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MENICHELLI MENICHELLI

RIVISTA MENSILE DI ATTUALITÀ MODA CULTURA COPIA GRATUITA - Anno 6 - N. 1/2 - Gennaio - Febbraio 2010 - Tiratura copie 20.000
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Quelle divinità
AL
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scese dal cielo


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L’infanzia negata Alieni e alienati Compleanno di Chapeau


Direttore Responsabile
Mara Parmegiani

Comitato scientifico
Gino Falleri, Nino Marazzita,
Simonetta Matone, Carlo Giovannelli,
Rosario Sorrentino, Emilio Albertario,
Anna Mura Sommella

Segreteria di Redazione
Marco Alfonsi
Nicoletta Di Benedetto
Marina Bertucci

Servizi fotografici di redazione


Laura Camia, Giancarlo Sirolesi

Collaborano
Alessia Ardesi,
Marco Alfonsi, Costanza Cerìoli,
Isabella De Martini,
Nicoletta Di Benedetto, Andrea Di Capoterra,
Cristina Guerra, Rita Lena, C’è un dibattito in corso tra le alte sfere del potere: informare il
Nino Marazzita, pubblico o continuare a tenerlo all’oscuro?
Siderio, Josephine Alessio Finchè non verrà sciolto questo dilemma è relativamente azzarda-
Fotografo: Maurizio Righi to rilasciare troppe informazioni sulla questione UFO. Ma lo scena-
rio attuale rivela che molte informazioni rilasciate dalle autorità
Via Piero Aloisi, 29 - 00158 Roma sono accettate dalla maggioranza delle persone.
Tel. 06.4500746 - Fax 06.4503358 C’è il tentativo da parte del governo di esaminare se il pubblico sa-
www.chapeau.biz rebbe colto dal panico al pensiero di un’invasione aliena. Basti ri-
Aut. Trib. di Roma n. 529/2005 del 29/12/2005 cordare come reagirono gli americani alla trasmissione di Orson
Wells nel 1938: scene di panico e vari tentativi di suicidio.
Edizioni e Stampa Esiste pertanto un piano per condizionare gradatamente le perso-
Rotoform s.r.l. ne alla presenza aliena che utilizza il cinema e la televisione
Via Ardeatina Km. 20,400 - S. Palomba (RM)
(Guerre Stellari, ET, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, reportage
fotografici etc.). Tutti questi presentano immagini e scenari che
Ideazione grafica ed impaginazione
hanno lo scopo di condizionare la mente umana ad accettare
Monica Proietti - Fabiana Ferretti
quella che presto potrebbe essere la realtà.
Solo oggi viene rivelato che esiste un piano per costruire una ba-
Settore Pubblicità
se lunare che servirà come punto di appoggio per una missione su
Direzione: 00158 Roma - via Piero Aloisi, 29
Marte. Anche se era già stata costruita nel cratere Copernico. Gli
Tel. 06.4500746 - Fax 06.4503358
Stati Uniti hanno ufficialmente controllato la base fino al 1969
e-mail: info@chapeau.biz
quando si apprese che gli alieni lavoravano con i sovietici e gli
americani. La guerra fredda tra USA e URSS era una facciata per ri-
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a carico dei singoli autori. La collaborazione al mensile Chapeau è da ritenersi del tutto
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tari realizzati da Chapeau.
essere impiegate in un eventuale conflitto con gli alieni.
In copertina
Quelle divinità venute dale cielo
tratto dal libro dei “fatti incredibili ma veri” Mara Parmegiani
IN QUESTO
numero 4 C’è qualcuno lassù

GLI ALIENI 6 Quelle divinità venute


dal cielo

7 Le linee di Nazka

8 Gli ufo nell’arte

10 I foo-fighter

12 L’extraterrestre colpito

14 Gli astronauti

Ufo in Messico, a New York,

15 in Nuova Zelanda,
sulla foresta di Rendlesham

18 Inseguiti da un ufo
bambini indaco

20 L’alienazione del corpo...

22 Roma by night
Festa Chapeau

24 L’infanzia la nostra
metà dell’anima

L’INFANZIA LA METÀ DELL’ANIMA 28


Intervista a
Caterina Balivo

30 Berlusconeide
di Cesare Lanza

31
L’avvocato
Previsioni 2010
C’È QUALCU

“C’è qualcuno lassù?” “Is anyone out there?” Anche gli scienziati certo il risultato. Un esempio: l’assoluta mancanza di valori di ri-
se lo chiedono e quando lo fanno alzano gli occhi verso il cielo, ferimento per alcune variabili, come la percentuale di pianeti del-
sperando che nello spazio infinito dell’Universo ci siano pianeti in la Galassia in cui si potrebbero evolvere forme di vita.
grado di ospitare forme di vita. A questa domanda, vecchia come Il progetto Seti è molto ambizioso, ma ricevere un messaggio da
il mondo - già nella testa degli antichi filosofi greci e, ancor pri- parte di altri esseri intelligenti, che potrebbero abitare in un qua-
ma di loro, dei primi uomini che hanno rivolto lo sguardo verso lunque punto dello spazio profondo, è pari alla possibilità di tro-
il cielo - nessuno, fino ad ora, ha saputo dare una risposta. Anche vare un ago in un pagliaio. Esiste, quindi, una strategia di ricerca
se oggi sappiamo, con certezza, che esistono pianeti al di fuori che tende a dimensionare il problema: ad esempio, assumere che
del nostro Sistema Solare. I progressi della tecnologia di osserva- la maggioranza delle forme di vita nella Galassia siano basate sul-
zione astronomica ha permesso, infatti, di scoprire, molti indiret- la chimica del carbonio, come avviene per gli organismi viventi
tamente e pochissimi direttamente, altri pianeti extrasolari. Sono sulla Terra. Oppure, cercare la presenza di acqua liquida, una mo-
più di quattrocento, ma pochi simili alla Terra. Si tratta di giganti lecola molto comune nell’Universo che fornisce l’ambiente ideale
gassosi di tipo gioviano oppure di mondi molto piccoli, troppo per la formazione di molecole complesse basate sul carbonio, dal-
gelidi o troppo infuocati per ospitare la vita, come noi la intendia- le quali può originarsi la vita. Altra ipotesi è concentrarsi sulla ri-
mo. Qualche decennio fa, parliamo del 1984, la curiosità e la vo- cerca di pianeti che orbitano intorno a stelle simili al Sole e cioè a
glia di saperne di più si sono concretizzate nel progetto SETI stelle di media grandezza. È noto che le stelle molto grandi han-
(Search for Extraterrestrial Intelligence) voluto, soprattutto, dal- no una vita molto breve, mentre quelle molto piccole pur essen-
l’astronomo Frank Drake che, nel 1961, sviluppò un’equazione in do longeve, producono così poca luce e calore che i loro pianeti
cui il numero di civiltà extraterrestri è in funzione del prodotto di dovrebbero essere molto vicini per non congelare.
una serie di fattori. Purtroppo, la formula N= R • fp • ne • fl • fi Ma scandagliare l’intero cielo facendo girare le grandi parabole
• fc • L, date le incertezze nei termini dell’equazione fa sì che sia dei radiotelescopi terrestri è un’operazione difficile, soprattutto
quasi impossibile predire se la vita è rara o comune, rendendo in- se non si sa bene come sintonizzare il ricevitore sulla giusta fre-

4
U NO LASSÙ ?
quenza. Nasce, quindi, l’esigenza di dover restringere il campo
d’indagine pensando che l’ipotetico segnale dovrebbe essere tra-
smesso in una banda molto stretta, il che affida alla fortuna la
probabilità di trovarsi lungo la direzione del raggio e agli astrono-
mi il duro lavoro di provare a captare tutte le possibili frequenze
che arrivano ai ricevitori terrestri ripulendo i segnali ritenuti più si-
gnificativi dalle interferenze e dal rumore di fondo.
La moderna ricerca di segnali provenienti da intelligenze extrater-
restri è stata iniziata nel 1959 da Giuseppe Cocconi e Philip Mor-
rison che in un articolo pubblicato su “Nature” affermarono di
ritenere particolarmente interessante la frequenza di 1,420 giga-
hertz: quella emessa dall’idrogeno neutro. Cocconi e Morrison so-
stenevano che se gli alieni volevano comunicare seriamente con
noi lo avrebbero dovuto fare in modo tale che fosse stato facile
per noi individuare il segnale trasmesso su una frequenza ritenu-
ta speciale sia per noi che per loro. Spesso i radioastronomi cer-
cano segnali di questa frequenza per poter mappare le nubi di
idrogeno interstellare della nostra galassia; quindi la trasmissione
di un segnale di frequenza simile a quella dell’idrogeno aumenta
le probabilità che esso possa venire captato per caso. Nebulose e ammassi stellari in un raggio di 10.000 anni luce dal Sole
Il primo serio tentativo di cercare segnali su questa frequenza fu
mitica astronoma Jill Tarter, il “Billion-Channel Extraterrestrial Ar-
fatto da Frank Drake puntando verso le stelle Tau Ceti ed Epsilon
ray” (Beta) e l’ “Allen Telescope Array (ATA)” negli anni 90 e così
Eridani il radiotelescopio di 25 metri del National Radio Astrono-
via con tanti altri esperimenti basati anche su metodiche di inda-
my Observatory di Greenbank in Virginia nell’ambito del famoso
gine scientifica diverse. Tutto questo però, almeno fino ad ora,
progetto “Ozma”. L’esperimento non diede risultati, ma fu l’inizio
non ha dato frutti se non qualche falso allarme subito rientrato.
della grande caccia che, a cascata, aprì la strada all’editoria scien-
C’è allora da chiedersi, e gli scienziati lo fanno pur non perdendo
tifica e alla fantascienza sui temi di altri mondi vivibili e sugli alie-
la speranza di trovare qualcosa, se questa non sia una battaglia
ni. E non solo il progetto SETI, ma sono stati e sono, tuttora, tanti
persa in partenza. A metà degli anni 40 Enrico Fermi fu chiaro sul-
i progetti per la ricerca di intelligenze extraterrestri, come: “Seren-
l’argomento e pronunciandosi sugli alieni con una frase che viene
dip” (Search for Extraterrestrial Radio from Nearby Developed Po-
ricordata come il “paradosso di Fermi” disse secco: “Se esistesse-
pulations) nel 1979 e tra il 1980-85, con analizzatori di spettro
ro, sarebbero qui”. Come a dire che se nell’Universo ci sono così
più veloci e specifici, il “Suitcase SETI”, il “Megachannel Extra-Ter-
tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove
restrial Array (META)”, il Progetto “Big Ear (grande Orecchio)”,
di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o
“Microwave Observing Program (MOP)” un programma SETI ope-
navi spaziali? Per ora a mandare segnali siamo noi: dal 1972 viag-
rativo della Nasa, ed ancora il “Progetto Phoenix” condotto dalla
gia sul Pioneer 10 un “messaggio in bottiglia”, una “placca” di al-
luminio ed oro anodizzato fissata al supporto dell’antenna della
navicella spaziale, che ha incise due figure umane e altri simboli
disegnati dalla moglie dell’astronomo americano Carl Sagan. Il
messaggio vuole comunicare la località, l’epoca e la figura fisica
degli esseri che hanno realizzato il veicolo spaziale ed è scritto nel
solo linguaggio che possiamo avere in comune coi destinatari: la
scienza. Tutto questo per capire se la vita che può essere, secon-
do le tante teorie, il frutto di un “miracolo” o del “caso”, che ha
messo in gioco alchimie che da semplici sono diventate così com-
plesse da animare la materia, si sia manifestata anche su altri pia-
neti secondo il principio dell’uniformità della natura in tutto il
cosmo; secondo il principio della completezza per cui “in natura
tutto quello che è possibile tende a realizzarsi” e secondo il prin-
cipio della mediocrità o copernicano che, confermando la norma-
lità del nostro pianeta, dice che la Terra non essendo speciale dal
punto di vista astronomico, geologico e chimico, non dovrebbe
essere unica neppure dal punto di vista biologico.
La targa del Pioneer 10 Rita Lena

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Quelle divinità v

Nel 776, quando co-


me capo della Francia vi era Carlo Magno, i Sasso-
ni approfittano della sua assenza per occupare Aeresburg e
L’uomo avrebbe tentare di prendere la città di Sigiburg. Durante l’assedio, però,
avuto contatti con extraterrestri sin compaiono due scudi di fuoco sopra il cielo; nella sua biografia
dalle epoche più remote. Questi esseri rappresen- Benvenuto Cellini (1500-1571) descrive anche la comparsa sopra
terebbero le divinità e sarebbero stati raffigurati in diversi dipin- Firenze di un’enorme trave infuocata, fenomeno già osservato in
ti ed opere d’arte, sia nell’antichità (egizi, maya, aztechi, popoli Spagna nel febbraio 1465.
della mesopotamia, romani) sia in epoca medioevale. Altri indizi Una famosa testimonianza è quella fornita dallo storico Leone
sono celati in testi religiosi, come la Bibbia, o in opere di carat- Cobelli, riferita all’anno 1487: in una notte di giugno, «apparve
tere storico o il ritrovamento di OOPART, ossia “oggetti fuori dal una trave de fuoco, venne del monte de Pogiolo a Forlivio in ci-
tempo”, che vedrebbero l’uomo e la sua tecnologia, molto più ma a li mura de la Rocca de Ravaldino. Fo poi probicato la venen-
arcaici rispetto a ciò che l’archeologia canonica afferma. te... Poi ancora de bel dì apparve un’altra trave di fuoco venire
“ IO GUARDAI, ED ECCO VENIRE DAL SETTENTRIONE UN VENTO del monte de Puzolo infino sopra la piacia: e questo fo palese a
TEMPESTOSO, UNA GROSSA NUVOLA CON UN FUOCO FOLGORAN- tucto el popolo forlovese...»
TE E UNO SPLENDORE INTORNO A ESSA; NEL CENTRO VI ERA CO- In un documento degli Archivi Municipali di Nizza si legge: “Ini-
ME UN BAGLIORE DI METALLO IN MEZZO AL FUOCO. NEL CENTRO zio di agosto dell'’anno di grazia del Signore 1608, sul mare di
APPARIVA LA FORMA DI QUATTRO ESSERI VIVENTI; E QUESTO ERA Gennes (Genova), si è visto il più orribile segno che di memoria
L’ASPETTO LORO: AVEVANO ASPETTO UMANO ”. (EZECHIELE 1:1-5). d’uomo se ne sia parlato o scritto, che il Signore ci protegga”.

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venute dal cielo

E nello stesso giorno:


“Sul fare del tramonto del 5 Agosto 1608, gli abi-
tanti di Nizza vedono comparire in cielo tre forme luminose che
si muovono molto velocemente, dirigendosi sulla città. Giunte ste linee erano enor-
sulla verticale della fortezza, le tre luci si fermano di colpo e scen- mi e lunghissime, inoltre tra queste
dono lentamente, compiendo evoluzioni, fino ad un metro circa ce ne è una che rappresenta un ragno pericolosissi-
dalla superficie del mare. (...) Stazionando praticamente immo-
mo. Molti studiosi hanno anche dimostrato che è impossibile fa-
bili sopra le onde, i tre oggetti, di forma ovoidale allungata piat-
re cose del genere anche oggi, senza l’ausilio di un aereo, e
ta e sormontati da una specie di pennone (che oggi potremmo
pensano che ci possa essere stato un aiuto da parte di alieni per
chiamare antenna), fanno come ribollire l’acqua, con intensa
realizzarle. Altri addirittura ipotizzano piste di atterraggio per gli
emissione di vapore color arancio-ocra; il tutto accompagnato da
extraterrestri. I cerchi di grano, apparsi un po’ ovunque, hanno
un grande fragore.
un forte legame geografico con le aree preistoriche, in particola-
re con gli antichi cerchi di pietre megalitiche, uno per tutti: Sto-
Le linee di Nazca nehenge, nel Wiltshire.
I primi “pittogrammi” apparvero in Germania. Ma il posto in cui
In Perù vicino alla città di Nazca ci sono delle strane linee proba- sono stati notati più cerchi (di solito tra aprile ed agosto) è il Sud
bilmente fatte da popolazioni antiche, ma come? dell’Inghilterra, presso Warminster, una delle regioni più belle e
Non potevano realizzarle se non riuscivano a volare perchè que misteriose del pianeta.

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La grande aeronave del 1897 Gli Ufo
Tutti pensano che la conquista del cielo da parte dell’uomo sia ini- nell`arte
ziata un giorno di dicembre del 1903, quando due meccanici di bi-
ciclette, i fratelli Orville e Wilbur Wright, fecero sollevare per la Lo studio del fenomeno ufo-
prima volta il loro leggerissimo biplano pochi metri al di sopra del- logico ha evidenziato che ta-
le dune sabbiose di Kitty Hawk. Ma sette anni prima di quel volo le evento è stato oggetto di
breve, ma storico, nel novembre del 1896, qualcosa di apparente- molte cronache antiche e ri-
mente costruito dall’uomo fu visto nel cielo di San Francisco. Nel- prodotto da alcuni artisti al-
l’aprile dell’anno successivo, quando gli avvistamenti raggiunsero il l’interno delle loro opere,
culmine, la «Grande Aeronave» nel 1897 era stata avvistata su en- come fossero stati involonta-
trambe le coste e all’interno degli Stati Uniti, da Chicago al Texas. ri testimoni del fatto e pro-
Praticamente nessun centro abitato mancò di vederla. Eppure l’on- duce una certa impressione
nipresente aeronave del 1897 non è mai stata spiegata in modo sapere che nel Medioevo fu-
soddisfacente. Gli storici dell’aviazione «ufficiale» non la prendono rono dipinti due oggetti mol-
in considerazione. Ma nelle pagine ingiallite dei giornali dell’epoca to simili allo sputnik lanciato
troviamo titoli che si riferiscono al dirigibile misterioso in termini solo nel 1957.
sorprendentemente simili a quelli molto più tardi impiegati per gli
UFO. Anche gli studiosi di folclore e i sociologi trovarono molto dif-
ficile spiegare gli aspetti prevalenti dei rapporti. Gli avvistamenti
erano di due tipi; certe persone descrivevano soltanto luci e raggi
Morte di un
luminosi nella notte. Altre parlavano di una magnifica macchina
volante con a bordo un bizzarro assortimento d’individui. Spesso
alieno
veniva precisato che l’aeronave era rimasta bloccata in aperta cam- Uno dei più straordinari, e
pagna, di solito per la necessità di semplici riparazioni, prima di po- tragici, incontri ravvicinati di
ter continuare il suo viaggio. L’origine dell’aeronave fu a tal punto cui si abbia mai avuto notizia
motivo di congetture che famosi inventori come Thomas Alva Edi- avvenne nel maggio del 1913 in una fattoria di Farmersville, nel Te-
son indivano regolarmente conferenze stampa per smentire la pa- xas. Tre fratelli, Silbie, Sid e Clyde Latham stavano raccogliendo co-
ternità dell’apparecchio. Altri inventori meno onesti sostennero tone quando sentirono abbaiare i loro cani, Bob e Fox «come»,
invece che l’aeronave era stata costruita da loro, anche se non fu- avrebbe ricordato Silbie, «se stesse succedendo qualcosa di terribi-
rono mai in grado di presentare, su richiesta, un modello funzio- le». Quell’«abbaiare d’inferno» continuò, e allora Clyde, il maggio-
nante. Tuttavia verso l’autunno del 1897 le notizie di avvistamenti re dei fratelli, disse: «Andiamo un pò a vedere cos’hanno i cani. Mi
dell’aeronave decrebbero in modo drastico e alla fine del secolo sa che è successo qualcosa». I cani erano a uno o due metri di di-
erano virtualmente cessate. Malgrado ciò, gli studiosi di fenomeni stanza, dall’altra parte di una palizzata. Clyde, il primo ad arrivare
anomali continua- sul posto, vide che cosa aveva fatto impazzire i cani. «È un lillipu-
no ancor oggi a ziano!» gridò. Secondo Silbie Latham, che raccontò la storia a Lar-
chiedersi che cosa ry Sessions, del Museo di Scienza e Storia di Fort Worth, «sembrava
potesse mai essere che giacesse su qualcosa. Guardava verso il nord. Non sarà stato
la Grande Aerona- più alto di cinquanta centimetri ed era verde scuro. Non aveva ad-
ve. Charles Fort, il dosso vestiti. Tutto quello che portava, a quanto pareva, era una
massimo studioso tuta di gomma, e un cappello».
americano dello Subito dopo l’arrivo dei fratelli, disse Silbie, i cani saltarono addos-
strano e dell’insoli- so alla creatura e la fecero a pezzi, lasciando sull’erba sangue ruti-
to, ha suggerito lante e organi interni apparentemente umani. «Noi siamo soltanto
che la macchina vo- dei contadini e non sapevamo che pesci pigliare», si scusò Silbie La-
lante fosse sempli- tham per spiegare perché lui e i suoi fratelli non avessero fatto
cemente un’idea i niente per impedire lo scempio. «Cosa vuole, siamo nati teste di ra-
cui tempi erano di- pa.» I ragazzi tornarono a raccogliere cotone. Ogni tanto tornava-
ventati maturi. Se- no sul posto dello sbranamento a dare un’occhiata alle frattaglie
condo altri, l’Aero- rimaste, mentre i cani si raggomitolavano ai loro piedi, evidente-
nave del 1897 in mente impauriti. Il giorno dopo, quando i tre si portarono di nuo-
qualche modo vo sul luogo del fatto, non c’erano più tracce di nessun genere.
spronò i successivi Ogni prova dell’avvenuta presenza dell’omiciattolo era sfumata.
progressi nel cam- «Mio nonno ha una solida fama di essere uno che dice sempre la
po della tecnologia verità e quindi non ha mai raccontato la storia fuori dalla famiglia
dell’aviazione. Può per paura di essere preso in giro», ha riferito di recente Lawrence
darsi, a detta di Jones, nipote di Silbie Latham, al Centro di Studi Ufologici di Chi-
questi studiosi, che cago. «Ha accettato di raccontarla soltanto dopo molte pressioni e
i fratelli Wright non siano stati dei puri e semplici inventori, ma molto incoraggiamento da parte mia, in considerazione del fatto
piuttosto gli strumenti inconsapevoli di un impulso innovativo in- che sono suo nipote e uno studioso di storia. Lui sarebbe disposto
conscio. Questo impulso verso l’esterno, certi arrivarono a suggeri- a sottoporsi al siero della verità o a una seduta d’ipnosi o a qual-
re, è rispecchiato dalla maggior parte degli odierni avvistamenti di siasi cosa fosse necessaria per stabilire che non mente. Io, da par-
UFO. te mia, non ho nessun dubbio che dica la verità.»

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Gli ufo presidenziali cende, e fu costretto a ritirare la promessa che fece in campagna
elettorale nel “rivelare tutto” circa gli UFO.
Ronald Reagan (1981-1989)
Nel corso degli anni i Presidenti americani hanno avuto diversi ap-
Sia Regan che la moglie furono molto interessati a questi casi, ma
procci con questo fenomeno. Il Presidente Barack Obama potreb-
il suo staff gli suggerì di non rivelare troppe informazioni al rigura-
be essere informato su qualcosa in riguardo agli UFO da parte di
do in quanto poteva essere rischioso per la sua carriere politica (e
coloro che detengono la verità, ma per ora la reazione che il Presi-
non solo). Prima della sua elezione, gli amici ricordarono che in
dente potrebbe avere è ancora imprevedibile. Si spera che Obama
un'ocassione il futuro Presidente arrivò tardi ad un ricevimento in
possa ripercorrere le stesse orme di John Kennedy e rivoluzionare
quanto assieme alla moglie fu testimone di uno strano avvistamen-
totalmente la conoscenza umana sugli Alieni. Anche perché quan-
to. Mentre erano diretti alla festa videro per la strada e più preci-
do l’argomento si presentò in campagna elettorale Obama cercò di
samente a Mulhound Drive sulle colline di Los Angeles un oggetto
distogliere l’attenzione verso questa tematica, al contrario dello
luminoso. Era un disco d’argento che stava avanzando verso la lo-
sconfitto McCain il quale disse ad una conferenza che avrebbe co-
ro direzione, i due scesero dall’auto per poter meglio osservare
stretto la NASA a rivelare tutti i suoi segreti.
l’oggetto. Tutto quello che ricordarono in seguito è che passarono
Harry Truman (1945-1953) 45 minuti dal momento in cui effettuarono l’avvistamento fino a
Diede ordini di abbattere gli UFO alle forze aeree dell’epoca. Que- quando risalirono sulla loro auto per ripartire. Quello che accadde
sta politica fu portata avanti da Eisenhower, almeno fino alla fine nel frattempo era stato dimenticato. Questo avvenimento durante
degli anni ‘50, quando divenne chiaro che la tecnologia dei “visita- la carica non fu rivelato e non vi è motivo per dubitare di questa
tori” era troppo avanzata è fu chiaro che era impossibile abbatte- storia, e questo evento forse portò i Reagan a credere nella possi-
re i famosi dischi volanti. Questi ordini da sempre sono stati bile minaccia degli UFO.
nascosti da parte dell’US Air Force. Tutta via un sorprendente do-
Geoge Bush (1989-1993)
cumento Britannico declassificato ad ottobre 2008 ha confermato
Si presume che George HW Bush sapesse qualcosa in quanto fu ca-
che al pilota americano Milton Torres, era stato ordinato di fare
po delle CIA, ma con tutta probabilità, considerato il fatto che la
fuoco su di un UFO, la cui dimensione era pari a quello di un aereo
sua elezione fu una nomina per decisione politica, non fu a cono-
di linea nel 1957.
scenze a pieno del fenomeno.
Dwight Eisenhower (1953-1961)
Bill Clinton (1993-2001)
Fu perfettamente consapevole della situazione che si era presenta-
Si interessò alla questione anche grazie all’amicizia con Laurence
to fino ad allora, ed apparentemente continuò la politica di Tru-
Rockfeller, che per svariati anni cercò di attirare l’attenzione dei lea-
man, fino alla metà degli anni ‘50. Stanto Friedman nel 1954 ebbe
der mondiali al fenomeno. Avevano ricevuto Rockfeller nel loro
un incontro molto ravvicinato con una di queste navi aliene presso
ranch nel Montana, per parlare dell’argomento, ma Bill fece intui-
la Base Aerea di Muroc ed anche se ci sono alcuni riscontri a favo-
re che non poteva esporsi più di tanto davanti all’opinione pubbli-
re dobbiamo dire che questo episodio non può venir confermato
ca. In quanto ex ministro della Difesa ed ex vicepremier del Canada,
appieno.
senza svelare le fonti delle proprie informazioni ha affermando che
John Kennedy (1961-1963) «gli Ufo sono reali al pari degli aerei che volano sopra le nostre te-
Secondo molti Kennedy e Johnson erano pienamente consapevoli ste» e ha ammesso di essere «davvero preoccupato per le conse-
del fenomeno. Si pensa nel mondo ufologico che la volontà di rive- guenze di una guerra intergalattica che potrebbe scoppiare in
lare questa realtà aliena al mondo portò al suo assassinio. Tuttavia, qualsiasi momento». A suo avviso gli Stati Uniti vennero a cono-
Jim Garrison, il procuratore di New Orleans che condusse negli an- scenza dell’esistenza degli Ufo nel 1947 allorché cadde su Roswell,
ni ‘60 l’inchiesta dopo la sua morte, dichiarò che Fred Crisman (che in New Mexico, quello che molti testimoni descrissero come un «di-
era stato implicato nell’incidente nell’Isola di Maury nel giugno del sco volante», prima delle smentite arrivate a pioggia dai militari di
1947) era amico di Clay Shaw che fu uno dei cospiratori. Washington.
Lyndon Johnson (1963-1968) Dunque solamente i presidenti degli Stati Uniti e pochi altri sareb-
Fu avvicinato dai responsabili Agenti della CIA che lo informarono bero, dal 1947, al corrente della verità sulla provenienza dei resti
sulla materia. A quanto pare non volle interessarsi direttamente al- raccolti a Roswell e delle successive scoperte fatte nella base del
le informazioni messe a disposizione e affidò l’incarico al vice Nevada «Area 51» sulla circolazione degli Ufo sui cieli della Terra.
Presidente Hubert Humphrey che fu informato in seguito. Succes-
sivamente Humphrey pubblicamente dichiaro' che queste informa-
zioni rese pubbliche potevano portare a conseguenze
imprevedibili.
Richard Nixon (1969-1974)
Dato che aveva occupato la vice Presidenza sotto l’Amministrazio-
ne Eisenhower, Nixon fu molto informato tanto da portalo a confi-
darsi con alcuni amici, tra cui Jackie Gleason. Beverly, la moglie di
Gleason fu portata assieme al marito in una Base Militare in Flori-
da e gli furono mostrati alcuni frammenti di UFO, non un disco in-
tatto. Ma tuttavia non fece menzione di eventuali corpi alieni
morti. Questo atteggiamento di Nixon fu giudicato molto preoccu-
pante dai vertici delle varie Agenzie di Intelligence all’epoca e così
ai successivi Presidenti fu dato accesso in modo così ampio alle in-
formazioni.
Jimmy Carter (1977-1981)
Cercò di indagare, ma gli fu detto di stare alla larga da queste fac-

9
La protezione del l
Si chiama Gabinetto gi di aerei sia Alleati sia delle forze dell’Asse durante le campa-
RS/33 l’organo istituito gne del Pacifico. Da parte alleata queste luci notturne e questi di-
sotto regime dopo il schi visibili alla luce del giorno erano noti come Foo-figbters
presunto atterraggio di (cacciabombardieri Foo), dal nome del popolare personaggio di
un oggetto volante un cartone animato che borbottava sempre: «Dove c’è un foo,
non identificato avve- c’è del fuoco». Foo, naturalmente, era un gioco di risonanza del
nuto in Lombardia pro- feu francese, ossia fuoco. Il più ben documentato avvistamento
prio nel 1933. Ne di un Foo-fighter avvenne il Mercoledì Nero, il 14 ottobre 1943,
fanno parte il chirurgo quando una fortezza volante B-17, dell’aeronautica militare
e biologo sperimentale americana riportò disastrose perdite umane durante un attacco
Filippo Bottazzi, l’inge- aereo diurno sulle ben difese fabbriche di cuscinetti a sfere di
gnere aeronautico Gae- Schweinfurt.
tano Arturo Crocco, il
botanico Romualdo Pi- Lo storico Martin Caidin lo definì «uno degli episodi più sconcer-
rotta, il matematico tanti della seconda guerra mondiale, e un enigma che tuttora ri-
Francesco Severi, l’inse- mane irrisolto». Quando la 384a squadriglia di bombardamento
gnante di elettrotecni- ebbe concluso la sua incursione ai danni dell’obiettivo, numero-
ca e ferromagnetismo si piloti e mitraglieri della scompigliata formazione rilevarono la
Giancarlo Vallauri, il presenza, davanti a loro, di piccoli dischi argentei. L’aereo nume-
chimico Francesco ro 026, nel tentativo di evitare una collisione frontale, provvide
Giordani e probabil- subito a correggere la rotta, ma era troppo tardi: secondo il rap-
mente il medico igienista Dante De Blasi. A capo del progetto, porto delle autorità, l’«ala destra del bombardiere attraversò di-
senza però prendere mai parte alle sedute, Guglielmo Marconi. Il rettamente un gruppo di questi dischi senza riportare il minimo
Gabinetto RS/33 gode della copertura delle più alte autorità del- danno ai motori e all’aereo stesso». Il pilota aggiunse che aveva
lo Stato (Balbo, Ciano e lo stesso Benito Mussolini) e per control-
sentito uno dei dischi urtare la coda, ma non c’erano stati né
lare qualunque fuga di notizie può avvalersi della protezione
esplosione né danni. I dischi erano accompagnati, a una distan-
dell’OVRA, la polizia politica segreta capitanata da Arturo Boc-
za di cinque o sei metri, da parecchi ammassi di detriti neri lun-
chini.
ghi da un metro a un metro e venti; anche essi non parvero avere
Durante la seconda guerra mondiale i piloti degli aerei numero-
effetti negativi sulle fortezze volanti. Il rapporto fece anche os-
servare che altri due aerei avevano volato attraverso la formazio-
I «Foo-fighters» ne di dischi apparentemente senza riportare danni. I Foo-fighters
furono anche visti come luci notturne con un alone arancione,
rosso o bianco. La notte del 23 novembre 1944, per esempio, un
equipaggio di tre uomini del 415° Gruppo da caccia notturna in-
contrò una decina di questi misteriosi globi al di sopra del Reno,
a nord di Strasburgo. Sembravano dapprima lontane stelle am-
miccanti, riferì il tenente Fred Ringwald del controspionaggio,
ma in pochi minuti divennero le palle arancioni che «si spostava-
no nell’aria a una velocità incredibile». Un altro pilota di un B-17,
Charles Odom, di Houston, raccontò dopo la guerra l’esperienza
che aveva avuto con dei Foo-fighters in pieno giorno. I piatti vo-
lanti disse, «sembravano palle di cristallo, più o meno grandi co-
se volte comunicarono nei loro rapporti di essere stati affiancati
me palle da pallacanestro». Sembravano «calamitate dalla nostra
durante le missioni da misteriose sfere di luce capaci di manovre
impossibili ai loro aerei. formazione e ci volarono a fianco. Dopo un pò cominciarono a
La storia popolare fa risalire l’inizio del moderno fenomeno de- separarsi come fossero aerei e si allontanarono.»
gli UFO all’estate del 1947, quando un uomo d’affari dell’Idaho,
Kenneth Arnold, vide nove oggetti misteriosi, argentei, disposti a UFO nazisti
mezzaluna e simili a «piatti che scivolano sull’acqua» volare in
formazione nei dintorni del Monte Rainer, nello stato di Washin- Da molto tempo sono state avanzate teorie che cercano una
gton. Ma parecchi anni prima, al culmine della seconda guerra spiegazione di natura terrestre per comprendere la natura degli
mondiale, analoghi piatti volanti furono intercettati da equipag- elusivi UFO. La corrispondenza fra l’avvento del moderno disco
volante nell’estate del 1947 e i successivi improvvisi progressi

10
la polizia segreta
della tecnologia aerospaziale
sia sovietica sia occidentale,
secondo queste teorie, sono
semplicemente troppo stra-
ordinari per essere ascrivibili
a una semplice coincidenza.
In effetti, fonti sparse indica-
no che Luftwaffe di Hitler,
che impiegò il primo caccia a
reazione, lavorò febbrilmen-
te allo sviluppo di una gam-
ma di armi aeree ultrasegrete
negli ultimi giorni della se-
conda guerra mondiale. Se-
condo un rapporto diffuso il
13 dicembre 1944 da Mar-
shall Yarrow, un corrispondente della Reuter, «i tedeschi hanno
prodotto un’arma “segreta” in clima con le festività natalizie. Il
nuovo apparecchio, che apparentemente è un’arma di difesa ae-
rea, assomiglia alle palle di vetro con cui si adornano gli alberi di
Natale. Questi oggetti sono stati visti sospesi nel cielo del territo-
rio germanico, a volte isolati e a volte a gruppi. Sono di colore
argento e sembrano trasparenti».
Le palle di Natale volanti erano i caccia Foo Fighters famosi du-
rante la seconda guerra mondiale, oppure gli ingegneri nazisti
avevano sviluppato qualcosa di ancor più sofisticato? Lo scritto-
re italiano Renato Velasco è favorevole a questa seconda teoria.
Egli sostiene che i tedeschi crearono una macchina volante a for-
ma di disco piatto che chiamarono Feuerball, ovvero «palla di
fuoco» impiegata sia come dispositivo antiradar, sia come arma
per la guerra psicologica contro le forze alleate. Una versione
senale. Ma se i sovietici o qualche altra potenza riuscirono a im-
perfezionata, il Kugelblitz, o caccia «fulmine globulare» sostituì il
padronirsi della tecnologia del disco volante, è possibile che ciò
motore a turbina alimentato a benzina del Feuerball con un mo-
abbia condotto alla sperimentazione e allo sviluppo di qualcosa
tore che impiegava la propulsione a reazione. Secondo Velasco il
che diede inizio alla sequela di avvistamenti UFO a partire dal
Kugelblitz fu il primo aeromobile capace di «sollevamento a rea-
1947.
zione» ossia di decollo e atterraggio verticali. Esso fu disegnato
da Rudolph Scriever e, a quanto risulta, fu fabbricato nello stabi-
limento della BMW presso Praga nel 1944. L’apparecchio effet- UFO sulla Casa Bianca
tuò il suo primo volo nel febbraio del 1945 al di sopra del vasto
complesso di ricerca sotterraneo di Kahla, nella regione tedesca Una delle critiche avanzate nei confronti degli UFO è perché mai
della Turingia. Era in questa stessa zona, sui Monti Harz, che se- essi, ammesso che esistano, non siano mai atterrati sul prato del-
condo fonti storiche Hitler intendeva opporre la sua ultima resi- la Casa Bianca permettendo ai loro occupanti di farsi conoscere.
stenza, grazie a un formidabile spiegamento di «armi segrete» A parte il fatto che gli ufonauti potrebbero non aver trovato
che il comandante della Luftwaffe, Göring, aveva ripetutamente un’amministrazione presidenziale di loro gradimento, in realtà
promesso. I nazisti non ebbero il tempo di completare il loro ar- gli UFO sono apparsi più di una volta molto vicino a Pennsylva-
nia Avenue. Nella tarda serata del 26 luglio 1952, per esempio,
degli oggetti volanti non identificati furono intercettati dagli
schermi radar della capitale della nazione. A un certo punto ven-
nero individuati dodici oggetti distinti: quattro, separati da inter-
valli di due chilometri e mezzo, procedevano con volo regolare a
una velocità di 160 chilometri all’ora, mentre altri otto si muove-
vano in modo irregolare a velocità più elevata. Almeno due
membri del personale militare e un pilota di linea diretto all’ae-

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roporto nazionale di Washington riferirono avvistamenti di luci ri che possono apparire
bianche e bianco-arancioni nel cielo notturno. L’11 gennaio inzaccherati e in genere
1965, avvistamenti di UFO al di sopra della Casa Bianca furono in disordine oppure irre-
nuovamente comunicati da membri del personale sia militare sia almente impeccabili e
civile. Poco prima, il 29 dicembre 1964, tre oggetti ignoti che senza grinze. A volte
procedevano a una velocità stimata in 8000 chilometri orari, era- mostrano un moto de-
no stati intercettati dal radar. In seguito l’aeronautica militare ambulatorio molto stra-
smentì l’episodio parlando di un disguido tecnico. Otto giorni no, camminando come
prima, un certo Horace Burns disse che la sua automobile era an- se le loro anche e le loro
data in panne sulle statale 250 alla presenza di un UFO a forma articolazioni si muoves-
di cono. L’UFO, largo una quarantina di metri e alto più di venti, sero su dei perni, col
rimase immobile in un vicino campo più di un professor Ernest dorso e le gambe che vanno ciascuno per conto suo. Certi sem-
Gehman e due ingegneri della DuPont esaminarono in seguito il bra che abbiano un debole per le Cadillac nere, altri per grandi
posto in cerca di tracce di radioattività e ne trovarono livelli mol- berline scure. Certi MIB hanno capelli a ciocche disuguali, come
to superiori alla media. Cinque altri avvistamenti al di sopra o nei se fossero cresciuti irregolarmente dopo essere stati tagliati a ze-
pressi di Washington furono registrati soltanto fra l’ottobre del ro di recente». Sono stati descritti MIB di tutte le razze e colori,
1964 e il gennaio del 1965. Il 25 gennaio, a Marion, in Virginia, egli afferma, con una forte prevalenza di tratti asiatici. I motivi
degli interventi dei MIB rimangono oscuri, anche se essi mostra-
no di frequente la tendenza a raccogliere dati sugli UFO e a dis-
suadere i testimoni da ogni ulteriore coinvolgimento nella
questione. «Possono presentarsi in casa o al posto di lavoro», di-
chiara Rojcewicz, «esigendo fotografie o negative di UFO prima
ancora che i testimoni abbiano fatto sapere pubblicamente di
possederne.» In parecchi di questi casi, i MIB cercarono di farsi
passare per agenti del controspionaggio militare. Da dove ven-
gano i MIB e dove scompaiono dopo aver portato a termine le
loro sinistre missioni è un enigma. Quel che si sa per certo è che
la loro presenza infittisce ancora di più il mistero degli UFO.

Ufo a Firenze
Il 27 ottobbre del 1954 a firenze avvenne un fatto inspiegabile
ed inquietante: 20 luci volanti sfrecciavano sul cielo a velocità al-
tissima con aspetto di dischi piatti o a gocce e ci furono molti
testimoni a affermare l’accaduto. Durante l’avvistamento, per
un poliziotto vide un oggetto splendente librarsi nell’aria e poi mezzora, cadde dal cielo una cosa simile a neve appiccicosa che
partire lasciando una pioggia di scintille. Venti minuti dopo, an- appena si toccava scompariva. Un ragazzo però riuscì a prende-
che nove persone di Fredericksburg, a 500 chilometri di distan- re alcuni di questi fiocchi, riuscendo a fotografarli.
za, riferirono di aver visto una vivida luce con una scia di scintille.

L’UFO ovale di Levelland


Gli «Uomini in Nero»
Una serie di avvistamenti di cui fu data notizia il 2 novembre
Forse il più strano risvolto del già inquietante fenomeno degli 1957 nella cittadina texana di Levelland, spiccano come uno dei
UFO è costituito dalle figure quasi demoniache note come Uomi- casi più impressionanti di avvistamenti degli annali dell’ufologia.
ni in Nero, o in sigla, dall’inglese, MIB (Men in Black). Il primo Il primo a telefonare alla polizia fu un bracciante «terrorizzato»
rapporto sui MIB giunse grazie ad Albert K. Bender, un ufologo di nome Pedro Saucedo. Lui e un amico erano in viaggio sulla
adolescente che dirigeva l’International Flying Saucer Bureau (Uf- statale 116, circa sei chilometri a ovest di Levelland, quando, in-
ficio internazionale per i piatti volanti) e che pubblicava il bollet- torno alle 10.30 di sera, un «lampo» guizzò a fianco del loro ca-
tino la “Space Review”. Nel settembre del 1953 Bender, a suo mion. «Noi non ci abbiamo fatto molto caso», raccontò poi
dire, fu avvicinato da tre uomini in completo nero, che gli inti- Saucedo, «ma poi quella cosa si è sollevata dal campo e ha co-
marono di abbandonare le sue ricerche sugli UFO se ci teneva al- minciato a venire verso di noi, accelerando. Quando ci è stata più
la salute. Bender infatti troncò la sua carriera di ufologo, ma il vicino, i fari del mio camion si sono spenti e il motore si è ferma-
fenomeno dei MIB non cessò. Il ricercatore e autore di ufologia to. Io sono saltato fuori proprio mentre la cosa passava sopra di
John Keel, per esempio, ha parlato con numerosi testimoni ocu- noi producendo un boato e un gran spostamento d’aria. Sem-
lari che hanno rivelato di essere stati contattati da entità del ti- brava un tuono, e il camion si è messo a oscillare. Ho sentito un
po MIB. gran calore.» Quello che egli chiamò la «cosa» era un oggetto a
Alcuni aspetti insoliti del fenomeno dei MIB emersero quando i forma di torpedine lungo una sessantina di metri.
rapporti furono esaminati dallo studioso di folclore Peter Rojce- L’agente A. J. Fowler, che ricevette la telefonata di Saucedo, pen-
wicz. Egli osserva fra l’altro che i MIB «spesso indossano abiti ne-

12
sò che fosse ubriaco e lasciò perdere.
Ma, meno di mezz’ora dopo, la «cosa» era tornata. Questa volta
era un certo Jim Wheeler a telefonare; anche lui si trovava sulla
statale 116 quando si era imbattuto in un UFO lungo una sessan-
tina di metri e di forma ovale che bloccava la strada. Quando si
era avvicinato all’oggetto, i fari e il motore della sua macchina si
erano spenti. Prima della fine della mattinata, cinque altri auto-
mobilisti che si erano trovati nelle immediate vicinanze di Level-
land riferirono un’analoga esperienza: un grande oggetto
splendente di forma ovale che bloccava la strada o se ne stava
nascosto nei pressi, e un’avaria all’impianto elettrico dei loro vei-

Foto NASA N. AS1585

tro uomini del Nord Dakota diretti verso casa dopo una partita
di caccia. Una pioggia gelida batteva sul parabrezza del loro au-
tomezzo e, dato che il sistema di riscaldamento era praticamen-
te fuori uso, si trasformava in ghiaccio sui finestrini. Tre dei
viaggiatori dormivano quando il guidatore vide un oggetto
splendente discendere dal cielo. Esso scese fino a una distanza di
circa mezzo chilometro, sul lato destro della strada. Il conducen-
te, allarmato, svegliò con una gomitata il passeggero al suo fian-
co, che si destò abbastanza in fretta da vedere anche lui
l’oggetto. Anche uno degli uomini che dormivano sul sedile po-
coli, che avevano ripreso a funzionare dopo la partenza dell’UFO.
steriore si svegliò e lo vide. Tutti furono certi di aver assistito a un
La cosa più sbalorditiva dei leggendari avvistamenti di Levelland,
disastro aereo. Accorsero sul luogo, dove trovarono un oggetto
tuttavia, è il fatto che il progetto Blue Book dell’aeronautica mi-
a forma di silo conficcato nel suolo circa a 85 gradi e a poco più
litare, dopo un'inchiesta affrettata, li «risolse» ascrivendo il feno-
di 130 metri. Lo attorniavano quattro sagome. Non era facile os-
meno a un fulmine globulare!
servare la scena in quella notte oscura e da una certa distanza,
quindi uno degli uomini puntò una torcia elettrica contro il vei-
L’extraterrestre colpito colo e i suoi occupanti... e a questo punto, come uno dei caccia-
tori riferì in seguito a un investigatore della Commissione
Uno dei più strani incontri ravvicinati mai avvenuti ebbe luogo in Nazionale per le Indagini sui Fenomeni Aerei, «ci fu un’esplosio-
una fredda notte di novembre del 1961. I testimoni furono quat- ne, e tutto sparì». Gli uomini, molto scossi, pensarono che il vei-
colo fosse saltato in aria ed entrarono nel campo, sempre a
bordo della loro automobile. Ma non c’era più tracce dell’appa-
recchio. Essi svegliarono il quarto uomo, un medico della locale
base aeronautica, e gli dissero che non appena avessero trovato
il luogo dell’«incidente» avrebbero avuto bisogno del suo aiuto.
Il medico li consigliò di tornare dove si trovavano quando aveva-
no visto per la prima volta l’oggetto: in questo modo, disse,
avrebbero potuto ripercorrere il loro tragitto e capire meglio do-
ve potesse essere l’aereo. Poco dopo essere tornati sull’autostra-
da, videro di nuovo l’oggetto e i suoi occupanti. Il medico accese
la torcia elettrica e fece scorrere il fascio di luce lungo quel vei-
colo argenteo e a forma di silo, finché esso colpì una delle figu-
re, alta circa un metro e settanta e con addosso una tuta bianca.
Stranamente l’uomo sventolava la mano in un gesto che sembra-
va intimargli di allontanarsi. Ma se c’era stato un disastro aereo,
si chiesero i testimoni, perché quell’uomo gli faceva segno di an-
darsene? I cacciatori si allontanarono di poco, discutendo sul da
farsi. Qualcuno pensò che l’oggetto fosse un apparecchio speri-
mentale dell’aeronautica che loro non avrebbero dovuto vedere.
Uno di loro espresse la supposizione che l’uomo fosse un agricol-
tore e che l’«aereo» fosse in realtà un silo. Alla fine essi riprese-
ro il loro viaggio verso casa. Percorsero altri tre chilometri
quando l’oggetto tornò ed effettuò un atterraggio morbido a
meno di 150 metri di distanza. Tutto a un tratto due sagome

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Foto NASA N. AS158511514 guidata da Walter Cronkite ha divulgato più volte, si vedono del-
le strane luci sull’orizzonte lunare, a meno che non si tratti dei
riflessi di improbabili riflettori montati dagli astronauti, sembre-
rebbero suggerire una presenza aliena sulla Luna. In Italia al-
l’epoca dello sbarco, durante la diretta televisiva di Tito Stagno,
Ruggero Orlando, dalla base di Houston, aveva interrotto dicen-
do: “È arrivata una notizia dall’osservatorio di Jodrell Bank. Gli
astronauti non sono più soli. Una sonda è allunata accanto a lo-
ro...”. Poco dopo sarebbe stata intercettata, da parte dei sovi-
etici - ma la notizia non è sicura al cento per cento - una comu-
nicazione privata dell’Apollo con Houston, in cui un terrorizzato
Neil Armstrong avrebbe gridato: “Questi oggetti sono spavento-
si... enormi ... non ci credereste. Ci sono delle sonde spaziali lag-
giù... sono in fila sul fondo del cratere... sul lato opposto al
nostro... sono sulla Luna e ci stanno osservando!”.
E non è tutto. Pare che Aldrin abbia addirittura filmato due UFO
lanciati all’inseguimento della navetta americana. Quest’ultima
vicenda è stata seccamente smentita dalla NASA in una lettera
del 1975 ma è confermata da un ex collaboratore dell'ente spa-
ziale americano, Maurice Chatelain, secondo cui Armstrong
avrebbe visto persino alcuni alieni sul cratere di un vulcano.
umane furono visibili davanti al veicolo. Uno dei cacciatori si but- Nel frattempo, in questo periodo, anche dall’ex blocco comuni-
tò ventre a terra, puntò il suo fucile e sparò un colpo. La figura sta fuoriescono testimonianze di incontri ravvicinati.
più vicina fu colpita a una spalla. Girò su se stessa e cadde sulle “Gli astronauti sovietici hanno incontrato in più occasioni gli UFO
ginocchia. Il suo compagno l’aiutò a rialzarsi, gridando: «Si può nello spazio”. Ne è certa la cosmonauta Marina Popovich che, al
sapere perché diavolo l’ha fatto?». I quattro uomini cercarono in congresso di Tucson nel maggio ‘91, ha addirittura mostrato al-
seguito di ricostruire quanto era successo poi, e si resero conto cune foto top secret di sigari orbitanti attorno a Marte. Questa
che i loro ricordi erano piuttosto confusi. Due di loro negarono tesi è sostenuta anche da Gennadiy Strekalov, della missione Mir,
che fosse stato tirato fuori dalla macchina un fucile. L’uomo che che nello spazio ha incrociato una sfera iridescente, sulla vertica-
ricordava di aver sparato alla figura disse che il suo comporta- le dell’isola di Terranova e dal generale Kovalionok, che il 5 mag-
mento sembrava irrazionale e bizzarro. L’unica cosa che ricordas- gio 1981 mentre la sua navicella sorvolava il Sudafrica,
sero chiaramente era l’essere rincasati all’alba, e che le loro dirigendosi verso l’Oceano Indiano, ha osservato una sorta di si-
mogli, in ansia, erano rimaste alzate ad aspettarli. Il giorno dopo garo che ruotava mentre, sotto di esso, comparivano due strane
il medico - l’uomo che aveva sparato - fu sorpreso di trovare de- sfere, scaturite da un’esplosione. “Non parliamo volentieri di
gli strani uomini che l’aspettavano presso il suo luogo di lavoro. queste cose” ha dichiarato Strekalov, “e questo perchè i giornali
Essi si rivolsero a lui chiamandolo per nome e dissero che aveva- tendono a gonfiare le notizie, facendoci fare una pessima figu-
no «ricevuto un rapporto» sulla sua esperienza della notte prima. ra...”. «Oh Dio, non ci credereste. Siamo qui, stiamo tutti bene,
Gli chiesero se fosse sceso della macchina durante la prima par- ma abbiamo dei visitatori.
te dell’esperienza, e vollero anche sapere che cosa indossasse. Vi dico che ci sono altre navi spaziali qui e sono tutte allineate al
Quando rispose che era vestito da cacciatore e calzava un paio di bordo del cratere».
stivali gli chiesero di condurli a casa sua per poter esaminare i Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11, Luglio 1969 - da un
suoi vestiti. Dopo averli esaminati si alzarono per andarsene. “fuori onda” segreto.
Quello che aveva sostenuto la maggior parte del colloquio lo rin-
graziò per la sua collaborazione e poi lo avvertì: «Lei farà bene a
non far parola di questo con nessuno». Gli uomini salirono sulle
loro macchine e partirono, lasciando il medico a piedi. Egli do-
vette chiamare un tassì per tornare alla base. «Essi non chiesero
mai niente a proposito di quel colpo di fucile, e tutte le loro do-
mande furono rivolte interamente alla prima parte dell’avvista-
mento», ricordò il dottore. «Credo che sapessero più di quello
che dissero, ma non lo so per certo.» Egli non li rivide più e an-
cor oggi non ha idea di chi fossero e che cosa esattamente vo-
lessero sapere da lui.

Gli astronauti
Perfino il primo allunaggio del 20 luglio 1969 riserverebbe alcu-
ne sorprese. In una sequenza filmata, che la NASA ha provvedu-
to a far circolare il meno possibile ma che la stampa americana

14
de automobile nera - che gli parve simile a una berlina da corpo
Ufo in Messico diplomatico - arrestarsi davanti a lui. Guardò nello specchietto re-
trovisore e vide che era tallonato da una macchina identica. Le
due auto, che apparivano così nuove da far pensare che non fos-
sero mai state usate prima di allora, l’avevano preso in mezzo e di
lì a poco lo costrinsero ad accostarsi al ciglio della strada.
Si fermò quasi contemporaneamente alle altre due macchine. De
los Santos stava per scendere quando quattro uomini alti e dalle
ampie spalle balzarono fuori dai loro veicoli. Uno di loro mise le
mani sulla portiera dell’auto di Carlos come per impedirgli di
scendere. Parlò in fretta, in uno spagnolo stranamente «meccani-
co»: «Bada, ragazzo, se ci tieni alla tua vita e anche a quella dei
tuoi, non parlare mai più con nessuno di quel tuo avvistamento».
De los Santos, troppo allibito per rispondere, guardò i quattro uo-
In Messico scoppia la paura per l’avvistamento di un alieno. I me-
mini, che avevano un aspetto «nordico» con una carnagione inso-
dia locali hanno pubblicato le foto di un’entità che è stata subito
litamente chiara, indossavano completi neri, poi tornarono alle
ribattezzata “bambino extraterrestre”. Si tratta di un essere dalle
loro auto e ripartirono. Poi fece dietrofront e tornò a casa. Due
caratteristiche morfologiche umane ma anche di rettile, come ad
giorni dopo raccontò la sua storia a Pedro Ferriz, il conduttore del-
esempio la dentatura senza radici, oltre ad un certo grado di svi-
la trasmissione televisiva a cui avrebbe dovuto partecipare. Ferriz,
luppo cerebrale. Il 3 maggio 1975, Carlos Antonio De los Santos
un appassionato di UFO, disse di aver sentito altri rapporti su stra-
Montiel stava volando verso Città del Messico quando il suo Piper
ni «uomini in nero» che avevano minacciato dei testimoni di avvi-
PA-24 cominciò a traballare senza nessun apparente motivo.
stamenti. Assicurò al giovane pilota che malgrado le minacce non
Qualche istante dopo il giovane pilota avvistò un oggetto grigio a
gli sarebbe stato fatto alcun male. A tempo debito convinse Car-
forma di disco del diametro di tre metri o tre metri e mezzo, pro-
los a rilasciare un’altra intervista, che avvenne senza incidenti. Un
prio al di sopra dell’ala destra dell’aereo. Un secondo corpo simi-
mese dopo Carlos s’incontrò col dottor J. Allen Hynek, l’astrono-
le al primo volava alla stessa velocità alla sua sinistra.
mo della Northwestern University che era stato il principale con-
Più spaventoso di tutti, però, fu un terzo oggetto che parve voler-
sulente scientifico dell’aeronautica americana su questioni
lo investire. L’UFO passò proprio sotto il suo aereo, così vicino da
attinenti gli UFO. Essi conversarono e alla fine Hynek invitò Carlos
graffiare il fondo della fusoliera. De los Santos era quasi fuori di
a colazione da lui per l’indomani mattina.
sé dalla paura, e il suo terrore aumentò quando scoprì che le ap-
Alle 6 di mattina De los Santos lasciò casa sua e andò all’ufficio
parecchiature di controllo si erano bloccate. Non riusciva a met-
della Mexicana Airlines, a cui aveva presentato domanda di assun-
terle in funzione, eppure, stranamente, l’aereo continuò a volare
zione Poi andò all’albergo dove alloggiava Hynek. Mentre saliva i
a una velocità costante di 320 chilometri all’ora.
gradini, fu sorpreso nel vedere uno degli uomini in nero che l’ave-
Quando gli UFO non furono più visibili, De los Santos riprese il
vano obbligato a fermarsi sull’autostrada quattro settimane pri-
controllo dell’apparecchio. Si mise immediatamente in contatto
ma. «Ti abbiamo già avvertito una volta», intimò lo strano
radio con l’aeroporto di Città del Messico, e comunicò l’accaduto
individuo. «Tu non devi parlare delle tue esperienze.» Come per
piangendo per l’emozione.
sottolineare la serietà della minaccia, lo fece arretrare a spintoni
La torre di controllo prese in considerazione la sua comunicazio-
di qualche metro. «Stà bene a sentire», proseguì. «Non vorrei che
ne anche perché aveva individuato gli oggetti col radar. Il control-
ti cacciassi in un brutto guaio. Mi sai dire perché stamattina sei
lore di volo Emilio Estañol spiegò ai giornalisti che gli oggetti
uscito di casa alle sei? Lavori per la Mexicana Airlines? Fuori di
avevano virato di 270 gradi alla velocità di 828 chilometri orari
qua... e non tornare più!».
nell’arco di soli cinque chilometri: «Di norma un aereo che viaggia
a questa velocità ha bisogno di 13-16 chilometri per effettuare
una virata del genere», precisò. «In tutti i miei sedici anni di con-
trollore di volo non ho mai visto niente di simile.» Dopo essere
atterrato, incolume, De los Santos fu visitato da un medico e tro-
vato in condizioni soddisfacenti. Ma, come non avrebbe tardato
ad apprendere, la sua brutta storia non era ancora finita.
Il suo avvistamento aveva ricevuto un’ampia pubblicità dalla
stampa messicana e due settimane dopo fu chiesto a De los San-
tos, uno schivo giovane di ventitré anni la cui ambizione era di di-
ventare pilota di linea, di partecipare a un programma televisivo
per discutere della sua esperienza. Benché riluttante, accettò.
Il giorno in cui avrebbe dovuto apparire in TV si diresse con la sua
auto verso la stazione televisiva. A un certo punto vide una gran-

15
De lo Santos se ne andò immediatamente senza incontrarsi con
Hynek. Ricordando quei bizzarri eventi due anni dopo, de los San-
tos disse a due americani che indagavano sugli UFO: «Quegli uo-
mini erano molto strani. Erano dei giganti, più alti dei messicani,
e bianchissimi di pelle».

Un UFO a New York


Gli atterraggi di UFO sono di solito considerati faccende furtive,
condotte in zone relativamente isolate, lontano da occhi indiscre-
ti. Nessun UFO, per esempio, si è mai mostrato nel prato della Ca-
sa Bianca, o è atterrato nella Piazza Rossa. Tuttavia degli UFO sono
stati avvistati anche in città popolose. Parecchie persone assicura-
no di aver assistito a un atterraggio di fronte agli appartamenti
Stonehenge a New York la sera del 12 gennaio 1975. Essi si affac-
ciano, dall’altra sponda del fiume Hudson, sulle luci sfavillanti del
centro della metropoli. L’oggetto sferico fu visto da almeno nove
osservatori, compreso il custode, sia all’interno sia all’esterno di
questo palazzo residenziale. Secondo la notizia apparsa sui gior-
nali, dopo che l’UFO si fu posato nel parco, si aprì un portello e
ne uscirono piccoli umanoidi vestiti come «ragazzini in giacconi Startup e Guard avvistarono parecchi UFO e contattarono i con-
da neve». Essi discesero da una scaletta e poi scavarono tutt’intor- trollori di volo di Wellington. Wellington, da parte sua, confermò
no con attrezzi simili a pale. Dopo aver riempito dei contenitori di gli avvistamenti, ottenuti a mezzo radar.
campioni di terreno, i minuscoli umanoidi tornarono a bordo del- Quando Fogarty raggiunse la cabina di pilotaggio, erano visibili
l’UFO, che poi si sollevò con un vivido lampo e svanì nel cielo not- cinque luci intermittenti, di dimensioni varianti da quelle di una
turno. La sfera «scura, quasi nera» aveva emesso una specie di capocchia di spillo a quelle di una specie di grosso pallone lumi-
ronzio, come «il motore di un frigorifero». noso. In questo frangente Wellington informò l’aereo: «Un ogget-
Un anno dopo, nel gennaio e nel febbraio del 1976, l’UFO, a to vola in formazione con voi». Startup compì una virata di 360
quanto pare, rivisitò lo stesso posto; dove gli umanoidi avevano gradi, ma niente fu visibile nelle immediate vicinanze finché egli
compiuto i loro scavi. Esso fu visto in tre distinte occasioni da in- non spense le luci di navigazione. Allora tutti poterono distingue-
quilini degli Appartamenti Stonehenge e da semplici passanti. re una singola vivida luce che si librava nel cielo notturno. Croc-
Una strana coincidenza è costituita dal nome dell’edificio. Infatti kett scambiò il suo posto con quello di Guard, con la telecamera
in Inghilterra, nella piana di Salisbury, sorgono le enigmatiche ro- ininterrottamente in funzione. Durante il volo di ritorno da Cri-
vine di Stonehenge, che si dice siano state costruite da extraterre- stchurch furono avvistati altri UFO. Il videotape delle Luci di Kai-
stri o abbiano ricevuto delle loro visite. koura è probabilmente la sequenza più approfonditamente
analizzata nella storia degli UFO. Anche qui, però, i risultati sono
UFO sulla Nuova Zelanda in larga misura inconcludenti. Parecchie fonti potenziali di luci,
come i pianeti Venere e Giove, e i pescherecci illuminati, possono
Le riprese e le fotografie di UFO sono relativamente rare. Ancor essere escluse.
più scarse sono quelle che reggono a un attento esame. Ma una Forse non sapremo mai che cosa realmente la ripresa televisiva ci
delle immagini migliori e più scrupolosamente analizzate fu otte- mostra, fuorché che presenta chiaramente un oggetto volante
nuta dall’équipe di una stazione televisiva australiana la notte del non identificato.
30 dicembre 1978 presso Kaikoura, nella Nuova Zelanda.
Avvistamenti di UFO erano stati ripetutamente annunciati nelle
settimane precedenti, soprattutto nella zona dello Stretto di Co-
ok, che divide l’Isola del Nord dall’Isola del Sud. Nella speranza di
realizzare un servizio interessante, il giornalista Quentin Fogarty e
il cameraman David Crockett si portarono in volo a Wellington.
Qui salirono sull’aereo da trasporto Argosy, pilotato dal coman-
dante Bill Startup, e partirono per Christchurch, a sud delle due
isole nuovazelandesi. A bordo c’erano anche il copilota Bob
Guard e Ngaire Crockett, moglie di David e tecnico del suono. Fo-
garth e Crockett stavano filmando tutto ciò che vedevano dall’ae-
reo poco prima dell’atterraggio quando la carlinga si animò.

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voce di Halt che rievocava l’episodio. Autorità di entrambi i gover-
Un UFO sulla foresta di ni si sono in seguito rifiutate di fare ulteriori commenti, limitan-
Rendlesham dosi ad assicurare: «Il nostro sistema di sicurezza non è mai stato
in pericolo». Degli scettici hanno sostenuto che l’intero episodio
I pini della foresta di Rendlesham, nel Suffolk, in Inghilterra, sepa-
fu provocato dal raggio ruotante di un vicino faro!
rano la base dell’aeronautica militare britannica di Bentwaters
dalla sua controparte statunitense di Woodbridge, a tre chilome-
tri di distanza. L’alba del 25 dicembre 1980, secondo il vicecoman- Il caso di Trans-en-Provence
dante della base americana tenente colonnello Charles I. Halt,
La Francia è oggi l’unico paese con un organismo sotto gli auspi-
agenti del servizio di sicurezza di Woodbridge osservarono luci in-
ci dello stato che si occupi degli UFO. Il GEPAN, il gruppo di ricer-
solite all’esterno del cancello di servizio della base.
ca sui fenomeni aerei non identificati, è una sezione separata
Pensando che un aereo fosse atterrato nella foresta, chiesero il
dell’ente spaziale nazionale francese. Tutte le notizie di avvista-
permesso d’indagare. Tre agenti comunicarono poco dopo di aver
menti di UFO vengono comunicati direttamente al GEPAN, che ef-
avvistato nel bosco uno strano oggetto splendente. Era di aspet-
fettua indagini sui vari casi. Data la natura sporadica dei fenomeni
to metallico e di forma triangolare, largo circa tre metri e alto due.
relativi agli UFO, il GEPAN non ha potuto giungere a risultati sen-
Illuminava l’intera foresta di una luce bianca.
sazionali o addirittura conclusivi. Ma un caso avvenuto in Francia
«L’oggetto aveva in cima una luce pulsante e sotto una fila di luci
fa riflettere. L’8 gennaio 1981, intorno alle 17, un certo Renato Ni-
blu», riferì Halt nel suo rapporto firmato. Si librava nell’aria oppu-
colai, di cinquantacinque anni, stava lavorando nel suo giardino a
re si sosteneva su delle specie di zampe. Quando gli agenti gli si
Trans-en-Provence quando udì un sibilo. Si voltò, a quanto riferì
avvicinarono, esso manovrò fra gli alberi e scomparve. A questo
poi, e vide un’astronave discendere dal cielo.
punto gli animali di una vicina fattoria parvero impazzire. L’ogget-
Nicolai disse che il veicolo «aveva la forma di due piatti rovescia-
to fu avvistato per breve tempo circa un’ora dopo presso il can-
ti, uno contro l'altro. Sarà stato alto un metro e mezzo e aveva il
cello di servizio. «Il giorno dopo», continuava il rapporto di Halt,
colore del piombo». Secondo Nicolai, esso rimase sul terreno per
«dove l’oggetto era stato avvistato furono osservate nel terreno
circa un minuto. Poi, «è ripartito rapidamente in direzione del bo-
depressioni profonde quattro centimetri e del diametro di dicias-
sco, vale a dire in direzione nord est».
sette. La notte seguente l’area fu controllata per rilevare tracce di
L’indomani, e di nuovo tre giorni dopo, investigatori del GEPAN
radioattività. I contatori segnarono 0,1 milliröntgen di beta/gam-
prelevarono campioni di terreno e di piante sul luogo dell’atter-
ma, con punte massime in tre depressioni. Più tardi, quella notte,
raggio. Il gruppo di ricerca raccolse campioni anche trentanove
fu vista attraverso gli alberi una luce rossa simile a un sole. Si spo-
giorni dopo il presunto atterraggio. Secondo il GEPAN furono tro-
stava e pulsava. A un certo punto parve emanare particelle splen-
vate tracce fisiche di un atterraggio. Il terreno, dichiarò l’organiz-
denti, e poi si frantumò in cinque distinti oggetti bianchi prima di
zazione, conteneva piccoli quantitativi di fosfato e di zinco, e
scomparire. Immediatamente dopo, furono notati nel cielo tre og-
pareva aver sopportato una temperatura fra 300 e 600°C. Ma for-
getti simili a stelle, due in direzione nord e uno verso sud, e tutti
se la scoperta più importante fu una successiva diminuzione del
a circa dieci gradi rispetto all’orizzonte. Si spostavano rapidamen-
30-50 per cento della percentuale di clorofilla e di pigmenti caro-
te in bruschi movimenti angolari, ed emettevano luci rosse, verdi
tenoidi prodotti dalle piante nel luogo dell’atterraggio e nelle im-
e blu.» Quando fu interrogato sull’episodio della foresta di Ren-
mediate vicinanze. Inoltre, stando al GEPAN «fu evidente una
dlesham, il ministro britannico della Difesa negò di saperne qual-
significativa correlazione fra le irregolarità osservate e la distanza
cosa. Più tardi, una copia della deposizione firmata del tenente
dall’epicentro del fenomeno». Il trauma, osservò l'organizzazione,
colonnello fu ottenuta dagli Stati Uniti in base alla legge per la li-
potrebbe anche essere stato provocato da un campo elettroma-
bertà d’informazione, unitamente a una registrazione della viva
gnetico.
Benché esitante a concludere che effettivamente una nave spazia-
le extraterrestre fosse atterrata nel giardino di Nicolai, lo scienzia-
to francese Alain Esterle, già direttore del GEPAN, concluse: «Per
la prima volta abbiamo riscontrato una combinazione di fattori
tali da suggerire che qualcosa di simile a quanto descritto dal te-
stimone oculare abbia avuto luogo».

Lo scienziato che conosceva il


segreto degli UFO
Robert Sarbacher, un medico americano morto nel luglio del
1986, sosteneva di essere a conoscenza di un segreto che è «l'ar-
gomento più riservato per il governo degli Stati Uniti, più gelosa-
mente custodito della stessa bomba-H», come egli comunicò a un

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che, benché non fosse stato coinvolto di persona nel progetto per
la cattura di un UFO, sapeva che «determinati materiali, che si af-
ferma provengano da dischi volanti precipitati, erano estrema-
mente leggeri e di elevata durezza. Secondo certe indicazioni,
anche gli strumenti e le persone che manovravano queste macchi-
ne erano leggerissimi, in misura sufficiente a permettergli di resi-
stere alle tremende decelerazioni e accelerazioni proprie di questi
velivoli. «Parlando con alcuni addetti ai lavori», aggiunse, «ho avu-
to l’impressione che questi “alieni” fossero fatti come certi insetti
che abbiamo osservato sulla terra». In una successiva intervista
concessa a un altro ricercatore, Sarbacher precisò che si pensava
che il veicolo provenisse da un altro sistema solare. Riferì che una
volta era stato invitato a una conferenza presso la base dell’aero-
nautica Wright-Patterson di Dayton, nell’Ohio, dove scienziati e
ufficiali dell’esercito avrebbero dovuto comunicare quanto aveva-
no appreso dalle loro analisi del materiale e dei cadaveri. Purtrop-
po, preso da altri pressanti impegni, Sarbacher non poté
partecipare, anche se più tardi parlò con alcuni degli intervenuti.
Le persone con cui parlò rimasero colpite dalla sua evidente since-
rità e dal suo coerente rifiuto di abbellire o elaborare i fatti acca-
duti. La sua testimonianza può rappresentare un raro sguardo
dietro la cortina di segretezza che copre la conoscenza da parte
degli Stati Uniti della vera natura degli UFO.

gruppo di scienziati canadesi che s’incontrarono con lui nel suo


ufficio presso il Ministero della Difesa il 15 settembre 1950.
Inseguito da un UFO
Che cos’era questo straordinario segreto? Era che il governo degli Nonostante la popolarità del termine «dischi volanti» le forme e le
Stati Uniti possiede i resti di una nave spaziale precipitata e i ca- dimensioni degli UFO possono essere distinte in parecchie catego-
daveri dell’equipaggio alieno. Il dottor Sarbacher disse agli scien- rie, comprendendo anche dischi di centinaia di metri di diametro,
ziati che la questione era allo studio di un gruppo super-segreto e oggetti che assomigliano a triangoli, sigari e, addirittura, teiere.
guidato dal dottor Vannevar Bush, che era il principale consiglie- Gli UFO enormi, spesso accompagnati da veicoli volanti più picco-
re scientifico del presidente Truman. li, sono noti come «navi madri». Dell’avvistamento di una di que-
Sarbacher era un tipo d’uomo alquanto attendibile. La nota che lo ste navi madri fu data notizia il 17 novembre 1986 dal pilota del
riguarda sul “Chi é?” in edizione americana, è di circa otto centi- volo 1628 della Japanese Air Lines, un Boeing 747 diretto dall’Is-
metri di fitte righe di stampa, ed attesta una fortunatissima car- landa ad Anchorage, in Alaska. Poco dopo le 6 pomeridiane il ca-
riera nel campo accademico e in quello degli affari. Durante la pitano Kenjn Terauchi comunicò che davanti a lui delle sfavillanti
seconda guerra mondiale, offrì volontariamente e gratuitamente luci bianche e gialle ballonzolavano «come due orsacchiotti che
i suoi servigi al governo e si specializzò in questioni riguardanti il stiano giocando». Terauchi avvisò Anchorage via radio e il control-
controllo dei missili teleguidati. lore di volo confermò di avere un bersaglio sul radar. Il pilota giap-
I canadesi, che s’incontrarono regolarmente con Sarbacher per di- ponese accese il radar digitale a colori di bordo, e anche se esso
scutere temi di mutuo interesse per i servizi nazionali di sicurezza aveva la funzione di intercettare sistemi nuvolosi e non oggetti so-
dei due paesi, avevano chiesto al loro collega americano se c’era lidi, registrò la presenza di qualcosa. Poi Terauchi notò che il suo
qualcosa di vero nelle voci insistenti di questo genere di prova di- 747 veniva posto in ombra da un gigantesco UFO a forma di gu-
retta e fisica della realtà degli UFO. scio di noce e grande come due portaerei. Chiese ad Anchorage
Sarbacher confermò che tale prova esisteva, ma che non avrebbe l’autorizzazione, che gli fu concessa, di effettuare una virata di
fornito ulteriori particolari per l’estrema delicatezza dell’argomen- 360 gradi e una discesa di 1.000 metri. La nave madre lo seguì per
to. Uno dei canadesi, il tecnico di telecomunicazioni W.B. Smith, l’intera manovra. Anchorage mandò due aerei nella zona, nell’im-
rimase così colpito che al suo ritorno a Ottawa sollecitò il proprio mediata vicinanza di Terauchi, ma quando arrivarono l’UFO era
governo a dare inizio a un suo programma di ricerche sugli UFO. scomparso, dopo essere stato in vista e all’inseguimento del 747
Poco dopo questo programma, col nome di codice di Magnet, fu per cinquanta minuti.
varato, sotto la direzione di Smith. Ma egli non fu in grado di sa- Non si fa più mistero su questo nuovo aspetto dell’infanzia e il fe-
perne di più circa i presunti segreti americani in materia. Nel 1983 nomeno viene studiato oggi come il “Fenomeno dei Bambini In-
William Steinman, nel corso di un'indagine sugli UFO, rintracciò daco”. Tra gli studiosi italiani del fenomeno, Paola Giovetti,
Sarbacher, che ora risiedeva in Florida. e gli chiese di parlargli di famosa giornalista, scrittrice specializzata nel campo del paranor-
quanto aveva rivelato agli scienziati canadesi. Sarbacher rispose male, dell’esoterismo, della mistica e della spiritualità, è stata tra

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le prime a parlarne: “Rispetto alla generazione precedente” scrive conti emersi dalle ipnosi regressive, queste donne potevano assi-
la giornalista, “I bambini di oggi sembrano aver fatto un salto stere, sempre ad opera di questi presunti extraterrestri, alla rimo-
evolutivo: precoci, intuitivi, consapevoli, sensibili e non di rado zione del proprio feto. In successione di tempo, tramite un
sensitivi, essi possiedono un’energia interiore subito percepibile, ennesimo “contatto” con uno di questi alieni, poi identificato co-
non si adeguano agli abituali modelli di comportamento, agisco- me “il dottore” - un essere di maggiore statura e considerato un
no in base a leggi proprie, non fanno niente sotto costrizione, non capo - si presentava l’occasione, per la mamma, di conoscere il
si accontentano di risposte facili, e sono, di conseguenza, difficili bambino, che veniva a lei mostrato tenuto in braccio o dallo stes-
da guidare, come ben sanno genitori ed educatori. so “dottore” o da qualche altro essere dell’equipe che, al fine di
Questi bambini, che in base alla descrizione della personalità at- consolarla, la rassicurava dicendole che i bambini di tale fattura
traverso i colori vengono chiamati “bambini indaco”, hanno un avrebbero costituito il “mondo di mezzo” ossia il tramite tra que-
grande compito: riportare pace e armonia in un mondo di crisi sti,gli alieni extraterrestri, e il genere umano. Questo “messaggio
che sembra averne smarrito la nozione. Essi nascono su questo alieno” è stato ripreso da un altro film cult di recente proiezione:
pianeta per essere messaggeri e creatori di una nuova era. Potran- “Taken” di S. Spielberg, che narra le vicende di tre generazioni di
no farlo però, soltanto se non tarperemo loro le ali e sapremo far- varie famiglie che hanno avuto rapporti con gli alieni. Si parte da-
li crescere ed evolvere nel modo giusto.” gli anni 40, durante la seconda guerra mondiale, fino ad arrivare
Il mondo dell’ufologia si interessò del fenomeno dei bambini in- ai giorni nostri. Tre famiglie che culminano con la venuta di una
daco a partire dal famosissimo film “Intruders”, una proiezione piccola bambina che è stata concepita a bordo di un’astronave
sulle ormai famose “abductions” (rapimenti alieni), che ricalcava aliena; una bambina che ha dei poteri sovrannaturali e appartie-
in maniera verosimile le esperienze di rapimento alieno vissuto da ne al mondo alieno.
alcune donne americane secondo le testimonianze reali raccolte Nel libro di Carrol e Tober le principali caratteristiche dei bambini
dallo specialista in materia Budd Hopkins. indaco sono descritte nel seguente modo:
Secondo Hopkins, autore tra l’altro di diversi libri sull’argomento, - vengono al mondo con un senso di regalità, e spesso si compor-
alcune donne, ce ne sono diverse, esaminate da psichiatri che sot- tano di conseguenza
toposero le stesse ad ipnosi regressiva, raccontavano di essere sta- - hanno la sensazione di “meritare di essere qui” e sono sorpresi
te trasportate misteriosamente in luoghi strani e sconosciuti, con quando gli altri non lo condividono
molta probabilità navi extraterrestri, dove venivano sottoposte a - sono loro stessi a dire “chi sono”
- non tollerano l’autorità assoluta e si rifiutano di seguire norme
e schemi di comportamento
- posseggono un “pensare creativo” e rifiutano le normali proce-
dure di pensiero
- intravedono spesso la soluzione migliore dei problemi e, rifiutan-
do la normale soluzione dei medesimi, non si conformano ad al-
cun sistema
- appaiono antisociali con persone “diverse” da loro, dalle quali
non vengono capiti col risultato di isolarsi
- non sopportano una disciplina punitiva di alcun genere
- sono estremamente chiari nel dire di cosa hanno bisogno.
Sono bambini computerizzati, il che sta a significare che saranno
più inclini ad usare la testa che il cuore. Penso che questi bambi-
ni oggi arrivino avendo a portata di mano alcune regole di visua-
lizzazione mentale. Sanno che se riescono a dare un nome a
questa cosa, ne avranno il controllo. Sono bambini tecnologica-
mente orientati, il che mi dice che in futuro sono destinati a di-
ventare ancora più tecnologici di quanto lo siamo noi oggi. A
tre-quattro anni, questi bambini capiscono già delle cose sul com-
puter che neanche un adulto di sessantacinque anni riesce a spie-
garsi. Credo che questi bambini stiano aprendo un portale, e che
arriveremo al punto in cui nulla richiederà uno sforzo, eccetto che
di natura mentale. Quello è il loro scopo di vita. Ma le domande
che forse più di tutte bisognerebbe porci sono le seguenti: se ogni
tanto gli extraterrestri arrivano con i loro mezzi sui nostri cieli per-
ché si dovrebbero limitare a guardarci dall’alto? E nel caso gli av-
svariati e strani trattamenti e di ritrovarsi poi incinte dopo aver vistamenti di alieni siano effettivamente veri, perché si fanno
avuto una relazione con strani esseri macrocefali di esile corpora- vedere solo da poche persone?
tura. Intorno al terzo mese di gravidanza, sempre secondo i rac- Mara Parmegiani

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LA “GRIFFE” D
OVVERO L’ALIENAZI
Se nel linguaggio comune il termine “alie- tere, da parte di sovrani e inquisitori, anche
no” indica ciò che è straniero o altro da noi,e quindi cattolici, che, dal medioevo all’età moderna, hanno
diverso, in psicologia, invece con il termine “alienazione marchiato a fuoco migliaia di persone, senza certo pre-
“ viene indicato uno stato ai margini; margini di che cosa? occuparsi di recare offesa “all’immagine di Dio”! Solo la
Un alienato può essere una persona al margine con la follia, scoperta del “nuovo mondo”, riscattò e riportò a nuova vita
o al margine della società o comunque una persona che vuo- la scrittura sul corpo in Europa, ed in un primo tempo gli in-
le prendere le distanze da qualcuno,o da qualche cosa …ma digeni tatuati vennero usati come “fenomeni da baraccone“,
qualcuno ha mai pensato a tutte le persone, così vicine a noi ed esibiti, nei salotti londinesi, come accadde al principe poli-
che hanno voluto prendere le distanze dall’immagine natura- nesiano Omai, ma anche nei teatri e nei circhi! Ben presto, pe-
le del proprio corpo? Strana forma di alienazione la chirurgia rò, la passione dei marinai, e dei membri delle varie
plastica che rimodella e altera visi e corpi che così diventano esplorazioni, per farsi dipingere la pelle, come souvenir di
“altri”,e strana forma di alienazione la capillare diffusione dei viaggio, esplose, divenne incontenibile… Ed il successo del ta-
tatuaggi che costituiscono un vero e proprio linguaggio non tuaggio inarrestabile. Un insperato aiuto alla diffusione del ta-
del corpo, ma sul corpo, che diventa così “altro”! Solo poche tuaggio venne anche dalla rivoluzione francese: molti cittadini
persone conoscono l’interessantissima storia, ed il vero signi- si tatuarono con le mitiche parole: “Liberté, Egalité, Fraterni-
ficato (soprattutto quello inconscio) di questi “segni sulla pel- té“, per non parlare del maresciallo Bernadotte che si fece in-
le“. E voi? Siete sicuri di sapere perché vi siete appena tatuati cidere sul braccio un imperioso: “Morte al Re”. Ma se nessuno
quella farfalla sulla spalla sinistra, quel fiorellino sul fianco oggi si sognerebbe di esporre i corpi tatuati di Cannavaro e
destro,o quel dragone sul petto? E allora iniziamo dal nome: Materazzi in un circo… A meno che non sia il Circo Massimo
deriva dal polinesiano ta-tau, che significa colpire, marcare, e a Roma, lo si deve ad innovatrici come Lady Randolph Chur-
l’odierna parola fu importata in Europa nel 1769 dal capitano chill (madre di Winston), che, agli inizi del 1900, osò tatuarsi
Cook, che rimase incantato dagli splendidi disegni, presenti un piccolo serpente intorno al polso, salvo poi coprirlo con un
sul corpo delle popolazioni locali, ed al ritorno dalla scoperta bracciale, fabbricato ad hoc, in alcune occasioni ufficiali, ma
di Tahiti, e la trascrisse come “tattow”, da cui il moderno “tat- anche al Principe di Galles, divenuto poi Re Edoardo VII, che
too”, e l’italiano tatuaggio. La storia del tatuaggio inizia però esibiva un drago sul dorso della mano! E che dire di Lady El-
molti secoli prima, dai primordi della nascita dell’uomo… i Fe- len Terry, che mostrava, con grande orgoglio, l’immagine di
nici, ad esempio, tracciavano sul loro corpo linee, che chiama- Shakespeare tatuata sul cuore… Battendo d’anticipo Marado-
vano “segni di Dio”… Ed addirittura Erodoto racconta che i na con il suo “Che!” Per restare in Italia, parliamo di Re Vitto-
Traci consideravano l’esser tatuati segno di nobiltà, e il non es- rio Emanuele II, che interpretò il tatuaggio in modo
serlo, di ignobiltà! Chi era tatuato, quindi, apparteneva ad un personalissimo: infatti faceva incastonare, dal suo orafo per-
gruppo privilegiato, ad una “casta”… Ma tempi duri per i ta- sonale, dei diamanti nell’unghia del suo alluce, per poi farne
tuaggi, e per i tatuati, arrivarono con i dettami della raffina- dono, dopo un anno, alle sue amanti! (e pare che l’abbia fat-
tissima Roma di Cesare e Cicerone, che li declassarono al ruolo to per ben quindici volte…) Oggi il tatuaggio è considerato,
di semplice “marchio”, riservato a schiavi e malfattori…. Per- dai più, uno status symbol, un po’ come la toga di Cicerone,
ché un ribaltamento così radicale? Pare che la “colpa” possa è una moda che decreta l’ingresso nella schiera dei “personag-
essere attribuita all’avvento di tessuti ed abiti costosi, e pre- gi da copertina, per sentirsi diversi dagli altri, particolari e,
ziosi: sembra infatti probabile che i Patrizi romani, ma anche i quindi… Un pò alieni! I tatuaggi possono avere riferimenti
greci, avessero sostituito il privilegio del tatuaggio nobiliare “tribali” (linee e punti), etnici (fiori o animali) sentimentali
dei Traci, con un altro simbolo di potere, non più scritto sul (col nome dell’amata o dei figli), o mistici (croci o immagini
corpo, ma indossato: la toga senatoriale! (Armani, Valentino e sacre). Ma quali sono le immagini più comunemente tatuate,
Versace non erano ancora nati)…. E mentre i Romani cedeva- e quale è il loro significato? La lista delle più “gettonate” è
no al lusso, che ne decretò la fine, un altro popolo, i Britanni ovviamente diversa per le donne rispetto agli uomini… Inizia-
(il cui nome deriva da “brith”, che significa dipingere), conti- mo da quelle di solito più utilizzate dal “gentil sesso” (ma le
nuava invece a tatuare i corpi con figure di ogni specie di ani- interpretazioni valgono anche per i “ Lui”):
male, tanto da essere restio a vestirsi…. Per non coprire quei Farfalla = volontà di cambiamento: da bruco legato alla terra
disegni…. Che avevano il duplice scopo di spaventare i nemi- a creatura alata (Elena Santarelli)
ci in battaglia e di servire a loro da “amuleti”, in questo caso Fiori, di ogni genere, esclusa la rosa = fragilità, ma anche al-
non indossati, ma proprio dipinti addosso… Così da non po- legria: anche se di breve durata, i fiori sono il simbolo della
ter essere mai perduti… A differenza, ad esempio dei più fa- bellezza e della grazia.
mosi “corni o cornetti“ napoletani! Ed arriviamo alla Rosa = sensualità e passione insieme: bellezza nel colore e nel
Cristianità: era uso comune, per i primi fedeli, farsi tatuare il profumo, ma anche spine.
segno della croce, ma Costantino, primo imperatore Cristiano, Delfino, o pesci in genere = carattere un po’ irrequieto, an-
vietò tale pratica con questa motivazione, tratta dalla Bibbia: sioso: il delfino rappresenta il ritmo della vita, la forza vitale,
“il corpo, rispecchiando l’immagine della bellezza di Dio, non è anche un talismano contro il malocchio.
deve essere macchiato da segni “Precedette, così Vittorio Albero = desiderio di maternità: simbolo di crescita, fecondi-
Sgarbi, che, se non erro, “piantò” Elenoire Casalegno, seppur tà:
bellissima, perché tatuata! Tanto bastò per fare scomparire Cervo o cerbiatto = astuzia, agilità: il cervo è il simbolo del
il tatuaggio “volontario“ in Europa per quasi mille anni… fuoco vivo e del sole.
A parte qualche eccezione, ad esempio fra i Crociati, ma Luna = molta femminilità, carattere mutevole: in riferi-
non ne impedì, invece l’uso, quale strumento di po- mento alle fasi lunari! (Costantino)

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DELL’ANIMA,
ONE DEL CORPO ….
Sole = allegria, ma anche carattere un po’ proteggere il legame con il partner e le per-
mascolino (simbolo di grande energia). sone amate (Cannavaro, ma anche Materazzi e Eros
Serpente, e similari = voglia di cambiamento: il serpen- Ramazzotti)
te è simbolo di trasformazione, come la farfalla, ma anche Tribali = vale quanto detto per le donne
di grande passione. Freccia (o frecce) = infantilismo: la rappresentazione di armi
Medusa = carattere pauroso: la medusa suscita terrore, ma, è simbolo della necessità di un “sostegno psichico”( mi sem-
si ritiene, allontani le disgrazie. bra essere sul braccio di Vieri, insieme a “tribali”)
Orsetti e cuccioli in genere = desiderio di giocare, ma anche Ma se l’analisi dei simboli, delle immagini, dei nomi o delle
pigrizia infantile, simboli: il miele ed il letargo. date “impresse“ sul nostro corpo esprime un linguaggio ben
Tribali, linee e punti, ad esempio bracciali o anelli = grande in- preciso, come abbiamo visto… Anche la loro posizione è al-
sicurezza, desiderio di appartenenza ad un “gruppo” (Michel- trettanto indicativa: in generale chi ha deciso di tatuarsi sulla
le Hunziker, ma anche molti calciatori e attori e attrici) parte destra del corpo (o ha il maggior numero di tatuaggi a
Corona = saggezza e sicurezza di sé: segno e simbolo di ma- destra), ha un carattere vivace e proiettato nel futuro ed ha
gia e di potere, ma anche di tradizione (Simona Ventura, che solitamente, rapporti armoniosi con il prossimo… Chi invece
ha un mix di varie tipologie, indice di personalità poliedrica). ha privilegiato la parte sinistra, tende ad essere più fragile e
Stella = persona molto idealista: luce spirituale, a cinque pun- legato al passato! Ma analizziamo in dettaglio le varie zone
te indica magia, a sei l’equilibrio fra i poli. del corpo:
Fiocchi e fiocchetti = grande insicurezza: il nodo dovrebbe Fianchi = sessualità vivace, carattere coraggioso
“legare “ la persona amata, ma spesso accade il contrario! Natiche = malizia, tendenza a qualche bugia di troppo
(Anna Laura Ribas). Inguine = sicurezza di sé
Cuori e cuoricini = inclassificabili! (Anna Laura Ribas, Simona Coscia destra = fedeltà
Ventura nel fondo schiena fra due ali). Coscia sinistra = gelosia
Per “Lui”: Zona centrale del petto = instabilità emotiva
Drago = desiderio di armonia: il drago è costituito da un ser- Lato sinistro del petto = pigrizia
pente, legato alla terra, e quindi al corpo, e da un uccello, le- Lato destro del petto = carattere vulcanico
gato al cielo, e quindi allo spirito, e simboleggia il principio Addome (sinistra) = grande avidità
yin-yang! Addome (destra) = puntualità, laboriosità
Falco = grande voglia di viaggiare… E cacciare! Simbolo di Capezzolo = infedeltà
sguardo attento e libertà di spirito. Ombelico = carattere allegro e fortunato
Cavallo = attitudine al comando: simbolo di libertà e agilità Fronte = carattere collerico
Grifone = spirito vendicativo: tronco di leone con testa a ali Nuca = avarizia
d’aquila, custode di tesori, sacro ad Atena. Collo = tendenza a sperperare il denaro.
Lupo o visi di “pellerossa” - grande emotività, istinto primor- Adesso ne sapete abbastanza per stupire tutti i vostri cono-
diale: animale dello sciamano (Materazzi) scenti, interpretando i loro tatuaggi o quelli di personaggi fa-
Ragno = sognatore: grande tessitore del destino mosi, e per decidere, ben sapendo che state per usare uno
Sirena = voglia di sedurre: simbolo di sensualità e desiderio. “strumento di comunicazione non verbale”, che darà agli altri
Tartaruga = fedeltà: attaccamento alla terra. un “mare” di informazioni su di voi, se, “alienarvi” e dove fa-
Cavallo alato, o ali in genere = creatività: Pegaso è un simbo- re… O non fare… Un tatuaggio!
lo selvaggio, indomito (Simona Ventura… Sul fondo schiena,
ai lati di un cuore e Daniele Interrante sulle scapole, a lato del- Isabella De Martini
la lettera (D) Docente di Psicologia Medica
Unicorno = mitezza: animale magico simbolo di saggezza e
tradizione, ma anche di benevolenza, buona volontà.
Vipera = voglia di vivere: simbolo del piacere, della grazia ma-
nierata.
Simboli religiosi, compresi visi di Santi = carattere violento e
irascibile. Addirittura secondo Lombroso e il De Blasio: “chi si
orna di simboli religiosi è un insicuro e un violento” (singola-
re che Fabiano del “grande fratello”, che aveva manifestato
segni di aggressività, abbia tatuato l’immagine di Padre Pio sul
braccio).
Nodi = nevrosi, insicurezza, sfortuna: gli antichi romani si pro-
teggevano contro la sfortuna indossando vesti assolutamente
prive di nodi, e legavano gli abiti solo con “fibule”, strumenti
che non creano una catena continua (forse nessuno ha avvi-
sato i Savoia!).
Date e nomi di persone amate, in qualsiasi lingua siano scrit-
te, ideogrammi cinesi o altro = ricerca di sicurezza e con-
ferme :in questo caso il meccanismo è la ricerca di uno
“scheletro esterno difensivo“ che possa difendere e

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ROMA by NIGHT
a cura di Giancarlo Sirolesi

Anna Pettinelli al Gilda per la solidarietà


“DONA UN GIOCATTOLO PER UN SORRISO”

Miriam Pieralisi riceve


l’applauso alla fine della sua sfilata

L’imbarco, con l’aeronautica Militare dei cuscini per i bambini malati


del Mali, donati dall’Osservatorio Parlamentare Europeo

Serata Limentani, con


Ramona Badescu, per la
grande esposizione dei
cristalli Baccarat

Un bellissimo abito
della collezione TILÙ FESTA GRANDE PER LE NOSTRE MASCOTTE, LUCA, GABRIELE E CARLO, CHE
HANNO FESTEGGIATO I LORO QUATTRO ANNI.
GLI AUGURI ALLA NOSTRA GIORNALISTA CRISTINA GUERRA - TG 1 -
DA PARTE DI TUTTA LA REDAZIONE

Il team vincente della Pro-am “Roma Golf District”


disputata a Fioranello

La bellissima
Tania Zamparo conduce
Sky Sport

Umberto Masci, Elena Monelli e Melba Ruffo al torneo di baccarat

Jean Colonna, Marina Pignatelli e Sandra Carraro a Palazzo Barberini


Michele Miglionico tra le sue modelle in rosso
Alessia Ardesi di Sky salute

Il conduttore Pino Gagliardi

Il gruppo delle “Pistilline”

Celso Fadelli, Pino Gagliardi e Gerardo Catapano con la targa


dell’Osservatorio Parlamentare Europeo

Allegria e glamour per “Chapeau party”, la serata orga-


nizzata dalla scrittrice e storica della moda Mara Par-
megiani Alfonsi che, tra cappelli d’epoca per signore e
signori, coppole, piume e velette, cilindri, panama e
borsalino, ha festeggiato con amici e vip arrivati tutti,
con un cappello particolare. Durante la serata, ideata in
grande stile dallo staff del Gilda, si è brindato anche al
compleanno della rivista “Chapeau” giunta al suo quin-
to anno di attività. Bruschette, primi piatti e golosità na-
talizie, risate e musica, la serata è proseguita con lo
scambio di auguri e cadeau con alcuni momenti di
spettacolo: l’esilarante Valentina Persia con le sue gag
e uno show ideato per l’occasione (a Valentina Persia è
andata la targa dell’Osservatorio Parlamentare Euro-
Il sorriso di Valentina Persia peo per l’eccellenza della comicità) e le spettacolari
performance del corpo di ballo di Alex La Rosa, balleri-
no e coreografo di Christian De Sica. Tutte le signore
a
e
presenti sono state omaggiate con mignon di fragran-
t ze, tratte dalla Collezione “Profumi del Forte” di Intertra-
de Europe, azienda leader nel settore e, per finire, fiumi
di spumante Asti DOCG, vini Lungarotti, panettoni del-
l’On. Samuele Piccolo, delicatezze della Cirano golosi- Patrizia De Blank
tà, e una enorme torta dedicatale da tutto lo staff del
Gilda.
La performance di Alex La Rosa

Il colbacco di
Eleonora Gaggioli

La festeggiata tra
Maria Giovanna Elmi e Rosanna Vaudetti
Il brindisi con gli amici vip
L’INFA
LA NOSTRA MET

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ANZIA:
TÀ DELL’ANIMA
Sono quello che siamo stati e sono quello che saremo. Sono mentano, tra le vittime, anche i figli di genitori immigrati, maga-
quello che gli abbiamo trasmesso e sono quello che, loro malgra- ri di seconda generazione, nati in Italia e in attesa di documenti
do, sono costretti a imparare. Sono la nostra forza e la nostra de- italiani. A chiamare sono l’8,5% e sono in costante crescita.
bolezza. Sono il mondo altro da quello adulto, eppure da questo Il problema per il mondo dell’infanzia non sono solo gli abusi e i
guidati e di questo impregnati, volenti o nolenti. È il mondo del- maltrattamenti, ma un serie di sofferenze e disagi che molto
l’infanzia, violata o rispettata, amata o lesionata, capita o incom- spesso bambini e adolescenti vivono senza sapere a chi chiedere
presa. Non sono aggettivi messi a caso, ma scelti ad arte per far aiuto o sostegno o anche solo comprensione. Uno dei malesseri
capire quanto sia variegato il mondo dei bambini, quante cose maggiori è la solitudine, intesa come difficoltà a parlare con
siano costretti ad affrontare i più piccoli, in quali differenti real- qualcuno. Il 14% delle chiamata fatte a Telefono Azzurro sono di
tà si trovino immersi. Quando sono circondati da amore e com- giovani che dicono di aver voglia solo di fare conversazione. I
prensione, non c’è nessun problema se non quelli tipici di chi si bambini infatti - dice chi si occupa di loro - hanno un disperato
affaccia, entra, conosce la vita e sperimenta se stesso. Ma quan- bisogno di comunicare e quando non trovano ascolto, si rivolgo-
do quest’amore e questa comprensione mancano, comincia l’in- no sempre più altrove diventando così i primi fruitori della comu-
ferno. nicazione virtuale, e spesso anche vittime delle insidie che si
Proprio da poco sono stati celebrati i vent’anni della Convenzio- nascondono sul web, come gli adescamenti pedopornografici.
ne sui diritti dei bambini e degli adolescenti, uno strumento giu- Ma comunicare solo o prevalentemente via internet alimenta a
ridico vincolante - da noi ratificata nel 1991 - in tema di lungo andare la solitudine perché il giovane, che si allontana dal-
promozione dei diritti e di protezione dagli abusi. Ma i dati non la realtà circostante per rifugiarsi in quella globalizzata della re-
sono confortanti: tra coloro che telefonano a Telefono Azzurro te, crede di costruirsi una struttura di amicizie, ma di fatto si
(la principale associazione in grado di fotografare molto chiara- tratta di un palazzo senza fondamenta perché manca quel con-
mente la situazione dell’infanzia nel nostro paese) il 35% denun- tatto umano che dà significato e calore all’amicizia stessa.
cia di aver subito abusi sessuali o psicologici. Il dato però ancor Così nasce un paradosso: nella società della comunicazione si co-
più grave e inquietante è che nell’81,3% dei casi ad abusare è un munica in realtà sempre meno. E a farne le spese sono i più pic-
genitore o comunque una persona di famiglia. E la conferma che coli, perché più indifesi e più ingenui.
abusi e maltrattamenti arrivano da chi è più vicino ai bambini è Ma prima ancora di Internet, i bambini si rifugiano in altri pro-
una costante che si ripete anno dopo anno. dotti del nostro mondo tecnologico, ovvero la televisione e il cel-
Vi è un altro dato che fa riflettere: a chiamare Telefono Azzurro lulare. Secondo una recente indagine solo 4 bambini su 100 NON
sono soprattutto i bambini che vivono in città più che nelle cam- vedono la televisione e tra coloro che la guardano poco più
pagne e in particolare nelle città del Nord Italia (il 44,4%). Si dell’8% la guarda per più di quattro ore al giorno. Ciò che con-
spezza così il binomio abuso-ignoranza, abuso-degrado, abuso- sola è che una buona percentuale (tra il 37% e il 45% circa) la
Meridione. È probabilmente vero che al Nord il servizio di assi- guarda non più di due ore al giorno. Tutto sommato una giusta
stenza all’infanzia è più conosciuto che altrove, ma il fatto stesso dose. Più inquietanti invece i dati che riguardano l’uso del cellu-
che anche la zona ricca - o almeno benestante - della Penisola co- lare. Ne possiede uno infatti il 53,7% dei ragazzi tra i sette e gli
nosca la violenza sui minori con un’incidenza piuttosto forte è undici anni - dunque più della metà - il più delle volte non per
una realtà che non può essere ignorata. In questo contesto au- reale necessità, ma per placare le ansie dei genitori.

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Un altro problema che spesso i bambini devono affrontare è italiana non li riconosce né tantomeno riconosce che possano
quello del bullismo scolastico. Oltre un quarto dei giovani stu- avere figli. La Chiesa li condanna e le istituzioni li osteggiano. Ma
denti italiani e circa il 20% degli adolescenti rivela di essere sta- è una realtà che esiste, che per altro sta diventando sempre più
to vittima di azioni di bullismo nel corso dell’ultimo anno, ovvero forte e per questo non può essere ignorata. Gli ultimi dati parla-
offese immotivate, prese in giro fino ad arrivare alle percosse, al- no del 17,7% degli omosessuali maschi e il 20,5% delle omoses-
le minacce, ai furti di cibo e oggetti. Ma il problema vero è che i suali femmine con più di 40 anni che hanno uno o più figli,
giovani sembrano assuefatti a questo tipo di atteggiamento. La ovviamente nati o da inseminazione artificiale effettuata all’este-
reazione principale è infatti di indifferenza di fronte a simili atti, ro (da noi non sarebbe consentito) o da uteri in affitto, sempre
quando non addirittura di divertimento, come se fossero assolu- all’estero, quando non sono il frutto delle precedenti relazioni
tamente normali e giustificabili. Evidentemente manca qualcosa eterosessuali. Inoltre il 49% delle coppie gay dichiara di voler di-
da qualche parte. Manca un’educazione al vivere civile, ma so- ventare genitore.
prattutto manca l’educazione al rispetto altrui. E se non c’è ne- La diatriba sulla liceità o meno della genitorialità di una coppia
gli adulti, tanto meno può esserci nei bambini e nei ragazzi. In dove non c’è la tradizionale dialettica uomo-donna, ma dove si
questo essi sono il nostro specchio negativo. propone una divisione di ruoli tra due donne o due uomini, na-
Un altro aspetto dei giovanissimi che riflette il mondo adulto è sce dal fatto che - secondo molti - due persone dello stesso ses-
l’idolo di riferimento. Tra i modelli più votati vi sono Valentino so non possono assolvere entrambi i ruoli, ma si troverebbero a
Rossi per i maschietti e Belen Rodriguez o Joanna K. Rowling rivestire un ruolo soltanto - o quello di mamma o quello di papà
(l’autrice di Harry Potter) per le femmine. Di contro però, a fian- - per giunta moltiplicato per due. A questo si aggiunge anche il
co ad altri personaggi di maggiore o minore spessore, oltre un timore che l’esempio di genitori omosessuali possa determinare
quarto degli intervistati ha rifiutato i modelli proposti dichiaran- la scelta sessuale dei figli, come se l’omosessualità nascesse dal-
do o di non voler assomigliare a nessuno o scegliendo altri mo- l’esempio e non da un sentire interiore, da un’esigenza propria,
delli. da un desiderio personale. Da un punto di vista religioso-cattoli-
C’è un’altra realtà che riguarda il mondo dell’infanzia e preoccu- co poi si sostiene che, se Dio ha stabilito che i figli possano na-
pa non poco: la povertà. Nella nostra nazione un milione e 700 scere solo da un uomo e una donna, non si capisce perché
mila bambini vive al di sotto della soglia di povertà. Per la mag- stravolgere e forzare quest’ordine naturale delle cose.
gior parte hanno meno di undici anni e la quasi totalità dei pic- Di fatto gli studi smentiscono tutte queste paure. I figli delle cop-
coli poveri risiede nel Sud d’Italia. Se si considera che in tutta la pie omosessuali sembrano crescere sereni, sia pur in una realtà
penisola ci sono poco più di dieci milioni di minori, il dato diven- meno comune, vanno a scuola, fanno la vite dei loro coetanei, e
ta ancora più inquietante. Significa infatti che, incrociando que- tanto meno mostrano necessariamente inclinazioni omosessuali.
sti dati con altri, ogni dieci bambini ce ne sono due che non Hanno forse solo una maggiore consapevolezza che può esistere
hanno la certezza di avere un pasto, una casa e un’educazione. anche un altro tipo di amore, ma non per questo rifiutano o ne-
Questi dati sono stati raccolti dal gruppo CRC, una rete di 86 or- gano quello più tradizionale tra uomo e donna. Le coppie gay si
ganizzazioni umanitarie, coordinate da Save the Children. Sem- difendono da tutti i timori e tutte le accuse dicendo che l’impor-
bra assurdo pensare che nel Terzo Millennio, nel nostro paese che tante per un bambino è l’affetto che riceve o come lo riceve, il
si vanta di essere la settima potenza industriale del pianeta, si sentirsi amato, compreso, accettato, coccolato e guidato. E tut-
debba ancora fare i conti con la povertà e con una distribuzione to questo non lo fa il sesso, ma il senso dell’amore e di respon-
delle ricchezze così iniqua, che se già risulta ingiustificata quan- sabilità. E considerando i dati su citati sulle problematiche dei
do riferita al Terzo Mondo, diventa intollerabile quando coinvol- figli di coppie eterosessuali (a cui vanno aggiunte anche quelle
ge appieno casa nostra. dei figli dei separati che troppo spesso subiscono gli aspri con-
Vi è un altro aspetto che interessa il mondo infantile che sta sem- flitti dei genitori senza potersi e sapersi difendere.), non è una ri-
pre più prendendo piede, ma di cui si parla poco. La realtà dei fi- flessione totalmente da scartare.
gli di coppie omosessuali. Si chiamano nuclei omogenitoriali,
appunto perché hanno due genitori dello stesso sesso. La legge Cristina Guerra - RAI TG 1 -

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Caterina è molto orgogliosa di “Festa Italiana”, il programma che Scervino, Krizia, Frankie Morello, Blumarine. Ma non ho uno sti-
conduce, dal 2004, tutti i pomeriggi su Raiuno. lista preferito: ogni tre settimane li alterno. E per le prime serate
Caterina, gli ascolti la stanno premiando. Qual è il segreto del ho scelto quasi sempre Valentino.”
successo di “Festa Italiana”? Esiste uno “stile” Caterina Balivo?
“Sono le storie di vita vera, della gente comune che ogni giorno “Amo cambiare: passo dalle ballerine alle Converse per il giorno,
chiama in redazione perché vuole venire in trasmissione a rac- ai tacchi a spillo con i jeans e gilet, al miniabito per la sera. Ado-
contarle e a raccontarsi. Non c’è nulla di finto, non ci sono atto- ro i colori: il giallo è il mio preferito. Abbino capi firmati a quelli
ri. Ho avuto la fortuna di fare tante esperienze bellissime in scelti nei grandi magazzini.”
televisione, ma non sostituirei “Festa Italiana” con altri program- È una fashion-victim?
mi. L’edizione di quest’anno è più lunga, dura due ore. Mi dedi- “Mi diverte andare con le amiche per negozi e girare i mercatini
co molto alla preparazione di ogni puntata ascoltando i alla ricerca di accessori particolari: cerchietti, guanti, orecchini,
protagonisti e cercando di conoscere tutto di loro.” anelli, bracciali, rigorosamente di bigiotteria, borse, fiocchi e
C’è una storia che l’ha colpita particolarmente? spille. Ho una passione vera per tutto ciò che è scozzese e tar-
“Sono tutte molto interessanti. Mi ha colpito molto aver ascolta- tan.”
to il vissuto drammatico di alcune madri: ho capito che l’amore Ha un capo dal quale non si separerebbe mai?
per un figlio non è sempre un sentimento scontato. E di orfani “Un maxipull di cachemire nero e un paio di guanti rossi.”
alla ricerca spasmodica e assoluta delle proprie origini.” Cosa pensa della scelta di alcuni stilisti di non far sfilare modelle
Lei è una napoletana verace.. taglia 38?
“Assolutamente sì. Sono legatissima a Napoli, anche se ormai vi- “Sono d’accordo con loro. È sbagliato veicolare attraverso la mo-
vo a Roma da anni. Cerco di portarla ovunque. In conduzione, ad da e i media il messaggio per cui per piacere bisogna per forza
esempio, ogni tanto mi scappa una battuta in napoletano e mi essere magri. Gli abiti dovrebbero essere realizzati dalla 42 in su.
ritrovo spesso a fare riferimenti alla mia terra. La solarità, il buon Il mio ideale è la donna napoletana, con le giuste curve. Il corpo
umore, l’allegria e la positività che mi accompagnano li devo al non deve essere un’ossessione.”
DNA napoletano. Appena posso scappo dalla Capitale e ci torno, Lei cosa fa per tenersi in forma?
anche solo per il week end. Perché mi manca la mia gente, il dia- “Faccio ginnastica almeno tre volte la settimana con un personal
letto, il cibo, il mare.” trainer. Poi vado in piscina per l’acquabike e il nuoto; in discote-
Qual è il suo rapporto con la moda? ca per ballare. Da piccola sognavo di diventare una etoile.”
“Non seguo le mode, semplicemente mi metto quello che mi pia-
ce. Gli abiti che indosso in trasmissione sono di Missoni, Pinko, Alessia Ardesi

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Berlusconeide di Cesare Lanza
- “Vox Populi - la Berlusconeide”, la sua prima piece teatrale, è stata definita da molti un anti-dramma.. È d’accordo?

Certamente, anche perchè la definizione è... Mia! E ho scelto questa derfinizione proprio per chiarire subito che la mia intenzione è di
proporre qualcosa di divertente, che aiuti a sdrammatizzare la velenosità anomala della politica italiana.

- È stata un successo di critica e di pubblico. Dal 6 al 14 gennaio si replica al Teatro Cassia. Altre date previste?

La piece mi è stata chiesta in altre città italiane. Ma esiste un problema di costi perchè in scena vanno più o meno una trentina di at-
tori e figuranti. Non sarà facile. Vedremo.

- Lei è stato uno degli autori del memorabile Festival di Sanremo con Bonolis. Ora sta lavorando all 60esima edizione. Ci può an-
ticipare qualche novità?

Sarebbe una grave scorrettezza nei riguardi del gruppo di lavoro di cui faccio parte. La parola d’ordine è: lasciar correre le infinite vo-
ci che si susseguono e non confermare nè smentire nulla. Noi autori stiamo cerca ndo di accontentare l’indirizzo suggerito dalla con-
duttrice, Antonella Clerici; proporre ogni sera una grande festa in cui ogni telespettatore possa sentirsi coinvolto, come se fosse a casa
sua

- Cesare Lanza: giornalista, scrittore, autore televisivo, regista, talent scout. Ha sogni nel cassetto che ancora non è riuscito a rea-
lizzare?

Alla mia età bisogna sbrigarsi, con i sogni. E del resto dietro ai sogni ho cercato di non correre mai...Mi definisco un iper realista, un
ottimizzatore di ciò che è possibile (e forse è un errore, i sogni sono propulsivi). Dunque: sto preparando il mio secondo film, “L’allac-
ciatore di scarpe”, e scrivendo le battuite finali di una commedia, dal titolo, provvisorio, un pò provocatorio: “Potrei fare la puttana,
qui”. Soprattutto sono impegnato a mandare on line, ogni giorno, le voci del mio dizionario dei personaggi che hanno fatto e disfat-
to la televisione in Italia. Cliccare www.ildecoder.com per saperne di più. Tra un anno o poco meno, a novembre, se ne farà un’edizio-
ne cartacea.
Costanza Cerioli

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LA RESPONSABILITÀ DELLE AZIENDE TELEFONICHE
Negli ultimi anni, come voi saprete, nel nostro paese è avvenuta la liberalizzazione della telefonia fissa e mobile, che ha comportato la
fine del monopolio nel settore della Telecom, con la conseguente apertura del mercato alla libera concorrenza delle altre aziende di te-
lefonia (wind infostrada-vodafone-hg3).
Tale libera concorrenza ha comportato l’aumento esponenziale dei contratti telefonici di tutti noi, stimolati dalle nuove iniziative com-
merciali delle varie aziende che consentono agli utenti di avere notevoli risparmi a livello di costi.
Allo sviluppo di tali contrattazioni è seguito anche un notevole aumento delle cause civili tra utenti ed aziende telefoniche con l’inter-
vento dei giudici di pace, competenti per tale materia.
Allo scopo di dirimere in via immediata le controversie di cui abbiamo parlato, il legislatore ha provveduto, con la legge 249/1997 a far
nascere un istituto di controllo, l’autorita di garanzia nelle comunicazioni, introducendo anche un tentativo obbligatorio di conciliazio-
ne che sospende per 30 giorni la possibilita di ricorrere al giudice di pace.
Tale tentativo di conciliazione deve essere presentato davanti al Co.re.com di competenza e tale atto formale è condizione essenziale al
fine di adire successivamente il giudice ordinario.
Nell ambito dei contratti telefonici, quindi, molti sono stati, negli ultimi anni, i casi di inadempimento contrattuale che hanno indotto
i giudici di pace a riconoscere, oltre agli inadempimenti stessi, un tipo di risarcimento del danno definito non patrimoniale, volgarmen-
te detto “danno da patema d’animo”, derivante agli utenti dalla mancata attivazione dei servizi richiesti, oppure per l’attivazione dei
servizi non richiesti o per l invio di fatturazioni oltremodo gravose per telefonate mai effettuate.
In tutti questi casi, i giudici hanno ritenuto di poter risarcire il pregiudizio patito dagli utenti e consistito, ad esempio, nell’aver dovuto
più volte, mediante telefonate con operatrici o lettere raccomandate, sollecitare la società telefonica affinchè adempisse all’impegno
assunto, ovvero, nell‘aver patito uno stress per non aver potuto usufruire del servizio anche per un lungo periodo.
La Corte di Cassazione, in particolare, ha avuto recentemente modo di affermare che la risarcibilità del danno non patrimoniale, scatu-
rente da inadempimento contrattuale,si configurerebbe sia nell’ipotesi di lesione di un diritto della persona considerata nella sua inte-
grita fisica, quanto nel caso di violazione di un contratto, come quello di telefonia volto a soddisfare un interesse non economico, ma
essenziale per lo svolgimento quotidiano della vita di tutti noi.
Chiamate con libertà quindi, dal vostro cellulare come dal telefono fisso, ma ricordatevi sempre di controllare, al momento della sti-
pula del contratto standard di telefonia, le condizioni generali del contratto e dei vari allegati per non incorrere in brutte sorprese.

Avv. Cristian Coppotelli

COME SARÀ IL 2010?


Luigi ha solo ventinove anni, ma da quindici ha scoperto di avere un dono speciale, così lo definisce lui, la veggenza.
Cosa vuol dire “avere il dono della veggenza”?
“Avere la capacità di capire, prevedere, attraverso lo sguardo o la voce di una persona, il suo futuro. Ma anche di vedere il passato.”
Quando si è accorto di avere questa capacità?
“Crescendo. Ho trascorso un’infanzia travagliata e dolorosa, da piccolo ero un bambino timido, schivo e particolarmente sensibile. A
quindici anni, per la prima volta, ho previsto ad un’amica che la sua storia d’amore sarebbe finita presto. Da quel giorno si è sparsa la
voce e la gente non ha più smesso di interrogarmi.”
Come riesce a prevedere quello che accadrà?
“Non consulto i tarocchi. Chiedo solo la data di nascita e il nome. Mi concentro e dei “flash mentali” mi forniscono le risposte alle
domande che mi vengono poste. Utilizzo la scrittura come mezzo per comunicarle.”
Cosa le chiedono di solito?
“Le donne vogliono sapere dell’amore e della famiglia; gli uomini del lavoro, degli sviluppi di cause legali, degli affari.”
Lei è credente?
“Assolutamente sì. Credo che tutto dipenda da Dio. Solo Dio e la fede ci possono aiutare. Io non posso nulla”.

Economia, nell’anno 2010 in Italia il problema della crisi economica non si risolverà del tutto, ma ci sarà una lieve ripresa economica,
bisogna aspettare l’anno 2011 e 2012 per avere una crescita dell’economia Nazionale ed Europea.
Secondo le mie previsioni in Italia i conflitti politici nel 2010 finiranno, ci sarà una reciproca collaborazione fra le parti politiche per ri-
solvere i problemi attuali degli Italiani.
Berlusconi sarà più vicino al popolo per trovare una soluzione al problema grave del lavoro, grazie all’intervento del Governo centrale
molte persone che avevano perso il lavoro troveranno occupazione, come per esempio la Fiat di Pomigliano D’arco.
Istruzione, ci sarà una riforma scolastica grazie al Ministro Germini che porterà all’assunzione degli insegnanti precari e un nuovo con-
tratto di lavoro, le scuole saranno più sicure e controllate.
Ambiente, per la salvaguardia dell’ambiente in Italia nel 2010 verranno utilizzati fonti rinnovabili, come l’energia solare e eolica,grazie
all’utilizzo di energia rinnovabile ci sarà nell’ambiente meno inquinamento e risparmio energetico rispetto al 2009.
In Sicilia nel periodo estivo ci sarà il problema dello smaltimento dei rifiuti e prevedo che ci sarà una rivolta popolare, ci saranno degli
incendi boschivi nel sud Italia e una alluvione nel nord Italia nel periodo invernale.
Giustizia, ci sarà più sicurezza per gli attentati, gli enti pubblici saranno più controllati grazie all’utilizzo delle video camere per la sor-
veglianza e più forze dell’ordine per controllare la delinquenza, nella nostra Nazione ci sarà l’arresto di nuovi personaggi criminali.
La riforma della giustizia non andrà a buon fine, continueranno disaccordi politici in merito e si delegherà il popolo ad un referendum
in merito.
Religione, il Papa avvicinerà di più l’uomo alla fede con la preghiera e le parole del Vangelo, con i messaggi di pace risolverà i conflit-
ti degli Stati per quando riguarda il terrorismo, riunirà le famiglie con l’amore di Dio e i giovani a credere ai valori Cristiani.
La fame nel mondo, o problem, per uomini, donne e bambini che soffrono di malnutrizion, non diminuiranno nel 2010, bisognerà
aspettare l’anno 2011 dove la FAO, organizzazione delle Nazioni Unite, importerà più cibo, medicine e attrezzature mediche per i pae-
si poveri del mondo.
Buon Anno e felice 2010 da Louis da Napoli
Costanza Cerioli
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