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4 - Luglio-Agosto 2013
2 27
Editoriale: non tutto è uguale in Europa Saranno famosi: Remo Gas
di Alessandro Viani di Marco Montanari
4 29
Vita politica: aspettando Godot Un proprietario, un cavallo, un sogno
di Elibus
5 31
Vita sociale: consiglio del 24 luglio 2013
Il segreto di Prussia?
6 una linea femminile di gran classe
di Martina Nerli
Ricordi:
Attilio Gronchi, Walter Baroncini, Franco Tranchina 34
9 Alle origini del trotto – le madri base (nona puntata)
Midnight
Piste e Tavole (...genealogiche) di Ezio Cipolat
14 36
Stoccolma: italians a go-go Diagnosi e trattamento della distocia nella fattrice
di Matteo Muccichini di Jana Gasparin
19 39
Nord America: un nuovo market Guido Nesti: una vita per il trotto
di Antonio Berti
con il fattore 4 anni
di Ettore Barbetta 42
22 Tra scomuniche, pregiudizi e proclami,
l’illuminante pragmatismo di Primo Castelvetro
Rori Axe regina nazionale di Enrico Landoni
di Liliana Pennati
45
25 Il cavallo in libreria e al cinema
di Barbara Sarri
Torino: un tris di gran premi
e un quintè di cavalli
di Elisabetta Busso
47
Statistiche sulle generazioni 2010
2
con il contenuto della Direttiva, la quale sostan-
zialmente riconosce la validità della creazione
di Libri Genealogici per le razze trottatrici fina-
lizzate al miglioramento delle stesse. Una chiara
finzione giuridica per permettere con questo si-
stema, meglio definirlo escamotage, la salva-
guardia dell’allevamento francese. Però, dato
che c’è un limite alla vergogna, vi è nella Diretti-
va, che una parte del montepremi francese pari
a circa il 30% vada ai cavalli trottatori nati in
Europa fuori dalla Francia (Italia, Svezia, Ger-
mania ecc.); sapete come stanno le cose? La
Francia ancora adesso al massimo ha aperto
una quota che non supera il 10% del proprio
monte premi. Cioè corse aperte per cavalli Euro-
pei!! Sì oggi è questa la realtà. Ritengo che, dato
il livello qualitativo raggiunto dal materiale al-
levato in Italia sia giunto il momento che i nostri
ta principalmente patrocinata da parte dell’In- politici ed i nostri burocrati aprano un tavolo di
ghilterra, patria da sempre di ogni tipo di gioco. contestazione al tipo di applicazione di questa
Stiamo arrivando al cuore del problema, che a Direttiva ed alla Direttiva stessa, diversamente
noi interessa particolarmente in questo momen- noi non avremo alcun futuro e citando un vec-
to. La scommessa sui cavalli, assolutamente da chio amico: moriremo di fame dentro ad un forno
non confondere con il gioco sulle videolottery, in di pane!!! Già che siamo alle citazioni, mi per-
quanto un gioco di abilità e non di mera fortuna metterei di citarne un’altra: a Bruxelles in sede
come gli altri tipi di gioco, era l’unico mezzo di UE, si può riscontrare con enorme soddisfazione
sostentamento dell’allevamento del cavallo per un Italiano, che la totalità degli uscieri, au-
sportivo in Italia e in molti altri Paesi Europei, tisti e telefonisti parla perfettamente Italiano,
tra cui in primis la Francia. La Francia ha per- salendo ai piani alti la cosa cambia radicalmen-
messo l’avvento di svariati tipi di giochi, ma in te e le lingue imperanti sono Inglese e Francese.
maniera molto controllata e soprattutto con Sapete perché? Perché al momento dell’assegna-
grande attenzione a non causare danni al setto- zione e della formazione dei quadri i posti sono
re Ippico. A questo punto qualcuno ovviamente stati assegnati non per livelli ma per numeri e
si porrà una prima domanda, ma perché da noi quindi noi con la solerte classe politica che ci ri-
in Italia invece ciò non è stato possibile e non è troviamo, siamo ad un livello burocratico molto
stato fatto, visto lo stato comatoso dell’ippica? scarso. Non aggiungo altro per carità di Patria.
Bella domanda alla quale dovrebbero poter ri- Ora invitiamo formalmente il responsabile del
spondere i geni che ci hanno governato, che al Mipaf Dottor Stefano Vaccari a volere interveni-
posto di rafforzare gli Enti preposti al governo re su questa delicatissima e ingiusta applicazio-
dell’ippica, prima hanno abolito l’Ente Pubblico ne di una Direttiva comunitaria al fine di dare
che per settanta anni aveva governato il settore: un minimo di respiro alla eccelsa qualità del no-
l’Unire; sostituendola con una Agenzia ministe- stro allevamento creato con i sacrifici degli alle-
riale l’ASSI, successivamente. C’è poi una secon- vatori Italiani.
da domanda conseguente: ma se siamo in Euro- Questa oggi ci pare l’unica strada da percorrere
pa e abbiamo dimostrato una qualità ippica di per un minimo di riequilibrio al posto di sfornare
grande livello perché non possiamo andare a chiacchiere inutili come sta succedendo da un
correre in Francia dove il settore ippico è in pie- po’ di tempo con finte o pseudo progetti di priva-
no rigoglio!!?? Ora in breve cercherò di spiegare. tizzazione con i soldi dello Stato, che non ci so-
La classe politica francese, dotata di abili e ca- no. L’Allevamento se si vuole che viva deve, co-
paci burocrati nel 1990, con acquiescenza passi- me per la Francia e altri Paesi essere tutelato
va della classe politica e burocratica Italiana, come bene dello Stato, come lo è stato per set-
riuscirono in questo miracolo con la creazione tanta anni prima del massacro politico degli En-
della Direttiva 427&428/90. Non vi sto a tediare ti Pubblici a ciò preposti.
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VITA POLITICA E SOCIALE
ASPETTANDO GODOT
olti di voi ricordano quel- tiene di dover insistere sulla neces- tri siano sul punto di farlo. Le azien-
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avvenuto. Tutti voi siete costante-
mente impegnati nel tentativo di
creare posti di lavoro. Ma se non si
riesce a mantenere in vita un intero
settore del comparto agricolo limi-
tandosi a pagare il dovuto, come si
può pensare di creare nuova occu-
pazione?
Confidiamo che Voi Parlamentari
facciate tutto il possibile per costrin-
gere il Governo a mantenere gli im-
pegni presi evitando che la dispera-
zione di tante famiglie non produca
gesti irreparabili .
Il Settore Ippico (9 luglio 2013)
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ricordo di
attilio gronchi
o scorso 30 maggio ci ha la- però, successivamente tanto da Attilio si levò molte soddisfa-
L sciati Attilio Gronchi, una
colonna portante del trotto to-
laurearsi nel 1986 così mante-
nendo la promessa fatta al pa-
zioni fra le quali la vittoria nel
Campionato Italiano Gentlemen
scano, un appassionato a tutto dre che, ai tempi delle scelte, 1981.
tondo e uno fra i più importanti gli aveva sconsigliato di fare Ma Attilio era, appunto, un im-
imprenditori nel settore delle l'imprenditore raccomandan- prenditore e i cavalli voleva co-
pelli. dogli, invece, di proseguire gli struirseli in casa. Così, nel 1996,
Un settore nel quale Attilio, an- studi e fare l'avvocato. nella zona di Galleno, Comune
cora studente universitario alla Era un imprenditore nato, una di Castelfranco di Sotto, pro-
facoltà di Legge, ci si buttò qualità che Attilio impiegò an- vincia di Pisa, fu impiantato
quasi per scommessa riuscen- che nella passione per i cavalli l'Allevamento che si chiamò, e
do, in breve tempo, a rilanciare sia quando aveva solo la scude- si chiama, “Azienda Agricola
due imprese che sonnecchiava- ria sia quando decise di cimen- Valle Azzurra”.
no e lui le riportò in breve ai tarsi come allevatore. Poche fattrici, dalle 10 alle 15,
massimi livelli. Per dedicarsi in La passione per i cavalli iniziò ma tutte di grande qualità e i
pieno al lavoro interruppe an- nei primi anni '70, colori nel risultati nel tempo si sono visti
che gli studi, riprendendoli, 1976 e poi subito la patente di e si vedono. Fra i prodotti della
gentleman. La prima scuderia Valle Azzurra vogliamo ricorda-
fu la Sant'Jacopo, giubba gialla re Immer di Azzurra, record
e croce di Lorena rossa sul dor- 1.13.4, vincitore delle Aste Open
so, così chiamata per la nascita per i 3 anni, Lena di Azzurra, re-
del figlio Jacopo. Poi, però, cord 1.13.1, vincitrice del Crite-
venne al mondo Azzurra e allo- rium Napoletano e delle Aste
ra immediato cambio di colori e Open a 2 e 3 anni, Mito di Az-
di nome e nacque la “Jacopo e zurra, 1.11.6, Nina di Azzurra,
Azzurra”, giubba verde e ferro 1.12.6, Oblir di Azzurra, 1.12.1,
di cavallo nero sul dorso. Que- Olla di Azzurra,1.12.9, Ridda di
ste sono state e sono le insegne Azzurra, 1.14.4. Solo per ricor-
della famiglia Gronchi in corsa. darne alcuni.
Come proprietario Attilio ha Purtroppo, dopo la scomparsa
avuto buonissimi cavalli come di Attilio, sulla sorte dell'alle-
Marlon Jet, vincitore del Crite- vamento e della scuderia è an-
rium torinese e del Criterium cora tutto da decidere.
Arcoveggio, poi, sempre ai Alla vedova, signora Emanuela
tempi della collaborazione con e ai figli Jacopo e Azzurra le più
Bjorn Lindblom, Feligres, Lari sentite condoglianze della no-
Ferm, Fimbadar tanto per citar- stra rivista.
ne alcuni. E come Gentleman A.B.
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L’ADDIO A
WALTER BARONCINI
Il barcode che consente di
orire ad 88 anni fa parte della 1949, l’Elwood Medium con Artefi-
M fatalità della vita, per questo
dovremmo parlare di saluto, non
ce Guy) quasi gli impose dei sacri-
fici notevoli, come ad esempio
visualizzare l’Amerique
1962
7
t
Non può mancare un ricordo di Baroncini a bordo… di Bordo: qui St. Leger 1957: Alki precede Seduttore e Risveglio
il vittorioso Premio Roma a Villa Glori nel settembre 1956
qualsiasi situazione. Ricordo il suo costruttivo dibattito con suo figlio l’altro molte volte la pensava to-
sorriso rassicurante quando gli Mauro che finchè ha potuto se lo è talmente all’opposto. Ricordo an-
chiedevo il parere su un puledro a tenuto vicino. Lavorava i cavalli cora che mentre Mauro sosteneva
cui tenevo in modo particolare, un tutte le mattine ma poi alle 12 che i puledri giuntati corti sono
vero gentleman sempre pronto a esatte, cascasse il mondo lasciava preferibili perché a minor rischio
dispensare un consiglio agli amici tutto e tutti per scappare a Milano di incidenti, Walter doveva dire
e a difendere fino in fondo le sue da sua moglie Maria che lo aspet- che è la spinta e la potenza che
convinzioni ippiche sulle corse. Il tava per il pranzo. La cosa che mi da’ un lungo giuntato, un corto
teatrino che spesso offriva quando ha sempre stupito e che la dice non ce l’avrebbe mai avuta. Ciao
scendeva dal sulky, questo ancora lunga su come il nostro sport non Walter, per la nostra ippica rimar-
sino a pochi anni fa a Divignano sia una scienza esatta era che rai sempre uno dei veri pilastri
era spesso frutto di un vivace ma mentre uno difendeva una tesi, portanti.”
Un ulteriore grave lutto ha colpito il trotto; domenica 21 luglio un altro grande professionista nazio-
nale, Francesco Tranchina, ci ha lasciato. Abbiamo lasciato a Natale Lo Cicero, Delegato Anact per la
Sicilia, il compito di tracciare un breve ma sentito ricordo di Franco. Alla moglie Margherita ed al
figlio Marco, al cognato Gregorio ed alle sorelle Anna e Gregorio le condoglianze più sentite della
Direzione e della Redazione del TROTTATORE.
superfluo sottolineare che purtroppo se ne è che si trattava di un talento innato, in futuro espres-
“È andato un pezzo di ippica vera, professionale,
genuina, fatta di trasparenza assoluta e rispetto delle
sosi con doti notevoli di catch-driver, dando inizio ad
una nuova figura professionale. A Roma ha collabora-
regole. Lo ricordo all’inizio della carriera, nelle sua to con Odoardo Baldi, mettendosi subito in luce con-
rapida ascesa da allievo a professionista, ho intuito tro i fortissimi drivers capitolini. Successivamente ne-
gli anni Novanta è tornato a Palermo, trasferendo la
sua competenza in campo allevatoriale e professiona-
le, avviando una collaborazione molto produttiva con
la Scud. Oltremare. Tra i suoi più validi cavalli ricordo
Pandaz, Pims di Jesolo, The Devil Boss, Nashville Lo-
bell, Mambo Dance, Dart Boss con cui ha quasi vinto
un Lotteria nonché Santiago King, vincitore nel 1995
del Premio Mediterraneo.
Poi il destino gli ha voltato le spalle. L’ultima volta
che ho chiamato Franco è stato in occasione delle fe-
ste pasquali. Conoscevo la sua vicenda, il suo calvario
e volevo sapere come stesse. Allora capii che comin-
ciava a non stare più bene e che la sua malattia si era
aggravata. Arrivederci,Franco riposa in pace, sarai
sempre con noi! “
Natale Lo Cicero
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PISTE E TAVOLE (…GENEALOGICHE)
DA METÀ MAGGIO
A METÀ LUGLIO
Con il codice a barre è possibile vedere il filmato della rispettiva corsa su telefonini o
altri apparati dotati di applicazioni di caricamento. La Visualizzazione dei filmati è
subordinata alla disponibilità del server centrale youtube,
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Sabato 29 giugno 2013 – TORINO
PREMIO EUROPA FILLY - € 55.000 – m.1600
1. PRUSSIA da Ken Warkentin e Elvezia (P. Gubellini) 1.12,3 (Allev.: Scud. Sant’Andrea -
Propr.: Scud. Verner), 2. Per Amore Gual (E. Bellei) 1.12.7, 3. Pancottina Bar (M. Castaldo) 1.13.1, 4.
Primula d´Esi (M. Baroncini) 1.13.2, 5. Pontida (A. Guzzinati) 1.13.3
10
Premio Europa Filly: affermazione di Prussia Premio Europa: Princess Grif piega Pitagora Bi in un duello bia-
suzziano
Rincope Jet resiste al veemente finale di Rockfeller Font e s’impone Altre stoccate di Mack Grace Sm: qui lo spunto nel Riccardo Grassi
nel Premio Stabile. Ron Howard Sm è terzo
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FAKIR DU VIVIER (FRA) SABI PAS
1.14.6 UA UKA
QUOUKY WILLIAMS (FRA)
1.14.2 - € 162.816 PACHA GRANDCHAMP
DOLLY WILLIAMS (FRA)
COKTAIL JET (FRA) QUASSIA WIL
12
PHOTO MAKER (USA) YANKEE BAMBINO
1.55.2 - $ 201.044 WAYNETTE
SJ'S PHOTO (USA)
1.10.2 - € 132.213 KAWARTHA MON AMI
SASSY JANE (USA)
2.03.1 - $ 22.442
SJ'S CAVIAR (USA) LADY JANE
AMBRO GRACE SM, la mamma del campione è sorella piena di Tabor Land Sm, uno dei primi vincitori classici (Allevatori
1995) della Scud. del Baronetto, anch’esso sotto colori napoletani.
Le genealogie di Prussia, Remo Gas, Rori Axe sono all'interno del giornale
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GLORIA PER OWEN’S CLUB E PASCIÀ LEST NEL WEEK-END DI STOCCOLMA E L’ ELITLOPP DI NAHAR
STOCCOLMA:
italians a go-go
di Matteo Muccichini
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galoppo, che sta crescendo come
interesse, ma è chiaro che se an-
che un tempio come Solvalla sta
cercando altre strade, vuol dire
che si ha la percezione che senza
interventi decisi si potrebbe entra-
re in crisi, prendendo la brutta di-
scesa all’italiana.
Tutti sanno che per venir fuori alla
grande dal guado, ci vorrebbe un
investimento massiccio su piste
più lunghe, rinnovando all’ameri-
cana, orientandosi su tracciati da
miglio. Non è un caso infatti che i
due paesi al mondo dove il trotto
non è in crisi sono la Francia, che
pure farà fatica in futuro a reggere
i numeri stratosferici di ora, e gli
Stati Uniti, le due nazioni dove le
Owen's Club con al sediolo Pippo Gubellini, incoronato nella Sweden Cup piste e lo spettacolo sono super.
La situazione complessiva non è
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PASCIÀ LEST 1.10.5 - € 722.960
M. B. nato il 02/05/2009
Allevatore: SCUD. ROBERT FRIEDMAN SAS
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neppure favorevolissima per l’alle- au o di Jag de Bellouet. Un po’ rique nello stesso anno, ha anche
vamento, che seppur qualitativo francesi per allenamento e fre- avuto un po’ di fortuna. E’ stata in-
non è che abbia sbancato nel mon- quentazione sono i “reduci” Com- fatti la lotta prematura tra Seba-
do. L’Italia, ed i nostri allevatori mander Crowe, ormai non più stian K e Raja Mirchi a spianargli
vanno elogiati, la nostra ippica in- quello di un tempo, e Maharajah la strada, perché Kolgjini non ab-
fatti ha meno soldi, molto meno che però a pochi giorni dalla corsa bandona mai la tattica suicida di
pubblico, e molto meno scommes- ha dovuto dare forfait per proble- attaccante ad ogni costo, e Robert
se eppure ha mediamente cavalli mi fisici. Non rimaneva che il rego- Bergh ha avuto poi gioco facile nel
migliori. La Svezia ha avuto grandi lare Sebastian K, favorito dell’ulti- passare in retta, trascinandosi gli
fuoriclasse negli ultimi trent’anni, ma ora anche per la sua duttilità, altri attendisti Arch Madness e Ti-
ma ultimamente di fenomeni se ne poi l’americano Arch Madness, e i moko.
vedono pochi, e anche l’Elitloppet nostri Nesta Effe e Mack Grace Sm. Il capitolo italiano è purtroppo
ne ha pagato le conseguenze. Arri- Qualche giornale più attento, ave- molto amaro, uno splendido Nesta
vati senza una star, a vincere è sta- va avvisato tutti sulla presenza di Effe ha infatti vinto alla grande la
to l’ultimo arrivato Nahar, che non Nahar, un castrone di otto anni sua batteria, ribadendo ancora
era una stella, ed è anche un ca- che fino a prima della dichiarazio- una volta di essere ormai un top a
strone che per gli allevatori vuol ne dei partenti era da tutti consi- livello europeo. La sfortuna però ci
dire un anno quasi sprecato. derato un cavallo da duemila metri ha voluto mettere lo zampino in fi-
e anche di più. “Un passista come nale, e così Roberto Vecchione,
Nahar il castrone fondista Nahar non farà neanche in tempo che aveva fatto una magia andan-
vola sul miglio, Nesta ad ingambarsi che gli altri saran- do secondo in corda dietro il favo-
sfortunatissimo no in retta d’arrivo. Non è mai sta- rito Sebastian K, non ha mai trova-
Non c’era un vero e proprio favori- to capace di vincere un gruppo sul to lo spazio per correre, finendo
to nell’edizione 2013 della corsa miglio, figurarsi una corsa di big murato vivo dal calo del battistra-
d’elite. I francesi alla fine non han- come l’Elitloppet”, ripetevano i da. Un vero peccato perché Nesta
no inviato l’artiglieria pesante, la- commentatori alla vigilia. Eppure poteva far sognare l’Italia. Spento
sciando a Timoko il compito di do- Nahar ha stravinto l’edizione 2013 e senza mai dare l’impressione di
minare l’Europa fuori dai propri con la potenza del cavallo fresco e contare invece Mack Grace Sm,
confini con una buona chance di atleticamente superiore. Per pren- che forse ha pagato la poca abitu-
fare bene, ma non abbastanza co- dersi una corsa così il figlio di Love dine ai viaggi; e la situazione del
me ai tempi di General Du Pomme- You, stallone da Elitloppet e Amé- tutto nuova l’ha spaesato.
BALTIC SPEED
VALLEY VICTORY (USA)
1.55.3 - $ 485.307 VALLEY VICTORIA
ARMBRO MONARCH
(USA) SPEEDY CROWN
ARMBRO FLORI (USA)
1.57 ARMBRO WHIRL
ARNIE ALMAHURST
FLORIDA PRO (USA)
SUGARCANE HANOVER 1.55.0 - $ 349.229 PROMISSORY
(USA)
1.14.6 - € 27.444
DUSE TAB (ITA)
SUPER BOWL
1.54.3 - $ 1.706.465 SUGAR HANOVER (USA)
SURREY HANOVER
SHARIF DI IESOLO
LIBRIUM (ITA)
1.14.3 - € 395.866 BARLASSINA
UDIENZA TAB (ITA)
1.16.7 - € 32.489 ASEIRAD
MEDAGLIA TAB (ITA)
1.15.4 - € 99.650 DILETTA BI
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Clima piovoso nella domenica dell'Elitlopp: Nesta Effe s'impone in batteria
ITALIANLOPP tecipanti alla corsa faro della do- La domenica del Pascià
menica, dirotta a volte anche dei L’elite dei quattro anni è una cor-
Il meeting dell’Elitlopp è stato stra- grossi calibri al sabato, come suc- sa che piace ai nostri, che arriva-
ordinario per l’allevamento italia- cede a Parigi per il Louxembourg. no a maggio, delle quattro prima-
no, capace di mettere a segno dei Per questo e per molto altro, la vit- vere ben più rodati dei rivali
colpi superbi. Vittorie che arrivano toria di Owen’s Club è di prestigio e scandinavi e ancor meglio degli
con cavalli prodotti da diversi alle- ripaga il team di Bareggio per tutte svedesi. E’ quindi la corsa adatta
vamenti e con genealogie varie. La le fatiche e le delusioni che il figlio per mettersi in mostra, e vincere
storia dei nostri allevatori insegna di Duke Of York e Duse Tab ha fat- qualche bel soldino pagato prati-
che la fantasia sta alla base della to patire. Un cavallo che è sempre camente “a vista”. Già quando so-
produzione migliore, per fare ca- stato fenomenale e velocissimo, ma no stati estratti i numeri di par-
valli veloci e vincenti bisogna mi- altrettanto fragile nella meccanica tenza e a Pascià Lest è toccato il
schiare sangue e rischiare incroci e nel carattere, con questo succes- tre, s’è capito che la chance del fi-
non sempre scontati. Così, mentre so ha raggiunto finalmente la vetta. glio di Varenne e Superiors Sun
tutta Europa guardava a Stoccol- Maneggevole più che mai, il porta- allevato da Stefano Ciappi e Leo-
ma, il tricolore ha sventolato spes- colori dell’Allevamento dei 7 ha nardo Cecchi, era la più logica ri-
so, con tanti piazzamenti di presti- vinto di rimessa in 1.09.7 sul mi- spetto a quella del potente Probo
gio e due vittorie straordinarie, glio, misura che ne aumenta la por- Op e di Pablo di Jesolo. Enrico
quella di Owens Club nella Sweden tata. Bene, benissimo Owen’s, bene Bellei ed Holger Ehlert hanno la-
Cup, e quella di Pascià Lest nel- benissimo Gubellini Jr sempre più vorato alla perfezione per arriva-
l’Elite dei 4 anni. convincente nella tattica di rimes- re al top con un cavallo che sa leg-
sa, con pazienza e freddezza da gere e scrivere, e che già ad Oslo
Owen’s Club e Superpippo fuoriclasse delle redini lunghe, co- aveva corso in progresso. Il suc-
goal nella coppa di Svezia me è chiaro ormai che un fuoriclas- cesso è arrivato con una perfor-
La Sweden Cup non è solo una sor- se è anche Harry Rantanen, che mance oltre le aspettative, con Pa-
ta di sfollamento qualitativo del- non si perde mai d’animo quando scià che ha trottato il miglio a
l’Elitlopp, per gli svedesi questa c’è da recuperare un cavallo. Owe- tempo di record su pista pesante
corsa ha un fascino simile a quello n’s Club ha battuto il francese Up in 1.10.5. A far da spalla ad un
dell’Elitlopp, perché di solito i ca- and Quick, mentre a sorpresa an- Pascià praticamente imbattibile, il
valli che vi prendono parte sono cora l’Italia ha preso il terzo posto “nuovo” Pablo di Jesolo, allenato
conosciuti e amati dalla gente che li con Look Mp, l’inossidabile figlio di in Svezia da Peppe Ruocco, quarto
segue durante l’anno nelle prove di Sugarcane Hanover e Atlantis Gar, un Probo Op non a suo agio nello
gruppo. Il numero ristretto di par- allevato da Mario Pegoraro. schema.
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Nord America: un nuovo Market
con il fattore 4 anni
di Ettore Barbetta
È
la sostanziale novità All Series (per 3 anni ed oltre) arti- Aged, e la prima metà della stagio-
del 2013 nel Nord colate ciascuna su 9 corse a pun- ne ha regalato diversi record,
America: la perma- teggio e finale (da $ 500.000), in spesso ad opera proprio dei 4 an-
nenza in allenamento programma a The Meadowlands il ni. Dei presenti nella top ten dei 3
di quasi tutti i migliori 30 novembre. Le disincentivazioni anni più ricchi e più veloci del
4 anni (il Chapter Seven del 2012 (al ritiro in razza) si basano sul di- 2012, che riproponiamo sotto, i
era stato un’eccezione), ottenuta vieto di partecipare a Stakes sugli soli Archangel (Yonkers Trot), in
attraverso incentivazioni e disin- ippodromi di Gural, appunto The razza alla Blue Chip Farms, e Stor-
centivazioni, in particolare sotto Meadowlands (New Jersey), Tioga min Normand, presentato e ven-
l’impulso di Jeff Gural, l’uomo che Downs e Vernon Downs (New duto (per $ 72.000) alla January
ha rilanciato The Meadowlands. York), per i figli di stalloni che ab- Select Mixed Sale di The Meado-
Le incentivazioni sono costituite da biano svolto attività riproduttiva a wlands, non sono stati riproposti
nuove corse riservate proprio ai 4 4 anni, salvo legittimi motivi di sa- quest’anno.
anni, come il Meadowlands Matu- lute. La lista degli ex sophomores che
rity ($ 100.000 quest’anno, previ- Non sono mancate le polemiche, hanno proseguito gli… studi è ca-
sione di 400.000 nel 2014), o in ma sul piano sportivo la nuova peggiata dal vincitore dell’Hamble-
generale ai Free For All, trottatori tendenza ha prodotto effetti note- tonian Market Share: l’ultimo lau-
e ambiatori, come le TVG Free For voli, rivitalizzando le corse per gli reato della classica in pista a 4 an-
Market Share sul traguardo del Maple Leaf 2013 (WEG/New Image Media)
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ni era stato Amigo Hall, nel 2004 5 anni castrone Mister Herbie, vin- Petri Salmela in Svezia, per Beer
senza incidere, poi, a parte Scarlet citore dell’edizione 2012, e Uncle Summit, importato da proprietari
Knight in Europa, bisogna risalire Peter. svedesi e finlandesi.
a Tagliabue, nel 1996 con risultati I record, in pista da 5/8 di miglio, Farà il… percorso inverso, aggiun-
poco significativi, e a Mack Lobell, li hanno fatti altri due 4 anni, en- gendosi alla folta colonia di conna-
nel 1988 per poi proseguire la car- trambi agli ordini del più america- zionali già in attività nel Nord
riera nel Vecchio Continente. L’al- no degli allevatori svedesi in attivi- America, il leading trainer svedese
lievo di Linda Toscano ha vinto le tà nel Nord America, Jimmy Tak- Åke Svanstedt, che ha annunciato
tre corse disputate nel 2013: la se- ter: il già citato Uncle Peter (Bree- il suo trasferimento negli Stati Uni-
conda una prova della citata TVG ders Crown 2011, eliminatoria ti in novembre, facendo base nel
Free For All Series in 1.51.1 (sul Hambletonian), ha prima fatto il centro acquistato alcuni anni fa in
coetaneo Uncle Peter), con il suo mondiale dei 4 anni con 1.51.1, Florida insieme a uno dei suoi pro-
driver Tim Tetrick che ha dichia- imitato una settimana dopo da prietari di riferimento, l’allevatore
rato «C’è un gruppo davvero forte Guccio (Matron Stakes, 2º Hamble- Karl-Erik Bender (Stall Palema).
quest’anno, con numerosi quattro tonian), e poi il vertice assoluto, Sul fronte dei 3 anni, nella prima
anni che hanno già vinto intorno 1.50.3 (1.08.7) il 29 giugno, ugua- parte della stagione ha spopolato
all’1.51. Ci sarà da divertirsi a ve- gliato il 7 luglio dal 5 anni castrone la femmina Bee A Magician, vinci-
derli correre tutta la stagione. Io Sevruga, tutti a Pocono Downs, in trice delle prime sette corse dispu-
penso che esista la possibilità di Pennsylvania. Uncle Peter e Guccio tate e più ricca e veloce con il suo
scendere sotto l’1.50 in una corsa avevano seguito Modern Family 1.51, mondiale delle femmine di 3
con le frazioni giuste»; e dopo una (1.51.4) sul traguardo del Meado- anni in pista da miglio (migliorato
successiva qualifica, il 13 luglio wlands Maturity. Sono giunti se- l’1.51.2 di Check Me Out l’anno
sempre a The Meadowlands, nella condi, rispettivamente, nel Maxie scorso) nel Del Miller Memorial a
quale ha avvicinato l’attuale re- Lee (di Wishing Stone) ad Harrah’s The Meadowlands. Purtroppo per
cord in pista da miglio (1.50.1) Philadelphia e nella finale del Cu- lo spettacolo, secondo quanto di-
trottando in 1.50.3 (quarto finale tler Memorial (in parità con Wi- chiarato dal suo trainer Richard
in 26.4), Market Share è andato in shing Stone dietro Sevruga) a The “Nifty” Norman dopo essersi con-
Canada, sulla pista da 7/8 di mi- Meadowlands. sultato con i proprietari, verrà a
glio del Mohawk Racetrack, dove si A differenza di tutti gli altri coeta- mancare il confronto con i maschi
è aggiudicato il Maple Leaf Trot ($ nei nelle tabelle, la carriera prose- e la figlia di Kadabra sarà schiera-
543.000) in 1.51.1, precedendo il gue invece in Europa, agli ordini di ta nelle Hambletonian Oaks.
20
NORD AMERICA 3 ANNI PER VINCITE NEL 2013 (al 21/07)
CAVALLO S Genealogia Corse 1 2 3 Vincite $ Record
BEE A MAGICIAN f Kadabra-Beehive (Balanced Image) 7 700 505.706 1.51.0m
CORKY m Muscles Yankee-Clarice Marie (Balanced Image) 8 331 372.191 1.52.4f
LOLA DE VIE f Credit Winner-Fan Favourite (Angus Hall) 8 610 243.721 1.55.3f
ANGIES LUCKY STAR f Angus Hall-Angie Blue Chip (Credit Winner) 9 432 210.484 1.53.1s
DONTYOUFORGETIT m Cantab Hall-Solveig (Yankee Glide) 7 412 195.732 1.52.1f
FRAU BLUCHER f Broadway Hall-My Angel (Muscles Yankee) 5 410 182.931 1.52.3f
SPIDER BLUE CHIP c Andover Hall-Southwind Catlin (Muscles Yankee) 7 411 182.113 1.52.3m
JURGEN HANOVER m Credit Winner-Yassi Hanover (Sir Taurus) 9 700 180.200 1.53.4s
MOTOWN MUSCLE f Muscle Mass-Banker’s Jackpot (Wall Street Banker) 8 422 175.611 1.53.4s
FLANAGAN MEMORY m Kadabra-Classy Stacy (Yankee Glide) 6 321 167.630 1.54.1s
m – pista da 1 miglio / s – pista da 7/8 di miglio / f – pista da 5/8 di miglio (Fonte dati USTA)
21
NEL NOME DI READY CASH...
RORI AXE
regina nazionale
di Liliana Pennati
D rinn..
Rori Axe
22
La premiazione del Nazionale Filly: da sinistra Luigi Truccone, delegato Anact per il Piemonte, il proprietario Maurizio Grosso, il Vice-Presidente
Anact Valter Ferrero e l’intervistatrice Elisabetta Busso
di riuscire a capire quanto fosse zo prima dell’esordio, ha fatto due Vince anche la seconda
buono Ready Cash in razza gli corse e le ha vinte entrambe”. corsa:
hanno presentato qualche fattrice “Sì ma la cosa impressionante è
in più“. Che idea ti eri fatto della stata l’escalation: in meno di tre
cavalla? mesi Rori ha bruciato le tappe”.
Esito positivo dunque: “Mi ha impressionato già alla pri-
“Decisamente: lei ha un gran bel ma uscita. Partivamo in seconda Parte dunque per la Nor-
modello, parte forte e in corsa sa fila e quando sposto ai 600 finali vegia...
fare tutto. Pensa che in Francia, vola via il gruppo e vince bene a “...e vince a Bjerke. Poi il salto di
alla prima annata di produzione, fare 16.2 sui 2000 metri. Lì ho ca- categoria a Stoccolma al quale ri-
Ready Cash conta già due femmi- pito che non si trattava di una ca- sponde benissimo. Parte forte, va
ne di 3 anni vincitrici di gruppo valla normale”. in testa, manda via, ma in arrivo
1!”.
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RORY AXE 1.13 - € 35.729
F.B. nata il 5/4/2010
Allevatore: SCUD. COLIBRI' SAS DI ALLAIRE PHILIPPE
MICKEY VICKING
VIKING'S WAY (FRA)
1.15 JOSUBIE (FRA)
INDY DE VIVE (FRA)
READY CASH (FRA)
MORGAFLORE
QUITO DE TALONAY
EXTREME DREAM (FRA)
1.14 - € 513,965 TAHITIENNE
KIDEA (FRA)
1.18.2 WORKAHOLIC
DOCEANIDE DU LILAS (FRA)
OCEANIDE
QUITO DE TALONAY
EXTREME DREAM (FRA)
1.14 - € 513,965 TAHITIENNE
KAISY DREAM (FRA)
GAMINE GRIF (ITA)
1.16.6- € 5.796
SUPER BOWL
GATOR BOWL (USA)
1.13.3 - € 167.879 SERENGETI
SUSY DI JESOLO (ITA)
BONEFISH
BUDGAIT LIBBY (USA)
1.12.2 - $ 135.714 ARMBRO SHANON
viene squalificata per avere causa- in Normandia ed è arrivata a Tori- valla prima della dichiarazione dei
to un danneggiamento. Peccato no il giorno prima del Nazionale partenti”.
perché sarebbe arrivata quarta in per ripartire quello seguente”.
11.2 a pari tempo di Rosemary Quanto al tuo program-
Gar e Rossella Ross, rispettiva- Prossimo impegno? ma? L’ultima volta che ci
mente seconda e terza, tanto per “Philippe ha chiesto la mia dispo- siamo sentiti avevi la se-
capire di quale categoria parlia- nibilità a guidarla ad Enghien in ria intenzione di trasferir-
mo”. un gruppo 3 a fine luglio”. ti all’estero
“La voglia di scappare c’è ancora ma
Dopo la Svezia è tornata E tu cosa hai risposto? prima dobbiamo uscire da questa si-
in Italia? “Naturalmente sì ma lui si riserva tuazione di stand by e capire come si
“No, un piccolo periodo di riposo di verificare la condizione della ca- evolverà l’ippica di casa nostra. In
questo momento ho la scuderia in
ordine ma si tratta per lo più di rou-
tinier, non certo cavalli che mi met-
terebbero in mostra se decidessi di
trasferirmi in Svezia o in Francia.
L’unico cavallo con una genealogia
importante che mi fa sperare di po-
ter calcare la prima categoria è Ring
Ok, fratello di Olona Ok e Mondiale
Ok: ha la struttura per farlo e final-
mente ci sta mostrando quando ci
aspettavamo da lui. L’altra idea che
intendo seguire è quella di acquista-
re qualche puledro alle prossime
aste francesi, portarlo in Italia per la
doma e se dovesse uscirne un buon
soggetto allora sì che troverei il co-
Il successo di papà Ready Cash nell’Amerique 2012 raggio per muovermi!”.
24
Mastro Lollo, Princess Grif, Pitagora Bi, Remo Gas e Rori Axe
M
etti insieme i mi- po’ a quest’ippica, con la sera pre- che si aggiudicava
gliori gentlemen e i cedente una cena di gala in luoghi anche l’ambito tro-
migliori cavalli delle prestigiosi, in base alla città che feo. Un cavallo su-
leve 2009 e 2010 ospita l’evento. Tutto bene come per volante con una
ed ecco la tris vin- al solito, grazie anche all’interes- guida sempre più sicura e con un
cente a Torino, non di gioco ma di samento dell’Hippogroup torinese binomio di trainer (Marcello Di Ni-
Gran Premi! che metteva a disposizione del cola e Maurizio Pieve), che porta
Dapprima la festa dei “puri” ovve- gentleman club la persona di Ma- ad alti livelli il portacolori della
ro il Gran Premio Federnat, che rio Bruno, capace di inventarsi Show Must Go On. A far da cornice
come ben tutti sanno rappresenta sempre bellissime cose. Le tre bat- a tutti questi bei personaggi la se-
il fiore all’occhiello per il Presiden- terie hanno visto le vittorie di Na- lezione regionale di Miss Italia, che
tissimo dei Gentlemen Cesare Meli, dir Jet con Michele Canali, Nicho- per la quarta volta approdava al-
che in questa occasione ama dare las Cage con Giovanni Bechis e l’ippodromo di Vinovo.
quel tocco di classe che manca un Mastro Lollo con Lorenzo Alessi, Niente contorno invece per la sera-
L’arrivo del Nazionale di Remo Gas, nostra foto di copertina che qui consegniamo alla storia in versione… normale
25
ta dell’Europa, in quanto si è scelto
di voler dare tutto lo spazio neces-
sario ai più bei quattro anni della
generazione, e spettacolo puro in-
fatti è stato. Nelle femmine è anda-
to tutto come previsto, Prussia la
cavalla allevata dalla Scud. San-
t’Andrea, portacolori della scude-
ria Verner ha imposto il ritmo
viaggiando ai lati della leader Per
Amore Gual, dandosi battaglia sin
quasi sul palo a media di 1.12.3.
Due femmine importanti che han-
no animato una corsa che ha visto
le squalifiche di tanti concorrenti;
bello anche il duello tra le due gui-
de più rappresentative del nostro
trotto, Pippo Gubellini e Enrico
Bellei. Terza un’ottima Pancottina La premiazione dell’Europa con Princess Grif, proclamata “Regina”
Bar interpretata al meglio da Max
Castaldo, da tenere d’occhio per le Ultimo gran premio della stagione Un cavallo che se trotta come ha
prossime uscite. estiva era il Nazionale, dove l’in- dimostrato sino a ora ha pochi av-
Nell’Europa tutti si aspettavano il certezza regnava sovrana sia nel versari, “Remo corre contro Re-
duello Probo Op - Pascià Lest, che Filly sia nei maschi, nonostante mo”. Nell’occasione guidato per la
invece non c’è stato, anzi, senza tutti i pronostici e tutte le interviste prima volta da Roberto Vecchione,
che nessuno si offenda, entrambi i non usciva un netto favorito. Rori poiché il suo preparatore e mento-
cavalli hanno un tantino deluso. Axe nelle femmine era quella che re Marco Smorgon, era in sulky, a
Probo Op nonostante il numero però aveva alle sue spalle presta- Rotary Ok (essendo proprietario al
sceglieva di non partire, correndo zioni molto belle che in fin dei con- 33%). Quest’ultimo, uno dei più at-
di rimessa per venire avanti dopo ti lasciavano intuire su quello che tesi in questa edizione, è mancato
un giro, spostando in terza per poi sarebbe stato. A Stoccolma, in retta come ha confermato anche
andare poi scoperto trascinandosi nella prima delle tre uscite, viene lo stesso Smorgon: il cavallo, non
Pascià. Al comando andava Pita- tolta dall’arrivo per presunto dan- ha dato quello che lui si aspettava.
gora Bi, che diceva no a Princess neggiamento in una corsa dove era Remo Gas vince a mani basse… fa-
Grif. Quest’ultima approfittando in linea con Rosemary Gar e Ros- cile, facile sul resto del gruppo; do-
dell’accondiscendenza di Pick sella Ross, se tanto mi da tanto ca- po come sempre, una corsa all’at-
Kronos e del calo di Probo, “anda- piamo perché abbia vinto in ma- tesa, un soggetto questo figlio di
va poi a spostarsi in arrivo” per niera così easy. Una cavalla fatta Varenne con qualche problema di
giustiziare un eccellente Pitagora in casa in quanto l’allevatore è passaggi che ad ora ne limitano
Bi. Dopo una squalifica ingiusta Maurizio Grosso e la proprietaria l’azione, il giorno che maturando
in terra francese la “Principessa” sua moglie Rossana, da dove deri- avrà risolto i suoi piccoli problemi,
di casa Biasuzzi, con in sulky Ro- va il nome della figlia di Ready nessuno può sapere cosa potrà fa-
berto Andreghetti, tornava vinci- Cash, che in Andrea Guzzinati ve- re. Una vittoria che Alberto Zagni
trice proprio nella sua terra, in de un fidato driver sin dal debutto. dedica a sua mamma e a suo suo-
quella dove è nata. Sicuramente Dietro di lei sono arrivate Rodeo cero, scomparsi da qualche tempo,
tutto ciò è andato a favore dello Drive Ok e Romina D’Anzola che che per una serie di eventi sono
spettacolo e del tanto pubblico ac- deve dire grazie a Davide Cangia- stati gli artefici dell’acquisto di Re-
corso per vedere la prima edizio- no per averla interpretata al me- mo. Un bel secondo per Rockfeller
ne torinese del gran premio più glio, grazie anche alla sua duttilità. Font che precedeva Ron Howard
prestigioso al nord per i quattro Un ringraziamento speciale va a Sm, arrivato forte dalla seconda fi-
anni. Inutile dirlo, molta soddisfa- tutta la famiglia del cantautore Ro- la, regalavano una trio da quasi
zione per l’ingegnere più famoso berto Vecchioni, che come sempre 5.000 euro.
d’Italia che vedeva la sua cavalla ha dato lezione di stile a tutti i pre- Con queste belle emozioni si chiu-
vincere, il cavallo da lui allevato senti. dono i gran premi della piazza pie-
arrivare secondo e sarebbe stata Apoteosi in pista per la prima vit- montese, e salvo qualche altro
anche ottima la prestazione di toria in un gruppo 1 di Remo Gas, cambio di programmazione, l’ap-
Painting Wise, se non avesse sba- questo cavallo allevato da Edoardo puntamento è a settembre con il
gliato nei pressi dell’arrivo la- Gaspari di proprietà di Alberto Za- Gran Premio Avvocato Carlo Ma-
sciando così al terzo posto Pascià gni; proprio su queste pagine ne rangoni, per la serie… “si apre do-
Lest. avevamo parlato alcuni mesi fa. ve si era chiuso…”
26
SARANNO FAMOSI / REMO GAS
Il presente è Remo,
il futuro Radioso...
di Marco Montanari
C
ome ha svelato la bril- cupare il proprietario, dopodiché grazie alla rottura
lante Elisabetta Busso (il 14 ottobre 2012), quando lo di Rodin Inn Ronco,
qualche mese fa proprio porta in pista per il debutto, non ma si lascia conta-
su queste colonne, in ha il minimo dubbio. L’esordio av- giare dall’allievo di
principio fu… Radioso, viene sul doppio chilometro, quasi Enrico Bellei, sbaglia e viene squa-
nel senso che Remo Gas avrebbe a voler chiarire da subito qual è lificato. E allora?
dovuto chiamarsi Radioso Gas. Co- l’obbiettivo da centrare, il Nastro Allora niente, il cavallo c’è: va ri-
sì aveva pensato Edoardo Gaspari, Azzurro. La corsa non ha storia: spettato, come pretende il proprie-
l’allevatore, prima di incontrare svelto dalla seconda fila, in 500 tario, e va fatto maturare, come
sulla sua strada Alberto Zagni. Che metri assume l’iniziativa, tiene rit- sostiene Smorgon. Abbandonati
andò a Montegaldella, tra Padova e mo costante e rende vani gli assal- momentaneamente i sogni di glo-
Vicenza, si innamorò di quel pule- ti del favorito Re degli Dei, stabi- ria, si corre un’altra volta l’ultimo
drotto e passò direttamente alla lendo il record della generazione giorno di novembre, ancora a San
trattativa. A patto che Radioso fos- in 1’16”3. Chi ben comincia è a Siro. Le redini lunghe tornano nel-
se il suo futuro, non il suo nome. A metà dell’opera, ma – appunto – le mani di Marco Smorgon, che per
Gaspari quella richiesta parve non ha ancora finito il percorso, evitare disgrazie lo fa partire al
strana, ma di fronte all’entusiasmo tant’è vero che due settimane do- rallentatore, poi dopo lo stacco lo
di Zagni aderì volentieri alla ri- po, quando dovrebbe tornare in pi- lancia in mezzo alla pista, va da-
chiesta. Fu così che il figlio di Va- sta, Smorgon si accorge che qual- vanti in 400 metri e si rende intan-
renne e Isotta Gas partì verso Vi- cosa non funziona e lo ritira prima gibile abbassando il record sui
novo con un nome diverso da quel- della corsa. Il rientro avviene il 17 duemila: 1’15”5. L’allenatore vuo-
lo ipotizzato. novembre a Milano, nell’elimina- le accelerare la pratica, Zagni ne
Una volta arrivato a Torino, Marco toria B del Gran Criterium. Santino farebbe forse a meno, ma l’8 di-
Smorgon capisce che gli è capitato Mollo, chiamato a improvvisarlo cembre c’è un altro impegno, nuo-
tra le mani un cavallo fuori dal co- nell’occasione, non rischia più di vamente a Milano. Sul miglio, fa-
mune: dà… Gas fin dalle prime tanto in partenza. Sulla prima cur- voritissimo, sbaglia dopo 200 me-
prove, facendo addirittura preoc- va ha lo spazio per accodarsi terzo tri, insegue coraggiosamente e ar-
riva secondo, peraltro senza riu-
scire ad avvicinare più di tanto il
fuggitivo battistrada Riomagno Dr.
L’inverno incombe, inutile cercare
disgrazie: Remo Gas va in ferie fi-
no al 3 aprile.
Il cavallo torna a correre a Torino.
Ancora un miglio, ancora Rioma-
gno Dr sulla sua strada, ancora
una rottura poco dopo il via a com-
prometterne il risultato finale. Sul
palo è solo sesto, staccatissimo dal
plotoncino dei primi, ma la delu-
sione dura poco… È il 7 aprile, va
in scena la sua prima volta con i
nastri. Deve rendere 20 metri a
Remo Gas cinque coetanei, ma nella giravolta
27
REMO GAS 1.13.9 - € 105.636
M. B. nato il 11/04/2010
Allevatore: GASPARI EDOARDO)
non si smarrisce, rifà in fretta la ca, viste le premesse, una trasferta costretta a… traslocare a Vinovo
penalità, sposta al largo, in meno a Parigi. A Vincennes, sui 2.700 dopo la chiusura di San Siro.
di un giro sfila in testa e saluta la metri, arriva un terzo posto, a ulte- Smorgon sale su Rotary Ok e lascia
compagnia. Remo Gas ne regala riore dimostrazione del fatto che a Remo nelle mani di Roberto Vec-
una calda e una fredda, quindi il 17 Remo Gas non mancano né i mezzi chione, che guida l’improvvisato
aprile gli amanti delle statistiche né la stamina. Si torna in Italia: è allievo in punta di dita. Gli appas-
predicono disgrazie. Ancora dop- iniziato il circuito classico, il caval- sionati si accorgono della presenza
pio chilometro, ancora i nastri, ma lone veneto-piemontese non può di Remo Gas a partire dal passag-
stavolta ha addirittura il numero 1. mancare all’appello. Il 25 maggio gio davanti alle tribune, quando lo
La quota è di 1,39, sembra tutto c’è il Gaetano Stabile ad Aversa. vedono in terza pariglia esterna.
molto semplice. Sembra, perché gi- Prima volta in pista piccola, come Poi, sulla retta di fronte, possono
ra benissimo, poi confonde l’azio- dire cronaca di una rottura annun- apprezzare il suo volo in mezzo al-
ne, rompe e viene squalificato. Tut- ciata. Smorgon sa che sull’anello la pista e infine, all’ingresso in ret-
to sbagliato, tutto da rifare? Per uo- del Cirigliano non può lasciare ta di arrivo, ne applaudono la pas-
mini di poca fede, forse. Per Zagni troppo vantaggio a Rincope Jet, co- sarella finale in virtù anche della
e Smorgon, no: quattro giorni do- sì dietro la macchina dà la carica rottura di Rodeo dei Venti, che
po, accettano un altro ingaggio a al suo allievo. Che lo ripaga con sembrava in grado di imporsi.
Vinovo. Sul miglio, il favorito Riccio una rabbiosa rottura al momento Non è il padre, Varenne, perché
Riz sfonda in 600 metri. Lui, a quel dello stacco… nessuno sarà mai come lui. Ma
punto, pensa di andarlo a pungola- Il 16 giugno si torna a Torino, an- non è neanche come mamma Isot-
re all’esterno, ma entrando sulla cora sui 2.060, ancora con i nastri, ta Gas, cavallotta che dopo un pro-
penultima curva sbaglia. Corsa fi- ancora con il numero 1. Stavolta mettente avvio di carriera (due vit-
nita? Neanche per idea: Smorgon però Smorgon non esagera, Remo torie nelle prime due uscite) ha
lo rimette di trotto, lui inizia un in- si mette quarto e sposta sulla retta combinato davvero poco e da fat-
seguimento che si ferma al rag- di fronte, passa davanti al chilo- trice ha già prodotto Pandora Gas
giungimento del secondo posto solo metro e annichilisce gli avversari (da Uronometro). Remo Gas non è
perché l’allievo di Bellei si inventa con un mezzo miglio finale in l’uno e non è l’altra: è una delle
una “chiusa” in 28”8 per vanificare 57”5, una misura che autorizza la migliori frecce all’arco di Marco
l’impresa del figlio di Varenne. riapertura del libro dei sogni… Co- Smorgon in vista del Giorno dei
Smorgon è il più francese dei dri- sì, il 6 luglio, si respira un’aria Giorni, quello del Derby. Perché
ver italiani, Remo Gas ha dimo- particolare. La consacrazione av- quando si pensa al suo futuro, ve-
strato coraggio da vendere, l’ippi- viene sulla pista di casa, dove si dendolo correre, è impossibile non
ca italiana boccheggia mentre corre il Nazionale, una delle prove pensare al suo primo nome: Radio-
quella transalpina prospera: logi- più significative in chiave Derby, so. Hai detto niente…
28
Un proprietario, un cavallo,
un sogno...
di Elibus
Non vogliamo attribuire al Trottatore particolari doti beneauguranti ma di Remo Gas ne avevamo parlato in tempi
cosiddetti non sospetti… nel Trottatore n. 6 del 2012 a pag. 29, quando il cavallo lasciava presagire un’esplosione
annunciata… giusto dunque ritornare a parlare con il proprietario alla luce del gran successo nel Nazionale, Gran
Premio vicerè dei tre anni… per dare un seguito ad una storia che abbiamo avuto il piacere di seguire fin dall’inizio
S
e ancora fate parte della
categoria dei veri appas-
sionati, quelli che quando
REMO
guardano un puledro non
vedono solo i soldi ma so-
gni da realizzare, allora fermatevi
qualche istante mettetevi comodi e
a tutto Gas...
leggete questa storia, perché ne
vale proprio la pena.
Avete presente il film sul grande
Secretariat, “Un anno da ricorda-
di Elisabetta Busso
re”, bene qui la storia è in parte si-
mile, anche se ovviamente nessu-
L
a storia di Remo Gas co- veloce che lui aveva seguito da non ebbe scelta, ri-
no vuole mettere a paragone il mincia da puledro quan- molto vicino durante la carriera. chiamò l’Anact e
do ancora scorazzava La trattativa durò circa un mese non essendo ancora
grande cavallo con il nostro prota- nei paddock dell’alleva- ma interessante e particolare fu il stato stampato il li-
mento di Edoardo Ga- momento della decisione, che non bretto, il nome divenne proprio
gonista, solo che invece di una spari. In comune con chi gli avreb- venne presa per il prezzo o per la Remo Gas.
proprietaria c’è un proprietario, e be cambiato la vita, la regione, il
Veneto. Alberto Zagni gentleman
morfologia, ma soprattutto per il
nome. Infatti l’allevatore aveva
Il puledro fu portato a fine settem-
bre da Marco Smorgon all’Airale, a
invece di un purosangue abbiamo proprietario è un amante delle bel- mandato la lista provvisoria con i dicembre “Smorghy” chiamò Za-
le cose, in particolare se sono a tre nomi, come si conviene al- gni per dirgli che il cavallo aveva
un trottatore, che ad oggi ha già quattro zampe. Un giorno il suo l’Anact, con preferenza per il no- lavorato in 2.30…
veterinario gli disse di andare nel- me di Radioso Gas. A quel punto “Quando mi disse il tempo pensa-
cominciato la sua scalata per la tri- l’allevamento di Gaspari per vede- Zagni fu fermo sulla decisione “O vo si riferisse all’altro cavallo che
re un certo puledro, figlio di Va- gli fai cambiare il nome o io non lo ho da lui, quando capii che si rife-
plice corona, vincendo il Naziona- renne e Isotta Gas, figlia a sua vol- voglio!”. riva a Remo, gli chiesi se non fosse
le… ta di Cilesia cavalla classica molto Parole chiare e coincise, Gaspari diventato ‘matto’ e così per tre
29
mento di Remo alle mani esperte
di Marco Smorgon, in una scude-
ria dove per emergere devi avere
delle ottime gambe, un ottimo mo-
tore e tanta testa, perché i “colle-
ghi” sono spietati, allora c’erano
Rotary Ok, Rocco Grif, Ruty Grif,
Romanesque e Revillon, alcuni tra
i migliori della leva del 2010.
Quando Marco Smorgon chiama
Zagni per informarlo che il cavallo
aveva lavorato in 2.30… ecco la
reazione “Ma sei matto?!? Io ho
solo questo puledro e voglio che mi
dia sì dei bei risultati, ma con cal-
ma, con i tempi giusti, voglio che il
cavallo venga rispettato al massi-
mo e che mi faccia vivere al più
lungo possibile questo sogno, il so-
gno di avere tra le mani un cam-
pione”. Un anno da ricordare: una storia che può essere paragonata a... Remo Gas
Ma ora veniamo a tempi più recen-
ti: con Zagni riviviamo il periodo dare a correre a Parigi sulla pista dentro un film, fatti di tanti mo-
invernale, quello successivo al nera, nella città più affascinante menti particolari. Il primo è stato
Gran Criterium, rottura con squali- del mondo, è stato per me come proprio quello di andare a cercare
fica ed al record dei due anni con sfogliare un libro di mille pagine il dvd del film “Un anno da ricor-
1.15.5 rosa, di quelli che vorresti non ar- dare” che, inutile dirlo, mi ha
“Remo mi sembrava stanco, ed rivare mai alla fine, per vivere a riempito il cuore di adrenalina,
inoltre le corse alle quali perso- fondo quelle emozioni. Remo mi ha una storia veramente simile alla
nalmente puntavo erano in prima- fatto sentire veramente un pro- mia, che non conoscevo e che ho
vera, quindi non senza le ‘urla’ di prietario importante, ero in tribu- visto nel momento più adatto. Il
Smorgon ho deciso di riportare il na con un cavallo figlio del grande secondo di andare a cenare la se-
cavallo in allevamento a riposo Varenne, che su quella pista aveva ra prima in un ristorante molto ca-
per il periodo invernale. Con lui in fatto rabbrividire il mondo.” ratteristico che si trova davanti
quei mesi ho vissuto delle espe- Passano alcuni altri mesi e si arri- alla palazzina di caccia dei Savo-
rienze uniche. Ricordo in partico- va ad inizio luglio: è giunto il mo- ia, a Stupinigi, dove ero stato anni
lare una domenica molto nebbiosa mento di provare a fare il grande prima, e che avevo detto che sem-
come ci sono spesso dalle nostre passo, quello che può essere tanto mai avessi avuto la fortuna di ave-
parti, abbiamo messo un tavolo in una grande gioia, tanto un grande re un cavallo che avesse disputato
mezzo al paddock di Remo e con dolore, ma come diceva la proprie- un gran premio, la sera prima sa-
Edoardo e un altro amico ci siamo taria di Secretariat “non vivrò il re- rei andato a mangiare lì. “Il nostro
bevuti una bella bottiglia di vino sto della mia vita nel rimpianto di ristorante è un portafortuna per i
rosso, sognando grandi corse con non averci provato”. E allora che nostri clienti, vedrà domani Lei
Remo che ci gironzolava attorno Nazionale sia! vincerà” le parole del titolare del
incuriosito da questi tre matti. So- “Remo è un cavallo che si è sem- locale quando gli ho raccontato
no quelle cose che a raccontarle pre guadagnato tutte le sue vitto- del perché della cena. Il giorno
difficilmente si può capire davvero rie, con lui è meglio non pensarci della corsa ho passato la mattina-
cosa si prova.” neanche a partire, perché con i ta con Remo nelle scuderie di Mar-
Le corse successive saranno tutte suoi problemi di passaggi si ri- co, guardando questo cavallo con
più o meno così, lui che vince a schia di buttare via tutto, ne con- occhi diversi, scrutandolo nei mi-
spasso, lui che sbaglia ed insegue segue che le sue sono sempre rin- nimi particolari per cercare di co-
dimostrando di andare di più de- corse alla testa del gruppo, si è gliere qualche segno, e nel mio
gl’altri. Arriva la Francia, dopo che sempre guadagnato ogni centime- cuore, gli dicevo “fai la tua corsa!”
a Torino fa qualcosa di mostruoso tro di corse, ma andare a ripren- Ore interminabili, che avrei voluto
dopo il suo solito balletto sulla se- dere cavalli del calibro dei cam- non passassero mai, vivere a fon-
conda curva, quando era quasi ai pioni che avrebbe trovato sulla do questi attimi, queste emozioni
lati del leader, perde una cinquan- sua strada nel gran premio, pote- perché una volta che la macchina
tina di metri, insegue su di una pi- va non essere semplice. I giorni ha staccato i cavalli, tutto cambia,
sta molto allentata e arriva vicino a che hanno preceduto la corsa, so- nel bene o nel male…
Riccio Riz, a media di 1.13.5 “An- no stati vissuti veramente come Il resto lo sapete già…”
30
TROTTO & REGINE
Il segreto di Prussia?
Una linea femminile di gran classe
di Martina Nerli
I
gran premi nell’ippica si di- è il miglior figlio di Yankee Glide, madre, Iadi Lb
sputano con un obiettivo, eletto cavallo dell’anno in Usa nel (1985, da Florida
quello di fare selezione. Tal- 2004 dopo aver eguagliato a due Pro e Starita Lobell)
volta, la qualità e la classe anni il record del mondo stabilito è una delle femmine
sono già al top all’origine di da Mack Lobell. Ma il vero segreto italiane più importanti dell’ultimo
quella meravigliosa filiera del ca- è la linea femminile: la prima ma- trentennio, ha addirittura ben di-
vallo da corsa con la genealogia. E’ dre Elvezia (2001, da Pine Chip e ciassette eredi in attività. È ricor-
il caso di Prussia, la cui carriera Udora Lb) porta con se un patri- data come la grande antagonista
strepitosa sembrava già scritta in monio genetico di altissima qualità del campionissimo Indro Park, nel-
quell’albero genealogico di assolu- e come tale ha già quattro buoni l’edizione 1988 del Gp Nazionale
to pregio. Il padre, Ken Warkentin prodotti in pista, mentre la terza formarono un accoppiata strepito-
31
PRUSSIA 1.11.3 - € 93.634
F.B. nata il 12/5/2009
Allevatore: SCUD. SANT’ANDREA SRL
BALTIC SPEED
VALLEY VICTORY (USA)
KEN WARKENTIN (USA)
SUPER BOWL
TAGLIABUE (USA)
1.53.3 - $ 904.600 DOUBLE COVERAGE
JAMBO (USA)
HOMESICK
LOUISA (USA)
VICTORIOUS LOU
ARNIE ALMAHURST
ARNDON (USA)
1.54 - $ 272.023 ROYDON GAL
PINE CHIP (USA)
1.52.3 - $ 1.727.303 SPEEDY SOMOLLI
ELVEZIA (ITA)
SUPER BOWL
SUPERGILL (USA)
1.53.3 - $ 664.194 WINKY'S GILL
UDORA LB (ITA)
1.15.8 - € 27.800 FLORIDA PRO
IADI LB (ITA)
1.14.8 - € 256.483 STARITA LOBELL
dri classiche del nostro allevamen- gala scintille e che si percepiva fin
to. Quando la genealogia è questa, i da puledra, quando i soci della scu-
prodotti sono sempre eccelsi e lo deria Verner l’hanno acquistata.
sanno bene gli allevatori italiani Il suo debutto nel circuito classico
che puntando sempre sulla qualità, è stato il Gran Premio D’Europa
ormai hanno scoperto la ricetta Filly, andato in scena occasional-
dell’incrocio perfetto. Prussia na- mente all’ippodromo di Torino lo
sce così, sui prati dell’allevamento scorso 29 giugno. Di fatto è stato il
Sant’Andrea di Piero Eigenmann primo confronto di vertice tra fem-
Prussia a Charlottenlund con quel sangue blu che in pista re- mine di quattro anni e lei non ha
32
Entusiasmo dopo il successo nell'Europa Filly con l' "entourage" della cavalla, Edoardo Gubellini e Piero Eigenmann, allevatore di Prussia
mancato l’appuntamento, metten- so con un bel 13, ma soprattutto la ma in pochi metri Prussia sfila
do in mostra la sua crescita espo- dando evidente segnale di una ri- in testa su Plutonio, mentre il con-
nenziale con parziali da capogiro. trovata qualità abbinata a vigore trofavorito Probo Op è ancora per
Al via in seconda fila con il numero atletico e freschezza mentale, la le retrovie, 58.5 gli 800, la corsa
nove attaccato al sediolo ma scat- sintesi perfetta dell’ottimo cavallo per Gubellini sembra facile, al co-
tante quanto basta per evitare le da corsa. mando detta lui l’andatura. 13.5 il
numerose rotture in partenza, al Due vittorie consecutive sempre km e a quel punto scatta Edy Moni
passaggio era già nei dintorni della sulla pista selettiva di Stupinigi e con Probo che vola il gruppo e af-
rivale Per Amore Gual che nel frat- nasce l’idea di andare altrove, do- fianca Prussia che però cambia
tempo si era assicurata il comando. ve forse l’ippica è più apprezzata, marcia e non si fa prendere. Probo
Ad un km dal palo si è acceso il dove il “made in Italy” viene anco- Op rimane secondo e terzo finisce
match tanto atteso: Prussia-Per ra considerato l’elite. A Stoccolma, fortissimo Paper Caf con D.Di Ste-
Amore Gual. L’allieva del pungente il 26 maggio Prussia conferma una fano. Ancora una volta il cronome-
Gubellini con un giro conclusivo ar- super prestazione e abbassa il suo tro segna 1.12.1 sui 2200 mt, sen-
rembante ha attaccato la femmina record personale portandolo a za alcun segno di fatica, quasi a
di Bellei, 28.4 a chiudere, a metà 1.11.3, numeri da capogiro ma che sfiorare la sabbia conquista il suo
retta la vittoria era già in tasca e la non bastano per aggiudicarsi il decimo successo su quindici corse
targata Gual si è arresa ad un se- gradino più alto del podio quando in carriera, mentre Gubellini porta
condo posto comunque onorevole, trovi in corsa quel mostro di Deli- a casa il quinto trionfo nel circuito
medaglia di bronzo per Pancottina cious con D. Reden in sulky che ti classico del 2013.
Bar con Massimiliano Castaldo. piazza un 1.10.7 secco. 9 giugno, La produzione italiana di trottatori
Il cronometro segna 1.12.3 sui altra corsa, altra storia, siamo a nati nel 2009 è una continua sor-
1600 mt e il km finale percorso Charlottenlund e nonostante il nu- gente di campioni e se nei primi
tutto di fuori in 1.11.8. Prestazione mero dodici di partenza, l’erede di passi soltanto qualcuno si era mes-
forse scontata come si evince dalla Ken Warkentin chiude la partita in so in mostra con doti eccelse, come
quota al totalizzatore di 1,92 ma le 11.9 sul doppio chilometro. La ca- Pascià Lest, oggi non c’è un leader
ultime eclatanti prove fornite in valla rientra in Italia pronta per af- incontrastato e soprattutto il gran
Scandinavia parlavano chiaro, la frontare la sua prima sfida classica trotto in rosa, ha mischiato le carte
cavalla era tornata al top. Risolti i ed è un successone, Dopo l’Euro- in tavola nella corsa all’assegna-
problemi fisici con ben tre mesi di pa, soltanto tredici giorni dopo, il zione della supremazia generazio-
stop in paddock e un restyling grif- Gp Città di Follonica, per la prima nale. Prussia è solo all’inizio della
fato Gubellini si è ripresentata in volta nella storia allungato a 2200 sua luminosa carriera ma il passa-
pista per la prova di riqualifica il mt. Il numero è ancora quello, il porto per un futuro importante in
21 aprile a Torino dove ha sorpre- nove, altra partenza in seconda fi- razza è già suo.
33
Alle origini del trotto - Le Madri base
Midnight
nona puntata
di Ezio Cipolat
M
idnight nacque nel der Farm per essere impiegato a dare corpo e impul-
Kentucky, all’A- produrre cavalli d’andatura, alla so al suo grande all-
lexander Farm (al- sella e all’attaccato. evamento di Palo Al-
tre fonti indicano la Pilot jr si mise in luce come eccel- to, a Memlo Park in
Woodburn Farm, a lente padre di fattrici: oltre a Mid- California, la portò dall’altra parte
Versailles sempre nel Kentucky) night e Katkleen produsse tra le al- del continente americano. In Cali-
nel 1865, proprio nei giorni in cui, tre Tackey, madre di Pilot Medi- fornia l’ormai non più giovane
dopo cinque anni di sanguinose um, il papà di Peter the Great, e Midnight produsse nel 1882, ac-
battaglie, le ultime unità confeder- Miss Russel, da cui la straordinaria coppiata a Prescott, Lady Kerner,
ate furono costrette a deporre le Maud S. che in sei anni (dal 1879 che avrà un’influenza determi-
armi, mettendo fine ad una guerra al 1885) migliorò per sette volte il nante nella riuscita di questa linea,
civile che costò 600 mila morti. La primato del mondo, fissandolo il e nel 1884, con Electioneer, il suo
guerra, però, aveva dato impulso 10 luglio 1885 sulla pista di Cleve- ultimo prodotto, Electricity.
all’allevamento del cavallo, sia da land, in prova contro il tempo, a Le fortune della famiglia Midnight
sella sia da traino leggero, e pro- 2.08 ¾, vertice che risistette per sono esclusivamente da attribuire
prio il Kentucky, coinvolto solo undici anni. a Noontide e a Lady Kerner. La
parzialmente nelle vicende bel- Midnight, per quanto si sa, aprì la prima, che in origine portava il
liche, diventò il fulcro di questa at- sua produzione nel 1869 con Mi- nome di Miotide, venne venduta
tività, grazie alle sue immense pra- das, l’anno dopo diede Dawn e poi per 80 dollari ad un proprietario
terie di bluegrass. Noonday, Beaumont, questi stal- del New Jersey, il quale l’accoppiò
Come l’altra madre base Kathleen, lone, e nel 1874, da Harold, la con Alcantara. Dal connubio
anch’essa nata all’Alexander femmina Noontide 2.20½. Succes- nacque Rosy Morn, che con Bow
Farm, Midnight aveva una madre sivamente Midnight fu venduta al Bells (fratello pieno di Chimes)
purosangue, Twighlight, nata dallo colonnello Richard West di Lexing- diede Weedding Hour, poi ribatez-
stallone Lexington, un consan- ton per il quale nel 1876, dopo Day zata Morning Bells, che diventò la
guineo di Diomed. Twighlight pro- Breack che non ha lasciato traccia, fattrice base della Casteton Farm
dusse Midnight accoppiata a Pilot generò Jay-Eye-See, da Dictator, di David M. Look.
jr, grigio figlio dell’ambiatore fran- un castrone che fu il primo cavallo Morning Bells nel 1907, già inseri-
co-canadese Old Pacing Pilot, un a trottare in 2.10, primato ottenuto ta nel parco fattrici della Castleton,
morello dal gran carattere nato nel a Providence che però rimase tale diede con lo stallone Todd (da Bin-
1826 nel Quebec ed esportato per un solo giorno: ventiquattro gen) quella che è considerata una
quattro anni più tardi all’Alexan- ore dopo, infatti, gli fu strappato delle migliori mamme di tutti i
da Maude S che a Cleveland, da-
vanti a migliaia di spettatori,
“volò“ in 2.09¾. Passato all’ambio,
Jay-Eye-See a 14 anni si espresse
in 2.06½, misura “supersonica“ ai
tempi anche tra i pacer.
L’eccellente riuscita di Midnight
come mamma non poteva certo
passare inosservata. Così il sena-
tore Leland Stanford, che proprio
Lower Power in quegli anni era impegnato a Crowning Classic
34
stalloni (quali Noble Victory,
Texas, Florida Pro, Coktail Jet e
Pine Chip), alcune delle più forti
femmine americane (come Elma,
Keystone Pioneer e Kit Lobell) e
tanti altri primaserie, anche ital-
iani ancora attuali tra i quali Lover
Power e Mago d’Amore.
Elma Il primo “acuto“ dei tempi moderni
di questa famiglia fu il vincitore
dell’Hambo 1940 (e del Kentucky Emily Ellen
Futurity) Spencer Scott la cui terza
madre era Emily Ellen. Un acuto al
quale fece seguito una ventina
d’anni dopo quello di Elma, terza
nell’Hambletonian ma poi assoluta
protagonista sulle piste europee
(prima nell’Elitlopp e nel Lotteria,
seconda nell’Amérique) la cui ava
d’origine era invece Great Patch e
Spencer Scot derivava quindi da Polly Pry, dan-
do così l’inizio ad una alternanza Pine Chip
che sta andando avanti sino ai
nostri giorni.
Da Emily Ellen risalgono Emily’s
Pride (dalla quale il fondamentale
Noble Victory), la fuoriclasse Key-
stone Pioneer (e i suoi eredi Key-
stone Patriot, Kit Lobell, Lavec
Kronos e Raja Mirchi), oltre a
Florida Pro (protagonista con
Speedy Somolli di uno “storico“
Ayres Hambletonian), l’ex primatista del Mago D’Amore
mondo Pine Cip e Crowning Clas-
tempi, Emily Ellen, madre di dieci sic, al “milionario“ Fool’s Goal e Ayres (papà di Top Hanover) e dai
prodotti in 2.10, tra i quali Lee l’eccellente, anche come stallone, tanti eredi di Cassing Hanover,
Tide, il padre di Spencer. Classic Photo, i due vincitori del sorella della mamma di Ayres e
L a d y K a r n e r , d a p a r t e s u a , Derby tedesco General November madre della citata Elma: Texas,
trasferita alla Stony Ford Farm, vi- e Oscar Schindler Sl e di quello Japa, Tarport Lizzy, Golden Om,
cino a Goshen, nello stato di New svedese S:t Goran e la nostra bril- Mol degli Dei, Evelyn Newton e
York, nel 1896 diede Polly Pry, da lantissima Lover Power. Uweny e poi ancora i vincitori del-
Prince George. Polly Pry a sua La branca di Polly Pry è invece il- l’Amérique Coktail Jet e Abano As
volte produsse Fan Patch, vin - lustrata dall’Hambletonianwinner sino a Mago d’Amore, in un
citrice a Lexington nel 1913 della sussegguirsi di grandi nomi.
Walnut Hall Cup e poi madre di Per il trotto italiano nel tempo
Great Patch, del 1920 da Peter The sono stati importati dagli Usa di-
Great. Questa Great Patch fu ac- versi buoni rappresentanti facenti
quistata da Henry Hudson Knight capo alla madre-base Midnight: si
che stava raccogliendo fattrici di è già citato Crowning Classic, ma il
qualità per la sua Almahurst campione di Mauro Baroncini è so-
Farm. lo l’ultimo di una serie compren-
Nel giro di pochi decenni, attraver- dente dei maschi che hanno fun-
so le eredi di Emily Ellen e Great zionato in Italia come razzatori,
Patch il sangue di Midnight si dif- tra i quali si possono ricordare
fuse in ogni dove dando vita ad Way Ahead, Paleface Hanover,
una famiglia di straordinaria im- Velvet Demon, Scotch Dean, Isaac,
portanza, dalla quale vengono “so- Judkin e Aztec. Nomi ora quasi di-
lo“ tre vincitori d’Hambletonian menticati, ma che hanno dato il
(Spencer Scott, Emilys Pride e loro buon contributo alla riuscita
Ayres) ma che comprende grandi Noble Victory di questa linea.
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Diagnosi e trattamento
della distocia nella fattrice
di Jana Gasparin
D
opo undici mesi di gestazione, il momento vescicale o rettale sono possibili evoluzioni delle con-
del parto nella fattrice è in proporzione trazioni, o ancora rottura di vasi con emorragie co-
molto rapido. In circa mezz’ora da quan- piose che possono rapidamente portare a shock e
do si ha la rottura della placenta e la fuo- morte.
riuscita del fluido allantoideo (cosidetta Quindi come tutte le emergenze il fattore tempo è de-
“rottura delle acque”), il puledro avvolto dal sacco terminante per un buon esito.
amniotico dovrebbe far capolino dapprima con gli ar- Le cause che determinano una distocia possono esse-
ti e poi con il muso dalla rima vulvare e uscire gra- re dovute a fattori riguardanti la madre, come nel ca-
dualmente con l’aiuto delle ritmate e forti contrazioni so dell’inerzia uterina, ovvero una deficiente contrat-
della madre. tilità dell’utero che spesso si verifica in fattrici anzia-
Se tutta questa sequenza non viene rispettata, nei ne o debilitate da altre malattie.
tempi e nella presentazione del puledro, siamo di Ci sono fattrici che possono avere un canale del par-
fronte a una situazione chiamata distocia. to molto stretto per conformazione o perché affette
Il parto distocico è una situazione di emergenza, a da fratture del bacino o da una lussazione sacro- ilia-
volte molto grave, che mette a rischio sia la vita della ca, entrambe condizioni che impediscono ed ostrui-
fattrice che quella del puledro. É un’emergenza in- scono il passaggio del feto nel canale del parto.
nanzitutto perché generalmente il parto avviene di Ancora, fattrici affette da placentite, possono avere
notte e senza assistenza, quindi dall’inizio del parto e una prematura separazione utero- placentare che esi-
della distocia fino al momento in cui si interviene il ta in quello che vie detto red bag. In condizioni nor-
tempo trascorso può risultare eccessivo e spesso il mali, al momento del parto la placenta si dovrebbe
puledro nel frattempo muore per asfissia. rompere in prossimità della cervice a livello della stel-
Per quanto riguarda la fattrice, i danni dovuti alla di- la cervicale e permettere al feto di uscire. Se questo
stocia sono molto gravi sia per la debilitazione fisica non succede si nota che dalla rima vulvare sporge un
dovuta alle continue contrazioni inefficaci, ma soprat- sacco rosso (all’apparenza sembra un pallone da ba-
tutto per le conseguenze all’apparato genitale che ne sket), la placenta appunto. Questa non rottura della
possono scaturire. Rotture uterine, prolasso uterino, placenta impedisce il normale proseguimento del par-
to in quanto il puledro non è in grado di romperla e
resta imprigionato ed asfissiato. É necessario in que-
sto caso con delicatezza ma anche con decisione rom-
pere questo sacco e subito si avrà la fuoriuscita del li-
quido allantoideo e si dovrebbe intravedere il pule-
dro.
Evenienza rara ma possibile causa di distocia è la
torsione uterina. In questo caso l’utero gravido ruota
su se stesso a livello della cervice e impedisce che si
abbiano tutte le tappe del parto. É un’emergenza gra-
ve perché si ha una notevole compromissione vasco-
lare dell’utero della fattrice e porta a morte il puledro.
Più frequenti sono invece le cause di distocia legate al
feto, più precisamente i casi di un suo malposiziona-
mento.
Durante la gestazione il feto, che occupa generalmen-
Figura 1. Tipico aspetto di un parto distocico riferito per taglio cesareo.
te uno dei due corni uterini, è posizionato con la sua
In questo caso si trattava di una presentazione anteriore con posizio-
ne ventrale, come si deduce dall’orientamento dorsale della suola colonna vertebrale appoggiata sull’addome della ma-
degli zoccoli dre. In prossimità del parto, il puledro si “gira” e si
36
Figura 2. Rappresentazione schematica dei più comuni tipi di distocia
37
prepara ad essere espulso: la sua presentazione cor- rare vasi che danno origine a emorragie imponenti.
retta è quella anteriore (si presenta di testa), in posi- Inoltre ricordo che i puledri, a differenza ad esempio
zione dorso- sacrale (la sua colonna vertebrale è ri- dei vitelli, soffrono velocemente di anossia al parto e
volta verso l’osso sacrale della madre) e la sua postu- possono rapidamente morire o addirittura dopo la
ra è con le estremità estese (gli arti sono paralleli in nascita riportare danni da ipossia a volte irreversibili.
estensione con la testa con il collo esteso in mezzo). Un medico veterinario dovrebbe tener conto di questo
Il caso più frequente di malposizionamento fetale è fatto, dei danni che si possono procurare con le mani-
quello in cui uno degli arti (o entrambi) è piegato e polazioni vane e, se la distocia non si risolve in poche
non si inacanala con l’altro. Generalemente è il carpo manipolazioni, dovrebbe proporre all’allevatore le al-
flesso ma si possono avere situazioni in cui la spalla tre possibili opzioni: la fetotomia, il parto cesareo o
si presenti flessa. l’eutanasia.
Ancora posizioni anomale sono legate al posiziona- La fetotomia è una pratica molto cruenta e invasiva
mento della testa che può o essere deviata da un lato ma efficace nel risolvere la distocia. Inoltre è una pra-
o ventralmente in basso. In questi casi la presentazio- tica che può essere eseguita direttamente in campo e
ne è corretta ma non la posizione. di costo contenuto. A puledro morto la tecnica consi-
Possono succedere condizioni in cui il puledro a fine ste nel tagliare a pezzi il puledro ancora all’interno
gravidanza non si gira e si ha un parto distocico da dell’utero con un’apposita attrezzatura chiamata ap-
presentazione posteriore, ovvero il puledro si inca- punto fetotomo. Può essere parziale, ovvero si taglia
nala con il posteriore. Se la postura è corretta si ve- solo la parte incastrata e poi si procedere con l’estra-
dranno spuntare gli arti ma saranno i posteriori op- zione del restante feto, oppure totale.
pure non si vedranno gli arti e ad una manipolazione È una tecnica che deve essere eseguita solo da veteri-
interna si sentiranno o i garretti o addirittura la schie- nari molto esperti, utilizzando molti liquidi lubrifican-
na del puledro. ti a fattrice sedata.
A volte il puledro si può incanalare con tutti e quat- Alternativa più costosa ma più pulita è l’inviare pres-
tro gli arti contemporaneamente. so una clinica attrezzata la fattrice per un taglio cesa-
In tutte queste situazioni il parto è impossibilitato. reo.
Ancora cause legate al feto sono dovute a malforma- A volte, a differenza della fetotomia, se i tempi sono
zioni di quest’ultimo come l’essere affetto da idroce- brevi, il taglio cesareo permette di estrarre il puledro
falia. vivo e inoltre è risolutivo anche per situazioni come la
Ancora parti distocici possono essere legati alla pre- torsione uterina o nel caso di ristrettezza del canale
senza di gemelli. E’ un’evenienza rara nella cavalla, del parto. Inoltre evita tutti i traumatismi dovuti alle
perché di solito il veterinario interviene eliminando trazioni e alle manipolazioni delle varie strutture ge-
uno dei sue sacchi manualmente al momento della nitali.
diagnosi di gravidanza. Nel caso in cui la diagnosi Nel caso del taglio cesareo la cavalla viene messa in
non venga fatta e la gravidanza gemellare venga por- anestesia generale in decubito dorsale. L’approccio
tata avanti, di solito uno dei due feti viene riassorbito generalmente avviene sulla linea mediana dell’addo-
o va incontro a mummificazione o ancora abortito. Se me dove, aperta la cavità addominale, si cercherà di
invece la cavalla riesce a portare alla fine la gravidan- reperire il corno uterino gravidico. Si procederà
za, può succedere che al parto entrambi i puledri si quindi con un’incisione dell’utero e all’estrazione del
incanalino contemporaneamente ostruendo uno puledro che verrà immediatamente portato in tera-
l’uscita all’altro. pia intensiva per accertarsi della sua vitalità e per le
Cosa fare quando ci si trova di fronte ad un parto di- prime cure del caso. In seguito si procede con l’estra-
stocico? zione di tutta la placenta, alla sutura dell’utero e del-
Manipolazioni inappropriate o la trazione dagli arti di l’addome.
un puledro che non esce non servono se non si ha Il decorso post operatorio in caso di taglio cesareo
idea del motivo che ne impedisce la fuoriuscita. consiste in due mesi di box per la fattrice, poiché è
La presenza di un medico veterinario dovrebbe esse- necessario che la ferita chirurgica addominale guari-
re d’obbligo. Quest’ultimo innanzitutto può fare una sca in maniera ottimale e si evitino cedimenti con
diagnosi corretta e se possibile intervenire cercando conseguente formazione di ernie incisionali. Per
di riposizionare il feto. Con manipolazioni molto deli- quanto riguarda il futuro riproduttivo della fattrice,
cate e accorte nei casi in cui si abbiano arti o a volte in base alla nostra esperienza, non ci sono controin-
anche la testa flessi, si può tentare di respingere in- dicazioni o difficoltà a rifecondare anche nella stessa
dietro il puledro e riposizionare l’arto in maniera cor- stagione di monta, senza sostanziali differenze nel-
retta e poi con trazioni controllate e in sincronia con l’ottenere una gravidanza e nel portarla a termine ri-
le contrazioni uterine della madre provare ad aiutare spetto alle altre fattrici.
l’uscita del feto che a quel punto non dovrebbe essere In conclusione la distocia è un’emergenza e come tale
difficoltosa. Le manipolazioni sono rischiose per l’in- va gestita. Tempestività nell’intervento e gestione con
tegrità dell’apparato riproduttivo della fattrice: si pos- cognizione di causa da parte dell’allevatore e del vete-
sono creare infatti lacerazioni deleterie come rotture rinario sono fondamentali per la risoluzione senza
uterine o creare fistole retto- vaginali, o ancora lace- complicazioni ulteriori del parto distocico.
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PERSONAGGI TOSCANI DEL TEMPO CHE FU
Guido Nesti
una vita per il trotto
di Antonio Berti
C
onobbi Guido Nesti che ero poco più di un a lavorare per Trotto Italiano. Per una
ragazzo, avevo preso da poco la patente di breve intervista, mi presentai in scude-
guida. Già, era il 1950 quando cominciai a ria da Guido Nesti, eravamo a Monte-
frequentare l’ippodromo invitato da amici catini, e lui, mi squadrò e mi disse:
di pari età che avevano i genitori appassio- “Scusi, ma lei, per caso, è uno di quei ragazzi che a
nati di ippica. Alle corse, di tanto in tanto, c’ero già Firenze stavano dietro la rete alle Mulina?” Certo, gli
stato, ma si trattava del galoppo che, a dire il vero, risposi, sono proprio io uno di quelli, ma via quel “lei”
non mi aveva esaltato. Belli i cavalli, ma tutto finiva lì. e diamoci del tu. Così nacque questa amicizia che è
Per dirla con Emilio Cecchi nel suo “Corse al Trotto”, durata fino alla morte di Guido avvenuta il 16 novem-
a proposito dei dipinti di Degas, anche a me i puro- bre 1980 all’età di 79 anni.
sangue piacevano più all’insellaggio e nel tondino che Guido era pisano e il padre curava i cavalli delle scu-
in corsa. derie reali di San Rossore. Poi, giovanotto, il trasferi-
Per passione, seguivo l’automobilismo, adoravo la mento a Montecatini dove Guido si mise a fare il vet-
Mille Miglia, un po’ il ciclismo, Bartali naturalmente, turino. Con la carrozza portava in giro i turisti e un
e tifavo per la Fiorentina. Ma un giorno, “trascinato” percorso obbligato era quello stazione-ippodromo e
da questi amici, appunto, approdai alle Mulina. Con
precisione, era il 1° di ottobre del 1950, domenica. Fu
un amore a prima vista. Al contrario del galoppo, mi
colpì la vivacità della corsa, la partecipazione e l’entu-
siasmo della gente, il colore dei protagonisti e intuii
anche tanti altri aspetti positivi che poi scoprii con il
tempo. L’impatto con questo mondo fu fantastico e mi
conquistò. Tanto mi conquistò che, non senza dolore,
ho abbandonato le Mulina solo il 27 marzo del 2012
quando l’impianto fiorentino del trotto chiuse i bat-
tenti. Quasi 62 anni di fedeltà assoluta.
Ma torniamo a Guido Nesti che è l’argomento del no-
stro articolo. Alle Mulina, adiacente al viale del Pega-
so, c’era una fila di box che, protetti da una rete, era-
no visibili anche dal piazzale interno dell’ippodromo,
quello dell’ingresso. Qui aveva scuderia Guido Nesti
insieme ai figli Augusto e Romano che, a quei tempi,
era un ragazzino. Così noi, molto spesso, il tempo fra
corsa e corsa, lo passavamo attaccati a quella rete per
vedere tutto il lavoro che veniva svolto dagli uomini
sui cavalli, prima e dopo la corsa. La cosa ci appassio-
nava non poco. Così, giorno dopo giorno, si fece ami-
cizia con Guido e con i figli e si finì anche per fare il ti-
fo per i loro cavalli che, in qualche modo, li sentivamo
anche nostri. E lui, Guido, ci prese in simpatia. Poi,
nel 1953, quando iniziarono i primi lavori per la co-
struzione del nuovo impianto delle Mulina, i box furo-
no abbattuti e in quel punto fu costruita la nuova pa-
lazzina della direzione dell’ippodromo e un’epoca si
concluse. Agosto 1975. Scuderie del “Sesana”. Guido Nesti insieme all’autore di
Ristabilii i contatti con Guido nel 1964 quando iniziai questo articolo
39
Donas. Alla fine degli anni ’80,
scomparve anche Carlo, il figlio di
Claudio che aveva portato avanti
l’allevamento e la scuderia da cor-
sa, cavalli e fattrici furono venduti
e diverse fattrici finirono all’alleva-
mento Roc e a quello dei Bar e fu
un successo. Ne segnaliamo solo
due: Zaireska Bar, da Aspettami,
da Ala di Vento, da Sivigliana da
Primarosa e Filipp Roc da Rosell
Roc da Aspettami, da Ala di Vento,
da Sivigliana, da Primarosa. Sivi-
gliana ricalca la storia del brutto
La famiglia Nesti al completo: da sin. Guido, i figli Augusto e Romano e il nipote Francesco anatroccolo.
(figlio di Augusto) Ma torniamo a noi e a Guido Nesti
che, dopo Primarosa, divenne
viceversa per accompagnare gli Allora, mandata in razza, con Ca- sempre più un protagonista sulle
appassionati alla Sesana e, dopo le proni, Primarosa dette una femmi- piste toscane e vogliamo ricordare
corse, riportarli alla stazione. Alla na che fu “battezzata” Sivigliana. quell’ottima cavalla che fu Catarì
fine, però, Guido scelse di rimane- Poi, l’anno successivo, Primarosa che era veloce e potente, ma aveva
re fisso all’ippodromo. E non se ne ebbe un parto gemellare e, pur- una caratteristica che è difficile di-
pentì. troppo, morirono sia la mamma menticare: in corsa aveva l’abitu-
Molto attivo anche negli anni ’30, che i gemelli. Fu un grosso dispia- dine di mandare il muso a destra e
Guido si allargò notevolmente nel cere per papà Claudio e i figli, tutti a sinistra tanto che gli appassiona-
secondo dopoguerra riuscendo a appassionati come il padre. Ci fu ti la chiamarono la cavalla “no”.
mettere in piedi una fra le migliori attesa per vedere all’opera Sivi- Ma come non ricordare la scuderia
scuderie della Toscana. E fu pro- gliana, ma fu un disastro. Non era Bolivar che fra i suoi effettivi aveva
prio in questo periodo, la seconda fatta per correre. Fu rifiutata l’idea il classico Baimonti e il nutrito
metà degli anni ’40, che Guido rea- di venderla e Claudio, che era affe- stuolo dei portacolori della scude-
lizzò quel capolavoro che fu Prima- zionatissimo a Primarosa e quindi ria Bri che, se non andiamo errati,
rosa. Figlia di Spencer Mc Elwyn anche alla figlia, decise di metterla faceva capo ai signori Dellepiane.
ed Asmara, Primarosa, in pista per in razza. “Proviamo” disse. E fu la Chiediamo scusa se abbiamo sba-
i colori di Claudio Toniazzi - un pi- fortuna dei Toniazzi, ma non solo. gliato, ma la memoria che, con gli
sano proprietario di galoppo, poi Sivigliana si rivelò un ‘ottima fat- anni, può anche scricchiolare, ci
trasferitosi a Firenze e diventato trice dando, fra gli altri, Iriola, il porta a questo nome ben conosciu-
anche grande appassionato di trot- classico Italo, vincitore del Firen- to nel trotto. Scuderia Bri, appun-
to - si stancò di vincere da Firenze ze, Ala di Vento, e l’ottimo Arundo to, giubba cremisi, bracciali bian-
a Milano, da Bologna a Roma, da
Montecatini a Napoli. L’ultimo an-
no di attività, era il 1948, su 39
uscite, Primarosa conseguì 9 vitto-
rie e 21 piazzamenti restando fuo-
ri dal marcatore solo 9 volte. L’ul-
tima corsa la vinse a Milano il 24
novembre 1948 precedendo Ven-
toso, con Alessandro Finn, e so-
prattutto, Alessandro Da Bruno
con William Casoli. Alessandro da
Bruno, in pista per i colori della
scuderia Gonella, fu un buon pro-
tagonista di gran premi vincendo,
tra l’altro, nel 1951, il Premio Duo-
mo con la guida di Walter Baron -
cini.
Un cenno in più, però, Primarosa
lo merita, anche se di quello che
andiamo per raccontarvi, ne ab-
biamo parlato abbondantemente
su questa rivista diversi anni fa. Ippodromo Le Mulina: Guido Nesti e Catarì, la cavalla “no” verso la vittoria
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chi, berretto azzurro. Ne vogliamo
ricordare alcuni: il grigio Puccinia-
no, un figlio di Muscletone e Pie-
montesina che era una simpatia
solo a guardarlo, un buon cavallo
veramente; la potente Formazza
che un giorno, correndo al coman-
do respinse fin sul palo Birbone
che, insomma, non era l’ultimo ar-
rivato; Casciana, altra figlia di Mu-
scletone scattante e positiva, lo
sbrigativo Sarchiapone e il bisbeti-
co Greenock. Ne abbiamo ricordati
alcuni, eravamo in pieni anni ‘50,
tutti cavalli mantenuti in ottimo or-
dine da Guido e lo si vede dai risul- Guido Nesti in allenamento con Acquasparta che faceva parte dello squadrone dei fratelli
tati consultando gli annuari. E non Tellini di Pisa. Siamo alla fine degli anni Trenta
vogliamo dimenticare Barbano dei
fratelli Santi più volte portato al aveva anche scritto un libro su Bir- Romano e negli anni 70 furono ra-
successo da Guido. bone. La chiamavano la cavalla del rissime le apparizioni in corsa di
Alla fine degli anni 50 iniziò a cor- prete. Bene. Era una cavalla sim- Guido che, però, era sempre pre-
rere il figlio Romano e negli anni paticissima, veloce, di qualità e sente come allenatore e un allenato-
60 le presenze di Guido in corsa furba. Andava bene anche con Ro- re di lusso. I cavalli li guardava
diminuirono, ma quando c’era da mano, ma ogni tanto faceva qual- quando erano fermi, li studiava con
aggiustare un cavallo o da provar- che scherzetto. Così ci montava so- calma, poi li faceva vestire, attacca-
lo in corsa per verificare se l’asset- pra Guido, lei se ne accorgeva, e re e in pista trovava la soluzione agli
to era quello giusto, lui c’era sem- faceva la brava. Portava la ma- eventuali problemi. Fu un grande
pre. In particolare vogliamo ricor- schera e negli arrivi stretti, sem- preparatore di puledri, qualità che
dare, nella prima metà degli anni brava che capisse, allungava il mu- poi fu ripresa in pieno da Romano.
60, la Ravaglina, figlia di Mighty so in maniera incredibile. Ravagli- E Guido lavorò fino agli ultimi
Ned e Otite, quindi mezza sorella na fece incetta di centrali. E su giorni di vita nonostante gli acciac-
del classico Beethoven. Questa ca- questa cavalla Guido ci mise sem- chi dell’età. Le scuderie, i cavalli, i
valla era di proprietà di un sacer- pre del suo. colleghi, le discussioni accalorate,
dote che, appassionato di corse, Poi prese sempre più spazio il figlio erano la sua forza. Quattro chiac-
chiere al Bar, due battute e poi via
in pista, fin dalla mattina presto, a
lavorare i cavalli. Questa è stata la
sua vita e, va detto, anche piena di
soddisfazioni.
Quando Guido ci ha lasciati, il fi-
glio Romano era nel pieno della
carriera con tanti buoni cavalli in
scuderia e proprietari giusti. Per
questo il vecchio Nesti si “addor-
mentò” tranquillo ed è stato un be-
ne per lui. Poco più di 7 anni dopo,
per un male incurabile, in un mo-
mento in cui il lavoro andava al
massimo, Romano ci lasciò e, so-
prattutto, lasciò la moglie con
quattro figlie ancora molto giovani.
Per Guido sarebbe stato un dolore
terribile. Ma di Romano, della sua
carriera e anche della sua sfortu-
na, ne parleremo in uno dei pros-
simi numeri. Questa volta abbiamo
Scuderie delle Mulina: domenica 26 maggio 1940. Premio Firenze. Da sinistra vestiti da corsa
voluto parlare di Guido, un bravo
Guido Nesti, Omero Baldi ed Orlando Zamboni che tiene Pozzuolo, il vincitore della corsa.
Dietro in borghese il proprietario G.A. Pogliani. Da sottolineare come Pozzuolo, allenato da professionista, un personaggio del
Omero Baldi, fu affidato nell’occasione ad Orlando Zamboni. Baldi guidò invece Petrucchio e trotto di altri tempi che meritava di
Nesti fu al sediolo di Massimo, i due cavalli dal rapporto di scuderia con Pozzuolo essere ricordato.
41
L’ansia di rinnovamento degli allevatori,
nell’Italia degli anni Venti e de
“Il Trotto”. Tra scomuniche, pregiudizi
e proclami, l’illuminante pragmatismo
di Primo Castelvetro
di Enrico Landoni
G
li anni Venti del secolo scorso hanno senza dubbio rappresentato per l’ippica italia-
na ed il trotto in particolare un fondamentale momento di passaggio dalla lunga sta-
gione del pionierismo e dell’improvvisazione a quella della prima maturità e della
piena consapevolezza dell’esigenza di un improcrastinabile salto di qualità tecnico-
organizzativo. Dell’emergere di questa nuo-
va sensibilità sul fronte allevatoriale si è già avuto modo
di parlare nell’ultimo numero de “Il Trottatore”, rico-
struendo le vicende che condussero alla nascita della
primissima associazione di categoria ed accennando in
particolare alla figura di Arnaldo Branchini. Resta ora
però da analizzare, più nel dettaglio, il contesto entro il
quale andarono definendosi ed emergendo queste nuo-
ve istanze, attraverso una sintetica rassegna dei temi,
dei contenuti, dei toni e degli umori che caratterizzaro-
no il dibattito tecnico-politico di quel periodo, ospitato
sulle pagine del più autorevole periodico di settore: “Il
Trotto”. Nata nel 1922, contestualmente di fatto all’av-
vento al potere del fascismo, la testata sembra rappre-
sentarne una sorta di cassa di risonanza ideologico-pro-
pagandistica. L’ansia di rinnovamento, il giovanilismo,
il culto del dinamismo e del progresso, accompagnato
da una straordinaria dose di furore iconoclasta, che
connotarono il primo Mussolini e gli esordi del suo mo-
vimento, costituiscono infatti i tratti distintivi del neona-
to giornale, destinato molto presto a condizionare gli
orientamenti e le scelte della comunità ippica nazionale
e dei principali protagonisti del trotto italiano. Ne emer-
ge soprattutto l’insofferenza verso la sua principale isti-
tuzione, l’Unione Ippica Italiana, accusata in particolare
di non essere riuscita, nell’arco di un quarto di secolo, a
garantire un effettivo sviluppo del trottatore italiano,
per il combinato disposto di un colpevole e costante di-
sinteresse nei riguardi delle istanze tecniche ed econo-
miche degli allevatori, lasciati di fatto in uno stato di mi-
norità culturale, rispetto ai colleghi europei, e di una pe-
ricolosa esterofilia, accompagnata in taluni casi addirit-
tura da un’intollerabile vicinanza alle idee liberali e so-
cialiste. In questo quadro, il principale bersaglio degli
strali polemici lanciati da questa nuova generazione di
trottingmen divenne un autorevole dirigente dell’Unione
Ippica Italiana come il milanese Felice Ferri, consigliere
comunale socialista e rappresentante peraltro della so-
cietà di gestione del trotter di Turro, che fu costretto a “Il Trotto” 1929
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clami, programmi ed orientamenti, i biechi moti-
vi propagandistici e filomussoliniani dai puntuali
e peraltro condivisibili rilievi tecnici, specie nel
primo biennio di vita de “Il Trotto”, è alquanto
difficile. Di apprezzabile, in ogni modo, si avverte
il desiderio, manifestato con preoccupazione ed
inquietudine per il tempo perso e gli straordinari
progressi compiuti nel mentre dai principali com-
petitors europei dell’Italia, di acquisire il più rapi-
damente possibile nuove conoscenze tecniche.
Sono soprattutto gli allevatori a manifestare que-
sta urgenza, nella consapevolezza di essere or-
mai giunti alle soglie di una transizione epocale,
verso il progresso. Dal canto suo “Il Trotto” si
adoperò con impegno nell’ascoltare e recepire
queste specifiche istanze, ospitando sempre più
di frequente contributi di tecnici, veterinari e alle-
vatori, anche stranieri, in grado di illuminare gli
operatori italiani sulle metodiche di allevamento
ed allenamento maggiormente funzionali allo svi-
luppo complessivo del cavallo, spiegandone
scientificamente le caratteristiche morfologiche e
comportamentali, con un taglio divulgativo. Ma-
gistrale, a questo riguardo, per precisione e paca-
tezza, l’articolo sull’equilibrio del trottatore, pub-
blicato nel 1925, a firma Ed. Curot. Di ben altro
tenore, ma probabilmente ancora più utili a co-
gliere quest’ansia di rinnovamento, determinata
sia dalle ubbie ideologiche nazionaliste e fasciste,
sia da un effettivo bisogno di nuovi punti di riferi-
mento tecnici, sono poi i primi infuocati contribu-
ti sull’esistenza o meno del trottatore italiano e
sui mezzi necessari per giungere alla sua valoriz-
zazione. Uno di questi, accompagnato da giudizi
certamente poco lusinghieri sull’operato dei “vec-
chi parrucconi” dell’Unione Ippica Italiana, viene
individuato nell’acquisto d’autorità da parte dello
Stato dei vincitori dei premi classici, al fine di
adibirli “subito alla monta pubblica ad un tasso
moderato, che permetta anche a tutti i piccoli al-
levatori di poter inviare le loro giumente senza
addossarsi un dispendio troppo oneroso”. Alla
“Il Trotto” 1926 proposta seguiva poi un duro atto d’accusa nei ri-
guardi dei tanti allevatori, convinti ingenuamente
lasciare ogni incarico precedentemente ricoperto, in- di poter migliorare la razza italiana, facendo sempli-
sieme a molti altri dirigenti del settore. Tutti accusati cemente uso del sangue americano e delle caratteri-
in sostanza, per incompetenza o ragioni politico-ideo- stiche da puro sprinter incarnate dagli eredi di Ham-
logiche, di non voler dare effettivamente seguito, sul bletonian 10. Era in sostanza l’esterofilia, per il pole-
fronte ippico ed allevatoriale, ad un improcrastinabile mico redattore de “Il Trotto”, che aveva condannato
programma di rinnovamento, nel rispetto delle parole l’allevamento italiano a lunghi anni di maldestra im-
d’ordine del nuovo Governo fascista. Come scriveva- provvisazione, accompagnata dalla mancata cono-
no appunto nel 1923 Massimo Mariani e Vieri Ganuc- scenza delle effettive potenzialità delle fattrici indige-
ci Cancelleri, lamentandosi in particolare della scelta ne, portando a conforto delle proprie tesi gli esempi di
“antinazionale e vile” fatta dall’ente tecnico di defini- Alsazia, nata dal modesto Original e dalla sconosciuta
re indigeni invece che italiani i trottatori prodotti nel Grillona, e di Impero, generato dagli “italianissimi”
nostro Paese ed auspicando al contempo una com- Liebe e Fiordaliso.
plessiva revisione dei criteri di programmazione delle Molti altri, tra il 1924 ed il 1928, sono poi gli articoli
corse, favorendo in ogni modo l’esordio dei cavalli al- pubblicati sul delicatissimo tema degli incroci tra li-
l’età di due anni, “come l’epoca in cui viviamo impo- nee americane e francesi e sui vizi e le virtù delle une
ne”. Separare, all’interno di questo coacervo di pro- e delle altre. Quasi tutti caratterizzati da faziosità ed
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animosità, che, pur testimoniando il disperato biso-
gno di crescita e progresso invocato a gran voce dai
trottingmen italiani e l’ormai avvenuta acquisizione
di un discreto bagaglio culturale, non potevano certo
contribuire alla serena maturazione di un punto di vi-
sta chiaro, obiettivo, pragmatico, e quindi funzionale,
nella pratica della produzione allevatoriale, all’indivi-
duazione di quell’orientamento oggettivamente in
grado di far compiere al trottatore italiano un deciso
salto in avanti. Provvidenziale nel 1929 giunse allora
l’intervento di Primo Castelvetro, che, sulle pagine de
“Il Trotto”, tenne a sottolineare l’assoluta sterilità di
un dibattito tra opposte fazioni di “pasdaran” del trot-
tatore francese e del sangue americano, rimprove-
rando loro la colpevole sottovalutazione del fatto che,
nel corso degli anni, le caratteristiche fondamentali
delle due razze erano andate evolvendosi e cambian-
do sensibilmente. Ne era così scaturita, ad esempio,
la produzione di americani, che, oltre ad essere natu-
ralmente veloci, erano andati acquisendo una mag-
giore robustezza, nello stesso modo in cui in Francia,
alla nota ed apprezzata resistenza dei prodotti indige-
ni, gli allevatori locali erano stati in grado di associa-
re, per effetto di un’oculata selezione, un nuovo dina-
mismo. Il segretario della neonata ANACT era dun-
que convinto che gli italiani fossero rimasti ancorati
ad un quadro di riferimento statico ed immutabile,
che nel frattempo era andato invece modificandosi
profondamente, proprio in virtù delle nuove iniziative
assunte dai francesi e dagli americani, che, messi da
parte tutti i loro preconcetti, erano stati in grado di
migliorare i loro prodotti, sperimentando nuovi in-
croci, all’insegna del pragmatismo e dell’utilitarismo
e con una chiara visione anticipatrice degli obiettivi.
Ciò che era invece mancato ai nostri allevatori, verso
cui Castelvetro volle pertanto mostrarsi prodigo di
consigli e di suggerimenti, sintetizzati in questo pas-
so: “Noi dovremo scegliere in avvenire, dove ci con-
viene, il materiale che ci conviene e lavorarcelo un
poco a modo nostro. Vogliamo irrobustire il nostro
trottatore? Guardiamo, prima di tutto, se in America
vi sono cavalli robusti e ben fatti e facciamo uno sfor-
zo e portiamoli nel nostro stud. Non ve ne sono in
America, vediamo se in Francia vi sia qualche sogget-
to che alla solidità della costruzione unisca una eleva-
tissima prerogativa di velocità e portiamolo a casa.
Un ragionato eclettismo ci può servire, non mai il
prendere o qui o lì quel che capita, come s’è fatto fi-
nora. Poi e col rendere più razionali i nostri sistemi di
allevamento e con un riordinamento radicale dell’at-
tività da far svolgere ai nostri puledri e con una sa-
piente e conveniente distribuzione delle distanze in
ragione dell’età e dell’adattamento del materiale, ma-
no a mano, cerchiamo di dare l’impronta nostra al
nostro materiale. Questo è, a mio modo di vedere,
quello che si deve tentare di fare”. E gli allevatori ita-
liani lo avrebbero presto realizzato, mettendosi in
cammino lungo la strada del successo. Senza precon-
cetti, né idee fisse, proprio come indicato dal Mae-
“Il Trotto” 1925 stro.
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Il cavallo in libreria e al cinema
di Barbara Sarri
Un libro:
VOLTEGGIARE È BELLO
O
ggi vi racconteremo qualcosa leggiamo: «…Nel 1992, vent’anni re i giovani all’interno di un’attività
sulla disciplina del volteggio fa, quando è stato fondato un Grup- sportiva, senza un impegno “impos-
e del libro di Chiara Parenti ad po Italiano di Volteggio, e quindi sibile” per una famiglia. Volteggio
esso dedicato. Un libro ben fatto, introdotta ufficialmente anche in in fondo vuol dire: rispetto del ca-
una guida semplice per capire che Italia questa disciplina, abbiamo vallo; educazione e disciplina; con-
cosa sia, a chi sia rivolto e quali sia- fatto le stesse considerazioni che trollo del proprio corpo, ritmo, equi-
no le sue basi. appaiono in questo libro: il Volteg- librio, quindi allenamenti; essere
Nella prefazione di Frauke Geilhof gio come modo ideale per far cresce- insieme ad altri ragazzi e condivide-
re responsabilità, quindi socia-
lizzare e DIVERTIRSI. ... Ben
venga un libro originale in ita-
liano, che spieghi e introduca
alla conoscenza di questa di-
sciplina, che partendo da
un’attività ludica può accom-
pagnare e portare avanti gli al-
lievi anche fino ai Campionati
Europei e Mondiali!»
Il volteggio quindi è una di-
sciplina che giova al corpo ma
anche alla mente, è educativa,
insegna lo spirito di squadra
e, attraverso il rapporto inti-
mo con il cavallo, prepara chi
volesse in futuro dedicarsi alla
pratica dell’equitazione.
Il libro è edito dalla casa edi-
trice Equitare e per riceverlo
va richiesto all’editore:
www.equitare.it
Chiara Parenti è Istruttrice di
Volteggio di III livello e Giudi-
ce di Volteggio FISE. Da molti
anni propone questa discipli-
na basandosi sul gioco, su un
approccio amichevole e rispet-
toso con il cavallo, sulla for-
mazione della persona. Dal
1998 ha partecipato con le sue
squadre di giovani volteggia-
tori a manifestazioni, spetta-
coli e gare di livello regionale
e nazionale. Ha contribuito al-
la creazione del metodo Caval-
giocare® ed è coautrice del li-
bro edito da Equitare.
45
Film:
CAVALLI
I
n questo numero della nostra
rubrica vi racconto di un film
nato in Italia distribuito dalla
Lucky Red, prodotto in collabora-
zione con Rai Cinema per la regia di
Michele Rho, il film in questione si
chiama “Cavalli” , un film italianis-
simo quindi, del 2011, che trovo
davvero ben fatto, attento ai parti-
colari e anche delicato.
Il film è ambientato nell’ottocento
sugli Appennini, è la storia di due
fratelli che hanno un carattere
molto diverso fra loro… Una storia
che racconta di due vite legate an-
che al mondo dei cavalli. CAVALLI SCHEDA TECNICA
In questa pellicola niente scorre o
si vede per caso… Mentre i due ra- USCITA CINEMA: 21/10/2011
gazzini giocano nei boschi con i GENERE: Drammatico
carretti si nota un cavallo grigio REGIA: Michele Rho
che pascola pacificamente…. Que- SCENEGGIATURA: Michele Rho,
sto ci fa subito notare come il tito- Francesco Ghiaccio
lo “Cavalli” non sia un caso, come i ATTORI: Vinicio Marchioni, Michele
cavalli torneranno a prendere parte Alhaique, Giulia Michelini, Duc-
della scena, ad essere i protagoni- cio Camerini, Cesare Apolito,
sti. Fausto Maria Sciarappa, Luigi Fe-
I due bambini, quando la mamma dele, Pippo Delbono, Francesco
muore, ricevono dal padre due do- Fedele, Andrea Occhipinti, Anto-
ni. nella Attili, Asia Argento
“Di voi non si occuperà più nessu- Ruoli ed Interpreti
no, voi vi occuperete di loro.” FOTOGRAFIA: Andrea Locatelli
Gli dice il padre donandogli due ca- MONTAGGIO: Luca Benedetti
valli . MUSICHE: Nicola Tescari
“Non sono domati….” Dicono i PRODUZIONE: Settembrini, in colla-
bambini al padre. borazione con Rai Cinema
“Fatti vostri!” gli risponde l’uomo. DISTRIBUZIONE: Lucky Red
I bambini allora decideranno di an- PAESE: Italia 2011
dare dal signor Pancio che si occu-
pa di cavalli e che li farà lavorare
duramente per insegnar loro l’arte
della doma.
I ragazzini riusciranno a domare i
cavalli Sauro e Baio e dopo questa
conquista le loro strade si divide-
ranno …
La doma dei due cavalli è il punto Rubrica a cura di
di svolta di entrambe. Uno deciderà Barbara Sarri
di fare “dei cavalli “ il mestiere del- www.bambinosaraitu.it
la sua vita diventando prima mani-
scalco e poi allevatore, l’altro dallo
spirito inquieto tenterà una strada
diversa.
Un film appassionante che si gusta
minuto dopo minuto, da vedere e
rivedere.
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STATISTICHE IN PILLOLE
(aggiornate al 26 luglio 2013)
47
GRADUATORIA DELLA LEVA 2010 (3 ANNI)
LEADERS PER RECORD
CAVALLO ALLEVATORE SESSO GENEALOGIA RECORD VITTORIE PIAZZ.
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