Model Time 219 2014

01 copertina :01 copertina 191 4-09-2014 10:40 Pagina 1
IL MODELLISMO IN SCALA MONDIALE

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MENSILE
n° 219 Ottobre 2014
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03 sommario:03 sommario 4-09-2014 12:18 Pagina 1
Mensile di tecnica modellistica n°219 - Ottobre 2014
6 USS Cairo (1861) 1/100

di Ivano Curtolo
12 Sd.Kfz.
di Simon Antelmi
184 Ferdinand 1/35
18 Pfalz D.IIIa 1/48
di Roberto Macrì
22 M109A6
di Volker Bembennek
155mm 1/35 seconda parte
32 Grand Slam Bomber 1/48
di Cesare Pigliapoco
44 Boeing B-29 Crash site 1/32

di Jean - Bernard Andrè
52 Nord Africa, 1943 1/35

di Andrea Cingolani
60 Battlestar
di Fausto Muto
Ship Arcadia 1/1500
RUBRICHE
50 Agenda
58 Piazza affari
68 Novità
74 The Penguin's Corner
TA P E R I L ETTORI!
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GRANDE O
O D U Z IO N I A L M O N D O
LE MIGLIORI PR LA SECONDA WWII
GUERRA GLI ARCHIVI
RITROVATI della II
MONDIALE Guerra Mondiale
IN 3D Durata totale: 7 ORE
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anni di ricerche, WWII offre una
Video: FULL HD 1080i - Audio: Dolby visione completamente nuova
Digital 5.1 - Lingue: italiano e inglese del conflitto epocale. I filmati in
Sottotitoli: italiano pellicola, restaurati e trascritti
Ben pochi sanno che durante la Seconda in Alta Definizione, offrono uno
Guerra Mondiale la tecnologia di ripresa spaccato straordinariamente nitido
3D era già utilizzata. Per la prima volta e realistico dell’atmosfera dei campi
di battaglia. Alle immagini d’epoca si
in questo Blu-ray 3D, potrete vedere affiancano le parole dei soldati che
filmati e fotografie tridimensionali che
Produ affidarono ai loro diari i pensieri più
zi
Histor one
ripercorrono la storia: sembrerà di sfiorare intimi e le opinioni più schiette sulle
le svastiche sulle bandiere issate nei cieli esperienze vissute nella quotidianità
Chann y di Norimberga, di calpestare la sabbia di della guerra.
el Omaha Beach, di azionare un cannone 88 Cofanetto 4 DVD Produ
zi
millimetri, e persino di prendere parte ai codice COF 7055
Histor one
Chann y
festeggiamenti per la liberazione di Parigi.
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BUONGIORNO Gli eroi del D-Day
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Il più completo film mai prodotto sul
WWII LA GUERRA AEREA
LE ARMI DELLA D-Day e i 100 giorni che portarono Durata: 90 min. - Lingue: italiano e inglese - Sottotitoli: italiano
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GRANDE GUERRA Durata totale: 150 minuti alla liberazione di Parigi. Prodotto
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d’Europa fra il 1943 e 44 realizzato con filmati inediti 8mm di aviatori
CDV 6562 - Durata: 150 min. Il DVD è un diario corale di volti, nelle basi di Gran Bretagna e in azione sulla Germania, restaurati e
Dagli aerei alle navi, ai primi carri storie, esperienze di uomini e don- a colori, Sacrifice cala lo spettatore trascritti in HD. Il racconto è reso ancora più avvincente dalle straordi-
ne italiani lontani da casa. nell’atmosfera tragica ed eroica del
armati, questo DVD offre un quadro narie sequenze di combattimenti aerei dei rari filmati a colori dei B-17
approfondito dei sistemi d’arma della In 3 ore di filmati è raccolto l’intero D-Day, per far rivivere, minuto per mi- FLYING FORTRESS, P-47 THUNDERBOLT e P-51 MUSTANG in
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05 editoriale:05 editoriale 11-09-2014 13:22 Pagina 1
MODEL TIME
Direttore Responsabile
Thomas Abbondi
Editore
Auriga Publishing International S.r.l.
Via Bressanone 17/1 - 16154 Genova
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Capo redattore
Thomas Abbondi (T.A.)
Direttore editoriale
Alessandro Bruschi
Servizi fotografici
Alessandro Bruschi (A.B.)
Grafica
Cristina Bonanno
Il Tempo è Galantuomo
Consulenti e Collaboratori Alcune delle domande che ricorrono di più alle mostre da parte
Jean - Bernard Andrè, Simon Antelmi, Volker Bembennek,
Andrea Cingolani, Ivano Curtolo, Roberto Macrì, dei "non adepti" o dai neofiti: ".. ma quanto ci hai messo?" insie-
Enzo Maio, Marcello Marchetti, Fausto Muto, me a ".. ma quanto hai speso?" e "ma è difficile?"
Cesare Pigliapoco
Sola la terza ha un senso le altre no!
Il tempo e la spesa sono fattori personali e opinabili, quello che
Sped in A.P. 45% comma 20/B art 2 legge 662/96
Filiale di Genova. Pubblicazione registrata conta è il risultato, c'è chi è bravo e veloce, chi è bravo e lento,
presso il tribunale di Genova il 03/04/2001 al n° 19.
Tutti i diritti sono riservati. chi è un cinghiale selvaggio e dopo sei mesi sforna una ciofeca
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© 2014 Auriga Publishing International S.r.l. La convinzione che attrezzatura ed accessori rendano tutti
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06 a 09 navi thiene:06 a 11 saipang 4-09-2014 10:44 Pagina 6
di Ivano Curtolo
1/100
6
Nella lunga e sanguino-

sa guerra di secessione
americana (1861-1865)
il dominio fluviale fu
passione. qualche mese tutti i tasselli erano al
uno dei capitoli più L’autocostruzione di ogni parte del loro posto e ho potuto procedere alla
importanti, ma spesso lavoro è una componente caratteri- costruzione.
stica di tutti i miei lavori, quindi una Lo scafo è stato assemblato incollan-
le imbarcazioni impie- delle cose più importanti è avere a do strati successivi di tavolette in
gate erano semplici disposizioni tavole generali dello
scafo, disegni o foto dei particolari e
tiglio da mm 5; questa tecnica si
chiama “sistema pane burro” e serve
modelli civili adattati al quanta più documentazione possibi- per ottenere la forma di massima
le; non sempre ciò è facile, soprattut- dello scafo che poi viene affinata
combattimento. Le to per soggetti poco noti come quelli asportando la parte in eccedenza
finanze degli Stati di cui vi parlerò. attraverso diversi tipi di utensili e
L’idea è nata leggendo uno dei volu- avvalendosi di opportune dime di
dell’Unione erano di mi di “Storia Della Marina” edito nel riferimento: Queste sono state realiz-
gran lunga più floride e lontano 1978, particolarmente affa- zate sulla base delle tavole esecutive
scinante e ricco di informazioni stori- ricavate dai progetti originali.
questo condizionò che e tavole descrittive. Sono state Le sovrastrutture sono anch’esse rica-
necessarie altre ricerche, ma dopo vate da legni di varie essenze, come
pesantemente tutti gli
accadimenti del conflitto
La cannoniera corazzata USS Cairo fu
operativa nei fiumi Mississippi e
Ohio tra le forze dell’Unione. Questa
bellissima nave fu affondata dall’e-
splosione di una mina durante un
opera di bonifica alla quale stava par-
tecipando nel 1862 e il suo relitto fu
recuperato nel 1962 in ottimo stato
di conservazione; l’affusto di quercia
del cannone appariva quasi nelle
stesse condizioni di un secolo prima
e alcuni cannoni erano ancora cari-
chi. Attualmente è esposta nel locale
museo di Vicksburg.
Coltivo la passione per il modellismo
statico navale da moltissimi anni:
lavorare il legno e dargli forma è ora-
mai parte della mia vita. Nel tempo,
con l’accrescere dell’esperienza, ho
imparato a scegliere di costruire quei
soggetti che mi appassionano d’istin-
to e che mi inducono a studiarne la
storia per poi realizzarli con adeguata
MODEL TIME 219/14 7

ramino, noce, liriodendron, faggio, e

a ognuno di questi corrispondono
diverse caratteristiche di lavorabilità
ed estetiche. Altri materiali impiegati
sono il rame e le lastre di stagno e di
ottone.
Nel mio piccolo laboratorio, contra-
riamente a ciò che si può credere,
non sono dotato di molte macchine
8 MODEL TIME 219/14

utensili ma di attrezzi manuali e spes-

so autocostruiti. Il legno ha bisogno
del calore e la sensibilità della mano,
solo cosi il soggetto sarà realistico. La
parte più impegnativa è quella di ren-
dere omogenea la visione d’insieme e
garantire al lavoro un corretto primo
impatto a chi lo osserva: i particolari,
cosa altrettanto importante, si nota-
no dopo.
Spero che questo articolo sia di sti-
molo per qualche giovane modellista
e che serva ad avvicinarlo alla nobile
passione del lavorare il legno. Le
emozioni sono uniche e spesso ci si
ritrova a guardare con soddisfazione
le proprie realizzazioni; si impara
anche l’arte del sapersi ingegnare e a
dosare i tempi, sapendo aspettare, e
questi apprendimenti si possono tra-
sportare, con grandi vantaggi, nella
propria professione e nella vita.
MODEL TIME 219/14 9

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12 a 17 ferdinand:06 a 11 saipang 4-09-2014 10:52 Pagina 12
di Simon Antelmi
DRAGON 1/35
Nella storia della seconda guerra mondiale ci sono stati mezzi che avrebbero
potuto avere ruoli o parti importanti se non addirittura decisivi, spesso però
l'impiego di questi elementi non fu quello previsto e i risultati ottenuti sul
campo non rispettarono le aspettative di partenza.
12 MODEL TIME 219/14

SD. KFZ. 184 FERDINAND

Con l'ausilio di una pasta testurizzante Maimeri donia-
mo più ruvidità alle piastre mentre con l'aiuto di una
fresa montata su trapano simuliamo i danni da combat-
timento. Per iniziare il lavoro di verniciatura ci servire-
mo di una bomboletta Tamiya.
Il Ferdinand era un colosso da 65

tonnellate privo di mitragliatrici per
la difesa nei combattimenti ravvici-
nati e questo suo handicap lo obbli-
gava costantemente a un supporto di
fanteria. Molti di questi pachidermi
di metallo furono messi fuori gioco
dalle mine e non dal fuoco avversa-
MODEL TIME 219/14 13

rio, il che ci riporta a quanto detto

sopra. Dopo gli scontri nel saliente di
Kursk però, alcune modifiche appor-
tate e migliori tattiche di impiego lo
fecero diventare un temuto caccia-
carri.
Il kit della Dragon si presenta bene e,
nonostante non sia una recente usci-
ta, ne possiamo apprezzare la pulizia,
gli incastri facili e le linee azzeccate.
Ho sostituito i cingoli con i classici
Friulmodel, anche per dare “peso” al
mezzo; il resto è tutto da scatola.
Le spaziose piastre corazzate che
caratterizzano questo cacciacarri
pesante hanno ricevuto una mano di
pasta texturizzante ferro nero della
Idea, una brand della italica Maimeri;
si spalma a pennello o con l'aiuto di
una spatolina e si modella a piacere
per spessore e trama. Ha concluso l'o-
pera un trattamento degli spigoli con
una fresetta montata sul trapano. A
questo punto si è pronti per passare
al colore.
Una bella mano di Desert Sand
Tamiya a bomboletta è quello che ci
vuole per affrontare al meglio la
decorazione della mimetica.
Quest'ultima è una fra le varianti che
ho trovato tra le foto reperite su libri
e web; per il disegno, che può sem-
brare semplice ma non lo è, mi sono
Per ovviare all'inconveniente delle vecchie decals che si sbriciolano a con-
tatto con l'acqua possiamo servirci dei trasferibili a secco della Wilder.
servito del verde Lifecolor Olivegrun,
ho poi accennato un po' di luce col
giallo chiaro UA 249.
La posa delle decal ha rivelato una
pessima sorpresa: le decal a contatto
con l'acqua si sono sbriciolate.
I trasferibili si posizionano correttamente con un po’ di nastro adesivo e si

evidenziano con una matita, possiamo aiutare questo facile processo tam-
ponando la croce con un bastoncino cotonato, quest'ultima verrà scrostata
per uniformarsi al modello.

Sui cingoli ho sperimentato due diversi liquidi

con risultati differenti ma ugualmente appagan-
ti; si completa l'operazione con prodotti Wilder
e colori ad olio per differenziare le singole
maglie. Con un po’ di carta abrasiva strofinia-
mo le battute per far emergere il metallo natu-
rale.
Niente paura, è venuto il momento

di mettere mano alle ultime novità
del range Wilder: trasferibili a
secco!
L'operazione mi ha riportato indie-
tro di un paio di decenni, quando dal
tabaccaio mia madre mi comprava i
trasferibili; nulla di più facile e appa-
gante, i trasferibili infatti sono opa-
chi e si posizionano benissimo, pre-
stiamo solo attenzione al posizio-
namento delle Balkenkreuz perché
non risultino storte.
I cingoli in metallo sono serviti da
cavia per sperimentare i due prodot-
ti invecchianti della Wilder e di Ushi
Van Der Rosten, entrambi sono vali-
di ma portano a risultati differenti. Il

L'invecchiamento generale si ottiene con lavaggi ad

olio (terra di Cassel) e prodotti pronti all'uso, questi
stessi prodotti versati nella tazza dell'aerografo e
spruzzati ci aiutano nella modulazione cromatica delle
singole piastre.
Dato che non sono molto stabili, a

meno che non vengano fissati, pos-
siamo rimuovere le velature in
certe zone ottenendo nuovi interes-
santi effetti di weathering. Ora ci
divertiremo a risottolineare croma-
ticamente alcuni elementi in rilievo
del mezzo, un processo che amo
riprodurre a pennello con prodotti
acrilici.

SD. KFZ. 184 FERDINAND

Quick Rust di Wilder agisce più in del modello nella quale emergono i
fretta e conferisce un aspetto tipico volumi principali datti dalla grande
della ruggine fresca, Il suo "concor- camera di combattimento così arre-
rente" olandese ci porta invece verso trata.
toni decisamente più scuri, segno di
una corrosione più profonda; alla
fine non c'è un vincitore, solo due
modi distinti per arrivare a un risul-
tato. Conclude il tutto una serie di
lavaggi con prodotti a olio ottimi per
conferire sedimenti terrosi nei recessi
delle singole maglie.
Un po' di sporco è quello che ci
Su tutto il modello seguiranno poi vuole per le parti basse del carro,
alcuni lavaggi con terra di Kassel, una con un vecchio pennello e
profilatura con nero opaco acrilico schizziamo un po' di sedimento
sugli spigoli e, per non farci mancare pronto della linea Wilder;
se ci piacciono i contrasti possiamo
nulla, una modulazione con prodotti
effettuare un "reverse dry brush"
a smalto della linea Wilder per enfa- sottolineando gli spigoli del
tizzare la resa cro- modello con un mix di tinte scure,
matica. Dato che si effetto grafico garantito!
tratta di prodotti
appena stesi possiamo
agire rimuovendoli parzialmente
per simulare scrostature e abrasioni.
Sempre dallo stesso range ho
avuto modo di apprez-
zare le paste tex-
turizzanti, idea-
li per simulare
il fango sia su
larga scala sia
unicamente per
semplici "spruzzate"
nelle zone basse dello
scafo. Utile anche a dare
volume al tutto una valorizza-
zione cromatica di alcuni elemen-
ti fatta a pennello: rivetti, bulloni e
altre piccole parti emergono così dal
resto del modello accrescendo la resa
estetica dello stesso.
Alla fine la resa è soddisfacente, un
invecchiamento limitato sul treno di
rotolamento premia la vista generale

18 a 21 macri:06 a 11 saipang 4-09-2014 10:58 Pagina 18
di Roberto Macrì
EDUARD 1/48
… e non mi riferisco solo 1/48 cod. 8416. All’interno della scato-

la si trovano due sprue in plastica mar-
molto da ragionare su come procedere.
Istruzioni alla mano, ho cominciato
al kit della Eduard, che roncina con un totale di una cinquan- dalla cabina e dal motore.
tina di pezzi, un foglio decal per una Come prima cosa ho dipinto l’interno
con pochi pezzi e un sola versione e il foglio di istruzioni. della fusoliera e i pochi pezzi che com-
semplice foglio decal Insomma, c’è tutto ciò che serve e pongono la cabina con il grey green
niente di più. XF-76 Tamiya. Sono quindi passato al
consente di ottenere un La qualità della plastica è buona, le seggiolino, che ho dipinto con una
buon modellino, ma stampate sono precise e sufficiente-
mente dettagliate, la scomposizione
mano di fondo di XF-59, su cui ho suc-
cessivamente steso a pennello il terra
soprattutto alla filosofia del modello è stata ben studiata per di Siena bruciata a olio per ricreare le
facilitarne l’assemblaggio. Direi che si venature del legno. Una volta assem-
modellistica con cui ho tratta di un buon kit. blati i componenti della cabina e colo-
deciso di affrontare il Le Weekend Edition della Eduard rati i vari dettagli sono passato al
hanno il vantaggio di essere economi- motore, che è composto da 5 pezzi;
montaggio e la colora- che, pur offrendo la stessa qualità delle assemblati e colorati con nero opaco
zione di questo Pfalz. stampate delle versioni Profipack. XF-2 e colori metallici della Humbrol,
Quindi direi che, per chi volesse qualche sfumatura con la tecnica del
Pur essendo un amante della docu- costruire un bel modello senza troppi pennello asciutto ed anche il motore è
mentazione tecnica e dei set di detta- fronzoli e spendendo poco, le wee- pronto.
glio, questa volta ho deciso di farne a kend edition possono essere una A questo punto, prima di fissare cabi-
meno, anche se alla fine ho dovuto buona scelta. na e motore all’interno della fusoliera
aggiungere qualche dettaglio. ho eseguito dei fori diametro 0,25 mm
MONTAGGIO È COLORAZIONE in prossimità degli stabilizzatori di
IL KIT coda, che sono serviti a far fuoriuscire
Visto l’esiguo numero di pezzi non c’è dalla fusoliera del filo da pesca per
Per questa realizzazione ho scelto la
Weekend Edition del Pfalz Eduard in
18
PFALZ D.IIIA
A colorazione ultimata, prima dell’assemblaggio finale, ho deciso di forare ali e fusoliera per inserire i punti di
ancoraggio per i tiranti delle ali.
Per i fori ho usato una punta da 0,25 mm, i punti di ancoraggio sono i Gaspatch Model 48017.
simulare rinvii dei comandi collegati

al timone direzionale e di profondità.
Una volta posizionati motore, cabina e
filo da pesca, ho chiuso la fusoliera,
incollato l’ala inferiore e i timoni di
profondità e sono passato alla prepara-
zione degli altri pezzi per la colorazio-
ne.
Ala superiore, montanti alari, struttura
del carrello, ruote, deriva, elica e scari-
co sono stati preparati e dipinti separa-
tamente.
La livrea di questo Pfalz è particolar-
mente sgargiante, il rosso e il bianco
creano un contrasto molto luminoso e
appariscente. Era quindi importante,
soprattutto per il rosso, ottenere un
colore luminoso e ben sfumato.
Quando si dipinge ad aerografo biso-
gna tener conto che i colori possono
variare tonalità e luminosità a seconda
del colore di fondo su cui si va a lavo-
rare. Per questo motivo ho deciso di Altra variazione sul tema “modellino da scatola”.
Il tubo di collegamento tra il motore e il radiatore alare non è compreso tra
utilizzare il primer bianco della i pezzi della scatola e non è nemmeno indicato sulle istruzioni, sembra che
Vallejo, così non ho dovuto fare milio- Eduard lo abbia completamente dimenticato.
ni di passate per ottenere un bel bian- Mi ero accorto di questa mancanza quasi subito e avevo deciso di fare
co nella parte posteriore e ho evitato finta di niente, ma a modello completo e già fissato su basetta non ho resi-
che il rosso si incupisse. stito e ho riprodotto il tubo con filo di stagno diametro 1 mm.
Per ottenere la gradazione di rosso e le

I tiranti sono stati riprodotti con

filo elastico della SBM diametro 0,1
mm fatto passare all’interno degli
occhielli dei punti di fissaggio della
Gaspatch Model e fissato alle estre-
mità con cianoacrilato.
Una volta fissati tutti i cavi ho
provveduto a colorarli con il Gun
Metal della Humbrol.
sfumature che avevo in mente sono

partito dalla base bianca del primer,
sulla quale sono andato a stendere un
arancione ottenuto miscelando XF-3 e
XF-7; successivamente con il giallo XF-
3 ho schiarito tutte le parti che volevo
risaltassero di più, infine ho passato il
rosso X-7, molto diluito, sia sull’aran-
cione sia sul giallo insistendo maggior-
mente nei punti dove volevo ottenere
un rosso vivo. Vari passaggi di giallo
per schiarire e di velature di rosso per
amalgamare il tutto hanno completa-
to la parte rossa del modellino. Per il
bianco ho utilizzato lo XF-2 sfumato
successivamente con il grigio Lifecolor
UA029, utilizzando la stessa tecnica
del rosso. Il grigio metallico della parte
inferiore delle ali è stato ottenuto
miscelando il metallic grey XF-56 con sono adatte allo scopo e si applicano
DECAL E INVECCHIAMENTO
lo sky grey XF-19. senza grandi difficoltà.
Per dare profondità alle pieghe della Finita la colorazione si passa una
Le decal non mi sono piaciute molto,
tela ho spruzzato un grigio scuro mano di vernice trasparente lucida su
risultano un po’ spesse e poco propen-
molto diluito nella parte centrale tra le cui far aderire le decal, per questa ope-
se ad ammorbidirsi con l’utilizzo degli
centine. razione utilizzo la cera per pavimenti
appositi prodotti, ma nel complesso
Klir. Una volta posizionate le decal si

dà una seconda mano di trasparente lando diversi ciuffi uno vicino all’altro
PFALZ D.IIIA
AMBIENTAZIONE
lucido per sigillarle definitivamente. si ottengono dei piccoli cespugli che
A questo punto sono passato ai lavag- Per la buona riuscita dell’ambientazio- riempiono la scena senza affollare il
gi con i colori a olio per far risaltare i ne devo ringraziare il mio amico poco spazio a disposizione.
vari dettagli, conferendo nel contem- Andrea Rotondi che, oltre ad aver vigi-
po maggiore profondità. Per fare que- lato durante la realizzazione della CONCLUSIONE
sto ho utilizzato sul rosso il lacca di basetta che non combinassi guai, mi
garanza, mentre sul bianco il grigio di ha anche insegnato alcune tecniche Si è trattato di un lavoro interessante,
Payne, entrambi della Van Dick. dioramistiche senza le quali non avrei il mio primo aereo della grande guerra
Finiti i lavaggi ho sigillato il tutto con ottenuto un risultato così soddisfacen- e, dopo tanto tempo, un modello da
il trasparente opaco della Lifecolor te. scatola, o almeno questa era l’inten-
LC27 dato ad aerografo. Per il terreno ho utilizzato prodotti zione iniziale.
della Mig, ho iniziato spargendo sul Devo dire che è stato un progetto
ASSEMBLAGGIO FINALE terreno il fissativo Acrylic Resin su cui divertente, soprattutto per la colora-
con un pennello ho picchiettato i pig- zione e per il fatto di averlo affrontato
Ed è qui che il mio progetto di un menti delle tonalità African Earth, senza l’ansia da prestazione che, quasi
aereo costruito esclusivamente con i Europe Dust e Russian Earth cercando inevitabilmente, la documentazione
pezzi del kit comincia a naufragare. di fondere le diverse gradazioni di tecnica e il superdettaglio creano
Infatti, mentre ragionavo sulla sequen- colore in modo da ottenere una super- durante il lavoro.
za di assemblaggio mi sono reso conto ficie eterogenea e ben sfumata. Mi sento di consigliare a tutti, di tanto
che sarebbe stato impossibile ottenere Per riprodurre il manto erboso ho uti- in tanto, di fare un modello da scatola.
un buon lavoro con i tiranti delle ali lizzato diversi tipi di erba sintetica da Anche se devo ammetterlo, da scatola
senza intervenire in qualche modo. fermodellismo, fissati con colla vinili- è bello… ma con qualche dettaglio in
Quindi, a modello completamente ca. L’utilizzo contemporaneo di erba di più è meglio!
verniciato, ho dovuto praticare dei fori diverse lunghezze e colori è fonda-
da 0,25 mm dove ho inserito i punti di mentale per ottenere un effetto finale
attacco dei cavi cod. 48017 prodotti che sia il più naturale possibile.
dalla Gaspatch Model. Un’operazione I cespugli sono stati realizzati taglian-
meno complicata di quel che può sem- do a misura alcuni ciuffi di fili d’er-
brare e che facilita di molto il posizio- ba sintetica della Noch e fis-
namento dei tiranti. sandoli alla base con della
L’assemblaggio finale è iniziato posi- colla vinilica: incol-
zionando i montati e l’ala superiore,
ho proseguito con il carrello, la deri-
va, i tiranti delle ali, lo scarico del
motore e infine l’elica.
Come per ogni biplano, la parte
più complicata del montaggio è stata il
posizionamento dell’ala superiore e
dei montanti, un’operazione
che mi ha fatto passare una
serata piuttosto faticosa.
21
22 a 31 m109:06 a 11 saipang 4-09-2014 11:16 Pagina 22
SECONDA PARTE,
IL DIORAMA

di Volker Bembennek
ITALERI 1/35
Operazione Iraqi Freedom

Il 20 marzo del 2003, con lo scoppio della secon-
da guerra in Iraq ovvero la terza del Golfo inizia-
va il bombardamento di obiettivi mirati a
Baghdad; lo stesso giorno le truppe di terra avan-
zavano dal Kuwait, raggiungendo la capitale ira-
chena il 5 aprile. Il primo maggio, con l'occupazio-
ne di Baghdad e la caduta del dittatore Saddam
Hussein, il presidente americano Georg W. Bush
dichiarò la cessazione delle ostilità.
Il compito principale delle batterie di M109 consi-
steva nel supporto delle truppe corazzate e nella
soppressione del tiro delle artiglierie nemiche.
Nel numero precedente abbiamo visto nel detta-
glio il montaggio, la colorazione e l'invecchiamen-
to di questo imponente semovente, nella seconda
parte seguiremo l'autore passo passo nella realiz-
zazione di una piccola ambientazione.

Il materiale di base di questo piccolo diorama con una sezione di strada è lo

Styrofoam, il cui grande vantaggio, assieme a una notevole leggerezza, con-
siste nella possibilità di poterlo incidere. Molti dettagli superficiali e strut-
turali possono quindi essere semplicemente integrati nella superficie senza
ulteriori interventi.
La base comprende due porzioni: il manto stradale e una sezione di terreno
contiguo. La trama dell'asfalto è stata riprodotta con uno strato di stucco da
legno applicato in maniera uniforme e carteggiato una volta asciutto. Il ter-
reno è stato modellato con un impasto di colla bianca, gesso e terriccio. I
dettagli, come ad esempio i Jersey MIG-Productions oppure il bidone schiac-
ciato Royal Model, sono stati integrati prima della colorazione. Una delle due
barriere è stata accorciata in modo da non uscire dal bordo della basetta. In
questo stadio è stata pure aggiunta la vegetazione ciuffo a ciuffo, fissata
con pochissima colla bianca.

M109A6 155MM ARTILLERY SYSTEM "PALADIN"

La base ha ricevuto una mano di
nero opaco spray, ottima come
fondo per l'asfalto e per creare le
ombre. Per spezzare la colorazione
monotona del manto stradale è
stata realizzata una riga gialla con
l'aiuto di maschere. I Jersey hanno
ricevuto un fondo grigio con l'XF-
20 Tamiya Medium Grey; le bande
diagonali sono state realizzate
anch'esse mediante mascheratura.
Per creare contrasto e aumentare
l'interesse sono stati scelti colori
molto vistosi.
Il terreno ha ricevuto diverse tonali-
tà sabbia e terra Tamiya. La vegeta-
zione è stata colorata con toni
verdi a schiarire.
Per aggiungere profondità sono
stati applicati numerosi lavaggi
mirati, con tonalità diverse ma sem-
pre scure. Le pietruzze sono state
dipinte con una paletta di grigi e
tonalità sabbia per creare ulteriore
varietà.
L'overspray sull'asfalto simula l'ac-
cumulo di polvere dovuto al passag-
gio dei mezzi.

Il cartello stradale è stato scaricato dal web e poi elaborato

con un programma e quindi stampato su carta fotografica.
Poiché questa carta è molto spessa, è stato rimosso
lo strato superiore e il retro è stato dotato di nastro biadesivo;
il cartello è stato posizionato su un foglio di plasticard.
L'invecchiamento è stato realizzato ad aerografo e ripreso
a pennello. Ovviamente non bisogna dimenticare il retro,
che resterà ben visibile sul diorama.
Il cartello stradale terminato è stato

fissato a un lampione, anch'esso
opportunamente invecchiato.
Questo complesso aggiunge un otti-
mo colpo d'occhio oltre a un impor-
tante elemento verticalizzante.


Il materiale occorrente per i sacchi di spazzatura: un guanto di lattice, foglio di alluminio, un paio di forbici e un
pezzo di filo di rame.
Si tagliano le dita del guanto nella lunghezza opportuna e si appallottola l'alluminio per simulare il contenuto. Con
il filo di rame si chiude il sacco e si taglia l'eccesso e poi si dipinge a spruzzo di verde, nero, marrone etc. Il sacco
rimane mobile e si può adattare bene al diorama.
I cassonetti MIG-Productions dipinti e invecchiati sono stati coperti da graffiti e circondati da immondizia varia.
In totale ho modificato cinque figu-

rini per questo diorama. Si tratta di
elementi fondamentali per dare il
senso delle proporzioni; oltre a ciò
consentono di raccontare una sto-
ria dando vita alla scena. Ho adope-
rato del pezzi MIG-Productions,
Alpine e Hobby-Fan, adattati alle
esigenze del diorama subendo quin-
di alcune modifiche. Tutti hanno
teste Hornet e parte dell'armamen-
to è della Blast Models.
Il GI mostra diversi elementi inte-
ressanti, la sciarpa è in stucco; con
lo stesso materiale sono state chiu-
se le fessure all'attaccatura delle
braccia.
I figurini sono stati dipinti con gli
acrilici Vallejo.
Quando si realizzano mimetiche
diverse occorre fare spesso riferi-
mento al materiale documentale.


Il diorama in allestimento: bisogna effettuare numerose prove per ottenere un insieme bilanciato e realistico.

Per una rappresentazione realistica

e un quadro complessivo ricco e
interessante, la base deve essere
piena di dettagli più o meno eviden-
ti che catturino l'occhio. Il miglior
materiale di riferimento è dato dalle
foto reali che suggeriscono innume-
revoli spunti. Sui moderni teatri di
guerra troviamo soprattutto spazza-
tura e rottami, ho quindi posizionato
un cassonetto dietro ai Jersey,
un'insegna stradale appesa a un
lampione, giornali buttati via, diver-
si contenitori, sacchi della spazzatu-
ra etc.
Giornali, fogli, manifesti e poster

sono stati scaricati dal web, elabo-
rati e stampati.
Con il foglio di alluminio e un cut-
ter sono stati ritagliati pezzi che
poi sono stati spiegazzati e posizio-
nati sul diorama.


32 a 43 gran bomber:06 a 11 saipang 4-09-2014 11:31 Pagina 32
di Cesare Pigliapoco
TAMIYA 1/48
La bomba che dovevano trasportare

Derivato dal Bomber Command nel- questi Lancaster Special era chiamata
Manchester, il Lancaster l'offensiva notturna con- Grand Slam, dal peso di 9979 kg.
Questa bomba scendeva a velocità
fu il più importante tro la Germania. supersonica ed era in grado di pene-
bombardiere della RAF All'inizio del 1945 alcuni Lancaster
trare nel terreno fino a oltre 10 metri
di profondità prima di esplodere,
nella seconda guerra B-Mk 1 furono convertiti in Special causando una specie di terremoto e
con un vano bombe più lungo e
mondiale, costituendo privo di portelli; per risparmiare sul
danni irreparabili; quest'arma fu
usata dal 617th Sq. lanciandone 41
l'arma principale del peso furono soppresse le torrette dor-
sali.
sulle basi degli U-Boot e sui viadotti,
accelerando così la fine della guerra.

Nonostante l'età gli interni sono molto gradevoli. Interni colorati con 78 matt Cockpit Green FS 34226.
Con i giusti colori si dettaglia singolarmente la strumentazione dell'abitacolo; dopo la pittura gli
accessori più grandi si assemblano alle semifusoliere.

Alla consolle centrale ho praticato Ho costruito questo dettaglio con Il cruscotto pitturato e dettagliato
dei fori per inserire le leve comando. una lenza da pesca. Queste leve così con le leve autocostruite.
autocostruite conferiscono al cru-
scotto più realismo.
Con un'ottima verniciatura tutto l'insieme risulterà molto convincente.
L'assemblaggio della lunga fusolie-

ra richiede mollette di calibro diver-
so.
Vista l'estensione è bene rinforzare l'interno della fusoliera. In questo caso il plasticard sarà la giusta medicina per
un modello che ha un'età molto avanzata.
GRAND SLAM BOMBER

La complessa struttura dei carrelli andrà pitturata prima del suo assem- Questi piccoli interventi fanno gua-
blaggio. dagnare realismo al modello.
Prove di assemblaggio a secco per verificare eventuali forzature.
Assemblaggio delle semiali; le mollette con la pinzatura in gomma sono

molto utili per i bordi d'entrata delle ali molto spesse perché non scivolano
via.
Definitivo assemblaggio e allinea-

mento della struttura dei carrelli.

Assemblate ali e carrelli, con un

centimetro si misura l'incidenza
delle ali. In questo caso ho dovuto
mettere in linea l'ala sinistra inse-
rendo uno spessore di plasticard
sulla parte inferiore.
Molto precise le gondole dei moto-

ri, per il loro assemblaggio non è
servito il benché minimo stucco.
Progettate per mettere in vista i

motorini elettrici, adattarle a un
altro scopo è stato molto faticoso,
ma il divertimento è assicurato.
Prove a secco e aggiustaggio del

trasparente alla fusoliera.
Mascheratura di tutti i trasparenti presenti sul modello e della zona che

andrà pitturata in nero opaco.

Con il 142/FS.30118 ho tracciato a mano libera le linee generali della mime- Ho chiuso in modo provvisorio la
tica. mimetica con il verde 116/ FS
34079
Come faccio sempre su tutti i miei modelli, carteggio la superficie pitturata per renderla liscia. Per togliere elettri-
cità statica che si accumula con la carteggiatura lavo il modello con acqua e sapone.
La mimetica carteggiata ha creato

dei chiaroscuri molto accattivanti,
ma c'è ancora qualcosa che non mi
andava a fagiolo.
Dopo un'accurata mascheratura ho

enfatizzato la centinatura degli
alettoni schiarendo i due colori di
fondo della mimetica.

Su questo modello il dettaglio di

superficie è in rilievo e i lavaggi
che tanto ci piacciono non potran-
no essere effettuati. Se lasciata
così questa mimetica oltre, a essere
anonima e piatta, è brutta da vede-
re. Con i gessetti artistici ho messo
in bella evidenza tutte le pannella-
ture visibili sulle ali. È davvero
un'altra cosa.
Anche se in questo caso specifico i

gessetti hanno fatto miracoli, non
sono strumenti da madonnaro.
Quando avete pennelli finiti non
buttateli, per questo lavoro sono
assolutamente indispensabili.
Fusoliera. Steso il nastro si applica il gessetto, poi con un pennello

morbido si toglie l'eccesso nel senso più logico. Se l'effetto risulta
molto marcato, passandoci sopra con un panno umido, se ne attenua
il contrasto. Questo è un pratico e veloce sistema per evidenziare le
pannellature anche dove non ce ne sono affatto.
Le righe nere che delimitano

le walkway le ho realizzate con
l'aerografo.
Schiarendo i colori di fondo ho evi-
denziato tutti i pannelli d'accesso.

Dove possibile è molto meglio
GRAND SLAM BOMBER

pitturare certi dettagli con
l'aerografo anziché usare le decal.
Ben mascherata IL MODELLO

la mimetica supe-
riore, è la volta Fantasia commerciale e profitto non
del nero opaco
hanno confini, questa scatola di
inferiore.
montaggio che oltre 35 anni or sono
era il meglio che si potesse desiderare
(a livello di dettaglio e precisione
dello stampo, decal, istruzioni etc.) è
stata immessa sul mercato nella ver-
sione "B.I Special", dopo averne
modificato lo stampo delle due semi-
fusoliere. Tamiya così ha commercia-
lizzato al meglio quello che a tutt'og-
gi qualsiasi modellista considera
obsoleto: infatti, rivettature e pannel-
lature in rilievo sono tipiche di pro-
duzioni più che trentennali.
Per incentivarne l'acquisto il produt-

Dopo aver aerografato il nero

opaco 33 non rimane che
togliere la mascheratura. Se
questa è fatta con molta cura
e attenzione non ci sarà da
fare alcun ritocco.
Così come ho fatto per la mimetica superiore, ho carteggiato il colore nero, che, oltre a renderlo liscio, ha messo
in evidenza il dettaglio di superficie della plastica grigia.

GRAND SLAM BOMBER

Terminata la mimetica sarà la volta
di riprodurre lo sporco lasciato
dagli scarichi. Questo intervento
darà al modello un tocco di reali-
smo molto importante.
Questi interventi, tenendo conto
della scala in cui lavoriamo, vanno
fatti con molta dovizia.
tore ha aggiunto a questa particolare

confezione 4 motorini elettrici per
far girare le eliche. Penso che abbiano
fatto bene, un kit del genere è più
facile che possa essere acquistato
come giocattolo che come modello.
Attenzione: le coperture dei motorini
sono fatte per quest'ultimi, se si
vuole costruire un modello statico
nella suddetta zona c'è da lavorare
come non mai.
Minidrill, punta da 0,4 e una fresa

conica, si realizzano le aperture
delle quattro armi della torretta di
poppa.

Non dobbiamo mai stancarci

di scontornare il più possibile
tutte le decal.
Fatta scivolare e posizionata a
dovere, applico l'ammorbi-
dente della Gunze che come
sempre sarà molto efficace.
Dove ci sono decal enormi
pratico un taglio con un cut-
ter e picchiettando con un
pennello a pelo corto e morbi-
do ottengo un ottimo risulta-
to. Il rischio del silvering è sempre in agguato, così con molta cura ho ritagliato le grosse lettere ai lati
della fusoliera.

GRAND SLAM BOMBER

La Grand Slam da 9979 Kg era la versione ingrandita e migliorata della Tallboy, le alette generavano una rotazione
stabilizzante che consentiva una ottima precisione nel colpire l’obiettivo. La corazzatura aumentata permetteva
all’ordigno di penetrare a fondo nel terreno prima della detonazione. Impiegata per distruttere i viadotti della Ruhr
e per demolire gli imponenti bunker degli U-Boot, la produzione dell’ordigno richiedeva tempi lunghi perché il
Torpex fuso doveva raffreddarsi e stabilizzarsi per almeno un mese prima dell’impiego. Agli equipaggi fu quindi
ordinato di riportare alla base le bombe non utilizzate anziché sganciarle in mare.

44 a 49 blacklow:06 a 11 saipang 4-09-2014 11:38 Pagina 44
di Jean – Bernard Andrè

1/32
BLEAKLOW
In Francia abbiamo i nostri luoghi della memoria dove gli anziani veterani
arrivano e mettono dei fiori sotto ai monumenti che celebrano una o l'altra
data cruciale della storia recente. Nelle settimane dopo l'evento i fiori deposti
appassiscono e marciscono sotto alla pioggia e al sole, i colori sbiaditi sono
una chiara testimonianza del fatto che la storia è destinata a essere dimenti-
cata nella coscienza collettiva.
Ho sempre odiato questa vista e ho

quindi deciso di realizzare un diora- Il metallo
ma su questo tema, ma stavolta i fiori Non ho avuto difficoltà a sce-
gliere gli elementi metallici
sarebbero serviti a qualcosa, venendo
per il diorama, un pezzo di
riciclati ovvero mangiati da una fusoliera, uno dei motori e
pecora. parte del carrello, un dettaglio
Cercando uno spunto per questo pro- presente in tutte le foto di
getto ho trovato un posto in Bleaklow poiché sembra un dito
che indica il cielo, una eccezionale
Inghilterra chiamato Bleaklow situa-
verticalizzazione che aggiunge
to a metà tra Manchester e Sheffield, interesse a tutta la scena.
una brughiera coperta di torba, are-
naria e ruscelli, il posto dove verosi- Una cosa era certa: non mi sarei
milmente si è svolta la vicenda del messo a ritagliare tutte quelle pic-
cole croci una per una, poiché mi
romanzo di Conan Doyle “Il mastino
servivano alcuni elementi per il
di Baskerville”. carrello le avrei aggiunte sulla lastra fotoincisa. Si tratta di una tecnica
Così avvenne che il 3 novembre del relativamente facile una volta messo a punto il meccanismo: disegno al
1948 precipitò un Boeing B-29 USAF computer, stampa su lastra trasparente, impressione su lastra di ottone
con la perdita dell'equipaggio. La trattata e infine incisione in bagno acido.
località è remota, i rottami sono spar-
si attorno, ci sono molte piccole croci
di legno e fiori sui mucchi di torba.
Avendo amici in zona ho avuto con-
ferma che nella zona ci sono diversi
greggi di pecore, l'idea di far brucare i
fiori all'ovino è quindi più che veri-
tiera
Una volta ricavati i pezzi, li ho puliti con acetone per rimuovere ogni trac-
cia di resina fotoresistente, poi ho piegato le parti principali e infine ho
saldato gli elementi minori in modo da ricostruire la porzione di fusoliera
che si nota nelle foto.
FINALITÀ CONCLUSIONE
Come al solito non posso iniziare un Non sono del tutto sicuro che i miei
progetto se non ho alcuni obiettivi amici britannici possano apprezzare
tecnici da raggiungere: una pecora che si mangia un cimelio,
- riprodurre accuratamente l'allumi- ma ritengo ugualmente questo diora-
nio rimasto per 60 anni all'aperto ma un interessante studio di colori e
- riprodurre con accuratezza la torba contrasti.
e l'arenaria della brughiera in modo
da far sentire a casa propria qualsiasi
inglese che osservi la scena.

Per riprodurre il rivestimento interno ho piegato una lamina di metallo sot- Il pezzo del carrello è
tile con un righello aggiungendo zone di metallo corroso con l'aiuto del stato scolpito con una
Green Stuff. miscela di Green Stuff e
Duro. Il Magic Sculp è ideale
per il compito ma bisogna aggiun-
gere un terzo di Green Stuff alla
miscela per renderlo sufficiente-
mente appiccicoso da unirsi alle
parti in metallo e in plastica.
Ho saldato tutte le parti di metallo
per dare robustezza all'insieme.
Le foto scattate a Bleaklow mostrano numerosi cilindri vuoti, tagliati o spez-

zati una dozzina di cm sopra la base; ho realizzato uno stampo in silicone
attorno a uno dei cilindri in modo da ottenere una forma cava che poi ho repli-
cato. Alcuni cilindri del kit sono stati svuotati con un Dremel.
Per il motore ho usato un Pratt & Witney in 1/32 Vektor Models, sarebbe la versione adatta al B-26 ma insomma,
non si può avere tutto. Lo stampo Vektor è molto buono, il motore è completo della parte posteriore che normal-
mente non si vede: per questo l'ho scelto, usando numerosi elementi sparsi per arricchire il terreno del diorama.
Le istruzioni sono stampate male su un pezzo di carta delle dimensioni di un francobollo. Non sono sicuro di aver
montato tutto nel modo corretto.
BLEAKLOW
Colorare il metallo
Le foto non lasciano adito a dubbi: alluminio, anche dopo 60 anni di intemperie, alluminio con una traccia di ossi-
do bianco-grigio. Ho cercato di fare una cosa strana: miscelare l'Alclad Aluminium con gli acrilici Tamiya (Grey e
XF20 per dare un tono giallastro) usando una miscela al 50%. Ho ottenuto quello che cercavo: un effetto patinato
molto credibile.
L'invecchiamento del metallo è stato un pro-

cedimento interessate. Ho mescolato diversi
lavaggi AK con pigmenti Mig e W&N. Ho
applicato qua e là lavaggi diluiti che poi ho
asperso con pigmenti scuri sul bagnato in
modo da realizzare chiazze di sporco. Alla
fine ho avuto l'idea fantastica di mescolare il
Mig’s Rainmarks con i lavaggi AK e i pigmen-
ti, dimenticandomi che il Rainmark è a base
acquosa. Fortunatamente ho creato delle
bolle Rainmark qua e la, soprattutto sul
motore ottenendo un risultato tutto sommato
credibile e complementare alle altre tecniche
usate.
Il mio piccolo segreto

per ottenere delle belle
ombre nei recessi è il Payne
Grey Talens, ovvero è grigio
blu trasparente, che ho
applicato con abbondanza
mescolandolo con i pigmen-
ti e con gli acrilici.
Le luci sono state realizzate
con una velatura di allumi-
nio Alclad e, per le prime
luci, alcuni leggeri tratti di
bianco Tamiya a pennello.
Le parti arrugginite hanno
ricevuto acrilici Tamiya e
numerosi pigmenti sul
bagnato.

Il diorama
Ho creato una cassaforma in plastica nella quale colare lo stucco. Ho abbozzato le forme con le dita e uno stru-
mento di legno. Una volta asciutto ho coperto le parti scoperte dalla torba con stucco diluito sul quale ho asperso
gesso in polvere per ottenere una distesa di arenaria in parte sbriciolata.
La texture della torba è un po' strana ed è diversa da

quella della terra, per riprodurla ho adoperato il gel
"blended fibers" Liquitex miscelato ai Graveyard Dirt
Ho dipinto il terreno con una miscela di colori molto chia- Pigments Mig in modo da avere una texture spessa
ri e diluiti: bianco, grigio e crema usando anche pigmenti con "radici" di piante che escono da tutte le parti.
per aggiungere tonalità e texture. Ho asperso un poco di Ho applicato l'impasto con un pennello scurendolo
pigmenti sul colore umido. con il nero nelle zone in ombra.
La cosa interessante di questo terreno è il contrasto tra l'arenaria chiara e

la torba scura. A un certo punto il contrasto è diventato eccessivo, per for-
tuna la miscela di gel e fibre risponde molto bene ai pigmenti; ho quindi
adoperato tonalità molto chiare della Vallejo.
Alla fine ho usato l'aerografo per dare una patina grigiastra sul terreno più
lontano dalla pecora, tanto per dare l'idea della nebbia inglese.
Le foto mostrano ciuffi di erbe che crescono sulla torba. Per riprodurli ho
usato dei ciuffi della Fredricus Rex, sui quali ho passato della cianoa-
crilica e poi li ho coperti con del materiale a grana fine della Woddland
Scenic. Ho spruzzato delle tonalità verdi e poi ho incollato i ciuffi alla
torba.

BLEAKLOW
Le rose sono state realizzate incol-
lando con la ciano e poi arrotolan-
do strisce di cartina su sprue metal-
lico, ritagliando alcuni petali. Le
foglie sono sempre di carta. Per i
vasi da fiore ho usato le bottiglie
della Meng scavate con uno stru-
mento della Dremel.
La pecora è una modifica di un pezzo Masterbox. Il fitting è

terribile ma con un po' di lavoro (una completa lobotomia,
l'asportazione delle orecchie e la lana in Magic Sculp) alla
fine sembra proprio una bella pecora! Ho dipinto il muso
nero ma poi mi sono accorto che non andava bene con il
contesto e quindi ho realizzato una comune pecora bianca.
Le croci sono state colorate con una miscela di Tamiya, la

colorazione finale però è stata effettuata una volta che
erano state posizionate.
49
50 agenda:24 a 25 agenda 10-09-2014 15:03 Pagina 68
AVVISO AGLI ORGANIZZATORI

Al fine di ottimizzare i tempi redazionali preghiamo gli organizzatori di utilizzare esclusivamente l’ap-
posito modulo sul sito www.aurigapublishing.it per inviare direttamente alla redazione di Model
Time e di Soldatini le Informazioni dell’evento! È sufficiente compilare un modulo per entrambe le rivi-
25
ste. Si prega di non inviare e-mail generiche e materiale cartaceo.
NON TUTTI I DATI RIPORTATI IN QUESTA RUBRICA SONO DI PRIMA MANO, GLI ORARI E LE DATE POSSONO
SUBIRE CAMBIAMENTI: È SEMPRE OPPORTUNO ACCERTARSI TELEFONICAMENTE PRESSO
8
I SERVIZI DI INFORMAZIONE PRIMA DI PARTIRE.
4 - 5 ottobre, Torino la sede del GMPi sala Moretti via Cav di Vittorio Veneto
Scanzorosciate, venerdì 17ottobre dalle 14,30 alle 18,00 saba-
XIX Modellismo che Passione! to 18 ottobre dalle 9,00 alle 12,30, le consegne potranno
essere effettuate con altre modalità previo accordo Note:
Mostra Concorso Internazionale Mostra concorso nazionale, ampia zona commerciale, dimo-
Sede: CH4 Sporting Club, Via Trofarello, 10 - Torino - IT strazioni di tecniche modellistiche a cura di noti esponenti
Consegna: C/so Belgio, 14 - Torino Sab. 27/9 - Dom. del settore Informazioni: Sito www picchiatelli.org Roberto
28/9/2014 - 10.00 - 18.30 Oppure previo accordo tel. cell 334 2210017 daniele cell 338 3735329
389/80.22.155 Note: Apertura Mostra : Sab. 9.00 - 18.00 /
Dom. 9.00 - 15.00 Con la partecipazione in giuria di Fabio 18 - 19 ottobre, S.Maria Capua
Nunnari. Ampio Mercatino Modellistico Informazioni:
Centro Modellistico Torinese . www.cmtonline.it
Vetere
4
6 - 12 ottobre, Baia Domizia, CE XX Mostra-Concorso di modellismo
Settimana Intern. Modellistica statico città di S. Maria Capua
IX Trofeo Rorre Capodiferro” Vetere
Sede: Museo Garibaldino e del Risorgimento-Via Angiulli-
7
Sede: Park Hotel, via dei ciclamini snc Consegna: entro il 6
S.Maria Capua Vetere Consegna: entro le ore 21
ottobre, ore 15 ma non oltre il 10 ottobre ore 15. Note:
del17/10/2014 o previo accordi Note: Tutte le categorie del
mostra concorso internazionale di modellismo statico tema-
modellismo statico
tico con assegnazione di medaglie, coppe e ricchi premi spe-
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Informazioni: Luca.bongarzone@pvi.it Cell. +39 348
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11 - 19 ottobre, Pozzolo Formigaro (AL) Sede: Savona- Torre del Brandale- P.zza del Brandale
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Sede: Castello medioevale Consegna: 9/10 e 10/10 h15-22 e Standard), mecha Giapponesi, navi, mezzi militari, aerei,
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Sede: Sala polivalente biblioteca di Scanzo Consegna: Presso “A Campanassa” Informazioni: associazione@lacenturia.it

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52 a 57 cingolani:06 a 11 saipang 4-09-2014 12:07 Pagina 52
di Andrea Cingolani
RESICAST - MINIART 1/35
Ho poi voluto aggiungere all'abita-

Il diorama riproduce casa a sinistra nel diorama) e una
porzione di casa autocostruita (la zione un abbeveratoio per animali
una scena tipica del casa più piccola). L'abitazione su due alimentato da una pompa a mano e
piani è abbastanza impegnativa da un arco di rinforzo che congiunge la
secondo conflitto mon- costruire in quanto è composta da casa più grande a quella più piccola.
diale: un'autoblindo bri- molte parti che una volta incollate L'arredamento invece unisce parti
tra loro andranno stuccate e carteg- commerciali (lampada a petrolio al
tannica arriva in un giate più volte; al kit mancano il piano superiore, arredamento e ciba-
centro abitato africano pavimento del piano inferiore, che
ho riprodotto con Das e poi inciso
rie varie) a parti totalmente autoco-
struite (le 2 lampade a petrolio del
nei pressi di un'oasi. con un punteruolo, e i vetri delle piano inferiore, alcune mensole e
finestre, ricreati con acetato tagliato altri piccoli particolari).
Mi sono avvalso di un kit in plastica a misura, un lavoro più insidioso del La casa a sinistra del diorama è un
della Miniart (la casa più grande), di previsto, vista la precisione con la ottimo kit in resina della Reality in
uno in resina della Reality in Scale (la quale vanno tagliati e il loro numero. Scale e praticamente non necessita di

NORD AFRICA, 1943

interventi di rilievo, ho solo voluto
dettagliare la porta con l'aggiunta di
svariati bulloni e della battuta di
chiusura e ho ricostruito le due per-
siane in legno, dato che il kit non le
fornisce.
La casa più piccola che sta nell'ango-
lo è invece autocostruita; sopra a
un'intelaiatura fatta con fogli di com-
pensato e sughero ho steso un impa-
sto formato da stucco per muri, colla
vinilica e acqua, cercando di ricreare L'abbeveratoio è formato da pietrisco di vario spessore stuccato per simu-
piccole abrasioni e mancanze di into- lare la malta utilizzata nella realtà come cemento, poi rivestito con Das
naco, a testimoniarne l'usura. Anche all'interno a riprodurre l'intonaco, mentre l'arco è composto da fogli di
compensato tagliati a misura poi raccordati e riempiti con del Das.
porte e finestre sono state ricostruite
in legno, dettagliate poi con l'aggiun-
ta di bulloni e cardini.


A completamento della scena manca-
NORD AFRICA, 1943

va quindi solo qualcosa che testimo-
niasse la presenza di un'oasi, ecco
quindi che ho deciso di mettere due
palme.
Entrambe sono della Model Victoria,
in resina e fotoincisioni; ma mentre
la più alta è stata costruita da scatola,
la più piccola è formata da una sola
porzione di tronco (che ho curvato
con l'ausilio di un asciugacapelli) e
ha ricevuto foglie che sono state por-
tate a dimensioni più consone all'al-
tezza della pianta.
Finito di assemblare i diversi modelli,
ho collocato tutti i pezzi sulla base e MORRIS C9 per il veicolo; ho aggiunto solamente
gli acetati per la strumentazione e
sono passato alla colorazione del-
Il Morris C9 è una referenza Resicast; l'antenna.
l'ambientazione. Per fare questo ho
devo dire che è di ottima fattura, Per la colorazione mi sono avvalso
utilizzato prevalentemente colori
molto dettagliato, comprende tutti dell'ottimo set studiato per i mezzi
Tamiya per la base e oli per l'invec-
gli interni e oltre a questo offre la britannici prodotto dalla Lifecolor. Si
chiamento. Nel dipingere le porte e
possibilità di ricreare soggetti operan- inizia con il colorare gli interni di
le finestre presenti ho utilizzato la
ti sia sul suolo africano sia sul suolo bianco, usando il bianco XF2 Tamiya.
tecnica della lacca, questo perché,
europeo, questo grazie alle decal e a Fatto questo ho dato una mano di
specialmente quando utilizzata su
due set di pneumatici di diverso dise- vernice trasparente satinata della
superfici legnose, crea scrostature
gno presenti nella confezione. Vallejo e ho cominciato a invecchia-
veramente molto realistiche e difficil-
Il kit offre anche la possibilità di re il pavimento e le sovrastrutture
mente paragonabili a normali scro-
poter aprire praticamente tutto, dagli con colori a olio sempre più scuri,
stature fatte a pennello. Bisogna solo
sportelli alle svariate cassette sparse insistendo in maniera particolare
avere pazienza e fare step di pochi
oggetti alla volta, senza strafare.
Anche le palme sono state dipinte
con colori Tamiya di diverse tonalità,
ho solo ripreso a pennello il filo cen-
trale delle foglie colorando di una
tonalità quasi gialla la parte superio-
re e di una tendente al rosso la parte
inferiore.
Per ultimo, l'acqua presente nella
vasca è della Prochima ed è di colore
non trasparente ma leggermente
verde, in quanto si tratta di acqua
comunque stagnante.

sulle zone di calpestio. Prima dell'ul- dagli inglesi in Africa. Sono partito
timo lavaggio ho creato le scrostature con il dipingere il mezzo con il colo-
con un colore marrone molto scuro, re di base UA 229 Portland Stone 64, all'invecchiamento del modello.
tendente al nero; in questo modosi ho poi mascherato il mezzo e dato il Prima ho schiarito le parti centrali
fondono i due effetti, evitando l'ef- colore UA228 Light Grey Silver Grey delle varie pannellature e le zone più
fetto “scrostatura appena fatta”. Si 28, infine (dopo l'ennesima masche- soggette all'azione solare, poi sono
passa quindi alla parte più complica- ratura) ho steso sul modello il colore intervenuto su rivetti e zone in
ta del lavoro, ovvero la riproduzione più scuro l'UA227 Slate Grey 34. ombra con lavaggi all'inizio più chia-
della particolare livrea desertica usata A questo punto non resta che passare ri e poi via via con colori sempre più
scuri, fino a una vera e propria profi-
latura dei particolari più minuti. Si
passa così alle scrostature, distribuite
solo dove necessario (ovvero nei
punti di sfregamento o in quelli in
cui si muove l'equipaggio) e creati in
maniera mirata e con tratto sottile.
Per quello che riguarda le ruote inve-
ce, il colore di base è un grigio chiaro
miscelato a un po' di marrone sempre
Tamiya. Ho applicato polvere color
sabbia della Mig, all'interno dei batti-
strada, mettendo poi in risalto, con
un drybrush di colore nero Humbrol,
la parte esterna dello stesso.
Una leggera impolveratura alla parte
centrale delle ruote (vicino al cer-
chio) e alle parti più basse del model-
lo, con il colore usato per verniciare il
terreno (ma molto più diluito), e il

tutto è risultato pronto per essere della AK Interactive e atteso qualche tità di polvere presente tra i piani
NORD AFRICA, 1943

sistemato sulla base. minuto, ho verniciato il tutto con il terra e i piani più alti. Per dare un
blu XF8 della Tamiya. effetto vissuto a queste ultime ho
FIGURINI Attesi pochi minuti, ho diffuso sulle dato una prima mano più pesante di
superfici dipinte dell'acqua tiepida; polvere, poi l'ho tolta dalla parte cen-
Sono praticamente tutti da scatola, questo fa si che si cominci a portare trale dei vetri con un pennello intri-
ho solo sostituito la testa al beduino via alcune porzioni di vernice blu, so di alcool e infine ho ripetuto un
con il dromedario e modificato il tramite l'azione di scioglimento della passaggio di impolveratura, ma più
braccio (aggiungendo poi una bana- lacca sottostante. Il tutto è controlla- leggero, che poi non va più toccato.
na costruita con dello stucco) al sol- bile, a patto che si lavori su piccole Questo metodo rende più realistico e
dato intento a giocare con la scim- zone, senza voler strafare. Si passa “vivo” l'effetto finale.
mietta. quindi una passata di vernice satina- Per quello che riguarda gli interni
Tutti i figurini e gli animali sono stati ta, sempre della Vallejo, per sigillare della casa più grande, i metodi utiliz-
inizialmente dipinti con acrilici il tutto e consentire ai lavaggi a olio zati sono presso che identici a quelli
Vallejo, successivamente rifiniti con di non interferire con i passaggi fatti adottati per l'esterno, ho solo diversi-
colori a olio e lavaggi mirati. fino ad allora. ficato un po' gli invecchiamenti: più
Tra questi i più divertenti da dipinge- Come tocco finale va ripreso l'inter- pesanti al piano inferiore rispetto a
re sono stati sicuramente la scim- no di alcune scrostature con del colo- quello superiore.
mietta (kit in resina della Mantis re beige un po' più chiaro della base, Anche la pittura degli accessori spar-
Miniatures) e il dromedario, che cro- questo per mettere in risalto alcune si per tutto il diorama è molto impor-
maticamente permetteva di sbizzar- scrostature che così sembrano più tante; dai vari sacchi sparsi all'inter-
rirsi un po' sulla colorazione del recenti. É ovvio che con questa tecni- no della casa ai mobili non va sotto-
panno sulla schiena, entrambi ca bisogna insistere di più sulle porte valutato niente. Questo perché è
comunque kit molto belli e dettaglia- e un po' meno sulle persiane e sulle anche dalla precisione con cui si
ti. finestre, questo perché le porte sono creano e colorano i particolari che si
più soggette ad essere maneggiate e forma un buon diorama.
COLORAZIONE DEL DIORAMA quindi rovinate.
Anche in questo caso vanno impol-
Innanzitutto ho dato una mano di verate sia le parti basse degli edifici
primer bianco Vallejo a tutte le strut- sia e soprattutto i vetri delle porte e
ture, questo per uniformare le super- delle finestre, diversificando la quan-
fici e verificare che non siano presen-
ti imperfezioni. Controllati e corretti
gli eventuali difetti, ho steso la prima
mano di bianco sulle superfici; ho
quindi dettagliato gli edifici dipin-
gendo tutti i particolari (porzioni di
muro a mattoncini, interno delle
crepe, contorno porte e finestre in
giallo, parti in legno) con colori acri-
lici Tamiya. Ho così cominciato la
fase dell'invecchiamento: per fare
questo, prima ho distribuito sulle
superfici vari filtri (con colori sul
crema utili per amalgamare i vari
colori) e poi, dopo aver dettagliato le
fughe delle zone a mattoncini con un
colore crema della Vallejo, ho inizia-
to con i lavaggi più “pesanti”, seguiti
dalle colature fatte sempre con colori
a olio di varie tonalità.
Lavorazione diversa ha invece inte-
ressato le porte e le finestre. Per ver-
niciare queste ho utilizzato la tecnica
della lacca, perché le parti in legno,
in zone molto calde, sono molto sog-
gette a usura e il metodo migliore per
ricrearle è appunto con la lacca.
Ho così dato una mano di fondo con
un beige Tamiya chiaro (il colore che
si vedrà poi a scrostatura effettuata),
protetto con una passata di vernice
satinata Vallejo, e poi, una volta steso
sulle superfici la lacca in barattolo

58 a 59 piazza affari:54 a 55 piazza affari 10-09-2014 14:55 Pagina 62
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60 a 67 arcadia:06 a 11 saipang 4-09-2014 12:13 Pagina 60
di Fausto Muto
HASEGAWA 1/1500
L'astronave Arcadia proveniente da diverse serie, ed è

stata progettata e costruita dal genio
più militare. Anch'essa venne costrui-
ta dallo stesso Tochiro, questa volta
comandata da Capitan dell'ingegneria Tochiro Oyama, gran- però sul pianeta Terra, proprio sotto
de amico di Harlock. il quartier generale dei nemici
Harlock è un cartone Nella serie classica Space Pirat del Umanoidi di Illumidus.
animato ideato nel 1978 l'Arcadia appare nella versione Entrambe le versioni inglobano nel
denominata generalmente "Blu". loro disegno caratteristiche di navi
1976 dal fumettista, Nella seconda serie Rotta Infinita SSX del passato, come la poppa, che ricor-
animatore e genio giap- del 1982/83 e nel suo film pilota
L'Arcadia della mia giovinezza, la
da quella degli antichi galeoni, o
come i cannoni e l'alta torre di con-
ponese Leiji Matsumoto. nave appare nella versione denomi- trollo, che ricordano quelli delle navi
nata "Verde", con il grande teschio e corazzate della seconda guerra mon-
L'Arcadia esiste in due diverse versio- le tibie incrociate in rilievo sulla prua diale. Su entrambe sventola il Jolly
ni, ognuna con un'origine differente piatta, dall'aspetto meno elegante e Roger, come da tradizione pirata.

BATTLESTAR SHIP ARCADIA

Lunghe circa 400 metri, sono spinte siano dei lanciamissili.
da due enormi propulsori posti sotto In caso di guasto al sistema di punta-
il castello di poppa, che in alcuni casi mento è possibile azionare le armi a
vengono definiti motori atomici. mano puntando a vista dall'apposita
Inoltre, almeno l'Arcadia Verde è for- cabina posta, in entrambe le astrona-
nita di una sorta di sistema di navi- vi, nel punto più alto della torre di
gazione "extradimensionale", che controllo. Come tradizione i pirati
permette i viaggi a lunga distanza non temono di speronare gli avversa-
nell'universo. ri; a tale scopo l'Arcadia Blu è fornita
L'armamento è composto da cannoni di un gigantesco rostro a forma di
Pulsar che emettono fasci di energia lama di coltello ricurva e affilata che,
rossa simile al laser, ma il loro fun- all'occorrenza, viene fatto fuoriuscire
zionamento è incerto. L'Arcadia dalla prua e con il quale è possibile
Verde ne possiede due nella parte perforare a fondo gli scafi nemici e
superiore dello scafo e uno nella squarciarli. L'Arcadia Verde non è da
parte inferiore, mentre l'Arcadia Blu meno in questa manovra, pur essen-
ha solo le due torrette superiori. do priva del rostro (attenzione al kit
L'arma secondaria è rappresentata da che mostra l’opzione di montare il
una sorta di lanciamissili, posto in rostro) dato che colpisce con la dura
entrambi i casi alla base della torre di prua, dotata dell'enorme spessore del
controllo; emette fasci energetici teschio in rilievo.
simili a quelli dei cannoni ma molto Per entrare nelle navi abbordate i
più concentrati e veloci. pirati usano degli appositi cordoni
Sull'Arcadia Verde sono presenti tubi ombelicali formati da capsule, entro
lanciamissili ben visibili ai lati della cui prendono posto i passeggeri, col-
prua, simili ai lanciasiluri dei sotto- legate all'Arcadia tramite tubi flessibi-
marini, tre per lato. Per l'Arcadia Blu li. Le capsule vengono sparate verso
si presentano come una serie di por- lo scafo nemico ed essendo dotate di
telli sulla fiancata, simili a quelli dei una punta molto resistente lo pene-
galeoni, almeno quattro per lato e trano e successivamente si aprono
che possono sparare missili di vario lasciando uscire i passeggeri. Una
genere; tali portelli sono presenti volta rientrati gli assalitori, le capsule
anche nell'Arcadia Verde ma non vengono ritirate sull'Arcadia tramite i
vengono utilizzati e non è certo che tubi flessibili.

Undici pezzi di Gli ambienti interni dell'Arcadia

diverso colore sono in genere molto ampi, a partire
compongono
dal grande hangar nel quale trovano
questa fase, che
non comporta posto i caccia spaziali Space Wolf
particolari pro- (Lupi spaziali), essenziali per la difesa
blemi di assem- della nave dagli attacchi dei velivoli
blaggio. Per avversari e allo stesso tempo utili nel-
dare una mag-
l'attacco e nell'abbordaggio delle
giore resistenza
allo scafo è pre- astronavi più grandi. Inoltre esistono
feribile utilizza- ricognitori variamente attrezzati a
re della colla seconda delle necessità, tutti rigoro-
per plastica in samente verniciati di bianco, rosso e
modo che le
blu.
giunzioni della
fusoliera e dei Il ponte di comando è posto sulla
rinforzi interni torre di controllo, con grandi vetrate
vadano a fon- dalle quali si può gettare uno sguardo
dersi fra loro. dai cannoni superiori fino alla prua e
La stessa procedura di montaggio viene utilizzata per la zona anteriore dello scafo. L'unica accortezza che si deve
avere è quella di dipingere in nero le zone nascoste che vengono a crearsi nell'unione della prua al resto della fuso-
liera. Questo per far sì che nella fase di colorazione si abbia un effetto di profondità in questi punti di difficile acces-
so nelle successive fasi di montaggio. Per non compromettere l'integrità del modello è consigliabile al momento non
installare l'antenna di prua D2.
In questa fase iniziano a venir fuori i primi problemi di giunzione fra i pezzi del kit, con fessure anche di qualche mil-
limetro, in particolare nella zona superiore del ponte. Per ovviare a questo inconveniente si è utilizzato dello stucco
bicomponente, applicato con un pennello intriso di acqua, in modo da modellare la superficie a proprio piacimento.
Questa operazione è utile per far rimanere intatte le asse di legno che compongono il ponte. Si è preferito non instal-
lare i trasparenti delle cabine e rimandare questo processo alla fase finale del modello.
allo spazio circostante. Al suo interno ruota di controllo del timone, identi- compagnia. Le stanze del capitano si
si trovano le postazioni utili al gover- ca a quella dei galeoni, che permette trovano nel castello di poppa, con
no della nave, come il controllo dei di condurre manualmente l'astrona- grandi vetrate che proiettano luce
radar e degli altri sistemi di rileva- ve. gialla nello spazio.
mento e comunicazione, parte del Altri ambienti importanti sono la La sala del computer riveste un ruolo
sistema di puntamento, sistemi di grande sala macchine, in cui i tecnici d'importanza simbolica. Nell'Arcadia
navigazione e grandi schermi che sono sempre al lavoro, l'infermeria, Verde, Tochiro Oyama lavora spesso
proiettano rotte e immagini di la cucina e le stanze dell'equipaggio all'enorme computer, che lui descrive
vascelli o pianeti individuati dai sen- allineate su un lungo corridoio sul come "il più potente dell'universo".
sori. Al centro del ponte, di fronte cui pavimento i pirati amano riunirsi In punto di morte, egli trasferisce
alla poltrona del capitano, è situata la per partite a scacchi o per bere in misteriosamente il proprio spirito


Passaggio semplice che procede senza particolari problemi. Per evitare dannose fuoriuscite di collante si consiglia
di usare della colla liquida. E, come in precedenza detto, si procede a dipingere in nero gli anfratti che serviranno
a dare profondità nella successiva fase di colorazione.
all'interno del computer e da quel

momento in avanti è in grado di
prendere il controllo della nave.
La nave Arcadia è la più potente del-
l'universo. Harlock non teme alcuno Nel montaggio dei can-
scontro al timone dell'Arcadia e noni non si incontrano
diventa lo strumento con il quale particolari problemi,
difendere i propri ideali. L'Arcadia ma se si sceglie di
posizionare le canne in
non viene considerata da Matsumoto elevazione incontriamo delle dif-
come una semplice astronave, uno ficoltà a sigillare lo scafo infe-
sfondo sul quale ambientare le sue riore della torretta.
storie, ma come un vero e proprio
personaggio che spesso gioca un
ruolo da protagonista. L'Arcadia è
viva, libera, è una forza ineguagliabi-
le che rende coloro che ne seguono i
principi dei super-eroi. Allo stesso tà degli uomini della Terra.
modo è anche "luogo", città fortifica- modello
ta inespugnabile, simbolo di libertà e IL KIT una volta
indipendenza. completato. Una delle paratie ha dei
"Arcadia" è il nome di una regione All'interno della scatola troviamo perni che si estendono attraverso lo
della Grecia che in poesia e in mito- delle stampe multicolore composte scafo in modo da sostenere le assun-
logia ha sempre rappresentato un da 12 sprue. zioni del motore e delle ali.
mondo idilliaco, un luogo in cui era La carena principale è costruita simi- Si potrebbe costruire questo kit senza
possibile vivere liberi e felici. A que- le ad altri kit di navi contemporanee, colorarlo, sinceramente è una scelta
sto ideale si ispirano i Pirati dello con paratie interne per fornire la resi- che sconsiglio vivamente per due
Spazio in contrapposizione all'ottusi- stenza strutturale necessaria al motivi principali. Il primo è che tra-
Nessuna difficoltà di particolare rilievo in questa fase.

Le gondole dei motori combaciano perfettamente e il
lavoro si limita a una leggera carteggiatura.
Anche qui nulla di particolare, come in precedenza i vari

pezzi sono stati fissati preferendo usare la colla liquida.

mite un lavoro di colorazione si può

raggiungere un effetto di realismo
notevole, il secondo motivo è la dif-
ficoltà di incastro di molte sezioni di
lavoro, per le quali è richiesto un
notevole lavoro di stuccatura e car-
teggiatura che non permette l'opzio-
ne di montare la nave così come è
senza fastidiose fessure sul modello.
Il kit comprende un espositore arti-
colato che permette al modello di
assumere una varietà di posizioni. Il
supporto protegge anche la parte
inferiore del modello da danni in
quanto permette l'esposizione diret-
tamente su una mensola senza
rischiare di spezzare le antenne infe-
riori.
Questo kit si presenta come un pro-
getto semplice, ma la realtà è ben
diversa.
PITTURAZIONE
La fase di colorazione inizia applican-

do ad aerografo sull'intero modello


modello delle varie tonalità di colore
alluminio metallizzato. A questo
punto si inizia ad applicare il colore
base molto diluito, a eccezione della
zona di prua che è in RLM82 Light
Green.
La fase di usura del colore avviene
applicando un verde giallognolo in
alcuni pannelli della nave. Segue una
verde scuro tendente al nero, appli-
cato ad altre aree dello scafo. Per
amalgamare il tutto si usa il colore
base ulteriormente diluito, proceden-
do fino a ottenere l'effetto desiderato.
Dopo aver steso il fondo nero si

procede con l’alluminio dopo aver
mascherato le parti che andranno in
altri colori. Sul colore metallico si
applica il verde sfumato per ottene-
re un buon contrasto tra le varie
parti del soggetto.
Il contrasto forzato richiama l’inter-
pretazione del cartone animato.
del primer nero. Questa soluzione è Le parti in legno si

dettata in parte dall’esigenza di evi- realizzano con i
colori acrilici, le
denziare gli eventuali difetti di mon- tavole si colorano
taggio e fessure e in parte per iniziare e lumegggiano
una fase di pre-ombreggiatura della esclusivamente a
nave. pennello.
Per passare alla successiva fase è
necessario mascherare le zone in
legno dell'Arcadia. In questa opera-
zione useremo del lattice per masche-
rature e l'apposito nastro adesivo.
Procediamo applicando sull'intero
Anche il teschio sulla prua

si colora con gli acrilici.
Per facilitare la messa in opera
delle decals si stende
preventivamente una mano di trasparente
lucido per facilitarne il posizionamento
e la presa sul modello.
Una volta asciutte
si può stendere uno strato di trasparente
per proteggerle in vista dei lavaggi.
A lavoro finito si stende una mano
di opaco per ottenere una finitura opaca.
La stessa tecnica di colorazione viene

utilizzata per la prua della nave, uti-
lizzando un colore Field Green F.S.
34097.
Le zone in legno della nave vengono
dipinte esclusivamente a pennello,
utilizzando dei toni marroni e rossic-
ci, applicati questi ultimi con la tec-
nica del pennello asciutto.
I teschi laterali e quello grande di
prua sono dipinti anch'essi a pennel-
lo, con variazioni di colori che parto-
no da un marrone chiaro fino ad arri-
vare al bianco puro.
INVECCHIAMENTO Il lavaggio è stato applicato con l’ag- CONCLUSIONE

giunta di abbondante diluente per
Prima di procedere con l’usura del questo tipo di colore e applicato
modello si applica del trasparente Come si è detto in precedenza, que-
all’intero modello. Trascorsi alcuni sto kit è venduto con un'impostazione
lucido, che servirà come base per il minuti è stato rimosso l’eccesso di
posizionamento delle decal. Una suc- di facile approccio, quasi da giocatto-
colore con un panno morbido. lo, vedi le varie zone precolorate. In
cessiva mano di trasparente lucido Dopo un paio di giorni concludiamo
suggella la posa delle decal e prepara effetti però, per realizzare una nave
questa fase di lavoro con l’applicare spaziale realistica occorrono elevato
il modello al deterioramento. del trasparente opaco sull’intero
La scelta nel dare una resa realistica impegno e tante ore di lavoro, dedica-
modello, fino a ottenere la finitura te in modo speciale alla fase della
al modello è caduta su dei classici desiderata.
colori a olio, con tonalità utilizzate in colorazione.
base alle zone di lavoro. Per le sezio-
ni in RLM82 Light Green ho utilizza-
to un verde scuro con qualche
aggiunta di nero, mentre per i legni
mi sono servito di tonalità marroni
scure.

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RICHIEDETE LE NOVITÀ PRESENTATE SU QUESTE PAGINE

NEI MIGLIORI NEGOZI DI MODELLISMO.
DRAGON
Panzerkampwagen T34-747 (r)

Scala 1/35
Art. 6449
I mezzi catturati dal nemico e riutilizzati per i propri scopi, lo sappiamo bene, hanno il loro fascino, vuoi perché li
vedi in veste mimetica nuova, vuoi perché subiscono modifiche che ne cambiano la sagoma o magari solo per il fatto
di avere nuovi simboli di riconoscimento sullo scafo che in origine ne aveva degli altri.
I "crucchi" erano soliti mettere le mani sul materiale altrui e molti furono i T34 che andarono a ingrossare le fila della
Heer. Dragon ci propone questo classico delle steppe in veste tritonale tedesca, vediamo adesso se il kit merita le
aspettative lette. Innanzitutto si tratta di una scelta particolare, sembra essere un modello 1942 cattura-
to e equipaggiato con la cassa porta attrezzi del Panzer III in torretta,
basato sul kit Dragon n° 6388, che in origine
era stato pesantemente criticato su web a
causa di una non corretta forma dello scafo e
sembra ora avere risolto i suoi originali pro-
blemi. Il kit è, come spesso accade per i pro-
dotti del produttore di Shangai, ricco anche
di parti non utili al montaggio del pezzo, qui
addirittura le torrette sono tre, quindi occhio
a non confondersi poiché parliamo di un
esemplare ben definito, ciò non vuol dire che
se disponiamo di corretta documentazione possiamo
sbizzarrirci utilizzando altre parti presenti nella scatola.
Suggerirei, già che parliamo di torrette, un mini-
mo di texture, magari anche solo passando un
po’ di colla per plastica sulle superfici che
mi sembrano troppo lisce (stiamo parlan-
do di un mezzo che ha servito due eserciti).
I cingoli sono maglia a maglia con due differen-
ti matrici, come da copione dovremo alternare le
maglie con e senza dente, le istruzioni ci rammentano che
l'esemplare in questione servì nel Panzer-Regiment 31 della 5. Panzer-Division.
Mimetica Dunkelgelb con chiazze marroni e verdi, le decal Cartograph raffigurano le classiche Balkenkreuz
con l'iconografia dello stemma reggimentale. Nel complesso un buon soggetto che mira a espandere gli orizzonti
dei tedescofili.
StuG III Ausf G. Alkett May 1943 Prod.

mit Schürzen
Scala 1/35
Art. 6578
Quanti ne avremo visti di questi StuG in commercio? Eppure Dragon va a cercare nuovi segmenti della fami-
glia mai visti prima, è il caso di questo esemplare dotato di scudatura e ponte motore modificati, con Schürzen
di primo tipo, insomma un mix che racchiude in sé elementi principali del Cod. 6365 (Early Type) con prote-
zioni laterali del Cod. 6581.
Come caratteristico di questa produzione le ruote motrici hanno il coprimozzo blindato mentre i rulli sono clas-
sici in gomma. Le Schürzen, come spesso accade, in questi kit sono fotoincise, alcune dritte di facile compren-
sione saranno utili anche perché deformarle è un attimo, a meno che non vogliamo un mezzo particolarmen-
te vissuto: serviamoci di un cutter affilatissimo e lavoriamo su un piano pulito e lineare. Ho saputo di alcuni
che hanno trovato questi elementi con qualche impurità sulla superficie del metallo, una buona pulita con sol-
vente nitro ci aiuterà a eliminare residui di colle o zone unte, seguirà
una passata di carta vetro 400 o paglietta metallica per favorire l'adesio-
ne del primer.
Nonostante sia l'ennesima versione dello SuG III, ammetto che il pro-
dotto affascina molto, bello il cavetto di traino intrecciato, troviamo le
saldature di scafo superiore ben riprodotte, anche se i più pignoli non mancheranno di servirsi di sprue
e colla per plastica e rifare il tutto di sana pianta.
Stessa cosa vale per i cingoli in striscia DS, ottimi ma volendo sostituibili con le maglie di metallo.
Dragon ci propone due esemplari per la colorazione di questo interessantissimo mezzo, il primo ope-
rativo a Kursk (3. SS Panzergrenadier-Division) e l'altro nella nostra Sicilia (15. Panzergrenadier-
Division), chiaro che la mimetica bitonale usata a Kursk è un bell'incentivo al montaggio.
Beh, se non avete uno StuG in casa questo mi pare un buon kit per fare il primo passo, buon lavoro!
S.A.
menzionate Model Time quando richiedete le novità presentate su queste pagine

AIRFIX
Willys British Airborn Jeep

scala 1/72
Art. A2339
La Willys Jeep, ufficialmente designata: camion da mezza tonnellata 4x4, è il più noto di tutti i
veicoli americani della Seconda Guerra Mondiale; originariamente destinata ad essere una macchi-
na di comando e ricognizione, divenne in seguito il più versatile di tutti i veicoli; in grado di esse-
re armato con mitragliatrici, di essere predisposto per il traino di piccoli pezzi di artiglieria ed
anche di essere paracadutata, alla fine fu veramente essenziale per lo sforzo bellico degli Alleati.
Questo kit in 1/72 dell’Airfix è molto grazioso, soprattutto per le combinazioni che si possono fare
di questo mezzo utilizzabile in numerose situazioni.
Due stampate nella nuova plastica della ditta inglese con
buoni dettagli in rilievo, totale assenza di bave e pin di
giunzione nella norma. Tra i pezzi, montaggio vi è un cofano supplementare per una British
Airborne Jeep mentre nel montaggio viene indicato di utilizzare quello americano. lo stesso carrel-
lo di traino fornito è di tipo US e non inglese.
Le armi montabili sulla jeep sono due mitragliatrici di diverso calibro chiaramente americane ed
inoltre vi sono due Vickers gun da montare proprio su un mezzo che utilizza il cofano inglese; ciò
lascia supporre che Airfix stia preparando un mezzo totalmente british…….magari desertico ?
E le sorprese non sono finite perché è disponibile un piccolo pezzo di artiglieria con relativo gan-
cio di traino, una capote opzionale ed un pallet per il lancio con paracadute; immaginatevi quindi
una diorama con Jeep sul campo appena atterrata, dopo un lancio, e dei soldati che le agganciano il pezzo di
artiglieria.
Le istruzioni a colori sono ottime e chiarissime, le versioni proposte dal piccolo foglio di decals sono 2:
-Williy Jeep, 6th Airborne Division , British Army, Nomandy June 1944
-Williy Jeep, Divisional Headquarters, 4th Division, U.S. Army, Belgium 1944
I riferimenti colori sono solo verso gli Humbrol come da tradizione
Airfix.
EG
EDUARD BRASSIN
M2 Browning Maverick
scala 1/35
Art. 635001
Brassin inizia una nuova linea in scala 1/35 con una mitragliatrice M2, il corpo principale con
la canna e le maniglie posteriori è un unico pezzo in resina, a parte vengono fornite delle mani-
glie di trasporto ed il grilletto in fotoincisione, invece la leva di sinistra per armare l’arma è un
singolo e delicato pezzo in resina.
Arma molto usata nella IIWW, questo set troverà un impiego notevole su carri, veicoli blinda-
ti, elicotteri e su singoli trespoli.
German Submarine 8.8 cm gun

scala 1/72
Art. 672034
Un cannone da Marina in 1/72! Sono rimasto stupefatto quando questo set mi è passato per le mani, perché la Brassin oltre alla linee terre-
stri si è lanciata anche verso quella navale; indubbiamente nel campo dei sottomarini gli accessori in ottone e le armi tornite hanno raggiun-
to livelli eccelsi, ma in resina bisogna considerare anche il costo
relativamente inferiore e l’ottima qualità di riproduzione.
Il cannone in questione è composto da 19 pezzi in resina e 18
pezzi in fotoincisione che , più che altro sono manettini e leve-
raggi per l’alzo ed il brandeggio del cannone; veramente un bel
prodotto che farà felici non pochi appassionati di sommergibi-
li, visto che era l'arma standard degli U-Boot Typ VII.
EG

AK INTERACTIVE LIFECOLOR
Colori Prodotti per diorami
Tra le novità in uscita la più interes- Lifecolor allarga i propri orizzonti con
sante sicuramente riguarda il set da due set pensati per aiutare chi sul pro-
sei colori acrilici da 17 ml per il cuoio prio diorama cerca di riprodurre le
e le fibbie (Leather and Buckles art. alghe, i muschi e i licheni. Ogni set è
AK3030). Poi c’è da segnalare un set composto da 4 agenti polverizzati in
da tre colori pensato per i mezzi varie grane con densità e colore diver-
NATO con il consueto schema in so e da due colori. Questi agenti servo-
nero, marrone e verde. Un set di colore semitrasparente sintetico è no per dare massa e definizione allo
destinato alle luci di posizione (Clear Colors Ser Vol. 1 art. AK264), strato vegetativo. Mediante i colori
per questi colori il produttore consiglia il nuovo diluente Nitro semitrasparenti, che hanno il doppio scopo di agire da fissativo e
Thinner art. AK 268. Tra i primer a base polimerica sono ora dispo- creare l’effetto umido grazie alla finitura lucida, gli agenti si fissano
nibili il Tracks Primer AK185 e il Rust Primer AK184. Nel catalogo alla parte da trattare anche in strati sovrapposti. Si possono accumu-
compare anche il primer per i lare semplicemente facendoli cadere sulla parte inumidita dal colore
colori acrilici Acrylic Thinner art. o creando un impasto, usandoli sia su superfici piane come un muro
AK712 e l’interessante colore tra- sia negli anfratti visto che i colori sono impiegabili sia ad aerografo
sparente opaco per pennello e sia a pennello. La ricca gamma di tonalità e la variabile della densità
aerografo Ultra Matte Varnish art. degli agenti garantirà un'adeguata riproduzione della ricchezza cro-
AK183. Anche la linea degli ossi- matica presente in natura. I due set che offrono in tutto dodici tona-
danti segnala una piccola novità, lità differenti tra agenti e colori possono essere usati anche congiun-
la formula del liquido per brunire tamente per arricchire ancor di più la scelta di tonalità.
i cingoli in metallo è cambiata per Si tratta sicuramente di una bella idea che aiuterà sicuramente chi si
avere prestazioni superiori. vuole cimentare a realizzare dei diorami con scorci naturali senza
Tanta roba che spazia su più fron- impiegare unicamente l’erbetta sintetica.
ti, a voi la scelta! Nei prossimi numeri osserveremo come impiegare questi prodotti
A.B. efficacemente, quindi per ora ci fermiamo qui.
A.B.
MASTERBOX
Somewhere in the Middle East. Present day

Scala 1/35
Art. 35163
Nulla di più attuale, mi verrebbe da dire. Di certo operazioni militari più o meno sotto copertura da parte di potenze
come gli Stati Uniti (ma non solo) sono all'ordine del giorno nelle zone calde del pianeta.
La box art parla chiaro, una classica operazione "cerca e preleva" in un contesto afgano o comunque mediorientale, il
tutto condito in salsa Masterbox. Ebbi il piacere di visionare in anteprima le stampate di questo gioiellino al tempo del
salone di Norimberga e la voglia di mettere mano al cutter si rivelò fatale. Il risultato è sicuramente incoraggiante anche perché come tutte le
ultime proposte dell'azienda di Simferopol il prodotto è molto curato, il soggetto, lo avrete capito anche voi, va a rivolgersi alla sempre più
cospicua fetta di modellisti amanti dei contesti moderni (io sono tra quelli).
I figurini appaiono come degli splendidi ibridi, barbe poco curate, giberne incomplete, tipici elementi del vestiario afghano e armi a disposi-
zione del modellista, occidentali o dell'ex blocco sovietico. E poi il prigioniero appena catturato, sarà un informatore? Un doppio giochista?
Poco importa, la sua destinazione sembra ormai definitiva, viaggio di sola andata per
Guantanamo!
S.A.

71 pubbla:Layout 1 11-09-2014 13:27 Pagina 1
Cavallino Rampante
MODELLISMO MODELLISMO
Scatole di montaggio di: di Biffi Claudio & C.
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US and German paratroopers, the south of Europe 1944

art. 35157
German Military Bicycle WWII Era
art. 35165
Frau Muller Woman and women's bicycle Europe WWII era
art. 35166
"Here is snickers, help yourself please"
art. 35159
Continueremo a chiamarli ucraini, dopo lo spostamento della con-

corrente Miniart anche Masterbox lascia la Crimea, la ditta infatti si
è spostata a nord, più precisamente a Dnepropetrovsk, e notiamo
con piacere che nonostante tutto non ha perso la voglia di proporre
nuovi soggetti e interessanti chicche modellistiche! Vediamo subito
di cosa si tratta...
35157- Qualche amico su Facebook ha sentenziato vedendo la box
art di questo simpatico articolo che il pornomodellismo è il futuro
del genere! Beh, forse ha esagerato, rimane comunque da sottolinea-
re la maliziosa tendenza dei soggetti voyeuristici di questa scatola, parliamo infatti della irrefre-
nabile curiosità di due pattuglie nemiche fra loro, che invece di esplorare territori preferiscono (giustamente)
ammirare le piacevoli nudità di due signorine scoperte a rinfrescarsi nel greto di un torrente. Qualche scettico
storicizzante accuserà il fatto che nel '44 le donne italiane avevano ben altro cui pensare che stuzzicare le mor-
bose attenzioni degli eserciti in lotta, ai posteri l'ardua sentenza, per noi invece che umilmente recensiamo le
plasticose novità in arrivo rimane solamente da rimarcare l'ennesimo centro dei ragazzi dell'Est, cui sommiamo
l'originalità e la dinamicità delle pose. Inutile dilungarsi sull'impiego dei soggetti, potete fare ciò che volete:
recuperare solo i parà, dedicarvi solo alle signorine o ricreare la scena così come la vedete sulla Box art, insom-
ma c'è da divertirsi, e non pensate male sporcaccioni!
35165- Utilissima come elemento di arredo civile e militare, molteplici i suoi impieghi, quattro versioni a dispo-
sizione per soddisfare tutti i gusti. Certo, il suo impiego più naturale sarebbe quello di
una polverosa strada di Berlino nel 1945, del resto non
manca proprio nulla per equipaggiarla: 2 Panzerfaust,
mitragliatrice, munizioni, gavetta ed elmetto. Mini
stampata in plastica grigia e fotoincisione a corredo
per realizzare raggi e catena, non manca proprio
nulla, un articolo questo, spesso trascurato dalle
ditte produttrici, per l'Italia ricordiamo la bellissima
bici realizzata da Marcuzzi in versione civile e militare
per il Regio Esercito, ma li era tutto o quasi in resina, mentre
qui con pochi interventi e in tempo record possiamo costruire il
modello, oppure tenerne solo il telaio e abbandonarlo vicino a un muro pieno
di manifesti propagandistici, approvato!
35166- Stesso soggetto visto sopra, con l'aggiunta di una governante modello Mary
Poppins (ombrello docet) da inserire facilmente dove volete. La bici, è utile dirlo, è di
modello femminile, lo capiamo dal paragonna, splendidamente riprodotto in fotoin-
cisione che aveva, posto sul parafango posteriore, il compito di impedire che le
gonne delle gentil donzelle andassero a infilarsi tra i
raggi della bici o peggio tra i denti della ruota. Un
chiaro tentativo da parte della ditta di sfruttare al
meglio i soldi spesi per lo stampo del soggetto,
siamo assolutamente certi che questo soggetto
riscuoterà il successo che merita!
35159- Cambiamo completamente genere, dall'Europa pas-
siamo al medio Oriente, interessante somma di vari soggetti
incuriositi dall'offerta di cioccolatosi doni da parte di carristi ame-
ricani. Ben quattro ragazzini, due soldati una donna e un cane sono i protagoni-
sti questa scatola, una stampata unica li racchiude tutti. Ottimi i panneggi,
soprattutto quelli del niqab femminile; verrebbe da suggerire un contesto afgano,
anche se a conti fatti forse sarebbe meglio l'Iraq dato che in Afghanistan si usa più il burka, comunque
sia ricordiamoci che il niqab spesso è nero, anche se a volte lo vediamo blu scuro o marrone tendente
al rossiccio. Per i ragazzini invece possiamo avere un po' più di libertà, magari facendogli indossare qual-
che celebre casacca di club calcistico europeo.

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74 maio:74 maio 12-09-2014 9:05 Pagina 10
WHAT IF... ma non i mezzi, la sua popolazione civile dis- ed erano dei bombardieri diurni, non nottur-
Cosa sarebbe successo se la seconda guerra pone di metà delle risorse alimentari che ni. La missione doveva essere fatta di notte
mondiale in Europa non fosse finita nel sarebbero necessarie. In Italia il fronte si è per evitare che un Me-262 in caccia solitaria
Maggio 1945? Visto che hanno realizzato i oramai stabilizzato a tempo indefinito sulla rovinasse la festa. Al contrario, la minaccia
kits per fare la Lufwaffe '46, tutti i carri rima- Linea Gotica. Nessuno dei contendenti pensa sporadica degli Natchjaeger era più che accet-
sti allo stato di progetto, i videogiochi già sca- ad uno sfondamento dall'altra parte, si ritira- tabile grazie alla scorta ravvicinata dei P-61H
tenati, i diorami (improponibili) che non si no le truppe migliori e si mantengono solo Black Widow, che avevano un'avionica allo
contano più... cerchiamo di ipotizzare uno delle guarnigioni di presidio di serie B e C. In stato dell'arte ben superiore a quella dei
scenario realistico, sia sotto il profilo storico breve, nel nostro sciagurato Belpaese c'è la pochissimi HS.129. Al contrario del lungimi-
che quello operativo. Per rendere credibile ripetizione della Drole Guerre (o Phoney rante Doenitz, il presuntuoso Goering conti-
questo trama mi sono dovuto prendere delle War) che si era già vista nel 1939-40 sul fron- nuava imperterrito a fare disastri nella sua
libertà, ma cercando di rimanere nei binari. te occidentale. Benito al Nord ed il Re-tappo forza aerea. Galvanizzato dall'andamento
Ordunque, nell'Estate 1944 il dittatore sovie- al Sud fanno solo le marionette dei rispettivi positivo della guerra, disperse le energie in
tico Josif Stalin muore improvvisamente di governi fantoccio. Chi comanda in casa troppi progetti contemporaneamente, Troppi
colpo secco: un infarto, un ictus, un inciden- nostra sono i nostri ex. Ex nemici ed ex allea- caccia a reazione, elicotteri, caccia pesanti a
te cadendo dalle scale, etc. fate voi. Non è ti. Ma anche noi siamo degli ex, per loro... lunga autonomia (perse le idiosincrasie per il
importante come, ma è basilare che scompaia ahimè. L'America non è in una bella situazio- DO-335 e lo spinse entusiasticamente), un
dal palcoscenico. Le sue purghe degli anni '30 ne ma non è nemmeno rovinosa. Non può nuovo aereo da trasporto e la follia del bom-
avevano lasciato un bel po' di rancore tra gli assolutamente perdere ma non può più nem- bardiere intercontinentale. Troppa carne al
stessi amiconi del Politburò, il popolo e la meno vincere a tempi brevi. L'illusione dello fuoco, e il settore della caccia notturna era la
casta militare. Per farla breve, c'è una corsa scorso Autunno '44 di 'Tutti a casa per Natale' cenerentola. Con Herr Henschel aveva anco-
alla poltrona che sfocia in troppe rivalità è un ricordo sbiadito. Lei ha le spalle grandi, ra della vecchia ruggine per quella faccenda
interne. La programmata Operazione è un paese grande e generoso ma è impegna- del '43 delle mazzette poco chiare...
Bagration viene lanciata ma si arena veloce- ta su troppi fronti e deve sfamare troppe per- Tornando al nostro Lanc, la sua capace stiva
mente per mancanza di una leadership cen- sone nel vecchio continente. Come se non in grado di accogliere una Tallboy era in
tralizzata. Le repubbliche asiatiche e baltiche bastasse, i nuovi rivoluzionari sommergibili grado di fare lo stesso anche con un ragazzi-
ne approfittano per cercare la loro indipen- XXI stanno dando un sacco di grattacapi ai no. La missione atomica su Hannover fu un
denza. Georgia, Ucraina, Cecenia, Siberia, ect vitali convogli atlantici. Silenziosi, capaci di successo e la città venne vaporizzata in un
si ricordano che il russo non è la loro lingua stare in immersione per tempi lunghissimi, istante. Ma a questo punto accadde qualcosa
madre. In breve, scoppia una guerra civile tra raggiungono profondità impensabili solo di assolutamente imprevedibile. Le V2 erano
chi vuole assumere il potere assoluto (lo pochi anni prima. Soprattutto i loro rivolu- state progettate sin dall'inizio con la possibi-
vogliono un po' tutti) e chi vuole una mag- zionari siluri acustici permettono di attaccare lità di trasportare una testata chimica al posto
giore autonomia da Mosca. Il generale una nave stando su una rotta parallela, navi- di quella di HE. Tre nuovi razzi V5 a lunga git-
Dimitri Kirilischioff che mantiene ancora il gando indisturbati anche al centro di una for- tata furono lanciati contemporaneamente su
controllo di meno della metà delle forze mazione navale. Il grand'ammiraglio Karl Bristol, Cherbourg e Livorno. Al posto
armate, decide di proporre una pace separata Doenitz, contro il parere di Berlino, adotta dell'Amatol c'era 1 tonnellata del nuovissimo
con i tedeschi, chiedendo solo il ripristino una strategia audace che si rivelerà vincente gas nervino, di cui nessuno sospettava l'esi-
delle vecchie linee del confine prebellico. Per sulla lunga distanza. Sacrifica la concentra- stenza e contro cui non esistevano rimedi.
lui adesso è più importante non venire zione Wolfpack (a branco di lupi, NdR) per Anche se gli ordigni non colpirono esatta-
ammazzato dai suoi ex colleghi che arrivare disperdere i suoi mezzi sulla più ampia super- mente il centro delle città, per colpa dell'
fino a Berlino. Per Hitler è una manna dal ficie marina possibile, dall'Oceano Artico imprecisione cronica del sistema di guida, le
cielo e ne approfitta immediatamente. Per all'Atlantico meridionale. Geniale fu la sua vittime furono moltissime, con la mortalità
entrambi è molto più utile impegnare le trup- idea di piazzare degli U-Boote ai due lati del- del 90% dei soggetti esposti al gas. La veloci-
pe dell'Ostfront da altre parti. Mentre i russi l'importantissmo canale di Panama. tà supersonica a mach 6 le rendeva invulne-
incominciano ad ammazzarsi tra di loro in Quantitativamente il tonnellaggio del navi- rabili e la scelta dell'ora di punta fece trovare
maniera insuperabile, come solo loro sanno glio affondato non fu eccezionale ma costrin- troppe persone esposte all' aria aperta. La tre
fare, tutta la Wermatch si trasferisce comple- se gli alleati a disperdere una quantità spa- città erano anche dei porti importanti per i
tamente armi & bagagli all'Ovest. Gli alleati ventosa di unità navali alla ricerca dei preda- rifornimenti, questa era anche un cinico van-
sono saldamente attestati in Europa ma tori su troppo mare. Brasile, Argentina, taggio addizionale per la loro scelta.
seguono con apprensione l'uscita di scena Messico e Cile che erano appena saliti in Complessivamente i morti alleati e tedeschi
dell'Armata Rossa. L'offensiva della Ardenne, groppa al carro del vincitore, si trovarono si equiparavano. La capacità di produzione di
grazie al rinforzo di uomini e carburante, ha troppe navi isolate perdute dalla sera alla nuove armi nucleari non poteva superare le
pieno successo. I tedeschi arrivano al mare mattina. Un piccolo investimento che ha due unità al mese, assolutamente insufficien-
del Nord, spazzano via le forze inglesi sul dato grandi dividenti, rallentato lo slancio te rispetto alla velocità di fabbricazione di
fianco destro e riconquistano Anversa, il più nell'ETO. I pozzi petroliferi romeni continua- tonnellate di gas settimanale. Di comune
importante porto europeo, e tutto il Belgio. no a lavorare a pieno regime per il Reich. A intesa, si giunse ad un accordo ufficioso: la
La vittoria però è costata cara e le truppe sono questo punto la grande risorsa nella manica guerra sarebbe continuata solo con armi con-
esauste. Lo slancio è finito e la linea del fron- degli yankee era la bomba atomica. Si pensa- venzionali, lasciando da parte i nuovi mezzi
te si stabilizza anche qua sul vecchio confine va che sarebbe stato il jolly miracoloso che di distruzione di massa. Per nessuno si pote-
prebellico. La vecchia linea Maginot ritorna avrebbe fatto pendere l'ago della bilancia e va parlare di vittoria o di sconfitta - anche se
in auge e ritrova una nuova giovinezza con messo fine alla guerra in Europa. A fine le rispettive propagande cercarono di con-
armi hi-tech; è un ostacolo sempre ostico. La Luglio 1945 un Lancaster della RAF, ma con trabbandare il contrario alla propria opinione
paura di entrambi i contendenti è entrare di equipaggio USAAF, viene preparato con la pubblica - diciamo che fu un pareggio. Nella
nuovo in una fase di stallo come nella Little Boy. Viene scartata l'idea di usare un B- seconda metà del 1945 i contendenti erano
Grande Guerra. I presupposti ci sono tutti. La 29 originariamente previsto per questo com- come due pugili sul ring alla decima ripresa,
produzione industriale americana è impareg- pito, per non dare nell'occhio. La presenza esausti e barcollanti. Il temuto stallo nel
giabile, ma c'è l'Oceano Atlantico di mezzo (e del Superfortress era inusuale nei cieli euro- Westfront era arrivato, ed i veterani della
sono sempre incasinati nel Pacifico) mentre i pei, si pensò che (giustamente) la Luftwaffe Somme e di Passchendaele rabbrividirono. La
tedeschi hanno adesso le linee di rifornimen- avrebbe mangiato la foglia che un aereo spe- storia per il momento di ferma qui. Prima del
to ridottissme tra il fronte e i centri di produ- ciale isolato doveva fare qualcosa di moltooo congedo, un doveroso ringraziamento ad
zione. La Gran Bretagna è già arrivata al limi- speciale. Perché correre rischi inutili con un Ezio Bonsignore per l'ispirazione.
te delle risorse umane del suo Impero. La carico così prezioso? B-17 e B-24 non aveva-
Francia è appena stata liberata, ha gli uomini no le stive bombe adeguate per il trasporto,

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simulare rinvii dei comandi collegati

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I tiranti sono stati riprodotti con

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Operazione Iraqi Freedom

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Il cartello stradale è stato scaricato dal web e poi elaborato

Il cartello stradale terminato è stato

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In totale ho modificato cinque figu-

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M109A6 155MM ARTILLERY SYSTEM "PALADIN"

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Per una rappresentazione realistica

Giornali, fogli, manifesti e poster

30 MODEL TIME 219/14

MODEL TIME 219/14 31

La bomba che dovevano trasportare

32 MODEL TIME 219/14