotta - le Farmacie possono essere ereditate, e alla morte del titolare, lerede ha un bel po di anni di tempo per prendere una laurea e continuare lattivit. allucinante che, in Italia, ci che si vince per concorso possa essere messo nel testamento come una casa!. Davide Gullotta La drammatica realt dei fatti tutta in un annuncio online: Vendo in stock come da foto per chiusura attivit 13 sigarette elettroniche, 1 pipa elettronica, piu di 150 liquidi di vari gusti, laccetti per sigarette, caricatori usb per auto e per casa etc.etc.insomma tutto come da foto. il prezzo un vero affare!. E lo veramente: 150 euro. Nel giro di due anni, un altro simbolo della rinascita imprenditoriale (un po come le parafarmacie), ovvero i negozi di sigarette elettroniche, passato dalle stelle alle stalle. Il perch? Lampliamento dei punti vendita (non pi solo i negozi deputati), ma soprattutto le tasse. Al suo esordio sul mercato italiano, nel 2012, la e-cig aveva fatto trovare lavoro a 5.000 operatori, per lo pi giovani, in 3.500 negozi, muovendo un giro daffari da 300 milioni di euro. Lanno successivo, come si legge in una nota di Confesercenti di questo luglio, il Ministero della Salute detta disposizioni fiscali: dal 1 gennaio 2014 i prodotti contenenti nicotina o altre sostanze idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati, nonch i dispostivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, saranno assoggettati ad imposta di consumo nella misura pari al 58,5 per cento del prezzo di vendita al pubblico. Sempre dalla stessa data, la commercializzazione dei prodotti di cui sopra assoggettata alla preventiva autorizzazione da parte dellAgenzia delle dogane e dei monopoli. Le conseguenze? La chiusura, a fine 2013, del 35/40% degli esercizi commerciali ed i conseguenti licenziamenti. Allo stato attuale, la Fiesel e la Assifel stanno facendo pressing sul governo perch venga rivista tutta la tassazione. Gi ad aprile, per, con una lettera aperta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la Lega Italiana Anti Fumo aveva perorato la causa delle sigarette elettroniche per i loro benefici, tracciati da Riccardo Polosa, direttore scientifico di Liaf e docente di Medicina Interna a Catania: Le due forme di assunzione (normale ed elettronica, ndr) non sono affatto comparabili. Studi tossicologici mostrano che le cellule trattate con vapore di sigaretta elettronica non presentano alterazioni morfologiche. Parificare i due prodotti irresponsabile e poco etico. Ovvero, andrebbero aumentate le tasse sulle sigarette normali e alleggerite quelle sulle e-cig. CROLLA PER LE TASSE IL MERCATO DELLE SIGARETTE ELETTRONICHE. NONOSTANTE I MEDICI LE APPROVINO E-cig, sogno in fumo ALTRE STORIE sicilia 25 Luglio 2014 centonove pagina 17 BUROCRAZIA MALATA. Il fiore allocchiello del divertimento non autorizzato La famiglia Salmeri non presenta in tempo le richieste perch in quel periodo subisce alcune estorsioni. Si perde cos un punto di riferimento per vacanzieri e bambini. Il sindaco: Mi dispiace Oliveri, non gioco pi DI PAMELA ARENA OLIVERI. Niente Luna Park per vacanzieri e turisti. Ad impedirlo la mancanza di autorizzazioni poich, secondo la Commissione comunale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, mancherebbero alcuni requisiti. Dal 1998 la ditta Rita Salmeri era unattrazione per i turisti, giovani e meno giovani, che nelle sere destate si recavano al Baby Park presente sul lungomare di Oliveri. Secondo quanto disposto dallarticolo 4 del D.M. del 18 maggio 2007 sulle norme di sicurezza per le attivit di spettacolo viaggiante dichiara Giovanna Salmeri, titolare della ditta - ogni attrazione doveva avere un codice identificativo e la domanda doveva essere inoltrata entro la fine di dicembre del 2009. Purtroppo, per, in quel periodo in cui era prevista la scadenza, siamo stati vittime di tentativi di estorsione e abbiamo dimenticato di fare la richiesta. La signora Salmeri si riferisce alle minacce ricevute dalla famiglia mafiosa barcellonese e da una delle tante propaggini, quella dei mazzarroti, che si era conclusa con loperazione Luna Park e larresto di Enrico Fumia, gi coinvolto nel maxiprocesso Mare Nostrum. Anche se in ritardo continua il marito, Angelo Giunta- abbiamo presentato la domanda a dicembre dellanno successivo, e dopo una prima valutazione, la Commissione comunale di vigilanza ci ha chiesto di specificare, con una nuova istanza, se la nostra era unattivit esistente o una nuova attrazione. Nella successiva richiesta, come consigliatoci dal comune, abbiamo indicato che si trattava di una nuova attrazione, anche se in realt svolgiamo questattivit dal novembre del 1998. Successivamente, la Commissione Comunale di Vigilanza ci chiese unaltra integrazione continua Giunta e, durante la riunione dello scorso 29 aprile, oltre a dichiarare di essere a conoscenza che la nostra unattivit esistente, ci avvisa di non potere procedere allassegnazione del codice identificativo perch riscontrava la mancanza del manuale duso e manutenzione redatto dal costruttore della stessa attivit e della dichiarazione di conformit della casa costruttrice. Documenti che, secondo il signor Giunta, la Commissione non avrebbe dovuto chiedere proprio perch si tratta di unattivit esistente. In virt di questa consapevolezza - continua - avrebbero dovuto chiederci altra documentazione sottoscritta da tecnico abilitato o da organismo di certificazione, tra latro gi agli atti del comune. Inoltre continua Giunta lo scorso 6 giugno, la Commissione si riunisce ancora e se da una parte richiede sempre la stessa documentazione, dallaltra, nel caso in cui facessimo riferimento ad attivit gi esistente, ci ricorda che la nostra domanda stata presentata in ritardo. Inutilmente abbiamo evidenziato che la Commissione non ha tenuto conto degli effetti della nuova normativa, (larticolo 6 comma 1 del D.M. del 13 dicembre 2012) che prevede per i gestori delle attivit di spettacolo viaggiante gi esistenti prima del 2007, che non hanno chiesto la registrazione e il codice nei tempi previsti dal medesimo decreto, che possono, in via transitoria, presentare nuova istanza entro il giugno 2013. E noi, avendo presentato la domanda nel 2010 rientriamo abbondantemente nei termini. Ma ad oggi ancora nulla. Intanto, l11 luglio scorso, interviene anche lassociazione Anesvagis (Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti), nella persona del segretario nazionale, dottor Maurizio Crisanti che, con una lettera indirizzata al sindaco Michele Pino, richiama la normativa vigente, evidenziando che essendo le attrazioni gi in uso sufficiente che la documentazione sia fornita a cura di un professionista abilitato. Pertanto Crisanti invita lamministrazione a procedere allassegnazione del codice identificativo sulla scorta della documentazione presentata, secondo una prassi adottata da tutti i comuni italiani. Ma tutto resta fermo e a complicare la situazione potrebbe essere anche una delibera di giunta del 24 settembre 2012 in cui si evince la volont dellamministrazione di adibire larea in cui sono presenti i giochi al libero utilizzo da parte degli alunni che si trovano delle scuole vicine. A causa di questa delibera continua il signor Giunta lo scorso anno stato difficile per noi ottenere dal Demanio la concessione per aprire il Beby Park e questanno, invece, non ci assolutamente permesso di lavorare! Ma oltre al danno la beffa. Lo scorso 15 luglio, infatti, sono stati tagliati ben 4 tappeti elastici rendendoli completamente inutilizzabili Non ho avuto problemi con nessuno dichiara la titolare della ditta nella querela contro ignoti fatta il giorno successivo alla scoperta -, n ricevuto richieste estorsive negli ultimi anni, anche perch, non lavorando, non avrebbe avuto senso. Comunque mi sembra di rivivere lo stesso incubo di cinque anni fa. A dichiarare di essere dispiaciuto per la vicenda lo stesso sindaco Pino che evidenzia come il problema della chiusura dei giochi non dipenda dalla propria volont: Purtroppo, la titolare della ditta stata consigliata male perch, oltre a scrivere nelle richieste che si trattava di attrazioni nuove, per ben due volte non ha presentato nei termini la relativa domanda per ottenere i codici afferma Pino -. Inoltre, il D.M. del 13 dicembre 2012 a cui fanno riferimento, rappresentava una riapertura dei termini per presentare la domanda, ma non ha valore retroattivo. Tengo a precisare che lapertura del Baby Park anche interesse dellamministrazione visto che rappresenta un importante richiamo per numerosi turisti. Mi preoccupa, invece, che oggi questarea sia incustodita perch temo che qualcuno vi possa entrare e farsi male. Infatti conclude Pino proprio per evitare che diventino un pericolo alla pubblica incolumit, con la delibera di giunta del 24 settembre 2012 abbiamo chiesto alla Regione di poter destinare questi spazi, solo nel periodo invernale, ad uso scolastico. Da sinisra Angelo Giunta, la figlia Valentina e la moglie, nonche titolare della ditta, Giovanna Rita Salmeri Uno dei tappeti elastici recentemente tagliati 25 Luglio 2014 centonove pagina 18 sicilia 20% frutta in aranciate, parere favorevole CATANIA. Le categorie agricole siciliane hanno espresso parere favorevole al Senato sullaumento della percentuale di frutta nelle aranciate (che dallattuale 12% passerebbe al 20): il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia ribadisce che, per valorizzare la produzione agrumicola siciliana, e necessario lavorare a un accordo di filiera fra produttori e industriali ed evitare tensioni nel comparto. E il commento di Federica Argentati, presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, al termine dellaudizione in Commissione Agricoltura del Senato dove e stata convocata per fornire tutti gli elementi necessari al varo della legge, gia approvata dalla Camera dei Deputati, e attualmente in discussione a Palazzo Madama. La normativa in questione, allart. 18, obbliga i produttori di bevande al succo di arancia a utilizzare non pi il 12% minimo di frutta (in base a una legge del 1958), ma di elevarne la percentuale fino al 20 utilizzando arance prodotte e vendute in Italia. DISTRETTO AGRUMI SICILIA DI GIUSEPPE PISTONE FURCI SICULO. Querele, interrogazioni ed una petizione popolare di solidariet che spacca in due lamministrazione comunale. Sotto accusa canne fumarie, scarichi e falde acquifere dellindustria agrumicola. Monta la protesta popolare. E bastata uninterpellanza consiliare a firma del consigliere di maggioranza, Raluca Sandra, contro linquinamento odorigeno a scatenare in paese una vera e propria protesta. E si fa alta la tensione tra gli abitanti che chiedono di sapere se gli odori pungenti legati alla presenza di una fabbrica di lavorazione agrumicola, in pieno centro cittadino, abbiano uneventuale natura tossica. Intanto c chi denuncia da mesi stati di malessere, manifestando difficolt alle vie respiratorie e irritazione agli occhi. Ho chiesto un provvedimento urgente scrivendo allArpa, allAsl, al sindaco e allassessore allambiente del comune di Furci e vengo querelata dai proprietari per procurato allarme. Non posso chiudere gli occhi ed il naso spiega la battagliera consigliere, Raluca Sandra. Andr fino in fondo in questa vicenda. Voglio sapere tutta la verit. Ho esercitato solo il mio diritto di consigliere comunale incalza il politico. Ma intanto dallazienda Stracuzzi e Misitano where citrus is of the essenze, specializzata in essenze, succhi e aromi, fanno sapere che non c alcun pericolo di inquinamento atmosferico. "L'attivit risponde ai pi alti requisiti qualificatori di sicurezza ambientale". Sulla stessa scia anche il primo cittadino Sebastiano Foti. Esiste solo un problema di fastidi olfattivi innocui che va risolto. Stiamo predisponendo delle ispezioni video guidate per verificare eventuale infiltrazione nelle acque reflue. Vi prego non create allarmismi inutili. Rischia cos di finire nelle aule del tribunale la vicenda legata agli odori pungenti che si sprigionano da qualche tempo da una fabbrica in pieno centro cittadino. Una vicenda che ha aperto un vero e proprio dibattito in paese. Lazienda ha un indotto occupazionale di ben 40 unit ed il fiore allocchiello della riviera jonica messinese. Non possibile che unazienda che spreme agrumi, possa nuocere alla salute chiarisce Alessandro Niosi, il quale riveste il doppio ruolo di assessore comunale e dipendente della Misitano & Stracuzzi Spa. La nostra non unindustria chimica puntualizza il lavoratore - ma alimentare. E stato sollevato un polverone inutile. Intanto i titolari dellazienda al momento si sono trincerati dietro un religioso silenzio. E fanno sapere che a breve spiegheranno, in un incontro pubblico, i meccanismi di lavorazione del ciclo produttivo, rassicurando i cittadini che non esiste alcun pericolo per la salute pubblica. La nostra societ ha chiesto ed ottenuto le pi importanti certificazioni di qualit internazionali, tra cui il certificato Kosher e la recente certificazione ambientale ISO 14001 si legge sul loro sito web. Lazienda una delle pi tradizionali all'interno del settore dell'industria dei derivati agrumari in Italia. Dai primi anni del XX secolo si legge ancora - i nostri prodotti vengono utilizzati dallindustria alimentare, profumiera, cosmetica e farmaceutica di tutto il mondo. A scatenare la polemica stata uninterpellanza consiliare presentata da Raluca Sandra, la quale ha chiesto, attraverso una nota protocollata il 14 luglio, all amministrazione comunale, Arpa e Asp di Messina di eseguire i dovuti controlli, per appurare le origini di questi odori. Presi contatti con esperti nel settore si legge in una nota dellazienda esclusa la presenza si sostanze tossico-nocive emesse dallindustria, che utilizza come materie prime gli agrumi, riconosciuti per le propriet nutritive. I dirigenti dellazienda attraverso il proprio legale, Isabella Barone, hanno cos annunciato di esporre una querela nei confronti del consigliere Sandra per i contenuti dellinterpellanza. Sullargomento intervenuto il gruppo consiliare di minoranza che esprime solidariet nei confronti di Raluca Sandra. E incontestabile si legge nella nota firmata da Rigano, Vita, Cocuccio, Trimarchi e Moschella - ed evidente a tutti che odori nauseabondi pervadono costantemente le abitazioni e le aree limitrofe alla fabbrica ubicata in pieno centro del nostro paese I cittadini di Furci attendono delle risposte. A fronte di tutto ci, anche il gruppo consiliare di maggioranza, ritenendo eccessiva e inappropriata la suddetta azione, esprime piena solidariet. Un centinaio le firme raccolte per la petizione popolare in difesa dellambiente, in cui si chiede di verificare le condizioni di salubrit nellarea adiacente la fabbrica. Ma intanto c chi denuncia stati di malessere, come il primo firmatario, Vincenzo Chillemi di 69 anni. La settimana scorsa ho accusato degli stati di spossatezza in seguito a dei cattivi odori, abitando in Via dellArco, dirimpetto la fabbrica. Non voglio sfrattare, n accusare nessuno, ma voglio sapere di che natura sono questi odori che respiriamo? Una sera ho accusato dei bruciori alle vie respiratorie racconta invece Giuseppe, che preferisce rimanere nellanonimato. Sono dovuto ricorrere alluso del cortisone, dopo aver attraversato, nelle ore notturne, le vie del paese, in seguito ad un fetore pungente alla gola, racconta un altro dei firmatari. Qualcosa c nellaria nella zona centrale di Via IV Novembre. Gli organi competenti facciano le giuste verifiche. AMBIENTE. Petizione popolare sui cattivi odori nellarea in cui sorge una azienda agrumaria La Stracuzzi e Misitano al centro di malumori per i miasmi che ammorbano il cuore del paese. Ma la presenza di sostanze tossiche e nocive da escludere. Le denuncie incrociate Furci, c qualcosa nellaria Il prospetto della fabbrica di agrumi. In alto Sandra Raluca eVincenzo Chillemi sicilia 25 Luglio 2014 centonove pagina 19 DI ACHILLE BARATTA* MESSINA. Uno scritto-denunzia documentato sempre di difficile lettura. Noi siciliani da secoli andiamo allacqua cu u panaru, ma oggi non possibile perdere lultimo treno dei finanziamenti europei trastullandoci con i nostri interessi personali o di cosca. A Roccalumera, Comune del messinese, su mia richiesta vengo invitato ad una gara di progettazione e direzione lavori per la qualificazione urbana dellincantevole frazione Allume; la denominazione le viene dalla storiche cave di allume, oggi definitivamente chiuse. Alla data prefissata per la gara il Rup non si presenta, tra i partecipanti il solo ad essere presente, dopo una riconvocazione in cui la gara viene gestita dal Capo Area, il Rup presente, anche questa volta nessuno degli altri partecipanti presenti mi aggiudico la gara. Vengo convocato durgenza perch occorre provvedere al progetto definitivo entro venti giorni. Mi viene consegnata lunica copia del progetto esecutivo per andare a farmi le fotocopie alla copisteria dopo incontro col Rup e con lassessore nel giorno in cui facevo eseguire i rilievi necessari, in considerazione che il progetto di riferimento mancava di attendibilit e di approvazioni. In questa occasione lamentavo che detto progetto aveva molte previsioni fuori prezziario che tendevano alle forniture con nome e cognome, in particolare i lumi artistici in ghisa erano quotate intorno a 15.000 euro. Dopo una telefonata al mio cellulare col numero esposto, in cui il mio interlocutore si dichiarava disponibile a consegnarmi i relativi particolari costruttivi per inserirli nel progetto e, quindi, nel contratto di appalto. Di questo illecito davo comunicazione allente appaltante senza nessun riscontro. Nonostante le richieste scritte di variazioni a progetto presentato, riuscivo a rimodularlo e a presentarlo completo di tutte le approvazioni in modi di dare modo al Comune di Roccalumera di approvarlo e presentare richiesta di finanziamento definitivo allassessorato al Turismo. Ad approvazione avvenuta, il Capo Area mi faceva presente che la Soprintendenza in giornata aveva ricevuto una seconda richiesta e aveva espresso parere favorevole a condizione che un muro dellaltezza notevole allingresso della frazione Allume, fosse rivestito con pietrame dello spesso spessore di almeno cm. 15. Mi adopero per evidenziare lanomalia che toglieva al progetto la mancata cantierabilit e ottenevo dalla Soprintendenza dopo un notevole lasso di tempo lautorizzazione a rivestire il muro con piastrelle di ceramica siciliana di cm. 3, ripetendo elementi modulari progettati in modo da essere assemblati e formare un decoro che si adeguasse a tutto il muro a mo di pannello. La soluzione non viene approvata dal Rup che convoca un tavolo tecnico dove si insiste sul rivestimento. La prima soluzione in pietra di Comiso e mi viene chiesta la campionatura e un numero infinito di soluzioni anche dei pannelli che a dire dei componenti, pur essendo tra le somme a disposizione dellamministrazione, dovevano essere integrati in un progetto generale. Il tavolo rotondo dopo la presentazione degli allegati si blocca e con esso tutto liter progettuale. Essendomi recato presso la cava indicatami, in Comiso, scopro che i rivenditori sono tanti ma la cava unica: unaltra fornitura col nome e cognome. Ma la situazione statica del muro e dei fabbricati che si trovano agli stessi, vistosamente lesionati e nonostante lassoluta non partecipazione dellAmministrazione comunale, effettuo la verifica del pendio con risultati che denunziano pericolosit del contesto. Lassessorato al Turismo prende atto delle mie perplessit e scrive che il rivestimento del muro deve essere escluso. Alle mille soluzioni darredo urbano con asini in ferro e farfalle in ferro battuto, lAmministrazione decide che occorre utilizzare i risparmi per asfaltare le strade, altra fornitura con nome e cognome. Poi, cos come dalle contestazioni per iscritto alla soluzione di piazzetta allingresso della frazione in zona di rispetto, essendo intervenuto il Nuovo Codice della Strada, ne contesto la validit facendo presente che la destinazione urbanistica un atto dovuto solo ed esclusivamente dallAmministrazione, che nel caso era stata dichiarata e che in ogni caso occorreva aggiornare la dichiarazione perch costituiva violazione della pubblica incolumit essendo, tra laltro, a ridosso di una curva senza visibilit. Poi ero costretto a rivolgermi al Genio Civile di Messina per far rilevare che il torrente Allume in prossimit della passerella in legno non pi pedonale non venivano rispettate le condizioni idrauliche; anche in questo caso lufficio prescriveva le condizioni per la salvaguardia della incolumit pubblica. Dopo mille rifiuti e mille non risposte, finalmente lAmministrazione approvava lultima, la quinta soluzione e otteneva il finanziamento e procedeva allaggiudicazione provvisoria della gara dei lavori. Ultima novit: i finanziamenti europei sono soggetti anchessi allapprovazione del bilancio regionale, quindi non sono disponibili e il progetto non si paga e tutto stato fatto senza copertura economica. Sembra una favola, ma la favola della nostra Sicilia, la tragedia dei siciliani e della nostra buttanissima Sicilia. Ma dove andiamo e dove vogliamo andare? Lunica speranza di rilancio turistico giocata da un insieme di progetti copia- incolla che contrastano tutti con le leggi dello Stato e dello Statuto Speciale. Un rivolo infinito di stazioni appaltanti in cui sono assolutamente vietati i scecchi di ferro e occorre guardarsi e limitare le farfalle, potrebbero mordere, la Soprintendenza per approvare dieci ha impiegato quattro mesi. Mi sento tanto come il carabiniere di Oppido Mamertina che passer i guai perch ha dichiarato quello che da secoli tutti fanno in nome delle nostre Madonne, che sono tante e costano solo in Sicilia una barca di soldi e poi gira, gira va a finire sempre allo stesso posto. U scecco di ferru avi a manciari, allura mori. Noi amiamo gli animali, meno gli uomini, poi i progettisti che dicono di essere onesti e non vogliono rubare per gli altri vanno messi al confino e non sono degni di risposta, perch sono cornuti e abietti, in ogni caso rompiballe a tutti i livelli; anche le istituzioni ritengono che meglio non denunziare. La denunzia vista come unaggressione e non come un diritto, a nui cu nu fa fari? Ma noi, veramente, vogliamo rilanciare il turismo con i lampioni di ghisa, asfaltando le strade, rifacendo i marciapiedi e mettendo uninfinit di sedili, di fioriere e di cestini portarifiuti asportabili, rivestendo di pietre di Comiso i nostri muri che sono destinati a cadere? Progettiamo per attentare allincolumit pubblica, tanto, poi quella con i morti quella che produce e alimenta il ciclo. Lunica nostra vera speranza: lemergenza. * ingegnere progettista Fondi europei, questi sconosciuti MESSINA. Progettando con le farfalle e gli asini da Roccalumera ad Allume. E il titolo del nuovo scritto di Achille Baratta, poliedrico ingegnere, noto anche come artista con lo pseudonimo Aldobrando, che non perde - nonostante let - la voglia di fare. E di denunciare - come scrive nella presentazione lingegnere Maria Scalisi - una societ omertosa che non risponde al suo progettista, che va oltre gli scritti del Presidente del Senato Grasso e di Pietrangelo Buttafuoco nella sua buttanissima Sicilia per diventare la cronaca giornaliera scritta di una guerra progettuale e, quindi, il tema di una Sicilia traviata che non utilizza i finanziamenti europei o, nel migliore dei casi, va fuori liquefacendo il ritorno economico che il fondamento stesso e lo scopo dei finanziamenti che non possono solo essere esclusivo campo di battaglia della politica che li usa solo nellottica che gli propria, distruggendo o facendo distruggere il tema della corretta progettazione. DENUNCE ROCCALUMERA. La testimonianza di un ingegnere su come funziona la caccia ai fondi europei Una gara dappalto nella splendida frazione di Allume tra ignoranze, impicci burocratici e leggerezze diventa simbolo grottesco di una Sicilia che spreca e non sa investire nel proprio futuro Un progetto... con gli asini Uno scorcio della frazione Allume di Roccalumera 25 Luglio 2014 centonove pagina 20 sicilia MESSINA. Chiediamo alla Regione di farsi promotrice di unazione coordinata di monitoraggio, salvaguardia e valorizzazione di tutti i nostri specchi dacqua, a partire dai laghi naturali, spesso poco conosciuti dagli stessi cittadini siciliani e trascurati dalle autorit competenti, nonostante la valenza naturalistica. E la richiesta avanzata da Legambiente allincontro con lassessore regionale al Territorio e allAmbiente Maria Rita Sgarlata in occasione del passaggio sullisola della Goletta dei Laghi. Al centro del confronto il punto sullo stato attuale e la gestione futura dei laghi Soprano a Serradifalco, Ganzirri e Faro a Messina, Pergusa ad Enna. Specchi dacqua che fanno parte di riserve naturali e sono inseriti in aree di Siti di Interesse Comunitario o in Zone di Protezione Speciale ma che soffrono di diversi problemi. Gi nei giorni scorsi Legambiente ha assegnato alla Regione la bandiera nera per la mancata redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo e per la mancata tutela del patrimonio naturale presente sulle nostre spiagge, dopo il monitoraggio realizzato col contributo del Coou, consorzio obbligatorio degli oli usati. Ne emerso che oltre il 60 per cento dei punti analizzati lungo le coste siciliane non superano l'esame: 16 i prelievi che hanno restituito un giudizio di "fortemente inquinato" e "inquinato" rispetto ai 26 realizzati in totale. L'istantanea regionale sulle acque costiere dell'equipe tecnica della Goletta Verde impietosa. Anche perch al danno si aggiunge la beffa: non solo persistono evidenti problemi nel sistema depurativo siciliano - dice Legambiente- ma i soldi da tempo disponibili e messi a disposizione dal Fondo di Sviluppo e Coesione per adeguare rete fognaria e gli impianti di depurazione (circa un miliardo di euro) rischiano di andare perduti per la mancata progettazione da parte degli enti preposti. Tutto questo mentre anche l'Unione Europea ci chiede di fare presto: la nuova procedura di infrazione arrivata nei mesi scorsi coinvolge 175 agglomerati urbani siciliani, classificando la Sicilia tra le regioni AMBIENTE. Monito di Goletta dei Laghi dopo la bocciatura sulle coste siciliane Lesperto D'Angelis in commissione ambiente: siamo tra ultimi in Europa per gli impianti di filtraggio e scarichi. Solo in Sicilia un miliardo di euro stanziati e non spesi per le fogne Depurate gente depurate Erasmo DAngelis sicilia 25 Luglio 2014 centonove pagina 21 peggiori e con il maggior numero di "anomalie" per trattamento dei reflui. Legambiente, cos come gi fatto lo scorso anno, chiede, dunque, a Regione e amministrazioni locali di adoperarsi subito alla programmazione economica degli investimenti, sfruttando l'occasione offerta dai fondi Cipe tutelando cos uno dei pi importanti patrimoni di questa terra: il mare e il sistema fluviale. Sullargomento intervenuto anche Erasmo D'Angelis, coordinatore della struttura di missione presso la presidenza del Consiglio contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, nel corso dell'audizione in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati: "Rispetto al parametro della mancata depurazione degli scarichi siamo tra i peggiori Paesi dell'area Ue. Eppure, solo in Sicilia, ci sono oltre un miliardo di euro per la depurazione delle acque disponibili, ovvero stanziati ma ancora mai spesi". Secondo l'esperto, chiamato a coordinare gli interventi idrogeologici e idraulici nel nostro Paese e a facilitare lo sblocco dei tanti cantieri mai partiti, il problema legato alle opere idrauliche e fognarie, non deriva solo dalla mancanza di fondi. "E' clamoroso e significativo - ha spiegato nel corso dell'audizione - il caso della Delibera Cipe 60/2012 che ha stanziato 1.6 miliardi di euro per le Regioni del Sud. Avrebbero dovuto essere impiegati per finanziare 183 progetti di opere urgenti di fognature, ma la maggior parte ancora non sono stati messi in cantiere". Il Mediterraneo? Un mare di petrolio ROMA. Il Mare Nostrum il pi contaminato al mondo dal petrolio, 38 milligrammi per metro cubo, tanti sono gli idrocarburi nelle acque del Mediterraneo. Numeri che rischiano di aggravarsi sotto la pressione quotidiana del 20% di tutto il traffico mondiale di prodotti petroliferi e dal transito di 2.000 traghetti, 1.500 cargo e 2.000 imbarcazioni commerciali, di cui 300 navi cisterna. Sono questi i numeri ricordati oggi dalla Goletta Verde Straordinaria -l'edizione speciale della campagna di Legambiente che seguir l'ultimo viaggio della Costa Concordia con tappe quotidiane per raccontare criticit ed eccellenze dei luoghi interessati dall'operazione. Lo sversamento di idrocarburi e' un fenomeno drammatico, come emerge anche dai dati di Unep Map, il programma delle Nazioni Unite per la tutela del Mediterraneo, ogni anno finiscono in questo bacino, e in parte anche sulle coste, oltre 100 mila tonnellate di greggio. "Per avere un termine di paragone, basti pensare che la quantit d'idrocarburi dispersa in mare a seguito dell'incidente della petroliera Haven, avvenuto in Liguria nel 1991, stata di circa 140 mila tonnellate", spiega Legambiente, che poi sottolinea come i responsabili del disastro ambientale, al di l dei grandi incidenti, restano sempre le pratiche illegali diffuse:"attivit di routine, come lo scarico delle acque di zavorra, lo scarico dei residui del lavaggio delle cisterne, dei fanghi e delle acque di sentina, che vengono praticate illecitamente al largo delle coste". Pratiche molto diffuse come dimostrano anche gli interventi delle capitanerie di porto che da inizio 2014 hanno portato al sequestro di numerose motonavi di bandiera di diversi paesi del mondo. "L'aumento dei reati negli ultimi due anni del 7,3% frutto dell'attivit di contrasto svolta dalle forze dell'ordine e dalle capitanerie di porto ma, allo stesso tempo, rappresenta un segnale preoccupante della recrudescenza delle attivit illecite in un periodo di crisi economica, dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente. Ma oltre ai pericoli legati al traffico marittimo e agli illeciti ambientali, il mare italiano esposto anche al rischio derivante dalle attivit di estrazione di petrolio. "Nel mare italiano sono gi attive 9 piattaforme e 68 pozzi petroliferi e nei prossimi anni il loro numero potrebbe ulteriormente crescere che rischierebbero di trasformare il nostro mare in una distesa di piattaforme petrolifere, sottoponendo le coste al pericolo marea nera", spiega Legambiente. LA SCHEDA sicilia 25 Luglio 2014 centonove pagina 22 SANITA. Allospedale di Messina il primato di un trapianto con lHeartware Lorgoglio del direttore generale Gullo per limpianto riservato ai pazienti con scompenso cardiaco che permette di intervenire senza fermare il battito ed evitando lapertura dello sterno. La testimonianza Cuore matto, ci pensa il Papardo DI EMANUELA GIORGIANNI MESSINA. Un evento rivoluzionario finalizzato al cambiamento, al futuro. Un caso straordinario che si vorrebbe far diventare, per, una routine, come afferma Michele Gullo, direttore generale dellazienda ospedaliera Piemonte-Papardo. Lequipe di Francesco Patan, primario di cardiochirurgia del Papardo, il 18 luglio a Messina, ha comunicato ufficialmente la notizia: al Papardo stato compiuto, pochi giorni fa, con grande successo, il primo trapianto di cuore artificiale. la prima volta che un intervento del genere avviene nel meridione, grazie ad un apparecchio chiamato heartware che, con un peso di solo 150 grammi, il migliore impianto che ci sia sul mercato. Lintervento riservato ai pazienti in scompenso cardiaco che non rispondono pi alle terapie e necessitano di un cuore nuovo spiega il dottore Patan - non possibile fare un trapianto ai pazienti det maggiore ai sessantanni, perci si stanno sempre pi sviluppando questi interventi di cuore artificiale. Il nostro paziente ha settantanni e gli era stata data unaspettativa relativa di vita poco superiore a un anno. Il grande successo di questo tipo di trapianto sta nel fatto che tutti gli altri interventi vengono eseguiti aprendo completamente lo sterno, con lausilio della respirazione extracorporea e fermando il cuore. Noi invece - continua Patan - abbiamo realizzato il tutto senza aprire completamente lo sterno, senza fermare il cuore e senza circolazione extracorporea, come se il cuore battesse regolarmente. Questo comporta un minore rischio di sanguinamento, e la ripresa immediata del paziente. Esattamente trenta minuti dopo l ultimo punto di sutura della cute, infatti, Tanino Sutera, primario anestesista, ha permesso di svegliare il paziente, il quale, dopo due ore gi parlava con i suoi cari. Sutera nota con soddisfazione come non sia stata riscontrata nessuna complicanza e come, anzi, al momento del risveglio, il paziente abbia affermato: Prima avevo il motore di un cinquecento rotta, ora ho il motore di una Ferrari. Mi sento un leone. Un grande successo e una grande soddisfazione, che non ci sarebbero stati senza la collaborazione di tutta lequipe. Un team eccellente tra cui vanno citati anche lanestesista Mastromauro, anestesista, e il cardiochirugo Sansone. Il dottore Gullo precisa che bisogna far s che le strutture ospedaliere perdano in coda, ma acquistino in testa. Bisogna cio abbandonare gli interventi di scarsa complessit, per attenzionare quelli molto pi complessi, in grado di ridare speranza e certezze ai pazienti. La pompa ha il prezzo di 120 mila euro, in tutto lintervento ne venuto a costare 200 mila, e ne sono stati rimborsati dalla regione solo 50 mila. Un evento del genere deve smettere di essere qualcosa di straordinario, per far ci necessario lintervento della regione e del ministero. Ci sarebbe gi un altro paziente. Ma non si pu lottare per un solo dispositivo, bisogna entrare nel contesto nazionale. Ma i donatori diminuiscono PALERMO. Diminuiscono le donazioni di organi in Sicilia. Il picco negativo del 30%: a lanciare lallarme poche settimane fa stata lassociazione per i trapianti Astrafe. I dati descrivono una radicale inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni: nel 2010 le donazioni erano state 43, 55 nel 2011, 65 nel 2012. Lo scorso anno erano state 50, nel 2014 invece, sono state soltanto 19. La diretta conseguenza lallungamento a dismisura delle liste di attesa: in Sicilia 500 persone attendono un rene, pi di cento un fegato. Nonostante le campagne di informazione e sensibilizzazione, aumentano infatti i no. I consensi agli espianti di organo nel 2012 erano il 36 per cento, adesso due possibili donatori su tre rifiutano. Nel 2013 si rifiutato il 45 per cento. Nel 2014 il 59%. Laumento delle donazioni obiettivo annunciato dallassessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, che presto convocher i nuovi manager degli ospedali siciliani. I dati negativi vengono confermati anche dal Centro regionale Trapianti. In lista d attesa per un rene ci sono 123 persone al Civico di Palermo, 202 al Policlinico di Catania e 173 all Ismett di Palermo. Per un cuore sono 15 allIsmett e 10 al Ferrarotto di Catania. Per il fegato sono 98 all Ismett. La struttura dove quest anno finora si sono effettuti trapianti l Ismett, con 42 casi. Poi il Civico di Palermo con 29 interventi. Il rischio che i pazienti siciliani siano costretti ad estenuanti viaggi della speranza fuori dalla propria regione nel tentativo di salvarsi. IN CIFRE Un momento della presentazione al Papardo Artigiani, Filippello va alla guerra economia 25 Luglio 2014 centonove pagina 23 ULTIMATUM. Il presidente della Cna pronto a una class-action contro la Regione insolvente PALERMO. La goccia che ha fatto traboccare il vaso stata la bocciatura, da parte della commissione Bilancio dellArs (tanto il governo quanto i deputati), dellemendamento che prevedeva il pagamento del contributo agli artigiani, seppur con anni di ritardo. Per questo, a meno che il parlamento ripari a questo ulteriore danno e voti un emendamento in aula, le migliaia di imprese artigiane interessate saranno costrette a ricorrere ad una class-action: perch una Regione che non rispetta le sentenze dei tribunali, una Regione nella quale non vi legalit. A dettare lultimatum Mario Filippello, segretario regionale della Cna (Confederazione Nazionale dellartigianato e della piccola e media impresa) siciliana. Che snocciola qualche dato: In Sicilia nei primi sei mesi del 2014 si sono persi nelle sole imprese artigiane quasi 4.000 addetti, ma governo e deputati sembrano non accorgersene e nella manovra-ter continuano a tutelare precariato e assistenzialismo. In base agli ultimi dati delle nove Camere di Commercio della Sicilia - aggiunge - le imprese artigiane passano da 80.115 a 78.488: in totale 1.727 imprese cancellate. Considerando che ognuna conta in media 1,5 dipendenti, se a questi si sommano i titolari, si arriva a circa 4.000 persone a che escono dal mercato del lavoro, silenziosamente, senza interesse della classe politica, della stampa o dellopinione pubblica. Per il segretario, lesame della manovra emblematica: Si continua a tutelare lavoro improduttivo e assistenzialismo, mentre le imprese chiudono anche a causa del fatto che la Regione non eroga i contributi previsti dalle sue stesse leggi. Un caso emblematico quello dei lavoratori assunti con contratto di formazione lavoro in base allarticolo 10 della legge regionale 27 del 1991: il Lesercito dei 30 mila La Cna Sicilia conta oltre 30.000 iscritti, di cui 17.700 abbinati Inps e circa 13.300 in regime di tesseramento diretto in quanto piccole e medie imprese. La struttura regionale articolata in 9 associazioni provinciali e dispone di 185 sedi comunali. Venti sono gli enti e le societ collegate alla Cna Sicilia, il livello verticale del sistema assicurato dalle Unioni regionali di settore. Lattivit della Confederazione Nazionale dellartigianato e della piccola e media impresana da alcuni anni ha assunto il ruolo di progettazione e realizzazione di progetti a dimensione regionale per lo sviluppo di artigianato e Pmi. LA SCHEDA LA SCHEDA contributo previsto dalla Regione non mai arrivato nonostante una legge regionale, una sentenza della Corte di Cassazione sullammissibilit del contributo e una sentenza della Corte di Giustizia Europea, che hanno sancito il diritto irrinunciabile delle imprese. Mario Filippello La burocrazia uccide, Scimeca ritira il film La pellicola dedicata a Conte non debutta al Festival di Venezia per protesta contro la Regione PALERMO. ''La burocrazia uccide'' dice sconsolato Pasquale Scimeca. Il suo film, dedicato ad un san Francesco dei nostri giorni, Biagio Conte, per tutti a Palermo fratel Biagio, una vita per i poveri e tra i poveri, era stato selezionato da Alberto Barbera per il concorso di Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia. Ma non ci sar. ''Ho scritto a Barbera ringraziandolo, purtroppo il film non completato nella post produzione. Siamo in attesa di ricevere i 160 mila euro, un terzo del costo del film, dalla Regione Sicilia: il decreto della Film Commission firmato ma il finanziamento non arriva, bloccato da un cavillo burocratico dalla Ragioneria e di cui da marzo chiediamo motivo'', dice il regista siciliano di Malavoglia e Placido Rizzotto. Il caso esemplare: ''la burocrazia ferma non solo un'opera d'arte ma una produzione che ha dato lavoro a 52 persone qui in Sicilia, una piccola boccata d'ossigeno in una terra dove oltre il 42% sono disoccupati. Noi non abbiamo pi un euro per finire suono, missaggio e editing e parliamo di un film a basso budget e la cosa pazzesca che non si capiscono i motivi. Venezia sarebbe stata una vetrina grande e importante anche per far conoscere la storia di questa persona, Biagio Conte, che ha fatto una scelta radicale, aiutare i poveri dei nostri tempi, una scelta rivoluzionaria nella societ che definisce valori soldi e consumismo''. Venezia a parte se non arrivano i fondi regionali il film non potr vedere luce, ''non sono pi i tempi per ottenere crediti dai laboratori, hanno preso troppi bidoni e non neppure giusto provarci'', dice Scimeca. Pasquale Scimeca Lavvertimento giunto dopo la bocciatura in Commissione Bilancio allArs dellemendamento che prevedeva il pagamento agli affiliati dopo anni: Si continua a tutelare soltanto il precariato 25 Luglio 2014 centonove pagina 24 25 Luglio 2014 centonove pagina 25 economia LEGALMENTE PUBBLICA GLI AVVISI ED ESITI DI GARA DAPPALTO SU CENTONOVE PER CONTATTARE LA REDAZIONE CHIAMA I SEGUENTI NUMERI: 090.9430208 - 9430206 fax 090.9430210 - 090.9430211 RICHIEDI PREVENTIVI ANCHE VIA E-MAIL A: centonove@centonove.it SETTIMANALE DI POLITICA, CULTURA, ECONOMIA ASP PALERMO Si avvisa che con delibera n.600 del 16/12/13 stata aggiudicata alla Ditta Roche Diagnostics spa la fornitura in service di 5 sistemi POCT. Importo di aggiudicazione per tre anni, iva inclusa, euro 263.913,30 oneri di sicurezza compresi. Gli atti di gara sono disponibili sul sito www.asppalermo.org. Il Direttore Generale Dott. Antonino Candela Il Direttore del Dipartimento Provveditorato e Tecnico Avv.to Fabio Damiani BUSINESS&AMBIENTE. Respinto dal comune di Furnari, il progetto per limpianto di cogenerazione cambia sede Il sindaco Pettinato: Pronto a prenderlo in considerazione, ma devo valutare con i tecnici comunali. Limprenditore Blandina: La comunit furnarese rifletta sulla qualit dei suoi amministratori Comet Bio rinasce a Fondachelli PAMELA ARENA FURNARI. Il progetto della Comet Bio Srl sar nuovamente presentato a Fondachelli Fantina. Dopo la rinuncia alla Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) da parte della Comet Bio Srl di Ivo Blandina, che cos facendo ha fatto concludere la conferenza di servizi dello scorso 22 luglio con larchiviazione del procedimento, adesso il progetto ritorna nel luogo in cui stato presentato la prima volta. A dichiararlo lo stesso sindaco Marco Pettinato che sentito in proposito, sulla scorta delle dichiarazioni fatte dallo stesso Blandina di valutare lopportunit di realizzare limpianto in un contesto diverso, ha affermato che originariamente il progetto per la realizzazione di un impianto di cogenerazione alimentato a Biomasse era stato presentato a Fondachelli dichiara Pettinato ma poi stato trasferito al comune di Furnari. Considerato ci, non mi sono preoccupato di valutarne la convenienza, cosa che adesso far visto che tutto ritornato nel nostro comune. In ogni caso continua Pettinato - posso solo affermare di essere disponibile a prenderlo in considerazione, ma devo prima valutare tutti gli aspetti con i tecnici comunali. Devo, altres, capire quale sar la convenienza economica e i vantaggi occupazionali, quale sar il tasso di Ivo Blandina inquinamento, ecc... In ogni caso, al nord queste realt gi esistono e funzionano bene conclude Pettinato ragion per cui potrebbero esistere anche qui. Intanto, il sindaco Mario Foti, in seguito allincarico conferito alla professoressa Patrizia Livreri dellUniversit di Palermo di valutare le criticit tecnico ambientale che avrebbe potuto presentare limpianto di Blandina, con un documento ha elencato ben 20 motivi per cui la centrale non sa da fare. A dichiarare, comunque, profondo rispetto per la comunit furnarese lo stesso Blandina: Purtroppo il nostro impianto non stato valutato in modo corretto e con lattenzione che merita afferma Se il Governo mette in campo misure per recuperare energie da fonti rinnovabili, ci sar un motivo. La comunit furnarese deve riflette sulla qualit dei suoi amministratori che dopo la presentazione del nostro progetto si sono occupati di creare allarmismo e fare demagogia, mentre noi abbiamo semplicemente presentato una proposta che ad oggi non ha ancora ricevuto formale risposta. Spese condominiali Costituisce spesso questione controversa la ripartizione delle spese legali sostenute da un condominio in una causa contro uno o pi condomini. Sul punto di recente intervenuta la Corte di Cassazione che spiega che in caso di lite tra condominio e condomino non trova applicazione, la disposizione dell'art. 1132 c.c., che disciplina la materia delle spese processuali del condomino che abbia ritualmente dissentito dalla deliberazione di promuovere una lite o di resistere ad una domanda rispetto ad un terzo estraneo e neppure l'art. 1101 c.c., richiamato dall'art. 1139 c.c. "Nell'ipotesi di controversia tra condomini, l'unit condominiale viene a scindersi di fronte al particolare oggetto della lite, per dare vita a due gruppi di partecipanti al Condominio in contrasto tra loro, con la conseguenza che il giudice, nel dirimere la controversia provvede anche definitivamente sulle spese del giudizio, determinando, secondo i principi di diritto processuale, quale delle due parti in contrasto debba sopportare, nulla significando che nel giudizio il gruppo dei condomini, costituenti la maggioranza, sia stato rappresentato dall'amministratore". Va dunque dichiarata non valida la delibera condominiale. Francesco Suria, legale CONSUMATORI economia 25 Luglio 2014 centonove pagina 26 AUTORITA ED ENTI DI AMBITO Lennese Caccano nel consiglio Anea ENNA. Il commissario liquidatore dell' Ato idrico 5 Salvatore Caccamo entra nel con- siglio direttivo nazionale dell' Anea, l'as- sociazione nazionale delle autorit e degli enti di ambito. E' stato eletto a Roma nella seduta dell' assemblea generale. CONFINDUSTRIA SIRACUSA Vescera presidente della sezione alimentare SIRACUSA. Franco Vescera stato eletto presidente della sezione alimentare di Con- findustria Siracusa. Vescera, 54 anni, titolare dell'omonima impresa di Carlentini pro- duttrice di pane con gli antichi grani, stato eletto dall'assemblea delle aziende asso- ciate e subentra a Francesco Todaro. CGIL Cosla nuova segreteria regionale PALERMO. Eletta dal direttivo regionale del sindacato la nuova segreteria della Cgil Si- cilia. Ad affiancare il segretario generale, Michele Pagliaro, vanno Mimma Argurio, Monica Genovese (entrambe riconfermate) e Saverio Piccione, 61 di Trapani, nuovo in- gresso. L'organismo stato ridotto da sei a quattro componenti. Escono Enzo Campo, Ferruccio Donato, ed Elvira Morana, che andranno ad altri incarichi. UOMINI&BUSINESS DI SALVATORE CIFAL Nel mese di maggio si festeggiata la Festa dell'Europa, il 63esimo anniversario della Dichiarazione Schuman, che pose i capisaldi per l'ambizioso progetto europeo, basandosi sullo spirito di fratellanza e di appartenenza ad un destino comune. In occasione di questa importante ricorrenza, anche il Presidente della Commissione Barroso ha partecipato attivamente alle celebrazioni. In visita a Firenze, durante la Conferenza sullo Stato dell'Unione al Festival dell'Europa, egli ha, infatti, restituito "un'idea" di Unione europea e del perch si possa e si debba credere ancora in questo progetto. Sempre di pi, invero, negli ultimi tempi, la stampa, i media e l'opinione pubblica sono stati propensi a vedere Bruxelles come un intricato marchingegno burocratico, lento nell'affrontare le necessit poste dalla crisi e pronto a dettar legge su quale strada seguire per uscirne. La crisi ha, sicuramente, evidenziato le difficolt istituzionali dell'Unione, ma anche offerto un'opportunit di rinnovamento e di confronto. Le riforme poste in atto dall'Unione hanno, infatti, posto le basi per un nuovo e duraturo modello di sviluppo. Uno sviluppo basato sulla sostenibilit sociale e la lotta alla disoccupazione, specie giovanile; su un'integrazione economica e non solo finanziaria; sullo spirito di solidariet e sussidiariet. Un modello a "pi Europa" insomma, ma non degli uffici brussellesi, bens dei cittadini e delle politiche per il loro benessere. Nonostante la ripresa economica stenti ancora a manifestarsi, questo ormai non pi un elemento legato alle condizioni strutturali di alcuni Stati membri o dell'incepparsi delle istituzioni europee. I tassi d'interesse e i debiti sovrani, anche degli Stati pi compromessi, stanno diminuendo, i loro livelli di esportazione aumentano, l'euro rimane una moneta stabile e forte. Che cosa manca, dunque, per uscire definitivamente dall'incubo della crisi? La fiducia nelle istituzioni dell'Unione e nel progetto europeo. Ritrovare la sicurezza nella possibilit di superare, insieme, anche questa avversit, un elemento insostituibile per riportare le banche a concedere prestiti, gli imprenditori ad investire e i cittadini ad aumentare i propri consumi. Solo con la consapevolezza delle proprie possibilit e delle proprie forze, si potr andare oltre ed ora, la scelta non riguarda pi Bruxelles, Roma, o Berlino, ma tutti i cittadini europei. Perch come cita il motto della Commissione: "E' in gioco l'Europa, sei in gioco tu". Prima di procedere allelaborazione delle retribuzioni del mese di luglio, il datore di lavoro deve ricalcolare limporto dellassegno da erogare, sulla base del modulo di richiesta INPS (ANF/DIP SR 16) presentato dal lavoratore. Nel modulo il lavoratore riporta i dati anagrafici di tutti i componenti il nucleo familiare e i redditi percepiti da ognuno con riferimento al periodo di imposta precedente. Il reddito del nucleo familiare, da inserire nella richiesta che il lavoratore deve annualmente presentare al datore di lavoro, ricomprende dunque costituito i redditi complessivi assoggettabili all'IRPEF, compresi quelli a tassazione separata, nonch i redditi esenti da imposta o assoggettati a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva se superiori, complessivamente, a euro 1.032,91 annue, conseguiti dai componenti il nucleo nell'anno 2013 ed ha valore per la corresponsione dell'assegno dal 1luglio 2014 fino al 30 giugno 2015. Lammontare dellassegno da corrispondere va determinato sulla base di apposite tabelle pubblicate annualmente dallINPS: gli scaglioni di reddito in base ai quali calcolare limporto dellassegno, infatti, variano di anno in anno, essendo rivalutati in base alla variazione percentuale dellindice ISTAT medio annuo dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Sono previsti limiti di reddito familiare pi elevati per i nuclei monoparentali e per quelli con soggetti inabili. Dal 1.1.2007 stata prevista linclusione, nei nuclei familiari con pi di tre figli o equiparati di et inferiore a 26 anni, dei figli di et compresa tra 18 e 21 anni purch studenti o apprendisti. La norma trova quindi applicazione solo nei casi in cui nel nucleo siano presenti almeno quattro figli di et inferiore a 26 anni, a prescindere dalla loro posizione lavorativa o di studio; in presenza di tale requisito, ai fini della determinazione dellassegno, nel nucleo vanno ricompresi oltre i figli minorenni, anche i figli fino a 21 anni di et se studenti o apprendisti. Qualsiasi variazione intervenuta nel reddito e/o nella composizione del nucleo familiare, durante il periodo di richiesta dell'ANF, deve essere comunicata entro 30 giorni. E possibile reperire tutte le informazioni sugli assegni per nucleo familiare presso i Consulenti del lavoro- NOTIZIE DAI CONSULENTI DEL LAVORO Redditi 2013, ricalcolo per i redditi familiari Unione e fiducia per uscire dalla crisi QUI EUROPA IMPRESE Tre contratti di sviluppo da realizzare in Sicilia PALERMO. Dei 24 contratti di sviluppo per 1,4 miliardi di euro, su cui stata posta la firma a Palazzo Chigi, 3 riguardano programmi di investimento da realizzare in Sicilia, sotto la rega di Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa. Nello stabilimento di Catania, STMicroelectronics, la societ che produce dispositivi a semiconduttore su substrato di silicio, realizzer un progetto di ricerca e sviluppo in collaborazione con il Cnr, per potenziare la capacit produttiva dell'impianto. Il programma prevede un investimento di 45 milioni di euro (l'agevolazione prevista di 29 milioni). Il progetto stima ricadute sul piano occupazionale per 3.935 addetti. Ad Acireale, Item, invece, realizzer investimenti per 48 milioni di euro (l'agevolazione a fondo perduto di 24 mln), per ristrutturare il complesso turistico "La Perla Jonica", che sar trasformato in una struttura alberghiera e congressuale a 4 Stelle; a gestirla sar il Gruppo Hilton. Il progetto dovrebbe impiegare 240 addetti. Anche la Sicilia rientra nella rosa delle quattro regioni del Mezzogiorno (le altre sono la Campania, la Calabria e la Puglia) dove Telecom Italia attuer il programma di investimenti da 71 milioni di euro per la realizzare infrastrutture in fibra ottica. centonove pagina 27 25 Luglio 2014 poster MURALES DI UMANIT VARIA MESSINA. Servillo legge Napoli e una settimana dedicata al cinema muto, con le proiezioni accompagnate musicalmente dallintera orchestra. Questi i primi appuntamenti del cartellone unico firmato da Ninni Bruschetta e Giovanni Renzo, rispettivamente direttori artistici della Prosa e della Musica del Teatro Vittorio Emanuele. LE MODALITA. Complici non tanto le ristrettezze economiche quanto il comune intento di mettere in linea lente di Messina con quanto ormai si fa in Italia, Bruschetta e Renzo hanno stilato un cartellone unico con una trentina di titoli. Per gli abbonati, le opzioni saranno comunque tre: scegliere la programmazione interna, puntare solo sugli appuntamenti musicali o solo su quelli della prosa. Anche se, come anticipato, saranno appuntamenti allinsegna delle commistioni.Presenti molti intrecci tra culture differenti e commistioni tra generi, musica del mondo. COSI RENZO. Le linee guida sono state improntate a una stretta collaborazione con Ninni in nome di una tendenza che punta a mettere insieme danza contemporanea e prosa, musica per il cinema e altro ancora. Ci - spiega il direttore della Musica - che ci ha dato la possibilit di poter organizzare meglio il nostro lavoro, evitando una suddivisione rigida. E lorchestra? Il mio desiderio stato avere una presenza ampia ma compatibile alle risorse attuali. Nonostante queste e le difficolt, sono riuscito a programmare cinque produzioni con organici variabili, e in un caso al completo. Per questanno, per, niente lirica: Non ci saranno opere per mancanza di fondi. Per adesso una scelta forzata, anche se non definitiva. Aspettiamo infatti di avere risposte dalla Regione. Tra le novit, le collaborazioni, come quella istaurata con le tre associazioni concertistiche messinesi, che figurano in veste di coproduttrici. Per il futuro - spiega Renzo - ci riserviamo la possibilit di sfruttare meglio questi rapporti. VAI COL MUTO. Dopo lapertura con il premio Oscar Toni Servillo, che legger poesie dedicate a Napoli, il primo appuntamento della musica con Ramin Bahrami, in collaborazione con laccademia Filarmonica. Subito dopo, sar la volta NOVIT. Lattore premio Oscar aprir con un reading la stagione del Teatro Vittorio Emanuele Tra le novit, un cartellone unico elaborato dai direttori artistici di Musica e di Prosa nel segno della commistione dei generi. Prevista una settimana dedicata al Cinema Muto per celebrare Chaplin Messina, Servillo legge Napoli Toni Servillo Carlo dAngi attraversa lo Stretto G Carlo dAngi, il 25 luglio 1282, attraversa lo stretto con una flotta e alcune decine di migliaia di uomini, pensando che, dopo aver conquistato Messina, avrebbe poi facilmente soggiogato tutta la Sicilia. Comincia, dunque, lassedio della citt, la cui difesa affidata ad Alaimo da Lentini (P. Samperi, Messana illustrata, vol. I, libro IV). Quando il re Martino viet il vino straniero G Il re Martino il 25 luglio 1404, affinch il vino che i Messinesi producevano nei propri campi fosse facilmente venduto e simpedisse che arrivassero quelli dei mercanti stranieri, ordina che non sia importato a Messina da un altro luogo vino che non fosse quello ricavato dai vigneti dei campi messinesi (P. Samperi, Messana illustrata, vol. II, libro IV). ACCADDE OGGI A MESSINA A CURA DI FELICE IRRERA della prima produzione voluta da Renzo: Si tratta di una settimana dedicata al Cinema Muto che culminer con due film di Charlie Chaplin, di cui ricorre il centenario, con le musiche eseguite dal vivo dallorchestra. Sono previsti, inoltre, altre produzioni di contorno e un laboratorio sul rapporto tra musica e immagine al cui interno sar inserito un concorso per la sonorizzazione di un film muto che sar proiettato alla fine della settimana e quindi andr al Gran Festival del Cinema Muto di Milano, con cui stiamo collborando. SINDACATI ARRABBIATI. Per due stagioni che finalmente vanno in porto, guerra sul fronte interno del Teatro. Il nuovo sovrintendente, Antonino Saija, ha infatti deciso di cambiare registro, mandando su tutte le furie i rappresentanti di Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Fials-Cisal. Primo oggetto dello scontro? Una convocazione di rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di categorie diverse e quindi firmatarie di altro contratto. Il nodo il seguente: per le tre sigle, la titolarit a trattare storicamente assunta dalle organizzazioni sindacali firmatarie del Contratto nazionale delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, ovvero loro. Per Saija, invece, il contratto che dovr essere applicato ai dipendenti del Teatro quello regionale, con conseguente elezione delle Rappresentanze sindacali unitarie interne allorganico. Un passaggio non da poco, e che rischia di creare tensioni su tensioni perch, oltre a una riduzione del trattamento economico (e questo gi emerso dalleloborazione delle tabelle di equiparazione in sede di approvazione alla Regione), il cambio di contratto modificherebbe tutto, dai turni alle indennit, al lavoro domenicale. Penso che i sindacati rimpiangeranno la gestione precedente, che aveva dato spazio alle politiche gestionali dellente, andando oltre il ruolo che sono chiamati a svolgere, commenta il presidente Maurizio Puglisi. (D.D.J.) Taormina Arte, verso la ri-Fondazione TAORMINA. Va avanti la costituzione della Fondazione Taormina Arte. Lultimo incontro si tenuto al Comune di Taormina il 23 per iniziare lesame della bozza di Statuto, che verr comparata con le altre gi elaborate. Allo stato attuale, il Comune e la Provincia di Messina, che fanno parte del Comitato Taormina Arte, non partecipano alle riunioni, ma saranno coinvolti in futuro: la condizione essenziale, per, la forma di conferimento alla Fondazione (immobiliare o economico). In tal senso, lamministrazione di Taormina sta vagliando diverse ipotesi, che vanno dal Palacongressi alla ex Pretura, fino allex Circolo del Forestiero. Un altro nodo riguarda il vecchio Comitato: sar trasformato (cos da blindare lanzianit col ministero) o messo in liquidazione?. Tindari, debutta il Festival dei due Mari con Penelope PATTI. Al via, al Teatro Greco di Tindari, il Festival Teatro dei due Mari con un debutto nel segno di Omero. Il 25, infatti, salir sul palco Maddalena Crippa, che interpreter Penelope leggendo il XXIII canto dellOdissea. Si tratta del primo dei quattro incontri (in tutto sono sei) che compongono Odissea un racconto Mediterraneo, un progetto concepito nel 2011 da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure. Una vera e propria cavalcata omeriva che si protrarr fino all8 agosto nel teatro che guarda l'arcipelago delle Eolie, una delle mete del viaggio di Ulisse. Il 26, invece, sar la volta di Gioele Dix, che racconter Il viaggio di Telemaco, dal I e IV canto. Gli altri appuntamenti saranno con Paolo Rossi (in La maga Circe, dal X canto, 3 agosto) e Teresa Mannino (in Le sirene, Scilla e Cariddi, dal XII canto, 8 agosto). Quest'ultimo appuntamento l'unica performance siciliana dell'attrice palermitana. INTANTO... Il deputato enfant prodige studioso di economia Salvatore Grillo Morassutti nato a Caltagirone e da ventanni vive a Roma. Studioso di economia, ap- passionato di storia, stato, giovanissimo, depu- tato allAssemblea Regionale Siciliana e poi deputato nazionale, ha diretto due periodici, il 3 Giugno e Il nuovo dovere. Da diversi anni ha abbandonato la politica militante dedicandosi alla professione di commercialista, mantenendo la collaborazione con alcuni periodici; partecipa attivamente allimpegno ambientalista di FareAmbiente. Questa la sua opera prima. 25 Luglio 2014 centonove pagina 28 posterprotagonisti DI MAURIZIO BALLISTRERI MESSINA. E un romanzo intenso, ricco di sfumature e sottigliezze, ma anche solido sotto il profilo della ricostruzione storico-politica, lopera prima di Salvatore Grillo Morassutti dal titolo Il delitto Sicilia. Operazione Vulcano, Editore Bonfirraro (pagg. 316, euro 18,90). Grillo, intellettuale e politico nato a Caltagirone, stato giovanissimo deputato allAssemblea Regionale Siciliana per quattro legislature e per due deputato nazionale, sempre ispirato ai valori dellAutonomia siciliana sulla base di un federalismo moderno, qual quello del pensiero di Carlo Cattaneo; oggi impegnato come commercialista con un importante studio a Roma, dove vive. Il romanzo tratto da fatti storici realmente accaduti, che gli garantiscono autenticit, realismo e alcune scene originali, con dialoghi molto intensi. L'atmosfera siciliana ottimamente descritta, nei suoi colori, profumi e sapori, che leggendo le pagine del libro sembra quasi di percepire, con unintensit letteraria non dissimile dai versi con cui grandi poeti e scrittori, fra il '700 e l'800, hanno immortalato la nostra Isola, stregati dalla bellezza, dalle forme, dalle mille sfaccettature dei suoi luoghi: scrittori come Johann Wolfgang Von Goethe, che nel 1787 intraprese il suo primo viaggio in Italia che lo port anche in Sicilia. Il libro di Grillo consente di far riemergere dalloblio lintesa stagione delle lotte indipendentiste svoltesi in Sicilia tra il 1943 e il 1946, con al Zothecas amputat cathedras, quod saburre POLVERE DI STORIA. Lopera prima di Salvatore Grillo sulla Sicilia. Tra indipendentismo e autonomia speciale Una solida ricostruzione storico-politica fa da sfondo al romanzo Il delitto Sicilia, operazione Vulcano edito da Bonfirraro. Sotto la lente le lotte tra il 1943 ed il 1946, con al centro la figura di Canepa, morto in uno scontro dai contorni ancora misteriosi Separatismo, gli alleati assassini centro la figura del docente universitario Antonio Canepa, conosciuto anche con lo pseudonimo di Mario Turri, uno dei leaders dellIndipendentismo siciliano e comandante dellEvis, il suo braccio militare, morto in uno scontro a fuoco, LAUTORE Salvatore Grillo Morasutti 25 Luglio 2014 centonove pagina 29 posterprotagonisti ANTONIO CANEPA, stato un politico italiano, professore universitario e comandante dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia (EVIS). Fu in contatto con gruppi antifascisti con i quali voleva organizzare nel 1933 un colpo di mano nella Repubblica di San Marino, per dimostrare la presenza attiva di forze contrarie al regime fascista. Il piano fu sventato e Canepa venne arrestato il 17 giugno 1933. Fingendosi infermo di mente, fu ricoverato in manicomio fino al novembre 1934. Nel 1937 divenne professore di Storia delle dottrine politiche all'Universit degli Studi di Catania. Parallelamente intraprese con lo pseudonimo di Mario Turri o prof. Bianchi una attivit clandestina nelle file di Giustizia e Libert. Nel dicembre 1942 pubblic, come Mario Turri, l'opuscolo La Sicilia ai siciliani, che fu il manifesto della sua idea di separatismo siciliano. Egli riteneva che l'indipendenza siciliana fosse il mezzo per l'emancipazione delle classi popolari, ponendosi cos in conflitto con il progetto di separazione propugnato dagli agrari, probabile causa non solo della divisione del movimento indipendentista, ma anche della morte stessa del Canepa. La mattina del 17 giugno 1945 fu ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri, in contrada Murazzu Ruttu presso Randazzo, sulla strada statale 120 in circostanze non del tutto chiare. Insieme a lui morirono il braccio destro, Carmelo Rosano di 22 anni, e Giuseppe Lo Giudice, di 18 anni. Una pattuglia composta dal carabiniere Calabrese, dal vicebrigadiere Cicci e comandata comandata dal maresciallo Rizzotto - intim l'alt ai tre che non si fermarono. Nella sparatoria - conclusa con l'esplosione di una bomba a mano - i due giovani morirono sul colpo, Canepa, gravemente ferito, decedette qualche ora dopo e altri due militanti, Antonino Velis e Pippo Amato, riuscirono a fuggire nelle campagne circostanti. Secondo recenti studi si fa strada l'idea che nell'omicidio del leader dell'E.V.I.S. vi sia la mano combinata di servizi segreti internazionali perch gli accordi di Yalta avevano gi stabilito che la Sicilia dovesse far parte dell'Italia pertanto era necessario neutralizzare i focolai separatisti. LA SCHEDA Parola dordine: emancipare il popolo dai contorni strani nel 1945, che tuttoggi fanno parlare di strage di Stato. Lotte che portarono alla promulgazione dello Statuto speciale siciliano nel 1946. Grillo, nei fatti, con il romanzo, ricordando le lotte separatiste, compie unappassionata difesa dellAutonomia siciliana, unoperazione invero assai coraggiosa, in una fase in cui essa pesantemente oggetto di attacchi. A tal proposito si veda il progetto di riforma istituzionale del governo nazionale, che propone, tra laltro, labrogazione dellart. 116 della Costituzione e, con esso, delle Regioni a Statuto speciale, senza che nessun parlamentare siciliano si sia levato, alla Camera e al Senato, per difendere lAutonomia speciale della nostra Isola; per non parlare delle avventate iniziative del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, che definendo unintesa per il congelamento dei contenziosi sulla titolarit dei tributi con lo Stato centrale, di fatto ha messo in mora una delle battaglie autonomistiche pi significative: quella per il principio, di cui agli articolo 36, 37 e 38 dello Statuto speciale, secondo cui le imprese operanti nel territorio siciliano devono pagare le imposte alla Regione. Una vera e propria resa allo Stato centrale simile al tradimento nei confronti dello Statuto speciale segnato da un avvenimento preciso, la sentenza della Corte costituzionale del 1957, la n.38, (che storicamente ha prodotto una giurisprudenza nientaffatto disponibile ad accogliere le eccezioni mosse dalla Regione Siciliana nei confronti dei provvedimenti del Parlamento e del Governo nazionali lesivi dellAutonomia Speciale) che ha caducato, ma non abrogato, lAlta Corte, che lo Statuto speciale prevedeva quale organo giurisdizionale competente in caso di controversie tra Stato e Regione siciliana, senza che la politica isolana del tempo prendesse posizione. Il romanzo riprende, sotto forma di dialogo letterario tra un coraggioso giornalista di origini siciliane, che lavora in un newsmagazine nazionale, e Giacomo Monterosa, zio per parte di madre del protagonista, che aveva vissuto le vicende del Separatismo e che adesso conduce una vita ritirata in un eremo, un baglio nelle sue ancora vaste propriet, gestite per, quasi secondo il modello mazziniano del capitale e lavoro nelle stesse mani. Nei dialoghi tra il nipote e lo zio, creati con raffinatezza letteraria da Grillo, emergono personaggi storici realmente esistiti: don Sturzo, Silvio Milazzo, Luigi La Rosa, Alcide De Gasperi, solo per citare quelli che ricorrono con pi frequenza, e si tratteggia un quadro storico e geopolitico altrettanto reale, che non risente della trasposizione narrativa, con momenti palpitanti come quello della ricostruzione dello scontro tra lesercito separatista e quello italiano, avvenuto il 29 dicembre 1945 proprio vicino Caltagirone, con protagonista Concetto Gallo che comandava le truppe dellEvis. In definitiva lopera di Grillo rilancia la tesi, descritta come Operazione Vulcano, secondo cui lIndipendentismo trov lappoggio internazionale delle potenze alleate contro il Nazifascismo, Stati Uniti, Inghilterra e Russia, ma con questultime due che successivamente imposero agli americani, che pensavano di avere nella Sicilia una piattaforma militare strategica nel Mediterraneo, magari annettendola quale 49 Stato federato negli Usa, di abbandonare questa prospettiva e di consentire, nel quadro degli accordi di divisione geopolitica a livello planetario, definiti a Yalta, che lItalia fosse ancora sovrana sulla Sicilia. Le posizioni sturziane sulla Sicilia, in linea con i ripensamenti statunitensi, vanno analizzate con questa chiave di lettura. Da qui luccisione, uno dei tanti segreti di Stato del dopoguerra, di Canepa, non solo leader indipendentista ma anche, secondo alcune ricostruzioni, esponente politico vicino al Partito comunista in Sicilia, da cui, successivamente prese le distanze, quando cap che Palmiro Togliatti, il segretario del Pci nonch autorevole membro del Comecon, lInternazionale comunista guidata dallUnione Sovietica di Stalin, non avrebbe pi sostenuto, in omaggio alle direttive di Mosca, le lotte separatiste. Luccisione di Canepa sarebbe un delitto di Stato, rispondente alle volont delle Nazioni alleate, e il ferimento di Togliatti da parte di Antonio Pallante, il 14 luglio 1948, si inquadrerebbe in questo scenario. Il romanzo di Salvatore Grillo rilancia queste tesi e, assieme ad esse, la storia dellIndipendentismo e lattualit dellAutonomia siciliana, vista sempre come patto tra Stato italiano e Nazione Italiana quale base dello Statuto speciale, e costituisce un vero e proprio atto damore per la sua Sicilia, ostaggio, anche ai giorni nostri, delle sue classi dirigenti, politiche ed economiche, subalterne a Roma e allEuropa dei tecnocrati e dei banchieri. E il messaggio politico finale del romanzo di Grillo contenuto in unaffermazione di Monterosa, ripresa dal nipote-giornalista, secondo il quale lo zio: riteneva che la salvezza per la societ siciliana fosse legata alla possibilit di liberarsi dalla legislazione nazionale, strappando, quindi, la miriade dei suoi laccioli che bloccano lo sviluppo spontaneo; con uno Stato indipendente o confederato, in Sicilia si sarebbero potuti pagare stipendi, salari e pensioni proporzionali al costo della vita, consentendo a molte attivit di riprendere le produzioni interrotte. Antonio Canepa Don Luigi Sturzo 25 Luglio 2014 centonove pagina 30 posterlibri LAMICIZIA VERA un sentimento supremo, oblativo e libero da qualsiasi interesse e scopo. Per i ricchi e i potenti questo sar sempre tristemente inquinato dallatroce sospetto dellinteresse: e ci vale anche e soprattutto per gli amori. Non c nulla che gli uomini desiderano con tanto ardore come unamicizia disinteressata. La verit si nasconde anche nei pensieri e nelle intenzioni. I fatti non sono la verit, i fatti ne sono solo una parte. Noi siamo quel che abbiamo fatto, quello che nel nostro intimo abbiamo pensato. Non certo quel che diciamo di essere. I fatti parlano da soli e verso la fine della vita tutti i fatti messi insieme lanciano accuse urlando a squarciagola, pi forte di un imputato sottoposto a tortura. Su quanto accaduto non possono esserci equivoci. Ma talvolta i fatti non sono altro che deplorevoli conseguenze. Non si pecca solo mediante le azioni, bens mediante lintenzione che ci spinge a compiere determinate azioni. Lintenzione tutto. Vi sono verit che si nascondono sotto lincomprensibilit delle motivazioni. Si pu capire lanimo altrui solo se si capisce il movente del suo agire, diversamente tutto sar atrocemente impenetrabile. Credimi in questi anni ho preso in esame tutte le ipotesi che potevano aiutarmi a capire il perch di quel tuo passo incomprensibile. Ma nessuna di esse mi ha fornito una risposta. Questa pu darmela soltanto la verit. La passione ingovernabile, travolge ogni logica, ogni ragionamento. In questo sta la sua forza, la sua bellezza e al tempo stesso il suo spietato furore. Ma la passione non si piega alle leggi della ragione, non si cura minimamente di quello che ricever in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volont, anche se in cambio non ottiene altro che sentimenti mansueti, amicizia e indulgenza. La passione redige progetti la cui possibilit di realizzazione non minimamente messa in discussione. Ogni vera passione una speranza, altrimenti non sarebbe una passione ma un semplice patto, un accordo ragionevole, uno scambio di banali interessi. Niente pi onorevole di vivere secondo le cose che si pensano e si dicono. Sono estremamente rare le persone le cui parole coincidono alla perfezione con la realt della loro vita. Forse il fenomeno meno raro che esiste al mondo. Le cose della vita vanno vissute senza mezzi termini: o con passione o con distacco, siano esse grandi cose o piccoli particolari dellesistenza. Ci sono due modi di guardare le cose: come se uno le stesse scoprendo per la prima volta, o come se desse loro laddio. Lacerti tratti da: Le braci - 1942 Sndor Mrai LACERTI DI LETTURE FRASI CHE FANNO UN RACCONTO, DIVERSO DA QUELLO NARRATO DALLAUTORE (A CURA DI CARMELO CELONA) Lintenzione tutto LA CLASSIFICA DI FELICE IRRERA 1 Sveva Casati Modigliani La moglie magica - Sperling & Kupfer 2 Markus Zusak Storia di una ladra di libri - Frassinelli 3 Tiziano Tersani Un' idea di destino. Diari di una vita straor- dinaria Longaneri 4 Dan Brown Inferno - Mondadori 5 Stefano Benni Pantera - Feltrinelli 6 Massimo Gramellini - La magia di un buongiorno - Longanesi www.wuz.it Davvero uno stimolo per chi vuole accostarsi per la prima volta alla conoscenza dei funghi questo libro, scritto da un insegnante di micologia, che fonde suggestivamente questa materia con larte, la scienza e la bellezza, fornendo cento schede corredate da altrettanti disegni di ogni specie descritta. Nicola Amalfi, 100 funghi, cento Capolavori (illustrazioni di Marienza Calderone), Pungitopo 2014, pp. 216, 50,00 DI AUGUSTO CAVADI PALERMO. Che succede se un ex- manager, ridotto dalla crisi economica attuale in povert, mentre siede su uno scoglio di Capo Boeo in quel di Marsala a contemplare Marettimo, lIsola Sacra, viene avvicinato da un docente universitario di economia incuriosito dal suo profilo austero ma sereno? Se volete saperlo vi basta procurarvi una copia dellagile, fruibile, volume di Massimo Jevolella, Il segreto della vera ricchezza. Dialogo tra un economista e un povero (Urra, Milano 2014, pp. 100, euro 10,00). Il testo non avanza pretese di grande originalit, ma intreccia - nella trama del dialogo tutta una serie di considerazioni sulla contemporaneit e di indicazioni terapeutiche dalla migliore sapienza tradizionale. Sulla contemporaneit: Una donna di trentacinque anni perde il lavoro, e disperata si getta in poeno inverno nelle acque gelide e impetuose dellAdda, con i figliuoletto di pochi mesi legato al petto. [] Ci vollero molte ore per trovare i due corpi privi di vita, ancora stretti insieme, trattenuti dai rami di un albero caduto sulla riva del fiumeera una notizia di poche righe, uscita soltanto su alcuni giornali lombardi. [] C chi si d fuoco, chi simpicca, chi si lancia dalla finestraLimprovviso cadere nellindigenza terrorizzae gli orrori sono infiniti. Tutto questo mentre decine di migliaia di miliardi di dollari giacciono nei forzieri segreti dei paradisi fiscali di tutto il mondo, pur essendo noto che basterebbe confiscare meno della met di quelle enormi risorse finanziarie inutilizzate, frutto di corruzione e di rapina, di criminalit, di frode e di evasione fiscale, per risolvere in un colpo solo la crisi mondiale, per ridare speranza, lavoro, protezione e sostentamento sicuro ai giovani, ai licenziati, a tutti i disperati della terra, feriti nella loro dignit umana e ridotti ormai alla fame. E evidente che se certe ricette non vengono applicate - anzi, neppure prese in esame in via ipotetica la ragione non tecnica n scientifica, ma etica. Solo un bagno rigeneratore nelle sapienze tradizionali (dagli Egizi agli Ebrei, dagli Indiani ai Greci e cos via) potrebbe aprirci finalmente gli occhi: la vera ricchezza non si misura in quantit di oro accumulato, ma in qualit di vita per s e per i propri simili. In verit - sostiene verso la fine della conversazione il saggio povero/ricco - in questo breve viaggio che la vita, nessun grande uomo, nella sua superbia intellettuale o nella sua accidia morale, ha mai varcato per un solo istante la soglia NOVITA. Dialogo tra un economista e un povero nel volume di Jevolella edito da Urra Un ex manager ridotto alla miseria si racconta a un docente di economia in quel di Marsala. Ne nasce un volumetto senza pretese con grandi spunti sulla contemporaneit. E la sapienza Il segreto della vera ricchezza Massimo Jevolella della gioia se non ha mai saputo donare almeno un grammo di letizia e di speranza al pi piccolo e al pi fragile dei suoi compagni davventura. www.augustocavadi.com Il maestro Della Fonte racconta Linfinita musica del vento SANTA LUCIA DEL MELA. Il libro L'infinita musica del vento del maestro Lorenzo Della Fonte presentato nell'aula consiliare di Santa Lucia Del Mela. Si tratta di una storia romanzata, ma interamente basata su avvenimenti reali, di un giovane clarinettista e di due personaggi completamente inventati dall'autore che gli fanno da spalla nelle varie vicissitudini. Napoletano dellOttocento, Francesco Maria Scala, era uno dei tanti italiani che cercarono la fortuna emigrando in America. Suonava il piccolo in mib cosidetto "quartino" determinato pi favorito di altri, poi divenne il primo direttore della Banda dei Marines ufficialmente riconosciuto dal congresso. L'autore si definisce uno scrittore non professionista che nei ritagli di tempo, tra una prova ed un'altra, un viaggio in treno o un' attesa in aeroporto, riesce in tre anni a realizzare un capolavoro. Lorenzo Della Fonte, nativo di Sondrio, classe 1960, musicista, compositore e insegnante al Conservatorio di Torino. Gira il mondo come direttore di orchestre di fiati o, come si diceva una volta, di bande. PRESENTAZIONI 25 Luglio 2014 centonove pagina 31 posterlibri SAGGI. Ritratto di un grande messinese grazie ai quaderni del Rotary Curato da Sergio Alagna e Giovanni Molonia, rispolvera ricordi personali e documenti di chi lo ha conosciuto, amato e studiato. Un omaggio a chi seppe trasformare lUniversit in un polo di riferimento culturale Pugliatti forever DI FELICE IRRERA MESSINA. straordinario, ma non troppo data la levatura delluomo, come non si termini mai di parlare e di scrivere di Salvatore Pugliatti, la cui poliedricit culturale, pur ampiamente risaputa, non finisce di stupire. Questa volta il suo nome d il titolo ad un quaderno del Rotary Club Messina, curato da Sergio Alagna e Giovanni Molonia e voluto dallattuale presidente rotariano Ferdinando Amata, che ci fa conoscere meglio Pugliatti (che fu, fra laltro, presidente del Club dal 1960 al 1962), attraverso una serie di saggi che ne esplorano lopera sotto vari angoli di visuale. Cos, Luigi Ferlazzo Natoli ribadisce come la sua vocazione letteraria era quella di scrittore prima che quella di giurista e quindi di letterato non solo lato sensu ma anche stricto sensu. Trattando dellamore e del mecenatismo artistico del padre, poi, Teresa Pugliatti evidenzia, subito dopo, che, da Rettore, egli volle realizzare delle manifestazioni attraverso le quali lUniversit potesse diventare un polo di riferimento per la vita culturale della citt. Seguono i ricordi personali di Nazareno Saitta e lampia e ben documentata ricostruzione di Alba Crea, da cui emerge la sua attivit di musicologo; mentre la frastagliata memoria di Giuseppe Campione delinea alcuni momenti del suo pluriennale rettorato. Infine, la segnalazione delle diverse sezioni della sconfinata biblioteca di Pugliatti (quasi 10.000 libri, ora donati dalle figlie Teresa e Paola alla Biblioteca Regionale di Messina) e una interessante antologia di articoli, corrispondenze, testimonianze e ricordi di questo umanista a tutto campo, ci fornisce, grazie allattenta ricerca di Giovanni Molonia, un interessante spaccato della sua personalit di studioso. Merita di essere ricordato il fatto che il volumetto efficacemente arricchito da una documentazione fotografica, fornita dai familiari di Pugliatti, che ne scandisce lattivit, sempre di altissimo livello: dalle foto che lo ritraggono con lamico e futuro premio Nobel Salvatore Quasimodo, della cui vena poetica, scrive Luigi Ferlazzo Natoli, Pugliatti fu lo scopritore, a quelle in cui in compagnia del sindaco santo Giorgio La Pira e del poeta VannAnt, al quale fu poi intitolato un importante premio letterario; dalle immagini che lo ritraggono in occasione della straordinaria mostra da lui organizzata su Antonello da Messina, svoltasi nella citt dello Stretto nel 1953, a quelle che documentano ulteriori importanti avvenimenti culturali da lui ideati, come laltra mostra dedicata ad un artista di origine messinese, il settecentesco Filippo Juvarra; e alle altre che testimoniano la sua partecipazione ad eventi musicali e i tanti suoi scritti in materia e linsostituibile presenza allinterno del cenacolo dellOspe, che caratterizz nella sua citt una stagione di altissimo profilo culturale. Insomma, un omaggio dovuto, ma anche, cosa rara, veramente sentito, ad un intellettuale che, senza alcun dubbio, stata la personalit pi prestigiosa del Novecento messinese. Salvatore Pugliatti e Antonio Saitta allOspe Conferimento allUniversit di Messina della laurea honiris causa a Salvatore Quasimodo La copertina del libro posterarcheologia 25 Luglio 2014 centonove pagina 32 DI GIUSEPPE PANTANO TERME VIGLIATORE. Scorrendo il registro delle firme posto allingresso della villa romana di localit S. Biagio a Terme Vigliatore si rimane sorpresi dalla scarsissima affluenza di visitatori (pi spesso qualche straniero), a dimostrazione di un turismo culturale e di una politica di promozione che lo sostenga praticamente inesistenti. Eppure un sito come questo, scavato negli anni cinquanta del secolo scorso ed inserito in quel programma di conoscenza e valorizzazione dei pi importanti siti archeologici della Provincia di Messina dallallora Soprintendente Luigi Bernab Brea, per la sua schematica ed eloquente semplicit, con il suo peristilio attorno a cui si sviluppano i vari ambienti, le terme private e le strutture di servizio, sarebbe una visita quasi dobbligo soprattutto per le scuole, perch fortemente didattica sulle domus e le terme romane. Certo non facile parcheggiare lautomobile per una visita alla villa, visto che larea archeologica si trova proprio a ridosso della nazionale, la strada statale 113 di solito abbastanza trafficata. Per, a farci caso, anche ai tempi della sua edificazione, nel I sec. a.C., la villa era ugualmente prospiciente su una via di grande comunicazione, lantica via Valeria che congiungeva, dopo varie tappe intermedie, il Capo Peloro di Messina con Cefal, Palermo e Capo Lilibeo, come risulta dagli antichi stradari romani (Itinerarium Antonini, Tabula Peutingeriana etc.). Solo che al tempo della sua esistenza abitata, fino agli inizi del VI sec. (data del suo definitivo abbandono a seguito di una violenta distruzione) la strada davanti alla villa era percorsa da viandanti, mercanti, pellegrini, carri, guarnigioni militari. Ed a conferma della esatta sovrapposizione dellantico percorso (che prende il nome dal console Marco Valerio Levino) con quello costiero attuale della Settentrionale Sicula, poco pi avanti della contrada S. Biagio, in direzione di Palermo, resta nella tradizione toponomastica il Dromo, un lungo tratto di strada costiera rettilinea nella zona di Furnari, che riconduce nel suo significato alle antiche strade diritte di cui i romani erano grandi costruttori. Tuttavia, il disagio della mancanza di parcheggi e di adeguata segnalazione cartellonistica viene ampiamente ricompensato dalla possibilit di visita ad una delle ville di epoca romana pi interessanti presenti nel territorio siciliano e portata alla luce in Provincia di Messina. Provincia dove sono visitabili oltre questa di Terme Vigliatore anche quella di Patti Marina, mentre di tante altre che non hanno avuto la fortuna di essere recuperate rimangono semplici tracce della loro esistenza attraverso il rinvenimento di mosaici, come a Giardini Naxos, a Lancin e a Castel di Tusa, vicino Halesa, o tramite il ritrovamento di resti architettonici, come a Mirto, S. Gregorio di Capo dOrlando, Oliveri, Itala e perfino alle Eolie, a Basiluzzo. Gli esempi citati, ricavati dalla Carta di Wilson del 1990, restituiscono il senso di quello che doveva essere un aspetto del paesaggio della Sicilia romana, dove i facoltosi possessores e latifondisti, pi spesso di origine italica, costruivano le loro sontuose dimore, di cui lesempio pi spettacolare si conserva a Piazza Armerina, le cui coperture in ferro e laminati plastici sono state copiate per quelle di S Biagio. Questa villa extraurbana, di cui purtroppo si sconosce il nome del proprietario, origina infatti nel periodo tardo-repubblicano al centro di un grande latifondo, comprendente anche una fattoria agricola in contrada Sollera (ancora da riportare alla luce, nel territorio di Rod Milici) e la storica Fons Veneris in Planum Mylarum". Fonte di Venere gi descritta nell'opera "Naturalis Historia" di Plinio il vecchio e nel "De Bello Civile" dello storico Appiano Alessandrino, a testimonianza delle propriet terapeutiche delle acque termali della zona, note in tutto il mondo antico. Il complesso della villa era edificato secondo una forma pressoch quadrata con vani simmetricamente disposti attorno ad un vasto peristilio, ingresso in direzione del mare, a pochi metri dalla via Valeria, ed unampia sala di rappresentanza verso il lato della collina soprastante, dove oltre la ferrovia restano tracce di un villaggio dellet del bronzo medio. Successivamente, in et augustea, lintero edificio subisce un sostanziale intervento di ampliamento e ridistribuzione dei vani che fanno perdere la perfetta simmetria precedente, mentre fulcro del complesso continua a rimanere il peristilio che, leggermente ampliato (24 x 24 m.), viene a delimitare unarea interna circondata da un quadriportico provvisto di 6 colonne per lato con caratteristici pilastri cuoriformi angolari. Ma nella prima met del II sec. che le precedenti pavimentazioni della zona residenziale vengono impreziosite dagli eleganti mosaici geometrici in tessellato bianco e nero, soprattutto nellampia sala di rappresentanza absidata, il triclinium, il cui pavimento viene dotato di un tappeto di tarsie marmoree esagonali (opus sectile) delimitato da una cornice a mosaico con meandri a svastiche ed il cui ingresso viene reso monumentale con due colonne. Alla fine del II sec. risale invece la realizzazione del mosaico decorato con la famosa scena di pesca (unico mosaico figurato e simbolo stesso della villa!) nel frigidarium dellimpianto termale, gi completo e funzionante sin dal secolo precedente. Infatti, oltre la parte residenziale della domus e la pars rustica, destinata ai servizi (situata nella zona pi orientale), la parte maggiormente interessante costituita proprio dagli edifici termali, Il peristilio n ambiente delle terme GIACIMENTI CULTURALI. A Terme Vigliatore uno dei siti pi affascinanti e sontuosi dellantichit Edificata nel primo secolo avanti Cristo, stata scavata 50 anni fa e inserita in un programma di valorizzazione dellallora soprintendente. Viaggio in un gioiello che resta nelloblio La Villa Romana delle Terme posterarcheologia 25 Luglio 2014 centonove pagina 33 ubicati nella porzione occidentale del complesso. Questi sono certamente lemblema pi caratteristico del mondo romano e qui, a Terme Vigliatore, si conserva bene il sistema di Decorazione musiva simbolo della villa, forse opera di un mosaicista italico. Rappresenta una imbarcazione con tre pescatori a bordo e una teoria di pesci (spigola, aguglia imperiale, cernia) con 4 delfini angolari (seconda met del II sec. d.C.). LA RASSEGNA IN CANTIERE DI ARCHEOCLUB DI PATTI PREVISTA AD OTTOBRE CON LA DIREZIONE DI SPIGO TERME VIGLIATORE. Un tentativo di promozione dei siti archeologici della zona in cantiere per il prossimo mese di ottobre a Patti, ad opera del locale Archeoclub, presieduto da Nicola Calabria. Verr infatti organizzata una rassegna sotto la direzione scientifica di Umberto Spigo dedicata alle Ville romane presenti lungo lantica via Valeria. La rassegna prevede anche un convegno nazionale su questi siti, la pubblicazione di una guida specifica e lallestimento di una mostra fotografica. Iniziativa che comunque dovrebbe costituire uno stimolo ulteriore per lAssessorato regionale alla cultura nei confronti di una migliore valorizzazione dellenorme patrimonio archeologico siciliano, anche attraverso una continua e aggiornata promozione dei diversi centri archeologici, nella convinzione che il turismo culturale costituisce una notevole risorsa economica ed occupazionale e un sostegno non secondario per lintera economia siciliana. A cominciare, per esempio, dallapposizione di una nuova e pi completa cartellonistica e segnaletica per la villa romana di Terme Vigliatore, allo stato attuale poco individuabile e quasi nascosta. In compenso, ingresso gratuito ed impiegate accoglienti e gentili. A MARGINE Parola dordine: promozione Ricostruzione plastica delle terme tra IV e V sec. Il basamento di una colonna con il particolare dellintonaco che simula le scanalature riscaldamento su ipocausto, che prevedeva la circolazione di aria calda sotto i pavimenti posti su colonnine di mattoni, le famose suspensurae, e lungo le pareti verticali attraverso tubi di terracotta. Non mancano altres i vari ambienti tipici delle terme, dallapoditherium (spogliatoio) al tepidarium (ambiente lievemente riscaldato), dal laconicum (una vera sauna) al calidarium (bagno caldo), dal tepidarium di uscita al frigidarium (per lo shock termico provocato dal bagno freddo). Un ingegnoso e articolato sistema che consentiva agli antichi proprietari e ai loro ospiti, di beneficiare delle propriet terapeutiche delle acque termali della villa. Lontana tradizione che, con Castroreale Bagni e Terme Vigliatore, sempre stata ricordata nel nome, allinsegna dellantica cultura romana dedicata allidroterapia e alligiene del corpo, coincidente con luoghi di grande rilevanza sociale nel caso di un loro uso destinato al pubblico, come lo sono ancora oggi i moderni stabilimenti termali della zona. 25 Luglio 2014 centonove pagina 34 posterrassegne CAPO DORLANDO. Ingressi di paesaggi il titolo della rassegna promossa dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella presieduta da Giuseppe Benedetto. Di Ingressi di paesaggi parl nel 1967 Lucio Piccolo nellintervista Il favoloso quotidiano, per spiegare come Villa Piccolo non fosse un posto contrassegnato da un isolamento rispetto alla realt circostante. Ed questa sfida culturale che la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella intende oggi portare avanti: trasmettere una visione senza tempo e universale della Cultura nel mondo contemporaneo, attraverso linguaggi differenti. Allinterno di Ingressi di paesaggi 2014 ci saranno importanti novit, come il ciclo di quattro appuntamenti intitolato Politically incorrect La cultura del dubbio (alle ore 18,30), contrassegnati dalla possibilit di creare dibattito sui temi dattualit con scrittori e intellettuali, differenti per provenienze culturali, ma uniti nel non essere allineati alle sirene del pensiero unico. POLITICALLY INCORRECT prende il via sabato 26 luglio con Pietrangelo Buttafuoco, che presenta il suo ultimo libro, uscito pochi giorni fa e intitolato Buttanissima Sicilia (Bompiani). Sempre il 21 agosto, alle 21 sar proiettato Hysteria, il film diretto da Tanya Wexler. Gioved 28 agosto lincontro col giornalista Davide Giacalone. Il ciclo si chiuder gioved 18 settembre con la presentazione del libro di Fulvio Abbate Intanto anche Dicembre passato (Baldini & Castoldi). INAUGURAZIONI. Gioved 21 agosto, invece Vittorio Sgarbi sar a Villa Piccolo per presentare il volume su Caravaggio curato dallo stesso critico darte e per inaugurare, alle 20,30 la Salle des Pyramides, il Salone delle Piramidi di Villa Piccolo, un grande auditorium con 300 posti, che a partire dallautunno ospiter eventi culturali, mostre e spettacoli. Non una semplice sala, ma unopera darte, contrassegnata da tre imponenti piramidi sul soffitto, due delle quali affrescate dallartista cileno Antonio Becerro e dal messinese Alex Caminiti. LE PORTE DEL SACRO. Il ciclo giunge questanno alla sua quinta edizione ed articolato in distinte iniziative ispirate al Sacro, al Mito, alla Tradizione e alla spiritualit, nelle differenti forme attraverso cui queste si manifestano. Sabato 12 e domenica 13 luglio, alle 18,30, conferenze di Renato Del Ponte e Sandro Consolato sul Genius Loci. Venerd 1 agosto la giornata sar dedicata alla riscoperta della figura di Agata Giovanna Piccolo a cui si deve il meraviglioso giardino della Villa. Alle 18,30 una conversazione con Salvatore Savoia dal titolo Agata Giovanna, una protagonista dietro le quinte: a seguire, alle 20:30 spettacolo di narrazione: I giardini di Giovanna. Testo di Alberto Samon. Con Elena Grasso. Accompagnamento musicale di Marco Corrao. Marted 5 agosto, alle 19, il giornalista, critico letterario e documentarista Sergio Palumbo terr una conferenza su "Vincenzo Consolo, lo scrittore-alchimista", con un'inedita intervista televisiva dello stesso Sergio Palumbo e la presentazione del cofanetto "L'intellettuale al caff". Venerd 15 agosto alle 21 Ferragosto a Villa Piccolo con lOpera dei Pupi della Compagnia marionettistica popolare siciliana di Angelo Sicilia, che metter in scena la Famiglia Piccolo di Calanovella. Da venerd 22 agosto prende il via la rassegna Nebrodi itinerari musicali a Villa Piccolo, alle ore 18,30 con Amari, presentazione live del cd + libro di Biagio Guerrera. Domenica 24 agosto, alle 21, 100% Gramola & Gramelot (Sicilia/Spagna), concerto- spettacolo dei Fratelli La Strada. Mercoled 27 agosto, sempre alle 21, Terramadonna, concerto di Valeria Cim e Maaria. SULLE ORME DEL BUDDHA Tre appuntamenti deccezione sono, poi, previsti dopo il fitto calendario estivo, curati dal drammaturgo Aurelio Pes. Sabato 13 settembre manifestazione Cultura del vino, per una conoscenza rinnovata dei riti dionisiaci nei Nebrodi, a cura dellenologo Beppe Mazzetti. Sabato 27 settembre conferenza dibattito sul tema Arti tessili fra Ottocento e Novecento in Europa e in Sicilia. Da sabato 6 dicembre a marted 6 gennaio 2015, a Villa Piccolo sar allestita la grande mostra fotografica di Melo Minnella, intitolata Sulle orme del Buddha. BLUES, TEATRO, LIBRI Domenica 27 luglio, alle 21, spettacolo teatrale intitolato Di mafia si muore sempre tre volte, per la regia di Walter Manfr su testo di Marina Romeo. Sabato 2 e domenica 3 agosto, Capo dOrlando in Blues,. Sabato 2 agosto Vorgonia Brown & The Shameless, Phil Cody Band; domenica 3 agosto sar la volta di Marcello Milanese e Sthephan Dale Petit Band. Sabato 9 agosto le note del jazz risuoneranno con il concerto intitolato Domenico Collica Jazz Project. Sabato 16 agosto presentazione del libro di Anna Maria Corradini su Lomicidio di Joe Petrosino (Bonanno). Domenica 7 settembre sar la volta del libro di Rosaria Micale, intitolato Il bambino che raccontava le favole. Venerd 5 settembre, infine, sar un giorno speciale per la Fondazione. Il sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova, alle 18, verr in visita a Villa Piccolo. Pietrangelo Buttafuoco EVENTI. A Capo dOrlando la rassegna promossa dalla Fondazione da luglio a gennaio 2015 Politically Incorrect la novit di quesanno con quattro incontri. Si inaugura il Salone delle Piramidi. Lappuntamento con Della Vedova Ingressi a Villa Piccolo E Moggi... porta il pallone CAPO DORLANDO. Per il ciclo "Politically incorrect - la cultura del dubbio", inserito nella rassegna "Ingressi di paesaggi" il 4 settembre sulle colline di Capo d'Orlando arriver anche Luciano Moggi, ex direttore della Juventus. Lappuntamento alle ore 18: Moggi presenter il suo libro Il pallone lo porto io (Mondadori, 2014), best-seller di questanno. In questo libro ci sono i segreti e le rivelazioni sul calcio italiano degli ultimi quarant'anni relativi ai giocatori simbolo, agli allenatori mitici e ai presidenti delle squadre pi importanti della massima serie. Per consultare il calendario completo con tutti gli appuntamenti di Villa Piccolo: cliccare sul sito www.fondazionepiccolo.it DA NON PERDERE Vincenzo Consolo Alex Caminiti con Vittorio Sgarbi 25 Luglio 2014 centonove pagina 35 posterrassegne Un quadro per Il Postino GLI EVENTI CON LA FONDAZIONE SALONIA SALINA. Ricordare Massimo Troisi e, allo stesso tempo, attraverso la poesia di un quadro, di uninstallazione naturalistica e di un film poema visivo immersi nel magico scenario di Salina, ripercorrere la sua storia artistica e la sua vita, evidenziando le difficolt dovute al suo stato di salute, ma anche la sua unicit interpretativa che lo ha reso celebre in tutto il mondo. E lobiettivo della Fondazione Salonia che, nel ventennale della morte di Troisi e della proiezione del film Il Postino, ha pensato di sviluppare un interessante progetto nellambito del Memorial Massimo Troisi del Comune di Malfa e di Mare Festival organizzato dallamministrazione di Santa Maria di Salina. Levento sar presentato il prossimo venerd 25 luglio alle 10 allhotel S.Elia a Messina. Saranno presenti gli artisti Dimitri Salonia e Lidia Monachino, il regista Eros Salonia, il sindaco di Malfa Salvatore Longhitano, lassessore alla Cultura di Malfa Clara Rametta, il sindaco di S. Maria Salina Massimo Lo Schiavo, il presidente della Fondazione Salonia Felice Ruggeri e lorganizzatore di Mare Festival Massimo Cavaleri. Per il Mare Festival il 5 agosto alle 18:30 allHotel Ravesi di Malfa, Dimitri Salonia, presidente onorario della Fondazione Salonia e pittore noto in ambito internazionale, insieme ad altri artisti della Scuola Coloristica Siciliana, realizzer con una performance spettacolare con la tecnica dellArte a pi mani un grande quadro che richiamer Il film il Postino. Alla manifestazione sar presente la critica dArte nazionale Federica Pasini che illustrer lopera dal titolo Il postino della vita. Insieme a Salonia imprimeranno fortemente il loro stile cromatico nella pittura della tela Lidia Monachino, Carmen Crisafulli, Tania Di Pietro, Cristina Ravalli, Angela Salonia e Felice Ruggeri. Il sei agosto invece nellambito del Memorial Massimo Troisi organizzato il Maestro Dimitri Salonia presenter alle 18:30 alle Balate di Pollara una sua installazione artistico naturalistica da lui ideata e donata al comune di Malfa. Per lopera Salonia utilizzer solo materiale naturale trovato sull'isola, come legno, ferro, sassi, piante e una vecchia barca, in modo da non incidere sull'equilibrio ambientale del territorio. Sempre il 6 agosto alle 21, 30 nella piazza di Malfa sar proiettato il poema visivo di Eros Salonia Scusate avete visto Massimo che ripercorre gli ultimi giorni di Troisi a Salina. KERMESSE. La terza edizione del Marefestival dedicata a Troisi Bruschetta, Sironi, Buscemi e Tenekedjieva protagonisti della manifestazione che coniuga, cultura, spettacolo e ambiente. Ecco gli appuntamenti E Salina va al Massimo MESSINA. Lattore Ninni Bruschetta, il regista del Commissario Montalbano Alberto Sironi e i cantanti Alessio Buscemi ("The Voice") e Dessy Tenekedjieva. Sono questi gli artisti che arricchiranno il parterre di ospiti di MareFestival Salina - Premio Troisi. Nel corso della terza edizione della kermesse, che si svolger dal 31 luglio al 5 agosto verr infatti consegnato il Premio in ricordo di Massimo Troisi e sul palco, nel corso delle sei serate, si alterneranno artisti, vip, autorit, giornalisti, turisti per dare vita ad eventi esclusivi. Il programma della manifestazione eoliana che coniuga cinema, musica, moda, cultura e ambiente stato presentato nel corso di una conferenza stampa marted scorso. Oltre a Bruschetta e Sironi, riceveranno il premio Troisi MareFestival Giorgio Pasotti, Massimo Romeo Piparo, con una celebrazione dei 20 anni di "Jesus Christ Superstar", e Anna Marchesini (a Salina, la proiezione del video esclusivo della consegna del riconoscimento avvenuta a Roma, in cui la grande attrice comica parla del collega napoletano); Premio "Sport" a Jury Chechi, "Danza" a Kledi ARTE & DOCU-FILM Kadiu; Premio MareFestival agli attori Giacomo Battaglia (protagonista del film sul Terremoto del 1908 "Quel che resta"), Gabriele Greco (Vivere, L'onore e il rispetto, Una sera d'ottobre, Capri) e Carlo Fabiano (co-protagonista accanto a Gigi Proietti ne La vita una cosa meravigliosa). Sono onorato ha affermato Bruschetta di ritirare un riconoscimento in ricordo di un grande attore e regista italiano come Massimo Troisi. Per un attore, la figura del comico talmente ingombrante che le capacit autorali non emergono sempre nella loro interezza. Nel caso di Troisi, Anna Marchesini premiata da Massimiliano Cavaleri probabilmente, la vita non gli ha dato il tempo di dimostrare appieno questa sua ulteriore dote artistica. In sei giornate festivaliere si susseguiranno oltre quaranta artisti fra premiati, ospiti e giovani talenti - ha detto il direttore artistico Massimiliano Cavaleri ci saranno cinque film, sei corti, sei libri, tre sfilate di moda A'Biddikkia con il gal di Miss Mondo Italia e special guest Gerardo Sacco, la campagna di sensibilizzazione di Marevivo, un premio dedicato all'ambiente che sar consegnato da Katia Petretta di Myleco, vari eventi aperti al pubblico e presentati da Nadia La Malfa e Marika Micalizzi. Domenica 27, alle 21, al Monte di Piet, prevista la semifinale del concorso di canto e danza "Da Salina a Sanremo", coordinato da Pierpaolo Ruello e Mariangela Bonanno, in cui si sfideranno tredici giovani voci e 10 danzatori. Il Mare Festival Salina rappresenta unimportante realt per la vita dellisola - ha sottolineato il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo - ormai diventato appuntamento fisso per lestate di Salina. Il Mare Festival una manifestazione in grado di attirare un notevole indotto turistico, occasione di crescita culturale e valorizzazione delle nostre bellezze e tipicit". Questanno la kermesse abbraccia anche il Comune di Malfa: Nella giornata di chiusura - hanno evidenziato i coo-organizzatori, Patrizia Casale e Francesco Cappello - si svolger unestemporanea di pittura dellartista Dimitri Salonia e altri esponenti della Scuola Coloristica Siciliana allHotel Ravesi, che realizzeranno una grande opera a pi mani dedicata a Troisi e, in piazzetta a Malfa, la proiezione di Maldamore (commedia con Luca Zingaretti, Ambra Angiolini, Claudia Gerini, ecc.). Non mancheranno poi momenti fashion e glamour, uno shooting fotografico nella suggestiva frazione di Lingua con le Miss Mondo Jessica Bellinghieri e Claudia Russo, serate esclusive nelle location pi belle dell'isola. Dimitri SaloniaCavaleri postermostre 25 Luglio 2014 centonove pagina 36 ALCAMO In principio fu la disciplina pittorica Guglielmo Bambino nato in Sicilia, a Messina, il 22 novembre 1959. Laureato allAccademia di Belle Arti di Reggio Calabria, insegna Disciplina pittorica allIstituto darte Ernesto Basile di Messina. Pittore, grafico, illustratore, ha esposto ultimamente a Giardini Naxos, Roccavaldina, Milano, Genova, Carrara. Con il personaggio Gui perviene ad una sintesi tra grafica, pittura e impegno sociale. Fra le sue esposizioni pi significative sono da ricordare: - 1999 Ritratti e caricature al Consolato della Seta - Messina - 2000 Visiona 2000 curata da Giovanna Giordano alla Fiera di Messina - 2008 La citt scomparsa alla libreria Mondadori - 2012 Collettiva artisti Cento per cento al Teatro Vittorio Emanuele - 2013 Vetrina letteraria a Giardini Naxos LA SCHEDA MESSINA. Un occhio solo come il mitico Polifemo. Un ciuffo con tre capelli a rappresentare gli angoli della Trinacria. Niente lasciato al caso in Gui, semplice personaggio partorito dalla mente di Gugliemo Bambino, artista messinese a tutto tondo, che con una sagace battuta riesce a raccontare meglio di un articolo il disagio di vivere ma anche la capacit di sorridere che tutta di questa terra di Sicilia. Ora Gui, nato 21 anni fa come vignetta nelle pagine del settimanale regionale Centonove, diventa protagonista di una mostra che si inaugura alla Caruso Gallery sul Lungomare Garibaldi, 12 di Milazzo, venerd 26 luglio alle ore 18. In esposizione trenta tele in cui Gui torna ad essere silenzioso come i primi anni della sua nascita. Nessuna battuta accompagna la tela, ma attorno a lui si snodano messaggi di intensa emozione e di autentica poesia tirati fuori da una tavolozza di colori che tagliano come bisturi per svelare una realt urbana opprimente, fatta di palazzoni che sembrano cadergli addosso e di un mare senza orizzonti. La fatica rimanere a galla e non farsi sommergere pi che dallacqua, dai liquami. Eppure, si intravede una speranza per questa umanit dove guizza un pesce palla perfetto da qualsiasi prospettiva lo si guardi e tanti altri abitanti dello Stretto che invece di saltare sullacqua sembrano volare via. Dalla mano di Gugliemo Bambino il paesaggio si trasfigura e acquista spesso una nuova dimensione dove prende corpo la semplicit e il rifiuto della retorica, a dispetto dei simbolismi che pure dilagano sulla tela. Trenta opere che sono testimonianza di un percorso creativo nel mondo dellarte e dellumorismo ed affrontano temi di attualit per offrire una lettura ironica su argomenti molte volte tragici. E raro vedere nella singola vita di un artista compiersi un percorso cos completo e costruttivo, servendosi delle tecniche e degli stili pi disparati, padroneggiandoli con sapienza e mestiere, sempre pi affinandoli. Guglielmo Bambino ci riesce grazie a una felice padronanza delle tecniche che nulla toglie allistinto. Le stesse trenta tele in mostra alla Caruso Gallery di Milazzo, sembrano di per s un cammino, una evoluzione. Dal primo Gui dipinto su tela allultimo realizzato come se per lartista non fossero passati pochi mesi ma anni in cui il cerchio si chiude. Ma la vena resta inesauribile. MILAZZO. La mostra di Gugliemo Bambino alla Caruso Gallery Il mitico personaggio dello Stretto in trenta tele segnano la svolta e limpegno civile e sociale di un artista che denuncia. Con ironia e creativit Attenti a quei Gui Guglielmo Bambino Una delle opere in mostra Il collegio diventa museo LARTE CONTEMPORANEA PROTAGONISTA NELLA STRUTTURA DEI GESUITI ALCAMO. Il collegio dei Gesuiti di Alcamo diventa un museo di arte contemporanea. Il taglio del nastro gioved 24 luglio alla presenza del sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre, dellassessore alla Cultura, Selene Grimaudo e di Anna Parrino, ingegnere capo del Comune. La struttura, sita in piazza Ciullo e costruita a met del '600, per esigenze di diffusione della fede e della formazione spirituale, dopo un restauro durato circa 7 anni, adesso, oltre alla biblioteca, ospita anche il Museo di Arte Contemporanea. Ad illustrare i passaggi che hanno reso possibile la fruizione al pubblico nella nuova veste di contenitore darte e cultura, larchitetto Vito Garbo, che ha seguito i lavori di allestimento del museo, la professoressa Alessandra Badami del dipartimento di Architettura dell'Universit di Palermo, progettista di "Creative LAB Alcamo", iniziativa finanziata con fondi europei, dedicata allo start up del Museo di arte contemporanea insieme al direttore artistico, larchitetto Vincenzo Fiammetta. Presente anche il maestro Fausto Cannone, che ha dato vita alla collezione di strumenti che esposta in unala del collegio come Museo degli strumenti etnomusicali. Collegio dei gesuiti di Alcamo 25 Luglio 2014 centonove pagina 37 posterrubriche Se il cunto si ferna al giardino botanico DI PAOLO RANDAZZO PALERMO. Se vero che sin dalle sue pi remote origini il teatro stato sempre strutturalmente politico, allora comprensibile come ogni concreta esperienza teatrale sia contaminata dal dialogo politico col luogo (fisico, culturale e sociale) in cui levento spettacolare accade. Si prenda il caso del rapporto tra Mimmo Cuticchio e la sua Palermo: si ostina il grande puparo e cuntista nella sua lotta pluridecennale per non far scadere in vuoto folklore la grande tradizione di cui il pi grande erede. Due sono i versanti in cui questa lotta si realizza: da una parte il rapporto con la cultura teatrale alta e su questo versante Cuticchio vincitore, ammirato a livello internazionale; daltra parte, il duro rapporto con la sua citt e con la sottocultura che spesso attanaglia grandi pezzi del ceto politico isolano, ma anche da questa parte le cose ultimamente sembrano volgere, finalmente, al meglio. del maggio scorso la rassegna Narratori in viaggio e prender il via il prossimo 31 luglio la XXXI edizione di Macchina dei sogni che questanno si terr nellOrto Botanico di Palermo. Il progetto Tra i sentieri, sotto la luna proporr un connubio fra il paesaggio e la letteratura cavalleresca attraverso la narrazione. Lintento spiega Cuticchio - di far conoscere meglio lo straordinario scenario offerto dall Orto Botanico sia sul profilo ambientale sia sul piano simbolico. Oltre agli spettacoli che si succederanno Cuticchio, in un laboratorio che precede il festival, lavorer con attori-narratori sul tema del verde e far in modo che percorsi e spazi dellOrto Botanico siano oggetto di drammatizzazione. Ecco il programma: la sera del 31 luglio la suggestiva ambientazione dei giardini dellOrto di Palermo sar sfondo alle guarattelle napoletane di Bruno Leone, al Teatro delle mani di Marcel Gorgone, alla Pazzia di Orlando dei Figli dArte Cuticchio, e allUbu Re del Teatro degli Incompatibili. L 1 agosto sar la volta dellensemble di musica medievale In Taberna, mentre gli allievi del laboratorio racconteranno delle storie legate al tema del verde. Il 2 agosto, prima che Cuticchio proponga il cunto di Angelica, tre intellettuali (il filologo Corrado Bologna, il botanico Giuseppe Barbera, il giornalista Gabriello Montemagno) racconteranno storie legate al tema del festival. Il 3, infine, si verificher coi partecipanti lesperienza del laboratorio di narrazione. Nuova e magica location, per la XXXI edizione della rassegna di teatro di figura diretta daCuticchio PALERMO Qualche giorno fa un conoscente sapendo che ero a Catania per delle degustazioni mi ha suggerito di provare un piccolo locale di Aci Trezza. Il posto si chiama Gente di mare e appartiene ad una coop di pescatori locali che non si occupano direttamente della gestione ma forniscono il locale quotidianamente con il meglio di quello che pescano. Il locale, un unico ambiente arredato semplicemente con la cucina a vista, si trova proprio alle spalle della chiesa principale del paese. Ovviamente si mangia pesce, noi abbiamo optatati per lantipasto max, ovvero 14 piccole portate di pesce e verdure, ma c anche la versione mini e la media rispettivamente di 4 ed 8 portate. Dopo una serie di bruschette, peperonata, caponata, broccoli, parmigiana ecco arrivare tra laltro vongole in guazzetto, lumache di mare, triglie fritte, polpette di pesce, alici marinate, insalata di polpo, tutto di buon livello, fresco e ben cucinato. Tra i primi la pasta con il nero di seppia veramente buona, poi le linguine alla cozze e la pasta alla catanese con alici e piselli. Ampia la scelta dei secondi, ovviamente legata al mercato e alla stagione, ma di una cosa si pu essere certi, la provenienza e la freschezza della materia prima, siano aiole, siano totani o calamari o tonno. Buona ed abbondante la frittura mista, ma molto interessante il pesce castagna prima fritto e servito con una salsa leggermente piccante profumata di aglio. Si chiude con qualche dolce tradizionale, sorbetto o gelati. La carta dei vini elenca poche etichette siciliane senza indicarne lannata, quindi consigliabile verificare prima che la bottiglia venga aperta cosa vi stanno servendo. La gestione di tipo familiare, sia lo chef che le persone in sala sono cortesi e disponibili. Ottimo il rapporto prezzo/qualit. Via Dietro Chiesa, 24 - Aci Trezza - 95027 Aci Castello (CT) tel 349 3682292 DE GUSTIBUS DI MASSIMO LANZA Tra la Gente di mare di Aci Trezza MUSEO DEI PELORITANI Klamos ensemble porta a Como la Leggenda di Colapesce MESSINA. Dopo il successo ottenuto a Messina e a Napoli La leggenda di Colapesce, nella reinterpretazione del Klamos Ensemble, domani 22 luglio alle ore 21, andr in scena a Villa Vigoni sul lago di Como, nellambito delle serate letterarie-musicali italo-tedesche. Loriginale performance, per suoni - voci ed immagini, che si rif alle fonti letterarie siciliane, italiane e tedesche della leggenda, sar introdotta dallAmbasciatore della repubblica Federale di Germania in Libia, Christian Much. Dalloriginale spettacolo, sempre grazie alla collaborazione del Consolato tedesco, si passati ad una versione in DVD della partitura poetico-musicale a cura dellassociazione Kiklos e del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, ambientata nei luoghi che hanno visto nascere la figura del mitico uomo-pesce, ovvero Capo Peloro, nello Stretto di Messina. Mimmo Cuticchio DI MARCO OLIVIERI Commedie made in Italy Non sono le commedie allitaliana che hanno distinto il nostro cinema per satira corrosiva e analisi sociale. Tuttavia, fra molti prodotti usa e getta, Smetto quando voglio e La sedia della felicit, recuperati nello spazio allaperto del Giardino Corallo di Messina, rispettivamente marted 29 e mercoled 30 luglio, alle 21.15, si mantengono su un buon livello. Un regista esordiente, il trentenne salernitano Sydney Sibilia anche sceneggiatore con Valerio Attanasio e Andrea Garello e una buona produzione (Ascent Film e Fandango), con la fotografia notturna di Vladan Radovic, sono al servizio di un cast affiatato, in un efficace misto di gag e denuncia sociale che anima Smetto quando voglio. Un modo per raccontare in modo scanzonato il dramma del precariato. Edoardo Leo, Libero De Rienzo, Valerio Aprea, Pietro Sermonti, Valeria Solarino, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Paolo Calabresi e Neri Marcor sono i bravi interpreti di un film dinamico, che non sempre impeccabile, ma che nel complesso funziona, con esiti spesso esilaranti. Quanto a La sedia della felicit, ultimo film di Carlo Mazzacurati, si tratta di una gustosa commedia che racconta con ironia la crisi economica e morale di questi anni. Latmosfera paradossale, come le tante gag, e spicca la bravura dei protagonisti Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese e Giuseppe Battiston senza dimenticare i cameo di Antonio Albanese, Fabrizio Bentivoglio e Silvio Orlando. Non sempre, per, le intuizioni iniziali trovano una risoluzione narrativa convincente e il finale appare meno efficace. NUOVE VISIONI DI CESARE NATOLI Addio a Charlie Haden Se n andato a 76 anni a Los Angeles, dopo una lunga malattia, Charlie Haden. Scompare, cos, un contrabbassista che ha sempre inseguito la profondit del linguaggio musicale, andando oltre gli steccati di genere e il virtuosismo fine a se stesso. E dire che un virtuoso del suo strumento lo era. A testimoniarlo non sono solo i tre Grammy Award vinti in carriera per il brano Beyond the Missouri Sky del 1997 insieme a Pat Metheny, per l'album Nocturne del 2001 e per Land of the sun, registrato nel 2004 con il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba ma anche la stessa qualit dei personaggi con cui ha collaborato. Gi a partire dagli anni 60, quando cre insieme a Ornette Coleman il Free Jazz. A lui, inoltre, si deve la liberazione del basso dal suo ruolo tradizionale nella sezione ritmica e di accompagnamento per assurgere a una dimensione solistica. Per uno che ha iniziato a suonare da bambino con i genitori e i fratelli nella band di famiglia e che passato al contrabbasso dopo che le sue corde vocali avevano subito i postumi di una forma di poliomelite (che aveva avuto una sorte di recrudescenza senile dopo il 2010), deve essere stata una grande soddisfazione. Come epitaffio finale credo non ci possano essere parole pi adatte di quelle pronunciate da lui stesso, in unintervista, pochi mesi prima della morte: Voglio portare via la gente dalla bruttezza e dalla tristezza che ci circonda attraverso la bella, profonda musica, MUSICA posterlettere 25 Luglio 2014 centonove pagina 38 ME LA RICORDO come fosse ieri, la telefonata di Adolfo Parmaliana, che mi chiedeva se a Mazzar ci fossero siti tutelati da qualsivoglia norma, per scongiurare la imminente discarica che poi fu realizzata. No, purtroppo non cerano n SIC, n ZPS, n Oasi, Riserve o Parchi, nulla. Le cose, per come sono andate, sono sotto gli occhi di tutti. E chiss se adesso segue le nostre becere vicende messinesi, rendendosi conto di come, se anche ci fossero stati siti protetti, non gliene sarebbe fregato niente a nessuno, Procura (si spera) a parte. Gi, da novembre ci sgoliamo diffidando in ogni dove dal procedere con la discarica (ancora oggi taciuta dallamministrazione locale), di Pace, in piena ZPS, con divieto esplicito di realizzazione. Vanno avanti imperterriti, e scopro che si pure riunita la commissione per laggiudicazione della gara, 1 e 8 luglio, bont loro, quanta fretta, a procedura VAS ancora in corso. Chiss cosa ne pensano a Bruxelles, di questa sicula solerzia e annessa indifferenza conclamata alle procedure di legge. E difficile credere a ci che si rinviene nei diversi documenti relativi al piano regionale dei rifiuti. Man mano che leggevamo, inorridivamo. E mentre allibiti contro deduciamo e invochiamo enti superiori che si spera riportino sui binari della legalit lintera vicenda, leggo dellennesima notizia del trasferimento delling. Sciacca. Ci sono funzionari che fanno del bene pubblico lobiettivo del loro quotidiano lavoro, disattendendo gli appetiti di alcuni a favore della sicurezza dei pi. A loro tutela, non ne faccio il nome, visto che poi parte la rimozione sulla base di una non legge Vigna. Mi domando quale mutazione genetica impedisca a chi governa, qualunque sia la bandiera o il ruolo, di capire che se c un funzionario bravo che lavora bene, che la gente (tanta, tantissima) ama, si voglia ancora oggi togliere dal suo ruolo. Farei fare a loro (governanti e politici) il mio mestieraccio, pessimo, di questi tempi pi che mai. Gli farei leggere i pareri semplicemente farneticanti che sfornano molti uffici, con prescrizioni ridicolissime, inutili, contraddittorie da paura, su progetti che ipotecano la nostra stessa vita. Dicano, costoro, chiunque essi siano, quale sia il reale motivo per cui una persona come Sciacca lo vorrebbero altrove. Forse che dietro a lottizzazioni, porticcioli qui o altrove ci sono anche loro, con amici e sodali, che fanno affari? Non dovrebbe essere, la politica, per il bene di tutti e non di pochi? Gi, dimenticavo le cronache e la storia di questi ultimi decenni, un precipitarsi nellabisso dellindividualismo, che si sia semplici cittadini o no, ognuno per se e dio per tutti. ECOLOGIA&AMBIENTE DI ANNA GIORDANO Discariche, Mazzar da salvare GUI DI SERGIO BERTOLAMI Lo Stretto raccontato LA LETTERATURA italiana non annovera molte pagine di mare come quelle narrate da Conrad, Hemingway o Melville. Ma con DArrigo, Vitarelli e Consolo, nellIsola dei libri di via dei Mille, quasi si avverte il profumo di salsedine dello Stretto. Lidea quella di un pugno di amici che sincontrano in una sera destate. C chi ha organizzato lallegro raduno, come Sergio Di Giacomo, e chi come Giuseppe Ruggeri sollecita ad intrecciare il filo dei discorsi. Noi ascoltiamo. E Sergio Palumbo, lieto di stralciare flash dai suoi documentari ed interviste, rievoca fatti vivi e pulsanti riguardanti questi nostri scrittori di primissimo piano. una ricchezza debordante dimmagini che scaturisce da storie di vita vissuta. Come i colori e la luce, rappresentati da Antonello, che Vincenzo Consolo cerca sfogliando un catalogo nella sua casa milanese. Renato Guttuso che, lasciata Milano, si ritira a Scilla per dipingere lo stesso mare che dalla riva opposta Stefano DArrigo descriver nel suo sconfinato Horcynus Orca. Al contrario, Eugenio Vitarelli ad Acqualadroni quando era villaggio di pescatori e non di bagnanti - non vuole descrivere le stesse cose di DArrigo e, con la medesima prosa adamantina dei chierici medievali, lascia che sia il mare a raccontarsi. Cos, nelle parole di Palumbo, sembra che siano le pagine stesse a raccontarsi. Come quelle di DArrigo, durate ventanni, nella penombra delle persiane socchiuse, vergate su fogli colorati, appese a un filo come panni stesi, in attesa di modifiche, tormentate della perfezione, perch non c' lido pi lontano di quello dove non si approda. centonove.heritage@experiences.it HERITAGE DI ANDREA SMITH A proposito di assicurazione sociale per limpiego Molti docenti ed ATA hanno stipulato un contratto a tempo indeterminato con decorrenza giuridica dall1-9-2013 ed economica dall1/9/2014, mentre erano in servizio con un contratto a tempo determinato fino al 30 giugno 2014. Questo personale, cui non spetta lo stipendio nei mesi di luglio e agosto, correva il rischio di non percepire lAspi o Miniaspi (assicurazione sociale per l'impiego, che sostituisce lindennit di disoccupazione) per le giornate dei mesi estivi non lavorate e prive di retribuzione. Col messaggio alle sedi territoriali, intervenuta la Direzione dellINPS che, nel premettere che il rapporto a tempo indeterminato costituito a decorrere dalla decorrenza giuridica della nomina, ha ritenuto non influente la retrodatazione degli effetti giuridici per far venir meno, nel periodo non lavorato, lo stato di disoccupazione. Infatti, con la scissione della data degli effetti giuridici da quelli economici, non si pu imputare alla volont del lavoratore linattivit ed il sostanziale stato di disoccupazione. Sono, quindi, indennizzabili le giornate di nomina giuridica non lavorate e prive di retribuzione. Inoltre, in caso di mancato aggiornamento dei dati contributivi via web (Uniemens), lINPS ha disposto che le strutture territoriali ricorrano alle buste paga degli interessati sia per verificare la sussistenza del requisito contributivo e sia per calcolare limporto e la durata della prestazione (ASPI e MINIASPI). In mancanza delle buste paga pi recenti, la domanda di prestazione potr essere accolta in via provvisoria, salvo il ricalcolo alla luce della documentazione definitiva. Per il possesso dei requisiti, la misura dellindennit MINIASPI o ASPI e le modalit di presentazione della domanda, bene consultare il sito www.inps.it, alla voce Prestazioni sostegno reddito. QUI SCUOLA Rosa Fortunata Musolino al posto di Maria Chiara Aversa Sul numero 25 di Centonove, a pagina 18, a corredo del pezzo Ateneo, le colpe di Medicina, stata pubblicata erroneamente (e nuovamente) la foto della professoressa Rosa Fortunata Musolino al posto di quella, corretta, dellex delegato alla ricerca Maria Chiara Aversa. Si tratta di una svista gi in passato rettificata senza che, per, fosse stata corretta lindicazione errata della persona nellarchivio fotografico. Abbiamo provveduto finalmente a sanare lerrore, e assicuriamo alla docente che la circostanza non si verificher pi. Nel porgere le pi sentite e rinnovate scuse, si coglie loccasione per pubblicare la foto corretta di Maria Chiara Aversa, scusandoci anche con lei. ddj I NOSTRI ERRORI Maria Chiara Aversa con lex rettore Franco Tomasello postercommenti 25 Luglio 2014 centonove pagina 39 Business... esotici Il traffico di animali esotici una grandissima fonte di guadagno. Sono parecchie le operazioni di portata internazionale che vedono collaborare le Forze dellordine di tutto il mondo. Controlli e perquisizioni hanno confermato le consistenti proporzioni raggiunte dal business . Alla droga ed alle armi da qualche anno si sono aggiunti gli esemplari esotici, che, costituendo uno dei settori pi redditizi al mondo, richiamano la partecipe attenzione della criminalit. L'Italia una delle tappe principali attraverso cui passa lo smistamento illegale di specie protette e prodotti derivati. Si tratta di un giro d'affari che solo all'interno del Belpaese arriva a toccare i due miliardi di euro all'anno. E lo stato di emergenza testimoniato da episodi sempre pi ricorrenti. Nel corso di un'operazione della Polizia di Stato di qualche tempo fa, fu trovata in un casolare di campagna, rinchiusa in una gabbia, una giovane tigre, recentemente trasferita in Germania. Una vicenda che chiarisce quanto la situazione, gi critica, diventi ancora pi inquietante a causa della passione sfrenata della mafia per gli esemplari esotici, una passione che non si limita solo agli affari, ma si lega fortemente proprio ad una questione di immagine. Di potere. Tali splendide creature svolgono una funzione simbolica di forza, prestigio, autorit. Strani zoo e safari, con zebre, leoni, pantere, tigri, antilopi, trovati in case di propriet di camorristi, con l'intento di rafforzare l'idea di grandezza, di dominio assoluto, di capacit di disporre liberamente di esseri rari ed indomiti, soggiogandoli. Come tristemente accade troppo spesso, la bellezza della natura piegata a discutibili capricci ed interessi, travolta e devastata dal delirio di onnipotenza della razza umana. ANIMAL HOUSE DI ROBERTO SALZANO La Perla Jonica, lo sceicco e il Manuale Cencelli ACIREALE - La Perla Jonica anni fa, tanti ormai, era il simbolo della "Catania da bere", dei cavalieri rampanti e della gioia di vivere. Un mega complesso turistici, albergo, appartamenti, piscina, sale conferenze, realizzato dal Gruppo Costanzo e poi, dopo crisi e indagini, abbandonato a se stesso, desolato testimone del bel tempo che fu. Adesso, lo sceicco di Abu Dabi lo ha acquistato per 28 milioni di euro e ne ha progettato la ristrutturazione per 48 milioni, met dei quali concessi a fondo perduto dal governo nazionale. Ci sar occupazione, sviluppo, ricchezza per l'indotto. Tutti contenti? No. Pare che qualche polintucolo da strapazzo sfogli in Manuale Cencelli che lo sceicco, per, non conosce. ELIODORO Straniera a casa mia... DI MARIA DASARO Nel panificio del quartiere, ragazzi di pelle scura e signore di pelle chiara lavorano in nero mentre, di solito, i clienti non ricevono lo scontrino fiscale; al banco della vicina salumeria, c un signore che, mentre affetta il salame, pontifica su Dio che salva noi poveri peccatori, solo se crediamo in Cristo Ges e, soprattutto, se andiamo alle adunanze previste dai capi religiosi, almeno una volta a settimana; il parrucchiere zonale fan di un ex presidente del Consiglio, leader carismatico di un partito di destra, oggi tutor di vecchietti; il fruttivendolo sotto casa non sa neppure cosa sia uno scontrino fiscale e si vanta di non aver votato alle europee perch tanto sono tutti uguali; il tabaccaio, a due isolati di distanza, mi ha tolto da tempo il saluto perch, anni fa, ho ripulito delle fioriere vicine al suo negozio. Che triste sentirsi cos estranea a casa propria 150 PAROLE DA PALERMO Accorinti, il sindaco globale Accorinti con la fascia da sindaco, mentre discute come un vigile con i conducenti dei TIR, non l'unica immagine eclatante del primo anno di amministrazione. Lo abbiamo gi scoperto nelle vesti di assistente sociale, tifoso etc. In certi casi il primo cittadino avrebbe fatto meglio ad evitare di assumere ruoli che non gli competono. E' sempre bene distinguere i livelli di competenza che intervengono in funzioni diverse. Per esempio, anche quest'anno si sta preparando l'evento Vara che attirer migliaia di persone nella nostra citt il 15 agosto. Una manifestazione non solo religiosa, ma anche sociale, che rafforza il profilo identitario messinese, pi di ogni altro pur positivo evento cittadino. Adesso si apprende con grande soddisfazione la decisione di limitare a poche persone le presenze sulla machina festiva. Grazie a queste nuove disposizioni il sindaco dovrebbe rinunciare a fare lo sbandieratore salendo sulla Vara, come purtroppo ci capitato di vedere lo scorso anno, ma speriamo che non si unisca ai tiratori, come ha gi fatto in occasione della processione delle Barette durante l'ultimo Venerdi santo. Se vuole, si limiti a partecipare fra la gente, e segua la processione con la fascia tricolore. Ma gli incidenti diplomatici non si riducono solo a queste commistioni che vedono lo spazio istituzionale, proprio del sindaco, occupare ambiti che non gli competono come quello religioso. Per esempio, speriamo che il prossimo 4 novembre non si ripeta pi l'increscioso episodio che scaten forti polemiche, spingendo il Generale dei carabinieri a lasciare la cerimonia per la commemorazione dei caduti della prima guerra mondiale. Nelle cerimonie civili c' gi un protocollo da rispettare che non pu essere manipolato dagli attori istituzionali, pena la strumentalizzazione del valore che quella cerimonia vuole esprimere. N basta dire che Accorinti agisce in buona fede, senza offendere nessuno, perch pacifista. Chi entra in una moschea deve togliersi le scarpe, se non vuole mancare di rispetto ai musulmani. Anche i riti civili vanno rispettati. Qualcuno, per favore, lo spieghi al sindaco. dinocalde7@gmail.com ANTIBUDDACI DI DINO CALDERONE governo, passati attraverso storie simili, lotta armata, detenzione, tortura, vittoria elettorale, oggi guidano i loro paesi. E fanno o dicono cose che, nelle ovattate pareti dei salotti del vecchio continente possono sembrare strane. Evo Morales, Presidente della Bolivia, leader Movimento per il Socialismo, ha detto: Bisogna pensare a modelli diversi di societ rispetto al capitalismo. Non accettabile che nel XXI secolo alcuni paesi e multinazionali continuino a provocare l'umanit e cerchino di conquistare l'egemonia sul pianeta. Sono arrivato alla conclusione che il capitalismo il peggior nemico dell'umanit perch crea egoismo, individualismo, guerre mentre interesse dell'umanit lottare per cambiare la situazione sociale ed ecologica del mondo. La Costa Rica una repubblica presidenziale con a capo Laura Chinchilla Miranda. La nazione al primo posto per la felicit media della popolazione nella classifica della graduatoria Happiness in nations. La Costa Rica ha abolito l'esercito, il primo paese senza un esercito ed sede della Corte Inter-Americana dei Diritti Umani e dell'Universit per la Pace delle Nazioni Unite. Altro personaggio eccezionale Jos Mujica, presidente dell'Uruguay, ottantenne, vive in una casetta in campagna ed ha rinunciato a due terzi dello stipendio presidenziale, promuove la liberalizzazione dei costumi, la pace e la ricerca scientifica. Cristina Kirchner e Michelle Bachelet hanno cercato di dare un volto democratico allArgentina ed al Cile, impresa non facile in tempi in cui anche questi paesi sono attravesati dalla crisi economica. Ma il messaggio pi sorprendente arriva dallimprenditore della telefonia Carlos Slim, uno dei quattro uomini pi ricchi del mondo: propone di lavorare solo tre giorni la settimana. Sostiene che questo risolverebbe molti problemi. Detto da lui, che non certo un lavativo, c da credergli. Papa Bergoglio ha respirato intensamente laria di quel continente. E si vede DI GIOVANNI FRAZZICA MESSINA. Il ritorno alla democrazia del pianeta forse parte proprio dallAmerica latina, luogo un tempo di domino coloniale e di feroci dittature militari che ammiccavano agli opulenti paesi del mondo industrializzato. Ora dal continente latino americano giungono messaggi di novit sul piano politico, culturale, economico ed anche sportivo, anche se il 7 a 1 di Germania Brasile lascerebbe pensare diversamente. In sud america il calcio accompagna, in molti casi, un processo di crescita individuale, lorgoglio di una comunit, diventa bandiera nazionale, ma anche pane quotidiano, perch si gioca tutto lanno, dovunque, non solo negli stadi, ma anche nelle strade, nelle piazze, nelle spiagge. Per questo vengono fuori tanti campioni da esportazione, tuttavia gli incidenti del 9 luglio a San Paolo hanno unorigine pi lontana. E la difficolt di un progetto, quello di Dilma Rousseff, amplificato ora dal disastro sportivo. Questa fase negativa, che avviene dopo il balzo in avanti del Brasile ed a un importante processo di crescita, non pu mettere in ombra i meriti storici e politici di Dilma Rousseff nella costruzione del grande mosaico che ci consegna oggi un continente in cui i fermenti della libert e della democrazia hanno dato frutti ed hanno modificato il tenebroso quadro che cera quarantanni fa. La Rousseff non sola in questa straordinaria avventunaria, tanti capi di stato e di DISCUTIAMONE Non solo vento di Papa quello che viene dal sud America