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16 M109A6
di Volker Bembennek
155mm 1/35 prima parte
26 MAS 96 1/72
di Paolo Ciampelli
RUBRICHE
24 Agenda
42 Materiali e metodi
68 Novità
74 The Penguin's Corner
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4
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ra Mondiale ad oggi: un’opera risultato di
un imponente lavoro di ricerca e docu-
mentazione; la storia che i libri di scuola
non raccontano, riletta e analizzata con
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MODEL TIME
Direttore Responsabile
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Editore
Auriga Publishing International S.r.l.
Via Bressanone 17/1 - 16154 Genova
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Capo redattore
Thomas Abbondi (T.A.)
Direttore editoriale
Alessandro Bruschi
Servizi fotografici
Alessandro Bruschi (A.B.)
Grafica
Cristina Bonanno
Mostre di Periferia
Consulenti e Collaboratori Gli spunti per questa chiacchierata a senso unico con voi, cari amici modelli-
Simon Antelmi (S.A.), Volker Bembennek, Enzo Maio, sti, li prendo dove capita... questo esce da una discussione di quelle "classiche"
Marcello Marchetti, Cesare Pigliapoco, Fabrizio Pincelli,
Jorge Porto Del Corral, Philippe Roger, tra modellisti nata in mezzo ai tavoli di una Esposizione/Concorso di perife-
ria e fa da contraltare al World Model Expo concluso a luglio a Stresa!
Una manifestazione amichevole e serena, rilassata e non stressante... un tipo
Sped in A.P. 45% comma 20/B art 2 legge 662/96
Filiale di Genova. Pubblicazione registrata di Mostre che vi consiglio di frequentare ogni tanto ed alternare ai Concorsi
presso il tribunale di Genova il 03/04/2001 al n° 19. Nazionali e non, per vivere una dimensione meno competitiva e più vicina al
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Nessuna parte dei testi e delle illustrazioni può essere modellista, per parlare di modellismo tra modellisti e non aspettando il Verbo
riprodotta senza l'autorizzazione scritta dell'Editore. che esce dalla bocca del Dio dell'Olimpo.
© 2014 Auriga Publishing International S.r.l. È un po' come andare a vedere una partita di calcio non di campionato, dove
Abbonamenti e arretrati non essendoci in palio nulla e essendo assenti le tifoserie Utras ci si gode lo
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Abbonamento annuale Europa € 110,00 spettacolo e anche i giocatori credo si divertano di più!
Overseas yearly subscription € 120,00 Con un gruppetto di amici si stavano esaminavano criticamente i modelli
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+ 3 € Italia corriere espresso C'erano tante cose "vecchie", conosciute, veterane di decine di mostre, più o
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+ 3 € di spedizione con corriere modellistica e quindi davano il modo di confrontare e vedere fisicamente come
(previa conferma disponibilità) e quanto il nostro hobby sua cambiato, cresciuto, evoluto.
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Via Bressanone 17/1 Si parlava di fotoincisioni, dell'uso un po' troppo disinvolto e diffuso che oggi
16154 Genova - Fax 010 6001907 se ne fa, anche in situazioni dove il loro impiego è poco incisivo, superfluo o
Specificando sulla causale il nome della persino dannoso.
rivista, i numeri richiesti, l’indirizzo
del richiedente e recapito telefonico. E alla domanda: "ma perché si usano le fotoincisioni in situazioni dove sareb-
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le il particolare in scratch con un po' di plasticard, uno sprue tirato, pezzetti
PRONTOSTAMPA - Zingonia (BG) di recupero o altro" mi si risponde "perché non ho tempo, così faccio più in
fretta!"
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SO.DI.P. SpA, Via Bettola 18, Mi suona strano sentir parlare di "risparmiare tempo" in quello che dovreb-
20092 Cinisello Balsamo(MI) be essere un "passatempo".
Tel +3902/66030400, FAX +3902/66030269
e-mail: sies@siesnet.it <mailto:sies@siesnet.it> Avere "fretta" quando si pratica un Hobby come il nostro (perché per voi è un
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hobby vero? Non è un lavoro vero?) è come avere fretta di lasciare l'atollo delle
Auriga Publishing International S.r.l. Maldive in cui siamo in vacanza per tornare al lavoro e alla vita quotidiana.
Via Bressanone 17/1 - 16154 Genova - Fax 010 6001907
E-mail: modeltime@aurigapublishing.it La maniglietta del portello del carro in 1/72 io la faccio con un segmento di
Valido listino prezzi n° 1 sprue stirato preso tra le ganasce della pinzetta mettendolo dove lo spessore
della pinza è pari alla lunghezza della maniglia che voglio realizzare, piego
le due estremità che fuoriescono, taglio l'eccesso ed ottengo una maniglietta
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica
che è meglio di quella fotoincisa perchè è rotonda e non piatta. Due fori fatti
Italiana con la punta del trapano mi aiutano a posizionarla
Garanzia di riservatezza e due tocchi di pennello intinto in colla liqui-
L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati persona- da la fissano.... fine.
li in suo possesso. Questi saranno utilizzati esclusivamente
per la gestione degli abbonamenti e per l’eventuale invio di Comperate fotoincisioni, resine ed accesso-
informazioni commerciali inerenti alle proprie iniziative Art. ri ma non spegnete il cervello nell'immagi-
13 legge n° 675/96. Si potrà richiedere in ogni momento la
cancellazione dei dati scrivendo a: Auriga Publishing nare come realizzare con quello che avete le
International S.r.l. - Via Bressanone 17/1 - 16154 Genova cose che volete, perchè questo è modelli-
smo... realizzare le cose non solo staccarle
La redazione si riserva il diritto di adattare e riassumere i testi
per esigenze di stampa ed obiettività. I manoscritti e le foto- dallo sprue e incollarle!
grafie anche se non pubblicati non si restituiscono. La reda- Sandro Degiani
zione declina ogni responsabilità per i danni derivanti dal-
l’incorretta applicazione delle tecniche descritte nella pubbli-
cazione.
di Cesare Pigliapoco
ITALERI 1/48
F16A – ADF
37° Stormo, 18° Gruppo/CIO 1000 HOURS
Birgi A.B., Trapani, Sicily 2009
Per far combaciare le pannellature del dorso, il pezzo n° 20, con quelle della fusoliera ho incollato uno spessore di
plasticard da 2 mm da rifinire e aggiustare in modo perfetto, pronto per essere assemblato al momento opportuno.
Ovviamente la sede del canopy si è Per ricreare lo spazio utile per il canopy, i 2 mm dovranno essere tolti sulla
accorciata di 2 mm. parte più alta del particolare n° 20.
La volata del cannone va modificata Subito dietro la paratia, sopra il Un millimetro di plastica e il termi-
eliminando tutti i forellini al suo dorso, si autocostruisce questa air- nale della deriva si allinea perfetta-
interno, 4 delle 6 feritoie vanno scoop dopo aver aggiustato vasca e mente.
chiuse, 2 rimangono aperte. consolle laterali in resina; il vano
dietro al seggiolino l’ho chiuso con
del plasticard.
Durante l’aggiustaggio del cono al resto della fusoliera i dielettrici in rilievo saranno di sicuro cancellati, così, dopo
aver praticato due forellini a ogni estremità e inciso la plastica per ogni segmento, con il cianoacrilato ho assem-
blato del filo di rame da 2 decimi. I dielettrici in metallo sono molto realistici.
Con una lima a coda di topo si va a intaccare la bugna ai due lati, fino a quando non si è ottenuto il risultato volu-
to.
Prima della pittura generale del modello si mascherano in modo perfetto tutte quelle zone che sono a rischio.
Il nero 33 del modello è simile a Per dare al modello un aspetto meno Con una sottile punta d’acciaio ho
quello radar assorbente dell’F16 gessoso, ho carteggiato le superfici ripassato tutte le pannellature met-
reale. con acqua e tela smeriglio finissima. tendo in luce il grigio della plastica
(il lavoro a rovescio fatto
sull’Invader).
Il cono di scarico l’ho dipinto con i metallizzati della Testors. Ecco come si presentano le pannel-
lature, con l’effetto di messa in luce.
Prime applicazioni delle scacchiere sotto i pianetti orizzontali, le decal sono ottime e l’ammorbidente non è stret-
tamente necessario.
Dove c’è la volata del cannone, qualsiasi decal non avrebbe fatto l’ottimo
lavoro che ho realizzato con le vernici, mescolando il 38 (gloss lime) con il
2 (gloss esmerald) e il 130 (satin white); la gradazione è il verde Renault
usato sulla Twingo.
Sulle fiancatine c’è lo stemma famoso sui Cr.42, con la scritta “Ocio che te
copo”.
L'ultima serie degli obici semoventi M109 venne sviluppata nel 1990 con la
versone A6. La differenza rispetto ai modelli precedenti consiste esternamen-
te in una torretta ridisegnata sotto il profilo della forma e delle dimensioni.
Il soprannome "Paladin" deriva da una serie televisiva western.
PRIMA PARTE:
montaggio, colorazione
e invecchiamento
di Volker Bembennek
ITALERI 1/35
16
16 a 23 m109:06 a 11 saipang 14-07-2014 10:33 Pagina 17
Con il Magic Sculpt sono state realizzate tutte le saldature sugli spigoli della torretta. I cordoni vanno leggermente
incisi con un attrezzo affilato per riprodurne la trama.
Le decal della
Echelon sono state
recuperate da diver-
si fogli, in partico-
lare da quello
dell'M1A1HA
Abrams e da uno
con diversi Bumper
Codes e Barrel
Names. La qualità è
ottima e l'aderenza
ottima a patto di
dare un fondo di
trasparente lucido
sul modello.
21
16 a 23 m109:06 a 11 saipang 14-07-2014 10:33 Pagina 22
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16 a 23 m109:06 a 11 saipang 14-07-2014 10:33 Pagina 23
25
ste. Si prega di non inviare e-mail generiche e materiale cartaceo.
NON TUTTI I DATI RIPORTATI IN QUESTA RUBRICA SONO DI PRIMA MANO, GLI ORARI E LE DATE POSSONO
SUBIRE CAMBIAMENTI: È SEMPRE OPPORTUNO ACCERTARSI TELEFONICAMENTE PRESSO
8
I SERVIZI DI INFORMAZIONE PRIMA DI PARTIRE.
4
335.5790617 Sede: Sala polivalente biblioteca di Scanzo Consegna: Presso
la sede del GMPi sala Moretti via Cav di Vittorio Veneto
20 - 21 settembre, Varese Scanzorosciate, venerdì 17ottobre dalle 14,30 alle 18,00 saba-
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essere effettuate con altre modalità previo accordo Note:
Sede: Sala Polifunzionale CAG Kolbe - Viale Aguggiari 140,
7
Varese Consegna: Venerdi 19.09 dalle 19 alle 22 - Sabato Mostra concorso nazionale, ampia zona commerciale, dimo-
20.09 dalle 08:30 alle 12:30 Note: Consegna modelli in altri strazioni di tecniche modellistiche a cura di noti esponenti
orari previo accordo Informazioni: Roberto 347/1735915 del settore Informazioni: Sito www picchiatelli.org Roberto
cell 334 2210017 daniele cell 338 3735329
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1
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Consegna: Giovedì 30/10 ore 11-18; venerdì 31/10 ore 9 - 18;
X Mostra Concorso Biennale Naz. sabato 01/11 ore 9:30-12:30 Note: Concorso modellistico
Sede: Ex convento dei Domenicani via Madonna delle Grazie dedicato esclusivamente al mondo fan-
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prolocoruvodipuglia@libero.it; responsabile organizzativo www.nkgcommunity.it
Giuseppe (detto Pino) Lovino Tel 333 9362860 - email pino-
lovino@libero.it; Segretario C.M.S.F Patrizio Iacobacci Tel 340 22 - 23 novembre, Bologna
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Dom. 9.00 - 15.00 Con la partecipazione in giuria di Fabio
Nunnari. Ampio Mercatino Modellistico Informazioni:
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26 a 31 mas:06 a 11 saipang 14-07-2014 10:44 Pagina 26
di Paolo Ciampelli
foto di Paolo Ciampelli e David Cioni
Gruppo Plastimodellismo Fiorentino
AUTOCOSTRUZIONE 1/72
MAS 96
Istfan” da parte dei MAS 15 e 21 (con
comandante della sezione il capitano pre a osare l'inosabile. E un buon com- Cavalleria, abbia chiesto e ottenuto di
di corvetta Luigi Rizzo), ma la più pagno, ben noto – il nemico capitale, partecipare come volontario a una
famosa è forse quella conosciuta come fra tutti i nemici il nemicissimo, quel- azione condotta da questi uomini, che
la Beffa di Buccari (pochi chilometri a lo di Pola e di Cattaro – è venuto con rappresentavano una vera e propria
sudest della città di Fiume), che non loro a beffarsi della taglia». élite, coniando sull’acronimo MAS il
ebbe risultati dal punto di vista tattico A parte il testo di chiara sfida, nel famoso motto Memento Audere
(i siluri non andarono a segno o non quale D’Annunzio si autocelebra “il Semper (ricorda di osare sempre).
esplosero, forse a causa delle protezio- nemicissimo” e ride della taglia messa
ni nemiche) ma ebbe grande risonan- sulla sua testa dagli austroungarici, l’a- MAS 96,
za a livello propagandistico. Nella zione di Buccari assunse un vero e pro- TIPO ORLANDO PRIMA SERIE
notte tra il 10 e l'11 febbraio 1918 i prio carattere di beffa in quanto le
marinai italiani a bordo dei MAS 94, difese smisero a un certo punto di spa- Il MAS 96 apparteneva al Tipo
95 e 96, tutti e tre del tipo Orlando, rare, incredule nel vedere andare avan- Orlando, prodotto dagli omonimi can-
scorrazzarono in acque interne nemi- ti e indietro i MAS sotto i loro occhi, tieri di Livorno in due serie (MAS 91-
che disturbati soltanto da qualche sca- scambiandoli per unità imperiali 102 e MAS 218-232). Lo scafo era simi-
rica di fucileria, lanciarono i siluri e (Panzermotorboot o naviglio similare). le (ma non uguale) alla serie 3-22 pro-
durante la ritirata Gabriele Addirittura, il MAS 94 rimase indietro dotta dalla SVAN (Società Veneziana
D’Annunzio, che partecipava come e i restanti due tornarono ripetuta- Automobili Nautiche), mentre l’appa-
volontario imbarcato sul MAS 96, lan- mente a cercarlo nella rada, sino a che rato motore era costituito da due
ciò tre bottiglie decorate con nastro tri- tutti si riunirono e ripresero la via del motori a benzina Isotta Fraschini L250
colore e contenenti il seguente mes- rientro. Va aggiunto che, a onor del e due motori elettrici ausiliari Rognini
saggio di scherno scritto di proprio vero, anche i marinai italiani furono per la condotta silenziosa.
pugno: beffati, non solo perché i siluri non L’armamento si componeva di 2 siluri
«In onta alla cautissima Flotta austria- esplosero ma anche perché, arrivati da 450 mm e fino a 3 mitragliatrici
ca occupata a covare senza fine dentro dopo tanti pericoli nella baia di Colt da 6,5 mm, oltre a bombe torpe-
i porti sicuri la gloriuzza di Lissa, sono Buccari, scoprirono che le navi da dini da getto (BTG) o da rimorchio.
venuti col ferro e col fuoco a scuotere guerra, prede ambite avvistate pochi Come tutti i MAS ad armamento con-
la prudenza nel suo più comodo rifu- giorni prima dall'aviazione, erano spa- vertibile (nella fattispecie i MAS tipo
gio i marinai d'Italia, che si ridono d'o- rite e al loro posto si trovavano soltan- SVAN, Orlando e Ansaldo) era possibi-
to alcuni piroscafi. le imbarcare un cannone da 47 o 57
mm previo lo sbarco dei siluri, otte-
I MAS E I LORO UOMINI nendo così la versione cannoniera, in
genere utilizzata nelle crociere di vigi-
Il patriottismo, la passione e lo spirito lanza costiera. Inoltre fu approntata
d’avventura degli uomini che operaro- una versione posamine.
no a bordo dei MAS sono ben rappre- Fortunatamente il MAS 96 esiste anco-
sentati dai due famosi comandanti ra! È conservato presso il Vittoriale
protagonisti della Beffa: Luigi Rizzo e degli Italiani (la cittadella dove
Costanzo Ciano. Gabriele d’Annunzio ripose i cimeli
Il “corsaro di Milazzo” capitano di cor- della sua “vita inimitabile”) a Gardone
vetta Luigi Rizzo (il cui zio perì nella Riviera sul lago di Garda. Il MAS con-
battaglia di Lissa, nella quale la flotta servato non è esattamente come dove-
di una giovanissima Italia fu sopraffat- va apparire nel 1918 (monta contem-
ta dalle ben organizzate navi austria- poraneamente cannone e siluri ed è
che dell’ammiraglio Wilhelm von stato riverniciato a nuovo), tuttavia
Tegetthoff) fu insignito di due meda- può servire come sicuro riferimento
glie d’oro al Valor Militare – oltre a per i dettagli dello scafo, considerando
quattro d'argento e a numerose altre che il disegno che appare nell’opera
decorazioni italiane ed estere –, evento MAS e mezzi d'assalto di superficie si
d’eccezione, la prima per l’affonda- riferisce al generico MAS tipo Orlando
mento della corazzata “Wien” e la prima serie e le unità che uscivano dai
seconda per quello della già citata cantieri presentavano, rispetto ai piani
“Zsent Istfan”. originali, differenze più o meno evi-
Il capitano di fregata Costanzo Ciano denti negli allestimenti.
era dotato di grande intelligenza e Il MAS 96 subì nel corso della sua vita
ambizione – ma anche spregiudicatez- operativa altre modifiche, la più evi-
za, che lo porterà ai vertici del futuro dente delle quali fu l’eliminazione del
partito fascista accumulando ingenti casottino di protezione per il timonie-
patrimoni; il figlio Galeazzo Ciano ne re a proravia e la sistemazione della
seguì le orme – comandava all’epoca la timoneria nella fossa di poppa.
flottiglia MAS dell’Alto Adriatico con E dopo attente letture, comincia la
base a Venezia. costruzione... welcome aboard!
Non può sorprendere che Gabriele
SCAFO E MODANATURE
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26 a 31 mas:06 a 11 saipang 14-07-2014 10:45 Pagina 29
Mitragliatrici Colt
calibro 6,5 mm
Le mitragliatrici Colt erano l'arma
leggera standard dei MAS e di altre
unità navali leggere; le ho ricostrui-
te con sprue, striscioline di plasti-
card e mirini in fotoincisione (avan-
zati da altri lavori), gli stessi mate-
riali sono serviti per i treppiede, i
caricatori e le vaschette per l’acqua
di raffreddamento appoggiate su
triangolini di cartoncino.
ta, don't worry!) incollati su rettangoli- scaletta di accesso alla fossa, con un
ni di plasticard. L’ancora e le quattro anellino in metallo e striscioline di
maniche a vento a proravia sono can- plastica la ruota del timone (a 6 razze
nibalizzazioni Airfix dei kit “oldies but come quello vero), mentre un pezzo
goldies” German E-Boat e Vosper MTB preso dalla “banca” è andato a fungere
in scala 1/72 e LCM & Sherman in da pedana al timoniere. A poppavia Siluri da 450 mm
1/76. Il boccaporto, che si appoggia su l’asta del timone e l’alberetto per la I siluri provengono dalla
Schnellboot Airfix in 1/72 e sono
un profilato di ottone fotoinciso manovra delle BTG sono stati ricavati
stati accorciati, assottigliati (erano
tagliato e piegato a misura, è stato dalle asticelle metalliche delle fiam- pur sempre dei 450 e non 533 mm)
costruito con plasticard. Avanzi in melle usate per i fuochi di San e modificati nella zona eli-
metallo bianco del sommergilbile Silvestro. Mai gettare via qualcosa che che/timone. Ora veniamo alla parte
“Torricelli” della Dolphin in 1/400 potrebbe essere utile! forse più difficile del modello: i
telai lancia/sgancia siluri. Questi si
sono stati tagliati e piegati per ripro-
componevano di aste, ceppi, leve,
durre i piccoli sfiati sulla tuga, i porta- CONCLUSIONI ruotine di rinvio e altro, per cui,
voce acustici installati di fronte al dopo aver (più o meno) capito come
timoniere e i condotti di scarico nello Non voglio dilungarmi oltre, dico sol- dovevano funzionare nella realtà,
specchio di poppa che terminavano tanto che ho “covato” il progetto di ho costruito (con la solita messe di
rod, sprue, avanzi della “banca” e
sott’acqua per ridurre il rumore. questo MAS per oltre tre anni e alla
di fotoincisioni) i supporti sui quali
L’albero è in plastic rod con supporti e fine l’ho realizzato di getto in soli cin- i telai erano assicurati e poi tutto il
lampadine ricavati da altri pezzi prele- que mesi e mezzo. Se volete sfidare resto, partendo dal basso verso l’al-
vati dalla mia banca pezzi, nella quale appieno la vostra creatività e sfruttare to. In questa fase sono risultate
ho pure trovato un pezzo di artiglieria gli avanzi della banca dei pezzi, procu- indispensabili le fotografie perché i
disegni apparivano piuttosto som-
tedesca in 1/35 da cui ottenere il ratevi testi e disegni del vostro “ogget-
mari e per questo motivo i libri
deflettore per spruzzi e vento montato to del desiderio” e iniziate senza indu- citati nella bibliografia si sono con-
di fronte alla timoneria. Con il plasti- gio, parafrasando il Vate, a “osare l’i- fermati molto importanti.
card ho realizzato anche la sede per nosabile”...
timone e bussola, con cartoncino la
Equipaggio
I figurini provengono dai kit Airfix menzionati in precedenza, oltre a un Tamiya (Vosper Perkasa); l’unica modifica
ha riguardato i berretti, modificati con stucco e nastro Tamiya per renderli simili a quelli in uso all’epoca presso
ufficiali e comuni della Regia Marina. Per l’abbigliamento il colore prevalente è stato il nero delle casacche e dei
pantaloni impermeabili cerati.
Colorazione e insegne
La colorazione è iniziata con due passate di primer bianco
Tamiya, seguite da altre due di acrilico Lifecolor Light Grey
FS36622 (LC-UA021) steso a pennello (purtroppo la mia aller-
gia all’aerografo è cronica). A seguire una passata di spray
trasparente e lavaggio con un mix di nero, marrone e verde. I
particolari più piccoli sono stati dipinti a pennello con smalti
Humbrol e Molak, da segnalare i molti fittings di color bron-
zo e ottone (portavoce, bussola, maniche a vento grandi,
base dell’apparecchio a sega a prua e così via): ciò non deve
stupire, perché non tutte le parti delle imbarcazioni venivano
coperte dalla verniciatura di base, specialmente nelle unità
da poco entrate in servizio. Con matite e pastelli a olio ho
infine creato le striature di sporco e usura ispirandomi alle numerose fotografie del volume di Bagnasco e Rastelli.
Il diorama è composto da gesso steso su una tavoletta di compensato con cornice in listello di legno chiaro scuri-
to con pennarello per ritocchi dei mobili. La schiuma che avvolge lo scafo è colore a olio per artisti bianco di
zinco, steso direttamente con un piccolo pennello piatto.
Bibliografia
Resoconto scritto da D’Annunzio per il
Corriere della Sera
MAS e mezzi d'assalto di superficie,
Erminio Bagnasco, Ufficio Storico della
Marina Militare
Navi e marinai nella Grande Guerra,
Bagnasco e Rastelli
Decima MAS, Elio Andò, Italia Editrice.
Storia della Marina, fratelli Fabbri editore
MAS 96
Nota aneddotica
Leggenda vuole che durante la
m issione D'Annu nzio si sia
addormentato a ridosso di una
BTG u sando u n salvagente
come cuscino e al suo risveglio
abbia fatto uno spuntino con
pollo in galantina preparato
dalla su a cu oca personale e
brindato con champagne insie-
me a Rizzo e a Ciano.
di Fabrizio Pincelli
BRONCO 1/35
COLORI A OLIO
SU152
Il nostro modello è pronto per la
verniciatura. Occorre pulire il
modello da polveri e impronte
prime della verniciatura onde evita-
re brutte sorprese poi.
SU152
DUST AK, poi comincio a simulare
il fango secco utilizzando il pig-
mento color terra che si ingloberà
con la base umida dando spessore.
Serve un pennello a punta super fine per simulare i graffi nelle aree di contatto con agenti esterni. Comincio con i
graffi lievi utilizzando il verde schiarito.
Graffi profondi con il colore a olio terra d’ombra bruciata più il rust streak della Ak.
Il prodotto Mig apposito diluito con white spirit per simulare le macchie e colature di olio e unto è ottimale per un
buon risultato.
38
32 a 41 su152:06 a 11 saipang 14-07-2014 10:50 Pagina 39
SU152
Prelevo con la punta di un dito il pigmento Ak dark
steel e lo strofino su un panno assorbente.
Ripasso tutte quelle zone soggette a sfregamento
per far apparire il metallo vivo.
FIGURINO
40
32 a 41 su152:06 a 11 saipang 14-07-2014 10:50 Pagina 41
SU152
Se volete visitare il mio blog questo è RB Model, 152mm ML-20S, ref. metal
l’indirizzo: fabriziopincellimodel- 35B63 Ak: rainmarks Nato tanks, earth
ler.blogspot.com Eureka XXL, ref. ER-3541 effect, engine oil e white spirit
Oppure, questa è la mia pagina face- Mig: oil and grease stain mixture
book: Fabrizio Pincelli Modeller. Colori utilizzati: Mig: buff
Tamiya fine primer Maimeri: terra d’ombra bruciata,
Lista materiali: Tamiya: XF-26 deep green, X-8 terra di Cassel
Bronco, SU152 (KV-14) Late produc- lemon yellow, X-22 clear, X2 white, Italeri: flat dark green, flat interior
tion, ref. 35109 XF-1 black, XF-9 hull red e X-10 gun green, Panzer olivegrun e flat white
Aber, SU152 (KV-14) Basic set, ref.
35255
48a parte
di Jorge Porto Del Corral
Realizzare un sempreverde
La differenza principale tra Pino e guono, ma restando in ambito genera-
Abete in scala 1/35 sono pressocchè le il metodo per realizzarli è identico e
nulle. Le differenze si concentrano molto facile. Tutto parte dalle foglie
nella forma e nella disposizione degli dell’asparago che vengono vendute nei
aghi sui rami. Nell’abete gli aghi sono negozi di fiori come decoro per i mazzi
disposti singolarmente sui rami e sono floreali. Quindi trovarli è molto sem-
molto corti, mentre quelli del pino plice. Sono caratterizzate da una forma
sono raccolti a ciuffi e lunghi una deci- perfetta per questo scopo. Per farli
na di centimetri. Ovviamente esistono durare a lungo basterà conservarli tra
molte sottospecie di questi alberi con le pagine di una rivista.
forme particolari che li contraddistin-
1 2
4 5
8 9 10
Comunicato stampa
Come molti di voi sanno questo è stato Questa è una manifestazione interna-
il nono World Model Expo. zionale a tutti gli effetti e i partecipanti
L’avvenimento itinerante viene orga- sono venuti veramente da tutto il pia-
nizzato ogni tre anni dalla World neta. La cornice paesaggistica di Stresa,
Model Soldier Federation, che vaglia le questo splendido anfiteatro sul Lago
candidature dei vari club che si offrono Maggiore, è stato un incredibile
di organizzare l’evento. Le precedenti biglietto da visita per il modellismo
edizioni si sono tenute a Montreux italiano non solo per gli stranieri ma
(2011), Girona (2008), Boston (2005), anche per i tanti italiani che erano
Roma (2002) e poi, andando a ritroso presenti al concorso. Questa zona turi-
nel tempo, a Glasgow, Parigi, Toronto e stica ricca di alberghi si è dimostrata
Washington DC. Per il 2014 le molte ideale grazie anche alla spaziosa strut-
associazioni sparse per il mondo facen- tura dello Stresa Exhibition Center, a
ti parte della Federazione avevano due passi dal lago.
votato a maggioranza la candidatura Solitamente il WME è un concorso
avanzata dal Model Club VCO quasi esclusivamente di figurini, ma ci
(Verbano Cusio Ossola). sono già state edizioni nelle quali si è
46 a 57 stresa mt primo blocco:06 a 11 saipang 24-07-2014 11:32 Pagina 47
F6F - 5N Hellcat - Ettore Giordano - 1/72 Autocannone Ceirano con 75ck - Alberto Leoni - 1/35
Autocarretta OM 35 - Guillermo Marti Pujol - 1/35 BMW 3/15 PS German Reichswehr - Francesco Franchi -
1/35
Dopo un attimo di spaesamento per ti modellisti italiani e stranieri teneva-
via del labirinto di stanze e corridoi si no a favore di chi si era prenotato o
arrivava al salone principale nel quale voleva partecipare: bella idea che ha
erano situati gli stand Italeri e Airfix, riscosso un notevole successo. Oltre
proprio di fronte al grande auditorium 350 persone hanno partecipato ai
che sarebbe poi servito per la cerimo- workshop interattivi e alle conferenze
nia di premiazione e chiusura. In que- tenutesi nell'hotel adiacente.
sta zona erano presenti anche i tavoli Girando tra gli stand si poteva notare
per le dimostrazioni e i corsi che valen- che molti produttori e artigiani offriva-
AVVENIMENTI
Sherlock Holmes, Il mastino del
Baskervilles - Matthias Schwaneberg
Thiene, capitello di San Gaetano 1938 - Diego Vaccari - 1/35 Vescovo - Michael Volquarts
50 MODEL TIME 218/14
46 a 57 stresa mt primo blocco:06 a 11 saipang 24-07-2014 11:32 Pagina 51
AVVENIMENTI
DAK Berge Elefant Tunisia 1943 - Denis Pozza - 1/35
AVVENIMENTI
no uno spettacolo simile nel proprio
stand. Il CIMS aveva uno spazio infor-
mativo e un altro dedicato alla diffu-
sione tra i giovani del modellismo,
tenendo dimostrazioni quasi senza
sosta. Al piano di sotto si trovavano
altri stand, il punto ristoro e l'area
destinata a registrazioni e fotografie.
Tra piano terra e il primo si poteva visi-
tare una mostra con tema il
Bicentenario dell'Arma dei Carabinieri,
che comprendeva uniformi, reperti,
Ape Pentaro antincendio - Enrico Crespi - 1/24 Il riposo dell'eroe, carro FT17, Francia 1918 - Jesica
Bracali - 1/35
M3 Halftrack - Ricardo Ruiz Gomez - 1/72 MiG - 21 SMT - Aron Tabor - 1/144
AVVENIMENTI
Messerschmitt 262 - Juan Carlos Larumbe Zubiria - 1/72
Tweedledum & Tweedledee - Matteo
Murelli - 54mm
Kitty Fang - Alessio Bernesco Lavore - 1/24 VTLM Lince - Andrea Ricciardi - 1/35
56 MODEL TIME 218/14
46 a 57 stresa mt primo blocco:06 a 11 saipang 24-07-2014 11:33 Pagina 57
AVVENIMENTI
F - 18D - Antonio Caramia - 1/144
"On to Berlin" -
Dan Tisoncik - 1/35
AVVENIMENTI
Pikom, Kostas Kariotellis. Best Of Show, 75mm
Lost in Viet Nam - Roberto Colaianni - 1/35 Honda CB 900 R Cafè Racer - Giovanni Castello - 1/12
MODEL TIME 218/14 61
58 a 67 stresa mt secondo blocco:06 a 11 saipang 24-07-2014 11:41 Pagina 62
AVVENIMENTI
Benelli Gransport 175cc - Marco Scardilli - 1/72 Wire Kettenkrad - Claudio Tessarolo - 1/35
Hawker Typhoon FR1b - Gianni Cassi - 1/48 Welcome to Beirut - Francesco Senatore - 1/72
King's Death - Francesco Senatore - 1/72 Ural 4320 "Road Of Bones" - Andrea Amicucci - 1/35
Ironman War Machine Superdeforme Famo 9/2 with Demag Crane 10t. -
- Stephen Serra E10 - Piero Salvi - 1/72 Vincenzo D'auria - 1/72
MODEL TIME 218/14 65
58 a 67 stresa mt secondo blocco:06 a 11 saipang 24-07-2014 11:42 Pagina 66
P-51 Mustang "Red Baron - Jose Manuel Clavero Henschel HS 123 A-1 (C.A.F.) - Antonio Lana - 1/72
Sancho - 1/48
Mig 21 F-13 - Simone Mazzucato - 1/72 De Havilland Tiger Moth - Maurizio Di Terlizzi - 1/32
Somalian Mission,
AVVENIMENTI
Anisom 2007 -
Fabrizio Repetto - 172
AIRFIX
Nonostante l'Airfix stia compiendo una straordinaria operazione di ritorno "alla gran-
de" al top del mercato modellistico internazionale, la distribuzione italiana del celebre
marchio inglese si dimostra straordinariamente poco collaborativa con la stampa loca-
le, il che rappresenta uno stupefacente e perdurante paradosso.
Un esempio di questa incredibile "rimonta" in vetta alla classifica è dato da un vecchio
classico del modellismo, interamente rivisto e studiato fin nei più deliziosi e accattivan-
ti dettagli.
Gli altri modelli del C-47 presenti sul mercato, ovvero Esci e Italeri, sono datati eppure
molto validi, ebbene l'Airfix ti fa letteralmente cadere la mascella perché, oltre a una
eccellente cura del dettaglio esterno, il kit è ricco di elementi interni e presenta alcune
soluzioni davvero interessanti e originali.
Ma vediamo le cose con ordine. Il cockpit per quel che si vede è buono ma non trop-
po dissimile da quello Esci,
stesso discorso per lo scomparto subito dietro, anche questo già presente sul prede-
cessore e ahimè quasi del tutto invisibile a modello chiuso. Lo sfizio inizia ora: il
vano di carico è dotato di centinatura, cosa che ci fa risparmiare una marea di
tempo e di fatica se si vuole lasciare il portellone aperto e inoltre, quel che è meglio,
è presente un elemento da incollare sul tetto della cabina, che copre opportuna-
mente la giunzione delle semifusoliere. Ma andiamo avanti: i sedili di metallo sono
presenti in due configurazioni, si possono anche presentare ripiegati, cosa non tra-
scurabile.
Il ruotino di coda alloggia in un cono, fin qui nulla di nuovo, senonché l'elemen-
to è separato, privo quindi di linee di giunzione! La prima novità si riscontra a livel-
lo del troncone centrale inferiore, solidale alla maggior parte del pavimento del
troncone di coda, un'ottima soluzione per riportare dettaglio in una zona altrimen-
ti al limite del sottosquadro. Utile ma probabilmente non indispensabile un lon-
gherone interno, che aggiunge comunque robustezza alle ali. Un aspetto curioso e
direi unico di questo kit è il raccordo Karman che giunge separato. I vani carrello
sono corredati da centinatura e dai vistosi (per chi deve proprio andarci a vedere…)
serbatoi dell'olio. Chi volesse superdettagliare può aggiungere cablaggi e conduttu-
re, robetta insomma. Molto buoni i motori con stelle e carter separati, presenti le
paratie anteriori del vano carrello con tanto di dettaglio, chapeau!
Il carrello giunge in due configurazioni, chi lo desidera lo può rappresentare solle-
vato, sarebbe un peccato ma… i gusti son gusti. Niente male pure le gambe di forza
del carrello dotate di martinetti retrattori.
I pattini da neve li avevamo già visti sul kit EsciI, questi sono più curati nel detta-
glio, ottima idea, mancano i RATO, casomai si recuperano dal "Que serà, serà"!
Altre cose notevoli, anche se non previste per gli esemplari proposti: la rampa di
carico per Jeep o carrelli, la caratteristica scaletta per imbarcare il personale, spesso
presente nelle foto di paracadutisti, e un secondo set di eliche, a corda corta, molto
utili e preziose per la banca dei pezzi (ho in mente il Catalina Academy che ha eli-
che pessime, chissà se il diametro corrisponde…).
Le decal incluse consentono di realiz-
zare due esemplari: un trasporto trup-
pe in OD su NG Overlord, il più clas-
sico dei classici, e uno sfiziosissimo
MATS in configurazione artica con
pattini e livrea interamente NM con
ampie zone Insigna Red su impennag-
gi e tip alari. Non manca un completo
set di stencil, roba da perderci la testa.
Nel complesso un modello eccellente
con numerosi spunti per palati raffi-
nati, con ogni probabilità beneficia
dell'esame dei kit precedenti in 1/72
ma anche del Trumpeter in 1/48, del
quale riprende alcune caratteristiche,
tuttavia reinterpretate in maniera
assolutamente originale.
Assolutamente un must per gli appas-
sionati (numerosi).
T.A.
MASTERBOX
Era ora! Mentre sempre più produttori si accalcavano nella produzione dei pochi tank disponibili
durante la prima guerra mondiale, qualcuno ha finalmente pensato che un set di figurini avrebbe reso
meno soli i lenti giganti di ferro nelle scenette in scala.
Ma poi è davvero necessario affiancare questi soggetti a un corazzato? Dico di no, data la ricercatezza
delle pose possiamo tranquillamente presentare i figurini da soli oppure con qualche mezzo ippotrai-
nato o magari uno dei primi modelli di autocarro, comunque la mettiate una volta costruiti i soldati-
ni non passeranno inosservati, meritano sicuramente un buon lavoro di pittura.
Molto belli i fucili con baionetta inastata a disposizione dei fanti inglesi, buffetterie e equipaggiamen-
to scomposti per una resa ottimale, invito tutti a un'attenta ricerca delle tinte per realizzare le divise;
non siamo di certo in presenza di mimetiche complesse, ma il panno andrà studiato in maniera da
avvicinarsi a quelle scolorite tinte tipiche dell'usura al fronte.
Per il momento sembra che MB cerchi di colmare la lacuna dei figurini in trentacinque sfruttando la commemorazione del centesimo anno
dall'apertura delle ostilità (ricordiamo anche i Female e Male in 1/72 di recente uscita), sarebbe gradita una piccola serie di altri soggetti, fran-
cesi e italiani su tutti, magari in combattimento corpo a corpo come MB ha già saputo magistralmente riprodurre per soggetti WWII in pas-
sato.
Staremo a vedere, intanto godiamoci queste minichicche!!
S.A.
Cavallino Rampante
MODELLISMO
di Biffi Claudio & C.
Via Rialto 18 – 35122 Padova
Tel/Fax 0039 049 662845
E-mail: cavallino.rampante@virgilio.it
ACADEMY
Quando si parla di forze armate Israeliane dobbiamo tenere conto che si entra in un ginepraio che può
portare facilmente all'insanità mentale: ogni mezzo ha versioni iniziali, postume, postume a una guerra,
postume a una scaramuccia di confine, aggiunte, modifiche fatte sul campo, ibridi, prototipi più o meno
testati, mezzi catturati nel tempo al nemico e riconvertiti, carri armati modificati per essere trasformati in
trasporti truppe... e ho solo accennato ai fenomeni più comuni.
Il Merkava non fa eccezione, le sue varianti sono numerose, così come sono numerose le necessità che
hanno visto la trasformazione di questo simbolo dell'IDF dalle sue origini a oggi. Academy. che ha in cata-
logo numerosi protagonisti delle guerre arabo-israeliane, continua a procedere sullo stesso cammino; era
già disponibile la versione II e adesso arriva a distanza di anni la sua emancipazione D, con nuove coraz-
zature e due tipi di ruote a scelta del modellista (all steel finalmente!); prima si doveva neces-
sariamente acquistare il kit Legend per ottenere questa versione, qui invece abbiamo comoda-
mente tutto in plastica (diventeremo molto pigri di questo passo).
Academy sembra avere lavorato bene a questo progetto, abbiamo il sistema di palla e catena da
apporre sotto al cesto, basterà deformare qualche catena per dare vita all'insieme; possiamo
costruire la variante "Batash" con minigonne laterali corazzate e abbiamo una buona serie di
opzioni per cupole e portelli. Nuove anche le strisce di cingoli in vinile, possiamo evitare la
sostituzione con elementi in metallo perché tanto la parte alta del treno di rotolamento non
sarà visibile, per i più volenterosi comunque le opzioni non mancano.
Resta la dolente nota dell'antiscivolo, anche in questo kit manca; non che sia un dramma, ci
armeremo di colla bianca, sabbia finissima o microsfere trattate oppure altro e pazientemente
praticheremo questo passaggio sulle superfici ben delineate da nastro isolante.
Tolto questo rimane comunque un kit di assoluto interesse, soprattutto per il suo rapporto qua-
lità prezzo, altamente raccomandato per tutti gli appassionati di Tzahal!
S.A.
REVELL
PBY-5A
Catalina
Scala 1/48
Art. 04507
Riedizione del buon modello Revell-Monogram del PBY-5 con le migliorie introdotte da Pro-Modeler,
ovvero la torretta frontale binata da “Black Cat”. Il kit è in plastica grigia, il dettaglio superficiale si pre-
senta inciso a livello di pannellature e in positivo dove necessario. Il modello non è complesso, però ha
delle caratteristiche interessanti: l'interno è ben dettagliato (peccato che si veda ben poco), il carrello
può essere esteso o retratto, le ruote hanno l'effetto peso (grazie Promodeller!), è presente il dome del-
l'antenna ADF e vi sono le cariche di profondità. Le superfici di governo non sono separate, poco male,
a riposo erano neutre, gli scarponi sui tip alari sono invece separati. Le ali stesse sono suddivise intelli-
gentemente in tre tronconi superiori e due inferiori, il che aggiunge robustezza.
Il modello tende ovviamente a sedersi sulla coda, non manca però lo spazio interno per la zavorra, non
sarà poca, meglio cercare di irrobustire il carrello anteriore con un perno annegato nella plastica…
Se non ricordo male l'unica zona un po' discutibile è la radice dell'impennaggio che è più larga del dovu-
to, esistono dei set
di correzione in
resina però la soluzione è peggio del male perché poi ci
vuole veramente l'uranio come zavorra per non far sede-
re il modello!
Le decal consentono di realizzare due esemplari, di cui
uno celebre: OA-10A Catalina, 43-3999, OB-999 Goose
Bay, Labrador, 1948 e uno assolutamente anonimo: PBY-
5A EB-4 VP-3, 1948 ancora in livrea a tre toni. Consiglio
vivamente di cercare qualche foglio decal sostitutivo.
T.A.
ITALERI
Guzzi V7
scala 1/9
Art.4639
Nel bicentenario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri ecco Italeri riproporre un grande cavallo di
battaglia del passato, originariamente targato Protar.
Quando si tratta di scale così importanti e anche ingombranti, subito ci salta alla testa la possibilità del
super dettaglio, nulla di più azzeccato: il soggetto si presta molto bene a qualsivoglia intervento migliora-
tivo, anche perché stiamo parlando di un gran mezzo che ha dignitosamente prestato servizio non solo
nella Benemerita ma anche presso la Polizia di Stato e infatti nella scatola troviamo l'occorrente per realiz-
zare entrambi gli esemplari.
Passando al kit, in buona sostanza troviamo numerose stampate di cui due dedicate ai pezzi cromati (pron-
to uso) e le altre con colori di varia natura per facilitare il neofita nel lavoro di assemblaggio; non manca-
no elementi in metallo come
molle e per-
nietti
ITALERI
Lo ammetto, ero un po' scettico di fronte all'idea di una nuova linea di "prodotti per wargame", fino-
ra Italeri aveva provato a promuovere il suo 1/72 attraverso "Alzo Zero", un piccolo regolamento sup-
portato nel tempo da alcune espansioni, la cosa però non aveva riscosso un successo completo nel
campo dei giochi da tavolo (molto di nicchia)- D'altra parte non era facile imporsi con colossi del
genere, vedi Flames of War su tutti.
Invece mi sono dovuto ricredere, primo perché l'italico marchio si è affiancato a Warlord Games, una
garanzia nel settore, con sfilze di regolamenti, figurini, mezzi e scenari ad hoc non solo per i conte-
sti WWII, ma anche per altre mille battaglie; ma soprattutto per la qualità del prodotto proposto.
Torniamo alle origini (Airfix docet): scatola dello Sherman con colla, pennello e flaconcino di colo-
re, una cosa che mi faceva perdere la bava quando ero piccolo, e poi che belli! Lo Sherman è vera-
mente carino, certo una trentina di pezzi in tutto ma di qualità notevole, cingoli con effetto peso,
treno di rotolamento principale in un pezzo unico, la possibilità di lasciare aperte le botole, il tutto
corredato da un bel foglietto decal per realizzare il classico gigante verde americano o la sua versione
gemella in veste sovietica.
Diamo anche un'occhiata alla fanteria da abbinare ai soggetti corazzati, abbiamo avuto possibilità di
esaminare soldati americani (15603) e tedeschi (15601); belli entrambi, con giberne, armi e teste a
parte, non poteva mancare il classico disco-basetta per ogni singolo figurino, gradevoli anche perché
poco caricaturali, tutto il contrario insomma di Flames of War, pose variabili e dinamiche, bello dipin-
gerli anche se non li useremo sul campo di gioco. Presto anche nuovi soggetti sempre WWII, sia di fan-
teria (sovietici cod. 15602 e inglesi cod. 15604) sia corazza-
ti: Cromwell, Panther Ausf. A e Puma su tutti.
Nel complesso sembra un'operazione che promette bene,
del resto Italeri non è la prima che si lancia in simili avven-
ture, sempre più aziende per combattere la crisi sembrano
strizzare l'occhio ai giocatori di wargame, Zvezda infatti ha
già "in linea" una sua gamma con tanto di regolamenti e
cartoncini esagonati. Del resto è sempre meglio giocare alla
guerra che fare la guerra per gioco!
S.A.
L'oracolo Di Via Exilles classico giallo sabbia desertico. Non esistono sterno, perché non lo lasciamo anche all'in-
Autoproclamarmi l'Oracolo di Torino, come foto di veicoli inglesi in fabbrica già in camo terno? Però per gli aerei della Navy questo
quello di Deli o di Alessandria d'Egitto, mi desertico, quindi al 99,99999% venivano approccio era impraticabile, per via della
sembrava eccessivo per le mie (modeste) riverniciati una volta arrivati in teatro. La corrosione dell'ambiente salmastro in cui
capacità di predire il futuro. Al massimo domanda è: si riverniciavano anche gli operavano i suoi velivoli, almeno una mano
posso essere il meglio che c'è sulla piazza nel interni o venivano lasciati nella colorazione di vernice ci vuole sempre.
mio quartiere di bassifondi di periferia, il originale? A differenza di una Jeep o di una Tradizionalmente i vani dei carrelli, gli spor-
best della mia città mi sembra esagerato. Kubelwagen gli interni del Dingo sono clau- telli e le gambe di forza sono (quasi) sempre
Recentemente ho ricevuto due richieste di strofobici e zeppi di roba da non verniciare. dipinti dello stesso colore delle superfici
soccorso coloristico relative e due soggetti Mascherare tutti gli accessori prima della inferiori. Bon. Gli interni degli abitacoli
diversi da parte di due persone diverse ma passata della pistola a spruzzo è un lavorac- degli aerei imbarcati americani erano (in
che avevano in comune lo stesso approccio: cio di prima categoria, farlo poi per tutti i ordine di importanza) in Dull Dark Green,
"Aiuto, aiutooo, non sappiamo come risol- Dingo del reggimento è un purgatorio. Se gli Bronze Green, Grey e raramente in Interior
vere questo dubbio impossibile, solo Tu ci interni fossero stati in bianco, il problema Green. Tralasciando gli interni della carlin-
puoi aiutare perché sei il miglior esperto che non si poneva proprio; l'8ª Armata britanni- ga, vano armi, stiva bombe etc., che sono un
esiste nella Galassia, dacci – o sommo vate ca doveva sconfiggere l'Afrika Korps, non caos a parte, le disposizioni degli interni del
di squisita saggezza – la chiara, cristallina e partecipare all'IPMS World Championship. motore furono estremamente variabili da
definitiva risposta alla nostra domanda per- Le priorità erano l'efficacia e il risparmio di semestre in semestre e da produttore e pro-
ché vogliamo fare il modello perfetto che tempo. Quindi il vostro oracolo ha senten- duttore. Le differenze non sono tanto tra
sovrasti tutti i kits schifosi dei nostri ziato al suo postulante: 50-50 che l'abitaco- una versione e l'altra dello stesso velivolo,
amici/concorrenti balenghi". Magari cono- lo dei Dingo africani potesse essere scuro o come piacerebbe ai modellisti, ma tra il
scessi tutte le risposte. Dopo le ruffianate di chiaro, dipende dal singolo esemplare e mese di produzione (in cui si accavallavano
rito fatte per scroccare una consulenza (Wiki dalla voglia di lavorare del soldato di turno, versioni diverse) e la location della fabbrica
è gratis, ma leggere è faticoso) mi sono but- tira in aria la monetina. Andiamo avanti. Il stessa. La Grumman di New York usò delle
tato nelle ricerche perché tutto sommato mi secondo quesito era stato: di che colore è vernici diverse dalla Ford di Willow Grove
piace aiutare la gente, il palcoscenico fa l'interno della capotta motore di un F6F per gli stessi Wildcat. Ho fatto strabuzzare il
sempre piacere e le sfide difficili sono una Hellcat nella colorazione esterna a 3 toni? Al mio interlocutore facendogli vedere un ser-
droga per me. Il primo quesito era: di che contrario del precedente fan, qua mi trova- vizio fotografico a colori di un Liberator ori-
colore sono gli interni di un'autoblindo vo davanti al classico CPCB (Cinghiale ginale nel quale gli interni sono un patch-
Dingo ambientata in Nord Africa? Il diora- Pignolo Conta Bulloni) che voleva fare un work di dieci colori diversi! Accanto a del
ma si sarebbe basato sull'obsoleto ma diver- modello in grande scala tutto aperto verso la giallo cromo c'è una zona di verde chiaro,
tentissimo kit della Tamiya degli anni '70. Il gloria della Perfezione Assoluta. Io non amo inframmezzata a del NM e del verde scuro;
modellista ha ammesso che, pur avendo i kit sbrindellati come se fossero dei cadave- per non parlare di un verde bottiglia ottenu-
anche il Dingo della MiniArt, ha scelto il ri sul tavolo di Duckie di NCIS, dove si ripro- to con chissà quali miscele. Tornando al
vecchio giappo per la sua semplicità e il duce con la lente d'ingrandimento il pulsan- nostro Hellcat, ambientato tra il 1943 e il
minor incubo dell'assemblaggio. Quindi ho te delle frecce ma si ignora tutto delle impre- 1944, i sacri testi dicono che i due colori più
preso le sue misure: un CME (Cinghiale se belliche/prestazioni della macchina da usati per l'interno della sua capotta motore
Modellista Evoluto) che non vuole strafare guerra. Ordunque, visto che il motore è furono il NS Light Grey e il Black; più rara-
nel superdettaglio spinto e nel bagno di rug- aperto, il dubbio era se l'interno della NACA mente si usò l'Interior Green (tipicamente
gine finale. Uno che dà la priorità alla cor- fosse in Zinc Chromate Yellow o Interior impiegato dopo la guerra) e non si può
retta verniciatura storica piuttosto che al Green. Eheheheh, classica domanda del escludere anche l'uso degli Intermediate
cavetto dello spinterogeno dentro il motore modellista da manuale, che segue pedestra- Blue e del NS Sea Blue della parte esterna
che poi non si vede. Mi è piaciuto il tizio, la mente i fogli d'istruzioni e NON conosce la della NACA. Difficile ma non impossibile la
penso come lui. Il suo dubbio era se l'inter- Storia (con la S maiuscola). Tentiamo di sfa- presenza del Zinc Chromate Yellow. Anche
no del vano di guida fosse nello stesso gial- tare i miti dei luoghi comuni. Al contrario qua il mio discepolo è rimasto deluso dalla
lo sabbia dell'esterno o rimasto nel verdone del RLM della Luftwaffe gli americani ema- mancanza di una risposta certa. Sorry, non
originale prima del suo arrivo in Egitto. narono sì delle direttive precise sulle colora- può esistere. Odio gli sboroni da bar che spa-
Ordunque, la mia ricerca gli ha dato questa zioni da adottare per gli interni, ma poi non rano risposte definitive per non fare brutta
risposta: “non esiste la risposta certa”. È obbligavano a seguirle. In pratica: "Tu devi figura e sentirsi un po' degli dei. Ammettere
rimasto perplesso e un po' deluso ma gli ho verniciare il vano carrelli del colore X, ma di non sapere è già sapere qualcosa di
illustrato i dati a nostra disposizione. anche se usi la vernice Y, Z, W o K non cam- meglio che fare finta di sapere senza sapere
All'inizio della guerra l'interno abitacolo bia niente". Poi ogni singola azienda aveva veramente. Gli esterni degli aeroplani e dei
poteva essere dipinto nello stesso colore le sue idiosincrasie in merito. I B-24 prodot- veicoli si vedono dalle foto, gli interni no.
verde dell'esterno, oppure in bianco (molto ti dalla Consolidated erano verniciati a volte Non hanno ancora inventato gli scanner
più raramente in silver) come gli interni dei diversamente da quelli costruiti dalla North portatili a raggi X cromatici. Appena li met-
carri armati britannici. Infatti il Dingo aveva American, e dalla Ford rispetto alla Douglas. tono sul mercato ne compro uno, così mi
degli sportelli ribaltabili che lo trasformava- Ogni operaio aveva l'ordine di usare i barat- posso togliere un bel po' di curiosità... Per
no in una scatoletta di sardine; ma era più toli di vernici che aveva in magazzino fino a tornare a bomba, ho lasciato al mio postu-
una protezione contro la pioggia che dalle esaurimento, anche se a metà del lavoro lante (disorientato dall'overdose di info con-
granate d'artiglieria. Dall'invasione della erano cambiate le disposizioni in merito al traddittorie) la sua responsabilità finale in
Normandia fino al termine della guerra l'in- colore da impiegare. Ci fu anche la disposi- merito al barattolo di vernice da adottare.
terno del Dingo fu sempre nello stesso colo- zione scritta che, se la vernice corretta non Ma, al contrario del Dingo, qua il responso
re scuro dell'esterno. Si era (giustamente) era momentaneamente disponibile, poteva testa-croce della monetina è inadeguato. Gli
visto che la chiazza biancastra dell'abitacolo essete usata la prima cosa che si avesse a por- ho consigliato di usare un dado da gioco:
era antimimetica e che abolendo i pesanti tata di mano. Le cose si complicarono anco- ognuna delle sue sei facce corrisponderà a
sportelloni ribaltabili (sostituiti con un telo) ra più deliziosamente con l'avvento del uno dei sei colori in lizza per la vittoria fina-
non era più un veicolo chiuso a tutti gli Natural Metal alla fine del 1944. Perché per- le, quello che viene viene. Morale della favo-
effetti. E nel Nord Africa tra il 1941 e 1943, dere tempo e dollari a pitturare degli aerei la? Montate & verniciate felici fregandovene
cosa successe? Dalle foto disponibili possia- quando si rompono così velocemente in dei maledetti giudici.
mo solo vedere che il colore esterno era il guerra? Se lasciamo il metallo naturale all'e-
4675AP 4768AP
Flat Rust Flat Black
442AP Codice
articolo
4857AP
Flat Green
383
4858AP
Flat Brown
383
Modern Military Vehicles 4859AP 4861AP
www.italeri.com (U.S./N.A.T.O.) Flat Desert
Tan
Flat Rubber
4752AP 4755AP 4761AP 4762AP 4763AP 4765AP 4778AP 4780AP 4781AP 4784AP 4785AP 4786AP
Flat Gunship Gray Flat Dark Gull Gray Flat Dark Flat Light Flat Gull Gray Flat Light Gray Hellblau RLM 65 Schwarzgrün Dunkelgrün Graugrün Grauviolett Lichtblau
Ghost Gray Ghost Gray RLM 70 RLM 71 RLM 74 RLM 75 RLM 76
432AP WWII RAF Aircraft 437AP WWII Aerei Regia Aeronautica
4303AP 4304AP 4308AP 4726AP 4746AP 4754AP 4640AP 4641AP 4643AP 4644AP 4723AP 4746AP
Flat Dark Earth Flat Middle Stone Flat Azure Blue Flat Dark Green Flat Medium Gray Flat Dark Gray Flat Marrone Flat Marrone Flat Nocciola Flat Bruno Flat Verde Flat Medium Gray
Mimetico 1 Mimetico 2 Chiaro Mimetico Mimetico 2
433AP WWII Military German Army 438AP WWII USAAC Aircraft
4681AP 4696AP 4796AP 4795AP 4797AP 4798AP 4301AP 4314AP 4315AP 4754AP 4842AP 4846AP
Flat Gun Metal Gloss White Flat Panzer Flat Pz. Schwarzgrau Flat Pz. Schokobraun Flat Panzer Flat Interior Flat Medium Flat Olive Drab Flat Dark Gray Flat Olive Drab Flat Dark Earth
Dunkelgelb 1943 RAL 7021 RAL 8017 Olivgrün 1943 Grey Green Green (I) Ana 613 Ana 617
434AP M.T.B. and Ships 439AP WWII U.S.Navy Aircraft
4305AP 4309AP 4314AP 4606AP 4746AP 4752AP 4301AP 4604AP 4639AP 4765AP 4766AP 4769AP
Flat Light Brown Flat Light Green Flat Medium Flat Red Flat Medium Gray Flat Gunship Gray Flat Interior Flat Non Specular Flat Non Specular Flat Light Gray Flat Non Specular Flat White
Green (I) Grey Green Sea Blue Interm.Blue Blue Grey
435AP International Trucks and Trailers 440AP WWII Military Allied Army
Bologna 21/23
Novembre 2014
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