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Unità 3.

Il tardo Medioevo tra crisi e innovazioni

Cap. 7
La crisi del Trecento

Barbero, Frugoni, Sclarandis, La storia. Progettare il futuro, vol. I, 2019


La crisi della produzione agricola
Cambiamento climatico nel corso del
Trecento, implica più instabilità e
temperature medie più basse

Cala la produzione di cereali in Europa

Gli agricoltori non sperimentano nuove


tecniche per aumentare la produttività
dei campi

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La crisi finanziaria

Le lettere di cambio portano le finanze a circolare molto
più rapidamente delle merci. Si creano squilibri e
occasioni di speculazione


Falliscono alcune tra le maggiori compagnie di mercanti-
banchieri. Le ripercussioni colpiscono anche i
commercianti e i governi

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Le carestie del Trecento
Aumento della popolazione Minore produzione agricola

Aumento dei prezzi dei cereali,


carestie ricorrenti in tutta Europa

Crisi di sussistenza: malnutrizione delle fasce più


deboli della popolazione urbana

Crisi agraria: i contadini non riescono a produrre a


sufficienza, alcuni abbandonano le campagne

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Le guerre del Trecento

Stato di guerra permanente in
Europa. Ostacola i commerci e la
produzione agricola (strategia della
devastazione delle campagne)


Gli eserciti diventano più complessi
e costosi da mantenere, è
necessario aumentare le tasse. Si
diffondono le compagnie di
ventura, cioè bande di mercenari

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La Grande Peste

Si diffonde in tutta Europa nel 1347-
1351, poi si ripresenta periodicamente


Provoca la morte di circa un terzo
della popolazione europea, cioè 25-30
milioni di persone. Colpisce
soprattutto i quartieri popolari


Non si possiedono le conoscenze
mediche per affrontare l’epidemia;
vengono istituiti la quarantena e i
lazzaretti

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L’impatto della crisi

Molte aree rurali vengono
abbandonate
(decolonizzazione agricola),
scarseggia anche la
manodopera


La crisi ha un impatto duraturo
sull’economia e sull’andamento
demografico, la ripresa è
molto lenta. Migliora
l’alimentazione della
popolazione

7 Barbero, Frugoni, Sclarandis, La storia. Progettare il futuro, vol. I, 2019


L’evoluzione della signoria rurale

Molti signori rurali si trasferiscono presso le corti delle
città o intraprendono la carriera militare


Emerge un ceto di nuovi imprenditori agricoli, che
adotta strategie di produzione più innovative

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I beneficiari della crisi

Le autorità rafforzano il loro ruolo e
iniziano a intervenire in nuovi
settori, come l’assistenza ai poveri


I lavoratori scarseggiano, e quindi
possono chiedere salari maggiori


Aumenta la richiesta di seta, panni
semplici, vetro, carta. Emerge la
figura del mercante-imprenditore

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Le rivolte popolari

Rivolte contadine in molte zone
d’Europa, tra cui la Francia
(jacquerie) e l’Inghilterra.
Violenze e repressione feroci


Forti tensioni sociali anche nelle
città, i salariati insorgono di
frequente. Tumulto dei Ciompi
di Firenze (1378): i lavoratori
della lana conquistano il
governo, ma vengono
rapidamente rimossi

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La fioritura delle arti in Italia

Eccezionale sviluppo della
pittura nella prima metà del
Trecento, grazie ad artisti come
Giotto


Grande fioritura della
letteratura: nel Trecento
scrivono le loro opere Dante,
Petrarca e Boccaccio

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