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FUTURa
LA RIVISTA DI SCIENZA EFANTASCIENZA
DIRETIORE RESPONSABILE: GIAN FRANCO VENÈ

GRANDI SERVIZI ANNO I - N. 4 - DICEMBRE 1983 - L. 3500 Il jet elettrico senza pilota I
Perché tutta la terra trema Una iniezione per fare carriera I
di A. Marce/lini e R. Solbiati Giradischi per auto I
Le ultime ricerche Quante donne nello spazio? I
scientific he per prevenire le Chip piccoli come molecole 44-50
catastrofi dei terremoti 12
FANTASCIENZA
Shuttle 1985: voli al lunedì
E ARTE FANTASTICA
di Maurizio Bianchi
Troppo superuomo per vivere
In occasione del decimo volo della
navetta spaziale, facciamo Racconto di Michele Tetro 62
un bilancio dei risultati ottenuti 18 SF News di Laura Serra 68
Cont ro i gas l'Italia è indifesa SF Explorer 69
di Gianfranco Simone Un sogno meccanico
Le truppe italiane sono le meno Di pinti di Sergio Sarri 70
attrezzate per difendersi
dalla guerra batteriologica 28 GIOCHI ELETTRONICI
La trota bionica a cura di Aldo Grasso
di Giorgio Barletta Superconcorso Futura-Alar i 76
Con un microtrasmettitore applicato Novità
al capo, la trota diventa il miglior Cinque proposte delle marche leader 78
rivelatore di sostanze inquinanti 38 Notizie
Fai da te i programmi della tv Nella copertina di questo numero, «Uovo spaziale11,
Video-disk-game 80
una creazione dell'illustratore Michelangelo Miani. Primo festival internazionale 80
di Aldo Grasso
Una gu ida ai videoregi stratori con Mercato
telecamera più pratici ed efficienti 52 I best-seller 81
La civiltà ha scolpito così la Terra
ATTUALITÀ E RUBRICHE
Le fotografie di cinque città
dei cinque continenti fotografate Prima parola
dai satelliti Landsat 56 di Gian Franco Venè
Il «Balzan » premia il futuro 4
INTERVISTA Lettere 6
Torsten Wiesel Spazio
di Franco Foresta Martin
di Elisabetta Ladovas
Un Nobel per la medicina Sotto l'influsso di Geminga 8
Il premio Nobel Un grattacielo costruito Stelle
parla delle sue straordinarie Torsten Wiesel. secondo le norme
scoperte sull 'attività cerebrale 34 Intervista a pag. 34 antisismiche. Pag. 12
di G.B. Naodier
Adamo vive su Titano? 10
FUTURA FLASH Cinema
di Claudio Lazzaro
Scoperti gli anelli del Sole
Il regista e il mistero 84
di Maurizio Rabolini 43
Libri
Il robot concertista I
Gamberetti fatti in serie I di Adriano Botta
Un supertreno per l'Europa I A vela Gli sci di Leonardo 87
ve rso la stratosfera I Anagrafe Primopiano
computerizzata delle piante I Il missile di Vittorio Giannella
indiano I Che bravo il curculione! I Fotografia 88
Sempre più laser in chirurgia I Al decimo volo dello Shuttle, Ultima parola
Una filigrana a difesa del software I un riepilogo delle conquiste e dei risultati di Aldo Grasso
La brina nasce da un batterio I ottenuti finora . Servizio a pag. 18 Menti sveglie con i videogame 90

SCIENZA FUTURA - Peruzzo Periodi ci del GRUPPO ALB ERTO PERUZZO , 20154 via Fortezza 27, tel. (02) 2526. Distribuzione a/l 'estero: Messaggerie internazionali,
Milano, Via T. Speri 8, tel. (02) 6596101. Telex APER I 314041. Diritti riservati. Copy· 20153 Milano, via M. Gonzaga 4, tel. (02) 87297112. Arretrati: i numeri arretrati vanno
righi 1983 Peruzzo Periodici. Registrazione del Tribunale di Milano n. 224 del 14 mag- richiesti a: Peruzzo Periodici - ufficio arretrati, 20154 Milano, via Tito Speri 8, invian-
gio 1983. Printed in ltaly. Stampa : EUROGRAPH spa, Via Oroboni 38 ·Milano. Com- do anticipatamente l'importo, che corrisponde al doppio del prezzo di copertina , a
posizione: La nuova fotocomposizione srl, 20124 Mi lano, V. Monte Grappa 6. Spedi· mezzo assegno o a mezzo clc post. n. 189209. Abbonamenti: Peruzzo Periodici -
zione: Abb. Postale Gruppo 11 1/70. Distribuzione in Italia: A&G Marco sas, 20126 Milano, ufficio abbonamenti, 20154 Milano, via Tito Speri 8.
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IL "BALZAN" PREMIA IL FUTURO

Nel prossimo febbraio ver- Ernst Mayr con questa motiva- strutturato, ha fatto il suo tem-
ranno solennemente conse- zione : «Mayr ha recato contri- po: 'per carità . È un fatto che
gnati i premi Balzan 1983 a tre buti fondamentali ai moderni non è sufficiente a seguire il
studiosi i cui nomi sono già stati studi dei problemi evoluzionisti- progresso della ricerca senza
resi noti: Ernst Mayr per la zoo- ci , sulla base della ricerca zoo- lasciare dei «vuoti», senza com-
logia, Edward Shils per la socio- logica. La sua critica del con- mettere dimenticanze che , al-
·1ogia, Francesco Gabrieli per cetto di specie , l'acuta analisi la fin fine , diventano ingiustizie
l'orientalistica. In termini eco- della selèzione naturale e del o denunciano una scarsa sen-
nomici (di soldi) ciascuno dei processo di formazione della sibilità verso il progresso gene-
vincitori ritirerà un assegno di specie, e l' indagine dell 'influen- rale e il generale rinnovamen-
250.000 franchi svizzeri, l'equi- za che la ri voluzione darwinia- to degli schemi classici . I mem-
valente di 186 milioni e qualche na ha avuto sul pensiero mo- bri del Com itato Premi Balzan
spicciolo. derno, lo quali ficano come uno sono tutt 'altro che giova.notti ,
La giuria è internazionale e dei più autorevoli studiosi con- questo va ammesso. Va pure
offre ogni garanzia di saggez- temporanei dell'evoluzione bio- ammesso che i prem iati navi-
za e di equanim ità. Ciò nono- logica». E qui, anche chi non è gano, in maggioranza, tra la
stante , per un premio che è in- esperto della mater ia capisce sponda dei settant' anni e quel-
ternazionale ma che è nato in che Mayr ha provocato, con i la dei novant'anni , con qualche
di Gian Franco Venè Italia, l'entità della somma ri- suoi studi, qualcosa di «rivolu- eccezione naturalmente. Ma
servata ai vincitori può , su ll e zionario» rispetto al passato, o, l'archeologo Sabatino Mosca-
Cerchiamo di capire prime, sgomentare. quanto meno, ha rielaborato e ti , vicepresidente del Comitato
Innanzitutto: che cosa si pre- criticato in senso cost ru tt ivo il Premi Balzan e presidente del -
il meccanismo di un mia? Una particolare scoperta passato (gli studi di Darwi n) in 1' Unione accadem ica naziona-
premio internazionale o opera scientifica oppure una modo da collocarvi le basi per le di Roma, ci tiene a ri cordare
«Vita dedicata a ... »? Né l'una né gli stud i avvenire. che «ciascuno dei premiati , in-
che senza voler fare l'altra cosa. Prima di indicare Ecco quindi messe in evi- dipendentemente dall 'età ana-
concorrenza al i vincitori , le varie commissio- denza le caratteristiche di que- grafica, è nel pieno dell 'attivi -
Nobel ne compensa ni del Balzan scelgono le disci- sto premio ri spetto al più anti- tà scientifica».
pline da premiare , e il criterio co Nobel. Nel respingere qual- D'accordo, di solito sono
le «dimenticanze» di questa scelta è particolar- siasi impertinente sospetto di «nel pieno dell'attività scientifi-
spesso dovute a mente interessante per i letto- concorrenza tra il Balzan e il ca» anche i Premi Nobel, ma
eccessivo ri di FUTURA. Nobel , Giuseppe Montalenti questo requisito nel Balzan
Infranto lo schema che sud- (presidente dell 'Accademia na- sembra diventare indispensabi-
tradizionalismo. divide le varie discipline in mo- zionale dei Lincei, . oltre che le, né potrebbe non esserlo dal
do tradizionale , il Comitato ge- membro del Comitato genera- momento che la scelta prima-
nerale Premi Balzan punta di le Premi Balzan) mi dice che il rìa verte su discipline in via di
anno in anno sulle specializza- Balzan, se mai, «intende inte- sviluppo.
zioni che l'evoluzione sociale , grare il Nobel premiando que- Ecco quanto tenevo a spie-
civile e tecnologica della socie- gli studiosi che per varie ragio- gare ai lettori di FUTURA che
tà ha portato in primissimo pia- ni sfuggono all 'attenzione degli in massima parte sono giovani .
no anche in vista dei futuri svi- accademici svedesi». È una fra- In campo scientifico le fratture
luppi . Tra le materie del pros- se ben calibrata che, personal- tra generazioni, tra nonni e ni-
simo anno, tanto per fare un mente, interpreto così : il Nobel poti (o tra figli e padri) esisto-
esempio, ci sarà l'astrofisica è troppo tradizionale nella sud- no assai meno che negli altri
che , ovviamente , non è né fisi- divisione delle disc ipline per settori della società. Gli infiniti
ca né astronomia (discipline consentirci di dare il riconosci- torti che i nipoti attribuiscono ai
tradizionali) bensì una sintesi mento che meritano a scienzia- nonni - e viceversa - cedo-
dell 'una e dell 'altra, una spe- ti il cui valore si è distinto nel no sul territorio scientifico di
cializzazione nata dalle esigen- far progredire specializzazioni fronte a un eguale riconosc i-
ze dell'era spaziale. Altro difficilmente catalogabili entro mento che qui si lavora per il
esempio, la zoologia , premiata quelle classiche . Non voglio di- futuro oppu re si è già morti e
quest 'anno nella persona di re che il Nobel , così come è seppelliti . CXJ
4 FUTURA
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LA RIVISTA DI SCIENZA EFANTASCIENZA

Gian Franco Venè


(Direttore responsabile}
Giuliano Modesti
(Caporedattore)
Questo spazio è riservato al dia logo tra la direzione e i lettori, sugli argomenti trattati da FUTURA
Nadia Gelmi e su quelli proposti dai lettori stessi. Per esigenze di spazio, preghiamo coloro che avessero in ten-
(Inchieste e attualità scientifica) zione di scriverci di inviare lettere brevi. Agli scritti non pubblicati verrà risposto privatamente.
Giorgio Vercellin i Le lettere dovranno essere indirizzate a: FUTURA, Peruzzo Periodici, Via Tito Speri, 8 - 20154 Milano.
(Art Director)
Marco Carrara
(Ideazione grafica e impaginazione)
Federica Borrione
(Segretaria di redazione)
Attilio Bucchi
(Direttore Tecnico)
Caro direttore, nei confronti di coloro che pigiano il botto-
le scrivo in merito alla sua «Prima parola» ne, ossia fisicamente compiono un atto che
pubblicata nel numero di ottobre. non solo uccide ma può essere l'inizio del-
HANNO COLLABORATO Mi stupisce il fatto che lei, dopo essersi giu- lo sterminio? Il principio del ragionamento
A QUESTO NUMERO stamente indignato per la drammatica vi - è lo stesso.
cen da del jumbo sud-coreano - parago- Certo, il ragionamento si può controbatte-
Scrittori: Giorgio Barletta, Maurizio nandola a un 'esecuzione a sangue freddo re. Ma allora bisogna controbattere anche
Bianch i, Ad riano Botta , Franco Foresta - proponga l'ergastolo e addirittura la fu- il principio del deterrente come garanzia di
Martin, Aldo Grasso, Elisabetta Ladavas, cilazione per «dissuadere quals iasi mano- pace. I pacifisti lo fanno, ma con scarsi ri-
Claudio Lazzaro , Alberto Marcellini, A. vratore di missili a pigiare il bottone in tem- sultati. lo, personalmente, sono con i paci-
Mazzocchi , G.B. Naodier, Giorgina Sa- po di pace ... ». La situazione attuale di pos- fisti di tutte le tendenze anche se franca-
Ionia, Laura Serra, Gianfranco Simone , sibi le apocal isse non può giustificare in al- mente non capisco come il pacifismo pos-
Romano Solb iati, Michele Tetro. cun modo il crearsi di una nuova violenza. sa avere in sé varie tendenze. La pace per
Illustratori: Marco Giardina, Michelan- Giulio Moriggi - Cologno Monzese (Ml) me è la pace: punto e basta. Ma se a con-
gelo Miani, Mario Russo, Sergio Sarri. servarla bastasse minacciare l 'ergastolo a
Innanzitutto un mio plauso per l'ottimo la- un "Pigiatore di bottoni», se la pena vales-
Fotografi: Esa, J. Haillot I Group Ex-
voro che mensilmente ci sottoponete . Ho se a servire come deterrente affinché, sul
press I Grazia Neri , Vittorio Giannella, Ki-
però da farvi un piccolo appunto: una nota punto di minacciare la vita del mondo, il "Pi-
tamura I Gamma I Volpe , Nasa I Usica, che secondo me stona con l'indirizzo della giatore di bottoni» calcolasse se gli convie-
Studio Pizzi, Daniela Scaramuzza, X. Te- vostra rivista è la parte riservata alla fanta- ne a no agire «come da regolamento» , ec-
stelin I Gamma I Volpe , Paolo Trombet- scienza. Non vi sembra che scienza e fan- co, creda, io sarei - e sono - per /'appli-
ta Panigadi , Usis Milano.
tasci enza siano in netto contrasto tra loro, cazione di una "nuova violenza» contro gli
dato che la fantascienza non è altro che so- individui che hanno il potere di scatenare
PUBBLICITÀ gno e immaginazione, mentre la sc ienza è la violenza universale e ultima .
assolutamente all 'opposto dei sog ni e del-
A. P.I. - Concessionaria esc lusiva per la l'im maginazione? Caro Provenzi,
pubblicità - Milano: A.P.I ., Pal azzo E.4 Alfredo Provenzi - Curno (BG) ma che razza di contrasto c'è tra scienza
Strada 1 - Milanofiori 20094 Assago tel . e fantascienza? Siamo seri. Fantascienza
824.25.41 - Roma: A.P. I., via Tevere , Risponde il direttore significa fantasia più scienza e non c 'è
15 tel. 84.48.571 - Torino: Studio Kap- Caro Moriggi, scienza "moderna» che non nasca dalla fan-
pa , via Valeggio , 26 tel. 597.180 - Bo- evidentemente mi sono spiegato con poca tasia più sfrenata . Leonardo insegna: se-
logna: Sig . Colombo , via Don Minzo- chiarezza , talmente poca che lei mi accu- condo lei cos 'è Leonardo da Vinci? Un can-
ni , 13 I 40037 Sasso Marconi ; via Ca- sa di aver proposto «la fucilazione» . La pre- tastorie? A parte quest 'esempio classico le
duti sul Lavoro , 1 I 52100 Arezzo tel. go di credere che, non foss 'a!tro per aver ricordo che .uno dei più suggestivi racconti
302.178 - Padova: Sig. Guida li , via assistito come inviato speciale a fin troppe di fantascienza è il Somnium Scipion is di Ci-
Monte Venda , 3 tel. 623.195. fucilazioni, singole e di massa, l'idea stes- cerone, uno dei più elevati è la Divina Com-
sa della pena di morte, comunque sommi- media e che nessuno scienziato si è mai
nistrata e comunque eseguita, provoca in sognato di ritenere che queste opere pos-
DIREZIONE , REDAZIONE me repulsioni sia morali sia fisiche. sano contrastare con il pensiero scientifico.
AMMINISTRAZIONE Detto questo, mi lasci ribadire più netta- g.f.v.
mente quanto intendevo esporre nella ru-
20154 Milano, via Tito Speri , 8, tel. (02) brica "Prima parola». È vero o non è vero Impariamo a programmare
34520 11 /659610 1. Tele x APER I che la maggior parte del mondo politico (e Sono un ragazzo di 15 anni appassionc.to
314041. nessuno di noi può giurare che si tratti del- di informatica. Vorrei che mi indicaste un
la parte del mondo più saggia) accetta, nei testo di facile consultazione che possa in-
GRUPPO ALBERTO PERUZZO fatti, il deterrente atomico come garanzia trodurmi nell 'ambiente dei persona! compu -
di pace? È vero o non è vero che, al di là ter e del linguaggio Basic .
della «saggezza» e della responsabilità (si Davide Tiana - Milano
Presidente:
fa per dire) dei capi di stato ogni tanto qual-
Alberto Peruzzo
cuno pigia il bottone micidiale? Le consigliamo due nuovissime pubblicazio-
Direttore Editoriale :
Se tutto ciò è vero - e mi creda è vero - ni delle Edizioni Elettroniche Mondadori, Se-
Benedetto Mosca
perché non adottare un deterrente anche rie Libri: Come si programmano i compu-
6 FUTURA
GARANTITO DAGLI SCIENZIATI

Professionisti, attori famosi,


studenti, manager e altri
hanno già m emorizzato in
una notte interi discorsi, le-
zioni, lingue, lunghe liste di
nomi e di cifre - Senza me-
moria l'intelligenza non vale.

ter di Vincenzo De Rosso, un libro che for-


nisce tutti gli elementi che permettono a
CON L'ELETTRONICA
chiunque, con qualsiasi cultura e un po ' di
pazienza, di scrivere prima semplici pro-
MENTRE DORMITE
grammi e poi programmi sempre più com-
plessi senza l'impiego di grandi elaborato-
ri; e Facile come il Basic di Giulio Banfi, una
MEMORIZZATE L'UNIVERSO
guida al linguaggio di programmazione più
Oggi è un giorn o felice. Lo è sop rattutto si no a 400 paro le pe r notte". Il dott. Mario
diffuso sui persona/ computer, scritta in mo- per vo i che legge te qu i, perché proprio da Cimica, segretario della Soc. lt. di Medicina
do estremamente chiaro e in tono voluta- oggi ave te la possibilità di trarre dalla vo- Psicosoma ti ca: "Fu nziona davvero . Im-
mente scherzoso per rendere più piacevo- stra m ente cose prim a impensabili . Pensa- pi egando i nastri è possibile trasm ettere al
le l 'apprendimento. te un po': sie te un manager che deve m e- dormiente informaz ioni e frasi ". Dop o
mori zza re una se ri e cli dati stati sti ci, un do- ques te dichiarazioni è prop rio il caso di d i-
ce nte tenere una lez ione o una co nferen- re: dormite tranqu illi. Mol te aziende già
La missione verso Halley za, un attore recitare una nuova parte, un o utilizzano KRONOSYS per l'istruzione
Ho letto con molto interesse nel numero di stud ente affrontare un esa m e maga ri in del pe.-sonale dirigente. I l famoso Istituto
novembre di FUTURA l'articolo riguardan - una materi a che non gli va giù , un politi co LING UA PHONE ha concesso la sua fidu-
de le prossime mission i interplanetarie della tenere un discorso , chiunque app rendere cia a KRO OSYS dandogli l'esclus iva dei
Nasa. Nel servizio si parla anche di una mis- alla perfezione e ve loce mente una lingua suoi 32 Corsi di lingue, dall'I nglese al Cine-
sione destinata alla cometa di Halley che stra niera. Il tem po stringe, la materia è se, clal Ru sso al Giapponese. KRONOSYS
co mplessa. Come fa re? Ebbe ne no n m e- mi sura cm . 26x35x IO ed è dotato di a·cces-
però è stata cancellata. so ri e val igia. Abbiamo a vostra disposizio-
ravigliatevi nel l'e poca ciel l' uomo sulla Lu-
Potreste dirmi in che cosa consisteva e per- na e cle i telev isori ei a polso. Oggi c'è un ap- ne l'elenco dei grossi nomi di chi si è già
ché non verrà attuata? parecchio ele tt ro nico ad alta tecnologia , procu rato l'a pparecchio : uomini politici e
Roberto Migliarini - Parma KRONOSYS K S IOI , che compie quanto atto ri di grid o, perso ne famose nel m ondo
può se mbrare inveros imil e e che in vece è dell'eco nom ia e della finanza. L'intelli-
sta to acce rtato eia illustri sc ienziati. M en- genza da sola è una sempli ce as trazio ne
La missione Halley lntercept Mission, va-
tre vo i dormite, o anche mentre sie te sve- supernua. Abbinata alla memoria diviene
rata dall 'ente spaziale americano nel 1980, gli , K RO OSYS imprime in de leb ilm ente uno straordina ri o strum ento per trasfo r-
consiste va di una navicella di tipo Voyage r nella vostra mente quanto è sta to reg istra - mare l'uomo co mun e in superm an. M olti
che avrebbe dovuto essere lanciata in or- to su un comun e nas tro casse tta: cla ti, ci- di voi non esitano ad acquistare un H l -FI
bita terrestre da un missile Titan o in uno fre, lingue, discorsi , tutto. C'è chi ha i111 pa- per dil etto. Ebbene, perché esitare a pro-
dei numerosi voli previsti dello Space Shut- rato l'intero orario ferroviario e chi in un curarsi uno strum ento che vi ingigantisce?
m ese ha appreso l' Inglese. Scrive il Presi - E ora sie te curiosi e vo lete sape rn e di più .
tle, quindi immessa in una traiettoria inter- dente della Fondazione Carlo Erba e di- È perfettam ente natural e. Per avere co-
planetaria inerziale per l'incontro con la Hal- rettore dell' Istituto Gaslini : "È sta to defi - munque ulteriori dettagliate informazioni
ley, che sarebbe avvenuto o in fase pre- nitivame nte accertato che è possibi le ve ni- senza il più piccolo impegno basta compi-
perielica nel dicembre 1985 o in fase post- re istrui ti durante il sonno. L e lingue si lare, staccare e sped ire il tag liando qu i ri-
perie/ica nel marzo 1986. Guidata da un si- prestano meglio". E il prof. Leonida Bli z- prodotto. Sapern e di più è già un arri cc hi -
nichenko dell 'U ni ve rsità cli Ki ev: " Con mento culturale. Fa telo OGG I STESSO.
stema di navigazione ottico, la navicella ques to sistema siamo giunti a fa r ri cordare Non tarda te: è in giuoco il vos tro avveni re .
avrebbe dovuto spingersi fino a 90 km dal
nucleo della cometa, con una velocità re-
lativa di 60 km/s, rilevando preziosi dati t- Spett. LA NUOVA O.O.E.O. - Piazza dei Re di Roma , 3 - FU/1083
tecnico-scientifici.
La missione è stata cancellata nel 1981 per i 00183 ROMA - Tel.: 06/77.63.23 - 75.78.525
CONCESSIONARI : MILANO - Tel. 02 /7 8.1 3.36
I
i tagli massicci ai bilanci spaziali decisi dal
governo americano. CXJ I LOMBARDIA - Te l. 02 / 39.17 .28 - FIRENZE 055 / 29.61 .45

Senza alcun impegno da parte mia vogliate inviarmi dettagliate informazio ni su KRO-
I
Errata Corrige I NOSYS KS 101. Allego 4 francobolli da 500 lire l'uno per spedizione raccomandata . I
Per un errore di stampa nel sommario de l
servizio «La prima città del Sole» pubblica- I Nome e Cognome I
to nel numero di ottobre di FUTURA è sta-
to scritto «ottanta chilometri quadrati» al po- I Profess ion e Età Te l. I
sto di «ottantamila metri quadrati» come vie-
ne detto anche nel testo. Ce ne scusiamo
I Ind irizzo
(S crivere in stampatello per favore)
Cap
I
con i lettori. L _J
e
SOTTO ~INFLUSSO DI GEMINGA
di Franco Foresta Martin

I a caccia alle onde gravitazionali è vrebbero rivelare con le loro piccolissime to alle stelle fisse . Se ci fosse una sorgen-
' - - aperta più che mai. In tutto il mon- vibrazioni l'arrivo di onde gravitazionali dallo te di onde gravitazionali al centro della ga-
do, con tecniche e strumentazioni diverse, spazio. «È questa una linea di ricerca ini- lassia essa produrrebbe una vibrazione con
fisici e astrofisici sono impegnati in un 'af- ziata dal fisico americano Joseph Weber la stessa periodicità . Ma è solo un esem-
fascinante competizione scientifica, nel ten- verso la fine degli anni sessanta», spiega pio, non la spiegazione del fenomeno».
tativo di rivelare le vibrazioni dello spazio- il professor Guido Pizzel la, braccio destro Sulla misteriosa vibrazione individuata
tempo einsteiniano che si producono per ef- di Amaldi all 'interno del gruppo di «onde g». dal gruppo di Amaldi le ipotesi si accaval-
fetto del movimento veloce di grandi mas- «Dopo una se rie di registrazioni effettuate cano . Gli stessi autori della ricerca tendo-
se di materia. La preda di questa grande con le sue antenne , Weber pensò di avere no a escludere che la loro antenna capti di-
caccia è una delle più elusive tra quelle con scoperto le onde gravitazionali. Ma altri stu- rettamente un flusso di onde gravitazionali
cui hanno avuto a che fare gli scienziati di diosi che hanno operato con attrezzature galattico, perché la natura delle vibrazioni
tutti i tempi: le onde gravitazionali passano analoghe non hanno confermato i risultati registrate sembrerebbe escludere questa
in maniera impercettibile attraverso le «trap- del collega americano e, da allora , malgra- possibilità . Una spiegazione alternativa è
pole» tese apposta per loro, senza farle do le numerose ricerche in tutto il mondo che l'eventuale fonte di «onde g» faccia ri-
scattare. Ma forse le masse dei corpi cele- ci si è convinti che nessuno abbia ancora suonare , attraverso qualche meccanismo
sti maggiori sono in grado di avvertire l'im- ottenuto l'evidenza di onde gravitazionali ». sconosciuto, il nostro pianeta e che l'anten-
palpabile increspatura dello spazio-tempo Le ricerche della scuola di fisica roma- na capti, di conseguenza, le vibrazioni in-
e di entrare in risonanza, proprio come la na sono iniziate nel 1970 con la realizzazio- dotte sul la Terra. Un 'altra ipotes i, elabora-
corda di uno strumento musicale quand'è ne di antenne di piccole dimensioni instal- ta dalla scuola di fisica dell 'Università di Bo-
investita dalle vibrazioni sonore di una cor- late sia al l'Istituto di fisica del l'Università logna diretta dal professor Enzo Boschi , at-
da vicina. Forse , in questo ultimo scorcio che presso il Laboratorio di plasma-spazio tri buisce la vibrazione siderale a una inte-
di 1983, i cacciatori di «onde g» hanno sco- a Frascati. Un 'importante evoluzione nella
perto, attraverso l'analisi delle vibrazioni dei metodologia di studio è consistita nell'intro-
corpi celesti, un modo indiretto di stanare duzione delle antenne criogeniche . I cilin-
la loro preda e di fornire , più di mezzo se- dri di alluminio sono stati circondati da una
colo dopo le previsioni teoriche di Einstein , camera raffreddata a elio liquido, a tempe-
una nuova dimostrazione sperimentale della rature di poco superiori allo zero assoluto
relatività e un nuovo metodo di indagine (- 273° centigradi). In questo modo, «con-
dell ' Universo. gelando» gl i atom i, si sono annullate le vi-
Non è un caso che nelle scorse settima- brazioni che quest i stessi producono osci l-
ne, a pochi giorni di distanza l'una dall'al- lando attorno alle proprie posizion i di equi-
tra, siano balzate all 'attenzione dei quotidia- librio, e si è eliminato un fasti dioso rumore
ni di tutto il mondo due notizie che riguar- di fondo che poteva mascherare i deboli se-
dano interessanti risultati ottenuti nell 'am- gnali delle «onde g». Il ricorso alle sofisti-
bito della ricerca delle «onde g». La prima cate tecniche criogeniche ha imposto ai ri-
è ven uta dal l' Università di Roma , dove da cercatori romani di installare la maggiore
parecchi anni opera un 'équipe di studiosi delle loro antenne (2300 kg di peso e 3 m Sopra, il satellite Cos B in volo attorno alla Ter-
diretta dal professor Edoardo Amaldi , una di lunghezza) presso i laboratori europei del ra. A destra , la striscia colorata è un diagramma
delle figure più prestigiose della fisica (ve- Cern di Ginevra, dove esistono le facilities delle radiazioni della nostra galassia come sono
di FUTURA, ottobre 1983). La seconda no- adatte per questo tipo di apparato. ricevute sulla Terra . In giallo le emissioni in rag-
gi gamma; il puntino giallo a destra in alto è la
tizia è venuta contemporaneamente da Pa- «Alla fine degli anni settanta cominciano
zona di cielo in cui si trova Geminga. Nell'altra
rigi e da Roma ed è stata annunc iata con- ad ar ri vare dei risultati scientifici inaspet- foto, l 'antenna gravitazionale del Cern di Ginevra.
giuntamente da un gruppo di ricercatori eu- tati», racconta ancora il professor Pizzella .
ropei, tra i quali gli italiani Giovanni Bigna- «Innanzitutto ci siamo resi conto che le no- razione tra la marea lun i-solare e le oscil-
mi e Patrizia Caraveo dell'Istituto di fisica stre antenne erano sensibili ad alcuni moti lazion i libere provocate dai terremoti : in
cosmica del Cnr di Milano. Riassumiamo i della Terra: per esempio le cosiddette oscil- questo caso il fenomeno, sebbene impor-
contenuti di queste due ricerche. lazioni libere provocate dai terremoti , le vi- tante, sarebbe di natura esclusivamente
All 'Università di Roma , da alcuni anni , brazioni dovute alle maree della Luna e del geofisica e non collegabile alle «onde g».
Amaldi e i suoi collaboratori stanno svilup- Sole. E poi che captavano un segnale di ori- Il dibattito sui risultati ottenuti dal grup-
pando una serie di antenne formate essen- gine sconosciuta che ha una period icità di po romano è ancora aperto quando giunge
zialmente da grossi cilindri di alluminio so- 12 ore siderali , cioè il tempo che la Ter ra la notizia di un 'altra possibile evidenza di
spesi in camere ad alto vuoto , i quali do- impiega a compiere mezza rotazione ri spet- «onde g» ottenuta, questa volta, con meto-
8 FUTURA
dologia d'indagine astronomica e spaziale . dal flusso di onde gravitazionali provenien- Ma torniamo alla caccia alle «onde g».
La ric erca prende l'avvio da un 'idea di due ti da una sorgente galattica; sono a cono- L'ipotesi di lsaak e Delache viene subito
studiosi del Sole, l'inglese George lsaak del- scenza , d'altra parte , del fatto che grazie messa alla prova . Vengono effettuati con-
l'Università di Birmingham e il francese Phi- ai rilevamenti del satellite europeo Cos B teggi di fotoni gamma dai quali possa emer-
li ppe Delache dell 'Osservatorio di Nizza. è stata recentemente scoperta una sorgen- gere se, effettivamente, il flusso della radia-
Entrambi sono eliosismologi , si dedicano te di raggi gamma dal nome esotico di Ge- zione proveniente da Geminga è modula-
cioè allo studio delle molte oscillazioni da minga, che pensano sia formata da due og- to , cioè se le due componenti collassate,
cui è affetto l'astro centrale del sistema so- getti collassati (forse due stelle neutroni, o ruotando l'una attorno all 'altra, lampeggia-
lare . La maggior parte di questi fenomeni forse due buchi neri) ruotanti l'uno attorno no come un faro. La corrispondenza è stu-
ha trovato un 'accurata spiegazione teorica all'altro, e propongono una collaborazione pefacente: i fotoni provienti da Geminga, in-
e si può affermare con sicurezza che è do- ai colleghi europei che si sono occupati di fatti , sembrano mostrare un picco ogni 2
vuta all'attività interna (moti convettivi , questa scoperta. Bignami e la Caraveo, del- ore e 40 minuti . Si fa avanti l'ipotesi, insom-
esplosioni , eccetera) della nostra stella. Ma 1'Istituto di fisica cosmica di Milano, sono ma, che la sorgente emetta, oltre ai raggi
c 'è una oscillazione , che fa dilatare e con- anche riusciti , con altri colleghi , a scoprire gamma (e ad altre radiazioni elettromagne-
trarre ritmicamente ogni 2 ore e 40 minuti la cosiddetta «controparte ottica» di Gemin- tiche}, anche onde gravitazionali aventi lo
tu tta la sfera solare, che non si riesce a ga: hanno trovato cioè che all 'i nvisibile sor- stesso periodo , e che queste ultime siano
spiegare invocando le cause interne. Per ef- gente di raggi gamma corrisponde una de- responsabili della oscillazione solare.
fetto di questa pulsazione il diametro sola- bole stellina di ventunesima grandezza nella A questo punto la palla torna ai teorici.
re subisce una variazione osservabile di cir- costellazione dei Gemelli , il che è fonda- Ora si sta valutando se l'energia emessa
ca 100 chilometri . lsaak e Delache pensa- mentale per gli ulteriori studi da compiere da Geminga sia sufficiente a fare entrare
no che l'oscillazione possa essere indotta su questo affascinante oggetto. in risonanza il Sole ed eventualmente a pro-
vocare anche il fenomeno osservato dal
gruppo di fisica romano attraverso le anten-
ne gravitazionali .
«Un successivo stadio della nostra ricer-
ca» , spiega Bignami , «riguarda l'analisi di
Geminga anche ai raggi X, cosa che stia-
mo facendo grazie a due satelliti, l'ameri -
cano Einstein e l'europeo Exosat. Si vedrà
se anche l'emissione X mostra la stessa
modulazione di 2 ore e 40 minuti osserva-
ta nelle frequenze gamma».
Se sarà confermata la prima scoperta di
una sorgente di onde gravitazionali, per l'a-
strofisica si apre un capitolo di estremo in-
teresse. In un futuro non lontano potremo
vedere come è realmente fatto l'Universo
e quale è la distribuzione delle masse al suo
interno indipendentemente da eventuali
ostacoli che si frappongono davanti a noi.
Mentre le onde elettromagnetiche (onde ra-
dio, raggi infrarossi, luce, raggi ultraviolet-
ti, raggi X e raggi gamma) vengono bloccate
dalla materia e quindi i telescopi o i radio-
telescopi non possono vedere al di là degli
ostacoli , le onde gravitazional i passano at-
traverso la materia e ci possono recare in-
formazioni su tutti i «paesaggi cosmici» che
finora ci erano preclusi. È questa, forse , la
prospettiva che più di ogni altra esalta fisi-
ci ed astronomi e li fa impegnare nella cac-
cia alle invisibili «onde g». OC>
9
ADAMO VIVE SU TITANO?
di G.B. Naodier

~ arlare delle possibilità che corpi del


r-"" sistema solare ospitino forme di vi-
ta potrebbe sembrare anacronistico dopo
i risultati negativi ottenuti dall 'analisi dei
campioni di suolo lunare e marziano e do-
po le desolate e insospitali immagini che le
sonde spaziali automatiche hanno fornito in
questi ultimi anni. Eppure gli esobiologi , co-
loro che si occupano appunto di indagare
sulla presenza di forme di vita extraterre-
stri , non si arrendono. Nessuno pensa più
a civiltà evolute, al le tribù di seleniti sognate
all 'inizio dell '800 dall'astronomo tedesco
William Herschel o agli abitanti di Marte im-
maginati un secolo dopo da un altro astro-
nomo famoso , l'americano Percival Lowell ;
oggi si pensa a microrganismi , a specie di
grandi dimensioni, oppure , alla peggio, a
condizioni preb iotiche, cioè sim ili a quelle
che si ve rificarono sulla Terra quattro mi-
liardi di anni fa e che portarono alla com-
parsa dei primi organismi viventi. Tutti que- Alfiere di questo punto di vista è l'onni- vembre 1983) comprendano esperimenti at-
sti casi sono ipotizzabi li per alcuni dei mondi presente e attivissimo astronomo america- ti a rivelare l'esistenza della vita. Uno dei
già esplorati - affermano gli esobiologi - no Cari Sagan il quale in questi mesi si sta punti fissi di Sagan e di altri esobiologici
e se le sonde automatiche non ci hanno an- dando un gran daffare perché le nuove mis- americani è il pianeta Marte. Di solito si suo-
cora rivelato niente è colpa della strumen- sioni interplanetarie che stanno per esse- le liquidare il problema della vita sul nostro
tazione non abbastanza sofisticata. re approvate dalla Nasa (vedi FUTURA no- vic ino di casa dicendo che le sonde Viking
inviate sulla sua superficie nel 1976 non tro-
varono i microbi cercati . Ma, fanno notare
gli esobiologi , il problema non si può archi-
viare così semplicemente. Esistono infatti
due esperimenti del Viking (sui cinque de-
dicati alla biologia marziana) che hanno in-
dicato, rispettivamente, una scissione del
brodo organico sterile portato dalla Terra
e una sorta di «digestione» di campioni di
gas terrestre. Se questi fe nomeni siano at-
tribuibili all 'attività di microrganismi oppu-
re semplicemente a una chimica inorgani-
ca «esotica» non è ancora chiaro, ma vale
la pena di approfondire le indagini .
Un altro pianeta che potrebbe ospitare
forme viventi evolute , sebbene non possie-
da nemmeno una superficie solida, è il gi-
gante del sistema solare: Giove. Sagan , as-
sieme al suo amico e collega della Cornei I
University E. Salpeter, ha provato a «costrui-
re» con l'aiuto di un computer una specie
Giove: alcuni studiosi hanno «costruito» al com-
puter una specie biologica che può vivere su
questo pianeta. In alto, Titano fotografato dalla
sonda Voyager 1; in azzurro la sua atmosfera.
10 FUTURA
biologica che si adattasse a vivere in certi
livelli dell 'atmosfera gioviana (ricordiamo
per inciso che è fatta di elio e idrogeno) do-
ve le condizioni di temperatura e pressio-
ne sono compatibili con la vita. Ne è venu -
ta fuori una sorta di mongolfiera vivente che
si tiene a mezz'aria riscaldando i gas al suo
interno, ingerendo molecole organiche op-
pure fabbricandosele attraverso process i
analoghi alla fotosintesi. Queste creature
fantastiche, ma scientificamente possibi-
li , sono state battezzate f/oater , dall 'ingle-
se float , galleggiare. Sagan e Salpeter le
immaginano di grandi dimensioni, fino a
centinaia di metri di diametro, riunite in
branchi , librantisi fra le dense e puzzolen-
ti nubi di ammoniaca . Una sonda che do-
vesse scendere lentamente col paracadu-
te nell'atmosfera di Giove , come è previ-
sto che faccia la «Galileo» nel 1987, non
dovrebbe faticare a intercettarle. Staremo
a vedere.
Facciamo un salto da Giove verso il mag-
giore satellite di Saturno, Titano . Anche qui,
pur nel gelo che caratterizza la periferia del
sistema solare, troviamo un 'atmosfera a ba-
se di azoto e metano, ricca di composti or-
ganici. Ma più giù c'è una crosta solida di
tipo terrestre ricoperta a quanto sembra di
oceani e di laghi. Piovono idrocarburi dal
cielo e la temperatura è di -170 gradi cen-
tigradi . Chi potrebbe resistere in queste
condizioni? Non crediate che la vita debba
solo esistere negli ambienti popolati dall 'uo-
mo, ribattono gli esobiologi. E rammenta-
no che quando gli uomini dell 'Apollo 12 (no-
vembre 1969) scesero nell 'Oceano delle
Tempeste e recuperarono la telecamera di
un vecchio Surveyor che era atterrato in
quel posto due anni prima, i biologi a terra
fecero un salto sulla sedia nel constatare
che alcuni microrganismi terrestri viveva-
no ancora su quella telecamera , resisten -
do alle forti escursioni termiche e alle ra-
diazioni ionizzanti tipiche dell 'ambiente lu-
nare. Su Titano , nelle pozze riscaldate da
sorgenti vulcaniche , potrebbero esserci le
stesse condizioni dell 'ambiente primordia-
le terrestre , suggeriscono gli esobiologi , e
vale quindi la pena di andare a guardare.
È quello che farà una sonda , la Titan Pro-
be, all 'inizio del prossimo decennio. DC>
el 1980 Campania e Basilicata. quat-

N tr'anni prima il Friuli e prima ancora


il Bel ice, poi, la primavera scorsa .
l'Etna, ora Pozzuoli. Terremoti e fenomeni
vulcan ici sembrano non voler dar tregua al
EP ICENTRO

nostro paese. Soltanto per gli ultimi nove


secoli il Catalogo dell 'Enel ha censito in Ita-
lia qualcosa come oltre 20.000 terremoti
d'i ntensità pari o superiore al lii grado del-
la scala Mercalli (non inferiori cioè alla
«spallata» che si è abbattuta sul capoluo-
go flegreo il 4 ottobre scorso). 200 dei qua-
li rubricati almeno al IX grado, ossia come
altrettanti disastri di portata quantomeno
analoga a quello del 23 novembre di tre anni
fa. Se si calcola che dove è avvenuto un
terremoto molto probabilmente se ne può
verificare un 'altro con simili caratteristiche
entro un certo numero di anni (detto perio-
do di ritorno) e se si tien conto che tale pro-
babilità riguarda circa il 70% del nostro ter-
ritorio nazionale, con punte alquanto elevate
per il Sud (Campania, Basilicata, Calabria , NUCLEO
Sicil ia), al lora è evidente che il problema ESTERNO
LIQUIDO
della pericolosità sismica del nostro Paese
e dei rischi sociali ad essa connessi assu-
me una rilevanza di primo piano. Il proble- NUCLEO
ma non è esclusivamente italiano. né pre- INTERNO
DISCONTINUITÀ
senta le dimensioni più allarmanti in Italia. SOLIDO ·
DIGUTENBERG
Quasi metà della popolazione del nostro pia-
neta vive in zone a più o meno elevato pe-
ricolo sismico; in particolare alcuni paesi
detengono il poco invidiabile primato di es-
sere esposti ad altissimo rischio. Per esem-
pio, il Giappone, dove i terremoti come quel-
lo avvenuto nel 1980 in Campania e Basi li-
I
cata sono all'ordine del giorno, con effetti Nel disegno, in grande, tipi di onde sismiche e goslavo S. Mohoroviéié , studiando un ter-
però meno disastrosi perché da tempo in loro propagazione nella Terra . Le onde primarie remoto in Croazia , scoprì un improvviso
questo paese vige un efficace sistema di (P) giungono per prime al sismografo seguite dalle sbalzo di velocità delle onde sismiche ad
prevenzione antisismica e di difesa civile ; onde secondarie (S) e quindi da quelle superfi- alcune decine di chilometr i al di sotto della
ciali. Come si vede, le onde S, che non si propa-
la Cina, teatro della più impressionante ca- superficie terrestre; qualche anno più tardi
gano nei mezzi liquidi, non passano attraverso
tastrofe sismica del nostro secolo (quella la discontinuità di Gutenberg. Nel riquadro in al- l'americano B. Gutenberg registrò un feno-
di Tangshan nel 1976 con 640.000 morti e to a destra, la genesi di un terremoto e la propa- meno analogo a circa 2900 chilometri di
oltre due miliardi di dollari di danni); l'Unio- gazione delle onde sismiche. In basso, la spac- profondità , desumendo la presenza all 'inter-
ne Sovietica , gli Stati Uniti (dall 'Alaska alla catura indica la zona di origine del terremoto, le no del nostro pianeta di uno strato di mate-
California lungo tutto il litorale pacifico); gli due frecce grandi mostrano il movimento dei riale almeno in parte allo stato fuso. La sco-
stati latino-americani della fascia andina. la blocchi di roccia contrapposti, le trecce piccole perta delle due discontinuità, come furono
Turchia , l' Iran . Esiste dunque un problema indicano la propagazione dell 'energia sismica. In chiamate, segnò una tappa miliare nel pro-
alto, gli effetti del terremoto: come si nota, dipen- gresso delle scienze della Terra. consenten-
internazionale dei terremoti, di cui il caso
dono dall 'energia liberata dal terremoto, dalla
italiano costituisce una spec ificazione na- do di figurarc i il suo interno come un insie-
distanza dall 'ipocentro e dal tipo di terreno.
zionale non trascurabile . Cosa si sta facen - me di gusci concentrici: una scorza solida ,
do per affrontarlo? nomeno. Finora la teoria più plausibile è esterna. detta litosfera, una parte interme-
Bisogna innanzitutto distinguere sotto quella detta della «tettonica a zolle» o «glo- dia, viscosa chiamata astenosfera. e un nu-
quale aspetto analizzare i terremoti: se dal bale» (la tettonica è la scienza che studia cleo di natu.ra ancora non ben precisata. in
punto di vista fisico, come eventi di carat- le deformazioni della crosta terrestre e delle incessante movimento reciproco. La Terra
tere naturale, o da quello sociale , cioè in forze che vi presiedono). La formulazione è dunque un pianeta vivo, in perenne tra-
base agli effetti disastrosi che procurano al- di questa teoria risale a non più di vent'an- sformazione , la cui fisionomia superficiale
1 'uomo e all'ambiente . Benché strettamen- ni fa, ma le sue premesse affondano radici è plasmata e riplasmata, oltre che da agenti
te intrecciati, i due aspetti sono oggetto d'in- più ind ietro nel tempo. All 'inizio del secolo esterni , da poderose forze sotterranee e in
dagine e discipline diverse: la geologia, la lo scienziato francese F.Montessous de Bal- particolare dalle tremende sol lecitazioni
sismologia e più in generale le scienze re- lore, censendo oltre 150.000 terremoti av- esercitate sugli strati soprastanti dai mag-
lative alla Terra nel primo caso; l'ingegne- venuti in varie parti del mondo, rivelò che mi dell 'astenosfera. In altri termini , la cro-
ria antisismica , l'urban istica e le sc ienze la maggior parte di essi si addensava in ben sta terrestre non sarebbe altro che una sot-
economiche e sociali nel secondo . Un ten- determinate aree geografiche e precisa- tile pellicola di roccia galleggiante su un
tativo di sintesi tra gli apporti di queste mol- mente in quelle geologicamente «giovani» oceano ribollente di lava e attraversata , nei
teplici disc ipline si sta operando nell 'ambi- (dove cioè i processi di formazione ed evo- suoi punti di maggior instabilità e tensione ,
to della neonata «disastrolog ia», o scienza luzione della crosta terrestre sono più mar- da ampie cicatrici che segnano i profili del-
de i disastri , cui accenneremo più avanti. cati quali il sistema alpino-himalayano e il l'evoluzione dei continenti e insieme le aree
Se si esaminano i terremoti come even- cosiddetto «anello di fuoco» del Pacifico, se- di più intensa attività sismi ca e vu lcanica
ti naturali, è necessario per prima cosa ac- de di una forte attività vulcanica). Poch i anni del globo. Tale , per somme linee, fu la tesi
certarne le cause. risali re all 'origine del fe- prima della Grande guerra, lo scienziato iu- avanzata nel 1915 dallo scienziato tedesco
14 FUTURA
due lati della faglia i recinti e le strade che
la attraversavano avevano subito sposta-
TERRENI menti relativi di circa 6-7 metri. Egli scoprì
RIGIDI inoltre che le rocce vicino alla faglia ave-
vano subito deformazioni e spostamenti al-
TERRENI trettanto sensibili: la dislocazione era mas-
SOFFICI sima in prossimità della faglia e diminuiva
allontanandosi da essa.
SABBIE Sulla base di queste e altre osservazio-
ni. Reid propose un modello di interpreta-
zione della dinamica del terremoto, noto col
nome di teoria del «ri mbalzo elastico» (ela-
stic reboun d). Sebbene alquanto sempl ifi-
cata, tale teoria è valida ancor oggi.
. Secondo Reid il processo da cui si ge-
nera un terremoto può essere così spiega-
to. I due blocchi di roccia che formano i la-
ti opposti di una faglia sono corpi elastici
sottoposti ad attrito e che quindi accumu-
lano energia come accade in una molla
compressa. Quando la tens ione accumula-
ta supera la forza di coesione dei blocchi ,
avviene un cedimento , che solitamente si
verifica nel punto più debole della massa
rocciosa . Dal punto iniziale del cedimento,
chiamato ipocentro o fuoco del sisma, la
frattura si propaga lungo la superficie del-
la faglia, causando lo scorrimento dei due
blocchi di roccia opposti l'uno all'altro. L'e-
onde primarie P (5,5·14 km/sec) nergia accumulata si sprigiona di colpo. Le
rocce sotto trazione elastica reagiscono
~onde sec.ondarie S (3·7 km/sec) istantaneamente, scattando all 'indietro fino
a raggiungere ne l giro di pochi secondi una
- onde superficiali (3 km/sec) nuova posizione di equilibrio. Parte dell 'e-
nergia rilasciata è dissipata in calore, par-
te è assorbita dalle deformazioni del la zo-
A. Wegener e divenuta poi nota come «teo- tatari che sono le placche. È questa la teo- na foca le in cu i si è verificata la rottura, par-
ria della deriva dei continenti», paragonan- ria che attualmente gode di maggior credito. te infine si irragg ia sotto fo rma di onde si-
do appunto i continenti odierni a frammen- Il globo risulterebbe suddiviso in una de- smiche, che giunte in superficie provoca-
ti separati di un unico, antich issimo super- cina di zolle in continuo movimento relati- no lo scuotimento, ovvero il terremoto.
continente originario (la Pangea), vaganti vo l'una con l'altra ad una velocità varia- Due sono i tipi di onde generate da un
lettera lmente «alla deriva» sui materiali vi- bile tra uno e dieci centimetri all 'anno. Con- terremoto: le onde P e le onde S, chiamate
scosi dell 'astenosfera come «i blocchi di frontate con le veloc ità di cui parliamo quo- anche onde di volume perché sono le sole
ghiaccio d 'un fiume all 'epoca del disgelo». tidianamente queste cifre possono anche onde elastiche che si propagano all 'inter-
Rimasta praticamente ignorata tra le due far sorridere, ma provate soltanto a pen- no delle rocce . Le onde P (dal latino primae ,
guerre mond iali , la teoria di Wegener fu ri- sare quali tremende forze siano necessa- perché essendo le più veloci arrivano per
presa in considerazione tra la fine degli anni rie per allontanare di 2,5 cm al l'an no mas- prime) si propagano attraverso rapide suc-
'50 e l'inizio degli anni '60 in conseguenza se delle dimensioni dell 'America Meridio- cessioni di dilatazioni (aumento di volume)
dello svi luppo degli stud i oceanografici che nale dall 'Africa! e di com pressioni (diminuzione di volume)
rivelarono la presenza sul fondo degli ocea- Rispetto a movimenti che hanno portato della roccia. li loro comportamento presen-
ni di un 'immensa catena montuosa snodan- alla separazione dell 'Africa e dell'America, ta numerose analogie con le onde sonore ,
tesi ininterrottamente per quasi 64.000 chi- saldamente unite fino a 250 milioni di anni ma la velocità di propagazione è notevol-
lometri intorno ai continenti e percorsa in fa , alla desertificazione di zone prima co- mente superiore. Le onde S (dal latino se-
tutta la sua lunghezza da un profondo av- perte da lussereggianti foreste, il terremo- cundae) si propagano invece attraverso de-
vallamento. Di qui i magmi dell'astenosfe- to è di per sé ben poca cosa. Sennonché , formazioni della roccia e non causano va-
ra risalgono in superficie , generando sem- mentre le velocità di movimento delle plac- riazioni di volume nel mezzo attraversato e,
pre nuova crosta terrestre, mentre gli stra- che sono tali da permettere al l'uomo di rispetto alle onde P, hanno una velocità di
ti più vecch i di quest'ultima vengono come adattarsi ai cambiamenti, il terremoto libe- propagazione notevolmente inferio re .
«inghiottiti» in zone di sprofondamento po- ra tutta la sua energia in una decina di se- Nell 'acqua, e nei liquidi in genere , la ve-
ste lungo i margini degli oceani. Sulla scorta condi al massimo: troppo pochi per permet- locità delle onde S è nulla; ciò sign ifica che
di questi e altri rilievi si giunge così all 'at- tere all'uomo di intervenire una volta iniziato le onde S non possono propagarsi nei liqui-
tuale teoria delle «placche» o «zolle», ela- il fenomeno. di. Questa particolarità di comportamento
borata tra il 1965 e il 1968 da diversi scien- Per lungo tempo gli eventi sismici rima- delle onde S, che le differenzia dalle P, ha
ziati (J . Wilson , J. Morgan , X. Le Pichon e sero avvolti nel mistero e solo all'inizio del permesso di compiere significative scoper-
J. Dewey) e che differisce dal modello di secolo , in occasione del gravissimo terre- te circa la composizione interna del nostro
Wegener per un aspetto fondamentale. moto del 1906 che colpì San Francisco , fu pianeta. Quando le onde di volume (P e S)
Mentre Wegener ipotizzava che i conti- data una prima spiegazione valida . passano da un mezzo più denso a uno me-
nenti «gallegg iassero» sul loro substrato, se- Esaminando la zona poco dopo il terre- no (o viceversa) subiscono delle trasforma-
condo la tettonica a zolle i continenti si moto, e confrontando i dati raccolti con zioni . In particolare, quando incontrano la
muovono insieme con i fondali oceanici , tra- quelli di rilievi compiuti in precedenza, il si- superficie terrestre , il cambiamento è così
scinati da quei giganteschi nastri traspor- smologo americano F. Reid osservò che sui brusco che esse generano altri tipi di on-
15
de, dette appunto onde superficia- terremoti. Benché le indagini nel
li. Le onde superficiali principali so- campo abbiano prodotto alcuni risul-
no di due tipi e prendono il nome tati apprezzabili dal punto di vista
dai rispettivi scopritori : onde di Ray- teorico (sovietici e americani hanno
leigh , che si propagano sul piano prodotto tra il 1971 e il 1973 due mo-
verticale con moto delle particel le delli di analisi dei segnali premonitori
di tipo ellittico con una velocità di di una crisi sismica), resta ancora
circa 9/10 rispetto alle onde S, e lontano il momento in cui si riuscirà
onde di Love , che si propagano nel a stabilire con sicurezza la data, il
piano orizzontale e procedono a luogo e l'ora di un terremoto.
una velocità compresa tra le onde Per quanto riguarda il controllo ,
di Rayle igh e le onde S. bisogna tener presente che i terre-
Il primo strumento per misurare moti possono essere non solo su-
lo scuotimento prodotto dalle onde biti, ma anche provocati dall 'uomo.
sismiche risale al Il secolo d.C. e Ne sono un esempio gli effetti del-
fu costruito in Cina, ma soltanto nel le esplosioni nucleari sotterranee ,
1855 il fisico italiano L. Palmieri l'attività sismica provocata dalla
realizzò il primo sismografo, indi- costruzione di grandi invasi artifi-
cando con tale termine qualsiasi ciali (il primo fenomeno del genere
strumento in grado di rilevare un fu verificato sul finire degli anni '30
movimento tellurico e di registrar- negli Stati Uniti in conseguenza del
ne tutte o in parte le caratteristiche completamento della diga di Hoo-
principali (istante d'inizio, durata, in- ver che produsse una serie di scos-
tensità, accelerazione ecc.). se abbastanza forti). Effetti analoghi
Oggi gli strumenti più largamente impie- co è molto basso, la frattura si estende nelle si registrarono a cavallo degli anni '60 e '70
gati sono i velocimetri a induzione elettro- zone circostanti , lasciando la barriera intat- sempre negli Stati Uniti, a Denver (Colora-
magnetica, che producono un segnale elet- ta; 3) se lo sforzo tettonico è intermedio, la do), e in Giappone, a Matsushiro, in occa-
trico proporzionale alla velocità di sposta- frattura oltrepassa la barriera senza rom- sione del pompaggio di liquidi in pozzi pro-
mento del suolo prodotto dalle onde sismi- perla; la frattura modifica però il livello pree- fondi, la cui pressione scatenò crisi sismi-
che. È opinione comune che il grado di so- sistente di sforzo tettonico e lo può eleva- che a catena di media intensità. «Perché»,
fisticazione degli attuali strumenti di rileva- re al punto da creare le condizioni per una si domandarono allora alcuni scienziati ,
zione non necessiti di ulteriori miglioramenti successiva rottt,Jra della barriera. «non sfruttare tali esperienze per control-
e che la ricerca teorica sulla propagazione Il terzo caso è senz 'altro il più promet- lare e in qualche modo "pi lotare " l'attività
delle onde sismiche non debba riservarci tente: forse con ulteriori sviluppi, ci permet- sismica?» . L'ipotesi è all'incirca questa: dal
grosse novità di rilievo. Viceversa i sismo- terà di descrivere la sequenza sismica com- momento che in determinate zone, dove si
logi concentrano sempre più il loro interes- posta da scosse preliminari, scossa princi- è verificato un accumulo d'energia sotto for-
se sui meccanismi di origine dei terremoti. pale a repliche con un processo paragona- ma di deformazioni delle rocce crostali , pri-
Infatti il modello di Reid, elegante nella sua bile a una «reazione a catena» . ma o poi parte di tale energia viene libera-
semplicità , non è però in grado di spiegare Ma cosa si può fare in definitiva per di- ta con un terremoto, allora dovrebbe esse-
tre importanti evidenze sperimentali: 1) i ter- fendersi dai terremoti? Le vie finora battu- re possibile, iniettando o estraendo liquidi
remoti più intensi sono spesso composti da te dalla ricerca scientifica in questa direzio- o con piccole cariche esplosive, manipola-
due o più sequenze che si succedono a in- ne sono sostanzialmente tre: previsione, re le tensioni sotterranee di modo che l'e-
tervalli molto brevi (dell'ordine dei 5-10 se- controllo , prevenzione . Passiamole breve- vento abbia luogo quando e come lo voglia-
condi); 2) un terremoto è sempre seguito da mente in rassegna , partendo dalla prima. mo. L'idea di un «interruttore sismico» è cer-
una serie di repliche il cui numero decre- Nel 1975 destò sca lpore in tutto il mon- tamente awincente, ma anche al limite del-
sce con una certa regolarità ; 3) nella zona do la notizia di un vi olento terremoto abbat- la fantascienza, mancando quasi del tutto
d'origine le faglie presentano un andamento tutosi sulla città cinese di Haicheng, in Man- studi in proposito ed essendo peraltro su-
irregolare e sono interrotte quà e là. ciuria, e rimasto fortunatamente senza vit- scettibile di esiti «i ncontrollabili» e soprat-
Intorno alla metà degli anni sessanta , il time grazie a una previs ione effettuata cin- tutto «indesiderabili», quale, per esempio,
sismologo K. Aki, del Massachusettes lnsti- que anni prima, dall 'Ufficio sismologico di l'eventualità che le stesse tecniche siano
tute of Technology, elaborò un nuovo mo- stato di Pechino, mediante l'impiego di so- impiegate da qualcuno non per evitare, ben-
dello detto «a barriera», che costituisce il fisticati sistemi di rilevazione di tutta una se- sì per scatenare un disastro.
primo passo verso un'interpretazione esau- rie di fenomeni precursori (deformazioni del Passando ad analizzare la prevenzione ,
riente di tutta una crisi sismica. Secondo suolo, resistività elettrica delle rocce , velo- bisogna uscire dal campo del terremoto co-
il modello a barriera, la coesione non è cità delle onde sismiche, variazioni di cam- me evento naturale, per entrare in quello
uguale in tutti i punti lungo la faglia , anzi esi- po magnetico, ecc.) abbinati a tecniche tra- dei disastri . Scopo della prevenzione è in-
stono delle zone in cui la coesione è così dizionali , proprie della cultura contadina, di fatti non tanto di intervenire sul fenomeno
elevata da costituire una vera e propria bar- osservazione delle anomalie del comporta- fisico terremoto di per se stesso, quanto
riera alla propagazione della frattura. In ba- mento animale e di altri «segnali» caratte- piuttosto, tenendo conto delle sue caratte-
se allo sforzo applicato nella zona attorno ristici dell'awicinarsi di un sisma di forte in- ristiche , di studiare le tecniche più idonee
alla faglia (sforzo tettonico), si possono ave- tensità. Si scoprì allora che a partire dall'U- affinché esso non si traduca in un disastro
re i tre seguenti casi: 1) se lo sforzo tetto- nione Sovietica, dove tali studi furono av- per l'uomo. La prevenzione opera dunque
nico è molto elevato , la barriera è rotta dal- viati fin dagli anni '50, vasti programmi di sui possibili effetti dell 'evento e tende a ri-
1'espandersi della frattura (si ricade quindi ricerca nel settore erano in corso di svilup- durne la portata distruttiva. È questo uno de-
nel modello di Reid) ; 2) se lo sforzo tettoni- po dal 1965 negli Stat i Uniti e soprattutto gli ambiti più consolidati della ricerca anti-
in Giappone. La catastrofe , «i mprevista», di simica che attiene al problema della sicu-
A sinistra, il più famoso grattacielo antisismico
di San Francisco. In alto, Alberto Marce/lini del-
Tangshan nel 1976, sempre in Cina , ha tut- rezza delle costruzioni e degli insediamen-
l 'Istituto per la geofisica della litosfera di Milano tavia raffreddato alquanto gli entusiasmi ini- ti in zone di rischio e che ha messo capo
e Romano Solbia ti, autori di questo articolo e del ziali in proposito , mettendo in luce quanto un po ' in tutti i paesi a norme sismiche più
libro Terremot i e società, edito da Gar;?anti nella sia ancora remota la possibilità di perveni- o meno severe e purtroppo , come in Italia,
collana «Strumenti di studio>: uscito in questi giorni. re a un sistema affidabile di previsione dei spesso disattese. Il problema è in parte po-
coNTINUA A PAG. 86
SHUTTLE 1985:
VOLI
SETTIMANALI
ALLUNEDI
Alla vigilia del decimo volo della
navetta spaziale facciamo un bilancio dei
risultati finora ottenuti: l 'era
del pionerismo è finita e comincia quella
dei servizi regolari Terra-spazio.
di MAURIZIO BIANCHI

D ieci voli ocbitali ' è q"e'to


il traguardo che , salvo rinvii dell 'ultima ora, la navetta spa-
ziale americana, lo Space Shuttle, si appresta a tagliare
entro l'inizio del 1984. Sarà, quella numero dieci , una mis-
sione molto particolare e delicata, la prima interamente ri-
servata al dipartimento americano della Difesa che , come
è noto, è il «cliente» di maggior riguardo dello Shuttle , di
cui ha prenotato il trenta per cento dei voli .
Non si hanno owiamente molti particolari su questa mis-
sione. Si sa solo , per ora , che a comandarla sarà Thomas
Mattingly, un veterano dello spazio, il quale avrà al suo fian-
co Loren Shriver come pilota, Ellison Onizuka e James
Buchli come specialisti di bordo. Il quinto membro dell 'e-
quipaggio, il cui nome non è stato ancora reso noto, sarà
un ingegnere dell 'aviazione militare degli Stati Uniti.
La partenza awerrà, come sempre, dalla base di Cape
Canaveral dove si è contata l'«ora zero» di tante leggen-
darie missioni della Nasa e da dove ha mosso i suoi primi
passi anche lo Space Shuttle.
Rivediamo allora la storia di questa nuova awentura del-
l'uomo nello spazio, seguendo la navetta dalla sua nasci-
ta alla definitiva affermazione come mezzo di trasporto spa-
ziale del futuro, che ha relegato in soffitta i colossali eco-
stosi razzi vettori protagonisti della conquista della Luna.
Un mezzo di trasporto che viene lanciato con un razzo con-
venzionale che è in grado di restare nello spazio come un'a-
stronave per un tempo variante da pochi giorni fino a un
mese e rientra sulla Terra come un aereo di linea per cui
(e qui sta il fatto assolutamente nuovo e straordinario) non
è un veicolo a perdere come tutte le astronavi degli anni
sessanta e settanta, ma può essere riutilizzato parecchie
volte con notevole risparmio di costi e materiali.
Il 5 gennaio 1972, mentre sta per concludersi il program-
ma lunare Apollo, il presidente Nixon annuncia che la Na-
sa svilupperà un nuovo sistema di trasporto spaziale, chia-
mato appunto Space Transportation System (Sts), il quale
contribuirà «a trasformare la frontiera spaziale degli anni
settanta in un territorio familiare , agevolmente accessibi-
19
le alle imprese dell 'uomo negli anni ottan-
ta e novanta».
Ad appena due mesi da quell 'annuncio,
il 17 marzo, la Nasa indice le gare d'ap-
palto per la realizzazione delle varie parti
che costituiranno l'Sts. All'impresa parte-
cipa il gotha dell 'industria aerospaziale
americana: McDonnell-Douglas, Martin
Marietta , Grumman , Boeing, North
American-Rockwell , Generai Dynamics ,
Lockheed , Pratt & Whitney, Rocketdyne ,
Uniteci Technology, Aerojet Generai, Thio- ·
kol. L'aliante spaziale sognato dai pionieri
dell'astronautica come Eugen Sanger , Aal-
ter Dornberger e Krafft Ehricke prende cor-
po definitivamente.
Il sistema Sts , che pesa alla partenza
2.000 tonnellate , è formato da tre elementi
principali: l'orbiter , ossia la navetta vera e
propria, suddiviso in tre sezioni (cabina per
. un equipaggio fino a 7 membri ; stiva con
portelloni apribili per il carico utile; sezio-
ne propulsiva con tre motori primari e due
secondari di manovra) e ricoperto da mi-
gliaia di speciali piastrelle antitermiche ; il
grande serbatoio esterno con 700.000 chi-
logrammi di propellente liquido , che viene
sganciato in mare 8 minuti dopo il lancio
e non viene recuperato ; i due booster la-
terali a combustibile solido , che si stacca-
no 2 minuti dopo il lancio e vengono recu -
perati per essere riutilizzati in successive
missioni.
Il compito che la navetta è chiamata a
svolgere è vasto e ambizioso: dal traspor-
to, messa in orb ita , manutenzione, control-
lo e recupero di satelliti artificiali e altri vei-
coli orbitali (lo Shuttle può spingersi da 185
fino a 1.100 chilometri di quota), alla fab -
bricazione nello spazio di materiali (soprat-
tutto farmaci e leghe di metallo) con un
grado di qualità e di purezza altrimenti non
ottenibile sulla Terra , alla realizzazione di
stazioni orbitali modulari , all'osservazione
scientifica del nostro pianeta e dello spa-
zio con diversi strumenti ospitati di volta
in volta nella stiva , a missioni di ricognizio-
ne militare e, eventualmente , di neutraliz-
zazione di satelliti nemici .
Il progetto prevede la costruzione , ini-
zialmente , di una piccola flotta formata da
cinque orbiter: Enterprise (il nome è quel-
lo di un 'astronave protagonista di una po-
polare serie di telefilm spaziali , Star Trek) ,
un prototipo da adibire ai test di portanza
aerodinamica e ai collaudi di compatibili-
tà tra i vari componenti del lo Space Tran-
sportation System ; Columbia , che effettue-
rà i primi voli orbitali; Challenger ; Discove-
ry , le cui missioni saranno riservate quasi
interamente al Dipart imento della difesa
(sarà anche armato con un laser capace
di fulminare un bersaglio visi bile per me-

A sinistra, i tre motori principali dell 'orbiter Co-


lumbia vengono revisionati dopo la prima missio-
ne orbitale dello Shuttle. A destra, in alto, il m u-
so del Columbia ricoperto dalle speciali piastrel-
le protettive antitermiche. Qui a lato, il serbatoio
esterno del propellente pronto {Jer il secondo vo-
lo del Columbia. Nelle pagine di apertura, lo Shut-
tle sulla rampa di lancio a Cape Canaveral.
no di un secondo a mi lle chi- quali ha percorso 36 orbi te e
lometri di distanza); Atlantis. mezzo per un totale di
Completati i test di volo pla- 1.733.450 chilometri .
nato di rientro (tre, nell'agosto- Lo Space Transportation
settembre del 1977) e i collau- System è ormai una realtà. Le
di di resistenza delle strutture, successive tre missioni del
nell 'aprile del 1979 la Nasa Columbia (12-14 novembre
decide di trasfe rire Enterprise 1981 , equipaggio Joe Engle e
al Kennedy Space Center di Richard Truly; 22-30 marzo
Cape Canave ra l: qu i, nel co- 1982, Jack Lousma e Char les
lossal e capan none chi amato Gordon Fu ll erton; 27 giu gno -
Vehic le Assembli ng Bui lding 4 luglio 1982, Thomas Mattin-
(Vab), l'orbiter verrà aggancia- gly e Sherry Hartsfield) servo-
to al serbatoio esterno, accop- no per mettere a punto i mec-
piato ai due booster laterali e canismi di bordo e per effet-
quindi sistemato sulla piatta- tuare piccoli esperimenti
forma mobile di lancio. Il 1° scientifici. In particolare , du-
maggio lo Space Transporta- rante la seconda missione vie-
tion System esce dal Vab e ne collaudato il braccio mec-
viene trasferito al complesso canico , costruito in Canada ,
di lancio 39 A per verificare la che verrà usato come una gru
compati bilità fra piattaforma per trasferire o sistemare i va-
mobil e e torre di servizio. ri carichi nella stiva; nella
Tutto sembra a posto e so- quarta viene provata Eos
no in molti alla Nasa a pensa- (Electrophoresis Operations in
re che la navetta possa com- Space), una apparecchiatura
piere il suo volo orbitale inau- di elettroforesi continua svi-
gurale entro la fine di quell 'an- luppata dalla McDonnell -
no. Ma i motori dello Shuttle , Douglas che separa materiali
il cui sviluppo e messa a pun- biologici in soluzione sottopo-
to sono stati lunghi e difficol- nendo li a un campo elettrico.
tosi , continuano a fare i ca- È ormai tempo per la prima
pricci ; senza contare i proble- missione operativa, con un ca-
mi non ancora del tutto risolti rico pagante a bordo. E alle
a proposito delle piastrelle an- 7.19 (ora locale) del mattino
titermiche, che si staccano dell' 11novembre1982, quan-
spesso e volentieri. L'e nte spaziale ame- cessa rio a riparare un computer di bordo . do la navetta parte da Cape Canaveral per
ricano è dunque costretto a rinviare mese E finalmente il 12 aprile 1981 , a vent'an- il suo quinto viaggio nello spazio, nella sua
dopo mese la missione orbitale , e questo ni esatti di distanza dall'impresa di Juri Ga- stiva sono ospitati due satelliti: lo Sbs-3 del-
proprio mentre il diretto concorrente del - garin , il Columbia si innalza verso il cielo la società Satellite Business System e l'A-
lo Space Shuttle, il lanciatore Ariane del- qualche secondo dopo le 7 del mattino (ora nik 3 della Telesat Canada, che verranno
1' Esa, completa con successo - il 24 di- locale), lasciandosi dietro un'enorme scia sparati fuor i dallo Shuttle mediante uno
cembre 1979 - il suo primo lancio dal po- infuocata. Dopo 8 minuti e 42 secondi dal speciale dispositivo a molle , per poi rag-
ligono di Kourou ne ll a Guiana francese. decollo, lo Shutt le si colloca nell'orbita pre- giungere autonomamente con il loro mo-
Si stringono i tempi , anche per non ' ri- stabilita, a circa 275 chilometri d'altezza ; tore un 'orbita geostazionaria a 36.000 chi-
schiare di perdere i lucrosi contratti con non porta nessun carico particolare , se si lometri d 'altezza .
società di telecomunicazion i, organ ismi eccettuano gli strumenti per misurare l'ef- Oltre al comandante Vance Brand e al
scientifici , eccetera, che intendono utiliz- ficacia dei sistemi di protezione antiterm i- pilota Robert Overmyer , fanno parte del -
zare lo Shuttle per iniziative nello spazio ca. Young e Crippen sperimentano per due l'equipaggio William Lenoir e Joseph Allen ,
(non dimentichiamo che la navetta, oltre volte la manovrabilità dei grandi portel loni due specialisti di missione usciti dalle se-
che con scopi scientifici e militari , è nata della stiva e nel compiere l'operazione si lezioni che la Nasa ha effettuato nel 1978
con finalità commerciali) ; e il 29 dicembre accorgono che alcune piastrelle antitermi- per reclutare i tecnici e gli scienziati (in-
1980 lo Sts-1 , con l'orbiter Columbia , lascia che si sono staccate , fortunatamente non gegneri, medici, biologi, astrofisici , ecce-
il Vab diretto alla rampa 39 A: è la volta i.n posizione tale da compromettere il rien- tera) che dovranno occuparsi della gestio-
buona, la partenza è prevista per il 1O apri- tro su ll a Terra . ne del carico, della rea lizzazione deg li
le dell 'anno successivo. Due giorni dopo il lancio, il 14 aprile , esperimenti più complessi che lo Space
Il comando del Columbia viene affidato Young e Crippen iniziano la manovra di Shuttle dovrà tenere a battesimo nello spa-
al cinquantunenne John Young , uno degli rientro . Frenano la corsa della navetta, por- zio e della conduzione dello Spacelab, il la-
astronauti «storici » della Nasa (ha all 'atti- tandola da 28.155 a meno di 400 chilome- boratorio che l'Esa sta costruendo in col-
vo due missioni Gemini e due Apollo), che tri l'ora , girano la poppa verso la Terra e In questa pagina, la sala controllo di Houston
ha al suo fianco Robert Crippen, un texa- cominciano a scendere negli strati più den- dalla quale vengono seguite le missioni della na -
no di 44 anni alla sua prima impresa spa- si dell'atmosfera: per circa 15 minuti lo vetta spaziale. Nella pagina accanto, dall 'alto
ziale . Il giorno fissato per la partenza de- Shuttle è sottoposto a temperature infer- in basso in senso orario, la capiente stiva, del
cine di mig liaia di persone si accalcano ai nali , che raggiungono i 1.460 °C al bordo Columbia fotografata nello spazio dagli astronau-
margini de ll a base di Cape Canaveral per d'attacco delle ali ; poi , rimessa la prua in ti Joe Engle e Richard Truly durante la secon-
assistere al decol lo ma, a circa 20 minuti avanti , Young e Crippen conducono ma- da missione orbitale dello Shuttle; primo collau-
dall '«ora zero», i computer del centro con - do, nel corso della stessa missione, del brac-
nualmente il Columbia negli ultimi brevi mi-
cio meccanico che serve per trasferire o siste-
trollo di Houston segnalano la presenza di nuti della sua missione. Alle 10.20 di mat- mare i vari carichi paganti nella stiva ; una
un guasto. tina la navetta tocca sicura la sabbia del- immagine notturna del Columbia sulla pad 39
Il conto alla rovescia viene fermato, il la pista 23 sul lago salato Rogers , dopo 54 A di Cape Canaveral, poco prima della parten-
decollo è rinviato di due giorni , il tempo ne- ore di permanenza nello spazio durante le za per la sua terza missione nel marzo del 1982.
22 FUTURA
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laborazione con l'ente spaziale americano.
Tra i loro compiti , Lenoir e Allen dovran -
no effettuare anche un 'attività extraveico-
lare di un paio d 'ore , durante le quali gal-
leggeranno nella stiva spalancata eserci-
tandosi nel l'uso di vari utensili e sperimen-
tando per l'occasione un nuovo tipo di tu-
ta spaziale costruita dalla Uniteci Techno-
logies con una spesa di tre m ili ardi di lire .
Il lancio dei due satellit i avviene rego-
larmente (lo Sbs-3 viene sparato in orbita
a 8 ore dal lancio e l'Anik 3 lo segue qual-
che ora più tardi) , ma lo stesso non si può
dire per l'attività extraveicolare di due spe-
cialisti di missione.
La loro uscita viene dapprima rinviata
perché Lenoir accusa il cosiddetto «mal di
spazio» che gli procura nausea e giramenti
di testa ; poi, il giorno seguente , sono le tute
della Uniteci Technologies a creare difficol-
tà: in quella di Allen non funziona una ven-
tola per la circolazione dell 'aria , mentre
quella di Lenoir ha un difetto nel congegno
di pressurizzazione.
L'attività extraveicolare è definitivamen-
te annullata e il Columbia si pred ispone per
il rientro sulla Terra , che si verifica alle 6.34
del 16 novembre , dopo 5 giorni e 2 ore di
permanenza nello spazio. Con una novità:
l'atterraggio non avviene , come al solito ,
sulla distesa del lago Rogers , ma sulla pi-
sta in cemento della base aerea di Ed-
wards. Con ciò lo Shuttle dimostra di po-
ter atterrare in qualsiasi aeroporto conve-
nientemente attrezzato , come un aereo di
linea. Tutto sommato, il primo volo com-
merciale della navetta si conclude con un
sostanziale successo: il trasporto e il lan-
cio di satelliti , che era l'operazione più im-
portante , è risultata fattibile e a un costo
abbastanza contenuto (all'incirca 15 miliar-
di di lire).
L'orbiter Columbia viene messo tempo-
raneamente a riposo per essere sottopo-
sto a lavori di manutenzione e ammoder-
namento. Gli suben tra il Challenger , che of-
fre più spazio a d isposizione dell 'equipag-
gio, è dotato d i motori più potenti e pesa
una tonnellata in meno del suo predeces-
sore, grazie all 'i mpiego di strutture e ma-
teriali più avanzati.
Challenger decolla alle 13.30 del 5 aorile
1983 , dopo che la partenza è stata rin vi a-
ta di tre mesi soprattutto a causa di una
tempesta che ha scagliato sabbia dapper-
tutto, costringendo i tecnici della Nasa a un
lungo e meticoloso lavoro di pulizia dei va-
ri congegni di bordo. Il programma affida-
In questa pagina , in alto, il satellite per teleco-
municazioni Sbs-3 viene «sparato» fuori dalla stiva
del Columbia durante la quinta missione della na-
vetta e si awia verso la sua orbita geostaziona-
ria a 36.000 chilometri d 'altezza . È il primo sa-
tellite lanciato nello spazio per mezzo dello Shut-
tle. Qui a sinistra, gli astronauti Story Musgrave
(di fronte) e Oonald Peterson volteggiano all'in-
terno della stiva aperta dell 'orbiter Challenger
nel corso della sesta missione della navetta. A
destra: in alto, il pacco strumentale tedesco
Spas 01 aggancia to dal braccio meccanico dello
Shuttle durante la seconda missione del Chal-
lenger; in basso, la navetta vista dallo SPAS 01.

to all'equipaggio, composto incentrata esclusivamente su


dal comandante Paul Weitz. «Sally delle stelle», come la
dal pilota Carol Bobko e dag li giovane astronauta è stata af-
specialisti di missione Story fettuosamente soprannomina-
Musgrave e Donald Peterson . ta. Il rientro del Challenger, il
prevede la messa in orbita di 24 giugno, è ovviamente un
un satellite pesante due ton- entusiasmante trionfo.
nellate e mezzo. il Tdrs-1 Anche la terza missione del
(Tracking and Data Relay Sa- Challenger, l'ottava dello Spa-
tellite), che consentirà una ce Shuttle, ha un risvolto uma-
copertura totale delle comu- no da esibire: dell'equipaggio
nicazioni tra stazioni di terra fa infatti parte il primo astro-
e veicoli in orbita, l'effettua- nauta nero della storia dei vo-
zione di alcun i esperimenti li spaz ial i, lo specialista di
mi crobiologici e il collaudo di missione Guion Bluford , che
nu ove tute per le attività ex- si affianca al comandante Ri-
traveicolari. chard Truly, al pilota Daniel
Il Tdrs-1 viene regolarmen- Brandestein e agli altri due
te sparato fuori dalla navetta, specialist i Dale Gardner e
ma qualcosa non funziona nei William Thornton . Ma pure il
su oi due motori a razzo , per dettaglio tecnico è da prima-
cu i, invece di innalzarsi fino a to : oltre alla collocazione in
raggiungere un 'orb ita geosta- orbita del satellite indiano ln-
zionaria, si mette a rotolare su sat 18 e alla verifica operati-
se stesso inserendosi in un 'or- va del satellite Tors A, che
bita più bassa. Solo dopo alcu- assicurerà parte dei collega-
ne ore i tecnici della Nasa rie- menti con lo Spacelab, la par-
scono a stabil izza rlo, ma non tenza e l'arrivo del Challenger
a fargli cambiare orbita. Rie- avverranno per la prima vol-
sce perfettamente, invece, la ta di notte.
passeggiata extraveicolare di Lo Sts-8 si stacca da Cape
Musgrave e Peterson : le nuo- Canavera l alle 2.32 di mattina
ve tute , più protettive e al tem- del 30 agosto. Il bagliore che
po stesso più flessibili di quel- / si sprigiona dai motori dell' or-
le provate durante la missio- _... biter e dei due booster illumi-
ne precedente , consentono ai na a giorno il cielo del la Flori-
due astronauti di muoversi nella stiva passa in second 'ordine rispetto a un avve- da e per alcuni minuti un enorme e sugge-
aperta per circa quattro ore in completa nimento eccezionale per la storia spazia- stivo fascio di luce gialla risulta visibile si-
autonomia e libertà, salvo un sottile cavo le americana: l'equipaggio è formato da no a 700 chilometri di distanza. Il rientro ,
di sicurezza che evita loro il rischio di per- cinque persone, contro le quattro delle due dopo che il programma della missione è
dersi nello spazio per un errato movimen- missioni precedenti , e di queste una è di stato completato praticamente al cento per
to. Nel casco delle tute è inoltre inserita sesso femminile. Sally Ride , una graziosa cento , è ancora più spettacolare. La pista
una minitelecamera che permette ai tec- e simpatica astrofisica trentaduenne spo- della base di Edwards è illuminata a gior-
nici sulla Terra di vedere esattamente ciò sata con un altro aspirante specialista di no da sei giganteschi riflettori , che hanno
che l'astronauta vede nello spazio e, quin- missione , Steve Hawley, sta per diventa- una potenza complessiva di 2 miliardi e
di , di dare a quest'ultimo eventuali sug - re la pr ima astronauta Usa e la terza don- mezzo di candele ; e quando lo Shuttle toc-
gerimenti per condurre una determinata na ad andare nello spaz io, dopo le sovieti - ca terra silenziosamente, quarantuno mi-
operazione . che Valentina Tereshkova e Svetlana Sa- nuti dopo la mezzanotte del 5 settembre ,
Il giorno prima dell'attività extraveicola- vitskaja. la sua bianca sagoma si staglia nettissima
re Musgrave, laureato in medicina a Har- Al le 6.33 di mattina Challenger si stac- contro l'osc urità.
vard , ha «studiato» i tre compagni di mis- ca dalla rampa. Oltre a Sally Ride a bor- Per la nona missione dello Sts torna in
sione per cercare di individuare le proba- do vi sono il comandante Robert Crippen , pista il Columbia rigenerato, pronto a far
bili cause del «mal di spazio» e ha effettua- il pilota Frederick Hauck, gli spec ialisti di da balia allo Spacelab europeo che costi-
to una nuova prova di elettroforesi conti - missione Norman Thagard e John Fabian: tuirà la prima autentica stazione orbitale
nua. Esaurito il suo programma. Challen- li attende la messa in orbita di due satel- terrestre . Tra i membri dell 'equipaggio , co-
ger rien tra sulla Terra il 10 aprile , con l'or- liti per telecomunicazioni , il canadese Anik mandato dall 'esperto John Young , anche
mai abituale precis ione , dopo cinque gior- Ce l'indiano Palapa B, la consueta razio - un non americano: il fisico tedesco Ulf
ni di permanenza in orbita. ne di esperimenti scient ific i (elettrofore- Merbold, in rappresentanza dell 'Esa . E
A distanza di appena due mesi , il 18 giu- si, germinazione di sementi , osservazio- mentre si avvia verso l'«ora zero» la mac-
gno, Challenger è nuovamente sulla ram- ne della vita di una piccola colonia di for- china della decima missione , sono già stati
pa di lancio a Cape Canaveral. Questa vol- miche) e, operazione in prima assoluta , predisposti gli ordini di servizio per gli equ i-
ta l'aspetto scientifico-operativo del pro- il rilascio in orbita e il recupero , con il paggi delle mission i numero undici , dodici
gramma, pur se intenso come semp re, braccio meccanico, di una piattaforma e tredici.
strumentale costruita in Germania e chia- L'obiettivo è di arrivare a un volo all a
Qui a lato, tre significativi momenti del program- mata Spas 01. settimana con partenza ogni lunedì pre-
ma Space Shuttle: la prima partenza in notturna Tutte le operazion i si svolgono secondo sumibilmente nel 1985 quando anche gli
{Chal/enger 3, 30 agosto 1983), il primo atterrag-
le previsioni ; in particolare , lo Spas 01 vi e- orbiter Discovery e Atlantis avranno fat-
gio del Columbia sulla pista 23 del lago salato Ro-
gers in California {14 aprile 1981) e il primo su una ne sganciato e riagganciato per ben cin- to il loro debutto: solo allora per la Nasa
pista di cemento alla base aerea di Edwards, sem- que volte in otto ore dal braccio manovra- com inceranno a tornare i conti degli in-
pre in California (Columbia 5, 16 novembre 1982). to da Fabian e Ride . Ma l'attenzione del- vestimenti spesi per il suo ri voluzionario
In questa pagina, lo Spacelab in allestimento. l'opinione pubbl ica , non solo amer icana , è traghetto spaz iale . CXJ
27
CONTRO... I GAS
L:ITALIA E INDIFESA
Stati Uniti, Urss e Francia accumulano armi chimiche da lanciare anche con i missili.
L 'Urss ha addirittura programmato l 'uso dei gas come terza fase di
un 'eventuale guerra . I soldati italiani sono tra i peggio equipaggiati contro questi attacchi.
di GIANFRANCO SIMONE

1 14 settembre il Senato americano ha approvato il bilan- ratificato il protocollo, ment re altre potenze quali la Francia ,

1 cio della Difesa: oltre agli stanziamenti per il missile 1nter-


èontinentale Mx e per il bombardiere B-1 anche un program-
ma spesa riguardante le armi chimiche e in particolare una
la Gran Bretagna e l'Urss si ri servano di impiegare le armi
ch imiche e biologiche cont ro chi ·ne facc ia uso per primo e
contro i non firmatari o violatori de l protocollo e i loro alleati .
granata d'artigl ier ia cal ibro 155 mm caricata con gas nervi - L'iniziativa della Lega delle Nazioni che condu sse alla ste-
no. Dunque, per la prima volta dal 1969 il Pentagono sarà au- sura e alla firma del protocollo del 1925 faceva seguito al-
torizzato a produ rre armi chimiche . Nel novemb re di quel l'an- l'orrore causato nell 'opinione pubb lica dal vasto impiego di
no il presidente Nixon aveva annunciato una nuova politica aggressivi chimici durante la pr ima gue rra mondiale.
nei confronti della guerra chimica e batteriologica basata su I frances i furono i primi a distribuire sin dall 'inizio di quel con-
tre punti : rinuncia unilaterale alla guerra batteriologica con fl itto agg ressivi chimi ci alle propr ie truppe . Si trattava di lacri-
la distruzione delle scorte esistenti di armi di questo tipo (nel mogeni , impiegati in bombe a mano o da lanciare con apposi-
febbraio seguente fu preci sato che il provvedimento riguar- ti fucili , come quelle adottate dalla polizia di Par igi nel 1912:
dava anche le tossine , cioè gli agenti batteriologici che cau- I tedeschi replicarono con altri lacrimogen i - prima il Ni-
sano malattie o morte a uom ini , an imali e piante) ; rinuncia Shrapnel, una polvere starnutatoria a base di clorosu lfonato
all 'impiego per primi delle arm i chimiche , sia letal i, sia inca- di dianisidina, e poi col T-Stoff, una miscela di idrocarburi aro-
pacitanti ; invio al Senato del protocollo di Ginevra per la proi- matic i bromurati - ma utilizzanti come vettori granate d'ar-
bizione dell 'uso di gas asfissianti , velenosi o similari e dei me- tiglieria da 105 e da 150. 11 T-Stoff fu impiegato nel marzo 191 5
todi di guerra batteriologica. Questo protocollo è stato firma- per la prima volta a Nieuport e si ri velò abbastanza efficace.
to a partire dal 1925 da 87 nazioni , compresi gl i Usa che pe- In alto, un reparto olandese decontamina una camionetta. A destra,
rò non lo hanno ancora ratifi cato. An ch e il Giappone non ha equipaggiamento Nbc di un soldato americano per la protezione da gas.
28 FUTU RA
Tuttavia l'utilità bellica dei lacrimogeni è fatto facilmente e resta a serpeggiare sul comparve in previsione dell 'impiego di un
limitata, dato che possono servire solo a terreno senza disperdersi verso l'alto. Tra altro gas soffocante che i britannici stava-
stanare truppe al coperto in rifugi o a ridurre il 22 e il 24 apri le due attacchi a gas in di- no preparando , il fosgene (cloruro di car-
l'efficienza di artig lieri e mitraglieri in posi- versi settori del saliente colpirono prima bonile). Ne furono prodotti 9 milioni giusto
zioni fortificate, benché si siano avuti casi truppe territoriali e coloniali francesi, poi i in tempo per il primo attacco tedesco col
letali proprio in luoghi ch iusi dove si è rag- soldati canadesi, mettendo fuori combatti- fosgene del 15 dicembre 1915.
giunta un 'alta concentrazione di gas. mento 15.000 uomini , di cui un terzo morì. A quel -punto stavano comparendo le
La responsabi lità dell 'adozione di gas I tedeschi avanzarono di meno di un chilo- nuove maschere dotate di un cilindro con-
mortali tocca alla lg Farben (il più grande metro su un fronte lungo dieci, ma non sep- tenente i filtri , che potevano essere rinno-
complesso chimico tedesco), che suggerì pero sfruttare il successo. Così svanì l'ef- vati in caso di attacchi prolungati o cam-
allo stato maggiore imperiale l'impiego di fetto sorpresa e gli alleati ricorsero a con- biati a seconda del tipo di gas che si dove-
aggressivi chimici asfissianti, perché que- tromisure sempre più efficienti . va contrastare . I filtri potevano essere for-
sti , a differenza delle schegge delle comu- Già il 23 aprile 1915 la Sanità britann ica mati da granelli di calce sodata in una so-
ni granate dirompenti o a shrapnel, supe- fornì ai soldati secchi di una soluzione al bi- luzione di permanganato di sodio, oppure
rando ogni ostacolo. La rapida stabilizzazio- carbonato di sodio dove intingere fazzolet- da polvere di pomice impregnata di tiosolfa-
ne della guerra su un fronte statico che cor- ti da legare su naso e bocca. 11 15 maggio to , oppure da carbone animale . Prima i ci-
reva dalla Svizzera alla Manica comporta- comparve la prima maschera d'ordinanza, li ndri erano portati in uno zainetto, poi in un
va un enorme dispendio di munizioni con il «Black Veil Respirator», e un mese dopo tascapane appeso al collo, infine awitati al-
risultati minimi sulle truppe trincerate. furono distribuiti due milioni e mezzo di la maschera, senza tubo di collegamento.
Dal febbraio all 'aprile 191 5 i tedeschi esemplari del più efficiente «casco Hypo», Le masc here a filtri erano efficaci c0ntro
piazzarono nel saliente di Ypres 30.000 un cappuccio di flanella impregnato d'una cloro, fosgene, difosgene (triclorometil clo-
bombole piene di cloro, un gas giallo- soluzione di glicerina con tiosolfato e bicar- roformio, di caricamento più sicuro, ch ia-
ve rdastro che irrita i polmoni fino a provo- bonato di sodio. Una versione migliorata, in mato K2-Stoff dai tedeschi) e acido ciani-
care la morte per asfissia, può essere lique- canapa e con un tubo per l'aria espirata, drico o prussico. Questo fu il primo degli ag-
30 FUTURA
gressivi chimici tossici, cioè agenti sul san- re il fronte italiano a Caporetto. Va notato Nelle due foto a sinistra, alpini italiani della com-
gue, e fu impiegato soprattutto dai francesi. che le truppe italiane furono particolarmen- pagnia controcarri «Taurinense». L 'equipaggia-
L'uso di bombole per diffondere il gas te colpite dai gas anche per mancanza di mento è inefficiente: lascia esposto il corpo a/-
dalle proprie trincee si rivelò pericoloso, maschere efficienti: a parte il primo attac- l'azione dei gas nervini. Qui sopra, la squadra di
difesa batteriologica e chimica della briga ta co-
perché bastava un mutar del vento per ri - co di Ypres , l'operazione piu efficace , co-
razzata «Mame/i11. Da notare le uniformi di servi-
sospingere la sostanza contro le proprie me numero di vittime rispetto alle quantità zio sotto le mantelle, le sovrascarpe a suola ri-
truppe. Nel settembre 1915, alla battaglia impiegate di aggressivo chimico, è quella flettente e la valigetta con i reagenti e gli antidoti.
di Loos , la prima in cui gli aggressivi chimi- condotta dagli austriaci nel giugno 1916 nel
ci furono impiegati dai britannici, questi eb- val lone di Doberdò; 100 tonnellate di cloro e s'infiammano finché si manifesta una ce-
bero 2.500 soldati colpiti dai propri gas; die- e fosgene colpirono 6.000 italiani, di cui ben cità temporanea. Dopo 36 ore la pelle s'ar-
ci morirono e 55 restarono lesi. 5.000 restarono uccisi. Un ulteriore passo rossa, si gonfia e si screpola. Al prurito se-
Tuttavia le granate d'artiglieria non ave- nell 'escalation della guerra chimica fu com- gue il dolore. L'inalazione causa irritazione
vano la capacità sufficiente a spargere ra- piuto nel luglio 1917 all 'apertura della ter- della gola, tosse , fino a un edema polmo-
pidamente grandi concentrazioni di gas. La za battaglia di Ypres dai tedeschi, che im- nare fatale. L'iprite è particolarmente per-
soluzione fu trovata dal capitano inglese Li- piegarono dosi massicce (2 .500 tonnellate sistente e quindi è più adatta in difesa che
vens che fece lanciare le bombole, conte- in un milione di granate) di un aggressivo all 'offensiva. Nel periodo in cui comincia-
nenti fino a 15 chili dell'aggressivo chimi - vescicante, il solfuro di etile biclorurato, che rono a usarla, i tedeschi erano in una fase
co e dotate di spolette, da rudimental i ed gli anglo-american i chiamarono «mustard- offensiva. Quando passarono sulla difensi-
economiche bombarde all ineate in gran nu- gas» per il suo odore di mostarda senapa- va, un anno dopo, gli al leati avevano comin-
mero. La portata era di un paio di chilome- ta e francesi e italiani «iprite» dal nome della ciato a produrre a loro volta l'iprite solo da
tri. Il «Livens Projector» fu utilizzato per la località dove fu usato la prima volta. Con- tre mesi mentre i tedeschi avevano ormai
prima volta su vasta scala al la battaglia di tro l'iprite, che attacca la pelle , la masche- scorte molto ridotte . Fu solo per queste cir-
Arras nell'aprile 1917 e venne copiato dai ra non serve. È un gas che agisce lenta- costanze che l'iprite non divenne l'arma de-
tedeschi, che se ne servirono per sfonda- mente: dopo dodici ore gli o~chi lacrimano cisiva della prima guerra mondiale. Nell 'e-
31
state 1918 il 50 per cento di tutte le grana- mulato quantitativi sufficienti a rispondere ancora più letale, il sarin (isopropilmetilfo-
te d'artiglieria nei depositi tedeschi era a a un 'aggressione chimica , e dal fatto che sfonofluorurato). Gli alleati non seppero nul-
gas e gli anglo-americani si stavano avvici - una guerra di movimento, come fu il con- la dell'esistenza dei gas nervini finché non
nando a tale percentuale. flitto '40- '45 , non si prestava all'impiego di scoprirono le circa 30.000 tonnellate di ta-
Durante la prima guerra mondiale tali armi. bun e le 500 di sarin accumulate nei depo-
113.000 tonnellate di aggressivi chimici fu- Se non avessero avuto valore queste siti tedeschi. I russi s'impadronirono della
rono prodotte dai belligeranti (52 .000 dalla considerazioni , la seconda guerra mondia- fabbrica presso Breslavia, e anche della for-
sola Germania) e causarono un milione e le sarebbe stata combattuta con armi chi- mula del soman (1 ,2,2 trimetilpropilmetilfo-
300.000 perdite, di cui centomila mortali, miche ben piu micidiali che quelle del 1918. sfonofluorurato), più tossico del sarin. Gli
ma non si sa quante centinaia di migliaia Infatti nel 1937 la sezione chimica del- americani iniziarono la produzione su lar-
di reduci ebbero la vita accorciata per avere l'ufficio armamenti dell'esercito tedesco ac- ga scala del sarin nei primi anni cinquanta.
respirato i gas anni prima. certò che un insetticida a base di esteri fo- Nello stesso periodo rinnovarono le giacen-
È da notare che già nel 1899 la Confe- sforici, chiamato tabun , sviluppato dal dot- ze di iprite e dal 1961 cominciarono a fab-
renza dell 'Aia aveva proibito l'impiego di tor Gerhard Schrader della Bayer (filiale del- bricare il Vx (etil-S-dimetilaminoetilmetil-
proietti «per spargere gas asfissianti o no- la lg Farben), e notevolmente tossico nei fosforotiol), un nervino brevettato dalle Im-
civi». Il protocollo di Ginevra del 1925 in confronti anche dei mammiferi , costituiva peria! Chemical lndustries britanniche. Il Vx
realtà fu altrettanto poco rispettato. Aggres- un aggressivo chimico potentissimo. Il ta- è quindici volte più mortale del sarin e ses-
sivi chimici vennero impiegati dai francesi bun (eti l NN dimetilfosforoamidocianurato) santa più del tabun. Ricerche nel campo di
contro i ribelli del Riff in Marocco proprio è un gas nervino, del tipo cioè che blocca aggressivi incapacitanti che hanno effetti
quell 'anno, nelle guerre fra i signori della i comandi dei nervi ai muscoli paralizzan- sul la mente (anestetici, accecanti allucino-
guerra in Cina negli anni trenta, dagli italia- do la respirazione. È letale in piccole dosi, geni e paralizzanti) furono abbandonate ne-
ni contro gli etiopici nel 1935-'36, dai giap- per cui è efficace anche se lanciato me- gli anni sessanta .
ponesi contro i cinesi nel 1937-'42. diante granate d'artiglieria, ma soprattutto Nel 1969, in seguito a proteste per la pe-
Durante la seconda guerra mondiale l'im- causa la morte in dieci minuti. In confron- ricolosità di depositi di gas nervino vicini a
piego dei gas fu limitatissimo (salvo che per to , il fosgene , il più rapido degli aggressivi centri abitati come il Rocky Mountain Arse-
sterminare milioni di ebrei , zingari , antina- chimici precedenti, impiega da quattro a 24 nal che sorge presso l'aeroporto di Denver,
zisti e prigionieri russi o polacchi nei cam- ore per uccidere. Ciò fa dei gas nervini ar- l'esercito americano rivelò che da dieci anni
pi di concentramento) e circoscritto a casi mi potenzialmente impiegabili con efficacia stava studiando munizioni a gas binarie.
sporadici durante la campagna di Polon ia, anche nella guerra di movimento, basata Questo termine significa che i principali
i combattimenti in Crimea e le operazioni sugli attacchi di sorpresa . Fortunatamente componenti (di per sé innocui) della sostan-
nelle isole del Pacifico. Le ragioni per cui la fabbrica impiantata presso Breslavia co- za aggressiva sono tenuti separati dentro
le potenze belligeranti si astennero dall'im- minciò a produrre tabun in quantitativi rile- la granata con un diaframma che si rompe
piego dei gas non furono certo umanitarie vanti'solo alla fine del 1942, quando il Blitz- solo al momento dello scoppio, riducendo
e derivarono dalla paura di rappresaglie, da- krieg era ormai finito. Nel frattempo Schra- al minimo i pericoli d'incidenti.
to che tutte le parti in lotta avevano accu- der aveva svi luppato un altro gas nervino Resta il fatto che Stati Uniti , Unione So-

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vietica e Francia dispongono di forti quan- SS-12 Scaleboard e SS-20. Il dispiegamen- contam inate . Il corpo di difesa Nbc ameri-
titativi di aggressivi chimici. to di questo ultimo ordigno, che ha una por- cano dispone solo di 5.000 uomini .
L'arsenale americano consiste in 38.000 tata di 5.000 km e ha indotto la Nato a do- Infine tutti i soldati - per lo meno nella
tonnellate , per metà iprite e per metà sarin tarsi di missili Cruise Tomahawk e Pershing Nato e nel Patto di Varsavia - sono dotati
e Vx. La prima è caricata in bombe da mor- 2, prevederebbe una dotazione di una testa- di maschere antigas , che di fronte ai gas
taio calibro 107 mm , in granate d'artiglie- ta nucleare e di una testata chimica, in quan- nervini e all 'iprite non garantiscono prote-
ri a da 105 e da 155 e in contenitori da una tità pari . L'arsenale chimico a disposizione zione , ma solo effetti ritardati . La protezio-
tonnellata. I gas nervini sono lanciabil i con dell 'Urss ammonta, a seconda delle fonti , da ne individuale dei combattenti è ottima ne-
gr.anate da obice o cannone da 105 a 203 30.000 a 700.000 tonnellate dei gas citati , gli eserciti britannico (all'avanguardia nel
mm , in razzi da 115 mm , in mine da 7,5 li- ma non è escluso che in questa cifra siano campo dell 'equipaggiamento) , canadese ,
tri , in bombe da aereo da 500 e 750 libbre, compresi anche gli innocui fumogeni. olandese , norvegese e belga. Le truppe so-
in serbatoi per la disseminazione median- Quasi tutti gli eserciti hanno reparti di di- no fornite di maschere, tute , sovrasearpe
te velivoli con capacità di 600 litri e in con- fesa Nbc (nucleare , batteriologica, chimica), in nailon , fibre carboniose di filtraggio, lat-
tenitori da una tonnellata . Le scorte si tro- prowisti di mezzi di decontaminazione (doc- tice con ritardante ignifugo. Analoghi indu-
vano in 12 depositi negli Stati Uniti (Utah, ce, solventi , detergenti , vapor izzatori , pol- menti , ma in gomma e quindi più faticosi
Arkansas, Oregon, Alabama, Colorado, Ma- veri assorbenti da spazzolare via) e di la- da portare, sono in dotazione al Patto di Var-
ryland, Indiana e Kentucky) e in due arse- boratori mobili per accertare il grado di tos- savia. Il soldato inglese è fornito anche di
nali oltremare , uno all'isola .Johnston , nel sicità dell 'aria . L' Italia ha un solo battaglio- compresse di «oxime» preventive (da pren-
Pacifico, e l'altro in Germania Ovest , a Fi- ne chimico, l'«Etruria», di stanza a Rieti , e dere ogni sei ore se si prevede un attacco
schbach , presso Pirmasens. I recenti prov- ognuna delle 25 brigate ha una squadra (1 O di gas nervino) e di un 'autoiniezione di sol-
vedimenti legislativi del Congresso autoriz- uomini) Nbc dotata di valigette con i rea- fato di atropina praticabile attraverso la tuta
zano la produz ione di granate caricate col genti pe r accertare la presenza di gas e di se l'impiego di tabun o soman è accertato.
sistema binario. ant idot i. La Germania federale ha 12 bat- Negli scenari che la Nato immagina per
La Francia produce gas nervino negli ar- taglioni chimici, uno per ogni divisione, non- la terza guerra mondia le in Europa l'i mpie-
senali di Pont-de-Clair, presso Grenoble, e di ché reparti con laboratori e decontamina- go di aggressivi chimici da parte dei sovie-
Tolosa. Si sta studiando la tecnologia del ca- tori mobili in ogni brigata. tici - che in questo campo hanno una for-
ricamento binario. I quantitativi sono ignoti . Le forze armate sovietiche sono le me- te superiorità - trova posto come terza fa-
L' Unione Sovietica dispone di una vasta gl io dotate di truppe Nbc. Le «forze militari se, dopo una risposta occidentale con or-
gamma di aggressivi chimici (cloropicrina, chimiche» ammontano a centomila uomini dign i nucleari tattici a un inarrestabile sfon-
fosgene , difosgene, acido cianidrico , iprite , equipaggiati sia per la difesa che per l'at- damento compiuto con arm i convenzional i
adamsite, tabun e soman) lanciabili median- tacco . Ogni divisione ha inoltre una com- dal Patto di Varsavia. Una previ sione ag-
te vettor i che vanno dai mortai da 120 ai pagn ia chimica dotata di veicoli decontami- ghiacciante, anche perché quasi nulla, se
cannoni e obici da 122, 130, 152 e 180 mm natori e anche autoblindo di rilevazione Nbc non proprio nulla affatto, è stato preparato
e dai lanciarazzi multipl i da 240 mm alle dotate di bandierine che vengono piantate per difendere i ci vili dall 'offesa sia nuclea-
bombe da aereo e ai missili SS-1 Scud , automaticamente per segnalare le aree re sia c him ica. oo

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WIESEL: ECCO LE PROVE


CHE IL CERVELLO
"VEDE" PRIMA DEGLI OCCHI
Per aver chiarito i rapporti tra la corteccia cerebrale e la percezion e visiva
Torsten Wiesel ha meritato il Nobel. In questa
intervista pubblichiamo in esclusiva le foto che documentano la sua scoperta .
di ELISABETTA LADAVAS

igura di primo piano nel mondo attuale del le scienze del si- funzionale dell e cellule gang lionari della parte nervosa dell'occhio ,

F stema nervoso, Torsten Wiesel è uno dei tanti europei che ,


recatasi neg li Stati Uniti pe r trascorr ervi un breve periodo di
stud io, hanno poi scelto di rimane rvi pe r sempre. Nato a Uppsala
la ret ina. Wiesel ne conti nua pe r qualche tempo le ricerche sul la
retina, ma nel 1958 Kuffle r lo stimola ad applicare gli stess i meto-
di di anal isi alle cel lule dei cent ri visi vi cerebrali. Questo invito non
nel 1924, quinto ed ultimo figl io di uno psich iatra, Wiesel cresce è rivolto solo a lui , ma anche a un medico canadese , David Hubel.
a Stoccolma in un 'abitazione annessa all 'ospedale psichiatrico di- Nell 'atmosfera spietatamente c.ritica, ma sempre stimolante e
retto dal padre. Del l'infanzia, vissu ta in un periodo in cui gli psico- formativa, c reata dal la sagacia del maestro, i due giovani ricerca-
farmac i non esistono , e l'un ico mezzo di conten zione d ei malati tori , uniti dag li stessi interessi scientifici , intelligenza e personali -
di mente agitati è la camic ia di fo rza, eg li rico rda con pa rti colare tà , legano im mediatamente e danno inizio ad una collaborazione
vividezza gli urli strazianti dei ri coverati nel la clinica paterna. che dure rà pe r olt re vent'anni e sarà destinata ad essere ricorda -
Con l'intento di dedicarsi al la professione del pad re si lau rea ta come una delle più feconde nella storia delle neuroscienze.
in med icina e lavora in vari ospedali psichiatrici svedesi ; al lo stes- Nel 1959 Kuffler è ch iamato a ricoprire una cattedra di farma-
so tempo, tuttavia, è attirato dal fascino intellettuale della ricerca cologia presso la Harvard Medicai School a Boston , e Hubel e Wie-
di base in neurofisiolog ia, di cui ha fatto qualche esperienza fi n sel lo seguono nella nuova sede .
da studente presso l'istituto Ka rolinska a Stoccolma , e continua
a frequentare questo istituto anche dopo la laurea . Sezione istologica della corteccia visiva della scimmia con esperienza bi-
La vincita di una borsa di studio per l'estero, nel 1955 e l'invito noculare normale. Le bande chiare corrispondono alle terminazioni delle
ad utilizzarla presso il Wilmer lnstitute della John Hopkins Medicai fibre nervose che portano alla corteccia le informazioni provenienti da un
occhio. Queste bande si evidenziano tramite un materiale ra dioattivo che,
School a Baltimora sono gli eventi che lo porteranno ad abbando- inietta to in un occhio, viene trasportato lungo le vie nervose fino ai siti di
nare l'attività clinica e a dedicarsi definitivamente alla ricerca pura . terminazione nella corteccia. Le bande scure, in cui manca il materiale ra-
Nel Wilmer lnstitute lavora Stephen Kuffler , uno dei più grand i dioattivo, corrispondono alle fibre che portano informazioni alla stessa re-
neurofisi ologi di tutti i tempi , che , fra tant i contr ibuti essenzial i al- gione corticale dall'altro occhio. Lo spessore delle bande chiare e scure,
la conoscenza del sistema nervoso, ha descr itto l'organ izzazione territori di terminazione delle afferenze prevenienti dai due occhi, è identico.
34 FUTURA
Ecco perché il cervello nasce già predisposto a vedere
Nel processo della visione , i raggi luminosi , dopo aver attra- mai avuto esperienze visive. Questo dato fa pensare che l'or-
versato le parti trasparenti dell 'occhio, colpiscono la parte ner- ganizzazione dei sistemi di senso cerebrali preceda la funzio-
vosa dell'occhio stesso , la retina , che contiene i recettori per ne, e dipenda pertanto da meccanismi innati ereditari .
la luce e vari tipi di cellule nervose. La luce provoca una tra- Se è vero che il cervello nasce già predisposto a vedere , è
sformazione chimica di molecole pigmentate contenute nei re- anche vero che il mancato esercizio della funzione visiva in un
cettori, che a sua volta causa modificazioni elettriche. Queste periodo critico dopo la nascita porta ad una disorganizzazione
si tramettono alle altre cellule retiniche e poi alle cellule dei delle strutture visive predeterminate dalla genetica e causa per-
centri visivi cerebrali , fra cui il corpo genicolato laterale e le tanto difetti della visione che possono arrivare alla cecità .
aree corticali visive nel lobo posteriore del cervello. Per esempio , se in un gatto o in una sc immia neonati si im-
Insieme a David Hubel , Torsten Wiesel ha scoperto come pedisce ad un occhio di vedere , mantenendone suturate le pal-
le cellule di queste aree corticali rispondono agli stimoli lumi- pebre per vari giorni , si riscontra successivamente, alla riaper-
nosi: mentre la risposta delle cellule retiniche e del genicolato tura dell 'occhio, un 'assenza di risposte dei neuroni corticali alla
non dipende dalla configurazione o dalla direzione del movimen- stimolazione di tale occhio. Questa scomparsa della reattività
to dello stimolo visivo, le cellule corticali sono altamente selet- dei neuroni corticali alla stimolazione si osserva solo se il pro-
tive a queste caratteristiche della stimolazione , in quanto una cedimento di sutura delle palpebre viene applicato durante un
cellula corticale può rispondere vigorosamente per esempio a periodo critico post-natale (c irca quattro mesi nel gatto e un
una linea orizzontale ma rimanere inerte quando la stessa li- anno nella scimmia), ma non nell 'animale che sia stato depri-
nea è disposta verticalmente od obliquamente o ad un movi- vato della visione in un occhio da adulto .
mento della linea da destra verso sinistra ma non ad un movi- Analogamente , l'induzione di una mancanza di corrisponden-
mento della stessa linea da sinistra verso destra. za fra la stimolazione dei due occhi tramite uno strabismo in-
Hubel e Wiesel hanno inoltre dimostrato che le cellule corti- dotto artificialmente porta a una «monocularità» dei neuroni cor-
cali sensibili a un determinato orientamento dello stimolo lumi- ticali, che rispondono solo alla stimolazione dell 'occhio destro
noso non si distribuiscono in tutta l'area corticale di cui fanno o dell'occhio sinistro . Anche in questo caso l'alterazione della
parte , ma si raccolgono in aggregati disposti pe rpendicolarmen - stimolazione visiva disorganizza le strutture innate solo se è
te alla superficie del cervello. Pertanto, un elettrodo che esplori praticata entro il cosiddetto periodo critico.
la corteccia perpendicolarmente dalla superficie alla profondi- Questi dati ottenuti sugli animali hanno importanza per l'in-
tà incontrerà cellule caratterizzate tutte dallo stesso orienta- terpretazione, e possibilmente anche la cura , di alterazioni della
mento favorito: ad esempio il verticale. Inoltre, Hubel e Wiesel vista nell 'uomo: la cataratta congenita , un opacamento del cri-
hanno dimostrato che moltissimi neuroni corticali sono «bino- stallino che impedisce la trasmissione della luce alla retina fin
culari» nel senso che rispondono in ugual misur~ a stimoli pre- dalla nascita, va trattata con un intervento chirurgico molto pre-
sentati sia all 'occhio destro che a quello sinistro. coce , prima che la mancanza di stimolazione abbia alterato ir-
Gli esperimenti di Hubel e Wiesel hanno anche evidenziato reversibilmente i centri visivi cerebrali. Lo stesso principio di
che la reattività specifica dei neuroni corticali agli stimoli lumi- intervento precoce si deve applicare alla terapia chirurgica dello
nosi e l'organizzazione funzionale delle aree corticali visive sono strabismo, che deve essere corretto prima che vada persa la
presenti in gran parte anche in animali neonati che non hanno possibilità della visione binoculare .

I primi promettenti risultati ottenuti da Hu- rirà con alcuni dei suoi più giovani collabo- tuto esistere senza la prima . Non si sa reb-
bel e Wiesel a Baltimora vengono rapida- ratori da Boston alla Rockefeller Universi- be potuto studiare lo sviluppo delle aree vi-
mente confermati ed approfonditi a Boston, ty di New York City. sive e l'effetto della mancanza della stimo-
e in breve i due sono in grado di presenta- Futura: Quale è stato il contributo maggiore laz ione se non si fosse conosciuto prima il
re una descrizione dell 'architettura funzio- da lei apportato alle neuroscienze e quale normale funzionamento di queste aree .
nale della corteccia visiva del gatto e della è stata la motivazione per l'attribuzione a Futura: Come siete arrivati a scoprire l'im-
scimmia. Con una geniale combinazione di lei e a David Hubel del Premio Nobel per portanza dei fattori ambientali per lo svilup-
metodi elettrofisiologici relativamente sem- la medicina e la fisiologia nel 1981? po del cervello?
plici , di tecniche neuroanatomiche antiche Wiesel : Penso che il Premio Nobel ci sia Wiesel: Già prima delle nostre ricerche , si
e moderne, e di procedimenti di controllo stato attribuito soprattutto per due aspetti sapeva c he i bambini affetti da cataratta
relativo delle esperienze visive , Hubel e della nostra ricerca. Il primo consiste nel- congenita, operati qualche anno dopo la na-
Wiesel riescono non solo ad affinare sem- l'aver chiar ito alcuni meccanismi nervosi scita , non riacquistavano la vista anche se
pre più le nostre conoscenze dell 'elabora- della percezione , con la dimostrazione che la trasparenza dei diottrici veniva ad esse-
zione delle informazioni nella parte visiva la corteccia visiva è costituita di cellule che re ristabilità. Creando una situazione ana-
del cervello, ma anche ad ottenere dati che rispondono selettivamente, già al momen- loga sia nei gatti che nelle scimmie , sem-
travalicano i confini del problema della per- to della nascita, ai contorni e all'orientamen- plicemente coprendo fin dai primi momen-
cezione visiva e chiariscono i rapporti fra to degli stimoli visivi e che tali cellule sono ti di vita uno dei due occhi e mantenendolo
le influenze che l'eredità e l'ambiente eser- binoculari , rispondono cioè a stimolazioni coperto per più mesi o addirittura un anno,
citano congiuntamente sullo sviluppo e sulla provenienti da entrambi gli occhi . La secon- scoprimmo che questi animali, dopo la ria-
maturazione delle attività nervose in genere. da scoperta consiste nell'aver individuato pertura dell 'occhio , avevano deficit discri-
Nel 1963 Kuffler e i suoi collaboratori co- alcune peculiarità dello sviluppo del siste- minativi paragonabili a quelli dei bambini
stituiscono, sempre presso la Harvard Me- ma visivo e più precisamente l'esistenza di con cataratta congenita ed operati tardiva-
dicai School , un dipartimento di neurobio- un periodo critico in cu i l'azione dell 'am- mente. Le cell ule della corteccia visiva-, una
logia, che Wiesel dirigerà ininterrottamen- biente è fondamenta le: se mancano in que- volta che l'occhio era stato riaperto , non ri-
te dal 1973 a tutt 'oggi . Dopo aver ottenuto sto periodo le normali esperienze visive si spondevano più alle stimolazioni inviate in
da parte di istituzioni americane ed euro- hanno dei danni irreversibili alla corteccia. tale occhio. In altre parole , le cellule bino-
pee molti importanti riconoscimenti ai loro Futura: Quale delle due scoperte le sembra culari presenti alla nascita nella corteccia
successi scientifici , nel 1981 Hubel e Wie- essere la più importante e che rapporto c 'è visiva sono diventate monoculari, in quan-
sel vengono insigniti del premio Nobel per tra di esse? to rispondono solo alla stimolazione nell 'oc-
la medicina e la fisiologia. Wiesel : Entrambe le scoperte mi sembra- chio normale. È come se le connessioni fra
Tra pochi mesi Torsten Wiesel si trasfe- no importanti e la seconda non avrebbe po- occhio deprivato e le cellule cortical i, pre-
36 FUTURA
risponde ad un mese nell'uomo, sia da al-
cune ricerche effettuate a S. Francisco dal
dottor Craig Hoyt. Tale oftalmologo ha tro-
vato che se i bambini con cataratta conge-
nita venivano operati prima del primo anno
di età essi non dimostravano deficit visivi
dopo l'operazione. Quanto più precoce era
l'i ntervento, tanto maggiori erano le proba-
bilità di conservare le funzioni visive. Se l'o-
perazione avviene dopo il primo anno di vi -
ta il deficit visivo risulta irreversibile. Que-
sto è il motivo per cui in America i bambini
con cataratta congenita vengono operati
nella prima settimana di vita.
Futura: La maturazione del sistema nervo-
so è quindi un processo graduale e in par-
te irreversibile?
Wiesel: Sì, infatti se si riapre l'occhio della
scimmia durante il periodo critico, soprat-
tutto all'inizio del periodo, e si permette che
l'occhio precedentemente deprivato riceva
una stimolazione adeguata , il danno sem-
bra essere del tutto reversibile. Se si lascia
invece passare questo periodo, il proces-
so di deterioramento diventa in gran parte
irreversibile.
Futura: Questa stimolazione che sembra
essere indispensabile per uno sviluppo ot-
timale del cervello soprattutto nei primi mesi
di vita deve essere attiva, deve cioè richie
dere risposte, da parte del bambino, o è di
per sé sufficiente?
Wiesel: Per quanto riguarda le aree della
corteccia visiva, io penso che la stimolazio-
ne di per sé sia sufficiente e che la rispo-
sta, di qualunque natura essa sia, non sia
determinante per la funzione.
Futura: Ciò che avete trovato per la visio-
ne vale anche per altre funzioni di senso?
Wiesel: Vi sono molte analogie fra le varie
senti alla nascita, fossero regredite per di- Sezione istologica della corteccia visiva di una modalità di senso in termini di organizza-
suso. Affinché questo fenomeno si verifichi scimmia in cui la visione da parte di un occhio zione delle aree corticali specifiche. Per
soprattutto nella sua irreversibilità è neces- è stata impedita durante il periodo critico post- esempio, anche nelle aree somato-estesi-
natale tramite la sutura delle palpebre. Come nel- che (quelle deputate alla sensibilità tattile
sario che la chiusura dell'occhio avvenga
l'esperimento della fotografia pubblicata nella pa-
durante il periodo critico. e profonda) e in quelle uditive si trovano cel-
gina precedente, è stato iniettato materiale ra-
Futura: Ci può brevemente chiarire che co- dioattivo in un occhio, e precisamente in quello lule che rispondono solo a stimoli molto spe-
sa è questo periodo critico e la sua impor- con visione normale . Si noti come le bande cor- cifici e raggruppamenti di cellule con pro-
tanza per un normale sviluppo del cervello? rispondenti alla terminazione delle afferenze del- prietà di risposta simili, in analogia con
Wiesel: Il periodo critico è quel periodo del- l'occhio normale (bande chiare) si siano espan- quanto osservato nella corteccia visiva. Gli
la vita durante il quale la deprivazione di sti- se a spese di quelle provenienti dall'occhio de- esperimenti di deprivazione, in modalità di-
molazione visiva porta a una perdita funzio- privato della visione (bande scure). Questo espe- verse da quelle visive, non sono però an-
nale delle connessioni tra la retina deprivata rimento dimostra una competizione tra le affe- cora stati eseguiti. Ovviamente, quello che
renze dei due occhi nella corteccia visiva: il ter-
e la corteccia. Questo periodo è di circa 3-4 è stato visto per le aree visive può valere
ritorio di innervazione si espande a favore del si-
mesi nel gatto e di 1 anno e mezzo nella anche per lo sviluppo emotivo del bambi-
stema di fibre stimolate normalmente e si restrin-
scimmia. Durante tale periodo il tempo di ge per le fibre private della stimolazione normale. no. Se il bambino viene ad essere depriva-
massima sensibilità del sistema visivo (quel- to di amore, affetto e cure , i circuiti cere-
lo in cui la deprivazione produce gli effetti zioni ambientali anormali possono determi- brali interessati nei comportamenti emoti-
maggiori) è di 2 settimane nel gatto e di 4-6 nare uno sviluppo anomalo, inadatto al buon vi possono risentirne. Ovviamente, non co-
settimane nella scimmia. Una deprivazione funzionamento del sistema nervoso anche nosciamo ancora la localizzazione cerebra-
effettuata dopo la fine del periodo critico quando le condizioni siano ritornate normali. le di questi circuiti, ma la nostra ignoranza
non è più in grado di alterare il sistema vi- Futura: È possibile che la durata del perio- non implica che essi non esistano .
sivo. È probabile che esistano vari periodi do critico e del periodo di massima plasti- Futura: Questo periodo critico, in cui il si-
critici fondamentali per lo sviluppo ottima- cità vari in funzione della complessità del stema nervoso appare essere modificabile
le non solo della visione ma anche di altre sistema nervoso? da parte delle esperienze ambientali, coin-
funzioni. Si può ritenere che durante que- Wiesel : La tendenza sembra essere que- cide per le varie funzioni?
sti periodi critici , caratterizzati da grande sta quando si confronta il periodo di mas- Wiesel: Esso varia a seconda della funzio-
plasticità e possibilità di cambiamento del sima plasticità della scimmia rhesus, che ne considerata. Come abbiamo preceden-
sistema nervoso, l'individuo possa adattarsi è di 6-8 settimane , con quello dell'uomo, temente detto per la visione, il periodo di
al meglio alle modificazioni dell 'ambiente in che sembra appunto essere superiore ad massima plasticità per il bambino è proba-
cui cresce. Questa plasticità peraltro ha an- un anno. Questo dato deriva sia dal fatto bilmente di 6-8 mesi , ma ad esempio per
che un aspetto negativo, in quanto condi- che una settimana di vita nella scimmia cor- il linguaggio si allunga enormemente fino a
CONTINUA A PAG . 86
LA TROTA BIONICA
ANTl-INQUINAMENTO·
Un ricercatore francese , Jean-Louis Huvé, ha inventato un microtrasmettitore che,
collegato a due elettrodi infissi nei lobi olfattivi
della trota, rivela anche le più piccole quantità di sostanze inquinanti presenti nell 'acqua .
38 FUTURA
orse il calvario della trota è arrivato a una svolta. Da Egli è partito proprio dalla constatazione che la trota e tutti

F tempo questo animale è utilizzato in laboratorio per in-


dividuare gli inquinamenti delle acque dolci, anche i
oiù piccoli. E, parafrasando un antico scioglilingua, si
può dire che nell 'acqua pura la trota campa, nell 'acqua in-
quinata la trota crepa.
i salmonidi in generale (trote, salmoni , eccetera) esigono ac-
que purissime per vivere e sono in grado di awertire, con
i loro recettori chimici, ogni più piccola presenza di sostan-
ze inquinanti. Questo è proprio il motivo principale per cui
questo animale è da tempo impiegato nei laboratori e persi-
Ora un ricercatore francese, Jean-Louis Huvé, che lavora no imposto, da alcune leggi, quale indicatore del grado di in-
presso il laboratorio di neurofisiologia ontogenetica dell'Uni- quinamento di un 'acqua.
versità Pierre e Marie Curie di Parigi, è finalmente riuscito Pensate che una trota è in grado di awertire la presenza di
a realizzare , dopo undici anni di esperimenti, quella che po- un millilitro di una sostanza del gruppo dei composti aroma-
tremmo chiamare la trota bionica anti-inquinamento. tici diluita in un volume d'acqua pari addirittura a cinquim-

di GIORGIO BARLETTA
direttore dell'Acquario civico di Milano

39
totto volte il volume del Lago di Costanza,
come riferisce Xavier Testelin .
Jean-Louis Huvé, il ricercatore francese,
ha scoperto che i bulbi olfattivi della trota
subi'scono delle modificazioni elettriche
quando nell 'acqua sono presenti anche mi-
nime quantità di sostanze inquinanti .
Da questa nuova acquisizione è nata al-
lora l'idea: collegare i lobi olfattivi della tro-
ta con due elettrodi , costruire un microtra-
smettitore miniaturizzato di soli quindici
grammi di peso in grado di trasmettere i se-
gnali a un 'apparecchiatura elettronica rice-
vente e infine applicare questo congegno
al capo della trota.
Questa apparecchiatura è in grado di se-
gnalare le variazioni di ampiezza e frequen-
za dovute alla presenza di sostanze inqui-
nanti . Attualmente gli esperimenti vertono
su pochi prodotti chimici: un diserbante e
due insetticidi. Prodotti comunque larga-
mente usati in agricoltura e responsabili del-
l'inquinamento di molti corsi d'acqua.
Gli studi ovviamente non si limitano solo
a queste sostanze: si cerca anche di otte-
nere dati significativi per diversi gruppi di
composti chimici in modo da potere arrivare
a un congegno versatile e utile in ogni ca-
so di inquinamento.
Purtroppo, al giorno d'oggi , le possibili
cause di inquinamento sono talmente nu-
merose da far dubitare di poter giungere a
un congegno simile, che possa cioè dimo-
strarsi in ogni caso.
Inoltre i nostri fiumi , laghi o corsi d'ac-
qua sono spesso talmente inquinati che la
nostra trota bionica morirebbe immediata-
mente. E questo succede regolarmente
quando si utilizza il test ittico per evidenzia-
re un inquinamento.
In molti casi per poterlo eseguire occor-
re diluire con acqua pura il campione da
esaminare per avere un tempo di soprav-
vivenza della trota facilmente misurabile. In
caso contrario gli animali da esperimento
morirebbero istantaneamente.
Nei laboratori di ricerca e nei centri pre-
posti al controllo dell'inquinamento delle ac-
que vengono sacrificate , ogni giorno, cen-
tinaia di trote.
Il congegno realizzato da Jean-Louis Hu-
vé può essere un primo passo, mi auguro
anche a nome della trota , verso la vera e
propria trota elettronica, cioè verso un con-
gegno completamente elettronico che, imi-
tando i processi biologici dell'animale , ren -
da superfluo l'impiego della trota come in-
dicatore di inqu inamento.
Allora si ripeterà quanto è successo per
il Carassius auratus , il comune pesciolino
rosso , che un tempo era utilizzato, al po-
sto della trota, quale indicatore di inquina-
mento nei test ittici impiegati per evidenzia-
re la presenza di sostanze inqu inanti in
un 'acqua da analizzare.
Ciò che salvò il pesce rosso dalla strage
di individui immolati per il «progresso» del-
la scienza , fu la sua res istenza agli agenti
inquinanti. Si scoprì infatti che il pesce ros-
so ha una notevole resistenza ed è in gra-
do di sopravvivere anche in acque assai in-
40 FUTURA
qui nate per cui , con questo test , non si riu-
scivano a scoprire gli inquinamenti minimi.
Si passò così ad utilizzare un animale
molto più esigente in fatto di purezza del-
l'acqua e si scelse la trota. Ovviamente non
la trota adu lta per via del prezzo, ma le tro-
telline di pochi giorni o di poche settimane,
se non addirittura le uova o gli avannotti ap-
pena sch iusi.
Il costo , è come sempre il fattore princi-
pale in base al quale si determina la scelta
di un animale piuttosto che un altro oppure
l'util izzazione di un congegno elettronico
piuttosto che un an imale.
Al giorno d'oggi la tecnologia permette
già analisi chimiche talmente sofisticate e
precise da rivelare t rac ce infinitesimali di
sostanze inquinanti in un'acqua. Però , per
eseguire queste analisi, occorrono degli
speciali sti e apparecchiature decisamente
costose e complicate.
L'uso del test ittico è stato introdotto per
la sua fac ilità di esecuzione e per il suo bas-
so costo. In parole semplici si tratta di pre-
leva re alcuni campioni di liquido da esami-
nare, di trasferirli in laboratorio, di introdurvi
alcuni animali e, in base al comportamen-
to, darne il profilo tossicologico espresso in
termini di sopravvivenza e di diluizione (del
campione) compatibile con la vita.
Il risultato di un test ittico risponde a que-
sti tre punti.
1) Qual è il grado di tossicità del campio-
ne tal quale (non diluito) a cui l'an imale rea-
gisce con la morte, con la comparsa del di-
sag io, o in altro modo.
2) Qual è il lim ite di concentrazione con-
In questa pagina, due fasi siderato sopportabile .
della «preparazione» 3) Qual è la concentrazione che può ga-
della trota bionica al rantire la sopravviven za e le va rie attività
laboratorio della con un sufficiente marg ine di sicurezza . Ov-
università Curie di Parigi: viamente il test ittico non dà nessuna infor-
un microtrasmettitore
mazione diretta che riguarda la natura del-
miniaturizzato di soli 15
grammi di peso (sopra) la sostanza inquinante.
in grado di trasmettere Forse la trota bionica, e più ancora in fu-
segnali a una turo una trota totalmente elettronica, oltre
apparecchiatura ricevente, a fornire indicazioni sulla quantità di inqui-
viene collegato a due nante presente nell'acqua, potrà darci pre-
elettrodi infissi nei lobi ziose informazioni anche sul tipo di sostan-
olfattivi della trota za . E questo se gli esperimenti in corso sa-
(a sinistra). Nella pagina
rànno in grado di provare che le modifica-
a fianco, la trota è pronta
per i test di inquinamento. zioni elettriche che le sostanze inquinanti
provocano a livello dei lobi olfattivi della tro-
ta sono differenti e specifiche per ogni so-
stanza o gruppi di sostanze .
Fino a questo momento, comunque , non
siamo in possesso di dati tecnici particola-
reggiati su questi esperimenti.
Per concludere possiamo affermare che
la trota bionica presenta, nei confronti dei
metodi classici di analisi chim ica , il vantag-
gio di essere a basso costo e di reagire im-
mediatamente, in tempo reale, alla presen-
za di un inquinante.
Nei confronti della trota , invece, rappre-
senta attualmente una sofferenza in più, an-
che se esiste la speranza che presto , com-
presi definitivamente i processi biologici che
stanno alla base di questi fenomeni , si pos-
sa arrivare a realizzare in laboratorio la trota
elettronica integrale. oo
41
primula:
il nuovosuperlelefono
dellaSIP.

Pri mula memorizza fino a 13


numeri telefonici, per comporli
basta premere gli appositi tasti.

RICHIAMA.
RISPARMIA. Primula ha un tasto per
Primula segnala la durata ricomporre i numeri trovati
della telefonata e il numero occupati.
telefonico composto.
RINTRACCIA.
SEGNALA. Primula registra tre numeri
Primula funziona anche da di emergenza a cui
orologio e segnala i numeri corrispondono tre tasti
registrati in memoria. colorati.

primula SIP: la rivoluzione dei fiori.


P:UTUl=IA
P:L-ASl-I

Anche il Sole, come Giove, ricani , olandesi e inglesi, con


Saturno, Urano e forse Nettu- il preciso scopo di compilare
no, ha i suoi anelli. La confer- la prima mappa del cielo infra-
ma ufficiale a un 'ipotesi for- rosso dall'orbita terrestre, in-
mulata nel lontano 1927 e dividuando migliaia di stelle e
comprovata per la prima vol- nebulose non visibili ottica-
ta nel 1966 è giunta recente- mente. È dotato di un telesco-
mente da un'équipe di scien- pio a specchio da 60 centime-
ziati dell'osservatorio astrono- tri, raffreddato a una tempera-
mico di Tokio e dell'universi- tura di - 270 °C in modo da
tà di Kyoto, i quali hanno stu- eliminare le emissioni di rag-
diato la nostra stella per mez- gi infrarossi che potrebbero
zo di una speciale telecame- oscurare l'emissione delle
ra appesa a un pallone-sonda sorgenti infrarosse piu debo-
lanciato sulla verticale dell 'iso- li. Di recente sembra che l' I·
la di Giava, in Indonesia. Le ras abbia individuato un anel-
immagini trasmesse dalla te- lo, non si sa ancora se di pol-
lecamera sono state poi ela- vere cosmica o di frammenti
borate dal computer, il quale meteoritici, che circonda inte-
ha prodotto una serie di foto- ramente il nostro sistema so-
grafie che evidenziano la pre- lare a una distanza dal centro
senza di due anelli di polvere stimata in 15 miliardi di chilo-
cosmica, costituita presumibil- metri, ben al di là quindi di
mente da composti silicatici Plutone.
simili al quarzo.
Gli astronomi giapponesi non
si sono sbottonati molto circa
SCOPERTI GLI Il Sirtf (Shuttle Infra Red Tele-
scope Facility) è un progetto
della Nasa che dovrebbe con-
i metodi di indagine seguiti ,
ma sembra assodato che le
osservazioni sono state effet-
ANELLI DEL SOLE
tuate nel dominio dell 'infrarosso, in modo da superare l'ostaco-
cretarsi all'inizio del prossimo
decennio. Si tratta di un tele-
scopio da un metro con sen-
sore all'infrarosso raffreddato criogenicamente che, almeno nei
lo rappresentato dal vapore acqueo e dal pulviscolo sospesi nel- primi tempi, sarà trasportato su e giù dallo spazio nella stiva del-
l'atmosfera terrestre. È, quella dell'infrarosso, un'astronomia re- lo Space Shuttle, con la possibilità quindi di essere riportato a
lativamente nuova che ha però consentito, soprattutto di appro- terra , controllato , arricchito di nuovi dispositivi e rispedito in or-
fondire lo studio dei corpi celesti attraverso le emissioni nella par- bita, dove alla fine dovrebbe restare in volo libero.
te dello spettro elettromagnetico compresa tra la luce rossa vi- Il Ld r (Large Deployable Reflector) è un altro ambizioso progetto
sibile e le onde millimetriche, dove si colloca la radiazione che della Nasa che prevede l'entrata in funzione, sempre negli anni
avvertiamo genericamente come «calore». novanta, di un grande riflettore da 20 metri dotato di ampia por-
Il cielo visto all 'infrarosso appare assai diverso da quello che os- tata e di elevatissima risoluzione. Anche il Ldr verrà trasportato,
serviamo a occhio nudo, perché vi si possono individuare oggetti a più riprese data la sua mole, e montato direttamente in orbita
di notevole interesse cosmologico come stelle fredde ai primi sta- con l'ausilio dello Shuttle.
di della loro formazione , nubi di gas a bassissima temperatura . L'lso (lnfrared Space Observatory) costituisce la risposta euro-
Il luogo ideale per le osservazioni all 'infrarosso è lo spazio al di pea ai progetti americani. La realizzazione di questo satellite-
sopra dell 'atmosfera. Per tale motivo, oltre alle installazioni lr ter- osservatorio, concepito per tracciare la mappa all 'infrarosso di
restri (ricordiamo , tra queste, il Tirgo , il maggiore osservatorio circa 40.000 galassie, è stata recentemente approvata dagli or-
europeo all 'infrarosso, realizzato dall 'Italia sulla cima del Gor- gani direttivi dell'Esa, e dovrebbe prendere corpo nei prossimi
nergrat, nelle Alpi svizzere, a 3.200 metri d'altitudine dotato di anni. E a proposito di comete, l'lso potrà forse dare un contribu-
un riflettore Cassegrain da 150 centimetri), sono stati collocati to decisivo per chiarire i dubbi che tuttora permangono circa la
in orbita , o lo saranno in futuro, alcuni satelliti-osservatorio spe- provenienza della polvere cosmica che si è aggregata in forma
cializzati nell 'indagine infrarossa. Vediamo quali sono. di anelli attorno al Sole. - Maurizio Rabolini
L'lras (Infra Red Astronomica! Satellite) è stato lanciato il 25 gen- Nell'illustrazione in alto, /'/so, il satellite-osservatorio europeo con-
naio 1983, nel quadro di una collaborazione tra astronomi ame- cepito per tracciare la mappa all'infrarosso di circa 40.000 galassie.
43
F=UTUl=IA F=L.A51-1

IL ROBOT CONCERTISTA
Dall'industria il robot passa alle sale per concerti ; un'équipe
di tecnici giapponesi della Waseda University School of Scien-
ce and Engineering di Tokio ha di recente messo a punto un
robot in grado di suonare l'organo elettronico con virtuosi-
smi degni dei più grandi maestri.
Il braccio-e la mano di questo robot musicista, progettati dal
professor lchiro Kato che ha guidato anche le fasi della rea-
lizzazione, possono riprodurre tutte le funzioni dell 'arto de-
stro di un uomo grazie a sofisticate articolazioni presenti nel
polso, nel gomito, nella spalla e nelle cinque dita della mano
(due nel pollice e tre nelle altre dita). Braccio e mano, co-
struita in fibra di carbonio, pesano insieme 14 chili .
Ora il professor Kato e la sua équipe stanno studiando un
altro robot musicista prowisto di occhi, orecchie, bocca, cor- GAMBERETTI FATTI IN SERIE
po e gambe che sarà capace non solo di suonare l'organo
elettronico ma anche il pianoforte. In fatto di maricoltura ci sono stati più convegni scientifici che
Nelle due foto, successi pratici . «Pescare di meno, allevare di più» si ripete: ma
il braccio e la mano poi si scopre che è molto più facile gettare una rete che non im-
meccanica del padronirsi dei segreti della riproduzione degli esseri marini.
robot «organista» Negli ulltimi mesi , però, si è registrato un grosso successo che
messo a punto da apre nuove prospettive alla maricoltura. Vi ha contribuito anche
un 'équipe di tecnici uno scienziato italiano, Andrea Ponticelli, che opera presso il Cen-
giapponesi della
Waseda University
i. oceanologico di Bretagna, a Brest. Si tratta della messa a
di Tokio. pu. o di un sistema che consente la fecondazione artificiale di
un gamberetto (nome scientifico: Penaues japonicus) originario
degli oceani Pacifico e Indiano, ma entrato anche nel Mediterra-
neo dal tempo dell 'apertura del Canale di Suez, e che è graditis-
simo ai buongustai.
In cattività è praticamente impossibile ottenere l'accoppiamen-
to dei gamberetti: non si riescono a controllare le condizioni di
temperatura, salinità, luminosità, pH e così via necessarie alla
funzione . Quando la fecondazione awiene in modo naturale, il
risultato è così scarso da rendere poco redditizio l'allevamento.
Secondo il metodo messo a punto a Brest, prima l'allevatore
estrae gli spermatofori, due sacchetti contenenti centinaia di mi-
gliaia di spermatozoi, dall 'addome del maschio, esercitando una
leggera pressione laterale. Poi, con l'aiuto di una pinzetta, intro-
duce i sacchetti nel ricettacolo della femmina leggermente ane-
stetizzata: operazione delicata, perché l'apertura è piccolissima.
Un operatore esperto impiega cinque minuti a fecondare una fem-
mina. Nell'80 per cento dei casi l'operazione riesce.
Tre persone, in due giorni di lavoro, riescono a praticare la fe-
condazione artificiale su 600 coppie di gamberetti. E questo, a
conti fatti , significa una produzione di cento tonnellate di gam-
beretti all 'anno, il minimo perché l'allevamento costituisca un suc-
cesso commerciale.

Una piccola mazzancolla, un crostaceo già allevato industrialmen-


te: ora è possibile la fecondazione artificiale di un gamberetto.
44 FUTURA
UN SUPERTRENO PER L'EUROPA
Nulla da invidiare ai celebri supertreni giapponesi. Il progetto
di dotare l'Europa comunitaria di collegamenti ferroviari ad
altissima velocità prevede tempi come questi: da Colonia
a Parigi in due ore; da Parigi a Bruxelles in meno di un'ora;
da Bruxelles a Londra in 80 minuti (bisognerebbe prowe-
dere, owiamente, alla costruzione di un tunnel sotto La
Manica).
I ministeri dei Trasporti di Francia, Belgio e Germania han-
no costituito un comitato di esperti, che ha sede a Bruxel-
les, per mettere a punto lo studio di fattibilità.
Quasi inutile sottolineare i vantaggi che potrebbero deriva-
re dall'impiego di un supertreno nella regione piu popolosa
e a traffico più intenso dell'Europa comunitaria: sarebbe una
specie di metropolitana internazionale che presenterebbe
il vantaggio aggiuntivo di ridurre, oltre che il traffico di su-
perficie, anche quello aereo.

A VELA VERSO LA STRATOSFERA


Quest'inverno l'appuntamento è con il record in altezza di volo
a vela: un'impresa decisamente più scientifica che sportiva, per-
ché si svolge in un ambiente dove materiali ed equipaggiamen-
to contano più del coraggio, della forza, dell'esperienza.
Il record precedente, di 14 mila metri, risale a 22 anni fa. Un grup-
po di sportivi-scienziati americani conta di portarlo a oltre i 15
mila metri. Non sarà uno scherzo.
A quell'altezza la temperatura è di 57 gradi sotto lo zero: i lubrifi-
canti gelano, le strutture vengono sottoposte a una prova duris-
sima, a causa dei diversi tassi di espansione dei vari materiali.
E poi c'è il problema del riscaldamento: sugli aerei normali c'è
il motore che fornisce il calore. Sull'aliante ci si affida a batterie
elettriche, che a quelle temperature lavorano malissimo.
L'ossigeno, lassù, è appena un nono di quello che è alla superfi-
cie del mare. Lo svenimento arriva in cinque secondi. Senza con-
tare gli effetti della scarsa pressione atmosferica.
Il treno francese Tgv, che raggiunge i 300 km/h. È allo studio Gli aspiranti al record contano di superare queste difficoltà in-
un progetto per collegare con questi treni i paesi della Cee. dossando la tuta pressurizzata degli astronauti dell'aviazione ame-
ricana: ai confini della stratosfera, le condizioni ambientali, in fon-
Quali i problemi per la realizzazione di questo progetto? Il do, non sono poi così diverse da quelle esistenti nello spazio, al-
più grosso è che si dovrebbero costruire nuovi binari: quelli meno per quel che riguarda la soprawivenza umana.
esistenti non sono adatti alle altissime velocità. Per il resto gli aspiranti recordmen del volo a vela si affidano al-
Per collegare Colonia a Bruxelles e Parigi , per esempio , la la bontà del loro aliante, leggero ma robustissimo, capace di sop-
spesa si awicinerebbe ai 2 mila miliardi di lire. E poi ci so- portare accelerazioni superiori a quelle che può tollerare un avio-
no le rivalità fra le società ferroviarie: i francesi spingono getto di linea. Il record sarà tentato in California, nella valle di
perché sia adottato come treno europeo il loro Tgv (Train Owens, ai piedi della Sierra Nevada: grazie alla configurazione
à grand vitesse) che va a circa 300 chilometri all 'ora sulla orografica e al regime dei venti, in quest'area si formano cor-
linea Lione-Parigi. renti ascensionali di violenza e regolarità sconosciute altrove.
Ma i tedeschi offrono di più e di meglio: un treno a 400 chi-
lometri all 'ora, un più credibile rivale dell 'aereo. In alto, un modello di aliante. Per arrivare ad altezze sempre più e-
levate, i piloti di questi velivoli indosseranno tute da astronauta.
45
F=UTURA F=L.ASl-I

ANAGRAFE COMPUTERIZZATA DELLE PIANTE Esistono circa 250 mila


piante per un totale
Due milioni di nomi scientifici per 250 mila specie di piante di due milioni di nomi
scientifici: questo
superiori, quelle che hanno fiori. La differenza, qualcosa co-
enorme volume
me 1.750.000 nomi sono di troppo: ma sono un tormento ne- di informazioni verrà
cessario per i botanici, perché ciascun nome «doppio» è un immesso in un
capitolo di storia naturale. Di solito la sua comparsa è origi- computer per rendere
nata dal tentativo di dare una classificazione migliore di quel- più agevoli gli
la precedente, correggendo l'errore, vero o presunto, di qual- studi di botanica.
che altro studioso di sistematica. In ogni caso il risultato è ter-
rificante: quale mente umana può dawero padroneggiare una
massa tanto smisurata di «doppioni» e di «sinonimi»?
Due studiose inglesi, Thalia Bence e Rosemary 8avies, con
l'aiuto di un lettore ottico (scanner più computer) quanto mai il 5 per cento dei caratteri . Quel che è peggio , fa uno 0,5 per
potente (si tratta di macchina della I.I.I., lnformation lnterna- cento di errori che non è in grado di riconoscere come tali.
tional lncorporated of California) e di un gruppo di program- Inutile dire che se l'errore dovesse riguardare la grafia del no-
matori del Dipartimento della salute e della sicurezza sociale, me scientifico di una pianta, il futuro della botanica sarebbe
si sono accinte all'opera gigantesca di trasferire su una me- in pericolo. Quindi, come ultima fase della gigantesca opera-
moria magnetica i due milioni di nomi, racchiusi in 17 volumi zione, i due milioni di nomi scientifici letti e scritti dal compu-
dell'lndex Kewensis, curato dai Giardini botanici reali di Kew. ter andranno controllati uno per uno da un essere umano.
Il computer legge 100 caratteri al secondo, ma il problema Terminato questo lavoro (ci vorranno anni) gli studi di botani-
non è questo: è che impiega settimane, e anche mesi, prima ca saranno molto piu agevoli e si sarà realizzato il grande so-
di imparare a riconoscere ciascuno stile di alfabeto a stam- gno di Linneo, che oltre due secoli fa cominciò la classifica-
pa. Ma anche dopo questa istruzione, non riesce a leggere zione degli esseri viventi per fare ordine nella natura.

IL MISSILE INDIANO
Il progetto ha una sigla abbastanza innocente: Pta , che sta per
aereo bersaglio senza pilota. Ma gli esperti militari sono convinti
che, awiando la produzione di questo missile, gli indiani abbia-
no in mente ben altro che non esercitazioni di tiro con batterie
contraeree. In sostanza, il Pta è un «missile da crociera», simile
ai Cruise dei quali è stata annunciata l'installazione sul suolo eu-
ropeo da parte degli americani. ·
Lungo sei metri, il Pta può volare a 1000 chilometri l'ora. Un mi-
crocomputer di bordo regola l'afflusso del combustibile ai moto-
ri e le altre funzioni di bordo. Costruito per tenere a bada l'eter-
no rivale dell ' India, il Pakistan , il Pta avrà, rispetto a qualunque
macchina guidata dall 'uomo, migliori chances di sfuggire ai ra-
dar e di evitare la contraerea nemica. Sarà capace di portare
sul bersaglio esplosivo ad alto potenziale e anche ordigni a fram-
mentazione spinta per l'attacco, per esempio, contro aerei al suo-
lo. Potrà portare anche un piccolo ordigno atomico: l'I ndia, che
ha fatto un esperimento nucleare nel 1974, non ~i ritiene pos-
segga oggi un 'arma atomica operativa, ma potrebbe disporne
per l'inizio degl i anni novanta.
L'awio della costruzione del nuovo missile Pta è in programma
per i primi mesi del 1984.
Simulacri del missile americano Agm-86 appesi sotto l'ala di un B-52
G. Il prossimo anno anche l'India costruirà i suoi missili, chiamati Pta.
46 FUTURA
CHIP PICCOLI COME MOLECOLE
Non lo vedremo nelle vetrine, sempre più numerose e rifor-
nite, dei «computer's shop», la prossima stagione. Ma di si-
curo ne sentiremo ancora parlare perché se ne stanno oc-
cupando tedeschi e inglesi, francesi, americani, giappone-
si. E gli scienziati russi chiedono gentilmente ai loro colle-
ghi occidentali una fotocopia della loro ultima relazione in
materia (lo possono fare legalmente, perché la faccenda è
ancora a livello di studio scientifico, non di applicazioni).
Si tratta del progetto che punta a usare «stringhe di atomi»
come «memoria» e come «interruttori» dell'unità centrale di
elaborazione (Cpu) dei computer, al posto degli attuali chip
di silicio. Il livello di miniaturizzazione raggiungibile è addi-
ritura fantastico, e probabilmente insuperabile perfino in teo-
ria. Il nuovo chip, infatti, essendo costituito di atomi, sareb-
be qualcosa come una molecola.
Un computer dalle dimensioni di un'odierna calcolatrice da
taschino potrebbe contenere un trilione di parole: il che si-
gnificà, per esempio, poter memorizzare tutte le strade e
le piazze di tutte le città, cittadine, paesi e borghi del piane-
ta Terra: un prezioso gadget per il turista!
Uno dei pionieri di questo progetto è un chimico che lavora

QUANTE DONNE NELLO SPAZIO?


Dopo il volo spaziale di Sally Kristen Ride sulla navetta spaziale
americana lo scorso giugno, un successo sotto ogni punto di vi-
sta, medici e scienziati incaricati di studiare i problemi delle lun-
ghe permanenze di esseri umani nello spazio non hanno affatto
archiviato la pratica «donne in orbita». Tutt'altro.
L'interesse, però, dagli aspetti di pura e semplice resistenza psi-
cofisica alle condizioni di volo (l'esperienza fatta venti anni fa da
Valentina Tereshkova, tenuta in orbita dai sovietici per tre gior-
ni , era stata in parte negativa, tanto che si era parlato di crisi
isteriche della prima cosmonauta della storia) si è spostato agli
aspetti del comportamento sociale. Questi diventano dominanti
se, come succede per le stazioni scientifiche nell 'Antartide, la Il chip di silicio, nella foto, ha un nuovo rivale: sono «Stringhe
permanenza in condizioni di assoluto isolamento di un gruppo di atomi» che renderebbero i computer ancora più piccoli.
di persone si protrae per mesi .
Lo psichiatra Terence McGuire, che lavora per la Nasa, ha dedi- presso il Laboratorio di ricerche navali degli Stati Uniti, For-
cato molti studi al problema ed è arrivato a questa conclusione : rest L. Carter: ha già mandato ai suoi datori di lavoro una
i gruppi formati da persone dei due sessi funzionano meglio di lista delle possibili applicazioni militari di un computer tan-
quelli di soli uomini , ma ad alcune condizioni : non deve esserci to potente e tanto minuscolo. Ma ci potrebbero essere ap-
un sola donna tra molti uomini (si crea tensione tra questi ulti- plicazioni mediche (l'impianto di computer anche all 'inter-
mi), né ci devono essere tre donne (si crea tensione tra loro); no di elementi del sistema nervoso, per esempio).
le donne è bene che siano in numero pari. Problemi da risolvere per costruire il «micro micro»? Tan-
tissimi. Il più ovvio dei quali è come collegare circuiti pic-
In alto, Sally Ride, prima americana nello spazio. Secondo recenti coli come un atomo a un cavo della corrente elettrica.
studi gli equipaggi misti, con almeno due donne, funzionano meglio.
47
F=UTUl=IA F=L.ASl-I

COME SI PLASMA UNA INIEZIONE PER


IL TITANIO FARE CARRIERA

L'industria aerospaziale ha Si potrà un giorno creare un capo carismati-


bisogno di metalli robusti e co, un leader obbedito e ammirato, prenden-
leggeri per le componenti do una persona qualunque e praticandogli l'i-
dei veicoli. Acciaio e allumi- niezione giusta?
nio vanno bene ma la loro la- Questo interrogativo apparentemente così
vorazione è costosa. Il tita- bizzarro diventa legittimo dopo la recentissi-
nio, di per sé più costoso de- ma scoperta di uno psichiatra dell'Universi-
gli altri due, sta però rimpiaz- tà di California, Michael McGuire, che ha stu-
zandoli rapidamente: a pari- diato la chimica del cervello dei cercopitechi,
tà di prestazioni, infatti, un un genere di scimmie.
pezzo di titanio, a lavorazio- Si tratta di questo: in ogni branco di scimmie Una bertuccia: lo studio della chimica del cer-
ne ultimata, rispetto all'allu- c'è di regola un maschio che ha la posizione vello di queste scimmie ha permesso nuove
minio pesa il 25 per cento in di capo riconosciuto e gode di molti privile- conoscenze dei meccanismi cerebrali umani.
meno e costa il 40 per cen- gi; ha la priorità nella scelta del cibo e della
to in meno, mentre rispetto femmina, ha una «zona di rispetto» attorno trasmissione di impulsi a livello neurologico
all'acciaio il risparmio è del a sé , vi ene obbed ito. McGuire ha scoperto ed è anche un mezzo di trasmissione di se-
65 per cento sul peso e del che quando un cercopiteco diventa capo, il gnali all' interno del cervello. Il suo aumento
45 per cento sul costo. quantitativo di se rotonina presente nel suo non sembra affatto in relazione con un com-
Grazie all'impiego di questo sangue raddoppia. Inversamente, se un ca- portamento più aggressivo, ma con le «sod-
materiale, per esempio, il po cercopiteco viene isolato dal suo gruppo disfazioni» di un ruolo dominante. Secondo
peso dell'ultimo Shuttle dietro uno specchio a una sola via, in modo i primi studi di McGuire su studenti di orga-
Challenger 11 è stato ridotto, che lui possa vedere il comportamento delle nizzazioni universitarie, anche nell 'uomo il li-
rispetto a quello del Colum- altre scimmie ma non esserne veduto (e quin- vello di seroton ina aumenta con l'assunzio-
bia, di oltre una tonnellata e di nell'impossibilità di farsi riconoscere come ne di responsabilità direttive.
sono diminuite anche le spe- capo), il suo livello di serotonina si dimezza, Un risvolto curioso: nelle femmine il livello di
se di costruzione. scendendo a livelli normali. serotonina non subisce variazioni con il cam-
La spiegazione dell'apparen- La serotonina è una sostanza che facilita la biamento di status sociale.
te paradosso sta in una ca-
ratteristica ancora abbastan-
za misteriosa di questo me- GIRADISCHI PER AUTO sare» con un computer, è un altro passo verso
l'auto del futuro. Che forse somiglierà all 'auto
tallo: alla temperatura di 950
Dotato di una sospensione capace di assorbi- di oggi, ma sarà ricca.di «circuiti» e di «memo-
gradi diventa «superplastico».
re le vibrazioni della marcia, il giradischi Dad rie» , e in definitiva di «intelligenza».
Scorre nelle forme come ve-
(digitai audio disc) è stato proposto agli auto-
tro fuso, si lascia modellare
mobilisti dalla società giapponese Fujitsu (che
in modo docilissimo, riducen-
lavora su licenza Philips-Sony). La casa costrut-
do o annullando la necessi-
trice Toyota ha pensato di offrirlo come optio-
tà di ulteriori lavorazioni.
nal ai suoi clienti. Così il «disco laser» o, appun-
Negli ultimi tempi un gruppo
to, Dad, entra nel mercato dell 'auto-radio. Ri-
inglese ha affidato a un ro-
spetto ai modelli per la casa, quello per l'auto
bot la lavorazione del titanio
ha dimensioni inferiori di due terzi.
in un suo stabilimento di
Hatfield: la lavorazione av- Sembrerebbe l'annuncio di un nuovo e inutile
gadget. Ma l'arrivo sull 'auto della tecnologia del
viene in un'atmosfera di gas
disco laser, capace di memorizzare in forma da-
argon, in modo da evitare
ti qualunque genere di messaggio (suono, im-
che il titanio, che allo stato
magini, parola scritta, grafici) e di «conver-
«superplastico» è quanto
mai reattivo, si ossidi. La tecnologia del disco laser, o «Compact-disc,,,
verrà presto applicata anche agli hi-fi per auto.
48 FUTURA
LA BRINA NASCE DA UN BATTERIO
C'è un batterio all 'origine del fenomeno della brina, che ricopre
le piante di piccoli cristalli di ghiaccio quando la temperatura
scende sotto lo zero e provoca danni molto seri all 'agricoltura.
Il batterio in questione è lo Pseudomonas syringae: si installa sulle
piante non appena queste germogliano dal terreno e comincia
a produrre una sostanza chimica che facilita la formazione di
cristalli di ghiaccio.
Adesso questo stesso batterio sarà usato per bloccare il feno-
meno della brina, e proprio nelle temperature in cui produce i
danni maggiori, cioè fra lo O e i meno 5 gradi centigradi.
Steven Lindow che opera presso l'università di Los Angeles è
recentemente riuscito a isolare il gene dello Pseudomonas che
provoca la produzione della sostanza chimica all 'origine della bri-
na. Poi ha trovato il sistema di produrre grandi quantità di batte- Il fenomeno della brina sembra essere provocato da un batterio: per
rio prive di questo gene. combatterlo si userà lo stesso batterio opportunamente manipolato.
Adesso l'autorità governativa americana ha concesso l'autoriz-
zazione a diffondere nell'ambiente il batterio manipolato. talmente inefficace, impedendo così la produzione della brina.
Il primo esperimento pratico verrà effettuato in un campo di pa- Quattro .§l.SSociazioni naturalistiche si sono opposte all'esperimen-
tate. Lindow prevede che il batterio manipolato, immesso nel cam- to: temono che immettere nell'ambiente essere viventi geneti-
po in grande quantità, occuperà la nicchia ecologica dello Pseu- camente manipolati possa portare a incontrollabili e irreparabili
domonas syringae non trattato, soverchiandolo e rendendolo to- alterazioni ecologiche.

IL JET ELETTRICO SENZA PILOTA trebbe essere l'ultimo aereo del suo genere pilotato dall'uomo.
Dall 'aereo è scomparso un elemento presente fin dai tempi
I piloti lo chiamano «il jet elettrico», il Congresso degli Stati della prima macchina volante dei fratelli Wright: il collegamento
Uniti è spaventato dalla spesa necessaria a costrui rlo: oltre fisico fra i comandi manuali e gli alettoni. Negli aerei moder-
30 miliardi di lire per esemplare. ni , certo, non sono soltanto i muscoli del pilota a far muovere
Ma nella storia della tecnica aerea, il caccia Generai Dyna- gli alettoni: ci sono i servosistemi. Ma nel caccia F-16 il pilota
mics F-16 Fighting Falcon, commissionato dall 'Air Force, po- sfiora appena con un dito i comandi. Il computer pensa a fare
tutto il resto. Il computer corregge anche il comando, se ritie-
ne che sia stato commesso un errore. In realtà il pilota è di-
ventato il «secondo»: partecipa, prende decisioni , ma chi gui-
da è il computer.
I sostenitori dell'aereo pilotato dicono che questa è una con-
dizione ideale: il pilota può preoccuparsi meno della macchi-
na e più dello scopo della sua missione; difendersi, attacca-
re. È lassù per fare la guerra, non per volare.
Ma gli ingeg neri progettisti cominciano a essere insofferenti
verso le debolezze umane. Il fatto che ci sia una persona a
bordo limita le possibili prestazioni della macchina. Gene
Adam , capo progettista alla McDonnel Douglas, ha così sin-
tetizzato un sentimento comune fra i suoi colleghi: «Noi sia-
mo in grado di costruire un aereo che sopporti accelerazioni
fino a 12 G (dodici volte la forza di gravità). Peccato però che
nessuno sia ancora riuscito a di fornirci un pilota capace di
sopravvivere a 12 G».
Un modello di F-16, il più moderno caccia. Per il futuro, si preve-
dono aerei totalmente automatizzati, privi di pilota «umano».

49
F=UTURA F=l...AS l-I

CHE BRAVO IL CURCULIONE!


È un insetto, lontano parente del balanino delle castagne
dei nostri boschi (ma non è nocivo come quest'ultimo), il
curculione del Camerun (Elaedobius Kamerunicus) è prota-
gonista di una sensazionale impresa benefica. Liberato in
appena mille esemplari, due anni fa, nelle piantagioni di pal-
ma da olio della Malesia, ne ha già aumentato la produzio-
ne del 24 per cento, pari a un valore di 160 miliardi di lire
e ha fatto risparmiare ai piantatori quasi 1O miliardi in salari.
Come ha fatto? Semplicemente impollinando i fiori della pal-
ma meglio del vento e degli insetti indigeni, a un costo in-

Le palme da olio
della Malesia hanno SEMPRE PIÙ LASER IN CHIRURGIA
trovato un
«benefattore": è il Buona parte dei chirurghi ne hanno sentito parlare, ma pochis-
curculione del simi (forse uno su venti) lo hanno usato su un paziente. Eppure
Camerun, un insetto il laser applicato alla chirurg ia sta facendo progressi rapidissi-
che favorisce mi: oggi viene usato in camera operatoria per la ricucitura di va-
l'impollinazione di si sanguigni, per gli interventi agli occhi e alle corde vocali, per
queste piante rimuovere dalle salpingi ostacoli che provocano la sterilità delle
aumentandone in donne. Nei mesi scorsi sono stati fatti con successo interventi
modo considerevole
per rimuovere trombi da vasi sanguigni nelle gambe e la prossi-
le fioriture.
ma applicazione saranno gli interventi sul cuore senza che sia
più necessario far ricorso al by-pass.
I vantaggi del laser in chirurgia sono molti, dal momento che per-
mette interventi estremamente «mirati»; non occorre più distrug-
finitamente minore rispetto al sistema in uso nelle pianta- gere tessuti sani o rimuovere organi durante le operazioni; va-
gioni , che era quello della fecondazione a mano. Squadre porizzando o fondendo il tessuto su cui è puntato in una zona
di braccianti munite di lunghi pali raccoglievano il polline piccolissima, riduce al minimo la perdita di sangue; data la tem-
dai fiori maschili e lo deponevano su quelli femminili . peratura a cui opera, disinfetta da sé i punti su cui interviene.
I piantatori esultano, i botanici e gli ecologisti pensano al Molti pazienti che un tempo venivano ricoverati, oggi possono
futuro, non senza qualche preoccupazione. I problemi ver- lasciare in giornata l'ospedale se l'intervento awiene con il laser.
rebbero fuori se il curculione cambiasse abitudini alimen- Ostacoli alla diffusione? Il prezzo dell'apparecchiatura, prima di
tari e fosse attratto dalle piantagioni di palma da cocco o tutto. Va dai 30 ai 250 milioni di lire. Tuttavia il loro volume di ven- ·
dalle risaie. dita va aumentando: viene valutato quest'anno attorno ai 1.600
E non è neppure escluso che, alla lunga, la palma reagi- miliardi di lire e dovrebbe raddoppiare nel giro ~i cinque anni .
sca: costretta a produrre di più, la pianta potrebbe conce-
dersi periodi di riposo più lunghi fra una fioritura e l'altra. Nella foto in alto, un «bisturi luminoso" ad argo-laser. I vantaggi del
laser in chirurgia sono molti; unico ostacolo il suo prezzo elevato.

UNA FILIGRANA A DIFESA DEL SOFTWARE tato quest'anno un sistema a prova di «pirata». Chiamato Pro-
/ok, viene considerato il più sicuro di tutti.
Da anni le case che producono programmi per computer si Il sistema consiste in una specie di filigrana stampata nel ma-
lamentano per l'attività dei «pirati» che duplicano le registra- teriale del dischetto flessibile e in un «programmino» inciso
zioni magnetiche realizzate sui dischi flessibili e poi le vendo- all' inizio del disco stesso. L'utente deve fornire alla ditta co-
no o se le scambiano come fanno tanti ragazzi con le musi- struttrice del dischetto sia la puntina che lo leggerà sia il no-
cassette. Il problema si è fatto acuto con la diffusione dei mi- me del computer al quale è destinato.
crocomputer, home, persona! e portatili. I programmi registrati su dischetti così muniti possono essere
Ma un danese emigrato in California, Krag Brotby, ha inven- ricopiati, ma le copie «pi rata» sono assolutamente inutilizzabili.
50 FUTURA
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Ecco le telecamere e i videoregistratori
più maneg9evoli e versatili per realizzare , montare
e vedere quando volete un programma
tele visivo del quale sarete gli ideatori esclusivi.
di ALDO GRASSO

u, ouovo g;ocattolooe e
eotcato
nelle case degl i italiani; i suoi possessori si aggirano intorno alle cento-
cinquantami la unità; il suo nome è videoregistratore , abbreviato in Vcr
(Video cassette recorder). Il videoregistratore è senza ombra di dubbio
qualcosa di più di uno «status symbol»: nell 'ostinata ripulsa o nella for-
sennata gioia del possesso si fa già molta mitologia su questo prezioso
«optional » della tecnologia elettron ica .
Ecco allora intrecciarsi dialoghi in codice tra i componenti la pattuglia
videoreg istrante: «Se mi dai due Totò ti cedo una copia perfetta de Gli
uccelli di Hitchcock! ». «Va bene , però tu domani sera registr i Ozu e io
Fassbinder. A proposito, conosci qualcuno che voglia comprare l'edizio-
ne completa di Ber/in Alexanderplatz (sedici ore)? Voglio solo film in lin-
gua originale». E fuor di cinefilfa: «Stasera tutti a casa mia, mi sono appe-
na arr ivati Porno /esbo , Sex hard core e Le porno contadine». E al telefo-
no, con fredda determinazione: «No, no dovete venire a cena da noi e
ti giuro che questa volta non accendo la Tv, tanto ci pensa il videoregi-
Ne//a foto in alto, videoregistratore Philips VR2220 e telecamera Philips VK 41000,
un sistema di ripresa versatile, adatto sia per interni che per esterni. Nella foto
a destra , Telecamera SONY HCV-4000P, obiettivo Macro zoom elettrico f 1,4.

52 FUTU RA
stratore: alle otto e mezza mi incassetta il
filmissimo di Canale 5 e verso le undici Il CANON VR 10, (a sinistra, in primo piano), vi-
processo del lunedi; io me li vedo quando deoregistratore portatile e VC 1O, telecamera a
siete andati via» . colori . Sistema di alta tecnologia e di fac ile im-
piego. Il registratore, all 'aperto, è un deck molto
Ecco allora sostituirsi alle troppo defatiganti versatile da abbinare alla telecamera e, in casa,
proposte «decentrate» o alle troppo affolla- è uno dei meno ingombranti sistemi video. La VC
te feste degli assessori alla cultura serate 1O è dotata di uno zoom 6' motorizzato ad alto
domestiche di tutto rispetto: una maratona potere risolvente , con dispositivo di messa a fuo-
tra programmazione normale e film registra- co automatica e regolazione macro.
HITACHI VT·7E, (a sinistra, in fondo), videore-
ti , un'antologia di tutti i goal di Zico su pu- gistratore a 4 testine «Long-Play» a doppia fun-
nizione, dei falli d'espulsione più cattivi , de- zione, portatile e fissa e VK-C2000E, telecame-
gli autogoal più clamorosi, la collezione ra munita di sensore delle immagini a stato soli-
completa dei concerti di Franco Battiato, un do. Il VT-7E è un registratore che incorpora un
incontro di boxe passato a ore impossibili deck portatile e autonomo. Tale piastra può di-
ventare un praticissimo portatile. La telecamera
anche per un teledipendente, il florilegio del- garantisce la massima chiarezza e vivacità d'im-
le battute più fulminanti o dei numeri musi- magini ; l'alto livello di automazione libera dalla
cali di Adriano Celentano, rigorosamente necessità di fare difficili regolazioni.
datati anni sessanta. Basta schiacciare un SONY, sistema video SL-F1 E e telecamera
tasto, basta impratichirsi un poco con il ti- HCV-400P, (al centro). Il videoregistratore porta-
mer elettronico e tutto viene registrato su tile è in grado di svolgere anche le identiche fun-
zioni di un ottimo modello da tavolo. La teleca-
di un nastro magnetico, il flusso della Tv vie- mera permette un riawolgimento automatico de-
ne bloccato e restituito a piacere. gli ultim i due secondi di girato, per controllare di-
Il Vcr costa intorno ai due milioni di lire, rettamente nel mirino l'ultima scena ripresa. Un
esclusa la sua appendice naturale, che è editing semiprofessionale consente un passag-
il Tv color, ed esclusa anche la telecame- gio molto pulito fra due riprese successive.
PANASONIC NV-788 (a destra, in fondo). È il pri-
ra (un Vcr portatile completo di telecame-

-
mo videoregistratore Vhs che permette di sce-
ra costa intorno ai quattro milioni); le cas- gliere tra due velocità del videonastro: velocità
sette vergini hanno un prezzo che si aggi- standard (SP) e bassa velocità (LP) che raddop-
ra dalle venti alle quarantamila lire, a se- pia la durata delle cassette, mantenendo la qua-
conda della durata e degli standard; quelle lità dell 'immagine e del suono. Con una teleca-
mera a colori della gamma Panason ic
già registrate vanno dalle ottanta alle cen- (WVP-3030/50/100) si può tranquillamente usare
tomila. In tutto il mondo, il giro d'affari rag- l'NV-788 r;ier registrazioni dal vivo in casa.
giunge ormai gli ottomila miliardi di lire. E JVC HR-2650EG, (a destra, in primo piano), vi-
siccome a contenderselo sono una venti- deoregistratore portatile e GX-N5E Ultra-Low-
na di aziende si può dawero affermare che Light Video Camera a colori. Sistema tecnologi-
camente avanzato, offre persino la possibilità di
è iniziata una nuova era del cinema casa- una riproduzione suoni in hi-fi stereo. Usato in ca-
lingo; il superotto appare pateticamente sor- sa o all 'esterno, mantiene identiche prestazioni
passato da questi nuovi mostri della tecno- qualitative. La telecamera è dotata di un siste-
logia (tra l'altro, riprodurre una cassetta è ma editing per montaggi fra una sequenza e l'al-
facilissimo, non c'è bisogno di far ricorso tra, fra una sequenza e un pezzo preregistrato.
a costosi laboratori specializzati e, poi , che PHILIPS VR 2220 e VK 4100, (a pag. 52), siste-
ma di videoregistrazione portatile che unisce la
piacere filmare e rivedere immediatamen- qualità del modello da tavolo alla più ampia libertà
te il «girato»!). Tuttavia la situazione del mer- d'azione. Il videoregistratore si divide in due parti:
cato non è cosf brillante come si potrebbe «Tuti» e un portatile molto leggero con una bat-
teria ricaricabile della durata di circa un 'ora. La 11
supporre, specialmente in Italia. Nel mon- )11111\
telecamera leggera, collegata con un cavo da 1
do dell 'elettronica, il comparto dei videore- •11111\
due metri, ha un mirino ottico con l'oculare re-
gistratori è ancora su posizioni embriona- golabile e l'indicazione della messa a fuoco. \
li . Attualmente in Italia esistono, al massi-
mo, centocinquantamila pezzi , di cui l'ottan-
ta per cento costituito da sistemi giappone- una legge a regolamentare i network; subi- messo a punto dalla Jvc il sistema è adot-
si Vhs e Betamax, contro i due milioni e ol- ranno presto un decisivo salasso i magaz- tato da Akai, Hitachi, Mitsubishi. Nordmen-
tre della Gran Bretagna, il milione e mez- zini di scorta dei film e dei programmi in ge- de, Panasonic, Sharp. Il Betamax si segna-
zo della Germania Occidentale e il milione nere!), ma, fin che dura, dobbiamo registra· la per l'affidabiltà dell 'hardware e la buona
circa della Francia (il mercato dei Tv color re che l'offerta è superiore in gran lunga alla qualità delle immagini; sviluppato dalla So-
in Italia raggiunge i due milioni di unità e si domanda. In pratica, sono pochi coloro che ny è adottato da Toshiba, Sanyo, Nec; la
pensa che questa cifra sia il cinquanta per sentono il bisogno di finalizzare il consumo sua fetta di mercato è del 35 per cento. Il
cento della saturazione stimata per il nostro televisivo attraverso Vcr. In quasi tutti gli al· Video 2000 ha prezzi decisamente concor·
paese). tri paesi, invece, la viodeoregistrazione è un renziali , l'immagine però non raggiunge la
Come mai questo fallimento dei videore- modo di integrare e di sopperire agli scar- qualità degli altri due sistemi e può scarsa-
gistratori, in particolare di quelli «fissi»? Le ni palinsesti delle reti televisive . Ma il vero mente alimentarsi di materiale già registra-
cause paiono essere sostanzialmente due: inconveniente dei Vcr è che non tutti sono to, perché i film in distribuzione sono rea-
l'overdose di programmi offerta quasi gra- compatibili tra loro. Cosa vuol dire? Vuol di- lizzati soprattutto nei sistemi Vhs e Beta-
tuitamente dalla situazione italiana e la con- re che il mercato si è incanalato per tre ri- max. Studiato dalla Philips è adottato dalfa
fusione creata dalla non compatibilità dei voli differenti, non comunicanti sia per il for- Grundig, ITI, Bang & Olufsen.
sistemi di registrazione. Per i ben noti mo- mato della cassetta sia per il sistema di ri- La videoregistrazione casalinga ha co-
tivi, non c 'è paese al mondo che nel corso produzione. I tre sistemi sono il Vhs (1/2 pol- munque avuto uno sbocco felice in due set-
di una giornata possa offrire una quantità lice), il Betamax (1/2 pollice) e il Video 2000 tori maledetti: la pornografia e la pirateria.
e una qualità di trasmissioni televisive pa- (1/4 di pollice). Il Vhs è attualmente il più La vendita delle porno-videocassette av-
ragonabili a quelle mandate in onda dalle diffuso, occupa poco più della metà del viene principalmente per corrispondenza:
reti pubbliche e private italiane. La situazio- mercato, e garantisce un 'ottima rete di di- ciò serve a tutelare la rispettabilità dell 'ac-
ne, owiamente , non è eterna (verrà pure stribuzione, anche per le cassette vergini; quirente, dandogli altresì l'illusione di ave-
54 FUTURA
re sempre a disposizione un discretissimo, Ora, un certo successo sembrano incon- sterna dolby per la soppressione del fruscio,
privato, cinema a luci rosse. «Porno-casset- trare i videoregistratori portatili: pratici , ma- l'lnsert Editing per inserire scene registra-
te di tutti i generi sadici , gay, lolite, transes- neggevoli , immediati, stanno soppiantando te precedentemente. Pensare che i primi
suali bizzarri»; «Cicciolina My Love , con tut- i vecchi , eroici superotto; permettono inol- impieghi del videoregistratore da parte della
to quello che non avete mai visto sui gio- tre un doppio uso, la ripresa esterne e la Rai risalgono all 'ottobre del 1959; era una
nali»; «Odissea nello spasmo», urlano gli registrazione da televisore. I cacciatori di vera e propria rivoluzione . Ora la «diretta»
«strilloncini» della pubblicità. immagini, gli entomologi della riproduzione, la si può ditteri re anche da casa!
E intanto si favoleggia di un mercato i ladri di cinema sembrano finalmente aver Lo sviluppo della tecnologia televisiva
clandestino (che esiste realmente , perché trovato il loro strumento ideale. sta insomma imprimendo alla realtà
qualcuno è già finito in prigione) dove, con Mentre gli spettatori più creativi si sbiz- un'accelerazione incredibile: persino il
poco meno di centomila lire, si possono tro- zarriscono nel montaggio di cassette (can- presente sembra sottratto al la sua unici-
vare copie pirate degli ultimi film in pro- zoni rubate a più trasmiss ioni, film costrui- tà e essere già stato un istante prima.
grammazione, da E. T. al Ritorno dello Jedi. ti con sequenze di molti film, ghirlande di «Che meraviglia», ha scritto Umberto Eco,
Anche il mercato regolare è ormai abba- numeri comici, eccetera), affermati profes- «si possono ora spendere quarantotto ore
stanza fornito ; naturalmente le grandi ca- sionisti e trepide casalinghe frequentano già al giorno davanti al teleschermo, e in tal
se di produzione non cedono i diritti per cas- i primi videoclub dove si possono affittare modo non si dovrà più venire a contatto
setta dei loro film di maggior successo che o scambiare le ultime novità. Questo mo- con quella finzione remota che è il mon-
possono ancora sperare in una riedizione do di vivere la televisione al quadrato si gio- do esterno. Inoltre si può fare andare un
o in un passaggio televisivo . Ma il proble- va di un quadro di comando superacces- evento avanti e indietro, al rallentatore e
ma è relativamente superato sia attraver- soriato: il fermo immagine per «stoppare» a velocità doppia: pensate, vedere Anto-
so il mercato clandestino , sia per mezzo un 'inquadratura, una moviola più impieto- nioni al ritmo di Mazinga! Ora l'irrealtà
del le registrazioni televisive. sa di quella della Domenica SP_Ortiva, un si- è al la portata di tutti». oo
55
orna, vista dal satellite Landsat , è la

I chiazza verde-azzurra nella parte cen-


trale bassa della foto qui a destra. Que-
sta immagine (come si vede anche dalla
cartina) copre la parte occidentale dell'Ita-
lia centrale , dagli Appennini (in rosso bril-
lante in alto a sinistra) alle sponde del Tir-
reno (in nero sulla destra).
Queste immagini sono in «falso colore»,
diverse cioè dalle foto a colori di tipo con-
venzionale perché il sistema di ripresa
Landsat vede la Terra in quattro diverse lun-
ghezze d'onda, compresa quella dell 'infra-
rosso che l'occhio umano non può perce-
pire . Così una folta vegetazione appare in
varie tonalità di rosso, le aree urbane in gri-
gio o grigio-blu, le acque profonde in nero
e quelle basse o fangose in vari toni di blu.
A partire dal primo lancio del Landsat (23
luglio 1972), la superficie della Terra è sta-
ta ripresa in continuazione mediante una
serie di satelliti (L-sat 1,2,3 e il più recente
L-sat 4 lanciato nell'82) che insieme hanno
fornito centinaia di migliaia di immagini. Vo-
lando a una altezza di 917 km , ogni satelli -
te trasmette a terra più di un milione di sin-

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Lago di Fondi l I
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Lago di Vico ' : .; -
• Viterbo ......~---

gole unità di informazione al secondo ogni


giorno dell 'anno , queste vengono poi ela-
borate dalle stazion i riceventi per ricostrui-
re l'immagine .
L'operazione è interamente elettronica.
Il sistema di ripresa elettronica del satelli-
te , alimentato da pannelli solari , trasforma
le intensità di luce osservata in numeri nel-
la forma di impulsi elettrici distinti. Questi
numeri sono trasmessi a una rete di stazioni
riceventi come un segnale radio numerico
continuo: qui gl i impulsi sono registrati su
nastro magnetico e forniscono un archivio
di informazioni esclusive per quel partico-
lare punto della Terra e per quel particola-
re momento. Dai nastri magnetici i calco-
latori elaborano i valori numerici accumu-
lati , generando l'immagine dalla quale si ri-
cavano poi i prodotti fotografici.
58 FUTURA
iroshima, la città distrutta dalla prima

H bomba atomica nel 1945, è il più gran-


de centro abitato (macchia blu nel
centro-sinistra) presente in questa fotogra-
fia scattata dal satellite che copre parte del
territorio giapponese. In particolare , nel
quadrante superiore destro della scena , si
vede l'isola Shikoku , con le sue due mag-
giori città Matsuyama e NUhama, mentre
la massa di terra più vasta è l'isola di Hon-
shu che si affaccia sul Mare Interno, dove
sorgono numerosi centri urbani (tutti in blu)
tra cui appunto Hiroshima.
Questa città, che oggi conta 800.000 abi-
tanti , è situata sul delta del fiume Ota, le
cui sorgenti si trovano nei Monti Chugoku ,
ed è divisa su cinque isole deltizie , dispo-
ste come le dita di una mano, che appaio-
no chiaramente in questa fotografia.
Toi<uyama (~-1- 59

~~r-
e ittà del Capo, principale porto mercan-
tile del Sud Africa , è situata all 'estre-
mità settentrionale della penisola a un-
cino (ben visibile nella foto da satellite ri-
prodotta qui sopra) che termina nel Capo
Gen>Oencial

di Buona Speranza. Il Monte della Tavola ,


con la sua particolare vetta piatta , appare """"""'
come una macchia rossa a destra del blu-
grigio dell 'agglomerato urbano. L'area del-
(~~y
la Provincia del Capo , importante per la col- OIELGIN \
tivazione del grano, è visibile nell'immagi- ..._r./C.,,.HangkUp
St<and

~
ne come una struttura a piccole macchie Stelleribo:SCh
• Somerlet

West
verdi (campi dopo la mietitura) e rosse (col-
tivazioni in sviluppo), bordata sulla sinistra
dal Riviersonderend. La porzione inferiore
sinistra della foto (colorata in bianco e ver-
de chiaro) indica che in questa zona la ve-
getazione è meno ricca di quella presente
nelle rimanenti parti dell 'area ripresa .
ydney, che nella parte superiore della

S foto qui a sinistra appare come una


grande chiazza verde-grigia , è la città
più grande e il porto principale dell'Austra-
lia: vi abita più di un quinto della popolazio-
ne di tutto il continente.
La città sorge sulla bassa pianura del
Sydney Lowland Bas in, indicato sull 'i mma-
gine nei colori blu , grigio e rosso pallido. A
est del centro urbano vero e proprio , rivol-
ta verso sud, si trova la famosa spiaggia di
Bondi Beach, rappresentata da una striscia
bianca . A sud appare Botany Bay, un tem-
po nota per essere stata il punto di appro-
do di deportati criminali. Sulla sponda set-
tentrionale di Botany Bay si vede chiara-
mente la struttura sporgente dell 'aeropor-
to internazionale di Sydney.
Sotto la baia spiccano i rossi scuri di un

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Warr~gamba
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Mass Vale
.

grande parco , il Royal National Park , con


14.000 ettari di superficie. Queste aree non
sviluppate contrastano con l'ampia pianu-
ra erbosa a sud-ovest di Sydney. I Monti 11-
lawarra si estendono lungo la costa sotto
Botany Bay. Come risulta chiaro dalla dire-
zione dei corsi fluviali , lo spartiacque è si-
tuato su l margine destro dell 'area bosco-
sa rosso-scu ro, vicino alla costa. I bacini di
Cataract , Cordeaux e Avon appaiono argi-
nati alle loro estremità occ identali, dove fi-
niscono col confluire nel fiume Nepean, che
scorre verso nord. A est è visibile la diga
Warragamba , all 'estremità settentrionale
del lago Burragorang. Tra i Monti lllawarra
e il mare si estende una fertile pianura er-
bosa (in rosa chiaro). La sua porzione set-
tentrionale è stretta e va allargandosi a ma-
no a mano che procede a sud verso l'am-
pio e poco profondo lago lllawarra, sopra
il quale sorge la città di Wollongong. oo
61
62 FUTURA
~---F=ANTA5C:IEN2A _ _ __

TROPPO
SUPERUOMO
PER
VIVERE A uno a uno gli astronauti
che viaggiavano con lui diventavan o zombi.
Quando Phol capì
perché, gli si rivelò anche la verità su
se stesso. Era orrenda.
RACCONTO di MICHELE TETRO

I condotto verticale D venne collegato al ponte 4 allo spa-

I lancarsi del portello stagno circolare. Dall 'apertura spun-


tò la lucida canna di un fucile mitragliatore seguita da un
paio d'occhi che spaziarono il corridoio curvilineo deserto
e silenzioso, escludendo il ronzio degli aeratori e di alcuni pan-
nelli alle pareti. Una mano posò l'arma accanto al bordo del con-
dotto, poi la S<:lgoma di Phol sbucò interamente sul ponte 4, im·
bracciando subito dopo il grosso fucile.
Si guardò nuovamente intorno, poi avanzò verso destra, se-
guendo le frecce azzurre su lle pareti metalliche. Giunse ben pre-
sto al raccordo di segnalazione , una vasta area a forma di mez-
zaluna dove convergevano i tre corridoi del ponte secondario 4.
Tutti gli apparati erano in funzione. Phol lasciò l'arma su una men-
sola, raggiunse la console principale e accese tutti gli schermi:
cinque si illuminarono subito, il sesto ri mase spento.
Tutti i punti strategici inquadrati dai visori erano desert i. Phol
tirò un sospiro di soll ievo e si mise in comunicazione col Quar-
tier Generale della base.
«Oui parla Phol, dal ponte 4. La zona non è infestata, o perlo-
meno tutti i raccordi sono liberi. Kay è già rientrato?».
«Non ancora. Attendiamo sue notizie. Ah , Phol. .. Dexter non
ce l'ha fatta. È stato beccato al terzo livello, ponte 5. Ci dispiace».
«Anche a me. Chiudo».
Staccò le comunicazioni. Rimase un attimo assorto nei suoi
pensieri , poi riprese l'arma e lasciò il raccordo. Percorse intera-
mente il ponte finché non giunse al condotto verticale F. Il por-
tello si aprì e l'uomo discese per la scaletta a pioli. Un ennesimo
portello si aprì sotto i suoi piedi ed egli si lasciò cadere sul ponte
5, il fucile puntato davanti a sé. Udì in lontananza dei vaghi ru-
mori , come se qualcosa venisse trascinato per terra .
Cautamente, appoggiandosi alle pareti metalliche, si avvicinò
alla fonte dei rumori. A un certo punto notò sul pavimento una

ILLUSTRAZIO NE d i MARCO GIARDINA

63
larga chiazza di sangue e più in là l'arma di Dexter. Dietrò l'ango- per così dire a nord del complesso e lui , per arrivare al punto do-
lo di un corridoio intravide delle ombre in movimento e contempo- v'era ora , aveva dovuto passare per il ponte 5, almeno per un bre-
raneamente , dietro di sé , udi il suono di pesanti passi che anda- ve tratto. Il ponte 5 era fuori discussione almeno per il momento.
vano avvicinandosi . Le altre vie attraversavano obbligatoriamente la zona pericolosa
Sono rima sto imbottigliato! , pensò , imprecando. Tuttavia le om- il che aumentava le difficoltà .
bre si dileguarono ben presto e rimase solo il suono alle sue spal- Phol si ricordò che poco prima di penetrare nell 'area generato-
le. Cercò di riflettere : il corridoio che stava percorrendo si con- ri si doveva trovare un condotto che veniva raramente usato, per-
giungeva al raccordo 5 oppure veniva intersecato da quello in cui ché tutti preferivano attraversare i corridoi che costeggiavano l'im-
si erano dileguate le ombre. Il rumore di passi proveniva in dire- pianto dei generatori, di gran lunga più brevi. Si trovava in pratica
zione del ponte 7, quind i, se si sbrigava , poteva tentare di ritorna- all 'interno di una camera di decompressione abbandonata da tem-
re al condotto verticale . Fece per muoversi ma l'improvviso silen- po e conduceva ad un corridoio stretto e mal illuminato che aggi-
zio lo bloccò. I passi ripresero vicinissimi a lui , appena oltre l'an- rava completamente l'area in questione, snodandosi al di sotto di
golo di curvatura delle pareti! Phol si spinse allora verso il corri- essa , e che raggiungeva una sezione abbastanza vicina al Centro
doio intersecante ed ecco che le ombre , o meglio, l'ombra com- Sanità. Bene, avrebbe preso quella via.
parve di nuovo. Bisognava agire d'istinto. Phol si gettò con uno
scatto in mezzo al corridoio , girandosi e alzando l'arma. Per un
secondo rimase paralizzato dal terrore . Davanti a lui stava lo zom- Mentre si avviava , lanciò un 'occhiata ad un oblò
bie , con le braccia protese per ghermirlo. rettangolare da cui si vedeva , o meglio, non si
Indossava lo scafandro spaziale, privo del casco. Senza dub- vedeva il buco nero. Si trattava di un vasto spa-
bio proveniva dall'area dei generatori di riserva distrutta poiché zio più o meno circolare completamente privo
cadeva letteralmente a brandell i. La faccia era un ammasso car- di stelle , immediatamente sopra la piccola sta-
bonizzato , parte del torace era stata dilaniata orribilmente da zione periferica del complesso di Kiantar Uno.
un'esplosione. Era li che i protomotori situati a sud dell'asteroi-
Aveva un 'andatura traballante a causa del ginocchio destro an- de stavano dirigendo il masso spaziale. Un compito di ricerca , per
ch 'esso spappolato . approfondire le conoscenze su quelle strane e indefinibili stelle col-
Superato il primo istante di paura , Phol mise il dito sul grilletto lassate; e guarda in che guaio si erano cacciati! Assediati da un
ma lo zombie fu più svelto di lui. Phol ricevette un'artigliata in pie- gruppo di ... di esseri che non avevano ragione di esistere e che
na faccia che lo fece cadere rumorosamente . L'ombra si irrigidì un tempo erano stati loro colleghi di lavoro. Per quali remote cau-
udendo il frastuono e venne cosi alla luce un altro zombie in con- se , nessuno ancora l'aveva scoperto . Phol si riscosse e riprese
dizioni peggiori del primo. Phol non fece caso alla guancia san- il cammino , inoltrandosi nei corridoi abbandonati . Nessuna trac-
guinante e sparò da terra una raffica. Un denso spruzzo di fuoco cia di zombie (ma perché continuava a denominarli cosi?). Giunse
liquido avvolse lo zombie , che prese a dibattersi , tramutato in tor- a un ennesimo raccordo, segnalò la sua posizione e spiegò i suoi
cia vivente. Phol fece fuoco anche sull 'altro, sfiorandolo appena intenti al Q.G. , poi riprese la marcia.
e tuttavia facendolo fermare . Arrivò in un punto del corridoio tubolare che stava attraversan-
Corse al condotto F, vi entrò e risali al 4. Si lasciò cadere a ri- do in cui un massiccio portello di grigio metallo bloccava l'avan-
dosso di una paratia, ansante. Il sangue che gli colava da una guan- zata. Vistosi segnali di pericolo , orlati di rosso , vietavano l'acces-
cia macchiava la tuta azzurra e lui si preoccupò di tamponarsi la so ai non autorizzati. Si t rattava dell 'anticamera che dava libero
ferita con un fazzoletto . Pensò che era meglio tornare in prossi- ingresso alla gigantesca ruota di lancio, un'imponente sezione cir-
mità del Quartier Generale. colare posta in senso verticale rispetto alle altre costruzioni della
stazione. Contenute all 'interno della massiccia ruota di sedici me-
tri di diametro e cinque di spessore , stavano quattro piccole astro-
Tornare al Q.G. Già , ma in che modo? Doveva navi , adibite al trasporto di materiali di ogni genere ma scarsamente
attraversare per forza la Zona Rossa per arrivar- usate poiché il nuovo modello di veicolo pneumatico si era rivela-
ci. Era la sezione dei generatori sussidiari esplo- to assai più economico nei costi e molto più versatile nelle presta-
si, la zona in cui sette uomini erano «morti». O zioni. Dal momento che la ruota girava sul suo asse (per poter per-
meglio, quasi morti , poiché imperversavano nei mettere alle astronavi di decollare a rotazione nel suo piccolo moz-
corridoi orribilmente tramutati in zombie, e in zo) , la gravità era ridotta e si poteva benissimo attraversarlo
quale modo nessuno lo sapeva . Phol aveva sen- galleggiando.
tito parlare di un influsso proveniente dal buco nero verso cui l'a- Phol si avvicinò ad un comunicatore posto sulla parete alla sua
steroide stava avvicinandosi , portando con sé il grande comples- destra, chiamò il Q.G. per poter ottenere dal computer l'autoriz-
so di Kiantar Uno, la base di ricerca nella quale si trovava , ma zazione ad accedere attraverso l'hangar circolare in rotazione pres-
non ci aveva creduto. Per lui la spiegazione doveva essere un 'al- soché permanente. Il portello davanti a se si spalancò silenziosa-
tra, ben più logica . Altro che storie su spi riti che a causa di quel mente e Phol si ritrovò circondato da armadietti a soffietto conte-
pozzo succhiatutto privo di consistenza non riuscivano ad abban- nenti le tute spaziali , gli apparati respiratori per i piloti e svariati
donare la materia organica morta! Eliminando quelle stupide ipo- attrezzi di lavoro esterno. Aprì un pannello e prese una nuova bom-
tesi , molte paure ing iustificate sarebbero state risparmiate e il la- boletta di combustibile che applicò ad un ugello della sua arma ,
voro sarebbe risultato più semplice. gettando l'altra semivuota . Siccome doveva agire nei paraggi di
Eppure, nonostante l'assurdità della cosa , egli aveva dato alle un 'area contaminata , indossò in pochi minuti una tuta antiradia-
fiamme un suo collega , giù al ponte 5. Su ciò non esistevano dub- zioni provvista di casco e infine ordinò l'apertura del portello che
bi. Erano i loro stessi compagni i nemici che assalivano sempre accedeva al mozzo.
più frequentemente le sezioni risparmiate dalla deflagrazione dei Fluttuando e aiutandosi con gli appositi maniglioni , Phol lo per-
generatori sussidiari. Ma come e perché? Si riservò di rispondere corse , gettando qualche occhiata ai finestrini d'osservazione che
a questo interrogativo più tardi . Ora doveva escogitare una ma- permettevano d'osservare i cubicoli con all 'interno i piccoli càr-
niera per tornare fra i dieci superstiti giù al Q.G. del piccolo avam- ghi , disattivati. Uscito dall'area di lancio, si avviò deciso verso la
posto lontano dieci miglia dal centro pulsante di Kiantar Uno. zona generatori , sigillandosi all 'interno dello scafandro protettivo.
In un baleno decise il da farsi . Questo gli diede un po ' di sicurezza .
Si avvicinò ad un pannello illuminato sulla parat ia, che mostra- Sulle pareti , schermi luminosi avvertivano che stava penetran-
va la pianta schematizzata dell 'avamposto isolato. Le zone cen- do in settore rosso .
tral i, quelle contaminate dall'esplosione, erano cerchiate, come La camera stagna era davanti a lu i. L'esplosione doveva aver
dovuto, di rosso , mentre quelle più esterne , libere, erano contor- aperto qualche grave falla poiché la zona non era più pressurizza-
nate di verde. Considerò la questione: il Q G. si trovava nell 'area ta. L' impresa diventava quasi disperata .
64 FUTURA
Velocemente , Phol spinse il pannello sca rdinato della camera va l'immediata disattivazione , che fine aveva fatto? Ci doveva es-
nella sua sede sbuffando di fatica. Vedeva già i maniglioni del con- sere un'altra spiegazione.
dotto verticale abbandonato in mezzo alla saletta ... e contempo- Innanzitutto doveva procurarsi un apparecchio a raggi X per in-
raneamente vide qualcos 'altro che lo lasciò di sasso, agghiaccia- dividuare chi dei superstiti fosse un robot ... No, inutile. Ecco a co-
to dal panico . Vide qualcosa di mostruosamente devastato, qual- sa serviva il travestimento di similpelle. Il robot ferito sanguinava,
cosa che era stato vivo un tempo e che, in qualche modo miste- i raggi X non avrebbero mai raggiunto l'esoscheletro nascosto al-
rioso, lo era ancora nella morte. Uno zombie lo fissava, vacuo, da l'interno del corpo. Un impellente interrogativo si fece largo nel
un angolo della camera stagna, immoto, a contatto con il vuoto. suo cervello: chi aveva ordinato di nascondere tra il personale del-
·La visione era decisamente orribile. Phol alzò quasi immediata- 1'avamposto di Kiantar Uno degli automi? A quale scopo?
mente la canna dell 'arma ma non fece fuoco. La «c reatura» non Era ovvio, ormai, che si trattava di un nuovo tipo di robot, este-
dette segno di aver rivelato la sua presenza . Non si muoveva, non riormente indistinguibile dagli esseri umani. Niente segnali di ri-
faceva nulla: restava lì , a fissare senza vedere l'esterrefatto Phol. conoscimento, niente numeri di serie. Per quel che ne sapeva, po-
L'uomo allora fece qualche passo in direzione del. . del «q ualun- tevano rivelare sentimenti , o perlomeno mimare dei sentimenti si-
que cosa fosse» : ancora nessuna reazione. Lo urtò con la canna mili ai sentimenti umani .
del fucile. Nulla. Quante volte aveva visto Dekk ridere o imprecare, prima dello
E fu allora che Phol notò qualcosa che lo fece inorridire: squa- scoppio dei generatori? Ed ora, Dekk giaceva carbonizzato sul pon-
drò dall'alto in basso lo zombie e si accorse che doveva essere te 5, a causa del suo lanciafiamme. E Dekk lo aveva aggredito,
stato in qualche modo coinvolto nell'esplosione. Il suo volto era , con l'i ntenzione di ucciderlo! Che situazione assurda! Comunque
un putrido ammasso di carne che andava fondendosi con la pla- siano le cose , però , chi aveva escogitato il tutto non aveva previ-
stica e il metallo del casco; frammenti di tuta spaziale si stacca- sto il danno ai generatori sussidiari, che aveva irrimediabilmente
vano dal resto del tronco bruciato , e la zona compresa tra il fian- compromesso il misterioso piano.
co e la coscia destra si era ridotta in modo raccapricciante . Ed Se lo scopo era quello di sperimentare il comportamento degli
ecco che Phol individuò il particolare che poteva dare una rispo- uomini di fronte a dei robot del tutto simili a loro (ma inconsapevo-
sta ad ogni domanda ed a ogni perché: tra la carne liquefatta rag- li), il successo c'era stato. Ma ora quelle cose s'erano trasforma-
grumatasi intorno allo scafandro bruciacchiato e raggrinzito spun- te in st rument i di morte! E di conseguenza dovevano essere
tava ... un qualcosa che, se non era un circuito stampato , gli asso- eliminate .
migliava moltissimo. Phol si riscosse e si avviò verso il mozzo del la sezione di lan-
«Grandi stelle di luce eterna!! 1 », soffiò Phol, appoggiandosi al cio, deciso a tornare al Q.G. e vedere come stavano le cose. Giunto
portello. «Se non fosse per il fatto che abbiamo perso quattro uo- in prossimità della ruota , udì alcuni rumori, ormai riconoscibili. Passi
mini, direi che siamo stati presi per il sederei». strascicati. Pesanti tonfi. Qualcosa che striscia sulle pareti del moz-
zo. Là dentro c 'era uno di quegli esseri, sicuramente. Forse lo stes-
so che aveva incontrato nella camera stagna.
Era effettivamente un robot. Superando la repul- Phol si avvicinò al portello che portava al piccolo mozzo ruo-
sione e il disgu sto che gli susci tava la «cosa» tante, cautamente, con l'arma puntata. Il portello si spalancò ma
smembrata davanti a lui , Phol la distese a terra qualcosa doveva ave rlo bloccato. Giaceva scompostamente nel
e bruciò con il lanciafiamme i resti carbon zzat1 vuo to . privo di peso. una orripilante massa di falsa carne brucia-
della tuta , spazzando via anche la membran a d1 ta , di metallo e d1 plastica Phol le si affiancò e, constatando che
similpelle che ricopriva il robot. Assolutam ente era veramente dist rutta , passò oltre , uscendo dall 'area di lancio.
fantastico I Era dotata di un sistema linfatico, di Ormai , non· riusciva più a stupirsi.
pseudonervi, di arterie, di vene, di liquido circolatorio. Sotto que- Il robot non fece una piega continuò a ruotare seguendo il rit-
sta incredibile costruzione , si trovavano l'esoscheletro metallico, mo dell 'hangar circolare . Phol lanciò un 'ultima occhiata alla car-
le condutture, i circuiti , il generatore e il cervello positronico. cassa poi , attraversando alcuni raccordi deserti , si ritrovò sul ponte
Ma, allora , pensò Phol , noi qui alla stazione abbiamo lavorato 4. Ora doveva scendere di un livello, percorrere un tratto del pon-
a tu per tu per un sacco di tempo con dei robot I O forse, solo io. te sottostante e cercare di raggiungere il Q.G. senza correre ulte-
Ma perché? E perché quell 'ingiustificata esplosione dei generato- riori rischi e senza esitare.
ri? E perché il comportamento alterato dei robot contaminati? Ma Speriamo che non si siano asserragliati laggiù , pensò , scenden-
sop rattutto , chi degli altri superstiti era veramente umano? Pensò do nel condotto verticale. Tenne l'arma puntata verso il basso, il
di ritornare al più presto al Q.G. Là avrebbe potuto valutare la si- dito sul grilletto. Il portello si spalancò ed egli piombò nuovamen-
tuazione e prendere le decisioni necessarie . te sul ponte 5. Una decina di passi davanti a lui c 'era il corpo de-
forme di Dekk. Doveva aver cercato di fuggire, prima di crollare
rovinosamente a terra. Phol diede una fugace occhiata alla sago-
«Maledizione». Il corridoio che aveva imbocca- ma bruciata , scostò alcuni tessuti con la canna del lanciafiamme
to era divenuto inaccessibile a causa dei rotta- e vide il circuito stampato. Era un robot anche Dekk, dunque. Al-
mi e delle frane del livello superiore. Non v' era tro che zombi!
nulla da fare, per poter proseguire non restava Percorse il ponte, incrociò la macchia rossa sul pavimento e
che ritornare al ponte 5. Forse nel frattempo si giunse all 'angolo del corridoio, dove prima aveva intravisto le om-
era liberato dagli zombi , cioè dai robot che infe- bre in movimento. Pensò di rinvenire il cadavere di Dexter, invece
stavano la stazione. Fece dietrofront e si avviò non trovò nulla. L'arma del compagno era sempre lì, a ridosso della
imprecando verso il condotto verticale che lo avrebbe riportato alla paratia. Interdetto, Phol raggiunse il turboascensore che lo avreb-
camera stagna. Risalì la scala a pioli e sbucò nella saletta da cui be condotto sopra, verso i punti 2 e 1 dove aveva sede il Q.G. L'in-
era disceso. tero avamposto doveva in origine possedere dei propulsori che
Era sparito. Il robot non c'era più. avrebbero permesso lo sganc iarsi di alcune sezioni (le più impor-
Phol si guardò intorno, spianando il fucile. Com 'era possibile? tanti) dal resto della struttura , ed era per questo che i vari livelli
Il robot era un ammasso di ferraglia bruciata quando l'aveva inon- prendevano il nome di «ponti». Il progetto era poi stato abbando-
dato di fiamme. E adesso se ne era dato chissà dove . Turbato , nato, ma la denominazione era rimasta.
Phol si sedette sul bordo del condotto , per riordinare le idee. Dun- Phol fece per chiamare il turboascensore quando una leggera
que, i robot aggredivano e forse uccidevano (ricordò la macchia scossa percorse l'intero corridoio. La paratia vibrò per un secon-
di sangue sul ponte 5 dove era sparito Dexter) qualsiasi persona do, poi vi fu un 'altra piccola ondata che cessò quasi immediata-
che capitasse a tiro. Una disfunzione causata dalla deflagrazio- mente. Phol si appogg iò a una parete: i protomotori si erano fer-
ne? Radiazioni che agivano sul cervello positronico? Sì , e il con- mati. Kiantar galleggiava nel vuoto, sospinta dalle fredde correnti
segno in dotazione ad ogni automa che, se avariato , ne provoca- siderali. Il viaggio allucinante continuò.
65
Che diavolo sarà successo? pensò. Devo affrettarmi' a rientrare! Attonito, Phol fec e il suo ingresso nella vasta sala di controllo
Guardò sullo schermo inserito nella parete: il profilo nero del generale, con il fucile ancora puntato. La sorpresa lo paralizzò sul
rimasuglio stellare era sempre lì, striato a tratti da fasci luminosi posto : cinque zombi lo stavano fissando assieme ad altre dieci per-
che subito venivano inghiottiti dall 'incommensurabile forza di at- sone, fra le quali c 'era Dexter, ritenuto morto, sorridenti , con in
trazione della dopo-stella. Attese un paio di minuti ed ecco che mano bicchieri colmi di liquore rosso.
tre nuove vibrazioni percorsero il locale. I propulsori frontali era- «Ma ... ma che diavolo sta accadendo? Cosa ... Perché ... », bal-
no entrati in azione, sospingendo via l'asteroide su cui era instal- bettò Phol , abbassando il lanciafiamme e face ndo correre lo sguar-
lato il complesso di Kiantar Uno dalla sfera di attrazione del buco. do sbigottito su tutti i presenti.
Il momento era sinistramente solenne. «Vuoi spiegazioni , non è vero?», sorrise Dexter, bevendo un lungo
Si stava allontanando per la stessa traiettoria da cui era venu- sorso di vurel.
to , inspiegabilmente. Phol entrò nel turboascensore, e gli trasmi- «Avrai tutto ciò che vuoi, ma siedi pure, e bevi un goccio anche
se l'impulso di fermarsi al ponte 1. Da lì doveva attraversare an- tu. È andato tutto alla perfezione!».
cora tre raccord i prima di giungere al O G. «Ma tu ... giù al ponte 5 ... Non ti avevano sopraffatto quei. .. ». Phol
La spia rossa si accese sul pannello e i battenti del turboascen- indicò i cinque zombi.
sore si aprirono . Il corridoio si snodava diritto verso il primo rac- «Come? Oh, no, no», Dexter scoppiò a ridere , scuotendo la te-
cordo ma non era deserto: un automa arrancava , sostenendosi sta. «Un attimo di calma e ti chiarirò tutto. Kay, letture?».
a stento, verso il O.G. Phol lo vide e prese a seguirlo, a debita di- Il tecnico seduto a una postazione di controllo diede uno scor-
stanza. Il robot parve non accorgersi di essere seguito. Superò cio ai suoi monitor poi si voltò soddisfatto: «Tutto regolare , non
il primo raccordo e Phol, alle sue spalle, pensò di informare subi- un'alterazione! Fantast ico!».
to il Q.G. , ma si trattenne all'ultimo istante , preferendo una chiac- Approvando col capo , Dexter si rivolse agli altri del O.G.: «Phol ,
chierata a quattr 'occhi . analisi cardio-circolatorie?».
La mano del tecnico corse sui vari tasti: «Normali. Battito, pul-
sazioni ... tutto normale» .
Una spiacevolissima sensazione si impadronì «Articolazioni? Legamenti? Muscoli? Apparato scheletrico?. Sei
d 'un tratto di lui, quando si rese conto che in- certo che tutto sia a posto?».
dubbiamente era il O.G. la destinazione del tra- «Perfettamente a posto. Risponde tutto come dovuto».
ballante robot. Che stessero assediando il Cen- Dexter inspirò poi chiese, trattenendo il fiato: «Atti vità neurale?.
tro? O che , addirittura, il Centro fosse già in lo- Dobbiamo esserne assolutamente certi».
ro potere? Diede un 'occhiata all 'indicatore di «Un po ' accentuata, ma dipende dalle circostanze. Nulla di
combustibile dell 'arma: nel peggiore dei casi preoccupante».
avrebbe fatto divampare non poche fiamme , senz 'ombra di dub- «Voglio un resoconto generale al più presto su tutte le funzioni
bio! Ma un 'incertezza atroce lo assalì. . biologiche e mentali. Quando credi che sarà pronto , Ed?».
Subito dopo, vide che nell'esplosione dei generatori erano stati «Il computer lo sta già compilando. Tempo cinque minuti» .
coinvolti perlomeno sette su diciotto membri del personale dell a- «Bene. Successo totale , insomma!», constatò Dexter, bevendo
vamposto. Due di quegli zombi o robot erano fuori uso, uno ruo- un lungo sorso. «Festegg iamenti in vista appena rientrati a Kian-
tante nell 'aria degli hangar e l'altro carbonizzato sul ponte 5. I se te ta r, gente! ».
si trovavano nei dintorni dell 'a rea distrutta dove, evidentemente , Un coro di esc lamazioni gioiose si levò dalle dieci persone men-
cercavano la causa di alcuni disturbi registrati in sala controllo; tre Phol, con i nervi a fior di pelle, alzò furioso il fucile: «Ora ba-
ma lo scoppio che si era verificato doveva essere stato del tutto sta! Voglio sapere subito che cavolo sta succedendo! Chi sono
repentino, inaspettato. Nulla faceva prevedere una così furiosa rea- quei robot , cosa state blaterando voi tutti , cosa sono 'ste storie! .
zione alle anomalie segnalate. La comparsa poi di quelli che veni - Stiamo diventando tutti pazzi?,,
vano (ormai da tutti i superstiti) considerati morti vivent i ad opera
di chissà quale magico artificio da parte del buco nero aveva co-
stituito un duro colpo inferto alla ferrea logica dei ri cercatori Dexter parve solo allora rendersi di nuovo con-
spaziali. to della sua presenza. La reazione di Phol par-
Ma chissà per quale motivo, si ritrovò a pensare Phol , la mente ve illuminargli il volto di soddisfazione ,
che aveva concepito l'attacco era ricorsa a una simile macabra stranamente .
macchinazione per .. . «Oh, Phol ! Ma siediti , distenditi pure. È tutto
Un momento. Perché stava pensando a una cosa simile? Co- sotto controllo e non c'è niente di cui
me faceva a sapere che si trattava di una simulazione , di una pre- preoccuparsi ».
sa in giro, il fatto che «coloro» che aveva creduto colleghi di lavo- «Cosa, è sotto controllo? Dexter, deciditi a parlare, una buona
ro fossero in realtà dei robot che per giunta dovevano farsi passa- volta!». Ma Dexter si rivolse di nuovo agli altri.
re per zombi? Si fermò un istante a riflettere. E se tutto fosse una «La sua reazione ... avete visto? Tipica, tipica dell 'uomo spazien-
sorta di esperimento rivolto ... ai soprawissuti rintanati al O.G.? Loro, tito e irritato». ·
e solo loro forse erano la chiave di tutto: robot. Nuovi modelli di «E che diavolo ti aspettavi? Vengo aggredito da robot che ven-
robot che , se funzionanti e capaci di salvaguardare l'incolumità gono fatti passare per zombi , arrivo qui e vi vedo brindare come
e la direzione di una stazione spaziale, in un prossimo futuro avreb- se niente fosse successo, in compagnia di quei cosi ambulanti che
bero sostituito totalmente l'uomo. E per provare il loro comporta- avrebbero dovuto ucciderti al ponte 5, vi sento cianciare riguardo
mento e il loro modo di agire , quale miglior sistema che creare a dati medici che per me non hanno alcun senso ... ».
una situazione paradossale , assurda? Già, ma lui , giunto all 'avam- «Oh , è pronto il rapporto? Bene da ' qua !», lo interruppe Dexter,
posto da sole cinque settimane , che diavolo c 'entrava? E Dexter, prendendo il foglio che Kay gli porgeva. «Eccellente, eccellente!
ucciso da uno di quegli automi? Forse era pure lui un robot. Ma Ogni cosa liscia come l'olio!». .
allora perché .. . la macchia di sangue, le ombre? «Grandi stelle!», proruppe esasperatissimo Phol , agitando l'ar-
Si acco rse di aver perso di vista il robot che stava seguendo ma in direzione di tutti i presenti: «Se non vi decidete a spiegarvi ,
e allora si riscosse da quei pensieri: fece la curva del corridoio, farò alzare un bel po ' di fumo , in questa stanza!».
attraversò due raccordi e giunse nell 'a rea prossima al O.G. Il ro- «Dio mio, è incredibile!», mormorò Dexter, accigliandosi poco
bot entrò nel salone, spalancando i pannelli . Phol si addossò a una dopo. «Phol, calmati. Tutto ti sarà rivelato, adesso. Però per favo-
· paratia , l'arma pronta , per poi affacciarsi cautamente ai due bat- re, siediti e lascia andare quel lanciafiamme. Anzi , dallo qui a me.
tenti , mentre il cuore gli tremava. Nelle tue mani , in questo momento, mi fa paura ... ».
«Phol, entra pure. È tutto OK. Vieni», esclamò una voce che Phol «li lanciafiamme lo terrò io, almeno fin quando lo riterrò oppor-
riconobbe immediatamente per quella di Anton Dexter. tuno, Dexter! E ora fuori i fatti!», rimase in piedi.
66 FUTURA
«Okay, okay, ma devo avvertirti che farai fatica a credere a quel cati ! Per questo gli zombi potevano circolare anche nei livelli su-
che sto per dirti ed è anche molto probabile che ti irriterai e con periori! E chi c'era unicamente, su quei ponti! Lui. Phol. Quei nuovi
quell'arnese in mano credo ... ». robot ... Che non fossero loro la chiave di tutto?
«Vai avanti, senza tante storie! E voi tutti, sedetevi, per favore», «Dexter», disse sommessamente Phol, scandendo bene le pa-
disse Phol assumendo un tono di voce tra il beffardo e il vanitoso . role, «cosa rappresento io per voi? Perché questa ridicola mes-
Aveva un'aria odiosa mai avuta prima. sinscena? Perché la distruzione dei robot?».
«Ci sta arrivando, ci sta arrivando» , esclamò Dexter, rivolto agli
altri uomini anch'essi sbalorditi. «Sta pensando , riflettendo ... intui-
I tecnici del O.G. non discussero e andarono a sce! È davvero fantastico».
sedersi sulle poltroncine delle console. Phol si sentf d'un tratto mancare. L'atroce sospetto che prima

Q
«Ed ora , caro Dexter, voglio sapere perché aveva attraversato come una meteora incandescente il suo cer-
parte dell'equipaggio di questo maledetto avam- vello si era profondamente piantato nella sua materia grigia, bale-
-
posto è costituito - indicò i robot martoriati - nante. Ormai era in preda alla peggiore delle angosce.
.... a da automi dalle sembianze di .. . di quei cosi lì». «Chi sono io?».
«È lungo e arduo da spiegare cos ì su due ... ». Dexter si alzò di scatto: «Tu sei ... il vertice assoluto! Non sei
«Tu sei un robot? E loro?». umano, non sei inumano! Sei un qualcosa di mezzo, di quasi per-
«No, no, siamo tutti uman[, noi». fetto ... Sei l'apice della creazione. Non soffri, pensi, provi emozio-
«Come faccio ad averne la certezze assoluta? Quegli altri sono ni, sei immortale ... ». La mano di Phol corse alla lacerazione della
ricoperti di uno strato di similpelle e organi artificia li che ricopre guancia: sparita. Senza lasciar cicatrice , nu lla. «Tu sei il futuro.
l'i ntelaiatura metallica». Tu sei l'elemento chiave della macchinazione ... Tu sei ... sei ... ». Sta
«Sì, ma quelli ... Phol, ascolta. Come pensi che st iano le cose , per dire Dio, lo sento, pensò Phol. Stranamente, ascoltava immo-
tu?», chiese improvvisamente Dexter, strizzando gli occhi e respi- to le folli parole dell 'altro.
rando affannosamente. «Dexter, se i pazzo. Ho dei ricordi, ricordi che risalgono all'in-
Phol lo fissò e fissò anche gli altri uomini. fanzia. Ricordo nomi, luoghi, situazioni e, ciò che conta di più , i
«Non hai risposto alla mia domanda, Dexter». miei genitori. Sono tutti ricordi precisi, legati ad avvenimenti ma
«Lo farò, sebbene tu stesso possa averne la conferma usando soprattutto a emozioni ... ».
quel fucile su di me. Ma fallo dopo che ti avrò chiarito come stan- «Oh, ma sono falsi ricordi , incuneati da noi nella tua mente, quan-
no effettivamente le cose. Comunque, per quel che ci riguarda , do non era ancora cosciente di essere. Immagini mai state, crea-
noi siamo veri esseri umani , tutti . Ora tocca a te rispondere e ti te da noi per l'occasione. Tu sei nato in origine vent'anni fa, quan-
prego di farlo subito». do io ti ho pensato la prima volta. Tu dovevi essere un robot , ma
«Abbiamo vissuto in quest'avamposto a stretto contatto con dei dive rso dagli altri. Avresti conosciuto i sentimenti, sì, ma avresti
robot senza saper lo. Anzi no! Voi lo sapevate , voi del Q.G. Solo avuto un dono molto più importante, il solo dono che non avrebbe
io ero all'oscuro di tutto! Perché , Dexter?». più permesso di distinguerti da un vero uomo: il dono dell'intuizio-
«Prosegui, prima». ne. E io ti ho fatto questo regalo. Ti ho reso quello che sei adesso:
«Lo scopo delle vostre azioni secondo me è lo sperimentare un una creatura superiore».
nuovo tipo di uomo artificiale , indistinguibile da quelli veri e che «Non sono un uomo». Phol sentiva di dover credere a quelle pa-
possa in qualche modo mostrare sentimenti. Avete piazzato i pro- role. Non sapeva come, ma lo sentiva. Lo intuiva.
totipi qui e a quanto pare siete riusciti nell 'intento. Non mi sono <<Sei più che un uomo! Sei un sogno che si è realizzato! Uffi-
mai reso conto delle diversità che potevano esserci. Probabilmente cialmente tu ·hai pochi anni di vita, una vita iniziata quando hai preso
volevate adottare questo tipo di automi quasi umani per l'esplora- servizio su Kiantar Uno. Ti sei sempre comportato eccellentemente,
zione spaziale a bordo delle stazioni-asteroidi, per sostituire l'ele- secondo le nostre aspettative. Hai egregiamente superato la pro-
mento umano, specialmente in spedizioni come la nostra, nei din- va decisiva questa.
torni di una stella collassata . Voi , qui al Q.G., controllavate che Abbiamo creato apposta questa messinscena utilizzando losco-
tu tto andasse regolarmente e che non si verificassero incidenti po di questa missione per i nostri fini . Per un robot per così dire
di sorta. È cosf?». "ordinario", la storia di un probabile influsso da parte di quel bu-
«Rigorosamente esatto!», esclamò Dexter, con gli occhi che gli co nero che avrebbe dato origine a quei morti viventi, sarebbe parsa
brillavano. credibilissima e l'avrebbe accettata subito senza commenti. Tu in-
«Poi, c'è stata l'esplosione dei generatori sussidiari ... », a quel vece hai immediatamente dubitato di tutto e sei .giunto ragionan -
punto si interruppe, pensieroso, qualcosa non quadrava nell'insie- do alle logiche conclusioni e alla verità che c'era sotto. Di questo,
me« ... e guarda caso tutti gli automi speciali sono rimasti coinvol- mi congratulo sinceramente con te».
ti nello scoppio. Del personale non specializzato dell'avamposto
sono rimasto solo io, a parte tu e Kay che siete usciti in ispezione.
E tu sei stato assalito da uno di quei robot , inspiegabilmente mu- Dexter indicò i cinque zombi. «Quelli non sono
tato in morto vivente e con istinti omicidi ... », s'interruppe che umili fantocci realizzati in laboratorio. Tu sei
nuovamente. il vero nodo centrale, il soggetto originale . Guar-
Nel suo cervello cominciava a delinearsi qualcosa. Dexter era - da». Lowell azionò una serie di monitor sui quali
stato assalito ma non era morto. Eppure una macchia di sangue apparvero le fasi della sua costruzione, o me-
imbrattava il pavimento del ponte 5 e su quello stesso ponte il ro- glio, del suo concepimento in laboratorio. Phol
bot che lui aveva conosciuto come John Dekk lo aveva colpito la- guardò distrattamente le immagini per poi ripor-
cerandogli una guancia. Se lu i non avesse aperto il fuoco, lo avreb- tare lo sguardo su Dexter.
be ucciso. «Inoltre, sei in grado di provare sentimenti e un altro piccolo lusso
O no? Quindi , perché lui sì e Dexter no? La risposta che balenò che ci siamo permessi di apportare sulla tua struttura molecolare
nella sua mente gli parve troppo assurda per essere vera. E se è il rigeneramento istantaneo dei tessuti . Sei sotto tutti gli effetti
lo scoppio ingiustificato dei generatori fosse stato voluto? Ma cer- immortale. Avverti dolore, se vieni ferito; ma la lacerazione si ri-
to! Per creare quella situazione impossibile. chiude immediatamente senza lasciare tracce. E sanguini , come
Ma questo rendeva implicita un 'altra constatazione: se quelli del un vero uomo. Ma tu sei piu di un uomo. Sei la sua fase
centro controllo tenevano d'occhio ciò che accadeva nell'avam- successiva!» .
posto, tutta quella macchinazione non poteva che essere stata con- «Voi mi avete fatto questo?».
cepita per ... lui, Phol. Ma perché distruggere i modelli dei nuovi «E contiamo di rifarlo di nuovo! Per ora sei il prototipo ma noi
robot? Un attimo , un attimo ... Le paratie stagne! La zona conta- abbiamo ben altre ambizioni: vogliamo creare la tua superstruttu-
minata non era stata isolata! I corridoi dei raccordi non erano bloc- ra in serie!».
67
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_ _ SF NEWS _ _ ___ «Ma perché? Per l'esplosione spaziale, i semplici androidi non
Il Premio Hugo, il premio di fantascienza più prestigioso del erano sufficienti? Che bisogno c 'era, di crearmi?».
mondo («Hugo» da Hugo Gernsback, l'americano di origine Dexter ammiccò e alzò verso l'alto uno sg uardo perduto tra la
. lussemburghese che nel 1926 fondò Amazing Stories , la pri- realtà e il sogno .
ma rivista specializzata in SF), è stato vinto quest'anno (per «Phol , questo è solo il primo passo. Quello successivo sarà il
il miglior romanzo) da lsaac Asimov con Foundation 's Edge più importante: abbiamo messo a punto una tecnica che ci per-
(L 'orlo della Fondazione, vedi FUTURA, settembre '83). Nel metterà di... di trasfondere la nostra personalità , i nostri pensieri ,
corso del convegno annuale degli addetti ai lavori e dei fan la nostra coscienza in un supercorpo come il tuo. E la cosa sarà
che si è tenuto a Baltimora, sono stati resi noti anche i nomi possibile ben pres to ... per la prima volta quando saremo nel cen-
dei vincitori delle altre sezioni . Eccoli. tro di Kiantar! ».
Miglior racconto lungo: Souls (Anime), Joanna Russ; miglior «Allora ... l'esplorazione spaziale era tutta una sc usa! Voi volete
racconto: Fire Watch (Servizio antincendi), di Connie Willis; divenire immortali , eterni! Volete paragonarvi a ... Dio».
miglior racconto breve: Melancholy Elephants (Elefanti della «Sì! Superare quella fase che noi chiamiamo Dio! E ce la pos-
malinconia), di Spider Robinson ; miglior saggio: lsaac Asimov: sjamo fare , oggi! ».
The Foundations of Science Fiction (lsaac Asimov: i fonda- «Chi è già a conoscenza di questo ... progetto?».
me'nti della fantascienza), di James Gunn; miglior curatore pro- «Per ora solo i qui presenti ma appena rientrati diffonderemo
fessionista: Edward L. Ferman (della rivista Fantasy & Scien- immediatamente la notizia ... ».
ce Fiction); miglior illustratore professionista: Michael Whe- «NO».
lan; miglior film: Biade Runner, di Ridley Scott; miglior fanzi - Dexter si irrigidì, fissando Phol. Un silenzio sinistro riempì ogni
ne (fanzines sono le riviste amatoriali): Locus; migliore scrit- angolo della grande sala .
tore fan: Richard F. Geis; miglior illustratore fan: Alexis Gilli- «Cos 'hai detto, Phol?».
land; John W. Campbell Award (il premio intitolato allo
scrittore-curatore che «scoprì» e incoraggiò autori come Asi-
mov, Heinlein, Van Vogt): Paul O. Williams. Questo ambito pre- L'uomo - pensava Pho l - da quando si è re-
mio, che pur essendo assegnato dalla medesima giuria non so conto di essere , di esistere , non ha fatto al-
rientra nella vera e propria categoria degli Hugo, è dedicato tro che lottare e soffrire, per poter guardare al
ai nuovi autori. futuro. Da sempre è stato così e per me così
sempre sarà . Non ci prefiggiamo scopi , poiché
Oltre al romanzo che ha vinto il premio Hugo, pubblicato in- ve ne è uno che ci è già imposto: sopravvivere.
sieme con i tre dello stesso ciclo che l'hanno preceduto (Fon- E gli altri , che forse contano veramente per l'uo-
dazione 1953-1983) , sono usciti da poco in libreria, nella col- mo, sono di gran lunga irrealizzabili , a causa della ottusa materia-
lana Mondadori «I Massimi della fantascienza», anche due li- lità di quest'ultimo. Solo il pensiero è la vera e unica forza di que-
bri che riuniscono alcune delle opere migliori di Ray Bradbu- sto debole e allo stesso tempo potente organismo vivente. Ma il
ry e di Arthur C. Clarke . pensiero è sempre superiore alla materia e solo in certe rare oc-
Sempre da Mondadori è appena uscita, negli Oscar , l'antolo- casioni alla materia le è concesso di eguagliarlo ma con risultati
gia in due volumi Racconti fantastici de/l 'Ottocento, curata sempre disastrosi. Quella era una delle rare occasioni.
da Italo Calvino e interessante sia per la scelta degli autori , «Dexter, e voi tutti , ascoltate», disse lentamente, alzando la can-
sia per l'introduzione, nella quale Calvino distingue tra il ge- na dell 'arma in direzione degli uomini. «Non accetto questo vo-
nere «visionario», dove l'elemento fantastico nasce dall 'ester- stro assurdo piano . Voi mi avete instillato nella mente dei pensieri
no, e il genere «quotidiano», dove l'elemento fantastico na- e dei concetti e io li ho fatti maturare grazie alle capacità di cui
sce dall 'interno di noi stessi. mi avete dotato. Ragionando , io sono giunto ad alcune conclusio-
ni : credo fermamente nell 'uomo. Ho sempre creduto e confidato
Robert Crippen, comandante dello Space Shuttle e appassio- in lui. Ora so di non essere uomo, di possedere una natura diver-
nato di fantascienza , ha accolto con entusiasmo l'i niziativa sa da quella in cui credevo . La cosa mi ha sconvolto, ha distrutto
pubblicitaria della casa editrice Pocket, che ha inviato a lui l'ordine dell 'universo in cui volevo vivere . E siete stati voi a farmi
e ai suoi collegh i una copia del libro Guida galattica per gli questo. Ho creduto anche nel fattore Dio, inteso come un limite
autostoppisti, di Douglas Adams (un libro che ha orma i sfio- che si allontana da noi man mano che progrediamo e acquistia-
rato il milione di copie). Il romanzo , che racconta un 'escur- mo coscienza di nuove capacità e possibilità . Un limite insupera-
sione grottesco-satirica negli spazi astrali , è stato pubblicato bile , che forse si evolve con noi . Se questo limite viene infranto
in Italia già nel 1980 (collana Urania). o superato, per me niente ha più scopo di essere , perché l'uomo
ha compiuto un 'azione che non doveva neppure concepire. Per
Sono iniziate a Città del Messico le riprese di Dune , tratto da l- questo, io mi ribellerò ai vostri voleri ; non mi lascerò st rumentaliz-
l'omonimo romanzo di Frank Herbert (pubblicato in Italia nel zare da voi né dal vostro diabolico piano e, come voi stessi mi avete
1973 dalla casa editrice Nord). Il produttore è De Laurentiis, insegnato, mi lascerò trasportare dall 'istinto della vendetta , per-
il regista è David Lynch (The Elephant Man, Eraserhead) , il ché è questa l'emozione che sta assalendomi e vi ringrazio poi-
budget di quaranta milioni di dollari . Dune , uno dei romanzi ché voi mi darete modo di soddisfarla, ora . Non ho più niente da
più amati (e più odiati) della fantascienza degli anni sessan- ribadire». Posò il dito su l grilletto del lanciafiamme.
ta , racconta di un mondo pressoché desertico e di una civil- Dexter urlò: «Phol! No! Non puoi .. »
tà che somiglia molto a quella islamica.

Nella collana «Grandi Opere» della casa editrice Nord esce La accecante vampa di energie avvolse tutti i
per Natale l'antologia I mutanti, che riunisce ventisette roman- presenti , implacabi le. Phol gettò l'arma e uscì
zi inediti di diversi autori , tra cui Silverberg, Sturgeon , Ander- dal locale in fiamme. ·
son , Vance . Come dice il titolo, centrale in questi romanzi è D'i mprovviso, la ruota di lancio ebbe un fre-
il tema delle mutazioni , un tema classico della SF. mito e il portello stagno di un hangar si aprì , len-
Dall 'editore Armenia esce invece a gennaio un'antologia di tamente . Un piccolo cargo scaturì dall 'interno,
racconti (La grande lotteria galattica) che rappresenta il me- seguito da uno sbuffo di bianco fumo. La nave
glio pubblicato in questi ultimi anni dalla nota lsaac Asimov's si mise in rotta verso il buco nero, azionando i propulsori a tutta
Science Fiction Magazine. - Laura Serra potenza. L'atmosfera si riempì d'un boato agghiacciante .
La traiettoria non cambiò , neanche quando la piccola navicella
entrò nella sfera di attrazione della stella collassata . CXJ
68 FUTURA
- - - - - - - - S F EXPl...OF=IEF=I _ _ _ _ _ _ __

Questo spazio è riservato ai lettori


che attraverso FUTURA si presentano come scrittori di SF.

CUORE DI METALLO
awman 2080, il mio vecchio alle sue angoscianti domande.
R e caro robot domestico, rima-
neva silenziosamente in disparte,
Non riuscivo, nonostante gli sfor-
zi , a calmarmi.
nell'attesa che io mi accorgessi «lo, Rawman , non potrò mai dirti
di lui. In realtà, già da qualche mi- se Dio esiste e neppure se un
nuto, lo stavo osservando con la giorno la mia stramaledetta ani-
coda dell 'occhio e non riuscivo ma sal irà in cielo, ma una cosa
proprio a capire come mai egli è certa ... ».
fosse entrato nella mia ·stanza «Che noi robot, che noi vecchi rot-
senza che nessuno glielo avesse tami , non avremo mai un Dio in
ordinato. Nella calotta metallica cui credere. Giusto?», incalzò
della sua testa argentata lampeg- Rawman con violenza.
giavano decine di luci, e da que- «Noi siamo i vostri dei , Rawman ,
sto capii che aveva qualcosa di non vi abbiamo creato , noi vi ab-
molto importante da comunicar- biamo dato la vita , in noi dovete
mi. Perciò decisi di non rimprove- credere ciecamente».
rarlo e gli parlai con tono bona- Ero madido di sudore e tremavo .
rio: «Qualcosa che non va, L'automa, che non riconoscevo
Rawman?». più come il caro e vecchio Raw-
«Perdoni la mia invadenza, signo- man , continuò ad infierire su di
re , e perdoni la mia deplorevole me: «La verità è che dentro que-
curiosità, ma ho assoluto bisogno sto buffo scatolone di metallo non
di parlarvi, anche se ciò che mi c 'è niente altro che un guazzabu-
appresto a dire e a domandare è glio di viti, fili e ingranaggi ; ma
contrario alla Legge». perché, in nome del vostro Dio,
La Grande Legge del Novembre ci avete dato la capacità di pen-
2090 proibiva a tutti gli automi sare se il nostro pensiero non è
della generazione Wess (dal nome del loro costruttore) di oc- rawivato da una pur piccola fiammella di speranza? Voi ci avete
cuparsi di ogni argomento che esulasse dai loro compiti quot i- dato una vi ta monotona e piena di sofferenze , una vita senza
diani: aiutare e servire l'uomo. illusioni , vo~ non siete degli dei, ma dei demoni!» .
Rawman continuava a stupirmi. Era in preda ad una forte agi- Con le spalle al muro e gli occhi sbarrati osservavo quella
tazione, anche se è inesatto e contrario alla Legge usare ter- piccola scatola metallica senza parlare . Mi aveva abbattuto.
mini come questo, indican ti cioé stati d'animo che non si pos- Strinsi con forza le palpebre; ora udivo dentro di me una voce
sono riferire ad un essere artificiale. Comunque , nonostante la spaventosa che tuonava verità atroci : «Quando impareremo a
preoccupazione , volli ascoltarlo. vivere? Quando impareremo a essere degn i di quel dono me-
«Dimmi pure Rawman , io cercherò di dimenticare per un at- raviglioso che è la vita? Sempre schiavitù , sempre ingiustizie,
timo la Legge» . in tutti i secoli , sempre! Il progresso è una mistificazione ; na-
L'automa riprese a parlare : «Poco fa, signore, io ho veduto sconde, sotto la maschera impomatata dell 'ipocrisia, un volto
che voi eravate inginocchiato davanti a una di quelle immagini in disfacimento».
che gli uomini definiscono sacre e che, parlando a bassa vo- Dalla finestra aperta della stanza entrò una folata fredda di vento
ce, tenevate le mani conserte. Che significa tutto ciò?». che mi fece riaprire gli occhi.
Ebbi un sussulto; ma cosa stava accadendo? Il mio fedele e Rawman se ne era andato. Appena mi ripresi lo chiamai, ma
timoroso servo meccanico mi aveva spiato mentre ero intento non ricevetti da lui alcuna risposta. Lo cercai in tutte le stanze
alla preghiera ed ora non solo me lo confessava senza paura, e finalmente lo ritrovai nello sgabuzzino. Era riverso per terra
ma addirittura chiedeva spiegazioni. e una nuvoletta di fumo rosso usciva dalla scatola nera, con-
«È... è molto difficile che tu possa capire», risposi , cercando ficcata nel suo torace , nella quale erano concentrati tutti i cir-
di celare l'imbarazzo, «del resto io non ... ». Per quanto incredi- cuiti vitali. Rimasi inorridito.
'bile possa sembrare , egli mi interruppe. Egli si era disattivato da solo, cosa che tutti gli scienziati ri-
«Anche voi signore credete in un essere superiore, in un Dio, tenevano impossibile.
come tutti gli uomini? Veramente la vostra anima, quando mo- Continuai ad osservare, nella penombra della stanzetta, quella
rirete , salirà in cielo e diverrete immortale?». sc ia di fumo rosso che , uscendo dal piccolo cuore metallico
Ero irritato e sbottai: «Basta Rawman , ma chi diavolo ti ha in- di Rawman , raggiungeva la finestrina sovrastante e si disper-
segnato queste cose? Tu devi stare zitto, deve smetterla!». deva nell 'aria.
Mi accorsi che avevo afferrato il povero automa per le alette «Ma quella nuvola di fumo», pensai , mentre i miei occhi era-
anteriori e che stavo scuotendo/o energicamente. Poi l'acuto no inumiditi da un pianto che riuscivo a trattenere a stento, «non
suono che Rawman emetteva nel pericolo di un danneggiamen- è un'anima». - A. Mazzocchi
to ai circuiti fece sì che io ritrovassi me stesso. Il robot aveva
spento tutte le sue simpatiche lucette ed evitava di incrociare In questa rubrica vengono ospitati i migliori tra i brevi racconti di SF che i lettori
inviano a FUTURA. La redazione della rivista opera una scelta insindacabile . I
il mio sguardo. Ma non era la prospettiva della morte ad impau- manoscritti inviati in visione e non pubblicati non verranno restituiti. Indirizzare
rirlo, bensì il timore che io lo disattivassi prima di aver risposto gli elaborati a FUTURA, rubrica «SF Explorer>>, via Tito Speri, 8 · 20154 - Milano.

69
ARTE FANTASTIC:A

UN SOGNO
MECCANICO DIPINTI di SERGIO SARAI

D; certo c'è solo q"esto


la macchina, lucida nella sua perfezione di congegno
infallibile, è l'asettico e inesorabile segnatempo che
scandisce il ritmo del nostro cammino.
Incerto è il nostro futuro, indefinite e ancora difficilmen-
te definibili le realtà sulle quali ci stiamo affacciando,
ambiguo il nostro rapporto con la tecnologia.
La macch ina ci incanta e ci fa paura; è creata dall 'uo-
mo ma ha in sé la forza per conquistare e sovrastare
chi le ha dato vita; è strumento di potere e progresso
ma, all'opposto, può farci avvertire tutta la nostra fra-
gilità e impotenza, può portarci alla distruzione.
«Viviamo in un mondo tecnologico», dice Sergio Sarri ,
«ma abbiamo ancora un bagaglio umanistico del qua-
le è difficile liberarsi». E la macchina è, nei suoi qua-
dri , l'oggetto-simbolo di questa nostra contraddizione .
«È l'elemento », prosegue l'artista, «che mi dà la possi-

TESTO di GIULIANO MODESTI

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bi li tà di sintetizzare il complesso e contrastato rapporto t ra l'uomo e l'ambiente in
cu i egli vive. Come gran parte deg li uomini non voglio calarmi nella tecnologia; la
vivo scrutandola dal l'esterno ».
La pittura di Sarri non è dunque «tecnologica»: non parte da quel la entusiastica rive-
renza verso la macch ina che ispirava alcuni grandi artisti d'inizio secolo. Non è l'arte
meccanica di un Léger o di un Depero, né il fideismo macchinistico futurista di un
Balla. È piuttosto la rappresentazione dell' impatto - e in alcuni casi dello scontro
- tra il mito umano e quello meccanico. ·
Dal suo osservatorio «umano» Sarri inquadra la macchina, la vede crescere sempre
più possente, elemento centrale del «paesaggio» in cui si muovono la nostra vita e
i nostri sogni. Così i miti del passato si allontanano sullo sfondo: Giove mollemente
immerso nelle piacevolezze dell 'Olimpo si perde nei meandri della memoria; un'aqui-
la, antica regina del cielo , si avvia a un processo di robotizzazione; l'uomo stesso,
nella sua nudità, si sfalda gradualmente sino a essere solo una trasparenza. Uniche

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presenze «reali» sulla scena restano tute da astronauta e freddi congegni metallici.
Ma l'«umanismo» di Sarri trasfigura nel mito anche queste «realtà»: egli ci presenta
un museo di possibili tecnologie formalmente perfette ma evidentemente non fun -
zionali, creature di un sogno in laboratorio. L'ambiguità del racconto è palese: sei
insieme attratto e intimorito. «Di fronte a una macchina», dice Sarri , «ho emozioni
ben precise, forti. Per quanto i miei lavori possano sembrare freddi, contengono sempre
una carica che io chiamo romantica».
Forse proprio in questo «romanticismo» è la chiave per superare la contraddizione
tra il mito umano e quello tecnologico.
Sarri sembra dirci che la fantascienza non è di domani, né è lassù in qualche angolo
dello spazio. È già qui, adesso, tra noi. La stiamo vivendo. CXJ
Sergio Sarri è uno dei più noti artisti italiani della nuova generazione; vive e lavora a Milano. La sua pittura,
dai riferimenti iperreali e surreali, si colloca nell'area della figurazione visionaria. Le sue opere pubblica-
te in questo servizio (nell'ordine, da pag. 70) sono: L'Olimpo, 1981; L'istinto della caccia, 1982; Il tempo ritrova-
to (particolare), 1979; Stanza meccanica, 1982; Una storia naturale, 1979; Avvenimento (particolare), 1983.

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PARTECIPA AL
SUPERCONCORSO
FUTURa-ATARI
VINCI FAVOLOSI
LE REGOLE DEL CONCORSO
Questo non è soltanto un concorso a ric-
chi premi. I lettori di FUTURA che partecipe-
ranno al «Superconcorso FUTURA-ATARI» in-
vi ando la cartolina postale con il tagliando ri-

VIDEOGIOCHI
Tutti i lettori di FUTURA (e i loro amici) sono
tagliato e compilato diventeranno diretti col-
laboratori dell'ideazione dei videogiochi di do-
mani. Infatti la ATARI terrà conto delle loro
risposte per arricchire la propria produzione.
Chiunque invierà il tag liando pubblicato in
queste pagine , debitamente compilato, avra
diritt o al sorteggio e potra essere v1nc1tore
invitati al «Superconcorso FUTURA-ATARI». d1 uno dei be llissi mi premi.
I tagl iandi d1 partecipazione verranno pub-
Per partecipare basta collaborare a questa blicati anche sul prossimo numero di FUTU-
semplice «indagine di mercato»._rispondendo alle RA, quello di gennaio. Parteciperanno di di-
ritto al sorteggio tutti i tagliandi che perver-
tre domande contenute nel tagliando qui sotto. ranno alla redazione FUTURA (via Tito Speri
8, 20154 Milano) entro e non oltre il 15 feb-
Incollate il tagliando su una cartolina braio 1984. Farà fede la data del timbro
postale .
postale e indirizzate a: FUTURA - via Tito Il sorteggio awerrà , alla presenza di un no-
taio, entro il 25 febbraio 1984. I vincitori ver-
Speri 8, 20154 Milano. Attenzione: non dimenticate ranno avvisati personalmente tramite racco-
mandata R.R. e i loro nomi verranno pubbli-
la vostra firma e il vostro indirizzo. cati su FUTURA.
A ciascuno dei primi cinque estratti andrà
Tra tutti i partecipanti verra nno sorteggiati in premio una «console» Alari Vcs 2600. A
ciascuno dei successivi 25 una «cassetta» del
ben trenta meravigliosi premi: vi deog ioco Vanguard .

cinque «console» ATARI VCS 2600 e ven ticinque I PREMI


Videog ioco Atari Vcs 2600 - Il sistema Ala-
videocassette VANGUARD . ri Vcs 2600, collegato al no rmale televisore
di casa, rega la magicamente «tanti giochi in
uno». Cerchiamo di spiegare il suo funziona-
Ecco il tagliando da compi lare, ritag liare, incolla re sul retro di una cartolina postale e spedire en- mento, per alt ro molto semplice. Il Vcs 2600
tro e non oltre il 15 febbraio '84 a: FUTU RA - Peruzzo Periodici - via Tito Speri 8, 20154 Mi lano. è composto da una base , la «console», mu-
01 ~--~--~--~--~--~--
~--
~--~--~--~--~--
~~-~--~--~--~--~-
-~ nita di due manopole esterne (i famosi joy-
8 stick, vere e proprie bacchette magiche del -
o I SUPERCONCORSO FUTURA·ATARI l'era elettronica!) con le quali si comandano
~ Indicate le vostre risposte negli appositi spazi i giochi , e da tante cassette , che non sono
:3 I altro che i programmi computerizzati dei gio-
<>:: Possiedi già un videogioco? chi stessi.
I sì o Ogni cassetta corrisponde a un gioco. In
no O altre parole possiamo dire che il Vcs 2600 è
un piccolo computer , faci le e divertente da
manovrare e che i giochi sono come dei pro-
Quale tipo di videogioco preferisci?
gramm i televisivi di cui noi siamo, allo stes-
spaziale O so tempo, spettatori e protagonisti. Ma il bello
sportivo O di Alari è che più si gioca più accrescono il
abilità O gusto e la competenza. Raggiunto infatti un
certo punteggio o superato un certo schema,
Chi o che cosa vorresti vedere protagonista dei videog iochi? il gioco diventa automaticamente più diffici-
le , più veloce , più esaltante. E si prende con-
fidenza con il mondo dell 'elettronica, con il
mondo soffice della computeria, con il nostro
Nome e cognome ........................ .... . . ....... . . domani.
Indirizzo ........... . .... . .... ... . . ... . . . ....... .. ...... . Vanguard - Alari offre ancora una grandio-
Città ........... .. .............. . ..... . . Cap .... . ..... . sa guerra ste ll are, caratterizzata , come tut-
te le altre de l suo cospicuo catalogo , da una
forte tensione avventurosa , da fantastici ef- tre Città Misteriose si aprono alla sua vista.
fetti speciali che assecondano perfettamen- Due accorgimenti paiono particolarmente
te le evoluzioni del gioco , da un grafismo ac- riusc iti. Il primo è che , a inizio gioco, il com-
cattivante e di buona fattura. puter mostra tutte le zone e i vari ostacol i che
Bisogna prendere il comando dell 'elicotte- Vanguard deve superare; il secondo è una
ro spaziale Vanguard: la missione è quella di specie di premio di consolazione che permet-
raggiungere la Città Misteriosa , che si trova te di cont inuare il gioco - benché Vanguard
alla fine di un tunnel , e distruggere il Great sia stato momentaneamente sconfitto - co-
Gand. Ma attenzione: nel tunnel l'elicottero me se il giocatore stesse provando un volo
deve assolutamente evitare massi taglienti e simulato.
barricate artificiali e, insieme , combattere le Ma altre sfide Alari attendono di introdur-
bi zzarre e mortal i forze d'assalto del Gand. si nel televisore . Basta dare un 'occhiata agli
Quanti più attacanti vengono distrutti , tanti ultimi successi: Po/e Position , Jung/e Hunt,
più punti vengono assegnat i a Vanguard . Ar- Dig Dug (che dovrebbe ripetere il successo
rivati alla Città Misteriosa e distrutto Gand , del mitico Piac Man }, Galaxian , Battlezone ,
si guadagnano punti extra.
L'importante è che l'elicottero rimanga
sempre in volo perché , immediatamente , u-
na nuova fantastica avventura lo attende , al-
Kangaroo, Asterix (tratto dai celebri fumetti)
e Sorcerer 's Apprentice che ha come prota-
gonista nientemeno che Topolino, l'intramon-
tabile eroe di Walt Disney. ATARr
ATARI~
a cura di Aldo Grasso

LE C:INClUE NOVITÀ APOLLO (per Atari) re entro i limiti dello schermo ra-
CELLE MAF=IC:HE LEACJEF=I Final Approach . Ispirato al- dar; se un veivolo esce da que-
la serie dei film Airport (sono già sti limiti, esso potrà riapparire in
ACTIVISION ticolori ma pericolosissimi. Il quattro le pellicole che si richia- qualsiasi punto dello schermo e,
(per lntellivision) giocatore, come un eroe solita- mano al romanzo di Arthur Hai- naturalmente, si perdono punti
Beamrider. Anni-luce a veni- rio , deve mostrare tutto il suo ley), questo Final Approach, tra- préziosi. Se si arriva alla fine
re! Il panico si diffonde sul pia- coraggio per respinge re gli at- ducibile con «Torre di controllo», della rotta con il veivolo non po-
neta! Gu ida i raggi di luce! Con tacch i e approdare a nuovi rich iama in qualche modo le ori- sizionato, esso non può atterra-
questi tre slogan provenienti, si mondi più sicuri. gini stesse del videogame , re. Una volta posizionato, biso-
suppone, da una misteriosa vo- Come il western è il genere quando veniva usato per simu- gna allora condurre il veivolo
ce dell 'aldilà , l'Activision si lan- per eccellenza del cinema (per- lare i voli spazial i. «Attenzione» lungo la linea di pendenza (che
cia in grande sti le nelle guerre ché racchiude tutti gli element i visualizza l'altitudine) e il loca-
stellari, un genere che da un po' che esaltano il mezzo cinema- lizzatore (che disegna la rotta
di tempo aveva dise rtato a fa- tografico e perché rappresenta da seguire). Ci sono poi improv-
vore di «prestazioni» terrestri. un 'ideologia nella quale Holly- vi si atterraggi di emergenza che
Disegnato da Dave Rolfe, un wood , per un certo periodo , si esaltano la prontezza del gioca-
nuovo acquisto della scuderia è identificata totalmente) così la tore, la sua capacità di saper af-
dei creativi Activision, il game si guerra spazia le è il genere più frontare i pericoli immediati. Da
presenta con uno scenario av- caratteristico dei videogames: è usare senz 'altro come test per
veniristico: il cielo è un acce- una nuova fantasia western , è chi vuol intraprendere le «vie del
cante bagliore di raggi azzurri l'immaginario di una generazio- cielo» e simpatico regalo per i
che si propaga oltre l'universo, ne cresciuta attorno al flipper. piloti sovietici!
simile a st ri sce di luce. Bisogna Variando lo stesso tema, ogni Final Approach: per provare le
fuggire alla ricerca di mondi lon- cassetta cerca di attrarre il gio- vostre capacità di controllori aerei. ATARI
tani , ma una forza sconosciuta catore migliorando la grafica, gli Pole Posi t io n. Neanche il
attanaglia i nostri «piloti» del cie- effetti sonori, le stupefazioni vi - e «sangue freddo» sono infatti tem po di uscire e già appare
lo, i quali devono muoversi , zig- sive. Insomma, la vera guerra le due qualità più sollecitate chiaro come questo Po/e Posi-
zagando, attraverso uno scudo stellare è quella che si gioca dalla situazione che il gioco tion sarà uno dei best seller del-
di luce, diviso in 99 settori. E at- fuori dello schermo, dentro i la- propone . Un a torre di contro l- la stagione. Fo rse la soll ecita-
tenzione ai detriti spaziali, mul- boratori delle case produttrici. lo regola il traffico di un affo l- zione dei Gran Premi di Formu-
lato aeroporto internazionale, la 1, forse la spinta di poter en-
molte vite umane dipendono trare , come Michele Alboreto ,
dalle capacità del controllore: nel team Ferrari , sta di fatto che
individuare gli aerei, prenderli questo nuovo gioco sportivo
in consegna, posarli sulla pista çlell 'Atari sta letteralmente bru-
d'atterraggio. ciando le tappe. L'effetto di im-
E che trovata il doppio scher- medesimazione è notevole: un
mo! Il primo viene usato per circuito automobilistico , un 'an-
controllare il traffico aereo, Acr, datura d'inferno, il piede incol-
radar di controllo avvicinamen- lato sull'acce leratore, bisogna
to , e mostra quanti aerei ci so- guadagnare la Pole position. Ec-
no nelle vicinanze dell 'aeropor- co la trovata: non è la solita ga-
to. Con questo schermo il gio- ra di Gran Premio, ma la con-
catore controlla l'atterraggio di quista dei posti per partecipare
un veivolo in discesa; quando al Gran Premio! E quindi biso-
un aereo è allineato alle luci in- gna ottenere il miglior tempo sul
termittenti , cioè è alla fase fina- giro (che è 58"50) stando attenti
le, bisogna passare al secondo agli scarti improvvisi degli av-
schermo, Gca, controllo avvici- versari (proprio come in Tv) , al-
namento terra. le curve, all 'incredibile veloci-
Durante il gioco, l'aereo ri- tà. Attent i: uno sbaglio e si fini-
Beamrider: avventuroso viaggio nello spazio alla ricerca di nuovi mondi. mane sotto il controllo della tor- sce fuori strada con la carcas-
78 FUTURA
sa fuma n te della macchina! guagg io delle macch ine ecco in base ai loro miglioramenti. che lo styling dell 'apparecchio.
Per partecipare al Gran Pre- una via semplicissima: una pic- Il Lucky prevede anche una Ma non si allarmino i lettori già
mio è necessario stabilire un cola tastiera, del tutto simile a tastiera musicale con 49 tasti si- in possesso di vecchie console
tempo al di sotto dei 73 secon- quella di una macchina per scri- mi li a quelli di un organo. Si im- Philips : tutte le cassette Video-
di , corrispondente all 'ottavo po-
vere , trasforma la console lntel- para a suonare grazie a un si- pac (in sigla, da G 7101 a G
sto della grigl ia di partenza . Sta-
bi liti i tempi di partenza, ha ini- livision in un computer casalin- stema di rappresen tazione 7144) progettate per i sistemi G
zio la seconda parte del gioco go in grado di svolgere interes- audio-video. Con la cassetta 7000 e G 7200 possono funzio-
e c ioè la corsa vera e propria . santi elaborazioni, senza mai Astromusic le sette note piovo- nare sul G 7400, a eccezione di
Bisogna stare attenti agli scon- perdere il gusto per il gioco . no dal cielo: collocate corretta- tre game: Blackjack, Cassetta
tri; non sono fatali ma rallenta- L' lntel livision Keyboard-Lucky mente, compongono il motivo di Musicale, In fila per quattro. Co-
(questo è il nome completo) è una celebre canzone. sì come le cassette progettate
uno strumento versatile, fac ile appositamente per la nuova
da instal lare e programmare. A PHILIPS console potranno funzionare
proposito di programmazione , il V ideopac Compu ter G sulle vecch ie; cambia soltanto
linguaggio adottato è il Basic , il 7400. Grosse novità in casa Phi- la grafica del gioco , decisamen-
più diffuso dei linguaggi simbo- lips, a cominciare dalla conso- te meno accattivante. Tuttavia ,
lici , molto vicino alla conversa- le - una versione mig liorata in questo modo , tutte le casset-
zione umana; uti lizzando il Ba- del Videopac G 7000 e G 7200 te Videopac sono compatibili
sic e una buona dose di fanta-
sia , è possibile inventare e spe-
rimentare nuovi videogiochi.
Ways With Words: è un ap-
proccio al mondo delle parole
con tutti i colori e i «trucchi» di
un gioco. Aiuta a leggere e a mi-
gliorare la pronuncia; è program-
mato per seg uire un bambino
Pale Position , un'emozionante gara dall 'asilo alle scuole elementari.
di F1 per ottenere il miglior tempo. Number Jumble: è la varian- ao•a•gcnm••=•
éoouòooooo
te per i più piccini di Math Fun . òaòaàcta•••
no vistosamente la corsa. È me- I bambini possono cimentarsi cme»o~---m-C!>~
-U OU _____ _
Ci.W«9C!>-BDDC9-
glio correre al centro della pista con le quattro operazioni fonda-
in modo tale da poter superare mental i, a mo ' di gioco; le diffi-
a destra o a sinistra le auto de- coltà, naturalmente , aumentano
gli avversari . Ormai la gamma Videopac G 7400, l'ultimo videogame Philips. È tra i più moderni sul mercato.
dei giochi che riproducono cor-
se automobilistiche si sta am- - che offre una grafica netta- con le tre console. Ma c 'è di
pliando notevolmente; per supe- mente superiore alle precedenti più: la Philips ha pensato bene
ra re la concorrenza bisogna versioni , permettendo un reali- di «riscrivere» i propri best sel-
presentarsi al via con una pro- smo grafico e un 'alta risoluzio- ler nella versione G 7400 , mi-
posta tecnicamente avvincente ne dell'immag ine. Così il siste- gliorando la grafica e proponen-
e gettare in pi sta un «co raggio» ma Videopac , finora un po' mor- do un background ultrarealisti-
quali tativo fatto di buon grafi- tificato dalla concorrenza, di- co . La riproposta riguarda i se-
smo, di ottimi effetti sonori , di venta tra i più moderni e avan- guenti giochi: Formula 1, Batta-
rovate sceniche . L'anonimo zati videogiochi oggi in commer- glie spaziali, Tiro con la catapul-
c reat ivo dell'Atari c 'è riusci to . cio. Il G 7400 è dotato di una ta- ta , Attacco galattico, Allarme
stiera alfanumerica composta di dallo spazio, Pete e il piccone
INTELLIVISION 26 lettere, dieci numeri e altri ta- magico. Alla nuova console è
Lucky. Per chi vuol salire su l- sti utili per programmare in Ba- applicabile un modulo a espan-
a scala computerizzata dei ga- sic ; il microprocessore è di 8 bit sione per trasformarlo in un ho-
mes ed entrare, un poco alla Lucky, la tastiera che trasforma la e la memoria Ram di 6000 by- me computer. Si direbbe che
volta, in confidenza con il lin- conso le lntellevision in computer. tes . Decisamente migliorato an- non manca proprio nulla .
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VICJEOGAME NEWS Astro Belt , un 'ennesi ma guer- è svolto il primo «lnternational
ra spaziale . La Warner , al cu i Video Games , Persona! and
VIDEO-DISK-GAME trasforma le normali immagini gruppo appartiene anche l'Ata- Home Computer Market» , una
I rapporti fra cinema e video- stil izzate dei games in una rea- ri , vorrebbe produrre il «video- manifestazione nata all'interno
games si fanno sempre più listica visualizzazione, molto più disk-game» di Guerre stellari di del nono Vidcom (un congres-
stretti: spunti narrativi , ispirazio- coinvolgente ma anche più Lucas, accompagnato dai dia- so internazionale delle video-
ni comuni , scambi reciproci e, esposta alla rottura , al guasto loghi e dalla musica del film. comun icazioni) , e contrasse-
adesso, dopo un film che asso- improvviso) sia la reazione favo- Se l'esperimento darà i frutti gnata soprattutto da conferen-
miglia a un videogioco, Tron del- revole, o meno, del pubblico . SP.!3rati , per il Natale del 1984 ze-stampa commerciali. Il bien-
la Walt Disney Productions, ec- «Proprio perché concepito con nio 1983-1984 dovrebbe esse-
co un rivoluzionario videog ioco una tecnologia estremamente re , secondo gli esperti , il defi-
che assomiglia in tutto e per tut- sofisticata , questa novità non nitivo trampolino di lancio dei
to a un film. Si tratta de Il rifu- può per ora essere prodotta in videogiochi e degl i home-
gio del drago, un nuovissimo e un gran numero rn esemplari », computers. Anzi , la divisione
rivoluzionario game che, in que- ha dichiarato Steve Schulman , fra i due settori dovrebbe a po-
sto momento, sta calamitando capo ufficio-stampa della Mon- co a poco svanire: solo così si
l'attenzione dei giocatori di dial lnternational Corp. la com- raggiungerà la meta dei 5 mi-
Manhattan . È un esperimento: pagnia che ha l'esclusiva del lion i di dollari , che è l'obietti-
se riuscirà, com 'è nelle previsio- «video-disk-game» pe r la zona di vo prestigioso a cui mirano gli
ni, presto lo vedremo esporta- New York . operatori del settore. Un obiet-
to in tutto il mondo. La storia è Stando ai primi dati , le cose tivo che , se raggiunto, trasfor-
molto semplice: il principe az- sembrano andare molto bene , merebbe l'Europa e gli Stati
zurro uccide il drago e salva la una folla numerosa si accalca Uniti in una gigantesca sala
principessa, classico spunto ogni giorno attorno alle macchi- giochi . Giampaolo Dossena,
narrativo di ogni fiaba che si ri- ne che «trasmettono» Il rifugio che è in Italia il maggior esper-
spetti . La novità sta nel fatto del drago per la gioia del to di giochi , ha ricavato dalla
che il vero protagonista del giocatore-regista. Alcune notizie manifestazione francese alcu-
I videogiochi sono in continua e-
«video-disk-game» (questo è il stampa informano che sono già spansione: il loro primo festival in- ne impressioni non del tutto fa-
nome del nuovo gioco) è il laser, in corso di realizzazione nuovi ternazionale si è tenuto a Cannes. vorevoli : «Da qualche anno si
il quale permette al giocatore di giochi filmati, tra cui quello di segna il passo . I giochi , come
«pilotare» le immagini e diven- un 'astronave costretta a difen- anche l' Italia vedrà il suo terri- meccanismo, come trama , so-
tare lui stesso protagonista del- dersi dagli attacchi degli extra- torio invaso dai nuovi games: no sempre quelli : la corsa, l'in-
le scene che si svolgono su llo terrestri su un pianeta scono- fars i il proprio film sarà allora seguimento, la caccia , la guer-
schermo. Tra il nuovo «video- sciuto. O un altro in cu i alcun i mol to più facile di adesso; ba- ra , il labirinto, il distruggere , il
disk-game» e i tradizionali video- scalatori tentano di sconfigge- sta comprarsi una trama pre- c;onquistare, il mangiare . Si
giochi esiste la stessa differen- re la terribile parete nord del con fezionata. sente un gran bisogno di idee
za che c 'è tra un disegno geo- monte Everest, con tutte le con- nuove . Ho l'impressione che
metrico e una fotografia, tra una seguenze che si possono imma- PRIMO FESTIVAL manchino le idee , la fantasia,
serie di simboli e un film che si ginare. INTERNAZIONALE DEI la cultura . Per questo forse
materializza sullo schermo. Con Il rifugio del drago, che utiliz- VIDEOGIOCHI una terra di poeti e di artisti co-
un costo intorno ai cinque dol- za una tecnologia laser compu- Bene, anche i videogiochi me la nostra (oltre che di navi-
lari , il giocatore sceglie a suo terizzata, è stato prodotto da un hanno il loro festival internazio- gatori e di giocatori) potrebbe in
piacimento le immagini pro- pool di aziende riunite sotto la nale, con tanto di «visioni» pub- futuro avere qualcosa da dire,
grammate dalla macchina e de- sigla di Starcom lnc .. dietro la bliche, convegni , incontri tra ad- qualcosa da vendere». Ecco, un
cide se stare dalla parte della quale si celano i grandi maghi detti ai lavori. Il nostro auspicio tema da approfondire senza in-
principessa oppure dalla parte degli effetti del film Tron. Anche che i videogiochi vadano trattati dugi . In questo momento i gio-
del drago e far fuori la brutta e le «Majors», le grandi case di come dei film o dei programmi chi riflettono l'immaginario di un
petulante principessa. Per ora Il produzione hollywoodiane, in- televisivi o, ancora, dei libri solo popolo, quello degli Stati
rifugio del drago è disponibile tendono presentarsi con il laser sembra si stia realizzando . La Uniti . Sarà davvero un momen-
solo in alcune sale di Manhat- sul mercato dei videogames . sede infatti non poteva essere to molto interessante quando si
tan per sperimentare sia l'effi- Novità previste: la Paramount più prestigiosa: Cannes. Dun- apriranno le vie nazionali al
cacia della macchina (il laser introdurrà nel mercato il suo que, sulla celebre Croisette , si videog ioco !
80 FUTURA
BEST SELLER F>ER APOLLO
LA VICEOTEC:A Rabbit (per Alar i). Billie Sue
ha una piccola fattoria che cu-
ACTIVISION ceve le seguenti istruzioni: «De- ra con molto amore e molta at-
The Dreadnaught Factor vi proteggere le tue basi , di- tenzione. Ma i con igli (rabbit, in
(per lntellivision). Le novità Ac- struggendo tutte le astronavi ne- inglese) la infastidiscono oltre
tivision puntano direttamente in miche prima che distruggano te ogni misura. Hanno ad esempio
alto sia come qualità sia come o le tue basi. Devi portare a ter- preso di mira un orto di stupen-
soggetto; eccoci infatti di fron- mine la tua missione rapida- de carote : strateg icamente han-
te a una nuova guerra stellare mente, usando il minimo di no costru ito un sistema di dieci
disegnata da Tom Loughry. The buche da lle quali entrano o
Dreadnaught Factor si potreb- escono con la preziosa preda.
be tradurre con «il fattore coraz- Allora Bill ie Sue, per combatte-
zata», così come si dice «il fat- re i predatori di carote , si arma
tore K» (a proposito di Comuni- di uova marce e parte all 'attac-
smo) o «il fattore campo» (a pro- co . Il punteggio sulla sinistra va un tesoro di diamanti atten-
posito di squadre di calcio che dello schermo segna il numero de di essere ritrovato. Il gioco
giocano in casa). E infatti la ve- delle carote di cui si sono ap- vale la candela? Parrebbe di sì ,
ra protagonista del gioco è una propr iat i i conigli ; quello sulla perché, nonostante il labirinto di
grandiosa e potentissima astro- destra serve a ricordare alla alghe , la fame degli squali e la
nave che solca i cieli dell 'i per- piccola fattoressa il numero del- casuale presenza del terribile
spazio e contro la quale bisogna energ ia e cercando di ripo rtare le uova che sono andate a se- mostro di Loch Ness, il tesoro
dimostrare coraggio , forza e il minor danno possi bile. Se rie- gno. Molto indicato per coloro è davvero favoloso e le promes-
senso di strategia. Ma giocan- sc i, sarai ricompensato; se non che amano la campagna . se di avventura mantenute. Il
do un po ' si potrebbe anche riesci , verrai distrutto. Il destino gioco possiede anche una pic-
chiamare «La corazzata Factor» della galassia è nelle tue mani ». Shark Attack (per Alari). cola morale: in ogni secondo
Mica male, come compito! Racconta la leggenda che nei del gioco bisogna decidere tra
L'avventura ha così inizio e il pi- fondali tenebrosi di Davey Jo- la salvezza del sommozzatore e
lota - questo è uno dei proce- nes Locker si trovi adagiato un il numero di diamanti che può
dimenti più spettacolari del gio- galeone spagnolo nella cui sti- raccogliere. Chi troppo vuole .. .
co - si trova a usare quattro
distinti procedimenti operativi:
analisi della mappa galattica,
viaggio a velocità rallentata per
attaccare il nemico, attacco ve-
ro e proprio e, infine, ritorno al-
la base . Ci sono quattro livelli di
in omaggio a una celebre coraz- gioco, come vedete .
zata dello schermo (la Potem-
kin, per intenderc i). Tornia- Oink (per Alari). Mike Lo-
mo però al gioco: la lotta è fra il renzon propone la favola dei
piccolo caccia aereo del gioca- tre porcellini e del lupo catt i-
tore e la corazzata che pesa vo in versione videogame. I
be n 10.000 volte di più ed è porce lli ni tentano di costruire
grande cento . Uno scontro che le loro casette (la gialla è di
esalta le capacità del pilota-g io- paglia, la marrone è di legno,
catore. la rossa è di mattoni) ma arri-
va sempre il lupo che soffia
Starmaster (per Alari). Visto sbuffa , arrecando danni che
che abbiamo parlato di guerre possono di ventare irreparabi-
stellari, includiamone un 'altra: li. Gioco per i più piccini , di si-
Starmaster. Il giocatore-pilota ri- cura presa .
I El..ETTRONICI

Infiltrat e (per Atari). Sullo PHILIPS di gioco vive per 1'80 per cento
schema ormai classico di Don- Pick Axe Pete (Pete e il pic- di effetti speciali , diventa asso-
key Kong (l 'eroe deve percorre- cone magico). Ecco la prima lutamente necessario un grafi-
re «in salita» piani orizzontali suc- delle versioni rivedute e corret- smo di buona fattura. Benvenu-
cessivi) ecco un nuovo scenario: te per la nuova console Ph ilips, ta nuova console! Siamo certi
un agente segreto deve infiltrarsi un game che neg li Stati Uniti ha che molti appassionati di questi
in una fortezza ultrasegreta do- avuto un discreto successo. La videogame troveranno decisa-
ve è depositato un documento di nuova è più completa grafica mente di che stupirsi.
vitale importanza. La strada è ir-
ta di difficoità grazie a intermi-
nabili corridoi labirintici e ad ne, il nostro vicino di casa , par-
ascensori che hanno il vizio di don di castel lo, attiva la sua ca-
portare al piano sbagl iato. E at- tapulta per restituire il «favore».
tenzione ai nemici: sparano con
noncuranza e con mira quasi in- ATARI
fallibile (voi potete solo abbas- Asteri x. Ormai ogni storia
sarvi e schivare così il colpo). In- esiste per finire «inscatolata»
fi ltratevi, infiltratevi! nei videogames. Adesso tocca
ad Asterix , il celebre fumetto
non può che rendere più awin- At t acco galattico. Anche creato da Goscinny e Uderzo,
centi le imprese del cercatore qui lo scenario è consueto: il che ha già conosciuto l'onore
d'oro, soprattutto perché il co- giocatore sta esplorando nuove dello schermo cinematografico
lore delle gallerie e gli effetti so- galassie a bordo di un incrocia- e adesso affronta quello dei ga-
nori sono parte risolutiva del tore spaziale , quando all'im- mes. Veramente gli eroi antiro-
gioco. La miniera in cui Pete si prowiso appaiono degli asteroi- mani per eccellenza, che nel 50
cala è composta da sette galle- di che vagano senza meta («ran- a.e. sfidano impunemente le
rie orizzontali, un ite tra di loro domizzati» in termini tecnici); bi- guarnigioni legionarie romane
attrave rso pozzi e scale: i pri mi sogna evitarli e cercare di salva- nella Gall ia occupata , sono due:
per scendere, le seconde per re il prezioso incrociatore. Anche Asteri x e Obelix. Il primo, intel-
Space cavern (per Atari). An- salire. Un gioco che stimola di qui vale il discorso fatto per Bat- ligente e baffuto, trae la sua for-
che l'Apollo ci offre la sua bat- più le capacità strategiche che taglie Spaziali: la nuova versio- za da una magica pozione; il se-
taglia spaziale . Nelle profondi- non quelle puramente reattive , ne aumenta la qualità del gioco. condo è grande e grosso, afflit-
tà del lo spazio c'è un misterio- dovendo il giocatore usare con
so pianeta «crivellato» da un la- molta intel ligenza chiavi per
» »
birinto sotterraneo di gal lerie e aprire le porte del le gallerie e di
caverne , regno degli Elettrosau- picconi (simbolo di vita dura e
ri , mostri per metà preistorici e di travagliato cammino) per
per metà futuribili . Questi mostri sgretolare macigni.
emanano potenti scariche di
energ ia che disintegrano ogni Battaglie Spaziali. Dec isa-
corpo estraneo, compreso quel- mente migliorata anche la pri-
lo del giocatore. ma guerra stellare del catalogo
Philips. Il game di per sé è sem-
plice: il giocatore guida una na- Tiro con la catapulta. Ten-
ve spazia le nel le vicinanze di zone medievale, il cui fascino e to da una fame atavica e dal la
Saturno e il suo compito è, ov- la cui facilità d'uso si adattano voglia di menar botte con i Ro-
viamente , quello di difendere la molto bene a un pubblico - è mani. Il gioco consiste nell 'aiu-
galassia dagli eventuali nemici il caso di dirlo - alle prime ar- tare i due eroi a raccogliere
cosmici . I quali appaiono pun- mi. A colpi di catapulta bisogna quanti più oggetti possibili rima-
tualmente su di uno schermo distruggere il castello del pro- sti su l terreno di battaglia dopo
radar posto al centro dello prio dirimpettaio e, se non si uno scontro, vincente, contro i
schermo. Siccome questo tipo procede con solerzia e precisio- legionari . Asterix raccoglie cop-
82 FUTURA
pe di filtro magico, elmi, scudi, Raiders of the lost ark. Ispi- ne delle riprese televisive , ha non manca: affannose discese a
lampade; Obelix raccatta mele, rato al meraviglioso film di Spiel- trovato il suo pubblico anche rete, perfetti lungo-linea, smorza-
pesci , cosciotti di cinghiale e berg, I predatori dell 'arca per- nella patria dell 'altro football te, rovesci , l'applauso della fol-
bicchieroni della sua birra duta, il game ripropone alcune (che in America si chiama soc- la, il silenzio dei servizi , i punteg-
preferita .. . avventure di Indiana Jones. Si cer) . Ecco allora riprodotti tutti gi parziali e quelli relativi alle par-
parte dal piedistallo nel Pozzo i particolari del Super Bowl: più tite. Un buon apprendistato pri-
Battlezone. Scova e distrug- delle Anime, con l'Arca dell 'Al- di 180 manovre di gioco, offen- ma (o dopo) di quello vero e un
gi! Con questa specie di parola leanza che presto sparisce, e, sive e difensive, tentativi di sfon- divertimento sicuro.
d'ordine ha inizio l'ultima batta- a poco a poco , si attraversano damento per portare la palla
ovale al di là della linea di me- Space Battle.L 'lntellivision
ta, falli leciti , colpi non permes- non possiede molte battaglie
si, mischie furibonde ... Occhio spaziali (è una sce lta editoriale
al tabellone , segna tutto! E cioè: che ha le sue buone ragioni,
punti , cronometro , indicazione non rivolgendosi ai soli teen-
del quarto che si sta giocando, agers) , tuttavia riesce a offrire
le yarde da correre per chiude- pane per i denti dei cultori del-
re il down e la linea su cui è col- le guerre stellari. Space Battle
locata la palla all 'inizio di ogni contempla due fasi di gioco: il
azione . Buona la varietà degli controllo della situazione sullo
schemi per l'attacco e la difesa. schermo radar e, dopo aver stu-
diato la strategia , l'attacco ve-
ro e proprio.

Tennis . Continu iamo con un


altro gioco della serie sportiva Tron 2. È il secondo gioco
dell ' lntellivision e, come si dice ispirato al film prodotto dalla
in questi casi , aggiungiamo una Walt Disney. Ancora una volta
glia pre-atomica , in versione vi- tutti i luoghi «canon ici» del film. perla alla già ricca e prestigio- il protagonista è intrappolato nei
deogame. Ultima perché , in or- Curiosamente il giocatore deve sa collana. In questi games il circuiti del mega-computer; bi-
dine di tempo, va a collocarsi al servirsi di entrambi i joystick: giocatore cerca soprattutto di sogna metterlo fuori combatti-
termine della prestigiosa colla- l'uno comanda i movimenti di immedesimarsi nel match vero
na di guerra dell 'Atari e ultima Indiana Jones, l'altro serve a se- e, quanto più è realistico il gio-
pe rché , stando alle regole del lezionare l'uso dei vari oggetti. co, tanto più viene premiata
gioco , il carrarmato che il joy- È un gioco non semplice , a vol - questa segreta aspirazione . Eb-
stick controlla è l'estremo ba- te persino macchinoso, con cui bene il repertorio «ve ritiero» qui
luardo a difesa della Terra . Un bisogna prendere confidenza
radar ha il compito di trovare
«corpi estranei » e di segnalare
prima di ricevere qualche sod-
disfazione.
~<ttttttW!tttttM.
la loro presenza a un potente
cannone per le procedure d'ob- INTELLIVISION mento colpendo l'unità centrale
bligo; bisogna tuttavia fare mol- Football. Da quando il sim- di elaborazione. Un gioco che ri-
ta attenzione ai carrarmati , agli paticissimo Dan Peterson com- chiede eccellenti tempi di reazio-
aerei, ai dischi volanti degli in- menta le partite del football ne e una capacità logica impec-
vasori. Non scordiamoci che americano , questo gioco, che cabile. Per un solo giocatore,
siamo in zona di battaglia. sembra esistere solo in funzio- prevede diversi gradi di difficoltà.
83
C:INEMA
IL REGISTA EIL MISTERO
di Claudio Lazzaro

na troupe cinematografica sta giran-


U do un film di mostri , misteri , fenome-
ni inesplicabili , ed ecco che sul set si veri-
ficano incidenti imprevedibili e morti orripi-
lanti . È una buona idea per un film giocato
al limite tra realtà e incubo, noto e ignoto.
Ma è stata una triste e tragica realtà per
Steven Spielberg e John Landis , produttori
e registi di The Twilight Zone.
Il film è una specie di antologia del mi-
stero, composta da quattro episodi, due di-
retti da Spielberg e Landis, gli altri da Geor-
ge Miller e da Joe Dante. Si stava girando,
nel luglio dell '82, in un set californiano , la
scena in cui Vie Morrow, protagonista del-
l'episodio di John Landis, cercava di met-
tere in salvo due bambini, inseguito da un
elicottero killer. I fuggitivi dovevano farsi
strada tra una pioggia di bombe sganciate
dall 'elicottero. Naturalmente il lancio era si-
mulato: le bombe erano già nascoste nel
terreno e venivano fatte esplodere con dei
congegni , a orologeria oppure telecoman-
dati. Uno dei timer funzionò al momento
sbagliato: l'e licottero era troppo vicino al
suolo e venne investito dalla fiammata del-
l'esplosione. Le pale si staccarono rotean-
do nell 'aria come un giocattolo impazzito.
Un istante più tardi Vie Morrow giaceva de-
capitato e i due bambini erano morti . Lan-
dis restò di pietra. Spielberg pare se la sia
data a gambe.
Mentre Landis veniva processato e le ca- I registi che hanno diretto gli episodi del film-antologia The Twilight Zone. In alto, a sinistra, John
se di produzione protestavano i contratti già Landis e, a destra, George Miller; in basso, a sinistra, Steven Spielberg e, a destra, Joe Dante.
firmati con lui, la stampa si scatenava sul-
lo scandalo delle «morti spettacolari». Otto Il pubblico è stato influenzato negativa- In America il ciclo Twilight ha educato al
vittime , cinque controfigure e tre operato- mente. Così registi che solitamente realiz- mistero una generazione di ragazzi, tra cui
ri , negli ultimi cinque anni , venivano unani- zano incassi mostruosi (basti pensare a E. T. Spielberg e Landis , che hanno voluto ren-
memente giudicate «Un po ' troppe». di Spielberg, a Blues Brothers e Animai dergli omaggio. «Ciò che distingueva quei
I dirigenti della Warner Bros. stavano per House di Landis, o anche a lnterceptor di piccoli grandi telefilm era il punto di vista
fare tilt. Non sapevano se buttare il film , Miller) hanno dovuto accontentarsi di gal- fortemente morale», racconta Landis , «che
cioè buttare miliardi, oppure buttare l'epi- leggiare a metà della classifica, con soli no- caratterizzava storie fantastiche e surreali» .
sodio di Landis . Alla fine Landis è stato as- ve milioni di dollari in un mese di proiezioni In effetti Rod Serling, che scrisse 92 dei
solto e la Warner ha buttato soltanto la se- nei cinema americani . 156 episodi del ciclo , riusciva a far passa-
quenza dell 'elicottero killer . Eppure The Twilight Zone è qualcosa che re in televisione, mascherati sotto il modéllo
Probabilmente a causa della tragedia i appartiene , negli Stati Uniti , alla storia del della fantasc ienza e del «mistery tale», dei
critici non se la sono sentita di parlare be- costume e dello spettacolo. Il titolo del film temi d'impegno civile e politico. Riusciva a
ne di The Twilight Zone. Alla sua uscita, nel è lo stesso di una serie televisiva che ha parlare in televisione contro il razzismo , la
giugno scorso , hanno lodato i due giovan i, fatto scuola per ben cinque anni , dal '59 al guerra fredda , la corsa agli armamenti. Rod
Miller e Dante, intingendo invece la penna '64 . Una serie che ha avuto anche da noi, Serling , morto putroppo a soli 50 anni, nel
nel veleno per scrivere di Spielberg e Lan- con il titolo liberamente tradotto Ai confini '75 , è stato un maestro ammirato e imita-
dis, due maestri ormai consacrati. della realtà , un buon successo . to. Tra i suoi allievi c 'è senz 'altro Spielberg ,
84 FUTURA
che ha debuttato come regista proprio con Può darsi che gli incassi di The Twilight Zo- cuni vecchi dimenticati in un ospizio , ridot-
uno dei telefilm della serie Twilight. ne , in Europa, dove gli echi del tragico in- ti a vegetali umani, recuperano miracolo-
Il principale collaboratore di Rod Serling cidente sono arrivati molto affi evol iti, ribal- samente la freschezza dei sensi e la capa-
era uno dei più grandi scrittori di fantascien- tino questa linea di tendenza . cità di stupore che solo i bambini hanno. «I
za, Richard Matheson , uno dei pochi ad Vediamo cosa ci offriranno i quattro mo- vecchi e i bambini», ha commentato Spiel-
avere anche la patente di sceneggiatore ci- schettieri del mistero. Joe Dante, che ha ini- berg durante le riprese, «sono gli attori più
nematografico. Matheson , che ha scritto al- ziato la sua carriera di regista con Piran- spontanei e più naturali che esistano. For-
cuni dei capolavori del cinema fantastico, ha , un 'imitazione dello Squalo di Spielberg , se perché non hanno niente da perdere».
come Radiazioni BX: distruzione uomo di ci racconta l'orribile storia di un ragazzino John Landis invece ci insegna quanto ab-
Jack Arnold, Due! di Spielberg e tutta la se- che , dotato di superpoteri , costringe la fa- bia da perdere , in tolleranza e umanità, l'uo-
rie dei film di Corman tratti da Edgar Allan miglia a subire la sua sovrumana tirannia . mo che pigramente si rende schiavo dei
Poe, la fa da padrone anche in The Twilight La scena più straordinaria è quella in cui pregiudizi. Vediamo il protagonista, Vie Mor-
Zone. Tranne il primo episodio, che Landis il capriccioso superdotato fa rivivere den- row, nei panni di un uomo di mezz'età che ,
ha voluto scriversi da solo, Matheson ha fat- tro casa alcuni «simpatici» mostriciattoli che amareggiato per problemi di carriera, se la
to tutto il resto, «nel rispetto» , dice lui, «del- ha appena visto in un cartone animato in tv. piglia con gli ebrei , i negri e i «musi gialli ».
lo spirito Twilight». George Miller, l'australiano d'oro, che ha Ma eccolo cadere in una falla spazio-
Difficile tradurre esattamente il senso di inventato il personaggio di Mad Max, silen- temporale , eccolo rotolare nella Francia oc-
questo proposito. Twilight in inglese vuole zioso giustiziere in un mondo post- cupata dai nazi, inseguito dalle SS, e poi nel-
dire luce fioca, crepuscolo, ma vuol dire an- catastrofico, ha realizzato il migliore dei l'America del Sud, inseguito dal Ku Klux
che conoscenza imperfetta, imprecisa. Le quattro episodi. Ci racconta il dramma di un Klan e in Vietnam braccato dai marines.
storie di Matheson sono dunque collocate passeggero che guardando fuori dal fine- Povero Vie Morrow. Lo ricordiamo come
in questa zona imprecisa, situata tra cono- strino del Boeing 707 , sul quale si è imbar- il «giovane bruciato» di tanti film degli anni
scenza e immaginazione. Ma la definizio- cato con mille paure , vede un orribi le gno- '50 e '60, da Il seme della violenza fino a
ne più esatta di Twilight Zone l'ha data, cre- mo abbarbicato a un 'ala che fa di tutto per King Kreole . Pochi sanno che fu anche re-
do all 'insaputa degli autori americani, un fi- danneggiare un motore. Per di più il pove- gista e che produsse e diresse un film inti-
losofo italiano, un tipo originale che ha avu- r'uomo si accorgerà con raccapriccio di es- tolato Deathwatche , che in italiano si può
to la brillante idea di suicidarsi a 92 anni di sere il solo in tutto l'aereo a vedere la peri- tradurre L'orologio della morte . Un titolo
età, nel 1920, a Mantova. colosa creatura . che ricorda il timer che gl i è costata la vita.
Ha un nome allegro, Roberto Ardigò, e Spielberg invece di ter rorizzarci raccon- Una macabra coincidenza . Una di quel-
secondo lui esiste una zona di frontiera tra ta una storia molto delicata. le coincidenze di cui è piena la misteriosa
ciò che l'uomo conosce e ciò che ancora In seguito a un misterioro intervento al- Twilight Zone. oo
ci rimane ignoto. Questo confine si muove
lentamente in direzione dell'ignoto. L'igno-
to, secondo Ardigò, è soltanto qualcosa che
non è stato ancora risolto e svelato; l'igno-
to è pensabile , un 'affermazione questa che
lo rende automaticamente santo protetto-
re di tutti gli scrittori di fantascienza.
In questa zona di frontiera si sono immer-
si i nostri quattro giovani imprudenti registi.
Imprudenti perché , malgrado alcuni mi-
ici precursori(// carnevale della vita , di Ju-
lien Duvivier, del '43, e Dead of Night del
'45, diretto tra gli altri da Alberto Cavalcan-
i), il film antolog ia non ha mai realizzato
grossi incassi . Pensiamo all 'andamento di
Creepshow, di George Romero , negli Usa,
a Tre passi nel delirio , di Fellini, Malie, Va-
di m, ai Tre volti della paura di Mario Bava.

Una scena tratta da uno degli episodi di The Twi-


ght Zone, quello dell 'australiano George Miller.
85
INTERVISTA
SEGUE DA PAG. 37
vista . Il trattamento tradizionale era quello
di coprire l'occhio buono in modo da forza-
LA TERRA TREMA
SEGUE DA PAG. 17
re il bambino ad usare l'altro occhio . Le no-
raggiungere i 6-7 anni. Ci sono ricerche in stre ricerche hanno dimostrato invece che litico e presenta al tempo stesso importan-
questo campo da cui emerge chiaramen- bisogna essere molto cauti nel coprire un ti risvolti scientifici. Prel iminare a qualsiasi
te che se una lesione colpisce le aree del occhio per molto tempo, dato che esso po- decisione in materia di prevenzione è infatti
linguaggio nell'emisfero sinistro, prima di trebbe a sua volta perdere la vista. Questo un 'accurata conoscenza della pericolosità
tale età , l'emisfero destro può in gran par- da un punto di vista applicativo, mentre da sism ica di un determinato paese, indivi-
te compensare le funzioni linguistiche per- un punto di vista più teorico penso che le duandone le zone di maggior potenziale si-
se all 'inizio del danno cerebrale. Invece se nostre ricerche abbiano cambiato drastica- smico (zonazione sismica) ed eventualmen-
la lesione avviene dopo il decimo anno di mente il modo di vedere il cervello, soprat- te compiendo rilievi più dettagliati dei pos-
età, la possibi lità di un recupero diviene tutto in riferimento a venti anni fa. sibili effetti sul suolo di un terremoto in aree
scarsissima o nulla. La stessa cosa sup- Futura: Pensa che l'uso del computer pos- locali molto circoscritte (microzonazione).
pongo avvenga per le relazioni interperso- sa essere di aiuto allo studio del cervello In ambedue i settori d'indagine, gli studi in
nali: c 'è un periodo nella vita dell 'uomo, la e delle funzioni mentali? Italia sono abbastanza progrediti: nel 1980
pubertà, che sembra essere estremamen- Wiesel: Penso che gli esperti di computer il Progetto finalizzato geodinamica del Cnr
te critico per lo sviluppo di una vita rela- possano contribuire allo sviluppo delle neu- ha pubblicato una carta aggiornata di peri-
zionale. Per quanto riguarda invece il coor- roscienze se conoscono sufficientemente colosità del territorio nazionale che indica,
dinamento visuo-motorio, gli esperimenti di bene anche la fis iologia e la psicofisica. zona per zona , la «severità» del terremoto
Held indicano che l'organismo è dotato di Questi sono secondo me i requisiti fonda- atteso entro un periodo di ritorno prefissa-
una plasticità permanente. È quindi possi- mentali per avere una valida collaborazio- to; dalla metà degli anni '70 sono inoltre sta-
bile immaginare l'uomo come una macchi- ne, altrimenti risulta impossibile anche co- ti compiuti raffinati lavori di microzonazio-
na programmata geneticamente , con cer- municare in quanto i linguaggi delle due ne a Ta rcento , in Friu li, e ad Ancona .
te funzioni che si sviluppano ad una certa scienze sono troppo diversi . Spero comun- Una nuova promettente frontiera è rap-
età ed altre che si sviluppano in periodi dif- que che arrivi presto il momento in cui qual- presentata dagli studi disastrologici . Svi-
ferenti. Come questo sia possibile non lo che sc ienziato dei computers, guardando luppatesi a partire dalla seconda guerra
sappiamo ancora . i dati dei nostri esperimenti , possa dire: mondiale negli Stati Uniti , le ricerche in
Futura : Ci sono , secondo lei , delle somi- «Con questi dati si può predire questo eque- questo campo si sono via via estese a di-
glianze tra i precoci cambiamenti matura- sto .. .», «Perché non provate a fare cosi e versi aspetti della vita civile assumendo
tivi del sistema nervoso durante il periodo cosi». Devo ammettere però che ciò non si come ipotesi di fondo che i rischi di disa-
critico e le modificazioni nervose che per- è ancora verificato. Questo forse anche per- stro, di varia natura, siano in qualche mo-
mettono l'apprendimento nell'organismo ché da parte di molti di noi neurofisiologi do inevitabili in qualsiasi formazione so-
maturo? non c'è stato il sufficiente interesse per po- ciale , soprattutto se tecnologicamente
W iesel: Alcuni ricercatori hanno afferma- ter comprendere la potenzialità dei ca lco- svi luppata.
to che questi cambiamenti durante il perio- latori anche in relazione alla formulazione Individuare le varie tipologie di rischio
do critico possono essere analoghi ai pro- di modelli e teorie sul funzionamento del cui una società è sottoposta e determi-
cessi di apprendimento, ma sarei esitante cervello. E questo penso sia di nuovo do- nare il modo in cui queste possono esse-
nell 'accettare tale analogia dal momento vuto alle difficoltà comunicative di cui par- re ridotte o mitigate costituiscono due de-
che non ci sono prove dirette. Ci sono mol- lavo prima. gli obiettivi fondamentali della nuova
te teorie sull 'apprendimento, ma non si sa Futura : Da tutto ciò che si è detto ci sem- scienza .
ancora quali siano i meccanismi di base , bra di poter dedurre che lei ha una conce- Un altro aspetto della disastrologia, col-
come non si conosce ancora se l'appren- zione ben precisa dei rapporti tra mente e legato agli studi futurologici resi possibili
dimento avvenga in regioni molto circoscrit- cervello: possiamo dire che lei identifi ca la dall 'uso dei calcolatori elettronici, è la co-
te del cervello o se tutte le zone cerebrali mente con il cervello? struzione di scenari dei diversi tipi di disa-
abbiano l'abilità ad «apprendere>>. Quindi è Wiesel: A grandi linee direi di sì. Mi riten- stro che potrebbero verificarsi in modo da
molto difficile pensare all'apprendimento in go un riduzionista , in quanto penso che tutti pianificarne in anticipo le fasi critiche (pre-
termini di meccan ismi fisiologici. gli aspetti della mente siano riconducibili in venzione del disastro, allarme e risposta im-
Futura: Qual è la rilevanza in termini appli- definitiva al funz ionamento di circuiti ner- mediata al momento dell 'evento, emergen-
cativi della vostra ricerca? vosi, anche se essi allo stato attuale delle za e recupero dopo l'evento).
Wiesel: Innanzitutto, ora la oftalmoiatria ha conoscenze non riescono a spiegare mol - Alcuni ricercatori statunitensi hanno va-
una base razionale per l'operazione. Quan- te delle attività mentali umane. Per esem- lutato, per esempio , i danni che potrebbe
do agli inizi degli anni sessanta si discute- pio, è difficile poter predire se un giorno subire la città di San Francisco in seguito
va con gli oftalmologi , essi sostenevano scopriremo perché ci piacciono certe cra- a un terrem9to di intensità simile a quello
l'impossibilità nel rimuovere la cataratta alla vatte e non altre. avvenuto nel 1906. Gran parte dei palazzi
nascita, a causa della massima adesione Futura: Una concezione di questo tipo apre alti da cinque a dieci piani costruiti prima
di questa alla retina , quando il bambino è dunque nuove strade allo studio della mente del 1911 crollerebbero, identica sorte se-
così piccolo . Ma poi, quando hanno capi- e fa prevedere un grande sviluppo degli stu- guirebbero molti vecchi alberghi , alti da sei
to, a seguito dei nostri esperimenti sugli ani- di di neuropsicologia, neurofisiologia, in al a dodici piani , costruiti senza particolari pre-
mali , quanto importante fosse operare già tre parole delle neuroscienze. cauzioni, nonché case e appartamenti risa-
nei primi giorni di vita, hanno studiato degli Wiesel: L'approccio da noi seguito per lo lenti al 1915. I nuovi edifici , costruiti con il
strumenti chirurgici che rendono ora l'ope- studio delle basi nervose della percezione , rispetto di severe norme antisismiche (per
razione possibile . I nostri esperimenti han- che pur si è rivelato molto produttivo, non esempio tutti i grattacieli di Market Street,
no reso inoltre comprensibile il fenomeno è la risposta finale a tutti i quesiti che inte- la via più movimentata di San Francisco),
dello strabismo e soprattutto dello strabi- ressano la mente umana. Sarà quindi com- non verrebbero danneggiati in modo rilevan-
smo alternante. Per l'impossibilità, con que- pito delle singole branche delle neuroscien- te. Nel complesso i danni si aggirerebbero
sto strabismo, di guardare contemporanea- ze trovare gli strumenti più adeguati allo stu- sui 13 miliardi di dollari. Per quanto riguar-
mente con entrambi gli occhi, le cellule del- dio dei diversi aspetti mentali che guidano da l'Italia, dove la disastrologia è ai suoi pri-
la corteccia visiva diventano monoculari, ri- il comportamento umano. È un campo d'in- mi passi (l'in izio degli studi risale alla fine
spondono cioè solamente all'occhio destro dagine che ha già dato risultati assai sod- degli anni '70), il Cnr sta svolgendo una ri -
o sinistro. Usando il bambino un solo oc- disfacenti ma che promette ancora di piu cerca pilota in Garfagnana da cui si spera
chio, l'altro occhio perde gradualmente la in un immediato futuro. oo di ottenere presto dei risultati. oo
86 FUTURA
GLI SCI DI LEONARDO
di Adriano Botta

n bellissimo volume-catalogo, di frire è un excursus di tutte le problemati- versitari hanno affrontato l'argomento in un
U grande formato e di ottima fattura
grafica è stato realizzato dalla lbm , in col-
che spaziali dei nostri tempi nonché una
guida a capire anche con le bellissime illu-
libro uscito di recente nella collana scienti-
fica della Mondadori (lire 28.000).
laborazione con Regione , Provincia e Co- strazioni che corredano il volume, preparato Steven Rose (inglese), Richard Lewonti-
mune di Milano, in occasione della straor- con l'aiuto e la collaborazione della Nasa. ne e Leon Kamin, entrambi americani, so-
dinaria mostra Laboratorio su Leonardo. La È l'ente spaziale statunitense, infatti , che ha no i tre autori del libro Il gene e la sua men-
mostra, allestita nelle sale della Rotonda di fornito schemi , diagrammi e foto per que- te. Quello che è importante sapere di que-
via Besana, contiene una grande parte delle sto volume che viene a colmare una lacu- sto volume è che pur trattando un tema così
invenzioni di Leonardo; il volume-catalogo na dell 'editoria scientifica italiana. vasto e difficile è di facile lettura: un libro
le riporta in ampie illustrazioni. Nella collana «Destinazione universo» so- che permette di seguire da vicino la que-
Grandi ali di legno a forma di pipistrello , no anche in uscita Giove: il pianeta - le os- stione più che attuale dei substrati biologi-
sci per camminare sull 'acqua, biciclette di servazioni e Saturno: nubi, anelli e lune. ci dei comportamenti umani e sociali.
legno, macchine volanti e paracadute in- Curato, per l'edizione italiana, da Giorgio
cantano il visitatore che, tra le altre cose , Sui rapporti tra natura e cultura , evoluzio- Bignami e Luciano Terrenato, Il gene e la
può vedere in funzione anche un computer ne biologica e storia umana, cervello, mente sua mente dà la possibilità , a chi lo legge,
contenente i dati riguardanti la mostra. e coscienza , si stanno svolgendo dibattiti di non lasciarsi travolgere da teorie sem-
Il volume Laboratorio su Leonardo è in a vari livelli, non certo conclusi e di esito plicistiche su leggi biologiche e umane da
vendita all'ingresso della mostra ma viene assai incerto. Ora , tre studiosi docenti uni- sempre rimesse in discussione. CXl
anche spedito, dietro richiesta , dalla lbm
Italia-Direzione Comunicazioni - 20090 Se-
grate (Milano). Il prezzo dawero straordina-
rio di questo libro è di lire 5000.

Nella collana scientifica «Destinazione uni-


verso», edita dalle Edizioni ltaly Presse di-
retta da Mario Cavedon, è uscito il volume
di Fabio Gariani e Luca Astori il cui titolo
Shuttle, il futuro dell'uomo (l ire 8.000) è tutto
un programma e una promessa . Due anni
fa, con il primo lancio dello Space Shuttle,
la Nasa dimostrò l'alta operatività di lavoro
orbitale delle navette spaziali , dando così un
nuovo strumento operativo di ricerca, cono-
scenza e industrializzazione dello spazio.
Shuttle, il futuro dell 'uomo, primo libro
scritto ed edito da italiani , affronta curiosi-
tà e «spigolature» tecnologiche mai diffusa-
mente trattate dalla stampa: i dialoghi tra
i controllori di volo a Houston e gli equipag-
gi , i test di collaudo, le biografie degli astro-
nauti , gli esperimenti e le ricerche , i siste-
mi di sicurezza, l'abbigliamento spaziale , l'i-
giene e la dietologia di bordo.
In altre parole , nel testo c'è una vasta
scelta di argomenti e la possibilità di docu-
mentarsi su cose che , fino a ora , erano ri-
maste misteriose o in grado di essere re-
cepite soltanto dagli «addetti ai lavori».
Quello che gli autori si prefiggono di of-
// modello degli sci d'acqua esposto alla mostra,
Laboratorio su Leonardo. Sullo sfondo, una se-
zione della nave a pale disegnata dall 'artista.
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MENTI SVEGLIE CON I VIDEOGAMES

· C'è qualcosa di eternamente Le motivazioni , quasi sempre Come ho detto all 'inizio, la
fascinoso nel gioco; il poeta supportate da serie ricerche , natura «giocosa» dei videoga-
Baude laire sosteneva che la vi- che vengono addotte a favore mes permette loro di esercita-
ta ha un solo, vero fascino, quel- dei videogames sono sostan- re un certo fascino. Il joystick è
lo appunto del gioco. zialmente tre: una bacchetta magica che ri-
Il gioco, e null 'altro, è la le- - per giocare bene ci voglio- propone quell 'arcano magneti-
vatrice di ogni abitudine. Man- no delle menti perfettamente smo che si forma tra il bastone
giare, dormire, vestire, lavorare sveglie che non conoscano in- e il cerchio, tra la trottola e la
sono abitudini che devono esse- torpidimenti di sorta o pigrizie frusta, tra la pallina e la stecca
re iniettate nel piccolo corpo dovute a droghe, alcool , man- che la spinge. È proprio con
guizzante in forma ludica, se- canza di concentrazione; anco- questi ritmi divertiti che noi ci
condo il ritmo di versi brevi. L'a- ra: l'uso del videogame esalta impadroniamo per la prima vol-
bitudine nasce come gioco, e in le facoltà di percezione e rea- ta di noi stessi. Inoltre il video-
essa, anc he nelle forme più ri- zione; ancora: mantiene costan- game è un giocattolo che più di
gide, più sc lerotiche , sopravvi- temente i riflessi in tensione, ogni altro «veicola» delle idee;
ve sino al la fine un piccolo re- sottopone il ragazzo a un duro raccontando delle storie espri-
siduo di gioco. training riguardo la percezione me una concezione del mondo,
di Aldo Grasso Per questo, e per altri moti- delle varianti multiple (spazio , una ideologia. In questo è para-
vi , non è proprio il caso di fa- tempo, colore, suono); gonabile ai telefilm televisivi, ai
sciarsi la testa prima della fati- - il gioco elettrico dimostra fa- cartoni animati , alle infinite va-
Il videogame esalta le dica rottura: mi riferisco ·ai vi- coltà terapeutiche , è un equ ili- rianti della serialità televisiva: il
facoltà di percezione deogames e ai molti lamenti bratore psicologico che acutiz- videogame propone e propaga
con cui sono stati accolti. «So- za la coordinaziqne occhi-ma- delle strutture astratte, delle im-
e reazione, è un no più nocivi della tv»; «instupi- no, insegna al bambino a legge- magini di spazi chiusi ed esclu-
equilibratore discono i bambini»; «sono una re velocemente, lo allena a una si, in cui possono esercitarsi
psicologico e si droga elettronica»; «obnubil ano guida attenta e prudente , ma ideali convergenze. Strutture e
le giovani menti» ; «inculcano i soprattutto lo protegge dal ter- convergenze che costituiscono
presenta come una peggiori istinti»; «sottraggono i ribile shock della tecnologia altrettanti modelli per le istituzio-
delle chia vi più ragazzi agli studi»: le vestali avanzata ; in altre parole, è par- ni e i comportamenti. È un gio-
delle Buone Cause ci hanno su- ticolarmente adatto a favorire co che basa la sua esistenza
efficaci per entrare bito fatto conoscere il loro pen- l'acquisizione di abilità psicofi- sulle più sofisticate tecnologie
nel mondo del futuro. siero, tratteggiando altresì , nel- siche complesse ; e al tempo stesso concede
le abusate tinte fosche , lo sce- - il videogame rappresenta in- massima libertà alla fantasia .
nario di una nuova video-apo- dubbiamente il più completo ap- Come nel caso dei libri, dei
calisse. prendistato del mondo dei com- film , dei programmi televisivi , è
Sì , sì, è possibile che i video- puters. Non solo perché è una molto importante esercitare l'ar-
games siano «portatori sani » di macchina attiva che stabi lisce te sublime della scelta: è tre-
molti mali; ma non credo che con il video un rapporto che mendamente difficile, lo so. ma
i mali , quelli veri , radicali , ces- esula dalla passività tradizionale è anche l'unica strada pratica-
sino di operare perché qualco- che si ha invece con il mezzo bile contro l'ideologia dei re-
sa ha deciso di attaccare gli televisivo , ma anche perché si cords , dell 'aggressività totale ,
Space /nvaders o sta invocan- presenta come una delle chia- del peggior atletismo che certe
do il proibizionismo su Pac Man vi più efficaci per poter entrare cassette propongono. È anche
o afferma che l'appetitoso Bur- nel mondo del futuro. Se davve- l'unica via che preserva dai
ger Time è indigesto. ro questa che viviamo è l'alba dogmatismi, dalle rigidità men-
Ah , se giocassero, se giocas- di un nuovo mondo, ebbene pre- tali: gli imperi e le istituzioni pas-
sero di più i profeti del catacli- ferisco vedere gente che si sve- sano, i giochi restano. E inse-
sma videomaniaca le ! glia con aria leggera, gaia, pos- gnano che non è mai detta l'ul-
So110 sicuro che l'universo sibilmente un po ' ironica. tima parola. oo
dei giochi elettronici apparireb- Vorrei tuttavia aggiungere a
be loro meno cupo , più degno favore dei videogames altre due
e
Aldo Grasso docente di teoria e tecni-
ca delle comunicazioni sociali presso l'U-
di curiosità intellettuale. considerazioni . niversità Cattolica di Milano.
90 FUTURA
Forti sensazioni. Seducente e dinamica nella linea è la qualcosa non va. E quando tutto va bene un impianto
compagna di chi ama fare di un viaggio un'occasione di stereo con sei altoparlanti e una fedeltà assoluta tiene
vitalità e di fantasia. Bella da guidare, forte e sicura sul- compagnia cercandosi da solo le stazioni. In più, i suoi
la strada. elementi, progettati con l'auto, non possono essere
asportati in quanto non funzionerebbero.
Solida e sicura. Qualità della vita a bordo, economia,
sicurezza sono il risultato della fusione tra il sofisticato
calcolo delle strutture attraverso le più avanzate tecni-
che dell'elettronica e la fantasia dei progettisti volta a
garantire sempre qualcosa in più per chi è a bordo.

Economica e brillante. Un CX di appena 0,35, l'atten-


to studio dei pesi che ottimizza l'equazione leggerezza-
rigidità-sicurezza, l'accensione elettronica (motori
1400) garantiscono consumi estremamente contenuti
senza penalizzare le prestazioni.

Maestra in elettronica. Fino ad oggi l'automobile


non ha saputo parlare al suo conducente per informar-
lo o avvertirlo. Renault 11 lo fa puntualmente quando
1100-1400 cc.
Le Renault sono luhrifiaue con prodotti elf

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