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NOI

E LA STORIA

L’IMPARAFACILE 3
Strumenti per l’inclusione,
il ripasso, il recupero

• Sintesi visive • Mappe illustrate

• Domande e risposte • Glossario multilingue

Edizioni Scolastiche
Bruno Mondadori
NOI
E LA STORIA

L’IMPARAFACILE 3
Strumenti per l’inclusione,
il ripasso, il recupero

Edizioni Scolastiche
Bruno Mondadori
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0 1 2 3 4 5 16 17 18 19 Olycom/Riccardo Schito
I N D I CE

LINEA DEL TEMPO 4

CAPITOLO 1 LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE 6

CAPITOLO 2 L’IMPERIALISMO 11

CAPITOLO 3 LA POLITICA NELL’ETÀ DELL’IMPERIALISMO 15

CAPITOLO 4 L’ITALIA DALLA SINISTRA A GIOLITTI 19

CAPITOLO 5 LA GRANDE GUERRA 23

CAPITOLO 6 LA RIVOLUZIONE RUSSA 28

CAPITOLO 7 IL DOPOGUERRA E IL FASCISMO 32

CAPITOLO 8 L’UNIONE SOVIETICA DI STALIN 37

CAPITOLO 9 LA CRISI DEL 1929 E IL NAZISMO 41

CAPITOLO 10 LA SECONDA GUERRA MONDIALE 46

CAPITOLO 11 L’ITALIA DAL FASCISMO ALLA REPUBBLICA 50

CAPITOLO 12 UN MONDO BIPOLARE 54

CAPITOLO 13 LA DECOLONIZZAZIONE E IL MEDIO ORIENTE 58

CAPITOLO 14 DAI “TRENTA GLORIOSI” ALLA CRISI 62

CAPITOLO 15 L’ITALIA REPUBBLICANA 66

CAPITOLO 16 LA CADUTA DEL COMUNISMO 69

CAPITOLO 17 IL MONDO GLOBALE E I SUOI CONFLITTI 72

VOCABOLARIO STORICO MULTILINGUE 76

3
LINEA DEL TEMPO

1800 d.C.
1873 Inizio della “Grande
depressione”; emigrazione
degli europei

1884 Conferenza di XIX SECOLO


Berlino e spartizione (DICIANNOVESIMO
dell’Africa SECOLO)
1886 Prima automobile

1890-1914 La Belle
époque

1895 Prima proiezione


cinematografica 1900 d.C.

1914-18 Prima guerra


mondiale

1917 Rivoluzione
comunista in Russia;
nasce l’Urss XX SECOLO
(VENTESIMO
SECOLO)
1922-45 Dittature fasciste
in Europa

1929 Crollo della Borsa


di Wall Street a New York

1939-45 Seconda guerra 1945 d.C.


mondiale

4
1945-89 “Guerra fredda” 1945 d.C.
e divisione del mondo in
due blocchi

1945-76 Decolonizzazione

1946 Nasce la Repubblica


italiana
XX SECOLO
(VENTESIMO
SECOLO)
1989 Crisi dell’Urss;
crollo dei regimi comunisti
europei

1991 Prima guerra del


Golfo

1992 Nasce l’Unione


Europea

2000 Il fenomeno della 2000 d.C.


globalizzazione è sempre
più intenso

2001 Attacco terroristico


alle Torri gemelle
di New York
XXI SECOLO
2001 Gli Usa attaccano
(VENTUNESIMO
il regime dei talebani
SECOLO)
in Afghanistan

2003 Seconda guerra del


Golfo

2007 Scoppia una grave


crisi economica

2100 d.C.

5
1 La seconda rivoluzione
industriale
IMPARO CON LE IMMAGINI
L’economia tra Ottocento e Novecento
Dal 1873 comincia un periodo di crisi economica. La crisi
ha due cause. La prima è la concorrenza sul mercato
europeo dei cereali prodotti negli Stati Uniti. La seconda
è la sovrapproduzione delle industrie: producono più
merci di quante ne richiedono i compratori. Per aiutare la
ripresa, gli Stati impongono tasse sulle importazioni da altri
Paesi. Questa politica economica è detta “protezionismo”.
La ripresa comincia a inizio Novecento grazie a nuove
invenzioni e a nuovi prodotti: l’elettricità e il petrolio come
fonti di energia, il motore a scoppio e il motore diesel,
l’acciaio e l’alluminio, l’industria chimica.

Un nuovo modo di lavorare in fabbrica


A inizio Novecento cambia anche il modo di lavorare
degli operai. Ogni lavoro viene diviso in tante operazioni
semplici: ciascun operaio ne impara una e la ripete in
continuazione. In questo modo ogni operaio lavora come
una macchina. Questo modo di lavorare è detto taylorismo.
Il taylorismo è particolarmente adatto alla produzione
di automobili. Henry Ford introduce nelle sue fabbriche

trasportatore scorre senza fermarsi e porta davanti a ogni


operaio il pezzo da lavorare.

Nasce la società di massa


Grazie allo sviluppo economico di inizio Novecento comincia
un periodo di fiducia nel futuro, detto Belle époque, cioè
“bella epoca”. Si diffondono nuove invenzioni:
il grammofono, il telefono, la radio, la lampadina elettrica,
il cinematografo, l’automobile. Molte persone acquistano gli
stessi beni. Nasce così la società di massa, dove ciascuno
cerca di vivere bene con quello che acquistano tutti.
Ci sono più tempo libero e più denaro da spendere e la
gente compra i giornali, pratica gli sport, va in vacanza.
Si diffondono i grandi magazzini e la pubblicità.

L’IMPARAFACILE
6

quando? dove? soprattutto in


LA NUOVA ERA GRAN
1880- BRETAGNA
inizio 1900 DELL’ECONOMIA INDUSTRIALE GERMANIA
STATI UNITI
grande sviluppo di GIAPPONE
IMPARO CON LA MAPPA

lavoro
PETROLIO CATENA
utilizza organizzato
DI MONTAGGIO
ENERGIA con
ELETTRICA INDUSTRIA

MECCANICA CHIMICA

causa

GOVERNI con PROTEZIONISMO

la produzione CRISI DI CRESCITA affrontata da


è superiore
alla domanda INDUSTRIALI
causa
con
DISOCCUPAZIONE
alleanza
di imprese
TRUST o CARTELLI
dello stesso
EMIGRAZIONE settore

dall’Europa penalizzano
verso le Americhe PICCOLE AZIENDE
La s econd a r i volu z i one i n d u s t ri al e

7
1
LA SOCIETÀ quando? fine 1800-inizio 1900
DI MASSA
si sviluppa con è caratterizzata da
INDUSTRIALIZZAZIONE NUOVO STILE DI VITA
che favorisce
MENO
ANALFABETI,
+ CULTURA
PRODUZIONE DI BENI
ACCESSIBILI A
PIÙ PERSONE
+
La se co nda r ivoluz ion e in dust r i a le

con perché COMUNICAZIONE


NUOVE I PREZZI SONO
INVENZIONI PIÙ BASSI
+
IMPARO CON LA MAPPA

INFORMAZIONE

L’IMPARAFACILE
TEMPO LIBERO ACCESSIBILE
A PIÙ PERSONE
1

8
La s econd a r i volu z i one i n d u s t ri al e 1
DOMANDE E RISPOSTE

1 Quali sono le cause della crisi economica che comincia nel 1873 e dura fino
all’inizio del Novecento?
Le cause della crisi economica di fine Ottocento sono due. La prima riguarda l’agricoltura,
la seconda l’industria.
L’agricoltura europea entra in crisi perché gli Stati Uniti diventano grandi produttori di
cereali e riescono a venderli in grandi quantità e a prezzi più bassi sul mercato mondiale.
L’industria europea e quella americana entrano in crisi a causa della loro sovrapproduzione.
Le fabbriche, infatti, producono più merci di quante ne richiedono i clienti. Così le merci
non si vendono e le fabbriche sono costrette a chiudere e a licenziare gli operai.

2 Che cosa fanno gli Stati per la ripresa delle loro economie?
Per superare la crisi gli Stati intervengono con il protezionismo. Questo significa che ogni
Stato impone delle tasse sulle merci provenienti dagli altri Stati. In questo modo lo Stato
“protegge” le proprie industrie, perché i prodotti delle industrie straniere costano di più
dei loro prodotti.

3 Che cosa succede alle grandi aziende a causa della crisi?


La crisi provoca il fallimento di molte piccole e medie aziende. Sopravvivono invece le più
grandi. Le imprese più grandi comprano quelle piccole in difficoltà e diventano ancora più
grandi. In alcuni settori – come ad esempio la produzione dell’acciaio – rimangono poche
imprese che controllano tutta la produzione.

4 Quali novità portano alla ripresa dell’economia all’inizio del Novecento?


La ripresa dell’economia all’inizio del Novecento avviene grazie a due novità: l’invenzione
e diffusione di nuovi prodotti e la trasformazione dell’organizzazione del lavoro nelle
fabbriche.

5 Quali nuove fonti di energia e quali nuovi materiali diventano il motore


dell’economia dalla fine dell’Ottocento in poi?
Dalla fine dell’Ottocento si cominciano a usare nuove fonti di energia: l’elettricità
e il petrolio. Il petrolio serve a far funzionare i motori a scoppio e i motori diesel.
Questi motori possono muovere le navi, ma anche nuovi mezzi di trasporto appena inventati:
le automobili e gli aerei.
L’industria dei metalli produce nuovi materiali: l’acciaio e l’alluminio. L’industria chimica
crea fertilizzanti artificiali per l’agricoltura, coloranti e nuove medicine.

6 Quali invenzioni entrano nelle case di milioni di persone dall’inizio del


Novecento?
Dall’inizio del Novecento nelle case di milioni di persone entrano il grammofono, la radio,
il telefono e la lampadina elettrica. Molti cominciano a spostarsi in automobile. Molti
cominciano ad andare al cinema.

9
1 La se co nda r ivoluz ion e in dust r i a le

DOMANDE E RISPOSTE

7 Come cambia il lavoro nelle fabbriche?


Dopo la crisi di fine Ottocento le fabbriche sono sempre più grandi e acquistano macchine
moderne. L’ingegnere americano Taylor inventa un nuovo modo di lavorare, che dal suo nome
è detto “taylorismo”. Il taylorismo prevede che ogni lavoro deve essere suddiviso in tante
operazioni molto semplici. Ogni operaio impara facilmente una di queste operazioni e deve
ripeterla in continuazione per tutta la giornata di lavoro. In questo modo ciascun operaio
lavora più in fretta, anche se i suoi compiti sono faticosi e ripetitivi.

8 Che cos’è la catena di montaggio e chi la sfrutta di più?


La catena di montaggio è un nastro trasportatore che porta davanti all’operaio il pezzo che
deve lavorare. A quel punto egli deve eseguire la semplice operazione che ha imparato a
fare. Poi il pezzo passa all’operaio successivo, che fa la sua operazione. Dunque la catena
di montaggio è la migliore realizzazione del sistema di lavoro taylorista. Essa permette di
produrre in fretta e a costi minori una grande quantità di prodotti.
L’industria che può sfruttare meglio la catena di montaggio è quella automobilistica. Lo
statunitense Henry Ford introduce la catena di montaggio nelle sue fabbriche e produce
milioni di automobili.

9 Che cos’è la Belle époque?


Le parole Belle époque significano “bella epoca”. Con queste parole indichiamo il periodo
tra Ottocento e Novecento in cui grazie alla ripresa dell’economia si diffondono nuovi stili
di vita e la gente è molto ottimista sul futuro e sul progresso.

10 Come si trasforma la società nel periodo della Belle époque?


Nel periodo della Belle époque la società diventa società di massa. Milioni di persone
acquistano non solo i beni indispensabili, come il cibo e i vestiti, ma anche i nuovi prodotti
appena inventati e così migliorano la qualità della loro vita.
Si diffondono nuovi divertimenti: il cinema, i viaggi e il turismo. Aumentano le persone che
praticano lo sport o tifano per gli sportivi nelle Olimpiadi, nei campionati di calcio, nelle
gare automobilistiche e nelle corse ciclistiche.
Nascono i grandi centri commerciali e si diffonde la pubblicità. La pubblicità invita la gente
a comprare nuove merci e suggerisce che grazie ai consumi la vita può essere più felice.

L’IMPARAFACILE
10
2 L’imperialismo

IMPARO CON LE IMMAGINI


L’imperialismo
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento
le più grandi potenze industriali si rafforzano con
l’imperialismo. L’imperialismo è la conquista di intere

materie prime dei territori dominati e trasformare


questi territori in mercati per le merci prodotte dalle
proprie industrie. I territori conquistati diventano
“colonie” e dipendono completamente dalle potenze
che li hanno sottomessi. L’imperialismo crea gravi
tensioni tra le più grandi potenze.

Gli imperi coloniali europei

un quarto del mondo ed è composto da colonie che si


trovano in Africa del Nord e Africa del Sud, in Asia
(India, Birmania, Malesia) e in Oceania (Australia e
Nuova Zelanda). La Francia occupa vasti territori in
Africa e la penisola indocinese in Asia. La Germania
conquista diversi territori sparsi per l’Africa e anche
l’Italia comincia a conquistare l’Africa orientale. Per
giustificare le loro conquiste gli europei dicono che i
popoli sottomessi sono inferiori e devono essere guidati
ed educati alla civiltà.

Gli imperi di Stati Uniti e Giappone


Durante l’Ottocento gli Stati Uniti difendono
l’indipendenza degli Stati dell’America meridionale. In
seguito, però, affermano il loro diritto di intervenire in
tutti gli Stati americani e cominciano a dominare su Cuba
e su Panama. Qui viene costruito un importante canale
tra Atlantico e Pacifico. In Estremo oriente gli Usa
conquistano le Filippine.
Verso la fine dell’Ottocento il Giappone esce dal suo
isolamento e diventa una potenza industriale e coloniale:
sconfigge la Russia e conquista la Corea e la Manciuria.

11
LA SPARTIZIONE quando? 1870-1914
DEL MONDO
come?
per opera di chi?
CONQUISTA SOTTOMISSIONE
MILITARE POLITICA MAGGIORI POTENZE EUROPEE
ed ECONOMICA
GRAN BELGIO GERMANIA FRANCIA
BRETAGNA
possiede possiede possiede possiede
Sudan
Uganda Congo Camerun Africa
Africa in Kenya
IMPARO CON LA MAPPA

Tanzania nord-occidentale
Sudafrica Namibia e centrale
in Togo
e e
L’impe ria lismo

Africa in Indocina

L’IMPARAFACILE
Asia in India
Birmania
Africa
2

12
L’ i m p e ri al i s m o 2
DOMANDE E RISPOSTE

1 Che cos’è l’imperialismo?


L’imperialismo è la conquista militare di vasti territori per trasformarli in colonie.
Le colonie sono completamente sottomesse alla potenza dominante, sia dal punto di vista
economico, sia dal punto di vista politico.

2 Quali potenze e in quale periodo si dedicano all’imperialismo?


Le potenze che si dedicano all’imperialismo sono le principali potenze industriali europee
(Gran Bretagna, Francia, Belgio, poi Germania e Italia), gli Stati Uniti e il Giappone. Tra la
fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento questi Stati conquistano quasi completamente
l’Africa, l’Asia e l’Oceania.

3 Quali sono le principali cause dell’imperialismo?


Le principali cause dell’imperialismo sono economiche. Le potenze coloniali hanno due
obiettivi: sfruttare le materie prime delle colonie; costringere le popolazioni delle colonie ad
acquistare i prodotti delle loro industrie.

4 Quali effetti ha l’imperialismo sui Paesi conquistati?


Le potenze imperialiste sfruttano le colonie e diventano sempre più ricche. Le colonie,
invece, diventano sempre più povere. Le popolazioni sottomesse non possono governarsi da
sole: a decidere tutto sono i dominatori. Così non si sviluppano né l’economia, né la politica
dei popoli conquistati e sfruttati.

5 Con quali argomenti i colonizzatori giustificano le loro conquiste?


I colonizzatori giustificano le loro conquiste dicendo che i popoli dell’Africa, dell’Asia
e dell’Oceania sono arretrati e inferiori. I colonizzatori si attribuiscono quindi il compito di
portare la loro civiltà a questi popoli.
Un altro argomento a favore della conquista è che le potenze industriali hanno bisogno di
terre dove indirizzare la loro popolazione in eccesso. In realtà, i cittadini delle potenze
industriali che si trasferiscono nelle colonie sono molto pochi, perché chi emigra da questi
Paesi cerca lavoro in altri Paesi industrializzati.

6 Come è composto l’impero coloniale della Gran Bretagna?


L’impero coloniale della Gran Bretagna è il più vasto. Questa potenza domina su quasi
un quarto del mondo. la Gran Bretagna ha colonie in 4 diversi continenti:
• In Africa domina dall’Egitto al Sudafrica;
• in Asia occupa l’India, la Birmania, la Malesia e Hong Kong;
• in Oceania possiede le colonie dell’Australia e della Nuova Zelanda;
• in America è alla guida del Canada.

7 Come è composto l’impero coloniale della Francia?


La Francia occupa molti Paesi dell’Africa occidentale, dalla Tunisia alla Costa d’Avorio.
In Asia, invece, domina sulla penisola indocinese, dove oggi ci sono il Vietnam, il Laos
e la Cambogia.

13
2 L’impe ria lismo

DOMANDE E RISPOSTE

8 Che cosa fanno Germania e Italia?


La Germania occupa diversi territori dell’Africa. L’Italia comincia la conquista del Corno
d’Africa (Somalia, Eritrea, Etiopia).

9 Qual è l’atteggiamento degli Stati Uniti rispetto all’imperialismo?


Fino alla fine dell’Ottocento gli Stati Uniti difendono l’autonomia degli altri Stati americani
contro il dominio coloniale della Spagna e del Portogallo. Alla fine del secolo, però, gli
Stati Uniti diventano una grande potenza industriale e affermano il loro diritto di intervenire
negli Stati americani per difendere i propri interessi. Così gli Stati Uniti combattono
contro la Spagna per sostenere la ribellione di Cuba, ma poi impongono il proprio controllo
sull’isola. Dalla Spagna gli Stati Uniti ottengono anche le Filippine, in Asia. A Panama,
in America centrale, costruiscono un canale che mette in comunicazione l’oceano Atlantico
e l’oceano Pacifico.

10 Come cambia il Giappone nella seconda metà dell’Ottocento?


Nella seconda metà dell’Ottocento il Giappone smette di essere un Paese isolato e arretrato,
si apre al commercio internazionale e diventa una potenza industriale. A questo punto anche
il Giappone cerca materie prime e mercati per le proprie industrie e comincia la conquista
coloniale. I giapponesi vogliono conquistare la Corea e parte della Cina e si scontrano con la
Russia. Nel 1905 la Russia perde la guerra e il Giappone realizza le sue conquiste.

L’IMPARAFACILE
14
3 La politica nell’età
dell’imperialismo
IMPARO CON LE IMMAGINI
Partiti di massa e associazioni dei lavoratori
Nella società di massa la politica si trasforma.
Aumentano coloro che ottengono il diritto di voto.
Nascono così i partiti di massa, cioè organizzazioni
che si rivolgono a intere parti della società. I primi
partiti di massa sono di due tipi: socialisti e cattolici.
I primi rappresentano gli operai, i secondi soprattutto i
contadini e la piccola borghesia. I socialisti si ispirano
al pensiero di Marx ed Engels, che vogliono cambiare
l’economia a favore dei lavoratori. A questi ideali si
ispirano anche molti sindacati.

La politica in Russia, Francia e Gran Bretagna


La Russia è un impero ancora arretrato. Lo zar
Alessandro III combatte contro tutti i movimenti politici
che vogliono cambiare la società: socialisti
e liberali. Sotto il suo successore, Nicola II, in Russia
si sviluppa l’industria, ma c’è ancora poca libertà e
nel 1905 scoppia una rivoluzione. La Russia, però,
resta una monarchia assoluta. In Francia si combattono
fra loro socialisti, monarchici e nazionalisti. In Gran
Bretagna liberali e conservatori si alternano al potere.
Nasce anche un partito di massa socialista: il partito
laburista.

Germania e Austria
L’Austria guida un grande impero, ma questo impero è
debole perché formato da popoli diversi che vogliono
l’indipendenza. In Germania governa a lungo il cancelliere
Bismarck. Egli combatte contro socialisti e cattolici e
fa diventare il suo Paese una grande potenza. Bismarck
vuole anche mantenere l’equilibrio tra le potenze europee,
ma nel 1890 Guglielmo II comincia una politica estera
aggressiva. All’inizio del Novecento l’Europa si trova
divisa in due blocchi: la Triplice alleanza fra Germania,
Austria e Italia e la Triplice intesa fra Gran Bretagna,
Francia e Russia.

15
PARTITI DI MASSA ED EUROPA A INIZIO ’900
nascono nella influenzano la politica in
SOCIETÀ DI MASSA RUSSIA
proteste contro gli zar
che porta a
FRANCIA
DIFFUSIONE DEL DIRITTO DI VOTO lotta tra monarchici,
nazionalisti e democratici
DIFFUSIONE DEL PENSIERO SOCIALISTA
GRAN BRETAGNA
nasce il PARTITO LABURISTA
ASSOCIAZIONI CATTOLICHE
AUSTRIA
MOVIMENTI NAZIONALISTI movimenti per l’indipendenza
La po l itic a n ell’et à dell’imper ia li smo

ORGANIZZAZIONI SINDACALI GERMANIA


Bismarck contro socialisti
e cattolici
L’EUROPA È DIVISA IN DUE
IMPARO CON LA MAPPA

TRIPLICE ALLEANZA TRIPLICE INTESA


Germania, Austria, Italia Gran Bretagna, Francia, Russia

L’IMPARAFACILE
3

16
La p oli t i ca nell’ et à d ell’ i m p e ri al i s m o 3
DOMANDE E RISPOSTE

1 Che cos’è e quando si diffonde il suffragio universale? Chi resta escluso da


questo diritto?
Il suffragio universale è il diritto di votare per tutti i cittadini di uno Stato. Il suffragio
universale si diffonde in quasi tutti i Paesi industrializzati nei primi anni del XX secolo.
Questo diritto resta però riservato agli uomini in molti Paesi e le donne lottano per poter
votare. In Italia le donne votano dal 1946.

2 Che cosa sono e perché tra Ottocento e Novecento nascono i partiti di massa?
I partiti di massa sono movimenti politici che coinvolgono anche milioni di iscritti e sono
organizzati con sedi presenti su tutto il territorio di uno Stato. I partiti di massa fanno
sentire la loro voce attraverso i giornali e la radio.
I partiti di massa nascono tra Ottocento e Novecento perché in questo periodo aumenta
il numero di cittadini che hanno il diritto di voto.

3 Quali sono i primi partiti di massa?


I primi partiti di massa sono di due tipi: socialisti e cattolici. I primi sono sostenuti dagli
operai. I secondi rappresentano i contadini e la piccola borghesia.
Il primo partito di massa di ispirazione socialista è il Partito socialdemocratico tedesco, che
nasce nel 1875. Il Partito socialista italiano nasce nel 1892. I partiti socialisti dei diversi
Paesi europei fondano un’associazione, detta Seconda Internazionale.
I partiti di massa di ispirazione cattolica sono forti soprattutto in Germania e Italia.

4 Qual è la differenza tra progressisti e conservatori?


I progressisti sono favorevoli a una società più democratica, con diritti per tutti i cittadini.
I conservatori difendono gli interessi delle classi più ricche.

5 Che cos’è, come nasce e con quali movimenti si esprime il socialismo


rivoluzionario?
Il socialismo rivoluzionario nasce dalle idee di Karl Marx e Friedrich Engels. Questi due
studiosi tedeschi sostengono che i lavoratori non devono lottare solo per ottenere alcuni
diritti e leggi più giuste per i poveri, ma devono conquistare il potere.
Marx ed Engels sostengono quindi che i lavoratori devono fare la rivoluzione e cambiare
completamente la società strappando ricchezza e potere alla borghesia.
Il socialismo rivoluzionario ispira alcuni partiti socialisti e fa nascere i partiti comunisti.
Anche alcuni sindacati lottano per i lavoratori per ottenere un cambiamento della società.

6 Qual è la situazione politica della Russia tra Ottocento e Novecento?


Tra Ottocento e Novecento la Russia diventa un Paese industrializzato, ma i cittadini
non hanno diritti politici. A governare sono gli zar e il loro potere è assoluto. Lo zar
Alessandro III lotta contro tutti i movimenti politici che vogliono portare la democrazia:
socialisti, liberali e intellettuali. Nel 1905 scoppia una rivoluzione e lo zar Nicola II deve
concedere l’apertura di un parlamento. In seguito, però, il parlamento viene chiuso e lo zar
riprende il potere.

17
3 La po l itic a n ell’et à dell’imper ia li smo

DOMANDE E RISPOSTE

7 Perché a inizio Novecento la repubblica francese è minacciata?


Tra Ottocento e Novecento la repubblica francese è instabile. In Francia, infatti, ci sono
forti movimenti politici che vogliono il ritorno della monarchia e sostengono il nazionalismo.
Alcuni uomini politici cercano di prendere il potere per guidare la Francia a combattere
contro la Germania e riaffermare la potenza francese in Europa. I movimenti democratici
resistono e guidano la Francia tra il 1899 e l’inizio della Prima guerra mondiale.

8 Chi governa la Gran Bretagna in questo periodo? Quale nuova forza politica
nasce in Gran Bretagna?
Tra Ottocento e Novecento in Gran Bretagna si alternano al governo due schieramenti:
i conservatori e i liberali. I liberali sono favorevoli a una maggiore democrazia e concedono
il diritto di voto a milioni di cittadini.
Nel 1906 nasce anche in Gran Bretagna un partito socialista, detto Partito laburista. Questo
partito, però, non è un partito rivoluzionario, ma lotta per ottenere alcune riforme e favore
dei lavoratori inglesi, come la giornata lavorativa di otto ore e l’assistenza per gli operai che
hanno infortuni sul lavoro.

9 Per quale motivo l’Austria guida un impero sempre più debole?


L’Austria guida un impero formato da popoli diversi. Questi popoli chiedono l’indipendenza
e così l’impero è sempre più debole.
Un altro motivo di debolezza è il contrasto dell’Austria con la Russia. Entrambi gli imperi,
infatti, vogliono espandersi nei Balcani.

10 Quali sono le caratteristiche della politica interna del cancelliere Bismarck in


Germania?
Bismarck è il cancelliere che ha guidato la Germania alla riunificazione. Tra il 1870 e il
1890 Bismarck si impegna per fare della Germania una potenza industriale e militare.
Per fare questo egli governa con autorità e lotta contro i partiti di massa, cioè contro i
socialdemocratici e i cattolici. Per indebolire i socialisti, Bismarck introduce riforme a favore
dei lavoratori, come la pensione e le assicurazioni contro malattie e infortuni.

11 Quali sono gli obiettivi della politica estera di Bismarck?


Bismarck vuole che la Germania sia la nazione che garantisce l’equilibrio tra le potenze
europee. Perciò si impegna per la pace e cerca di ridurre le tensioni tra Austria e Russia.
Poi fa un’alleanza con l’Italia per limitare le pretese della Francia contro la Germania.

12 Qual è la situazione dell’Europa quando Bismarck si ritira dalla vita politica?


Chi fa parte della Triplice alleanza e chi fa parte della Triplice intesa?
Nel 1890 Bismarck si ritira dalla vita politica perché il nuovo imperatore di Germania,
Guglielmo II, vuole una politica estera più aggressiva. In poco tempo l’Europa si trova divisa
in due blocchi contrapposti: la Triplice alleanza fra Germania, Austria e Russia e la Triplice
intesa fra Gran Bretagna Francia e Russia.

L’IMPARAFACILE
18
4 L’Italia dalla Sinistra
a Giolitti
IMPARO CON LE IMMAGINI
La Sinistra alla guida dell’Italia
Sotto i governi della Destra storica l’Italia diventa
un Paese davvero unito e si rafforza, ma i governi
impongono molte tasse. Le tasse pesano soprattutto
sui più poveri e sul Sud, che è arretrato. Nel 1876 il
governo passa nelle mani della Sinistra. La Sinistra
favorisce lo sviluppo industriale, allarga il numero
degli elettori, rende obbligatoria la scuola elementare
e introduce alcune leggi a favore dei lavoratori. Con i
governi della Sinistra l’Italia si allea con la Germania
e con l’Austria e comincia a creare un impero coloniale.

Da Crispi a Giolitti
Francesco Crispi governa in modo autoritario e provoca
la protesta dei contadini e degli operai per l’aumento dei
prezzi dei prodotti agricoli. La protesta viene repressa con
la violenza. All’inizio del Novecento il governo passa nelle
mani di politici che cercano un’intesa con i movimenti degli
operai. Giovanni Giolitti comincia a introdurre leggi a tutela
dei lavoratori (come l’assistenza nella vecchiaia e nella
malattia e il riposo settimanale) e non vuole che lo Stato
intervenga con la forza quando i lavoratori scioperano. Egli
cerca di collaborare con i socialisti riformisti, cioè con i
socialisti che non vogliono fare la rivoluzione ma ottenere
riforme che migliorino la vita dei più poveri.

Emigrazione e conquiste coloniali


Durante il periodo in cui Giolitti guida l’Italia il Paese
diventa una potenza industriale. Lo Stato protegge le
industrie italiane imponendo tasse sui prodotti esteri. Ma
la differenza fra Nord e Sud aumenta sempre più e milioni
di italiani emigrano verso l’estero in cerca di lavoro.
I nazionalisti spingono Giolitti a espandere le colonie. Tra
il 1911 e il 1912 le truppe italiane occupano la Libia, ma
questa conquista non porta nessun vantaggio economico.

19
in ITALIA dove? DALLA SINISTRA A GIOLITTI quando? 1876-1903
GOVERNI DELLA GIOVANNI GIOLITTI quando? dal 1903
SINISTRA STORICA PRIMO MINISTRO
promuovono promuove
ALCUNE RIFORME SVILUPPO
RAFFORZAMENTO RIFORME ESPANSIONE
PER I LAVORATORI INDUSTRIALE
dello SOCIALI COLONIALE
STATO LIBERALE al NORD
ISTRUZIONE
GUERRA IN LIBIA
INDUSTRIE (1911)
PIÙ ELETTORI
L’Ital ia dalla Sin ist r a a Giolit t i

DIRITTO AUMENTO SUFFRAGIO


DI SALARI UNIVERSALE
SCIOPERO AGLI OPERAI MASCHILE
IMPARO CON LA MAPPA

L’IMPARAFACILE
4

20
L’ I t a li a d a lla Si ni stra a Gi o l i t t i 4
DOMANDE E RISPOSTE

1 Quali sono i risultati dei governi della Destra storica in Italia?


I governi della Destra storica raggiungono alcuni risultati positivi: l’Italia diventa un Paese
davvero unito e anche il Veneto e Roma diventano parte della patria. D’altra parte
i governi della Destra storica impongono molte tasse, che colpiscono soprattutto i più poveri
e provocano la ribellione di molti abitanti del Sud.

2 Qual è la differenza tra Destra e Sinistra storica?


La Destra storica rappresenta gli interessi dei commercianti più ricchi, dei grandi proprietari
terrieri del Sud e degli imprenditori agricoli del Centro-Nord. La Sinistra storica rappresenta
gli interessi degli industriali e vuole migliorare le condizioni di vita dei lavoratori perché
possano acquistare più beni prodotti dalle industrie.

3 Quando e con quali risultati la Sinistra comincia a governare l’Italia?


La Sinistra comincia a governare l’Italia nel 1876. La Sinistra sostiene lo sviluppo delle
industrie e per aiutarle introduce tasse sui prodotti delle industrie straniere e offre aiuti
dello Stato alle imprese. Poi introduce alcune riforme sociali. Rende obbligatoria l’istruzione
primaria e abolisce le tasse sul grano che fanno soffrire i più poveri. Allarga il numero degli
elettori. Limita il lavoro dei minori e introduce le prime forme di assistenza a chi subisce
infortuni sul lavoro.

4 Con quali Paesi si allea l’Italia sotto i governi della Sinistra?


L’Italia ha raggiunto la sua indipendenza e l’unità con l’aiuto della Francia nel Risorgimento.
Negli anni successivi, però, l’alleanza fra questi due Paesi si indebolisce. Nel 1881 la Francia
occupa la Tunisia e l’Italia protesta perché ritiene che questo Paese africano, così vicino alla
Sicilia, debba essere italiano. Nel 1882 l’Italia si allea dunque con l’Austria e la Germania
nella Triplice alleanza.

5 Quali sono i risultati della prima espansione coloniale dell’Italia?


Dal 1882 l’Italia comincia a espandersi in Africa dalle coste del mar Rosso all’Eritrea. Ma
questa politica provoca la reazione dell’imperatore d’Etiopia e nel 1887 gli italiani vengono
sconfitti a Dogali. Di conseguenza, l’espansione coloniale si interrompe.

6 Quali sono le caratteristiche del governo di Francesco Crispi?


Nel 1887 Francesco Crispi diventa capo del governo e mantiene il potere fino al 1896.
Crispi governa in modo autoritario e vuole imporre la sua politica agli italiani. Quando
i contadini e gli operai scioperano e protestano per le tasse e il costo del pane, Crispi ordina
all’esercito di disperderli con la violenza. Crispi dichiara che le organizzazioni degli operai
sono illegali.

7 Perché finisce il governo di Crispi? Perché in Italia comincia un periodo di crisi?


Il governo di Crispi finisce nel 1896 perché egli vuole riprendere la politica coloniale ma
l’esercito italiano viene sconfitto a Adua dagli etiopi. Dopo Crispi la situazione dei lavoratori
peggiora e aumentano le proteste. Nel 1898 l’esercito uccide decine di persone a Milano. La
tensione cresce e nel 1900 Gaetano Bresci, un anarchico, uccide il re Umberto I.

21
4 L’Ital ia dalla Sin ist r a a Giolit t i

DOMANDE E RISPOSTE

8 Come si arriva al governo di Giolitti?


Dopo la morte del re molti si rendono conto che la lotta tra lo Stato e i lavoratori non può
continuare. Comincia allora una serie di governi affidati a uomini favorevoli a riforme in
favore dei più poveri. Nel 1903 Giolitti, che è uno di questi uomini, diventa capo del governo.

9 Quali novità porta Giolitti nei rapporti con i lavoratori?


Giolitti non vuole che lo Stato intervenga nei conflitti fra lavoratori e imprenditori. In caso
di sciopero egli evita di far intervenire l’esercito. Gli imprenditori devono quindi trovare
un’intesa con i lavoratori e aumentano i salari.
In quegli anni nel Partito socialista si rafforza la maggioranza dei socialisti “riformisti”,
cioè di coloro che rinunciano al progetto di conquistare il potere con la rivoluzione e sono
favorevoli all’introduzione di riforme che migliorino la vita dei lavoratori. Giolitti cerca di
collaborare con questi socialisti e introduce leggi che proteggono i lavoratori minorenni e le
donne e aiutano coloro che subiscono infortuni o hanno raggiunto la vecchiaia.

10 Come si sviluppa l’economia italiana durante i governi di Giolitti?


Durante i governi di Giolitti l’industria italiana conosce un notevole sviluppo. Alcuni settori
fanno concorrenza alle industrie europee, come la meccanica, la siderurgia e l’industria
tessile. L’industria si sviluppa e dà lavoro soprattutto al Centro-Nord. Il Sud, invece, rimane
molto arretrato e milioni di abitanti delle regioni meridionali devono emigrare verso l’estero
in cerca di lavoro. Tra il 1901 e il 1913 circa 8 milioni di italiani lasciano il Paese.

11 Perché Giolitti non riesce ad aiutare lo sviluppo del Sud?


Giolitti non riesce ad aiutare lo sviluppo del Sud perché non ha il coraggio di introdurre una
riforma dell’agricoltura in queste regioni. I grandi proprietari terrieri del Sud, infatti, non
vogliono cedere le proprie terre agli agricoltori per creare tante piccole proprietà.

12 Quali sono le iniziative di Giolitti in politica estera?


Giolitti riprende la politica di espansione coloniale in Africa perché molti, in Italia, vogliono
creare un impero come quello della Francia e della Gran Bretagna. Nel 1911 l’Italia dichiara
guerra all’Impero ottomano e l’esercito parte alla conquista della Libia e di alcune isole del
mar Egeo. L’Italia conquista questi territori, ma i vantaggi economici delle conquiste sono
molto pochi.

13 Come evolve la situazione politica dell’Italia verso la fine dell’epoca dominata


da Giolitti?
Nel 1912 Giolitti introduce in Italia il suffragio universale maschile. Spinti da papa Leone
XIII, i cattolici cominciano a partecipare alla vita politica e alla lotta per i diritti dei
lavoratori. Nel 1913 Giolitti vince le elezioni alleandosi con i cattolici. Ma nel 1913 egli
è costretto a dimettersi perché i conservatori sono diventati più forti e vogliono far finire
l’epoca degli accordi con i lavoratori. Nel 1914 il nuovo governo, guidato da Antonio
Salandra, reprime con la forza una serie di scioperi.

L’IMPARAFACILE
22
5 La Grande guerra

IMPARO CON LE IMMAGINI


Comincia un terribile conflitto
Il 28 giugno 1914 uno studente serbo uccide l’erede
al trono dell’Austria. L’Austria dichiara guerra alla
Serbia, difesa dalla Russia, e tutta l’Europa cade nel
conflitto. Germania e Austria, che fanno parte della
Triplice alleanza, dichiarano guerra a Russia, Francia e
Gran Bretagna, legate dalla Triplice intesa. La guerra
è inevitabile perché da molto tempo le potenze sono
in competizione fra loro per la corsa alle colonie, per
difendere le proprie industrie e per il nazionalismo che
esalta ogni Stato contro l’altro. Nel maggio 1915 anche
l’Italia entra in guerra contro Austria e Germania.

Una lunga guerra in trincea


Dalla fine del 1914 i soldati sono bloccati nelle trincee
sia sul fronte occidentale sia su quello orientale. Anche
sul fronte italiano le truppe sono costrette a fermarsi.
Per anni gli eserciti tentano assalti alle trincee nemiche
e milioni di uomini muoiono uccisi dalle mitragliatrici, dai
gas, dai bombardamenti aerei. La guerra diventa totale
e coinvolge anche le popolazioni civili, che soffrono la
fame. Nel 1917 la Russia esce dal conflitto, mentre gli
Stati Uniti si schierano con Francia, Gran Bretagna e
Italia. Tra ottobre e novembre 1918 Austria e Germania
si dichiarano sconfitte.

L’Europa dopo la guerra è diversa


Alla fine della guerra le potenze vincitrici si ritrovano a
Versailles e decidono il futuro dell’Europa. Il presidente
americano Wilson propone di rispettare la volontà dei
popoli e di concedere a ogni popolo uno Stato, ma viene
ascoltato solo in parte. Dopo gli accordi di pace, in Europa
non esiste più l’Impero austro-ungarico e Germania e
Russia perdono alcuni territori. Nascono nuovi Stati, come
la Polonia, l’Ungheria, la Cecoslovacchia e la Iugoslavia.
L’Italia ottiene il Trentino e l’Alto Adige, Trieste e l’Istria.

23
Germania Austria Italia
LA GRANDE GUERRA
TRIPLICE
è provocata da ALLEANZA
RIVALITÀ TRA
POTENZE
GRAVI TENSIONI IN EUROPA TRIPLICE
28 giugno 1914 INTESA
che portano a
quando?
Gran Francia Russia
ATTENTATO DI SARAJEVO Bretagna
studente serbo
uccide erede Impero
al trono d’Austria quindi MOVIMENTI ottomano
in
INDIPENDENTISTI
Impero
AUSTRIA DICHIARA austro-ungarico
GUERRA ALLA SERBIA
si formano
Austria-Germania-
Impero ottomano-Bulgaria
2 SCHIERAMENTI
IMPARO CON LA MAPPA

Serbia-Russia-
Francia-Gran Bretagna
La Grande guer r a

si fronteggiano su

L’IMPARAFACILE
FRONTE OCCIDENTALE FRONTE ORIENTALE
5

24

LA GRANDE GUERRA: 1915-1918

è
FASI PIÙ
IMPORTANTI GUERRA
IMPARO CON LA MAPPA

DI POSIZIONE
con TRIPLICE INTESA
1915 ITALIA ENTRA
IN GUERRA CONQUISTARE TRENTINO gli eserciti
per si fronteggiano nelle
e VENEZIA GIULIA

STATI UNITI TRINCEE


con TRIPLICE INTESA
ENTRANO IN GUERRA
1917
RUSSIA
SI RITIRA

DISFATTA
l’ITALIA è SCONFITTA dall’AUSTRIA
DI CAPORETTO

BATTAGLIA della MARNA la GERMANIA è SCONFITTA


1918
BATTAGLIA di VITTORIO VENETO l’AUSTRIA è SCONFITTA

FINE della GUERRA


La Gran d e g u e rra
5

25
5 La Grande guer r a

DOMANDE E RISPOSTE

1 Quando e come scoppia la Grande guerra?


La Grande guerra scoppia perché il 28 giugno 1914 uno studente serbo uccide a Sarajevo
l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Austria. L’Austria dichiara guerra alla
Serbia, ma questo Stato dei Balcani è difeso dalla Russia. Di conseguenza, la Russia reagisce
e questo porta al coinvolgimento di tutte le altre potenze europee.
A inizio agosto 1914 l’Europa è divisa in due: Germania e Austria, legate dalla Triplice
alleanza, combattono contro Russia, Francia e Gran Bretagna, alleate nella Triplice intesa.
L’Italia, per il momento, si dichiara neutrale.

2 Quali sono i veri motivi della guerra?


I veri motivi della guerra sono numerosi:
• la Francia vuole riprendere l’Alsazia e la Lorena, regioni conquistate dalla Germania nel
1870;
• la Russia è in competizione con l’Austria nei Balcani;
• tutte le maggiori potenze europee sono impegnate a difesa del loro impero coloniale. Tra
queste la Germania vuole conquistare nuovi territori in Africa.
Le potenze che cominciano la guerra vogliono affermare la propria forza sulle altre potenze,
secondo gli ideali del nazionalismo. Per questo motivo, questi Paesi hanno rafforzato
il proprio esercito.

3 Perché la Grande guerra è la Prima guerra mondiale?


Perché Paesi come la Francia, la Gran Bretagna e la Germania coinvolgono nella guerra i
loro imperi coloniali in Africa e Asia. Inoltre, nella guerra entrano anche grandi Paesi non
europei, come l’Impero ottomano, il Giappone e gli Stati Uniti.

4 Quando e come avviene l’ingresso in guerra dell’Italia?


L’Italia entra in guerra quasi un anno dopo il suo inizio: il 24 maggio 1915.
Fino a quel giorno l’Italia è divisa tra chi vuole intervenire nel conflitto e chi vuole restare
fuori. Gli “interventisti” sono i nazionalisti, alcuni socialisti rivoluzionari, una parte dei
liberali, i capi dell’esercito e gli industriali. I “neutralisti” sono i cattolici, i socialisti
moderati e la maggioranza dei liberali, compreso Giolitti.
Il governo decide di intervenire a fianco di Francia e Gran Bretagna perché queste potenze
promettono all’Italia il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e la Dalmazia.

5 Quali sono i principali fronti della guerra?


I principali fronti della guerra sono tre:
• il fronte occidentale, che è in Francia;
• il fronte orientale, che è a est, tra Germania e Austria da una parte e Russia dall’altra;
• il fronte tra Italia e Austria, lungo le Alpi.

6 Come si combatte la guerra?


All’inizio della guerra gli eserciti si muovono e cercano di vincere con battaglie decisive. Ma
già dalla fine del 1914 tutte le truppe devono fermarsi e scavare centinaia di chilometri di
trincee. Da queste trincee partono assalti contro le trincee nemiche, ma migliaia di soldati

L’IMPARAFACILE
26
La Gran d e g u e rra 5

muoiono uccisi dalle mitragliatrici, dai gas, dai bombardamenti aerei. La Prima guerra
mondiale è una guerra con armi nuove anche sul mare, dove si combatte con i sommergibili.
Così, fino al 1917, non ci sono vittorie decisive.

7 Come vivono le popolazioni civili durante la guerra?


Durante la guerra anche i civili sono coinvolti. A milioni soffrono per la morte dei loro cari
al fronte. Inoltre, migliaia di operai devono produrre armi e ricevono salari bassi. Spesso
mancano il cibo e i vestiti. Scioperi e proteste vengono repressi con la violenza.

8 Che cosa accade nel 1917?


Nel 1917 il corso della guerra cambia per una serie di fatti importanti:
• in primavera gli Stati Uniti entrano in guerra contro Germania e Austria;
• in autunno in Russia lo zar Nicola II perde il potere e il nuovo governo si ritira dal
conflitto;
• Austria e Germania sconfiggono l’Italia a Caporetto, ma l’Italia riesce a reagire alla
sconfitta e resiste. Germania e Austria non riescono ad approfittare completamente della
resa della Russia per concentrare tutte le loro forze sul fronte occidentale, dove stanno
arrivando le truppe degli Stati Uniti.

9 Qual è l’esito della guerra?


Nel 1918 la Germania tenta di sfondare il fronte occidentale, ma non riesce a vincere.
A questo punto Austria e Germania hanno esaurito le loro forze, mentre Francia e Gran
Bretagna sono aiutate dai loro imperi coloniali e soprattutto dagli Stati Uniti e dalle loro
industrie.
All’inizio di novembre del 1918 prima l’Austria, poi la Germania, si arrendono.

10 Qual è la situazione delle potenze sconfitte dopo la guerra? Che cosa desiderano,
invece, i vincitori?
La sconfitta fa sparire l’Impero austro-ungarico e l’Impero ottomano. Anche la Germania ha
perso e deve accettare le condizioni imposte dalle potenze vincitrici.
Francia, Gran Bretagna e Italia vogliono conquistare territori e costringere la Germania a
pagare le spese della guerra. Gli Stati Uniti, guidati dal presidente Wilson, vogliono invece
una pace stabile, fondata sul diritto di ogni popolo ad avere un proprio Stato.

11 Come cambia l’Europa con la pace di Versailles?


Nel gennaio 1919 le potenze vincitrici si riuniscono a Versailles, vicino a Parigi, e decidono
da sole il futuro dell’Europa:
• la Germania restituisce alla Francia l’Alsazia e la Lorena e deve pagare pesanti spese di
guerra;
• dall’Impero austriaco nascono nuovi Stati: l’Austria, l’Ungheria, la Cecoslovacchia, la
Polonia e la Iugoslavia;
• l’Italia riceve il Trentino e l’Alto Adige, Trieste e l’Istria. Non riceve però la Dalmazia,
che era stata promessa dalla Francia e dalla Gran Bretagna per fare entrare in guerra
il nostro Paese.

27
6 La rivoluzione
russa
IMPARO CON LE IMMAGINI
La rivoluzione di febbraio
All’inizio del Novecento la Russia è un Paese arretrato. Le
industrie sono concentrate in poche città e le terre sono in
mano a grandi proprietari che non spendono per rendere
moderna l’agricoltura. I contadini e gli operai vivono in
miseria. Con la Prima guerra mondiale la situazione della
popolazione peggiora: milioni di soldati muoiono e ci
sono scioperi e proteste. Nel mese di febbraio del 1917
(secondo il calendario russo) scoppia una rivolta. I soldati
dello zar si uniscono ai rivoltosi e lo zar è costretto a
lasciare il trono. Si forma un governo provvisorio, che
abolisce i privilegi dei nobili e la pena di morte.

La rivoluzione comunista di ottobre


Il governo provvisorio fa fatica a guidare la Russia. Cresce
invece il favore dei lavoratori per il partito bolscevico,
comunista, guidato da Lenin. Lenin propone di uscire dalla
guerra, di distribuire le terre ai contadini e di affidare
il potere ai soviet, che sono le assemblee dei lavoratori.
Nell’ottobre 1917 Lenin prende il potere e forma un governo
di soli bolscevichi. Nelle elezioni successive i bolscevichi
ottengono solo il 25% dei voti, ma sciolgono l’Assemblea
costituente. Il potere dei bolscevichi diventa una dittatura.

Dalla guerra civile all’Urss


I bolscevichi al potere firmano la pace con la Germania e
la Russia esce dalla Prima guerra mondiale. Poi decidono di
distribuire le terre ai contadini e di dare il controllo delle
fabbriche ai soviet. Il partito bolscevico decide di chiamarsi
“comunista” e sposta la capitale a Mosca. Tra il 1918
e 1920 scoppia una terribile guerra civile tra le armate
“bianche” degli oppositori della rivoluzione e l’Armata
rossa dei comunisti. Alla fine l’Armata rossa vince e nel
1922 nasce l’Urss (Unione delle Repubbliche Socialiste
Sovietiche), guidata con pieni poteri dal Partito comunista.

L’IMPARAFACILE
28

quando? febbraio 1917


LA RIVOLUZIONE RUSSA

ZAR NICOLA II ABDICA quindi


POPOLO MANIFESTA per
CONTRO GOVERNO
IMPARO CON LA MAPPA

e si forma
PROBLEMI
GOVERNO ECONOMICI
REPUBBLICANO E SOCIALI
PROVVISORIO

affiancato da
RIVOLUZIONE BOLSCEVICA ottobre 1917
SOVIET nel 1918
promuovono caratterizzata da firma
di i i i armistizio scoppia
GOVERNO RIVOLUZIONARIO
GUERRA
BOLSCEVICHI CIVILE
guidato da
MENSCEVICHI RUSSIA ESCE
LENIN DA PRIMA GUERRA tra
MONDIALE

che ARMATA ARMATA


impone ROSSA BIANCA
gennaio 1918
DITTATURA esercito esercito
il potere è del PARTITO comunista dei sostenitori
DEL
COMUNISTA dello zar
PROLETARIATO
La r i volu z i o n e ru s s a

SOVIETICO VINCE
6

29
6 La riv o luz ion e russa

DOMANDE E RISPOSTE

1 Qual è la situazione della Russia all’inizio del Novecento?


All’inizio del Novecento la Russia è un Paese arretrato. L’agricoltura è nelle mani di grandi
proprietari terrieri che non investono per renderla più moderna. I contadini sono
la maggioranza della popolazione e sono molto poveri. Anche l’industria è meno sviluppata
di quella dei Paesi dell’Europa occidentale. Ci sono industrie solo vicino alle grandi città
e dipendono dallo Stato o da investitori stranieri. Il potere è tutto nelle mani dello zar.

2 Che cosa accade in Russia nel 1905? Quali forze politiche si oppongono al potere
dello zar e vogliono cambiare il Paese?
Nel 1905 in Russia scoppia una rivolta contro lo zar e alcune forze politiche cercano di
cambiare il Paese. Sono:
• alcuni nobili ispirati da ideali liberali;
• parte della borghesia che forma il Partito costituzional-democratico;
• il Partito socialdemocratico, che è diviso in due fazioni: i menscevichi, che vogliono
ottenere alcune riforme, e i bolscevichi, che vogliono la rivoluzione violenta e il completo
cambiamento dell’economia e della politica. Alla guida dei bolscevichi c’è Lenin.
I bolscevichi sono molto forti nelle assemblee dei lavoratori delle fabbriche, dette soviet.

3 Quali sono le conseguenze sulla Russia della Prima guerra mondiale?


La Prima guerra mondiale costa alla Russia milioni di morti e buona parte delle truppe è
scontenta e pronta a ribellarsi. Anche la popolazione civile soffre la fame. Il potere dello
zar Nicola II si indebolisce.

4 Come avviene e quali conseguenze ha la rivoluzione di febbraio 1917?


Nel febbraio 1917 (secondo il calendario russo) scoppia una nuova ribellione a Pietrogrado,
la capitale della Russia. Lo zar è costretto a lasciare il trono. Il potere passa a un governo
provvisorio che decide di continuare la guerra e di arrivare a elezioni che stabiliscano
chi dovrà governare la Russia. Ma i bolscevichi sono contrari, perché vogliono creare in
Russia uno Stato comunista. Lenin proclama che se i bolscevichi conquisteranno il potere ci
saranno subito tre cambiamenti: la guerra finirà; le terre verranno distribuite ai contadini; le
fabbriche verranno dirette dai soviet.

5 Come avviene e quali sono le conseguenze della rivoluzione di ottobre 1917?


I bolscevichi diventano sempre più forti nelle due città più importanti, Pietrogrado e Mosca.
Il governo provvisorio, intanto, si indebolisce, perché la gente non sopporta la guerra che
continua e perché i partiti della borghesia, che lo sostengono, non vogliono riforme troppo
aperte ai diritti dei lavoratori. Nell’ottobre 1917 (secondo il calendario russo) i bolscevichi si
impadroniscono del potere con la forza.

6 Come rafforzano il loro potere i bolscevichi?


Lenin forma un governo con soli membri del suo partito. Poi si tengono le elezioni per
formare un’Assemblea costituente, dove si dovrà decidere il futuro del Paese. Ma alle
elezioni i bolscevichi ottengono solo il 25% dei voti. A vincere sono i socialisti rivoluzionari,
molto seguiti dai contadini e più moderati dei bolscevichi.

L’IMPARAFACILE
30
La r i volu z i o n e ru s s a 6

Per continuare la rivoluzione comunista, Lenin e i bolscevichi decidono di non rispettare


il risultato del voto. Sciolgono l’Assemblea costituente con la forza e impongono alla Russia
il proprio potere. Comincia quella che Lenin chiama la “dittatura del proletariato”.

7 Quali sono le prime decisioni dei bolscevichi al potere?


Dopo aver conquistato il potere i bolscevichi prendono alcune decisioni:
• la Russia esce dalla Prima guerra mondiale. I bolscevichi ottengono la pace con la
Germania rinunciando a vasti territori;
• il governo toglie le terre ai grandi proprietari e le distribuisce ai contadini;
• il controllo delle fabbriche passa ai soviet degli operai e degli impiegati;
• il partito bolscevico decide di chiamarsi “comunista”;
• la capitale passa da Pietrogrado a Mosca;
• lo zar Nicola II deve essere ucciso con tutta la sua famiglia.

8 Perché scoppia e quali esiti ha la guerra civile tra il 1918 e il 1922?


In Russia scoppia la guerra civile perché i bolscevichi hanno conquistato e rafforzato il loro
potere, ma ci sono ancora molti che si oppongono a questa situazione. Contro i bolscevichi
combattono le armate “bianche”, sostenute da democratici, proprietari terrieri, nobili
e ufficiali rimasti fedeli agli zar. Queste armate ricevono l’aiuto di molti Paesi stranieri,
che non vogliono che la rivoluzione comunista si diffonda.
I comunisti rispondono organizzando un esercito detto “Armata rossa”. Dopo anni di
combattimenti, nel 1922 i comunisti vincono la guerra.

9 Quali conseguenze ha la guerra civile sull’economia e sulla politica nella Russia


comunista?
Durante gli anni della guerra civile il governo comunista assume il controllo di tutte le
attività economiche. Le fabbriche, i trasporti, il commercio, l’agricoltura appartengono allo
Stato. Viene abolita la proprietà privata. Per imporre il suo controllo lo Stato comunista
soffoca con la violenza ogni protesta e organizza una polizia segreta, la Ceka, che ha il
compito di arrestare e punire tutti gli oppositori.

10 Che cos’è l’Internazionale comunista? Perché il Partito comunista russo la dirige?


L’Internazionale comunista (detta in forma abbreviata Comintern) è l’organizzazione che
riunisce i partiti comunisti di molti Paesi. Questa organizzazione nasce nel 1919 e il Partito
comunista russo la dirige perché la Russia è il primo Paese in cui la rivoluzione ha avuto
successo e i comunisti sono al potere.

11 Che cos’è l’Urss?


Nel 1922, dopo aver vinto la guerra civile, i comunisti riorganizzano la Russia. Nasce così
l’Urss, cioè l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. L’Urss è uno Stato federale, cioè
è composto da diverse repubbliche che hanno una certa autonomia. In realtà, in ogni repubblica
che fa parte dell’Urss i comunisti hanno il potere e su tutte le repubbliche domina il Soviet
supremo, cioè il Parlamento di Mosca. Nel Soviet supremo siedono i rappresentanti eletti dal
popolo, ma l’unico partito ammesso alle elezioni è il Partito comunista.

31
7 Il dopoguerra
e il fascismo
IMPARO CON LE IMMAGINI
In Italia si impone il fascismo
Negli anni successivi alla Prima guerra mondiale in
tutta Europa le popolazioni affrontano una pesante
crisi economica e sociale. Anche in Italia ci sono gravi
problemi: disoccupazione e povertà. Queste sofferenze
provocano proteste e scioperi. Una parte degli operai

una rivoluzione comunista come in Russia. I partiti


politici non riescono a governare. Nel 1922 Benito
Mussolini, alla guida del Partito fascista, conquista
il potere con la marcia su Roma.

Mussolini impone la dittatura fascista


Nel 1924 i fascisti vincono le elezioni con brogli e violenze.
Mussolini abolisce tutti i partiti tranne il Partito fascista.
Poi cancella la libertà di stampa e il diritto allo sciopero.
Infine, cambia la Costituzione e assume tutti i poteri
dello Stato nelle sue mani. Tutti gli oppositori dei fascisti
vengono incarcerati o esiliati. Comincia così l’era del
regime fascista. Mussolini controlla la politica ed anche
l’economia. L’Italia deve diventare un Paese autosufficiente
con l’aumento della produzione di grano, la bonifica delle
zone paludose e l’aumento del valore della lira.

Il fascismo controlla la società


Il Partito fascista controlla tutta la società. I ragazzi
e i giovani sono obbligati a entrare in organizzazioni dove
ricevono un addestramento militare. I fascisti controllano
il lavoro, la scuola, la cultura, lo sport e il tempo libero.
Nel 1929 Mussolini firma i Patti lateranensi e pone fine
alle tensioni tra lo Stato e la Chiesa. L’Italia conquista
l’Etiopia e subisce la condanna della Società delle nazioni.
Peggiorano i rapporti con Francia e Gran Bretagna.
Mussolini decide allora di allearsi con la Germania di
Hitler e nel 1938 introduce in Italia le leggi razziali
contro gli ebrei.

L’IMPARAFACILE
32

dove? quando? nel primo


L’AVVENTO DEL FASCISMO dopoguerra
in ITALIA
chi?

CRISI ECONOMICA MOVIMENTO dei


IMPARO CON LA MAPPA

TENSIONI POLITICHE favorito da FASCI DI vuole ristabilire


SCONTRI SOCIALI COMBATTIMENTO VIOLENZA delle
ORDINE SOCIALE con SQUADRE di
nel 1919 fondato da CAMICIE NERE

BENITO MUSSOLINI

che

nel 1921 nel 1922 nel 1924 nel 1925

trasforma
MARCIA su ROMA VINCE LE instaura
FASCI ELEZIONI
DI COMBATTIMENTO DITTATURA
ricorrendo a
in
VIOLENZE e BROGLI
PARTITO NAZIONALE FASCISTA denunciati da
vuole creare per formare
GIACOMO MATTEOTTI che viene assassinato
STATO FORTE GOVERNO
I l d opog u er r a e i l f as c i s m o
7

33
dove? IL REGIME FASCISTA quando? 1925-1943
in ITALIA
A
a scuola OPERA
EDUCAZIONE DEI GIOVANI con NAZIONALE
nel tempo libero BALILLA
DOTTRINA PROPAGANDA
impone attraverso
FASCISTA ISCRIZIONE OBBLIGATORIA AL PARTITO
REPRESSIONE dell’OPPOSIZIONE
nel 1929 con PATTI LATERANENSI si garantisce APPOGGIO
DELLA CHIESA
POLITICA nel costituisce IMPERO COLONIALE FASCISTA (Eritrea, Somalia, Etiopia)
in 1936
ESTERA
nel 1936 stipula ALLEANZA CON GERMANIA
I l dopoguerr a e il fasc ismo

realizza OPERE PUBBLICHE


IMPARO CON LA MAPPA

POLITICA
in
ECONOMICA BATTAGLIA DEL GRANO
aiuta AGRICOLTURA con
BONIFICA DI PALUDI

L’IMPARAFACILE
aiuta INDUSTRIA con PROTEZIONISMO
7

34
I l d opog u er r a e i l f as c i s m o 7
DOMANDE E RISPOSTE

1 Qual è la situazione economica dell’Europa negli anni successivi alla Prima


guerra mondiale?
Negli anni successivi alla Prima guerra mondiale tutti i Paesi d’Europa devono affrontare una
grave crisi economica e sociale. Le industrie che lavoravano per produrre le armi davano
lavoro a tutti, mentre ora non c’è più bisogno di rifornire gli eserciti di armi, vestiti e altri
beni. La produzione diminuisce e non tutti i giovani che tornano dalla guerra trovano lavoro.
Si diffonde la disoccupazione e crescono i prezzi del cibo e di altri prodotti indispensabili.

2 Qual è la situazione economica dell’Italia in questi anni?


La crisi degli anni successivi alla Prima guerra mondiale colpisce anche i Paesi vincitori. In
Italia soffrono in molti:
• i contadini. Quelli del Nord sono troppo numerosi per il lavoro nelle grandi aziende
agricole; quelli del Sud sperano inutilmente nella distribuzione delle terre, promessa
durante la guerra;
• gli operai. La disoccupazione aumenta e gli Stati Uniti riducono il numero di coloro che
possono emigrare e lavorare nelle loro fabbriche;
• tutte le famiglie. Il prezzo del cibo aumenta di oltre il 50% tra il 1919 e il 1920.

3 Qual è la situazione politica dell’Italia dopo la guerra e che cosa accade nel
“biennio rosso”?
Dopo la guerra l’Italia è divisa tra i principali partiti. Nel 1919 nasce il Partito popolare,
che raccoglie il voto dei cattolici. Nelle elezioni del 1919 né i socialisti, né i cattolici, né i
liberali ottengono la maggioranza e l’Italia non ha un governo stabile.
Nel 1921 i socialisti che vogliono la rivoluzione si staccano dal partito e fondano il Partito
comunista. Molti operai e contadini guardano alla rivoluzione comunista in Russia e nel
biennio tra il 1919 e il 1920 in tutta Italia c’è un’ondata di scioperi dei lavoratori, tanto che
si parla di “biennio rosso”.

4 Quale personaggio guida la nascita del Partito nazionale fascista? Quali sono le
idee del nuovo partito?
Nel clima di insoddisfazione e paura degli anni dopo la Prima guerra mondiale, Benito
Mussolini, un ex-socialista, fonda i Fasci italiani di combattimento. Nel 1921 questo
movimento diventa il Partito nazionale fascista. I fascisti sono anticomunisti e nazionalisti.
Combattono con la violenza contro gli scioperi dei lavoratori e protestano perché l’Italia
non ha ottenuto dalla vittoria tutto ciò che doveva ottenere. Essi, come altri, parlano infatti
di “vittoria mutilata”, perché gli alleati non hanno concesso all’Italia la Dalmazia.

5 Perché i fascisti ottengono molto successo?


I fascisti ottengono molto successo perché la borghesia, gli industriali e i grandi proprietari
terrieri hanno paura del comunismo e temono che in Italia avvenga una rivoluzione come in
Russia. Perciò appoggiano Mussolini e i fascisti, che attaccano con la violenza i partiti e i
sindacati dei lavoratori e vogliono imporre l’ordine con la forza.
Un altro motivo del successo dei fascisti è che tutti gli altri partiti restano divisi tra loro.
Cattolici, liberali e socialisti non riescono a unirsi contro i fascisti.

35
7 I l dopoguerr a e il fasc ismo

DOMANDE E RISPOSTE

6 Che cos’è la marcia su Roma e quali sono le sue conseguenze?


La marcia su Roma avviene nell’ottobre del 1922. Mussolini decide di far cadere il debole
governo liberale e invia a Roma circa 50000 “camicie nere”, cioè fascisti in divisa pronti alla
violenza. Il re Vittorio Emanuele ha paura del comunismo e invece di ordinare all’esercito di
contrastare i fascisti convoca a Roma Mussolini e lo incarica di formare un nuovo governo.

7 Come nasce il regime fascista?


Mussolini mostra subito di voler imporre una dittatura. Nel 1924 il Partito fascista vince le
elezioni con violenze e imbrogli. I fascisti uccidono il socialista Giacomo Matteotti, che ha
denunciato le loro violenze.
Tra il 1925 e il 1926 Mussolini introduce una serie di leggi dette fascistissime: abolisce la
libertà di stampa; scioglie i partiti politici, a eccezione di quello fascista; abolisce il diritto
di sciopero; mette fuori legge le organizzazioni sindacali.

8 Quali sono i poteri di Mussolini?


Mussolini ha tutti i poteri. Guida il governo senza dover rispondere al Parlamento; crea
anche un tribunale speciale incaricato di perseguitare tutti gli oppositori al regime.

9 Qual è il rapporto tra il regime fascista e l’economia?


Il regime fascista non guida solo la politica, ma anche l’economia. Lo Stato decide che cosa
bisogna produrre e quali sono gli obiettivi dell’agricoltura, dell’industria e della finanza.
Mussolini vuole che l’Italia diventi autonoma dalle economie degli altri Paesi, un obiettivo
che viene detto “autarchia”. Per l’autonomia Mussolini impone la “battaglia del grano”,
cioè l’aumento della produzione di cereali, e la “bonifica integrale”, cioè l’aumento delle
terre coltivabili. Le industrie ottengono finanziamenti e ordini dallo Stato. Inoltre, Mussolini
impone la rivalutazione della lira, anche se questo danneggia le esportazioni di prodotti
italiani all’estero.

10 Quali sono i rapporti tra il fascismo e la vita degli italiani?


Il fascismo controlla ogni aspetto della vita sociale: il lavoro, la cultura, lo sport e il tempo
libero. Mussolini usa ogni mezzo per la propaganda, a cominciare dalla radio e dal cinema.
I giovani sono costretti a far parte di organizzazioni fasciste dove ricevono un’educazione
militare. Anche i rapporti con la Chiesa vengono regolati: i Patti lateranensi del 1929
pongono fine al lungo periodo di conflitto tra Chiesa e Stato.

11 Qual è la politica estera di Mussolini?


L’Italia fascista diventa un modello in Europa per tutti i Paesi in cui le classi sociali più
ricche temono il comunismo e scelgono la dittatura. Nel 1933 i nazisti si impadroniscono del
potere in Germania. Regimi autoritari o fascisti si impongono anche in Portogallo, in Spagna,
in Austria, in Romania, in Polonia e in Grecia.
Mussolini riprende l’espansione coloniale dell’Italia. Nel 1936 conquista l’Etiopia e questo
provoca la reazione della Francia e della Gran Bretagna. Mussolini si avvicina quindi alla
Germania di Hitler e stinge un’alleanza detta Asse Roma-Berlino. Nel 1938 anche in Italia
vengono introdotte leggi contro gli ebrei, dette “leggi razziali”.

L’IMPARAFACILE
36
8 L’Unione Sovietica
di Stalin
IMPARO CON LE IMMAGINI
Stalin prende il potere nell’Urss
Nel 1922 in Russia termina la guerra civile e il Partito
comunista rafforza il suo potere. Il Paese, però,
è ridotto alla fame. Lenin rinuncia al pieno controllo
dello Stato sull’agricoltura e sulle industrie.
I contadini possono tenere per sé una parte del raccolto
e venderla sul mercato ed è ammessa la proprietà
privata delle piccole aziende. Questa “Nuova politica
economica” cessa alla morte di Lenin, nel 1924.
Subito si scatena la lotta per la sua successione. I due
principali dirigenti del Partito comunista sono Trockij
e Stalin. Stalin si impone; Trockij va in esilio.

Stalin impone lo sviluppo dell’industria


Stalin guida l’Unione Sovietica con pieni poteri. La sua è
una dittatura. Nel Paese la propaganda impone il culto della
sua personalità. Stalin vuole che l’Unione Sovietica diventi
una potenza industriale per recuperare il ritardo di sviluppo
rispetto ai Paesi capitalisti. Egli impone dunque all’Urss lo
sviluppo delle industrie anche a prezzo di grandi sacrifici.
Tutta l’economia deve realizzare gli obiettivi decisi dallo
Stato e fissati nei piani economici quinquennali.
I piani hanno successo: l’industria pesante si sviluppa,
anche se l’industria dei beni di consumo rimane arretrata.

Il terrore staliniano e i gulag


Stalin rafforza il suo potere con il controllo della
polizia politica sulla vita dei cittadini. Prima perseguita
i proprietari terrieri, i kulaki, e li fa deportare e
uccidere. Dal 1934, colpisce quasi tutti gli altri capi
del Partito comunista perché non sono d’accordo
con lui sulle decisioni da prendere. Comincia così un
lungo periodo di terrore: tutti possono essere accusati
di essere nemici dello Stato e venire arrestati e
condannati all’esilio nei campi di lavoro forzato, detti

37
DA LENIN A STALIN
in RUSSIA
nel 1921 nel 1924 dal 1928
LENIN MUORE STALIN
LENIN
promuove
quindi impone
NEP STALIN DITTATURA
N
politica sale al Polizia politica
economica
POTERE con pieni poteri
in economia
favorisce Massacro dei kulaki
Incentiva Condanna dei capi
L’Unio ne S oviet ic a di S t alin

industrializzazione del Partito comunista


SVILUPPO CONTADINI
IMPARO CON LA MAPPA

PICCOLA PROPRIETARI Abolisce


IMPRESA TERRIERI proprietà privata Deportazione di milioni
di cittadini nei gulag
Sopprime

L’IMPARAFACILE
libero mercato
8

38
L’ U ni one Sovi et i c a d i S t al i n 8
DOMANDE E RISPOSTE

1 Qual è la situazione economica della Russia dopo la guerra civile e cosa fa Lenin
per migliorare la situazione?
Dopo la guerra civile la Russia è un Paese povero dove manca il cibo per tutti i cittadini.
Lenin decide di avviare la Nep, cioè la “Nuova politica economica”. La Nep è un sistema
misto tra economia comunista e economia capitalista:
• i contadini possono possedere i loro terreni e vendere una parte del raccolto;
• la proprietà privata è limitata, ma è ammessa. I proprietari delle aziende più piccole
possono mantenere il possesso delle loro aziende. Solo quelle più grandi diventano
proprietà dello Stato;
• lo Stato controlla le banche, il commercio con l’estero e i trasporti.

2 Che cosa accade alla morte di Lenin?


Lenin muore nel 1924. Subito si scatena la lotta per la sua successione alla guida del Partito
comunista e dello Stato. I due principali contendenti sono Trockij e Stalin.
• Trockij vuole portare la rivoluzione comunista in tutti i Paesi del mondo.
• Stalin vuole rafforzare lo Stato comunista solo in Unione Sovietica.
Stalin riesce a sconfiggere Trockij, lo costringe a emigrare e poi lo fa uccidere.

3 Quali sono le caratteristiche del potere di Stalin sullo Stato sovietico?


Stalin elimina tutti coloro che non sono d’accordo con lui nel Partito comunista e nello
Stato. In poco tempo egli assume tutti i poteri e impone una dittatura personale. La radio,
il cinema e la stampa esaltano le sue decisioni e tutti devono partecipare al culto della sua
personalità.

4 Qual è il principale obiettivo politico di Stalin?


Stalin vuole che l’Unione Sovietica diventi una potenza industriale. In questo modo egli
vuole recuperare il ritardo del suo Paese rispetto ai Paesi capitalisti.

5 Che cosa fa Stalin per raggiungere il suo obiettivo?


Per raggiungere il suo obiettivo Stalin impone il controllo assoluto dello Stato sull’economia.
Egli abbandona la Nep di Lenin. Lo sviluppo dell’economia in ogni settore viene fissato
dallo Stato nei piani quinquennali, che tutti devono rispettare. Il primo piano quinquennale
riguarda l’agricoltura.

6 Che cosa stabilisce per l’agricoltura il primo piano quinquennale?


Con il primo piano quinquennale Stalin fa diventare tutte le terre coltivabili proprietà dello
Stato. I contadini diventano membri di cooperative e lavorano per lo Stato. Tutti i piccoli
proprietari terrieri, i kulaki, perdono le loro proprietà. Circa un milione di kulaki vengono
deportati nei campi di lavoro forzato con le loro famiglie e perdono la vita.

39
8 L’Unio ne S oviet ic a di S t alin

DOMANDE E RISPOSTE

7 Qual è l’esito dei piani quinquennali nell’industria?


I piani quinquennali portano a un grande sviluppo dell’industria e ad alcuni successi:
• si sviluppano soprattutto le industrie “pesanti”: la siderurgia e l’industria mineraria;
• nascono settori industriali nuovi, che producono macchine per l’agricoltura, macchine per
le fabbriche e aerei;
• le industrie assumono tutta la forza lavoro e la disoccupazione scompare quasi
completamente;
• si sviluppa l’industria delle armi, per dare all’Urss un esercito potente.

8 Quali sono, però, i limiti dello sviluppo industriale sovietico?


Lo sviluppo industriale sovietico ha forti limiti. Il limite principale è che l’industria sovietica
produce molto acciaio e macchine per la produzione agricola e industriale, ma produce pochi
beni per la vita quotidiana dei cittadini: abbigliamento, elettrodomestici, automobili. Questi
sono i “beni di consumo” che i cittadini sovietici hanno a disposizione in quantità molto
inferiore a quella disponibile per i cittadini dei Paesi capitalisti.

9 Che cos’è il terrore staliniano e quali sono le sue conseguenze?


Stalin mantiene e rafforza il suo potere perseguitando i suoi nemici politici. Egli controlla la
vita dei cittadini con la potente polizia segreta. Elimina tutti i dirigenti del Partito comunista
che hanno opinioni diverse dalla sua sull’economia e sulla società. Elimina i kulaki che si
oppongono alla collettivizzazione delle terre. Elimina migliaia di cittadini comuni accusati di
essere nemici dello Stato.
Queste persecuzioni prendono il nome di “terrore staliniano”. Le conseguenze di questa
politica sono terribili: le vittime sono milioni e il potere di Stalin diventa illimitato.

10 Che cosa sono i gulag?


I gulag sono i campi di lavoro forzato dove vengono rinchiusi i nemici dello Stato sovietico.
Qui essi vivono in condizioni terribili e la maggior parte muore. Negli anni del potere di
Stalin milioni di persone muoiono nei gulag.

L’IMPARAFACILE
40
9 La crisi del 1929
e il nazismo
IMPARO CON LE IMMAGINI
La crisi economica del 1929 e il New Deal
Verso la metà degli anni venti l’economia dell’Europa si
riprende. A sostenere la crescita sono gli Stati Uniti.
Ma nel 1929 proprio negli Stati Uniti scoppia una grave
crisi: le fabbriche continuano a produrre merci, ma chi
le può acquistare lo ha già fatto e perciò le vendite
calano. Di conseguenza molte industrie falliscono e sale
la disoccupazione. La crisi coinvolge anche l’Europa. Nel
1932 il presidente americano Roosevelt affronta la crisi
con il New Deal, il “nuovo corso”. Lo Stato avvia grandi
opere pubbliche e dà lavoro ai disoccupati.

Hitler prende il potere in Germania


Dopo la Prima guerra mondiale la Germania deve
affrontare una pesante situazione economica. Nel 1929 la
situazione peggiora per la crisi degli Stati Uniti che fin
qui hanno sostenuto la ripresa dell’economia. In Germania
si diffondono la povertà e le proteste dei lavoratori.
Molti sostengono il Partito nazionalsocialista (o nazista),
guidato da Adolf Hitler. I nazisti sono nazionalisti e nemici
del comunismo e della democrazia. Nel gennaio del 1933
Hitler diventa capo del governo e in poco tempo prende
tutto il potere, abolisce i partiti e impone la dittatura.

La Germania nazista
Il regime di Hitler usa stampa, radio e cinema per
convincere i cittadini a condividere le idee del nazismo.
I giovani sono obbligati a far parte delle organizzazioni
naziste. Il regime assume la guida dell’economia. Lo
Stato avvia opere pubbliche, sostiene le industrie di armi
e l’industria automobilistica e in questo modo risolve il
problema della disoccupazione. La propaganda nazista
è molto violenta contro gli ebrei. Gli ebrei non sono
più considerati cittadini tedeschi e cominciano a essere
perseguitati. Germania e Italia sono alleate e spingono il
mondo verso la guerra.

41
dove? LA CRISI DEL 1929 quando?
negli STATI UNITI dal 1929 al 1935
e poi in EUROPA
STATI UNITI STATI UNITI STATI UNITI
NEGLI ANNI VENTI NEL 1929 DAL 1932
CRISI ANCHE PRESIDENTE
SOSTEGNO IN EUROPA ROOSEVELT
ALLE
ECONOMIE
EUROPEE alta produzione DISOCCUPAZIONE mercato che NEW DEAL
delle industrie POVERTÀ acquista
benessere meno prodotti Lo Stato
PROTESTE
La crisi del 1929 e il na z ismo

investimenti sovrapproduzione dà lavoro


SOCIALI
in Borsa con opere
crollo della Borsa
IMPARO CON LA MAPPA

pubbliche
chiusura
delle fabbriche Lo Stato
aiuta i poveri
disoccupazione

L’IMPARAFACILE
9

42

in GERMANIA dove? IL REGIME NAZISTA quando? 1933-1945

chi?
SA
CRISI ECONOMICA
favorito da PARTITO NAZISTA che ricorre a VIOLENZA con
MALCONTENTO SOCIALE
IMPARO CON LA MAPPA

SS

fondato da

ADOLF HITLER

che
controlla OGNI ASPETTO
DELLA SOCIETÀ

attua FORTE
nel 1923 l 1933 l 1934 PROPAGANDA

tenta è nominato diventa


trasforma GERMANIA
COLPO DI STATO CANCELLIERE CAPO DELLO STATO IN POTENZA
MILITARE
che fallisce instaura proclama nascita del
applica POLITICA
REGIME ASSOLUTO RAZZIALE
TERZO REICH
E VIOLENTO ANTISEMITA
La cr i si d el 1 9 2 9 e i l n az i s m o
9

43
9 La crisi del 1929 e il na z ismo

DOMANDE E RISPOSTE

1 Qual è la situazione dell’economia degli Stati Uniti e dell’Europa negli anni


venti?
Negli anni venti l’economia americana è in pieno sviluppo. Le industrie producono molti
beni. La popolazione vive un periodo di benessere e acquista molti prodotti. I risparmiatori
hanno fiducia nel futuro e investono in Borsa nei titoli delle aziende. Anche in Europa c’è
una ripresa dell’economia. Questa ripresa è legata all’economia americana.

2 Che cosa accade nell’ottobre del 1929?


Il 24 ottobre 1929, nella Borsa di Wall Street, a New York, il valore delle aziende crolla
improvvisamente e comincia un periodo di grave crisi.

3 Quali sono le cause e le conseguenze della crisi del 1929?


La crisi del 1929 scoppia perché le industrie ormai producono più beni di quanti il mercato
può acquistare. Questa sovrapproduzione rimane invenduta e le aziende sono costrette
a chiudere. Falliscono anche molte banche, che hanno investito nelle aziende. Molti
risparmiatori perdono i loro soldi. La chiusura delle aziende provoca un forte aumento della
disoccupazione e della povertà. La gente comune non ha più soldi per acquistare i prodotti
delle fabbriche e la crisi peggiora.
La crisi comincia negli Stati Uniti, ma coinvolge anche l’Europa.

4 Chi e con quali provvedimenti riesce ad affrontare la crisi negli Stati Uniti?
Nel 1932 Roosevelt diventa presidente degli Stati Uniti. Egli decide di affrontare la crisi con
una serie di provvedimenti detta New Deal, cioè “nuovo corso”. Il New Deal si basa su due
punti:
• l’intervento dello Stato in economia. Lo Stato avvia una serie di opere pubbliche
per dare lavoro ai disoccupati;
• il sostegno dello Stato a favore dei lavoratori. Roosevelt introduce il salario minimo
per tutti, la libertà per i sindacati, la riduzione delle ore di lavoro.
Con queste riforme a poco a poco l’economia degli Stati Uniti riparte.

5 Qual è la situazione della Germania dopo la Prima guerra mondiale?


Dopo la Prima guerra mondiale la Germania è un Paese sconfitto e diviso dalle lotte sociali.
La Germania deve pagare le spese di guerra ai Paesi vincitori e l’economia si riprende
a fatica. La Germania diventa una repubblica, ma le nuove istituzioni sono deboli. Tra gli
operai si diffonde la protesta e molti guardano all’esempio della rivoluzione comunista in
Russia. La borghesia, gli industriali e i proprietari terrieri temono la rivoluzione e vogliono
un governo forte.

6 Quali sono le conseguenze sulla Germania della crisi del 1929?


Le conseguenze sulla Germania della crisi del 1929 sono molto gravi. Negli anni precedenti
gli Stati Uniti hanno sostenuto la ripresa dell’economia tedesca, ma ora il loro aiuto viene
a mancare. In Germania si diffondono la disoccupazione e la povertà.

L’IMPARAFACILE
44
La cr i si d el 1 9 2 9 e i l n az i s m o 9

7 Nel 1933 il Partito nazista prende il potere in Germania. Chi sono i nazisti
e come riescono ad avere successo?
Il Partito nazionalsocialista – di solito abbreviato in “nazista” – è un partito che ha tre
caratteristiche:
• un fortissimo nazionalismo e quindi la volontà di rivincita dopo la sconfitta della Prima
guerra mondiale;
• il razzismo, in primo luogo contro gli ebrei;
• la lotta violenta contro il socialismo e la democrazia.
Il capo del partito nazista è Adolf Hitler. Hitler riesce a convincere la maggioranza dei
tedeschi che con la forte guida del suo partito la Germania eviterà la rivoluzione comunista
e tornerà a essere una grande potenza. I nazisti vincono le elezioni e nel 1933 Hitler
diventa cancelliere, cioè capo del governo.

8 Come si impone sulla Germania la dittatura di Hitler?


Da cancelliere Hitler si impadronisce di tutti i poteri. Scioglie tutti i partiti politici, tranne
quello nazista, e i sindacati. Diventa capo dell’esercito e assume il titolo di Führer,
che significa “guida” e “condottiero”. I nazisti prendono il controllo di tutto lo Stato
e schiacciano gli oppositori con la violenza delle SS, una milizia fedelissima a Hitler.

9 Qual è il ruolo della propaganda nel regime nazista? Contro quali categorie si
scatena l’odio dei nazisti?
Il regime di Hitler usa stampa, radio e cinema per istruire i cittadini e convincerli a
condividere le idee del nazismo. I giovani sono obbligati a far parte delle organizzazioni
naziste. La propaganda nazista è feroce soprattutto contro gli ebrei, accusati di non essere
veri cittadini tedeschi. Gli ebrei vengono emarginati e poi perseguitati con violenza.

10 Qual è la politica economica del regime nazista?


Il regime nazista interviene nell’economia. Lo Stato costruisce opere pubbliche e sostiene lo
sviluppo dell’industria automobilistica e dell’industria degli armamenti. In questo modo si
risolve il problema della disoccupazione e l’economia riparte.

11 Qual è la politica estera del regime nazista e quali sono le sue conseguenze?
Il regime nazista ha una politica estera molto aggressiva. Hitler si allea con l’Italia fascista
di Mussolini e insieme sostengono la conquista del potere di Francisco Franco in Spagna.
Hitler afferma che il popolo tedesco ha diritto a conquistare nuovi territori per avere il suo
“spazio vitale”. Hitler unisce alla Germania l’Austria e parte della Cecoslovacchia, ma queste
conquiste non gli bastano e l’Europa si avvia verso una nuova guerra mondiale.

45
10 La Seconda guerra
mondiale
IMPARO CON LE IMMAGINI

La prima fase della guerra


Il 1° settembre 1939 Hitler invade la Polonia. Comincia
la Seconda guerra mondiale. In pochi mesi la Germania
occupa la Norvegia, il Belgio, la Danimarca, i Paesi Bassi
e la Francia e bombarda la Gran Bretagna. Nel giugno
1940 anche Mussolini entra in guerra al fianco di Hitler.
La Germania occupa la Iugoslavia e la Grecia e combatte a
fianco dell’Italia in Africa settentrionale. Nel giugno 1941
Hitler invade la Russia. Il 7 dicembre 1941 i giapponesi
bombardano la flotta americana nel Pacifico e gli Stati
Uniti entrano in guerra.

La sconfitta della Germania e del Giappone


Nel 1942 i successi dell’Asse (Germania, Italia e Giappone)
terminano. Gli Alleati (Stati Uniti, Regno Unito, Unione
Sovietica) guadagnano terreno. Gli inglesi vincono in
Africa settentrionale. I russi fermano l’avanzata nemica
a Stalingrado. Nel 1943 gli Alleati sbarcano in Sicilia e
una parte dell’Italia si arrende e comincia a combattere
al loro fianco. Mussolini continua invece a guidare l’Italia
settentrionale al fianco dei nazisti. Nel 1944 gli Alleati
sbarcano in Normandia e liberano la Francia. Poi, nella
primavera del 1945, invadono la Germania e la occupano.
Il 6 e il 9 agosto 1945 gli Stati Uniti colpiscono le città
giapponesi di Hiroshima e Nagasaki con la bomba atomica.
Il Giappone si arrende.

Il genocidio degli ebrei d’Europa


Mentre occupa gran parte d’Europa, la Germania di Hitler
sfrutta i Paesi sottomessi. Molti prigionieri e parte delle
popolazioni sono costretti a lavorare per sostenere lo sforzo
dell’esercito tedesco. Hitler ordina l’eliminazione degli
ebrei d’Europa. Gli ebrei perdono tutti i loro beni e vengono
arrestati. A milioni vengono rinchiusi nei campi di sterminio
e uccisi, insieme a zingari e oppositori del regime nazista.
Le vittime sono circa 6 milioni.

L’IMPARAFACILE
46

LA SECONDA GUERRA
MONDIALE

1-9-1939 GERMANIA occupa POLONIA INIZIO DELLA GUERRA


IMPARO CON LA MAPPA

DANIMARCA - NORVEGIA - FRANCIA -


1940 GERMANIA occupa
PAESI BASSI - BELGIO

8-12-1941 STATI UNITI entrano IN GUERRA con GRAN BRETAGNA e FRANCIA

EGITTO
ottobre 1942- subisce in
ASSE (Germania-Italia-Giappone) SCONFITTE RUSSIA
febbraio 1943
OCEANO
PACIFICO
8-9-1943 ITALIA firma ARMISTIZIO CON ALLEATI (Usa, Regno Unito, Urss)

6-6-1944 ALLEATI sbarcano in NORMANDIA

7-5-1945 GERMANIA firma RESA

6-8-1945 STATI UNITI lanciano BOMBA ATOMICA su GIAPPONE


La Second a g u er ra m o n d i al e

47
10
10 La Se con da guer r a mondia le

DOMANDE E RISPOSTE

1 Quando ha inizio la Seconda guerra mondiale? Per quale motivo scoppia la guerra?
La Seconda guerra mondiale comincia il 1° settembre 1939. In questo giorno la Germania di
Hitler invade la Polonia e questo provoca la reazione della Francia e della Gran Bretagna.
L’invasione della Polonia è l’ultima di una serie di azioni volute da Hitler per ampliare il
territorio della Germania: nel 1938 aveva occupato l’Austria e parte della Cecoslovacchia.

2 Quali sono le vittorie della Germania nella prima fase della guerra?
In pochi mesi i tedeschi occupano la Polonia, la Danimarca e la Norvegia. Poi invadono
il Belgio e l’Olanda. Nel giugno del 1940 anche la Francia si deve arrendere.

3 Perché l’esercito tedesco si dimostra superiore agli avversari in Europa?


L’esercito tedesco è superiore perché usa bene le nuove armi che permettono di combattere
guerre rapide ed efficaci: l’aviazione e i carri armati.

4 Quando l’Italia entra in guerra? Con quali risultati?


Nei primi mesi della guerra Mussolini rimane neutrale perché l’Italia non è pronta per
combattere. Ma quando vede che la Germania è vittoriosa decide di entrare in guerra
il 10 giugno 1940.
L’esercito italiano attacca gli inglesi in Africa settentrionale, ma viene sconfitto. Anche
l’attacco alla Grecia fallisce. Di conseguenza la Germania deve intervenire in Africa e anche
nei Balcani e Mussolini comincia a perdere la fiducia degli italiani.

5 Quale nazione riesce a resistere alla potenza tedesca?


Dopo la sconfitta della Francia, la Gran Bretagna affronta da sola l’attacco della Germania.
Hitler ordina il bombardamento delle città inglesi. Gli inglesi subiscono gravi danni e perdite,
ma l’aviazione inglese reagisce e riesce a respingere gli aerei tedeschi. Hitler deve rinunciare
al progetto di invadere l’Inghilterra.

6 Che cosa accade nel 1941?


Nel giugno 1941 Hitler decide di attaccare l’Unione Sovietica. Egli vuole conquistare tutta
l’Europa orientale. L’avanzata dei tedeschi nei primi mesi è molto rapida.
Sempre nel 1941, il Giappone, alleato della Germania e dell’Italia, attacca a sorpresa le navi
degli Stati Uniti nella base di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. Di conseguenza gli Stati Uniti
entrano in guerra contro il Giappone e contro i suoi alleati.

7 Che cosa accade alle popolazioni e agli ebrei nei Paesi occupati dai nazisti?
La Germania sfrutta le risorse dei Paesi occupati per sostenere il proprio esercito e la propria
economia. Molti prigionieri e anche cittadini comuni sono costretti a lavorare per i tedeschi.
I nazisti sono particolarmente feroci con gli ebrei, gli zingari e tutti gli oppositori politici.
Queste persone sono arrestate e deportate nei lager, i campi di prigionia costruiti in Germania
e nell’Europa occupata. Nei lager i prigionieri sono costretti ai lavori forzati o uccisi. Nei
lager muoiono decine di migliaia di persone e circa 6 milioni di ebrei.

L’IMPARAFACILE
48
La Second a g u er ra m o n d i al e 10

8 Perché nel 1942 la guerra ha una svolta?


Dal 1942 la guerra ha una svolta perché le vittorie dell’Asse (Germania, Italia e Giappone) si
interrompono e gli Alleati (Stati Uniti, Regno Unito, Unione Sovietica) riguadagnano terreno.
Gli inglesi sconfiggono tedeschi e italiani in Africa settentrionale. I russi resistono e vincono
nella battaglia di Stalingrado; tedeschi e italiani cominciano a ritirarsi anche su questo
fronte.
In Estremo Oriente gli Stati Uniti ottengono le prime vittorie contro i giapponesi.

9 Che cosa accade in Italia nel 1943?


Nel luglio 1943 gli Alleati sbarcano in Sicilia e cominciano a risalire la penisola. Il 25
luglio 1943 Mussolini perde il potere e viene arrestato. L’8 settembre il governo italiano
firma l’armistizio con gli Alleati, ma questo provoca la reazione dei tedeschi, che occupano
l’Italia centrale e settentrionale. Hitler mette Mussolini a capo della parte d’Italia ancora in
mano ai fascisti e gli Alleati devono liberare lentamente l’Italia con durissimi combattimenti,
aiutati dai partigiani italiani.

10 Che cosa accade nel 1944?


Il 6 giugno 1944 americani e inglesi sbarcano in Normandia e cominciano a liberare la
Francia per poi avanzare verso il territorio tedesco. Intanto anche i russi avanzano verso la
Germania da est.

11 Come si conclude la guerra in Europa?


Nella primavera del 1945 gli americani, gli inglesi e i francesi invadono la Germania da
ovest. I russi la invadono da est e attaccano Berlino. Hitler si toglie la vita per non cadere
nelle mani dei suoi nemici. Il 7 maggio 1945 la Germania si arrende.
Il 25 aprile 1945 anche l’Italia viene liberata dagli Alleati e dai partigiani italiani.
Mussolini viene ucciso dai partigiani italiani.

12 Come si conclude la guerra contro il Giappone nel Pacifico?


La guerra contro il Giappone nel Pacifico si conclude dopo che il 6 e il 9 agosto gli americani
hanno distrutto le città di Hiroshima e Nagasaki con le bombe atomiche.

49
11 L’Italia dal fascismo
alla repubblica
IMPARO CON LE IMMAGINI

La Resistenza al fascismo in Italia


Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 l’Italia è un
Paese diviso in due. Nel Sud liberato dagli Alleati i
partiti politici antifascisti possono rinascere e formano un
Comitato di liberazione nazionale (Cln). Nel Nord occupato
dai tedeschi e ancora governato dai fascisti si organizza la
resistenza dei partigiani. Tra i partigiani ci sono comunisti,
socialisti, cattolici, monarchici e liberali.
I nazifascisti combattono i partigiani anche con massacri
contro le popolazioni. Lungo i confini con la Iugoslavia
avvengono invece massacri di italiani uccisi dai partigiani
comunisti di Tito.

Dopo la guerra riprende la vita democratica


Nel 1945 l’Italia è in gravi condizioni economiche e una
parte del Paese deve essere ricostruita. Il ritorno della
democrazia garantisce libertà a diversi partiti antifascisti:
il Partito comunista italiano (Pci), guidato da Palmiro
Togliatti, la Democrazia cristiana (Dc), guidata da Alcide
De Gasperi, il Partito socialista (Psi), il Partito d’azione,
il Partito liberale e il Partito repubblicano. I partiti si
dividono in due gruppi: i partiti di sinistra che si ispirano
all’Urss (Pci e Psi) e quelli moderati che sono favorevoli
all’alleanza con gli Stati Uniti (Dc, liberali e repubblicani).

L’Italia diventa una repubblica


Il 2 giugno 1946 gli italiani votano a suffragio universale
(per la prima volta votano anche le donne) e decidono
che l’Italia deve essere una repubblica. Re Umberto II
va in esilio. Nello stesso giorno gli italiani eleggono
un’Assemblea costituente, che deve scrivere e approvare
una Costituzione. Nell’Assemblea costituente ci sono
i rappresentanti di tutti i partiti che hanno combattuto
contro il fascismo. Il 1° gennaio 1948 entra in vigore
la nuova Costituzione.

L’IMPARAFACILE
50

L’ITALIA TRA IL 1943 e il 1945


STATO FASCISTA
FORMAZIONI PARTIGIANE lottano contro
settembre 1943-
ESERCITO TEDESCO
aprile 1945
IMPARO CON LA MAPPA

ALLEATI avanzano verso NORD ITALIA

25 aprile 1945 PARTIGIANI liberano CITTÀ DEL NORD da TEDESCHI

Comunisti
Socialisti Partiti che rinascono dopo la guerra
Partito d’azione e liberali
Cattolici Partito comunista italiano (Pci)
Democrazia cristiana (Dc)
Referendum 2 giugno 1946: Partito socialista (Psi)
– L’ITALIA DIVENTA REPUBBLICA
Partito d’azione
Partito liberale
– ASSEMBLEA COSTITUENTE
Partito repubblicano

Nuova Costituzione
dal 1° gennaio 1948
L’ I t a li a d a l f a s ci smo a lla re p u b b l i c a

51
11
11 L’Ital ia dal fa sc ismo alla r epubb li ca

DOMANDE E RISPOSTE

1 Qual è la situazione dell’Italia dopo l’8 settembre 1943?


Dopo l’8 settembre 1943 l’Italia è divisa in due.
Il Sud è libero da tedeschi e fascisti. Qui si ricostituiscono i partiti politici antifascisti, che
formano il Comitato di liberazione nazionale (Cln).
Il Nord è occupato dai tedeschi e governato da Mussolini. Qui si organizza la resistenza dei
partigiani antifascisti. Essi formano diverse brigate, ciascuna con la sua ispirazione politica.
Tra i partigiani ci sono comunisti, socialisti, cattolici, monarchici e liberali.

2 Come si svolge la lotta dei partigiani contro tedeschi e fascisti?


I partigiani non possono affrontare in campo aperto le forze dei nazifascisti. Essi si rifugiano
sulle montagne e compiono azioni di sabotaggio e di disturbo.

3 Come reagiscono i nazifascisti alla resistenza partigiana?


Tedeschi e fascisti reagiscono alla resistenza con molta violenza. Terrorizzano le popolazioni
e arrestano e deportano nei lager oppositori ed ebrei. In alcuni gravi casi uccidono decine o
centinaia di persone accusate di dare aiuto ai partigiani. Accadono così i massacri di Civitella
in Val di Chiana e di Sant’Anna di Stazzema.

4 La Resistenza ai nazisti avviene solo in Italia?


La Resistenza ai nazisti avviene anche negli altri Paesi occupati: in Francia, in Polonia, in
Russia, in Grecia e in Iugoslavia.

5 Che cosa accade in Italia lungo i confini con la Iugoslavia?


Lungo i confini con la Iugoslavia i partigiani comunisti guidati da Tito uccidono molti italiani
perché vogliono spaventare le popolazioni italiane dell’Istria. Molti italiani vengono gettati
nelle foibe, che sono profonde caverne.

6 Al termine della guerra quali sono i partiti politici che si propongono di guidare
l’Italia democratica?
Al termine della guerra il fascismo è definitivamente battuto e i partiti che hanno combattuto
la Resistenza si dividono il consenso degli italiani. I principali sono:
• il Partito comunista italiano (Pci), guidato da Palmiro Togliatti;
• il Partito socialista (Psi);
• la Democrazia cristiana (Dc), guidata da Alcide De Gasperi;
• il Partito d’azione;
• il Partito liberale;
• il Partito repubblicano.

7 Qual è la principale differenza tra i partiti che rinascono dopo la sconfitta


del fascismo?
I partiti che rinascono in Italia dopo il 25 aprile 1945 sono tutti antifascisti.
Tra di loro, però, si differenziano in due campi opposti per le loro idee e le scelte
che vogliono fare in politica estera.

L’IMPARAFACILE
52
L’ I t a li a d a l f a s ci smo a lla re p u b b l i c a 11

Comunisti e socialisti si ispirano alle idee marxiste e hanno come punto di riferimento
l’Unione Sovietica dove il comunismo è al potere.
Democristiani, liberali e repubblicani non vogliono la rivoluzione comunista e sono favorevoli
all’alleanza con gli Stati Uniti.

8 Che cosa accade il 2 giugno 1946?


Il 2 giugno 1946 tutti gli italiani – comprese per la prima volta le donne – sono chiamati a
votare per due motivi:
• devono scegliere con un referendum se l’Italia sarà ancora una monarchia o diventerà una
repubblica;
• devono eleggere i propri rappresentanti in una Assemblea costituente, che dovrà scrivere
e approvare la Costituzione dell’Italia libera e democratica.

9 Quali sono i risultati del referendum?


Con il referendum del 2 giugno 1946 gli italiani decidono che l’Italia deve essere una
repubblica. Subito dopo il re Umberto II lascia l’Italia e va in esilio.

10 Quali sono i risultati delle elezioni dell’Assemblea costituente?


Nelle elezioni per l’Assemblea costituente la Democrazia cristiana ottiene il 35,2% dei voti;
i socialisti il 20,7%; i comunisti il 19%; i liberali il 6,8%.
La Democrazia cristiana è il primo partito, mentre i due partiti di sinistra, comunisti
e socialisti, non trovano un accordo. Il governo dell’Italia è quindi guidato da Alcide De
Gasperi, capo della Dc.

11 Quando entra in vigore la Costituzione repubblicana?


La Costituzione repubblicana entra in vigore il 1° gennaio 1948.

12 Quali sono le principali istituzioni previste dalla Costituzione?


La Costituzione prevede che l’Italia è una repubblica democratica in cui il potere è nelle
mani del popolo:
• il popolo elegge i suoi rappresentanti nel Parlamento, composto da due camere: il Senato
e la Camera dei deputati. Il Parlamento ha il potere legislativo, cioè il potere di approvare
le leggi;
• il governo deve ottenere la fiducia del Parlamento e esercita il potere esecutivo, cioè il
potere di applicare le leggi;
• la magistratura esercita il potere giudiziario, cioè il potere di punire chi non rispetta
le leggi;
• il presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento.

13 Quali sono i princìpi della Costituzione?


La Costituzione garantisce a tutti gli italiani le libertà politiche e civili: di stampa,
di pensiero, di associazione e di religione. Lo Stato si impegna a garantire a tutti il bene
del lavoro.

53
12 Un mondo
bipolare
IMPARO CON LE IMMAGINI

Il mondo e l’Europa divisi in due


Al termine della Seconda guerra mondiale l’Europa è un
continente da ricostruire. Gli Stati Uniti sono la nuova
potenza che può esercitare la sua inluenza su tutto il mondo.
Agli Stati Uniti si contrappone solo la potenza dell’Unione
Sovietica. Gli Stati Uniti aiutano i Paesi europei occidentali
a riprendersi, poi formano un’alleanza con loro: la Nato.
L’Urss afferma invece il suo potere sull’Europa orientale e
forma il Patto di Varsavia. Anche la Germania viene divisa in
due diverse repubbliche e un muro separa Berlino Ovest da
Berlino Est. La contrapposizione tra i due blocchi non arriva
mai a un conlitto armato: è la “Guerra fredda”.

La “Guerra fredda” e i tentativi di distensione


Nel 1953 Chruščëv diventa capo dell’Urss. Chruščëv
prende le distanze da Stalin e dal suo regime. Nel 1960
John F. Kennedy diventa presidente degli Stati Uniti e la
tensione con l’Urss diminuisce. Kennedy favorisce la lotta
di Martin Luther King per la conquista dei diritti civili
dei cittadini di colore. Nel 1962 scoppia con l’Urss una
grave crisi perché i sovietici vogliono installare missili
nucleari a Cuba. Il mondo rischia ancora la guerra. Nel
1964 Chruščëv perde il potere e al suo posto sale Leonid
Breznev: l’Urss diventa un Paese chiuso, con un forte
esercito ma con un’economia poco eficiente.

I primi passi dell’Unione europea


Dopo la Seconda guerra mondiale i più importanti Paesi
dell’Europa occidentale cominciano a lavorare per la
costruzione di un’Europa unita. Essi vogliono evitare nuove
guerre e dare forza alle loro economie collaborando e
abbattendo le barriere doganali. Nel 1951 Italia, Francia,
Repubblica federale tedesca, Belgio, Lussemburgo e Olanda
formano la Comunità europea del carbone e dell’acciaio
(Ceca). Nel 1957 gli stessi Paesi formano la Comunità

Bretagna, Irlanda, Danimarca, Grecia, Spagna e Portogallo.


Comincia così il cammino verso l’Unione Europea di oggi.

L’IMPARAFACILE
54

LA GUERRA FREDDA
quando? tra chi?

BLOCCO OCCIDENTALE
DALLA FINE DELLA
Stati Uniti + alleati europei (Nato)
IMPARO CON LA MAPPA

SECONDA GUERRA MONDIALE


AGLI ANNI OTTANTA
BLOCCO COMUNISTA
Urss + Paesi Europa dell’Est

Tentativi di distensione Tensioni più gravi

– ANNI SESSANTA: – 1949: Divisione della Germania in due repubbliche


trattative Kennedy – Chruščëv – 1949: nasce la Nato, alleanza militare guidata dagli Usa
– ANNI SETTANTA: – 1955: nasce il Patto di Varsavia, alleanza militare guidata dall’Urss
politica più aperta di Breznev – 1956: rivolta in Ungheria e intervento dell’Urss
con gli USA
– 1961: costruzione del muro di Berlino
– 1962: crisi dei missili a Cuba
U n mon d o bi p o l are

55
12
12 U n mondo bipola r e

DOMANDE E RISPOSTE

1 Qual è la situazione dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale?


Che cosa fanno gli Stati Uniti per aiutare la ripresa?
Dopo la Seconda guerra mondiale l’Europa è un continente da ricostruire. In tutti i Paesi
coinvolti ci sono stati milioni di vittime e le città, le industrie e le vie di comunicazione
sono distrutte. Gli Stati Uniti, invece, sono diventati ancora più di prima la massima potenza
industriale al mondo. Nel 1947 gli Stati Uniti propongono ai Paesi europei un piano di aiuti,
detto Piano Marshall.
Gli Stati europei occidentali – compresa l’Italia – accettano l’aiuto degli Stati Uniti.
L’Unione Sovietica e i Paesi dell’Europa orientale rifiutano l’aiuto. Il Piano Marshall rafforza
quindi i legami economici e politici tra gli Stati Uniti e l’Europa occidentale.

2 Che cos’è l’Onu? Su quale Dichiarazione si basa la sua azione nel mondo?
l’Onu è la Organizzazione delle nazioni unite. Nasce nel 1945 per favorire la collaborazione
tra gli Stati e evitare nuove guerre. All’inizio ne fanno parte 51 Stati, poi si aggiungono
quasi tutti gli Stati del mondo.
Nel 1948 l’Onu approva la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. In questo
documento si affermano i diritti di tutti gli uomini e l’Onu opera per difenderli in tutto
il mondo.

3 Come si divide il mondo negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale?
Negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale il mondo si divide in due blocchi. Da una
parte ci sono gli Stati Uniti e i Paesi dell’Europa occidentale che hanno lo stesso sistema
economico e politico degli Stati Uniti: capitalismo e democrazia. Dall’altra parte ci sono
l’Unione Sovietica e i Paesi dell’Europa orientale. In questi Paesi l’Unione Sovietica impone
la nascita di regimi comunisti.

4 Che cos’è la “guerra fredda”?


La “guerra fredda” è la contrapposizione tra i due blocchi in cui si divide il mondo. Essa
dura fino agli anni Ottanta. Si chiama “guerra fredda” perché non sfocia mai in una nuova
guerra mondiale, ma si combatte in campo economico, politico, scientifico, culturale e persino
in campo sportivo.
Nel 1949 Stati Uniti e alleati – compresa l’Italia – formano un’alleanza militare detta Nato.
Nel 1955, Unione Sovietica e suoi alleati formano un’alleanza militare detta Patto
di Varsavia. Sia gli Usa che l’Urss hanno la bomba atomica e questa arma terribile impedisce
che le tensioni tra i due blocchi esplodano del tutto.

5 Che cosa accade alla Germania nell’Europa divisa in due blocchi?


Nel 1949 la Germania viene divisa in due repubbliche: la Repubblica federale tedesca,
che appartiene al blocco occidentale, e la Repubblica democratica tedesca, che è uno Stato
comunista e appartiene al blocco orientale.
Anche la città di Berlino è divisa in due. Nel 1961 le tensioni tra le due Germanie sono
così forti che le autorità comuniste decidono di costruire un muro che separa le due parti
della città. Il muro impedisce la fuga di cittadini dalla Germania comunista alla Germania
capitalista.

L’IMPARAFACILE
56
U n mon d o bi p o l are 12

6 Che cosa accade dopo il 1953 con la salita al potere di Chruščëv in urss?
Nel 1953 muore Stalin e in Unione Sovietica sale al potere Chruščëv. Il nuovo capo dello
Stato e del Partito comunista prende le distanze dal regime di Stalin e vuole fare delle
riforme. La tensione con gli Stati Uniti diminuisce ma la repressione della rivolta in Ungheria
nel 1956 mostra che la “guerra fredda” permane.

7 Che cosa accade negli stati uniti nel periodo della presidenza di John Fitzgerald
Kennedy?
Kennedy diventa presidente degli Stati Uniti nel 1960. Egli appoggia la lotta di Martin
Luther King per i diritti civili dei cittadini di colore e ridà iducia alle speranze di pace nel
mondo. Il dialogo con l’Urss di Chruščëv sembra riprendere.

8 Quale grave crisi tra urss e stati uniti porta quasi allo scoppio della Terza
guerra mondiale?
Nel 1962 l’Urss tenta di installare missili nucleari sull’isola di Cuba, che da pochi anni
è diventato un Paese comunista. Kennedy è costretto a minacciare l’Unione Sovietica di
attaccare le sue navi se i missili non verranno ritirati. La crisi porta quasi allo scoppio della
guerra, ma poi si risolve con l’accordo tra le due superpotenze.

9 Quale nuovo periodo si apre in unione sovietica nel 1964? Quali sono le
caratteristiche dell’urss ino agli anni ottanta?
Nel 1964 Chruščëv perde il potere. Al suo posto il governo passa nelle mani di Leonid
Breznev. Breznev rimane al potere ino al 1984. Egli è contrario a qualsiasi riforma. Con
lui l’Urss diventa un Paese chiuso e con un’economia sempre più debole. In politica estera,
invece, ci sono trattative con gli Stati Uniti per la riduzione delle armi nucleari.

10 Perché dopo la seconda guerra mondiale i principali Paesi dell’europa


occidentale cercano di collaborare e di unirsi?
Dopo la Seconda guerra mondiale i principali Paesi dell’Europa occidentale cercano di
collaborare e di unirsi per diversi motivi:
• vogliono evitare nuove guerre fra loro e quindi vogliono superare le ideologie nazionaliste;
• vogliono creare un’economia europea unita e quindi più forte;
• vogliono diventare un’Europa unita, in grado di essere in condizione di parità con le due
superpotenze che si dividono il mondo (Usa e Urss).

11 Che cosa sono la Ceca e la Cee?


La Ceca è la “Comunità europea del carbone e dell’acciaio”. È un accordo tra diversi Paesi
che decidono di condividere queste importanti risorse. Nasce nel 1951 e unisce Italia,
Francia, Repubblica federale tedesca, Belgio, Olanda e Lussemburgo.
La Cee è la “Comunità economica europea”. È un accordo più ampio di quello che è alla base
della Ceca. Tra i Paesi membri della Cee si collabora anche nel campo dell’agricoltura e al
suo interno possono circolare liberamente cittadini e merci. La Cee nasce nel 1957. Ne fanno
parte gli stessi Paesi della Ceca. Negli anni successivi, a questi Paesi si uniscono anche Gran
Bretagna, Irlanda, Danimarca, Grecia, Spagna e Portogallo.

57
13 La decolonizzazione
e il Medio Oriente
IMPARO CON LE IMMAGINI

La decolonizzazione dell’Asia
Al termine della Seconda guerra mondiale le potenze europee
sono molto indebolite. Francia e Gran Bretagna non riescono
più a mantenere il controllo dei loro domini in Asia. Nel
1947 l’India diventa, sotto la guida di Gandhi, indipendente
dalla Gran Bretagna. Gandhi ha lottato contro i dominatori
con la non-violenza, ma appena raggiunta l’indipendenza
l’India si divide in due Stati nemici fra loro: India e
Pakistan. Anche le colonie francesi in Indocina si liberano.
Il Vietnam si divide in due parti: Nord e Sud. Scoppia una
guerra: il Sud, aiutato dagli Stati Uniti, è sconfitto. Il
Vietnam diventa un Paese comunista.

La decolonizzazione in Africa e il Sud America


Anche in Africa le colonie raggiungono l’indipendenza.
Spesso questo accade dopo guerre e gravi conflitti. In
quasi tutti i Paesi africani non ci sono politici in grado di
far nascere delle democrazie solide e si affermano regimi
dittatoriali. Inoltre, i nuovi Paesi africani liberi sono molto
poveri e gli Stati più ricchi mantengono su di essi un forte
controllo economico. In Sudafrica, Nelson Mandela vince
dopo una lunga lotta contro il regime razzista dei bianchi.
Nel Sud America gli Stati Uniti impongono il loro controllo
e sostengono regimi militari in Cile e Argentina. A Cuba,
invece, si impone un regime comunista.

Israele e il Medio Oriente


Nel 1948 nasce lo Stato di Israele. I Paesi arabi confinanti
non riconoscono il nuovo Stato e scoppiano guerre che
Israele vince nel 1948, nel 1967 e nel 1973. Nei decenni
successivi tra arabi e israeliani si tenta la via del dialogo,
ma spesso scoppiano nuove tensioni.
Il Medio Oriente non ha pace anche per altri motivi. Qui si
estrae una buona parte del petrolio di cui hanno bisogno i
Paesi industrializzati e la lotta per il controllo della regione
è sempre aperta. Nel 1979 l’Iran diventa una repubblica
islamica, nemica dell’Occidente. Nello stesso anno l’Unione
Sovietica invade l’Afghanistan fino al 1989.

L’IMPARAFACILE
58

L’ASIA E IL MEDIO ORIENTE quando?

nel secondo
dopoguerra
in
INDIA VIETNAM
MEDIO ORIENTE
IMPARO CON LA MAPPA

nel 1947 nel 1954


nel 1948
ottiene
conquista si divide in
è costituito
INDIPENDENZA
DALLA INDIPENDENZA
GRAN BRETAGNA DALLA STATO
FRANCIA VIETNAM VIETNAM DI ISRAELE
DEL DEL
grazie a NORD SUD
con lotta di che entra in

MOVIMENTO MOVIMENTI
NON VIOLENTO GUERRIGLIERI in lotta CONFLITTO
DI GANDHI COMUNISTI fino
al
con
1975

LEGA ARABA
La d ecoloni z z a z i one e i l Me d i o O ri e n t e

59
13
13 La de co loniz z a z ion e e il Medio O r i ent e

DOMANDE E RISPOSTE

1 Che cos’è la decolonizzazione? Quando comincia?


La decolonizzazione è la conquista dell’indipendenza da parte delle colonie europee in Asia e
Africa. In questi continenti nascono quindi nuovi Stati.
La decolonizzazione comincia dopo la Seconda guerra mondiale, quando le potenze coloniali
europee sono molto deboli. In alcuni Paesi è un cambiamento pacifico, in altri invece la
conquista dell’indipendenza richiede guerre sanguinose.

2 Quando e come avviene la decolonizzazione dell’India?


L’India diventa indipendente nel 1947. La lotta contro la Gran Bretagna è guidata da Gandhi
con il metodo della non-violenza. Ma subito dopo l’indipendenza l’India si divide in due
Stati nemici fra loro: India e Pakistan. Il Pakistan è un Paese islamico e milioni di indiani
musulmani sono costretti a trasferirsi e ci sono migliaia di vittime.

3 Che cosa accade in Cina dopo la Seconda guerra mondiale?


Dopo la Seconda guerra mondiale la Cina è libera dall’invasione giapponese. Scoppia però
una guerra civile tra comunisti, guidati da Mao Zedong, e nazionalisti. Nel 1949 i comunisti
vincono e la Cina diventa uno Stato comunista: la Repubblica popolare cinese. Mao impone
l’economia socialista guidata dallo Stato. Nel 1976 Mao muore.

4 Perché oggi ci sono due Coree?


Oggi ci sono due Coree perché dopo la Seconda guerra mondiale la Corea si divide in due
Stati: la Corea del Nord, comunista, sostenuta dall’Urss e dalla Cina, e la Corea del Sud,
capitalista, sostenuta dagli Stati Uniti. Nel 1950 i nordcoreani invadono la Corea del Sud
e questo provoca la reazione degli Stati Uniti. La guerra di Corea dura fino al 1953 ed è il
primo conflitto armato della guerra fredda tra blocco comunista e blocco occidentale. Nel
1953 si giunge a un accordo, che stabilisce che la Corea rimarrà divisa in due Stati.

5 Come avviene la decolonizzazione del Sud-Est asiatico?


Il Sud-Est asiatico è dominato dalla Francia fino al 1945. Da quell’anno i francesi cercano di
contrastare la lotta di liberazione del Vietnam guidata da Ho Chi Minh. Nel 1954 la Francia
è sconfitta e il Vietnam si divide in due: Vietnam del Nord, comunista, e Vietnam del Sud,
legato agli Stati Uniti. Gli Stati Uniti temono che in tutto il Paese si imponga un regime
comunista. Scoppia una guerra tra i due Vietnam e gli Stati Uniti si impegnano sempre più
nella regione. Nel 1975 gli Stati Uniti abbandonano la guerra e il Vietnam diventa un Paese
comunista unito. Un regime comunista si afferma anche in Cambogia dove, fino al 1979,
avvengono terribili massacri della popolazione.

6 Come avviene la decolonizzazione degli Stati dell’Africa?


In alcuni Stati dell’Africa la decolonizzazione è pacifica, ma altri raggiungono la libertà dopo
terribili guerre. Succede così in Algeria, in Kenya, nel Congo belga. Inoltre, in quasi tutti
gli Stati africani non ci sono politici capaci di creare un regime democratico e si impongono
con la forza dittature militari. Anche dopo la proclamazione dell’indipendenza molti Stati
africani sono troppo deboli per evitare lo sfruttamento delle loro risorse da parte dei Paesi
ricchi. Così la maggior parte degli Stati africani sono indipendenti dal punto di vista politico,
ma sono ancora dominati dagli occidentali in campo economico.

L’IMPARAFACILE
60
La d ecoloni z z a z i one e i l Me d i o O ri e n t e 13

7 Qual è la storia del Sudafrica dopo il 1948?


Il Sudafrica è il Paese africano più ricco e con un’economia in via di sviluppo. Qui nel 1948
la minoranza di cittadini bianchi impone un regime detto apartheid: i neri sono costretti a
vivere in aree separate dai bianchi o nelle periferie povere delle città, hanno meno diritti
e devono fare i lavori più umili. Nel 1973 l’Onu dichiara l’apartheid un crimine contro
l’umanità. Contro questo regime i neri lottano guidati da Nelson Mandela. Mandela rimane
in carcere per quasi trent’anni, ma nel 1990 viene finalmente liberato e nel 1993 diventa il
primo presidente nero eletto democraticamente da tutta la popolazione.

8 Quali sono le vicende legate allo Stato di Israele?


Lo Stato di Israele nasce nel 1948. Dopo la Seconda guerra mondiale, infatti, migliaia di
ebrei sopravvissuti alla persecuzione nazista si trasferiscono in Palestina per avere pace e
sicurezza. La popolazione ebraica cresce molto e vuole creare un suo Stato indipendente.
Quando nasce Israele, gli arabi palestinesi che vivono nei suoi territori da molti secoli si
sentono minacciati e devono abbandonare le loro case.
Gli Stati arabi confinanti con Israele, come l’Egitto, la Giordania e la Siria, rifiutano di
riconoscere il nuovo Stato e vogliono difendere i diritti dei palestinesi.
Scoppiano quindi guerre nel 1948, nel 1967 e nel 1973. Israele riesce a vincere e si
rafforza.
Dopo il 1978 si tenta la via del dialogo e l’Egitto riconosce lo Stato di Israele. Ma le
tensioni continuano fino a oggi e più volte scoppiano rivolte della popolazione palestinese.

9 Qual è la storia del Medio Oriente dopo la Seconda guerra mondiale?


Dopo la Seconda guerra mondiale in Medio Oriente si affermano alcuni Stati arabi che
diventano sempre più indipendenti dalle potenze occidentali, come l’Arabia Saudita, l’Egitto,
la Siria, la Giordania, l’Afghanistan, l’Iran e l’Iraq. Questi Stati sono a lungo nemici dello
Stato di Israele, che vedono come un alleato degli Stati Uniti e dei Paesi occidentali.

10 Che cosa avviene in Iran, Iraq e Afghanistan?


Nel 1979 in Iran una rivoluzione rovescia il sovrano, alleato degli Stati Uniti, e questo Paese
diventa una repubblica islamica in cui il potere è nelle mani dei capi religiosi. l’Iran è un
nemico degli Stati Uniti e di Israele. Nel 1980 scoppia una guerra tra Iran e Iraq, dove il
potere è nelle mani di un dittatore sostenuto dagli Stati Uniti, Saddam Hussein. La guerra
dura fino al 1988 e non ha vincitori.
Un’altra guerra scoppia in Afghanistan. Nel 1979 l’Urss invade questo Paese per evitare che
anche qui, come in Iran, nasca uno Stato islamico. Ma nel 1989 i sovietici sono costretti a
ritirarsi e il potere passa nelle mani dei talebani, che impongono un rigido regime islamico.

11 Quali conseguenze hanno le tensioni in Medio Oriente per il resto del mondo?
In Medio Oriente si estrae la maggiore quantità del petrolio che è indispensabile per i
Paesi industrializzati. Ecco perché i conflitti in questa area hanno conseguenze gravi sulle
economie occidentali ed ecco perché i Paesi occidentali, in primo luogo gli Stati Uniti
(ma anche Russia e potenze europee), sono impegnati a cercare soluzioni per i conflitti in
quest’area.

61
14 Dai “Trenta
gloriosi” alla crisi
IMPARO CON LE IMMAGINI

Anni di crescita economica


Negli anni che seguono la Seconda guerra mondiale i
progressi della medicina e la maggiore disponibilità di beni
fanno raddoppiare la popolazione del pianeta. Le merci
prodotte dalle industrie circolano liberamente nel mercato
mondiale. In tutti i Paesi progrediti e industrializzati
vengono introdotte innovazioni tecnologiche: l’energia
atomica, le materie plastiche ricavate dal petrolio, gli
elettrodomestici, i computer. Nasce il welfare state (cioè
lo “stato del benessere”), che assiste i più poveri e le
condizioni di vita delle popolazioni ricche migliorano

La contestazione giovanile e la crisi


Verso la fine degli anni sessanta nei Paesi industrializzati
i giovani, soprattutto gli studenti, fanno sentire la loro
voce. Essi chiedono un mondo più giusto e criticano la
società dei consumi. Protestano anche gli operai, che
chiedono salari migliori e un lavoro meno pesante. Negli
anni settanta comincia una fase di crisi economica, perché
il prezzo del petrolio cresce molto e questo mette in
difficoltà i Paesi industrializzati. Negli anni ottanta, per
superare la crisi, nei Paesi più ricchi si afferma
il neoliberismo: meno aiuti ai cittadini più poveri e mano
libera agli imprenditori.

Il sottosviluppo nel “Sud del mondo”


Negli anni dello sviluppo economico dei Paesi ricchi,
i Paesi poveri rimangono indietro e diventano sempre più
poveri. Il pianeta si divide in due: il “Nord del mondo”,
cioè i Paesi industrializzati, e il “Sud del mondo”, cioè
i Paesi esclusi dal progresso e con gravi problemi di fame,

cause del sottosviluppo sono la disonestà dei governanti


dei Paesi poveri e il controllo dell’economia mondiale,
che è nelle mani dei Paesi ricchi. Le grandi aziende
multinazionali sfruttano le risorse dei Paesi poveri
e pagano poco le loro materie prime e i loro lavoratori.

L’IMPARAFACILE
62

quando? SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO dove?

Dal 1945
NEL MONDO Nei Paesi
agli anni ottanta industrializzati
e nei Paesi poveri

“NORD DEL MONDO” “SUD DEL MONDO”


IMPARO CON LA MAPPA

Fino alla fine degli anni sessanta: – Impreparazione dei governanti


– Disonestà dei governanti
– Aumento della produzione industriale – Controllo e sfruttamento
– Innovazioni tecnologiche delle multinazionali straniere
– Welfare state: assistenza ai più poveri
– Società dei consumi

Ritardo nello sviluppo


Tra fine anni sessanta e anni settanta:
– Povertà
– Contestazione giovanile – Fame
– Proteste degli operai – Malattie
– Crisi economica e rallentamento dello sviluppo – Guerre

Anni ottanta:

– Neoliberismo
– Sviluppo del terziario
– Meno aiuti ai cittadini poveri
– Inizio della deindustrializzazione
– Meno tasse e libera iniziativa degli imprenditori
D a i “Tr ent a g lor i o s i” al l a c ri s i

63
14
14 Dai “ Tren t a glor iosi” a lla c r isi

DOMANDE E RISPOSTE

1 Perché il periodo dopo la fine della Seconda guerra mondiale è detto


“Trenta anni gloriosi” (abbreviato in “Trenta gloriosi”)?
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale comincia un periodo di grande sviluppo
economico, che dura fino agli anni settanta. Sono circa trent’anni di progressi tecnologici
e di aumento della ricchezza.

2 Lo sviluppo economico dei “Trenta gloriosi” avviene in tutto il mondo?


No, lo sviluppo economico dei “Trenta gloriosi” riguarda soprattutto i Paesi industrializzati:
Europa occidentale, America settentrionale e Giappone. Nel resto del mondo lo sviluppo è
meno intenso e spesso è addirittura assente.
Nei Paesi socialisti (Unione Sovietica e Paesi da essa controllati) aumenta la produzione
industriale, ma non la ricchezza dei cittadini. Essi, però, ricevono importanti servizi dallo
Stato: ad esempio sanità e scuole.
Nei Paesi del “Sud del mondo” (Africa, Asia e America meridionale), invece, c’è molta
povertà che favorisce malattie, analfabetismo, mancanza di lavoro e dipendenza dai Paesi
esteri.

3 Quale effetto ha lo sviluppo economico dei “Trenta gloriosi” sulla popolazione


mondiale?
Lo sviluppo economico dei “Trenta gloriosi” fa raddoppiare la popolazione mondiale. Nei
Paesi ricchi aumenta la durata della vita perché migliora l’assistenza sanitaria. Nei Paesi
poveri diminuisce la mortalità e il numero delle nascite è molto alto.

4 Come avviene lo sviluppo dei Paesi ricchi?


Nei Paesi ricchi aumenta la produzione industriale e le merci vengono esportate all’estero.
Cadono infatti le barriere doganali e nasce un grande mercato mondiale.
Un altro motivo dello sviluppo è l’introduzione di nuove tecnologie, di nuovi prodotti e di
nuove fonti energetiche: gli elettrodomestici e l’elettronica, le materie plastiche ricavate
dal petrolio, l’energia nucleare.
Infine, i Paesi ricchi continuano a sfruttare le risorse dei Paesi poveri, che prima erano
colonie e ora sono Stati autonomi ma molto deboli.

5 Che cos’è il welfare state? Quando si sviluppa?


Welfare state significa “Stato del benessere”. Con queste parole si indica l’assistenza che i
cittadini più poveri dei Paesi industrializzati cominciano a ricevere da parte dei loro governi.
In questo modo aumenta il benessere di tutta la popolazione.

6 Che cos’è la società dei consumi?


La società dei consumi è la società dei Paesi industrializzati e ricchi. Qui la popolazione
guadagna sempre di più e può acquistare tanti prodotti che migliorano la qualità della vita:
case, automobili, elettrodomestici, vestiti, vacanze.

L’IMPARAFACILE
64
D a i “Tr ent a g lor i o s i” al l a c ri s i 14

7 Perché alla fine degli anni sessanta incomincia la contestazione giovanile?


Alla fine degli anni sessanta nei Pasi ricchi i giovani sono insoddisfatti. Essi contestano
la società dei consumi perché sognano una vita più libera e meno legata al possesso
dei beni. Contestano anche l’autorità dei loro padri e dei governi, accusati di fare poco per
i poveri e per i Paesi del “Sud del mondo”.

8 Che cosa accade all’economia dei Paesi industrializzati negli anni Settanta?
Negli anni Settanta il lungo periodo di sviluppo dei Paesi ricchi si interrompe. A causa delle
guerre nel Medio Oriente il prezzo del petrolio cresce molto e questo mette in difficoltà
i Paesi industrializzati. L’economia rallenta e aumentano disoccupazione e insicurezza.

9 Che cos’è il neoliberismo?


Il neoliberismo è la risposta dei Paesi industrializzati alla crisi degli anni Settanta. Sono
politici neoliberisti, ad esempio, Margaret Thatcher in Gran Bretagna e Ronald Reagan negli
Stati Uniti. Essi diminuiscono i fondi dello Stato per il welfare state. Lo Stato quindi spende
meno per i cittadini più poveri. Con meno spesa per i poveri lo Stato può diminuire le tasse
su chi produce ricchezza: imprenditori e industriali. In questo modo l’economia riparte,
anche se aumenta la differenza tra cittadini poveri e cittadini ricchi.

10 Che cos’è la deindustrializzazione?


La deindustrializzazione è un cambiamento che avviene nell’economia dei Paesi
industrializzati a cominciare dagli anni ottanta. Questi Paesi hanno sofferto la crisi degli
anni settanta e molte loro grandi aziende cominciano a produrre in fabbriche costruite nei
Paesi più poveri, dove possono pagare di meno gli operai.
A poco a poco il settore economico che diventa più importante nei Paesi ricchi è il settore
terziario.

11 Qual è la situazione dei Paesi del “Sud del mondo” nel periodo dopo la fine
della Seconda guerra mondiale?
Per tutto il periodo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni ottanta la
situazione dei Paesi del “Sud del mondo” peggiora. Questi Paesi rimangono indietro nello
sviluppo e soffrono a causa dei loro cattivi governi e dello sfruttamento da parte delle
multinazionali dei Paesi ricchi. In questi Paesi sono diffuse la povertà, la fame, le malattie
e le guerre per il controllo delle risorse.

65
15 L’Italia
repubblicana
IMPARO CON LE IMMAGINI

Gli anni del miracolo economico


Il primo periodo della storia dell’Italia repubblicana è
dominato dalla Democrazia cristiana. Questo partito vince
le elezioni del 1948 e guida l’Italia nella ricostruzione.
L’Italia entra nel blocco occidentale e si sviluppa come
economia capitalista e industriale. Tra gli anni cinquanta
e gli anni sessanta la crescita dell’Italia porta a un vero
“miracolo economico”. Gli operai riescono a ottenere
salari migliori e anche in Italia aumentano i consumi
e migliora la qualità della vita. Questo miglioramento è
meno presente nelle regioni meridionali e molti cittadini di
queste regioni devono emigrare al Nord per trovare lavoro.

I governi di centro-sinistra e il terrorismo


Nel 1962 nasce il primo governo in cui Democrazia
cristiana e Partito socialista italiano sono alleati. Questa
alleanza porta ad alcune riforme, ad esempio nella scuola,
che diventa obbligatoria fino ai 14 anni. Verso la fine
degli anni sessanta l’economia italiana rallenta e va in
crisi. Esplode la contestazione degli studenti e aumentano
le proteste degli operai. Nel 1969 avviene il terribile
attentato di piazza Fontana, a Milano. Comincia così una
lunga stagione di terrorismo neofascista e comunista, detta
“anni di piombo”.

Gli anni ottanta


Il terrorismo viene sconfitto nei primi anni ottanta grazie
alla collaborazione tra tutte le forze politiche.
La democrazia italiana riprende il suo cammino, ma è
bloccata perché il principale partito dell’opposizione, cioè
il Partito comunista, non riesce mai a governare. Negli
anni ottanta governa ancora la Democrazia cristiana,
alleata con i socialisti. Il ruolo dei socialisti diventa
sempre più importante e i governi di Bettino Craxi guidano
il Paese alla ripresa dopo la crisi economica degli anni
settanta. I partiti, tuttavia, entrano in crisi: molti uomini
politici approfittano del loro potere per arricchirsi.

L’IMPARAFACILE
66

quando?
L’ITALIA REPUBBLICANA
tra il 1948 e il 1990 – L’Italia entra a far parte
del blocco occidentale
1948: – L’Italia si sviluppa
la Democrazia cristiana vince le elezioni come economia capitalista
LIBERTAS
IMPARO CON LA MAPPA

– L’Italia diventa un Paese industriale

PROBLEMI:
– Miracolo economico TRA ANNI CINQUANTA – Sviluppo rallentato nel Meridione
– Società dei consumi E ANNI SESSANTA – Emigrazione di migliaia
e del benessere
di meridionali al Nord

PROBLEMI:
– Governi di centro-sinistra (DC + PSI) – Economia rallenta
– Riforme ANNI SESSANTA – Inizia la contestazione
– Sostegno ai più poveri degli studenti del ’68
– Gli studenti protestano
con gli operai

– Terrorismo “nero” e “rosso”


PROBLEMI:
– Anni di piombo ANNI SETTANTA
Grave crisi economica
– Alleanza tra tutti i partiti

PROBLEMI:
– Governi DC-PSI ANNI OTTANTA – Democrazia “bloccata”
– Uscita dalla crisi economica che esclude il PCI
– Grave corruzione dei partiti politici
L’ I t a li a r e p u b b l i c an a
1

67
15
15 L’Ital ia repubblic an a

DOMANDE E RISPOSTE

1 Quale partito politico vince le elezioni nel 1948? Quale tipo di politica segue
a questa vittoria?
Il partito che vince le elezioni nel 1948 è la Democrazia cristiana. Da questa vittoria deriva
che per i successivi quarant’anni la Democrazia cristiana governa l’Italia; prima da sola, poi
con alleati diversi. Dal 1962 il più importante alleato sarà il Partito socialista.
La prima importante decisione dei governi guidati dalla Democrazia cristiana è che l’Italia si
schiera con i Paesi alleati degli Stati Uniti.

2 Quando si verifica il “miracolo economico” italiano? Quali sono le sue


conseguenze e i suoi problemi?
Il “miracolo economico” italiano è lo straordinario sviluppo economico che il nostro
Paese conosce tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta. L’Italia diventa un grande Paese
industriale. Gli operai guadagnano di più e possono acquistare beni che migliorano la qualità
della loro vita, come automobili ed elettrodomestici. Anche in Italia si afferma quindi la
società dei consumi. Il problema principale del periodo del miracolo economico è che il
Meridione si sviluppa molto meno rispetto alle regioni del Nord. Molti abitanti delle regioni
meridionali emigrano al Nord per trovare lavoro.

3 Quando finisce il “miracolo economico”?


Il miracolo economico finisce verso la fine degli anni sessanta. Da qui e per tutti gli anni
settanta c’è un periodo di crisi economica. Di conseguenza in Italia aumentano le tensioni
sociali. Dal 1968 gli studenti protestano e chiedono una società più aperta e libera. La protesta
degli operai si unisce a quella dei lavoratori, che chiedono migliori condizioni di lavoro.

4 Che cosa sono gli “anni di piombo”? Quando e perché finisce questo periodo?
Gli anni di piombo sono il periodo che comincia con l’attentato di piazza Fontana a Milano
nel 1969 e finisce solo agli inizi degli anni ottanta. In questi anni in Italia si verificano
molti attentati e molte uccisioni di politici, giornalisti, giudici, poliziotti e persone comuni.
Ad agire sono sia i terroristi neofascisti, sia terroristi di ispirazione comunista, come le
“Brigate rosse”. Gli anni di piombo terminano quando la democrazia italiana riesce a
sconfiggere il terrorismo. Questa vittoria avviene perché tutti i partiti politici, compreso il
Partito comunista, collaborano per il bene del Paese e contro il terrorismo.

5 Qual è la situazione politica italiana negli anni ottanta?


La situazione politica dell’Italia negli anni ottanta vede ancora al potere la Democrazia
cristiana, alleata con partiti minori e con il Partito socialista. Il Partito socialista diventa
sempre più importante e il suo leader, Bettino Craxi, guida dei governi che fanno uscire
l’Italia dalla crisi.

6 Perché possiamo dire che la democrazia italiana degli anni ottanta è una
“democrazia bloccata” e in crisi?
Negli anni ottanta la democrazia italiana è bloccata e in crisi perché in Italia non c’è
alternanza nel governo tra partiti al potere (soprattutto Democrazia cristiana e socialisti) e
il principale partito dell’opposizione, cioè il Partito comunista. I partiti considerano i soldi
pubblici come un bene a loro disposizione e molti politici si arricchiscono in modo disonesto.
Alla fine degli anni ottanta i partiti politici perdono quindi la fiducia degli italiani.

L’IMPARAFACILE
68
16 La caduta
del comunismo
IMPARO CON LE IMMAGINI

La crisi del comunismo


Agli inizi degli anni ottanta del Novecento il blocco
comunista è in grave crisi economica e politica. L’economia
diretta dallo Stato non riesce a soddisfare i bisogni dei
cittadini e il controllo dell’Unione Sovietica sui Paesi
sottomessi dell’Europa orientale diventa sempre più debole.
Nel 1980, in Polonia, nasce Solidarność, un sindacato
anticomunista che lotta contro il regime. Solidarność subisce
la reazione del regime sostenuto dall’Unione Sovietica e
viene sciolto, ma nel 1988 riprende vita e il regime deve
concedere libere elezioni. Infatti, in quegli stessi anni la
situazione è cambiata anche in Unione Sovietica.

La fine dell’Unione Sovietica


Nel 1985 la guida dell’Urss passa nelle mani di Michail
Gorbačëv. Egli cerca di introdurre riforme democratiche nel
suo Paese: la libertà di discussione politica e la libertà di
intraprendere attività private in economia (negozi, aziende
agricole ecc.). Queste riforme giungono però troppo tardi
e l’Urss si indebolisce ancora. Il 9 novembre 1989 cade
il muro di Berlino. Tutti i regimi comunisti dell’Europa
dell’Est crollano: Polonia, Germania dell’Est, Ungheria,
Cecoslovacchia, Romania e Bulgaria si rendono autonome
da Mosca. Anche le repubbliche sovietiche che fanno parte
dell’Urss diventano autonome.

Le conseguenze in Europa
La ine dell’Unione Sovietica e del blocco comunista porta
a conseguenze importanti. Nel 1990 la Germania torna a
essere un Paese unito. La Iugoslavia, invece, che non è più
tenuta unita dal regime comunista, si disintegra e nascono
Stati indipendenti che a lungo si combattono tra loro:
Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro,
Kosovo e Macedonia. In tutti i Paesi ex comunisti – compresa
la Russia – l’economia cambia e si adatta al sistema
dell’economia capitalista dei Paesi occidentali. Ma questa
trasformazione è lenta e dificile e migliaia di disoccupati
lasciano questi Paesi per emigrare in Europa occidentale.

69
quando? LA CADUTA DEL COMUNISMO dove?
In Unione Sovietica
e nell’Europa dell’Est
tra il 1980 e il 1991
GRAVE CRISI DEL Dal 1980 proteste in Polonia
SISTEMA COMUNISTA contro il comunismo: Solidarność
Economia povera 1989:
Potere centrale debole crollo del muro
di Berlino
DAL 1985: in Urss tentativi
di riforma di Gorbačëv
CROLLO REGIMI – Fine dell’Unione Sovietica
COMUNISTI DELL’EST: – Economie capitaliste
– libertà politica Polonia in Europa dell’Est
– libertà economica Ungheria
La cadut a del c omun ismo

– Disgregazione
Cecoslovacchia
IMPARO CON LA MAPPA

della Iugoslavia
Romania e guerre etniche
URSS SI INDEBOLISCE Germania Est
Bulgaria

L’IMPARAFACILE
16

70
La ca d u t a d el c o m u n i s m o 16
DOMANDE E RISPOSTE

1 Qual è la situazione dell’Unione Sovietica e dei Paesi del blocco comunista agli
inizi degli anni ottanta del Novecento?
Agli inizi degli anni ottanta del Novecento l’Unione Sovietica è in grave crisi economica
e politica e questa superpotenza è sempre più debole. Nei Paesi del blocco comunista cresce
l’insoddisfazione e in Polonia nasce Solidarność, un sindacato anticomunista che ha molto
seguito tra gli operai.

2 Che cosa accade in Unione Sovietica a cominciare dal 1985?


Nel 1985 Michail Gorbačëv diventa capo del Partito comunista sovietico e capo dello Stato.
Egli comprende che l’Urss non può più spendere troppo per le armi, perciò decide il ritiro
delle truppe dall’Afghanistan e trova un accordo con gli Stati Uniti per la riduzione delle
armi nucleari.
In politica interna, però, Gorbačëv ha meno successo. Egli cerca di introdurre riforme in
Urss: più libertà di espressione e di discussione politica e più libertà in economia. Ma queste
riforme arrivano troppo tardi e l’Unione Sovietica si indebolisce sempre più.

3 Perché nel 1989 crolla il muro di Berlino? Quali sono le conseguenze in Europa
di questa svolta?
Nel 1989 il muro di Berlino crolla perché l’Urss non è più in grado di controllare i Paesi
dell’Europa dell’Est. In Polonia Solidarność mette in crisi il regime comunista e negli altri
Paesi comunisti la gente vuole cambiare.
Il crollo del muro rivela che ormai il blocco comunista non esiste più. In tutti i Paesi dell’Est
i regimi comunisti vengono sostituiti da democrazie. Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia,
Germania dell’Est, Romania, Bulgaria diventano autonome dall’Urss.

4 Come e quando si arriva alla fine dell’Unione Sovietica?


Con le sue riforme Gorbačëv rivela le debolezze del sistema comunista. Mentre l’Europa
dell’Est si sottrae al controllo di Mosca, anche le repubbliche socialiste che fanno parte
dell’Urss si staccano dalla Russia: Repubbliche baltiche, Ucraina, Bielorussia, Georgia e
Armenia diventano Stati indipendenti e dal 1991 l’Urss non esiste più.
Il Partito comunista sovietico si scioglie e la Russia diventa una confederazione di Stati più
piccola dell’Urss e con un regime democratico.

5 Quali sono le conseguenze del crollo dell’Urss e del comunismo in Europa?


Il crollo dell’Urss e del comunismo in Europa ha conseguenze economiche e politiche.
In tutti i Paesi ex-comunisti – compresa la Russia – l’economia diventa capitalista, come
l’economia dei Paesi occidentali. Ma questa trasformazione è molto dificile
e crea diseguaglianze e povertà. Perciò migliaia di lavoratori dell’Est emigrano in Europa
occidentale in cerca di lavoro.
La Germania torna a essere un Paese unito nel 1990.
Tra il 1991 e il 1999 la Iugoslavia si disintegra e nascono Stati indipendenti che a lungo si
combattono tra loro per stabilire i loro conini.
Oggi ci sono tensioni molto gravi anche tra Russia e Ucraina. Nel 2014 la Russia ha
strappato all’Ucraina la penisola di Crimea.

71
17 Il mondo globale
e i suoi conflitti
IMPARO CON LE IMMAGINI

La globalizzazione e le nuove potenze mondiali


Oggi la circolazione di merci e persone è rapida.Tutti i
Paesi partecipano a un unico mercato mondiale e dipendono
gli uni dagli altri. È il fenomeno della globalizzazione.
Anche le informazioni raggiungono ogni angolo del pianeta
immediatamente, attraverso Internet. Oggi è possibile fare
affari ovunque con pochi click del computer. Si diffondono
prodotti e stili di vita uguali. Nell’economia globale si
affacciano nuovi protagonisti: la Cina, l’India, il Sudafrica,
alcuni Paesi dell’America meridionale sono nuove potenze
economiche.

Medio Oriente e terrorismo


Il Medio Oriente non ha pace. I confini e i diritti di
Israele e Palestina, due Stati che dovrebbero vivere in
pace nella stessa regione, non sono ancora definiti.
Intanto si è aggravato il problema del terrorismo ispirato a
una visione violenta dell’islam. Stati Uniti e Paesi europei
occidentali sono stati attaccati più volte. L’episodio
simbolo di questo conflitto è avvenuto l’11 settembre
2001. Le guerre in Iraq e Afghanistan e le tensioni nei
Paesi dell’Africa settentrionale e in Medio Oriente hanno
aggravato la situazione. Oggi si combatte una terribile
guerra civile in Siria e uno “Stato islamico” domina parte
dell’Iraq e della Siria.

L’Europa e l’Italia
I membri dell’Unione europea oggi sono 28. Molti di essi,
tuttavia, guardano con sospetto al governo dell’Unione,
perché temono di perdere la loro autonomia. La grave
crisi economica mondiale scoppiata nel 2008 ha reso più
difficile la collaborazione tra Stati europei più ricchi e
Stati più deboli. In Italia la politica è cambiata. Fino al
2013 c’è stata alternanza tra due schieramenti: centro-
destra e centro-sinistra. Nelle elezioni del 2013 nessuno
schieramento ha ottenuto una chiara maggioranza. La
democrazia italiana sta vivendo una stagione di riforme,
sotto la guida di Matteo Renzi.

L’IMPARAFACILE
72

IL MONDO GLOBALE

GLOBALIZZAZIONE
IMPARO CON LA MAPPA

VANTAGGI SFIDE E PROBLEMI

POSSIBILE SVILUPPO PER TUTTI GRAZIE A Nuove potenze economiche:


– Rapida circolazione di merci CINA • INDIA • BRASILE • SUDAFRICA
– Interdipendenza tra tutte le economie mondiali
– Unico mercato mondiale
AREE ARRETRATE:
Africa
Alcuni Paesi del Sudamerica
Asia meridionale
UNIONE EUROPEA E ITALIA

Emigrazione
verso i Paesi
UNIONE EUROPEA A 28 STATI SECONDA REPUBBLICA
ricchi
Tensioni in
Difficile cammino verso la alternanza tra Medio Oriente
e terrorismo islamico
INTEGRAZIONE POLITICA CENTRO-DESTRA
e CENTRO-SINISTRA

Riforme del governo Renzi


I l mond o g lob a le e i s u o i c o n f l i t t i

73
17
17 I l m o ndo globale e i suoi c on fl i t t i

DOMANDE E RISPOSTE

1 Che cos’è la globalizzazione?


La globalizzazione è la situazione del mondo in cui viviamo. Oggi, infatti, viviamo in un
mondo in cui la circolazione delle merci, delle persone e delle informazioni è molto rapida.
Le barriere tra Stato e Stato hanno sempre meno valore e tutte le economie dei diversi
Paesi dipendono le une dalle altre. C’è un unico mercato mondiale, o, come si dice oggi,
“globale”.

2 Quali sono le conseguenze positive della globalizzazione?


La globalizzazione ha conseguenze positive. La libera circolazione delle merci permette a
tutti i Paesi di partecipare al mercato mondiale. Perciò abbiamo degli Stati che un tempo
erano arretrati e che oggi sono diventati potenze economiche, come la Cina, l’India, il
Sudafrica e il Brasile.
La rapidissima circolazione delle informazioni, tramite Internet, mette in contatto persone
di ogni parte del mondo e permette l’incontro tra culture diverse.
Internet permette anche di investire denaro in tutto il mondo e anche questo sviluppo delle
attività finanziarie è uno dei motori dell’economia di oggi.

3 Quali sono i problemi causati dalla globalizzazione?


La globalizzazione provoca anche qualche problema:
• le persone possono spostarsi in massa e questo ha portato all’aumento delle migrazioni
dai Paesi più poveri a quelli più ricchi. Spesso chi emigra lo fa anche per sfuggire a guerre
e disastri naturali;
• in tutto il pianeta si diffondono gli stessi prodotti e gli stessi stili di vita. Di conseguenza
tendiamo tutti a vivere nello stesso modo;
• la sfida tra le diverse economie è aperta più che mai. Ogni azienda compete con
aziende di tutto il mondo. Aumenta anche il potere delle multinazionali, che influenzano
l’economia di tutto il pianeta.

4 Qual è la situazione della Palestina oggi?


In Palestina continua il conflitto tra Israele e Autorità nazionale palestinese. Gli accordi
internazionali prevedono la convivenza in questa regione di due Stati autonomi, ma i confini
e i diritti dei due Paesi non sono ancora definiti. Perciò continuano le tensioni e anche
gli scontri violenti tra israeliani e palestinesi.

5 Che cos’è stata la “primavera araba”? A quali conseguenze ha portato?


Dal 2011, in alcuni Stati arabi dell’Africa settentrionale (come Tunisia, Egitto e Libia)
e del Medio Oriente (come la Siria), le popolazioni hanno protestato contro i governi per
ottenere più democrazia. Queste proteste sono state chiamate “primavera araba” e hanno
fatto sperare nel progresso pacifico di questi Stati. Purtroppo oggi i risultati sono molto
deludenti. C’è stato qualche progresso, per esempio in Tunisia, ma in Egitto si è di nuovo
rafforzato il governo dei militari. In Libia e in Siria, invece, si combattono terribili guerre
civili, con migliaia di morti e di profughi che scappano verso l’Europa.

L’IMPARAFACILE
74
I l mond o g lob a le e i s u o i c o n f l i t t i 17

6 Come è nato il terrorismo islamico contro l’Occidente?


Negli anni ottanta e novanta del secolo scorso in tutto il Medio Oriente è cresciuta l’ostilità
nei confronti degli Stati Uniti e dell’Occidente da parte degli “integralisti islamici”. Gli
integralisti islamici sono coloro che credono in una interpretazione violenta dell’islam
e considerano l’Occidente nemico della loro fede e della loro cultura. Gli integralisti islamici
accusano gli Stati Uniti e i loro alleati di voler dominare sugli Stati arabi.
L’ostilità di questa parte delle società islamiche è cresciuta al punto da portare a un terribile
attacco terroristico: l’11 settembre 2001, un gruppo di terroristi ha dirottato e fatto
schiantare due aerei sulle Torri gemelle di New York e uno sul Pentagono, a Washington.

7 Qual è stata la risposta dei Paesi occidentali al terrorismo islamico?


Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno attaccato l’Afghanistan nel 2001 e l’Iraq nel 2003.
I regimi che guidavano questi Paesi erano accusati di favorire e proteggere il terrorismo.
Queste guerre non hanno portato alla pace e alla democrazia in questi due Paesi e l’ostilità
degli integralisti islamici contro l’Occidente è aumentata.

8 Qual è oggi la situazione della lotta tra Occidente e terroristi?


I terroristi islamici hanno compiuto nuovi attacchi a Madrid, in Spagna, nel 2004; poi
a Londra, in Inghilterra, nel 2005; poi a Parigi, in Francia, nel 2015.
Nel 2013, tra Iraq e Siria, è nato uno “Stato islamico” che si presenta al mondo arabo come
il nuovo califfato che dovrebbe unire tutti i musulmani. Questo Stato non è riconosciuto
né dai Paesi occidentali né dai Paesi arabi e la guerra contro di esso continua ancora.

9 Qual è oggi la situazione dell’Unione europea?


Oggi l’Unione europea conta 28 Stati membri e una parte di essi usa la stessa moneta,
l’euro. Altri Stati chiedono di entrare nell’Unione, tra questi la Turchia. Tuttavia, il cammino
verso l’unione politica ha anche delle difficoltà. Infatti, molti Paesi europei temono di
perdere la propria autonomia.

10 Come è cambiata la politica in Italia negli anni Novanta del secolo scorso?
Negli anni Novanta del secolo scorso la politica in Italia è cambiata profondamente. I partiti
che hanno guidato il Paese dalla Seconda guerra mondiale sono spariti.
Dagli anni novanta al governo dell’Italia si sono alternati due schieramenti contrapposti:
il centro-destra, guidato da Silvio Berlusconi, e il centro-sinistra, guidato dal partito erede
del Partito comunista, che oggi si chiama Partito democratico.

11 Qual è la situazione politica dell’Italia di oggi?


Le elezioni politiche del 2013 non hanno dato una netta maggioranza né al centro-sinistra né
al centro-destra. Si è anche affermato un nuovo partito: il Movimento cinque stelle.
Il governo è guidato da Matteo Renzi, segretario del Partito democratico. Renzi e i suoi
alleati stanno introducendo alcune importanti riforme, come il cambiamento delle funzioni
del Senato, per rinnovare la democrazia italiana. Intanto l’Italia sta uscendo molto
lentamente dalla grave crisi economica mondiale cominciata nel 2008.

75
VOCABOLARIO STORICO MULTILINGUE
Italiano Inglese Francese Spagnolo Albanese
Amnistia Amnesty Amnistie Amnistía Amnisti

Anarchico Anarchist Anarchiste Anárquista Anarkist

Annessione Annexation Annexion Anexión Aneksim

Armistizio Armistice Armistice Armisticio Armëpushim

Autarkia (sistemi i
Autarchia Autarchy Autarcie Autarquía
vetë-mjaftueshmërisë)
Mallra (të mira) të
Beni durevoli Durable goods Biens durables Bienes durables
qëndrueshme

Bomba all’idrogeno Hydrogen bomb Bombe à hydrogène Bomba de hidrógeno Bombë me hidrogjen

Borsa Stock Exchange Bourse Bolsa Bursa

Calendario giuliano Julian calendar Calendrier julien Calendario Juliano Kalendari Julian

Cancelliere Chancellor Chancelier Canciller Kancelar

Centrismo Centrism Centrisme Centrismo Centrizëm

Clientelismo Patronage system Clientélisme Clientelismo Klientelizëm

Shërbyes ndaj pushtuesit /


Collaborazionista Collaborationist Collaborateur Colaboracionista
armikut (servil i pushtetit)

Collettivizzazione Collectivization Collectivisation Colectivización Kolektivizëm

Commessa Work order Commande Pedido Shitëse

Service militaire
Coscrizione obbligatoria Conscription Conscripción obligatoria Rekrutim i detyrueshëm
obligatoire

Costituzione Constitution Constitution Constitución Kushtetutë

Costo del lavoro Labour cost Coût du travail Costo del trabajo Kosto e punës

Debito pubblico Public debt Dette publique Deuda pública Borxh publik

Dinamite Dynamite Dynamite Dinamita Dinamit

Diserzione Desertion Désertion Deserción Dezertim

Enciclica Encyclical Encyclique Encíclica Enciklika

Evasione fiscale Tax evasion Évasion fiscale Evasión fiscal Evasion fiskal

Fascio littorio Lictor’s fasces Faisceaux de licteur Faja de los lictores Emblemë e Fashizmit

Focolare ebraico Jewish homeland Foyer juif Hogar judío Atdheu hebre

Genocidio Genocide Génocide Genocidio Gjenocid

Golpe Coup d’état Coup d’état Golpe Grusht Shteti

Guardie rosse Red Guards Gardes rouges Guardias rojas Gardistët e Kuq

Guerra lampo Blitzkrieg Guerre éclair Guerra relámpago Luftë rrufe

Mise en accusation, Impeachment (imputación Akuzim (nxjerrje para


Impeachment Impeachment
procédure de destitution o acusación) gjyqit)
Victims of Foibe Arrojados a las foibe o Të humburit e gropave
Infoibati Victimes des foibe
massacre foibas (fosas comunes) karstike

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Italiano Romeno Cinese Arabo
Amnistia Amnistie 大赦 Dàshè ‫عفو عام‬ Afwon àam

Anarchico Anarhic 无政府主义的 Wú zhèngfǔ zhǔyì de ‫فوضوي‬ Fawdhawi

Annessione Anexare 吞并 Tūnbìng ‫انضام‬ Indhemam

Armistizio Armistiţiu 停战 Tíngzhàn ‫هدنة‬ Hudna

Autarchia Autarhie 自给自足 Zìjǐ zìzú ‫ااكتفاء الذاي‬ Alektifaà althati

Beni durevoli Bunuri de folosinţă îndelungată 耐用品 Nài yòngpǐn ‫سلع مع ّمرة‬ Selaà moàammera

Bomba all’idrogeno Bombă cu hidrogen 氢弹 Qīngdàn ‫قنبلة هيدروجينية‬ Qunbula hidrogeeneiah

Borsa Bursă 证券交易所 Zhèngquàn jiāoyì suǒ ‫بورصة‬ Borsa

Calendario giuliano Calendarul iulian 儒略历 Rú lüè lì ‫التقويم اليوليان‬ Attaqweem alyouliani

Cancelliere Cancelar 总理 Zǒnglǐ ‫مستشار‬ Mustashar

Centrismo Centrism 中间派 Zhōngjiānpài ‫اتج ّمع الوسط‬ Tajammoà el wasat

Clientelismo Clientelism 结党营私 Jiédǎng yíngsī ‫رعاية سياسية‬ Reàaya seyaseiah

Collaborazionista Colaboraţionist 通敌者 Tōngdí zhě ‫متعاون مع العدو‬ Mutàawen maà al àadew

Collettivizzazione Colectivizare 集体化 Jítǐhuà


‫نقل املكيّة الخاصة للجاعيّة‬
Naql al mulkeiah
al chaassa leljamaàeyah

Commessa Comandă 订货 Dìnghuò ‫صفقة عمل‬ Safqat àamal

Coscrizione
obbligatoria
Recrutare obligatorie 义务兵役制 Yìwù bīngyì zhì ‫تجنيد اجباري‬ Tajneed ijbari

Costituzione Constituţie 宪法 Xiànfǎ ‫دستور التأسيس‬ Destour attaàsees

Costo del lavoro Costul mâinii de lucru 用工成本 Yònggōng chéngběn ‫تكلفة العمل‬ Taklefat al àamal

Debito pubblico Datorie publică 公共债务 Gōnggòng zhàiwù ‫الدين العام‬ Addain al àam

Dinamite Dinamită 甘油炸药 Gānyóu zháyào ‫ديناميت‬ Dinamit

Diserzione Dezertare 开小差 Kāixiǎochāi ‫هجر الجندية‬ Hajr al jundeyah

Enciclica Enciclică 教皇通谕 Jiàohuáng tōngyù ‫منشور بابوي‬ Manshour babawi

Evasione fiscale Evaziune iscală 逃税 Táoshuì ‫ته ّرب من الرائب‬ Taharrob men addaraeb

Fascio littorio Fascie 束棒 Shù bàng ‫شعار ليكتوري‬ Sheàar lectori

Cămin naţional pentru poporul


Focolare ebraico
evreu
犹太人家园 Yóutàirén jiāyuán ‫موطن يهودي‬ Mawten yahoudi

Genocidio Genocid 种族灭绝 Zhǒngzú mièjué ‫قتل جاعي‬ Qatl jamaài

Golpe Lovitură de stat 政变 Zhèngbiàn ‫إنقاب‬ Inqelab

Guardie rosse Gărzile roşii 赤卫队 Chìwèiduì ‫الحرس اأحمر‬ Al haras al ahmar

Guerra lampo Război fulger 闪电战 Shǎndiànzhàn ‫حرب خاطفة‬ Harb chatefah

Impeachment Impeachment 弹劾 Tánhé ‫إتهام‬ Ittiham

Victime ale masacrelor din 被投下山涧杀害的人 Bèi tóuxià


Infoibati
foibe shānjiàn shāhài de rén
‫قتى امجازر‬ Qatla al majazer

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VOCABOLARIO STORICO MULTILINGUE
Italiano Inglese Francese Spagnolo Albanese
Kippur Kippur Kippour Kippur Dita e Shlyerjes

Lega araba Arab league Ligue arabe Liga árabe Liga Arabe

Mandato Mandate Mandat Mandato Mandat

Nazionalizzazione Nationalisation Nationalisation Nacionalización Shtetëzim

Neutrale Neutral Neutre Neutral Neutral

Olocausto Holocaust Holocauste Holocausto Holokaust

Opinione pubblica Public opinion Opinion publique Opinión pública Opinion publik

Partigiano Partisan Partisan Partisano Partizan

Piano Marshall Marshall Plan Plan Marshall Plano Marshall Plani Marshall

Pieds-noirs Pied-noirs Pieds-Noirs, pieds-noirs Pieds-noirs Këmbë-Zi

Prima repubblica First Republic Première République Primera República Republika e Parë

Produttività Productivity Productivité Productividad Prodhimtari

Razionamento Rationing Rationnement Racionamiento Racionim

Survivant, rescapé, Veterano de guerra,


Reduce Veteran Veteran
ancien combattant sobreviviente

Religione di Stato Established religion Religion d’État Religión del Estado Feja s-htet

Repubblica islamica Islamic Republic République islamique República islámica Republikë Islamike

Repubblica sociale République sociale


Italian Social Republic República social italiana Republika Sociale Italiane
italiana italienne

Riforma agraria Agrarian reform Réforme agraire Reforma agraria Reformë agrare

Sabotaggio Sabotage Sabotage Sabotaje Sabotim

Serrata Lock-out Lock-out, grève patronale Cierre patronal Mbydhje e fabrikës

Settore terziario Tertiary sector Secteur tertiaire Sector terciario Sektori terciar / i tretë

Siderurgia Iron and steel industry Sidérurgie Siderurgia Metalurgji

Soviet Soviet Soviet Soviet Sovjetikë

Speculazione Speculation Spéculation Especulación Spekullim

Squadre d’azione Action squads Équipes d’action Escuadras de acción Ekipet e veprimit

Estado títere / Estado


Stato fantoccio Puppet state État fantoche Shteti i Kukullave
fantoche

Suffragio Suffrage Suffrage Sufragio E drejtë vote

Tangente Bribe Pot-de-vin Soborno, coima Tangjent

Terre irredente Unredeemed lands Terres irrédentes Tierras irridentas Toka të zëna

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Italiano Romeno Cinese Arabo
Kippur Iom Kipur (Ziua Ispășirii) 赎罪日 Shúzuì rì ‫يوم الغفران‬ Yawm al ghufran

‫جامعة الدول العربية‬ Jameàat addowal al


Lega araba Liga arabă 阿拉伯国家联盟 Ālābó guójiā liánméng
arabeyah

Mandato Mandat 委任统治权 Wěirèn tǒngzhì quán ‫تفويض‬ Tafweedh

Nazionalizzazione Naţionalizare 国有化 Guóyǒuhuà ‫تأميم‬ Taàmeem

Neutrale Neutru 中立 Zhōnglì ‫حيادي‬ Heyadi

Olocausto Holocaust 犹太人大屠杀 Yóutàirén dà túshā ‫محرقة‬ Mehraqa

Opinione pubblica Opinia publică 舆论 Yúlùn ‫الرأي العام‬ Arraày al àam

Partigiano Partizan 游击队员 Yóují duìyuán ‫نصر‬ Naseer

Piano Marshall Planul Marshall 马歇尔计划 Mǎxiē’ěr jìhuà ‫خطة مارشال‬ Chetat marshal

Pieds-noirs Pieds-noirs (picioare negre) 黑脚 Hēi jiǎo ‫اأقدام السوداء‬ Alaqdam assawdaà

Prima repubblica Prima Republică 第一共和国 Dìyī gònghéguó ‫الجمهورية ااوى‬ Aljuomhureyah al owla

Produttività Productivitate 生产率 Shēngchǎnlǜ ‫إنتاجيّة‬ Intagieyah

Razionamento Raţionalizare 配给 Pèijǐ ‫نظام التموين‬ Nedham attamween

Soldat demobilizat / lăsat la


Reduce 幸存者 Xìngcún zhě ‫عائد الحرب‬ Àaed al harb
vatră

Religione di Stato Religie de stat 国教 Guójiào ‫دين الدولة‬ Deen addawlah

‫جمهورية إسامية‬ Juomhureyah


Repubblica islamica Republica islamică 伊斯兰共和国 Yīsīlán gònghéguó
Islameyah
Repubblica sociale
Republica Socială Italiană
意大利社会共和国 Yìdàlì shèhuì ‫ الجمهورية اايطالية ااشراكية‬Aljuomhureyah
italiana gònghéguó al italeyah aleshterakeyah

Riforma agraria Reformă agrară 土地改革 Tǔdì gǎigé ‫ااصاح الزراعي‬ Aleslah azzeraài

Sabotaggio Sabotaj 破坏活动 Pòhuài huódòng ‫تخريب‬ Tachreeb

Serrata Închidere a unei întreprinderi 封闭工厂 Fēngbì gōngchǎng ‫إراب‬ Idhraab

Settore terziario Sectorul terţiar (al serviciilor) 第三产业 Dìsān chǎnyè ‫قطاع الخدمات‬ Qetaà el chadamat

Siderurgia Siderurgie 钢铁工业 Gāngtiě gōngyè ‫تصنيع الحديد‬ Tasneeà el hadeed

Soviet Soviet 苏维埃 Sūwéi’āi ‫لجنة روس ّية‬ Lajna russeyah

Speculazione Speculaţie 投机 Tóujī ‫مضاربة‬ Mudharaba

Squadre d’azione Echipe de acţiune 行动队 Xíngdòng duì ‫فرق العمل‬ Feraq al àamal

Guvern de paie /
Stato fantoccio 傀儡政府 Kuǐlěi zhèngfǔ ‫دولة دمية‬ Dawla dumia
Guvern-marionetă

Suffragio Sufragiu / Drept de vot 选举 Xuǎnjǔ ‫تصويت‬ Tasweet

Tangente Mită 贿金 Huìjīn ‫رشوة‬ Rashwa

Terre irredente Pământuri sub ocupaţie străină 未收复领土 Wèishōufùlǐngtǔ ‫أراي محتلّة‬ Aradi muhtallah

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