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4 / 2 0 0 7 - O R G A N O D I S TA M PA D E I P E R I T I I N D U S T R I A L I E D E I P E R I T I I N D U S T R I A L I L A U R E AT I - A N N O 6 9 - L U G L I O / A G O S T O 2 0 0 7
DIREZIONE e REDAZIONE: VIA DEL CARROCCIO 6 - 20123 MILANO (TASSA PAGATA PER I.P.)
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speciale energia
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S U P P L E M E N T O A L L A R I V I S TA I L P E R I T O I N D U S T R I A L E N . 4 / 2 0 0 7
O R G A N O D I S TA M PA D E I P E R I T I I N D U S T R I A L I E D E I P E R I T I I N D U S T R I A L I L A U R E AT I
ANNO 69 - LUGLIO/AGOSTO 2007
Direttore Responsabile:
Sergio Colombo
Vicedirettore:
Massimo Gamba
Coordinamento redazione:
Adriana Aceto
Redazione:
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Comitato di direzione:
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Giuseppe Bearzi, Fulvio Benussi, Federico Bernardi, Giampietro Bertani,
Valerio Bignami, Franco Boffelli, Fabio Bonalumi, Enzo Brosch,
Gianfranco Brusasca, Luciano Di Donato, Francesco Gallo,
Vincenzo Matera, Roberto Merighi, Piero Merluzzi, Costantino Parlani,
Rossella Pol, Roberto Ponzini, Roberta Rigolio, Angelo Verderio
Indirizzi Internet:
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ISSN 003154-35
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Sommario
Energia: dalle parole ai fatti di Sergio Colombo PAGINA 2
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Energia:
dalle parole ai fatti
di Sergio Colombo
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Claudio Crudo approfondisce il tema delle sonde geotermiche abbinate alle pompe di
calore, descrivendo i vantaggi di questa tecnologia.
Per utilizzare il calore di scarto prodotto non solo dalle centrali termoelettriche ma anche
dagli inceneritori e da alcuni cicli industriali, si sta diffondendo in Europa (Italia compre-
sa) il teleriscaldamento urbano abbinato anche alla cogenerazione; l’articolo di Massimo
Gozzi compie un’analisi di questo fenomeno presentando interessanti dati statistici.
Passando dalle energie tradizionali a quelle rinnovabili, Alberto Pietra e Francesco
Fontana illustrano qual è il vero significato di energia rinnovabile e introducono il tema
dello sfruttamento della radiazione solare per produrre calore.
Sempre in tema di energia solare, Massimo Gamba svela tutti i “segreti” per produrre
energia elettrica con gli impianti fotovoltaici e presenta una dettagliata analisi dell’ener-
gia ottenibile, dei costi d’installazione e del relativo rapporto costo/beneficio.
Il risparmio energetico nell’edilizia si ottiene anche coibentando in modo adeguato l’invo-
lucro dell’edificio; su questo argomento Claudia Chiti illustra i sistemi di costruzione “a
secco” che dovrebbero in futuro sostituire gli attuali, antiquati, sistemi costruttivi.
Franco Soma e il sottoscritto illustrano alcuni aspetti particolari della certificazione ener-
getica nell’edilizia mettendone in luce qualche non irrilevante stortura presente nella
vigente legislazione che è ancora però in via di completamento.
Un esempio di costruzioni a basso consumo energetico ci viene fornito da Attilio Carotti
che analizza alcune esperienze fatte nel Nord Europa.
Giovanni Raimondini si sofferma, in particolare, sui rendimenti evidenziando, attraverso
una “cronistoria” legislativa, le palesi incoerenze che rischiano di vanificare alcuni aspet-
ti della certificazione energetica.
La termografia, come spiega David Savoia, può risultare un utilissimo strumento per
valutare le dispersioni di calore negli edifici.
Il risparmio energetico non si ottiene ovviamente solo nel settore termico ma anche in
quello elettrico: Roberto Borgonovo, attraverso l’esposizione di un caso concreto, ne dà
ampia dimostrazione.
I temi trattati in questo numero speciale non esauriscono il vasto campo delle energie
rinnovabili e alternative. Tra queste non sono state analizzate, ad esempio, l’eolica, le
biomasse, l’idrogeno e tante altre.
Il tempo e lo spazio con ci consentono, per ora, di fare un excursus esaustivo.
Ma non mancheremo di riprenderli su uno dei prossimi numeri della Rivista.
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Speciale energia
di Berardino Cantalini
Era il 1972. E anche allora eravamo pieni di problemi. Ma l’energia non sembrava proprio
un nostro problema. O almeno questa era l’opinione di tutti. Tutti salvo Aurelio Peccei, un
importante manager dell’Italia del dopoguerra che aveva dato da poco vita al Club di
Roma. Era un’associazione internazionale di scienziati, economisti, uomini d'affari, politi-
ci, che si pose l’obiettivo di agire da catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i
principali problemi che l'umanità sarebbe stata chiamata ad affrontare e ricercando solu-
zioni alternative nei diversi scenari possibili.
Proprio quell’anno conquistò l'attenzione dell'opinione pubblica con il suo “Rapporto sui
limiti dello sviluppo”, il quale prediceva che la crescita economica non sarebbe potuta
continuare all’infinito a causa della limitata disponibilità di risorse naturali, soprattutto il
petrolio. E la crisi petrolifera del 1973 fu la prima conferma che qualcosa non quadrava
con l’ottimismo allora imperante.
Oggi che l’energia rappresenta “il problema dei problemi” mi sembrava giusto ricordare un
grande italiano, tra i primi nel mondo a capire che la questione energetica è quella decisi-
va per il futuro dell’umanità.
Ma non è sufficiente parlarne e discuterne per trovare la soluzione. Anche perché è molto
probabile che “la soluzione” non esista. Esistono invece “molte soluzioni”: parziali, perfet-
tibili, limitate nei loro effetti, ma tutte ugualmente in grado di dare il loro contributo al
risparmio energetico.
E proprio di tutte queste soluzioni si è voluto occupare “Il Perito Industriale” con la pubbli-
cazione di un supplemento interamente dedicato a quello che si fa e, soprattutto, a quel-
lo che si può fare per ridurre i consumi di energia.
Sono nostri colleghi quelli che con grande competenza e con una non comune capacità
espositiva ci offrono un quadro razionale dei principali fronti sui quali stiamo combatten-
do la nostra guerra. E lo fanno senza i toni apocalittici, con i quali - quasi come un rifles-
so condizionato - l’intero mondo dell’informazione spesso colora ogni notizia sull’argo-
mento.
Perché è chiaro che quando sai affrontare un problema, la paura smette di esistere. E resta
la voglia di fare bene il proprio lavoro. Per sé e per gli altri. Così lavorano i Periti Industriali.
Né più, né meno di un altro grande italiano ricordato in principio di questo articolo.
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Per l’Italia “il dovere” di modificare le proprie Include la costruzione delle cisterne o dei rigas-
scelte energetiche giunge, oltre che da una sificatori (depurazione, disidratazione, raffred-
Direttiva Europea che recepisce il Protocollo di damento, condensazione, stoccaggio), compre-
Kyoto, anche dall’esigenza di ridurre l’uso delle si i contenitori locali distribuiti in modo capillare
fonti tradizionali (petrolio e metano) sulle strade e nei centri urbani anche più piccoli.
Comprende la penetrazione ramificata verso i
Qualsiasi scelta energetica deve necessaria- punti d’utilizzo, realizzata mediante mezzi in
mente affrontare, nel bene o nel male, almeno circolazione sulle strade, tralicci ed altre con-
tre grandi questioni fondamentali: la produzio- dotte disseminate su montagne, valli e campa-
ne, il trasporto, l’impiego. Ognuna di queste gne. Inoltre si deve tenere conto degli ormai ri-
comporta attività, problemi, valori, contenuti e correnti naufragi e collisioni di veicoli da tra-
costi. sporto (con i danni di varia natura che ne deri-
vano), e dei prelievi illegali nel passaggio delle
La produzione di energia condotte attraverso le diverse nazioni.
La produzione deve tenere conto non solo degli Include infine l’impatto ambientale ed i danni al-
aspetti di studio, progettazione, costruzione l’agricoltura, al turismo, alla salute che queste
delle strutture ed infrastrutture, estrazione, raf- attività comportano, i non infrequenti scoppi,
finazione, controllo, ma anche dell’impatto am- fughe, esplosioni, perdite inquinanti ed altro an-
bientale per l’atmosfera, il clima, le acque e i ter- cora.
reni.
Deve considerare le ripercussioni politiche, eco- L’impiego dell’energia
nomiche e sociali sulle nazioni dalle quali questi L’impiego interessa la distribuzione per i diversi
beni sono prelevati e la conseguente messa a ri- usi, lo stoccaggio localizzato con le sue struttu-
schio di strutture, infrastrutture, uomini e mez- re, ma anche e soprattutto le spese d’impianto,
zi. Deve valutare le guerre civili tra nazioni che di collaudo, di gestione e di manutenzione.
si possono innescare, le speculazioni di Borsa e L’impiego non può limitarsi alla o alle fonti ener-
di Mercato, il magazzinaggio delle scorie inqui- getiche, ma coinvolge anche l’isolamento termi-
nanti e tutto ciò che resterà nell’area sfruttata, co degli edifici, il modo più o meno ecososteni-
quando le risorse si saranno esaurite. bile, energeticamente efficiente ed efficace di
costruirli o ristrutturarli.
Il trasporto dell’energia In base alle disposizioni del Protocollo di Kyoto
Il trasporto comprende problemi molto diversi: l’impiego dovrebbe essere funzionale e mirato
dalla strutturazione e dall’organizzazione dei alle fonti non inquinanti, soprattutto quelle di-
porti di partenza e d’arrivo, alla costruzione del- sponibili in loco; dovrebbe essere orientato a
le condotte o delle navi specializzate per il tra- scegliere con oculatezza i materiali costruttivi,
sporto delle risorse energetiche. considerando costi, conseguenze ed inquina-
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certificati e ne sono stati venduti circa 13 butrici di gas naturale con più di pianti d’illuminazione pubblica per un
milioni a soggetti interessati ad attesta- 100.000 clienti finali entro il 2009. 27%; razionalizzando i sistemi di genera-
re la provenienza da fonte rinnovabile Se vogliono riuscire in questo intento zione e distribuzione di vettori energetici
dell’energia elettrica da loro acquistata. senza incorrere in sanzioni, essi dovran- (come la decompressione del gas, la co-
L’ente che rilascia i RECS in Italia è sem- no raggiungere, ogni anno a partire dal generazione, il teleriscaldamento) per un
pre il GSE. 2006, un traguardo obbligatorio di ri- 21%; riducendo i consumi elettrici nel
sparmio energetico, attuando interventi settore civile (illuminazione, scalda-ac-
I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza presso gli utenti finali. qua elettrici, piccoli sistemi fotovoltaici,
Energetica Questi interventi di risparmio energetico elettrodomestici, pompe di calore e si-
I Certificati Bianchi, altrimenti detti Titoli possono essere realizzati dai loro distri- stemi di condizionamento) per un 33%;
di Efficienza Energetica (TEE), sono butori a beneficio dei consumatori finali, diminuendo i consumi per il riscalda-
emessi da GME a favore dei distributori ma ove i distributori non riuscissero a mento nell’edilizia civile e terziaria (cal-
d’energia elettrica e gas, al fine di certifi- raggiungere i traguardi loro assegnati, daie e scaldacqua ad alta efficienza, iso-
care la riduzione dei consumi conseguita sono obbligati - per non essere sanziona- lamenti termici degli edifici, solare termi-
attraverso misure e progetti di risparmio ti dall’Autorità - ad acquistare altrove dei co per la produzione d’acqua calda di
energetico, volti all’incremento dell’effi- TEE che comprovino i risparmi raggiunti consumo) per un 14%; eseguendo inter-
cienza. da altri distributori o da società di servizi venti di varia natura nel settore indu-
Ogni anno l’Autorità per l’Energia Elettri- energetici accreditate dall’AEEG. striale (motori ad alta efficienza, installa-
ca ed il Gas (AEEG) deve definire gli zione d’inverter e gestione calore) per un
obiettivi di risparmio energetico per i di- I risultati AEEG del 2005 e del 2006 5%.
stributori d’energia elettrica e di gas na- Nel 2005 l’obiettivo imposto dall’AEEG ai I soggetti che volessero accreditarsi co-
turale, in attuazione dei Decreti Ministe- grandi distributori prevedeva un rispar- me “società di servizi energetici ” visiti-
riali del 20 luglio 2004. Con i decreti rela- mio energetico di circa 156.000 tep. no il sito web e consultino il capitolo 2
tivi è stato introdotto il meccanismo dei Secondo quanto pubblicato, AEEG ha ri- delle “Linee guida per la preparazione,
TEE (vedere www.autorita.energia.it). cevuto finora circa 350 richieste di verifi- esecuzione e valutazione dei progetti di
I mercati dei Certificati Verdi e dei Titoli di ca e di certificazione di risparmi, conse- cui all’art. 5, comma 1, dei Decreti Mini-
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Efficienza Energetica (ciascun titolo vale guiti attraverso circa 1.000 interventi di steriali 24 aprile 2001 e per la definizio-
una tonnellata equivalente petrolio, tep) miglioramento dell’efficienza energetica ne dei criteri e delle modalità per il rila-
sono stati concepiti per consentire la ne- realizzati presso i consumatori finali. scio dei titoli di efficienza energetica”.
goziazione di questi titoli tra chi deve ac- La metà degli interventi è stata compiuta
quistarne sul mercato per ottemperare da distributori d’energia elettrica e di gas I certificati Blu
all’obbligo in quanto non ha raggiunto i naturale, generalmente con la collabora- I Certificati Blu, figli del Protocollo di Kyo-
propri obiettivi e chi, avendoli superati, zione di soggetti terzi (produttori d’appa- to, si propongono infine di contenere le
può ricavare un vantaggio economico recchiature e impianti, professionisti, in- emissioni di CO2 in atmosfera, ma non
dalla cessione dei titoli in eccesso. stallatori, società di servizi, ecc.). sono state ancora fissate le modalità per
L’altra metà delle richieste è stata pre- applicarli.
Gli obiettivi AEEG per il 2006 e il 2007 sentata da società operanti nel settore Siamo fermi alla Delibera del CIPE del
Per il 2006 AEEG ha fissato per le grandi dei servizi energetici. La verifica finale di 19/12/2002, che ha approvato il piano
imprese distributrici un obiettivo globale conseguimento degli obiettivi 2006 av- d’azione nazionale per la riduzione delle
pari ad oltre 311.000 tonnellate equiva- verrà con la certificazione, da parte del- emissioni dei gas serra e l’aumento del
lenti petrolio (tep): il 62% di tale rispar- l’AEEG, anche dei progetti (sempre di loro assorbimento, redatto dal Ministero
mio - pari a circa 190.000 tep - dovrà es- competenza 2006) in corso di presenta- dell’Ambiente; nulla di più.
sere ottenuto dai distributori d’energia zione, entro il primo semestre 2007; tut- Questo piano riporta, per i diversi settori
elettrica; il restante 38% - pari a 120.000 tavia si può rilevare che, sulla base dei ri- industriali (termoelettrico, manifatturie-
tep - dai distributori di gas naturale. sparmi certificati fino alla fine del 2006 ro e costruzioni, trasporti, civile, agricol-
Per il 2007 l’obiettivo globale fissato da (344.000 tep), l’obiettivo globale dell’an- tura, ecc), scenari d’emissione di CO2
AEEG per le grandi imprese distributrici no scorso risulta superato. tendenziale e di riferimento al 2010.
ammonta a oltre 633.000 tep: il 61% di Per il settore termoelettrico il piano asse-
tale risaparmio - circa 385.000 tep - do- Alcuni dati AEEG gnava un livello d’emissione minima pari
vrà essere ottenuto dai distributori sul risparmio energetico a 124,1 milioni di tonnellate (t) di CO2
d’energia elettrica; il restante 39% - circa Nel mese di ottobre 2006 l’AEEG ha pub- equivalente.
248.000 tep - dai distributori di gas natu- blicato il “Primo rapporto annuale sul Rispetto al 1990 in cui le emissioni di
rale. meccanismo dei titoli di efficienza ener- gas serra del settore termoelettrico era-
L’obiettivo d’incrementare l’efficienza getica”, aggiornato al 31 maggio 2006. no pari a 124,9 milioni di t di CO2 equiva-
energetica di 2,9 milioni di tep l’anno do- Da esso apprendiamo che i risparmi si-
vrà essere ottenuto dai distributori nora certificati sono stati conseguiti mi- (1) Nel novembre 2004 l’AEEG ha adeguato il contenuto
d’energia elettrica e dalle imprese distri- gliorando l’efficienza energetica degli im- delle linee guida ai nuovi Decreti Ministeriali 20 luglio 2004.
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lente, la Delibera CIPE impone al settore, provocando e, dall’altro, l’Unione Europea Conseguenze sull’innovazione
sostanzialmente, una stabilizzazione a spingere lo Stato Italiano verso l’effi- tecnologica
delle proprie emissioni. cienza energetica e l’uso delle energie Merita a questo punto rilevare che gli ef-
Nell’attesa che siano definite per le sin- non inquinanti. fetti positivi degli interventi mirati a mi-
gole imprese le quote di ripartizione de- Se gli obiettivi stabiliti dai decreti mini- gliorare l’efficienza ed il risparmio nel-
gli obiettivi settoriali di riduzione della steriali per il periodo 2005-2009 saran- l’utilizzo dell’energia, sono duraturi, in-
CO2, Enel intende perseguire gli impegni no raggiunti ogni anno, la riduzione dei novatori nel campo delle tecnologie che
di contenimento delle emissioni median- consumi d’energia primaria nell’ultimo li riguardano, spesso permanenti.
te l’incremento dell’efficienza energetica anno sarà, come abbiamo visto, di 2,9 Come dimostrano le esperienze finora
nel campo della generazione, l’aumento milioni di tep. Nello stesso periodo la ri- raccolte, si tratta d’interventi soprattut-
della produzione d’elettricità da fonti rin- duzione dei consumi del gas naturale sa- to impiantistici piccoli, medi o grandi,
novabili; ed il miglioramento dell’efficien- rà 3,3 miliardi di m3 e quella dei consumi che possono essere realizzati sia da
za energetica negli usi finali dell’energia elettrici di 14 TWh. ESCo (Energy Service Company) sia da
elettrica e del gas. Il contenimento dei consumi a tutto cam- imprese guidate da periti industriali in
po comporterà non solo una riduzione un ampio spettro d’applicazioni.
L’efficienza energetica dei consumi di picco, ma contribuirà an- C’è largo spazio quindi per i nostri letto-
L’efficienza energetica in ambito civile che a ridurre le emissioni inquinanti in ri, soprattutto per i più preparati nel
ed industriale è oggi una delle priorità atmosfera, in funzione ovviamente della campo dell’energie non inquinanti e nel
della politica comunitaria e nazionale qualità degli interventi che saranno rea- dimensionamento e nel calcolo di siste-
che richiede l’introduzione di nuove tec- lizzati. Le previsioni indicano una ridu- mi impiantistici efficienti ed efficaci.
nologie in grado di ridurre i consumi zione media delle sole emissioni d’ani- Uno spazio da occupare al più presto
d’energia elettrica, gas ed altre fonti in- dride carbonica pari a 7-8 milioni di ton- nell’interesse non solo personale, ma
quinanti. nellate di CO2. soprattutto della collettività.
Nel “Libro verde sull’efficienza energeti- A questi benefici si aggiungono quelli
ca: fare di più con meno”, pubblicato nel economici generati dal contenimento dei Per maggiori informazioni:
giugno del 2005, l’Unione Europea ha sti- costi energetici a parità di servizio ener- http://www.autorita.energia.it/ee/
mato che il ricorso a tecnologie più effi- getico prodotto. seminario_051115.pdf
cienti può consentire un risparmio ener-
getico del 20% rispetto ai consumi attua- ESCo: un approccio innovativo
li, che sono pari ad un risparmio econo-
mico di circa 60 miliardi di euro l’anno a Dopo le esperienze positive prima negli progetto esecutivo; il reperimento dei ca-
Usa e poi in Europa, sono apparse anche pitali per l’investimento; la realizzazione
livello dell’UE.
in Italia le ESCo (Energy Service Compa- dei lavori; ed infine la gestione e la manu-
Tutti questi euro corrispondono ad un ri- ny). Queste imprese effettuano ristruttu- tenzione degli impianti per tutto il periodo
sparmio tra i 200 e i 1000 € l’anno per razioni, il cui scopo è di aumentare l’effi- concordato.
una famiglia media. cienza energetica attraverso la diminuzio- I contratti ESCo possono essere stipulati
Il risparmio energetico è ormai diventato ne del consumo di energia primaria a pari- esclusivamente in caso di ristrutturazione
una misura indispensabile per ridurre la tà di servizi finali: si riducono le emissioni di edifici ed impianti già esistenti, in quan-
dipendenza dalle fonti energetiche inqui- di anidride carbonica, ma soprattutto le to solo per questi si possono conoscere i
nanti come il petrolio per il quale la do- spese per i combustibili. dati precedenti dei consumi d’energia ter-
manda - a prezzi inferiori a 60 dollari il I risparmi economici che ne conseguono mica ed elettrica.
barile - ha già superato l’offerta; ma an- vanno a vantaggio della ESCo, che li impie- La media dei costi sostenuti nelle ultime
che dalle importazioni d’energia dal- gherà per ammortizzare i costi d’investi- tre stagioni costituisce, infatti, la base di
mento. Gli investimenti, infatti, sono a loro calcolo sulla quale è possibile stabilire i
l’Estero, che in l’Italia raggiungono il 14%.
carico, mentre il Committente continuerà tempi di rientro dagli investimenti, ove gli
Il miglioramento dell’efficienza energeti- a pagare - per un numero di anni valutato interventi riguardano l’impianto di produ-
ca consente inoltre di contrastare effica- in fase di definizione del contratto - gli zione energetica (termica ed elettrica),
cemente i cambiamenti climatici, favo- stessi costi energetici che aveva prima quello di distribuzione dell’energia termica,
rendo l’attuazione degli obiettivi fissati dell’intervento di ristrutturazione. la coibentazione dell’edificio, l’illuminazio-
dal Protocollo di Kyoto e da altre misure I risparmi economici di quegli anni saran- ne ed i sistemi automatizzati d’accensione
ancora più rilevanti che presto saranno no dunque incassati dalla ESCo che potrà e spegnimento delle apparecchiature elet-
necessariamente adottate. in questo modo rientrare dalle spese so- triche.
Più che gli esperti, i docenti, l’Enea, l’Eni, stenute, guadagnandoci. A controllare l’operato delle centrali, delle
l’Enel, l’Italgas, i tanti e troppi venditori di L’intervento si svolge in cinque fasi: un’ap- imprese e delle ESCo c’è la certificazione
parole, sono stati da un lato i cittadini profondita diagnosi energetica per indivi- EMAS (Eco-Management and Audit Sche-
duare sprechi, inefficienze ed usi impropri, ma), una normativa volontaria abbastanza
consapevoli, preoccupati dall’aumento
in funzione della quale si ricavano gli ele- severa, che tra l’altro prevede la dichiara-
del prezzo del “barile”, dall’insicurezza menti per predisporre il progetto degli in- zione annuale obbligatoria delle prestazio-
degli approvvigionamenti, dai danni apo- terventi da realizzare; la definizione del ni ambientali del sito.
calittici che le fonti inquinanti stanno
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education
IN AUTOMATION
Lo stretto legame tra industria e mondo della scuola, che in Siemens Automa-
tion and Drives (A&D) ha già una lunga tradizione, è stato ufficializzato e raffor-
zato con la nascita di "Siemens Automation Cooperates with Education" (SCE).
s
Una specifica attività rivolta ai settori della ricerca, della didattica e della forma-
zione, che, con l'obiettivo di lavorare con coloro che ne sono i suoi protagonisti,
è in grado di offrire prodotti tecnologici innovativi nella tecnica di automazione,
soluzioni orientate alle specifiche necessità formative e servizi per l'aggiorna-
mento ed il supporto dei docenti. Maggiori informazioni:
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Le centrali termoelettriche
tra presente e futuro
di Costantino Parlani
Dagli anni ‘60, non essendo più possibile incre- (gas naturale). Secondo il tipo di combustibile
mentare la potenza idroelettrica disponibile, si è usato variano le caratteristiche delle apparec-
registrato un considerevole aumento delle in- chiature destinate al suo trattamento.
stallazioni termoelettriche che ad oggi fornisco- Vi è poi un altro tipo di combustibile, le biomas-
no in Italia il maggior contributo d’energia elet- se, che in questi ultimi anni ha trovato posto
trica, pari a circa l’85% nelle centrali termoelettriche convenzionali con
bassi costi d’investimento migliorando anche il
rendimento elettrico del sistema.
L’utilizzo delle centrali termoelettriche nel no-
stro Paese è cresciuto contemporaneamente al- Olio combustibile
l’aumento della richiesta d’energia elettrica de- E’ accumulato in una serie di serbatoi la cui ca-
terminata dallo sviluppo industriale. pacità complessiva è proporzionata alla potenza
Un gruppo termoelettrico è sostanzialmente dell’impianto in modo da assicurare una certa
composto di una caldaia nella quale è vaporiz- autonomia. Il rifornimento dell’olio combustibile
zata una certa quantità d’acqua a spese del ca- può avvenire mediante navi cisterne per le cen-
lore fornito dal combustibile; di una turbina che trali costiere, oppure mediante oleodotti per le
riceve il vapore e trasforma il contenuto termico centrali interne. In caso di emergenza è anche
dello stesso in energia meccanica; di un alterna- previsto un impianto per lo scarico delle autobotti.
tore che opera la trasformazione finale del- Sono previsti una stazione di pompaggio per il
l’energia meccanica in energia elettrica. travaso del combustibile da un serbatoio all’al-
Queste apparecchiature necessitano di una se- tro, pompe di spinta per l’alimentazione delle
rie di macchinari ausiliari di notevole importan- caldaie e un sistema di riscaldamento in modo
za sia per i compiti che devono assolvere sia per da mantenere ad una certa temperatura l’olio
la complessità e la mole delle moderne installa- combustibile per facilitarne il trasporto.
zioni di grande potenza.
Di seguito sono descritte brevemente le fasi Carbone
fondamentali del processo produttivo di una E’ ammassato in grossi mucchi in vaste aree
centrale termoelettrica, le apparecchiature elet- aperte. Il trasporto del carbone è realizzato con
tromeccaniche principali, gli aspetti costruttivi, l’impiego di speciali macchine di messa a parco
i tipi di contratto, l’inquinamento e altri dati si- e ripresa e con l’ausilio di una rete di nastri tra-
gnificativi. sportatori che convogliano il carbone dalla zona
di scarico al deposito e da questo alla centrale.
Ciclo del Combustibile Lo scarico dalle navi avviene mediante gru che
I combustibili usati generalmente in una centra- estraggono il carbone dalle stive e lo caricano
le termoelettrica sono di tipo liquido (olio com- sui nastri trasportatori. Nel deposito il carbone
bustibile, gasolio), solido (carbone), gassoso subisce alcuni trattamenti atti a depurarlo da
elementi estranei (materiali ferrosi e me- daia; • gli impianti di distribuzione della
tallici in genere, pietre, ecc.) e a renderlo • i preriscaldatori di alta pressione; forza motrice, della rete di terra, delle
in pezzatura idonea per un miglior imma- • il condensatore (costituito da un scariche atmosferiche e della segnala-
gazzinamento e per il successivo tratta- grande fascio di tubi percorsi da acqua a zione aerea.
mento di polverizzazione mediante muli- temperatura ambiente; il vapore, scarica-
ni. to dalla turbina, a contatto con i tubi del Aspetti costruttivi
condensatore, si raffredda e si condensa Dal punto di vista costruttivo sono stati
Gas naturale nel sottostante pozzo caldo da dove messi a punto progetti unificati e, per se-
E’ prelevato direttamente dalla rete di di- inizia un nuovo ciclo); zioni comprese tra 250÷800 MW, sono
stribuzione nazionale. • l’impianto di demineralizzazione adottati gli stessi criteri di base:
Le apparecchiature di ricevimento consi- dell’acqua (per eliminazione dei sali mi- • la sala manovra comune a due sezio-
stono in una stazione dotata di appositi nerali che potrebbero compromettere il ni;
apparecchi per ridurre la pressione dal funzionamento della caldaia e della • la concentrazione della massima parte
valore di trasporto a quello adatto per la turbina). degli ausiliari intorno alla turbina;
combustione nelle caldaie e, attraverso • lo schema monoblocco.
un complesso sistema di valvole e tuba- Sistema elettrico Quest’ultimo prevede una maggior sem-
zioni, il gas è inviato direttamente ai sin- È costituito essenzialmente da un alter- plicità d’impianto, una riduzione del co-
goli bruciatori. natore che, trascinato in rotazione dalla sto della centrale e nessuna interferenza
In detta stazione vi è anche il sistema di turbina, produce energia elettrica destina- tra i vari gruppi.
misurazione per quantificare il gas in arri- ta ad essere immessa nella rete di La sistemazione dei gruppi può essere
vo. trasporto nazionale attraverso una sotto- longitudinale o trasversale; in quella lon-
stazione ad alta tensione composta di gitudinale la larghezza della sala macchi-
Caldaia trasformatori elevatori, interruttori, sezio- ne è inferiore, ma deve essere aumenta-
Il combustibile brucia in una zona della natori, trasformatori di tensione e di cor- ta notevolmente la lunghezza della sala
caldaia detta camera di combustione, rente, scaricatori, bobine a onde convo- stessa. La disposizione trasversale ri-
delimitata da pareti formate dall’insieme gliate, quadri di protezione, controllo e mi- sponde meglio alla simmetria generale
dei tubi vaporizzatori che sono percorsi sura, sistemi ausiliari in ca/cc, eccetera. dell’unità e dei suoi ausiliari e richiede un
dall’acqua destinata, per effetto del ri- percorso minore delle tubazioni di colle-
scaldamento, a trasformarsi gradual- Impianti ausiliari di centrale gamento tra caldaia e turbina.
mente in vapore. Il combustibile giunge In una centrale termoelettrica rivestono
in camera di combustione attraverso i particolare importanza gli impianti Contratto chiavi in mano
bruciatori tramite i quali è anche immes- ausiliari, essenziali per il funzionamento Con tale contratto l’imprenditore/com-
sa l’aria comburente fornita da appositi della stessa. Questi sono: mittente che intenda realizzare un im-
ventilatori. • l’impianto d’acqua di raffreddamento pianto industriale, affida ad una società
del condensatore e le relative opere di di engineering o main contractor il com-
Ciclo termico e turbina presa e di adduzione; pito di progettare, fornire i componenti
Il vettore, per trasferire dalla caldaia alla • l’impianto d’acqua per i servizi idrici di ed eseguire le opere civili; nonché la di-
turbina l’energia generata dalla combu- centrale; rezione dei lavori, i montaggi elettromec-
stione, è il vapore prodotto e surriscalda- • l’impianto di aria compressa; canici e strumentali, la messa in opera
to in caldaia e successivamente fatto • gli impianti antincendio; (commissioning).
espandere in turbina ove cede il suo con- • l’impianto di depurazione acqua-olio; La società dovrà assicurare gli interventi
tenuto termico, producendo l’energia ne- • gli impianti di ventilazione e condizio- di manutenzione durante il periodo di ga-
cessaria per il funzionamento dell’alter- namento; ranzia, tutelando nello stesso tempo il ri-
natore. • l’impianto di trattamento delle acque spetto dei tempi, dei costi e delle norme
Le apparecchiature, che l’acqua (desti- reflue (per garantire il rispetto delle ambientali e di sicurezza. Inoltre, salva-
nata a diventare vapore) attraversa per normative vigenti in materia di inquina- guarderà la funzionalità, il rendimento e
compiere il suo lavoro, costituiscono un mento); la qualità del progetto.
circuito chiuso che comprende i seguen- • gli impianti telefonici, d’allarme, d’il- La società di engineering deve essere
ti componenti: luminazione interna ed esterna, antin- analizzata nelle sue implicazioni soprat-
• il pozzo caldo del condensatore; trusione; tutto giuridiche che derivano dall’intrec-
• le pompe di estrazione del conden- • i gruppi diesel di emergenza; ciarsi di schemi contrattuali ben diversi
sato; • gli impianti in corrente continua e i fra loro. Tali società, infatti, per giungere
• l’impianto di trattamento del conden- gruppi di continuità; al prodotto finale si avvalgono delle pre-
sato; • gli impianti elettrici di centrale (costi- stazioni di liberi professionisti compe-
• i preriscaldatori di bassa pressione; tuiti da quadri MT-BT di regolazione, di tenti e specializzati nei diversi settori.
• il degasatore; controllo, di misura, di protezione, da ca- Considerata la complessità delle opere e
• le pompe di alimentazione della cal- vi, ecc.); l’entità economica delle stesse, i Main Con-
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tractors che partecipano al bando di gara dell’energia termica in energia meccanica d’alto forno, gas metano, ecc.).
possono dar luogo anche ad un’Associa- e, infine, in energia elettrica è gravato da Nelle sue parti essenziali un impianto
zione Temporanea d’Imprese (ATI). Talvolta una forte percentuale di perdite costituite turbogas comprende: un compressore,
il committente può suddividere l’opera da quantità di calore disperse. una camera di combustione (combusto-
in due parti: civile ed elettromeccanica. Il rendimento medio di un gruppo termoe- re), una turbina, un generatore e un mo-
L’incidenza delle opere civili è di circa il lettrico si aggira attorno al 40%; la mag- tore di avviamento diesel o elettrico che,
25% sul totale delle opere e riguardano gior parte delle perdite si verificano nella dopo aver portato il gruppo a velocità di
principalmente: caldaia, nelle turbine e nel ciclo termico. autosostentamento, è fermato.
• le indagini geologiche dell’area presa Confrontato con un gruppo termoelettri-
in considerazione per la costruzione del- Impieghi e costi di produzione co tradizionale, un impianto equipaggia-
la centrale; I gruppi termoelettrici che sono impiegati to con turbina a gas presenta il vantag-
• i movimenti di terra; per la copertura della fascia a carico co- gio della rapidità di entrata in servizio e
• l’eventuale palificazione delle fonda- stante svolgono anche le funzioni di re- della flessibilità nelle variazioni di carico
zioni; golazione del carico, sopperendo alla essendo in grado di entrare in parallelo
• gli scavi e le fondazioni; maggior richiesta delle ore diurne. Non in pochi minuti con prese di carico rapi-
• le strade interne e la sistemazione sono idonei a coprire servizi di punta. dissime; prevede un investimento conte-
del terreno per zone destinate a verde e I motivi principali che determinano que- nuto rispetto alla potenza installata, le
piantagioni; sto tipo di servizio sono: possibili realizzazioni modulari e ridotti
• la/e ciminiera/e in calcestruzzo con • la necessità di limitare i consumi di costi di manutenzione.
canna metallica coibentata (altezza 100- combustibile e il funzionamento a cari- L’assenza della caldaia e del condensato-
150 m circa); chi elevati (il maggior rendimento coinci- re rendono questi gruppi meno ingom-
• il corpo della sala macchine e delle de con il 95% circa del carico nominale); branti e più economici. Notevoli progres-
caldaie con relative strutture; • le ragioni tecniche connesse al dete- si sono stati fatti per aumentare il rendi-
• i cavalletti in calcestruzzo per turbo rioramento del macchinario e alla sicu- mento di tali gruppi che rappresentava
gruppi; rezza del funzionamento che impedisco- uno svantaggio e, quindi, una limitazione
• gli edifici di comando, di controllo e no di scendere con il carico sotto al loro impiego.
amministrativi, l’officina elettromeccani- determinati valori definiti “minimi tecni- Le turbine a gas, che devono resistere a
ca e i magazzini; ci” pari al 28÷35% del carico nominale; temperature molto alte e a forti sol-
• la portineria, la mensa e la foresteria; • gli avviamenti e le variazioni di carico lecitazioni, sono pertanto realizzate con
• il parco serbatoi, stoccaggio combu- che richiedono tempi molto lunghi ed acciai speciali ed inossidabili con elevate
stibile e/o il parco carbone; hanno un costo elevato dovuto ad un caratteristiche di resistenza sia mecca-
• la sottostazione elettrica di alta ten- maggior consumo di combustibile e di nica sia termica.
sione con relative opere civili; energia per i servizi ausiliari.
• gli impianti di trattamento scarichi. I gruppi tradizionali termoelettrici hanno Impianti turbogas con utilizzazione dei
I tempi di consegna si possono media- gradienti di presa di carico molto bassi. A gas di scarico: cicli combinati
mente valutare intorno ai 24÷36 mesi; titolo d’esempio si può citare un gruppo I fumi prodotti possono essere sostan-
la variazione dipende dal numero dei da 600 MW che prende carico con un zialmente impiegati in due modi diversi:
gruppi e dalla potenza. gradiente di 18 MW/minuto se a gas o
gasolio, 10 MW/minuto se a carbone a
Inquinamento causa dei ritardi dovuti alla dinamica dei
I gas prodotti dalla combustione in calda- mulini.
ia pervengono ad una serie di filtri depu- Il solo costo di combustibile per un im-
ratori (precipitatori) e, da questi, rag- pianto che oggi consumi olio con basso
giungono il camino che li disperde nel- contenuto di zolfo (STZ) o gas naturale è
l’atmosfera. di circa 40÷44 $/MWh, se a carbone
Le centrali sono dotate di camini di altez- 20÷23 $/MWh.
za tale da assicurare la più efficace dilui-
zione dei fumi nell’atmosfera. Turbine a gas
Per il controllo dei livelli di inquinamento Un interessante tipo di centrale termoe-
al suolo e del rispetto dei limiti stabiliti lettrica è costituita dagli impianti che uti-
dalle vigenti leggi, è prevista un’apposita lizzano come motore principale una tur-
rete di apparecchiature di rilevamento, bina a gas che funziona con lo stesso
anche a distanza, dei prodotti inquinanti principio di una turbina a vapore, ma, an-
dispersi in atmosfera. ziché usare come fluido motore il vapore
prodotto dalla caldaia, utilizza i prodotti
Rendimento della combustione di un carburante (può
Il processo riguardante la trasformazione essere olio combustibile, gasolio, gas
Vista panoramica di una centrale turbogas 3x30 MW
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• scaricati direttamente in atmosfera impiegati per produrre acqua calda, o ENEL sia i produttori privati stanno inve-
(ormai in disuso) secondo lo schema ti- surriscaldata, destinata al teleriscalda- stendo nella costruzione di centrali a ci-
pico della figura 1 (ciclo aperto); mento di cui in Italia esistono già diverse clo combinato con gruppi da 400/800
• utilizzati in maniera indiretta per pro- applicazioni. MW che permettono di ridurre il costo
durre vapore ad uso energetico, instal- Negli impianti delle figure 1 e 2 si è soliti dell’uso di combustibile a 28÷30
lando una caldaia a recupero, dotata o prendere in considerazione il rendimento $/MWh.
no di bruciatori ausiliari; si hanno in que- totale ossia: Una centrale a ciclo combinato, dopo
sto modo cicli combinati secondo lo - rendimento dell’apparato motore (mo- aver ottenuto l’autorizzazione, richiede
schema della figura 2 ovvero produzione tore endotermico, turbina a gas, ecc.); circa 18-24 mesi per la costruzione, se-
di energia elettrica sia da turbo gas sia - rendimento dell’alternatore; condo il numero di gruppi e della potenza
da turbina a vapore. - rendimento dei recuperi termici cioè installata.
Esistono anche altri schemi più elaborati quelli relativi all’energia elettrica ed al In conclusione gli impianti termoelettrici,
e complessi in grado d’ottenere rendi- calore prodotto. in particolare il settore a ciclo combi-
menti superiori, soprattutto per quanto Considerando lo schema della figura 1, il nato, sono destinati ad avere un ruolo
concerne quello elettrico. Essi comporta- rendimento totale, tenuto conto dell’en- prioritario anche in futuro.
no investimenti nettamente superiori: ergia termica introdotta dal combustibile, Infatti, pur dovendo porre sempre una
per questo sul piano economico la loro si può cosi ripartire: maggiore attenzione alle tematiche am-
adozione deve essere valutata di volta in • energia elettrica 22%; bientali e alla notevole importanza delle
volta. • calore recuperato 54%; fonti rinnovabili, l’incidenza dell’energia
Un altro esempio d’utilizzazione indiretta • perdite 24%. così prodotta, considerata la forte
dei gas di scarico, solitamente per pic- La necessità di ridurre i costi di produ- domanda, sarà preminente ancora per
cole potenze, è quella in cui i gas sono zione interna è nota da diversi anni e sia lungo tempo.
Figura 1 Figura 2
5
1 4
7 8
9
2 3
6
O out
Figura 3
1 Sala macchine
2 Caldaie 7 Parco carbone 12 Mensa
3 Edificio ausiliari 8 Uffici-officina 13 Foresteria-servizi ausiliari
4 Ciminiere 9 Locale compressori di sottostazione
5 Serbatoi Combustibile 10 Magazzini 14 Ampliamenti futuri
6 Sottostazione elevatrice 11 Portineria 15 Locale gas-cokeria
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L’energia idraulica e quella geotermica costi- variazioni di carico in tempi molto brevi. Questa
tuiscono ancora oggi uno dei principali obiettivi caratteristica li rende particolarmente adatti
per uno sviluppo energetico ecocompatibile alla regolazione del carico.
Occorre, tuttavia, considerare la convenienza di
L’energia idraulica un tale utilizzo in funzione delle diverse tipolo-
L’irraggiamento solare innesca il ciclo dell’ac- gie d’impianti.
qua. L’acqua evapora e ricade sotto forma di Impianti ad acqua fluente. Sono adatti al fun-
pioggia e neve sulla superficie terrestre. Le cen- zionamento continuo al carico nominale, poiché
trali idroelettriche sfruttano l’energia potenziale l’eventuale funzionamento a carico parzializza-
posseduta dall’acqua raccolta nei bacini, natu- to comporterebbe lo sfioro dell’acqua in ecce-
rali o artificiali, e nei corsi d’acqua sfruttando un denza senza possibilità di recupero.
certo dislivello esistente fra questi e la centrale Impianti a serbatoio. Sono impianti stagionali
stessa. ossia in alcuni periodi dell’anno accumulano
Gli impianti idroelettrici possono essere classi- l’acqua prodotta dal disgelo dei ghiacciai e della
ficati in base al salto sfruttato, alla portata, al neve, o dai corsi d’acqua. Sono progressiva-
sistema d’utilizzo dell’acqua. In generale le cen- mente svuotati in periodi successivi in base alla
trali idroelettriche che sfruttano grandi portate necessità. Risultano, quindi, particolarmente
sono del tipo ad acqua fluente e utilizzano pic- idonei a sopperire alle punte di carico sia gior-
coli salti, mentre le centrali a serbatoio e di naliere sia settimanali.
pompaggio non dispongono di grandi portate e Impianti di pompaggio. Sono del tipo giornaliero
sfruttano medi e grandi salti. e dispongono di un sistema di pompe che nelle
Il costo medio d’installazione di un impianto ore notturne riprendono l’acqua utilizzata
idroelettrico attualmente si aggira intorno ai durante il giorno e la rimandano nel serbatoio
2000-2500 €/kW. d’accumulo, pronta per essere riutilizzata.
Nelle centrali idroelettriche gli elementi essen- Regolano quindi il diagramma di carico fornen-
ziali che determinano la scelta del tipo di tur- do energia di punta e prelevando energia in ore
bine (Pelton-Francis-Kaplan) sono: di scarsa richiesta per il ripompaggio dell’acqua
• il salto motore (H) espresso in m; utilizzata.
• la portata dell’acqua (Q) espressa in m3/s. Le possibilità più vantaggiose per lo sfrutta-
Gli impianti idroelettrici hanno la possibilità mento dell’energia idraulica sono in Italia ormai
di essere messi in servizio ed effettuare quasi esaurite ed un ulteriore sviluppo è ostaco-
Energia solare accumulata: acqua nei nostri laghi artificiali proveniente dallo scioglimento della neve e dei ghiacciai
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Climatizzare in estate
e in inverno mediante
le pompe di calore
di Giovanni Stimamiglio
La “pompa di calore” è la “macchina” ideale per ficio si possono ottenere vantaggi maggiori ri-
produrre acqua calda e refrigerata mediante un spetto alla semplice sostituzione della caldaia
unico sistema in grado di alimentare impianti di tradizionale esistente.
riscaldamento e di raffrescamento, con notevoli La combinazione delle pompe di calore con al-
vantaggi in tema di efficienza, sicurezza e ri- tre fonti rinnovabili, come in un impianto solare
sparmio energetico termico, costituisce senz’altro un punto a favo-
re di detti sistemi.
Esiste una risorsa poco sfruttata che sta proprio Per il committente medio, l’opinione del proget-
sotto i nostri piedi. E’ il calore della terra, da cui tista specialista di fiducia rimane giustamente
si puo’ ricavare energia pulita e durevole. Ener- di grande importanza.
gia utilizzabile come fonte di riscaldamento in-
vernale e di raffrescamento estivo rispettosa La pompa di calore è un apparecchio in grado
dell’ambiente ed economicamente vantaggiosa. di prelevare calore da un ambiente freddo
È, infatti, interessante notare che i sistemi di ri- e trasferirlo ad un altro più caldo
scaldamento (ma anche di produzione di acqua La pompa di calore può funzionare sia elettrica-
calda di consumo, di ventilazione, di raffredda- mente (sistema a compressione) sia con calo-
mento, ecc.) basati sulle energie rinnovabili re prelevato dai combustibili fossili o da altre
non rimangono più confinati in progetti pilota o fonti termiche quali il sole (sistema ad assorbi-
riservati a investitori con un budget sopra la mento).
media né tanto meno a committenti con una In pratica l’apparecchio funziona come un co-
sensibilità ambientale molto elevata. mune frigorifero.
Il successo delle pompe di calore a livello euro- La pompa di calore attualmente più diffusa nel
peo (Svizzera, Austria, Germania, ecc.) indica mondo è quella a compressione, azionata elet-
chiaramente che il mercato sta riconoscendo in tricamente.
pieno la validità di questa tecnica energetica.
Tra l’altro, un numero sempre maggiore di com- Principio della pompa di calore
mittenti decide di fare ricorso alle pompe di ca- L’energia termica da rendere all’ambiente arti-
lore anche in caso di risanamento di un impian- ficiale attraverso l’impianto di riscaldamento
to di riscaldamento di altro tipo. Questo deriva (100%) è in larga misura prelevata dall’ambien-
sicuramente dalle eccellenti caratteristiche dei te naturale (ca. 70%) attraverso l’impiego di
nuovi modelli ma anche dalla presa di coscien- una piccola parte (ca. 30%) di energia conven-
za che con il risanamento energetico di un edi- zionale (fig. 1).
Figura 1
Pompa di calore
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4 3 4 3
T2 T2 4 3
Condensatore L Condensazione isobara L
T1 T1
4 3 4 3 1 2
Valvola Espansione Compressione
Compressore
di espansione isoentalpica adiabatica
1 2 Q1 1 2 Q1
1 2 S [J/K] 1 2 S [J/K]
Q2 = Q1 + L Q2 = Q1 + L
Q2 Q2 T2 Q1 Q1 T1
ε = COP = = = ε = EEP = = = ,T [K]
L Q 2− Q 1 T2 − T1 L Q 2 − T1 T2 − T1
Esempio: Esempio:
T 2 = 70 [ °C] = 343 [K], temperatura di mandata T 1 = -10 [°C] = 263 [K], temp. frigorigena
T 1 = 4 [ °C] = 277 [K], temperatura sorgente T 2 = 17 [°C] = 290 [K], temp. ambiente
343 263
ε= ≈ 5 ,2 ε= ≈ 9 , 75
343 − 277 290 − 263
LEGENDA:
K: indica l’unità di misura della temperatura in gradi assoluti Kelvin COP: indica l’efficienza dell’impianto in riscaldamento
EEP: indica l’efficienza dell’impianto in raffrescamento
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Tabella 3
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Finalmente anche in Italia iniziano a diffondersi rie di tubi, che possono essere disposti orizzon-
sistemi che mirano a sfruttare, attraverso pom- talmente ad una profondità di 1-2 m (detti gene-
pe di calore, l‘energia presente nel sottosuolo ralmente collettori geotermici) oppure con si-
per soddisfare i fabbisogni energetici per il ri- stemi di tubi verticali lunghi tra i 70 e i 150 m
scaldamento invernale e la climatizzazione (dette generalmente sonde geotermiche).
estiva La scelta del sistema deve corrispondere il più
possibile alle specifiche esigenze del cliente. La
Le sonde geotermiche sono l’interfaccia tra disposizione verticale oppure orizzontale, è de-
l’energia termica a bassa entalpia, contenuta terminata sia dalle condizioni geologiche pre-
nel terreno, ed il fluido termovettore che in es- senti in sito sia dallo spazio disponibile. Natural-
se circola. mente si devono sempre tenere in considerazio-
Queste sono scambiatori di calore con il sotto- ne anche le condizioni di tipo edile e strutturale.
suolo che, tramite un fluido pompato nel circui- Le caratteristiche di resistenza alla corrosione,
to chiuso, formato dalle sonde stesse e dalla durata, stabilità nel tempo, nonché il prezzo
pompa di calore, attingono o cedono energia da contenuto, hanno permesso ai tubi in polietile-
o al terreno. ne di imporsi quale prodotto di riferimento per la
realizzazione delle sonde geotermiche.
Come funzionano le sonde geotermiche Il mercato offre sostanzialmente due tipologie di
A circa 15-20 m dalla superficie del terreno si ha tubi in polietilene:
una zona a temperatura costante in cui il calore • polietilene reticolato Pe-Xa;
è fornito esclusivamente dal flusso termico pro- • polietilene PE 100.
veniente dall’interno della Terra, con un incre-
mento medio progressivo di 1 °C ogni 33 m di Polietilene reticolato Pe-Xa
profondità. E’ il materiale risultante dall’unione delle macro-
In particolare, ad una profondità di 1,2-1,5 m, si molecole di polietilene, secondo una combina-
osservano temperature che nell’arco dell’anno zione a reticolo. Le sonde realizzate con questo
variano tra 7 e 13 °C, mentre a circa 18 m si rile- polimero soddisfano i più severi requisiti riguar-
va una temperatura di 10 °C che resta costante danti le prestazioni e la durata nel tempo, poten-
per tutto l’anno. do vantare alcune proprietà uniche. Queste so-
Grazie a queste temperature le pompe di calore no:
geotermiche sono in grado di sfruttare l’energia • resistenza a fenditure e a sollecitazioni di ca-
estraendo dal terreno calore a bassa temperatu- rico puntiformi (ad esempio piccole pietre); ciò
ra, utile al riscaldamento invernale, o di cedere permette di posare i collettori geotermici utiliz-
quello sottratto agli ambienti durante la clima- zando il materiale di risulta dello scavo evitando
tizzazione estiva. la preparazione di un apposito letto di sabbia;
Lo scambio di calore avviene mediante una se- • ottima resistenza alla tensocorrosione che
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garantisce il funzionamento anche con sta, con elementi riscaldanti e con mani- collettore dovrà essere libero da alberi,
raggi di curvatura molto ridotti; cotti elettrosaldabili. arbusti e piante sensibili.
• nessuna propagazione di crepe e fen- E’ necessario prevedere, inoltre, una di-
diture; Impianto a collettore geotermico stanza di almeno 70 cm da altre tubazio-
• elevata resistenza all’abrasione; I dati minimi necessari per una prima va- ni di servizio degli edifici.
• massima lavorabilità anche a basse lutazione di un campo geotermico a col- I collettori geotermici sono rigenerati
temperature; lettore sono: principalmente dall’alto attraverso l’ir-
• lunga durata anche in caso di funzio- • il fabbisogno termico per il riscalda- raggiamento solare e le precipitazioni; si
namento sotto elevati carichi. mento degli ambienti da servire [Q]; deve, quindi, possibilmente evitare di
Le sonde geotermiche realizzate in PE- • il valore del C.O.P. (Coefficiente di Pre- collocare i collettori stessi al di sotto di
Xa sono composte di due sonde a “U” stazione) della pompa di calore che si in- superfici sigillate e/o pavimentazioni.
realizzate in un unico pezzo. La curvatu- tende installare. La sistemazione può essere eseguita:
ra di inversione terminale (che si trova In tal modo, è possibile determinare la • in fossa ovvero alloggiando una cop-
alla massima profondità) è costruita con potenza [Qe] dell’evaporatore: pia di tubazioni (andata/ritorno) in una
un particolare metodo di piegatura che singola trincea;
elimina la necessità di qualsivoglia rac- Q (COP - 1) • in superficie quando l’intera superficie
Qe = ––––––––
cordo in corrispondenza della base della COP del collettore è spianata.
sonda; inoltre, tale tratto è incorporato La disposizione dei circuiti segue in ge-
mediante una colata in una resina polie- La capacità di sottrazione di calore spe- nere l’esperienza dei sistemi radianti e
stere rinforzata con fibre di vetro. cifica di un terreno dipende dalle sue ca- può quindi essere realizzata:
Le due semisonde sono innestate insie- ratteristiche e dalle ore di funzionamen- • a chiocciola, che ben si presta per
me e fissate con apposite viti senza te- to annue (quindi anche dalla zona clima- l’applicazione in superficie;
sta ad esagono incassato; in via opziona- tica). • a doppio meandro ed a ritorno inverso
le, nella scanalatura della semisonda in- Nella tabella 1 sono riportati alcuni dati “Tichelmann”, più adatta per la posa in
feriore, può essere fissato un peso guida caratteristici. fossa.
che facilita l’operazione d’introduzione Per limitare le perdite di carico, è oppor-
della sonda nel foro di perforazione. tuno che la lunghezza dei singoli circuiti
non superi 100 m.
Polietilene PE 100
Si tratta di un materiale plastico non reti- Impianto a sonde geotermiche
colato di nuova generazione, di colore Il metodo di calcolo dell’evaporatore è lo
nero, stabilizzato ai raggi UV e di costo stesso presentato in precedenza. La lun-
inferiore al precedente. ghezza complessiva delle sonde è in-
Nella disposizione a collettore i tubi in PE fluenzata non solo dalle ore di funziona-
100 devono essere protetti contro le sol- mento, ma anche, e soprattutto, dalla ca-
lecitazioni di carico esercitate da pietre e pacità di sottrazione lineare del terreno.
altri corpi simili, inserendoli in appositi La tabella 2 fornisce indicazioni che pos-
letti di sabbia. La temperatura influenza sono essere applicate ad impianti di pic-
sensibilmente le proprietà di questo poli- cola potenza (fino a 30 kW).
mero. Attraverso questi dati di partenza diven- Nel caso di impianti di dimensioni supe-
La resistenza meccanica è garantita fino ta, quindi, possibile determinare la su- riori occorre sempre eseguire un calcolo
a 40 °C. Pertanto non risulta idoneo alla perficie di terreno S necessaria allo accurato imperniato sui dati provenienti
formazione di accumuli di calore, mentre scambio di calore: da una perforazione pilota.
i raggi di curvatura consentiti dipendono Per salvaguardare la stabilità dell’edificio
dalla temperatura di posa. S = Qe / Qt è opportuno che le sonde geotermiche
Anche in questo caso, la disposizione a siano sistemate ad una distanza di sicu-
sonda geotermica comprende due sonde Poiché il collettore geotermico provoca rezza dallo stesso di almeno 5 m, se la
a “U”, ciascuna dotata alla base di raccor- alterazioni delle temperature nel terreno, lunghezza della singola sonda è inferiore
do di collegamento a “V” saldato in fab- lo spazio dedicato all’installazione del a 50 m, e di 6 m se è superiore a 50 m.
brica.
Tabella 1 - Capacità di sottrazione di calore dal terreno da parte di un impianto a collettore geotermico
Nella pratica questo materiale consen-
te di: Capacità di sottrazione Qt Capacità di sottrazione Qt
• ridurre il diametro dei fori di perfora- Tipo di terreno per funzionamento per funzionamento
di 1.800 h/anno di 2.400 h/anno
zione (rispettivamente a 80 mm per tubi
Terreno compatto 10 W/m2 8 W/m2
da 25 e 32 mm di diametro e a 104 mm
Terreno compatto umido 20 - 30 W/m2 16 - 24 W/m2
per tubi da 40 mm di diametro);
Terreno saturo d’acqua 40 W/m2 32 W/m2
• realizzare giunzioni di saldatura di te-
speciale energia 23
02.SPECPERITO_1-35 12-09-2007 18:01 Pagina 24
24 supplemento a n. 4/2007
02.SPECPERITO_1-35 12-09-2007 18:01 Pagina 25
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02.SPECPERITO_1-35 12-09-2007 18:01 Pagina 26
Riscaldamento
urbano, avanti tutta
di Massimo Gozzi
Panoramica della diffusione nell’Unione Euro- che ha introdotto, nelle statistiche, nazioni che
pea del teleriscaldamento, della cogenerazione possedevano una buona tradizione nello svi-
e del teleraffrescamento luppo e nella gestione di vasti sistemi di riscal-
damento urbano.
La diffusione in Europa di sistemi di teleriscal- Nell’Unione Europea allargata a venticinque Sta-
damento urbano si avvale di continui migliora- ti membri, il teleriscaldamento, sul totale della
menti tecnologici. domanda di calore, soddisfa una quota del 10%.
L’utilizzo di grandi centrali di cogenerazione, Ciò significa che più di 64 milioni di abitanti del-
connesse con reti di teleriscaldamento urbano, l’Unione (all’incirca il 16% della popolazione)
consente di produrre calore ad elevato rendi- beneficia dei vantaggi offerti dai sistemi di tele-
mento e a basso impatto ambientale fruendo riscaldamento.
dei benefici dell’effetto “scala”.
Le tecniche di gestione delle reti migliorano co- Cresce anche la cogenerazione
stantemente producendo anch’esse considere- La produzione combinata di calore ed energia
voli efficienze. elettrica (cogenerazione) dedicata al teleriscal-
Questa forma di produzione di energia implica damento (ovvero una media del 62% rispetto al
notevoli investimenti infrastrutturali, possibili totale della cogenerazione stessa) ha registra-
solo grazie ad una pianificazione su larga scala to significativi aumenti.
che preveda in primo luogo la flessibilità del- Per quanto riguarda i combustibili, il carbone ed
l’approvvigionamento energetico (concorrenza il gas naturale continuano ad essere le princi-
di diverse fonti di energia) e l’affidabilità del si- pali fonti utilizzate nel riscaldamento urbano.
stema. La quota di energie rinnovabili, unita a quella
prodotta dal recupero di energie industriali altri-
La crescita del teleriscaldamento in Europa menti disperse (o in surplus), ha superato la
Il settore del teleriscaldamento o riscaldamento quota dei derivati dal petrolio (olio combustibile
urbano ha registrato una grande accelerazione e gasolio).
nei Paesi dell’Unione Europea negli ultimi dieci Nel periodo 2001-2003 sono state commissio-
anni. nate nei Paesi dell’Europa centrale e dell’Est
Il fenomeno è causato da un incremento, co- nuove piccole unità produttive (principalmente
stante da almeno due decenni negli Stati del cogenerative) che fanno uso di gas naturale. È
“Blocco Storico”, e dall’allargamento dell’Unione aumentato, inoltre, il ricorso alle fonti rinnova-
Foto Brugg
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bili nei territori favoriti da particolari con- wer) è piuttosto elevata nei Paesi che L’impiego di fonti primarie
dizioni ambientali. originariamente costituivano l’UE. Quelle maggiormente utilizzate nel tele-
In molte di queste nazioni sussiste pe- La Svezia è un caso a sé stante poiché riscaldamento sono:
rò il problema della presenza monopoli- gli impianti presenti sono alimentati con • il carbone (42%);
stica di un solo fornitore di gas natura- il calore di scarto dell’industria. Nel cor- • il gas naturale (30 %);
le, e questo provoca rigidità nel siste- so di questi ultimi cinque anni si è assi- • le fonti rinnovabili, unite a recuperi
ma di approvvigionamento dell’energia stito ad un leggero incremento in Au- d’energia di scarto e surplus industriali
primaria. stria, Germania e Italia (seppure in que- (22% complessivamente);
st’ultima dovuto a piccoli impianti a • derivati del petrolio (6%).
Uno sviluppo indotto dall’Unione Euro- gas). Nei Paesi dell’UE preespansione si ri-
pea In tutti i Paesi dell’UE, il potenziale di scontra un utilizzo più limitato del
Il teleraffreddamento è una soluzione diffusione della cogenerazione è legato carbone ed un leggero incremento, nel
assai interessante per la climatizzazio- allo sviluppo di nuovi cicli termodinami- corso degli ultimi anni, dell’impiego del
ne degli ambienti. ci tra i quali i cicli combinati gas-vapore gas naturale e delle fonti rinnovabili, ri-
Questo sistema è in rapido sviluppo sia con turbina a gas per gli impianti oltre i sultato quest’ultimo prodotto dalle poli-
nei Paesi del Nord (Svezia soprattutto) 10 MW d’energia termica ed i cicli legati tiche di contenimento energetico e sal-
sia del Sud Europa. ai motori a gas per gli impianti di taglia vaguardia ambientale.
La politica energetica nazionale ed am- inferiore ai 30 MW. L’adozione del gas naturale come com-
bientale ed il quadro normativo, riguar-
dante il settore della cogenerazione le-
gata al teleriscaldamento/teleraffredda-
mento, è stata rigidamente normata in
base alle direttive comunitarie. Conse-
guenza di ciò è stata la tendenza ad
un’integrazione “verticale” tra la produ-
zione di energia, il trasporto e la sua di-
stribuzione.
Si è assistito contemporaneamente ad
un’integrazione “orizzontale”, ovvero pa-
ritetica, con altre prestazioni correlabili
al servizio energetico (ad esempio la
trasmissione di dati informatici e la buil-
ding automation).
La produzione di calore
Nei Paesi del Centro e Nord Europa le
condizioni ambientali, che si riflettono
in un elevato numero di gradi-giorno
(superiore a 3000), hanno determinato
uno sviluppo del teleriscaldamento nel
settore residenziale.
Prescindendo dall’appartenenza all’UE,
le percentuali più significative di pre-
senza del teleriscaldamento in alcuni
Paesi europei sono le seguenti: Islanda
95%, Estonia 52%, Polonia 52%, Danimar-
ca 51%, Svezia 50%, Finlandia 49%, Slo-
vacchia 40%, Ungheria 16%, Austria
12,5% e Germania 12%.
In Italia e Francia sono presenti quote si-
gnificative in alcune regioni (fino al 10%
del mercato del calore).
Teleriscaldamento e cogenerazione
La quota di teleriscaldamento prodotta
in impianti di cogenerazione (è diffuso I tubi precoibentati di tipo flessibile utilizzati nella distribuzione capillare del calore permettono di scavalcare e aggirare
l’acronimo CHP: Combined Heat and Po- ostacoli anche imprevisti; il tubo di servizio può essere realizzato in polietilene reticolato, in rame (a spirale e liscio) o in
acciaio inox (a spirale) secondo le esigenze di installazione. (Foto Brugg)
speciale energia 27
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Il successo della tubazione preisolata è stato confermato dalle migliaia di chilometri di installazione in tutta Europa. Si tratta di una delle tecnologie sviluppate proprio per il teleriscal-
damento che ha contribuito a renderne possibile la diffusione. (Foto Ecoline)
bustibile è aumentato principalmente in seguenti: chiller ad assorbimento, chiller teleriscaldamento, si fonda sull’estrazio-
Austria e nei Paesi Bassi (quest’ultimo a compressione, free cooling (da acqua ne di acqua fredda di mare in profondità.
ne è produttore), mentre il maggior in- di mare o lago). Scambiatori di calore trasferiscono
cremento delle rinnovabili vede protago- l’energia frigorifera alla rete di distribu-
niste ancora l’Austria, la Danimarca, la Raffrescamento per assorbimento zione.
Finlandia e la Svezia. L’applicazione degli assorbitori al teleri- Un ulteriore scambio termico avviene in
Il carbone rappresenta il combustibile scaldamento è particolarmente favore- corrispondenza dell’utenza, general-
più usato nel teleriscaldamento dei Pae- vole perché la disponibilità di elevate mente costituita dal raffrescamento am-
si di nuova acquisizione dell’UE con una quantità di calore è tipica degli impianti bientale nell’ambito del terziario.
media del 50%. d’incenerimento di rifiuti solidi urbani o La temperatura massima del fluido vet-
dell’industria di processo. Nel caso della tore può essere garantita in tutte le con-
Il teleraffrescamento cogenerazione il problema dell’intrinse- dizioni operative grazie ad un raffredda-
Il teleraffrescamento si sta rivelando ca produzione di calore anche in estate mento addizionale effettuato con meto-
uno strumento efficace per garantire il trova soluzione proprio con l’utilizzo de- di convenzionali.
comfort estivo. gli assorbitori. Ciò consente di aumenta- Questo tipo di tecnologia è utilizzata a
La domanda di questo servizio è stabil- re il carico della centrale con beneficio Stoccolma, Helsinki e ad Amsterdam.
mente in crescita in tutti i Paesi europei: per la produzione di energia elettrica
sia nei vecchi membri dell’UE sia nei (maggiori rendimenti ai carichi nomina- Combinazione di teleriscaldamento e
nuovi. li) ed una maggiore economicità del si- teleraffrescamento
Diverse sono le tecnologie di raffresca- stema, in virtù dell’aumento del numero Quantità interessanti di produzione
mento associate alle reti di distribuzio- totale di ore di funzionamento (maggior del freddo possono essere ottenute me-
ne del “freddo”. coefficiente di utilizzo degli impianti). diante pompe di calore originariamente
Le situazioni locali e le disponibilità eco- pensate per la produzione del calore da
nomiche determinano la scelta della Free Cooling teleriscaldamento.
tecnologia utilizzata che avviene tra le Il concetto di free cooling, applicato al
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Energia solare
rinnovabile
di Alberto Pietra e Francesco Fontana
30 supplemento a n. 4/2007
02.SPECPERITO_1-35 12-09-2007 18:01 Pagina 31
La radiazione solare che perviene alla fonda principalmente sugli standard km2 per disporre, sul piano orizzontale,
superficie terrestre, avendo attraversato europei per quanto concerne la prova dei di una radiazione annua pari a 100.000
l’atmosfera, è modificata sia nella distri- collettori solari (EN 12975). TWh, pari all’attuale fabbisogno energe-
buzione spettrale sia nel valore dell’irra- tico mondiale. Il suo reale sfruttamento
dianza totale a causa dei fenomeni di Sistemi di conversione dell’energia è determinato, però, dalla conversione
dispersione (scattering molecolare1) e di solare in energia termica ed in energia elettri-
assorbimento. Gli attuali sistemi di conversione del- ca le cui utenze mondiali non sono
Convenzionalmente si definisce il poten- l’energia solare si basano sui collettori certo concentrate in vicinanza dei
ziale energetico della fonte solare in uno solari che intercettano la radiazione deserti e non necessitano energia
specifico sito terrestre come l’irradiazio- solare raccogliendola su una superficie esclusivamente di giorno.
ne solare totale su superficie orizzontale di collezione e la inviano ad uno o più La conversione termica trova applica-
ovvero la densità di energia incidente su convertitori che la trasformano in ener- zione diretta in questi settori: nel riscal-
una superficie orizzontale (in Europa tra gia termica o elettrica. damento e raffrescamento ambientale,
900 e 1800 kWh/m2 anno). La quantità di energia convertibile è nella produzione di acqua calda di con-
direttamente proporzionale alla superfi- sumo; nei processi tecnologici a bassa
La potenza mondiale dell’energia sola- cie di collezione, al suo orientamento ed temperatura (essiccazione, deumidifi-
re è stata sottostimata alle caratteristiche del convertitore. cazione, dissalazione, ecc.).
Il 10 novembre 2004, l’International La qualità dell’energia ottenibile dalla Ciò avviene grazie ai sistemi solari atti-
Energy Agency’s Solar Heating and conversione è legata all’intensità della vi, oppure, per quanto riguarda il riscal-
Cooling Programme (IEA&SHC) pubblicò radiazione trasmessa al convertitore: damento ambientale, per mezzo di
una nuova metodologia per la determi- maggiore è l’intensità migliore è la quali- sistemi passivi (strutture edilizie che
nazione dell’energia termica prodotta dai tà. Se la superficie captante corrisponde fungono da collettori ed accumulatori
sistemi solari. Il nuovo dato, espresso in alla superficie del convertitore, tale dell’energia solare).
prima analisi in GWth (gigawattora termi- intensità coincide con l’irradianza solare Trova applicazione indiretta nella pro-
ci) invece che in metri quadrati di collet- ed è quindi limitata ad un massimo di 1 duzione di energia meccanica utilizzan-
e tori installati, mostra come la capacità kW/m2 con le migliori condizioni ambien- do opportuni cicli termodinamici quali il
installata sia pari a 70 GWth (70.000 tali possibili. Tale limite è superato ricor- ciclo Stirling (pompe solari per acqua)
MWth). rendo ai sistemi “concentrazione” nei ed il ciclo Rankine per la produzione di
La potenzialità dell’energia solare termi- quali la superficie captante è numero di energia elettrica.
ca è sottostimata, poiché le dimensioni volte la superficie del convertitore. Il problema centrale per lo sfruttamento
degli impianti solari termici sono misura- I sistemi ottici dei collettori a concen- dell’energia solare, comune a tutti i
ti tradizionalmente in metri quadrati di trazione hanno in genere un angolo di sistemi di conversione, è la necessità
superficie di collettore, parametro non accettazione della radiazione relativa- di disporre di impianti di accumulo del-
confrontabile con le altre fonti di energia, mente piccolo cosicché solo la radiazio- l’energia secondaria prodotta, non
espresse in termini di potenza (come ne che è allineata con l’asse ottico è in essendo possibile conglomerare diret-
sarebbe, per esempio, se il fotovoltaico grado di raggiungere il convertitore. Ne tamente l’energia solare così come
fosse espresso in kWp, kilowatt di picco, consegue che delle due componenti avviene con l’energia idraulica.
e non in m2). della radiazione solare, solo quella Uno sfruttamento intensivo di tale
Creare una relazione tra i metri quadrati diretta è utilizzata efficacemente da tali fonte è quindi correlato ad una configu- Collettore solare
di collettori solari installati nel mondo tipi di collettori. Si può quindi facilmen- razione di utilizzo finale che consenta a circolazione
naturale
con le altre tipologie di generazione, rap- te intuire come, a parità di irradiazione uno stoccaggio affidabile ed a basso (foto Kloben
presentava un obiettivo primario, rag- totale, ma con rapporti diffusa/totale costo della forma energetica finale. s.a.s.)
giunto con l’approvazione di una meto- diversi, si abbia in questo caso un diffe-
dologia per convertire la superficie di col- rente sfruttamento della fonte solare.
lettori installata in potenza termica L’orientamento e l’inclinazione sull’oriz-
installata. zontale della superficie che capta la
La metodologia di calcolo per passare radiazione solare hanno anch’essi forte
dalla superficie installata in metri qua- incidenza sullo sfruttamento della
drati a potenza nominale, che ha portato fonte energetica solare; è immediato
alla determinazione di 0,7 kWh/m2, si constatare che mediamente si racco-
glie una radiazione maggiore rispetto
1
L’effetto macroscopico di tale fenomeno è una riflessione
verso lo spazio siderale di parte della radiazione incidente alla superficie orizzontale, se la superfi-
sull’atmosfera e la comparsa di una radiazione deviata che cie è rivolta a Sud ed è inclinata di un
raggiunge la superficie terrestre da tutte le direzioni. Tale
radiazione deviata è indicata con il nome di radiazione sola- angolo pari alla latitudine del sito.
re diffusa o irradianza diffusa, Gd (W/m2). La radiazione non Teoricamente la fonte solare ha un
intercettata dalle molecole mantiene invece come unica
direzione quella d’incidenza ed è quindi indicata come potenziale enorme: si pensi che è suffi-
radiazione solare diretta o irradianza diretta, Gb (W/m2). ciente un’area desertica di circa 50.000
speciale energia 31
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02.SPECPERITO_1-35 12-09-2007 18:01 Pagina 33
to sottovuoto. 1
gross collector area
Tuttavia, per diminuire in modo conside-
revole le perdite per conduzione nell’in-
tercapedine, è necessaria una riduzione 2
aperture area
della pressione interna a pochi Pa.
Questo risparmio può essere raggiunto
solo se i materiali utilizzati per la costru- 3
absorber area
zione del collettore solare hanno caratte-
ristiche di tenuta ai gas e componenti
capaci di assorbire molecole di gas libere.
• Diminuzione delle perdite per radiazio-
ne: può essere ottenuta utilizzando un
trattamento selettivo sull’assorbitore.
Questa operazione genera un film capace di
produrre un elevato assorbimento nello
spettro del visibile della radiazione solare,
ma una remissività molto bassa nello spet- Figura 3 - Definizione delle differenti aree di un collettore
tro dell’infrarosso, in modo da non disper-
dere calore verso l’esterno. essere scritta come segue: Si possono formulare differenti definizio-
Fino a pochi anni fa la produzione dello stra- ni di aree di un colletto-
to selettivo sugli assorbitori era effettuata re solare, esse sono
(3)
attraverso un processo elettrochimico. mostrate usando come
Oggi questi trattamenti sono effettuati in esempio un collettore
modo da rispettare l’ambiente come la Questa equazione proviene direttamen- solare piano vetrato (fig. 3).
spruzzatura physical vapuor depositing, te dal bilancio di energia dell’equazione 1 1. Gross collector area: è definita dalle
(PVD). e dalla definizione di fattore di efficienza dimensioni esterne del collettore solare.
• Diminuzione delle perdite termiche: dato dall’equazione 2, se tutte le perdite 2. Aperture area: è definita dalla geome-
occorre utilizzare il concentratore ottico. non lineari sono approssimate da tria della copertura trasparente o dal-
La radiazione utile sul collettore è propor- un’espressione quadratica. La simbolo- l’area di proiezione del riflettore nel caso
zionale alla sua superficie d’apertura, men- gia utilizzata nell’equazione 3 è la di collettori a concentrazione.
tre tutte le perdite di calore sono proporzio- seguente: 3. Absorber area: è l’effettiva dimensio-
nali alla superficie dell’assorbitore. Quindi, k(Θ) tiene conto dell’influenza della ne del componente che assorbe la radia-
una costruzione dei collettori solari in cui la radiazione solare non perpendicolare zione solare.
superficie dell’apertura è maggiore rispet- all’angolo di incidenza, Θ rispetto alla Il valore di efficienza del collettore può
to alla superficie dell’assorbitore porta ad radiazione incidente normale con Θ=0. variare in modo considerevole in funzio-
una riduzione delle perdite di calore. L’equazione 3 rappresenta solo un’ap- ne della superficie che è stata presa
Un approccio è quello di usare degli spec- prossimazione dell’influenza dell’angolo come riferimento.
chi per concentrare la radiazione solare d’incidenza sulle prestazioni ottiche del Pertanto, risulta molto importante indi-
sull’assorbitore. Tuttavia, la concentrazio- collettore solare. In un’analisi fisica det- care l’area di riferimento adottata nel
ne geometrica è possibile solo per la com- tagliata, l’influenza dell’angolo d’inciden- dimensionamento dell’impianto solare.
ponente diretta della radiazione solare. za deve essere considerata separata- Le curve di efficienza del collettore sono
Sistemi che possiedono un elevato fattore mente per la radiazione diffusa e diretta; di norma espresse come funzione del
di concentrazione devono seguire il sole a Tmc è la temperatura media del fluido rapporto tra la differenza di temperatura
scapito della perdita di una parte della all’interno del collettore solare. Per por- calcolata tra quella media del fluido ter-
radiazione diffusa. Il fattore di concentra- tate tipiche, la temperatura media del movettore, Tmc, e quella dell’aria dell’am-
zione è dato dal rapporto tra l’area del- fluido all’interno del collettore può esse- biente, Tamb, e la radiazione solare inci-
l’apertura e l’area dell’assorbitore. re approssimata dalla media aritmetica dente sul collettore:
Un indicatore prestazionale del colletto- tra la temperatura d’ingresso e di uscita
re è il suo rendimento. Tale resa è defini- del fluido nel collettore;
(4)
ta come il rapporto tra il calore utile e la Tamb è la temperatura dell’ambiente in
radiazione solare globale incidente sulla cui si trova il collettore;
superficie del collettore. cx sono i valori di efficienza del collet- In generale una curva di efficienza iden-
tore: tifica le differenti perdite di un collettore
•c0 definisce il valore del coefficiente di (fig. 4).
(2)
efficienza ottica; Un’altra comune rappresentazione del
•c1 il coefficiente di perdita lineare; rendimento del collettore è illustrata
L’efficienza di un collettore solare può •c2 il coefficiente di perdita quadratico. nella figura 5.
speciale energia 33
02.SPECPERITO_1-35 12-09-2007 18:01 Pagina 34
0,9
In questo caso, le curve del rendimento
del collettore solare sono rappresentate 0,8
per differenti valori della radiazione sola- 40 W/mq 600 W/mq 800 W/mq 1000 W/mq
re incidente sul collettore come funzione 0,7
della differenza tra la temperatura media
0,6
del fluido termo-vettore e la temperatura
dell’aria, Tmc - Tamb. 0,5
La figura 4 dimostra che, per determina-
te temperature differenti, l’efficienza 0,4
regredisce con il diminuire della radia-
0,3
zione solare; in questo modo l’energia
risparmiata dai collettori solari deve 0,2
essere ridotta.
In assenza di prelievo di acqua calda, 0,1
che è registrato dal collettore solare
0
come una mancata sottrazione di calore, 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200
ed in particolari condizioni climatiche,
x=(Tmc-Tamb)
può succedere che l’assorbitore si surri-
scaldi, quindi i ΔT aumentano e, di con- Figura 5 - Rendimento di un collettore solare contro la differenza tra la temperatura media del fluido e la temperatura del-
seguenza, le perdite termiche globali si l’aria esterna per diversi valori della radiazione solare incidente
incrementano fino a quando eguagliano
il valore di efficienza ottica.
In queste condizioni l’efficienza istanta- oltre un certo valore di temperatura della ta “temperatura di ristagno”, ed aumenta
nea del collettore è uguale a zero ovve- piastra, non aumentano più in modo con l’irraggiamento. Nei collettori piani
ro tutta l’energia incidente è dispersa lineare con la differenza di temperatura, ben isolati può raggiungere i 160 - 200 °C
per convezione, conduzione ed irraggia- ma aumentano proporzionalmente al mentre nei collettori sottovuoto i 200 -
mento. quadrato della differenza di questa. 300 °C e, se dotati di concentratori para-
Si ricorda che le dispersioni termiche, Questa temperatura di equilibrio è defini- bolici, anche i 350 °C.
Perdite Ottiche
Perdite Termiche
Calore Utile
Figura 4 - Curva tipica di efficienza di un collettore solare. L’efficienza è espressa come funzione di un parametro x definito nell’equazione. Sono qui mostrate
le principali perdite e l’energia utilizzata
34 supplemento a n. 4/2007
02.SPECPERITO_1-35 12-09-2007 18:02 Pagina 35
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03.SPECPERITO_35-64 12-09-2007 18:05 Pagina 36
Impianti fotovoltaici.
Oggi gli incentivi e domani?
di Massimo Gamba
Il Protocollo di Kyoto, sottoscritto nel 1997 su rato che permettono di evitare di bruciare gas
base volontaria, è diventato vincolante in cia- metano, olio combustibile o carbone nelle cen-
scun Paese dell’Unione Europea dal 15 febbraio trali termoelettriche, riducendo l’immissione in
2005. Rappresenta il primo passo di una strate- atmosfera di molti elementi inquinanti e so-
gia internazionale per la riduzione progressiva prattutto dell’anidride carbonica, ritenuta tra i
delle emissioni di anidride carbonica nell’atmo- principali responsabili dell’effetto serra.
sfera, allo scopo di contrastare l’effetto serra e i Per ogni kWh di energia elettrica prodotta da
conseguenti cambiamenti climatici in atto. fonte fotovoltaica si può stimare una riduzione
Inoltre, la recente decisione “20-20-20” del delle emissioni di anidride carbonica CO2 di cir-
Consiglio Europeo impone obiettivi ancora più ca 0,56 kg, considerando il mix di combustibili
ambiziosi: il raggiungimento del 20% della pro- fossili utilizzati in Italia come fonte energetica
duzione di energia da fonti rinnovabili, la dimi- primaria nelle centrali termoelettriche.
nuzione del 20% di gas climalteranti e l’aumen- Inoltre, gli impianti fotovoltaici garantiscono
to del 20% dell’efficienza energetica. una lunga durata e trascurabili costi di manu-
Per il nostro Paese, l’obiettivo del 20% della pro- tenzione perché in genere sono statici.
duzione di energia da fonti rinnovabili richiede- Recenti studi effettuati in Giappone hanno sta-
rà un notevole impegno nei settori dell’eolico, bilito che gli attuali moduli fotovoltaici sono in
del solare termico, del fotovoltaico, delle bio- grado di funzionare senza problemi per circa
masse e dei biocombustibili, perché il settore 50 anni. Installare un impianto fotovoltaico si-
idroelettrico, costruito nel secolo scorso, pre- gnifica quindi acquistare in anticipo l’energia
senta marginali possibilità di sviluppo. elettrica che si utilizzerà nei prossimi decenni.
Gli impianti fotovoltaici offrono il vantaggio di Per contro gli impianti fotovoltaici necessitano
generare energia elettrica quando sono esposti di grandi aree per l’installazione e il prezzo di
all’irraggiamento solare: una fonte gratuita, rin- acquisto iniziale è superiore rispetto ai sistemi
novabile che possiamo considerare inesauribi- convenzionali in grado di produrre la medesima
le rispetto ai combustibili di origine fossile. quantità di energia elettrica sfruttando le fonti
Promuovere lo sviluppo degli impianti fotovol- fossili non rinnovabili quali petrolio, gas, carbo-
taici rappresenta quindi una scelta responsabi- ne, ecc.
le, per noi e per le generazioni future, conside- Perseguendo la logica economica del guada-
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gno, le Aziende del mondo produttrici di che. Gli incentivi saranno concessi in Gli incentivi variano secondo la catego-
energia elettrica hanno scelto finora di “conto energia” e sono stati privilegiati a ria, che prevede impianti non integrati
non investire denaro negli impianti foto- quelli in “conto capitale”, in accordo con (cioè a terra o esterni agli edifici e strut-
voltaici, salvo alcune centrali sperimen- gli operatori del settore fotovoltaico, alla ture), parzialmente integrati (sui tetti,
tali tra le quali le più importanti sono luce del successo che hanno riscontrato complanari all’asse della falda) ed im-
state realizzate in passato dall’ENEL nel in Germania, dove si installano ogni an- pianti integrati (che sostituiscono com-
Sud Italia. no nuovi impianti fotovoltaici per una ponenti degli edifici e delle strutture) e
Dal punto di vista della collettività oc- potenza di circa 600 MWp. secondo la potenza: da 1 a 3 kW; da 3 a
corre considerare che l’inquinamento In pratica lo Stato italiano “premia” per 20 kW; oltre i 20 kW.
ambientale presenta dei costi indiretti vent’anni, mediante una tariffa incenti- Hanno diritto alle tariffe incentivanti
sia per la salvaguardia ambientale sia vante, ogni kWh prodotto da fonte foto- gli impianti fotovoltaici che entreran-
per l’ospedalizzazione e le cure delle voltaica al fine di garantire nel tempo no in esercizio entro il 31/12/08. Dal
malattie indotte. Recenti valutazioni del una congrua remunerazione dell’investi- 01/01/09 le tariffe saranno ridotte
Ministero dell’Ambiente hanno quantifi- mento fatto da chi ha realizzato l’impian- del 2%.
cato questi costi in circa 8 miliardi di eu- to fotovoltaico. Si nota che gli incentivi Particolare attenzione è rivolta agli im-
ro l’anno. in Italia sono migliori rispetto alla Ger- pianti fotovoltaici realizzati su scuole,
Lo “sviluppo sostenibile” non è un con- mania, perché si ottiene una duplice va- ospedali e piccoli comuni, ai quali sarà
cetto astratto: dipende da scelte concre- lorizzazione: le tariffe incentivanti si riconosciuto un incentivo maggiorato
te che tutti noi possiamo fare. sommano al risparmio sull’energia elet- del 5%.
trica che non è consumata o che è cedu- E’ previsto un ulteriore aumento dell’in-
Gli incentivi statali per lo sviluppo del ta alla rete pubblica (“Scambio sul po- centivo, anche fino al 30%, per i piccoli
settore fotovoltaico sto” secondo la Delibera AEEG n. 28 del impianti che alimentano le utenze di
Sulla base di queste considerazioni nel 2006), o ai ricavi per la vendita dell’ener- edifici sui quali si effettuano interventi
2001 è stato varato il Programma Nazio- gia elettrica ceduta alla rete (“Officina di risparmio energetico adeguatamente
nale “10.000 Tetti Fotovoltaici” con Elettrica” secondo la Delibera AEEG n. 34 certificati.
l’obiettivo di agevolare, mediante contri- del 2005). Il nuovo decreto è divenuto pienamente
buti a fondo perduto, lo sviluppo “decen- In sintesi, ora si procede in questo mo- operativo dopo la pubblicazione delle
tralizzato” degli impianti fotovoltaici sui do: si richiedono le autorizzazioni per Delibere dell’AEEG (Autorità per l’Energia
tetti degli edifici privati e pubblici già realizzare l’impianto fotovoltaico (DIA, Elettrica e il Gas) nn. 88, 89 e 90 in data
esistenti. Denuncia d’Inizio Attività e/o VIA, Valuta- 13/04/07.
L’IVA su questi impianti è stata ridotta zione d’Impatto Ambientale, obbligatoria
dal 20% al 10%. per i grossi impianti) e si trasmette il Progettazione e collaudo
Inoltre, la Legge 13/05/99 n. 133 al- progetto preliminare al Distributore Il Decreto 19/02/07 prescrive sempre
l’art. 10, comma 7 prescrive che l’ener- Elettrico che entro 30 giorni dovrà ese- l’obbligo di progettazione e di collaudo
gia elettrica prodotta dagli impianti fo- guire un sopralluogo per concordare la delle prestazioni.
tovoltaici, di potenza fino ai 20 kWp, posizione dei contatori di energia. Quan-
non sia sottoposta ad alcuna tassazio- do l’impianto è installato e collaudato si Producibilità degli impianti fotovoltaici
ne quali l’imposta erariale e le relative trasmette all’ENEL la comunicazione di L’energia solare, fonte primaria di ener-
addizionali. fine lavori con le relative dichiarazioni di gia di un impianto fotovoltaico, è aleato-
Il nuovo Decreto 19/02/07: “Criteri e mo- legge. L’ENEL installa i contatori e l’im- ria e quindi solo statisticamente preve-
dalità per incentivare la produzione di pianto entra in esercizio. Entro 60 giorni dibile: possiamo fare affidamento su
energia elettrica mediante conversione dall’entrata in esercizio si trasmettono una quantità di energia prodotta in mo-
fotovoltaica della fonte solare, in attua- al GSE tutti i documenti previsti (vedere do discontinuo in un dato periodo di
zione dell’articolo 7 del D.Lgs. 29/12/03 il sito www.gsel.it). Il GSE comunicherà tempo, ma non possiamo assolutamen-
n. 387”, pubblicato sulla G.U. n. 45 del all’utente, definito “Soggetto Responsa- te contare sulla generazione di una de-
23/02/07, semplifica l’iter burocratico bile”, i codici identificativi per accedere terminata potenza istantanea, cioè su
per ottenere gli incentivi ed elimina i li- al “conto energia” (Tab. 1). una quantità di energia generata unifor-
miti annuali di potenza stabiliti dai pre-
cedenti Decreti del 28/07/05 e del
06/02/06.
Il Decreto prevede un obiettivo di 3000
MWp installati entro il 2016, dei quali
1200 MWp incentivabili da subito e il re-
sto con provvedimenti successivi.
Gli incentivi sono rivolti indistintamente
alle famiglie, ai condomini, alle aziende
private e alle amministrazioni pubbli- Tabella 1 - Nuove tariffe incentivanti previste dal Decreto 19/02/07
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lizzare l’installazione sul tetto o a terra, re l’opzione di scambio sul posto del- innegabili che possono diventare signifi-
tenuto conto dell’esposizione e di even- l’energia elettrica. cativi per l’intera collettività solo grazie
tuali zone d’ombra. a una larga diffusione.
Dal punto di vista economico si nota Convenienza economica per l’utente Gli incentivi statali permettono alle
che la massima convenienza offerta Il tempo di ritorno del capitale dovrebbe Aziende del settore di svilupparsi ed in-
dagli incentivi statali ventennali in essere calcolato tenendo conto degli au- vestire in nuove tecnologie per produrre
“conto energia”, si verifica per gli menti che subirà il costo dell’energia a costi inferiori i moduli fotovoltaici tra-
impianti fotovoltaici connessi a rete di elettrica nei prossimi anni, dei costi di dizionali con fette più sottili (circa 180
potenza fino a 20 kWp, scegliendo l’op- manutenzione e di assicurazione, delle micron) di silicio policristallino e mono-
zione di scambio sul posto dell’energia, perdite di producibilità, degli interessi cristallino.
quando la produzione del sistema persi sul capitale iniziale non investito Inoltre, sono già disponibili moduli a film
solare è minore o uguale al consumo diversamente. sottile di 1-2 micron di spessore costrui-
annuale tipico dell’utenza. Se invece il All’utente finale un impianto fotovoltaico ti vaporizzando sul vetro materiali alter-
sistema fotovoltaico è “esuberante” da 20 kWp costa, “chiavi in mano”, da un nativi quali il telloluro di cadmio o il CIS
rispetto al consumo abituale annuale, i minimo di 5.500 € a un massimo di (rame, indio e selenio).
kWh prodotti in eccesso da fonte foto- 6.500 € più IVA, per ogni kWp installato, In Italia, nell’immediato futuro, è pre-
voltaica non potranno essere “scontati” secondo la qualità dei componenti scelti visto l’obbligo del fotovoltaico (alme-
dalle bollette del Distributore locale di e delle difficoltà di montaggio. no 0,2 kW per unità abitativa) per ot-
energia elettrica (è previsto che i kWh Al termine degli incentivi ventennali, tenere il permesso di costruire nuovi
restino a credito dell’utente per un l’utente beneficerà ancora della quota di edifici.
periodo di 3 anni, dopo saranno annul- risparmio consentito dall’autoproduzio- A livello mondiale, considerando il pro-
lati). ne di energia elettrica da fonte fotovol- gressivo aumento del costo dei combu-
Si ricorda che per impianti fotovoltaici di taica. stibili fossili ed escludendo il carbone, si
potenza superiore a 20 kWp è obbliga- prevede che entro 20-30 anni il settore
toria la denuncia all’UTF dell’attività di E domani? fotovoltaico sarà competitivo e potrà fa-
“Officina elettrica” e non si può applica- Il fotovoltaico offre vantaggi ambientali re a meno degli incentivi governativi.
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Le soluzioni tecniche
con i sistemi a secco
Certificazione energetica degli edifici e gli incentivi
di Claudia Chiti
Ormai tutti ne parlano, non solo nelle sedi degli ne dell’attività edilizia.
organi tecnici coinvolti, ma anche sui mezzi I proprietari/acquirenti dovrebbero invece ap-
d’informazione rivolti al vasto pubblico: l’emer- prezzare la certificazione perché è un’assicura-
genza risparmio energetico (che va di pari pas- zione di qualità energetica dell’alloggio acqui-
so con quella, altrettanto gravosa, della neces- stato.
sità di ridurre le emissioni inquinanti) coinvol- Il costo della certificazione è un investimento e
ge e riguarda proprio tutti. I professionisti che un riconoscimento.
operano nell’edilizia sono obbligati a conoscere Un investimento, perché guida le scelte del pro-
le nuove leggi, rispettarle e modificare alcune prietario verso una gestione più attenta, o me-
modalità costruttive consolidate negli ultimi glio ancora, verso un piano d’investimenti per
decenni, per passare a nuovi modi di costruire migliorarne la classe energetica. La certifica-
che consentiranno di ottenere edifici più effi- zione diventa, in altre parole, il primo passo di
cienti e più confortevoli. un percorso virtuoso che porterà il proprietario
Vediamo in sintesi le novità normative ed an- ad effettuare investimenti con un ritorno altis-
che come ci si può adeguare alle nuove diretti- simo. Un isolamento termico, ad esempio, ha
ve utilizzando sistemi costruttivi innovativi ma un rendimento del 10-12% annuo: interesse che
già collaudati e garantiti nessuna banca o bond gli riconoscerà mai! E’
anche un riconoscimento del valore intrinseco
Certificazione energetica, perché? dell’immobile, il che non è poco.
Dobbiamo convincerci che in realtà si tratta di Infine la certificazione è uno strumento di mer-
investimenti, non di costi. cato.
I costi del combustibile aumentano, crescono i L’edificio efficiente con una buona classifica-
costi ambientali e sociali, e non è difficile dimo- zione può valere di più sul mercato. Vale per gli
strare la convenienza di questo genere di inve- edifici nuovi come per gli esistenti e mette
stimenti, che però debbono essere sostenuti d’accordo tutti perché conviene a costruttori e
dall’imprenditore edile, con aggravio dei costi di a proprietari, a venditori e ad acquirenti.
costruzione, che deve trovare le motivazioni
per vendere all’utente gli investimenti di effi- Che cosa fare per costruire un edificio ener-
cienza energetica come miglioria dell’immobile. geticamente efficiente
Potrà farlo meglio quando i risultati saranno di- Teoria e pratica, leggi e progetti: cosa dobbiamo
mostrati dalla certificazione energetica, dalla e possiamo fare, oggi, in Italia, per costruire be-
“pagella” dell’edificio che sta entrando in vigore. ne edifici che consentano di rientrare nei nuovi
Lo stesso vale per chiunque voglia vendere la parametri definiti dalla legge e risparmiare
propria casa. energia, oltre a ridurre le emissioni?
I Decreti Legislativi n. 192/05 e n. 311/06 intro- Dato il problema, esistono soluzioni efficaci, ga-
ducono quindi un meccanismo di valorizzazio- rantite e vantaggiose quali, ad esempio, la tec-
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nologia costruttiva “a secco”, che sosti- ha calcolato che questa casa sarà riscal-
tuisce egregiamente i sistemi più tradi- data con una caldaia di soli 10/15 kW.
zionali, facendo uso di strutture metalli- In più, a conti fatti, la casa pronta da ar-
che leggere e rivestimenti in lastre per redare avrà un costo di costruzione in-
realizzare pareti di tamponamento nelle feriore ai 900 €/m2: in questo caso, il ri-
cui intercapedini trovano alloggio impor- sparmio è immediato!
tanti spessori di materiali isolanti fibro-
si, atti a conferire elevato isolamento Che cosa fare per adeguare un edificio
termico alle pareti stesse. Si costruisce esistente
così un involucro edilizio semplice, rapi- Cosa fare per riqualificare gli edifici esi-
do, leggero, valido anche dal punto di vi- stenti che, in caso di transazione one-
sta acustico e delle installazioni di im- rosa o ristrutturazione, dovranno pos-
pianti; infatti, con grande agio, si utiliz- sedere un attestato di efficienza ener-
zano le stesse intercapedini per il pas- getica?
saggio di tutte le reti impiantistiche. Questo è l’altro importante problema cui
Con il sistema a secco è possibile un si- si deve dare risposta e, ovviamente, le
stema d’involucro esterno che è partico- strade potranno essere assai diversifi-
larmente adatto alle nuove esigenze del
costruire preservando energia. L’idea Alcuni esempi di soluzioni di tamponamento a secco.
fondamentale è semplice e si utilizza su Il colore scuro utilizzato per il rivestimento comporta una
temperatura di superficie superiore nel periodo estivo
telai strutturali in calcestruzzo armato, (Fonte Knauf s.a.s.)
acciaio o legno: una doppia orditura me-
tallica leggera, fatta con profili a “C” in
acciaio laminati a freddo, rivestita sul la-
to interno di lastre in cartongesso e/o
gesso-fibra e sul lato esterno con lastre
in cemento fibrorinforzato. La doppia or-
ditura metallica protegge dai ponti ter-
mici e l’intercapedine offre tutto lo spa-
zio continuo necessario per apporre il
materiale isolante scelto negli spessori
calcolati, restando su uno spessore
complessivo di parete di gran lunga in-
feriore ad una soluzione altrettanto iso-
lata, realizzata però con sistema tradi-
zionale in muratura.
Un significativo esempio di edilizia resi-
denziale a basso consumo realizzata
con il sistema di tamponamento a sec-
co, è rappresentato da una villa edificata
in provincia di Pavia (foto 1 e 2).
La struttura è costituita da una platea di
fondazione realizzata su due livelli con
una differenza di 2 m tra la zona a valle
e quella a monte su cui sono impostati
due solai areati e le murature in cemen-
to armato per la sola parte a valle. Otto
pilastri sempre in c.a. sorreggono le tra-
vi in lamellare portanti della copertura in
contro pendenza rispetto al declivio na-
turale.
Un cordolo, aggettante di 25 cm rispetto
al perimetro esterno costituito dall’alli-
neamento dei pilastri, consente di ag-
ganciare il sistema di tamponamento a
secco inglobando i pilastri stessi e im-
pedendo ponti termici. Il termotecnico
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cate in funzione delle caratteristiche del che consentono una grande variabilità di semplice realizzazione, purché se ne
fabbricato esistente. in fase di progettazione e montaggio, co- curi il dettaglio sia in sede progettuale
Ancora una volta, ricorrendo ai sistemi sì da poter modulare le prestazioni delle sia in quella costruttiva.
costruttivi a secco, si possono trovare contropareti in funzione dei materiali Uno dei maggiori vantaggi del sistema a
soluzioni di minimo ingombro (quanto è scelti. secco consiste, infatti, nel poter variare
importante salvare spazio), minimo pe- E’ possibile realizzare una controparete le stratigrafie di pareti, contropareti e
so (non gravare troppo sui solai), mas- su qualsiasi tipo di supporto purché si controsoffitti fino a soddisfare i requisiti
sima rapidità di esecuzione (che signifi- sia individuata la corretta tecnica di po- di progetto.
ca anche risparmio) e, soprattutto, sa e la lastra idonea. Le contropareti Le contropareti sono composte essen-
grande efficacia. possono essere eseguite semplicemen- zialmente di:
Si potrà infatti ricorrere a contropareti e te incollando una lastra al muro, oppure - orditura metallica (Norme UNI-EN
a controsoffitti che, opportunamente realizzando prima un’idonea struttura 10142 e DIN 18182);
progettati e realizzati, risolveranno i pro- metallica (autoportante o vincolata alla - rivestimento in lastre di gesso rivestito
blemi di isolamento termico. parete esistente) e poi fissando le la- (Norme UNI 10818 e DIN 18180).
Ad esempio, le contropareti in gesso ri- stre all’orditura, magari interponendo in In alternativa alle lastre di gesso rivesti-
vestito (cartongesso) rappresentano la precedenza del materiale isolante. to, possono essere utilizzate anche:
risposta ideale a queste esigenze: il si- Possono dunque essere progettati e - lastre di gesso-fibra per una particola-
stema costruttivo a secco fa riferimento realizzati interventi specifici anche ad re resistenza meccanica e agli urti;
a materiali ad elevata standardizzazione elevato contenuto tecnologico e sempre - lastre in cemento fibrorinforzato per
interni, formulate espressamente per
Alcuni studi di contropareti interne ed esterne con doppio tavolato in forato privo di coibentazione termica con blocchi pareti ad altissime prestazioni di resi-
di poraton “di vecchia generazione” da 20 cm (Fonte Knauf s.a.s.) stenza agli urti ed all’umidità.
I sistemi leggeri in gesso rivestito e la-
stre di cemento fibrorinforzato possie-
dono inoltre elevate prestazioni di isola-
mento acustico in quanto funzionano
con il meccanismo massa-molla-massa,
che consente di raggiungere valori di
potere fonoisolante molto elevati.
Ma con le contropareti a secco si realiz-
zano anche protezioni al fuoco di strut-
ture esistenti in muratura, calcestruzzo,
acciaio, fino a REI 180.
Con le lastre di cartongesso accoppiate a
materassini di materiale isolante quali
lana di vetro, EPS (Polistirene Espanso
Sinterizzato) o XPS (Polistirene Espanso
Estruso), si ha la possibilità di incollare
direttamente alla parete un materiale
coibente che, una volta fissato alla mura-
tura e stuccato sui giunti, offre una su-
perficie pronta per la finitura.
Prove di laboratorio e certificazioni, inol-
tre, mostrano l’elevata capacità di resi-
stere agli urti delle pareti in gesso rive-
stito, conformemente a tutte le normati-
ve vigenti.
Ma anche i controsoffitti in gesso rivesti-
to, come le contropareti, oltre a garantire
un elevato isolamento acustico, resi-
stenza al fuoco e agli urti, hanno elevate
prestazioni di isolamento termico.
I rivestimenti realizzati con lastre con bar-
riera al vapore in lamina in alluminio, inol-
tre, impediscono all’umidità di condensar-
si all’interno dei materiali isolanti che si
mantengono inalterati nel tempo.
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Soltanto chi, come Knauf, vi offre non semplici prodotti ma Sistemi Costruttivi a Secco
corredati da un’ampia gamma di complementi, può assicuravi risultati cer ti.
Biocompatibili, fonoisolanti, termoisolanti e resistenti al fuoco, i Sistemi a Secco Knauf
permettono di progettare e realizzare con velocità e sicurezza, pareti, contropareti e
controsoffitti. Leader mondiale nell’innovazione tecnologica, Knauf è presente in Italia con sede,
stabilimenti produttivi, centri di formazione e una capillare organizzazione tecnico-commerciale.
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La certificazione
energetica degli edifici
Auspici per una sua corretta implementazione ed esecuzione
Sergio Colombo e Franco Soma
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I valori del fabbisogno sono, infatti, otti- materia di energia, mantenendo allo Sta- getica EP, rapportata ai due riferimenti di
mizzati in funzione dei Gradi Giorno della to i compiti di indirizzo, sarebbe auspi- seguito riportati:
località e del rapporto S/V dell’edificio. cabile che lo Stato detti le linee guida, RR, quale valore vigente a norma di leg-
Il concetto di ottimizzazione non è uni- valide per tutto il territorio nazionale, in ge, che fissa il limite di separazione fra
voco in quanto l’investimento può esse- merito: le classi B e C;
re ripagato in un numero di anni variabi- a) al criterio di classificazione energeti- RS, quale valore di riferimento, che rap-
le che deve essere comunque inferiore ca degli edifici, che stabilisce il metro di presenta la prestazione media degli edi-
alla durata dell’investimento. Anche il misura della prestazione energetica; fici esistenti e che condiziona la classifi-
costo dell’investimento atto ad ottenere b) alla metodologia di calcolo, stretta- cazione degli edifici nelle classi da C a G.
un determinato risultato non è univoco mente connessa con la classificazione Per l’Italia, è facile individuare il riferi-
in quanto dipende dalla bontà del pro- energetica degli edifici; mento RR nel fabbisogno limite di ener-
getto e dalle tecniche costruttive utiliz- c) ai requisiti professionali e all’espe- gia primaria definitivo, previsto a partire
zate, note o da individuare. rienza richiesta per la qualificazione o dal 2010, indicato nelle tabelle 1.3 e 2.3
I criteri di ottimizzazione dei suddetti l’accreditamento dei professionisti cui dell’allegato C al D.Lgs. n. 311/06 che
decreti legislativi sono, in ogni caso, affidare la certificazione e le diagnosi rappresenta la prestazione minima di
prudenti ed uniformi sul territorio nazio- energetiche. legge dei nuovi edifici (solo fino al
nale e tengono conto in modo equilibra- Quanto sopra costituisce la premessa 31/12/ 2009 sarà consentita la costru-
to del fattore di forma dell’edificio. minima per un’applicazione omogenea zione di edifici in classe C).
Un ulteriore pregio sta nel fatto che sono ed ordinata della certificazione energeti- Per quanto riguarda il riferimento agli
stati previsti tre diversi gradi di ottimiz- ca sul territorio nazionale ed il requisito edifici esistenti, sulla base dell’esperien-
zazione, da applicarsi a partire dall’anno minimo per la sua comprensione da par- za si può affermare che il loro fabbiso-
2005, dall’anno 2008 e dall’anno 2010, te dei cittadini. gno si attesta mediamente a circa 2 vol-
per dare tempo alle imprese costruttrici Il D. Lgs. n. 192/2005, se pure in linea te quello indicato per i nuovi edifici. Se si
di individuare le tecniche necessarie per con i principi fondamentali di cui ai pre- accetta quanto sopra, si avrà che:
ottenere in modo economico i risultati ri- cedenti punti A e B, non contiene le mo-
chiesti. dalità per una corretta attuazione delle EPi, lim2010 = RR e che RS = 2 RR = 2 EPi, lim2010
Obiettivi più ambiziosi non sono esclusi, importanti disposizioni della direttiva,
ma sono lasciati alla competitività del sopra ricordata ai punti 1 e 2. Prevede In tale ipotesi, la classificazione potrà
mercato. La classificazione energetica però, all’art. 4, l'emanazione di uno o più essere espressa in funzione di R R, e
degli edifici potrà indurre la domanda di decreti per la definizione dei criteri ge- quindi di EPi, lim2010 (Fabbisogno Limite di
più elevate prestazioni energetiche sol- nerali e di tutte le indicazioni necessarie Energia Primaria per la climatizzazione
lecitando così l’iniziativa dei costruttori per l'applicazione omogenea della certi- invernale) come indicato in figura 1.
ad individuare sistemi in grado di fornirli ficazione energetica sul territorio nazio-
nel rispetto dell’efficacia dei costi. nale. A+ EP<0,25 EPi.lim2010
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Tabella 1
Dati di ingresso
Modalità di Tipo di valutazione Scopo della valutazione
determinazione Uso Clima Edificio
mandazioni sulle misure efficaci sotto il contenuta nel processo di certificazio- tano ed uniformano l’applicazione della
profilo dei costi per il miglioramento delle ne, potrà indicare con precisione le ope- normativa europea sul territorio nazio-
prestazioni energetiche dell’edificio. re più efficaci. nale. Tali raccolte saranno pubblicate fra
Con una classificazione quale quella in- alcuni mesi.
dicata dalla normativa europea l’utente La metodologia di calcolo Il D. Lgs. n. 192/05 come modificato dal
avrà due indicazioni fondamentali. E’ evidente che il metodo di calcolo della D. Lgs. n. 311/06, riporta l’elenco delle
Il valore numerico della prestazione EP. prestazione energetica si pone in stretta norme europee che sono alla base del
Con questo valore l’utente imparerà ben relazione ed è inscindibile dal limite mi- calcolo, ma alcune Regioni, che non co-
presto (come ha imparato a distinguere nimo della prestazione prescritto dalla noscono tutto “l’iter europeo”, tendono a
il consumo delle automobili attraverso i legge, che è alla base della classificazio- non dare importanza a queste indicazio-
chilometri percorsi per ogni litro di ben- ne energetica. ni, emanando propri criteri di calcolo, a
zina) a valutare il consumo degli appar- Purtroppo la direttiva si esprime male volte eccessivamente semplificativi che
tamenti. Gli basterà moltiplicare questo ed in modo contraddittorio in quanto, da portano a risultati anche gravemente er-
numero per 10 e per i metri quadrati ri- una parte consente che il metodo di cal- rati o comunque non coerenti con i limiti
scaldati per ottenere il consumo dell’al- colo possa essere definito su scala na- della prestazione e con le modalità di
loggio in m3 di gas o litri di gasolio. zionale o regionale, mentre dall’altra au- classificazione energetica.
Le possibilità di miglioramento della spica che sorgano ulteriori norme come E’ quindi necessario che i decreti nazio-
prestazione energetica EP. La classifica- la EN 832 (la norma europea di calcolo nali ribadiscano con maggior forza la ne-
zione parametrata in base al valore di della prestazione energetica dell’involu- cessità di utilizzare quale riferimento la
legge, che rappresenta una modalità di cro edilizio). normativa europea prodotta sotto man-
ottimizzazione ben definita, fornisce al- L’anomalia è stata prontamente segna- dato e che sarà resa disponibile da UNI-
l’utente un’importante informazione sul- lata da più parti e da più Stati membri, CTI nel giro di alcuni mesi.
le possibilità di miglioramento della pre- tanto che in tempi record l’UE ha com- Utilizzando la metodologia CEN (senza
stazione EP. missionato al CEN, stanziando fondi fantasiose semplificazioni o differenzia-
A titolo esemplificativo, se l’edificio è in consistenti attraverso il mandato M 343, zioni controproducenti) sono allora pos-
classe A, qualunque sia il suo rapporto la normativa armonizzata per l’esecuzio- sibili, con un solo input, tutti i calcoli
di forma o la zona climatica di apparte- ne della certificazione energetica degli previsti dalla normativa europea, come
nenza, il grado di ottimizzazione è già edifici. riassunto in tabella 1.
piuttosto spinto, perciò le possibilità di Il CEN ha operato con il massimo impe- Per ribadire l’utilità di un calcolo corret-
miglioramento sono improbabili, se non gno, rendendo disponibile in soli tre an- to, vale la pena di ricordare che lo spre-
con tempi di ritorno dell’ordine delle de- ni la normativa necessaria (una trentina co energetico, frutto di un’impiantistica
cine di anni. di norme già tutte al voto formale). L’ap- approssimativa e del timore del costo
Se l’edifico è invece classificato nelle provazione è scontata in quanto tutti i delle diagnosi e della progettazione, gra-
classi F o G, qualunque sia il fattore di Paesi sono coscienti che non si poteva va sui cittadini quanto una legge finan-
forma e la sua zona climatica, esistono fare di meglio nel tempo disponibile. ziaria ogni anno.
interventi in grado di ridurre il consumo In Italia l’UNI, e per esso il CTI, rispon- È pertanto un’ipocrisia inaccettabile la
energetico dell’edificio a meno della me- dendo alle pressanti richieste di sempli- finta protezione degli interessi del con-
tà, il cui costo può essere ripagato dai ri- ficazione del Ministero dello Sviluppo sumatore dai costi della diagnosi e della
sparmi in tempi dell’ordine dei due o tre Economico e delle Regioni, sta predispo- progettazione, ben sapendo che il citta-
anni. La diagnosi energetica, operazione nendo tre raccolte normative che facili- dino continua a pagare ogni anno i costi
Tabella 2
Dati di ingresso
Modalità di Tipo di valutazione Scopo della valutazione
determinazione Uso Clima Edificio
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SOLUZIONI PER
IL RISPARMIO ENERGETICO
S c o p r i i V A N T A G G I d e l l ’ E N E R G I A A LT E R N A T I V A . . .
...dal privato alle grandi aziende
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Inoltre, sommando ai risparmi provenien- tà isolante e impermeabilizzante dell’in- La condensa deve essere accuratamente
ti dagli edifici esistenti il contributo dato volucro opaco e trasparente. Fare uso di evitata perché può favorire lo sviluppo di
da un’evoluzione costante dei codici che schermature intelligenti e studiare, con muffe e funghi e pregiudicare l’efficienza
disciplinano i requisiti per gli stabili di attenzione, forma e orientamento del del materiale isolante; ricordiamo che le
nuova costruzione, il risparmio energeti- complesso edile. tossine di alcuni funghi possono provo-
co potenziale per l’edilizia danese salireb- E) Utilizzo di fonti e processi gratuiti (so- care reazioni allergiche.
be all’82% entro il 2050, anche conside- lare, ventilazione naturale notturna). Occorre rilevare che le muffe crescono
rando un’espansione del 30% dello spazio Si dovrebbe optare per soluzioni che con- abbondantemente su materiali organici
abitato. templino e “bilancino” i criteri sopra indi- costituiti da cellulosa (carta, legno, lino),
Nonostante questa redditizia possibilità, cati al fine di ottenere risultati verosimil- ma non altrettanto su materiali inorganici
oggi gli investimenti per il miglioramento mente più affidabili nel tempo e meno co- come le maioliche, il calcestruzzo, la pie-
degli edifici esistenti sono quasi nulli e i stosi. Occorrerebbe adottare la filosofia tra o le lane minerali.
codici costruttivi tardano ad aggiornarsi e dell’ «edificio più una cultura d’uso». Oltre all’isolamento, altro aspetto impor-
ad essere attuati. Si devono, ovviamente, evitare soluzioni tante da considerare in un edifico passi-
Sicuramente quando la pressione sui “sbilanciate”. Si considerino, a titolo di vo è la ventilazione controllata. In Germa-
prezzi dell’energia o i controlli sull’inqui- esempio: il progettista d’impianti che pre- nia è molto diffusa un’apparecchiatura
namento si intensificheranno, il rispar- vede sistemi sofisticati senza calcolare i compatta che svolge contemporanea-
mio energetico nell’edilizia dovrà essere costi di gestione e quelli di manutenzio- mente la funzione regolatrice della venti-
velocemente attuato. ne; l’installatore che tende a sovradimen- lazione, di recupero del calore dell’aria in
sionare, oppure il progettista edile che uscita, di produzione e d’immagazzina-
2. Il progetto integrato del sistema edi- considera solo la qualità dell’involucro mento dell’acqua calda di consumo
ficio/impianti opaco, apprezzandone il plusvalore di un (qualcuno l’ha chiamata “aggregato
2.1 Sistemi “a energia totale” elevato MTBF1 rispetto a quello degli im- compatto”).
Al fine di riordinare una materia non “diffi- pianti, senza porre attenzione all’energia Isolamento e ventilazione controllata so-
cile”, ma alquanto articolata, può essere dispersa attraverso l’involucro edilizio. no anche determinanti per creare un mi-
utile fare riferimento ai principi fisici in- Per concludere, riportando l’attenzione glior clima indoor.
formatori che, in questo contesto, hanno sul concetto «edificio più una cultura Una famiglia media di quattro persone
il pregio di avere valore multiscala e, d’uso» dobbiamo rilevare che, in fatto di produce giornalmente una quindicina di
quindi, di costituire una sorta di linea gui- risparmio energetico, i capiscuola tede- litri di umidità nell’ambiente interno. Chi
da rivolta sia a risparmiare energia in un schi (o svizzeri, o austriaci, o altoatesini) vive in un vecchio edificio dovrebbe prov-
grande processo industriale sia a razio- sono rispetto a noi all’avanguardia. vedere quindi ad un isolamento e ad una
nalizzarne l’uso in una casetta unifamilia- ventilazione adeguati per prevenire la
re o in un appartamento di città. 2.2 Risparmio energetico e benessere in- condensa. Ancora una volta la scelta dei
Questi principi fondamentali sono assai door materiali idonei è importante: materiali
noti, proviamo a ricordarli. Le statistiche relative a migliaia di con elevate emissioni di odori, particelle
A) Puntare a sempre maggiori rendimenti “case passive” dimostrano che non e tossine dovrebbero essere evitati. In al-
dei sistemi di trasformazione dell’energia solo è possibile risparmiare sui consu- cuni Paesi le etichette in materia di be-
per climatizzazione (invernale/estiva). mi energetici, ma anche ottenere un nessere indoor aiutano ad identificare i
B) Valorizzare il riutilizzo di calore prodot- buon clima interno. prodotti a bassa emissione.
to nei suddetti sistemi di trasformazione: Considerando che la maggior parte della
estensione dell’uso di caldaie a conden- vita moderna si svolge al chiuso, il clima 3. Le azioni del Nord Europa
sazione con una nuova impostazione de- interno assume un ruolo molto importan- Appuntiamo la nostra attenzione sulla
gli impianti. In sintesi: adottare sistemi “a te per la salute e il benessere. Un isola- Gran Bretagna e la Danimarca.
sfruttamento totale” dell’energia. mento ad hoc aiuta ad assicurare una
C) Estendere l’uso di pompe di calore che temperatura interna gradevole e costan- 3.1 I Green Building. Le certificazioni
trasferiscono calore da una temperatura te; protegge dal freddo e dal caldo energetiche nel Regno Unito
più bassa ad una più elevata consuman- intenso; ma se è insufficiente, installato I cosiddetti Green Building, o costruzioni
do, ad esempio, energia elettrica in quan- inadeguatamente o il ricambio d’aria è a basso impatto ambientale, si sono af-
tità tale che l’utile sia molto maggiore del- scarso, c’è anche il rischio che l’aria calda fermati e hanno portato allo sviluppo di
la spesa. e umida condensi a contatto con le sistemi di certificazione energetico-am-
Ricordiamo che la scienza ha già prodotto superfici fredde e male isolate. bientale capaci di valutare le performan-
molto in materia; addirittura Albert Ein- ce degli edifici.
stein lavorava all’ingegnerizzazione e 1 Questi sistemi permettono di stabilire il
Mean time between failure (letteralmente “tempo medio
commercializzazione di una macchina tra i guasti”) è un parametro di qualità che si applica a consumo energetico delle costruzioni in
frigorifera tra gli anni ’10 e ’20 del secolo dispositivi meccanici, elettrici, elettronici e software. Indica base a precisi algoritmi e forniscono
il valore atteso del tempo che intercorre tra un guasto e
scorso. quello successivo: più è elevato, più è affidabile l’impianto o un’esatta stima dei costi e dei consumi di
D) Ridurre le perdite negli usi finali: quali- la macchina (NdR) energia sia per il riscaldamento, durante il
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Riesci a controllare
contemporaneamente
le lampade installate? LED verde fisso
lampada OK
LED rosso
La norma evidenzia che: “nel caso
di impossibilità di effettuazione della
lampeggiante
verifica dell’autonomia con esame a lampada guasta
vista contemporaneo del momento
di effettivo spegnimento di tutti gli
apparecchi installati, è necessario
l’impiego di apparecchi e/o sistemi di
illuminazione di emergenza che Verifica ora l’impianto
consentono la verifica automatica di illuminazione di sicurezza!
dell’effettiva autonomia.”
Quick Signal Click Signal Slim Signal Astro Signal Domina Guida
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Il valzer
dei rendimenti
di Giovanni Raimondini
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eccessivamente obsoleto (per la “nostra” trollato. Ciò significava, in pratica, un valore sottraendo 2 punti a quello misu-
caldaia tale valore si attestava all’87%). ulteriore “bonus” a suo favore, così che il rato.
Al fine di non penalizzare eccessiva- valore minimo misurato che consentiva La prima modifica era tutto sommato di
mente il parco caldaie esistente, il D.P.R. alla nostra caldaia di funzionare nel poco conto, in quanto l’arrotondamento
n. 412/93 concesse però un “bonus” di 6 rispetto della legge diventava del 79% poteva, nel caso più sfavorevole, togliere
punti per i generatori installati prima del- per i generatori “ante 412” e dell’82% per mezzo punto al rendimento misurato.
l’entrata in vigore del decreto stesso, e quelli “post 412”. La seconda modifica, invece, poteva
uno di 3 punti per quelli installati suc- È evidente peraltro che, anche con i risultare devastante nel caso in cui il
cessivamente. I valori limite diventava- prezzi del gas e del gasolio di allora, un responsabile dell’impianto avesse deci-
no così 81% e 84%, sempre considerando generatore di calore con simili rendi- so di inviare il rapporto di controllo
il nostro apparecchio installato rispetti- menti avrebbe dovuto essere sostituito all’Ente pubblico: dato che in questo
vamente prima o dopo il 29 ottobre non per rispetto della legge ma per con- caso il rapporto sostituiva la visita del
1993. venienza economica, essendo già dispo- verificatore pubblico, il rendimento di
Immediatamente dopo l’emanazione del nibili sul mercato apparecchi in grado di combustione differiva di ben quattro
suddetto decreto un gruppo di lavoro garantire rendimenti di combustione punti a sfavore del responsabile dell’im-
misto CTI-CIG elaborò una procedura per superiori di circa 10 punti. pianto, rispetto al valore che nelle stes-
la misurazione in opera del rendimento Il D.P.R. n. 551/99, sei anni dopo, cambiò se condizioni di prova avrebbe potuto
di combustione e, nel 1994, fu pubblica- per la prima volta le carte in tavola. I ren- trovare il verificatore pubblico! Non è
ta la Norma UNI 10389, “Generatori di dimenti di combustione minimi ammes- assurdo ritenere che, qualora la metodo-
calore - misurazione in opera del rendi- si per i generatori di calore ad acqua logia imposta dal D.M. 17 marzo 2003
mento di combustione”, recepita con calda installati prima del 29 ottobre fosse stata correttamente applicata (ci
D.M. 06/08/1994 e diventata così meto- 1993 godevano di un “bonus” di 3 punti risulta però che, per evitare accuse di
do ufficiale. La UNI 10389 teneva conto, anziché di 6, mentre per quelli installati sostituzione forzata di apparecchi
tra l’altro, dei numerosi fattori di incer- dopo tale data il “bonus” spariva. In prati- “ancora buoni”, i manutentori l’abbiano
tezza nella ripetibilità della misurazione, ca per tutti i generatori i rendimenti mini- in gran parte disattesa), numerosi gene-
considerando che la stessa si svolgeva mi furono alzati, anche retroattivamen- ratori di calore avrebbero dovuto essere
non in laboratorio ma in situ, non con il te, di tre punti. Restando i 2 punti di “pensionati” molto in anticipo rispetto
medesimo operatore e con il medesimo “bonus” garantiti dalla UNI 10389, non si alle previsioni. Un rendimento dell’85%
strumento e che, soprattutto, tra la trattò di una “missione impossibile”, per i generatori “ante 412” e dell’89% per
misurazione effettuata per conto del perché i nuovi valori minimi da rispetta- quelli “post 412” con la stessa potenza
responsabile dell’impianto e quella effet- re per la nostra caldaia (82% e 85%) utile della nostra caldaia di riferimento
tuata dal verificatore pubblico (il tecnico restavano comunque al di sotto di quelli non avrebbe potuto essere così sconta-
incaricato dall’Ente locale competente raggiunti dalla stragrande maggioranza to, soprattutto considerando, per molti
per i controlli) avrebbe potuto passare dei generatori di calore standard reperi- apparecchi a camera aperta, il lento
un lasso di tempo anche di alcuni mesi, bili sul mercato; considerato che quelli degrado delle prestazioni dovuto al pro-
con evidenti variazioni di alcuni parame- più inefficienti erano già stati eliminati gressivo deterioramento dello scambia-
tri misurati necessari per la determina- con il D.P.R. n. 412/93, una seconda tore di calore, sia lato fumi sia lato
zione del rendimento (in primo luogo la “scrematura” a sei anni di distanza era acqua1.
temperatura dell’aria comburente). Per sicuramente accettabile. Questo problema dovrebbe (il condizio-
questo motivo il risultato ottenuto era Nel 2003, con il Decreto del 17 marzo nale è d’obbligo!) essere superato con
espresso con un’incertezza di 2 punti emanato dal Ministero delle Attività l’entrata in vigore del D. Lgs. n. 311/06
(assoluti, non percentuali) in più o in Produttive, furono pubblicati i nuovi che prescrive che tutti i rapporti di con-
meno: un rendimento pari a 90% poteva modelli di libretto di impianto e di centra- trollo devono essere inviati all’Ente pub-
essere sia dell’88% sia del 92%. le, nei quali comparivano due importanti blico sostituendo così anche formal-
Dato che il risultato ottenuto dal verifica- novità: mente le verifiche pubbliche; in tal caso il
tore pubblico, se inferiore al minimo • era imposto l’arrotondamento al manutentore, operando come incaricato
richiesto dal D.P.R. n. 412/93, avrebbe numero intero del valore misurato del di pubblico esercizio, aggiunge anziché
potuto comportare un’ulteriore manu- rendimento, in contrasto con quanto
tenzione straordinaria a carico del con- contenuto nella UNI 10389; 1
Sebbene la Norma UNI 7129 imponga la presenza di una
trollato se non addirittura la messa fuori • si stabiliva formalmente che il verifi- cappa collegata all’esterno (o, in alternativa, di un elet-
troventilatore) sopra il piano di cottura, nella maggior
servizio del generatore e la sua sostitu- catore pubblico doveva considerare parte delle abitazioni è presente la cappa “a riciclo”, col
zione con un modello dal rendimento più insufficiente il rendimento di combustio- risultato che i prodotti della cottura, e i numerosi altri in-
elevato, per evitare contestazioni, si sta- ne se, aggiungendo 2 punti al valore quinanti indoor presenti nelle nostre case, sono evacuati
dalla caldaia a camera aperta spesso installata nello
bilì che al risultato ottenuto dal verifica- misurato, fosse restato al di sotto del stesso locale, con evidente degrado – e spesso aggres-
tore pubblico si aggiungessero sempre i valore minimo di legge, mentre il manu- sione chimica – dello scambiatore di calore e contestuale
peggioramento del rendimento (per non parlare degli evi-
due punti d’incertezza, considerando tentore lo doveva considerare insuffi- denti rischi per la sicurezza legati al peggioramento dei
quindi questa tutta a vantaggio del con- ciente se fosse rimasto al di sotto di tale parametri di combustione).
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Principi di funzionamento
e di utilizzo della
termografia
di David Savoia
L’articolo riprende, sia pur con un taglio diver- Per comprendere appieno pregi e difetti, possi-
so, un argomento già trattato sul numero spe- bilità e limiti di questa tecnologia diagnostica,
ciale della Rivista pubblicato in occasione del occorre chiarirne anzitutto il funzionamento e
65° Anniversario de “Il Perito Industriale” (gen- la storia.
naio/febbraio 2005). Entrambi gli articoli, che È noto che la trasmissione del calore avviene in
per certi aspetti sono complementari, assumo- tre modi differenti: conduzione, convezione e
no, nel contesto della diagnosi e della certifica- irraggiamento.
zione energetica in edilizia, una particolare im- Se poniamo un corpo caldo in una camera “a
portanza, dato che la termografia - se “usata vuoto”, in teoria perfettamente isolata, notere-
da mani esperte” - può essere un efficace ausi- mo che comunque il calore è trasmesso sino a
lio per la ricerca di interventi finalizzati alla ri- che non si raggiunge un regime di equilibrio
duzione delle perdite di calore negli edifici e termico tra corpo e camera, cioè il corpo perde
negli impianti calore e le pareti della camera lo acquisiscono.
È evidente che la cessione termica non può es-
Con l’attuale necessità italiana di inseguire in sere avvenuta per conduzione, poiché il corpo
notevole ritardo gli obiettivi del Protocollo di non è a contatto con la camera, né può essere
Kyoto, tutto quanto concerne il risparmio ener- avvenuta per convezione, poiché il corpo è cir-
getico assurge a primario argomento di interes- condato dal vuoto. Se ne deduce che la trasmis-
se e la termografia, quale possibile strumento sione del calore per irraggiamento ha una ca-
diagnostico delle dispersioni termiche, è dive- ratteristica particolare rispetto alle altre: non ri-
nuta nuovamente di attualità, così come as- chiede mezzi materiali per il trasferimento.
sunse per la prima volta un ruolo innovativo nel Altra sua peculiarità è la velocità, pari a quella
Nord America durante la prima crisi petrolifera della luce di circa 300.000 km/sec, senza atte-
degli anni ’70. nuazione nel vuoto; ne è un esempio l’energia
In realtà è doveroso preliminarmente sfatare termica solare che, a causa della distanza e do-
un mito, ovvero spiegare che la termografia, per vendo attraversare spazi vuoti, raggiunge la
le sue caratteristiche, non fa miracoli e non può Terra soltanto per irraggiamento.
sostituirsi ad un’accurata diagnosi energetica Se ne può trarre un’ulteriore considerazione
dei fabbricati eseguita sulla base di rilievi e che distingue la trasmissione per irraggiamen-
specifiche procedure di calcolo. Resta però uno to: il calore, infatti, si trasmette in via naturale
strumento molto valido, utilizzato in edilizia nei per conduzione, convezione e irraggiamento da
Paesi a tecnologia avanzata quali: Canada, Stati un corpo più caldo ad uno più freddo; solo
Uniti, Regno Unito e Germania. l’energia radiante però può essere trasferita an-
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che attraverso il vuoto o strati freddi co- definite: α quella assorbita, ρ quella ri- mocamere non vedono la temperatura,
me avviene nel caso dell’irraggiamento flessa e t quella emessa, la cui somma è ma rilevano la radiazione infrarossa che,
solare. sempre pari ad 1, cioè α+ρ+t=1. oltre che emessa, può anche essere ri-
La radiazione termica è quella parte Nelle superfici opache la radiazione flessa.
dello spettro elettromagnetico che ge- emessa è prossima allo 0, avendo solo È di immediata evidenza il limite della
nera energia termica. assorbimento e riflessione, per cui si ha termografia, dato dal fatto che la rifles-
Le radiazioni elettromagnetiche hanno α+ρ=1. sione può causare una notevole discor-
un campo di lunghezze d’onda molto Quando le superfici sono lisce riflettono danza tra risultato di lettura del termo-
esteso, da meno di 10-10 µm (raggi co- la radiazione in modo speculare (a spec- gramma e la reale temperatura.
smici) a più di 10 +10 µm (applicazioni chio), mentre quando sono rugose riflet- Se la riflessione è elevata, come per la
elettriche industriali). tono in modo diffuso (in tutte le direzio- maggioranza dei materiali metallici, es-
Le onde elettromagnetiche, pur avendo ni). sendo basso-emissivi e/o lucidi, per
la stessa natura, hanno origine e com- Tutti gli oggetti emettono radiazioni in- eseguire rilievi termografici attendibili è
portamenti fisici molto diversi a secon- frarosse in funzione della loro tempera- necessario che siano trattati con ossida-
da della lunghezza d’onda. tura. zione o con vernice opaca.
La lunghezza d’onda della radiazione La radiazione infrarossa non è visibile In ogni caso, i valori tradotti nel termo-
termica varia da 0,1 µm a 100 µm ed è dall’occhio umano, come invece avviene gramma hanno errori fino a circa il 2%,
causata dai moti rotatori e vibratori delle in natura per i serpenti a sonagli, che problema che globalmente si compensa
molecole, atomi ed elettroni di una so- possono vedere di notte il calore corpo- col vantaggio dato dalla possibilità di ef-
stanza. reo degli animali a sangue caldo, o come fettuare rilievi a distanza ed in modo
Una delle espressioni per misurare l’in- le api che sono sensibili alla radiazione non invasivo su campi di escursione ter-
tensità di tali fenomeni è la temperatura: ultravioletta. mici rilevanti anche a bassi valori. Si ri-
quando aumenta, incrementa anche la La radiazione infrarossa può essere rile- corda, infatti, che anche un cubetto di
radiazione termica emessa da un corpo. vata da speciali telecamere (termoca- ghiaccio emette una certa quantità di
È chiaro quindi il motivo per cui la tem- mere) che, tramite elaborazione elettro- energia radiante che può essere misura-
peratura, in elevazione, può assumere nica, conferiscono alle immagini gra- ta dalla termocamera, trovandosi ad una
valori tendenti all’infinito (grande stato dualità di colore proporzionali alle tem- temperatura ben al di sopra dello zero
di agitazione molecolare, atomica e de- perature superficiali rilevate. assoluto.
gli elettroni), mentre verso il basso ha Un’immagine prodotta da una termoca- Questo aspetto porta ad intuire che l’uti-
un valore limite ben determinato, pari a mera è chiamata termogramma, che è lizzo termografico è praticamente possi-
circa -273 °K, corrispondente allo stato praticamente la “fotografia” delle emis- bile in una vastità notevole di settori,
assoluto di quiete della materia. sioni elettromagnetiche dell’energia in- vale a dire in tutti quelli ove vi siano fe-
La lunghezza d’onda della radiazione frarossa. nomeni termici correlati ad eventi da in-
elettromagnetica visibile, cioè quella ra- Le termocamere comunemente utilizza- dagare.
diazione cui è sensibile l’occhio umano, te in edilizia e in impiantistica hanno un La tecnica termografica, sebbene con
varia da 0,40 µm (colore violetto) a 0,76 campo di misurazione della temperatura origini più antiche, fu usata inizialmente
µm (colore rosso). compreso tra -10 °K e 100 °K circa, che in ambito militare come strumento di
Al di sotto della lunghezza d’onda di corrisponde all’intervallo di radiazione spionaggio durante la “guerra fredda”
0,40 µm, cioè a frequenza maggiore del infrarossa con lunghezza d’onda com- nel 1950.
visibile, si hanno radiazioni ultraviolette, presa tra 0,75 µm e 13 µm, quindi con Nel 1957, un medico, il dott. Lawson,
mentre al di sopra della lunghezza d’on- circa un ordine di grandezza più lungo scoprí che i suoi malati di cancro aveva-
da di 0,76 µm, fino a 100 µm, cioè a fre- della luce visibile. no la temperatura della pelle più alta al
quenza più bassa rispetto al campo visi- E’ importante comprendere che le ter- di sopra dell’area interessata dalla ma-
bile, si hanno radiazioni infrarosse.
Si nota inoltre che lo spettro di emissio-
ne delle radiazioni infrarosse è amplissi-
mo, molto più elevato rispetto allo spet-
tro delle onde elettromagnetiche visibili.
La radiazione elettromagnetica, rispetto
agli oggetti che incontra, si comporta
come quella visibile: può essere riflessa,
rifratta, assorbita ed emessa.
Quando la radiazione incide su una su-
perficie, in parte è assorbita, in parte è
riflessa e, se ne rimane, in parte è
emessa.
Le tre frazioni di irradiazione sono così
speciale energia 57
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lattia. Fu il primo uso della termografia a • Rivelazioni dell’attacco biologico alle Industria
scopo diagnostico in campo oncologico. strutture in legno. • Controllo della temperatura dei com-
Sempre nella medicina, dal 1970 la ter- ponenti negli impianti oleodinamici
mografia è stata usata per altri scopi dia- Termoidraulica (olio, pompa, motore, valvole, accumula-
gnostici, per individuare le sorgenti di in- • Valutazione del comfort termico nelle tori, filtri, ecc.) .
fiammazioni dei nervi, le infezioni super- perimetrazioni dei vani degli edifici. • Misura del livello di fluidi all’interno di
ficiali, i problemi circolatori. • Ricerca delle perdite di calore attra- grandi serbatoi non totalmente coibentati.
Poi la tecnica termografica fu utilizzata verso condotti (ventilazione, camini, • Controllo delle coibentazioni e dei ri-
in campo aeronautico per la scoperta dei ecc.). vestimenti refrattari nei forni.
probabili punti di rottura negli aeroplani. • Ricerca di rotture di impianti di riscal- • Controllo delle coibentazioni nelle pa-
A partire dal 1990 la termografia fu im- damento o di distribuzione idrica. reti di frigoriferi.
piegata in campo edilizio per ispezioni • Ricerca di rotture di condotte idriche
diagnostiche nelle costruzioni. all’aperto. Protezione civile
Quando poi si è compreso che con la ter- • Controllo funzionale degli scambiatori • Individuazione di focolai di incen-
mografia è possibile eseguire controlli di calore. dio per anticipare le azioni di spegni-
non distruttivi e non intrusivi per visua- • Analisi della distribuzione termica degli mento.
lizzare valori assoluti e variazioni di impianti a pannelli radianti ed individua- • Individuazione di persone in acqua,
temperatura di oggetti, indipendente- zione di eventuali perdite o occlusioni. grotte e ed altri luoghi al buio.
mente dalla loro illuminazione nel cam- • Controllo delle perdite sul mantello • Individuazione di persone e veicoli
po del visibile, in tutto il mondo i campi nei generatori termici. caldi attraverso la nebbia.
di utilizzo sono stati estesi negli ambiti • Controllo delle coibentazioni nelle tu- • Sorveglianza di ambienti e rilevazio-
più svariati. bazioni. ne di intrusione di persone ed animali al
Esulando da quelli più specialistici, qua- • Verifica della diffusione dell’aria cli- buio.
li aeronautica, industria navale, ricerca matizzata dalle bocchette di espulsione.
scientifica, medicina, ecc., dove comun- • Controllo delle canne fumarie. Se l’elencazione sopra descritta, che tra
que l’impiego è davvero molto ampio, i • Analisi funzionale dell’isolamento ter- l’altro non è esaustiva, può suscitare
settori e gli ambiti di utilizzo più fre- mico dei generatori di calore. un grande entusiasmo tra gli operatori,
quenti sono qui indicati. è però opportuno far presente che la
Meccanica termocamera deve trovarsi in “mani”
Edilizia • Manutenzione predittiva meccanica competenti perché, non potendo legge-
• Diagnosi delle irregolarità termiche per verifica di organi in movimento re a distanza le temperature dei corpi,
nei pannelli prefabbricati e sulle altre (pompe, ventilatori, altre trasmissioni ma solo le radiazioni infrarosse perce-
pareti. con attriti). pite, c’è sempre il rischio di interpreta-
• Localizzazione di armature di ferro re come delle emissioni le riflessioni da
nel cemento armato. Elettrotecnica metalli, o anche da minerali o legno lu-
• Ricerca di difetti di isolamento termi- • Manutenzione predittiva agli impianti cidati.
co dei tetti. elettrici (cavi, quadri elettrici, compo- In fase di post-elaborazione compute-
• Rilevazione delle perdite di calore at- nenti, ecc.). rizzata dei termogrammi deve poi es-
traverso i muri. serci la competenza sulla tecnologia
• Individuazione di ponti termici. Elettronica esaminata, al fine individuare al meglio
• Controllo dei distacchi di intonaco o di • Individuazione di surriscaldamenti lo- le problematiche su cui è effettuata la
altri rivestimenti dalle pareti esterne. calizzati in elettronica e di avarie. diagnosi.
• Individuazione dell’umidità da con-
densazione nei muri esterni.
• Ricerca di infiltrazioni di acqua nelle
strutture verticali ed orizzontali.
• Ricerca di infiltrazioni di acqua prove-
nienti dai tetti e dai sistemi di raccolta
delle acque meteoriche.
• Individuazione dell’umidità di risalita
nelle strutture verticali.
• Individuazione di tamponamenti non
visibili eseguiti nel passato sulle pareti.
• Ricerca dei cavedi nascosti.
• Individuazione dei passaggi non visi-
bili di condutture.
• Analisi delle sigillature tecniche. Diagnosi termica di cabine contenenti apparecchiature informatiche
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> Risparmio sui consumi fino al 40% (dati rilevati in tutte le nostre installazioni) grazie alla migliore qualità
energetica dell’impianto.
> Telegestione e monitoraggio costante per prevenire anomalie e difetti.
> Interventi tecnici garantiti entro le 4 ore (escluso notturno).
> Conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria e funzione di terzo responsabile incluse nel servizio.
> Libertà per l’utente di personalizzare e controllare i propri consumi sempre.
L’unico sistema per avere massimo comfort, grande risparmio +10 anni di assoluta tranquillità.
Risparmiare
energia elettrica
di Roberto Borgonovo
L’energia elettrica ha in Italia un costo elevato, te tutte le fasce di utilizzo proprie dei contratti
aggravato anche da un uso scorretto che è di fornitura di energia elettrica, le quali hanno
causa di sprechi ormai non più sostenibili. L’ar- costi differenti che aumentano al diminuire del
ticolo illustra alcuni metodi per risparmiarla e coefficiente di utilizzo (Tabella1).
per trarne benefici economici, tenendo presen-
Figura 1
te che per consumare meno basta utilizzarla al
Potenza
meglio
Se il numeratore rimane costante (ho SPALMATO
l’energia utilizzata nel tempo, spostando i carichi)
Quante volte ci è capitato di parlare con un no-
Energia (kWh)
stro committente e sentirci chiedere: “Cosa ne = Coefficiente di utilizzo
Potenza (kW)
pensi del costo di quella macchina?”.
Da professionisti, dopo un esame tecnico-eco- Se il denominatore diminuisce (ho SPOSTATO le punte
di potenza in altre fasce orarie, se possibile)
nomico di quest’ultima, potremmo rispondere:
“Costa un poco di più, ma consuma decisamen- Il risultato (coefficiente di utilizzo) aumenta
te meno, quindi il maggior costo si ammortizza e quindi pago quanta più energia possibile
nelle fasce alte che costano di meno rispetto
in breve tempo”. alle fasce basse (vedi anche tabella
A queste parole parecchi nostri clienti rispon- sottoriportata)
dono: “Ma se quell’altra macchina costa di me-
no compriamola anche se consuma di più, ora
pago di meno poi si vedrà!”. Tabella 1- Costi dell’energia elettrica
(fonte: sito di Enel distribuzione)
Ad una tale risposta come si può controbatte-
re? Sembrerebbe in nessun modo dato che la • Prezzo dell’energia (1)
maggior parte delle persone pensa al presente I prezzi sono applicati secondo i seguenti
blocchi di utilizzazione (2) annua
e non al futuro.
Nell’esempio citato probabilmente la macchina - Fino a 1.200 ore annue di utilizzazione Cent. €/kWh 8,52
della potenza impegnata
acquistata a minor prezzo sarà costata, alla fi-
- Oltre 1.200 fino a 2.400 ore annue Cent. €/kWh 8,22
ne della sua vita lavorativa, sicuramente di più di utilizzazione della potenza impegnata
rispetto a quella che inizialmente aveva un co-
- Oltre 2.400 ore annue di utilizzazione Cent. €/kWh 8,00
sto superiore ma spese di gestione (manuten- della potenza impegnata
tive ed energetiche) sicuramente inferiori.
ne fa le funzioni), esegue delle operazioni atte sta nella fascia “oltre 2.400” meno si spende in
a ridurre le punte di assorbimento massime di energia elettrica ed in potenza prelevata, poi-
potenza, al fine di “spalmare” la stessa quanti- ché si stanno eliminando dei picchi di potenza.
tà di energia utilizzata in un tempo più lungo. Per questo di seguito esaminiamo il caso prati-
In questo modo si ottiene l’aumento del coeffi- co di uno stabilimento uso uffici e industriale,
ciente di utilizzo (dato dal rapporto tra energia sfruttando non solo le bollette dell’ente distri-
utilizzata e potenza massima prelevata, si veda butore e fornitore, ma anche un analizzatore di
figura 1), riducendo così i costi complessivi di rete che ha permesso di eseguire misure in pa-
energia (non i consumi), dato che sono sfrutta- rallelo al distributore e di poter effettuare verifi- Fig
60 supplemento a n. 4/2007
03.SPECPERITO_35-64 12-09-2007 18:06 Pagina 61
che più puntuali sui consumi per ogni • le potenze misurate sono poste sul- • gli impianti d’illuminazione;
zona produttiva dello stabilimento. l’asse delle ascisse e sono “raggruppa- • i motori asincroni.
te” per range di potenza (range n. 1 da 0
Caso pratico a 5 kW, range n. 2 da 5,1 kW a 10 kW, Come è possibile ridurre i consumi in
Estrapolando dall’analizzatore di rete in- ecc.); un impianto d’illuminazione?
stallato, in questo caso sulla parte in • sull’asse delle ordinate, è inserito il Il risparmio si determina innanzitutto
Bassa Tensione, i dati relativi alla poten- numero di ripetizioni per cui una poten- nella progettazione, con la scelta di ap-
za assorbita, misurata ogni 10 o 15 mi- za cade in un determinato range. parecchi d’illuminazione ad alto rendi-
nuti, potremmo notare, per la maggior In questo modo si ottiene una rappre- mento che abbiano, ove necessario, un
parte degli utenti di energia elettrica, sentazione in virtù della quale le pile po- buon impatto visivo ma che essenzial-
una curva di carico del tutto similare a ste sulla parte destra delle ascisse ri- mente offrano un ottimo rendimento lu-
quella riportata in figura 2. portano tutte le misure effettuate con minoso.
punte di potenza elevate. A tal proposito occorre ricordare che un
Misura presso la Cabina MT/BT
Risulta facile estrapolare i dati, per apparecchio d’illuminazione a tubi fluo-
esempio, dall’ultima pila che rappresen- rescenti obsoleto, dotato quindi di reat-
200
ta tutti i picchi di potenza effettuati tore elettromeccanico, ha un consumo
(range da 217 kW a 223 kW) ed ottener- superiore di almeno il 10% al dato di tar-
150
ne la relativa collocazione temporale. ga dell’apparecchio. Ad esempio:
Potenza
n. 47 rilevazioni
1.500 • sono ancora in uno stato efficiente Quantificare il reale risparmio è molto
1.000
(dal punto di vista della manutenzione); difficile dato che lo stesso è direttamen-
• lavorano in modo ottimale; te proporzionale all’uso dell’apparecchio
500
• sono le macchine più adatte per il d’illuminazione; infatti, ove l’apparec-
0 punto in cui sono installate. chio d’illuminazione è in funzione per
da 0 a 5,5675
da 5,5675 a 11,135
da 11,135 a 16,7025
da 16,7025 a 22,27
da 22,27 a 27,8375
da 27,8375 a 33,405
da 33,405 a 38,9725
da 38,9725 a 44,54
da 44,54 a 50,1075
da 50,1075 a 55,675
da 55,675 a 61,2425
da 61,2425 a 66,81
da 66,81 a 72,3775
da 72,3775 a 77,945
da 77,945 a 83,5125
da 83,5125 a 89,08
da 89,08 a 94,6475
da 94,6475 a 100,215
da 100,215 a 105,7825
da 105,7825 a 111,35
da 111,35 a 116,9175
da 116,9175 a 122,485
da 122,485 a 128,0525
da 128,0525 a 133,62
da 133,62 a 139,1875
da 139,1875 a 144,755
da 144,755 a 150,3225
da 150,3225 a 155,89
da 155,89 a 161,4575
da 161,4575 a 167,025
da 167,025 a 172,5925
da 172,5925 a 178,16
da 178,16 a 183,7275
da 183,7275 a 189,295
da 189,295 a 194,8625
da 194,8625 a 200,43
da 200,43 a 205,9975
da 205,9975 a 211,565
da 211,565 a 217,1325
da 217,1325 a 222,7
speciale energia 61
03.SPECPERITO_35-64 12-09-2007 18:06 Pagina 62
95% Prezzo medio motore EFF1: € 280,00 Efficienza motore EFF1: 87,60%
EFF 1 Prezzo medio motore EFF2: € 220,00 Efficienza motore EFF2: 85,00%
Rendimento
90%
Numero ore di funzionamento: 3.840 Consumo motore EFF1: kWh 13.150,68
Costo medio del kWh: € 0,10 Costo energetico motore EFF1: € 1.315,07
85%
Formula utilizzata per il calcolo:
EFF 2
80% EFF 3 consumo = (P x C x h)/R Consumo motore EFF2: 13.552,94
Costo energetico motore EFF2: € 1.355,29
dove:
75% P = potenza del motore
1,1 1,5 2,2 3 4 5,5 7,5 11 15 18,5 22 30 37 45 55 75 90 C = coefficiente di carico
Potenza (kW) h = ore annue di funzionamento
R = rendimento
ne è in funzione per periodi ridotti o in Quanta energia è assorbita dai motori? nota che l’installazione di un motore in
condizioni di assenza d’illuminazione Una recente statistica effettuata nel- classe EFF 1 nonostante abbia un rendi-
naturale, il risparmio si riduce al 10-15%. l’Unione Europea, ci fa notare che circa il mento superiore solo del 2,6% rispetto al
70% dell’energia complessivamente uti- motore in classe EFF 2 e il motore non
Ma come è possibile ridurre i consumi lizzata nell’industria è assorbita dai mo- lavori a pieno carico, genera un tempo di
di un motore? tori; va da sé che riducendo di solo il 15% rientro dell’investimento di appena un
In questo caso occorre una piccola pre- il consumo di energia dei motori, la bol- anno e mezzo.
messa. Attualmente, infatti, non esiste letta scende di circa il 10-11%.
una legge che stabilisca degli standard Il primo controllo che l’Energy Manager Esempio n. 2 (Nuova installazione di
minimi accettabili ma esiste un accordo deve effettuare è la verifica della tipolo- motore, con utilizzo a pieno carico)
tra i principali costruttori di motori che gia di motori che sono installati, control- Nell’esempio raffigurato in tabella 3, si
hanno definito una loro classificazione lando principalmente i dati di targa e le nota che l’installazione di un motore in
in tre categorie in funzione della poten- manutenzioni già eseguite sugli stessi. classe EFF 1 nonostante abbia un ren-
za, del numero di poli, dell’efficienza: Infatti, il riavvolgimento di un motore dimento superiore solo del 2,6% rispet-
• EFF 1 motori ad Alta efficienza; provoca una diminuzione del rendimen- to al motore in classe EFF 2, e il moto-
• EFF 2 motori a Media efficienza; to ed in certi casi si rende necessario re lavora a pieno carico, il tempo di
• EFF 3 motori a Bassa efficienza (fig. 4). quantificare economicamente se sia il rientro dell’investimento è solo di otto
Considerando i costi dei motori, quelli in caso di riavvolgere un motore oppure mesi.
classe EFF 2 costano circa il 5% in più di passare direttamente alla sostituzione Questo fa capire che più un motore lavo-
quelli in classe EFF 3, mentre quelli in dello stesso con uno di efficienza supe- ra a pieno carico, più il suo costo com-
classe EFF 1 costano circa il 20% in più riore. plessivo, dato dalla somma dei costi di
di quelli in classe EFF 2 e ciò porta alla Vediamo come svolgere questo controllo acquisto, di manutenzione e di gestione
premessa iniziale dell’articolo: “Costa di con tre esempi pratici. energetica a lungo termine (tempo sti-
più e allora non lo installo, costa di meno mato di vita di un motore pari a circa 10
e allora preferisco questo”. Tale afferma- Esempio n. 1 (Nuova installazione di anni), fa sì che il costo energetico sia di
zione è sbagliata e ne esamineremo i motore, con utilizzo a medio carico) gran lunga il più importante: circa il 95%
motivi. Nell’esempio raffigurato in tabella 2, si del costo complessivo.
Vantaggi che si hanno installando un motore EFF1 rispetto ad un motore EFF2 con un utilizzo Vantaggi che si hanno SOSTITUENDO un motore EFF3 rispetto ad un motore EFF1 con un utilizzo
a pieno carico del motore a pieno carico del motore
Potenza motore in kW: 3 Potenza motore in kW: 3
Prezzo medio motore EFF1: € 280,00 Efficienza motore EFF1: 87,60% Prezzo medio motore EFF1: € 280,00 Efficienza motore EFF1: 87,60%
Prezzo medio motore EFF2: € 220,00 Efficienza motore EFF2: 85,00% Efficienza motore EFF3: 81,00%
Numero ore di funzionamento: 7.680 Consumo motore EFF1: kWh 26.301,37 Numero ore di funzionamento: 7.680 Consumo motore EFF1: kWh 26.301,37
Costo medio del kWh: € 0,10 Costo energetico motore EFF1: € 2.630,14 Costo medio del kWh: € 0,10 Costo energetico motore EFF1: € 2.630,14
consumo = (P x C x h)/R Consumo motore EFF2: 27.105,88 consumo = (P x C x h)/R Consumo motore EFF2: 28.444,44
Costo energetico motore EFF2: € 2.710,59 Costo energetico motore EFF2: € 2.844,44
dove: dove:
P = potenza del motore P = potenza del motore
C = coefficiente di carico C = coefficiente di carico
h = ore annue di funzionamento h = ore annue di funzionamento
R = rendimento R = rendimento
Risparmio annuo: € 80,45 Delta di costo tra i motori: € 60,00 Risparmio annuo: € 214,31 Costo motore EPP1: € 280,00
Payback (in anni): 0,8 Payback (in anni): 1,3
Tabella 3 Tabella 4
62 supplemento a n. 4/2007
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nota che l’installazione di un nuovo mo- le a due, tre e quattro vie Potenza motore in kW: 11,00
tore in classe EFF 3 al posto di uno del motorizzate. Prezzo motore con inverter: € 2.000,00 Efficienza motore con inverter: 87,60%
Prezzo motore senza inverter: € 1.050,00 Efficienza motore senza inverter: 87,60%
medesimo tipo, ma riavvolto, produce ri- Immaginando, quindi, di
Numero ore di funzionamento: 6.000 Consumo motore con inverter: kWh 61.027,40
sultati interessanti. Con un semplice richiedere a qualsiasi si- Costo medio del kWh: € 0,10 Costo energetico motore con inverter: € 6.102,74
Coefficiente di carico motore con inverter: 0,81
calcolo si rileva che il tempo di rientro stema, ove sia inserito Formula utilizzata per il calcolo:
dell’investimento è ridotto a solo un an- un motore, di scendere a consumo = (P x C x h)/R Consumo motore senza inverter:
Costo energetico motore senza inverter:
75.342,47
€ 7.534,25
no e quattro mesi. metà della portata nomi- dove:
P = potenza del motore
Coefficiente di carico motore senza inverter: 1
Nel caso descritto in tabella 5 è evidente nale, in alcuni periodi di C = coefficiente di carico
h = ore annue di funzionamento
come il solo miglioramento del rendi- funzionamento, l’inverter R = rendimento
Prezzo motore con inverter: € 1.500,00 Efficienza motore con inverter: 87,60%
Nel grafico di figura 5, ri- Prezzo motore senza inverter: € 700,00 Efficienza motore senza inverter: 87,60%
Gli inverter portato a titolo esemplifi- Numero ore di funzionamento: 6.000 Consumo motore con inverter: kWh 41.609,59
Costo medio del kWh: € 0,10 Costo energetico motore con inverter: € 4.160,96
Fino a questo momento abbiamo esami- cativo, si evidenzia la dif- Coefficiente di carico motore con inverter: 0,81
Formula utilizzata per il calcolo:
nato la sostituzione di motori con altri ferenza di energia elettri-
consumo = (P x C x h)/R Consumo motore senza inverter: 51.369,86
ad alto rendimento. ca necessaria a monte Costo energetico motore senza inverter: € 5.136,99
dove: Coefficiente di carico motore senza inverter: 1
La tecnologia offre, però, altre apparec- del motore per fornire P = potenza del motore
C = coefficiente di carico
chiature che migliorano il rendimento pari lavoro utile su una h = ore annue di funzionamento
R = rendimento
del motore, ne riducono ulteriormente i pompa centrifuga. Risparmio annuo: € 976,03 Delta consumo tra i motori: 9.760,27
consumi e permettono una migliore re- La riduzione dei consumi Payback (in anni): 0,8 Delta di costo tra i motori: € 800,00
250% Perdite nella pompa sto del motore deve imprese ardue, richiedono tempo e de-
160% Perdite nella valvola 140%avvenire con l’inser- naro, ma un tale investimento darà nel
Perdite nella pompa
100% 100%
zione di un modulo lungo periodo i suoi frutti sia per quanto
Potenza utile aggiuntivo che cau- riguarda i consumi sia per quanto riguar-
Potenza utile
speciale energia 63
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Per la realizzazione di questo numero speciale si ringraziano gli autori (in ordine alfabetico)
g i u se p p e b e a r zi
perito nautico, giornalista e scrittore
roberto borgonovo
perito industriale elettrotecnico, libero professionista
berardino cantalini
presidente del CNPI - consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati
attilio carotti
professore presso il dipartimento di ingegneria strutturale del politecnico di milano
claudia chiti
ingegnere civile, responsabile tecnico-commerciale knauf, membro gruppi di lavoro UNI di reazione e resistenza al fuoco
sergio colombo
libero professionista, presidente del collegio dei periti industriali e dei periti industriali laureati delle province di milano e lodi
claudio crudo
responsabile tecnico divisione idrotermosanitaria rehau
francesco fontana
ingegnere ufficio tecnico kloben
massimo gamba
perito industriale elettrotecnico, libero professionista, membro del CEI CT 82 “sistemi fotovoltaici”
massimo gozzi
ingegnere meccanico ad indirizzo energetico, project manager settore cogenerazione e teleriscaldamento da fonti convenzionali e rinnovabili
costantino parlani
perito industriale elettrotecnico, consulente tecnico nel settore impianti elettrici, direzione lavori, sicurezza ai sensi del D. Lgs. n. 494/96
alberto pietra
ingegnere ufficio tecnico kloben
giovanni raimondini
ingegnere, coordinatore del gruppo di lavoro cti-cig per la revisione della UNI 10389 “generatori di calore - misurazione in opera del rendimento di combustione”
david savoia
perito industriale, libero professionista
franco soma
perito industriale, libero professionista, componente commissione nazionale impianti tecnologici del cnpi e delegato italiano al CEN TC 228
giovanni stimamiglio
ingegnere meccanico, libero professionista
speciale energia
w w w. i l p e r i t o i n d u s t r i a l e . i t