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I Quaderni Tecnici di Logical Soft
GUIDA ALLA VALUTAZIONE DEI PONTI TERMICI
INDICE
INTRODUZIONE 2
CAPITOLO 1 – Che cos’è un ponte termico 3
CAPITOLO 2 – Il peso dei ponti termici nel modello energetico di un edificio 4
CAPITOLO 3 – Quali verifiche deve rispettare il progettista 8
CAPITOLO 4 – Come si calcola un ponte termico 13
4.1 Utilizzo di abachi conformi 13
4.2 Calcolo agli elementi finiti 15
4.3 Quale metodo di calcolo è preferibile utilizzare 21
CAPITOLO 5 – Esempi pratici di calcolo 22
5.1 Il ponte termico parete-serramento 22
5.2 Il ponte termico del cassonetto 26
5.3 La verifica igrometrica del ponte termico 31
LOGICAL SOFT mette a disposizione del progettista una gamma di prodotti completa, adatta ad
accompagnarlo nelle diverse fasi dell’analisi energetica di un edificio.
Specificatamente per il calcolo dei ponti termici, due sono i moduli di TERMOLOG a loro dedicati: il
Modulo PONTI TERMICI che consente di valutare la trasmittanza termica lineica del ponte termico in
funzione dei parametri caratteristici, della geometria, dei materiali e della posizione dello strato
isolante con riferimento ad atlanti conformi alla UNI 10211 e UNI 14683 e Il Modulo PONTI TERMICI
FEM che calcola il flusso termico e la trasmittanza lineica dei ponti termici con un solutore ad elementi
finiti, mostra la distribuzione delle temperature e verifica la formazione di muffa con riferimento alle
norme UNI EN ISO 10211:2018 e UNI EN ISO 13788.
Inoltre, i Moduli PROGETTISTA e CERTIFICATORE di TERMOLOG includono un set minimo di ponti
termici precalcolati a partire dall'abaco delle strutture della UNI TR 11552 e consentono di inserire i
ponti termici nell’involucro disperdente tramite il comodo wizard, una semplice procedura guidata che
inserisce con un unico click tutti i ponti termici dell'edificio.
Semplifican
ndo ulteriorm
mente, si può affermaree che in un involucro eddilizio è pressente un po
onte termico
o
laddove non ha più validità l'ipotesi di flusso ttermico monodimensionale, ma il fflusso termico presentaa
una geometria bidimen nsionale.
Nella figuraa successiva che rappressenta un po nte termico tipico, come un angoloo tra due pa
areti, questo
o
aspetto è evvidente:
TAB.1: R
Riepilogo risu
ultati di calco
olo del mode llo di edificio
o esistente, escludendo
e ppresenza pon
nti termici
I risultati ch
he analizziam
mo sono:
• il faabbisogno did involucro per la climaatizzazione invernale
i EP
PH,nd ottenuuto dalla differenza traa
disp persioni e ap
pporti gratuitti
• il faabbisogno di involucro pe er la climatizzzazione estivva EPC,nd otttenuto dallaa differenza tra
t apporti e
disp persioni.
TERMOLOG G individua ede inserisce automatica mente i po onti termici dell'edificio:: grazie ad un comodo o
wizard selezzioni le categorie e le tip
pologie di poonte termicoo e TERMOLO OG disegna nnell'ambiente 2D e 3D laa
posizione del ponte term mico ed applica il suo sviiluppo alle sttrutture che lo compongoono.
Ci limitiamo
o a confrontaare il fabbiso
ogno inverna le ed estivo notiamo che
e EPH,nd ha uun incremen
nto di oltre il
40%, mentrre il raffrescaamento EPC,nd si deprimme del 7%.
TAB.3: Riepilogo rissultati di calccolo del moddello di edificcio nuovo, esccludendo preesenza pontii termici
TAB.4: R
Riepilogo risu
ultati di calco
olo del modeello di edificio
o nuovo, considerando prresenza ponti termici
Il fabbisogn
no di riscald
damento dell'involucro è più che raaddoppiato, aumentand o del 118 %, % mentre ill
fabbisogno di raffrescam
mento è diminuito semp re e solo dell 10%.
Un piccolo appunto rigu uarda l'edificio di riferim
mento: se si osserva il risultato è eviidente come
e l'edificio dii
riferimento non contemmpli i ponti te
ermici, poichhé non varian
no gli indici con
c o senza pponti.
Trasmittanza termica
Per interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazioni importanti di secondo livello il D.M. richiede
che le verifiche oggetto di intervento abbiano dei valori di trasmittanza inferiori a dei valori limite prefissati.
La trasmittanza media da confrontare con i valori limite deve essere stimata secondo le indicazioni
delle FAQ del MISE: la verifica si fa accorpando tutte le strutture che appartengono alla stessa
tipologia, indipendentemente da orientamento, spessore e stratigrafie delle stesse.
Le tipologie di strutture considerate sono:
• strutture opache verticali
• strutture opache orizzontali o inclinate di copertura
• strutture opache orizzontali di pavimento
Sono appartenenti alla prima tipologia tutte le pareti indipendentemente dal verso di dispersione; della
seconda tipologia fanno parte tutte le coperture e i soffitti, mentre della terza i pavimenti. Ciascuna
struttura deve essere considerata con i relativi ponti termici associati nella modellazione dell'involucro.
Dunque, non avremo più una trasmittanza media della singola stratigrafia, ma un unico valore di
trasmittanza media complessivo di tutte le pareti verticali di qualsiasi orientamento, un unico valore per
tutte le coperture e i pavimenti. Ovviamente nel calcolo di questa trasmittanza media occorre considerare i
ponti termici che sono associati a ciascuna tipologia di struttura.
TERMOLOG valuta la trasmittanza media di ciascuna tipologia sulla base dell'involucro disperdente
modellato al suo interno; il valore calcolato è poi confrontato con i valori limite massimi presenti sul D.M.
Requisiti Minimi; in ogni caso nel software è comunque eseguita la verifica sull'elemento più sfavorito,
ovvero quello caratterizzato dall'amplificazione massima dei ponti termici. Questa verifica è molto utile in
sede progettuale ed in caso di particolari pratiche come quelle per le detrazioni fiscali.
S/V ≥ 0,7
7 0,58 0,55
0 0,53
3 0,50 0,48
Zona clima
atica
Rapporto di form
ma (S/V)
AeB C D E F
TAB
B.5: Valori lim m2K]
mite coefficieente H’T [W/m
Il D.M. richiede la verificca di H’T sia per p nuove coostruzioni che per ristrutturazioni im portanti; nell calcolo del
coefficientee Htr,adj è neceessario tenere in consideerazione l’evventuale pressenza dei po nti termici,
l’espressionne che viene usata per il calcolo c è:
Htr,aadj = btr,x x (Σi Ui x Ai + Σk Ψk x lk + Σj χj) [W/m2K] [2]
[
In cui Ψk è laa trasmittanza lineica de el ponte term mico k-esimo che deve essere stimataa con una delle
metodologie descritte nel n successivo capitolo 4..
In TERMOLO OG, una voltta selezionata nel menùù Relazione una u tipologia a di intervennto per cui è richiesta laa
verifica di H
H’T, è possibille indicare ne
ella scheda ddelle strutturre quali elem
menti sono cooinvolti nell'intervento e
quindi saran nno usati nel calcolo di H'
H T:
Quindi è imposta per i ponti termici la verifica del rischio muffa, più severa rispetto alla verifica di
condensa superficiale richiesta dal precedente D.P.R. 59/2009, infatti la soglia di allarme per il progettista
non è il raggiungimento della saturazione in prossimità della superficie interna del ponte termico (umidità
superficiale del 100%), ma una umidità superficiale dell’80%.
La norma tecnica di riferimento UNI EN ISO 13788 suggerisce un metodo per stimare la possibile
formazione di muffa, applicabile anche in prossimità dei ponti termici dell’edificio. Tale metodo si basa sulla
stima del fattore di temperatura superficiale interna fRsi:
fRsi = (Tsi – Te) / (Ti – Te) [-] [3]
in cui:
Tsi [°C] temperatura superficiale interna
Te [°C] temperatura esterna
Ti [°C] temperatura interna
La verifica è positiva, cioè non si ha formazione di muffa, se il fattore di temperatura fRSi è maggiore del
fattore di temperatura del mese più critico (cioè quello con fRsi-amm-max); il valore di fRsi-amm è calcolato, per
ogni mese, dalla formula [3] qui sopra riportata, imponendo come temperatura superficiale interna quella
critica (Tsi-crit), quella cioè calcolata a partire dalla pressione interna dell’ambiente e che porterebbe ad una
umidità relativa superficiale dell’80%.
La verifica del rischio di formazione muffa richiede necessariamente che il ponte termico venga
valutato mediante un solutore ad elementi finiti, così da poter determinare secondo la norma UNI
13788 l'assenza di formazione di muffa sulla superficie del nodo.
Modulo Ponti Termici FEM esegue in automatico tale operazione, fornendo una evidenza immediata
della formazione di muffa:
Questo m metodo di calcolo è sviluppato nel Modulo PO ONTI TERMIICI di TERM MOLOG e pe ermette di
calcolare un'ampia gamma
g di tiipologie di pponti termicci parametriici, utilizzabiili nella modellazione
dell’involu
ucro disperd
dente sia per nuovi edificci che per interventi di riq
qualificazionee energetica
a.
Con il Moodulo PONTI TERMICI è possibile
p calccolare la trassmittanza lin
neica per piùù di duecento
o tipologie
parametrriche di ponte termico: è sufficiente sscegliere tra le tipologie proposte edd indicare la geometria
del pontee termico perr ottenere la trasmittanzza lineica esteerna ed interna.
Il calcolo della trasmitttanza è conforme alle nnorme UNI ENN ISO 10211:2018, UNI EEN ISO 6946::2008, UNI
EN ISO 144683:2008: è possibile scegliere tra l' abaco param
metrico di Reegione Lombbardia e Suisss énergie,
per affianncare alla sem
mplicità di uttilizzo un'am
mpia gamma di
d soluzioni di
d calcolo.
Allontanand
dosi dal nodo
o è infatti ovvvio che il fluusso termico ritorni ad esssere monoddimensionale
e.
FIG.13: Scelta
S dei maateriali dagli archivi di TE
ERMOLOG
Definizionee condizioni al
a contorno
In corrispon
ndenza di ciaascuna superrficie del ponnte termico occorre
o specificare:
• la teemperatura dell'aria dell'ambiente cche si trova a contatto con la superficcie
16 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
• la reesistenza terrmica superfficiale dell'arria a contatto
o con le supe
erfici
FIG.14
4: Attribuzioone delle condizioni al con
ntorno
D
Direzione deel flusso terrmico
Resistenza
R
[m2K/W] Verticale Vertica
ale
Orizzzontale
ascen. disc.
TA
TAB.6: valori di resistenzee superficiali||Rsi per amb
bienti interni e Rse per am
mbienti esterrni
• Φ (W
W) flusso terrmico del no
odo di calcoloo stimato con gli elementi finiti
• l (m
m) lunghezza della parte bidimensiona
b ale del ponte
e termico (pa
ari ad 1m)
• Ti (°°C) temperattura interna
• Te (°°C) temperatura esterna
ed infine si valuta la trassmittanza lin
neica come:
ψ = L 2D – ∑i (U i x l i) (W/mK) [5]
in cui:
• L2D (W/mK) coefficiente di scambio
s term
mico nel mod
dello bidimen
nsionale
17 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
• li (m
m) lunghezzaa che viene moltiplicata
m per la trasm
mittanza term
mica U, ci si riferisce alle
e dimensionii
inteerne per il calcolo della ψi e alle dim
mensioni estterne per il calcolo
c dellaa ψe (vedi ind
dicazioni dell
paragrafo succeessivo)
• W/m2K) trassmittanza terrmica dell'eleemento di se
Ui (W eparazione i--esimo tra i ddue ambientti
Semplifican
ndo, la trasmittanza lineicca del ponte termico è laa differenza tra
t la disperssione del mo odello
geometrico con ponte termico
t (L2D) e quanto dissperderebbe e se il ponte termico nonn ci fosse [∑i (U i x l i)].
FIG.15
5a: lunghezza
a interna ed esterna per ponte termiico pilastro-pparete
ψ e = ψ i = L 2D – l x U principale
FIG.15b: lungh
hezza internaa ed esterna per ponte te ermico angoolo
ψ e = L 2D – l 1estt x U principale – l 2est x U princcipale
ψ i = L 2D – l 1intt x U principale – l 2int x U principale
5.1 Il p
ponte termico pa
arete-serrramento
o
La prima tip pologia di ponte termicoo analizzata è quello presente tra la parete e iil telaio del serramentoo
montato su ulla parete. Tale
T ponte te
ermico si geenera di solitto per la pre
esenza del daavanzale appoggiato sull
muro e avente caratteriistiche termiche che si diifferenziano dal resto della struttura..
Il ponte terrmico in questione verrà calcolato coon un approccio agli elementi finiti , valutando anche comee
varia la disppersione de el ponte termico consideerando il da avanzale corrrente oppuure interrottto mediantee
l'interposiziione di un giu
unto in gomma.
La modellazzione del ponte termico è stata effeettuata utilizzzando lo struumento WIZZARD del Mo odulo PONTII
FEM:
Ponte term
mico parete-sserramento: davanzale ppassante
Come primaa informazio one è necessa
ario specificaare quale è laa parete su cui
c è posato il serramentto,
scegliendo ttra tutti gli elementi
e pare
ete precedenntemente re egistrati nell'a
archivio di TEERMOLOG:
FIG.166c: definizion
ne delle caratteristiche de
del serramentto con lo stru
umento WIZA
ARD di TERM
MOLOG
indicazionee di davanzale passante
Si precisanoo poi le cond
dizioni al con
ntorno che ssaranno utilizzate per il calcolo:
c il coomune da cuui il softwaree
valuta la teemperatura media men nsile esternaa, la temperatura intern na dell'ambiiente a contatto con ill
ponte termmico e le resisstenze termiiche superficciali dipende
enti dalla dire
ezione del fluusso termico
o:
FIG.1
16g: inserimeento del giunnto in gomma che interro
ompe il davaanzale
Una volta m
modificato il modello
m non
n rimane chee eseguire nu
uovamente il calcolo per studiare com
me varia la
FIG.166h: calcolo ag
gli elementi finiti
f del ponnte termico parete-serram
p mento con daavanzale inteerrotto
Come era loogico attendersi, evitando che il davaanzale sia corrente lungo
o lo spessoree della parete
e, l'analisi ad
d
elementi fin
niti condottaa da TERMOLOG mostra chiaramente e una diminuzione della trasmittanzza lineica dell
ponte termico, passand do da 0,440 a 0,286 W/m mK.
5.2 Il p
ponte termico de
el casson
netto
Il cassonetto posto al di sopra del serramento èè, dal punto di vista term mico, un elem mento di fortte debolezzaa
per l’involucro edilizio; è opportuno quindi anaalizzare accu uratamente questo
q nodoo, valutando lo spessoree
dell’isolameento, ed una analisi agli elementi
e fini ti è in grado di risponderre a questa eesigenza.
La modellazzione del ponte termico è stata effeettuata utilizzzando lo stru umento WIZZARD del Mo odulo PONTII
FEM:
Ponte term
mico parete-ccassonetto: senza
s isolantte
Come primaa informazio one è necessa
ario specificaare quale è laa parete su cui
c è posato il serramentto,
scegliendo ttra tutti gli elementi
e pare
ete precedenntemente re egistrati nell'a
archivio di TEERMOLOG:
FIG.17
7b: definizion
ne della pareete con lo strumento WIZ
ZARD di TERM
MOLOG
FIG.17c: def
efinizione dellle caratteristiche del casssonetto con lo strumento
o WIZARD dii TERMOLOG
G; assenza di
isolante
Si precisanoo poi le cond
dizioni al con
ntorno che ssaranno utilizzate per il calcolo:
c il coomune da cuui il softwaree
valuta la teemperatura media men nsile esternaa, la temperatura intern na dell'ambiiente a contatto con ill
ponte termmico e le resisstenze termiiche superficciali dipende
enti dalla dire
ezione del fluusso termico
o:
TERMOLOG G crea il pontte termico uttilizzando tuttte le informmazioni inserite e lancianddo il calcolo mostra tra i
risultati il flu
usso termicoo che attraveersa il ponte,, il coefficien
nte di accopp
piamento L2DD e le trasmitttanze
lineiche da usare nel calcolo delle dispersioni deell'edificio:
FIG
G.17e: calcolo agli elemeenti finiti del ponte termiico parete-ca
assonetto sennza isolamen
nto
29 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
Ponte termmico parete-ccassonetto: con
c isolante
Passiamo o ora ad esamminare lo steesso caso il lustrato in precedenza, ma supponnendo di prrevedere unn
isolamento interno della superficie
e del cassoneetto. L’isolam
mento può essere
e modeellato nel Modulo Pontii
Termici FEMM rilancianddo lo strumeento wizard ed impostaando l’isolannte oppure ddisegnando lo strato dii
isolante con
n il comando
o poligono:
FIG.17
7f: inserimennto dell’isola
ante nel casso
onetto
Rilanciando o poi il calcoolo si nota come la preesenza dell’isolamento nella parte interna dell cassonetto
o
permette una riduzionee della trasmittanza lineicca del ponte termico passando da 0,2267 a 0,258 W/mK
W comee
visibile nellaa figura segu
uente:
FIG.17
7g: inserimennto dell’isola
ante nel cassonetto
30 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
5.3 La verifica igrometrica del p
ponte te
ermico
Nel capitolo 3 sono state s elenca he richieste dal Decreto
ate le princiipali verifich to Requisiti Minimi chee
coinvolgono o i ponti terrmici; tra di esse abbiammo introdottto la verifica
a della form
mazione di muffa
m che haa
sostituito laa verifica di condensa
c supperficiale.
Vediamo in n questa sed de, avvalenddoci del Moodulo PONTI TERMICI FEM
F di TERM
MOLOG, un esempio dii
valutazionee del rischio muffa
m per un
n ponte term
mico d’angoloo.
Dopo averee costruito ili ponte term mico con loo strumento WIZARD di TERMOLOG G, passiamo alla fase dii
calcolo e ssoffermiamo ormazioni c he sono essposte in ba
oci sulle info asso a destrra nella sch
hermata dell
programmaa:
Calcolo del fattore di te emperatura fRsi in corrisppondenza de ella superficie interna deel ponte term mico
Il fattore fRRsi in corrispo ondenza della superficiee interna è calcolato
c comme differenzza tra la tem mperatura Tsii
della superficie internaa e dell’aria esterna, divviso per la differenza
d tra
a la temperaatura dell’arria interna e
dell’aria estterna:
fRsi = (Tsi – Te) / (Ti – Te) [7]
La temperatura Tsi è proprio la tem mperatura d ella superficcie interna del ponte terrmico che è calcolata daa
TERMOLOG G ed è rappreesentata nel disegno, in qquesto caso pari a 17,9°C C con un fRsi ppari 0,928.
Calcolo del fattore di te emperatura fRsi-max
Il fattore di temperatura minimo accettabile a f Rsi-crit è calco
olato come differenza trra la temperatura dellaa
superficie innterna minim ma accettab bile Tsi-crit perr non avere la formazion ne di muffa e dell’aria estterna, diviso
o
per la differrenza tra la temperatura dell’aria inteerna e dell’aria esterna:
fRsi-crit = (Tsi-crit – Te) / (Ti – Te) [8]
La temperaatura Tsi-crit è determinatta considera ndo una um midità relativa dell’80% e dovrà esse ere calcolataa
per ogni meese, eseguen ndo i due passsaggi segue nti:
1. pressione parziaale di vapore e interna conn umidità relativa pari all’80%:
Psat-int-800% = Pi / 0,8
32 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
2. temperatura di formazione muffa:
%
, ∙
,
Tsi-crit = %
,
,
Nota la Tsi-crit mensile si valuta con la formula [8] per ogni mese della stagione di riscaldamento anche il
fattore di temperatura critico; il mese con il valore di fRsi-crit maggiore è il mese critico.
Nel caso corrente il mese critico è Novembre ed il valore di fRsi-crit per questo mese è di 0,724.
Verifica del rischio formazione muffa
Si procede quindi al confronto tra il valore di fRsi calcolato per lo specifico ponte termico con il valore di fRsi-
crit del mese critico, che chiamiamo fRsi,max:
se fRsi ≥ fRsi,max non si ha rischio formazione muffa nel ponte termico
se fRsi < fRsi,max si ha rischio formazione muffa nel ponte termico
Nel caso corrente dato che 0,928 è maggiore di 0,724 non si ha rischio di formazione muffa, come
prontamente segnalato in TERMOLOG.
UNI/TS 11300-1:2014
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio
per la climatizzazione estiva ed invernale
[3] Kristian Fabbri, Cosimo Marinosci – Ponti termici negli edifici, Valutazioni Calcolo Correzioni Interventi –
Edizione Wolters Kluver
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