17/23 giugno 2022 n. 1465 • anno 29 internazionale.

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Ogni settimana Andreas Bernard Zeynep Tufekci Thomas Piketty
il meglio dei giornali Ascesa e caduta Il tuo telefono Bisogna tornare
di tutto il mondo del flipper sa che sei incinta alle questioni sociali

Il presidente che può cambiare il Cile

Gabriel Boric vuole

costruire un paese più
giusto e inclusivo. È pronto
a dialogare con tutti e
potrebbe essere un
esempio per la sinistra in
America Latina
ART 1, 1 DCB VR • AUT 8,80 € • BE 7,90 €

D 10,00 € • PTE CONT 7,50 € • E 7,50 €

SETTIMANALE • PI, SPED IN APDL 353/03

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17/23 giugno 2022 • Numero 1465 • Anno 29
“Siamo tutti potenzialmente

Sommario dei barbari”

ECE TEMELKURAN A PAGINA 44

IN COPERTINA
La settimana
17/23 giugno 2022 n. 1465 • anno 29 internazionale.it 4,00 €
Ogni settimana Andreas Bernard Zeynep Tufekci Thomas Piketty
il meglio dei giornali Ascesa e caduta Il tuo telefono Bisogna tornare
di tutto il mondo del flipper sa che sei incinta alle questioni sociali

Il presidente che può cambiare il Cile Un’altra sinistra in Cile

Unire Gabriel Boric vuole
costruire un paese più
giusto e inclusivo. È pronto
a dialogare con tutti e
potrebbe essere un
esempio per la sinistra in
America Latina
Gabriel Boric è disposto a dialogare con gli avversari politici per
cambiare davvero il paese. Per questo è criticato, soprattutto
dai suoi stessi alleati (p. 46) Foto di Tomás Munita

SETTIMANALE • PI, SPED IN APDL 353/03

ART 1, 1 DCB VR • AUT 8,80 € • BE 7,90 €
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Giovanni De Mauro
Una vecchia barzelletta dice che UCRAINA TECNOLOGIA SCIENZA
quando due militanti di sinistra si 18 La fine dei sogni 56 Il tuo telefono 101 Il paradosso
incontrano fondano tre partiti. Anche The Atlantic sa che sei di Stephen
solo per questo, l’esperimento tentato incinta Hawking
EUROPA
in Francia da Jean-Luc Mélenchon The New York Times potrebbe avere
23 La sinistra i giorni contati
andrebbe salutato come una novità
unita spaventa BENIN
New Scientist
positiva: per una volta si è cercato di
Macron 62 Presi
unire anziché dividere. Il programma
Libération per spie ECONOMIA
della Nuova unione popolare ecologista
Afrique XXI E LAVORO
e sociale (Nupes), così si chiama REPUBBLICA
106 Arrivano
l’alleanza tra il partito di Mélenchon DEMOCRATICA ALBANIA
DEL CONGO le vacanze
(La France insoumise), socialisti, 66 Tirana
comunisti e verdi, non è una semplice 28 Come allentare e mancano
perde la sua i lavoratori
serie di slogan gridati dall’opposizione, le tensioni nei
anima Le Monde
ma è il risultato di un preciso sforzo di Grandi laghi
Lupiga
elaborazione, compiuto insieme dai Mail&Guardian
Cultura
quattro partiti, per definire un progetto BRASILE
PORTFOLIO
70 Botteghe 84 Cinema, libri, suoni
di governo fortemente orientato a 30 La politica
sinistra. Mélenchon e La France in cammino
di Bolsonaro Le opinioni
insoumise non sono esenti da critiche, Chukwudi
uccide in
ma d’altra parte quale partito o Onwumere 14 Domenico Starnone
Amazzonia
dirigente politico lo è? La Nupes è stata 42 Thomas Piketty
Uol RITRATTI
demonizzata, in Francia e non solo. In 44 Ece Temelkuran
Italia diversi giornali hanno definito STATI UNITI
76 Ricardo Mayorga.
84 Giorgio Cappozzo
Pugni in faccia
Mélenchon nientemeno che “un 32 La verità 86 Nadeesha Uyangoda
Divergentes
incubo” e “una minaccia”. Forse sull’assalto 88 Giuliano Milani
perché effettivamente può avere al congresso VIAGGI 92 Claudia Durastanti
successo e quindi spaventa alcuni. The Washington 80 I Caraibi
Vedremo se al secondo turno, Post visti dalla Le rubriche
domenica 19 giugno, la Nupes riuscirà montagna
FILIPPINE 6 Dalla redazione
a ottenere un numero di seggi Der Spiegel
significativo e se la coalizione reggerà 34 Gli effetti di Internazionale
nel tempo, essendo un’altra a lungo termine CULTURA 14 Posta
caratteristica di ogni recente alleanza a della guerra 82 Con l’aiuto 17 Editoriali
sinistra quella di deludere velocemente, alla droga della Brexit 26 Il covid-19 in cifre
con decisioni platealmente The Economist The Guardian 111 Strisce
autolesionistiche, una buona parte VISTI DAGLI ALTRI 113 L’oroscopo
POP
dell’elettorato faticosamente 39 Il volto di Palermo 114 L’ultima
94 Ascesa e caduta
internazionale.it/sommario

conquistato. In Francia quattro partiti senza Leoluca del flipper

di sinistra si sono uniti, senza Orlando Articoli in formato
Andreas Bernard
annacquare il loro programma che è Süddeutsche mp3 per gli abbonati
rimasto quello di una sinistra di sinistra, Zeitung
e al primo turno delle elezioni per il Giugno
202
numero 2

rinnovo del parlamento sono andati 33

3,00 €

bene. Dimostrando che le alternative ci Il nuovo

sono, quando ci si sforza di costruirle. Internazionale Internazionale pubblica in
Sarebbe bello se qualcuno in Italia se ne Kids esclusiva per l’Italia gli articoli
accorgesse e prendesse nota. u è in edicola dell’Economist.

Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 5

 Dalla redazione di Internazionale
Per ritrovare gli

Internazionale.it articoli di cui si parla

in questa pagina si
può usare il codice qr
o andare qui:
intern.az/1Fg9

Video Articoli
ATTUALITÀ
Una vita di battaglie
Abraham B. Yehoshua, morto
il 14 giugno, aveva sostenuto
la soluzione dei due stati per
Israele e Palestina. Poi aveva
smesso di crederci.
ECONOMIA
L’onda lunga della guerra
L’economia dell’America
Latina regge a fatica le
ricadute del conflitto in
DR
stress. Ma le nostre debolezze
possono essere un ponte verso
le persone.
SCIENZA
Istruzione e crisi
climatica
L’alfabetizzazione è la
condizione di base per
acquisire le competenze
necessarie ad affrontare gli
eventi climatici estremi.

Una sfida per Putin Ucraina, con ulteriori

disuguaglianze e rischi per la
PORTFOLIO
Verso oriente
Dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, in Russia sono state stabilità. Una delle sezioni del festival
approvate nuove leggi che impediscono ai cittadini di esprimere di La Gacilly è dedicata a
la propria opinione. Ma c’è chi non si arrende: a San Pietroburgo OPINIONI Iran, Afghanistan e
tre donne rischiano la libertà per manifestare contro il conflitto. Il bello del caos interiore Pakistan, raccontati con
Vogliono mandare un messaggio di coraggio agli oppositori che L’autocritica e il confronto coraggio da numerosi
“ancora tacciono”. Il video del Guardian. con gli altri causano ansia e fotografi.

Newsletter

SPORT Tutti i colori VIAGGI La settimana

Rugby contro il crimine
Nel quartiere catanese di Libri-
no due squadre giocano per di-
fendere i valori dell’antimafia.
ALESSIO MAMO
della pelle
L’articolo di copertina del
nuovo Internazionale Kids è
sulle mille sfumature del co-
lore della pelle, che cambiano
in base al nostro patrimonio
genetico, al luogo in cui vivia-
mo e a quanto siamo esposti ai
L’isola dei gatti
Benvenuti a Tashirojima,
nell’oceano Pacifico, dove i
turisti possono dormire in una
casetta a forma di gatto.
PORTFOLIO
Le gonne della libertà
In Bolivia una nuova
Una selezione dei migliori
articoli usciti sul sito di
Internazionale, ogni
venerdì.
Doposcuola
La newsletter su scuola,
università e ricerca. A cura di
Anna Franchin. Ogni due

raggi del Sole. La copertina è generazione di ragazze va in settimane, il sabato.

di Winy Laurencia, un’illustra-
trice che vive in Ghana.
Giugno 2022
numero 33
skate indossando le gonne
tradizionali di zie e nonne. Mediorientale
Cosa succede in Medio

DIRITTI
Gravidanze difficili
In Italia la procreazione assisti-
ta è un percorso a ostacoli.
CITTÀ
L’affare degli studentati
Come gli incentivi alle residenze
per studenti favoriscono gli inve-
stitori privati.
In edicola da sabato 18 giugno
3,00 €
SCIENZA
La tempesta non fa paura
Aiutiamo i meteorologi a
prevedere eventi climatici
pericolosi, come le tempeste.
VENEZUELA
La cura del lago
Quando cambia il vento, gli
YARA
abitanti di un villaggio escono a
raccogliere la spazzatura dalle
In edicola sponde del lago di Maracaibo.
Oriente. A cura di Francesca
Gnetti. Ogni mercoledì.
In Asia
Cosa succede in Asia e nel
Pacifico. A cura di Junko
Terao. Ogni sabato
Internazionale ha tredici
newsletter. Per scoprirle tutte
e iscriverti vai su:
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6 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022

Immagini
L’acqua alle porte
Liuzhou, Cina
13 giugno 2022

Una veduta aerea di case e terreni agri-

coli allagati in seguito alle piogge tor-
renziali a Liuzhou, nella regione auto-
noma del Guangxi, nel sud della Cina.
Dall’inizio di giugno le alluvioni hanno
messo in difficoltà quasi un milione e
mezzo di abitanti. Nella vicina provin-
cia dell’Hunan il bilancio degli allaga-
menti è di dieci morti e tre dispersi,
286mila persone trasferite e più di
2.700 case distrutte o danneggiate.
Foto di Tan Kexing (Vcg /Getty Images)
Immagini
Rifiuti in piazza
Kathmandu, Nepal
7 giugno 2022

Spazzatura accumulata in Basantapur

Durbar, la piazza della capitale nepa-
lese dichiarata dall’Unesco patrimo-
nio dell’umanità. Per settimane la
raccolta dei rifiuti nell’area di Kath-
mandu è stata interrotta dalla prote-
sta degli abitanti di un villaggio vicino
a una discarica, che hanno impedito il
passaggio dei camion.

Foto di Navesh Chitrakar (Reuters/

Contrasto)
Immagini
Oggi sposi
Gerusalemme
11 giugno 2022

Rabiha al Rajby e Mohyeldin Nasral-

lah celebrano il loro matrimonio da-
vanti alle rovine della casa della fami-
glia della sposa nel quartiere di Silwan,
a Gerusalemme Est, occupata da Isra-
ele nel 1967. L’edificio, che compren-
deva cinque appartamenti, è stato de-
molito a maggio dalle autorità israelia-
ne, con la motivazione che era stato
costruito senza permesso. Trentacin-
que persone, tra cui molti bambini,
sono rimaste senza casa. Silwan è tra
gli obiettivi di una campagna dei colo-
ni per rafforzare la presenza israeliana
a Gerusalemme Est. Secondo l’ufficio
delle Nazioni Unite per gli affari uma-
nitari, nel 2022 in questa parte della
città sono state demolite quasi quaran-
ta strutture, costringendo circa cento
persone ad andarsene.

Foto di Mahmoud Illean (Ap/Lapresse)

Posta@internazionale.it
Un appiglio nel buio
u Il dramma ucraino ha oscu-
rato quello che continua a
succedere nel Mediterraneo e
che la foto del naufragio al
largo della Tunisia (Interna-
zionale 1463) ci ricorda in tut-
ta la sua tragicità. È frutto del-
le ingiustizie a cui è sottopo-
sto il continente africano, co-
me si ribadisce negli articoli
della Zeit e di Al Jazeera sullo
stesso numero: dai vaccini
(“Il 12 per cento degli 1,3 mi-
liardi di africani ha completa-
to il ciclo”) alla decurtazione
degli aiuti umanitari (“nel
Corno d’Africa 14 milioni di
persone rischiano di essere
colpiti dalla carestia”), alla
mancanza d’investimenti
nel settore delle energie rin-
novabili “pur possedendo il
39 per cento del potenziale
mondiale”.
Daniele Baldisserri
La propaganda della
Cina passa da TikTok
u Ho trovato la riflessione di
Ezra Klein su Internazionale
1463 forzatamente anticinese
Dear Daddy Claudio Rossi Marcelli
Permanenza sulla Terra
Mia figlia di quindici anni
non risponde quasi mai al
telefono. A casa devo stac-
carla dallo schermo, ma
quando è fuori non si accor-
ge se squilla? Anche se lo ne-
ga ho il dubbio che solo a me
non risponda.–Valeria
Nel libro Niente di vero (Einaudi
2022) Veronica Raimo descrive
con efficacia la separazione tra
l’universo dei genitori e quello
dei figli. È un libro crudo, ironi-
co e profondo che ti consiglio.
E di cui ti riporto l’incipit: “Mio
fratello muore tante volte al
mese. È mia madre a chiamare
per avvertirmi della dipartita.
14 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022
e filoamericana. Comprendo
il timore relativo all’influenza
negativa che il governo cinese
potrebbe esercitare su chi usa
TikTok, ma non mi sembra
che nel passato recente Face-
book si sia fatto tanti scrupoli
nel “mettere a disposizione” i
dati degli utenti per fini pro-
pagandistici o elettorali.
Alessio
Il diritto di dormire
u Il fortissimo stress psicofisi-
co provocato dalla mancanza
di sonno, descritto nell’artico-
lo di copertina di Internazio-
nale 1464, potrebbe essere la
metafora di una società in cui
si vive come sonnambuli. Si
potrebbe applicare la discon-
nessione dai processi decisio-
nali come la principale dina-
mica delle società a basso
contenuto di consapevolezza.
A discolpa dei “sonnambuli”,
in società molto complesse e
globalizzate come quelle con-
temporanee, si potrebbe dire
che l’illusione di poter prati-
care una scelta, rimane quella
che è, una mera illusione.
Giovanni Di Leo
‘Tuo fratello non mi risponde
al telefono’, dice in un sibilo.
Per lei il telefono certifica la no-
stra permanenza sulla Terra, in
caso di mancata risposta non
esistono altre spiegazioni che
una cessata attività vitale.
Quando mi chiama per dirmi
che mio fratello non c’è più,
non vuole essere rassicurata, ci
tiene piuttosto che partecipi al
cordoglio. Patire insieme è la
sua forma di felicità: mal co-
mune, gaudio totale. A volte le
ragioni del decesso sono bana-
li: una fuga di gas un frontale
con l’auto una botta in testa do-
po un brutto scivolone. Altre
volte gli scenari si fanno più
Denunciare
le ingiustizie
u Conosco bene Israele e mi
rendo conto di cosa significa
vivere e lottare all’interno di
una società come quella israe-
liana. Non posso fare a meno,
quindi, di ammirare giornali-
sti come Amira Hass e Gideon
Levy che da molti anni denun-
ciano le ingiustizie di Israele
nei confronti dei palestinesi.
Marcello Gidoni
Errata corrige
u Su Internazionale 1464 nella
cartina a pagina 37 l’Armenia è
stata indicata nel territorio
della Georgia; a pagina 114 i
negoziatori del Consiglio
dell’Unione europea e del par-
lamento europeo hanno rag-
giunto un accordo.
Errori da segnalare?
correzioni@internazionale.it
PER CONTATTARE LA REDAZIONE
Telefono 06 441 7301
Fax 06 4425 2718
Posta via Volturno 58, 00185 Roma
Email posta@internazionale.it
Web internazionale.it
complessi. La scorsa Pasquetta
dopo la telefonata di mia ma-
dre, è arrivata quella di un gio-
vane carabiniere: ‘Sua madre
ha denunciato la scomparsa di
suo fratello, conferma?’. Non si
sentivano più o meno da un pa-
io d’ore. Lui era a pranzo fuori
con la fidanzata, lei si tormen-
tava sul perché non fosse a
pranzo con chi l’aveva messo al
mondo. Ho cercato di tranquil-
lizzare il giovane carabiniere,
era tutto sotto controllo. ‘No’, è
sbottato, ‘non è tutto sotto con-
trollo, al centralino stanno
sbroccando’”.
daddy@internazionale.it
Parole
Domenico Starnone
Problemi
aperti
u Ritorno sul libro di Vanessa
Roghi (Il passero coraggioso,
Laterza 2022). Il libro riesuma
le lotte per la democratizza-
zione della scuola, le risse nel-
la stessa sinistra, il lavoro di
tanti insegnanti riassunti nella
figura di Mario Lodi. E ci ricor-
da che, per una ventina d’anni
(tra il 1955 e il 1975 a occhio e
croce), la scuola – prima le ele-
mentari e poi gli altri gradi – è
stata viva, in mutazione. Lo fa
muovendo da Cipì, la favola
sovvertitrice che Lodi aveva
scritto insieme ai suoi allievi
ispirandosi al Movimento di
cooperazione educativa, e che
aveva preparato la strada al
don Milani di Barbiana. Poi
Lodi stesso – mostra Roghi – si
rende conto che la formazione
degli insegnanti, di fronte per
esempio a una grande conqui-
sta come il tempo pieno, è ina-
deguata. Inadeguatezza che
chi ha cominciato a insegnare
negli anni sessanta conosce
bene. Solo i più curiosi si guar-
davano intorno perplessi, leg-
gevano, volevano tentare una
scuola nuova. La scuola che ci
aveva allevati ce la portavamo
dentro e ci pareva naturale – o
comodo – ripeterla all’infinito.
Così, alla fine degli anni set-
tanta, vecchio e nuovo si sgan-
gherano reciprocamente, la
consuetudine scolastica impo-
verisce lo sforzo inventivo bu-
rocratizzandolo, il clima politi-
co-culturale cambia. Ma i pro-
blemi restano aperti, e anzi
negli ultimi decenni si compli-
cano pericolosamente. Roghi
fa bene a rischierare il passato
in battaglia, si ricomincerà.
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Serie 4 (F32/F33/F36), BMW Serie 5 (E60/E61/F10/F11), BMW X1 (E84/F48), BMW X3 (E83/F25), BMW X4 (F26), BMW X5 (E53/E70/F15), BMW X6 (E71/ F16) e BMW Z4 (E89)
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Editoriali

In India il termometro esplode

“Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio,
di quante se ne sognano nella vostra filosofia”
William Shakespeare, Amleto
Direttore Giovanni De Mauro The Guardian, Regno Unito
Vicedirettori Elena Boille, Chiara Nielsen,
Alberto Notarbartolo, Jacopo Zanchini
Editor Giovanni Ansaldo (opinioni), Daniele
Cassandro, Carlo Ciurlo (viaggi, visti dagli altri),
L’aspetto più preoccupante dell’ondata di cal- ne paga il prezzo. Le scarse precipitazioni e le
Gabriele Crescente (Europa), Camilla Desideri
(America Latina), Simon Dunaway (attualità),
do che ha colpito 1,8 miliardi di persone nel alte temperature hanno compromesso il raccol-
Francesca Gnetti (Medio Oriente), Alessandro
Lubello (economia), Alessio Marchionna (Stati
subcontinente indiano è il fatto che sia arrivata to di grano, costringendo l’India a rimangiarsi
Uniti), Andrea Pipino (Europa), Francesca Sibani
(Africa), Junko Terao (Asia e Pacifico), Piero Zardo
così presto. In India e in Pakistan lo scorso me- l’impegno a esportare il proprio surplus per
(cultura, caposervizio), Giulia Zoli
Copy editor Giovanna Chioini (web,
se di marzo è stato il più caldo da quando si re- compensare le carenze provocate dal blocco
caposervizio), Anna Franchin, Giuseppe Rizzo,
Pierfrancesco Romano (coordinamento, gistrano le temperature, cioè da 122 anni. I re- russo del grano ucraino.
caporedattore)
Photo editor Giovanna D’Ascenzi (web), cord cadono uno dopo l’altro: a New Delhi a Secondo le Nazioni Unite entro il 2030 i pa-
Veronica Daltri, Mélissa Jollivet, Maysa Moroni,
Rosy Santella (web) maggio i termometri hanno raggiunto i 49 gra- esi poveri dovranno spendere fino a 300 mi-
Impaginazione Beatrice Boncristiano,
Pasquale Cavorsi (caposervizio), Marta Russo di, un balzo enorme rispetto ai 45,6 gradi toc- liardi di dollari all’anno per affrontare l’emer-
Web Annalisa Camilli, Stefania Mascetti
(caposervizio), Patrizio Ruviglioni, Giulia Testa cati nel 1941. Nel frattempo le ondate di caldo genza climatica. I paesi ricchi ospitano appena
Internazionale Kids Alberto Emiletti, Martina
Recchiuti (caporedattrice) hanno imperversato su entrambi i poli, mentre il 12 per cento della popolazione mondiale, ma
Internazionale a Ferrara Luisa Ciffolilli
Segreteria Monica Paolucci, Gabriella Piscitelli nei giorni scorsi temperature letali hanno col- sono responsabili del 50 per cento delle emis-
Correzione di bozze Lulli Bertini, Sara
Esposito Traduzioni I traduttori sono indicati pito la Spagna e il sudovest degli Stati Uniti. sioni di gas serra. Questi paesi hanno la re-
dalla sigla alla fine degli articoli. Giulia Ansaldo,
Alessandra Bertuccelli, Stefania De Franco, In tutto il mondo le ondate di caldo sono di- sponsabilità morale di aiutare gli altri, ma
Federico Ferrone, Susanna Karasz, Giusy
Muzzopappa, Chiara Pittaluga, Alberto Riva, ventate più frequenti ed estreme a causa del all’ultima conferenza sul clima hanno promes-
Francesca Rossetti, Fabrizio Saulini, Andrea
Sparacino, Bruna Tortorella Disegni Anna Keen. cambiamento climatico provocato dall’uomo. so di fornire appena quaranta miliardi di dolla-
I ritratti dei columnist sono di Scott Menchin
Progetto grafico Mark Porter Hanno
collaborato Gian Paolo Accardo, Giulia
Gli abitanti più poveri del pianeta hanno contri- ri entro il 2025. Nel frattempo è partita una
Ansaldo, Cecilia Attanasio Ghezzi, Martina
Baradel, Gabriele Battaglia, Gaia Berruto,
buito in misura minima al surriscaldamento nuova “corsa all’oro” nel campo dei combusti-
Francesco Boille, Jacopo Bortolussi, Giorgio
Cappozzo, Catherine Cornet, Sergio Fant,
globale, ma ne pagano le conseguenze maggio- bili fossili, anche perché l’occidente ha biso-
Claudia Grisanti, Ijin Hong, Anita Joshi, Alberto
Riva, Andreana Saint Amour, Francesca Spinelli,
ri. Rischiano la perdita delle fonti di sostenta- gno di ridurre la dipendenza dalla Russia. Que-
Laura Tonon, Pauline Valkenet, Francisco
Vilalta, Guido Vitiello
mento e la morte, soprattutto se costretti a lavo- sti progetti sono definiti soluzioni a breve ter-
Editore Internazionale spa
Consiglio di amministrazione Brunetto Tini
rare all’aperto. mine, ma rischiano di trascinare il mondo ver-
(presidente), Giuseppe Cornetto Bourlot
(vicepresidente), Alessandro Spaventa Uno studio pubblicato sulla rivista The Lan- so un disastro climatico irreversibile. Il presi-
(amministratore delegato), Antonio Abete,
Giovanni De Mauro cet suggerisce che in India possano essere attri- dente statunitense Joe Biden ha promesso di
Sede legale via Prenestina 685, 00155 Roma
Produzione e diffusione Angelo Sellitto buiti al surriscaldamento globale 740mila mor- usare i suoi poteri per produrre tecnologie
Amministrazione Tommasa Palumbo,
Arianna Castelli, Alessia Salvitti ti all’anno. Ai tempi della dominazione britan- verdi e inviarle in Europa, ma il peso del riscal-
Concessionaria esclusiva per la pubblicità
Agenzia del marketing editoriale nica si diceva che l’economia indiana era “una damento globale graverà soprattutto sui paesi
Tel. 06 6953 9313, 06 6953 9312
info@ame-online.it scommessa sulla pioggia”. Più di un secolo do- poveri. È a loro che dovrebbe andare la mag-
Subconcessionaria Download Pubblicità srl
Stampa Elcograf spa, via Mondadori 15, po quella scommessa sembra persa, e il mondo gior parte degli aiuti. ◆ as
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El País, Spagna
Registrazione tribunale di Roma
n. 433 del 4 ottobre 1993
Iscrizione al Roc n. 3280
Il dramma vissuto dall’Ucraina giustifica l’acce- cuore dell’Unione europea potrebbe così conti-
Direttore responsabile Giovanni De Mauro
Chiuso in redazione alle 19 di mercoledì
lerazione del processo della sua adesione all’U- nuare il processo d’integrazione, mentre i paesi
15 giugno 2022
Pubblicazione a stampa ISSN 1122-2832 nione europea, chiesta dalla presidente della candidati potrebbero realizzare le riforme ne-
Pubblicazione online ISSN 2499-1600
Commissione Ursula von der Leyen. L’altra fac- cessarie a soddisfare i requisiti europei in mate-
PER ABBONARSI E PER
INFORMAZIONI SUL PROPRIO
cia della medaglia è il rischio di un ingresso pre- ria di lotta alla corruzione, trasparenza, indi-
ABBONAMENTO maturo, in un momento in cui l’Unione è scossa pendenza dei poteri e diritti. Il rispetto di queste
Numero verde 800 111 103
(lun-ven 9.00-19.00), da tensioni interne e i suoi fondamenti sono condizioni è ancora più importante perché il
dall’estero +39 02 8689 6172
Fax 030 777 23 87
Email abbonamenti@internazionale.it
messi in discussione. Oggi nella lista dei candi- modello europeo è sfidato dall’asse autoritario
Online internazionale.it/abbonati dati all’adesione ci sono Turchia, Albania, Mon- tra Russia e Cina, che vede nell’indebolimento
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(lun-ven 9.00-18.00) l’invasione russa hanno espresso l’intenzione di un’opportunità. Svalutare i requisiti per accele-
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Fax 06 442 52718 entrare anche Ucraina, Moldova e Georgia. rare l’adesione dell’Ucraina ridimensionerebbe
Imbustato in Mater-Bi Di fronte a questa situazione inedita è neces- la legittimità dell’Unione europea.
sario immaginare soluzioni che permettano di Con la sua resistenza, l’Ucraina ha mostrato
coniugare punti di partenza molto diversi. Il chiaramente da che parte sta. È ora che l’Europa
presidente francese Emmanuel Macron ha pro- contraccambi senza indugi, ma senza rinnegare
posto di formalizzare un sistema a più velocità, la fedeltà a quello che è e che vuole rappresenta-
istituendo una “comunità politica europea”. Il re nel mondo. ◆ gac

Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 17

Ucraina
La fine
dei sogni
Anna Nemtsova, The Atlantic, Stati Uniti
L’aggressione russa ha cambiato per sempre la vita
dei giovani ucraini, costringendoli a diventare
adulti all’improvviso, scrive Anna Nemtsova
ra Ljubarskaja mi ha detto che, se
I non fosse stato per la guerra, pro-
babilmente avrebbe passato la
primavera in giro per le strade
della città, ascoltando la sua band
preferita, gli Imagine Dragons, o
seduta sul tetto del condominio a rilegge-
re A sangue freddo di Truman Capote. E
forse avrebbe potuto farlo se fosse stata di
Kiev o Leopoli, oppure di altre parti
dell’Ucraina colpite dall’invasione russa
ma poi tornate a un minimo di normalità
quotidiana.
Ma Ira è di Mariupol. Così, invece di
fare i soliti picnic nel tardo pomeriggio, in
cima al condominio in cui sono cresciute,
lei e Vika, la sua migliore amica, hanno
trascorso intere settimane nel seminter-
rato dell’edificio su materassi puzzolenti.
Invece di starsene tranquille in cortile,
come quando si arrampicavano sul gelso o
passavano ore sulle altalene, hanno dovu-
to cucinarci, perché i loro appartamenti
erano stati distrutti dai bombardamenti
russi. Invece di scherzare e giocare vicino
al piccolo recinto di sabbia, come faceva-
no fin da bambine, Ira ha aiutato Vika a
seppellire lì i suoi genitori. Invece di colti-
vare le proprie passioni, ha aiutato la fami-
glia a fuggire da una città, la sua città,
completamente distrutta.
Ira ha diciott’anni. Se non fosse stato
per la guerra, la vita si sarebbe proiettata
davanti a lei con un mare di opportunità.
Capelli bruni, alta e atletica, studiava
giornalismo all’università locale e vuole
18 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022
fare la reporter. Senza mai divagare mi ha
raccontato le sue esperienze, cercando di
rimettere insieme i giorni e le notti prima
e dopo il bombardamento russo che ha
incendiato casa sua e decine di altri appar-
tamenti del condominio. Mi ha raccontato
di come ha portato fuori dall’unica città in
cui avesse mai vissuto il padre disabile, la
nonna anziana e la sua migliore amica ri-
masta orfana; di come hanno dovuto ab-
CHRIS MCGRATH (GETTY IMAGES)
bandonare sua madre, rimasta intrappo-
lata in un territorio controllato dai russi; di
come ha dovuto estrarre pezzi di schegge
dai suoi stivali, arrancando per chilometri
– a volte portando in spalla suo padre – in
cerca di un posto sicuro.
Sconvolgimenti
Durante i miei viaggi in Ucraina ho incon-
trato molti ragazzi e ragazze come Ira. C’è
stato il diciottenne di Černihiv, una città
vicino al confine con la Bielorussia, che ha
insistito per restare anche quando gli altri
fuggivano, perché voleva dare una mano
al padre, che lavorava all’obitorio munici-
pale, documentando un’immane quanti-
tà di morti. C’è stato il ventiquattrenne di
Kiev che cercava di procurare agli ospeda-
li della città le medicine più importanti.
C’è stato il dottorando e aspirante im-
prenditore a Leopoli che ha rimandato i
suoi piani e si è unito alle forze civili di di-
fesa della città.
Non fosse stato per la guerra, avrebbe-
ro potuto rimanere giovani. Ma l’invasio-
ne russa ha costretto loro e molti altri co-
me loro a diventare adulti da un giorno
all’altro. La guerra li ha gravati di respon-
sabilità ben al di là di quelle che chiunque
alla loro età dovrebbe avere, costringen-
doli a comportarsi eroicamente quando
altrove, nel mondo, dai loro coetanei non
ci si aspetta niente di simile.
“Devo parlare della nostra vita al pas-
sato: io ero, noi eravamo”, mi ha detto Ira
mentre descriveva l’appartamento della
sua famiglia. “Vivevamo nell’edificio nu-
mero 7, non ne è rimasto niente. Ho segui-
to lezioni di giornalismo. Sono andata
all’università statale di Mariupol, non ne è
rimasto niente. Neanche della città è ri-
masto niente”. Per lei e per gli altri ragazzi
ucraini il 24 febbraio 2022 segna uno spar-
tiacque: la loro vita sarà per sempre divisa
tra quello che è stato prima di quel giorno,
quando le forze di Vladimir Putin hanno
invaso l’Ucraina, e dopo. Prima erano gio-
vani. Dopo sono diventati grandi.
Ho trascorso molto tempo in Ucraina
con questi ragazzi, non solo per la loro tra-

gedia, ma anche perché, in un certo senso,
posso capirli. Io non ho vissuto un vero e
proprio conflitto, ma un periodo di scon-
volgimenti. Anch’io sono stata costretta a
diventare adulta prima del tempo. Sono
cresciuta in Unione Sovietica, in una di
quelle città d’importanza strategica che
per volere di Stalin erano chiuse agli stra-
nieri. La mia città natale ha formato im-
portanti difensori della democrazia, come
lo scienziato e oppositore Boris Nemtsov
(ucciso a Mosca nel 2015), e ha ospitato
noti dissidenti, come il fisico nucleare An-
drej Sacharov. Poi, quando ero adolescen-
te, l’Unione Sovietica è crollata, portan-
dosi dietro l’intero assetto sociale in cui
ero immersa.
Di quel periodo c’è una data che spicca
su tutte: il 19 agosto 1991.
Quel giorno, con il tentato arresto del
presidente Boris Eltsin, gli ultimi resti
dell’apparato sovietico cercarono di fare
un colpo di stato contro quello che era un
neonato processo democratico. Fallirono,
Zaporižžja, Ucraina, 25 marzo 2022
e l’immagine di Eltsin in cima a un carro
armato fu, per i russi e per il mondo, il sim-
bolo del momento in cui il nostro paese
avrebbe potuto cominciare a porre le basi
per il suo futuro.
Io non c’ero. Ero a San Pietroburgo, in
ospedale. Avevo appena scoperto di esse-
re incinta di qualche settimana. Avevo 19
anni. Niente in quel momento sembrava
certo. I giovani alzavano striscioni vicino
a casa mia che recitavano: “Niente può
spaventarci!”. Ma per sicurezza costruiva-
no anche qualche barricata anticarro.
Enormi folle riempivano le piazze princi-
pali di San Pietroburgo, raggruppamenti
crescenti di persone che non volevano vi-
vere in un sistema totalitario. Eppure il
nostro paese come lo conoscevamo stava
cadendo a pezzi. Un crollo economico
avrebbe seguito il tentativo di colpo di sta-
to. Per comprare da mangiare cibo ci vole-
vano i buoni spesa e bisognava fare la fila
per ore. Nonostante il caos e le crisi, scelsi
di portare avanti la gravidanza. Era venu-
to il momento di essere adulta, che lo vo-
lessi o no.
Quello che i giovani ucraini subiscono
oggi è molto peggio di quello che ho subìto
io. Nonostante il caos dei primi anni no-
vanta, in Russia si poteva essere ottimisti.
In Ucraina è più difficile: anche se il paese
sta avendo la meglio contro il suo invaso-
re, molto è andato distrutto, molto ha bi-
sogno di essere ricostruito. Tuttavia, sen-
to che io e questi ragazzi abbiamo un de-
nominatore comune: anche loro sono
stati costretti a prendere decisioni molto
più difficili di quanto la maggior parte del-
le persone adulte sarebbe in grado di af-
frontare.
Ira viveva a Mariupol con i suoi genito-
ri e la nonna Iryna in un appartamento con
tre camere da letto, nell’edificio numero 7
di via Delovaja. L’appartamento aveva
grandi finestre e scaffali pieni di libri, e dal
tetto si vedeva il mare d’Azov. L’edificio,
che ospitava 56 alloggi, risaliva alla fine
degli anni trenta e sorgeva di fronte allo
stabilimento metallurgico di Mariupol,
vicino alle rive del fiume Kalčik, che sfocia
nell’Azov.
Mariupol si trova in una zona dell’U-
craina in cui gran parte dei cittadini, so-
prattutto i più anziani, parla russo. Ma la
nonna di Ira ha insistito per insegnarle
l’ucraino. “È come se avesse previsto
quanto sarebbe stato importante per me
ora”, mi ha detto Ira. Lei e Vika hanno tra-
scorso l’infanzia giocando: gli piaceva
guardare il tramonto dal tetto e stavano
sveglie fino a tardi, chiacchierando o guar-
dando dei film (uno dei primi che Ira ha
amato è stato I pirati dei Caraibi).
La mattina dell’invasione la nonna di
Ira l’ha svegliata, gridando: “Putin ci ha
dichiarato guerra. Alzati!”. Mariupol è sta-
ta uno dei primi posti colpiti, nelle vici-
nanze si potevano sentire le esplosioni. Il
loro edificio, nella sua preziosa posizione,
con la sua splendida vista sul mare, si tro-
vava vicino a diversi importanti obiettivi
dei russi, tra cui l’impianto metallurgico.
Di lì alla fine del mese nell’edificio non
c’era più elettricità, nessun collegamento
a internet, nessuna rete mobile, e poi, alla
fine, neanche il gas per il riscaldamento o
per cucinare. Gli abitanti si riunivano nel
cortile e cucinavano all’aperto.
Le forze russe stavano conquistando
terreno, istituivano posti di blocco, inter-
rogavano chiunque gli capitasse, concen-
trandosi in particolare sugli uomini. “Era-
Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 19
Ucraina
no tanti, sembrava un’invasione di locu- Mariupol, Ucraina, 20 maggio 2022
ste”, mi ha detto il padre di Ira, Vitalyj.
Nella confusione la madre di Ira è stata
colta dalla parte sbagliata di un’avanzata
russa ed è rimasta intrappolata dietro le
linee nemiche.
Il fuoco d’artiglieria si è intensificato.
In breve tempo Mariupol ha cominciato a
“puzzare di corpi in decomposizione”, ha
detto Vitalyj. La nonna era stata un’im-
prenditrice di successo a Mariupol e pos- ALEXANDER ERMOCHENKO (REUTERS/CONTRASTO)

sedeva una jeep Cherokee, che aveva ri-

empito di vestiti e documenti importanti,
implorando Ira e Vitalyj di andarsene. Ma
si sono rifiutati: la madre di Ira era ancora
intrappolata dall’altra parte del fronte.
Il 31 marzo granate e bombe hanno col-
pito l’edificio numero 7, innescando nu-
merosi incendi e aprendo una voragine
nell’appartamento di Ira. “Gli incendi si
sono sviluppati in tutti gli appartamenti”,
ricorda la ragazza. Non c’era niente da fa-
re. Le famiglie di Ira e Vika hanno cercato con sé anche un altro residente dell’edifi- dell’Ucraina. Ma in quel momento, mi ha
rifugio nei garage dell’edificio. Quella cio, un ottantenne malato, che si trovava detto, la sua unica paura era che arrestas-
notte, mentre Ira e Vika, cercando di dor- su una barella con delle ruote. Si sono in- sero suo padre.
mire, contavano i razzi che passavano, camminati tra le rovine di Mariupol, un È stato più o meno allora che ho cono-
avevano sentito un’altra esplosione. Una calvario di più di sedici chilometri, per sciuto Ira, a Zaporižžja. Lei e la sua fami-
bomba aveva colpito un garage vicino a evitare i confini della città, passando per glia erano riuscite a fuggire da Mariupol e
quello in cui si trovavano. Tra le vittime quello che restava dei negozi, dei caffè, stavano andando in un villaggio nell’U-
c’erano i genitori di Vika, rimasti uccisi dei saloni di bellezza, dei condomini. A un craina occidentale, in cui poi l’avrei rag-
nell’esplosione. certo punto Ira e Vika hanno anche dovu- giunta di nuovo. Può parlare con sua ma-
Mentre racconta quest’episodio, la vo- to strisciare, proprio come fanno i militari, dre al telefono ma, non sapendo ancora
ce di Ira rallenta, l’incubo di quella matti- per verificare che la strada fosse sicura. quando finirà questa guerra, la famiglia ha
na è ancora fresco. “Bisognava andarse- Vitalyj, che aveva subìto una commozione rinunciato a pianificare il ricongiungi-
ne”, mi ha detto, “ma Vika piangeva di- cerebrale durante il bombardamento del mento futuro.
sperata. Le ho detto che i suoi genitori garage, aveva difficoltà a camminare e do- In tutti e due i nostri incontri Ira mi ha
avrebbero voluto che lei scappasse da veva essere portato sulle spalle da Ira. mostrato un pezzo di carta, un documento
Mariupol, che bisognava trasferirsi”. Poco “Dovevamo farcela e basta”, mi ha detto che le ha permesso di passare attraverso i
dopo gli altri condomini si sono riuniti nel lei, come se stesse cercando di convincer- posti di blocco russi, la dimostrazione di
cortile e hanno seppellito i genitori di Vi- si di qualcosa che in realtà aveva già risol- aver completato il “filtraggio”, cioè una
ka, vicino al recinto di sabbia. Ira deside- to. “Continuavo a dirgli: ‘Ne usciremo vi- serie di controlli seguiti dal permesso di
rava chiamare la madre, per dirle che la vi’”. lasciare Mariupol. L’umiliazione di quel
famiglia aveva deciso di fuggire per sal- calvario si protraeva, quasi quanto gli or-
varsi, ma non c’era copertura telefonica. Svastiche tatuate rori degli ultimi giorni nella sua città. “Pri-
Non si poteva più aspettare. All’inizio Per uscire hanno attraversato ventidue ma siamo stati bombardati, poi interroga-
di aprile, quando Mariupol è stata vittima posti di blocco russi. A tutti sono stati fer- ti e infine filtrati”, ha detto. “Putin ci ha
del brutale assedio russo, un gruppo è par- mati e interrogati, sia dai separatisti di ‘liberati’ dalla nostra casa, dai nostri stu-
tito. La jeep Cherokee di Iryna era stata Donetsk, sia dai combattenti ceceni. Vi- di, dal nostro lavoro, dal nostro futuro”.
distrutta dai bombardamenti, così se ne talyj e gli altri uomini hanno dovuto to- La storia di Ira è straordinariamente e
sono andati a piedi. A Ira, Vitalyj, Iryna e gliersi i vestiti per dimostrare di non avere tristemente tipica dei ragazzi che ho in-
Vika si erano uniti la vicina di Ira, Olga, e il svastiche tatuate – una strizzata d’occhio contrato, adolescenti e ventenni che han-
figlio di due anni di Olga, Griša. Il marito all’assurda pretesa di Putin di “denazifica- no mostrato un eccezionale coraggio in
di Olga era morto nella stessa esplosione re” l’Ucraina – e di non portare armi. Solo tempi di terrore. A Černihiv ho visto Na-
che si era portata via i genitori di Vika. Ol- una volta in salvo a Ira è venuto in mente zar Fenenko prendersi una pausa per se-
ga era rimasta ferita alle gambe, perciò che le forze filorusse avrebbero potuto guire lezioni universitarie online mentre
doveva essere trasportata su una sedia a portare via lei o una qualsiasi delle altre aiutava suo padre all’obitorio locale.
rotelle che le era stata data da un ospedale donne per violentarle, crimini di cui i sol- Černihiv, una città antica e graziosa,
delle vicinanze. Il gruppo aveva portato dati russi sono stati accusati in altre parti ora è piena di palazzi, scuole e ospedali

20 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022

distrutti. Decine di persone – non solo
adulti, ma anche bambini – sono state uc-
cise, morti che Nazar e suo padre, Jurij,
conoscono fin troppo bene. Nei primi
giorni di guerra la madre e la sorella mino-
re di Nazar erano andate via, ma lui aveva
preferito restare. “Non riuscivo a immagi-
nare mio padre da solo in questo obitorio”,
mi ha detto. Se non fosse stato per la guer-
ra, Nazar avrebbe semplicemente conti-
nuato i suoi studi: si stava laureando in
chimica all’università di Kiev.
A Leopoli Marco Basarab, 24 anni, mi
ha raccontato di come si è unito alle forze
civili di difesa della città poco dopo essersi
trasferito lì da Kiev, dove una bomba ave-
va distrutto le finestre dell’appartamento
della sua famiglia. Di giorno raccoglieva e
distribuiva aiuti per le vittime di guerra
che avevano cercato rifugio lì, e di notte
faceva rispettare il coprifuoco. Figlio di un
imprenditore di successo della capitale,
Marco ha studiato in scuole private di Re-
gno Unito, Francia, Germania e Romania;
è riuscito a ottenere un dottorato. Se non
fosse stato per la guerra, probabilmente
sarebbe andato a fare surf in Portogallo
con gli amici.
Questa è solo una piccola parte delle
molte storie di ragazzi le cui vite sono sta-
te cambiate per sempre. Se non fosse stato
per la guerra, cosa avrebbero potuto esse-
re? Eppure c’è un’altra prospettiva che va-
le la pena di considerare, cioè come questi
ragazzi hanno aiutato il loro paese nel mo-
mento del bisogno, come hanno mostrato
Da sapere La situazione sul terreno
BIELORUSSIA
POLONIA
Černihiv
Leopoli Kiev
UCRA I NA
Transnistria
M O L D O VA
Tiraspol
ROMANIA Odessa
Mar Nero
BULGARIA
il loro coraggio nelle circostanze più estre-
me. Potremmo parlare malinconicamen-
Da sapere
te del futuro che hanno perso, ma allo
stesso modo mi hanno mostrato anche un
Severodonetsk
futuro che possono costruire.
Tra i ragazzi che ho incontrato c’era
isolata
Anton Odnorog, 24 anni. Frustrato dagli
alti livelli di corruzione in Ucraina, aveva u Le autorità di Severodonetsk hanno
da poco lasciato il servizio civile ed era en- annunciato che l’artiglieria russa ha di-
trato in un’azienda di forniture mediche a strutto l’ultimo ponte che collegava la
Kiev al momento dell’invasione. Se non città, assediata e bombardata da setti-
fosse stato per la guerra aveva program- mane, al resto dei territori controllati
mato una visita a Mariupol, la sua città, dalle forze ucraine, rendendo impossi-
dove avrebbe camminato sulle spiagge bile l’evacuazione dei diecimila civili ri-
del mare d’Azov con la madre e la sorella. masti. Centinaia di persone si sarebbero
Mentre eravamo seduti nel suo ufficio, rifugiate nei sotterranei dello stabili-
affacciato su piazza dell’Indipendenza, la mento chimico Azot insieme ai soldati
famosa Maidan, dove le proteste filocci- ucraini, una situazione analoga a quella
dentali nel 2014 innescarono l’annessione andata avanti tra aprile e maggio nelle
della Crimea alla Russia e la guerra che da acciaierie Azovstal di Mariupol. Mosca
anni dura nel Donbass, Anton sembrava ha intimato la resa ai combattenti e ha
percepire l’opportunità di costruire una offerto l’apertura di un corridoio umani-
nuova Ucraina, in cui la fedeltà all’era so- tario per consentire l’uscita dei civili
vietica delle generazioni precedenti possa verso i territori controllati dalle forze
essere superata dai desideri di una nuova russe, ma Kiev ha rifiutato. Nel frattem-
generazione – la sua – per una più profon- po l’esercito russo si sta avvicinando a
da integrazione con l’Europa e l’occiden- Sloviansk, che potrebbe diventare il
te, per la libertà. “Voglio che ci rispettia- prossimo obiettivo dell’offensiva nel
mo a vicenda, che diventiamo ricchi e feli- Donbass.
ci insieme”, mi ha detto. “La mia genera- u Il 15 giugno i ministri della difesa del-
zione può farlo”. u ab la Nato e di una ventina di altri paesi che
sostengono l’Ucraina si sono incontrati
Anna Nemtsova è una giornalista russa, a Bruxelles per mettere a punto un nuo-
corrispondente a Mosca del sito d’informa- vo pacchetto di aiuti militari a Kiev. Nei
zione statunitense The Daily Beast. Colla- giorni precedenti il presidente ucraino
bora con The Atlantic e Rolling Stone. Volodymyr Zelenskiyj aveva avvertito
che gli armamenti ricevuti finora dal
suo paese non bastano a compensare la
superiorità delle forze russe, soprattutto
Città sotto il controllo russo sul fronte del Donbass, e aveva chiesto
Aree sotto il controllo russo la fornitura di centinaia di pezzi di arti-
Combattimenti recenti
Dati aggiornati al 15 giugno 2022
glieria, carri armati, sistemi antimissile
e droni.
u Due cittadini britannici e un maroc-
chino residenti da tempo in Ucraina,
Charkiv
catturati a Mariupol mentre combatte-
Lysyčansk
Severodonetsk vano a fianco dell’esercito di Kiev, sono
Sloviansk
Dnipro Kramatorsk Luhansk stati condannati a morte dalla corte su-
Donbas
s prema dell’autoproclamata Repubblica
Zaporižžja Donetsk
popolare di Luhansk, che li ha ricono-
Precedente
FONTE: FINANCIAL TIMES, LIVEUAMAP
linea di sciuti colpevoli di terrorismo. Secondo i
Melitopol Mariupol contatto
Cherson
giudici i tre sono mercenari e non sono
Mare quindi tutelati dalla convenzione di Gi-
di Azov RUSSIA
nevra sui prigionieri di guerra. L’amba-
Crimea
Annessa sciatore ucraino nel Regno Unito ha di-
dalla Russia chiarato che Kiev è disponibile a uno
nel 2014
160 km
scambio di prigionieri per ottenere il lo-
ro rilascio. Reuters, Bbc
Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 21
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 Europa
FRANCIA
La sinistra unita
spaventa Macron
J.B. Daoulas e L. Equy, Libération, Francia
Al primo turno delle legislative la
coalizione tra sinistra radicale,
socialisti e verdi ha ottenuto gli
stessi voti di quella del
presidente, che ora potrebbe
perdere la maggioranza assoluta
l duello è cambiato. Due mesi dopo
I aver battuto Marine Le Pen, stavolta
Emmanuel Macron deve fare i conti
con Jean-Luc Mélenchon. Anche se
nessuno dei due era candidato alle elezio-
ni legislative, i risultati del primo turno
sanciscono questo faccia a faccia: la Nuo-
va unione popolare ecologica e sociale
(Nupes) – formata da La France insoumise
(Lfi), il Partito socialista francese (Ps), Eu-
ropa ecologia-I verdi (Ee-Lv) e il Partito
comunista francese (Pcf ) – e la coalizione
centrista Ensemble, composta La Répu-
blique en marche (Lrm), Modem e Hori-
zons, sono arrivate testa a testa con rispet-
tivamente il 25,7 per cento e il 25,8 per
cento dei voti. Bisognerà aspettare il se-
condo turno, in programma il 19 giugno,
per capire se il presidente appena rieletto
Jean-Luc Mélenchon a Parigi, 12 giugno 2022
YANN CASTANIER (HANS LUCAS/CONTRASTO)
avrà mano libera, con una maggioranza
assoluta all’assemblea nazionale, o se la
Nupes riuscirà a impedirlo.
“Scatenatevi con le vostre schede elet-
torali”, ha esclamato Mélenchon agli elet-
tori la sera del 12 giugno, decretando “bat-
tuto e sconfitto” lo schieramento del pre-
sidente. Se è vero che il leader di Lfi aveva
vari motivi per festeggiare, il suo obiettivo
di diventare primo ministro sembra però
allontanarsi. Le prime proiezioni sulla
composizione del futuro parlamento
escludono infatti l’ipotesi che la Nupes
possa raggiungere la maggioranza: secon-
do Ipsos otterrebbe al massimo 190 seggi.
Ma anche se la possibilità di una coabita-
zione con un primo ministro di opposizio-
ne è stata scartata, per il fronte presiden-
ziale le difficoltà non sono finite. “Abbia-
mo una settimana per convincere gli elet-
tori e ottenere una maggioranza forte e
chiara”, ha dichiarato la prima ministra
Élisabeth Borne, di fronte alla probabile
prospettiva di non riuscire a conquistare i
289 seggi che attribuiscono la maggioran-
za assoluta.
I pochi elettori che si sono degnati di
andare alle urne mantengono viva la su-
spense. In costante aumento dal 1993, il
tasso di astensione al primo turno ha toc-
cato un nuovo record, attestandosi al 52,8
per cento, dopo il 51,3 del 2017. Sintomo
previsto di un costante affaticamento de-
mocratico dei francesi, la bassa affluenza
punisce anche una campagna elettorale
particolarmente pigra. In un lasso di tem-
po più lungo del solito tra le elezioni presi-
denziali e quelle legislative, Macron non
ha fatto molto, se non perdere il piccolo
slancio che la sua rielezione gli aveva dato.
Ha aspettato l’ultimo momento per lan-
ciare l’allarme contro i due “estremi”
grossolanamente equiparati. Il risultato è
stato deludente: la Nupes ed Ensemble
sono testa a testa e il Rassemblement na-
tional (Rn) di Marine Le Pen ha registrato
una crescita significativa (19,1 per cento).
Darsi da fare
In termini di voti il risultato della sinistra
non è molto superiore a quello del 2017,
quando i candidati di Lfi, Ps, Ee-Lv e Pcf,
presentatisi autonomamente, avevano
raccolto in tutto quasi il 24,7 per cento dei
voti. Ma è la conferma di ciò che era già
ovvio: quando è unita, la sinistra ce la fa.
L’artefice di questa alleanza, il socialista
Olivier Faure, ha ottenuto più del 46,9 per
cento dei voti nel suo collegio del diparti-
mento di Seine-et-Marne.
I melenchonisti sono senza dubbio i
grandi vincitori dell’accordo: secondo le
proiezioni Lfi, che aveva 17 deputati, po-
trebbe ottenere tra i 96 e i 115 seggi. Un
incubo per i macronisti, che temono que-
sti deputati rumorosi e combattivi. Ma
anche se ha fatto il pieno al primo turno, la
Nupes potrebbe ritrovarsi senza le riserve
di voti necessari il 19 giugno, a parte il
quattro per cento di voti raccolto dai can-
didati dissidenti della sinistra.
I macronisti saranno costretti a darsi
da fare tra primo e secondo turno. I 314
seggi ottenuti dalla sola Lrm nel 2017 sono
un lontano ricordo. Stavolta il partito del
presidente non potrà fare a meno dei suoi
alleati del Modem e di Horizons (il nuovo
partito dell’ex premier Édouard Philippe),
e potrebbe essere costretto a negoziare
anche con altre forze per far approvare le
sue proposte di legge. Il compito del go-
verno si annuncia quindi complicato. Non
tutti i principali esponenti dello schiera-
mento presidenziale hanno il seggio assi-
curato. Se la strada sembra spianata per la
premier Borne o per il ministro degli inter-
Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 23
Europa
ni, Gérald Darmanin, altri, come la mini- UNIONE EUROPEA BREXIT
stra della transizione ecologica Amélie de
Montchalin, o Clément Beaune, respon-
Trasferimenti Il protocollo che divide
volontari
sabile degli affari europei, sono in difficol-
tà. Nel dipartimento del Loiret l’ex mini-
Il 10 giugno il consiglio
stro dell’educazione nazionale, Jean-Mi- Londra, 13 giugno 2022
dell’Unione europea ha ap-

VUK VALCIC (SOPA IMAGES/LIGHTROCKET/GETTY IMAGES)

chel Blanquer, è stato eliminato dal secon- provato la proposta france-
do turno. se per la redistribuzione vo-
lontaria dei richiedenti asi-
Nessun fronte comune lo. Concepito come una so-
Nei ballottaggi tra candidati dell’Rn e del- luzione temporanea in atte-
la Nupes, La République en marche darà sa della riforma della politi-
delle istruzioni di voto “caso per caso”, ca su asilo e migrazioni, il
senza invocare un fronte unito contro l’e- piano punta al trasferimen-
strema destra. Con una crescita di sei pun- to di almeno diecimila per-
ti rispetto al 2017, l’Rn ottiene un risultato sone dai paesi di primo arri-
migliore di quanto facesse presagire la sua vo. Secondo Euobserver
anonima campagna elettorale. In un’ele- finora Croazia, Francia,
zione che gli è tradizionalmente sfavore- Germania, Irlanda e Porto- La Brexit è ancora motivo di tensione tra Regno
vole il partito di estrema destra, che finora gallo si sono impegnati ad
Unito e Unione europea. Il governo del premier
aveva solo otto deputati, dovrebbe otte- accogliere settemila perso-
ne. Intanto, il piano britan-
Boris Johnson ha infatti annunciato di voler
nerne tra i 20 e i 45, abbastanza da forma- modificare l’accordo sul protocollo irlandese, che
re un gruppo parlamentare. Sarebbe la nico di delegare al Ruanda
la gestione dei richiedenti punta a evitare i controlli alla frontiera in Irlanda
prima volta dal 1986. Nel suo collegio elet-
asilo arrivati in territorio dopo l’uscita dal mercato unico. Londra ha
torale del Pas-de-Calais, Marine Le Pen
britannico è già in crisi. La minimizzato parlando di “piccoli aggiustamenti”,
ha fatto appello ai suoi elettori affinché
Corte europea dei diritti ma le novità sono sostanziali: meno controlli sulle
non diano “a Emmanuel Macron una
umani ha infatti bloccato il
maggioranza assoluta di cui abuserà per merci in transito dalla Gran Bretagna all’Irlanda del
volo che trasferiva i primi
fare ciò che vuole quando vuole”. Nei bal- migranti nel paese africano.
Nord e niente supervisione della Corte europea di
lottaggi in cui un candidato macronista ne giustizia su possibili controversie. Bruxelles ha
sfiderà uno della Nupes, la leader dell’Rn accusato i britannici di una “grave violazione” degli
ha invitato i suoi elettori a “non scegliere PORTOGALLO accordi, annunciando azioni legali. Secondo l’Irish
tra i distruttori dall’alto e i distruttori dal Mai così Independent, la mossa di Johnson “danneggia i
basso”. L’altra forza di estrema destra Re- rapporti tra Unione europea e Regno Unito in un
conquête, che non aveva raggiunto un ac-
a secco
momento critico per l’Europa, intacca la
cordo con l’Rn, ha subìto una nuova battu-
“Il Portogallo sta attraver- reputazione internazionale di Londra e mette a
ta d’arresto: candidatosi nel Var, Éric
Zemmour non si è qualificato per il secon- sando la peggior siccità di rischio le relazioni anglo-irlandesi”. u
sempre”, titola il quotidiano
do turno.
I. Il mese di maggio è stato il
Indeboliti dalla loro pessima presta-
più caldo mai registrato e le mista Kiril Petkov, è ancora
zione alle presidenziali, Les républicains BULGARIA
precipitazioni sono state il in piedi, ma senza maggio-
facevano affidamento sul loro radicamen-
13 per cento della media sta- Di nuovo
to sul territorio e speravano di non subire ranza parlamentare. Secon-
gionale. La situazione è par- in crisi do Rfl/Rl, “il governo è
ancora gli effetti del voto utile. Il partito ticolarmente critica in Al- sempre più debole ed è solo
conservatore ha ottenuto il 13,7 per cento garve. Il governo sta prepa- Dopo sei mesi di apparente questione di tempo prima
dei voti. Dove i suoi candidati non si sono rando un piano d’emergen- stabilità, la Bulgaria è pre- che cada. Ma qualunque co-
qualificati al secondo turno, Ensemble za per garantire almeno le cipitata in una nuova crisi sa succeda, una certezza
spera di approfittare dei loro elettori. Con forniture essenziali. politica. Il leader del parti- c’è: la Bulgaria sta rallen-
un equilibrismo, i macronisti si rassicura- tando la sua marcia verso
Constância, Portogallo to populista Itn, l’ex can-
no ipotizzando che più la sinistra è andata tante Slavi Trifonov, ha an- l’adozione dell’euro, le spe-
HORACIO VILLALOBOS (CORBIS/GETTY)

bene al primo turno, più le persone allergi- nunciato l’uscita della sua ranze di un miglioramento
che al leader di Lfi si mobiliteranno il 19 formazione dal governo di nei rapporti con la Macedo-
giugno. Lo scorso aprile il loro candidato coalizione entrato in carica nia del Nord stanno sva-
alla presidenza aveva inveito contro la sua a dicembre 2021, al termi- nendo, e l’obiettivo di rifor-
avversaria del Rassemblement national. ne di un anno in cui i bul- mare la giustizia e istituire
Ora i suoi scommettono sulla demonizza- gari erano stati chiamati a una commissione contro la
zione di Mélenchon. Il duello è cambiato, votare per tre volte. L’ese- corruzione davvero efficace
ma Macron ricicla le stesse tattiche. u ff cutivo, guidato dall’econo- è sempre più lontano”.

24 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022

 QUINTA
EDIZIONE
Disegno Roberto Abbiati

NARRARE I LUOGHI E I POPOLI rifugi, malghe,

ALPEGGI e forti
Incontri sul reportage e il viaggio del Monte Pasubio
tra le Province
Passeggiate, Trekking di Trento e Vicenza

KELLER
EDITORE

Comuni del Pasubio

Con la partnership di

Geografie sul Pasubio

Reporter daLL’Italia E DALL’ESTERO
14-17 LUGLIO 2022

Dedicato alle persone curiose,

disposte a usare testa e gambe per inseguire le storie.
Il reportage nella sua forma più trasversale e originale.

14 LUGLIO 2022 15 LUGLIO 2022 16 LUGLIO 2022 17 LUGLIO 2022

Terragnolo Pasubio Pasubio Pasubio

Geroli, Il Masetto, ore 18
Valentina Parisi
KALININGRAD.
LA CITTÀ BIFRONTE
Malga Bisorte, ore 12 Rifugio V. Lancia, ore 11 Malga Valli, ore 14
Uwe Rada Tomas Forro Junko Terao
IL FIUME ODER. DONBAS. Gabriele Battaglia
DA CONFINE DELLA SUITE NUZIALE CINA E ASIA DOPO LA
GUERRA FREDDA A ... ALL’HOTEL VOJNA CRISI UCRAINA

Rifugio V. Lancia, ore 16 Sella dei Colsanti, ore 16

INFO E ISCRIZIONI
Per l'iscrizione al
trekking e per ogni altra
informazione su luoghi,
orari ed eventuali
modifiche al program-
ma, visitate il sito:
geografiesulpasubio.it
Albin Biblom Sergio Del Molino
Andrea Pipino LA SPAGNA VUOTA
Witold Szabłowski
GLI ORSI DANZANTI Rifugio V. Lancia, ore 18
DELLA BULGARIA Witold Szabłowski
COME SFAMARE UN
Rifugio V. Lancia, ore 18 DITTATORE
Valerio Pellizzari INCONTRI
NOSTALGIE IMPERIALI: A PARTECIPAZIONE
ALASKA E CURILI LIBERA E GRATUITA
 Secondo il Centro europeo per il controllo delle

Il covid-19 in cifre malattie, è probabile che le varianti omicron

Ba.4 e Ba.5 diventeranno presto dominanti in
tutta Europa, com’è successo in Portogallo
FONTE: JOHNS HOPKINS U. DATI AGGIORNATI AL 15 GIUGNO 2022

Mondo Europa
Totale dall’inizio Settimana Variazione I paesi con il maggior numero di nuovi casi
della pandemia dal 9 al 15 giugno 2022 settimanale al giorno, media dell’ultima settimana
Casi 536.747.070 3.596.564 +0,7% Germania
Francia
61.693
37.772
Morti 6.312.635 10.050 +0,2% Italia 22.964
Portogallo 10.365

Nuovi casi e decessi settimanali per covid-19 nel mondo Spagna 6.065

Casi Morti I paesi con il maggior numero di morti al

25.000.000 Americhe 120.000
giorno, media dell’ultima settimana
Sudest asiatico
Europa Morti 100.000 Germania 75
20.000.000
Mediterraneo Russia 69
orientale 80.000
FONTE: OMS. DATI AL 12 GIUGNO 2022

FONTE: REUTERS
15.000.000 Africa Italia 59
Pacifico occidentale 60.000 Francia 44
10.000.000 Spagna 28
40.000
aumento o calo medio nelle
5.000.000 ultime due settimane
20.000

0
0
Italia
t

eb
20

ar

25 r
ag

ar

22 t
3g v

28 b

16 r
ag
22
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se

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ap

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no

no
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gi
2m

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1f
m

m
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n

11
28

21
6

19

14
13

26

7
17

30
9
ge

15
20

Dati dall’8 al 14 giugno 2022

Il calo della speranza di vita

Variazione della speranza di vita tra il 2019 e il 2021 in una selezione di paesi, mesi

Bulgaria Polonia Stati Uniti Cile Grecia Regno Unito

10
0

FONTE: MINISTERO DELLA SALUTE

-10
-20
-30
-40
J. SCHÖLEY ET AL., PREPRINT SU MEDRXIV/NATURE

-50
2019 2021 2019 2021 2019 2021 2019 2021 2019 2021 2019 2021

Spagna Italia Germania Francia Svezia Norvegia

10
Nuovi casi nella settimana conclusa
0 il 15 giugno, ogni 100.000 abitanti
-10
-20 185 399
-30
-40
-50
Casi positivi 603.885
2019 2021 2019 2021 2019 2021 2019 2021 2019 2021 2019 2021
Variazione nell’ultima settimana -25.110
◆ In molti paesi il covid ha ridotto la speranza di vita media. Gli Stati Uniti hanno perso più di due Casi positivi sul totale dei tamponi 14,2%
anni rispetto al 2019, l’Italia più di un anno, anche se sta recuperando, scrive Nature. Altri paesi, Variazione negli ultimi sei giorni +2,5%
come la Svezia, hanno già recuperato il calo. In Italia, oltre ad abbassare la durata media della
Pazienti in terapia intensiva 189
vita, la pandemia ha indebolito la salute delle persone e le conseguenze si faranno sentire anche
in futuro, dice il rapporto Osservasalute 2021. Sia perché lo stile di vita di molti è peggiorato, con Variazione nell’ultima settimana -10
l’aumento del consumo di alcolici e la riduzione dell’attività fisica, sia perché si sono interrotte o
Casi da inizio pandemia 17.736.696
rallentate le attività di prevenzione e i percorsi di cura per i malati cronici. Per esempio, se nel
2019 erano state erogate 26,6 milioni di prime visite specialistiche, nel 2020 sono diminuite di Nuovi casi nell’ultima settimana +170.635
circa un terzo, arrivando a 17,7 milioni. Sono calati anche gli interventi programmati, Morti da inizio pandemia
fondamentali per prevenire la cosiddetta mortalità evitabile. Nel caso degli interventi di bypass 167.553
coronarico, nel 2020 ce ne sono stati 76,6 su centomila persone, mentre nel 2019 e nei cinque Variazione nell’ultima settimana +384
anni precedenti il dato era sempre stato superiore a cento su centomila. *Da gennaio 2021 sono conteggiati anche i test antigenici

26 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022

 Africa e Medio Oriente
Persone sfollate per gli scontri tra esercito e ribelli. Goma, 27 maggio 2022
MOSES SAWASAWA (AP/LAPRESSE)
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
Come allentare le tensioni
nei Grandi laghi
David Monda, Mail&Guardian, Sudafrica
I colloqui di pace tra il governo di
Kinshasa e i gruppi armati sono
ostacolati dalla diserzione della
milizia M23. Perché il dialogo
abbia successo serve la
cooperazione dei paesi vicini
a regione dei Grandi laghi è stori-
L camente una zona di conflitti. Fin
dalla metà degli anni novanta
l’est della Repubblica Democra-
tica del Congo (Rdc) è stato al centro di
violenti scontri tra milizie armate congo-
lesi e straniere, che hanno provocato più
di sei milioni di morti e circa due milioni
di sfollati e profughi. Ad aprile del 2022
una trentina di rappresentanti del gover-
no di Kinshasa e dei gruppi armati delle
province dell’Ituri, del Nord Kivu e del
Sud Kivu si sono incontrati a Nairobi, in
Kenya. La milizia M23, sostenuta dal
Ruanda e al centro delle tensioni tra i due
paesi, ha abbandonato i colloqui, rallen-
tando i negoziati di pace.
Il conflitto nell’Rdc è complicato.
L’M23 ha approfittato dell’incapacità di
28 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022
Kinshasa di controllare il suo territorio, ha
compiuto orribili violenze contro la popo-
lazione locale e ha sfruttato l’abbondanza
di minerali nella regione in cui agisce (il 12
giugno ha preso il controllo di una cittadi-
na di frontiera, Bunagana). La milizia è
formata da congolesi di etnia tutsi chia-
mati banyamulenge, che ricevono soste-
gno militare dal governo ruandese di Paul
Kagame.
Con l’adesione ad aprile all’East afri-
can community, un’organizzazione inter-
governativa regionale, l’Rdc sperava che
un impegno dei paesi dell’area potesse
portare la pace nei Grandi laghi. Ma non è
successo, perché il Ruanda non vuole di-
sarmare i miliziani dell’M23. Kigali ha
usato il gruppo ribelle per combattere un
conflitto per procura. La sua funzione è
fare da cuscinetto contro gli attacchi di
quel che resta degli ex ribelli hutu, gli inte-
rahamwe, che agiscono nella regione dei
Grandi laghi. Questi ex ribelli erano i lea-
der degli squadroni della morte filogover-
nativi che fuggirono nell’Rdc quando il
Fronte patriottico del Ruanda, guidato dai
tutsi, salì al potere nel 1994, mettendo fi-
ne al genocidio.
Il bastone e la carota
L’attuale ondata di uccisioni compiute
dall’M23 nell’Rdc può attribuirsi a due fat-
tori. Da un lato, la milizia usa la violenza
per ottenere un potere di contrattazione in
vista dei colloqui di Nairobi, mediati dal
presidente keniano Uhuru Kenyatta.
Dall’altro, tenta disperatamente di conso-
lidare il controllo su giacimenti minerari
redditizi, in previsione dell’invio di ulte-
riori forze militari dall’East african com-
munity.
La missione di stabilizzazione delle
Nazioni Unite nell’Rdc non è riuscita a mi-
gliorare la situazione in termini di sicurez-
za né a disarmare i ribelli dell’M23. Il go-
verno congolese, d’altra parte, è troppo
debole per sconfiggere militarmente i ri-
belli, mentre il Ruanda è libero di decide-
re il destino della regione dei Grandi laghi.
Il successo dei colloqui di pace dipen-
derà dallo sforzo di tutti i vicini dell’Rdc
per incoraggiare il Ruanda a tenere a bada
la recalcitrante milizia. Nei colloqui biso-
gnerà usare il bastone e la carota, per
esempio concedendo l’amnistia ai ribelli
che deporranno le armi, in cambio dello
schieramento di una forza regionale di
mantenimento della pace. Inoltre,
Kinshasa dovrà integrare l’M23 nell’eser-
cito regolare e garantire incarichi politici
ad alcuni rappresentanti della milizia.
Dall’altro lato dovrebbero essere previste
sanzioni per le violazioni del cessate il
fuoco e azioni penali per chi riprende a
combattere. La Repubblica Democratica
del Congo non può sconfiggere militar-
mente l’M23, ma può incoraggiare il grup-
po ribelle a deporre le armi per il bene del
paese, della stabilità regionale e per la pro-
sperità di tutta la popolazione. u fdl
David Monda insegna scienze politiche
alla City university di New York.
 Juba, 5 febbraio 2020 IRAQ ISRAELE

Dimissioni di massa Addio

a Yehoshua
Al Mada, Iraq Abraham B. Yehoshua (nella fo-
TONY KARUMBA (AFP/GETTY)

SUD SUDAN
Aiuti
prosciugati
“Il Programma alimentare
mondiale (Pam) delle Nazioni
Unite ha dovuto interrompere
l’assistenza umanitaria desti-
nata a quasi due milioni di per-
sone in Sud Sudan perché non
ha più fondi a disposizione”,
riporta Al Jazeera. Queste
persone rischiano di morire di
fame. La direttrice del Pam nel
paese, Adeyinka Badejo-Sano-
go, ha detto che all’agenzia
servono 426 milioni di dollari
per coprire le spese dei prossi-
mi sei mesi. I prezzi dei generi
alimentari sono cresciuti in
tutto il mondo a causa della
guerra in Ucraina.
I 73 deputati della forza politica del to), uno dei più noti scrittori
israeliani, è morto in un ospeda-
leader sciita Moqtada al Sadr, la
le di Tel Aviv il 14 giugno. Aveva
più importante del parlamento 85 anni ed era malato da tempo.
iracheno, si sono dimessi il 12 Nato nel 1936 da genitori di ori-
giugno. L’obiettivo è fare pressione gini greca e marocchina, Yeho-
per arrivare alla creazione di un shua aveva pubblicato la sua pri-
ma raccolta di racconti nel 1963.
nuovo governo, mettendo fine a
Ha scritto undici romanzi, tre
otto mesi di paralisi politica
seguita al voto dell’ottobre 2021,
raccolte di racconti e quattro
opere teatrali, che “sono inten-
scrive il quotidiano Al Mada. samente israeliani e anche uni-
Il compito di formare il governo passa ora agli versali per la loro portata”, com-
avversari di Al Sadr, i partiti sciiti filoiraniani riuniti nel menta il Jerusalem Post. Nel
Quadro di coordinamento, ma c’è il rischio che il 1995 aveva vinto il premio Israe-
leader sciita ne contesti la legittimità mobilitando i le, il più importante riconosci-
suoi milioni di sostenitori e facendo sprofondare il mento culturale del paese.
Yehoshua era un sostenitore dei
paese nel caos. Nonostante le forti divisioni,
diritti dei palestinesi e della si-
comunque, l’8 giugno il parlamento è riuscito ad nistra israeliana e faceva parte
approvare una legge di emergenza che consentirà al dell’ong israeliana B’tselem,
governo di usare i fondi pubblici per necessità legate che si oppone all’occupazione
alla sicurezza e allo sviluppo alimentare. La norma israeliana.
prevede di stanziare 17 miliardi di dollari per comprare
grano, riso, gas, energia e per pagare i salari dei
funzionari pubblici. Il governo del primo ministro
Mustafa al Kadhimi, al potere dal 2020, si occupa solo
degli affari correnti. u

BURKINA FAS0 PALESTINA Anche se i Territori fanno parte

WIKIPEDIA

dell’Oms, “il popolo palestine-

Abbandonati
dall’esercito
“Ancora una volta, in Burkina
Faso, un evento d’attualità ne
oscura un altro: a Seytenga so-
no stati uccisi con violenza
inaudita dei civili che erano sta-
ti abbandonati dalle forze di si-
curezza, in fuga dall’area a cau-
sa di un precedente attacco”,
scrive Le Pays. Il 12 giugno nel
villaggio al confine con il Niger
sono morte almeno 79 persone.
Il bilancio è uno dei più gravi
dal 2015, l’anno in cui i gruppi
jihadisti cominciarono a imper-
versare nel paese. Anche nel vi-
cino Togo il governo ha dichia-
rato lo stato d’emergenza nel
nord a causa degli attacchi ter-
roristici.
Un genocidio
statistico
Richard Horton, direttore della
rivista medica britannica The
Lancet, accusa in un editoriale
l’Organizzazione mondiale
della sanità (Oms) di “genoci-
dio statistico”, vale a dire “l’eli-
minazione deliberata di un po-
polo con l’obiettivo di estingue-
re la sua esistenza”. Nel World
health statistics 2022, il rappor-
to che raccoglie i dati sugli indi-
catori sanitari di 194 stati, pub-
blicato il 20 maggio, l’Oms ha
escluso i dati relativi ai Territo-
ri palestinesi occupati, in cui vi-
vono più di cinque milioni di
persone: 3,2 milioni in Cisgior-
dania e Gerusalemme Est e 2,2
milioni nella Striscia di Gaza.
se è stato completamente can-
cellato”, commenta Horton.
u Il 14 giugno l’Unione euro-
pea ha sbloccato centinaia di
milioni di euro di aiuti ai pale-
stinesi. I fondi erano rimasti in
sospeso per una polemica sca-
tenata dal commissario euro-
peo Olivér Várhelyi, secondo il
quale i libri di testo palestinesi
esaltano la violenza e l’antise-
mitismo.
Newsletter
Africana e Mediorientale
sono le newsletter settimanali
di Internazionale con le notizie
dall’Africa e dal Medio Oriente.
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internazionale.it/newsletter
IN BREVE
Libia È cominciato il 12 giugno
al Cairo un nuovo ciclo di nego-
ziati tra le forze rivali per accor-
darsi sullo svolgimento delle
elezioni, saltate a dicembre.
Nigeria Bola Tinubu, l’ex go-
vernatore di Lagos, è stato scel-
to il 10 giugno come candidato
del partito di governo, l’All pro-
gressives congress, alle elezioni
presidenziali del 2023.
Zimbabwe Il 14 giugno Jeffrey
Moyo è stato condannato a cin-
que anni di carcere (pena sospe-
sa) per aver falsificato le proprie
credenziali di giornalista. La
sentenza è stata criticata dagli
attivisti per la libertà di stampa.

Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 29

 Americhe
Rio de Janeiro, 12 giugno 2022
CARL DE SOUZA (AFP/GETTY IMAGES)
BRASILE
La politica di Bolsonaro
uccide in Amazzonia
Herculano Barreto Filho, Uol, Brasile
Il ricercatore brasiliano Bruno
Pereira e il giornalista britannico
Dom Phillips sono scomparsi da
giorni nella foresta pluviale.
Denunciavano le attività illegali
nelle terre protette dei nativi
impulso che il presidente Jair
L’ Bolsonaro ha dato all’estrazione
illegale di materie prime nelle
terre protette dei popoli indigeni
ha fatto aumentare le tensioni in Amazzo-
nia, afferma Renan Sotto Mayor, difenso-
re dei diritti umani in Brasile. L’atteggia-
mento del governo favorisce il garimpo,
l’estrazione illegale di oro e altre materie
prime, che è vietata in quei territori.
I funzionari della Fundação nacional
do índio (Funai), l’agenzia del governo
che difende le popolazioni native, hanno
denunciato più volte la situazione. Uno di
quei funzionari era Bruno Araújo Pereira,
scomparso il 5 giugno insieme al giornali-
sta britannico Dom Phillips nella valle del
Javari, nello stato di Amazonas, al confine
con la Colombia e il Perù. Nel 2019 ci sono
30 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022
state otto aggressioni al personale dell’a-
genzia, proprio nella valle del Javari. Pe-
reira, esperto di popoli incontattati, era
stato esonerato dal Funai quell’anno ma
non aveva abbandonato il suo attivismo.
Bolsonaro ha ripetuto spesso che è fa-
vorevole ad alleggerire le regole sul garim-
po: “Fosse per me lo autorizzerei. C’è un
progetto per renderlo più flessibile nelle
terre indigene e i nativi sono d’accordo”,
ha detto nel 2020.
Sentirsi utile
Alla fine del 2019 Pereira aveva partecipa-
to a una riunione a Brasília insieme a Sotto
Mayor. In quell’occasione aveva parlato
della morte di Maxciel Pereira dos Santos,
un collaboratore del Funai, ucciso a colpi
di pistola, e di altre aggressioni armate
contro funzionari dell’agenzia. Secondo
Sotto Mayor e i suoi collaboratori, Pereira
si stava esponendo troppo e la sua vita era
in pericolo.
In una nota divulgata di recente, il Fu-
nai afferma di compiere “azioni perma-
nenti” di controllo per contrastare le atti-
vità illecite, che comprendono l’estrazio-
ne di minerali, di legname e la pesca di
frodo. Ma Sotto Mayor critica la “precarie-
tà” con cui è portata avanti l’azione di pro-
tezione delle popolazioni native negli ulti-
mi anni: in questo contesto di fragilità ri-
entrerebbe anche l’uscita dall’agenzia di
Pereira, che conosceva benissimo la valle
del Javari e contrastava l’attività dei garim-
peiros nelle terre protette degli indigeni.
Dopo essere uscito dal Funai, Pereira
aveva cominciato a collaborare con un’or-
ganizzazione, l’Unione dei popoli indige-
ni della valle del Javari (Univaja). “Era co-
me se agisse in privato”, dice Sotto Mayor,
“era il suo modo di essere utile. Credeva
nel ruolo dell’informazione e stava aiu-
tando Phillips. Voleva che all’estero si sa-
pesse che in quei territori lo stato è assen-
te”. I due sono stati visti l’ultima volta la
mattina del 5 giugno dopo aver lasciato la
comunità di San Rafael in direzione di
Atalaia do Norte.
Secondo Paulo Barbosa da Silva, coor-
dinatore dell’Univaja, il giornalista bri-
tannico aveva fotografato aggressori ar-
mati che minacciavano le popolazioni
native. Gli aggressori sarebbero legati ad
Amarildo da Costa Oliveira, arrestato il 7
giugno per il possesso di droga e armi, e
sospettato di essere coinvolto nella vicen-
da. Secondo l’Univaja, Pereira e Phillips
avevano visitato diverse comunità del la-
go di Jaburu, vicino a una base del Funai
sul fiume Ituí. Phillips aveva fatto varie
interviste ai nativi. Si erano fermati a San
Rafael e avevano proseguito in barca. Non
sono mai arrivati a destinazione. u ar
Da sapere
Ultime notizie
u Il 13 giugno 2022 l’ambasciata del Brasile nel
Regno Unito ha informato la famiglia di Dom
Phillips che il corpo del giornalista è stato ritro-
vato, insieme a quello del ricercatore Bruno Pe-
reira. I due erano scomparsi il 5 giugno. La poli-
zia brasiliana e l’organizzazione indigena Uni-
vaja hanno però smentito la notizia. Reuters
 Americhe
STATI UNITI
La verità sull’assalto
al congresso
Michael Gerson, The Washington Post, Stati Uniti
Le audizioni della commissione
che indaga sui fatti del 6 gennaio
2021 confermano che Donald
Trump ha istigato una folla
violenta per ribaltare l’esito delle
elezioni presidenziali
l congresso degli Stati Uniti so-
A no cominciate le audizioni del-
la commissione che indaga sui
fatti del 6 gennaio 2021, quan-
do centinaia di sostenitori dell’ex presi-
dente Donald Trump fecero irruzione nel
campidoglio. Le audizioni, trasmesse in
tv, non faranno cambiare idea ai sosteni-
tori di Trump, ma di sicuro gli toglieranno
qualsiasi giustificazione. La commissione
ha dimostrato in modo chiaro che un pre-
sidente in carica ha organizzato una mani-
festazione violenta chiedendo alla folla di
intimidire i parlamentari e il vicepresi-
dente nel tentativo di ribaltare il risultato
delle elezioni presidenziali. Il tutto sulla
base di una teoria – secondo cui il voto era
stato truccato – palesemente falsa. La sto-
ria accetterà solo una versione dei fatti
CHIP SOMODEVILLA (GETTY IMAGES)
Washington, 13 giugno 2022. Un’audizione della commissione d’inchiesta
32 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022
avvenuti quel giorno, e sarà quella accer-
tata dalla commissione.
In un certo senso costruire un impian-
to accusatorio contro Trump è facile, per-
ché è lui stesso ad avvalorare le accuse:
considera la rivolta come la massima
espressione della lealtà dei suoi seguaci e
continua a dire che dovrebbe essere rein-
tegrato alla presidenza. Trump sembra
ancora convinto che Mike Pence, all’epo-
ca vicepresidente, lo abbia tradito rifiu-
tandosi di rovesciare l’ordine costituzio-
nale. Non essendo in grado di ammettere
Da sapere
Processo pubblico
u Negli Stati Uniti il 9 giugno 2022 sono comin-
ciate le audizioni pubbliche della commissione
d’inchiesta della camera che da più di un anno
indaga sull’attacco al congresso dei sostenitori
dell’ex presidente Donald Trump, avvenuto il
6 gennaio 2021. Il lavoro della commissione,
guidata dai democratici, difficilmente avrà con-
seguenze dal punto di vista penale, ma potreb-
be portare a nuove proposte di legge per raffor-
zare la sicurezza del processo elettorale e i mec-
canismi di trasferimento dei poteri. Bbc
i propri errori, l’ex presidente finisce spes-
so per ammettere le proprie colpe.
La risposta dei leader repubblicani do-
po le prime audizioni – sarebbe meglio
concentrarsi sull’inflazione invece che
sull’insurrezione – ha messo in mostra la
loro superficialità morale e politica. È elo-
quente il contrasto tra la testimonianza di
Caroline Edwards, agente della polizia del
campidoglio (“Scivolavo sul sangue delle
persone”) e un tweet pubblicato dai re-
pubblicani della commissione giustizia
(“Solo. Vecchie. Notizie”). C’è un altro
contrasto che è emerso durante la prima
audizione: quello fra Trump e Pence. Nel-
le sue interminabili e sconclusionate di-
chiarazioni davanti alla folla radunata il 6
gennaio 2021, Trump ha invitato più volte
Pence a ribaltare l’esisto delle elezioni.
L’ex presidente ha espresso approvazione
quando i suoi sostenitori hanno intonato il
coro “impiccate Pence”. Quel giorno, per
alcune ore Trump ha smesso di essere il
presidente degli Stati Uniti ed è diventato
un leader ribelle che osservava il proprio
piano svolgersi con una violenza coordi-
nata. Si è rifiutato di accettare il consiglio
di alcuni collaboratori, che lo avevano in-
vitato a fermare la folla prima che assal-
tasse il congresso. Il generale Mark A. Mil-
ley, capo di stato maggiore congiunto
delle forze armate, ha sottolineato l’as-
senza di Trump nella catena di comando.
In un momento cruciale, si preoccupava
solo di portare avanti la sua irrealizzabile
missione di conservare il potere.
Palesemente imperfetti
In quel contesto Pence ha cercato di riem-
pire il vuoto di potere. È difficile elogiarlo,
perché parliamo del braccio destro del
peggior presidente della storia. Ma alme-
no ha deciso di difendere la costituzione.
Lo stesso vale per il ministro della giusti-
zia William Barr, un politico criticabile
che però non ha assecondato le accuse di
brogli. A prescindere da ciò che si possa
pensare di questi uomini palesemente im-
perfetti, il problema è che in un’ipotetica
seconda amministrazione Trump queste
persone non ci sarebbero. L’ex presidente
è diventato sempre più abile nell’epurare i
funzionari che hanno manifestato segnali
di indipendenza e carattere. Se dovesse
tornare alla Casa Bianca, potrebbe deci-
dere di circondarsi solo di persone d’in-
crollabile fedeltà, legati a lui molto più che
allo stato. u as
 New York, 11 giugno 2022 ECUADOR CUBA

Sciopero nazionale Condanne

e arresti
STEPHANIE KEITH (BLOOMBERG/GETTY)

Una protesta a Quito, 14 giugno 2022 Il 13 giugno la procura generale

cubana ha annunciato che 381
partecipanti alle manifestazioni
antigovernative dell’11 luglio
2021 sono stati condannati,
comprese sedici persone tra i 16
e i 18 anni. La maggior parte è
STATI UNITI accusata di sedizione, sabotag-
VERONICA LOMBEIDA (AFP/GETTY IMAGES)

Accordo timido gio, furto, aggressione, oltraggio

o disordine pubblico. Per 297
sulle armi persone le pene vanno dai cin-
que ai 25 anni di carcere, mentre
Al congresso statunitense i de- 84 hanno ricevuto condanne
mocratici hanno trovato un ac- che non prevedono la prigione.
cordo con un gruppo di repub- “Ma la procura cubana ha av-
blicani per introdurre delle mi- vertito che potrebbero scontare
sure contro la diffusione delle pene più dure se non rispette-
armi. “La proposta prevede di “La Confederación de nacionalidades indígenas del ranno le sanzioni o violeranno
aumentare i fondi per aiutare le di nuovo la legge”, scrive la
Ecuador (Conaie) ha convocato uno sciopero nazionale
persone con malattie mentali e Reuters. Varie organizzazioni
di rafforzare le misure di sicu- indeterminato a partire dal 13 giugno a causa della grave
che difendono i diritti umani,
rezza nelle scuole”, scrive il crisi economica e sociale che vive il paese”, scrive il sito l’Unione europea e gli Stati Uni-
Wall Street Journal. Inoltre il Gk. Tra le richieste che la Conaie rivolge al governo del ti sostengono che i processi non
governo federale darebbe più ri- presidente conservatore Guillermo Lasso, c’è il blocco del sono stati trasparenti.
sorse agli stati per adottare le prezzo dei combustibili, l’interruzione delle concessioni
cosiddette leggi red flag, cioè petrolifere e minerarie e il rinvio delle scadenze di
quelle norme che servono a im- IN BREVE
pagamento per i piccoli coltivatori indebitati con le
pedire che le armi finiscano nel- Bolivia Il 10 giugno l’ex presi-
le mani di persone pericolose banche. Ci sono stati blocchi stradali in molte zone del dente ad interim Janine Áñez,
per se stesse e per gli altri. La paese, saccheggi e scontri con la polizia. u accusata di aver condotto un
proposta, su cui il senato do- colpo di stato nel novembre
vrebbe votare nei prossimi gior- 2019 contro l’ex presidente so-
ni, non include nessuna delle COLOMBIA presidenza rappresentano un cialista Evo Morales (2006-
cambiamento con il passato.
misure più coraggiose chieste
dagli attivisti per il controllo del-
La scelta Ma come spiega in un’intervista
2019), è stata condannata a die-
ci anni di prigione. Ha annun-
le armi, per esempio alzare da dei colombiani al quotidiano El País, Petro ciato che farà appello contro la
18 a 21 anni l’età minima per po- vuole trasmettere un messag- sentenza.
ter comprare fucili semiautoma- Il 29 maggio, al primo turno del- gio tranquillizzante, anche se Canada Alek Minassian, l’uo-
tici e fare controlli generalizzati le elezioni presidenziali in Co- molti hanno paura del suo pas- mo che nel 2018 si è lanciato sul-
sui precedenti di chi compra lombia, il candidato di sinistra sato da guerrigliero: “Dobbia- la folla a Toronto alla guida di
un’arma. “Nessuna di queste ed ex sindaco di Bogotá Gusta- mo cambiare il clima di odio e un furgone uccidendo undici
misure avrebbe raccolto abba- vo Petro (nella foto) ha ottenuto settarismo che c’è nel paese e persone, è stato condannato
stanza voti in senato per essere 8,5 milioni di voti. Mentre Ro- riformare il sistema dell’istru- all’ergastolo. Minassian era mo-
approvata, quindi i democratici dolfo Hernández, un ingegnere zione in modo che tutti i giova- tivato dall’odio nei confronti
hanno accettato un accordo più milionario di 77 anni che si è ni possano studiare”, ha detto. delle donne.
modesto con i repubblicani pur presentato con il Movimiento
di rompere lo stallo sulla que- liga de gobernantes anticor-
SANTIAGO ARCOS (REUTERS/CONTRASTO)

stione”, scrive il Los Angeles rupción e su cui nessuno aveva Newsletter

Times. L’11 giugno decine di scommesso prima dello scruti-
migliaia di persone hanno ma- nio, ha avuto sei milioni di pre- Americana racconta cosa
nifestato in molte città statuni- ferenze. “Sembra un distacco succede negli Stati Uniti. Per
tensi per chiedere ai politici di notevole”, scrive Bbc mundo, riceverla: intern.az/1Cq5.
limitare la diffusione delle armi. “ma quasi tutti i sondaggi pre- Sudamericana raccoglie
Il 24 maggio 19 bambini sono vedono un testa a testa al bal- notizie e approfondimenti
stati uccisi in una scuola a Uval- lottaggio che ci sarà il 19 giu- dall’America Latina. Per rice-
de, in Texas. gno. Entrambi i candidati alla verla: intern.az/1CHV

Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 33

 Asia e Pacifico
La riesumazione dei resti di una vittima, Manila, 8 luglio 2021
JAM STA ROSA (AFP/GETTY IMAGES)
FILIPPINE
Gli effetti a lungo termine
della guerra alla droga
The Economist, Regno Unito
La feroce campagna del
presidente Rodrigo Duterte
contro spacciatori e consumatori
ha provocato la morte di migliaia
di persone. Con conseguenze
devastanti per le loro famiglie
eyna aveva 17 anni quando Ga-
R briel, il suo fidanzato, è stato as-
sassinato davanti ai suoi occhi
(entrambi i nomi usati sono di
fantasia). A ottobre del 2016 Gabriel stava
tornando nella loro casa di Bagong Silang,
una sovraffollata baraccopoli di Manila,
dopo aver finito il turno come conducente
di risciò. Reyna racconta che era un “gior-
no normale” finché alcuni uomini armati
non hanno fatto irruzione in casa spingen-
do Gabriel per terra. Non si sono identifi-
cati, ma più tardi è venuta a sapere che
erano poliziotti che lo accusavano di esse-
re uno spacciatore (Reyna sostiene che il
fidanzato era innocente). Nel sentire la
confusione, il padre di Gabriel, che aveva
settant’anni e stava riposando, si è sve-
gliato e ha chiesto cosa stava succedendo.
34 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022
Gli hanno sparato. Uccidendo entrambi.
I due uomini sono vittime della guerra alla
droga voluta da Rodrigo Duterte, il presi-
dente uscente delle Filippine. Durante il
suo mandato poliziotti e guardie private
sono stati invitati a sparare a chiunque ri-
tenessero coinvolto nel traffico di stupefa-
centi. Almeno 6.201 persone sono state
uccise dalla polizia in operazioni antidro-
ga tra il luglio 2016 e il settembre 2021, ma
secondo le organizzazioni per i diritti
umani sono molte di più.
Le conseguenze della campagna anti-
droga di Duterte sulla società filippina
vanno però ben oltre le migliaia di perso-
ne, in maggioranza povere, uccise negli
ultimi sei anni. L’operazione campagna di
Duterte è stata economicamente disa-
strosa per le loro famiglie, soprattutto
quelle che beneficiavano del programma
antipovertà di cui il governo va tanto fiero.
Dal 2008 le Filippine hanno messo in
campo uno dei più estesi e riusciti pro-
grammi di assistenza sociale al mondo: il
Pantawid pamilyang pilipino programme,
noto anche come 4p. Il programma offre
finanziamenti alle famiglie più povere che
però devono rispettare alcune condizioni,
come mandare i figli a scuola o sottoporsi
alle visite mediche. Il 4p raggiunge quat-
tro milioni di famiglie, pari al 20 per cento
della popolazione. Fino al 2015 ha contri-
buito a far uscire 1,3 milioni di filippini dal-
la povertà, misurata nel 2021 dal governo
sulla base di un reddito mensile di dodici-
mila pesos (circa 220 euro) per una fami-
glia di cinque persone. Quasi tutti i bambi-
ni delle famiglie che ricevono gli aiuti so-
no iscritti a scuola.
Secondo uno studio della ricercatrice
indipendente Abigail Pangilinan e di Ma-
ria Carmen Fernandez dell’università di
Cambridge pubblicato nel 2021, nell’area
metropolitana di Manila, in cui si sono
concentrati gli omicidi, almeno il 20 per
cento delle vittime proveniva da famiglie
incluse nel programma 4p. Dallo studio
emerge che quasi i due quinti dei bambini
di queste famiglie hanno smesso di fre-
quentare la scuola, causando il blocco dei
pagamenti. “I familiari delle vittime han-
no subìto diversi contraccolpi: la perdita
di entrate, il trauma, l’isolamento”, spiega
Camilo Gudmalin, ex direttore del 4p. A
queste persone sono stati negati anche al-
tri tipi di assistenza. Dal 1992 il diparti-
mento di giustizia prevede un risarcimen-
to di diecimila pesos per le famiglie delle
vittime di reati violenti. Nei casi di omici-
di legati alla droga, però, il diritto al sussi-
dio è negato perché le vittime sono ritenu-
te “nemiche dello stato”, spiega Rowena
Legaspi, direttrice della ong Children’s
legal rights and development center.
Cambio di passo
Ma c’è di più. Per una sepoltura in un cimi-
tero pubblico ogni cinque anni bisogna
pagare un affitto. Reyna e Aurora, un’altra
donna in lutto, stanno cercando di raci-
molare i diecimila pesos necessari a evita-
re lo sfratto delle salme dei loro partner.
Reyna teme che perdere i resti dei defunti
impedirebbe una futura indagine su que-
ste morti. Anche se gli omicidi non si sono
fermati del tutto, sono diminuiti.
Il 30 giugno Ferdinand “Bongbong”
Marcos, il presidente eletto, prenderà il
posto di Duterte. Ha detto di voler conti-
nuare la guerra alla droga, ma di volerlo
“fare con amore”, perseguendo i traffi-
canti piuttosto che gli spacciatori, e inve-
stendo molto di più nella riabilitazione.
Presto Duterte se ne andrà. Ma gli effetti
della sua campagna dureranno ancora a
lungo. u gim
 La prima scuola di scrittura
e fotografia riapre le iscrizioni

250 ore di lezioni, tre mesi di corso immersivo in un borgo 31 ottobre 2022
medievale affacciato sul mare, nelle Marche, 22 insegnanti tra –28 gennaio 2023
i quali Carlo Lucarelli, Ascanio Celestini, Giovanna Calvenzi,
Torre di Palme, Fermo
Annalisa Camilli, Andrea Bajani, Renata Ferri, Helena Janeczek,
Aberto Rollo, Marco Longari, Franco Pagetti, Michele Smargiassi.

E al termine del corso gli studenti faranno stage, viaggi di

formazione e borse di lavoro in Italia e all’estero finanziati
dalla Scuola.

In questo momento...
Floriana è in cammino sulla Via Emilia, Federica è
nell’Amazzonia boliviana, Leonbattista sta per volare
a Johannesburg, Alice attraverserà i Balcani.

Ripartono i corsi, ricomincia l’avventura.

Alberto Giuliani

Scuola Jack London facebook instagram

FOTO

Scopri il programma e iscriviti su www.jacklondon.it

 Asia e Pacifico
Sydney, 31 gennaio 2020 Pechino, 14 giugno 2022 INDIA

Disuguaglianza
a scuola
Solo la metà degli studenti
JENNY EVANS (GETTY IMAGES)

dell’Assam ha superato l’esame

che serve per accedere alla
scuola secondaria. Le cause,
KEVIN FRAYER (GETTY IMAGES)

scrive Scroll.in, non sono da

imputare solo alla pandemia,
ma sono legate anche alle disu-
AUSTRALIA guaglianze che c’erano già nello
Negazionisti stato. In 25 delle 102 scuole pub-
bliche, nessuno studente ha
del clima CINA passato l’esame. In settanta,
l’ha superato meno del 10 per
L’emittente tv Sky News Au- Focolaio a Pechino cento e in altre sette solo il 10
stralia è diventata uno stru- Un nuovo focolaio di covid-19 individuato in un bar di Pechino e per cento ce l’ha fatta. Le per-
mento chiave per diffondere definito “feroce” dalle autorità ha fatto scattare l’allerta nella capi- centuali più basse di successo
notizie false sulla crisi climati- tale cinese. I locali avevano riaperto al pubblico il 6 giugno dopo riguardano le zone rurali, tra le
ca, scrive The Saturday Pa- più di un mese di restrizioni. Circa diecimila persone entrate in più povere dell’Assam, dove la
per. Secondo il rapporto del contatto con i 287 avventori di quel bar sono state confinate in casa, pandemia ha accentuato i pro-
centro studi britannico Institu- come tutti gli abitanti dei loro complessi residenziali. I 3,5 milioni blemi strutturali dell’istruzione.
te for strategic dialogue, l’emit- di persone che vivono nel distretto in cui si trova il bar sono stati Nello stato del nordest, tra i più
tente di Rupert Murdoch è una sottoposti a test. arretrati dell’India, in realtà, il
fonte di contenuti a cui attingo- tasso di promossi all’esame è da
no influencer e testate negazio- sempre basso. Le disparità tra
niste del cambiamento climati- BANGLADESH istituti pubblici e privati, inoltre,
co in tutto il mondo. Sky News e sono aumentate.
la scuderia di opinionisti dei Sette anni di vita in meno Barpeta, Assam, India
quotidiani del gruppo News
Corp hanno creato attraverso i
DAVID TALUKDAR (NURPHOTO/GETTY)

social network “un sistema di Dhaka Tribune, Bangladesh

produzione e circolazione di in-
formazioni” che ha “promosso Le polveri sottili, prodotte per la maggior
lo scetticismo verso la scienza parte dai combustibili fossili, accorciano
climatica e paura o confusione l’aspettativa di vita dei bangladesi di
riguardo agli sforzi per mitigare quasi sette anni, un dato più di tre volte
la crisi”, dice il rapporto. superiore alla media globale, scrive il
Dhaka Tribune. Di recente la quantità
SRI LANKA annuale di particelle inquinanti ha
superato di quindici volte il livello di
Un giorno guardia stabilito dall’Organizzazione mondiale della
IN BREVE
Nazioni Unite L’alta commis-
per l’orto sanità (Oms). In quasi tutte le regioni più inquinate del saria dell’Onu per i diritti umani
Michelle Bachelet, molto criti-
mondo il livello di guardia dell’Oms non è rispettato, ma
Le autorità dello Sri Lanka han- cata per la sua recente visita in
in nessun luogo più che in India, Nepal e Pakistan. L’ha Cina, ha annunciato il 13 giugno
no proposto ai dipendenti pub-
blici un giorno libero alla setti- rivelato l’Air quality life index pubblicato dall’università che non si candiderà per un se-
mana per coltivare i loro orti e di Chicago. Le polveri PM,5 penetrano in profondità nei condo mandato. Bachelet ha
prevenire la carenza di generi polmoni ed entrano nella circolazione sanguigna. Nel parlato di motivi personali.
alimentari. Secondo l’Onu quat- 2013 le Nazioni Unite le hanno classificate come agenti
tro cittadini su cinque sono co- che provocano il cancro. Secondo il rapporto a Dhaka, la
stretti a saltare dei pasti, scrive capitale e la città più inquinata del Bangladesh, Newsletter
The Island. Inoltre chi, tra gli
l’aspettativa di vita si è accorciata addirittura di nove
1,5 milioni di statali, andrà all’e- In Asia è la newsletter setti-
stero a cercare lavoro per man- anni. Nel 2005 l’inquinamento da polveri sottili aveva manale di Internazionale con
dare le rimesse a casa avrà ga- causato 25.400 morti premature nel paese, mentre nel notizie dall’Asia e dal Pacifico.
rantita un’aspettativa non paga- 2018 52.400. Nonostante i lockdown, tra il 2019 e il 2020 Per riceverla: internazionale.it/
ta di cinque anni. è aumentato del 13,1 per cento. ◆ newsletter

Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 37

IL TEMA ETICO DA CUI
DIPENDE IL NOSTRO FUTURO
SU QUESTO PIANETA.

«INTELLIGENTE
E DOCUMENTATISSIMO.»
La Repubblica - Robinson

«SCRITTO CON GRAZIA

E UMANITÀ.»
The Guardian
 Visti dagli altri
Il nuovo sindaco di Palermo Roberto Lagalla (al centro, con la cravatta), il 10 giugno 2022
FRANCESCO MILITELLO MIRTO (NURPHOTO/GETTY IMAGES)
Il volto di Palermo
senza Leoluca Orlando
Oliver Meiler, Süddeutsche Zeitung, Germania
L’ex sindaco ha concluso il quinto
mandato. Al suo posto è stato
eletto Roberto Lagalla, candidato
dello schieramento di destra,
in cui ci sono stati due arresti
per voto di scambio
lle 21.45 di un’afosa serata esti-
A va a Palermo, nello stadio
Renzo Barbera è come se fosse
Natale. Matteo Brunori sfrutta
l’opportunità di un rigore per portare il
punteggio sull’uno a zero, e sopra i tetti
della città esplodono i primi fuochi d’arti-
ficio. Botti di gioia e di felicità che scalda-
no i cuori. Il Palermo ce l’ha fatta vera-
mente: dopo la finale dei playoff disputa-
ta il 12 giugno contro il Padova è passato
dalla serie C alla serie B. E dato che l’e-
vento era miracoloso e meraviglioso allo
stesso tempo, lo stadio era pieno: 33mila
spettatori.
Vista la ressa che c’era stata per i bi-
glietti, si sarebbero potuti riempire tre sta-
di perché quasi tutta la città avrebbe volu-
to essere presente alla partita. Quattro tv
italiane l’hanno trasmessa in diretta.
Pregi e difetti
Il giorno dopo, la Gazzetta dello Sport ti-
tolava: “Il cielo su Palermo è rosa”. Il rosa
è uno dei due colori della squadra. Se vo-
lessimo usare la metafora delle lenti rosa
che fanno sembrare tutto migliore
avremmo gioco facile, perché le cose
stanno proprio così.
Mentre i tifosi festeggiavano con caro-
selli di auto e fuochi d’artificio, in città sta-
vano chiudendo i seggi elettorali. Erano
elezioni importanti per Palermo, un voto
che avrebbe segnato una svolta.
Leoluca Orlando ha terminato la sua
lunga carriera di sindaco a 37 anni dalla
prima volta in cui fu eletto primo cittadi-
no. Eterno innovatore di Palermo, paladi-
no della lotta a cosa nostra, l’amministra-
zione Orlando è stata un evento epocale,
un vero e proprio cambio di paradigma: è
l’unico sindaco di cui molti palermitani
hanno memoria, anche se in questi anni ci
sono stati periodi in cui non era lui a rico-
prire la carica di primo cittadino. Orlando
ha segnato la città di Palermo. Non è stato
l’amministratore migliore del mondo,
molte cose le ha lasciate incomplete, ma
ha regalato alla città qualcosa che prima
non aveva e che forse presto non avrà più:
la fiducia nella legalità. Il 12 giugno si è vo-
tato per eleggere il suo successore e quindi
per decidere il futuro di Palermo. In quan-
ti, però, sono andati a votare nel giorno in
Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 39
Visti dagli altri
cui la squadra cittadina si giocava la pro- Alla cerimonia per
mozione in serie B?
Molti seggi hanno aperto con sei o otto il trentennale
ore di ritardo, perché anche i presidenti di dell’omicidio di
seggio avevano in testa solo il calcio. Cin-
quanta di loro, su seicento, non si sono Giovanni Falcone,
presentati. La ministra dell’interno Lucia- il candidato sindaco
na Lamorgese lo ha definito un fatto “gra-
vissimo”, mentre la procura di Palermo Roberto Lagalla non
indagherà per stabilire cos’è successo. Ma si è presentato
forse si può intuire.
Non c’è bisogno di sparare gia, ex rettore dell’università di Palermo.
Lo stesso giorno in cui il Palermo festeg- O meglio “magnifico rettore”, come si di-
giava la promozione, la città cominciava a ce in Italia, con un’espressione altisonan-
retrocedere. Il 12 giugno 2022 è una data te e datata che fa pensare a un’investitura
che resterà impressa nella memoria. È co- cavalleresca.
me se l’eredità più importante di Orlando Quando qualche mese fa Lagalla aveva
fosse già svanita. Attilio Bolzoni, siciliano, annunciato la sua candidatura, nessuno
tra i massimi esperti di cosa nostra in Ita- gli aveva prestato troppa attenzione. I par-
lia, ha scritto sul quotidiano Domani titi di destra, Lega e Fratelli d’Italia, pun-
“La mafia non ha neanche fatto lo sforzo tavano su altri nomi, ne avevano ben tre
di nascondersi”. Non ce n’era bisogno: la tra cui scegliere. Non c’era da stupirsi, per-
paura della mafia e del potere che esercita ché spesso non si trovano d’accordo. Poi
nell’ombra non è più così percepibile. Se però due vecchie conoscenze della politi-
non spara non esiste, la sensazione è un ca italiana, entrambe con vari anni di car-
po’ questa. In realtà è vero l’opposto: se la cere alle spalle per rapporti con la mafia,
mafia non spara è perché è talmente forte favoreggiamento o concorso esterno in
da non aver bisogno di usare le armi per associazione mafiosa, hanno dato il loro
imporsi. “L‘interesse per la mafia è scom- endorsement al “magnifico rettore”. Lo
parso”, ha detto recentemente Roberto hanno fatto apertamente, come se niente
Saviano intervistato dalla Süddeutsche fosse. Salvatore “Totò” Cuffaro, ex presi-
Zeitung. Tra la pandemia, la guerra in dente della regione Sicilia, e Marcello
Ucraina e l’inflazione, tutto diventa più Dell’Utri, amico e sodale di Berlusconi ed
importante. ex senatore, hanno mostrato con piacere
A Palermo ha vinto queste elezioni am- la loro immutata influenza.
ministrative il candidato sostenuto dalla Certo, Cuffaro e Dell’Utri hanno scon-
destra Roberto Lagalla, con il 48 per cento tato la pena e qualcuno potrebbe dire che
dei voti, che in Sicilia bastano per vincere hanno tutto il diritto a una nuova vita. Ma
al primo turno. Lagalla è professore alla la loro palese soddisfazione è stata un atto
facoltà di medicina, specialista in radiolo- dimostrativo. Gli altri tre nomi? Svaniti
Da sapere Le elezioni amministrative
u Il 12 giugno 2022 circa nove tung. Il quotidiano tedesco ci- dall’essere l’unica formazione
milioni di cittadini sono stati ta i dati del sito di analisi poli- politica significativa in parla-
chiamati a rinnovare i consigli tica You Trend: “Tenendo mento a opporsi al governo
comunali e a eleggere i sindaci conto anche delle liste civiche, Draghi”.
in 971 dei circa ottomila co- nei 142 comuni con più di Il Movimento 5 stelle ha
muni italiani. Era il primo test 15mila abitanti la coalizione di scelto quasi sempre di allearsi
significativo per i partiti da centrodestra ha avuto il 43,8 con il Partito democratico e,
quando il governo di Mario per cento dei consensi, quella secondo You Trend, le sue li-
Draghi è entrato in carica, nel di centrosinistra il 41,9. A de- ste hanno ottenuto in media il
febbraio 2021. “Le due città stra trionfa Fratelli d’Italia, la 2,1 per cento dei voti. “Dopo
maggiori, Palermo e Genova, forza postfascista guidata da questi risultati la Lega e i cin-
sono andate alla destra già dal Giorgia Meloni. Le sue liste questelle potrebbero avere la
primo scrutinio”, scrive Mi- hanno quasi sempre ottenuto tentazione di prendere le di-
chael Braun, corrispondente più voti rispetto a quelle della stanze dal governo Draghi”,
dall’Italia per Die Tageszei- Lega. Il partito trae vantaggio conclude Braun.
nel nulla. E il 23 maggio, tre settimane pri-
ma del voto, alla commemorazione per il
trentennale dell’omicidio del giudice Gio-
vanni Falcone, Lagalla non si è presentato.
Alla cerimonia, a cui era presente anche il
presidente della repubblica, il suo posto è
rimasto libero. È stata l’unica sedia vuota
tra quelle riservate ai candidati. La sorella
di Falcone, Maria, ha osservato che la po-
litica non può permettersi “sponsorizza-
zioni” da parte di gente come Cuffaro e
Dell’Utri. Avrebbe potuto benissimo dire
che è l’Italia a non potersi permettere cer-
te sponsorizzazioni.
Lagalla si è profuso in scuse e ha soste-
nuto che lo schieramento avversario vole-
va strumentalizzare il tema della legalità
alimentando “un clima d’odio”. Le strade
di Palermo sono state tappezzate di mani-
festi con i fotomontaggi ideati dal colletti-
vo Offline, impegnato nella lotta contro la
mafia. Uno di questi manifesti mostra
Cuffaro e Dell’Utri che tengono in braccio
un neonato con la testa di Lagalla, con
tanto di ciuccio. Lo slogan recita: “La fa-
miglia di casa nostra”.
Nei giorni che hanno preceduto il voto
sono stati arrestati due esponenti della
destra che avevano preso accordi con dei
boss mafiosi: voti contro favori, il solito
sistema. Entrambi i politici apparteneva-
no allo schieramento che sosteneva La-
galla. Tutti i mezzi d’informazione hanno
dato ampio spazio alla notizia, per cui è
impossibile che sia sfuggita agli elettori.
Qualcuno ha anche chiesto che Lagalla
ritirasse la sua candidatura. Troppe om-
bre, troppo malaffare. Ma lui ha schivato il
colpo, sostenendo che non era un proble-
ma suo. Bolzoni scrive che Palermo si sta
preparando silenziosamente alla grande
spartizione dei miliardi del fondo di ripre-
sa e resilienza. Si sta preparando anche
cosa nostra, anzi, soprattutto cosa nostra.
Può darsi che i clan abbiano perso la loro
cupola, quel vertice che così a lungo ha
gravato sull’isola soffocando tutto. Ma
non hanno perso il loro potere, gli hanno
solo messo il silenziatore.
Sarà interessante vedere, scrive il
quotidiano La Repubblica, se il prossimo
19 luglio il nuovo sindaco parteciperà alla
commemorazione per il trentennale
dell’omicidio del giudice Paolo Borselli-
no, l’altro famoso martire della lotta con-
tro la mafia, indossando la fascia tricolo-
re. O se invece lascerà di nuovo un posto
vuoto. u sk

40 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022

Le opinioni

Bisogna tornare
alle questioni sociali
Thomas Piketty
possibile abbandonare la democrazia dei be, ma meno, perché i voti raccolti tra le classi popola-

È tre blocchi e ristabilire la divisione tra si- ri sono distribuiti in modo più equilibrato tra le diver-
nistra e destra su questioni come la ridi- se fasce d’età.
stribuzione della ricchezza e la disugua- In un certo senso si potrebbe dire che questa tri-
glianza sociale, in Francia e nel mondo? È partizione si riferisce alle tre grandi famiglie ideolo-
questa la sfida principale posta dalle ele- giche che hanno strutturato la vita politica per più di
zioni legislative francesi in vista del secondo turno del due secoli: liberalismo, nazionalismo e socialismo.
19 giugno. Ricordiamo innanzitutto le caratteristiche Dalla rivoluzione industriale, il liberalismo si fonda
della democrazia dei tre blocchi, così come appare sul mercato e sull’allontanamento dell’economia dal-
dopo il primo turno delle presidenziali. le questioni sociali, e seduce i vincitori
Sommando i risultati dei diversi candi- È possibile del sistema. Il nazionalismo risponde
dati dei partiti di sinistra ed ecologisti, ristabilire alla crisi sociale che ne deriva attraver-
oggi riuniti da Jean-Luc Mélenchon la divisione so la riproposta della nazione e delle
nella coalizione Nupes, otteniamo il 32 tra sinistra e destra solidarietà etnico-nazionali, mentre il
per cento dei voti. Sommando quelli su questioni come socialismo tenta di promuovere un’e-
per il presidente Emmanuel Macron e la ridistribuzione mancipazione universalistica attraver-
Valérie Pécresse (dei Républicains), il della ricchezza so l’istruzione, la conoscenza e la con-
blocco che potremmo definire liberale e la disuguaglianza divisione del potere.
o di centrodestra raccoglie il 32 per Più in generale, sappiamo che il con-
sociale, in Francia
cento delle preferenze. Si arriva esatta- flitto politico è strutturalmente instabi-
mente al 32 per cento anche somman- e nel mondo? le e multidimensionale (divario tra
do i voti dei tre candidati del blocco identità e religione, tra campagna e cit-
nazionalista o di estrema destra (Marine Le Pen, tà, divario socioeconomico e così via) e non può ridur-
Éric Zemmour, Nicolas Dupont-Aignan). Ridistri- si a un eterno conflitto a una dimensione tra destra e
buendo fra i tre blocchi il 3 per cento di Jean Lassalle sinistra.
(di Résistons), otteniamo tre terzi quasi identici. Tuttavia in passato la questione sociale era il prin-
Questa tripartizione si spiega in parte con le spe- cipale asse del conflitto politico e opponeva una sini-
cificità del sistema elettorale francese, ma ci sono stra sociale e internazionalista a una destra liberale e
questioni di fondo più generali. Va detto che la de- conservatrice. La novità della situazione attuale è che
mocrazia dei tre blocchi non significa la fine delle la questione sociale ha perso d’intensità, in parte an-
differenze politiche fondate sulla classe sociale e su che perché la sinistra al potere ha annacquato la sua
interessi economici diversi, anzi. Il blocco liberale ambizione riformatrice e dopo la caduta del comuni-
ottiene i risultati migliori tra gli elettori con una mi- smo si è spesso schierata con il liberalismo. Così la
gliore condizione sociale, quali che siano i criteri questione identitaria ha preso il sopravvento.
presi in considerazione (reddito, patrimonio, titoli di Quello che definisce la democrazia dei tre blocchi
studio), in particolare tra i più anziani. La capacità di è innanzitutto la divisione tra le classi lavoratrici sulla
questo blocco borghese di raccogliere un terzo dei questione migratoria e postcoloniale: quello popolare
suffragi dipende molto anche dall’evoluzione della giovane e urbano vive una realtà più mista e vota per
partecipazione elettorale, diventata negli ultimi an- il blocco di sinistra; l’elettorato meno giovane e più THOMAS PIKETTY
ni più ampia tra i ricchi e gli anziani che nel resto del- rurale della classe operaia si sente abbandonato e si è un economista
la popolazione. rivolge al blocco nazionalista. Il blocco borghese spe- francese. È
Questo blocco ha operato una sintesi tra le élite ra di rimanere al potere grazie a questa divisione, ma professore all’École
economiche e patrimoniali, che in passato votavano si tratta di una scommessa rischiosa, perché la retori- des hautes études en
per il centrodestra, e le classi dirigenti istruite che ca usata dal blocco nazionalista, spesso incoraggiata sciences sociales e
avevano preso un po’ ovunque il controllo del centro- da quello borghese, esaspera i conflitti. all’École d’économie
de Paris. Il suo ultimo
sinistra a partire dal 1990. Con un tasso di affluenza Bisogna tornare a un confronto incentrato sulla
libro pubblicato in
uguale tra tutti i gruppi sociali e demografici, questo questione sociale, non perché il blocco popolare ab-
Italia è Una breve
blocco otterrebbe invece solo un quarto dei voti e non bia sempre ragione rispetto a quello borghese, ma storia dell’uguaglianza
potrebbe governare da solo. Al contrario il blocco di perché i conflitti mediati dalla classe sociale offrono (La nave di Teseo
sinistra sarebbe ampiamente in testa, perché ottiene più materia di confronto e permettono alla democra- 2021). Questo
i risultati migliori tra le classi popolari, e soprattutto zia di funzionare. Speriamo che queste elezioni diano articolo è uscito su
tra i giovani. Anche il blocco nazionalista crescereb- un contributo. u ff Le Monde.

42 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022

 Un manuale illuminante, che svela i meccanismi mentali
che impediscono di affrontare l’inatteso e le soluzioni
per tornare ad avere fiducia nel futuro

Luciano Canova
L’elefante invisibile
Come affrontare l'inatteso ed evitare di esserne travolti

Ti aspettiamo sul nostro sito www.ilsaggiatore.com e su

Le opinioni

Una giornata
insieme ai barbari
Ece Temelkuran
adesso, senza barbari, cosa sarà di noi? shampoo da albergo. Io aspetto con i neri africani.

E Era una soluzione, quella gente”. Reci- Facce tirate, rassegnate al fatto che non saranno mai
ta così una poesia di Konstantinos Ka- accettate in questo mondo bianco. Quanti siriani in
vafis. Noi turchi abbiamo i nostri bar- Turchia capiscono che si parla di loro come di una
bari e vogliamo liberarci di loro per ri- massa senza nome? Mi viene in mente la conversazio-
solvere tutti i problemi. Se andassero ne avuta con un nero in un campo profughi al confine
via, in Turchia si sistemerebbe tutto! Immigrati, rifu- tra Tunisia e Libia. “Avete dell’acqua? Da mangiare?”,
giati, siriani, arabi. Se fossero spediti via, le rive del gli chiesi. In un perfetto inglese mi rispose sorriden-
mar di Marmara non verrebbero fatte esplodere con do: “Non le viene in mente che possa avere un curri-
la dinamite e non ci sarebbero donne culum, vero?”. Era un insegnante. Dalla
uccise ogni giorno; il prezzo del for- I turchi vogliono vergogna gli regalai la mia penna.
maggio scenderebbe e questo paese liberarsi Alla porta dell’ufficio dei visti una
triste ed esausto troverebbe una pro- dei rifugiati. madre ucraina grida in un inglese sten-
sperità infinita. Ma gli immigrati tato : “Stanotte dormirò qui! Aspettia-
Ma una cosa va detta. Poche persone non hanno colpa di mo da otto settimane. Ci espelleranno
tra quelle che accusano di razzismo chi questa situazione, da questo paese!”. E questi sarebbero i
si lamenta per gli immigrati rischiano di semmai ce l’ha profughi accolti meglio degli altri. “De-
perdere la casa o il lavoro a causa loro. il potere che li usa ve dire grazie, chi viene dall’Africa è
Giornalisti, professori, intellettuali, chi mandato in un campo profughi in Nige-
come merce
di noi è costretto a vivere a contatto con ria e aspetta per mesi”, dice l’uomo al
gli immigrati? Guardare “i barbari” da di scambio mio fianco. Quando il pesce piccolo non
lontano è un nostro lusso. Quindi non riesce a spiegare il suo problema a quel-
so se sia sensato parlarne. Gli immigrati non hanno lo grande, compete con gli altri piccoli come lui.
colpa di questa situazione, semmai ce l’ha il potere Quando la donna grida, l’incaricato alla porta chiede
che li usa come merce di scambio. Viviamo tutto que- scusa. “Non dipende da noi”, dice.
sto a causa di un governo che gestisce il paese come Finalmente ridanno il passaporto a un uomo nero.
una cosa senza importanza. Ma del resto i pesci picco- L’ho già visto tre volte, la prima tre mesi fa. Lo prende
li, nel momento in cui capiscono di non poter mangia- con calma, come una cosa di poco conto. Si sposta sul
re quelli più grandi, mangiano quelli ancora più picco- marciapiede di fronte, raggiunge l’amico che lo sta
li. E così “manderemo via tutti” diventa uno slogan aspettando e cominciano a saltellare in mezzo alla
elettorale. Al tempo stesso si dimentica una cosa: strada. Iraniani, siriani, indiani continuiamo ad
siamo tutti potenzialmente dei barbari. Ecco la mia aspettare. Tutti guardiamo verso il marciapiede op-
storia da barbara, fresca fresca. posto, verso i due neri che saltano. Lo dessero anche
Il 1 giugno mi sono alzata alle sei per prendere un a noi, anche noi salteremmo. Infine, dopo otto setti-
treno da Amburgo a Berlino. Era la terza volta che an- mane e sette ore di attesa, ottengo il visto. Abbraccio
davo nella capitale tedesca per ottenere un visto per il l’incaricato alla porta. Lui è così sorpreso che, non
Regno Unito. Siccome non c’è una via d’uscita dal la- sapendo cosa fare, si mette a ridere. In confronto alle
birinto digitale che hanno creato, l’unico modo per persone finite in un campo profughi, costrette a fug-
scoprire il proprio destino è andare di persona all’uf- gire dalla guerra con i figli o ad attendere un visto sen-
ECE
ficio dei visti. Entrare è vietato. Un giovane gentile za soldi in tasca in una città sconosciuta, sono una TEMELKURAN
che si affaccia ogni cinque minuti ti fa sapere se il Re- privilegiata. Eppure per dimenticare l’umiliazione è una giornalista
gno Unito ha deciso di darti o meno il visto. Ogni volta devo inghiottire saliva per mezza giornata. turca che vive in
che esce, le persone sono divise in due gruppi: “Chi Restare senza casa somiglia a una vertigine. Chi Germania. In Italia
viene dall’Ucraina a destra, prego. Gli altri a sinistra”. non l’ha vissuto non può capire. Come ha detto Sha- ha pubblicato Come
Da quando Londra è uscita dall’Unione europea, le kespeare, l’esilio è peggio della morte. Noi turchi ci sfasciare un paese in
sette mosse (Bollati
cose non funzionano, lo sappiamo tutti. Ma di fronte sentiamo come se la nostra casa fosse stata bruciata e
Boringhieri 2019). Ha
a questa porta ci sono persone che come me aspetta- non abbiamo molto affetto da offrire. Ma se anche re-
scritto questa column
no il visto da otto settimane. Ci riuniamo qui come stassimo tutti senza casa, dovremmo ricordarci che per Internazionale e
fuoriusciti dal terzo mondo e aspettiamo insieme. La abbiamo tutti un curriculum, una storia di vita. Pecca- per la versione
maggior parte delle persone arrivate dall’Ucraina so- to che i miei incontri siano coincisi con un brutto mo- inglese del
no madri con figli. Probabilmente alloggiano in un mento, altrimenti forse avremmo avuto un po’ di quotidiano online
hotel da otto settimane, visto che profuma tutto di tempo per raccontarci le nostre storie. u ga turco Duvar.

44 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022

In copertina

Un’altra sinis
Jon Lee Anderson, The
New Yorker, Stati Uniti
Foto di Tomás Munita

Gabriel Boric è disposto

a dialogare con gli
avversari politici per
cambiare davvero il
paese. Per questo è
criticato, soprattutto
dai suoi stessi alleati
ebbraio a Santiago, la capita-

F le del Cile, è come agosto a

Parigi: segna la fine dell’e-
state e chi può permettersi
una vacanza fugge per ap-
profittare di un ultimo spira-
glio di libertà. Molti santiaguinos vanno
sulle vicine spiagge del Pacifico o sui laghi
freddi del sud.
Dopo due mesi di frenetica attività se-
guiti alle presidenziali del 19 dicembre
2021, anche Gabriel Boric, vincitore delle
elezioni, progetta di prendersi una pausa.
Durante una grigliata in giardino, poche
settimane prima del suo insediamento,
dice che lui e la sua compagna andranno
nell’arcipelago di Juan Fernández, a più di
seicento chilometri dalla costa. Boric vuo-
le nuotare, pescare e leggere un po’ di li-
bri: Daniel Defoe, le biografie dei presi-
denti cileni, la storia dell’Europa orientale
di Timothy Snyder. Deve aggiornarsi sulla
geopolitica, perché è già corteggiato dalle
superpotenze.
Il presidente statunitense Joe Biden lo
ha chiamato per congratularsi della vitto-
ria e invitarlo al vertice delle Americhe a
Los Angeles (che si è svolto dal 6 al 10 giu- dargli che la Repubblica popolare cinese è chiede se aggiungerà il Cile al suo itinera-
gno). Con i suoi 6.500 chilometri di costa, il più grande partner commerciale del Ci- rio. Fa una smorfia all’idea. Alcuni suoi
il Cile è un avamposto strategico in Ame- le. Il paese sudamericano è il maggior pro- alleati di estrema sinistra considerano la
rica Latina, una regione in cui Biden ha duttore mondiale di rame e il secondo di Russia un baluardo contro “l’egemonia”
cercato, a fasi alterne, di estendere il suo litio. Le fabbriche cinesi di batterie e tele- statunitense, ma lui non vuole Putin nel
raggio d’azione. foni cellulari dipendono molto da questi suo paese.
L’ambasciata cinese ha consegnato a metalli. Boric ha anche saputo che Vladi- Boric ha 36 anni, la corporatura tozza,
mano una lettera di Xi Jinping: per ricor- mir Putin vuole andare in Argentina e si il viso tondo, la barba e una massa di ca-

46 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022

stra in Cile
pelli castani. Parla di questi ultimi svilup-
pi con un’aria di entusiastica complicità:
sono i momenti più importanti della sua
vita. Ancora prima di essere ufficialmen-
te presidente, gli sono state assegnate
un’auto e delle guardie del corpo, e l’am-
ministrazione uscente lo informa ogni
giorno. Ha detto che il suo sarà un gover-
no femminista e, per la prima volta in l’A-
merica Latina, sarà formato in maggio-
ranza da donne, anche alla difesa e all’in-
terno. Due ministri sono gay dichiarati.
Molti funzionari di Boric sono giovani di
sinistra, come lui.
Anche la compagna Irina Karamanos,
32 anni, segna una rottura con il passato.
Gabriel Boric durante il discorso d’in-
sediamento dal palazzo della Mone-
da. Santiago, 11 marzo 2022
Di origine greca e tedesca, parla cinque
lingue, è laureata in antropologia ed è
considerata una leader femminista. Ha
già stupito alcuni cileni dichiarando che
“rivedrà” il ruolo della first lady, perché
non si sente “né prima né signora”.
In fondo alla classifica
L’avversario di Boric alle elezioni è stato
José Antonio Kast, un cattolico ultracon-
servatore con nove figli. Ammiratore del
presidente brasiliano Jair Bolsonaro, Kast
aveva detto che in caso di vittoria avrebbe
formato un governo favorevole al mondo
delle imprese, garantito la legalità, impe-
dito l’arrivo di migranti e si sarebbe oppo-
sto all’aborto e al matrimonio omosessua-
le. Boric lo ha battuto di dodici punti per-
centuali, raccogliendo il maggior numero
di voti mai espressi per un candidato in
Cile. Il suo è il governo più di sinistra dai
tempi di Salvador Allende, il leader socia-
lista eletto nel 1970 e deposto tre anni do-
po con un sanguinoso colpo di stato con-
dotto dal generale Augusto Pinochet.
Per gestire l’economia, Pinochet portò
con sé i cosiddetti Chicago boys, un grup-
po di economisti che avevano studiato
all’università di Chicago, negli Stati Uniti,
con i liberisti Milton Friedman e Arnold
Harberger. Il paese diventò il laboratorio
del neoliberismo latinoamericano, con la
totale deregolamentazione e la privatizza-
zione delle aziende controllate dallo stato,
dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria e
delle pensioni.
Dopo il ritorno della democrazia, nel
1990, gli elettori cileni hanno evitato
qualsiasi estremismo. Per due decenni,
nei vari governi, è rimasta al potere una
coalizione di centrosinistra chiamata
Concertación; per altri dodici anni, al go-
verno si sono alternate alleanze di cen-
trodestra e centrosinistra. In tutto questo
tempo il Cile si è trasformato in un paese
stabile dove la mobilità verso l’alto era
possibile, circondato da vicini con istitu-
zioni instabili e più poveri. Ma le politiche
economiche introdotte da Pinochet non
Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 47
In copertina
sono cambiate con la democrazia e le di­
suguaglianze sono aumentate.
Nel 2019 il World inequality report,
che analizza le disuguaglianze globali, ha
inserito il Cile in fondo alla sua classifica,
al livello della Repubblica Centrafricana
e del Mozambico: l’1 per cento della po­
polazione possiede il 27 per cento della
sua ricchezza.
A ottobre di quell’anno sono comincia­
te le rivolte. Gli studenti delle scuole supe­
riori sono scesi in piazza per protestare
contro l’aumento del costo del biglietto
della metropolitana deciso dal governo,
ma era solo il culmine di frustrazioni più
profonde. Le proteste sono diventate ma­
nifestazioni di massa: un milione di cileni
ha chiesto cambiamenti di ogni tipo. È sta­
to un periodo in parte catartico, in parte
violento. In Cile è stato chiamato estallido
social, esplosione sociale.
Nel novembre del 2019 i partiti cileni
hanno stretto un patto con un nome altiso­
nante: accordo per la pace sociale e la nuo­
va costituzione. Chiedevano un processo
costituente in cui doveva essere ascoltata
la voce di tutti. A sinistra il firmatario più
importante è stato Gabriel Boric.
Slogan rivoluzionario
Gli sforzi di Boric per fermare i disordini
hanno contribuito a renderlo un possibile
candidato alla presidenza. In campagna
elettorale ha promesso ai cileni “una vita
migliore”. Istituzione di un si­
stema sanitario nazionale, pen­
sioni sovvenzionate dal gover­
no e cancellazione del debito
studentesco. Ha promesso an­
che di ridurre la povertà crean­
do mezzo milione di nuovi posti di lavoro
e di finanziare le sue proposte aumentan­
do le tasse sulle società minerarie. Ha
adottato uno slogan rivoluzionario: “Se il
Cile è stato la culla del neoliberismo, sarà
anche la sua tomba”.
Il giorno prima del mio arrivo in Cile,
Boric ha festeggiato il suo compleanno
con Karamanos e alcuni amici intimi. Li
ho raggiunti il giorno dopo mentre scher­
zavano su vino e piscola, un intruglio che
fa girare la testa a base di pisco (un distil­
lato di vino) e Coca­Cola.
La conversazione, per lo più spensie­
rata, si è fatta seria quando abbiamo par­
lato dei capricci della sinistra cilena. An­
che se Boric è la figura principale dell’al­
leanza, alcuni lo definiscono amarillo,
giallo, perché vuole impegnarsi in un
dialogo con gli avversari. Per l’estrema
sinistra amarillo è sinonimo di traditore.
48 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022
Durante le rivolte sociali del 2019 ci
sono stati scontri tra la polizia e gli estre­
misti di sinistra e alcune chiese ed edifici
pubblici sono stati dati alle fiamme. Il go­
verno conservatore del miliardario Seba­
stián Piñera ha schierato agenti antisom­
mossa, che hanno attaccato i manifestan­
ti provocando almeno trenta morti. I gas
lacrimogeni e i proiettili di gomma sparati
dalla polizia hanno ferito agli occhi più di
trecento persone, e si è diffusa la
voce che gli agenti di Piñera mi­
rassero proprio agli occhi. La
polizia è stata anche accusata di
aver commesso stupri e altri
abusi sessuali. Quando le prote­
ste si sono placate, a marzo del 2020, i
danni ammontavano ad almeno tre mi­
liardi di dollari e avevano fatto rallentare
l’economia. Piñera è stato costretto a scu­
sarsi per le sue scelte politiche e a licenzia­
re vari ministri. Ma molti cileni hanno
continuato a biasimare le forze dell’ordi­
ne e le istituzioni.
Sincero e schietto
Oggi Boric deve affrontare sfide enormi.
Il suo partito e gli alleati di coalizione so­
no in minoranza in parlamento. Per far
approvare nuove leggi dovrà negoziare
con gli avversari. La sua stessa coalizio­
ne, Apruebo dignidad, è lacerata da di­
spute interne. Andrés Scherman, un gior­
nalista cileno, mi ha detto: “Uno dei ri­
schi di guidare una coalizione così fram­
mentata ed eterogenea è che Boric diven­
ti un generale senza truppe”.
Boric ha vari tatuaggi, un omaggio al
suo luogo di nascita in Patagonia, la regio­
ne più remota del Cile, nota con il nome
romantico di Magallanes o di Antartide
cilena. Durante uno dei nostri primi in­
contri si rimbocca le maniche per mo­
strarmeli. Uno, sull’avambraccio, raffigu­
ra un faro sopra un mare in tempesta. Un
altro è un’intricata mappa in cui c’è il ca­
nale di Beagle, dove il suo bisnonno, un
emigrato croato, passò nel 1887 per cerca­
re l’oro. Poi Boric si sbottona la camicia
per scoprire la spalla destra, su cui è rap­
presentato un albero di lenga, simbolo
della Patagonia. Sorride e dice: “Sarò il
primo presidente del Magallanes in due­
cento anni d’indipendenza cilena”.
La provincia di Magallanes è l’Alaska
del Cile, con circa 170mila abitanti sparsi
nella natura selvaggia. Tre quarti di loro
vivono a Punta Arenas, una città battuta
dal vento con un forte spirito di frontiera.
C’è anche la famiglia di Boric. Il padre, Lu­
is Javier Boric Scarpa, della parte croata
della famiglia, è un ingegnere chimico che
per tutta la vita ha lavorato per la compa­
gnia petrolifera statale. La madre, María
Soledad Font, di origine catalana, è un’ex
bibliotecaria e seguace di una setta catto­
lica, il Movimiento apostólico de Schön­
statt. Boric, il più grande di tre figli ma­
schi, ha studiato alla British school di Pun­
ta Arenas prima di trasferirsi a Santiago
per frequentare la facoltà di legge all’uni­
versità del Cile. Si è laureato nel 2009, ma
non ha mai praticato la professione. La
politica è diventata presto il suo interesse
principale.
Si è affermato come leader nel cosid­
detto “inverno cileno”, le manifestazioni
studentesche cominciate nel 2011, duran­
te il primo governo Piñera. Le proteste
erano guidate dagli studenti universitari
che volevano un maggiore sostegno dello
stato all’istruzione e la fine dei sussidi alle
scuole private, un’eredità della dittatura
che aveva affossato l’istruzione pubblica.
Tra loro c’erano Boric e un gruppo di atti­
visti che poi sono diventati punti di riferi­
mento: Giorgio Jackson, Camila Vallejo e
Karol Cariola.
Nel 2009 Boric era stato eletto presi­
dente del sindacato studentesco di giuri­
sprudenza. Due anni dopo è diventato
presidente del sindacato studentesco
dell’università del Cile, battendo di stret­
ta misura Vallejo. Ambiziosi, brillanti e
sinceri, i quattro sono da sempre amici
con qualche differenza: Vallejo e Cariola
sono comuniste, Jackson e Boric sono più
vicini ai socialdemocratici. Alle elezioni

del 2013 tutti e quattro hanno conquistato
un seggio in parlamento.
Nel 2018 Boric si è allontanato dai suoi
doveri parlamentari per curare il suo di-
sturbo ossessivo-compulsivo. Lo ha an-
nunciato su Instagram, dove aveva un
milione e mezzo di follower, pubblicando
una sua foto con l’aria accigliata. “Ciao a
tutti”, ha scritto. “Volevo dirvi che mi sto
prendendo una pausa per un paio di setti-
mane. Come ho già detto, soffro del di-
sturbo ossessivo-compulsivo da quando
ero bambino, e sulla base delle raccoman-
dazioni mediche, ora ho deciso di essere
responsabile e cercare di curarmi”.
Il disturbo di Boric è emerso per la pri-
ma volta quando aveva otto anni. A scuo-
la era spesso in difficoltà: non riuscì a fini-
re Il diario di Anna Frank nel tempo asse-
gnato perché doveva tornare indietro di
due righe ogni volta che saltava una paro-
la. Parlare del suo disturbo era rischioso.
In un dibattito elettorale, per esempio,
Kast ha insinuato che Boric non fosse
adatto a essere presidente. Ma con la sua
sincerità Boric si è conquistato le simpatie
dei cittadini. Nel discorso d’insediamen-
to ha affermato che in Cile bisogna fare di
più per le malattie mentali e il pubblico ha
risposto con un applauso fragoroso.
Manifestanti al corteo per la giornata della donna. Santiago, 8 marzo 2020
Lo scrittore Gabriel García Márquez
una volta disse scherzando che il Cile era
l’unico paese dell’America Latina in cui si
vendevano copie delle leggi per strada. La
democrazia e la stabilità sono la norma.
Dopo aver conquistato l’indipendenza
dalla Spagna, nell’ottocento, il Cile ebbe
sessant’anni di relativa tranquillità politi-
ca, un periodo molto più lungo della mag-
gior parte dei suoi vicini. In seguito svilup-
pò un sistema multipartitico e visse altri
cinquant’anni di democrazia fino al golpe
di Pinochet.
Ma accanto al senso delle istituzioni
scorre una vena anarchica e anticonfor-
mista. Prima del colpo di stato il paese fu
scosso da scontri tra opposti estremismi.
Quando Allende fu eletto, nel 1970, la
guerra fredda era al culmine, e sia gli Stati
Uniti sia l’Unione Sovietica considerava-
no il Cile un campo di battaglia strategico.
Anche se Allende aveva conquistato il po-
tere in modo legittimo a capo di una coali-
zione di sinistra, aveva vinto con un mar-
gine di voti molto stretto.
Una volta al governo, Allende istituì un
programma che chiamò il “percorso cile-
no verso il socialismo”, nazionalizzando
miniere di rame e banche, confiscando
proprietà terriere e aumentando le prote-
zioni sociali per i poveri. Estremisti e rivo-
luzionari arrivarono da tutta la regione. La
sinistra più militante premeva per una ra-
dicale trasformazione della società. La
destra lanciava attacchi terroristici. Il lea-
der cubano Fidel Castro si fermò nel pae-
se tre settimane, dicendo ai cileni che do-
vevano prepararsi a combattere per difen-
dere la loro “rivoluzione”.
Le riforme di Allende erano non vio-
lente, in contrasto con la teoria di Castro
della rivolta armata. Il nuovo presidente
incarnava la possibilità di un socialismo
latinoamericano diverso, più vicino a
quello scandinavo che a quello sovietico.
Ma l’establishment conservatore cileno – i
politici, le forze armate e il settore privato
– era preoccupato. Lo erano anche le
aziende statunitensi, che chiedevano alla
Casa Bianca di fare qualcosa. L’ammini-
strazione Nixon ideò vari piani segreti per
spodestare Allende con l’aiuto della Cia,
senza riuscirci.
Alla fine Pinochet e i suoi alleati delle
forze armate lo fecero al suo posto. L’avia-
zione bombardò il palazzo presidenziale e
l’11 settembre 1973 Allende si suicidò con
un AK-47 che gli aveva regalato Castro.
Seguì un’ondata di repressione: più di tre-
mila persone furono uccise e molte altre
Internazionale 1465 | 17 giugno 2022 49
In copertina
torturate e imprigionate. Oggi il Cile non
si è ancora completamente ripreso.
Per quanto dispotico fosse, parados-
salmente anche Pinochet condivideva in
parte il senso delle istituzioni cileno. Do-
po essere stato sette anni al governo, cercò
di legittimare il suo mandato scrivendo
una nuova costituzione. Una volta mi
spiegò che la vecchiaia era stata un freno
al suo potere. “Devi essere in grado di fis-
sare gli obiettivi per poter agire”, mi disse.
“Perciò ho fissato gli obiettivi”.
Nel 1988 Pinochet convocò un referen-
dum, sperando di assicurarsi altri otto an-
ni al potere. Perse, ma non si ritirò del tut-
to. Mantenne il comando delle forze ar-
mate e fece in modo di essere nominato
senatore a vita, insieme a nove suoi fede-
lissimi accuratamente scelti. Godeva
dell’immunità parlamentare e, grazie
all’alleanza con i partiti di destra, aveva il
controllo effettivo del parlamento.
Pinochet allentò la presa sul Cile solo
nel 1998, a causa di un evento non previ-
sto. Mentre era in visita nel Regno Unito,
il giudice spagnolo Baltasar Garzón lo fe-
ce arrestare con l’accusa di genocidio, tor-
tura e terrorismo. Alla fine fu autorizzato a
tornare a casa, ma ormai aveva perso ogni
prestigio e trascorse il resto della sua vita a
combattere l’accusa. Nel 2005 si scoprì
che aveva accumulato milioni di dollari di
fondi governativi rubati in più di cento-
venti conti bancari segreti, con l’aiuto del-
la statunitense Riggs bank. Quando morì,
l’anno dopo, pochi cileni piansero la sua
scomparsa.
Spirito pragmatico
La sera prima della partenza di Boric, ci
incontriamo a casa dello scrittore Patri-
cio Fernández, nel quartiere di Providen-
cia. Fernández, 52 anni, è un commenta-
tore politico e il fondatore di The Clinic, il
giornale satirico nato per prendere in giro
Pinochet. Boric indossa i soliti jeans, un
paio di stivali malconci e una camicia di
flanella a quadri. Manda le guardie del
corpo a comprare della carne di manzo e
comincia a trafficare in giardino intorno
al barbecue.
Avevo già trascorso una serata con Fer-
nández e Boric nel 2015, in un bar di Punta
Arenas. Boric, che era diventato parla-
mentare da poco, era brillante e ambizio-
so, ma nuovo alla politica e in cerca di una
guida. Essendo nato nel 1986, ricordava a
malapena gli anni di Pinochet e, come al-
tri della sua generazione, era stanco di ri-
forme moderate. Fernández è cresciuto
sotto la dittatura e ha imparato ad apprez-
50 Internazionale 1465 | 17 giugno 2022
zare le libertà introdotte dai vari governi
della Concertación. Poteva raccontare a
Boric cose che non avrebbe sentito altro-
ve. Da allora i due hanno stretto una solida
amicizia. E durante le manifestazioni del
2019 sono stati coinvolti nel dibattito na-
zionale su come mettere fine alle proteste.
Nel libro Sobre la marcha, scritto nei mesi
delle manifestazioni, Fernández si dice a
favore dell’accordo per la pace sociale e
una nuova costituzione. Potrebbe contri-
buire a calmare il conflitto civile e ad af-
frontare le disuguaglianze radicate nel
paese, “in modo che quando ci saremo
lasciati alle spalle il tempo del
lancio delle pietre, come dice
l’Ecclesiaste, possa arrivare il
tempo di raccoglierle insieme”.
Il partito di Boric, Conver-
gencia social, si opponeva
all’accordo, che considerava un ostacolo
a riforme più radicali. Ma Fernández era
fortemente a favore: “Anche se non era
proprio quello che chiedeva la gente in
piazza, sembrava che la maggior parte
delle richieste potesse trovare una base
comune in una nuova costituzione”.
Alla fine Boric ha firmato a suo nome e
non come rappresentante del suo partito,
che l’ha sospeso. L’accordo è andato in
porto. Come dice lui stesso, ha messo in
gioco il suo capitale politico per sbaraz-
zarsi della “costituzione di Pinochet una
volta per tutte”. Il partito alla fine lo ha ri-
accolto, ma gli sono rimasti alcuni nemici.
Il 25 ottobre 2020 la proposta di una nuova
Da sapere
Le prime decisioni
u Il 15 marzo 2022 una delegazione guidata
dalla ministra dell’interno cilena Izkia Si-
ches è stata attaccata durante la prima visita
nella regione dell’Araucanía, dove vivono le
comunità mapuche e dove dallo scorso set-
tembre è in vigore lo stato d’emergenza (pro-
clamato dal precedente governo di centrode-
stra), a causa di una serie di attentati incen-
diari. Il 16 maggio il presidente Gabriel Boric
ha annunciato il prolungamento dello stato
d’emergenza nell’Araucanía e in altre zone del
sud del paese. La decisione, ha detto rispon-
dendo alle critiche dei suoi sostenitori che lo
accusano di aver tradito una promessa eletto-
rale, serve a garantire la sicurezza, l’approvvi-
gionamento e il libero transito in tutto il pae-
se. Nel primo discorso alla nazione, il 1 giu-
gno, Boric ha annunciato che presto presen-
terà in parlamento una riforma fiscale e previ-
denziale per distribuire la ricchezza in modo
equo e rendere il Cile un paese più giusto,
ugualitario e inclusivo. Afp, El País
costituzione è stata sottoposta a referen-
dum ed è stata approvata dal 78 per cento
dei votanti. A maggio del 2021 è stata elet-
ta un’assemblea costituente formata da
155 persone, in maggioranza di sinistra o
indipendenti. Tra loro c’è anche Patricio
Fernández. I convencionales, come sono
chiamati, hanno tempo fino a luglio per
scrivere la nuova costituzione, che sarà
sottoposta a referendum in autunno.
In un articolo pubblicato dopo le ele-
zioni, Fernández ha scritto: “Boric sa per-
fettamente che il destino della sua presi-
denza è inestricabilmente legato a quello
del processo costituzionale”.
Ma quando è cominciata la di-
scussione dell’assemblea costi-
tuente, lo spirito pragmatico di
Boric sembrava spesso assente.
Le idee più impraticabili sono
state respinte. Ma i mezzi d’informazio-
ne, soprattutto quelli di destra, hanno
pubblicato un flusso continuo di notizie
sulle proposte più bizzarre. Un’eventuale
bocciatura della costituzione sarebbe un
disastro per il governo di Boric, perché
potrebbe ridare slancio ai suoi avversari
di destra e di sinistra. Fernández ha scrit-
to: “Il successo richiederà la costruzione
di nuove forme di fiducia, di una coesio-
ne ottenuta attraverso nuove scelte di ci-
viltà e la collaborazione di vari settori
della società cilena”.
Voleva dire che Boric deve unire un
paese diviso prima che cada a pezzi.
In continua evoluzione
Il Cile è noto come uno dei “paesi poeti-
ci” dell’America Latina, la patria di Pablo
Neruda, Gabriela Mistral e Nicanor Par-
ra. Un altro paese poetico è il Nicaragua,
luogo d’origine di Rubén Darío e di Gio-
conda Belli, una poeta e scrittrice che è
stata mandata in esilio per aver criticato il
governo autoritario del presidente sandi-
nista Daniel Ortega. Boric ha invitato
Belli a rappresentare il Nicaragua al suo
giuramento. Il giorno dopo la cerimonia,
è stato organizzato un pranzo in suo ono-
re nell’elegante appartamento della scrit-
trice Carla Guelfenbein.
Tra gli ospiti c’era il poeta cileno Raúl
Zurita, 72 anni. Durante la campagna
presidenziale, ha presentato un manife-
sto di sostegno a Boric, firmato da più di
cinquecento scrittori cileni, in cui espri-
meva il timore che una vittoria di Kast “ci
avrebbe riportato ai momenti più bui del-
la nostra storia”.
A pranzo, Zurita era in vena di festeg-
giare, come la maggior parte degli ospiti.
 Boric e Camila Vallejo a un corteo studentesco. Santiago, 16 maggio 2012 omicida”. In un’intervista successiva, ha
confermato la sua opinione, ma ha ag-
giunto che avrebbe potuto dire lo stesso
del trattamento dei curdi da parte della
Turchia e degli uiguri da parte della Cina.
Il Cile ha una fetta significativa di popola-
zione di origine palestinese – cinquecen-
tomila persone in un paese di 19 milioni di
abitanti – e le parole di Boric non hanno
JUAN CARLOS CACERES (ARCHIVOLATIN/CONTRASTO)

suscitato molte polemiche. Ma la popola-

Boric incontra i suoi sostenitori. Santiago, 9 marzo 2022
zione ebraica, circa 18mila persone, è ri-
masta turbata. Dopo le elezioni Gerardo
Gorodischer, a capo di un’organizzazione
chiamata Comunità ebraica del Cile, mi
ha detto che non vedeva l’ora di presenta-
re a Boric “il punto di vista della comunità
ebraica, nella speranza che possa attenua-
re alcune delle sue dichiarazioni passate”.
Dopo il primo turno delle elezioni il 21
novembre 2021, in cui Kast aveva ottenuto
più voti, Boric si è avvicinato al centro.
Mentre i suoi compagni di coalizione co-
munisti sostengono i governi autoritari di
Cuba, Nicaragua e Venezuela, Boric ha
assunto la posizione opposta: “Non im-
porta a chi può dare fastidio, il nostro go-
verno sarà impegnato con tutte le sue for-
ze a difendere la democrazia e i diritti
umani, senza appoggiare alcun tipo di
dittatura o governo autoritario”, ha scritto
su Twitter.
Al ritorno dalle vacanze, il suo amico
Emiliano Salvo organizza un’altra griglia-
ta. Boric arriva con una camicia hawaiana
e un berretto da baseball con il nome della
band punk spagnola Siniestro Total. L’ap-
partamento di Salvo è in un edificio degli
anni sessanta affacciato sull