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PA G I N A U N O - R I V I S TA D I A P P R O F O N D I M E N T O P O L I T I C O E C U LT U R A L E - A N N O X V I I - N .

8 1 - F E B B R A I O / M A R Z O 2 0 2 3
RESTITUZIONE PROSPETTICA L'INTERVENTO
Dai mercenari ai contractor. ChatGPT
Il diritto internazionale e Sui pericoli dei pappagalli
l'ipocrisia dell'ONU stocastici: i modelli
Giovanna Cracco linguistici possono
essere troppo grandi?
POLEMOS AA.VV.
Semiconduttori
sotto protezione DISCANTO
Bruno Ferroglio Essere G
Gli anni affollati del
INCHIESTA teatro-canzone di
Estrattivismo: devastazione Giorgio Gaber
ambientale, militarizzazione Mario Bonanno
e miseria
Alessandro Rettori CINEFORUM
La bellezza e la morte
REPORT Blonde di Andrew Dominik
L'impatto mondiale sui Iacopo Adami
salari 2022/23 - Italia
International Labour LE INSOLITE NOTE
Organization (ILO) Blick Bassy
Akö
Decouplink Debunked. Augusto Q. Bruni
Prove e argomentazioni
contro la crescita green
come unica strategia per
la sostenibilità
(seconda parte)
AA.VV.

anno XVII - numero 81 - febbraio / marzo 2023


10,00 euro
DIRETTRICE EDITORIALE anno XVII – numero 81
Giovanna Cracco febbraio/marzo 2023
pubblicazione bimestrale (5 numeri annuali)
GLI AUTORI DI QUESTO NUMERO prezzo di copertina 10,00 euro
Iacopo Adami autorizzazione tribunale di Monza n. 1429
Barth J. registro periodici, del 13/12/1999
Emily M. Bender
Mario Bonanno SOCIETÀ EDITRICE
Briens F. Associazione Edizioni Paginauno
Augusto Q. Bruni Viale Monza 83, Milano
Andrea Cocci
Giovanna Cracco DIRETTORE RESPONSABILE
Bruno Ferroglio Valter Pozzi
Timnit Gebru
International Labour Organization (ILO) PROGETTO GRAFICO
Kerschner C. Paginauno
Kraus-Polk A.
Kuokkanen A. ABBONAMENTO ANNUALE
Angelina McMillan-Major cartaceo, ordinario e sostenitore
Parrique T. digitale PDF
Alessandro Rettori www.rivistapaginauno.it/abbonamenti/
Shmargaret Shmitchell abbonamenti@rivistapaginauno.it
Spangenberg J.H.
NUMERI ARRETRATI
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2.5 Italia. I testi proposti per un'eventuale
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IN COPERTINA
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on Unsplash
In questo numero

BIG TECH. ChatGPT: l’intelligenza artificiale è intelligente? L’ana-


lisi tecnica del funzionamento dei modelli linguistici svela cosa
abbiamo davanti: nulla più di pappagalli stocastici. Uno studio
dall’interno della Silicon Valley. Chip e lotta per l’egemonia. Stati
Uniti, Europa, Giappone, India, Cina... l’industria dei semicondut-
tori diviene affare di Stato.

GUERRA. Dai mercenari ai contractor. Il neoliberismo trasforma


la sicurezza in merce, lo Stato perde il monopolio della forza e
l’ONU privatizza le missioni di pace: storia di un’ascesa favorita
dal diritto internazionale.

AMBIENTE. Transizione ecologica e sviluppo sostenibile. La se-


conda parte del Report di European Environmental Bureau analiz-
za la fondatezza del decouplink (disaccoppiamento) tra crescita
economica e pressioni ambientali: sta avvenendo? Estrattivismo.
Devastazione ambientale, militarizzazione e miseria: come agisco-
no le imprese minerarie, tra interesse privato e repressione di
Stato.

LAVORO. I salari in Italia. Nel rapporto dell’ILO la fotografia del-


l’impoverimento che ben conosciamo: i numeri e il confronto con
gli altri Paesi.

CULTURA. Il signor G. Contestualizzare Giorgio Gaber, tra musica,


politica e società. Blonde di Dominik e la reificazione della bellez-
za. L’autentica semplicità di Blick Bassy. Le immancabili pillole ci-
nematografiche.

Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


SOMMARIO

_ RESTITUZIONE PROSPETTICA _ L'INTERVENTO


pag. 6 Dai mercenari ai contractor. pag. 60 ChatGPT
Il diritto internazionale e Sui pericoli dei pappagalli
l'ipocrisia dell'ONU stocastici: i modelli
Giovanna Cracco linguistici possono
essere troppo grandi?
_ POLEMOS Bender, Gebru,
pag. 20 Semiconduttori McMillan-Major, Shmitchell
sotto protezione
Bruno Ferroglio _ DISCANTO
pag. 74 Essere G
_ INCHIESTA Gli anni affollati del
pag. 24 Estrattivismo: devastazione teatro-canzone di
ambientale, militarizzazione Giorgio Gaber
e miseria Mario Bonanno
Alessandro Rettori
_ CINEFORUM
_ REPORT pag. 80 La bellezza e la morte
pag. 34 L'impatto mondiale sui Blonde di Andrew Dominik
salari 2022/23 - Italia Iacopo Adami
International Labour
Organization (ILO) _ LE INSOLITE NOTE
pag. 92 Blick Bassy
pag. 42 Decouplink Debunked. Akö
Prove e argomentazioni Augusto Q. Bruni
contro la crescita green
come unica strategia per _ ZONA FRANCA
la sostenibilità pag. 98 Hooligans, Philip Davis
(seconda parte) Clerks III, Kevin Smith
Parrique, Barth, Briens, Il gabinetto del dottor
Kerschner, Kraus-Polk, Caligari, Robert Wiene
Kuokkanen, Spangenberg Andrea Cocci

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RESTITUZIONE PROSPETTICA

Giovanna Cracco

Dai mercenari ai contractor.


Il diritto internazionale e l’ipocrisia dell’ONU

“Esprimiamo serie preoccupazioni per l’ONU; parole espresse nella dichia-


il reclutamento, il finanziamento, l’u- razione rilasciata il 4 marzo 2022 (1),
so e il trasferimento di mercenari e che si conclude ribadendo, per l’en-
attori legati ai mercenari dentro e fuori nesima volta: “Tutti dovrebbero aste-
le diverse situazioni di conflitto in nersi, in ogni circostanza, dall’utiliz-
tutto il mondo. In molti casi, la pre- zare, reclutare, finanziare o addestra-
senza di questi attori privati prolun- re mercenari o attori legati ai merce-
ga il conflitto, agisce come fattore de- nari. […] gli Stati dovrebbero attuare
stabilizzante e mina gli sforzi di pace. un’efficace regolamentazione interna-
Gli esperti sono anche preoccupati zionale e nazionale. Gli abusi dei di-
dal fatto che il reclutamento e l’invio ritti umani e le violazioni del diritto
di mercenari e attori legati ai merce- umanitario da parte dei mercenari
nari nelle zone di conflitto esacerba non devono restare impuniti”.
il rischio che i conflitti si diffondano
in altre regioni. […] Il Gruppo di La- Il Gruppo di Lavoro dell’ONU
Fino agli
voro ha ampiamente evidenziato i mo- Nel 1987 la Commissione per i Diritti
anni '80 i
delli di gravi abusi e violazioni com- Umani delle Nazioni Unite (oggi Con-
mercenari
messi impunemente da questi attori, siglio per i Diritti Umani) nomina un
erano
come esecuzioni extragiudiziali, spa- “Relatore speciale sull’uso dei mer-
individui non
rizioni forzate, stupri, violenze ses- cenari come mezzo per impedire l’e-
organizzati
suali e di genere, detenzioni arbitra- sercizio del diritto dei popoli all’auto-
spesso
rie e torture.” determinazione”. Precedentemente il
reclutati per
Sono parole del Working Group Consiglio di sicurezza ONU aveva e-
passaparola
on the use of mercenaries as a means messo Risoluzioni sull’utilizzo di mer-
e in cambio
of violating human rights and impe- cenari per rovesciare i governi della
di denaro
ding the right of peoples to self-de- Repubblica Democratica del Congo
offrivano ciò
termination (“Gruppo di Lavoro sul- (1967), della Repubblica popolare del
che nessun
l’uso dei mercenari come mezzo per Benin (1977) e della Repubblica delle
esercito
violare i diritti umani e impedire il di- Seychelles (1981), e per tutti gli anni
regolare
ritto dei popoli all’autodeterminazio- ‘60 l’Assemblea Generale aveva a-
poteva dare:
ne”, indicato d’ora in poi con ‘Grup- dottato diverse Risoluzioni che chie-
difendere
po di Lavoro’), istituito nel 2005 dalla devano l’attuazione del diritto all’au-
interessi
Commissione per i Diritti Umani del- todeterminazione nel contesto colo-
illegittimi
nascondendo
__________________________________________________________________________________________________
i mandanti
* Una versione di questo articolo è stata pubblicata nel 20° Rapporto sui diritti globali 2022, a
cura di Associazione Società Informazione Onlus
1) UN Working Group, Statement by the UN Working Group on the use of mercenaries
warns about the dangers of the growing use of mercenaries around the globe ,
https://www.ohchr.org/en/statements/2022/03/statement-un-working-group-use-merce-
naries-warns-about-dangers-growing-use, 4 marzo 2022
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niale africano; la delibera che istitui- de private che li ‘regolarizzano’, as-
sce il Relatore speciale riconosce che sumendoli a contratto e vendendoli Negli anni ‘90
il mercenarismo è una minaccia alla a ‘clienti’ sotto forma di ‘servizi’. Si nascono le
pace e alla sicurezza internazionali. sono trasformati nei contractor, nel- Private Military
Nel 2005 al Relatore speciale su- l’alveo di un diritto internazionale and Security
bentra il Gruppo di Lavoro, incaricato umanitario che permette loro di agi- Companies
di studiare – attraverso missioni co- re tra le righe di normative lasciate la cui principale
noscitive, studi tematici e singole de- intenzionalmente inadeguate rispet- funzione è
nunce – le violazioni dei diritti umani to ai mutamenti avvenuti. È in atto affiancare
commesse da mercenari e dalle So- un tentativo di regolamentazione da gli eserciti
cietà Militari e di Sicurezza Private parte delle Nazioni Unite, ma mostra regolari
(Private Military and Security Com- a sua volta forti limiti. D’altra parte la alla luce
panies, PMSC); sono infatti queste ul- stessa ONU utilizza le PMSC nelle o- del sole:
time, come vedremo, e non il tradi- perazioni di peacekeeping, e tutto as- già nel primo
zionale mercenarismo, ad avere mu- sume il profilo del paradossale. decennio
tato la dinamica dei conflitti a partire addestrano i
dagli anni ‘90. Il mandato evolve dun- Dai mercenari alle PMSC soldati
que, riconoscendo e focalizzando due Su 28 guerre civili scoppiate in Africa di 42 Stati e
attori e non più uno, e pone tra gli tra il 1950 e il 2002, tredici hanno vi- partecipano
obiettivi la creazione di una regola- sto la partecipazione conclamata di a più di 700
mentazione internazionale vincolan- mercenari: Katanga (ora Repubblica conflitti
te per le PMSC e il miglioramento di democratica del Congo) e Biafra (Ni-
quella già esistente sul mercenari- geria) tra le più documentate sotto
smo (2). questo aspetto, con Francia, Belgio e
Oggi possiamo dire che qualche Gran Bretagna impegnate nell’ingag-
risultato è stato raggiunto, soprattut- gio ufficioso di bande di cani sciolti
to sul piano della consapevolezza e di ogni nazionalità e di esperti ex mi-
della denuncia, ma praticamente nul- litari passati al mercenarismo. L’o-
la su quello fattuale. Se i mercenari biettivo è sempre stato economico:
sono ora ridotti a essere una figura mantenere il controllo sulle risorse
marginale, infatti, è solo perché, in naturali anche dopo la fase di deco-
linea con i cambiamenti politici ed e- lonizzazione (3). Governi occidentali,
conomici degli ultimi trent’anni, so- governi dei neo-Stati africani, oppo-
no stati sostituiti da efficienti azien- sitori interni, compagnie minerarie,
__________________________________________________________________________________________________
2) Cfr. UN Working Group, Mercenarism and Private Military and Security Companies, apri-
le 2018
3) Cfr. Nihal El Mquirmi, Private Military and Security Companies: A New Form of Mercena-
rism? / Presence of Foreign Fighters: Concessions for Security?, in Policy Center for the New
South, febbraio/marzo 2022
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RESTITUZIONE PROSPETTICA

gruppi di interesse privati... tutti han- Uniti, in Europa e nei Paesi dell’ex
Tre sono gli no utilizzato mercenari negli anni ‘60, blocco sovietico (5). Accanto, si regi-
elementi ‘70 e ‘80, soprattutto nel continente stra un surplus di armamenti che
che creano africano ma anche in Asia e in Ame- vengono resi disponibili alla vendita.
le PMSC: rica Latina. Parliamo di figure indivi- Secondo: l’attuazione di politiche
la fine della duali, generalmente veterani della se- neoliberiste. Dagli Stati Uniti (Rea-
guerra fredda conda guerra mondiale o dei conflitti gan) e dalla Gran Bretagna (That-
con il regionali successivi, non organizzati cher) soffia il vento del “meno Stato,
conseguente fra loro e spesso reclutati per passa- più mercato”, che diviene pensiero
surplus di parola; in cambio di denaro offriva- dominante nelle società capitalisti-
L’ideamilitari
che no, soprattutto, ciò che nessun eser- che. I Paesi avviano privatizzazioni ed
all’aumentoe armi, cito regolare poteva dare: difendere esternalizzazioni: welfare, industria,
dellal'avvio
spesadel interessi illegittimi nascondendo i settore bancario, energia, trasporti...
neoliberismo,
militare mandanti. Fare insomma il lavoro il pubblico arretra a favore dei priva-
si l’imporsi
possa sporco. ti.
dagli USA
associare A partire dagli anni ‘90 la realtà Terzo: l’imporsi dagli USA della co-
una ripresa della muta: nascono le Private Military and siddetta Revolution in Military Affairs
cosiddetta
economica Security Companies, la cui principale (RMA). Gli sviluppi tecnologici richie-
Revolution
prenderà funzione non è celare l’identità di chi dono maggiore competenza tecnica,
in Military
probabilme le ingaggia – che comunque resta un e prende piede la teoria che un nu-
nte spazioAffairs plus e una possibilità ancora utilizza- mero relativamente piccolo di perso-
in ta – ma affiancare gli eserciti regolari ne ben addestrate e dotate di armi a
altri Paesi alla luce del sole. Fare direttamente tecnologia avanzata possa facilmen-
scriveva la guerra, semplicemente. Nei soli an- te avere la meglio su una forza mili-
il Sipri ni ‘90 le PMSC addestrano i soldati di tare più numerosa ma scarsamente
nel 2021: la 42 Stati e partecipano a più di 700 addestrata e dotata di attrezzature
guerra conflitti (4). Tre sono gli elementi che meno sofisticate.
come nel decennio si compenetrano ren- Muta la visione complessiva. Dal-
rilancio per dendone possibile la configurazione l’essere considerata ‘bene pubblico’,
un’economia e l’ascesa. la sicurezza diviene una merce acqui-
Primo: la fine della guerra fred- stabile sul mercato sotto forma di
da. Il crollo del Muro porta al pro- servizio: quando serve, come serve,
gressivo globale ridimensionamento a prezzi ritenuti vantaggiosi grazie al-
delle forze militari nazionali: il nume- la concorrenza. Nasce un settore com-
ro di soldati effettivi passa da 28,7 merciale aperto a una nuova tipolo-
milioni nel 1988 a 22,3 milioni nel gia di azienda privata, che va a pren-
1997, con una riduzione del 22%. Il dere possesso di un terreno fino a
calo avviene soprattutto negli Stati quel momento indisponibile perché

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4) Cfr. Fabio Mini, An Analysis of Private Military and Security Companies, in European Uni-
versity Institute, luglio 2010
5) Cfr. U.S Department of State, Bureau of Verification and Compliance, World Military Ex-
penditures and Arms Transfers 1998 (WMEAT), https://2009-2017.state.gov/documents/orga-
nization/110701.pdf, aprile 2000
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Dai mercenari ai contractor

monopolio esclusivo dello Stato: l’u- mento di conoscenze con applicazio-


so della forza. Con tutto ciò che ne ni militari o di polizia; sorveglianza
consegue, come vedremo. armata o protezione di edifici, instal-
lazioni, proprietà e persone; combat-
Le PMSC timento e sicurezza nelle zone di
Non esiste una definizione univoca e conflitto.
ufficiale delle PMSC. Sulla carta, so- Sempre più, nelle analisi critiche,
no due diverse tipologie di società: viene a cadere anche la distinzione
le Private Military Companies (PMC) tra ‘funzioni passive’ di difesa/prote-
forniscono servizi militari, le Private zione e ‘funzioni attive’ di combatti-
Security Companies (PSC) di sicurez- mento offensivo sul campo: perché
za. Le prime quindi dovrebbero muo- le prime possono trasformarsi nelle
versi in teatri di guerra, le seconde seconde al rapido mutare della situa-
nello spazio delle pratiche di polizia. zione sul terreno (la protezione di un
Il fatto stesso che l’acronimo gene- sito o un convoglio diventa azione
ralmente usato le tenga insieme offensiva non appena viene attacca-
(PMSC), mostra quanto la distinzione to), ma soprattutto perché attività
sia inconsistente e fuorviante, per- come consulenza e addestramento
ché quasi tutte le imprese – sicura- dei soldati influiscono sostanzialmen-
mente le più grandi e quotate – for- te sulle loro capacità in battaglia; co-
niscono entrambi i servizi, e perché sì come intelligence, sorveglianza, o-
molti di quelli classificati come ‘sicu- perazioni di volo – sempre più con
rezza’ si svolgono in situazioni con- droni – intervengono attivamente ne- Dall’essere
flittuali, anche quando non aperta- gli scontri armati, modificandoli; e considerata
mente dichiarate. Il Gruppo di Lavo- non si può definire estraneo al com- ‘bene pubblico’
ro dell’ONU definisce dunque “una battimento nemmeno il supporto lo- la sicurezza
società militare e/o di sicurezza pri- gistico. Ogni funzione insomma, in diviene
vata come un’entità aziendale che una situazione di conflitto, sostiene una merce
fornisce, a scopo di lucro, a realtà e concorre alla guerra, anche se non acquistabile
pubbliche o private, servizi militari preme il grilletto. sul mercato
e/o di sicurezza” (6). Le PMSC sono società commer- sotto forma
Il ventaglio è estremamente am- ciali private come ogni altra: sono re- di servizio:
pio: pianificazione strategica, adde- golarmente inscritte nel Registro del- quando serve,
stramento, intelligence, investigazio- le Imprese dei Paesi dove hanno le come serve,
ne, comunicazioni; ricognizione ter- sede legale e/o operativa, sono quo- a prezzi
restre, marittima o aerea; operazioni tate in Borsa, hanno una struttura ritenuti
di volo di ogni tipo, con o senza equi- organizzativa tipicamente aziendale, vantaggiosi
paggio (droni); supporto logistico, sono finalizzate al profitto e compe- grazie alla
materiale e tecnico; sorveglianza sa- tono apertamente fra loro sul merca- concorrenza
tellitare, qualsiasi genere di trasferi- to internazionale per aggiudicarsi le
__________________________________________________________________________________________________
6) UN Working Group, Report of the Working Group on the use of mercenaries as a means
of violating human rights and impeding the exercise of the right of peoples to self-determi-
nation, 5 luglio 2010
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RESTITUZIONE PROSPETTICA

gare d’appalto indette da Stati, istitu- ta (7). Dall’altra parte, il pubblico con-
zioni e organizzazioni di vario tipo, tinua a retrocedere. Non si può certo
pubbliche o private, come ONU, affermare che viviamo in un’epoca
Unione europea, Ong o associazioni pacificata, eppure il numero globale
umanitarie, nonché imprese – spes- di militari effettivi persiste nella di-
so minerarie ed estrattive, ma non minuzione. L’ultimo report USA del
solo. Possono essere multinazionali 2021 riporta i dati del 2019: sono
– e avere la sede in paradisi fiscali – 20,4 milioni (8) (erano 28,7 milioni
e, a loro volta, subappaltare servizi nel 1988 e 22,3 nel 1997, come ab-
ad altre società. Attingono a un baci- biamo visto).
no di reclutamento tramite database Non ha alcun senso dare la caccia
di professionisti (generalmente ex ai più cattivi, sia in termini di aziende
militari) disponibili a chiamata e of- che di Stati: tutte le principali azien-
Le PMSC
frono contratti individuali di breve o de si equivalgono, offrendo i medesi-
limitano o lunga durata e ben pagati – i numeri mi servizi, e tutti gli Stati le utilizza-
addirittura
sono riservati, ma pare che le retri- no. Con poco timore di essere smen-
eliminano buzioni superino da due a dieci volte titi, si può dichiarare che non c’è
i costi politici
quelle delle forze armate: un dato oggi terreno – che si tratti di guerra
della guerra: che spesso provoca la fuoriuscita di aperta, di conflitto a bassa intensità
dispiegamento
soldati e ufficiali dal pubblico a favo- o di situazione di rischio – che non
di soldati re del privato. Muovendosi in tal mo- veda qualche PMSC in azione. Di fat-
all’estero,
do, sono in grado di mettere insieme to impossibile avere i numeri che
morti e feriti e squadre operative in breve tempo. possano tracciare un quadro com-
funerali di Stato
plessivo: i contratti di appalto sono
in televisione, È il business, bellezza! confidenziali, in nome della sicurez-
eventuali
Nel 2021 il mercato mondiale dei ser- za. Sappiamo dalle cronache locali
accuse di abusi vizi militari e di sicurezza ha raggiun- che i privati sono presenti in Yemen,
e violazione dei
to 241,7 miliardi di dollari; si preve- Libia, Siria, Bielorussia, Afghanistan e
diritti umani; de che arriverà a quota 366,8 miliar- Ucraina e sono stati determinanti nel
consentono
di entro il 2028, a un tasso di crescita conflitto del Nagorno-Karabakh. So-
dunque anche annuo del 7,2%. Gli analisti indivi- no attivi anche nelle guerre dei car-
di aumentare il
duano nella lotta al terrorismo sia in- telli in Messico e nel Golfo di Aden
numero di terno che esterno, nelle tensioni geo- contro la pirateria. Il gruppo Wagner,
missioni militari
politiche tra USA, Europa, Cina e Rus- collegato agli interessi russi, è in U-
e di alzare sia e negli appalti già pianificati per craina, Africa, Medio Oriente e Ame-
l’asticella del
l’ammodernamento delle forze ar- rica Latina e il settore è in crescita
grado di rischio mate, un grande potenziale di cresci- anche in Cina. Ci sono poi aziende
che un Paese è
disposto ad
__________________________________________________________________________________________________
affrontare
7) Cfr. Vantage Market Reasearch, Private Military Security Services Market, https://www.-
vantagemarketresearch.com/industry-report/private-military-security-services-market-
1578, maggio 2022
8) Cfr. U.S Department of State, Bureau of Verification and Compliance, World Military Ex-
penditures and Arms Transfers 2021 (WMEAT), https://www.state.gov/world-military-ex-
penditures-and-arms-transfers-2021-edition/, 30 dicembre 2021
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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


Dai mercenari ai contractor

che lavorano per gruppi considerati sulle guerre in Iraq e Afghanistan re-
terroristi, come Malharma Tactical, lativamente agli Stati Uniti. Nel pri-
una PMSC con sede in Uzbekistan che mo conflitto il picco è stato nel 2008: Nel 2021 il
si rivolge esclusivamente agli estre- 160.000 contractor ingaggiati, in un mercato
misti jihadisti (9). rapporto di 1 a 1 con le forze arma- mondiale
I gruppi societari maggiori resta- te. Nel secondo il livello massimo si è dei servizi
no quelli statunitensi e britannici, che toccato nel 2012: c’erano più privati militari e di
hanno inaugurato il settore – Con- che truppe regolari: quasi 114.000 sicurezza ha
stellis, di cui fa parte Academi (ex contractor contro 85.600 soldati, il raggiunto
Blackwater, nota per il massacro di 57% (11). Tra il 2003 e il 2016 il Di- 241,7 miliardi
Nisour Square in Iraq, nel 2007: 17 partimento di Stato USA ha speso 196 di dollari
morti e 20 feriti, tutti civili), G4S, miliardi di dollari in appalti a PMSC e si prevede
DynCorp, Military Professional Re- per la guerra in Iraq (12), e 108 mi- arriverà
sources (MPRI), Erinys International, liardi per quella in Afghanistan tra il a quota 366,8
Allied Universal, Aegis Defense Servi- 2007 e il 2016 (13). Denaro pubblico miliardi
ces – ma aumentano le società in con cui le Private Military and Secu- entro il 2028
Israele, Sudafrica e Colombia – terra rity Companies hanno fatto profitti, a un tasso
di mercenari addestrati dagli Stati facendo la guerra. di crescita
Uniti ai tempi della guerra al narco- annuo
traffico: oggi i colombiani sono rite- Forze armate vs contractor del 7,2%
nuti professionalmente preparati ed I sostenitori delle PMSC elencano una
economicamente convenienti rispet- serie di caratteristiche che le rende-
to alle PMSC nordamericane, e han- rebbero la scelta migliore da parte
no il pregio di essere numerosi: la degli Stati. Il generale Fabio Mini ha
maggior parte di loro proviene dalla lo sguardo pragmatico di chi la guer-
fascia più povera della popolazione, ra la conosce per esperienza diretta,
con ben poche prospettive sociali ed e dunque ci offre un’analisi partico-
economiche (10). larmente utile sui singoli punti (14).
Se vogliamo qualche numero dob- Flessibilità. È indubbia. Le azien-
biamo andare indietro nel tempo: a de private tendono ad assumere qual-
distanza di anni, sappiamo qualcosa siasi tipo di incarico e spesso firmano

__________________________________________________________________________________________________
9) Cfr. Matthew Sutherland, Market for Force: The Emerging Role of Private Military and
Security Companies, in Security Distillery, 17 marzo 2021
10) Cfr. Pietro Orizio, L’assassinio di Jovenel Moïse ed il “business” dei golpe improvvisati in
America Latina, in Analisi Difesa, https://www.analisidifesa.it/2021/09/lassassinio-di-jove-
nel-moise-ed-il-business-dei-golpe-improvvisati-in-america-latina/, 21 settembre 2021
11) Cfr. US Congressional Research Service, Department of Defense. Contractor and Troop
Levels in Iraq and Afghanistan: 2007-2017, 28 aprile 2017
12) Cfr. US Congressional Budget Office, Contractors’ Support of US Operations in Iraq, ago-
sto 2008 e USA Congressional Research Service, Department of Defense. Contractor and
Troop Levels in Iraq and Afghanistan: 2007-2017, 28 aprile 2017
13) Cfr. US Congressional Research Service, Department of Defense. Contractor and Troop
Levels in Iraq and Afghanistan: 2007-2017, 28 aprile 2017
14) Fabio Mini, op. cit.
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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


RESTITUZIONE PROSPETTICA

i contratti senza avere a portata di perché hanno assunto professionisti


mano ciò che è necessario. “La rego- militari, di sicurezza o d’élite di alta
Le PMSC la generale è: tu chiedi e noi fornia- qualità. Questi individui vengono sot-
attingono a mo. Qualunque cosa possa essere”. tratti al circuito istituzionale e quindi
un bacino di Competenza. Le società rivendi- per la collettività non sono un gua-
reclutamento cano maggiore qualità operativa ri- dagno, ma una perdita”.
tramite spetto alle forze armate e affermano Esiste tuttavia una caratteristica
database di di avere ereditato dal settore pubbli- su cui tutti concordano, annoveran-
professionisti co un immenso patrimonio di cono- dola tra i punti che più fanno pende-
disponibili a scenze, tecnologie e formazione. “Se re l’ago della bilancia a favore dei
chiamata e è vero, oltre ad aver perso quel pa- privati: le PMSC limitano – o addirit-
offrono trimonio ora lo Stato deve pagare tura eliminano – i costi politici della
contratti per averlo” afferma Mini; “se non è guerra: del dispiegamento di soldati
individuali di vero, le PMSC guadagnano un sacco all’estero, dei morti e dei feriti e dei
breve o lunga di soldi per niente o per qualcosa già funerali di Stato in televisione, delle
durata e ben disponibile a livello pubblico”. eventuali accuse di abusi, irregolarità
pagati: un Convenienza economica. La pre- e violazione dei diritti umani. Con-
dato che sunta economicità del settore priva- sentono dunque anche di aumentare
spesso to è controversa e deve ancora esse- il numero di missioni militari e di al-
provoca la re dimostrata. Il servizio di per sé zare l’asticella del grado di rischio
fuoriuscita di può essere più vantaggioso, se non si che un Paese è disposto ad affronta-
militari dal conta che lo Stato ha già sostenuto re. Lo stesso Mini riconosce che la
pubblico le spese per la formazione dei milita- “nebbia legale” nella quale le PMSC
a favore ri, e l’evasione e l’elusione fiscale che si muovono – e che vedremo – è sta-
del privato la maggior parte delle PMSC realizza ta accolta con favore da chi affida
insediandosi nei paradisi fiscali. loro gli appalti, siano governi o orga-
Professionalità. Le PMSC attirano nizzazioni internazionali, e “da molti
anche personale inesperto con grave comandanti militari che preferirebbe-
instabilità psicologica. “Il processo di ro trattare con società private non re-
selezione è normalmente molto rigo- golamentate piuttosto che confron-
roso, tuttavia per le competenze re- tarsi con la varietà di vincoli legali e
lative a compiti violenti o altamente operativi sull’uso dei propri soldati.
tecnici nonché a lavori banali, gli In un ciclo perverso, la mancanza di
standard non sono stabiliti secondo regolamentazione promuove un’ul-
requisiti etici” scrive Mini. E conti- teriore espansione delle operazioni
nua: “Il fatto è che soldati normali e non regolamentate”.
ben addestrati, che mantengono il
loro equilibrio psicologico dentro e Il monopolio della forza
fuori dal servizio, sono difficili da ot- Sappiamo che nel pensiero liberale,
tenere, e quelli che lo hanno perso da Hobbes in poi, il contrattualismo
rappresentano un grande rischio. ha affidato allo Stato il monopolio
Quando le società private offrono della forza. Che lo stato di natura dal
davvero personale di alta qualità è quale gli uomini dovevano uscire fos-

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Dai mercenari ai contractor

se considerato violento o pacifico, a diritto: divenendo merce, come ab-


seconda dei diversi pensatori, lo Sta- biamo visto, si trasforma concettual-
to moderno nasce come istituzione mente in qualcosa disponibile solo a
astratta, creata dall’Uomo e basata chi abbia denaro per acquistarla. O a
sul consenso. Nello Stato di diritto, la chiunque abbia denaro per acqui-
forza diviene legittima – discostan- starla – come le società minerarie ed
dosi quindi dalla violenza, per quan- estrattive. Le basi teoriche utilizzate
to di violenza continui a trattarsi – fino a oggi ne escono stravolte e
perché autorizzata da una norma: svuotate.
tutti i poteri – anche quello deputato Certo, se usciamo dal pensiero li-
all’uso della forza – sono sottoposti berale e adottiamo lo sguardo di
al rispetto della legge. La violenza Marx, l’aporia si sana. Per Marx lo
privata cede quindi il passo alla for- Stato è borghese. Non è affatto quel-
za pubblica. Lo Stato costituzionale l’istituzione neutrale legittimata a
vede poi l’unione della forza e della esercitare la forza in quanto afferma-
giustizia: l’esercizio della prima deve zione della giustizia, ma la sovra-
Non ha alcun
essere finalizzato esclusivamente al- struttura che favorisce e protegge gli
senso dare la
l’affermazione della seconda, scritta interessi della borghesia, ossia del
caccia ai più
nei diritti e nelle libertà della Carta Capitale; ed esercita violenza, che è
cattivi sia in
fondativa dello Stato. violenza di classe. Davanti alle PMSC,
termini di
Via via stratificandosi, il concetto questa lettura mantiene logica e
aziende che di
di Stato moderno è dunque giunto coerenza: il neoliberismo inaugurato
Stati: tutte le
fino a noi, ponendo alcune fonda- negli anni ‘90 ha smantellato il mo-
principali
menta indiscutibili: la forza è esclusi- nopolio della violenza dello Stato
aziende si
vamente pubblica, la violenza privata aprendo il ‘settore’ al libero mercato,
equivalgono
è sempre unicamente violenza. di modo che il capitalismo ne potes-
offrendo i
Non è un cavillo in punta di dirit- se trarre profitti.
medesimi
to, come può sembrare. Perché se ci
servizi e tutti
muoviamo all’interno dei confini trac- Il diritto internazionale umanitario
gli Stati le
ciati dal contrattualismo, quella che La prima definizione di ‘mercenario’
utilizzano; i
le Private Military and Security Com- è del 1977 ed è contenuta nell’art.
gruppi societari
panies esercitano è una forma priva- 47 del I Protocollo aggiuntivo alle
maggiori
ta di violenza organizzata, agita al Convenzioni di Ginevra del 1949, con-
restano quelli
fine di trarre un profitto economico: siderate la base del diritto interna-
statunitensi e
in uno Stato di diritto non è consen- zionale umanitario (15). Mercenario
britannici che
tita, è un reato. Oltretutto, se la sicu- è colui che: a) sia appositamente re-
hanno
rezza di un cittadino non è più garan- clutato, localmente o all’estero, per
inaugurato il
tita da istituzioni pubbliche – forze combattere in un conflitto armato;
settore
armate e polizia – ma da aziende pri- b) di fatto prenda parte diretta alle
vate, non si configura più come un ostilità; c) prenda parte alle ostilità

__________________________________________________________________________________________________
15) Cfr. Convenzioni di Ginevra, Protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra del 12
agosto 1949 relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali, 1977
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RESTITUZIONE PROSPETTICA

spinto dal desiderio di ottenere un cenarismo: il suo obiettivo è negare


profitto personale, e al quale sia sta- alla figura del mercenario lo status di
to effettivamente promesso, da una combattente e di prigioniero di guer-
Parte in conflitto o a suo nome, una ra – che certo non è un dettaglio da
remunerazione materiale nettamen- poco: traccia la separazione tra mili-
te superiore a quella promessa o cor- tare e civile, con tutto ciò che ne con-
risposta ai combattenti aventi rango segue in termini di diritto internazio-
e funzioni similari nelle forze armate nale umanitario e di giurisdizione.
di detta Parte; d) non sia cittadino di Per la criminalizzazione occorre
una Parte in conflitto, né residente di aspettare la “Convenzione interna-
un territorio controllato da una Parte zionale contro il reclutamento, l’uso,
in conflitto; e) non sia membro delle il finanziamento e l’addestramento
forze armate di una Parte in conflit- dei mercenari”, adottata dall’ONU nel
to; f) non sia stato inviato da uno 1989 (16). Come esplicitato nel titolo
Stato non Parte nel conflitto in mis- stesso, considera reato non solo il
sione ufficiale quale membro delle mercenarismo in sé ma tutte le atti-
forze armate di detto Stato. Queste vità collegate (reclutamento, uso, fi-
sei caratteristiche sono cumulative: nanziamento e addestramento); si ap-
tutte devono essere soddisfatte. plica inoltre non solo a un conflitto
È immediatamente evidente che armato internazionale ma “in ogni
Nel 2008 la definizione non può essere appli- altra situazione”, e obbliga gli Stati
in Iraq erano cata al personale di una PMSC, il qua- firmatari a perseguire o estradare i
160.000 i le può non avere direttamente un presunti autori dei reati. È indubbia-
contractor ruolo attivo nel combattimento ma mente un passo avanti – anche se
ingaggiati funzioni di logistica, addestramento, non è stato creato alcun organismo
in un rapporto intelligence ecc.; oppure può essere internazionale con il compito di mo-
di 1 a 1 con le di nazionalità di una parte in conflit- nitorare, controllare e guidare l’at-
forze armate, to (come i contractor statunitensi nel- tuazione della Convenzione – ma di
nel 2012 in la guerra USA in Afghanistan e Iraq); contro la definizione di mercenario
Afghanistan dimostrare poi che la retribuzione sia sostanzialmente ricalca quella del Pro-
c’erano più “nettamente superiore” è praticamen- tocollo del 1977: l’attività delle PMSC
privati che te impossibile, vista la riservatezza e dei contractor non può quindi es-
truppe regolari: dei contratti; infine, è sufficiente in- sere qualificata come reato.
quasi 114.000 corporare i contractor nelle forze ar- A livello regionale, nel 1977 vede
contractor mate, limitatamente al tempo del la luce la “Convenzione per l’elimina-
contro conflitto, per escluderli dalla catego- zione del mercenarismo in Africa”
85.600 ria del mercenario. Oltretutto, il Pro- redatta dall’Organizzazione per l’Uni-
soldati tocollo si applica ai soli conflitti ar- tà Africana (oggi Unione Africana)
mati internazionali e non vieta il mer- (17). Segnati fortemente dall’uso dei

__________________________________________________________________________________________________
16) Cfr. ONU, Convenzione internazionale contro il reclutamento, l’uso, il finanziamento e
l’addestramento dei mercenari, 1989
17) Cfr. Organizzazione per l’Unità Africana, Convenzione per l’eliminazione del mercenari-
smo in Africa, 1977
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Dai mercenari ai contractor

mercenari sul proprio territorio nella nitario e dei diritti umani – Voluntary
fase di decolonizzazione, come ab- Principles on Security and Human
biamo visto, i Paesi del continente a- Rights (2000), Montreux Document Via via
fricano pongono particolare atten- (2008), International Code of Con- stratificandosi
zione al mercenarismo e lo crimina- duct for Security Service Providers il concetto di
lizzano nello stesso anno in cui il I (ICOC, 2010) – ma si tratta di soft Stato moderno
Protocollo delle Convenzioni di Gine- law, di auto-regolamentazione non è giunto fino a
vra si limita a connotarlo. Tuttavia ne vincolante. noi ponendo
incorporano la definizione – con solo La mancanza di un diritto inter- alcune
una modifica al punto c): deve esser- nazionale pone le PMSC sotto la giu- fondamenta
ci compenso materiale ma non ne- risdizione delle sole leggi nazionali, indiscutibili:
cessariamente “nettamente superio- con quel che ne consegue: data la la forza è
re” a quello delle forze armate. An- struttura sovrastatale, le aziende han- esclusivamente
che questo trattato internazionale no gioco facile a impiantare le pro- pubblica,
quindi non può essere applicato al prie sedi in Paesi che hanno vincoli la violenza
personale delle PMSC. legali meno stringenti, o disposti a privata è
non volerle perseguire in caso di vio- sempre
Nulla più. Qui termina il diritto inter- lazioni. La Relazione del 2021 del unicamente
nazionale umanitario relativo al mer- Gruppo di Lavoro dell’ONU (18) de- violenza
cenarismo. I suoi limiti sono eviden- nuncia la “carenza di informazioni
ti, dovuti principalmente all’epoca in pubbliche sui dettagli operativi e sui
cui è stato scritto: gli anni ‘70 e ‘80. È contratti di queste società con i loro
chiaro che i contractor delle PMSC clienti, che rimangono riservati”; la
nate negli anni ‘90 sono mercenari, “mancanza di chiarezza in merito alle
ma sfuggono a una regolamentazio- gerarchie contrattuali, alle strutture
ne che risulta datata. Anche se, di aziendali e ai rapporti tra società
fatto, nemmeno i mercenari tradizio- madri, filiali e subappaltatori”; il fat-
nali sono stati messi al bando, per- to che “queste società vengono spes-
ché la Convenzione del 1989 che li so costituite, sciolte, fuse e trasferite
criminalizza è stata ratificata da ap- o operano attraverso più filiali: ciò è
pena 36 Paesi su 193 – e da nessuno associato a molteplici livelli contrat-
dei cinque membri permanenti del tuali e assicurativi in tutte le giurisdi-
Consiglio di sicurezza dell’ONU – e zioni, il che complica ulteriormente
quella regionale dell’Organizzazione l’accertamento a quale livello dovreb-
per l’Unità Africana da 30 Stati su 55. be ricadere la responsabilità quando
In un blando quanto inconsisten- si verificano violazioni dei diritti uma-
te tentativo di legittimarsi, PMSC, ni”. È la stessa natura aziendale delle
Stati e organizzazioni varie hanno sti- PMSC a rendere difficoltosa la rico-
lato linee guida, codici di condotta e struzione della responsabilità: “L’o-
standard globali che richiamano il ri- pacità che circonda le condizioni in
spetto del diritto internazionale uma- cui il personale è schierato, compresi
__________________________________________________________________________________________________
18) UN Working Group, Impact of the use of private military and security services in huma-
nitarian action, 2 luglio 2021
15

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RESTITUZIONE PROSPETTICA

i meccanismi di comando e controllo ciò viene fatto proprio con l’obiettivo


applicabili, oscura l’attribuzione di re- infausto di fornire una ‘negabilità
Se ci muoviamo
sponsabilità e ha consentito a tali at- plausibile’”. Mentre “il Gruppo di La-
all’interno
tori di operare con apparente impu- voro continua a ricevere informazio-
dei confini
nità”. ni sul personale militare e di sicurez-
tracciati dal
L’approfondimento del Gruppo di za privato che sarebbe stato coinvol-
contrattualismo
Lavoro del 2020 (19) ha stabilito che to in violazioni dei diritti umani,
quella che
“sebbene la maggior parte degli Stati comprese sparizioni forzate, esecu-
le PMSC
disponga di sistemi per il monitorag- zioni sommarie, uccisioni indiscrimi-
esercitano è
gio delle PMSC che operano nel loro nate, sfruttamento e abuso sessuale”
una forma
territorio, questi sistemi spesso non (20).
privata di
si estendono alle attività all’estero;
violenza
mentre i processi di monitoraggio in- L’ONU
organizzata
terno non riguardano generalmente e la privatizzazione della pace
agita al fine
il rispetto dei diritti umani e del dirit- La relazione del Gruppo di Lavoro al-
di trarre un
to umanitario internazionale ma ten- l’Assemblea Generale del 2014 (21) è
profitto
dono piuttosto a concentrarsi sulle focalizzata sull’utilizzo da parte del-
economico: in
violazioni di ‘attività consentite, li- l’ONU delle PMSC, nelle operazioni
uno Stato di
cenze, autorizzazioni, assunzioni e al- di peacekeeping. I contractor assol-
diritto non è
tri processi amministrativi’, con con- vono principalmente a compiti di
consentita,
seguenti possibili sanzioni ammini- protezione delle sedi, dei convogli e
è un reato.
strative”. Oltretutto, “il perseguimen- del personale dell’organizzazione; a
Se usciamo
to del personale PMSC dinanzi ai tri- training, consulenza e analisi del ri-
dal pensiero
bunali nazionali è impegnativo, a schio; forniscono equipaggiamento
liberale e
causa di fattori quali la giurisdizione, militare e relativa manutenzione (eli-
adottiamo lo
la raccolta e la conservazione delle cotteri, veicoli ecc. comprensivi di
sguardo di
prove, lo svolgimento di indagini nei autisti), attività di sminamento, co-
Marx l’aporia
territori d’oltremare, la volontà degli municazioni e logistica. Tra le prime
si sana
Stati di perseguire tali casi e il trasfe- e più note missioni quella in Bosnia
rimento del personale”. nel 1992, dove l’ONU ha ingaggiato
Senza contare che la riservatezza quattro aziende con contratti che
dei contratti può servire intenzional- hanno coinvolto circa 2.000 contrac-
mente a nascondere il coinvolgimen- tor per quattro anni.
to di un Paese in un conflitto, per- Anche per le Nazioni Unite tutto
mettendogli di eludere le sue respon- comincia negli anni ‘90, e ricalca il
sabilità in caso di violazione del dirit- percorso degli Stati. Sempre più spes-
to internazionale: “I rapporti condivi- so il Paese ospitante la missione non
si suggeriscono che, in alcuni casi, è in grado di garantire la sicurezza al
__________________________________________________________________________________________________
19) UN Working Group, Use of mercenaries as a means of violating human rights and im-
peding the exercise of the right of peoples to self-determination, 28 luglio 2020
20) UN Working Group 2021, op. cit.
21) Cfr. UN Working Group, Use of mercenaries as a means of violating human rights and
impeding the exercise of the right of peoples to self-determination, 21 agosto 2014
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Dai mercenari ai contractor

personale dell’ONU; in seconda bat- parte dell’ONU di ciò che avviene sul
tuta, gli Stati vengono meno all’ob- campo: spesso le PMSC ingaggiano
bligo di mettere a disposizione mili- personale locale, e si verificano casi
tari delle proprie forze armate per come quello in Somalia nel 2012: “Il
consentire l’operatività delle missio- Gruppo di Lavoro è stato informato
ni; infine, la mancanza di capacità in- che diversi fornitori di servizi di sicu-
terna dell’organizzazione stessa: da rezza locali erano milizie basate su
una parte i Paesi si oppongono all’au- clan, che operavano dietro una fac-
mento del personale, principalmente ciata corporativa al fine di nasconde-
per ragioni finanziarie, dall’altra quel- re il coinvolgimento di singoli signori
lo esistente non è adeguatamente della guerra. […] quando si stipulano
formato, difficile da ridistribuire tra accordi per la fornitura di sicurezza
le varie sedi, privo di una ‘unità di privata questo modello è stato ri-
comando’ unica interna e, non ulti- scontrato in altri Paesi, incluso, im-
mo, economicamente costoso. plicitamente, il rischio di essere visti
Di nuovo, conoscere i dati per a- come parziali – ostacolando la perce-
vere un quadro non è facile. Tra l’al- zione dell’indipendenza e dell’impar-
tro, i contractor si possono trovare zialità delle Nazioni Unite agli occhi
anche tra le fila del contingente mes- delle popolazioni locali”.
so a disposizione dagli Stati, che in Priva di una regolamentazione in-
missione inviano i privati anziché le ternazionale, anche l’ONU ha fissato
La definizione
proprie forze armate. Lo stesso Grup- policy e linee guida per l’utilizzo del-
di ‘mercenario’
po di Lavoro denuncia la mancanza le PMSC, nel 2012; ma siamo al pun-
contenuta
di pubblicità e trasparenza dei con- to che “è opinione del Gruppo di La-
nel diritto
tratti, lamentando il fatto che otte- voro che le linee guida non affronti-
internazionale
nere qualche numero dal Diparti- no la questione della responsabilità
non può
mento ONU per la Sicurezza e la Pro- in caso di violazioni dei diritti umani
essere
tezione è stato un “compito impe- commesse da società militari e di si-
applicata al
gnativo”. Sappiamo così che nel mag- curezza private”, non prevedendo “in-
contractor
gio 2014 le Nazioni Unite utilizzava- dagini penali, cause civili e/o interdi-
e alle PMSC
no circa 30 aziende private, tra ope- zioni” nei confronti delle aziende né
che così si
razioni di peacekeeping e missioni po- la “pubblicazione di queste informa-
muovono
litiche; ipotizziamo che i numeri non zioni, ove possibile”. Senza tenere
tra le righe
possano essere che aumentati. conto che “un’ulteriore preoccupa-
di normative
Ovviamente, il tema del rispetto zione per l’uso di società militari e di
lasciate
del diritto internazionale e dei diritti sicurezza private nelle operazioni di
intenzionalmente
umani si pone ancor più prepotente- pace è che sono entità guidate dal
inadeguate
mente quando le PMSC si muovono mercato e la continua instabilità so-
rispetto ai
in missioni di peacekeeping sotto la stiene il settore. Ciò lascia aperte do-
mutamenti
bandiera delle Nazioni Unite; e regi- mande sugli interessi di queste so-
avvenuti
stra enormi deficit. La Relazione de- cietà private nei risultati del proces-
nuncia la mancanza di controllo da so di pace” (22).
__________________________________________________________________________________________________
22) UN Working Group 2021, op. cit.
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RESTITUZIONE PROSPETTICA

Esiste infine un altro aspetto, più resto o di detenzione, compreso l’in-


nascosto ma tutt’altro che seconda- terrogatorio dei prigionieri”. Include
Dagli anni '90
rio. La crescente dipendenza dalla si- poi prescrizioni che obbligano i Paesi
anche l'ONU
curezza privata porta a un ruolo si- a uno stretto controllo sulle PMSC
utilizza le
gnificativo delle PMSC nel plasmare (registro, licenze, monitoraggio del-
PMSC per le
sia la ‘politica di protezione’ delle l’import/export di servizi militari e di
operazioni di
missioni umanitarie – comprese quel- sicurezza, training sul diritto interna-
peacekeeping:
le di Ong e organizzazioni varie – che zionale umanitario e norme sull’uso
tra le prime
le ‘politiche di sicurezza’ dell’ONU: lo della forza e delle armi da fuoco), e
e più note
spazio umanitario è trattato come l’adozione di una legislazione che ga-
missioni quella
carico di minacce, e la concettualiz- rantisca la punibilità del personale
in Bosnia nel
zazione dei problemi di sicurezza in- delle società per le violazioni del di-
1992 dove ha
fluenza e ridefinisce direttamente ritto internazionale e dei diritti uma-
ingaggiato
l’ambiente in cui le missioni interven- ni.
quattro aziende
gono. È facilmente ipotizzabile che la
con contratti
proposta non diverrà diritto interna-
che hanno
La resa zionale, o se accadrà, sarà ratificata
coinvolto
Nel 2010 il Gruppo di Lavoro ha pre- da ancora meno Paesi della Conven-
circa 2.000
sentato una proposta di regolamen- zione del 1989, che vietava l’uso del
contractor
tazione delle PMSC, sulla quale il mercenarismo. Le ragioni sono evi-
per quattro
Consiglio per i Diritti Umani tuttora denti: diversi Stati – su tutti USA e
anni
discute (23). Tra gli aspetti più rile- Gran Bretagna – hanno smantellato
vanti la rivendicazione del monopo- intere funzioni all’interno delle forze
lio della forza dello Stato: “Ci sono armate, e si ritiene che ormai non
funzioni coerenti con il principio del potrebbero combattere una guerra
monopolio statale dell’uso legittimo senza le aziende private (24). Nessu-
della forza che uno Stato non può no può dunque permettersi di crimi-
esternalizzare o delegare alle PMSC, nalizzare l’attività delle PMSC.
in nessun caso. Tra queste vi sono: la Proprio per questo, a ben vedere,
diretta partecipazione alle ostilità, la regolamentazione avanzata delu-
allo svolgimento di operazioni di de. Persa per persa, il Gruppo di La-
guerra e/o di combattimento; alla voro dell’ONU poteva permettersi
cattura di prigionieri, all’elaborazio- maggiore coerenza e onestà intellet-
ne di leggi, allo spionaggio, all’intelli- tuale. Perché se la proposta è positi-
gence, al trasferimento di conoscen- va – in ottica liberale – nel rimettere
ze con applicazioni militari, di sicu- al centro la questione del monopolio
rezza e di polizia; l’uso e attività cor- statale della forza, tuttavia si inseri-
relate alle armi di distruzione di mas- sce nell’aleatoria distinzione tra fun-
sa; l’uso e attività correlate ai poteri zioni attive (combattimento offensi-
di polizia, in particolare i poteri di ar- vo) e funzioni passive (difesa/prote-

__________________________________________________________________________________________________
23) Cfr. UN Working Group 2010, op. cit.
24) Cfr. Fabio Mini, op. cit.
18

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Dai mercenari ai contractor

zione), vietando l’esternalizzazione


delle prime e consentendo quella
delle seconde – quando abbiamo vi-
sto come ogni attività contribuisca
alla guerra, dall’addestramento alla
logistica, dalla comunicazione al pilo-
taggio dei droni da ricognizione. Non
solo. C’è un aspetto forse ancora più
fondamentale. Se regolamentare le
PMSC è preferibile al vuoto legale
nel quale operano da trent’anni, è
anche vero che significa legittimarle.
Significa legalizzare un settore che
ha tutta la convenienza ad alimenta-
re i conflitti e l’insicurezza; in grado
di moltiplicarli offrendo i propri ser-
vizi a chi ha denaro per comprarli. Si-
gnifica accettare la trasformazione
in merce di un ‘bene pubblico’, ac-
cettare l’entrata della guerra e del-
le missioni di peacekeeping nel libe-
ro mercato dei profitti. È una resa
all’esistente invece di una caparbia
resistenza contro ogni conflitto.

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POLEMOS

SEMICONDUTTORI
SOTTO PROTEZIONE
Bruno Ferroglio*

L’innalzamento delle tensio- do alla coda, in attesa che vengano


soddisfatte prima le esigenze di altre
ni interimperialistiche spin- aziende”.
ge le singole potenze ad au-
mentare il controllo sulle Nuovo acciaio
forniture e sulla produzio- “Se i dati sono il nuovo petrolio, pos-
siamo dire che i chip sono il nuovo
ne di materiali ritenuti in- acciaio”, scrive James A. Lewis del CSIS
dispensabili. Di più: produ- (Center for Strategic and Internatio-
zione e controllo dell’export sono tra- nal Studies). “Gli obiettivi specifici
sformati in armi della contesa. I se- della politica americana sui semicon-
miconduttori sono largamente utiliz- duttori debbono alzare l’affidabilità
zati nei più svariati prodotti e sono il dei fornitori; alzare la capacità di pro-
frutto di una divisione del lavoro for- durli e ridurre il ruolo della Cina”, nei
temente internazionalizzata, ma vi- confronti della quale “va ridotto il
In agosto
sta la loro importanza strategica ora transfert tecnologico avanzato”.
il Chips and
ricadono nella categoria di ciò che è “La politica industriale – conclu-
Science Act
da proteggere. Nelle principali capi- de Lewis – era considerata un tabù,
è stato votato tali mondiali le idee del liberismo ven- ma la geopolitica la rende ora neces-
dal Congresso gono corrette dal pragmatismo per saria. […] La politica industriale ri-
e firmato la resilienza e riemergono i program- chiede che il governo investa nell’in-
da Biden: ci mi di politica industriale. dustria e nella ricerca, costruisca istan-
saranno nel Una responsabile di L3 Harris Tech- ze di cooperazione con il settore pri-
prossimo nologies (sesto fornitore del Penta- vato e gli altri governi e nutra la vo-
quinquennio gono) ha confessato a un convegno lontà di costruire campioni nazionali”
280 miliardi di che il suo gruppo, a corto di fornitu- (1).
dollari per lo re, ha cannibalizzato vecchie radio Washington marcia spedita sul
sviluppo militari per recuperare componenti doppio binario indicato dal CSIS. In
tecnologico, elettronici da inserire in apparecchi agosto il Chips and Science Act è sta-
52,7 dei quali di nuova generazione. Commenta un to votato dal Congresso e firmato dal
dedicati analista dell’Hudson Institute: sul presidente Biden: ci saranno nel pros-
ai chip mercato le quantità ordinate deter- simo quinquennio 280 miliardi di dol-
minano le gerarchie, per questo i pro- lari per lo sviluppo tecnologico, 52,7
duttori bellici “possono finire in fon- dei quali dedicati ai semiconduttori.
__________________________________________________________________________________________________
*Articolo pubblicato su Lotta comunista, n. 626, ottobre 2022
1) James A. Lewis, Strengthening a transnational semiconductor industry, Center for Strate-
gic and International Studies, giugno 2022
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Nel frattempo il dipartimento del per finanziare la microelettronica con
Commercio ha sistematizzato una se- 43 miliardi di dollari, un editoriale del
rie di provvedimenti di embargo tec- Financial Times paventava il “rischio Sono seguite
nologico nei confronti di Pechino, sui di una corsa al nazionalismo nei chip”. una legge
quali torneremo. Sono seguite una legge giapponese, giapponese
una indiana, una in preparazione in una indiana
Corsa al nazionalismo Sud Corea, oltre ai finanziamenti da una in
Il Chips and Science Act stabilisce fi- tempo in atto in Cina (per almeno 78 preparazione
nanziamenti per 28,7 miliardi di dol- miliardi di dollari). In totale la cifra in Sud Corea
lari per chi costruisca nuove fabbri- globale arriva a 190 miliardi di dolla- oltre ai
che di chip in USA. Si tratta di aiuti ri. finanziamenti
che andranno anche ad aziende stra- Una pioggia di capitali che po- da tempo
niere, alla condizione che chi li riceve trebbe portare a sovracapacità pro- in atto in
si astenga per un decennio da un al- duttive. Complice il rallentamento Cina (per
largamento delle proprie attività avan- mondiale, cala il consumo di prodot- almeno
zate in Cina. Altri 10 miliardi vanno ti elettronici; nel 2023 continueran- 78 miliardi
alla modernizzazione di stabilimenti no a esserci carenze di alcuni semi-
di dollari):
già presenti in territorio americano e conduttori, ma la richiesta di memo-
in totale la
14 miliardi alla R&D. Agli aiuti fede- rie Dram e Nand (un quarto di tutto
rali si aggiungono quelli devoluti dai il mercato) è destinata a crescere so- cifra globale
singoli Stati americani. Il dipartimen- lo dello 0,6%. arriva a 190
to del Commercio gestirà i finanzia- miliardi
menti ed è anche responsabile dei Concorrenza per Europa e Asia di dollari
permessi e degli scambi con la Cina, Secondo i calcoli fatti dalla SEMI, l’as-
in quella che dovrebbe essere una sociazione internazionale del settore,
politica coordinata. nel mondo sono entrati in attività 34
Nella tabella (pag. 23) riportiamo poli produttivi di chip nel periodo
le principali iniziative di investimenti 2020-21, mentre nel periodo 2022-
in nuove fabbriche a livello mondia- 24 sono in costruzione altre 58 nuo-
le. Per gli USA alcune, come i siti di ve fabbriche. Nell’insieme, tutti que-
Intel in Ohio e di Micron nello Stato sti nuovi impianti alzeranno la pro-
di New York, sono state ufficializzate duzione globale del 40%.
dopo la firma dell’Act. Micron con Delle fabbriche in costruzione 31
due nuove fabbriche porterebbe dal sono in Cina, dove per la gran parte
10 al 40% la sua produzione all’inter- si dedicheranno alla produzione di
no dei confini nazionali. chip con definizione di nodo tecnolo-
Alle prime mosse della Commis- gico di 28 nanometri (nm). Non si
sione europea a favore di una legge tratta di chip di ultima generazione,
21

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POLEMOS

ovvero quelli inferiori ai 7 nm (2), ma di semicondut- questi chip e i cittadini americani non
tori diffusi in auto, elettrodomestici e macchine in- potranno più collaborare con le a-
dustriali. Secondo il Wall Street Journal la produzio- ziende cinesi del settore. Queste re-
ne di chip da 28 nm è destinata a triplicarsi entro la gole possono essere superate se il di-
fine del decennio e la quota cinese a passare dal partimento del Commercio permette
15% del 2021 al 40% già nel 2025. Le Figaro scrive una licenza, che andrà discussa caso
che l’aumento della produzione cinese sarà all’inizio per caso. Sono già state rilasciate li-
rivolto al mercato interno, “ma negli anni a venire cenze a TSMC, Samsung e SK Hynix,
questi nuovi entranti potrebbero direttamente con- ma hanno la durata relativa di un an-
correre con gli europei sul loro terreno, con chip più no. Sono possibili licenze anche per
a buon mercato”. le imprese americane toccate: Nvidia
Crescono anche i timori asiatici. L’industria di Sud e AMD per i chip, KLA Corp, Lam Re-
Corea, Giappone e Taiwan, che ha tratto maggiori search e Applied Materials per gli e-
vantaggi negli ultimi decenni, non vorrebbe dover quipaggiamenti produttivi.
scegliere fra USA e Cina, mentre Washington al con- Il divieto ai cittadini americani toc-
trario propone ai loro governi di costituire un’allean- ca in particolare gli haigui (ovvero le
za “Chip 4” contro Pechino. tartarughe di mare): cinesi che han-
Nessun gruppo nipponico ha per ora deciso d’in- no studiato e lavorato per anni negli
vestire negli USA, nonostante le esortazioni fatte di States e poi sono tornati in patria,
persona dalla vicepresidente americana Kamala Har- dove hanno fondato e dirigono start-
ris. La coreana SK Hynix, secondo produttore di chip up soprattutto negli equipaggiamen-
di memoria al mondo, può continuare a gestire le ti per produrre semiconduttori (AMEC,
sue fabbriche cinesi a Wuxi e Dalian, ma i suoi diri- ACM Research, Piotech, Skyverse,
genti osservano che, senza poterle attrezzare con i Anji). Queste aziende contano solo
macchinari fotolitografici più moderni della ASML, per un 5% della produzione mondia-
diventeranno presto obsolete. Morris Chang, fonda- le, ma sono dinamiche. Washington
tore della TSMC, primo produttore di microproces- vuole incidere sui loro legami stabili-
sori per conto terzi al mondo, parlando del reshoring ti in USA.
occidentale lo ha definito “un orologio della storia
che gira all’indietro […] nessuno raggiungerà l’auto- Un decennio decisivo
sufficienza e i costi cresceranno per tutta la catena La politica verso la Cina deve attrez-
produttiva”. zarsi con una cornice ideologica che
riprenda il concetto della missione a-
Ostracismo e tartarughe di mare mericana nel mondo. Un gruppo di
Washington adotta una serie di regole che intendo- esperti guidato da Eric Schmidt (ex
no frenare lo sviluppo cinese, impedendo il paventa- CEO di Google) ha proseguito un’a-
to sorpasso nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, nalisi a suo tempo partita da uno
nello sviluppo dei super-computer e delle tecnologie studio voluto dal Congresso sul tema
belliche che possono derivarne. Le regole si applica- dell’intelligenza artificiale. Ne è sca-
no all’industria americana, ma anche a quella inter- turito un rapporto sulle scadenze ur-
nazionale che ne utilizzi la tecnologia. Non si potran- genti, nel quale la tecnologia dei se-
no vendere in Cina microprocessori più avanzati (in- miconduttori ha un ruolo centrale.
feriori ai 16 nm), non si potranno fornire le imprese L’incipit è: “Si sta svolgendo una gara
cinesi di macchinari e software in grado di produrre per il futuro. Alla fine di questo de-
__________________________________________________________________
cennio sapremo se vivremo in un
2) Cfr. Lotta Comunista, dicembre 2020
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Semiconduttori sotto protezione

mondo di libera espressione e tolleranza […] oppure ger, la competizione strategica è con
diretto dalla censura e dalla coercizione, […] se le in- la Cina, mentre nuove tecnologie dal
novazioni saranno usate per migliorare la società op- “tremendo impatto” trainano la com-
pure controllarla. Il modello di questo futuro sarà petizione militare. “Esiste – scrive l’an-
dettato dalla competizione fra gli Stati Uniti e la Ci- ziano statista – nei paesi democratici
na” (3). un certo senso di sfiducia nel nostro
Una lettera di Henry Kissinger presenta il Report sistema di governo” e per “riprende-
e richiama alla memoria lo Special studies project, fi- re la leadership democratica nel mon-
nanziato dalla Fondazione Rockefeller, da lui diretto do” agli USA serve un “percorso crea-
nel 1956-60 e prodigo di consigli per il governo ame- tivo”. Partita aperta e dubbi che re-
ricano. Erano gli anni dello Sputnik, della guerra stano.
fredda e della corsa allo spazio. Oggi, scrive Kissin-
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3) Special Competitive Studies Project, Mid-decade challen-
ges to national competitiveness, 12 settembre 2022
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INCHIESTA

ESTRATTIVISMO:
DEVASTAZIONE AMBIENTALE,
MILITARIZZAZIONE E MISERIA
Alessandro Rettori

l’esproprio forzato dei territori. Deva-


stazione ambientale, problemi di sa-
lute, impoverimento, violazione dei
diritti umani sono i frutti del desar-
rollo, lo ‘sviluppo’ che l’estrazione di
carbone porta con sé. “Con una mi-
niera non si può convivere”, ripete
Samuel “perché è sinonimo di mise-
ria”.

L’estrattivismo
Le condizioni di vita imposte alle co-
munità de La Guajira non sono l’ec-
cezione. Sono il lato nascosto del ‘pro-
“Faremo tutto il possibile perché questa miniera se ne gresso’ industriale e tecnologico capi-
vada dalla nostra regione, La Guajira, perché con una talista. L’estrazione di materie prime
miniera non possiamo vivere. O loro o noi.” (1) Sa- dai Paesi del Sud del mondo allo sco-
muel Arregoces è uno dei líder di Tabaco, comunità po di alimentare la produzione mon-
afrodiscendente stabilitasi nel 1780 nel dipartimento diale, infatti, rappresenta la condizio-
La Guajira, nel nord della Colombia. Una storia di ol- ne di esistenza del processo di accu-
tre due secoli spazzata via un giorno di agosto del mulazione costitutivo del capitalismo:
2001 dall’avanzare della miniera di carbone a cielo un modo di produzione che necessita
aperto più grande dell’America Latina, El Cerrejón. di grandi quantità di risorse estratte
Circa 400 famiglie, tra cui quella di Samuel, riman- ad alta intensità, da destinare all’e-
gono senza terra. Sorte condivisa con le altre comuni- sportazione – seguendo le catene del
tà, indigene e contadine, che da centinaia di anni po- valore internazionali – nei Paesi in
polano la regione. cui verranno trasformate nel prodotto
Ma l’arrivo della miniera non significa soltanto finale (2). Questo processo – che pren-
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* Una versione di questo articolo è stata pubblicata nel 20° Rapporto sui diritti globali 2022, a cura di Associa-
zione Società Informazione Onlus
1) https://www.youtube.com/watch?v=3t99gGwpKNM
2) Cfr. Eduardo Gudynas, Extracciones, extractivismos y extrahecciones, Observatorio del Desarrollo, Centro
Latino Americano de Ecología Social, 2013

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de il nome di estrattivismo e che ha come unico fine tifiche, inoltre, si aprono nuove pos-
la realizzazione e massimizzazione del profitto – ge- sibilità di accumulazione, con lo sfrut-
nera ingenti danni sociali, economici e ambientali, tamento di risorse un tempo non ac-
una devastazione necessaria a lasciare spazio all’in- cessibili o di importanza marginale,
cedere inarrestabile dell’estrazione di idrocarburi, me- il cambiamento dei processi produtti-
talli e minerali, dell’industria agroalimentare – con vi e la creazione di nuove necessità:
monocolture da esportazione e allevamenti intensivi emblematica in tal senso l’esplosione
– e della costruzione delle grandi infrastrutture fun- degli ultimi anni del mercato delle
zionali all’espropriazione delle risorse. Si costituisco- terre rare, imprescindibili per la rea-
no in questo modo delle economie di enclave, zone lizzazione della tanto sbandierata tran-
strutturalmente dipendenti e in mano al capitale stra- sizione ecologica e digitale.
niero, isolate dal resto del Paese, destinatarie di inve- Ciò che varia storicamente sono
stimenti, tecnologie e personale specializzato di im- le modalità in cui si articola l’estrat-
portazione, che impoveriscono il tessuto sociale di tivismo, a seconda dell’espressione
intere comunità: popoli di pescatori, piccoli allevato- sociale e politica e dell’evoluzione
ri, contadini dediti all’agricoltura famigliare privati tecnologica della fase capitalistica,
della terra e senza più accesso all’acqua, costretti a che necessita di nuove forme di legit-
trovare nuovi modi di sussistenza altrove, con perdita timazione, nuove materie prime, im-
della sovranità alimentare e una lenta scomparsa del- pone nuovi bisogni e nuovi prodotti,
le tradizioni e dei saperi tramandati da generazioni, la mentre rimane costante l’appropria-
vera ricchezza di queste comunità. zione e lo sfruttamento delle risorse
Una condizione ben conosciuta nelle zone rurali naturali e degli esseri umani, conce-
di America Latina, Africa e Asia – il cosiddetto Terzo piti unicamente quali fonti da cui
Mondo – e non certo da oggi. Se durante il coloniali- trarre profitto.
smo gli Stati erano i protagonisti assoluti nella corsa
alla conquista di nuovi territori e nuove risorse, ed Interesse privato,
esercitavano un dominio diretto ed esclusivo sulle co- repressione di Stato
lonie, con il neocolonialismo questo dominio prende Come in epoca coloniale, l’attività e-
la forma di una forte dipendenza, sul piano finanzia- strattiva incede occupando e distrug-
rio, economico e tecnologico, dei Paesi esportatori di gendo territori ed esercitando violen-
materie prime nei confronti del Nord, con le grandi za contro le comunità locali, unico
multinazionali a condurre questo saccheggio inesora- ostacolo che si pone sulla via dello
bile. Grazie all’avanzamento delle conoscenze scien- spossessamento: i territori vengono mi-

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INCHIESTA

litarizzati e le comunità isolate, minacciate e sfrattate. to possibile confermare il settore in-


Le popolazioni rappresentano il nemico da scon- teressato, la maggior parte riguarda
figgere e la violazione dei diritti umani costituisce il l’estrazione mineraria, seguita da agri-
normale modo di agire. L’intensificarsi delle manife- business, deforestazione, costruzione
stazioni delle organizzazioni comunitarie – di intral- di mega-dighe e accesso all’acqua. I
cio per la serena realizzazione del profitto – porta a dati raccolti – “che è probabile siano
una repressione feroce dei conflitti sociali, con gli una sottostima, dato che molte ucci-
Stati a giocare il ruolo da protagonista nella coerci- sioni non vengono riportate, special-
zione e nel controllo della popolazione. Anche per mente nelle aree rurali e in determi-
mezzo di un quadro normativo che tutela l’“utilità nati Paesi”, specifica il rapporto – in-
pubblica” dei progetti estrattivisti, le proteste vengo- dicano che le comunità indigene, afro-
no criminalizzate, spesso con accuse di terrorismo, discendenti e contadine sono quelle
sabotaggio, cospirazione o estorsione, attraverso cam- maggiormente colpite, con oltre il
pagne pubbliche di diffamazione, azioni legali contro 40% degli attivisti uccisi (4). Le stes-
i rappresentanti delle comunità – con lunghi processi se che più subiscono le conseguenze
e misure cautelari che ne limitano la libertà – o incar- dell’estrattivismo e che, nonostante i
cerazione. Al suo culmine, la repressione si serve dei rischi, non smettono di lottare. “Non
gruppi privati di sicurezza armata, dei paramilitari e necessitiamo di un’impresa per poter
dei mercenari assoldati dalle aziende, o direttamente vivere nel nostro territorio”, sottoli-
delle forze armate statali, poste a garanzia dell’attivi- nea Samuel, “quello di cui abbiamo
tà d’impresa, elevata a questione di sicurezza nazio- bisogno è territorio, acqua e progetti
nale: si alimenta così la logica del ‘nemico interno’ agricoli produttivi che ci permettano
da abbattere, che porta frequentemente all’assassinio di avere una vita migliore. Per questo
degli attivisti. resistiamo contro il modello estratti-
Nel solo 2021 Front Line Defenders conta 358 di- vo” (5).
fensori dei diritti umani uccisi in tutto il mondo, di I meccanismi messi in atto sono
cui il 59% impegnati nella difesa della terra, dell’am- dunque sempre i medesimi, e i casi
biente e delle comunità indigene (3). Secondo la ONG del Cerrejón in Colombia e della QIT
britannica Global Witness, che si focalizza esclusiva- Madagascar Minerals in Madagascar
mente sulle vittime dei conflitti per la difesa della ter- ci danno la possibilità di compren-
ra e dell’ambiente, tra il 2012 e il 2020 ne sono stati derne a fondo le conseguenze.
uccisi 1.540, di cui oltre il 60% in America Latina –
la Colombia, con 290 vittime, è il Paese in cima a
questa triste classifica. Di tutti i casi per i quali è sta- ***

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3) Cfr. https://www.frontlinedefenders.org/en/resource-publication/global-analysis-2021
4) Cfr. https://www.globalwitness.org/en/campaigns/environmental-activists/numbers-lethal-attacks-against-
defenders-2012/
5) Vedi nota 1

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Estrattivismo: devastazione ambientale, militarizzazione e miseria

Colombia: il carbone de La Guajira tutto, alcuni vendono i terreni e la-


“È stato un posto tranquillo fino al 1997”, ricorda Ro- sciano la comunità. Altri, invece, de-
gelio Ustate, altro líder comunitario di Tabaco, “quan- cidono di resistere. Le forze di sicu-
do abbiamo cominciato a ricevere pressioni da Car- rezza private dell’impresa circonda-
bocol-Intercor affinché abbandonassimo il villaggio, no il villaggio, pattugliano il territo-
perché si trovava nell’area di espansione del com- rio, vietano la caccia notturna e l’ac-
plesso minerario”. Dal suo insediamento la comunità cesso ai terreni agricoli. Su ordine
di Tabaco ha vissuto di allevamento, agricoltura, cac- delle autorità pubbliche locali vengo-
cia e pesca, e dei rapporti commerciali intrecciati con no interrotti i servizi elettrici e idrici,
i villaggi circostanti. “Vivevamo dei frutti della terra, smantellato il centro medico, chiuso
che ci garantivano la sicurezza alimentare. Come in il centro di comunicazioni, distrutta
tutti i villaggi”, continua, “c’era una scuola, una chie- la chiesa, abbattuta la scuola, blocca-
sa, un cimitero e un centro medico” (6). Con servizi te le strade di collegamento con le
di rifornimento di energia elettrica, approvvigiona- comunità limitrofe, ostacolato l’ac-
mento dell’acqua e un centro di comunicazioni, Taba- cesso all’acqua. La comunità è isola-
co era una comunità autosufficiente. Fino all’arrivo ta. Intanto diventa legge il “codice
della miniera. minerario”: lo Stato dichiara il sotto-
Il Cerro Cerrejón diventa terreno di esplorazione suolo “utilità pubblica”, giustifican-
e conquista delle imprese estrattive negli anni ‘50, e a do gli sfratti delle popolazioni situate
partire dal 1975 la statale Carbocol, la statunitense in prossimità dei giacimenti. Così, su
Intercor e un consorzio guidato dalla colombiana ordine di un giudice e con il supporto
Prodeco si dividono le licenze di sfruttamento dei degli Squadroni Mobili Antidisordini
giacimenti di carbone. Ma gli appetiti delle compa- (ESMAD) – unità speciali della poli-
gnie minerarie non si fanno strada da soli. Nel 1969, zia incaricate di assistere negli “sfrat-
con la cosiddetta “legge del carbone”, lo Stato dichia- ti di spazi pubblici o privati, in zone
ra l’attività delle miniere di “utilità pubblica e inte- urbane o rurali sul territorio naziona-
resse sociale”, e tra 1975 e 1989 agli abitanti delle le”, si legge sul sito governativo – il
comunità vengono riconosciuti titoli di proprietà in- 9 agosto 2001 anche le ultime fami-
dividuale sui terreni: il territorio prima collettivo vie- glie vengono cacciate. Impotenti, as-
ne così diviso in un insieme di entità separate, mag- sistono mentre le loro case vengono
giormente suscettibili alle offerte di acquisto delle rase al suolo da una piallatrice. La
imprese (7). comunità, però, non si arrende: nei
In questo modo El Cerrejón si espande e le pres- mesi successivi porta avanti svariate
sioni sugli abitanti di Tabaco aumentano. La miniera azioni legali finché, nel maggio 2002,
reclama la loro terra. Spinti dalla paura di perdere la Corte Suprema di Giustizia ordina

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6) Cfr. https://reexistencia.wordpress.com/2011/07/13/tabaco-un-pueblo-devorado-por-la-mineria/
7) Cfr. Revista Noche y Niebla, Minería a gran escala y derechos humanos: lo que el des-arroyo trajo a La
Guajira, n. 61, gennaio-giugno 2020

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INCHIESTA

alle autorità locali di ricostruire Tabaco in un luogo pendenze dell’esercito dedicate alla
adeguato, “entro 48 ore”. Sentenza che, a oggi, non protezione delle attività e delle infra-
ha ancora avuto seguito (8). Tabaco, tuttavia, non è la strutture estrattive – con il battaglio-
sola a essere stata distrutta dall’avanzare della minie- ne n. 17 assegnato alla supervisione
ra. Lo stesso destino tocca a più di 25 comunità indi- del progetto minerario del Cerrejón.
gene Wayuu, afrodiscendenti e contadine stanziate Forze armate pubbliche che vengono
sulle rive del río Ranchería, la principale fonte di sus- anche ingaggiate direttamente dalle
sistenza della regione. imprese: una pratica in essere almeno
Nel 2002 il controllo dei giacimenti passa di ma- dal 1996 e istituzionalizzata nel 2014
no: tre giganti del settore – la svizzera Glencore, l’in- dal ministero della Difesa. Secondo i
glese Anglo American e l’australiana BHP – comple- dati ottenuti dall’organizzazione co-
tano l’acquisto e la spartizione del Cerrejón con il lombiana Tierra Digna, nel periodo
33,3% delle quote ciascuno. La musica però non compreso tra il 2010 e il 2013 le tre
cambia. L’espansione mineraria continua, e così gli multinazionali che controllavano la
sfratti portati a termine con l’ausilio delle forze arma- miniera del Cerrejón hanno firmato
te. La mattina del 24 febbraio 2016 una cinquantina contratti per oltre 14 miliardi di pe-
di persone, tra membri delle comunità e attivisti per i sos colombiani, ovvero 7,3 milioni di
diritti umani, si riunisce nel villaggio di Roche per dollari al cambio del 2013 (10). Altri
opporsi all’ennesimo sgombero: il ricollocamento pro- due – sottoscritti nel 2015 e nel 2017
posto dall’impresa, denunciano, non garantisce acqua per 41 mila e 133 mila dollari – sono
potabile, risorse alimentari, terre adatte all’alleva- venuti alla luce nel 2019 (11). Accor-
mento, né un indennizzo per i danni procurati. Chie- di non sottoposti a meccanismi di
dono condizioni di vita dignitose. Come nel caso di controllo e scrutinio pubblico, che
Tabaco interviene l’ESMAD, che – con fumogeni e spesso si celano dietro a clausole di
proiettili di gomma – costringe le famiglie di Roche riservatezza per ragioni di “sicurezza
ad arrendersi lasciando il via libera alle scavatrici (9). nazionale”. Un’imponente militariz-
zazione – arricchita dalle agenzie di
La militarizzazione dei territori di interesse dei pro- sicurezza private e dall’azione dei pa-
getti estrattivi in Colombia prende piede a partire da- ramilitari – che tra il 2015 e il 2019
gli anni ‘90. Oltre a ESMAD (creata nel 1999) e for- ha portato in Colombia a 181 attac-
ze di polizia, nel 2011 vengono istituiti i Battaglioni chi nei confronti dei difensori dei di-
Speciali Energetici e Stradali, unità militari alle di- ritti umani che si sono esposti diret-

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8) Cfr. https://www.colectivodeabogados.org/comunidad-de-tabaco-infelices-15-anos-esperando-la-reubicacion/
9) Cfr. https://www.colectivodeabogados.org/desalojo-violento-de-comunidad-afro-roche-la-guajira-favore-
ce-intereses-de-carbones-de-cerrejon/
10) Cfr. Centro de estudios para la justicia social Tierra Digna, Seguridad y derechos humanos ¿para quién?
Voluntariedad y militarización, estrategias de las empresas extractivas en el control de territorios, 2015
11) Cfr. http://rutasdelconflicto.com/convenios-fuerza-justicia/node/350

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Estrattivismo: devastazione ambientale, militarizzazione e miseria

Fonte: Front Line Defenders, Global Analysi 2021


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tamente contro le attività delle imprese, di cui il 44% di ferrovia per il trasporto del carbo-
riguarda attivisti che hanno manifestato contro cin- ne – i corsi di 47 torrenti e affluenti
que aziende: tra queste, El Cerrejón (12). del Ranchería vengono deviati o bloc-
cati, provocando gravi problemi di
Alla devastazione sociale, infine, si aggiunge quella scarsità in una regione già soggetta a
ambientale. A partire dagli anni ‘70, per rendere ac- frequenti periodi di siccità (13).
cessibili nuovi giacimenti e per far spazio al com- Quando non piove per mesi, le uni-
plesso minerario – strade di collegamento e 150 km che zone in cui è possibile procurarsi

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12) Business & Human Rights Resource Centre, Defenders in Colombia, 2020
13) Cfr. Revista Noche y Niebla, op. cit.

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INCHIESTA

da vivere sono le rive dei fiumi. Fondamentale per la Umani e dalla Corte Costituzionale,
sopravvivenza e per i legami sociali, culturali e spiri- che nel 2017 e nel 2019 ha dichiarato
tuali di queste comunità, l’acqua è fonte di vita. “Se lo “stato di cose incostituzionale”: tra
fanno morire questo torrente di cosa vivremo?”, si il 2010 e il 2018, 4.770 bambini Wayuu
chiede un’abitante di Paradero, comunità Wayuu che hanno perso la vita a causa della mal-
vive sulle sponde dell’arroyo Bruno, uno degli af- nutrizione. “Una barbarie”, l’ha defi-
fluenti del Rancheria che bagnano la Guajira, deviato nita la Corte (18).
per 3,6 km dall’avanzare della miniera. “Ci deviano Dall’11 gennaio 2022 la proprietà
il torrente, fanno seccare tutto, ci cacciano dal nostro della miniera è mutata ancora: ora la
territorio... di cosa vivremo?” (14). Nella sola zona svizzera Glencore controlla il 100%
nord della regione è stato rilevato che dall’inizio del- delle quote.
l’attività mineraria – che utilizza 24 milioni di litri di “Quando la terra grida, l’uomo
acqua al giorno – sono scomparsi circa il 40% dei piange”, recita un proverbio delle co-
corsi d’acqua, pari a oltre 68 km (15), mentre devono munità de La Guajira, “ma quando la
essere scavati pozzi di 20 o 30 metri – contro i 5-8 di terra piange, l’uomo muore” (19).
un tempo – per trovare acqua dolce nel sottosuolo.
Fonti d’acqua che, oltretutto, spesso sono contamina- Madagascar: carta bianca a QMM
te dai residui di scarto dell’estrazione di carbone, che Febbraio 2022: in seguito a due ac-
le rendono inutilizzabili, mentre le sostanze inquinan- quazzoni ciclonici che colpiscono la
ti rilasciate nell’aria – silice e metalli pesanti – hanno regione costiera di Anosy – sud-est
gravi conseguenze per la salute dei lavoratori della del Madagascar – la diga di conteni-
miniera e degli abitanti dei villaggi (16). mento nella miniera QIT Madagascar
Nei tribunali colombiani l’impresa è stata più vol- Minerals (QMM) ha un cedimento
te ritenuta responsabile di aver provocato una grave che causa la parziale fuoriuscita delle
degradazione ambientale e danni alla salute, violando acque di scarico nel lago e nei corsi
i diritti umani (17). Da oltre dieci anni la popolazione d’acqua limitrofi. Per evitare il col-
de La Guajira vive una crisi umanitaria – con insicu- lasso della diga, QMM – controllata
rezza alimentare e mancanza d’acqua – riconosciuta per l’80% dalla multinazionale an-
anche dalla Commissione Interamericana dei Diritti glo-australiana Rio Tinto e per il 20%

______________________________________________________________________________________________________________________
14) https://www.youtube.com/watch?v=nIDFRBu6Mo8
15) Cfr. Corporación Geoambiental Terrae, Análisis multitemporal de afectación de cuerpos de agua en el área
intervenida por la extracción minera del área norte de Cerrejón y en la cuenca del Arroyo Bruno (La Guajira,
Colombia), 2019
16) Cfr. Fundación Rosa Luxemburg, Carbón tóxico. Daños y riesgos a la salud de trabajadores mineros y po -
blación expuesta al carbón, 2018
17) Cfr. Colectivo de abogados “José Alvear Restrepo”, Diez verdades sobre Carbones de Cerrejón, Cajar
Prensa, 2019
18) Cfr. https://www.elheraldo.co/la-guajira/4770-ninos-muertos-en-la-guajira-es-una-barbarie-corte-553890
19) Cfr. https://www.youtube.com/watch?v=St_vG-B7noo

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Estrattivismo: devastazione ambientale, militarizzazione e miseria

dallo Stato – ottiene un permesso dalle autorità di tombe degli antenati oppure dopo al-
controllo per il rilascio di un milione di metri cubi di meno quindici anni di lavoro agrico-
acque reflue nell’ambiente circostante. Passano pochi lo: nel momento dell’arrivo di QMM
giorni e centinaia di pesci morti affiorano sulla super- solo l’8% dei contadini proprietari
ficie del vicino lago Ambavarano (20). “QMM è re- terrieri è in possesso di un titolo for-
sponsabile di tutto questo” dichiara Andry Rajoelina, male. Centinaia di abitanti delle co-
presidente del Madagascar, “perché QMM è l’unica munità vengono così allontanati in
che scarica acque reflue nel fiume” (21). L’impresa nome della “pubblica utilità” della
rigetta le accuse, ma intanto le autorità locali impon- miniera e attraverso la forzosa acqui-
gono il divieto di pesca in tutta l’area, scatenando le sizione dei terreni, che vengono dati
proteste degli abitanti dei villaggi, che organizzano in concessione all’impresa per cento
blocchi stradali nelle vie di accesso al sito estrattivo anni (22). Non solo un danno per il
arrivando persino a prendere in ostaggio il personale sostentamento, perché la terra ha un
della miniera. Chiedono forniture di cibo e acqua per- valore molto più ampio: mantiene il
ché non poter pescare, per le comunità, significa fati- legame spirituale con gli antenati e le
care a sopravvivere. generazioni future, conserva la me-
Nella regione di Anosy, dal 2009 QMM estrae il- moria della comunità, consente la se-
menite – fonte di biossido di titanio, impiegato come poltura dei morti e permette di tra-
pigmento bianco in una vasta gamma di prodotti, dal- mandare i saperi e le conoscenze tra-
le vernici, alla carta, ai cosmetici – e, in minor quan- dizionali. Prendendo la terra, QMM
tità, monazite – un minerale recuperato dal processo ha distrutto l’identità culturale e la
estrattivo che contiene metalli di terre rare, fonda- vita sociale di interi villaggi.
mentali per la produzione delle tecnologie e dei pro-
dotti della transizione energetica e digitale. Il proget- C’è poi il risvolto ambientale. L’atti-
to comincia a prendere corpo negli anni ‘80, assecon- vità estrattiva rade al suolo la foresta
dato dalle politiche nazionali che favoriscono l’attivi- costiera, importante risorsa di sosten-
tà mineraria privata in continuità con le indicazioni tamento, e contamina laghi e fiumi,
della Banca Mondiale, principale finanziatore del fonte di approvvigionamento di ac-
Paese. Dopo la fase di esplorazione, a inizio 2000 il qua potabile e domestica per oltre la
governo dà il via libera alla miniera e alla costruzione metà dei villaggi prossimi alla minie-
delle infrastrutture, che si estendono nei territori delle ra. Per non interferire con l’equilibrio
comunità indigene. In Madagascar, secondo una pra- ecologico, la legge malgascia stabili-
tica consuetudinaria, il diritto di proprietà sulla terra sce l’obbligo di rispettare una zona di
nelle zone rurali viene acquisito se il terreno ospita le separazione di almeno 80 metri tra

______________________________________________________________________________________________________________________
20) Cfr. https://theecologist.org/2022/may/27/mine-dead-fish-villagers-and-their-protests
21) Cfr. http://www.andrewleestrust.org/blog/?p=2238
22) Cfr. Caroline Seagle, The mining‐conservation nexus - Rio Tinto, development ‘gifts’ and contested com -
pensation in Madagascar, Land Deal Politics Initiative (LDPI Working Paper no. 11), 2011

31

Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


INCHIESTA

qualunque attività industriale e aree particolarmente le della sua storia, distribuendo divi-
delicate. Tuttavia, nel 2015 le autorità di monitorag- dendi agli azionisti per quasi 17 mi-
gio ambientale approvano la richiesta di QMM di di- liardi di dollari (27).
minuire la zona di separazione, permettendo alla mi- Ma esiste un’altra forma di vio-
niera di mantenere profittevole l’attività estrattiva, lenza, più sottile, che si traveste da
che contrariamente – secondo una comunicazione in- “responsabilità sociale d’impresa” e
terna di Rio Tinto (23) – sarebbe stata “non ottimale”. punta alla pacificazione dei conflitti:
Un’indagine del 2018 (24) ha dimostrato, però, che progetti per la conservazione della
già precedentemente QMM aveva infranto quel limi- biodiversità a compensazione dei dan-
te, e la stessa Rio Tinto nel 2019 ha ammesso una ni provocati nei siti estrattivi che im-
violazione di 90 metri della zona di separazione e pediscono l’accesso alle risorse fon-
uno sconfinamento di 40 metri nel lago adiacente, damentali; programmi sociali di so-
con grandi rischi ambientali e per la salute della po- stegno alla popolazione – dopo aver
polazione (25). Due studi, infatti, avvertono sulla pe- depredato la terra e l’acqua di intere
ricolosità del progetto minerario: durante l’estrazione comunità –; costruzione di infrastrut-
si accumulano nelle vasche di raccolta elementi ra- ture per lo “sviluppo” del territorio.
dioattivi che possono accidentalmente riversarsi nel- “Sono grata che ora abbiamo un ospe-
l’ambiente, e livelli di uranio 50 volte più alti di quel- dale” spiegava un’abitante dei villag-
li stabiliti dalle linee guida dell’OMS per l’acqua po- gi nel 2009, “ma adesso sono in dif-
tabile sono stati rilevati a valle della miniera (26). ficoltà quando i miei bambini si am-
malano. Non ho abbastanza soldi per
Negli oltre dieci anni di estrazione dei minerali – che comprare le medicine. Prima andavo
finiscono negli stabilimenti di lavorazione canadesi nella foresta a cogliere le piante me-
di Rio Tinto – QMM ha dovuto spesso fare i conti dicinali per curare i miei bambini.
con le proteste della popolazione. La risposta è stata Ora devo andare in ospedale. QMM
semplicemente una: la violenza. Intimidazioni, arresti ha dimenticato che andare in ospeda-
e l’intervento delle forze armate statali a difesa degli le non è gratuito e che le medicine
interessi della miniera e dei suoi padroni – nel 2021 sono costose” (28).
Rio Tinto ha fatto registrare il più alto profitto annua- ***

______________________________________________________________________________________________________________________
23) Cfr. Rio Tinto, Internal memo, Rio Tinto, 3 ottobre 2017 – Update QMM mining boundary with water bo -
dies, 2017
24) Cfr. Steven H. Emerman, Evaluation of a Buffer Zone at an Ilmenite Mine operated by Rio Tinto on the
Shores of Lakes Besaroy and Ambavarano, Madagascar, The Andrew Lees Trust, 2018
25) Cfr. Rio Tinto, Formal response to the report entitled “Evaluation of a Buffer Zone at an Ilmenite Mine
operated by Rio Tinto on the Shores of Lakes Besaroy and Ambavarano, Madagascar”, 2019
26) Cfr. Publish What You Pay Madagascar, Large-scale mining’s impacts: a case study of Rio Tinto/QMM
mine in Madagasca, 2022
27) Cfr. https://www.reuters.com/business/energy/investors-urge-rio-tinto-cut-indirect-emissions-2022-04-08/
28) Cfr. Re:Common, Land grabbing in Madagascar. A special case: The “best investment project in Madaga-
scar”?, 2013

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Estrattivismo: devastazione ambientale, militarizzazione e miseria

Vecchia storia
Militarizzazione, violazioni dei diritti umani, devasta-
zione ambientale, danni economici e sociali: ciò che
determina gli orientamenti dell’estrattivismo sono le
catene di distribuzione globali, non certo i bisogni
delle popolazioni. Quando sul piatto ci sono gli inte-
ressi di un intero sistema produttivo – e nuove possi-
bilità di accumulazione, come nel caso della transi-
zione energetica e digitale – gli ‘effetti collaterali’
passano in secondo piano. Nulla di nuovo sotto il
suolo: il profitto prima di tutto. Una storia vecchia
come il capitalismo.

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


REPORT

RAPPORTO MONDIALE SUI SALARI 2022/23


L’IMPATTO DELL’INFLAZIONE E DEL
COVID-19 SUI SALARI IN ITALIA
INTERNATIONAL LABOUR ORGANIZATION (ILO)*

L’aumento dell’inflazione sta riducendo sono diminuite di quasi il 6% rispetto al


drasticamente i salari reali in Italia loro valore reale nel primo trimestre del
Per la prima volta in questo secolo, i salari 2019. Questo ha causato una perdita del
reali sono diminuiti su scala mondiale potere d’acquisto di lavoratori e famiglie
(-0,9%) nella prima metà del 2022. In Italia, che potrebbe ulteriormente ridursi, stando
l’impennata inflazionistica ha eroso i salari, alle previsioni di crescita dell’inflazione in
producendo una riduzione di quasi 6 punti Italia (+12,5%) e alla media per i Paesi del-
percentuali, più che doppia rispetto alla l’Eurozona (+10%) (1).
media europea (Grafico 1, pag. 35). Questo La crescita della produttività, e in parti-
‘effetto inflazione’ segue un periodo di cre- colare della produttività reale del lavoro, è
scita più che modesta delle retribuzioni men- un fattore determinante per la crescita dei
sili nel periodo 2020-2021 di 0,1 punti per- salari reali (2). A livello globale, la crescita
centuali (effetto pandemia), rispetto agli 1,7 media dei salari è rimasta indietro rispetto
punti della media dei Paesi dell’Unione eu- alla crescita media della produttività del la-
ropea (Ue-27). voro fin dai primi anni Ottanta. Per la me-
L’inflazione ha iniziato a manifestarsi dia dei Paesi Ue, sia la produttività del la-
tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, subi- voro che i salari reali sono cresciuta in qua-
to dopo la riduzione delle misure adottate si tutti gli anni – tranne che durante la crisi
per mitigare l’impatto della crisi innescata finanziaria globale e la recente crisi da Co-
dalla pandemia di Covid-19. Il Grafico 2 vid-19 (Grafico 3, pag. 37).
(pag. 36) mostra che nel secondo trimestre Durante il periodo 1999-2022, la produt-
del 2022 le retribuzioni orarie reali in Italia tività del lavoro dei Paesi Ue-27 è cresciuta

______________________________________________________________________________________________________________________
* Estratto del Rapporto L’impatto dell’inflazione e del COVID-19 sui salari in Italia, messaggi principali del
Rapporto mondiale sui salari 2022/23, 2 dicembre 2022
1) Fonte: Eurostat, Euroindicators n. 133/2022, 30 novembre 2022
2) La produttività del lavoro è calcolata dividendo il prodotto interno lordo in termini costanti per il
numero totale di lavoratori – salariati e non salariati

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


del 21,5% e quella dei salari reali del 17,6% Un’analisi della produttività per ora la-
(il 3,9% in meno della produttività del la- vorata mostra che questa è rimasta supe-
voro). Nello stesso periodo, sia la produtti- riore alla crescita dei salari per la gran par-
vità del lavoro italiana che i salari reali te del periodo 2005–2022, mentre i salari
sono diminuiti, in particolare durante il pe- reali sono diminuiti del 6%.
riodo 2011-2019. Nel 2020 sono calati sia la Una delle ragioni del divario della pro-
produttività del lavoro che i salari, per ef- duttività del lavoro italiana rispetto alla me-
fetto del rallentamento dell’attività econo- dia Ue è l’alta concentrazione di lavoro a
mica dovuto alla pandemia di Covid-19, basso valore aggiunto. Un’altra ragione è
mentre nel periodo 2021-2022 si registra un correlata alla precarietà del mercato del la-
leggero recupero della perdita del 2020. voro e agli scarsi investimenti nella forma-
Complessivamente, nel periodo 1999-2022 zione della forza lavoro. Un altro fattore
la produttività del lavoro e i salari sono di- che influenza la dinamica complessiva del-
minuiti in Italia rispettivamente del 4,8 e la produttività è il divario Nord-Sud, con il
del 7,3%. Tra il 2021 e il 2022 si registra una Sud meno sviluppato in termini industriali
controtendenza caratterizzata da una cre- e relativamente a più bassa densità di setto-
scita della produttività (95,2% nel 2022) e ri e occupazioni a più alto valore aggiunto
una diminuzione dei salari reali (92,7% nel rispetto al Nord.
2022), con un divario salari-produttività del
2,5%. ***

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


REPORT

Gli impatti legati alla pandemia diatamente precedente al manifestarsi del-


e all’inflazione si combinano con una la crisi economica e finanziaria globale,
tendenza di lungo periodo di riduzione l’indice dei salari reali del 2022 indica una
dei salari reali in Italia di 12 punti perdita di 12 punti percentuali, doppia ri-
percentuali nel periodo 2008-2022 spetto alla Spagna – l’altro Paese europeo
L’analisi dell’evoluzione degli indici dei sa- in cui i salari sono diminuiti di 6 punti per-
lari reali durante il periodo 2008-2022 mo- centuali.
stra una crescita dei salari nella maggior Le stesse tendenze possono essere os-
parte dei Paesi Ue. Il Grafico 4 (pag. 38) servate sugli andamenti dei salari reali del-
evidenzia che la crescita maggiore si è regi- l’Italia rispetto agli altri Paesi ad economia
strata nei Paesi Ue dell’Europa centrale. avanzata del G20, che hanno beneficiato di
Durante il suddetto periodo, i salari sono un aumento dei salari in termini reali tra il
cresciuti del 72% in Ungheria, del 36% in 2008 e il secondo trimestre del 2022, eccetto
Polonia e del 25% in Slovacchia. Anche in il Giappone, il Regno Unito e l’Italia. La con-
Francia e in Germania i salari sono aumen- trazione dei salari italiani è sei volte mag-
tati rispettivamente del 6 e del 12%. giore rispetto a quella del Giappone e tre
Per quanto riguarda l’Italia, se si pren- volte maggiore rispetto a quella del Regno
dono come base i salari del periodo imme- Unito (Grafico 5, pag. 39).

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L'IMPATTO DELL'INFLAZIONE E DEL COVID-19 SUI SALARI IN ITALIA
GICO

Le crisi legate alla pandemia e to percentuale della proporzione di lavora-


all’inflazione hanno un impatto maggiore tori e lavoratrici a bassi salari, che in Italia
su lavoratori e lavoratrici con bassi salari è passata dal 9,6% del 2019 al 10,5% del
La combinazione tra perdita di lavoro e ri- 2020 (Grafico 6, pag. 40) (3).
duzione di ore lavorate durante la pande- La proporzione di lavoratrici, in genere
mia ha causato una crescita di quasi un pun- più presenti rispetto ai lavoratori in lavori

______________________________________________________________________________________________________________________
3) ILO identifica i lavoratori con basse retribuzioni sulla base di un indicatore che misura il numero
di dipendenti la cui retribuzione oraria, in tutti i lavori, è inferiore ai due terzi della retribuzione ora -
ria media, calcolata in percentuale

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


REPORT

a bassa retribuzione, è aumentata di più di di età compresa tra i 35 e i 50 anni (+1,2%).


un punto percentuale (dal 10,7% nel 2019 a Anche l’area geografica nella quale si è
11,8% nel 2020). occupati ha un impatto sulla proporzione
L’età è un’altra caratteristica personale di lavoratori con bassa retribuzione, i quali
che influisce sui livelli salariali. Durante la sono più presenti nell’Italia del Sud (circa
pandemia, l’alta percentuale di giovani già 14%), anche se gli incrementi maggiori si
presenti tra i lavoratori con basse retribu- sono registrati nell’Italia centrale (+1,5%) e
zioni, è ulteriormente cresciuta di quasi un del Nord (+1,4%).
punto tra il 2019 e il 2020, anche se la cre- Sulla base della tipologia di contratto, i
scita maggiore si è registrata tra i lavoratori lavoratori a tempo indeterminato con basse

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


L'IMPATTO DELL'INFLAZIONE E DEL COVID-19 SUI SALARI IN ITALIA
GICO

retribuzioni sono aumentati (+1,2%) rispet- beni e servizi essenziali. Questi ultimi, in
to a quelli a tempo determinato (+0,8%), il genere, subiscono un incremento di prezzo
cui numero è quasi doppio rispetto ai pri- maggiore rispetto ai beni non essenziali.
mi. L’incremento del numero di lavoratori Anche i dati relativi all’Italia evidenzia-
a bassa retribuzione è stato invece lo stesso no che i beni e servizi primari sono stati
tra i lavoratori a tempo pieno e quelli a maggiormente intaccati dall’inflazione. Il
tempo parziale (+0,9%). Grafico 7 (pag. 41) mostra la crescita dei
Anche l’inflazione ha un impatto mag- prezzi dei beni di prima necessità a partire
giore su lavoratori e lavoratrici con reddito dal 2021, con un’impennata nel 2022. Gli
medio-basso. incrementi maggiori si sono registrati ri-
La narrativa sulla crescita dell’inflazio- guardo ai costi relativi alle spese per allog-
ne spesso considera che l’aumento del co- gi e trasporti, maggiori rispetto all’andamen-
sto della vita colpisca le famiglie in manie- to generale dell’indice dei prezzi al consu-
ra uguale. Il Rapporto mostra, tuttavia, che mo (IPC), mentre le spese per generi ali-
l’inflazione può avere un impatto maggio- mentari hanno seguito l’andamento a due
re sul costo della vita delle famiglie a basso cifre dello stesso indice.
reddito, a causa dell’utilizzo della maggior
parte del reddito disponibile per la spesa in ***

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


REPORT

Il divario salariale di genere è rimasto lavoratrici posizionate nella parte bassa del-
invariato durante il periodo 2019-2022 la scala salariale, piuttosto che a un miglio-
Il già ampio divario di genere relativo alla ramento dei loro salari. Una misurazione
partecipazione nel mercato del lavoro si è del divario sulla base del salario orario e
ulteriormente acuito durante la pandemia, del salario mensile indica che in Italia il di-
passando dal 17% del 2019 al 17,5% del vario salariale di genere è rimasto sostan-
2021. zialmente immutato rispetto al periodo pre-
Durante lo stesso periodo, la perdita di crisi, attestandosi intorno a 11% (se misura-
lavoro delle lavoratrici (-2,3%) è stata mag- to in base ai salari orari) o al 16,2% (se ba-
giore rispetto ai lavoratori (-2,1%). Se misu- sato sui salari mensili). Questa tendenza si
rato paragonando i salari medi di uomini e allinea con la media del divario salariale di
donne, il divario salariale sembrerebbe es- genere a livello globale, che è confermata
sere diminuito durante la crisi, ma ciò è stabile al 20%.
dovuto alla maggiore perdita di lavoro di È probabile che se il divario retributivo

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


L'IMPATTO DELL'INFLAZIONE E DEL COVID-19 SUI SALARI IN ITALIA
GICO

di genere fosse stato misurato alla fine del


2020, i dati avrebbero mostrato una crescita
rispetto all’anno precedente la crisi della
pandemia. Tuttavia, il rapporto misura il
divario retributivo di genere alla fine del
2021, quando il mercato del lavoro è torna-
to a livelli simili a quelli pre-pandemia.
Considerando che l’inflazione colpisce
lavoratrici e lavoratori in modo simile, il ri-
torno alla normalità potrebbe spiegare per-
ché il divario retributivo di genere è rima-
sto abbastanza stabile rispetto al 2019.

41

Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


REPORT

DECOUPLINK DEBUNKED
PROVE E ARGOMENTAZIONI CONTRO
LA CRESCITA GREEN COME UNICA
STRATEGIA PER LA SOSTENIBILITÀ
Parrique T., Barth J., Briens F., C. Kerschner,
Kraus-Polk A., Kuokkanen A., Spangenberg JH*

SINTESI le basi scientifiche poste a fondamento di


È possibile godere sia della crescita econo- questa ipotesi di decouplink siano solide.
mica che della sostenibilità ambientale? Que- Questo Report esamina la letteratura empi-
sta domanda è oggetto di un acceso dibatti- rica e teorica per trovare una risposta.
to politico tra la crescita green e i sostenito- La conclusione è allo stesso tempo straor-
ri della post-crescita. Nell’ultimo decennio, dinariamente chiara e deludente: non solo
la crescita green ha chiaramente dominato non ci sono prove empiriche a sostegno
l’elaborazione delle politiche, presso le Na- dell’esistenza, su una scala vicina a quella
zioni Unite, l’Unione Europea e in numero- necessaria per affrontare il crollo ecologico,
si Paesi, con programmi basati sul presup- di un disaccoppiamento della crescita eco-
posto che il decouplink (disaccoppiamento) nomica dalle pressioni ambientali; ma an-
tra le pressioni ambientali e il prodotto in- che, ed è forse più importante, sembra im-
terno lordo (Pil) potrebbe consentire una probabile che tale decouplink possa esserci.
crescita economica futura senza fine. Con- È urgente tracciare le conseguenze di
siderando la posta in gioco, è necessaria questi risultati in termini di definizione del-
un’attenta valutazione per determinare se le politiche, e allontanarsi prudentemente
dalla continua ricerca della crescita econo-
________________________________________________________ mica nei Paesi ad alto consumo. Più preci-
* Report pubblicato da European Environmental samente, le strategie politiche esistenti vol-
Bureau, un’associazione internazionale no-profit
composta da una rete europea di 180 organizza- te ad aumentare l’efficienza, devono essere
zioni ambientaliste di 38 Paesi. Il Report è sotto integrate dal perseguimento della sufficien-
diritti Creative Commons https://meta.eeb.org/ za, ovvero verso il ridimensionamento di-
about/ e la traduzione in italiano è a cura di Pa-
ginauno. Il Report è pubblicato suddiviso in tre retto della produzione economica in molti
parti: la prima è uscita sul numero 80 (dicembre settori e la parallela riduzione dei consumi;
2022/gennaio 2023), questa è la seconda parte, la questi due aspetti, insieme, consentiranno
terza uscirà sul prossimo numero di Paginauno.
Qui il Report originale in lingua inglese con bi- il buon vivere entro i limiti ecologici del
bliografia, Decouplink Debunked, Evidence and ar- pianeta.
guments against green growth as a sole strategy for
sustainability, luglio/ottobre 2019 Secondo gli autori di questo rapporto e
https://eeb.org/decoupling-debunked1/ sulla base delle migliori prove scientifiche

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


disponibili, solo tali strategie rispettano il validità dell’ipotesi del decouplink alla lu-
“principio di precauzione” della Ue: il prin- ce della ricerca empirica esistente. Per farlo,
cipio secondo cui, quando la posta in gioco conduciamo una revisione completa della
è alta e gli esiti incerti, si dovrebbe essere letteratura di studi empirici che hanno te-
prudenti. Il fatto che il decouplink da solo, stato l’ipotesi del disaccoppiamento. La di-
cioè senza affrontare il problema della cre- scussione che segue è organizzata tematica-
scita economica, non sia stato e non sarà mente, secondo le variabili ambientali consi-
sufficiente a ridurre le pressioni ambientali derate: 1. risorse (materiali, energia e ac-
nella misura richiesta, non è motivo per qua) e 2. impatti (gas serra, suolo, inqui-
opporvisi o per eliminare le misure che nanti dell’acqua e perdita di biodiversità).
vanno in quella direzione – senza molte di In entrambi i casi confrontiamo i risultati
esse, la situazione sarebbe peggiore. È tut- riportati negli studi, valutandoli rispetto
tavia un motivo per nutrire grandi preoc- alle diverse dimensioni presentate nella Se-
cupazioni sull’attenzione predominante alla zione Uno di questo Report (1). Prima di
crescita green da parte dei responsabili po- immergerci nella letteratura empirica, vale
litici, poiché si basa sul presupposto errato la pena innanzitutto raccontare la storia di
che è possibile ottenere un disaccoppia- come gli scienziati siano arrivati a parlare
mento sufficiente attraverso una maggiore di decouplink.
efficienza, senza limitare la produzione e il Negli anni ‘90, diversi economisti han-
consumo economici. no condotto un lavoro empirico che li ha
portati a credere che la crescita economica
fosse correlata negativamente con le pressio-
SEZIONE DUE.
IL DECOUPLINK
SI STA VERIFICANDO?
________________________________________________________

Il disaccoppiamento si verifica nella realtà 1) Cfr. Decouplink Debunked Prove e argomentazio-


ni contro la crescita green come unica strategia per la
e, se sì, che tipo di disaccoppiamento è? sostenibilità, Paginauno n. 80 dicembre 2022/gen-
L’obiettivo di questa sezione è valutare la naio 2023. Nota di redazione

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


REPORT

ni ambientali (2): gli impatti ambientali dap- In questa prospettiva, presenteremo una
prima sarebbero aumentati, ma poi sareb- rassegna di recenti studi empirici che han-
bero diminuiti, in uno sviluppo a forma di no tentato di identificare i fenomeni di di-
campana rovesciata che è stato chiamato saccoppiamento, aggiungendosi a revisioni
Environmental Kuznets Curve (EKC, “Cur- della letteratura esistente. Sebbene la revi-
va di Kuznets ambientale” (3). Questa teo- sione della letteratura che conduciamo sia
ria aveva forti implicazioni politiche, poi- una delle più complete e aggiornate, non è
ché significava che una nazione poteva u- sistematica ed esauriente, quindi le affer-
scire da una crisi ecologica. L’ipotesi di ciò mazioni che portiamo sulla letteratura sul
che il Programma delle Nazioni Unite per decouplink dovrebbero essere apprezzate
l’Ambiente (UNEP) ha chiamato un “disac- per quanto riguarda il pool limitato di arti-
coppiamento attraverso la maturazione” coli presi in esame (vedi elenco in appendi-
ha ispirato numerosi studi nei decenni suc- ce). Vale anche la pena notare che la mag-
cessivi, alla ricerca di EKC per una selezio- gior parte degli studi ha a che fare con i
ne di variabili ambientali. Oggi, tale ipotesi Paesi sviluppati (con notevoli eccezioni, per
di ‘disaccoppiamento naturale’ ha perso esempio Wang et al., 2019), e quindi la no-
terreno, sia nella scena scientifica che in stra analisi sul disaccoppiamento dovrebbe
quella politica, mentre è stato riconosciuto essere intesa in quel contesto (4).
che il cambiamento strutturale delle econo-
mie che porta al decouplink è fortemente
determinato dalle politiche messe in atto. 1. DISACCOPPIAMENTO
Il modo di studiare il decouplink si è DELLE RISORSE
quindi evoluto, passando da un fenomeno
semi-naturale a qualcosa che può essere Materiali
realizzato attraverso un intervento politico. Quando si tratta di uso aggregato delle ma-

______________________________________________________________________________________________________________________
2) Grossman e Krueger (1991) hanno studiato gli inquinanti atmosferici (anidride solforosa e altri
particolati); Shafik e Bandyopadhyay (1992) si sono concentrati su inquinamento delle acque, rifiuti
urbani, particolato, anidride solforosa, deforestazione ed emissioni di carbonio; e Panayotou (1993)
ha considerato una serie di indicatori ambientali simili
3) Nel 1955, Simon Kuznets elaborò la teoria secondo la quale, nel processo di espansione dell’attivi-
tà economica, la disuguaglianza prima aumentava al massimo e poi diminuiva, formando così una
curva a forma di U rovesciata
4) Questo non vuol dire che il decouplink sia più facile nel Sud del mondo; né intendiamo dire che le
questioni in esame in questo Rapporto riguardano esclusivamente il Nord globale; la sostenibilità
ecologica dovrebbe essere motivo di preoccupazione per tutti. Tuttavia, assumiamo che se il Nord
globale non riesce a disaccoppiarsi, sarà difficile giustificare il motivo per cui il decouplink dovrebbe
avvenire nei Paesi a basso reddito e tecnologicamente meno avanzati

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


DECOUPLINK DEBUNKED
GICO

terie prime, l’evidenza è chiara e incontro- di materiali è triplicato. L’impronta mate-


vertibile: non c’è stato un decouplink asso- riale delle nazioni OCSE nel suo insieme è
luto tra l’uso delle risorse materiali e la cre- aumentata di quasi il 50% tra il 1990 e il
scita economica. In effetti, l’utilizzo globale 2008, in relazione diretta con l’attività eco-
è in aumento e il Pil mondiale è ancora nomica che ha registrato una crescita del
strettamente associato alla loro estrazione. 10% del Pil, accompagnata da un incre-
Qui e nel resto di questa sezione, se non di- mento del 6% dell’impronta materiale (7);
versamente indicato, gli effetti di disaccop- alla fine, tra il 1900 e il 2009 l’intensità ma-
piamento sono stimati sulla base di varia- teriale del Pil pro capite è aumentata del
bili ambientali di produzione. 60% (8).
L’estrazione globale di materie prime è Gli obiettivi globali di impronta mate-
aumentata di un fattore 12 tra il 1900 e il riale sono meno condivisi degli obiettivi di
2015, con un’accelerazione costante dall’i- carbonio, eppure un consenso emergente
nizio del XXI secolo (5). Nel Novecento, sostiene che, per rimanere ecologicamente
l’uso medio pro capite delle risorse, a livel- sostenibile, il consumo di materiale deve
lo mondiale, è raddoppiato: nel 2005 un essere limitato a un massimo annuo di 50
abitante ne richiedeva tra 8,5 e 9,2 tonnella- miliardi di tonnellate. Nel 2009, quel nu-
te annuali, mentre cento anni prima erano mero era già oltre, con 67,6 miliardi di ton-
4,6 tonnellate (6). Solo negli ultimi quaran- nellate.
t’anni, sempre a livello globale, l’uso totale Un fatto sorprendente, mostrato in tutti

______________________________________________________________________________________________________________________
5) L’estrazione globale di materie prime è aumentata del 53% tra il 2002 e il 2015, il che significa che
“circa un terzo di tutti i materiali estratti dal 1900 è stato mobilitato solo tra il 2002 e il 2015” (Krau-
smann et al., 2018, p.139)
6) Schandl et al. (2018, p.4) osservano che la maggior parte di questo aumento è recente. In effetti, l’e -
strazione media globale di materie prime è aumentata da 7 tonnellate pro capite nel 1970 a 10 nel
2010
7) Bithas e Kalimeris (2018) confermano questa dipendenza dell’economia globale dalle risorse natu-
rali. Calcolano che il consumo pro capite globale di risorse di massa è cresciuto del 78,7% nell’ultimo
secolo (1900-2002); ciò significa che un aumento di 4,8 volte del reddito globale ha portato a un in-
cremento di 8,5 volte del flusso di massa. Considerando la biomassa, i vettori energetici fossili, i mi-
nerali e i minerali industriali e i minerali da costruzione, Krausmann et al. (2018) calcolano che l’uso
globale di materiali è aumentato di un fattore 12 nel periodo 1900-2015, con un marcato spostamento
dal predominio della biomassa rinnovabile verso i materiali minerali
8) Stesso risultato per Giljum et al. (2014): crescita del 93,4% del consumo globale tra il 1980 e il 2009,
che diventa del 132% se esteso all’anno 2013 (“The Material Flow Analysis Portal”, 2015). Ancora una
volta, quel tasso aumenta all’inizio del secolo: circa il 2,5% di incremento medio annuo nel periodo,
ma del 3,4% tra il 2000 e il 2009 (Giljum et al., 2014) o del 3,85% tra il 2002 e il 2013 (Materialflows.-
net , 2015)

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gli studi, è che mentre l’economia mondia- spostano la loro fornitura di risorse mate-
le si stava gradualmente de-materializzan- riali all’estero. Questo risultato è conferma-
do da molto tempo, questa tendenza si è to sia da Bithas che da Kalimeris (2018),
invertita negli ultimi due decenni. Mentre che segnalano un’intensità materiale sta-
nel Novecento l’uso dei materiali si andava gnante a livello globale. Va notato che l’uso
relativamente disaccoppiando dal Pil, la di determinati materiali diminuisce contro
tendenza si è arrestata e invertita dall’i- un Pil in aumento, ma spesso solo a livello
nizio di questo secolo. Per esempio, Krau- locale. È il caso dell’alluminio negli Stati
smann et al. (2018) mostrano che la varia- Uniti tra il 1985 e il 2009, controbilanciato
zione dell’intensità materiale è passata da dal fatto che quella stessa risorsa viene
0,9% annuo negativo tra il 1945-2002, a maggiormente estratta altrove, o da altri
0,4% annuo positivo tra il 2002 e il 2015. materiali il cui utilizzo aumenta ancora più
Tentando lo stesso calcolo con un metodo velocemente; per esempio, nel periodo 1980-
diverso, Bithas e Kalimeris (2018) trovano 2002, l’estrazione globale di ferro e bauxite
diminuzioni totali di intensità materiale è cresciuta in quantità più rapidamente del
del 31,9% nell’intervallo 1900-1945, e del Pil globale.
48,9% per il 1950-2000, ma solo una dimi-
nuzione dello 0,6% tra il 2000 e il 2009. Gil- Energia
jum et al. (2014) lo chiamano ri-materializ- Il caso dell’energia è meno netto di quello
zazione, ossia l’opposto del disaccoppia- dei materiali. Gli studi divergono nei risul-
mento, ovvero un aumento dell’intensità tati e sono difficili da confrontare, perché
materiale dell’economia mondiale. misurano il consumo di energia in modo
Fin dall’inizio, sembra che i Paesi ricchi diverso e lo fanno su differenti piani geo-
ottengano un decouplink relativo più rapi- grafici.
do rispetto ad altri. Tuttavia, questa perfor- Guardando ai consumi energetici finali
mance svanisce quando si tiene conto dello territoriali nel periodo 1971-2004, Luzzati e
spostamento dei costi, ovvero si esaminano Orsini (2009) non trovano evidenza di una
i conti basati sul consumo. Per esempio, Curva di Kuznets Ambientale, né su scala
Wang et al. (2018) confrontano le misura- globale né a livello di singoli Paesi. Trova-
zioni dell’uso delle risorse basate sul con- no invece che il rapporto tra Pil pro capite
sumo (impronta materiale) e sulla produ- e consumo di energia è stabile, ed entrambi
zione (consumo interno di materiale) per gli indicatori crescono in modo lineare. Se-
sei Paesi, tre dell’OCSE e tre delle econo- meniuk (2018) utilizza i dati di 180 Paesi
mie nazionali emergenti (Brasile, Russia, tra il 1950 e il 2014, e rileva che l’intensità
India, Cina e Sudafrica, BRICS): Australia, dell’energia primaria è costante con la cre-
Giappone, India e Stati Uniti riescono a di- scita. Tuttavia, Csereklyei et al. (2016) tro-
saccoppiarsi relativamente, ma solo perché vano casi di disaccoppiamento, solo relati-

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vo, tra i consumi di energia primaria e il Pil volume del 45%), sia quando si utilizza un
di 99 Paesi, nel periodo 1970-2011. Wu et approccio di footprint (+24,5%), anche se la
al. (2018) registrano tre casi di decouplink differenza è significativa.
assoluto (Stati Uniti, Francia e Regno Uni- Esaminando il disaccoppiamento relati-
to) tra il 2005 e il 2015, utilizzando approcci vo, spesso citato, del consumo di energia
basati sulla produzione (utilizzano indici dalla crescita economica nel Regno Unito
che non specificano quanto sia effettiva- negli ultimi 15 anni, Hardt et al. (2018) mo-
mente diminuito il consumo di energia), e strano che la maggior parte dei migliora-
un caso di decouplink relativo in Germa- menti dell’intensità energetica non è dovu-
nia. Legno et al. (2018) trovano una tenden- ta a una migliore efficienza, ma piuttosto
za relativa al disaccoppiamento globale tra alla delocalizzazione. L’illusione non è solo
consumi finali e Pil per il periodo 1995- geografica, ma anche per ramo aziendale.
2011. Tuttavia, è più comune trovare situa- Utilizzando dati settoriali per 18 Paesi del-
zioni di decouplink relativo, principalmen- l’Ue tra il 1995 e il 2008, Naqvi e Zwickl
te a livello regionale: Ward et al.(2016) in (2017) scoprono che anche se in media si
Australia per il consumo finale di energia, verifica un decouplink relativo in quasi tut-
Kovacic et al. (2018) in 14 Paesi dell’Ue ti i settori, nessun Paese riesce a disaccop-
(1995-2013) tra consumi energetici e ore di piare in modo assoluto il consumo finale di
lavoro, Conrad e Cassar (2014) a Malta energia e il Pil.
(1995-2012), e van Caneghem et al. (2010) Infine, che il disaccoppiamento avven-
nell’industria fiamminga (1995-2006). Ep- ga durante un certo periodo non garantisce
pure, come nel caso dei materiali, un de- il suo mantenimento nel tempo. Analizzan-
couplink in una regione spesso nasconde do Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e
un ricongiungimento altrove. Slovacchia nel periodo 1990-2015, Szlavik e
Moreau e Vuille (2018) testano questa Szép (2017) mostrano che, se si è verificato
ipotesi utilizzando l’analisi input-output un decouplink assoluto, è durato solo per
per la Svizzera, tra il 2000 e il 2014. Risulta- brevi periodi e solo in luoghi specifici, per
to: la diminuzione dell’intensità energetica esempio in Polonia dal 2011 al 2014. Queste
finale territoriale sembra essere compensa- interruzioni effimere nel rapporto di ac-
ta da un aumento dell’energia incorporata coppiamento sono il più delle volte spiega-
nelle importazioni. Tenendo conto di ciò, te da crisi economiche e ristrutturazioni po-
l’intensità energetica rimane più o meno la litiche, e non dalla continua introduzione
stessa. In quello specifico studio, i volumi di tecnologie e pratiche sempre più effi-
assoluti aumentano sia se misurati con un cienti.
approccio territoriale (+1%, risultato di una
diminuzione dell’intensità energetica do- Acqua
mestica del 44% a fronte di un aumento di Il disaccoppiamento può essere osservato

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su una varietà di metriche di ‘uso’ dell’ac- Per quanto promettenti possano sem-
qua, incluso il prelievo d’acqua (chiamato an- brare questi numeri, il decouplink relativo
che ‘estrazione’), che misura la quantità di tra acqua e guadagni di efficienza è stato
acqua prelevata da una sorgente naturale più che annullato dall’espansione delle atti-
(come un lago o un fiume), e il consumo vità economiche, determinando un aumento
d’acqua, che misura l’acqua utilizzata che netto del consumo di acqua. I Paesi o le re-
non verrà restituita alla fonte e quindi non gioni in via di industrializzazione, possono
disponibile per il riutilizzo (9). infatti ridurre il consumo complessivo di
L’UNEP ha recentemente pubblicato un acqua diminuendo la produzione agricola.
rapporto intitolato “Disaccoppiare la cre- Tuttavia, tali diminuzioni in un luogo ri-
scita economica dall’uso dell’acqua e dal- chiedono aumenti altrove, e anche l’indu-
l’inquinamento idrico” (2015), che sostiene strializzazione efficiente dell’acqua spesso
che utilizzando gli indicatori territoriali si traduce in un aumento netto dell’uso in-
dell’utilizzo dell’acqua, molti Paesi hanno dustriale dell’acqua. Anche i guadagni di
raggiunto un disaccoppiamento relativo, e efficienza in agricoltura possono talvolta ge-
questo vale per il mondo intero a partire nerare effetti di rimbalzo, con conseguenti
dagli anni ‘40. Studi simili orientati alla aumenti netti nell’uso dell’acqua. Un caso
produzione mostrano che il ritmo del de- di studio è la città di Tianjin (Cina), pubbli-
couplink è aumentato in modo significati- cizzata in tutto il mondo come la più gran-
vo dopo gli anni ‘80, con l’intensità della de città ecologica globale e come progetto
produzione idrica globale in calo dell’1% per l’urbanizzazione sostenibile: in realtà è
annuo dal 1980 al 2000. La Cina è un esem- un perfetto esempio di decouplink relativo,
pio lampante, con un consumo di acqua ri- che si traduce comunque in un aumento
masto costante dagli anni ‘80 accanto a di- complessivo del consumo di acqua. Secon-
versi decenni di crescita economica a due do una recente ricerca di Wang e Li (2018),
cifre. Alcuni Paesi hanno anche sperimen- l’uso industriale dell’acqua e la rapida cre-
tato un disaccoppiamento assoluto: è il scita economica della città sono ancora
caso dell’Australia, che ha ridotto il consu- strettamente legati, e forse ancora più di
mo totale di acqua del 40% nel periodo prima. I dati del 2005-2015 indicano che,
2001-2009, aumentando il Pil di oltre il 30%. sebbene il tasso di incremento medio del
consumo di acqua industriale (+0,18%) sia
stato inferiore all’aumento del Pil (+15,42%),
________________________________________________________ periodi di crescita economica più rapida
9) Il decouplink può essere osservato anche tra sono stati caratterizzati da un maggiore ac-
prelievo e inquinamento, nonché sull’utilizzo coppiamento con il consumo di acqua in-
pro capite o totale all’interno di diversi settori
economici che utilizzano l’acqua, di cui parlere- dustriale.
mo nella prossima parte sul disaccoppiamento Proprio come per i materiali, è suffi-
dell’impatto

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ciente guardare al consumo globale per scarsità d’acqua tendono a ridurre il consu-
rendersi conto che i guadagni di efficienza mo di acqua locale importando acqua vir-
sono superati da aumenti di volume. A li- tuale. In uno studio transnazionale, Wang
vello mondiale, Wada e Bierkens (2014) sti- et al. (2016) confermano che il decouplink
mano che il consumo umano di acqua sia tra l’uso domestico dell’acqua e la crescita
aumentato più del doppio (~250%) tra il economica delle nazioni ad alto reddito av-
1960 e il 2010, la maggior parte del quale è viene attraverso flussi d’acqua virtuali, in-
attribuibile all’espansione dell’agricoltura corporati nel commercio. Lo stesso risulta-
irrigua. Per quanto riguarda il prelievo glo- to ottengono Feng e Hubacek (2015), che
bale di acqua, il database AQUASTAT del- hanno utilizzato un’analisi input-output
l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’A- multiregione per comprendere i flussi d’ac-
gricoltura (2016) mostra un’espansione leg- qua virtuali globali; nonché per altri studi
germente inferiore da 2.500 km 3/anno nel che tentano di misurare questa esternaliz-
1960 a quasi 7.000 km3/anno nel 2010. In al- zazione dell’impronta idrica.
cune parti dell’Australia e della California,
dove si può osservare un decouplink asso-
luto, il consumo di acqua rimane a livelli 2. DISACCOPPIAMENTO
insostenibili, come evidenziato da un nu- DELL’IMPATTO
mero crescente di “siccità antropogeniche”.
Questi esempi dovrebbero essere visti co- Gas serra
me casi di disaccoppiamento insufficiente. Il caso dell’anidride carbonica è il più am-
Un’altra osservazione ha a che fare con biguo di tutti e richiede una discussione
l’acqua incorporata nel commercio. Analo- dettagliata. La maggior parte degli studi
gamente alla questione dell’energia incor- trova modelli di decouplink relativo nei
porata, la maggior parte degli studi sul di- primi Paesi industrializzati e oltre, per
saccoppiamento sull’acqua non tiene conto esempio 79 Stati in Lonhofer e Jorgenson
della cosiddetta “acqua virtuale”, ossia l’ac- (2017), che esaminano il periodo 1970-2009.
qua contenuta nei prodotti (per esempio, un Alcuni studi segnalano addirittura casi di
chilo di carne bovina richiede circa 15.000 disaccoppiamento assoluto, anche se il più
litri di acqua lungo l’intera catena di pro- delle volte per brevi periodi, solo in luoghi
duzione). I Paesi ricchi riducono il loro specifici, e spesso utilizzando indicatori di
consumo idrico interno importando dall’e- produzione (territoriali). Questo potrebbe
stero prodotti ad alta intensità idrica, spo- essere un motivo di gioia, ma sfortunata-
stando ad altri Paesi la loro impronta idrica mente l’entità della diminuzione delle e-
e tutte le relative problematiche. Studi che missioni è trascurabile. Nel complesso, la
tengono conto dell’impronta idrica scopro- letteratura esaminata converge nel dire che
no che gli Stati ricchi che affrontano la non c’è mai stato un modello globale di de-

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couplink assoluto di CO2 dalla crescita eco- re individuato solo restringendo il campo
nomica. Ma esaminiamo i dettagli a partire di osservazione, cioè riducendo il periodo
dalla letteratura sulla Curva di Kuznets di studio o il perimetro geografico. Per e-
Ambientale. sempio, Chen et al. (2018) analizzano le
Se non del tutto, l’esistenza di una EKC emissioni totali di 30 Paesi OCSE tra il 2001
per le emissioni di CO2 può essere confer- e il 2015, e hanno scoperto che il Pil è au-
mata solo all’interno di singoli studi. Le tre mentato del 70,6% con emissioni di CO 2 in
meta-analisi che abbiamo esaminato non diminuzione del 3,8%, e la maggior parte
trovano alcuna prova di disaccoppiamento del calo si è verificato tra il 2010 e il 2015.
nel periodo 1995-2005. Su 588 osservazioni, L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA)
Li et al. (2007) non trovano un singolo caso riporta una riduzione assoluta delle emis-
di disaccoppiamento assoluto di CO2 nel sioni di carbonio del 22% tra il 1990 e il
periodo 1995-2005. Quello che trovano è un 2017, una media di 49 MtCO2e all’anno.
EKC per più gas serra locali (come SO 2, Madaleno e Moutinho trovano prove di un
NOx, CO, NO2 e Sox), ma a un punto di disaccoppiamento assoluto temporaneo nel-
svolta del reddito pari a 37.000 dollari pro l’Ue-15 per le emissioni territoriali, ma solo
capite, che è sette volte più grande del Pil tra il 1996 e il 1999 (l’intero periodo di stu-
medio pro capite mondiale del 2000, e quin- dio è stato 1995-2014). Allo stesso modo,
di praticamente irraggiungibile se miriamo Roinioti e Koroneos hanno riscontrato due
a rimanere al di sotto dell’obiettivo di ri- incidenze di decouplink assoluto tempora-
scaldamento globale di 1,5°C. Koirala et al. neo, rispettivamente della durata di uno e
(2011) hanno mobilitato circa 900 osserva- due anni per il caso della Grecia tra il 2003
zioni da 103 studi per la loro meta-analisi, e il 2013. Cansino e Moreno trovano un di-
e non riescono a identificare alcun EKC di saccoppiamento assoluto in Cile, ma solo
carbonio. La revisione più recente, di Mar- per anni specifici del loro periodo di studio
dani et al. (2019), punta nella stessa dire- (1991-2013).
zione: dopo aver esaminato 175 studi nel È più probabile che si verifichino casi di
periodo 1995-2017, concludono: “Sebbene decouplink assoluto guardando ad aree geo-
questo [decouplink] sia avvenuto in termi- graficamente ristrette e prescindendo dalle
ni assoluti in alcuni Stati, la tendenza prin- relazioni e dagli scambi con il resto del
cipale nei Paesi più sviluppati è che le mondo. Concentrandosi sugli indicatori di
emissioni sono in aumento o in stabilizza- eco-efficienza per le industrie delle Fian-
zione a un livello elevato. Difficilmente si dre, Van Caneghem et al. (2010) riportano
può affermare che ci siano prove empiriche un disaccoppiamento assoluto tra il 1995 e
sufficienti per presumere che esista un il 2006. Lo studio di Azam e Khan (2016)
EKC per le intensità di emissione di CO2”. indica un decouplink assoluto avvenuto in
Il disaccoppiamento assoluto può esse- Tanzania e Guatemala, utilizzando dati di

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serie temporali basati sulla produzione an- sforzi. Eppure, gli studi indicano il contra-
nuale dal 1975 al 2014. Ulteriori prove sono rio: la velocità del decouplink nei Paesi ad
presentate da Lean e Smyth (2010) per Sin- alto reddito sta decelerando, poiché l’insie-
gapore, usando misure basate sulla produ- me delle misure di facile attuazione si sta
zione tra il 1980 e il 2006. esaurendo sempre più. Quanto accade è an-
che in linea con le attuali proiezioni di im-
Quattro osservazioni su questi risultati. patto politico dell’Agenzia Europea del-
In primo luogo, se c’è disaccoppiamen- l’Ambiente (2018).
to assoluto, rimane infinitesimale. Per e- In secondo luogo, anche se il disaccop-
sempio, il 3,8% in 14 anni è una performan- piamento può essere individuato in un cer-
ce scarsa – corrisponde a un tasso di cresci- to periodo, è probabile che scompaia se si
ta annuale composto di -0,28% annuo, 18 estende il lasso di tempo oggetto dello stu-
volte troppo lento rispetto all’obiettivo di dio. Wang et al. (2018) osservano diversi
una diminuzione del 5% annuale per non periodi negli Stati Uniti in cui le emissioni
superare il riscaldamento globale di 1,5°. di CO2 legate all’energia diminuiscono in-
La diminuzione dell’8% delle emissioni tra sieme a un Pil in crescita: -1,75% (2000-
il 2007 e il 2015, segnalata dall’Agenzia In- 2001), -1,61% (2005-2006) e tra -2 e -3,31%
ternazionale per l’Energia, è solo un abbat- (2010-2012). Se lo studio avesse preso in
timento annuo dell’1%; e il disaccoppia- considerazione solo questi periodi, si parle-
mento nell’Ue segnalato dalla Agenzia Eu- rebbe di un chiaro decouplink assoluto.
ropea dell’Ambiente dovrebbe essere au- Tuttavia, distribuita su un periodo più lun-
mentato di 5 volte per raggiungere un o- go (dal 2000 al 2014 nello studio), la dimi-
biettivo di mitigazione del -95% per il 2050. nuzione delle emissioni è ancora assoluta
Altri tassi di decouplink assoluto altrettan- ma è in media dello 0,006% all’anno, pari a
to scoraggianti sono stati rilevati da Pilato- circa 833 volte troppo lenta rispetto alle
wska e Wlodarczyk (2018) in Belgio, Dani- raccomandazioni dell’IPCC. Inoltre, un mo-
marca, Francia e Regno Unito (1960-2012). tivo importante del declino è stato il pas-
Nel loro studio comparativo, l’effetto più saggio dal carbone al gas, una misura una
forte è stato in Danimarca, con -1,8% delle tantum facilitata dal boom temporaneo del
emissioni annuali accanto a un aumento petrolio e del gas di scisto negli Stati Uniti,
dell’1,16% del Pil. Per quanto incoraggian- che non può costituire una tendenza per-
te possa sembrare, secondo l’IPCC (2018) manente.
dovrebbe essere tre volte più veloce, e veri- Terzo, la maggior parte di questi studi
ficarsi simultaneamente in ogni singolo tiene conto solo delle misure basate sulla
Paese, per rimanere entro il limite dell’au- produzione. Al contrario, quelli che assu-
mento di 1,5°C del riscaldamento globale. mono una prospettiva basata sul consumo
Tutto ciò richiede un’accelerazione degli trovano risultati notevolmente diversi. La

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più recente strategia per il clima a lungo pare (l’eccezione è la Germania, a causa
termine proposta dalla Commissione euro- delle elevate esportazioni di emissioni del-
pea, afferma che negli ultimi decenni l’Eu- l’industria automobilistica). Stesso caso per
ropa è riuscita a disaccoppiare con succes- Singapore, per il quale Schulz (2010) con-
so le emissioni di gas serra dalla crescita trasta con il risultato di Lean e Smyth (2010),
economica (10). Tuttavia, questo include so- che dimostrano come il disaccoppiamento
lo le emissioni territoriali e non quelle sul sia solo relativo una volta prese in conside-
consumo e sulle emissioni incorporate nel razione le emissioni indirette legate al com-
commercio internazionale. Secondo van de mercio. Anche solo in termini di decou-
Lindt et al. (2017), mentre le emissioni ter- plink relativo, la differenza è importante.
ritoriali sono diminuite del 13% nel perio- Cohen et al. (2018) individuano dodici Pae-
do 1990-2010, l’impronta di carbonio è au- si in tale situazione (Brasile, Messico, Tur-
mentata dell’8%. Allo stesso modo, Jiborn chia, Corea, Sudafrica, Indonesia, India, Ci-
et al. (2018) mostrano che la Svezia e il Re- na, Canada, Giappone, Australia e Stati
gno Unito (1995-2009) non rientrano nell’e- Uniti), considerando le emissioni territoria-
lenco di decouplink assoluto quando si li, ma solo due (Regno Unito e Francia)
considera la rilocalizzazione delle emissio- quando viene misurata l’impronta dei gas
ni di carbonio. Ciò che resta è il disaccop- serra. Storm e Schröder (2018) analizzano i
piamento relativo: un aumento del Pil (2,9% dati di 61 Paesi dell’OCSE nel periodo
all’anno per il Regno Unito e 3,2% per la 1995-2011, alla ricerca delle Curve di Kuz-
Svezia) si accompagna a un incremento mi- nets del carbonio. Quello che sembra il de-
nore, ma comunque in crescita, delle emis- couplink delle emissioni di CO2 basate sul-
sioni (1,8% per il Regno Unito e 1,3% per la la produzione (con un punto di svolta a
Svezia). Cohen et al. (2018) raggiungono lo 56.000 dollari di reddito pro capite annuo),
stesso risultato per Regno Unito e Francia cessa di essere tale quando si tiene conto
(1990-2014): se le emissioni di gas serra ba- del carbonio importato (punto di svolta a
sate sul consumo sono contabilizzate in ba- 93.000 dollari, che è al di fuori del campio-
se all’impronta, il decouplink assoluto scom- ne dello studio).
Infine, quarto punto: per le loro conse-
guenze sull’attività economica e quindi sul-
________________________________________________________
le emissioni, si dovrebbe tenere conto della
10) Il documento di riflessione sugli “Obiettivi di
crisi finanziaria globale del 2007-2008 e
Sviluppo Sostenibile” (Parlamento europeo, 2019) della successiva crisi dell’Eurozona. La ra-
parla di un disaccoppiamento assoluto basato pida diminuzione delle emissioni durante
sui consumi, mentre fa riferimento all’analisi
delle sue strategie a lungo termine (Commissio- la crisi non sorprende. La maggior parte
ne europea, 2018). Oltre a tale affermazione, tut- degli studi che scompongono gli effetti di
tavia, non abbiamo trovato traccia di alcuna pro- diverse variabili sulle emissioni di CO2 (con-
va a sostegno in nessuno di questi documenti

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sumo di energia, intensità energetica, in- no le emissioni di impronta. Evans e Yeo


tensità di carbonio, Pil) conclude che il Pil (2016) rifanno il calcolo con indicatori ba-
è uno dei maggiori fattori trainanti per le sati sui consumi: tre paesi (Slovacchia,
emissioni di CO2. La revisione di 175 studi Svizzera e Ucraina) escono dall’elenco; lo
di Mardani et al. (2019) punta anche a un sforzo danese di mitigazione delle emissio-
accoppiamento bidirezionale tra Pil ed e- ni si riduce dal 30% al 12%; mentre la ridu-
missioni di CO2. Anche se forse una reces- zione media per i 20 Paesi che hanno otte-
sione riduce gli impatti a breve termine, nuto il disaccoppiamento territoriale (ab-
difficilmente può essere considerato un suc- biamo rimosso l’Uzbekistan per il quale
cesso politico in termini di decouplink per i non sono disponibili dati sull’impronta) è
sostenitori della crescita sostenibile. del 15,75% totale, il decouplink dell’im-
pronta è solo del 7,46% (ovvero 706,7 Mt di
Per finire, esaminiamo uno specifico studio CO2 risparmiate in 14 anni), vale a dire un
di disaccoppiamento che è stato ampia- calo annuo composto dello 0,55%. E anco-
mente diffuso nei media. Nel 2016, il ra, dovremmo ricordare che queste sono le
World Resource Institute (WRI) ha pubbli- nazioni di maggior successo in termini di
cato una voce sul suo sito web intitolata mitigazione, e che il resto del mondo rima-
“Le strade per il decouplink: 21 Paesi stan- ne sulla strada dell’aumento del Pil e del-
no riducendo le emissioni di carbonio l’aumento delle emissioni.
mentre crescono nel Pil”. Per essere precisi, Questi numeri dovrebbero essere letti
mostrano prova di un disaccoppiamento con attenzione, poiché il calcolo delle emis-
assoluto del Pil dalle emissioni di gas serra sioni di impronta è agli inizi ed estrema-
territoriali, tra il 2000 e il 2014, in 21 Paesi. mente complesso. Considerando i dati ine-
Anche se si prendono questi risultati alla sistenti e il livello di sofisticazione dei mo-
lettera, la diminuzione delle emissioni ri- delli attuali, è più probabile che sottovaluti
mane troppo piccola. Secondo la loro sti- le emissioni piuttosto che il contrario. Per
ma, la Stato con il decouplink più rapido è esempio, le emissioni del trasporto aereo e
la Danimarca, con un taglio del 30% nel pe- marittimo sono sistematicamente escluse
riodo. Sebbene il 30% possa sembrare im- dai conti nazionali. Nell’Ue 28 (più Islanda,
pressionante, si tratta solo di una diminu- Norvegia, Svizzera), le emissioni di CO 2
zione annuale composta del 2,5%, che è la del solo trasporto aereo sono state stimate
metà di quanto raccomandato dall’IPCC. a 151 Mt nel 2014; sebbene siano aumenta-
La riduzione media per i 21 Paesi è del 15% te solo del 5% dal 2000, si prevede che cre-
in 14 anni (1,15% annuale, ancora quattro sceranno di un altro 45% fino al 2035. Ipo-
volte troppo lenta per gli standard IPCC di tizzando 150 Mt annuali, le emissioni di
riduzione del 5% l’anno). Questo numero si CO2 emesse nel periodo 2000-2014 ammon-
riduce considerevolmente se si considera- tano a 2.100 Mt., ovvero tre volte tutte le

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emissioni risparmiate attraverso il decou- Cassar (2014) ne trovano prove a Malta tra
plink assoluto in Evans e Yeo (2016). il 1995 e il 2012. A livello globale, l’impron-
ta ecologica è cresciuta insieme alla crescita
Terra economica, senza mostrare segni di disac-
Ci sono pochissimi studi empirici che han- coppiamento. Krausmann et al. (2013) regi-
no testato l’ipotesi del disaccoppiamento strano che mentre la popolazione umana è
scegliendo le misure del territorio come va- quadruplicata e la produzione economica
riabili ambientali. Eppure, si possono tro- cresciuta di 17 volte, l’appropriazione uma-
vare ampie prove nella letteratura che, con na globale della produzione primaria netta
l’aumento del reddito, lo spazio vitale pro è solo raddoppiata, a causa di considerevo-
capite aumenta, e con esso l’area del terre- li guadagni di efficienza tra il 1910 e il
no impermeabilizzato. Pertanto, questa se- 2005. Per diverse misure e regioni, queste
zione si concentra sulle relazioni generali tendenze relative sono supportate anche da
tra Pil e utilizzo di suolo. altri studi (11).
In letteratura vengono usate diverse de- Prendiamo come esempio i terreni colti-
finizioni per descrivere l’utilizzo di suolo. vati. A livello mondiale, la superficie colti-
Weinzel et al. (2013) vi si riferiscono come vata per la produzione alimentare è au-
“uso della terra e dell’area oceanica attra- mentata del 32% dal 1963 al 2005, princi-
verso catene di approvvigionamento inter- palmente a causa dell’aumento della do-
nazionali fino al consumo finale, modellan- manda calorica degli animali, essendo essa
do i prodotti agricoli, alimentari e forestali”, stessa fortemente influenzata dal reddito
e lo misurano dall’utilizzo di suolo (gha/ca- pro capite. Weinzel et al. (2013) affermano
pita) o dalla frazione dell’impronta totale che per ogni raddoppio del reddito, l’im-
globale (%). Un’altra misura è l’appropria- pronta del suolo aumenta del 35%.
zione umana della produzione primaria Non solo il reddito è correlato all’utiliz-
netta (HANPP): l’ultimo termine è il carbo- zo di suolo, lo è anche allo spostamento
nio totale prodotto annualmente dalla cre- netto di suolo, motivo per cui gli indicatori
scita delle piante, mentre il primo rappre-
senta la biomassa raccolta e il cambiamen-
to dell’utilizzo di suolo indotto dall’uomo.
Ulteriori misure sono l’impronta ecologica, ________________________________________________________

e altri documenti si riferiscono solo a sin- 11) Uno sguardo più attento all’impronta ecolo-
gica dei Paesi e alla loro biocapacità disponibile
gole variabili, come i terreni coltivati. evidenzia un caso interessante nella Finlandia,
La letteratura esistente non fornisce al- la cui impronta ecologica è diminuita del 6,5%
cuna indicazione di un disaccoppiamento nel periodo 2002-2005, mentre il PilL è aumenta-
to del 9,5%, rimanendo anche nei limiti della
assoluto tra attività economica e utilizzo di biocapacità disponibile. Tuttavia, ciò è dovuto
suolo, solo di decouplink relativi. Conrad e principalmente a una contabilità errata, come ha
mostrato Mattila (2012)

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DECOUPLINK DEBUNKED
GICO

di impronta sono di grande importanza quarto deriva già dall’uso del suolo e dai
per comprendere la relazione tra attività suoi cambiamenti. Schreinemachers e Ti-
economica e uso del suolo. Quando si tiene praqsa (2012) rilevano che l’utilizzo di pe-
conto del commercio, i Paesi ad alto reddi- sticidi, erbicidi e fungicidi non diminuisce
to utilizzano terreni pro capite biologica- quando i Paesi raggiungono redditi più e-
mente più produttivi rispetto ai Paesi a levati, e rimane fortemente associato alla
basso reddito. L’impronta del suolo dell’Ue produzione agricola. Questo mostra che la
era di 2,5 ettari globali (gha) per persona, relazione dell’attività economica con l’uti-
rispetto a una media globale di 1,2 gha per lizzo di suolo si collega anche ad altre sfide
persona e una biocapacità totale di 1,8 gha. ambientali, come la perdita di biodiversità,
Per ogni ulteriore reddito pro capite di la scarsità d’acqua, il cambiamento climati-
10.000 dollari, tra 0,1 e 0,4 gha pro capite co e il consumo di energia.
vengono spostati fuori dal Paese consuma-
tore. In totale, il 60% della terra viene uti- Inquinanti dell’acqua
lizzato per le esportazioni, mentre i Paesi Il suddetto rapporto UNEP si basa sulla ri-
ad alto reddito sono i maggiori importatori cerca sul decouplink dell’acqua, o sulla “di-
netti. Per esempio, il 33% dell’utilizzo tota- sidratazione” che non tiene esplicitamente
le di suolo a fini di consumo degli Stati conto dell’inquinamento idrico. Sebbene
Uniti viene spostato da altri Paesi: questo siano stati compiuti importanti progressi
rapporto diventa molto più ampio per l’Ue nella sua limitazione nella produzione in-
(oltre il 50%) e il Giappone (92%). Nel 2004, dustriale e agricola, la contaminazione del-
un cittadino medio dell’Ue ha portato a l’acqua rimane un problema globale che
uno stanziamento di 2,53 gha rispetto a contribuisce ad aumentare i punti critici di
una media globale di 1,23 gha. inquinamento idrico globale. La maggior
La produzione agricola è associata alle parte proviene dalla produzione di prodot-
pressioni ambientali, e lo spostamento di ti industriali e agricoli per il commercio re-
terra attraverso il commercio internaziona- gionale e globale.
le significa che anche i costi ecologici ven- Il concetto di ‘flusso di ritorno’, ovvero
gono spostati. Le importazioni di colture e la differenza tra prelievo e consumo, è fon-
bestiame dell’Ue sono un fattore determi- damentale per la comprensione dell’inqui-
nante della deforestazione globale nel pe- namento dell’acqua: esso concentra gli im-
riodo 1990-2008; per esempio, oltre il 90% patti dell’inquinamento della produzione
degli impatti della Finlandia sulla biodi- dipendente dall’acqua. La pulizia dei flussi
versità avviene altrove, attraverso le sue di ritorno può essere ottenuta grazie ai pro-
importazioni. Si prevede che i cambiamenti gressi nelle tecnologie di produzione più
associati nell’utilizzo di suolo aumenteran- pulite, spesso spinti dalla creazione e dal-
no le emissioni di gas serra, di cui circa un l’applicazione di normative ambientali. Que-

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REPORT

ste tecnologie hanno costi elevati, che pos- da di fertilizzanti mostrano che continua a
sono indurre lo spostamento della produ- crescere anche nei Paesi ricchi, in Nord
zione in aree con meno normative ambien- America e in Europa.
tali relative all’inquinamento delle acque, o I flussi biochimici globali di azoto e fo-
normative meno applicate. Come notato nel- sforo hanno oltrepassato i loro limiti plane-
la revisione di Schwarzenbach et al. (2010) tari. Questo deriva principalmente dalla
sull’inquinamento idrico globale e la salute prevalenza dell’agricoltura ad alto input e
umana, la produzione a basso costo nelle dall’allevamento intensivo di bestiame, che
economie emergenti continua a essere as- portano all’inquinamento atmosferico da
sociata a livelli elevati di inquinamento i- azoto, all’eutrofizzazione dalla costa mari-
drico. L’esternalizzazione di produzioni tos- na e alle zone morte. Lo scarico di nutrienti
siche e ad alta intensità idrica può portare agricoli è il contributo più significativo alla
a disaccoppiare la crescita economica loca- contaminazione delle acque sotterranee e
le, regionale e nazionale dagli impatti sulla superficiali, molto più grande delle fonti
qualità dell’acqua a livello di bacino, tutta- urbane. Uno studio che esplora i cambia-
via, su scala globale, i problemi rimangono menti nei cicli dell’azoto e del fosforo nel-
invariati, o in alcuni casi si aggravano. l’agricoltura indotti dalla produzione di be-
L’accumulo di azoto e fosforo, i due stiame nel periodo 1900-2050, mostra che
principali macro-nutrienti necessari per la gli input di azoto e fosforo antropogenici
produzione agricola, portando all’eutrofiz- sono cresciuti di cinque volte dall’epoca
zazione e alle zone morte negli ecosistemi
acquatici, che si sono diffusi in modo espo-
nenziale dagli anni ‘60. L’azoto viene rila- ________________________________________________________
sciato anche nell’atmosfera, dove in forma 12) Vačkář et al. (2012) forniscono una rassegna
reattiva ha un effetto di gas serra maggiore completa di diversi indici che monitorano gli
rispetto all’anidride carbonica. Gli indici di impatti umani sulla biodiversità. Uno dei più
conosciuti è il Living Planet Index, che mostra il
utilizzo di fertilizzanti di azoto e fosforo cambiamento nell’abbondanza e nella distribu-
per unità di superficie coltivata sono au- zione delle specie. Gli altri indicatori sono: Indi-
mentati rispettivamente di circa 8 volte e 3 ce della Lista Rossa che misura le variazioni del
rischio di estinzione (raccolto dalla IUCN), Indi-
volte dal 1961. Secondo Lu e Tian (2017), il ce del Trofico Marino specializzato per la biodi-
tasso di fertilizzanti è aumentato di 0,8 g versità marina, Indice del Capitale Naturale,
N/g P per decennio nel periodo 1961-2013, composto dai cambiamenti nella quantità e qua-
lità degli ecosistemi, Indice di Integrità della
con implicazioni di origine umana sui cam- Biodiversità, che misura entrambe le caratteristi-
biamenti climatici, sulla qualità dell’acqua che, ricchezza e abbondanza di popolazione, e
Indice di Integrità Biologica, che valuta gli ecosi-
e sugli ecosistemi, sulla sicurezza alimenta- stemi rispetto a uno stato di riferimento in base
re e sugli ecosistemi agricoli in generale. a vari impatti umani. Un altro indice è il Natio-
Inoltre, le recenti prospettive sulla doman- nal Biodiversity Risk Assessment Index, che non
viene aggiornato regolarmente

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DECOUPLINK DEBUNKED
GICO

pre-industriale, e si prevede che entro il mo rapporto della Piattaforma Intergover-


2050 le eccedenze aumenteranno ulterior- nativa di Politica Scientifica sulla Biodiver-
mente di oltre il 20% per l’azoto e oltre il sità e i Servizi Ecosistemici ha mostrato che
50% per il fosforo. quasi tutti i fattori di perdita di biodiversi-
tà continuano ad aumentare; che il perico-
Perdita di biodiversità loso declino della biodiversità è senza pre-
La biodiversità è difficile da misurare (12), cedenti; che i tassi di estinzione delle spe-
ma né gli indicatori individuali né quelli cie stanno accelerando; e che l’attuale ri-
aggregati hanno mostrato miglioramenti sposta globale è insufficiente. Andando nel-
significativi nei loro tassi di declino, men- la stessa direzione, le prospettive Ue 2030
tre tutti gli indici di pressione hanno evi- per le condizioni e i servizi ecosistemici e
denziato tendenze crescenti, senza che nes- l’Organizzazione per l’alimentazione e l’a-
suno decelerasse significativamente. L’ulti- gricoltura (FAO) segnalano livelli preoccu-
panti di declino delle specie. Analizzando i
tassi di estinzione rispetto ai tassi storici
medi naturali dal 1500 d.C., Ceballos et al.
________________________________________________________ (2015) trovano che l’indice attuale supera
13) Si dovrebbe essere cauti con l’inferenza e di gran lunga la media naturale, e avverto-
l’interpretazione dei dati. Per esempio, il reddito
pro capite sembra essere correlato all’area terri- no di un’imminente sesta estinzione di mas-
toriale protetta dallo Stato, tuttavia, piuttosto sa.
come parte di vari indicatori socio-economici La letteratura empirica sulle relazioni
(sociali, economici, culturali e naturali) che indi-
pendentemente da solo. Inoltre, le aree protette EKC tra biodiversità e crescita economica è
non garantiscono una maggiore conservazione scarsa, ma coerente. La prima meta-analisi
della biodiversità. In alcuni studi precedenti che ha utilizzato 121 osservazioni raccolte da
hanno rilevato EKC, il problema potrebbe essere
nel modo in cui viene interpretata la biodiversi- una serie di 25 studi e 11 indicatori am-
tà. Il rimboschimento attraverso le piantagioni bientali, inclusa la deforestazione. Lo stu-
non equivale alla deforestazione delle foreste
pluviali primarie, con le specie che le accompa- dio ha analizzato la relazione EKC e stima-
gnano. Nel frattempo, McPherson & Nieswiado- to gli ipotetici punti di svolta del reddito,
my (2005) hanno identificato un EKC per specie utilizzando diversi metodi di modellazio-
di uccelli e mammiferi minacciati (utilizzando i
dati IUCN per 113 Paesi nel 2000), e un poten- ne. Per la deforestazione, utilizzata come
ziale punto di svolta a circa 10.000-15.000 dollari proxy della perdita di biodiversità (13), la
nel reddito pro capite, dopo il quale la percen- svolta reddituale è stata stimata in un ran-
tuale minaccia di diminuire. Tuttavia, il proble-
ma con i dati IUCN è che il tasso di specie in via ge di 5.000-20.000 dollari (ai prezzi del
di estinzione, o il tasso di deforestazione, posso- 1999). Koirala et al. (2011) hanno utilizzato
no essere bassi in Paesi che hanno già sperimen- quasi 900 osservazioni da 103 studi per la
tato molta estinzione o deforestazione in passa-
to. Quindi, usano la percentuale invece del nu- loro meta-analisi, hanno disaggregato le
mero di specie e apportano una serie di altre misure di qualità ambientale in 12 variabili
correzioni al set di dati

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REPORT

diverse, e non hanno osservato alcun EKC come necessario nella prima sezione di
né per la deforestazione né per il degrado questo rapporto, ovvero un disaccoppia-
del paesaggio/habitat. Dietz e Adger (2003) mento assoluto, globale, permanente, suffi-
non trovano alcun EKC per la deforestazio- cientemente rapido e ampio delle pressioni
ne e la ricchezza delle specie, un risultato ambientali (risorse e impatti) dalla crescita
confermato da Mills e Waite (2009). Ancora economica. Alla fine, la nostra ricerca di
più forte è l’argomento di Asafu-Adjaye prove solide non ha avuto successo, pre-
(2003), che trova una relazione inversa tra sentando solo una manciata di eccezioni
crescita economica e diversità delle specie metodologicamente peculiari, il più delle
– un risultato confermato da Raymond volte di decouplink relativo e, se assolute,
(2004) in uno studio su 142 Paesi. Mozum- principalmente temporanee e ristrette nello
der et al. (2006) rifiutano l’ipotesi EKC per spazio, solo per indicatori territoriali (vale
il reddito e il rischio di biodiversità. Utiliz- a dire spazialmente incoerenti) o che han-
zando lo stesso modello, Tevie et al. (2011) no a che fare con specifici inquinanti locali
giungono alla medesima conclusione nel a breve termine. In tutti i casi, la riduzione
loro studio su 48 Stati americani. Naidoo & delle pressioni ambientali non è all’altezza
Adamowicz (2001), utilizzando dati prove- degli attuali obiettivi di politica ambienta-
nienti da oltre 100 Paesi, hanno studiato il le.
legame tra il numero di specie minacciate e Tuttavia, anche se il successo della stra-
la crescita del reddito pro capite: dopo aver tegia di una ‘crescita sostenibile’ non si ve-
diviso le specie in sette gruppi tassonomici de da nessuna parte, questa mancanza di
(piante, mammiferi, uccelli, anfibi, rettili, supporto empirico non consente di respin-
pesci, invertebrati), hanno trovato suppor- gere completamente l’ipotesi del disaccop-
to per il disaccoppiamento assoluto solo piamento. L’adeguato decouplink tra attivi-
per gli uccelli. Nel frattempo, per piante, tà economica e pressioni ambientali rimane
anfibi, rettili e invertebrati la relazione era teoricamente possibile, se la produttività
opposta: il numero di specie minacciate au- delle risorse cresce, in modo permanente e
mentava con il Pil. globale, sufficientemente più veloce del Pil.
Ciò potrebbe accadere, secondo alcuni, au-
mentando la copertura geografica dei siste-
CONCLUSIONI mi di scambio di emissioni, in combinazio-
PER LA SEZIONE DUE ne con l’eliminazione graduale dei sussidi
per i combustibili fossili, dirigendo gli in-
Alla luce della presente revisione, possia- vestimenti in infrastrutture sostenibili e at-
mo concludere con sicurezza che non ci tuando una serie di altre politiche di disac-
sono prove empiriche a sostegno dell’esi- coppiamento. Ciò che è qui in discussione
stenza di un decouplink del tipo descritto è l’impatto di una serie di fattori, tendenze,

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DECOUPLINK DEBUNKED
GICO

e fenomeni che consentirebbero o impedi-


rebbero il verificarsi di un tale decouplink,
guidato dall’efficienza. Mettere in prospet-
tiva l’ipotesi del disaccoppiamento con il
potenziale impatto di tali fattori è l’obietti-
vo della sezione finale della presente rela-
zione.

... continua nel prossimo numero...

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L'INTERVENTO

Emily M. Bender, Timnit Gebru, Angelina McMillan-


Major, Shmargaret Shmitchell*

ChatGPT
Sui pericoli dei pappagalli
stocastici: i modelli linguistici
possono essere troppo grandi?

Lanciato a novembre 2022, il chatbot ChatGPT ha acceso il dibattito sul-


le capacità raggiunte dall’intelligenza artificiale e sulle relative implica-
zioni sociali e politiche. ChatGPT è di fatto un modello linguistico (LM) di
grandi dimensioni, addestrato su set di dati raccolti nel web. Un aspetto
ormai noto è la dinamica con cui la IA riproduce pregiudizi, stereotipi e
narrazioni dominanti, meno diffusa è la consapevolezza di che cosa sia-
no i modelli linguistici e se, e con quale significato, possano dirsi ‘intelli-
genti’. È una questione fondamentale per comprendere cosa abbiamo
davanti.
Lo studio di cui pubblichiamo qui un estratto esce nel marzo 2021 a
firma, tra le altre, di Melanie Mitchell – accademica, si occupa di sistemi
complessi, intelligenza artificiale e scienze cognitive (qui con lo pseudo-
nimo Shmargaret Shmitchell), ha guidato il team di Google sull’etica nella
IA, e la pubblicazione di questo paper le è valso il licenziamento –; lo
studio ricostruisce tecnicamente i meccanismi per cui un LM può produrre
un testo apparentemente fluido e coerente, ma la macchina che lo genera
non ha alcun grado di comprensione: “La nostra percezione del testo in lin-
guaggio naturale, indipendentemente da come è stato generato, è me-
diata dalla nostra competenza linguistica, e dalla nostra predisposizione
a interpretare gli atti comunicativi come veicolanti un significato e un
intento coerenti, indipendentemente dal fatto che tali atti lo abbiano. Il
problema è che se un lato della comunicazione non ha significato, allora
la comprensione del significato implicito è una illusione derivante dalla
nostra singolare umana comprensione del linguaggio. Contrariamente
a quanto può sembrare quando osserviamo il suo output, un modello
linguistico è un sistema per riassemblare insieme in modo casuale se-
___________________________________________________________________________________________
* Estratto (traduzione a cura di Paginauno) dal paper On the Dangers of Stochastic
Parrots: Can Language Models Be Too Big?, Emily M. Bender, Timnit Gebru, Angelina
McMillan-Major, Shmargaret Shmitchell. FAccT ‘21: 2021 ACM Conference on Fair-
ness, Accountability, and Transparency Virtual Event Canada March 3-10, 2021. La
versione integrale, in inglese, sotto Creative Commos, con note e bibliografia, qui
https://dl.acm.org/doi/10.1145/3442188.3445922

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quenze di forme linguistiche che ha osservato nei Consideriamo innanzitutto i rischi
suoi vasti dati di addestramento, in base a informa- ambientali. Facendo eco a una linea
zioni probabilistiche su come si combinano, ma sen- di lavoro recente che delinea i costi
za alcun riferimento al significato: un pappagallo sto- ambientali e finanziari dei sistemi di
castico”. deep learning, incoraggiamo la co-
munità di ricerca a dare la priorità a
questi impatti. Un modo per farlo è
riportare i costi e valutare i lavori in
1. INTRODUZIONE base alla quantità di risorse che con-
Una delle maggiori tendenze nell’elaborazione del sumano. Come delineiamo nel capi-
linguaggio naturale (PNL) è stata l’aumento delle di- tolo 3, l’aumento dei costi ambientali
mensioni dei modelli linguistici (Language Models, e finanziari di questi modelli punisce
LM), misurati dal numero di parametri e dalla dimen- doppiamente le comunità emargina-
sione dei dati di addestramento. Dal 2018 abbiamo te, che hanno meno probabilità di be-
visto l’emergere di BERT (1) e delle sue varianti GPT- neficiare dei progressi raggiunti dai
2 e GPT-3 (prodotte da OpenAI, rispettivamente nel grandi LM e maggiori probabilità di
2019 e nel 2020, n.d.a.), T-NLG (creato da Microsoft essere danneggiate dalle conseguen-
nel 2020, n.d.a.) e, più recentemente, Switch-C (pro- ze ambientali negative del loro con-
dotto da Google nel 2021, n.d.a.), con aziende appa- sumo di risorse. Vista la dimensione
rentemente in competizione per produrre LM sem- di ciò che stiamo discutendo (deli-
pre più grandi. Mentre lo studio delle proprietà degli neata nel capitolo 2), la prima consi-
LM e di come cambiano con le dimensioni riveste un derazione dovrebbe essere il costo
interesse scientifico, e i grandi LM hanno mostrato ambientale.
miglioramenti in vari compiti, ci chiediamo se si sia Proprio come l’impatto ambien-
riflettuto a sufficienza sui potenziali rischi associati al tale cresce con le dimensioni del mo-
loro sviluppo, e sulle strategie per mitigarli. dello, così la difficoltà di capire cosa
c’è nei dati di addestramento. Nel
capitolo 4 discutiamo di come grandi
___________________________________________________________________
insiemi di dati basati su testi presi da
1) Bidirectional Encoder Representations from Transformers Internet, sovra-rappresentino punti di
(BERT) è un modello di machine learning utilizzato nell’elabo-
razione del linguaggio naturale; è stato creato da Google, che vista egemonici e codifichino pregiu-
nel 2019 ha annunciato di aver iniziato a utilizzarlo per il suo dizi potenzialmente dannosi per le po-
motore di ricerca. Nota di redazione

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


L'INTERVENTO

polazioni emarginate. Nella raccolta di set di dati sempre più grandi ri-
schiamo di incorrere in debiti di documentazione. Raccomandiamo di
mitigare questi rischi mettendo a budget, all’inizio di un progetto, la
cura e la documentazione, e creando solo set di dati della dimensione
che può renderli sufficientemente documentati.
Come sostenuto da Bender e Koller, è importante comprendere i li-
miti degli LM e contestualizzare il loro successo. Questo non solo aiuta a
ridurre la pubblicità che può fuorviare il pubblico, e gli stessi ricercatori,
riguardo alle capacità di questi LM, ma potrebbe incoraggiare nuove di-
rezioni di ricerca, che non dipendono necessariamente dall’avere LM
più grandi. Come discutiamo nel capitolo 5, i modelli linguistici non ese-
guono la comprensione del linguaggio naturale, e hanno successo solo
in compiti che possono essere affrontati manipolando la forma linguisti-
ca. Concentrarsi sui risultati all’avanguardia nelle classifiche, senza inco-
raggiare una comprensione più approfondita del meccanismo con cui
tali successi vengono raggiunti, può causare risultati fuorvianti, e dirige-
re le risorse lontano dagli sforzi che faciliterebbero il progresso a lungo
termine verso la comprensione del linguaggio naturale, senza utilizzare
dati di addestramento insondabili.
Inoltre, la tendenza degli interlocutori umani ad attribuire un signifi-
cato dove non c’è, può indurre in errore sia i ricercatori di PNL che il
pubblico utilizzatore, portati a considerare significativo il testo artifi-
ciale. Una situazione che diviene ancora più dannosa in combinazione
con la capacità degli LM di contenere, nei dati di addestramento, sia
pregiudizi sottili che forme apertamente offensive, linguaggio dispre-
giativo e una discriminazione che, attraverso interazioni con il linguag-
gio artificiale, può essere rafforzata all’interno della società. Esploria-
mo questi potenziali danni nel capitolo 6 e i potenziali percorsi da se-
guire nel capitolo 7.
Ci auguriamo che una panoramica critica dei rischi insiti nell’affidar-
si, come motore principale per l’aumento delle prestazioni della tec-
nologia linguistica, a dimensioni sempre crescenti di LM, possa facilita-
re una riallocazione degli sforzi verso approcci che evitino alcuni di
questi rischi, pur continuando a raccogliere i benefici dei miglioramen-
ti.

2. BACKGROUND
Con il termine modello linguistico intendiamo fare riferimento a sistemi
addestrati su attività di predizione di stringhe: ovvero, sistemi che pre-
vedono la probabilità di un token (carattere, parola o stringa) dato il con-
testo precedente o, in LM bidirezionali e mascherati, dato il contesto
circostante. Tali sistemi non sono supervisionati e, una volta implemen-

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ChatGPT. SUI PERICOLI DEI PAPPAGALLI STOCASTICI

Tabella 1. Panoramica dei recenti modelli linguistici di grandi dimensioni


___________________________________________________________________________________________

tati, accettano un testo come input, generando comunemente punteggi


o previsioni di stringhe.
Inizialmente proposti da Shannon nel 1949, alcuni dei primi LM ri-
salgono a inizio anni ‘80, e sono stati utilizzati come componenti nei si-
stemi per il riconoscimento vocale automatico (Automatic Speech Re-
cognition, ASR), per la traduzione automatica (Machine Translation, MT),
per la classificazione dei documenti, e altro ancora. In questo capitolo,
forniamo una breve panoramica della tendenza generale della modella-
zione del linguaggio negli ultimi anni. […]
Gli attuali modelli Transformer (2) sono stati in grado di beneficiare di
architetture sempre più grandi e di sempre maggiori quantità di dati.
[…] La Tabella 1 riassume una selezione di questi LM in termini di di-
mensioni e parametri dei dati di addestramento. Man mano che quanti-
tà sempre maggiori di testo vengono raccolte in Internet e riunite in set
di dati come Colossal Clean Crawled Corpus e Pile (3), è prevedibile che,

___________________________________________________________________________________________
2) Il Transformer è un modello linguistico che può essere addestrato a leggere molte
parole (una frase o un paragrafo, per esempio), a prestare attenzione a come queste
parole si relazionano l’una con l’altra, e quindi a prevedere quali parole possono se-
guire. Nota di redazione
3) Common Crawl è un’organizzazione senza scopo di lucro che esegue periodicamen-

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


L'INTERVENTO

fino a quando sarà correlata a un aumento della prestazione, continue-


rà la tendenza verso LM sempre più grandi. […]
Il passaggio dai primi LM a quelli attuali – dai modelli n-grammi, ai
vettori di parole derivati da LM neurali, ai Transformer pre-addestrati di
oggi – è accompagnato da un’espansione e da un cambiamento nei tipi
di compiti per i quali hanno una utilità. Inizialmente LM n-grammi era-
no tipicamente impiegati nella selezione degli output, per esempio, di
modelli acustici o di traduzione; i vettori di parole derivati da LSTM
sono stati rapidamente utilizzati per una varietà di attività di PNL che
coinvolgono etichettatura e classificazione, per la loro più efficace ‘rap-
presentazione’ delle parole (al posto della caratteristica ‘molte parole’);
infine, gli attuali modelli Transformer pre-addestrati possono essere ri-
addestrati su dataset molto piccoli, per eseguire compiti di apparente
manipolazione del significato come fare un riepilogo, rispondere a una
domanda e simili (come ChatGPT, n.d.a.). Tuttavia, tutti questi modelli
condividono la proprietà di essere LM nel significato che abbiamo dato,
ossia sistemi addestrati a prevedere sequenze di parole (o di caratteri o
di frasi). Differiscono nella dimensione dei set di dati di addestramento
che utilizzano, e nelle sfere di influenza su cui possono eventualmente
agire. Questo fa sì che gli attuali LM, molto grandi, incorrano in nuove
tipologie di rischio, che analizziamo nei capitolo seguenti.

3. COSTO AMBIENTALE E FINANZIARIO


Strubell et al. (2019) hanno recentemente confrontato i costi di adde-
stramento e sviluppo del modello Transformer in termini di dollari ed
emissioni stimate di CO2. Mentre l’essere umano medio è responsabile
di circa 5 tonnellate di CO2 per anno, gli autori hanno formato un gran-
de modello Transformer […] e hanno stimato che tale procedura ha
emesso 284 tonnellate di CO 2. Si stima che l’addestramento di un sin-
golo modello base BERT su GPU (senza messa a punto dell’iperparame-
tro) richieda la stessa energia di un volo transamericano.
Sebbene parte di questa energia provenga da fonti rinnovabili o dal-
l’uso, da parte delle società di cloud computing, di fonti di compensa-
zione dei crediti di carbonio, gli autori osservano che la maggior parte

___________________________________________________________________________________________
te la scansione del web e rende gratuitamente disponibili i propri archivi e set di
dati; Colossal Clean Crawled Corpus è un set di dati creato applicando una serie di
filtri a una singola scansione di Common Crawl – filtri atti a escludere dati discrimi -
natori, offensivi ecc. ma che, come mostra questo studio, non sono affatto sufficienti
per costruire un dataset di addestramento privo di pregiudizi, bias ecc. –; anche
OpenAI ha usato una versione filtrata di Common Crawl per addestrare il modello
linguistico di GPT-3. Anche Pile è un dataset per modelli linguistici. Nota di redazione

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


ChatGPT. SUI PERICOLI DEI PAPPAGALLI STOCASTICI

dell’energia dei fornitori di cloud computing non proviene da fonti rin-


novabili, e che molte fonti energetiche nel mondo non sono a emissio-
ni zero. Inoltre, le fonti energetiche rinnovabili sono ancora costose per
l’ambiente, e i data center con crescenti requisiti di calcolo tolgono e-
nergia verde ad altri potenziali usi. Gli autori sottolineano dunque la
necessità di modelli di architetture e di paradigmi di addestramento ad
alta efficienza energetica.
Strubell et al. esaminano anche il costo dei modelli, rispetto ai loro
guadagni in precisione. […] La quantità di calcolo utilizzata per addestra-
re i più grandi modelli di deep learning (per NLP e altre applicazioni) è
aumentata di 300.000 volte in sei anni […].
Quando eseguiamo analisi di rischio/beneficio della tecnologia lingui-
stica, dobbiamo tenere presente il modo in cui i rischi e i benefici sono
distribuiti, perché non si accumulano sulle stesse persone. Da un lato, è
ben documentato nella letteratura sul razzismo ambientale, che gli ef-
fetti negativi del cambiamento climatico stanno raggiungendo e colpen-
do per prime le comunità più emarginate del mondo. È giusto chiedere,
per esempio, che i residenti delle Maldive (probabilmente sott’acqua
entro il 2100) o le 800.000 persone in Sudan colpite da drastiche allu-
vioni, debbano pagare il prezzo ambientale della formazione e del di-
spiegamento di LM inglesi sempre più grandi, quando simili modelli su
larga scala non vengono prodotti per Dhivehi o per l’arabo sudanese?
Mentre alcune tecnologie linguistiche sono realmente progettate per
avvantaggiare le comunità emarginate, la maggior parte è costruita per
soddisfare le esigenze di coloro che nella società hanno già i maggiori
privilegi. Consideriamo, per esempio, chi è probabile abbia le risorse fi-
nanziarie per acquistare Google Home, Amazon Alexa o un dispositivo
Apple con Siri installato, e abbia anche una buona conoscenza di una
lingua che il dispositivo è programmato per utilizzare. Inoltre, quando i
grandi LM codificano e rafforzano i pregiudizi egemonici (vedere i capi-
toli 4 e 6), è più probabile che i danni che ne conseguono ricadano sulle
popolazioni emarginate le quali, anche nelle nazioni ricche, hanno mag-
giori probabilità di sperimentare il razzismo ambientale. […]
È giunto il momento che i ricercatori diano la priorità all’efficienza
energetica e ai costi per ridurre l’impatto ambientale negativo e l’acces-
so iniquo alle risorse, che colpiscono in modo sproporzionato le perso-
ne che si trovano già in posizioni emarginate.

4. DATI DI ADDESTRAMENTO INSONDABILI


La dimensione dei dati disponibili sul web, ha consentito ai modelli di
deep learning di ottenere un’elevata precisione su benchmark specifici
nelle applicazioni di PNL e visione artificiale. Tuttavia, in entrambe le

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


L'INTERVENTO

aree di applicazione, i dati di addestramento hanno dimostrato di avere


caratteristiche problematiche, creando modelli che codificano associa-
zioni stereotipate e dispregiative di genere, razza, etnia e stato di disa-
bilità. In questo capitolo discutiamo di come grandi dataset, non curati
e basati su Internet, codifichino la visione dominante/egemonica che
danneggia ulteriormente le persone ai margini, e raccomandiamo un’al-
locazione significativa delle risorse verso la cura del set di dati e le prati-
che di documentazione.

Le dimensioni non garantiscono la diversità


Internet è uno spazio virtuale ampio e diversificato e, di conseguenza,
è facile immaginare che set di dati molto grandi, come Common Crawl
(“petabyte di dati raccolti in otto anni di web crawling”, una versione
filtrata dei quali è inclusa nei dati di addestramento di GPT-3. Vedi
nota 3, n.d.a.), sia ampiamente rappresentativo dei modi in cui le di-
verse persone vedono il mondo. Tuttavia, a un esame più attento, tro-
viamo che ci sono diversi fattori che limitano la partecipazione a Inter-
net, che limitano le discussioni che vengono incluse attraverso la me-
todologia di crawling e che limitano, infine, i testi che possono essere
utilizzati dopo che i dati scansionati sono stati filtrati; in tutti i casi, è
anche più probabile che vengano mantenute le voci delle persone che
più aderiscono a un punto di vista egemonico. Nell’inglese statuniten-
se e britannico, ciò significa che nei dati di addestramento le opinioni
suprematiste bianche, misogine, generazionali ecc. sono sovra-rappre-
sentate, non solo superando la loro prevalenza nella popolazione ge-
nerale, ma anche facendo sì che i modelli addestrati su questi dataset
amplifichino ulteriormente pregiudizi e danni.
A partire da chi contribuisce a queste raccolte di testi su Internet, ve-
diamo che l’accesso stesso al web non è distribuito uniformemente,
con il risultato che i dati sovra-rappresentano gli utenti più giovani e
quelli dei Paesi sviluppati. Tuttavia, non è solo il web nel suo insieme a
essere in questione, ma piuttosto suoi sotto-campioni specifici. Per
esempio, i dati di addestramento di GPT-2 provengono dallo scraping di
collegamenti in uscita da Reddit, e un sondaggio del 2016 del Pew In-
ternet Research rivela che il 67% degli utenti di Reddit negli Stati Uniti
sono uomini, e il 64% di età compresa tra 18 e 29 anni. Allo stesso
modo, recenti sondaggi sui wikipediani rilevano che solo l’8,8-15% sono
donne o ragazze.
Inoltre, mentre i siti di contenuti generati dagli utenti come Reddit,
Twitter e Wikipedia si presentano come aperti e accessibili a chiunque,
ci sono fattori strutturali, tra cui pratiche di moderazione, che li rendo-
no meno accoglienti per le popolazioni emarginate. Sono documentati
numerosi casi (utilizzando tecniche di etnografia digitale) in cui le perso-

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ChatGPT. SUI PERICOLI DEI PAPPAGALLI STOCASTICI

ne che hanno ricevuto minacce di morte su Twitter hanno avuto i loro


account sospesi, al contrario di quelli che hanno emesso le minacce di
morte; inoltre le molestie sono subite da un’ampia gamma di gruppi so-
vrapposti tra cui vittime di abusi domestici, prostitute, persone trans,
persone queer, immigrati, pazienti di medici (dai loro fornitori), persone
neurodivergenti e persone visibilmente o mentalmente disabili. Il risul-
tato è che un insieme limitato di sotto-popolazioni può continuare ad
aggiungere facilmente dati, condividere i propri pensieri e sviluppare
piattaforme che includano le proprie visioni del mondo. […]
Anche se le popolazioni che si sentono sgradite nei siti tradizionali
istituiscono diversi forum per la comunicazione, è meno probabile che
questi vengano inclusi nei dati di addestramento per i modelli linguisti-
ci. Prendiamo, per esempio, gli anziani negli Stati Uniti e nel Regno Uni-
to. Entrambi i gruppi articolano individualmente e collettivamente fra-
me anti-età specificatamente attraverso blog […]. Questi forum conten-
gono ricche discussioni su ciò che costituisce la discriminazione basata
sull’età e sui relativi impatti. Tuttavia, una comunità di blog come quel-
la descritta da Lazar et al. è meno probabile che venga trovata e inseri -
ta nel set di dati, rispetto ad altri blog che hanno più link in entrata e in
uscita.
Infine, l’attuale pratica di filtrare i dataset può attenuare ulterior -
mente le voci delle persone provenienti da identità emarginate. Il set
di addestramento per GPT-3 era una versione filtrata di Common Cra-
wl, sviluppato formando un classificatore per selezionare i documenti
più simili a quelli utilizzati nei dati di addestramento di GPT-2 – ovvero
documenti linkati da Reddit, più Wikipedia e una raccolta di libri. Men-
tre, secondo quanto riferito, è stato efficace nel filtrare i documenti
che il lavoro precedente aveva definito “incomprensibili”, ciò che non
viene misurato (e quindi non si conosce) è quanto altro viene filtrato. Il
Colossal Clean Crawled Corpus (vedi nota 3, n.d.a.), utilizzato per ad-
destrare un trilione di parametri LM, viene ripulito, tra l’altro, scartan-
do qualsiasi pagina contenente un termine presente in una lista di cir-
ca 400 “parole sporche, cattive, oscene o diversamente cattive”. L’elen-
co è prevalentemente formato da termini legati al sesso, con una man-
ciata di insulti razzisti e vocaboli relativi alla supremazia bianca (per
esempio svastica, potere bianco). Sebbene probabilmente efficace nel
rimuovere documenti contenenti pornografia (e gli associati stereotipi
problematici codificati nel linguaggio di tali siti) e alcuni tipi di incita-
mento all’odio, questo approccio indubbiamente attenuerà anche l’in-
fluenza degli spazi online costruiti da e per le persone LGBTQ, soppri-
mendo parole come twink. Se filtriamo il discorso delle popolazioni
emarginate, non riusciamo a fornire dati di addestramento che recupe-
rano gli insulti e che descrivano in altro modo, in una luce positiva, le

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


L'INTERVENTO

stesse identità emarginate.


Così a ogni passo, dalla partecipazione iniziale ai forum Internet, alla
presenza continua, alla raccolta e infine al filtraggio dei dati di addestra-
mento, la pratica corrente privilegia il punto di vista egemonico. Accet-
tando grandi quantità di testo web come ‘rappresentative’ di ‘tutta’ l’u-
manità, rischiamo di perpetuare punti di vista dominanti, aumentare gli
squilibri di potere e replicare ulteriormente la disuguaglianza. […]

Dati statici/Modifica delle visualizzazioni social


Un aspetto centrale della formazione dei movimenti sociali implica l’u-
so strategico del linguaggio per destabilizzare le narrazioni dominanti,
e richiamare l’attenzione su prospettive sociali sotto-rappresentate. I
movimenti producono nuove norme, nuovi linguaggio e nuovi modi di
comunicare. Questo aggiunge sfide all’implementazione LM, poiché le
metodologie che vi dipendono corrono il rischio di un “blocco del va-
lore”, nel quale la tecnologia replica le conoscenze più vecchie e meno
inclusive.
Per esempio, il movimento Black Lives Matter ha influenzato la ge-
nerazione e la modifica di articoli di Wikipedia in modo tale che, con la
crescita del movimento, gli articoli che informavano sulle sparatorie di
persone di colore hanno aumentato la loro copertura, e sono stati pub-
blicati con una latenza ridotta. È importante sottolineare che gli articoli
che descrivevano le sparatorie passate e gli episodi di brutalità della
polizia sono stati creati e aggiornati man mano che venivano scritti gli
articoli sui fatti nuovi, mostrando come i movimenti sociali stabiliscano
connessioni temporali tra gli eventi, per formare narrazioni coese. Più
in generale, Twyman et al. evidenziano come i movimenti influenzino
attivamente le inquadrature e le riformulazioni delle narrazioni minori-
tarie, nel tipo di discorso online che potenzialmente forma i dati che
sono alla base degli LM.
Un avvertimento importante è che i movimenti scarsamente docu-
mentati, e che non ricevono un’attenzione significativa da parte dei me-
dia, non verranno catturati affatto. La copertura mediatica può non co-
prire eventi di protesta e movimenti sociali, e può distorcere avveni-
menti che sfidano il potere statale. Ciò è esemplificato dai media che
tendono a ignorare l’attività di protesta pacifica e si concentrano invece
su eventi drammatici o violenti, un’ottima occasione per la televisione
ma quasi sempre si traducono in una copertura critica. Di conseguenza,
i dati alla base degli LM rappresentano in modo errato i movimenti so-
ciali e si allineano in modo sproporzionato con i regimi di potere esi-
stenti. […]

***

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


ChatGPT. SUI PERICOLI DEI PAPPAGALLI STOCASTICI

Bias di codifica
È ormai noto che i grandi LM mostrano vari tipi di pregiudizi, comprese
associazioni stereotipate o sentimenti negativi nei confronti di gruppi
specifici. […] Molti studi concludono che questi problemi riflettono le
caratteristiche dei dati di addestramento. […]

Cura, documentazione e responsabilità


In sintesi, LM addestrati su grandi dataset, non curati, statici e prove-
nienti dal web, codificano visioni egemoniche che sono dannose per le
popolazioni emarginate. Sottolineiamo quindi la necessità di investire
risorse significative nella cura e nella documentazione dei dati di adde-
stramento degli LM. […]
Quando ci affidiamo a set di dati sempre più grandi rischiamo di in-
correre nel debito di documentazione, ossia di metterci nella situazione
in cui i set di dati sono sia non documentati che troppo grandi per esse-
re documentati a posteriori. Mentre la documentazione consente una
potenziale responsabilità, i dati di addestramento non documentati per-
petuano il danno senza ricorso. Senza documentazione non è possibile
cercare di comprendere le caratteristiche dei dati di addestramento, al
fine di mitigare alcuni dei problemi evidenziati o addirittura altri, scono-
sciuti. La soluzione, proponiamo, è quella di preventivare la documenta-
zione come parte dei costi pianificati per la creazione del set di dati, e
raccogliere solo la quantità di dati che può essere accuratamente docu-
mentata all’interno di tale budget.

[…]

6. PAPPAGALLI STOCASTICI
Qui esploriamo i modi in cui i fattori esposti nei capitoli 4 e 5 – la ten -
denza dei dati di addestramento ingeriti da Internet a codificare visioni
del mondo egemoniche, la tendenza di LM ad amplificare pregiudizi e
altri problemi nei dati di addestramento, e la tendenza dei ricercatori e
di altre persone a confondere i miglioramenti delle prestazioni degli LM
con l’effettiva comprensione del linguaggio naturale – presentano rischi
di danni nel mondo reale. Dopo aver esplorato alcuni motivi per cui gli
esseri umani confondono l’output LM con un testo significativo, passia-
mo ai rischi e ai danni derivanti dall’implementazione di un tale model-
lo su larga scala. Scopriamo che il mix di pregiudizi umani e linguaggio
apparentemente coerente aumenta il potenziale di bias di automazio-
ne, l’uso improprio deliberato e l’amplificazione di una visione del mon-
do egemonica. Ci concentriamo principalmente sui casi in cui LM vengo-
no utilizzati per generare testo, ma parleremo anche dei rischi che si
presentano quando LM o word embeddings da esse derivati sono com-

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


L'INTERVENTO

ponenti di sistemi per la classificazione, per l’espansione di query o di


altri compiti, o quando gli utenti possono interrogare LM per ottenere
informazioni memorizzate dai loro dati di addestramento.

Coerenza nell’occhio di chi guarda


Laddove i tradizionali LM a n-grammi possono solo modellare dipen-
denze relativamente locali, prevedendo ogni parola data la precedente
sequenza di N parole (di solito 5 o meno), i Transformer catturano fine-
stre molto più grandi, e possono produrre un testo apparentemente
non solo fluente, ma anche coerente tra i diversi paragrafi. Per esem-
pio, McGuffie e Newhouse hanno interrogato GPT-3 con il testo [sottoli-
neato] nella Figura 2, e GPT-3 ha prodotto il resto del testo, incluso il
formato domanda/risposta. Questo esempio illustra la capacità di GPT-
3 di produrre testo coerente e in tema; l’argomento è collegato allo stu-
dio di McGuffie e Newhouse su GPT-3 nel contesto dell’estremismo […].
Noi diciamo apparentemente coerente, perché la coerenza è negli
occhi di chi guarda. La comprensione umana della coerenza deriva infat-
ti dalla nostra capacità di riconoscere le credenze e le intenzioni degli
interlocutori, all’interno del contesto. Ossia, l’uso del linguaggio umano
ha luogo tra individui che condividono un terreno comune, e sono reci-
procamente consapevoli della condivisione (e della sua portata); tra in-
dividui che hanno intenti comunicativi, che usano il linguaggio per tra-
smetterli e che mentre comunicano modellano gli stati mentali recipro-
ci. In quanto tale, la comunicazione umana si basa sull’interpretazione
del significato implicito trasmesso tra individui. Il fatto che la comunica-
zione uomo-uomo sia un’attività costruita congiuntamente, è più chia-
ramente vero nella comunicazione parlata o co-situata, ma usiamo le
stesse strutture per produrre un linguaggio destinato a un pubblico non
co-presente con noi (lettori, ascoltatori, osservatori a distanza nel tem-
po o nello spazio) e nell’interpretazione di tale linguaggio quando lo in-
contriamo. Ne consegue che anche quando non conosciamo le persone
che hanno generato la lingua che stiamo interpretando, costruiamo un
modello parziale di chi sono e dei punti in comune che pensiamo condi-
vidano con noi, e lo usiamo per interpretare le loro parole.
Il testo generato da un LM non è fondato sull’intento comunicativo,
su alcun modello del mondo o su alcun modello dello stato mentale del
lettore. Non può esserlo, perché i dati di addestramento non hanno mai
incluso la condivisione di pensieri con un ascoltatore, né la macchina ha
la capacità di farlo. Ciò può sembrare controintuitivo date le qualità
sempre più fluide del testo generato automaticamente, ma dobbiamo
tenere conto del fatto che la nostra percezione del testo in linguaggio
naturale, indipendentemente da come è stato generato, è mediata dalla
nostra competenza linguistica, e dalla nostra predisposizione a interpre-

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ChatGPT. SUI PERICOLI DEI PAPPAGALLI STOCASTICI

Figura 2
___________________________________________________________________________________________

tare gli atti comunicativi come veicolanti un significato e un intento coe-


renti, indipendentemente dal fatto che tali atti lo abbiano. Il problema è
che se un lato della comunicazione non ha significato, allora la com-
prensione del significato implicito è un’illusione derivante dalla nostra
singolare umana comprensione del linguaggio. Contrariamente a quan-
to può sembrare quando osserviamo il suo output, un LM è un sistema
per riassemblare insieme in modo casuale sequenze di forme linguisti-
che che ha osservato nei suoi vasti dati di addestramento, in base a in-
formazioni probabilistiche su come si combinano, ma senza alcun riferi-
mento al significato: un pappagallo stocastico.

Rischi e danni
La fluidità e la coerenza del surrogato LM solleva diversi rischi, proprio
perché gli esseri umani sono preparati a interpretare le stringhe appar-

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L'INTERVENTO

tenenti alle lingue che parlano come significative, e corrispondenti al-


l’intento comunicativo di qualche individuo o gruppo di individui, che
hanno la responsabilità di ciò che viene detto. Passiamo ora agli esem-
pi, esponendo successivamente i potenziali danni.
I primi rischi che consideriamo sono quelli che derivano dal fatto
che LM assorbano la visione egemonica del mondo dai loro dati di ad-
destramento. Quando gli esseri umani producono il linguaggio, le no-
stre espressioni riflettono le nostre visioni del mondo, compresi i nostri
pregiudizi. Poiché le persone in posizioni di privilegio rispetto al razzi-
smo, alla misoginia, all’abilismo ecc. tendono a essere sovra-rappresen-
tate nei dati di addestramento per LM (come discusso nel capitolo 4),
questi dati includono di conseguenza pregiudizi codificati, molti già rico-
nosciuti come dannosi. […] Mentre alcune delle parole più apertamente
dispregiative potrebbero essere filtrate, non tutte le forme di abuso on-
line sono facilmente rilevabili utilizzando le parole tabù […]. Un LM ad-
destrato su tali dati raccoglierà questo tipo di associazioni problemati-
che. Se esso produce un testo che viene generato affinché le persone lo
interpretino (contrassegnato come prodotto da una IA o altro), quali ri-
schi ne derivano? In primo luogo, prevediamo che LM che producono
testo riproducano e persino amplifichino i bias nei loro input. Quindi il
rischio è che le persone diffondano il testo generato da LM, il che signi-
fica più testo disponibile nel mondo che rafforza e propaga stereotipi e
associazioni problematiche, sia agli umani che ai futuri LM formati su
set di addestramento che hanno ingerito l’output della precedente ge-
nerazione di LM. […]
Una terza categoria di rischio coinvolge i cattivi attori che sfruttano
la capacità dei grandi LM di produrre su richiesta grandi quantità di testi
apparentemente coerenti su argomenti specifici, senza avere alcun inte-
resse nella verità del testo generato. Possono esserci casi prosaici, come
servizi impostati per scrivere ‘automaticamente’ tesine o interagire sui
social media, nonché casi d’uso legati alla promozione dell’estremismo.
[…]
Un altro rischio coinvolge la traduzione automatica (MT), e il modo
in cui una maggiore fluidità dell’output cambia l’adeguatezza percepita
dell’output stesso. È diverso dai casi precedenti, in quanto vi è un inizia-
le intento comunicativo umano, da parte dell’autore del testo nella lin-
gua di partenza; tuttavia, i sistemi MT possono (e spesso lo fanno) pro-
durre un output impreciso ma fluente e (di nuovo, apparentemente)
coerente di per sé, per un utente che non vede il testo originale o non è
in grado di comprenderlo da solo; e quando egli scambia il significato
attribuito all’output MT come l’effettivo intento comunicativo dell’auto-
re del testo originale, può derivarne un danno reale. […]
Notiamo che i rischi associati a un testo artificiale, ma apparente-

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


ChatGPT. SUI PERICOLI DEI PAPPAGALLI STOCASTICI

mente coerente, sono profondamente connessi al fatto che tale testo


può entrare nelle conversazioni senza che alcuna persona o entità ne
sia responsabile. Una responsabilità che implica la veridicità, aspetto
importante per situare il significato. Come scrive Maggie Nelson: “Le
parole cambiano a seconda di chi le pronuncia; non esiste cura”.

[…]

8. CONCLUSIONE
Gli ultimi anni, da quando la capacità di elaborazione ha raggiunto i
modelli neurali, sono stati tempi esaltanti nel mondo della PNL. Gli
approcci neurali in generale, e in particolare i grandi Transformer LM,
hanno rapidamente superato le classifiche su un’ampia varietà di
benchmark, e ancora una volta l’adagio “there’s no data like more da-
ta”, appare vero. Può sembrare che il progresso nel settore, infatti, di-
penda dalla creazione di modelli linguistici sempre più grandi (e dalla
ricerca su come utilizzarli a vari fini).
In questo documento, abbiamo invitato i lettori a fare un passo in-
dietro e a chiedersi: sono inevitabili o necessari LM sempre più grandi?
Quali costi sono associati a questa direzione di ricerca, e cosa dovrem-
mo considerare prima di intraprenderla? Il campo della PNL o il pubbli-
co che serve hanno effettivamente bisogno di LM più grandi? Se sì,
come possiamo perseguire questa direzione della ricerca mitigando i
rischi associati? Se no, di cosa abbiamo invece bisogno?
Abbiamo identificato un’ampia varietà di costi e rischi associati alla
corsa per LM sempre più grandi, tra cui: costi ambientali (generalmente
sostenuti da coloro che non beneficiano della tecnologia risultante); co-
sti finanziari, che a loro volta erigono barriere all’ingresso, limitando chi
può contribuire a quest’area di ricerca, e le lingue che possono benefi-
ciare delle tecniche più avanzate; costi di opportunità, poiché i ricerca-
tori dedicano sforzi a direzioni che richiedono meno risorse; e il rischio
di danni sostanziali, inclusi stereotipi, denigrazione, aumento dell’ideo-
logia estremista e arresto illegale, se gli esseri umani incontrano un out-
put LM apparentemente coerente e lo prendono per le parole di qual-
che persona o organizzazione che ha la responsabilità di ciò che viene
detto.
Pertanto, invitiamo i ricercatori della PNL a soppesare attentamente
questi rischi mentre perseguono questa direzione di ricerca, a conside-
rare se i benefici superano i rischi, e a indagare gli scenari di doppio uso
utilizzando le molte tecniche qui proposte […].

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


DISCANTO

Nell’anno che segue la strage di Piazza Fontana – col consolidarsi del-


le istanze del cosiddetto “lungo Sessantotto” – la destrutturazione del-
la canzone commerciale avviene anche attraverso la rilettura dei tic
classisti dell’italiano-medio. Fuori dai denti e dentro i testi dei proto-
cantautori, si revisiona cioè il modello di borghesia piccola piccola:
ne Il signor G (Carosello 1970) di Giorgio Gaber l'orchestra conduce
come sempre, ma l’attenzione è adesso concentrata sul messaggio.
In un attacco da tragicommedia bec-
kettiana ci sono un ricco e un povero
(meglio, due bambini: il figlio di un ric-

ESSERE G co e il figlio di un povero) che conver-


sano (?) fra loro:

Gli anni affollati Io mi chiamo G


No non hai capito sono io che mi
del teatro-canzone chiamo G

di Giorgio Gaber No sei tu che non hai capito mi chia-


mo G anch’io
Ah. Il mio papà è molto importan-
Mario Bonanno te
Il mio papà no
Il mio papà è forte sano e intelli-
gente
Il mio papà è debole malaticcio e un
po’ scemo
La mia mamma è molto bella, assomiglia a Brigitte Bardot
La mia mamma è brutta bruttissima, la mia mamma assomiglia…
la mia mamma non assomiglia
Il mio papà ha tre lauree e parla perfettamente cinque lingue
Il mio papà ha fatto la terza elementare e parla in dialetto… ma
poco perché tartaglia
Io sono figlio unico e vivo in una grande casa con diciotto locali
spaziosi
Io vivo in una casa piccola, praticamente un locale… però c’ho di-
ciotto fratelli

Siamo all’inizio di un decennio nodale – gli anni definiti dallo stesso


Gaber come “affollati” –, e il romanticoide goliarda dei primi giri (45
e 33 giri) e della tv di Stato si politicizza, proponendo una forma di
spettacolo rivoluzionaria, cioè senza antesignani né riferimenti coevi,
caratterizzata dall’alternarsi di ballate e monologhi in prosa. A parti-
re da Il signor G, con la neo-sodalità di Sandro Luporini per i testi, G.
diverrà un compagno di viaggio ideale nell’Italia perenne delle crisi,
della contestazione, quindi dello sprofondo interiore. Una sorta di al-
ter-ego gaberiano con cui misurarsi e fare i conti, condividendone di

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Paginauno n. 81 – febbraio/marzo 2023 - anno XVII


Essere G

volta in volta slanci e rassegnazioni, inciampi, bilan- ventata, vivaddio, la moda del mo-
ci, idee. Il signor G è insomma un album prodromo e mento.
già intelligente, in decisa contro-tendenza rispetto al- È in questo clima di rivoluzione
la linea melodica edulcorata antecedente, e in paral- allargata che esce Dialogo tra un im-
lelo a quella cantautorale ancora in parte presente. pegnato e un non so (Carosello, 1972),
Il tempo di ascrivere Gaber nel novero nascente ulteriore affresco italiano a luci e
dei cantautori e già lui bissa con I borghesi (Carosel- ombre targato Gaber-Luporini. Ironia
lo, 1971), in cui il punto sulla situazione intrapsichica (Lo shampoo) e idiosincrasia (Il si-
e sociale risulta ulteriormente espanso, e la polemi- gnor G e l’amore). Politica e società
ca comincia ad averne per tutti: chiesa (La chiesa si in declinazione cronachistica (Nixon,
rinnova), convenzioni (I borghesi), individuo (L'amico), Gli operai), e più lata (La libertà,
coppia (Ora che non sono più innamorato). In un af- Un’idea). Gaber e Luporini redigono
fresco disincantato di para-società che sogna la rivo- le pagine ulteriori di un quaderno di
luzione ma tende al reazionario. E se nella title-track, lagnanze lucidissimo. Monologhi sfer-
dietro il paravento della filastrocca finto-sciocchina, zanti alternati a canzoni feroci. Il Si-
l’associazione borghesi-porci fa leccare barba e baffi gnor G è cresciuto in maniera espo-
ai contestatori in erba (“i borghesi son tutti dei porci/ nenziale alla sua presa di coscienza.
più sono grassi più sono lerci”), il valzerino melodram- A partire da questo disco il mondo
matico de L’amico accontenta chi è in cerca di mag- comincia a fargli male davvero. E G.
giore introspezione. Surreale la trovata-pretesto de lo dice. Lo dichiara. Lo urla. Lo de-
L’uomo sfera, che girovaga (rotola?) per le strade ita- nuncia. Senza falsi pudori. Né mezzi
liane-tipo, e ciò che vi rintraccia è tutt’altro che alle- termini. Il disco è un attacco verbale
gro. In altre parole: I borghesi attinge dall’humus di al cuore della società. Al radicalismo
malesseri quotidiani da cui parrebbe non esserci or- di certa politica ottusa, miope, narci-
mai scampo. Si intravede già, in Gaber, come un desi- sista, presa di sé. Ma non la scampa
derio di distanza, un malcelato bisogno di evasione, nemmeno il cittadino comune. Politi-
dai rapporti e dalle cose (Evasione). Siamo al cospet- cizzato o no che sia. I dialoghi reite-
to di un primo disagio ontologico, raccontato a caval- rati tra l’extraparlamentare-tipo e
lo fra cantato e recitato, in chiave spesso ironica. l’impiegato (l’impegnato e il non so)
Contraltare a tutto ciò, Un gesto naturale dove il pe- risultano in tal senso parabolici (la
so della lotta per la vita traspare da azioni semplici, vera rivoluzione si farebbe “man-
autentiche (parlare, respirare, sorridere). È il passag- giandosi un’idea”). Come anche gli e-
gio più poetico del disco, e anche quello che chiude sempi di concetti e atteggiamenti rea-
la scaletta. Proprio ‘autenticità’ diventa, tra le righe zionari disseminati nel disco. Il mari-
di Gaber-Luporini, la parola totemica. La sola che to cornuto e consapevole, l’antirazzi-
possa (ri)dare spessore, conferire senso e significato sta smentito dai fatti, il militante per
alla vita. E all’amore (Ora che non son più innamora- moda più che per convinzione (“Ho
to). voluto andare ad una manifestazio-
Il 1972 è l’anno del Pinocchio televisivo di Luigi ne, i compagni, la lotta di classe, tan-
Comencini, del Padrino di Coppola e anche dello te cose belle che ho nella testa ma
scandaloso Ultimo tango a Parigi di Bernardo Berto- non ancora nella pelle”). Qualche in-
lucci. In un’Italia sempre più a mano armata – quasi termezzo comico (come nel caso del
come nei poliziotteschi italioti con Luc Merenda e già citato Shampoo) non stempera il
Maurizio Merli – anche i cantanti di Sanremo insce- clima angusto, di mal de vivre esi-
nano una manifestazione sindacale. Protestare è di- stenziale prima ancora che sociale,

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DISCANTO

che grava sul disco. Si ride e si mastica spesso amaro. politica, e finanche all’idea di coppia
Nel 1973 esce Far finta di essere sani (Carosello, così come appare strutturata ai tem-
1973), il disco gaberiano più maturo prodotto sin pi del femminismo dilagante e del
qui. Definitivo trapasso dalla fase ironica del Cerutti maschio in crisi. Tra teoria e prassi –
Gino al Teatro-Canzone. La nazione, dal canto suo, è idea e sostanza – la crasi resta insa-
morta di crisi nera e mancanza di slanci. Strangolata nabile. Ne Il corpo stupido la libido è
dal caro-petrolio e dalla messa al bando dei valori sganciata dalle affinità elettive (“Era
consolidati. Gaber accorre per primo sul luogo del perfetta ma non ho avuto voglia di
delitto: l’omicidio dei sogni-ideali che avevano istra- toccarla [...] Com'è corretta l'ideolo-
dato la generazione di Dylan e Joan Baez. Nemmeno gia/ com'è ignorante la simpatia/ Io
il Signor G gode di buona salute psicologica. E anco- purtroppo non riesco a istruire il mio
ra una volta non esita ad ammetterlo. Senza infingi- tatto/ non riesco a politicizzare l'ol-
menti, senza risparmiarsi/risparmiarci nulla: piange, fatto/ ci ho il corpo stupido”). Gaber
rantola, balbetta, singhiozza, soffre, in una sorta di e Luporini liberalizzano il trionfo dei
diario collettivo/personale in cui la condizione bor- sensi: la sincerità dell’attrazione fisi-
ghese è vagliata ai raggi X dell’intelligenza critica. ca contro l’artefazione del mentale.
Tutto è detto, stigmatizzato, descritto: l’afasia di con- Ancora: ne L’odore il protagonista è
templare il fumo di una sigaretta, masturbarsi, sor- assediato da un lezzo che non va via.
prendersi impotente, nel fisico e nella mente. Vec- Non basta lavarsi di continuo (inevi-
chio e/o nuovo modo di vivere? Cos’è davvero la de- tabile richiamarsi allo Shampoo e
mocrazia? Esistono Bene e Male?, e i buoni?, e i cat- alla ‘candida’ apologia della schiuma,
tivi? Cambiano i tempi dei monologhi, il formato, la sciacquo e risciacquo): la puzza persi-
struttura delle canzoni. L’unicità di Gaber (rispetto al ste. A ribadire la dittatura della ma-
resto dei cantautori) risiede nella capacità di poter teria greve sulla presunta superiorità
vestire e svestire registri diversi. Sorprendere. In Far delle sovrastrutture intellettualisti-
finta di essere sani lo si scopre al contempo cabaret- che, sulle formule artificiali. In Anche
tista, cantante, attore drammatico, intellettuale. Cau- per oggi non si vola i temi in discus-
stico. E libero, come pochi riescono a essere. Con l’i- sione (filosofica, politica) ci sono e
ronia che diventa dominante, a volte aggressiva. Il sono tanti. Il doppio LP si dipana tra
filo rosso – che già trapelava negli spettacoli prece- metafore (La realtà è un uccello) e
denti – è quello dell’interezza: corpo e mente – ma- agognate evasioni familiari (C’è solo
terialismo e slancio ideale – piuttosto che raccordarsi la strada). Con i partiti che escono
risultano divisi da un baratro inconciliabile. Un prete- malconci dalle riflessioni de Le mani
sto per mettere alla berlina, una volta di più, vizi e e I gag-man. A salvarci, forse, gli slan-
virtù dell’italiano-medio. Alle prese con crisi di cop- ci utopici concentrati su un futuro
pia (Il narciso), dilemmi pubblici/privati (La comune, non meglio identificato. Insieme con
Chiedo scusa se parlo di Maria), alienazione esisten- il bisogno di afferrare la realtà nel
ziale (Far finta di essere sani, Quello che perde i pez- suo fieri più appassionato e vitale.
zi). Soprattutto quella. Nel 1976, in Italia, esce il primo
Il successivo Anche per oggi non si vola (Carosel- numero de La Repubblica, scoppia lo
lo, 1974) ripropone una formula teatral-musicale or- scandalo Lockeed, l’eversione mira
mai consolidata: monologhi e canzoni, secondo una sempre più in alto e, in coda all’anno,
scaletta in progress. Si fa strada il sospetto che qual- la nazionale azzurra di tennis conqui-
siasi cambiamento di rotta sia destinato allo scacco. sta la Davis. Libertà obbligatoria (Ca-
Forti, e ad ampio raggio, le critiche: alla cultura, alla rosello, 1976), sin dall’ossimoro del

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Essere G

titolo, non si lascia intenerire: un titolo-specchio fe- e ideologicamente smagrita nel suo
dele dei contenuti. L’ennesimo doppio album di Ga- insieme: giovani, vecchi, donne, re-
ber che non si tira indietro e non le manda a dire e duci e maneggioni, soprattutto i ram-
non risparmia nessuno. Il tema centrale del concept polli di un movimento giovanile in
è un’analisi lucidissima della società italiana al suo li- via di disgregazione. Inutile auto-in-
vello più basso. Analisi che si estende a tutto l’Occi- gannarsi, giocare agli impegnati. Per
dente malato. Non è più tempo di attacchi al solo si- le strade e nelle piazze non si parla
stema borghese. La rivoluzione ha fallito. Poco o quasi più di vita vera. Alcuni scelgo-
niente è cambiato. È il momento di fare i conti con se no strade prettamente politiche. Al-
stessi. Con alcuni dei modelli – ideali e comporta- tri sparano. Altri ripiegano su posi-
mentali – della contestazione allo sbando. Raccoglie- zioni di tipo misticheggiante. Ciò che
re i cocci. Contarli uno a uno. Il risveglio dal sogno in Libertà obbligatoria appariva co-
dell’utopia è stato brusco. La parola d’ordine adesso me un sospetto di massificazione in
è si salvi chi può. Qualcuno tenta di ripiegare sul pri- Polli di allevamento si rivela realtà. Si
vato (I reduci). Qualcuno su se stesso (La solitudine). trasforma in sfacelo. Da una parte il
Ma a ben guardare non la sfanga nessuno. Né il po- velleitarismo politico, dall’altra lo sca-
tere politico (I partiti), né una sinistra di moda e già dimento inerte degli ideali giovanili.
modaiola (La cacca dei contadini, La coscienza). In Sempre più simili a una moda. Gli
uno scenario tendente al cupo, la libertà viene a con- anni della tensione e della paranoia
notarsi come un’astrazione piuttosto che come un collettiva ne La pistola e La paura.
valore di fatto (L’America, Si può). Ciò che sembrava L'ideologia come “dovere per il dove-
essere un inarrestabile processo rivoluzionario – sul re” (L'ingenuo, Quando è moda è mo-
piano delle coscienze, prima ancora che su quello da). L'ennesimo atto di accusa alla
storico e politico – comincia a disvelare i suoi limiti. partitocrazia (Il palazzo, Salviamo ’sto
Le sue contraddizioni. L’appiattimento dell’individuo Paese). La crisi infinita della coppia,
preconizzato da Adorno e Marcuse, è adesso e qui. Si immortalata tra desiderio e proble-
avverte un senso di impotenza. Un’incapacità di con- maticità (Prima dell’amore). I grani di
trapporre istanze diverse al modello americano e alla un rosario impietoso, pur se nella sua
sua trionfale avanzata. Si percepisce il disagio di una ironia. Un ritratto di borghesia in ne-
sconfitta collettiva non riconosciuta ancora come ta- ro. Orchestrato da Franco Battiato e
le, ma in fondo si sa che è questione di tempo. Giusto Pio che ne rivitalizzano l’as-
C’è il nuovo (Niente) che avanza, l’aria che tira ten- setto musicale.
de all’afasico. E al temporalesco. Nel 1978 gli insulsi anni Ottanta
Nel successivo Polli d'allevamento (Carosello, 1978) sono alle porte, anzi sono già comin-
il giocattolo si è rotto del tutto. L’euforia finita. I tem- ciati con le prime avvisaglie di un
pi volgono al peggio. Anche per Gaber che adesso si make-up sociale declinato in egoti-
attira addosso gli anatemi di una sinistra passivo-ag- smo, disimpegno e vacuità. La matti-
gressiva, guadagnandosi nomea di qualunquista. Pol- na del 9 maggio, a Roma, viene rin-
li di allevamento è un album scomodo-spietato. Cu- venuto il cadavere di Aldo Moro, in-
pissimo. Nichilista. C’è stato il Settantasette e Gaber troducendo di fatto al prevalere di re-
e Luporini lo hanno bocciato senza remissione. In torica e a-criticismo di massa. Da al-
questo doppio 33 giri, i pochi punti fermi sopravvis- lora in poi niente sarà più lo stesso.
suti alla crisi movimentista sono fatti a pezzi. C’è Né la storia né tanto meno il sentire
poco da stare allegri, il titolo stesso è apodittico. Chi civile degli italiani, divisi tra Rocky e
sono i polli di allevamento? La società civile, smarrita Rambo, e approdati in massa sulle

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DISCANTO

sponde di un privato-panacea di tutti i mali. Così è Non lo vogliono i partiti, umiliati e


per la società. Così, giocoforza, per larga parte della offesi per tardiva solidarietà col mar-
canzone d’autore che s’avanza nel lustro delle dolci tire di Stato, Aldo Moro (nominato
italie (Finardi, Bennato, Venditti) e dell’inessenziale nel brano a una manciata di anni dal
tout court. suo millantato martirio). Meno che
Giorgio Gaber continua a ragionare da disallinea- mai lo vogliono stampa e televisioni
to. Il suo nuovo decennio comincia non a caso con la già arruolate dal neo-sistema social-
pubblicazione di due anomalie discografiche a stret- democratico al benpensantismo di
to giro di boa. La prima anomala – invero poco riusci- massa e all’euforia di dovere. Insom-
ta –, rispetto al (suo) recente passato; la seconda in ma: nell’Italia ludens del 1980 Io se
quanto furiosa fin quasi al dies irae. fossi Dio è il disco sbagliato nel tem-
Quando Gaber ritorna in sala di incisione, il 1980 po sbagliato. Livido di rabbia civile e
è cominciato da poco. Lavora a Pressione bassa (Ca- ineducato com’è, rovina la festa con-
rosello, 1980), con l’intento di focalizzare lo smarri- tinua che ha soppiantato la lotta
mento collettivo diffuso nel Paese. Svanito il tempo continua. Un disco atipico nel forma-
dei polli di allevamento e delle libertà obbligatorie, to (mini 33?, maxi 45?) e per durata
l’anamnesi gaberiana collassa ora su se stessa, rin- (14 minuti): una sola traccia incisa
tracciando nei singulti dell’io (fermate e ripartenze) il sul lato A, la copertina nera, listata a
suo campo di azione. Pure se con i limiti dovuti a una lutto. I caratteri di stampa ‒ titolo
messa a fuoco ancora in fase di assestamento, Pres- del brano e nome dell’artista ‒ grez-
sione bassa è per Gaber il disco germinale della cifra zi, da ciclostile politico. Il ciclostile con
stilistica a venire. Un album di sole ballate (privo cioè cui Gaber e Luporini annunciano la
della ‘materia prima’ e più incisiva dei monologhi) di- morte della nazione per surplus idio-
battute tra malesseri individuali (Pressione bassa) e tistico, malaffaristico, rampantistico,
disincanto (Non è più il momento). Otto tracce espli- politicistico, e persino euforistico a
cative di un’impasse esistenziale (da un lato la mafia vuoto. Ai vagiti iniziali del craxismo
e il terrorismo, dall’altro il falso mito del benessere reale, Io se fossi Dio risponde insom-
alla portata di tutti), a cui è difficile sottrarsi. Proprio ma come spigoloso controcanto civi-
per via del senso di impotenza che traspare dalle le, come viaggio al termine della not-
tracce, l’album incide meno dei lavori precedenti. La te italiana che non è finita mai.
verve gaberiana si è come infiacchita, il disfattismo
diventato quasi fine a se stesso. Due soli scatti di raz- … Io se fossi Dio naturalmente io
za: l’apologo sentimentale de Il dilemma, e L’illogica chiuderei la bocca a tanta gente/
allegria (l’euforia non può essere razionale perché Nel regno dei cieli non vorrei mi-
non c’è nulla per cui stare allegri). nistri né gente di partito tra le
Niente insomma lasciava presagire la sontuosa palle/ perché la politica è schifosa
impennata civile di Io se fossi Dio (F1 Team, 1980), il e fa male alla pelle/ E tutti quelli
singolo dalla forza d’urto implosiva uscito nel no- che fanno questo gioco/ che poi è
vembre di quello stesso anno. Un ordigno efficientis- un gioco di forza ributtante e con-
simo, assemblato con soltanto musica e parole. tagioso come la lebbra e il tifo/ E
Negli anni bubble gum della Milano da bere, del tutti quelli che fanno questo gioco
craxismo incipiente e dell’Italia che andava a puttane c’hanno certe facce che a vederle
fuori e dentro metafora, Io se fossi Dio è infatti il di- fanno schifo/ Che sian untuosi de-
sco che nessuno vuole. Non lo vuole la fidata Caro- mocristiani o grigi compagni del
sello (Ricordi) che fa spallucce e se ne lava le mani. PCI/ Son nati proprio brutti/ O

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Essere G

perlomeno tutti finiscono così/ Io se fossi Dio dal-


l’alto del mio trono vedrei che la politica è un me-
stiere come un altro/ E vorrei dire, mi pare Plato-
ne/ che il politico è sempre meno filosofo/ E sem-
pre più coglione […]
Ma io se fossi Dio non mi farei fregare da questo
sgomento/ e nei confronti dei politicanti sarei se-
vero come all’inizio/ perché a Dio i martiri non gli
hanno fatto mai cambiar giudizio/ E se al mio Dio
che ancora si accalora gli fa rabbia chi spara/ gli
fa anche rabbia il fatto che un politico qualunque
se gli ha sparato un brigatista diventa l’unico sta-
tista/ Io se fossi Dio/ quel Dio di cui ho bisogno
come di un miraggio/ c’avrei ancora il coraggio di
continuare a dire che Aldo Moro insieme a tutta
la Democrazia cristiana è il responsabile maggio-
re di vent’anni di cancrena italiana/ Io se fossi
Dio/ un Dio incosciente, enormemente saggio/
c’avrei anche il coraggio di andare dritto in gale-
ra/ Ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora
quella faccia che era.

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CINEFORUM

Iacopo Adami

LA BELLEZZA
E LA MORTE
Blonde, Andrew Dominik

Dopo aver ricevuto una standing ovation di quattordici


minuti a Cannes, il film di Andrew Dominik su Marilyn
Monroe, basato sul romanzo di Joyce Carol Oates, è sta-
to sommerso da un impressionante numero di critiche,
provenienti perlopiù dal mondo liberal statunitense. Se-
condo il Los Angeles Times: “In Blonde il dolore non fini-
sce mai. Gli insulti, gli abbandoni, le percosse, gli stupri,
le dipendenze, le perdite di coscienza o di identità non
sono solo colpi di scena o ostacoli crudeli; sono i princi-
pi organizzativi del film”. Gli fa eco il New York Times:
“Considerati tutti i trattamenti indegni e gli orrori che
Marilyn Monroe ha tollerato durante i suoi trentasei an-
ni di vita, è un sollievo che non abbia dovuto sopportare
le volgarità di Blonde, l’ultimo intrattenimento necrofilo
per sfruttarla”. La modella e attrice Emily Ratajkovski
insiste su Tik Tok: “Amiamo esaltare il dolore femminile.
Guardate Amy Winehouse, guardate Britney Spears,
guardate il modo in cui siamo ossessionati dalla morte
di Diana, il modo in cui siamo ossessionati da ragazze Blonde
uccise e serial killer. Guardate qualsiasi episodio di CSI, regia di Andrew Dominik
è incredibile questa folle esaltazione del dolore e della 2022
morte femminili” (1). Da tale campagna di denigrazione
non risulta immune nemmeno il trimestrale Jacobin Ma-

__________________________________________________________________________
1) Per questa e le due precedenti recensioni citate, vedi l’artico-
lo riassuntivo su https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2022/10/
03/blonde-recensioni

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gazine, sulle cui pagine Eileen Jones giudica il film l’en-
nesimo svilimento di Marilyn Monroe: “È un’esperienza
cupa e mortificante vedere Oates e Dominik umiliare
ancora una volta Marilyn Monroe in Blonde. E i due lo
fanno con un gusto così malato, che viene da farsi alcu-
ne domande su di loro” (2). Per quanto riguarda la criti-
ca nostrana, spicca tra le stroncature quella di Gloria
Amicone su Tempi, secondo cui Blonde non sarebbe altro
che una squallida e banale storia sessista (3).
Per farla breve, ciò che si rimprovera alla Oates e a
Dominik è di aver offerto un ritratto solo parziale e mor-
boso dell’attrice. Ma più che dirci qualcosa sul romanzo
e la sua resa cinematografica – o persino su chi sia stata
realmente Marilyn Monroe – tali critiche riflettono chia-
ramente l’abissale povertà di pensiero a cui si sono ri-
dotti gli esponenti del mondo culturale contemporaneo,
sussunti all’ideologia del politicamente corretto (4). Del
resto, basterebbe leggere la nota introduttiva della Oates
al suo libro per capire che “Blonde è una ‘vita’ radical-
mente distillata in forma di romanzo e ricostruita con l’au-

__________________________________________________________________________
2) Vedi la traduzione dell’articolo a opera di Federico Ferrone
su Internazionale: https://www.internazionale.it/opinione/eilee-
n-jones/2022/10/16/blonde-svilisce-marilyn-monroe-recensione
3) Cfr. https://www.tempi.it/blonde-film-non-e-marylin-monroe/
4) Per approfondire questo tema, legato non solo al cinema, ri-
mandiamo a Giovanna Cracco, Contro il politically correct, Pagi-
nauno n. 73, luglio 2021

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CINEFORUM

silio della sineddoche. In luogo delle perché sia stato scelto proprio il perso-
numerose famiglie presso le quali Nor- naggio di Marilyn per esprimere tale
ma Jeane [vero nome di Marilyn Mon- nucleo tematico. Incapaci di procedere
roe, N.d.A.] venne data in affidamento a un’analisi tecnica del film, questi ‘cri-
da bambina, Blonde ne prende in consi- tici’ non fanno altro che ricondurlo,
derazione soltanto una, frutto di fanta- deformandolo, alla loro morale iperu-
sia; in luogo dei vari amanti, problemi ranica, questa sì, totalmente avulsa dal-
di salute, aborti, tentativi di suicidio, la realtà; poiché la realtà di cui parla
ruoli cinematografici, Blonde ne prende Blonde è anche e soprattutto la realtà
in considerazione soltanto alcuni, sim- attuale, caratterizzata, con buona pace
bolici”. Senonché proprio la dimensio- di quanti vorrebbero ancora convincer-
ne del simbolico sembra sfuggire ormai ci che viviamo nel migliore dei mondi
a una critica per la quale il cinema e possibili, da quella ‘scientifica’ distru-
l’arte in generale dovrebbero ridursi a zione dell’essere umano e della bellez-
odiosi mezzi di propaganda, volti alla za, rispetto alla quale la Marilyn di Oa-
diffusione di messaggi paternalistici e tes e Dominik si pone in qualità di me-
consolatori, con l’effetto di provocare tafora sanguinante.
non più la sensibilizzazione del pub-
blico rispetto a certi argomenti, bensì la Siamo a Los Angeles nel 1933. Norma
sua definitiva infantilizzazione. E ri- Jeane (Lily Fisher) è una bambina di
sulta emblematica, a tal proposito, l’in- sette anni. Per il giorno del suo com-
sistenza piagnucolante con cui si pun- pleanno, la madre Gladys (Julianne
ta il dito contro il troppo dolore raccon- Nicholson) ha organizzato per lei una
tato nel film, ulteriore conferma di co- sorpresa. Appesa alla parete sopra la
me appunto il dolore e la morte costi- testiera del letto – attraversata da una
tuiscano oggi i più grandi tabù in seno crepa dal chiaro valore simbolico – si
alla società dell’apparenza e della pre- staglia la foto di un uomo affascinante,
stazione (5). baffetti scuri e cappello ed espressione
Mai una volta, nelle stroncature di alla Humphrey Bogart, il padre (pre-
Blonde, ci si interroga su quale sia il sunto) di Norma Jeane. Gladys lo ha
nucleo tematico dell’opera a cui la sto- idealizzato, tanto da non permettere
ria dichiaratamente romanzata di Ma- alla piccola nemmeno di toccare la foto
rilyn Monroe fa da contrappunto – e con le sue “dita appiccicose”. Sembre-
rebbe un attore di Hollywood, ma, in
___________________________________________________
realtà, non risulta mai chiaro esatta-
5) Cfr. Byung-chul Han, La società senza do- mente cosa faccia per vivere. Alla fi-
lore, Einaudi glia, Gladys si limita a spiegare che è

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La bellezza e la morte

un nome importante: “Ma è un nome romantici a questo termine, ovvero quel


che non posso pronunciare”. La festa peculiare sentimento di terrore e piace-
prosegue con Gladys evidentemente u- re, che sottende la vista di qualcosa di
briaca che accende le candeline sulla eccelso e spettacolare, capace di colpi-
torta di Norma Jeane. In quel momen- re e innalzare l’animo dello spettatore.
to, squilla il telefono, e la donna pro- C’è sicuramente un’enorme ricerca e-
nuncia una battuta estremamente si- stetica in Blonde – cui partecipa, tra
gnificativa in rapporto alla dicotomia l’altro, la splendida colonna sonora di
tra illusione e realtà, uno dei temi fon- Nick Cave e Warren Ellis – che è pro-
damentali del film: “Mi tremano le babilmente ciò che alcuni scribacchini
mani o è la stanza che sta vibrando? In hanno scambiato per un approccio
California tu non puoi dire cosa sia morboso al personaggio di Marilyn
reale o una tua impressione”. Norma Monroe. E questo la dice lunga su
Jeane stringe tra le mani il pupazzo di quanto oggigiorno risulti tragicamente
un tigrotto dagli occhi azzurri come i impari la lotta tra chi possiede del ta-
propri, di cui ritroverà poi un esem- lento e quanti hanno fatto della pro-
plare identico per strada diversi anni pria mediocrità la lente attraverso cui
dopo, quando si sarà già trasformata giudicare l’operato altrui. A tal propo-
in Marilyn Monroe. Prima che ciò ac- sito, nessuno sembra essersi domanda-
cada, tuttavia, la bambina è destinata a to come mai Dominik, oltre a giocare
vivere diverse esperienze traumatiche, con il colore e il bianco e nero, lo faccia
non ultima quella in cui Gladys, mossa anche con il formato dell’immagine, al-
da un impeto autodistruttivo, la co- ternando scene in 4:3, 21:9, 16:9 ecc.
stringe a salire con lei in auto per diri- Eppure non è esattamente una scelta
gersi verso le ville delle star sulle colli- stilistica che passi inosservata. Ma cer-
ne, dove vivrebbe anche il padre di to più importante dell’analisi tecnica
Norma Jeane, proprio nel momento in per certa ‘critica’ è smontare il lavoro
cui è in corso uno degli enormi incendi di registi e scrittori, senza averne capi-
che hanno sconvolto la California nel- to un’acca. Per quanto ci riguarda, ci
l’autunno del 1934 a causa della siccità. sembra di cogliere in tali variazioni una
L’atmosfera è apocalittica. precisa volontà metanarrativa: in un
E vale la pena sottolineare, a questo film che parla anche del rapporto – spes-
punto, l’immensa bravura di Dominik so ambiguo – tra il cinema e la realtà,
alla regia e di Chayse Irving come di- Dominik ci ricorda costantemente che
rettore della fotografia, capaci di far ci troviamo appunto dentro a un film.
immergere il pubblico in immagini che Inoltre, nell’allargarsi e restringersi del-
hanno del sublime nel senso dato dai l’immagine può essere letta, a volte, la

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CINEFORUM

rappresentazione dello stato psicologi- nota amaramente ironica in rapporto


co della protagonista in relazione al al personaggio di Clive Pearce – l’uo-
particolare tipo di ambiente da lei at- mo della coppia, del quale risulta si-
traversato in un dato momento. Due gnificativa la somiglianza al padre di
esempi per tutti, opposti tra loro: quan- Norma Jeane – situazione in cui è il
do Gladys racconta a Norma Jeane che campo semantico del cinema a guidare
da neonata dormiva in un cassetto, la penna dell’autrice, come avviene in
poiché non aveva soldi nemmeno per buona parte del romanzo: “Voltate le
comprarle una culla, la macchina da spalle alla zuffa, Mr. Pearce si era al-
presa indugia in un’ipoteca soggettiva lontanato rapidamente per fumarsi una
della bambina appunto all’interno del sigaretta in santa pace. La sua espe-
cassetto, dimodoché lo schermo – già rienza di attore essendo limitata a ruoli
ridotto a 4:3 – si restringe ulteriormen- di generico – spesso inquadrato di pro-
te, fino a formare un piccolo rettangolo filo con quel suo enigmatico sorriso
verticale; mentre a New York, città sim- molto british – Mr. Pearce non aveva
bolo delle ambizioni teatrali di Norma idea di come affrontare una scena da
Jeane – e quindi dell’Arte contrapposta protagonista; la sua preparazione clas-
allo Spettacolo hollywoodiano – in una sica alla Royal Academy di Londra non
delle poche occasioni in cui lei non è contemplava l’improvvisazione” (6).
presente in scena, vediamo Arthur Mil- A differenza dell’opera della Oates,
ler (Adrien Brody) muoversi frettolo- tuttavia, in cui vengono descritte anco-
samente per strada e perdere alcuni fo- ra parti dell’infanzia e dell’adolescen-
gli di appunti, incorniciato da un pa- za di Norma Jeane, Dominik, a questo
norama a 16:9. punto, compie un salto in avanti per
Tornando alla trama di Blonde, do- mostrarci la protagonista già adulta,
po che Gladys tenta di affogare Norma magistralmente interpretata dall’attri-
Jeane nella vasca da bagno – motivo ce cubana Ana de Armas. Ci troviamo
per cui sarà rinchiusa in un manicomio negli uffici di uno studio cinematogra-
– in un contesto carico di suggestioni fico. Un abuso sessuale da parte del
simboliche, dove appare chiaro il pa- produttore è ciò che consente a Norma
rallelismo tra l’acqua e il liquido am- di ottenere la parte in un film. Questo
niotico, la bambina si trova dapprima sarebbe il motivo – o uno dei motivi –
a vivere presso una coppia di vicini, i per cui Blonde, secondo Gloria Amico-
quali, tuttavia, si sbarazzano in fretta
di lei, lasciandola in un orfanotrofio. ___________________________________________________
Abilmente descritta dalla Oates, que- 6) Joyce Carol Oates, Blonde, La nave di Te-
sta scena straziante si connota di una seo

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La bellezza e la morte

ne e altri come lei, si ridurrebbe a una di dolore di un’intera società. Emble-


squallida e banale storia sessista? Dav- matica, da questo punto di vista, la
vero siamo giunti al punto di scambia- scissione tra l’essere umano Norma
re la denuncia di uno status quo per l’e- Jeane e la sua immagine Marilyn Mon-
saltazione di quello stesso status quo? roe, rispetto alla quale il titolo Blonde è
Perplessa anche la Oates, la quale, in già rivelatore in quanto il colore dei ca-
difesa del lavoro di Dominik, ha di- pelli dell’attrice non era davvero bion-
chiarato: “Mi sorprende che nell’era do platino, essendo ella stata costretta
post MeToo la forte esposizione della a tingerseli per compiacere i gusti del
predazione sessuale a Hollywood sia pubblico. Scissione sottolineata più e
stata interpretata come sfruttamento. più volte nel corso della storia. Ci limi-
Sicuramente Andrew Dominik ha vo- tiamo a riportare alcuni esempi: quan-
luto raccontare la storia di Norma con do Marilyn comincia un ménage à trois
sincerità. La giovane star Norma Jeane con Edward Robinson Jr. (Evan Wil-
Baker non aveva la possibilità di rac- liams) e Cass Chaplin (Xavier Samuel),
contare di aver subìto uno stupro. Nes- figlio di Charlie Chaplin – del quale
suno avrebbe creduto a una starlet o era stata mostrata in precedenza la lo-
gliene sarebbe importato; e lei sarebbe candina del film Luci della città, appesa
stata licenziata e inserita nella lista a una parete della casa di Gladys –
nera” (7). Cass viene a trovarsi insieme a Mari-
Inoltre, a prescindere da ciò che lyn di fronte a uno specchio e qui pro-
possa essere capitato alla vera Marilyn nuncia un discorso estremamente si-
Monroe – e comunque, leggendo qual- gnificativo in rapporto al tema del
siasi biografia, dovrebbe risultare chia- doppio: “A me piace guardarmi allo
ro come la sua vita sia stata costellata specchio. Mi guardo persino mentre
di abusi e soprusi – i detrattori del film sono sul gabinetto. Nella nostra fami-
non hanno voluto vedere che quanto glia, mio padre, Chaplin, era l’unica
interessa rappresentare alla Oates e cosa magica. Attirava l’attenzione su
Dominik è l’esperienza della reificazio- di sé, finché non rimaneva niente den-
ne, inevitabile in un mondo dominato tro di me, solo torpore… Come sonno.
dalla merce e dal profitto. Dimodoché, Solo nello specchio potevo vedere me
di nuovo, appare chiaro il valore sim- stesso. Qualunque cosa facessi allo spec-
bolico del personaggio in quanto corpo chio, potevo sentire ondate e ondate di
applausi. Guarda Norma Jeane, eccola
___________________________________________________ lì, la tua magica amica”.
7)https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2022 Si pone qui un’ambivalenza rispet-
/10/03/blonde-recensioni to alla relazione tra Norma Jeane e Ma-

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CINEFORUM

rilyn Monroe: se è vero, infatti, che te occasioni, Dominik si fa prendere un


l’essere umano risulterà presto essere po’ la mano, indugiando nell’ostenta-
vittima del suo personaggio, è altret- zione scenica di elementi tematici già
tanto vero che inizialmente tale perso- chiari allo spettatore, anche se non alla
naggio appare a Norma Jeane come critica evidentemente, considerata la fa-
l’unico mezzo per riprendere controllo cilità con cui ha sorvolato su aspetti
sulla propria vita, già sconvolta da inerenti, tra l’altro, alla psicologia della
un’infinità di traumi. Tra questi ultimi, protagonista, dimostrando così la sua
è naturalmente l’abbandono del padre totale assenza di comprensione uma-
a costituire il nodo più profondo. Di- na, prima ancora che artistica.
modoché è possibile leggere in tutto il Nel momento in cui Marilyn si tro-
percorso di Norma Jeane per diventare va sul set del film La tua bocca brucia
Marilyn Monroe il tentativo di ritrova- (1952) di Roy Ward Baker, per esem-
re l’uomo affascinante ritratto nella pio, lo sfregio verticale che reca sulla
foto mostratale da Gladys in occasione guancia è speculare a quello mostrato
del suo settimo compleanno – metafo- sul volto di Gladys in una parte suc-
ra, tra l’altro, delle promesse inevita- cessiva, quando, nel contesto di una
bilmente disattese di cui il sistema hol- visita in manicomio, è la figlia ora a
lywoodiano si fa spesso portavoce. Non fare il bagno alla madre; sfregio che
per niente, Cass le parla del proprio pa- evidenzia, sul piano simbolico, come le
dre e, in una scena successiva, ribadi- due donne siano accomunate dalla
sce: “Pensano che sia una benedizione, stessa ferita inconscia, tramandatasi
essere il figlio di Charlie Chaplin. Co- dall’una all’altra. Non solo: la scena
me nelle favole, io sono il figlio del re. del film che Marilyn sta recitando pre-
Ma siamo maledetti, io ed Eddy. Figli vede che lei si tenga premuta sul collo
di uomini che non ci hanno mai volu- la lametta di un rasoio con la chiara in-
to”. tenzione di uccidersi, e il grido del re-
Da notare, inoltre, l’incredibile so- gista – “Taglia!” – diventa occasione
miglianza tra Cass ed Eddy, ulteriore per un’allucinazione a proposito di
rimando al tema del doppio, il quale, Gladys che sprona Norma Jeane ap-
se proprio qualcuno ancora non se ne punto a tagliare, giocata sul doppio si-
fosse accorto, è sottolineato in maniera gnificato del termine inerente alla ri-
fin troppo didascalica nei dialoghi in presa e alla lametta. Ora, tale allucina-
cui, di notte sulla spiaggia, i tre ammi- zione avrebbe potuto anche non esser-
rano la costellazione dei Gemelli. Fer- ci, e il significato della scena relativo
ma restando la bellezza di questo film, all’importanza cruciale che hanno rive-
infatti, bisogna riconoscere che, in cer- stito i traumi dell’infanzia nel percorso

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La bellezza e la morte

esistenziale della protagonista e nel suo pria immagine riflessa. Soluzione este-
tragico epilogo, sarebbe comunque ri- tica che sarà poi ripresa nella parte
sultato esplicito. Eppure nemmeno co- conclusiva del film in cui assistiamo a
sì è stato possibile a Dominik convin- un vero e proprio sdoppiamento tra il
cere la critica che il suo ritratto di Ma- cadavere di Norma Jeane scomposto
rilyn Monroe fosse ben altro che l’au- sul letto e lo ‘spirito’ di Marilyn Mon-
tocompiaciuta e stilizzata raffigurazio- roe, vezzosamente abbracciato al cusci-
ne di una ‘donna debole’. no.
Il simbolo dello specchio, già ac- Di nuovo, in tale sdoppiamento, cer-
cennato in rapporto al personaggio di ta critica ha voluto vedere la rappre-
Cass, tornerà poi in diverse occasioni: sentazione patriarcale di una ‘brava
crepato, quando Norma Jeane vivrà un donna’, la quale non avrebbe desidera-
forte momento di crisi, preludio del to essere altro che moglie e madre, co-
suo suicidio finale, intonso nel mo- stretta dalle circostanze a intraprende-
mento in cui il truccatore ‘resusciterà’ re la carriera immorale dell’attrice. Scri-
Marilyn sul suo volto, e si creerà allora ve, per esempio, Ilenia Rossini su Di-
un significativo scollamento tra l’e- namo Press: “Nella dicotomia tra donne
spressione sofferta della donna e il sor- ‘per bene’ e donne ‘per male’, e nel-
riso seducente rimandatole dalla pro- l’immaginario stesso di Dominik, Ma-

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CINEFORUM

rilyn Monroe rimane evidentemente fosse in grado di leggere, Isac le dareb-


una puttana di cui si può dire qualsiasi be la sua poesia, e lei farebbe finta di
cosa” (8). Davvero non sappiamo che leggerla”.
film abbiano guardato costoro. Le ambizioni teatrali di Norma Jea-
In quello analizzata da noi, Marilyn ne, del resto, erano state già anticipate
è un personaggio estremamente com- nella scena che descrive il suo primo
plesso, dotato, tra l’altro, di grande appuntamento con il futuro marito Joe
cultura e intelligenza, aspetto che e- DiMaggio (Bobby Cannavale): “Voglio
merge già in una delle scene iniziali, soltanto ricominciare da zero. Voglio
dove cita Dostoevskij in rapporto al vivere in un altro mondo, lontano da
provino da lei sostenuto per il ruolo di Hollywood. Voglio vivere in… Oh, Če-
Nell nel film La tua bocca brucia, la cui chov! Voglio trasferirmi a New York e
trama fa pendant rispetto all’esperienza studiare recitazione. Recitazione vera.
vissuta da Marilyn con la madre: “Una Nei film ti scompongono in mille pez-
donna psicopatica che quasi uccide una zi. Taglia, taglia, taglia… È come fare
ragazzina. Come un romanzo di Do- un puzzle. Ma non sei tu quella che
stoevskij, dove provi pietà per il crimi- mette insieme i pezzi. Ma vivere in un
nale. Non vuoi che lei venga punita”. ruolo, interpretarlo fino alla chiusura
E ancora, di fronte a uno stupefatto del sipario, tutte le sere…” Ed è solo di
Arthur Miller, anch’egli inizialmente fronte all’espressione contrariata di Joe
pervaso da un forte pregiudizio nei DiMaggio che Marilyn aggiunge: “Ma
confronti di Marilyn Monroe e per que- soprattutto io voglio sistemarmi, come
sto scettico ad affidarle la parte della ogni ragazza, e avere una famiglia”. Di
‘sua’ Magda per uno spettacolo teatra- nuovo, la dicotomia tra santa e putta-
le di cui è autore, Norma Jeane fa un na, che tanto ha fatto indignare Ilenia
acuto parallelismo tra il personaggio Rossini, ascrivendola alla forma mentis
milleriano e la Nataša di Čechov ne Le di Dominik, appare, in realtà, nel film
tre sorelle, per poi aggiungere un consi- come denuncia di una realtà sociale in
glio che fa definitivamente aprire gli cui la donna viene stritolata.
occhi al drammaturgo riguardo all’im- Da questo punto di vista, gli abusi
menso potenziale dell’attrice: “Stavo di cui l’attrice è vittima sono speculari
pensando a una cosa… Se Magda non a quelli che Marilyn subisce in casa in
quanto moglie di Joe DiMaggio. E vale
la pena notare la raffinatezza con cui
___________________________________________________
Dominik anticipa tali abusi nella scena
8) https://www.dinamopress.it/news/la-
blonde-di-dominik-un-bellissimo-pezzo-di- in cui l’ex giocatore di baseball attende
carne la fidanzata nella sua camera d’albergo

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La bellezza e la morte

e qui, dichiarandole la propria volontà sua fase più moderna e ‘sofisticata’, il


di sposarla, la tiene per il collo; gesto corpo diviene il terreno privilegiato su
che vedremo ripetergli in tutt’altro con- cui si attua l’incontro-scontro tra la sfe-
testo, quando l’uomo, furente di gelo- ra del potere e quella della vita. Scrive
sia, picchierà Norma Jeane, dopo aver la Oates in rapporto al personaggio,
assistito alle riprese di Quando la mo- assente nel film di Dominik, di Otto
glie è in vacanza (1955) di Billy Wilder, Öse, fotografo sedicente marxista, il
con particolare riferimento alla celebre quale, tuttavia, sembra sguazzare con
scena della gonna alzata dal vento del- gusto nel mondo delle merci da lui
la sotterranea. Ma niente, per certa cri- stesso criticato: “Nessuno può nascon-
tica solo il fatto di aver mostrato, ac- dersi dall’occhio della macchina foto-
canto alle ambizioni artistiche e profes- grafica di Otto Öse. Come dall’occhio
sionali di Norma Jeane, cresciuta senza della Morte. Erano innumerevoli le
padre e con una madre mentalmente donne che Otto Öse aveva spogliato
instabile, il suo desiderio ad avere una dei loro abiti e delle loro pretese e del-
famiglia finalmente solida e felice, tale la loro ‘dignità’ malgrado quei Mai!
fatto, dicevamo, dev’essere per forza inizialmente gridati con tanta convin-
sintomatico dell’ideologia conservatri- zione. Così come l’aveva gridato quel-
ce e patriarcale del regista. la ragazza [Norma Jeane, N.d.A.], che
E veniamo così all’accusa più grot- si credeva superiore al proprio desti-
tesca mossa a Dominik, quella di aver no. Mai, non lo farò mai! Come se si cre-
inserito in Blonde la più triviale propa- desse vergine. Nell’anima. Come se si
ganda antiabortista. Ora, negare alla credesse inviolabile. In una società ca-
donna la possibilità dell’aborto è certa- pitalistica e consumistica in cui nessun
mente una violenza imperdonabile; corpo, e nessuna anima, è inviolabile”
ma anche costringerla ad abortire con- (9). Rispetto a ciò, è possibile leggere
tro la sua volontà ci pare una misura in chiave addirittura allegorica il mo-
altrettanto efferata. Ed è appunto ciò mento in cui Norma Jeane, rimasta in-
che accade a Marilyn per due volte nel cinta di John Fitzgerald Kennedy (Ca-
corso del film. Di nuovo, a emergere spar Philipson), viene letteralmente ra-
qui è il tema della reificazione, il fatto pita dagli uomini del presidente in una
che Norma Jeane non abbia mai dav- scena dall’atmosfera quasi sci-fi, dove
vero il controllo sul proprio corpo. E lei appare alla stregua di un alieno
vengono in mente le analisi di Fou-
cault a proposito di questo tema, letto
attraverso il concetto della biopolitica, ___________________________________________________
secondo cui, giunto il capitalismo alla 9) Joyce Carol Oates, op. cit.

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CINEFORUM

spaurito, su cui condurre i più feroci nio con Arthur Miller – per quanto già
esperimenti. adombrato dalla scena in cui lei scopre
C’è poi un ulteriore livello di anali- che il drammaturgo ha utilizzato fram-
si destinato a restare celato a una criti- menti della loro vita privata per il suo
ca ormai incapace di ragionare sul pia- lavoro, nonostante avesse promesso di
no del simbolico. La frase che si sente non farlo: ogni scrittore ha conficcata
pronunciare dalla voce fuori campo nel cuore una scheggia di ghiaccio, so-
nella scena in cui Gladys tenta di affo- steneva Graham Greene. Ma sarà pro-
gare nella vasca da bagno la piccola prio un aborto, dovuto in questo caso a
Norma Jeane – “Perché la figlia era il un tragico incidente, a far riemergere
suo Io segreto, indifeso” – è, infatti, ri- tutti i nodi irrisolti del personaggio, il
velatrice anche del rapporto semantico quale cadrà così definitivamente in una
che intercorre tra Marilyn e il proprio spirale autodistruttiva, contraddistinta
figlio mai avuto. E, se è vero che il dia- dall’abuso di alcol e farmaci.
logo tra la protagonista e il feto che L’ultima parte del film è un vero e
porta in grembo risulta decisamente proprio tunnel degli orrori in cui spic-
kitsch da un punto di vista estetico – ca la scena in cui Marilyn, naufragato
uno di quei casi in cui Dominik si la- il matrimonio con Arthur Miller, viene
scia prendere la mano – resta il fatto ‘consegnata’ a Kennedy alla stregua di
che nessuno sembra aver colto nei con- un pezzo di carne, per poi essere rispe-
tinui aborti di Norma Jeane il significa- dita subito indietro, una volta soddi-
to metaforico inerente alla distruzione sfatte le voglie sessuali del presidente.
della propria identità. Non per niente, A darle il colpo di grazia, tuttavia, sarà
nella scena onirica, ma sarebbe meglio la scoperta che le lettere che aveva ri-
dire da incubo, in cui Marilyn scappa cevuto dal padre, fino a quel momen-
dai ferri dei medici chiamati a farle in- to, non erano state altro che uno scher-
terrompere la gravidanza, dopo averla zo crudele di Cass, morto nel frattem-
seguita lungo il corridoio dell’ospeda- po a causa dei suoi problemi di alcoli-
le, la vediamo a casa di Gladys, mentre smo. Il biglietto in cui è contenuta tale
è in corso un incendio, che tenta dispe- rivelazione è accompagnato dal pu-
ratamente di aprire il cassetto nel qua- pazzo del tigrotto che Norma Jeane a-
le dormiva da piccola per salvare il veva ritrovato in una scena preceden-
neonato urlante all’interno – dunque, te, passeggiando per strada insieme al
se stessa. figlio di Charlie Chaplin e a Eddy – oc-
Gli unici momenti in cui vediamo casione in cui viene pronunciata una
Norma Jeane vivere un breve ‘periodo battuta dal chiaro significato metanar-
di grazia’ è all’inizio del suo matrimo- rativo: “Certe cose succedono solo nei

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La bellezza e la morte

film”. Sì, solo nei film, o meglio, in al- ra e propria mutilazione ontologica in
cuni film, probabilmente quelli che quanto viene ridotto al rango di merce.
piacciono a certa critica, la vicenda de- Una società ‘cannibale’, illustrata splen-
scritta è destinata a connotarsi di una didamente nella scena in cui Marilyn,
morale edificante. La realtà è un po’ avanzando sul tappeto rosso all’ingres-
più complessa di così. E il tragico epi- so del cinema in cui è in programma la
logo della vita di Marilyn Monroe è prima di un suo film, vede deformarsi
qui a dimostrarcelo. le bocche e i volti della folla accalcata
ai lati in un significativo rimando al-
C’è nelle stroncature che hanno som- l’allucinazione finale di Tod ne Il gior-
merso il lavoro di Dominik l’insoppor- no della locusta di Nathael West, roman-
tabile presunzione che sia davvero zo ambientato all’epoca della Grande
possibile realizzare un biopic del tutto Depressione, portato sullo schermo da
oggettivo, mentre è inevitabile – e as- John Schlesinger nel 1974, non per nien-
solutamente legittimo – che ogni artista, te incentrato sulla drammatica dicoto-
regista o scrittore che sia, dia dell’esse- mia tra la nuda vita e la rappresenta-
re umano rappresentato la propria in- zione illusoria che ne viene data negli
terpretazione personale. Se quella del- studi Hollywood. In questo senso, il la-
la Oates e di Dominik a proposito di voro della Oates e di Dominik è estre-
Marilyn Monroe ha sollevato un simile mamente realistico, molto più di qual-
polverone, è perché viviamo in un’epo- siasi prodotto mainstream che preten-
ca in cui è diventato di moda parlare de di raccontarci l’ennesima favoletta
di diritti civili, sostegno alle donne ecc., riguardo a ‘donne che ce l’hanno fatta’,
ma guai a puntare il dito sulle cause anche quando queste donne hanno in-
strutturali, relative cioè al sistema eco- carnato, nel corso della loro carriera, le
nomico, sulla base delle quali sorgono peggiori turpitudini del sistema capi-
un certo tipo di problematiche. Non talistico – e patriarcale – com’è il caso
pretendiamo che il romanzo della Oa- dell’orrendo monumento fatto alla That-
tes e il film di Dominik giungano a cher con The Iron Lady (2011) di Phylli-
una completa verticalizzazione dell’a- da Lloyd, il quale non per niente aveva
nalisi. Restando su un piano orizzonta- riscosso ai suoi tempi un notevole suc-
le, essi si sono limitati a realizzare, vale cesso di critica. Una sincerità, quella
la pena ripeterlo in chiusura, una me- della Oates e di Dominik, la quale non
ravigliosa metafora sulla morte della poteva che risultare imperdonabile agli
bellezza in seno alla società dei consu- ottusi paladini del politicamente cor-
mi e dello spettacolo (Deboard), dove retto.
l’essere umano si trova a subire una ve-

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LE INSOLITE NOTE

AUGUSTO Q. BRUNI

BLICK BASSY
AKÖ
(No Format, 2015)

L a prima volta che ho ascoltato un brano di questo in-


credibile musicista non ho potuto fare a meno di an-
dare con la memoria agli stati quasi estatici in cui mi
lasciava, anni fa, l’ascolto della Penguin Cafe Orchestra. E,
allora come oggi, mi sentivo libero: libero dalle etichette, li-
bero dalle scatolette pseudo-concettuali in cui i critici tenta-
no disperatamente di racchiudere ciò che non capiscono mu-
sicalmente, libero come un uccello che percorre una pianura
sterminata e quasi si perde nel suo orizzonte, che si tratti del
Delta del Mississipi o della rigogliosa costa atlantica del Ca-
merun. Per cui i miei lettori sono avvisati: se andate in cerca
di facili esotismi africani o di avventure musicali post colo-
niali, farete un clamoroso buco nell’acqua. Lasciatevi andare
all’ascolto ripetuto e rilassato. Poi, semmai, andate in cerca
di note biografiche.
Blick Bassy non si complica la vita. Quest’album è un ca-
polavoro di geniale semplicità. Tanto più geniale quanto più
autentica, nel senso che ci trovate veramente l’anima di un
emigrante che attraverso il binocolo della distanza capisce
finalmente chi è, dove sono le sue radici, qual è il suo propo-
sito nella vita. Come strumenti bastano la chitarra di Blick, il

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


violoncello e banjo di Clément Petit e il trombone di Fidel
Fourneyron (bianchi e francesi), qualche eco. Ci sono dei rari
inserti, tanto più meravigliosi quanto più rarefatti, di un’ar-
monica a bocca (Olivier Ker Ourio), di un pizzico di tastiere
elettroniche campionate, ma nulla di più. È la voce a farla da
padrone, una voce stupenda che mi ricorda lontanamente
quella del brasiliano Milton Nascimento: è quasi infantile e
oserei dire timida, eppure racconta cose importanti senza un
tono declamatorio o rivendicativo.
Scopro che Blick fa parte dell’etnia Bassa, che parla l’o-
monimo linguaggio, allocata sulla costa atlantica del Came-
ron. Il problema serio è che si tratta di una lingua in perico-
lo, a rischio di estinzione, assieme alle altre 260 lingue del
Paese. Blick si ostina a usarla per senso profondo di apparte-
nenza e anche perché se non lo facesse un intero patrimonio
culturale cadrebbe velocemente nell’oblio. Non è come in Se-
negal dove il wolof lo parlano e lo capiscono quasi tutti o
come lo ibo o lo yoruba assai ben diffusi in Niger (dove però
si parla un pidgin english anche nelle comunicazioni ufficia-
li). È sempre la stessa storia che si ripete: togliere la lingua a
un popolo significa quasi sterminarlo. I Bassa hanno cono-

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LE INSOLITE NOTE

sciuto gli orrori della tratta degli schiavi e secoli più tardi l’orrore
del lavoro forzato nelle ferrovie da parte dei tedeschi del Kaiser
Guglielmo, che aveva trovato alleati nell’etnia rivale dei Duala.
La lingua se la tengono stretta e Bassy è ben consapevole del
suo valore. La parola che dà il titolo all’album, per esempio, è il no-
mignolo che si danno tra di loro gli anziani del villaggio. Bassy ha
dedicato l’intero album precedente (1958) a un personaggio impor-
tante della lotta contro il colonialismo, l’eroe nazionale Ruben Um
Nyobé, il primo a rivendicare l’indipendenza per il Camerun di
fronte alle Nazioni Unite e che fu ucciso dalle forze francesi pro-

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BLICK BASSY

prio nel settembre del 1958, e la cui memoria veniva costantemente


espunta dei libri di scuola con cui i missionari educavano i bambi-
ni, assieme alla lingua Bassa.
Adesso Bassy abita in un tranquillissimo paesino della costa
nord francese, meno di mille abitanti, fuori dal caos di Parigi, in
un’atmosfera rurale e sorprendentemente molto cordiale, dove ha
per vicino di casa il venditore di aglio locale e chiunque dà il buon-
giorno al passante che incontra. Dice ridendo di essere l’unico per-
sonaggio esotico in un villaggio dove tutto quello che si sa dell’A-
frica arriva dalla TV e riguarda per lo più l’epidemia di Ebola e vari
colpi di Stato, nulla di reale. Sui muri di casa sono appese le foto
del burkinabè Thomas Sankara, assieme a Martin Luther King, Mi-
les Davis, Michael Jackson, Quincy Jones, e infine il grande chitar-
rista blues del Mississippi Skip James, celebrato attraverso il breve
interludio di SJ che, con la brillantezza abbagliante di una remini-
scenza, cita la melodia di Drunken Spree. Anche in quel villaggio le
notizie sugli africani arrivano filtrate dallo scandalismo e dalla pa-
ranoia razzista di stampa e televisione: siamo vicini a Calais, dove
l’affollamento dei migranti disperati in cerca di imbarco per l’In-
ghilterra si mescola con la paura dell’invasione e una montante xe-
nofobia. A volte lui e alcuni amici vanno nei campi di Calais per
donare del cibo e contrastare nel loro piccolo la cattiva influenza
della televisione che mostra i migranti come esseri non umani.
Ultimamente Bassy è diventato famoso senza saperlo, perché la
Apple ha usato qualche secondo del brano Kiki per lanciare iPhone
6 in uno spot pubblicitario. Cose che capitano quando entri in un
mercato globale. Dieci secondi ti possono cambiare la vita senza
che tu faccia nulla. Per fortuna che ti pagano. Anche se di te e delle
cose che dici, della tua storia di emigrante povero che è sopravvis-
suto grazie alla musica, non gliene frega nulla. E per fortuna che il
padre gli ha fatto ascoltare tonnellate di musica, da quella più tra-
dizionale (cantata in continuazione dalla madre) a Marvin Gaye,
Nat King Cole e Gilberto Gil. E per fortuna che il nonno era un so-
stenitore militante di Nyobé e della Union des populations du Ca-
meroun, anche negli anni della guerriglia. E che in famiglia gli
hanno raccontato le storie terribili del sentiero che portava gli
schiavi camerunesi al mare, attraverso Benin e Senegal, e poi navi-
gando da Capo Verde verso il Brasile, portando con sé melodie e

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LE INSOLITE NOTE

ritmi ancestrali come l’Hongo, che sarebbe stato trapiantato proprio


in Brasile, a futura memoria, come parte integrante della Musica
Popular Brasileira.
Adesso, di nuovo, Blick si è messo a lavorare a un romanzo sul
tema dell’immigrazione, in cui la finzione è strumentale all’appro-
fondimento dell’argomento. Ci sarà soprattutto l’aspetto del traffi-
co di esseri umani. Ma ci saranno anche le tante bugie che vengono
raccontate dai governi e dai media e – quasi provocatoriamente –
anche le bugie che vengono raccontate dagli stessi migranti, che ar-
rivano in Europa per soddisfare un sogno che è più vicino a una
bugia che a un sogno. E il romanzo servirà a esporre proprio i peri-
coli di questo sogno.
Per ora Blick Bassy cesella una perla dopo l’altra nel suo disco.
Che evochi l’armonia in pericolo della società Bassa (Kiki, Lon), il
ruolo cruciale dei genitori nella condivisione dei saperi e delle re-
gole di vita (Mama e Tell Me, il brano più vicino allo spirito della
Penguin), l’esodo rurale e le sue conseguenze (Mout, Ndjè yèm) o
ancora le immateriali ricchezze dell’amore (One Love, Wap do Wap),
Blick Bassy dà vita a questa storia di resistenza con un’attenzione
straordinaria alle sfumature e un’attitudine minimalista che si ri-
trova in tutto l’album, dalla prima all’ultima nota. Non è facile, al
giorno d’oggi, non cedere alle tentazioni della tecnologia e andare
a cercare suoni stratosferici o, al contrario, campionare a tappeto.
Bassy stesso dice che a un certo punto si è reso conto che non aveva
nulla di più da offrire se non la sua anima camerunese. Sorpren-
dentemente non era poca cosa, tenuto conto che anche lì, come in
molti altri Paesi africani, è vivissima la tradizione dei cantanti giro-
vaghi, che percorrono il Paese in lungo e in largo, trasportando e
tenendo vive le melodie tradizionali assieme a un’inventiva che
continuamente tiene viva la tradizione stessa. Perennemente creati-
vo, il sapiente lavoro sul suono è qui al servizio di un’immagina-
zione altrettanto vagabonda e giocosa, che abbraccia con la stessa
grazia ballate dagli accenti crepuscolari (Aké, Ndjè yèm) e intime
melodie da ballo (Mama, Mout, One Love), mentre si proietta verso
le vibrazioni degli ottoni di un jazz di New Orleans totalmente tra-
sfigurato (Kiki, Lon).
Blick Bassy riesce così a praticare un’ambientazione musicale
che assume le sembianze di un paese immaginato e creato, fatto di

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BLICK BASSY

memoria e di voli verso il futuro, al crocevia di tutti i tempi, con


questa musica miracolosa, in cui l’incontro tra un giovane musici-
sta e il fantasma benevolo di un bluesman del secolo scorso vale
quasi come un rito di iniziazione ancestrale. Fatevi iniziare anche
voi a questa magia.

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ZONA FRANCA di Andrea Cocci

Grazie a voi lettori, io posso scrive- Che tuffo al quore. Sì, con la ‘q’; Siccome starai vivendo una conca-
re qui. Grazie a voi che leggete, io ‘sittanta amarezza è stata capace di tenazione di eventi prestabiliti che
posso scrivere qui e grazie a voi e a distorcere perfino la geometria del t’ostini a chiamare “questaelamiavì-
me, dopo tutti ‘sti anni sono riuscito grafema ‘c’, facendolo rigirare su se ta” (anche se senti che non t’appar-
a misurare il mio tasso di imbecillità stesso in senso orario, per poi colare tiene), misti all’inconveniente d’es-
adolescente. Quanto alla misurazio- verso il basso lasciando una scia di sere circondato da zombi allucinati
ne della deficienza post... mi serve saudade. ... ncì avevate mai pensato, che ripetono ossessivamente Sì, sì a
ancora tempo. Sì. Spesso scrivo ro- eh? Cuore inteso come organo di un tutto, succede che la sera, quando
ba tipo sto film l’ho sempre snobba- corpo; quore è come dovremmo scri- torni a casa, ti senti peggio di come
to, non l’ho mai visto... però poi... vere tal parola quando il sentimento potrebbe sentirsi un sopravvissuto a
C’avete fatto caso? Magari voi sì. Io e il contesto in cui viene esperito è un’apocalisse di morti antropofagi,
no. Se mi seguite da un po’ avrete struggente/straziante. Che Smith ini- anzi, sei a tutti gli effetti uno di quei
notato che è una costante, questa ziò a incupirsi dal già recensito Tusk
sorta di ‘consapevolezza a puntate’ era ovvio; pensavo fosse una paren-
che si rinnova di numero in numero. tesina in una carriera fondata sulla
Grazie a questo giro è arrivata la lu- commedia. ... e dopo l’infarto del
2018... altra oscurità ancora. Clerks
(I) fu il folgorante esordio di questo
talentuoso ragazzo, drogato di fu-
metti e di stand up comedy (non a
caso uno dei suoi protagonisti di co-
gnome fa Hicks come il grande co-
mico Bill), venivamo trasportati nel-
l’universo ‘lavorativo’/esistenziale di
due commessi di provincia alle pre-
se con clienti assurdi, spacciatori d’er-

sopravvissuti sfigati, e mettici anche


la consapevolezza che il giorno do-
po ti tocca tornare dov’eri il giorno
prima e il giorno prima ancora, pa-
cidità. Trainspotting, cinematografi- gato a briciole per contribuire a te-
camente nonché a livello sociale, fu nere ‘vivo’ questo show della morte
un film importante (vi sia piaciuto o in corso da un po’, po’ troppo, un po’
no). Uscì nel ‘96. Un anno prima tipo ebbastacheduecoglioniabbiamo-
usciva questo Hoolingans, che ap- capitoperòmovàsta, nome che pare
punto, ho sempre snobbato; mi sono una scuola maccheronica di yoga-
dato dell’imbecille perché è altret- via-Skpye ma che in realtà è solo
tanto importante, e lo dico a distan- qualcosa che dovrebbe spingerti a
za di 28 anni dall’uscita. Nemmeno praticare yoga, per trascendere te, il
la critica dell’epoca se lo inculò di tuo ego e l’ego eggregora di quelli
striscio. Lasciate stare il titolo; è la che ti tocca salutare con la manina,
storia di uno sbirro tosto, privo di ba e partite di hockey giocate sul col sorriso tirato e il culo stirato,
identità, che cerca di essere qualcu- tetto del negozio. Clerks (II) fu l’e- Buongiorno, salve, come va?, tutto a
no al di fuori del suo ruolo, e che si pico, brillante seguito delle avventu- posto?, bene, dai?!, e mettici pure di
illuderà di esserlo diventato... grazie re dei due. Clerks (III) è l’amarissi- che cazzo ne so io?, mica sono l’e-
al calcio! Grazie alle mazzate tra ti- mo epilogo di questa storica, intra- sperto della tv, mica so quante dosi
fosi. Sbirro/crisi di identità/calcio/ris- montabile trilogia cult della comme- ti ci vogliono prima di fonderti con
se/picchio dunque sono = IO SONO dia americana. Bello... e spiazzante. l’Immortalità, sicché lascia l’immor-
QUESTO! Ripeto: un film impor- Poche risate a denti serrati; predo- talità a chi l’ha raggiunta con la Bel-
tante. Si trova su yutùbbb. minano lacrime e nostalgia. Cazzo... lezza... tipo ‘sto capolavoro.
non me lo dovevi fare, Kev...
HOOLIGANS IL GABINETTO DEL
regia di Philip Davis, 1995 CLERKS III DOTTOR CALIGARI
regia di Kevin Smith, 2022 regia di Robert Wiene, 1920

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Paginauno n. 81 - febbraio/marzo 2023 - anno XVII


PA G I N A U N O - R I V I S TA D I A P P R O F O N D I M E N T O P O L I T I C O E C U LT U R A L E - A N N O X V I I - N . 8 1 - F E B B R A I O / M A R Z O 2 0 2 3
RESTITUZIONE PROSPETTICA L'INTERVENTO
Dai mercenari ai contractor. ChatGPT
Il diritto internazionale e Sui pericoli dei pappagalli
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essere troppo grandi?
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contro la crescita green
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la sostenibilità
(seconda parte)
AA.VV.

anno XVII - numero 81 - febbraio / marzo 2023


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