Cap. 7
La crisi del Trecento
Falliscono alcune tra le maggiori compagnie di mercanti-
banchieri. Le ripercussioni colpiscono anche i
commercianti e i governi
Gli eserciti diventano più complessi
e costosi da mantenere, è
necessario aumentare le tasse. Si
diffondono le compagnie di
ventura, cioè bande di mercenari
Provoca la morte di circa un terzo
della popolazione europea, cioè 25-30
milioni di persone. Colpisce
soprattutto i quartieri popolari
Non si possiedono le conoscenze
mediche per affrontare l’epidemia;
vengono istituiti la quarantena e i
lazzaretti
La crisi ha un impatto duraturo
sull’economia e sull’andamento
demografico, la ripresa è
molto lenta. Migliora
l’alimentazione della
popolazione
Emerge un ceto di nuovi imprenditori agricoli, che
adotta strategie di produzione più innovative
I lavoratori scarseggiano, e quindi
possono chiedere salari maggiori
Aumenta la richiesta di seta, panni
semplici, vetro, carta. Emerge la
figura del mercante-imprenditore
Forti tensioni sociali anche nelle
città, i salariati insorgono di
frequente. Tumulto dei Ciompi
di Firenze (1378): i lavoratori
della lana conquistano il
governo, ma vengono
rapidamente rimossi
Grande fioritura della
letteratura: nel Trecento
scrivono le loro opere Dante,
Petrarca e Boccaccio