prima di suicidarsi. «Un mio paziente che apparteneva alla “Rosa chi è il mostro. È noto, fa parte dei servizi segreti e di una setta sa-
rossa”», aveva detto Antonello, «mi confessò in punto di morte tut- tanica». Ora la scrittrice dice di avere esagerato in quella deposi-
ti i crimini di cui si erano resi protagonisti i soci dell’organizzazio- zione, alla quale però si è aggiunta quella di un fotoreporter che,
ne e mi aveva anche fatto il nome del mostro di Firenze». La scrit- durante un’inchiesta sul mostro, era venuto a conoscenza delle con-
trice Maria Consolata Corti aveva dichiarato qualche anno fa: «So fidenze di un tedesco che si era infiltrato nella setta “Rosa rossa”.
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Mostro di Firenze: le novità