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Fadda Sofia
di Francesco e Enza Pazzaglia
nata a Grosseto il 15. 5. 2014
Pod. San Raffaele Porrona
Cesarini Niccol
di Paolo Cesarini e Francesca Gennarelli
nato a Grosseto l8. 5. 2014
Piazzale Don Luigi Sturzo, 18 Cinigiano
Kamberoglu Muhammet Mustafa
di Adem k Kamberoglu e Hanim
nato a Grosseto l11. 5. 2014
Via Botroncupo, 20 Cinigiano
Suke Adela
di Suke Semaudin e Eldina
nata a Grosseto il 16. 6. 2014
Largo Tre Case, 1 Poggi del Sasso
Ligas Laura
di Alessandro e Letizia Simoni
nata a Grosseto il 4. 3. 2014
Belfast - Irlanda
DIAMANTE AI POGGI
Vilmaro e Nada
un amore che dura
da 60 anni!
di Giulia Fabiani
I
n questo numero i fiori darancio si spostano ai Poggi del Sasso, e ci viene
inviata da una nostra lettrice nonch nipote dei due Sposini. Noi contri-
buiamo al confezionamento della torta. Vilmaro Rossi e Nada Niccoli,
giovani fidanzatini, dopo circa un anno e mezzo di fidanzamento giunsero
a nozze il 20 febbraio del 1954. Fu una giornata fredda, tanto che si mise
anche a nevicare e ironia della sorte, per colpa della neve il fotografo non si present allevento,
lasciando gli sposini senza un ricordo di uno dei giorni pi importanti della loro vita. Un giorno memorabile e una sposa
deliziosa, con i suoi sedici anni, indossava un tailleur grigio, che per loccasione venne confezionato dalla sorella Niccola e
un bel cappotto nero; lo sposo in classico completo nero come da tradizione. Il pranzo, come di usanza, venne fatto a casa
della posa, anche perch la mamma era una cuoca provetta! Glia anni sono passati, la famiglia si allargata sono nati due
figli e da loro tre nipoti e due bisnipoti, con i quali hanno festeggiato le loro Nozze di Diamante, ma questa volta niente neve
ma soprattutto..tante foto! Congratulazioni da tutta la redazione di fatti nostri!!!
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PASSATO
Da nascondere
o da ricordare
di Massimo Fabiani
L
ultimo quesito, suggerito da Ila-
ria, davo per scontato che alme-
no a Cinigiano fosse facilmente
svelato, non andata proprio cos anzi,
anche chi vi abita proprio davanti, am-
mette di averlo notato, ma non aver ben
compreso cosa fosse.. diamo colpa agli
occhiali, oppure al lavoro di chi era inter-
venuto per toglierne ogni traccia. Stiamo
parlando di una sorta di quadro raffigurante uno stemma, rea-
lizzato su sasso Peperino, sicuramente proveniente dalla vici-
na Amiata. E una pietra scolpita in unico pezzo, cornice e figura
centrale apposto sul Muraglione di via Roma. Per essere pi
precisi possiamo dire che la nostra scultura in pratica davanti
alla Farmacia, anche se occorre alzare un tantino il naso, tanto
gli occhi ti vengono dietro, per vederla meglio. Il Muraglione
sicuramente una delle opere pi imponenti lasciate dal Ven-
tennio Fascista sul nostro territorio, costruito principalmente per
sostenere le abitazioni sovrastanti. In effetti il suo lavoro lo ha
fatto e lo sta facendo, ha resistito ai bombardamenti della guer-
ra e ne porta tuttora qualche segno, scampato alla Frana del
1961 e ora da tempo sta sudando per svolgere il proprio rigo-
roso dovere. Credo che una ricerca pi precisa potrebbe esse-
re ottimo pane
per i nostri
denti. Il singo-
lare e sicura-
mente pesante
quadro, indica
chi ha per-
messo di rea-
lizzare lopera
architettonica,
come usava
nel periodo,
eccovi allora
raffigurato il
fascio littorio,
simbolo dello
Stato Fascista
e quel numero
romano il XV,
lanno di co-
struzione il quindicesimo anno della nascita dello Stato di Mus-
solini, che prendeva come data di inizio la sua salita al potere, il
giorno successivo a quello della Marcia su Roma avvenuta il 28
ottobre del 1922. Dunque il primo anno terminava il 29 ottobre
del 1923 e conti alla mano possiamo dire che la realizzazione
del Muraglione avvenuta nel 1937. Purtroppo, e non per la
caduta del regime. Ma perch sempre discutibile se sia giu-
sto o meno cancellare le tracce del passato, come in questo
caso, dove uno scalpello ha provveduto a asportare parte del-
la figura interna della quale se ne intravedono appena i tratti.
Avanti unaltra immagine e un altro quesito e vediamo se siete
preparati.
G
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n
g
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l
l
a
n
d
o
DDT
Il rischio di
essere una mosca
di Massimo Fabiani
C
he ..fatti nostri nasca e viva sulla strada potrebbe
non essere particolarmente edificante, comunque:
di verit trattasi, cos davanti a un gelato e a un
aperitivo alla gelateria del Tognotti lo so che il nome ce
lha: Gelateria Il Cigno; Gino raccontava ai presenti, solle-
citato da Giulia, delle simpatiche battute di Delvino. Perso-
naggio con una simpatia spiccata e ereditaria pi volte musa
ispiratrice di questa rubrica. Lepisodio racconta che, in quel
periodo il nostro Delvino appena ngollato lultimo boccone
della cena sia alzava e usciva quasi tutte le sere per andare a
caccia di avventure con gli amici o al bar a spaccare carte
o a farsi qualche pretto. Magari usciva un po in punta di
piedi ma la santa moglie, che fra i tanti pregi vantava anche
quello del buon udito, lo richiamava sempre, un po per aver
le scarpe strette, un po per la paura del bicchiere di trop-
po: Esci? anche sta sera? Vorrei esse una mosca pe sa
pe dove vai? Pronta la risposta di Delvino: E io vorrei esse
DDT per rispondeti.
Semplicemente per i pi giovani: Il DDT uninsetticida molto
usato negli anni cinquanta e sessanta, conosciuto per la sua
particolare confezione a pompetta. Nome scientifico para-di-
clorodifeniltricloroetano, il potente insetticida dal 1978 in Italia
ne proibito luso ma fino a pochi anni fa eravamo rimasti fra i
produttori per i paesi africani dove c da scegliere se morire
prima di malaria o di tumore poi. Era conosciuto anche con
altri nomi commerciali, il pi famoso era FLIT anche per la
sua canzoncina tradotta dalla sua stessa pubblicit radiofoni-
ca Americana che recitava: Ammazza la vecchia col FLIT ...
zum zum decisamente poco carina.
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E
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s
s
e
La prima volta non si dimentica mai, ed io non dimenti-
cher questo Consiglio Comunale di insediamento. Sono
certa di ricordare e voglio ricordare perch da oggi comin-
cia una nuova fase per Cinigiano e per tutti noi.
Questi cinque anni desidero siano dedicati a cambiare, non avr
senso dire si sempre fatto cos. Modificheremo il nostro
modo di essere pubblica amministrazione, il sistema di prelievo
fiscale, il nostro modo di essere istituzione tra le istituzioni e le
relazioni con i cittadini saranno pi intense con verifiche con-
tinue del nostro operato. Per questo chiedo a tutti i consiglieri
eletti di metterci la faccia. Non siete dei numeri, siete persone
capaci e qualificate, vi chiedo di portare il meglio di voi stessi,
di offrire intelligenza e capacit.
Il Comune valorizzer loperato di tutti. Io desidero un
consiglio comunale visibile e vivo. E sacrosanto ricordare
che FuturoCinigiano ha vinto le elezioni e ha il mandato
dai cittadini per governare 5 anni.
Non un mandato neutro, lo abbiamo avuto su un program-
ma. Vogliamo fin dai primi passi di questa consiliatura, iniziare
ad introdurre dei cambiamenti. Intanto il programma di governo
dovr essere approvato, nel rispetto dello Statuto, attraverso
un processo che vorremmo partecipato attivamente dalla cit-
tadinanza, oltre che come doveroso da tutti i Consiglieri co-
munali. Non si tratta di trasporre semplicemente il programma
di mandato della lista, ma nel rispetto dei relativi contenuti e
linee essenziali, arricchirlo del contributo costruttivo dei con-
siglieri comunali e della cittadinanza per la definizione di azioni
e progetti il pi possibile vicini alle esigenze reali del territorio
e strutturato in maniera appropriata alle risorse disponibili. Un
tale modo di procedere comporta un pi forte impegno da par-
te nostra e soprattutto il reciproco riconoscimento delle forze
consiliari, nei diversi ruoli di maggioranza e opposizione, ambe-
due coessenziali per il conseguimento del bene comune.
Ho chiesto a voi tutti consiglieri di essere protagonisti: Barbagli
Giovanni, Bianchini Alice, Ciacci Sara e Balocchi Marco, Bianchi
Francesca, Draghi Alessandra, Garosi Simona, Mazzi Andrea, Sani
Sebastiano e Tassi Daniela. I cittadini dovranno riconoscervi
perch sarete il tramite pi importante e autorevole con questa
amministrazione. Sappiate che dovrete correre con continuit e
capacit, perch io correr.
Io che sono una dilettante e non una professionista della politi-
ca, assolvo allincarico di sindaco per una forte passione civile,
correr perch ritengo di avere qualcosa in pi dei cosiddetti
professionisti: il senso della provvisoriet, della temporaneit
del ruolo, lo spirito disinteressato di servizio. I cittadini hanno
scelto uno stile di comportamento e di relazione, noi governe-
remo a modo nostro, nel rispetto delle norme e in un rapporto
costante continuo con la popolazione. Confido che il futuro sia
libero da schermaglie polemiche.
La nostra comunit ha bisogno di tutti noi, di un confronto
di merito sulle scelte, di progetti che siano capaci di futuro.
Fornire una risposta credibile alla domanda di cambiamento
il compito che ci stato affidato. Non possiamo perdere
tempo! Non dobbiamo perdere tempo! Grata per lattenzio-
ne. Vi rinnovo i miei pi sinceri auguri di buon lavoro.
Il sindaco
Intervento del sindaco Romina Sani
nel Consiglio dinsediamento del 12 giugno 2014
1
La prima volta non si dimentica mai, ed io non dimenti-
cher questo Consiglio Comunale di insediamento. Sono
certa di ricordare e voglio ricordare perch da oggi comin-
cia una nuova fase per Cinigiano e per tutti noi.
Questi cinque anni desidero siano dedicati a cambiare, non avr
senso dire si sempre fatto cos. Modificheremo il nostro
modo di essere pubblica amministrazione, il sistema di prelievo
fiscale, il nostro modo di essere istituzione tra le istituzioni e le
relazioni con i cittadini saranno pi intense con verifiche con-
tinue del nostro operato. Per questo chiedo a tutti i consiglieri
eletti di metterci la faccia. Non siete dei numeri, siete persone
capaci e qualificate, vi chiedo di portare il meglio di voi stessi,
di offrire intelligenza e capacit.
Il Comune valorizzer loperato di tutti. Io desidero un
consiglio comunale visibile e vivo. E sacrosanto ricordare
che FuturoCinigiano ha vinto le elezioni e ha il mandato
dai cittadini per governare 5 anni.
Non un mandato neutro, lo abbiamo avuto su un program-
ma. Vogliamo fin dai primi passi di questa consiliatura, iniziare
ad introdurre dei cambiamenti. Intanto il programma di governo
dovr essere approvato, nel rispetto dello Statuto, attraverso
un processo che vorremmo partecipato attivamente dalla cit-
tadinanza, oltre che come doveroso da tutti i Consiglieri co-
munali. Non si tratta di trasporre semplicemente il programma
di mandato della lista, ma nel rispetto dei relativi contenuti e
linee essenziali, arricchirlo del contributo costruttivo dei con-
siglieri comunali e della cittadinanza per la definizione di azioni
e progetti il pi possibile vicini alle esigenze reali del territorio
e strutturato in maniera appropriata alle risorse disponibili. Un
tale modo di procedere comporta un pi forte impegno da par-
te nostra e soprattutto il reciproco riconoscimento delle forze
consiliari, nei diversi ruoli di maggioranza e opposizione, ambe-
due coessenziali per il conseguimento del bene comune.
Ho chiesto a voi tutti consiglieri di essere protagonisti: Barbagli
Giovanni, Bianchini Alice, Ciacci Sara e Balocchi Marco, Bianchi
Francesca, Draghi Alessandra, Garosi Simona, Mazzi Andrea, Sani
Sebastiano e Tassi Daniela. I cittadini dovranno riconoscervi
perch sarete il tramite pi importante e autorevole con questa
amministrazione. Sappiate che dovrete correre con continuit e
capacit, perch io correr.
Io che sono una dilettante e non una professionista della politi-
ca, assolvo allincarico di sindaco per una forte passione civile,
correr perch ritengo di avere qualcosa in pi dei cosiddetti
professionisti: il senso della provvisoriet, della temporaneit
del ruolo, lo spirito disinteressato di servizio. I cittadini hanno
scelto uno stile di comportamento e di relazione, noi governe-
remo a modo nostro, nel rispetto delle norme e in un rapporto
costante continuo con la popolazione. Confido che il futuro sia
libero da schermaglie polemiche.
La nostra comunit ha bisogno di tutti noi, di un confronto
di merito sulle scelte, di progetti che siano capaci di futuro.
Fornire una risposta credibile alla domanda di cambiamento
il compito che ci stato affidato. Non possiamo perdere
tempo! Non dobbiamo perdere tempo! Grata per lattenzio-
ne. Vi rinnovo i miei pi sinceri auguri di buon lavoro.
Il sindaco
Intervento del sindaco Romina Sani
nel Consiglio dinsediamento del 12 giugno 2014
1
www.comune.cinigiano.gr.it
Il sindaco Romina Sani dal giorno successivo la
proclamazione ha compiuto un gesto semplice:
LA PORTA COMUNALE SPALANCATA.
DALLE 8.30 ALLE 13.30 TUTTI I GIORNI, IL MARTED
E GIOVED ANCHE IL POMERIGGIO DALLE 15 ALLE 18,
il Comune di Cinigiano aperto ai cittadini,
non ci sono limiti di accesso al pubblico.
Una prima scelta, concretamente possibile in una comunit
piccola, che apre ad un diverso rapporto tra la burocrazia e i
rappresentanti dei cittadini.
Le nuove regole della vita municipale prevedono, inol-
tre, ogni gioved mattina la riunione della giunta comu-
nale e ogni marted dalle 9 alle 12 e gioved dalle 15 alle
18 la possibilit per i cittadini di incontrarsi con sindaco
e assessori.
IL COMUNE, POI, SI SPOSTA NELLE FRAZIONI.
Dal mese di luglio uno sportello comunale mobile
per i cittadini sar aperto:
OGNI PRIMO LUNED DEL MESE
- dalle 16.30 alle 18.30 nelle frazioni di Poggi del Sasso,
Sasso dOmbrone, Monticello Amiata, Santa Rita
-dalle 17.30 alle 19.30 a Porrona
OGNI PRIMO SABATO DEL MESE
-dalle 16.30 alle 18.30 Castiglioncello Bandini e Piantaverna
Nei gesti di riordino e semplificazione stato avviato uno studio
per la creazione di una piattaforma condivisa sul web georeferen-
ziale per avere tutte le informazioni, dati pi affidabili e aggiornati
e immediatamente consultabili tra gli uffici che intreccino i dati
del settore urbanistica edilizia, tributi e anagrafe. Contempora-
neamente in programma la rinumerazione civica per costruire
banche dati complete ed aggiornate. Tutte azioni per riuscire a
dare risposte celeri alle istanze dei cittadini.
Porte aperte
AL COMUNE DI CINIGIANO!
2
NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 GIUGNO:
i gruppi di maggioranza e opposizione hanno nominato i capigruppo: Alessandra Draghi e Giovanni Barbargli
abbiamo nominato i due consiglieri che, insieme al sindaco, rappresenteranno il nostro comune nel Consiglio
dellUnione dei Comuni, sono: Sebastiano Sani per la maggioranza e Giovanni Barbagli per la minoranza
raccolta differenziata: si avviato un progetto territoriale che include il porta a porta e la differenziata spinta.
La giunta dellunione dei Comuni sta facendo una valutazione dei costi
abbiamo approvato allunanimit le tre rate per il versamento della TARI (tassa sui rifiuti) nel 2014: 1 rata, di acconto,
con scadenza il 31 agosto; 2 rata, di acconto, con scadenza il 31 ottobre; 3 rata, a saldo, con scadenza il 31 dicembre
abbiamo approvato allunanimit la convenzione con i Comuni di Castel del Piano e Seggiano
per la gestione associata del servizio di segreteria comunale
pillole
DAL CONSIGLIO
3
Il sindaco Romina Sani dal giorno successivo la
proclamazione ha compiuto un gesto semplice:
LA PORTA COMUNALE SPALANCATA.
DALLE 8.30 ALLE 13.30 TUTTI I GIORNI, IL MARTED
E GIOVED ANCHE IL POMERIGGIO DALLE 15 ALLE 18,
il Comune di Cinigiano aperto ai cittadini,
non ci sono limiti di accesso al pubblico.
Una prima scelta, concretamente possibile in una comunit
piccola, che apre ad un diverso rapporto tra la burocrazia e i
rappresentanti dei cittadini.
Le nuove regole della vita municipale prevedono, inol-
tre, ogni gioved mattina la riunione della giunta comu-
nale e ogni marted dalle 9 alle 12 e gioved dalle 15 alle
18 la possibilit per i cittadini di incontrarsi con sindaco
e assessori.
IL COMUNE, POI, SI SPOSTA NELLE FRAZIONI.
Dal mese di luglio uno sportello comunale mobile
per i cittadini sar aperto:
OGNI PRIMO LUNED DEL MESE
- dalle 16.30 alle 18.30 nelle frazioni di Poggi del Sasso,
Sasso dOmbrone, Monticello Amiata, Santa Rita
-dalle 17.30 alle 19.30 a Porrona
OGNI PRIMO SABATO DEL MESE
-dalle 16.30 alle 18.30 Castiglioncello Bandini e Piantaverna
Nei gesti di riordino e semplificazione stato avviato uno studio
per la creazione di una piattaforma condivisa sul web georeferen-
ziale per avere tutte le informazioni, dati pi affidabili e aggiornati
e immediatamente consultabili tra gli uffici che intreccino i dati
del settore urbanistica edilizia, tributi e anagrafe. Contempora-
neamente in programma la rinumerazione civica per costruire
banche dati complete ed aggiornate. Tutte azioni per riuscire a
dare risposte celeri alle istanze dei cittadini.
Porte aperte
AL COMUNE DI CINIGIANO!
2
NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 GIUGNO:
i gruppi di maggioranza e opposizione hanno nominato i capigruppo: Alessandra Draghi e Giovanni Barbargli
abbiamo nominato i due consiglieri che, insieme al sindaco, rappresenteranno il nostro comune nel Consiglio
dellUnione dei Comuni, sono: Sebastiano Sani per la maggioranza e Giovanni Barbagli per la minoranza
raccolta differenziata: si avviato un progetto territoriale che include il porta a porta e la differenziata spinta.
La giunta dellunione dei Comuni sta facendo una valutazione dei costi
abbiamo approvato allunanimit le tre rate per il versamento della TARI (tassa sui rifiuti) nel 2014: 1 rata, di acconto,
con scadenza il 31 agosto; 2 rata, di acconto, con scadenza il 31 ottobre; 3 rata, a saldo, con scadenza il 31 dicembre
abbiamo approvato allunanimit la convenzione con i Comuni di Castel del Piano e Seggiano
per la gestione associata del servizio di segreteria comunale
pillole
DAL CONSIGLIO
3
scuola
Sono gi stati avviati i lavori di manutenzione straordinaria
per lo spostamento della mensa della scuola primaria
nei locali dellex centro giovani.
sanit
Conclusi i lavori di manutenzione straordinaria allambulatorio di Monticello Amiata
opere pubbliche
e viabilit
abbiamo presentato il progetto rotonde Cinigiano alla Centrale Unica di Committenza per lavvio della gara
mentre pronta la gara per la pavimentazione PUM piano urbano di mobilit di Sasso dOmbrone
Informazioni di servizio
NUOVO ORARIO DEL CUP
Dal 1 luglio entrato in vigore il nuovo orario del CUP
Centro Unico di Prenotazione - del presidio socio sanitario di Cinigiano
che sar aperto ogni marted, gioved e venerd dalle 8 alle 12.30
LAVORI IN CORSO
4
Il sindaco conferma la posizione
Lavvio della Valutazione di impatto ambientale (VIA) per un impianto geotermico da collocare nei pressi di
Montenero, in Comune di Castel del Piano ci preoccupa. Esprimo con forza la mia contrariet alla realizzazio-
ne di un qualsiasi intervento di sfruttamento geotermico nellarea e il mio appoggio a tutte le azioni politiche
che il sindaco di Castel del Piano vorr promuovere.
Impianti di questo tipo contrastano fortemente con la tipologia dellarea e creerebbero un danno alle comunit,
alla conservazione del modello di sviluppo fondato sullagricoltura e il turismo di qualit. La Val dOrcia e tutte le
campagne limitrofe che riguardano anche il territorio di Cinigiano hanno caratteristiche agronomiche e paesaggisti-
che speciali, uniche per pregio, che devono essere difese strenuamente a nome di tutta lumanit.
Cinigiano sar insieme a tutti i Comuni interessati per contrastare qualsiasi opera che preveda lo sfrutta-
mento geotermico in questa area. Gioved 26 giugno ho informato il consiglio comunale su ci che prevede
il programma di VIA e valuter con i consiglieri tutte le azioni da programmare. I Comuni interessati hanno
incaricato un team di esperti per acquisire rapporti specialistici di professionalit non presenti nelle strut-
ture dellUnione dei comuni. Si avviato un processo partecipativo delle comunit coinvolte attraverso la
sollecitazione dei contributi di privati, associazioni e lattivazione di una campagna informativa ad hoc, oltre
lapertura di un tavolo con Regione Toscana.
Romina Sani
IMPIANTO GEOTERMICO
A MONTENERO
NOI SIAMO CONTRARI
5
scuola
Sono gi stati avviati i lavori di manutenzione straordinaria
per lo spostamento della mensa della scuola primaria
nei locali dellex centro giovani.
sanit
Conclusi i lavori di manutenzione straordinaria allambulatorio di Monticello Amiata
opere pubbliche
e viabilit
abbiamo presentato il progetto rotonde Cinigiano alla Centrale Unica di Committenza per lavvio della gara
mentre pronta la gara per la pavimentazione PUM piano urbano di mobilit di Sasso dOmbrone
Informazioni di servizio
NUOVO ORARIO DEL CUP
Dal 1 luglio entrato in vigore il nuovo orario del CUP
Centro Unico di Prenotazione - del presidio socio sanitario di Cinigiano
che sar aperto ogni marted, gioved e venerd dalle 8 alle 12.30
LAVORI IN CORSO
4
Il sindaco conferma la posizione
Lavvio della Valutazione di impatto ambientale (VIA) per un impianto geotermico da collocare nei pressi di
Montenero, in Comune di Castel del Piano ci preoccupa. Esprimo con forza la mia contrariet alla realizzazio-
ne di un qualsiasi intervento di sfruttamento geotermico nellarea e il mio appoggio a tutte le azioni politiche
che il sindaco di Castel del Piano vorr promuovere.
Impianti di questo tipo contrastano fortemente con la tipologia dellarea e creerebbero un danno alle comunit,
alla conservazione del modello di sviluppo fondato sullagricoltura e il turismo di qualit. La Val dOrcia e tutte le
campagne limitrofe che riguardano anche il territorio di Cinigiano hanno caratteristiche agronomiche e paesaggisti-
che speciali, uniche per pregio, che devono essere difese strenuamente a nome di tutta lumanit.
Cinigiano sar insieme a tutti i Comuni interessati per contrastare qualsiasi opera che preveda lo sfrutta-
mento geotermico in questa area. Gioved 26 giugno ho informato il consiglio comunale su ci che prevede
il programma di VIA e valuter con i consiglieri tutte le azioni da programmare. I Comuni interessati hanno
incaricato un team di esperti per acquisire rapporti specialistici di professionalit non presenti nelle strut-
ture dellUnione dei comuni. Si avviato un processo partecipativo delle comunit coinvolte attraverso la
sollecitazione dei contributi di privati, associazioni e lattivazione di una campagna informativa ad hoc, oltre
lapertura di un tavolo con Regione Toscana.
Romina Sani
IMPIANTO GEOTERMICO
A MONTENERO
NOI SIAMO CONTRARI
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Con i l pr i mo Cons i gl i o Comunal e pr evi s t o per gi oved 1 2 gi ugno, i ni z i a l a ges t i one del Si ndaco Romi -
na Sani . Come abbi amo det t o anche dur ant e l a campagna el et t or al e, ques t a ges t i one s i col l oca nel l a
cont i nui t r i s pet t o al l e pr ecedent i ges t i oni dur at e ol t r e 35 anni . Ci as pet t avamo un cambi ament o ed
un pr of ondo r i nnovament o e ci dobbi amo accont ent ar e del l et anagr af i ca del nuovo s i ndaco ma non
cer t o del l a di s cont i nui t r i s pet t o al pas s at o. Ma ment r e r i s pet t i amo i l r i s ul t at o del vot o e l a mag-
gi or anz a dei ci t t adi ni che hanno pr emi at o con i l l or o vot o ques t a pol i t i ca, come l i s t a che s i ede al l op-
pos i z i one con t r e cons i gl i er i , non ci r as s egner emo a f ar e l e compar s e. Per i l r i s pet t o dei t ant i ci t t adi ni
che ci hanno dat o l a l or o f i duci a, as s ol ver emo nel mi gl i or e dei modi i l r uol o di oppos i z i one con i mpegno
e det er mi naz i one cont r ar i ament e a quant o avvenut o f i no ad oggi al Comune di Ci ni gi ano, al r i guar do l es per i enz a e
l e capaci t dei nos t r i cons i gl i er i s ar anno mes s e al s er vi z i o degl i i mpegni che ci pr ender emo.
Par t i amo al l or a dagl i obi et t i vi che ci s i amo dat i nel nos t r o pr ogr amma el et t or al e ed i ncal z er emo l a Gi unt a e l a maggi o-
r anz a s u t emi qual i : l a t r as par enz a, l as col t o, l a par t eci paz i one, i l s os t egno ai s et t or i qual i f i cant i del nos t r o t er r i t or i o ecc.
Per non f ar ci mancar ni ent e e per es s er e coer ent i con noi s t es s i e gl i s t es s i nos t r i el et t or i , abbi amo gi depos i t at o agl i
at t i del Comune per s ot t opor l i al l a di s cus s i one del Cons i gl i o Comunal e due or di ni del Gi or no, una i nt er r ogaz i one e una
moz i one s u ar goment i che s ono s t at i ogget t o del l a campagna el et t or al e. ( Ri chi es t a di t r as par enz a s ugl i at t i che hanno
i nt er es s at o l a ques t i one geot er mi a, el ement i conos ci t i vi s ul l a vi cenda del capannone di Sant a Ri t a, i s t i t uz i one del
Gar ant e dei di r i t t i dei ci t t adi ni , ques t i one mor al e) .
Pr el i mi nar ment e ad ogni di s cus s i one che f ar emo i n cons i gl i o comunal e chi edi amo che l a Gi unt a e I L Cons i gl i o s i es pr i -
mano s ul l a ques t i one mor al e i nt endendo di r af f or z ar e l a cr edi bi l i t del l az i one che s i amo chi amat i a s vol ger e come mag-
gi or anz a e oppos i z i one s ul l a ver i f i ca di l egi t t i mi t e di cor r et t ez z a degl i at t i as s unt i negl i ul t i mi 1 5 anni del l a ges t i one
del nos t r o comune. Da ques t a ver i f i ca noi cr edi amo che es ca r af f or z at a anche l az i one dei pr os s i mi ci nque anni , non
s ot t r aendoci a r i cor r er e al l a aut or i t compet ent e i n cas o di non accogl i ment o del or di ne del gi or no. Mol t e i nf at t i s ono
s t at e l e cr i t i che dei ci t t adi ni che abbi amo i ncont r at o nel l a campagna el et t or al i s u deci s i oni ur bani s t i che, conces s i oni ,
aut or i z z az i oni dat e e negat e ecc. Ques t o l o abbi amo def i ni t o un i mper at i vo mor al e dal qual e non pos s i amo come mag-
gi or anz a ed oppos i z i one s ot t r ar ci .
Come Li s t a Ci vi ca A/gent e comune r i t eni amo che ques t o s i a i l modo mi gl i or e per r i ngr az i ar e i t ant i ci t t adi ni che ci
hanno dat o l a l or o f i duci a!
Si nt es i del l avor o f at t o al Cons i gl i o Comunal e dal gr uppo A/gent e comune
I l gr uppo A/gent e comune ha pr es ent at o i s eguent i at t i al Cons i gl i o Comunal e del 6 gi ugno 201 4
Ar goment o es i t o
Or di ne del gi or no s ul l e ques t i one mor al e nel comune di Ci ni gi ano r es pi nt o
Or di ne del Gi or no s ul l a cos t i t uz i one del Gar ant e dei ci t t adi ni r es pi nt o
Or di ne del gi or no: at t i vaz i one cons ul t e obbl i gat or i e r es pi nt o
Moz i one: at t i vaz i one f ont anel l i acqua r ef r i ger at a nat ur al e e gas s at a r es pi nt a
Moz i one: avvi o del l a r accol t a di f f er enz i at a r es pi nt a
Moz i one: manut enz i one or di nar i a e s t r aor di nar i a s t r ade comunal i r es pi nt a
I nt er r ogaz i one s ul l e vi cende del capannone di S. Ri t a r es pi nt a
I l Capo Gr uppo del l a Li s t a Ci vi ca A/gent ecomune al Cons i gl i o Comunal e di Ci ni gi ano Dr . Gi ovanni Bar bagl i
CON LA GESTIONE DEL SINDACO
Romina Sani
inizia anche lattivit di opposizione da parte della Lista Civica A/gentecomune
6
7
1 2 3 4
Cinigiano MonticelloAmiata Sassod'Ombrone Porrona
684 434 487 376 1.981
543 321 370 311 1.545
79,39% 73,96% 75,98% 82,71% 77,99%
voti 2 2 4 0 8
% 0,41% 0,68% 1,15% 0,00% 0,56%
voti 95 43 74 36 248
% 19,31% 14,63% 21,20% 12,04% 17,29%
voti 52 12 16 15 95
% 10,57% 4,08% 4,58% 5,02% 6,62%
voti 2 0 0 0 2
% 0,41% 0,00% 0,00% 0,00% 0,14%
voti 15 18 17 10 60
% 3,05% 6,12% 4,87% 3,34% 4,18%
voti 16 9 12 7 44
% 3,25% 3,06% 3,44% 2,34% 3,07%
voti 19 19 10 8 56
% 3,86% 6,46% 2,87% 2,68% 3,91%
voti 0 3 0 0 3
% 0,00% 1,02% 0,00% 0,00% 0,21%
voti 59 31 40 41 171
% 11,99% 10,54% 11,46% 13,71% 11,92%
voti 1 1 0 0 2
% 0,20% 0,34% 0,00% 0,00% 0,14%
voti 231 156 176 182 745
% 46,95% 53,06% 50,43% 60,87% 51,95%
voti 25 14 12 6 57
% 4,60% 4,36% 3,24% 1,93% 3,69%
voti 26 13 9 6 54
% 4,79% 4,05% 2,43% 1,93% 3,50%
Fonte:ServizioElettoraleComunediCinigiano
SchedeBianche
SchedeNulle
COMUNEDICINIGIANO(ProvinciadiGrosseto)
ELEZIONIEUROPEE25MAGGIO2014
Sezione
Ubicazioneseggio
Numeroiscrittinellelisteelettorali
Votantiallachiusuradefinitivadeiseggi
%votanti
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TOTALE
1.434 voti
Totaledeivotidilistaattribuiti,compresiicontestati
eprovvisoriamenteassegnati
492 294 349 299
ELEZIONI Europee
8
ELEZIONI Amministrative
1 2 3 4
Cinigiano Monticello Amiata Sasso d'Ombrone Porrona
696 445 500 380 2.021
551 323 378 313 1.565
79,17% 72,58% 75,60% 82,37% 77,44%
voti 318 107 225 156 806
% 60,80% 34,41% 62,85% 50,49% 53,70%
Preferenze 84 3 4 21 112
Preferenze 11 2 6 9 28
Preferenze 7 0 37 5 49
Preferenze 21 26 1 0 48
Preferenze 6 0 13 7 26
Preferenze 1 0 7 2 10
Preferenze 2 0 45 2 49
Preferenze 13 0 6 0 19
Preferenze 17 38 3 20 78
Preferenze 16 3 0 19 38
voti 205 204 133 153 695
% 39,20% 65,59% 37,15% 49,51% 46,30%
Preferenze 26 0 0 0 26
Preferenze 8 18 6 52 84
Preferenze 20 6 33 40 99
Preferenze 0 24 0 0 24
Preferenze 0 5 21 0 26
Preferenze 8 8 0 0 16
Preferenze 9 16 19 3 47
Preferenze 10 1 1 9 21
voti 11 5 5 1 22
% 2,00% 1,55% 1,32% 0,32% 1,41%
voti 17 7 15 3 42
% 3,09% 2,17% 3,97% 0,96% 2,68%
Sani Sebastiano
AGENTE COMUNE
Candidato Sindaco
BARBAGLI GIOVANNI
Anselmi Antonio
Totale dei voti di lista attribuiti, compresi i contestati e
provvisoriamente assegnati
523 311 358 309
Balocchi Marco
Bianchi Francesca
Draghi Alessandra
Garosi Simona
Donati Guido
% votanti
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TOTALE
Lorenzetti Marco
Tassi Daniela
Pieraccini Luisella
Torresi Rebecca
Tucci Serena
#FUTURO CINIGIANO
Candidato Sindaco
ROMINA SANI
Micheloni Rossella
Martorelli Stefania
Mazzi Andrea
Vaccaro Fabio
Fonte: Servizio Elettorale Comune di Castel del Piano
Schede Bianche
Schede Nulle
Bianchini Alice
Ciacci Sara
1.501 voti
COMUNE DI CINIGIANO (Provincia di Grosseto)
ELEZIONI COMUNALI 25 MAGGIO 2014
Sezione
Ubicazione seggio
Numero iscritti nelle liste elettorali
Votanti alla chiusura definitiva dei seggi
Per informazioni, nuovi allacciamenti, contratti e altri servizi commerciali:
da telefono fisso NUMERO VERDE 800 887 755 da telefono mobile 199 114 407
8
8
Bar Sport
Via Circonvallazione 4/6 - CINIGIANO - tel . 0564 993588
Pizzeria da asporto Gelateria Paninoteca
Buffet freddo Primi piatti caldi
Area fumatori
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di Carlo e Beppino
Pistolesi
G
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o
ORIZZONTALI:1.La professione della mamma di Letizia simonini e mo-
glie di Renato, detto alla cinigianese; 9.Tipo di pettinatura che negli anni
settanta avevano Bilio e il Filoni; 13.Nome del babbo di Carlo e Claudio,
marito di Alba, che fu fabbro di Porrona; 14.Nome della zia del Pec-
cianti che gestiva il bar della Locanda La Posta; 16.Una delle squadre
di Madrid; 18.Diminuitivo del nome della moglie del Bersaglierotto;
19.La professione della Dottoressa Zingoni; 21.Le hanno in comune ...
la nutella e la frolla; 22.Uno lo ha sfornato recentemente Gina Cero-
ni; 23.storico autista della RAMA, figlio di Maggiore; 24.Rime ... pari;
25.Il poema epico di Virgilio; 27.Nota Bene; 28.La marca del distributore
del Piazzale negli anni 60/70 che lo gestiva il marito del 18 orizzontale;
29.Nome di Piombo o del babbo di Massimo della Crocina; 30.Tribu-
nale Amministrativo Regionale; 31.Il tipico sketch cinigianese, che ebbe
il pi divertente interprete in Giovannino Dari; 33.Nome della nonna di
spillo; 35.Quella della Pro Loco al Piazzale; 36.Iniziali dellattrice
Gwendoline Yeo; 37.Nella frase ...e nella base; 39.Iniziali del citto del
Pulo; 40.Imparala... e poi mettila da parte; 43.Nome del glorioso capi-
tano del Monticello Calcio; 46.Vi si producono il Lombrone ed il Rigo-
leto; 50.soprannome di Novissima, Moglie del Papi; 51.Cognome del
nuovo sindaco di Cinigiano.
VERTICALI:1.Altro nome dell Imbocchino, colui che infilava le spi-
ghe del grano nella trebbiatura a fermo; 2.Nome del Marito di Giannina;
3.Nome della moglie di Reale Tassi, o fede nuziale; 4.si trovano nel cen-
tro ... della scarica; 5.sigla della Provincia dellindimenticato Licurgo;
6.Nome di una delle citte di Paolaccio; 7.sfilano per la festa delluva;
8.Nome del figlio maggiore di Pastorelli Agide; 10.Nome della primoge-
nita di savina del forno; 11.Non sempre lo il maltolto; 12.sono pari ...
nel Cobalto; 15.Iniziali dellultimo sor Gino e di sua figlia; 17.Motoretta
che faceva concorrenza alla Vespa, o soprannome del terzino fluidifi-
cante degli amatori anni 80; 19.A Cinigiano si dice quando ci si andati
vicino e gli si fatta ...; 20.Le prime lettere del soprannome del fratello
di Calore; 22.Il Philippe reso famoso dal personaggio di Yanez nello
sceneggiato televisivo sandokan; 26.Nome della Figlia di serenella di
Monticello; 27.Nome della moglie di Benito Fontaniere; 28.Nome del
marito di Assuntina del sauli; 30.Pronome personale alla 2^ persona
singolare con funzione di complemento (sembra chissach ma poi ...
na bischerata); 32.Nome del figlio della Gazzetta; 34.Il vero nome del
babbo di Enrico Brogi; 38.Ci lavoravano gli stradini; 41.stola ... senza
capo ne coda; 42.Diminuitivo del figlio pi grande del Lucattini Alessan-
dro; 43.Al centro ... della cresta; 44.Era funesta quella del Pelide Achille,
quello dellIliade, no quello delle Baracche; 45.si trovano ... sia nelle
moine che in collina; 47.Iniziali del mitico difensore del Cinigiano anni
70, al secolo il Bati; 48.In mezzo ... al Tamigi; 49.Iniziali di Manicco.
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ORIZZONTALI:1.La professione della mamma di Letizia Simonini e moglie di Renato, detto alla cinigianese; 9.Tipo
di pettinatura che negli anni settanta avevano Bilio e il Filoni; 13.Nome del babbo di Carlo e Claudio, marito di
Alba, che fu fabbro di Porrona; 14.Nome della zia del Peccianti che gestiva il bar della Locanda La Posta;
16.Una delle squadre di Madrid; 18.Diminuitivo del nome della moglie del Bersaglierotto; 19.La professione della
Dottoressa Zingoni; 21.Le hanno in comune ... la nutella e la frolla; 22.Uno lo ha sfornato recentemente Gina
Ceroni; 23.Storico autista della RAMA, figlio di Maggiore; 24.Rime ... pari; 25.Il poema epico di Virgilio; 27.Nota
Bene; 28.La marca del distributore del Piazzale negli anni 60/70 che lo gestiva il marito del 18 orizzontale; 29.Nome
di Piombo o del babbo di Massimo della Crocina; 30.Tribunale Amministrativo Regionale; 31.Il tipico sketch
cinigianese, che ebbe il pi divertente interprete in Giovannino Dari; 33.Nome della nonna di Spillo; 35.Quella
della Pro Loco al Piazzale; 36.Iniziali dellattrice Gwendoline Yeo; 37.Nella frase ...e nella base; 39.Iniziali del citto
del Pulo; 40.Imparala... e poi mettila da parte; 43.Nome del glorioso capitano del Monticello Calcio; 46.Vi si
producono il Lombrone ed il Rigoleto; 50.Soprannome di Novissima, Moglie del Papi; 51.Cognome del
nuovo Sindaco di Cinigiano.
VERTICALI:1. Altro nome dell Imbocchino, colui che infilava le spighe del grano nella trebbiatura a fermo;
2.Nome del Marito di Giannina; 3.Nome della moglie di Reale Tassi, o fede nuziale; 4.Si trovano nel centro ... della
scarica; 5.Sigla della Provincia dellindimenticato Licurgo; 6.Nome di una delle citte di Paolaccio; 7.Sfilano per la
festa delluva; 8.Nome del figlio maggiore di Pastorelli Agide; 10.Nome della primogenita di Savina del forno;
11.Non sempre lo il maltolto; 12.Sono pari ... nel Cobalto; 15.Iniziali dellultimo Sor Gino e di sua figlia;
17.Motoretta che faceva concorrenza alla Vespa, o soprannome del terzino fluidificante degli amatori anni 80; 19.A
Cinigiano si dice quando ci si andati vicino e gli si fatta ...; 20.Le prime lettere del soprannome del fratello di
Calore; 22.Il Philippe reso famoso dal personaggio di Yanez nello sceneggiato televisivo Sandokan; 26.Nome
della Figlia di Serenella di Monticello; 27.Nome della moglie di Benito Fontaniere; 28.Nome del marito di
Assuntina del Sauli; 30.Pronome personale alla 2^ persona singolare con funzione di complemento (sembra
chissach ma poi ... na bischerata); 32.Nome del figlio della Gazzetta; 34.Il vero nome del babbo di Enrico
Brogi; 38.Ci lavoravano gli stradini; 41.Stola ... senza capo ne coda; 42.Diminuitivo del figlio pi grande del
Lucattini Alessandro; 43.Al centro ... della cresta; 44.Era funesta quella del Pelide Achille, quello dellIliade, no
quello delle Baracche; 45.Si trovano ... sia nelle moine che in collina; 47.Iniziali del mitico difensore del Cinigiano
anni 70, al secolo il Bati; 48.In mezzo ... al Tamigi; 49.Iniziali di Manicco.
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AZIENDA AGRICOLA
DORINI MAURO
PRODUZIONE E
VENDITA PATATE
Via Otranto 11
sasso Dombrone
Tel. 333 5270878 - 340.7202413
29
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ALIMENTARI
LE COMARI
Dalla botteghina
a oggi,
una passione
che dura.
di Annalisa Machetti
D
al primo giorno di
apertura dellAlimen-
tari passato un bel
po di tempoera infatti il 1966
quando Ivana, in attesa della
terza figlia (Laura), insieme alla
cognata Agostina e la nipote
Annamaria, dette avvio allattivi-
t di generi alimentari vari. Per la
serie casa e bottega, la sede
era una stanza della casa di
famiglia situata in Piazzale Don
Luigi Sturzo, la quale fu prontamente arredata con scaffali, af-
fettatrice, macina caff, bilancia e le classiche pastiere, i con-
tenitori per la pasta che veniva venduta sfusa. La botteghina,
come veniva chiamata per i soli 16 mq di superficie, era spes-
so meta degli studenti delle scuole medie. Per la loro felicit e
per quella delle tre figlie ben presto arriv una novit assoluta: i
gelati confezionati Pessina! Nel 1975 lesercizio commerciale
prese il nome di Alimentari Tassi Ivana, che ne divenne lunica
proprietaria e nel 1988 decise di trasferirsi al di l della strada,
in via D. Alighieri, dove si trova anche adesso. Finalmente non si
trattava pi di una botteghina e anche i gelati tirarono un sospiro
di sollievo con larrivo del congelatore pi grande. Oltre ai generi
alimentari, inoltre, fu concesso di vendere articoli di profumeria
e cancelleria. Oggi lattivit portata avanti dalle figlie Gisella e
Mara, che dopo aver trascorso linfanzia nel magazzino a far fin-
ta di vendere hanno deciso di far diventare quel gioco realt.
Accanto a loro, linstancabile Ivana, che da quasi cinquantanni
non pu fare a meno della sua bottega, tanto che ogni giorno
litiga con figlie e marito che la vorrebbero far stare un po di pi
a casa. A proposito di marito, non dimentichiamo Guerrino, al
quale affidato il compito di supervisione e organizzazione del
retro bottega, anche se lui dice che con tutte queste donne in-
torno non comanda pi niente. Nel 1999, con il passaggio di
propriet da Ivana alle figlie, lalimentari ha cambiato nome in Le
Comari e se Fabrizio De Andr, in una sua celebre canzone, re-
cita le comari di un paesino non brillano certo diniziativa, le no-
stre, invece, ne hanno davvero tante. Molte infatti le azioni volte
a garantire prodotti a prezzi convenienti e nuovi servizi. Dal 2011
hanno stipulato un contratto con la Simply (Sma) che consen-
te di avere nuove offerte tutte le settimane e numerosi prodotti
a prezzi vantaggiosi. Nello stesso anno iniziata la vendita di
carne fresca confezionata e nel 2012 lalimentari si trasformato
anche in rosticceria: il gioved e il sabato vengono sfornati polli,
patate e piatti pronti.
Ultima novit, fresca di qualche giorno, il distributore di saponi
sfusi ecologici Solbat: detersivi per la casa e per il bucato che
riportano, vista la modalit sfusa, alla bottega di una volta.
Le Comari hanno anche recentemente dato una rinfrescata alla
loro immagine, dotandosi di un logo, di un profilo facebook e di
una tenda ben visibile.
Insomma, da quella botteghina piccola e poco fornita le cose
sono un po cambiateuna per rimasta uguale: la passione
di Ivana e delle figlie per questo lavoro.
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IL COLOMBACCIO
Un ottimo
driblatore
di Giulia Fabiani
Q
uesto nostro inte-
resse per il Colom-
baccio nasce, come
quasi sempre, per soddisfare
la richiesta di alcuni di voi. In
questo caso sentendo parlare
gli amanti della penna, alcu-
ni cacciatori rispondendo alla
domanda di che specie fos-
sero quei bei piccioni che da qualche anno si vedono sempre
pi frequentemente svolazzare sui nostri territori, la risposta
stata la pi ovvia sono: Colombacci. Dopo decenni nei
quali preferivano non passare o svernare dalle nostre parti,
oggi, meglio dire da qualche anno, sono ritornati a ripopolare
questo lembo di terra tra il mare e la montagna. Non so se
limpressione avuta da diversi compaesani e anche dal sotto-
scritto, sulla maggiore presenza, corrisponda alla realt statisti-
ca, comunque come al solito affidiamoci a Giulia che ci aiuter
a conoscere meglio il principe dei Piccioni. mf
Ed ecco che in questo numero mi trovo a parlare del Colom-
baccio, appartenente allOrdine dei Columbiformi e alla Fami-
glia dei Columbidi. Si distingue dalle specie congeneri per le
sue dimensioni, lunghezza corporea tra i 38 e i 43 cm (68-77
cm di apertura alare) e un peso che oscilla tra i 400 e i 580
grammi. Nonostante la corporatura robusta, il volo veloce e
diretto, ed capace di cambiare direzione senza esitazione e
di scartare repentinamente un ostacolo in caso di neces-
sit. Quando spicca il volo, produce un rumore inconfondibi-
le. Il colore del piumaggio simile in entrambi i sessi: grigio-
bluastro con le parti inferiori sfumate di color vinaccia. Ai lati
del collo spiccano due piccole, ma evidenti, macchie bianche
(assenti nei giovani), confinanti con delle piume dai riflessi verdi
metallici e purpurei. Sulle ali, di colore grigio, si evidenziano,
soprattutto in volo, due bande bianche caratteristiche, men-
tre una spessa banda scura visibile allapice della coda. Il
becco, con un rigonfiamento membranoso denominatocera,
rosato alla base e giallognolo sulla punta. Il Colombaccio,
come tutti gli altri Columbidi, beve in modo insolito, immerge il
becco in acqua ed aspira senza dover alzare la testa per de-
glutire, come invece fanno tutti gli altri uccelli. Questo uccello
rigorosamente monogamo e, allinizio della stagione primave-
rile, il maschio inizia i rituali legati alla riproduzione. Lo spazio
vitale dei colombacci sono le foreste di tutti i tipi, soprattutto i
boschi marginali, ma anche giardini e parchi cittadini. La spe-
cie si nutre di semi, bacche, radici e talvolta piccoli invertebrati.
In Italia ha ovunque distribuzione frammentaria. Il nido com-
posto soltanto da paglia e rami e viene costruito perlopi in
alto tra gli alberi. Le coppie depongono una o due uova, per
un massimo di due covate lanno tra marzo e novembre, con
notevoli variazioni da regione a regione. I pulcini bucano il gu-
scio dopo 17 giorni e vengono nutriti in prevalenza con il latte
di piccione, una poltiglia secreta dalla mucosa del gozzo. Ab-
bandonano il nido dopo circa 3-5 settimane. La mortalit dei
Colombacci massima durante la stagione fredda (soprattutto
in gennaio), dovuta alla ridotta disponibilit di cibo. Sembra
che lo status favorevole delle popolazioni sia generalmente im-
putabile allaumento delle temperature medie annuali, che ne
incrementano la diffusione. Pur essendo molto pi schivo del
Piccione domestico, anche il Colombaccio nellultima decade
si ben adattato alle citt. Si ciba a terra, e una certa quantit
del cibo assunto viene immagazzinato nel gozzo e utilizzato
durante la notte. Non molto amato dagli agricoltori in quanto
grossi stormi talvolta si abbattono sulle coltivazioni cerealico-
le, di leguminose o di trifoglio, provocando danni significativi.
Una curiosit che pu essere associata agli stormi di colombi
che durante il passo hanno un preciso ordine gerarchico che
si manifesta soprattutto durante il pascolo dove i pi giovani
vengono fatti stare allesterno e fanno da sentinella. Fenomeno
sicuramente rilevante la famosa caccia al colombaccio, da
sempre considerata dai cacciatori una fra le pi affascinanti,
una vera e propria arte in cui occorre una buona conoscenza
delle abitudini, del rapporto con vento e pioggia dellanimale,
oltre al mondo particolarmente interessante legato ai richiami
sia vivi sia artificiali, legati alle ultime sofisticate tecnologie. La
dimostrazione di tale interesse e di tali particolarit facilmente
verificabile sui molti siti presenti sulla rete, dove si possono ve-
dere video e leggere forum di cacciatori a partire dal pi noto
quello del Club Italiano del Colombaccio dal quale abbiamo
preso in prestito delle splendide foto.
info@infssirossetti.it - www.infssirossetti.it - fax 0564.992114
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E FU LACQUA NELLE
CASE DI CAMPAGNA
Senza
scoperchiare
i tetti
di Massimo Fabiani
P
ur essendo un attento osservatore, diversi anni fa, a
una delle mie prime riunioni di lavoro, parlando con
un collega, fui sorpreso quando alla mia risposta di
dove abitavo mi disse: Si si ho capitoci sono stato anni
fa, dove ci sono tutte quelle pompe a vento!!! A dire il vero
in questi casi ci si aspettano altre considerazioni dalla pi
classicavicino Montalcino oppure sotto lAmiata e meno
frequente ma di maggiore soddisfazione dove fanno la Festa
dellUva. In effetti ben ricordo quando, oramai una quaran-
tina di anni fa, il nostro territorio era costellato dalle mitiche
pompe eoliche Vivarelli che riuscendo a sfruttare lenergia
del vento portavano in superficie lacqua dal sottosuolo. Se
molto spesso la nostra maremma viene associata al mitico
Far west per i suoi butteri, che storia di queste parti rac-
conta, che piegarono in una gara di abilit a cavallo anche
il leggendario Pecos Bill, non sempre si ricorda che anche
nel mitico Texas, le pompe a vento per estrarre lacqua era-
no di casa come da noi. Le famose pompe texane Wester-
mill videro la luce nel 1854. In giro si trovano notizie che le
prime pompe Vivarelli furono prodotte nel 1872 in Grosseto,
per lesattezza i via Mazzini, dove Raimondo Vivarelli aveva
aperto la sua prima fabbrica. In seguito con laumentare del
lavoro si costru anche un punto produzione in via Senese e
in seguito anche uno stabilimento in quel di Pomezia. Nel
massimo del suo splendore la fabbrica Grossetana conta-
va oltre 150 operai fissi che producevano pompe, oltre che
per le nostre campagne in pieno sviluppo, per America latina
e anche per lAfrica, famosa la fornitura per lacquedotto di
Mogadiscio. Raimondo Vivarelli era sceso in Maremma, pro-
veniente da Montalcino, con il padre impegnato nella costru-
zione del ponte di Istia, quello sullOmbrone, che la piena del
1966 si port dietro. Dopo di lui si sono succeduti alla guida
dellazienda i figli Luigi Giovanni e Raffaello poi il nipote, che
porta il suo stesso nome, lingegner Raimondo juinior che ha
da poco compiuto novantanni al quale non possiamo che
formulare i nostri migliori auguri di buon compleanno a chi ha
portato il nome della Maremma in ogni parte del Mondo. Da
lui la propriet, della ditta, con la produzione di pompe, pas-
s alla Benelli e in seguito ai due tecnici della Vivarelli, Tozzi
& Bardi. Lazienda ha cessato di vivere recentemente, nel
2007, e come leggo in un articolo di quel momento muore
di vecchiaia, non avendo continuato per la strada percorsa
nella sua storia, quella dellinnovazione.. Il successo delle
Pompe Vivarelli nasce dallidea primaria di creare una pala
che cercasse il vento, contrariamente alle molte pale dei
mulini che anche dalle nostre parti, specialmente sulla costa,
erano presenti e disponevano di pale fisse. Invece le pale per
le pompe giravano e potevano utilizzare il vento proveniente
da ogni parte. Alte dai dodici ai sedici metri con pale dai tre ai
sette metri fino a raggiungere in casi particolari anche i dieci
metri. Sicuramente lutilizzo delle pompe Vivarelli port len-
tamente a una svolta epocale, con lestrazione in superficie
dellacqua si poteva prima di tutto dissetarsi e lavarsi con mi-
gliore comodit, poi si poteva irrigare e addirittura sostene-
re alcune produzioni industriali. Non occorrevano pi grandi
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peripezie o lunghi viaggi per approvvigionarsi di acqua, il loro
utilizzo trasform notevolmente la qualit della vita delle cam-
pagne di quel periodo iniziato intorno alla seconda met degli
anni 50. Anche se non mancarono le problematiche quoti-
diane essendo spesso bisognose di manutenzione, dallin-
granaggio principale che girava a bagno dolio, alle pale
che a volte cadevano, oppure durante le tempeste dovevano
in qualche modo essere protette. Parlando con coloro che
hanno vissuto il periodo mi sono state raccontate simpatiche
storie legate alla potabilit dellacqua o potabile o annesta-
bile quella cera ma in diversi posti era anche proprio bona
una volta, durante unacqua come le funi e un vento di quelli
forti, un si riusciva a blocca la palauna tribolazione e una
zuppa che un ti dico. Verso la fine degli anni sessanta la
Vivarelli fabbricava anche una piccola turbina bipala, in legno,
con un generatore per il carico di batterie per le case lontane
dalla rete elettrica. Ne esisteva una versione per essere instal-
lata sul tetto, su un piccolo traliccio piramidale. Ovviamente
il nostro territorio, come detto in apertura spos a pieno la
tecnologia industriale della Vivarelli sia per le pompe e solo
in modo marginale anche per le turbine. Via via che lacque-
dotto raggiungeva i vari poderi le nostre pompe andavano a
perdere la loro funzione e con il passar del tempo una dopo
laltra sono quasi scomparse tutte, o cadute sotto il vento per
essere state aggredite dalla ruggine, in particolare nella parte
pi vicina al suolo, oppure tolte perch oramai inutili o peri-
colose. Ne rimangono in giro qualcheduna che non sarebbe
male conservarla nel miglior modo possibile a testimoniare
un importante periodo storico del nostro territorio. Per corre-
lare il nostro ricordo sono andato alla ricerca di una pompa
da fotografare e da tempo avevo individuato le mia preda e
cos in uno dei quei giorni dellappena trascorso giugno, dove
si sono alternati pioggia e sole nel breve spazio di poche ore,
con una atmosfera ovattata e una luce surreale ho raggiun-
to sulla strada di Santa Rita, nellAzienda Ricci, un casolare
dove ho parcheggiato e mi sono avvicinato alla pompa. Mi ha
accolto con un lamento quasi umano, usciva da una modesta
oscillazione di una pala semidistrutta, mi saputo tanto di
una voce che chiedesse aiuto.
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CINIGIANO
MAGGIO 1787
Visita di
Pietro Leopoldo
dAsburgo-Lorena
di Diego Alessandri
P
ietro Leopoldo passato alla Storia come lemblema
del Principe illuminato, un Sarastro provvido e sa-
piente tutto dedito alla cura ed alla promozione della
pubblica felicit. Il secondo Granduca di Asburgo-Lorena (1)
ha regnato in Toscana dal 1765 al 1790, venticinque anni nei
quali la nostra Terra ha avuto lopportunit di essere guidata
da un uomo che, dopo anni di oblio, ne aveva di nuovo a
cuore il destino.
Gli storici molto dibattono su quali fossero i reali intenti del
sovrano. Era veramente intenzionato a fondare un ordine so-
cio-istituzionale nuovo o piuttosto egli mirava ad accrescere
e consolidare il potere del trono? Questa non certo la sede
per affrontare un cos vasto ed articolato tema, ci che qui
si pu comunque rilevare che Pietro Leopoldo stato un
grande protagonista del suo tempo: le riforme adottate in To-
scana - a cominciare dal celebre codice criminale - travalica-
rono ben presto i nostri confini facendo del Granducato un la-
boratorio sperimentale dellassolutismo illuminato elogiato e
ammirato dalle corti di mezza Europa. Leopoldo insomma pi
che un filosofo era un uomo estremamente pratico e dotato
di una spiccata vis politica. In tal senso egli stato forse tra i
primi uomini di Stato in senso moderno, in quanto comple-
tamente dedito ai compiti ed alle responsabilit di quellufficio
che era stato chiamato a servire (2). Questa sua peculiare
caratteristica ci testimoniata oggi da un vastissimo patri-
monio di carte, molte redatte dallo stesso granduca di suo
pugno. Come ha lucidamente osservato Indro Montanelli,
infatti, lerede Asburgo era un sovrano che aveva bisogno
di fare. E, dopo aver fatto, aveva bisogno di scrivere ci che
aveva fatto(3). I documenti cos pervenutici si sono rivelati un
vero Vaso di Pandora per i ricercatori di varie e diversifica-
te discipline scientifiche, in quanto suscettibili di interessare
molteplici ambiti di indagine: antropologica, giuridica, socio-
economica e territoriale, per ricordarne solo alcuni.
Estremamente interessanti, in particolare, sono da subito ap-
parse le Relazioni sul
Governo della Toscana(4), un documento rinvenuto dallo
storico Arnaldo Salvestrini (5) nella prima met degli anni
Sessanta a Praga (6), presso lArchivio Centrale di Stato(7)7
- allinterno della Prima Sezione dellArchivio di famiglia de-
gli Asburgo di Toscana (RAT - Rodinn Archiv Tosknskch
Habsburk) (8) - e poi pubblicato (9), tra il 1969 e il 1974 (10)
- suddiviso in tre volumi - dalla Casa Editrice Leo S. Olschki.
Senza dilungarci troppo in merito, basti qui ricordare che le
Relazioni erano una sorta di guida politica indirizzata al suc-
cessore dinastico (il secondogenito Ferdinando) affinch
questi potesse essere orientato sulla strada delle avviate
riforme. Quello che ci pervenuto quindi un documento
riservato, non destinato al pubblico ed in quanto tale, redatto
con un tecnica di scrittura priva degli ampollosi e apologetici
giri di parole degli atti ufficiali. Allopposto, qui ritmo ben
scandito da un linguaggio icastico e da una prosa asciutta
e impietosa (11) che - talvolta con quella severit eccessi-
va, tipica delle cure paterne del Principe illuminato - oltre ad
indicazioni politiche, amministrative ed istituzionali, ci riporta
anche ampie descrizioni di carattere antropico e fisico-geo-
grafico.
In particolare, molto ricche di tali ultimi contenuti, sono le re-
lazioni dei viaggi (12), scritte durante le visite effettuate dal-
lo stesso granduca, a pi riprese, allinterno delle comunit
componenti luniversale del Granducato.
Qui faremo riferimento proprio a una di queste relazioni, ossia
alla Relazione di S.A.R. del suo viaggio fatto nella Provincia
inferiore di Siena, nel maggio 1787 (13). In essa infatti sono
riportate anche alcuni dati socio-ambientali, che Leopoldo ha
ritenuto opportuno appuntarsi durante un suo passaggio in
Cinigiano.
Ecco come il granduca inizia la sua esposizione: Cinigiano
situato sopra di un poggio coltivato, erbato, con pascoli,
semente, vigne, ben situato, senza macchie, intorno per cir-
condato da alti monti con macchie, ma in lontananza. Si vede
di l il mare, Porrona, Civitella, Montenero, Monte Labrone e
Monticello. Il paese dunque tratteggiato come un luogo
piuttosto ameno tant che poche righe dopo il granduca
continua la sua dissertazione dicendo che Cinigiano luogo
di aria buona e sana, ben esposto e ventilato, ove nessuno va
a statare e tutti stanno sani ed coltivato e smacchiato intorno
con prati e ottime pasture. I terreni sono sani, ma magri e cre-
tosi, ottimi per per le pasture.
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Vengono ovviamente riportati anche quei dati che oggi po-
tremmo chiamare amministrativi, si rileva cio che Cinigiano
nel vicariato e cancelleria di Arcidosso e nella diocesi di
Montalcino, e, infine, che la comunit nel suo complesso ri-
sulta formata dalle comunit di Cinigiano, Cana, Monticello,
Sasso di Maremma, Colle Massari, i due Porrona Bandini e
Castiglioncello Bandini, i quali tutti uniti hanno Cinigiano in
mezzo.
Molto interessanti sono alcune note di carattere socio-eco-
nomico della popolazione e del territorio cinigianese. In par-
ticolare Leopoldo ci informa che Cinigiano fa 380 anime,
che ci ha sole tre case fuori dal paese e che gli abitanti
() hanno le loro semente intorno al paese nelle vallette e nel
piano lungo i fiumi , per concludere infine con un elogio della
tradizione olearia del nostro territorio, infatti il granduca affer-
ma che Cinigiano fa ottimo olio e molto, che una ripresa per
il paese (14) e forse questo uno dei motivi per i quali la
gente vi ha ottima cera e viva.
Come dicevamo, la concezione eminentemente paternalisti-
ca del ruolo sovrano, propria del Principe-Padre, non esi-
me Leopoldo dallastenersi nel mettere in evidenza i difetti
dei propri sudditi, ed anzi, spesso queste sono le parti dove
Leopoldo si dilungato di pi, parlando dei suoi soggiorni
nelle varie comunit granducali. Ovviamente la morale gian-
senista nella quale si era formato, lo porta a bacchettare
anche i cinigianesi di fine Settecento, sui quali, ad esempio,
non manca di rilevare che gli abitanti sono moltissimo portati
allosteria e a abusarne e spendervi tutti i loro danari. Tutta-
via nel complesso la popolazione descritta come laboriosa
bench piuttosto povera: la miglior casa del paese e la pi
comoda () la casa Baccani (). Gli altri tutti son povera
gente che lavorano colle loro braccia e campano su quello ed
il bestiame loro.
Vediamo ora come sono descritti i due edifici principali, luno
sede del potere temporale laltro di quello spirituale: il palazzo
pretorio e la chiesa prepositurale.
Sul primo scrive che vi a Cinigiano un palazzo pretorio ove
risiede il podest, buono, grande e sufficiente, uno dei migliori
della Maremma ma tenuto molto male e sudiciamente. An-
che in questo caso la severit non deve stupire. Leopoldo ha
sempre riposto estrema attenzione sullo stato di conservazio-
ne dei palazzi pubblici, individuando nella loro buona tenuta
tanto un essenziale dato di decoro del governo centrale (che
deve dare lesempio), quanto un carattere indispensabile al
buon andamento dellamministrazione pubblica; insomma
egli aveva ben compreso che in un ambiente sano e como-
do i funzionari granducali avrebbero potuto meglio servire il
pubblico (15). interessante a questo proposito notare come
nel periodo leopoldino il c.d. ornato dellarchitettura pubblica
sia stato ridotto al minimo essenziale per privilegiare, invece,
linvestimento di denaro pubblico nei miglioramenti strutturali
degli edifici civici.
Della chiesa, poi, il granduca ci offre una descrizione piutto-
sto particolareggiata, bench ancora tendente ad una certa
rigidit di giudizio: la sola chiesa che vi , la prepositura in
cima al paese, grande, vasta, sufficiente e comoda, con un
bellaltare, ma al solito tenuta sudiciamente, con troppi altari
ed impicci inutili ed umida. Il coro buono, la sagrestia pic-
cola ed poco provvista di arredi sacri, nonostante le richieste
fattene. di data di libera collazione ().
Nel proseguire, poi, aggiunge altri interessati particolari: alla
chiesa curata vi la canonica, ma al solito in pessimo sta-
to perch disabitata essendo il curato paesano e stando alla
casa sua, labbandona o appigiona a povera gente e cadono
in rovina e quando viene poi un prete non paesano non sa e
non trova dove alloggiare.
Infine si viene a trattare del problema del cimitero, questione
dalla quale possiamo ricavare altri interessanti dettagli :col
pretesto di non trovarsi terreno adatto si seguita a tumulare in
chiesa, quando accanto vi sarebbe una piazzetta con ottimo
terreno per il camposanto e inoltre vi una chiesa soppressa
fuori del paese che rovina affatto e sarebbe al caso, ma col
presto dellumido non si fa perch al solito non si vuol fare.
Come abbiamo detto Leopoldo era un attento osservatore,
tanto dei luoghi quanto del carattere delle persone (16). Ov-
viamente anche nella visita a Cinigiano non si mancato di
riportare una veloce descrizione delle principali autorit pae-
sane: Il podest un certo Alberti senese, () pare giovine
di talento ma di poco sapere e capacit con molta presun-
zione e aria. Ha (come subordinato) un messo () che non
sa n leggere n scrivere. (). (ed) ha sotto di s i seguenti
tribunali e paesi: Cana (), Monticello (), Sasso (), Mon-
tenero (), ove obbligato a fare le residenze ogni mese.
(Ma) non vi pu supplire attese le distanze (). (Distanze che
costituiscono) troppa fatica per un uomo e non vi pu resistere
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e non serve il pubblico, in specie linverno che le strade sono
impraticabili ed i fiumi non si possono passare. Vi va rimedia-
to con mettere un giusdicente a Monticello per badare l e a
Montenero, e il Sasso si pu di nuovo annettere alla podeste-
ria di Campagnatico da ristabilirsi come prima.
Anche questo passo emblematico del metodo di governo
leopoldino: il funzionario che per cause logistiche non serve
il pubblico in modo adeguato, era infatti una realt inconce-
pibile per un sovrano illuminato, a maggior ragione quando,
come in questo caso, gli impedimenti trovavano origine nella
Natura avversa.
Il granduca passa poi alla descrizione dei clericali, una de-
scrizione che, come al solito quando si tratta dei discepoli
della corte di Roma, piuttosto severa: vi un proposto
(della casa Baccani) che il curato. Il proposto Baccani cerca
in tutte le maniere pretesti per questuare, non vuol confessare
il sabato santo se non gli danno le uova, fa fare delle questue
per laltare, chiesa e compagnia di carit che ha montato ma
di cui non d discarico, non sapendosi dove eroga le elemosi-
ne. Vi anche un cappellano curato (che provvisto) con soli
scudi 30, che troppo poco e gli va cresciuto, non potendoci
vivere e pare un ladro strappato: va aumentato fino in scudi 80
(in modo) che faccia anche da maestro di scuola.
Stiamo toccando un altro punto molto caro alla politica leo-
poldina, ossia quello delleducazione del popolo come fon-
damentale strumento di emancipazione sociale e culturale.
In particolare, in questo caso, visto che in Cinigiano vi un
cerusico ma non il maestro di scuola, Leopoldo dispone che
tale funzione debba essere svolta dal cappellano. Tuttavia il
quadro complessivo che in proposito viene tratteggiato non
dei pi fiduciosi: il proposto ed cappellano disinuti fra di
loro non istruiscono il popolo, non fanno dottrina cristiana n
assistono il popolo, uno contro laltro e litigano anche in chie-
sa, essendo ignoranti e cattivi tutti e due e fanno poco. Si
noti qui semplicemente che questo tema dei chierici, i quali
non si adoperano adeguatamente per redimere dalle tenebre
dellignoranza morale e civile, un leitmotiv molto ricorrente
nelle Relazioni e negli scritti leopoldini in generale.
Ma la mancanza di istruzione morale non sembra essere
lunica problematica che ha colto lattenzione di Leopoldo. Al-
cune righe addietro abbiamo visto come sostanzialmente la
realt cinigianese venga tratteggiata come piuttosto felice in
merito alla salubrit dellaria, tuttavia anche per la nostra co-
munit il Principe non pu far a meno di rilevare una situazio-
ne difficile piuttosto comune per la Toscana e soprattutto per
la Provincia inferiore, ossia il male della popolazione che la
gente va a lavorare nella Grossetana e li prende le malattie.
Iniziamo cos ad avere il quadro delle principali criticit che
tormentavano Cinigiano sul finire del secolo XVIII: assenza
di istruzione della popolazione, rischi malarici dovuti ai lavori
nella Maremma grossetana e, infine, il problema dellapprov-
vigionamento idrico. A questultimo proposito Leopoldo ci
informa che il paese a quel tempo poteva attingere acqua da
tre fonti e da una cisterna. In particolare sappiamo che due
fonti () lontane dal paese sono di acque cattive e che vi
sotto il paese unaltra fonte nuova che buona ma ha poca
acqua. Fondamentale quindi si rivela la conservazione delle
acque della cisterna nel mezzo al paese che stata rifatta
da pochi anni nuova con tutti i canali ed di acqua ottima ma
non si conserva bastantemente in quanto spesso lestate
() se ne servono per troppi usi e bucati etc.. Per rimediare a
tale inconveniente il Granduca rammenta cos al successore
che per la conservazione delle cisterne andrebbe fissato che
dove sono messi si invigilino collo stipendio di 3 paoli il mese
perch nessuno si serva dellacqua delle cisterne altro che
per bere.
Cos si conclude questa breve ma interessante descrizione
del paese e della popolazione di Cinigiano sul finire degli anni
Ottanta del Settecento.
Pietro Leopoldo morir da imperatore nel 1792, poche set-
timane prima che i Giacobini prendessero il potere nella
Francia della sorella Maria Antonietta. La Storia aveva evi-
dentemente voltato pagina, ma forse a Cinigiano, ancora
per un po, si sarebbe continuato a pensare a quel Principe
sinceramente interessato a dare maggiore utilit e forza alle
comunit (17).
NOTE:
1- Il nuovo casato, nato dalla unione di Francesco Stefano di Lorena e Maria Teresa
dAsburgo, aveva ottenuto il diritto di regnare sulla Toscana in seguito agli accordi
preliminari (1735) del Trattato di Vienna (1738), con il quale si pose fine alla Guerra
di Successione Polacca. Ovviamente lImpero (ancora Sacro e Romano) era uni-
camente interessato a fare del vecchio dominio mediceo una propria provincia (si
consideri in proposito che Francesco Stefano, di fatto, non sedette mai sul trono di
Palazzo Pitti, preferendo delegare le mansioni di governo ad un Consiglio di Reggen-
za.Emblematico di questo distacco nei confronti della Toscana il fatto che egli non
volle neanche adottarne lordine dinastico: si sarebbe dovuto chiamare Francesco
II, ma prefer restare Francesco III, come sarebbe stato nel Ducato della Lorena)
pertanto fu solo grazie alle pressioni dei Borbone che il Granducato riusc a rimanere
uno Stato indipendente, seppur sempre legato alla corte di Vienna per mezzo di un
obbediente rapporto di sudditanza. Una soggezione, questa, durata quasi trenta
anni, ossia fino allagosto del 1765, quando Francesco Stefano spir improvvisamen-
te, pochi giorni dopo la celebrazione delle nozze tra Leopoldo e linfanta di Spagna,
Maria Luisa, quinta figlia di Carlo III. La morte dellImperatore comport limmediata
applicazione dellistituto della secondogenitura (che, vista la prematura scomparsa
del fratello Carlo Giuseppe, veniva direttamente ad interessare Leopoldo, il quale
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altrimenti sarebbe stato il terzo della linea di successione) e cos la mattina del 13 set-
tembre 1765 il Nono Granduca di Toscana e la consorte poterono fare il loro ingresso
in Firenze, festosamente acclamati nel generale entusiasmo di una citt che, grazie a
loro, si sent finalmente riappropriata del proprio rango di capitale.
2 - Sotto laspetto istituzionale il periodo leopoldino si caratterizzato per numerosi
ed interessanti spunti costituzionali volti chiaramente verso lepoca contemporanea.
Si pensi alla separazione tra Conto Regio e Conto della Corona con al quale si pose
di fatto fine allo Stato patrimoniale mediceo ed alla conseguente pubblicazione del
bilancio dello Stato.
3 - I. Montanelli, R. Gervaso, LItalia del Settecento, Rizzoli, Milano, 1971, p. 320.
4 - Per tutto questo breve scritto mi riferir a Leopoldo come lautore anche materiale,
oltre che ideale delle Relazioni. Tuttavia quelle pervenute a noi (in specie le relazioni
dei viaggi) non sono le carte che quotidianamente egli, con tutta probabilit, era solito
appuntarsi, in quanto si tratta delle compie di queste ultime, redatte (non si esclude
sotto dettatura) dai suoi segretari particolari Humbourg, de Rasse e Wasseige. In par-
ticolare, sino alla met degli anni 70 si distingue la grafia di Jean vangeliste Hum-
bourg e, dopo la morte di questi, quella di Alessandro Pontenani. Per approfondire
v. O. Gori, Larchivio di Pietro Leopoldo a Praga, Fra Toscana e Boemia. Larchivio di
Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena nellArchivio nazionale di Praga. Inventario., a cura
di O. Gori, D. Toccafondi, Ministero dei Beni e delle Attivit Culturali e del Turismo -
Direzione Generale per gli Archivi, Roma, 2013, pp. XXXII-XXXIV.
5 - LArchivio della Casa di Lorena presso lArchivio di Stato di Praga, in Rassegna
storica toscana, IX, (1963), pp. 197-202.
6 - Citt nella quale si trova dal 1859 in seguito allabdicazione di Leopoldo II, ultimo
granduca regnante de facto. Per un dettagliato resoconto delle vicissitudini storiogra-
fiche che hanno portato tale Archivio ad entrare a far parte del patrimonio nazionale
ceco e per molti dettagli sulle tappe del trasferimento da Firenze a Praga delle carte
qui in esame, si rimanda a Fra Toscana e Boemia. Larchivio di Pietro Leopoldo di
Asburgo Lorena nellArchivio nazionale di Praga. Inventario., a cura di O. Gori, D. Toc-
cafondi, cit.
7 - A questo proposito, bisogna subito puntualizzare che non tutte le carte facenti
parte della Segreteria particolare di Leopoldo oggi si trovano a Praga. Infatti, tale fondo
deve essere completato ed integrato con la documentazione conservata allArchivio
di Stato di Firenze (In particolare gli inventari n. 69 e n. 79 del fondo Segreteria di
Gabinetto) e con quella presente a Vienna (Haus-, Hof- und Staatsarchiv, soprattutto i
fondi Sammelbnde e Familienakten dellHabsburgisch-Lothringische Hausarchive).
8 - Tale sezione oltre alle Relazioni sul Governo della Toscana, contiene anche: map-
pe e piante, spesso a colori di luoghi, borghi e citt visitati da Leopoldo nelle sue pe-
regrinazioni di governo per il Granducato; altri disegni, alcuni a sanguigna, rappresen-
tanti vedute o particolari (ad esempio dettagli botanici); vari documenti allegati, come
relazioni di funzionari, note, suppliche, tabelle statistiche di varia natura (economica,
giuridica, demografica etc.); un esemplare del Progetto di costituzione per la Tosca-
na; una relazione sullorigine di Casa Medici ed una intitolata Notizie sul governo de
Principi della Casa Medici redatta dallo stesso Leopoldo; un album delle Piante dei
condotti delle ville e dei giardini granducali; la Pregevolissima relazione istorica, fisica
e politica della Toscana di Raimondo Cocchi del 1766; la Relazione della visita allUf-
fizio deFossi di Pisa di Pompeo Neri del 1743; chiudono infine questo ampio nucleo
archivistico due esemplari a stampa dellopera Governo della Toscana sotto il regno
di S.M. il re Leopoldo II, un vero e proprio rendiconto del venticinquennio leopoldino
fatto stampare per il pubblico nel 1790 allatto di passare sul trono imperiale. O. Gori,
Larchivio di Pietro Leopoldo a Praga, cit., pp. XXXIII-XLIII.
9 - Lo stesso Salvestrini ha selezionato le carte da destinare alla stampa, nello spe-
cifico sono state pubblicate 39 filze. Per avere unidea della mole fisica delle carte
granducali di cui stiamo parlando, si consideri che i tomi costituenti la Segreteria par-
ticolare di Pietro Leopoldo erano conservati in armadi che occupavano addirittura
sei stanze nei mezzanini superiori di Palazzo Pitti, stanze collegate direttamente agli
appartamenti del granduca (O. Gori, Larchivio di Pietro Leopoldo a Praga, cit., p.
XXVI) e che seguivano questi a Pisa nei mesi invernali e nella Villa di Poggio Imperiale
durante la stagione estiva (O. Gori, Progettualit politica e apparati amministrativi nelle
Relazioni di Pietro Leopoldo del 1773, in: Relazione dei dipartimenti e degli impiegati
(1773), a cura di O. Gori, Leo S. Olschki Editore, Firenze, 2011, pp. 22-23).
10 - Doveroso, a questo proposito, ricordare che stralci delle Relazioni sul Governo
della Toscana, erano gi stati pubblicati nel 1968, allinterno della celebre opera di A.
Wandruszka, Pietro Leopoldo, un grande riformatore, Vallecchi Editore, Firenze, 1968.
11 - Bella ed efficace espressione utilizzata da Orsola Gori a proposito di un altro
scritto del granduca, la Relazione dei dipartimenti e degli impiegati (1773). O. Gori,
Progettualit politica e apparati amministrativi nelle Relazioni di Pietro Leopoldo del
1773, cit., p. 312.
12 - Il viaggio di ricognizione e controllo nelle varie provincie granducali era una carat-
tere indispensabile della sensibilit che stava alla base del buon governo leopoldino,
il quale non poteva prescindere da unattiva presenza del Principe sul territorio.
13 - Salvo le eccezioni specificatamente indicate, tutte le citazioni che seguono sono
riprese da Relazioni sul Governo della Toscana, a cura di A. Salvestrini, Leo S. Olschki
Editore, Firenze, 1974, vol. III, pp. 587-590.
14 - A mio modo di vedere, tuttavia, qui il termine olio potrebbe essere inteso in sen-
so lato, quantomeno ricomprendente anche il vino, visto che la frase appena citata
riportata allinterno di un discorso che ha come oggetto gli abusi di osteria della
popolazione.
15 - Si consideri, in merito, come, ancora negli anni leopoldini, si sia tentato di supera-
re la divisione cetuale, tipica dellAncien rgime, per avviare la fondazione di una ben
composta societ che avrebbe dovuto interloquire direttamente con il granduca. A
questo proposito sembra lecito individuare nella politica di Pietro Leopoldo il primo
germe di quella opinione pubblica che durante la Restaurazione andr a prendere
definitivo corpo nei circoli e nei club intellettuali e culturali.
16 - E questo un aspetto centrale per Pietro Leopoldo. In tutte le sue carte, infatti,
possibile trovare dei veri e propri profili psicologici e caratteriali di numerose perso-
nalit con le quali aveva avuto modo di entrare in contatto: da ragguardevoli ospiti di
passaggio in Toscana, ai familiari, ai funzionari amministrativi, i quali avrebbero dovuto
informare le proprie mansioni a quel dovere di onest che trovava nel Principe la sua
massima manifestazione.
17 - Relazioni sul Governo della Toscana, cit., vol. I, p. 282.
StaZiONE Di SERViZiO LEONi CaRLO
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