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I Quaderni Tecnici di Logical Soft


Ing. Sara Nobili

GUIDA ALLA VALUTAZIONE


DEI PONTI TERMICI

non solo software

www.logical.it
I Quaderni Tecnici di Logical Soft
GUIDA ALLA VALUTAZIONE DEI PONTI TERMICI

INDICE
INTRODUZIONE 2
CAPITOLO 1 – Che cos’è un ponte termico 3
CAPITOLO 2 – Il peso dei ponti termici nel modello energetico di un edificio 4
CAPITOLO 3 – Quali verifiche deve rispettare il progettista 8
CAPITOLO 4 – Come si calcola un ponte termico 13
4.1 Utilizzo di abachi conformi 13
4.2 Calcolo agli elementi finiti 15
4.3 Quale metodo di calcolo è preferibile utilizzare 21
CAPITOLO 5 – Esempi pratici di calcolo 22
5.1 Il ponte termico parete-serramento 22
5.2 Il ponte termico del cassonetto 26
5.3 La verifica igrometrica del ponte termico 31

Gli esempi pratici sono stati realizzati con TERMOLOG:


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1 – Guida alla valutazione dei ponti termici


INTRODUZIONE
Il raggiungimento di elevate prestazioni energetiche in un edificio non può prescindere da una corretta
analisi dei ponti termici presenti.
Il progettista, per soddisfare gli standard qualitativi richiesti dal punto di vista energetico dalla normativa
vigente agli edifici di nuova costruzione, deve sapere individuare e “gestire” l’effetto il più delle volte
peggiorativo dei ponti termici. Nei nuovi edifici inoltre, dove le performance energetica dell’involucro è
particolarmente accentuata, occorre prestare particolare attenzione anche al mantenimento nel tempo
delle condizioni di benessere all’interno degli ambienti, evitando l’insorgere di muffa superficiale negli
ambienti durante la stagione invernale.
Dall’altro lato, gli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici esistenti devono essere un’occasione
per studiare e correggere i ponti termici “critici” che influenzano negativamente la prestazione energetica
dell’edificio.
Le norme tecniche UNI TS 11300 hanno introdotto una modifica importante nei metodi di calcolo
utilizzabili per valutare i ponti termici: è stata esclusa la "tanto comoda" (ma imprecisa) percentuale
forfettaria di incremento della trasmittanza di pareti/solai su cui sono presenti i ponti termici, in favore di
metodi più accurati come l'utilizzo di atlanti conformi alla UNI EN ISO 14683 o l'uso del calcolo ad elementi
finiti secondo la norma UNI EN ISO 10211:2018.
Scopo di questo opuscolo tecnico è fornire ai professionisti che operano nel settore uno strumento utile
per chiarire innanzitutto cosa sono i ponti termici, come è possibile “quantificarli” mediante il calcolo della
trasmittanza lineica e capire quando è auspicabile optare per un calcolo agli elementi finiti oppure è
bastevole l’utilizzo di un abaco precalcolato. Saranno riportati anche degli esempi di modellazione di alcune
tipologie di ponte termico, tra le più comuni e riscontrabili nella pratica, e un esempio di valutazione del
rischio di formazione della muffa superficiale.

LOGICAL SOFT mette a disposizione del progettista una gamma di prodotti completa, adatta ad
accompagnarlo nelle diverse fasi dell’analisi energetica di un edificio.
Specificatamente per il calcolo dei ponti termici, due sono i moduli di TERMOLOG a loro dedicati: il
Modulo PONTI TERMICI che consente di valutare la trasmittanza termica lineica del ponte termico in
funzione dei parametri caratteristici, della geometria, dei materiali e della posizione dello strato
isolante con riferimento ad atlanti conformi alla UNI 10211 e UNI 14683 e Il Modulo PONTI TERMICI
FEM che calcola il flusso termico e la trasmittanza lineica dei ponti termici con un solutore ad elementi
finiti, mostra la distribuzione delle temperature e verifica la formazione di muffa con riferimento alle
norme UNI EN ISO 10211:2018 e UNI EN ISO 13788.
Inoltre, i Moduli PROGETTISTA e CERTIFICATORE di TERMOLOG includono un set minimo di ponti
termici precalcolati a partire dall'abaco delle strutture della UNI TR 11552 e consentono di inserire i
ponti termici nell’involucro disperdente tramite il comodo wizard, una semplice procedura guidata che
inserisce con un unico click tutti i ponti termici dell'edificio.

2 – Guida alla valutazione dei ponti termici


CAPIT
C TOLOO 1 – Chee cos’’è un pon
nte te
ermicco
La definizione più esausstiva di ponte
e termico è rriportata nella norma UN
NI EN ISO 102211:

[…] è unaa parte dell'in


nvolucro edilizio dove la resistenza termica,
t altro
ove uniformee sulla superrficie delle
pareti, cambia in mod do significativvo per effettto di una o più delle segu
uenti situaziooni:
compenetrazione totaale o parziale e di materialli con condutttività termicca diversa neell'involucro edilizio;
variazionee dello spesssore della costruzione;
differenzee tra l'area della
d superficcie disperdennte sul lato interno e que ella sul lato eesterno, com
me avviene
per esempio in corrisp pondenza de ei giunti tra pparete e pavimento o parete e soffittto.

Semplifican
ndo ulteriorm
mente, si può affermaree che in un involucro eddilizio è pressente un po
onte termico
o
laddove non ha più validità l'ipotesi di flusso ttermico monodimensionale, ma il fflusso termico presentaa
una geometria bidimen nsionale.
Nella figuraa successiva che rappressenta un po nte termico tipico, come un angoloo tra due pa
areti, questo
o
aspetto è evvidente:

o attraverso un ponte terrmico costitu


FIG.1: Fllusso termico uito da un an
ngolo tra duee pareti, con pilastro:
particolare a), flusso
o bidimensionale nella paarete che riseente della prresenza del ppilastro e dell'angolo;
particcolare b), flussso monodim
mensionale n ella parete che
c non risen
nte della pressenza del pila
astro e
dell'angolo.

3 – Guida alla vvalutazione dei


d ponti term
mici
CAPI
C TOLOO 2 – Il peeso dei
d poonti tterm
mici neel
m
modeello energ
e geticco di un edificio
Una necesssità ricorrentte per il proogettista è ceercare di capire qual è il peso che i ponti term mici possono o
avere nel bbilancio complessivo delle dispersionni dell’edificcio; per fornire una rispoosta esaustiva a questo o
quesito sonno stati realizzati 4 casi pratici:
p i prim
mi due sono riferiti a un edificio esisstente, gli alltri due a un
n
edificio nuo
ovo. Per comodità utilizze eremo lo steesso involucro modellato con TERMO OLOG.
Caso 1 - Ediificio ESISTEN
NTE senza in
ntroduzione dei ponti termici

FIG.2: Rieepilogo princiipali caratterristiche invollucro disperd


dente edificioo esistente

Inseriamo vvelocementee il modello o dell'edificioo utilizzando o l'input gra


afico di TERM MOLOG e co onsiderando
o
anche il conntesto urban no e gli aggettti orizzonta li e verticali determinati sulla struttuura. Possiamo procederee
al calcolo ddelle prestazzioni relative
e all'involucrro senza inserire alcuna informazionne relativa all'impianto,
a ,
irrilevante p
per il nostro esempio.

TAB.1: R
Riepilogo risu
ultati di calco
olo del mode llo di edificio
o esistente, escludendo
e ppresenza pon
nti termici

I risultati ch
he analizziam
mo sono:
• il faabbisogno did involucro per la climaatizzazione invernale
i EP
PH,nd ottenuuto dalla differenza traa
disp persioni e ap
pporti gratuitti
• il faabbisogno di involucro pe er la climatizzzazione estivva EPC,nd otttenuto dallaa differenza tra
t apporti e
disp persioni.

Caso 2 - Ediificio ESISTEN


NTE con pon nti termici
Calcoliamo tre tipologiee di ponte termico partenndo dal modello di involu ucro con il M
Modulo PONT TI TERMICI
FEM: utilizziamo direttaamente la strratigrafia creeata per l'edificio e otteniamo rapida mente il calccolo della
trasmittanza termica lin neica interna ed esterna:

4 – Guida alla vvalutazione dei


d ponti term
mici
FIG.3: P
Ponti termici considerati nelle
n disperssioni dell’edifficio esistente e calcolati con un soluttore fem

Introduciammo con il Wizzard dei Pontti termici i tr e ponti appe


ena calcolati. La lunghezzza di sviluppo
o del ponte
è valutata aautomaticam mente da TER RMOLOG in f unzione della geometria dell'edificioo: le dimensio oni dei ponti
termici sono o computatee lorde o nette a secondaa che si stia utilizzando
u il filo di riferim
mento estern
no (al lordo)
o interno (aal netto dellee strutture e dei tramezzii).

TERMOLOG G individua ede inserisce automatica mente i po onti termici dell'edificio:: grazie ad un comodo o
wizard selezzioni le categorie e le tip
pologie di poonte termicoo e TERMOLO OG disegna nnell'ambiente 2D e 3D laa
posizione del ponte term mico ed applica il suo sviiluppo alle sttrutture che lo compongoono.

FIG.4: Gli sstrumenti “w


wizard” messsi a disposizioone da TERMMOLOG per velocizzare
v il calcolo e l’in
nserimento
deei ponti term
mici

5 – Guida alla vvalutazione dei


d ponti term
mici
Il risultato d
del calcolo sttandard per l'edificio
l esisstente con i ponti
p termici è il seguentte:

TAB.2: Rieepilogo risulttati di calcolo


o del modelllo di edificio esistente, co
onsiderando ppresenza ponti termici

Ci limitiamo
o a confrontaare il fabbiso
ogno inverna le ed estivo notiamo che
e EPH,nd ha uun incremen
nto di oltre il
40%, mentrre il raffrescaamento EPC,nd si deprimme del 7%.

Caso 3 - Ediificio nuovo o riqualificato con trasm


mittanze limiite da norma
ativa e senzaa ponti term
mici

FIG.5: Riiepilogo prin


ncipali carattteristiche invo
olucro disperrdente edificcio nuovo

Aggiorniamo il calcolo dei


d fabbisogn
ni di involucrro e analizziamo i risultati

TAB.3: Riepilogo rissultati di calccolo del moddello di edificcio nuovo, esccludendo preesenza pontii termici

Come preveedibile il fabb


bisogno inve
ernale è ben al di sotto de
elle prestazio
oni dell'edifi cio di riferim
mento,
mentre il faabbisogno di raffrescame
ento estivo è decisamentte troppo ele evato.

Caso 4 - Ediificio nuovo o riqualificato con trasm


mittanze limiite da norma
ativa, con poonti termici applicati
a

Ricalcoliamo i ponti term


mici con il Modulo
M PONTTI TERMICI FEM, utilizzan
ndo le nuovee stratigrafie.

6 – Guida alla vvalutazione dei


d ponti term
mici
FIG.6: Ponti termicci consideratti nelle disperrsioni dell’ed
dificio nuovo e calcolati ccon un soluto
ore fem

Ecco quali rrisultati raggiiungiamo ora


a:

TAB.4: R
Riepilogo risu
ultati di calco
olo del modeello di edificio
o nuovo, considerando prresenza ponti termici

Il fabbisogn
no di riscald
damento dell'involucro è più che raaddoppiato, aumentand o del 118 %, % mentre ill
fabbisogno di raffrescam
mento è diminuito semp re e solo dell 10%.
Un piccolo appunto rigu uarda l'edificio di riferim
mento: se si osserva il risultato è eviidente come
e l'edificio dii
riferimento non contemmpli i ponti te
ermici, poichhé non varian
no gli indici con
c o senza pponti.

Grazie a questo esempiio molto sem mplice, in cuii abbiamo vo


oluto sofferm
marci sulla geenerale intro oduzione deii
ponti nel mmodello più che
c sulla qua antità o quaalità dei nodi, possiamo concludere che contegggiare i pontii
termici nel calcolo del fabbisogno energetico ddi involucro o è fondamentale sia ne l caso di edifici esistentii
che per i nu uovi progettii. È evidente che il peso del ponte te
ermico è tantto più elevatto quanto più contenutee
sono le traasmittanze termiche,
t ma
m dire geneericamente che nell'edificio esistennte i ponti termici non n
contano non corrispond de affatto a quanto
q abbiaamo appena dimostrato con il calcoloo.
In definitivaa quindi è mo
olto importante contegg iare i ponti termici
t anche
e nel caso di edifici esiste
enti.

7 – Guida alla vvalutazione dei


d ponti term
mici
CAPITOLO 3 – Quali verifiche deve
rispettare il progettista
In questo paragrafo verrà fornita una descrizione esaustiva di tutte le verifiche che nella normativa vigente,
rappresentata dal Decreto Ministeriale 26/06/2015 (Decreto Requisiti Minimi, da qui in avanti indicato
sinteticamente come D.M.), coinvolgono la modellazione dei ponti termici.

Trasmittanza termica
Per interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazioni importanti di secondo livello il D.M. richiede
che le verifiche oggetto di intervento abbiano dei valori di trasmittanza inferiori a dei valori limite prefissati.

La trasmittanza media da confrontare con i valori limite deve essere stimata secondo le indicazioni
delle FAQ del MISE: la verifica si fa accorpando tutte le strutture che appartengono alla stessa
tipologia, indipendentemente da orientamento, spessore e stratigrafie delle stesse.
Le tipologie di strutture considerate sono:
• strutture opache verticali
• strutture opache orizzontali o inclinate di copertura
• strutture opache orizzontali di pavimento
Sono appartenenti alla prima tipologia tutte le pareti indipendentemente dal verso di dispersione; della
seconda tipologia fanno parte tutte le coperture e i soffitti, mentre della terza i pavimenti. Ciascuna
struttura deve essere considerata con i relativi ponti termici associati nella modellazione dell'involucro.

Dunque, non avremo più una trasmittanza media della singola stratigrafia, ma un unico valore di
trasmittanza media complessivo di tutte le pareti verticali di qualsiasi orientamento, un unico valore per
tutte le coperture e i pavimenti. Ovviamente nel calcolo di questa trasmittanza media occorre considerare i
ponti termici che sono associati a ciascuna tipologia di struttura.

TERMOLOG valuta la trasmittanza media di ciascuna tipologia sulla base dell'involucro disperdente
modellato al suo interno; il valore calcolato è poi confrontato con i valori limite massimi presenti sul D.M.
Requisiti Minimi; in ogni caso nel software è comunque eseguita la verifica sull'elemento più sfavorito,
ovvero quello caratterizzato dall'amplificazione massima dei ponti termici. Questa verifica è molto utile in
sede progettuale ed in caso di particolari pratiche come quelle per le detrazioni fiscali.

8 – Guida alla valutazione dei ponti termici


FFIG.7: Verifica
a di trasmitta
anza delle sttrutture: com
me viene inclu
uso anche il pponte termicco

Coefficientee globale di scambio termico per traasmissione per


p unità di superficie
s dissperdente (H
H’T)
Il coefficien
nte medio gllobale di sca ambio termi co per trasmmissione perr unità di su perficie disp perdente H’T
punta l'atteenzione sul contenimento o dello scam
mbio termico ovvero sulla
a risposta de ll'edificio alla fuoriuscitaa
di calore duurante il perio
odo di riscald
damento.
Esso si calco
ola come:
H’T = Htr,adj / ΣkAk [W//m2K] [1]
[
in cui:
Htr,adj [W/K] coefficien
nte globale di scambio termico perr trasmission
ne dell’involuucro calcolato come daa
UNI/TS 111300-1.
Ak [m2] area del componente
c e dell’involuccro k-esimo.
Il parametroo H’T deve esssere inferiore al valore limite riportato nelle seg
guenti tabell e, in funzion
ne della zonaa
climatica e d
del rapporto
o Superficie disperdente
d / Volume:
Zona clima
atica
Rapporto di form
ma (S/V)
AeB C D E F

S/V ≥ 0,7
7 0,58 0,55
0 0,53
3 0,50 0,48

0,7 > S/V ≥ 0,4 0,63 0,60


0 0,58
8 0,55 0,53

0,4 > S/V


V 0,80 0,80
0 0,80
0 0,75 0,70

Zona clima
atica
Rapporto di form
ma (S/V)
AeB C D E F

9 – Guida alla vvalutazione dei


d ponti term
mici
Amp pliamenti e
Ristrrutturazioni importanti
0,73 0,70
0 0,68
8 0,65 0,62
di seecondo livelloo per tutte
le tip
pologie edilizzie

TAB
B.5: Valori lim m2K]
mite coefficieente H’T [W/m
Il D.M. richiede la verificca di H’T sia per p nuove coostruzioni che per ristrutturazioni im portanti; nell calcolo del
coefficientee Htr,adj è neceessario tenere in consideerazione l’evventuale pressenza dei po nti termici,
l’espressionne che viene usata per il calcolo c è:
Htr,aadj = btr,x x (Σi Ui x Ai + Σk Ψk x lk + Σj χj) [W/m2K] [2]
[
In cui Ψk è laa trasmittanza lineica de el ponte term mico k-esimo che deve essere stimataa con una delle
metodologie descritte nel n successivo capitolo 4..

In TERMOLO OG, una voltta selezionata nel menùù Relazione una u tipologia a di intervennto per cui è richiesta laa
verifica di H
H’T, è possibille indicare ne
ella scheda ddelle strutturre quali elem
menti sono cooinvolti nell'intervento e
quindi saran nno usati nel calcolo di H'
H T:

FIG.8: In TEERMOLOG peer includere un


u ponte termmico nella veerifica di H'T basta
b selezioonare la relativa opzionee
nella sccheda dell’ellemento

Verifica riscchio muffa


Il D.M. nell’art.2.3 dell’A
Allegato 1 sp
pecifica che:

10 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


[…] Nel caso di intervento che riguardi le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso
l’esterno, si procede in conformità alla normativa tecnica vigente (UNI EN ISO 13788), alla
verifica dell’assenza:
- di rischio di formazione di muffe, con particolare attenzione ai ponti termici negli edifici di
nuova costruzione;
- di condensazioni interstiziali.
Le condizioni interne di utilizzazione sono quelle previste nell’appendice alla norma sopra citata,
secondo il metodo delle classi di concentrazione. Le medesime verifiche possono essere
effettuate con riferimento a condizioni diverse, qualora esista un sistema di controllo
dell’umidità interna e se ne tenga conto nella determinazione dei fabbisogni di energia primaria
per riscaldamento e raffrescamento.

Quindi è imposta per i ponti termici la verifica del rischio muffa, più severa rispetto alla verifica di
condensa superficiale richiesta dal precedente D.P.R. 59/2009, infatti la soglia di allarme per il progettista
non è il raggiungimento della saturazione in prossimità della superficie interna del ponte termico (umidità
superficiale del 100%), ma una umidità superficiale dell’80%.
La norma tecnica di riferimento UNI EN ISO 13788 suggerisce un metodo per stimare la possibile
formazione di muffa, applicabile anche in prossimità dei ponti termici dell’edificio. Tale metodo si basa sulla
stima del fattore di temperatura superficiale interna fRsi:
fRsi = (Tsi – Te) / (Ti – Te) [-] [3]
in cui:
Tsi [°C] temperatura superficiale interna
Te [°C] temperatura esterna
Ti [°C] temperatura interna
La verifica è positiva, cioè non si ha formazione di muffa, se il fattore di temperatura fRSi è maggiore del
fattore di temperatura del mese più critico (cioè quello con fRsi-amm-max); il valore di fRsi-amm è calcolato, per
ogni mese, dalla formula [3] qui sopra riportata, imponendo come temperatura superficiale interna quella
critica (Tsi-crit), quella cioè calcolata a partire dalla pressione interna dell’ambiente e che porterebbe ad una
umidità relativa superficiale dell’80%.

La verifica del rischio di formazione muffa richiede necessariamente che il ponte termico venga
valutato mediante un solutore ad elementi finiti, così da poter determinare secondo la norma UNI
13788 l'assenza di formazione di muffa sulla superficie del nodo.
Modulo Ponti Termici FEM esegue in automatico tale operazione, fornendo una evidenza immediata
della formazione di muffa:

11 – Guida alla valutazione dei ponti termici


FIG.9: Veerifica rischio
o muffa in corrispondenzaa del ponte termico
t valuttato con anaalisi agli elem
menti finiti

12 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


CAPITOLO 4 – Come si calcola un ponte
termico
Nel capitolo 1 abbiamo visto che la presenza dei ponti termici causa una modifica del flusso termico che
attraversa le strutture e pertanto è assolutamente necessario tenerne in conto nel bilancio energetico
dell’edificio.
Per la valutazione dei ponti termici la normativa di riferimento, rappresentata dalla norma UNI EN ISO
14683:2018 e dalle indicazioni contenute nella norma UNI TS 11300-1:2014, individua tre possibili metodi
di calcolo:
• calcoli manuali
• utilizzo di abachi conformi
• calcolo mediante una analisi agli elementi finiti
Tralasciando il “calcolo manuale” mai veramente chiarito dalla norma stessa, ci soffermiamo qui di seguito
sull’analisi degli altri due metodi di calcolo, cercando di puntualizzare in quali situazioni è preferibile l’uso
dell’uno e quando invece l’uso dell’altro approccio.

4.1 Utilizzo di abachi conformi alla UNI EN ISO 14683


Gli atlanti dei ponti termici sono uno strumento rapido ed efficace per giungere alla quantificazione della
trasmittanza lineica di un ponte termico bidimensionale.
La logica di utilizzo che sta alla base è molto semplice: si sceglie la tipologia di ponte termico che meglio
rappresenta il caso in analisi tra una serie di casistiche contenute nell’abaco e si inseriscono nella formula
proposta le dimensioni geometriche e le caratteristiche termiche correnti, il valore che ne risulta è la
trasmittanza lineica ricercata.
La compilazione degli abachi conformi alla UNI EN ISO 14683 si basa normalmente su un calcolo ad
elementi finiti con condizioni al contorno prefissate, il che significa semplificare di molto quel modello
geometrico a piani di taglio richiesto dalla UNI EN ISO 10211. In questo caso i ponti termici
hanno geometria variabile parametrica e la trasmittanza lineica viene valutata in funzione delle
caratteristiche dimensionali e materiche della stratigrafica che compone l'involucro.
Sono consultabili in letteratura numerosi atlanti conformi; in questa sede ne citiamo due in particolare:
• il cosiddetto “abaco Cened” scaricabile gratuitamente dal sito di Cened [2]
• il catalogo dei ponti termici svizzero preparato da Swiss Energie [2]
L’utilizzo dell’abaco Cened è maggiormente consigliato per l’individuazione dei ponti termici negli edifici
esistenti, ad esempio per modellare l’involucro disperdente in caso di riqualificazioni energetiche.

13 – Guida alla valutazione dei ponti termici


FIG.10: Eseempio di scheeda di ponte termico paraametrico delll’abaco Cene ed; da notarere gli intervallli di validità
suuggeriti daglii autori per lee trasmittannze delle strutture che cosstituiscono ill ponte termico

L’abaco svizzzero invecee meglio si adatta a valuttare i ponti termici


t per edifici
e nuovi che partono
o da migliorii
prestazioni energetichee dei propri componenti:

14 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIG.11: Eseempio di scheeda ponte teermico param metrico dell’aabaco svizzerro; da notaree gli intervalli di validità
su
uggeriti daglii autori per lee trasmittannze delle strutture che cosstituiscono ill ponte termico

Questo m metodo di calcolo è sviluppato nel Modulo PO ONTI TERMIICI di TERM MOLOG e pe ermette di
calcolare un'ampia gamma
g di tiipologie di pponti termicci parametriici, utilizzabiili nella modellazione
dell’involu
ucro disperd
dente sia per nuovi edificci che per interventi di riq
qualificazionee energetica
a.
Con il Moodulo PONTI TERMICI è possibile
p calccolare la trassmittanza lin
neica per piùù di duecento
o tipologie
parametrriche di ponte termico: è sufficiente sscegliere tra le tipologie proposte edd indicare la geometria
del pontee termico perr ottenere la trasmittanzza lineica esteerna ed interna.
Il calcolo della trasmitttanza è conforme alle nnorme UNI ENN ISO 10211:2018, UNI EEN ISO 6946::2008, UNI
EN ISO 144683:2008: è possibile scegliere tra l' abaco param
metrico di Reegione Lombbardia e Suisss énergie,
per affianncare alla sem
mplicità di uttilizzo un'am
mpia gamma di
d soluzioni di
d calcolo.

4.2 Caalcolo aglli elemen


nti finiti
La norma UNI 10211 contiene un metodo di calccolo agli elem menti finiti per
p la valutazzione del flusso di caloree
attraverso il ponte term
mico.
Di seguito vverranno anaalizzati i passaggi in cui si articola tale
e metodo di calcolo.

Definizionee modello geeometrico


Il primo steep consiste nel costruire
e la geometrria del pontte termico, individuandoo lo spessore di tutti glii
strati che lo compo ongono e che sarannno interessati dal flusso di ccalore bidim mensionale.
Una operazzione importtante è valu utare l' area di influenza
a del ponte termico atttraverso l'intterposizionee

15 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


di piani di ttaglio adiabaatici, la cui posizione
p devve rispettare
e una distanza minima ddal nodo (dmin
m ); a questo
o
scopo la noorma specificca che la dminn è 3 volte loo spessore dell'elementoo consideratoo, con un valore minimoo
di 1m.

FFIG.12: Il flussso termico risente


r della ppresenza del ponte termico entro un 'area limitatta

Allontanand
dosi dal nodo
o è infatti ovvvio che il fluusso termico ritorni ad esssere monoddimensionale
e.

Materiali deel ponte term mico


A ciascuno sstrato che co ompone il po
onte termicoo deve essere e associato un
u materiale di cui sono state
s
definite le ccaratteristich
he di conducibilità termicca secondo quanto
q previsto dalla norrma UNI EN 6946:2008.
6

FIG.13: Scelta
S dei maateriali dagli archivi di TE
ERMOLOG

Definizionee condizioni al
a contorno
In corrispon
ndenza di ciaascuna superrficie del ponnte termico occorre
o specificare:
• la teemperatura dell'aria dell'ambiente cche si trova a contatto con la superficcie
16 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
• la reesistenza terrmica superfficiale dell'arria a contatto
o con le supe
erfici

FIG.14
4: Attribuzioone delle condizioni al con
ntorno

D
Direzione deel flusso terrmico
Resistenza
R
[m2K/W] Verticale Vertica
ale
Orizzzontale
ascen. disc.

Rsi 0,10 0,13 0,17

Rse 0,04 0,04 0,04

TA
TAB.6: valori di resistenzee superficiali||Rsi per amb
bienti interni e Rse per am
mbienti esterrni

Calcolo del flusso termiico e della trrasmittanza lineica


Mediante il calcolo ad elementi
e finiiti secondo laa norma UNI EN ISO 102211:2018 vienne stimato il flusso
termico Φ d disperso dal ponte termicco.
Dal flusso teermico si ricaava il coefficiente di accooppiamento termico lineare L2D cioè iil flusso term
mico relativo
all'intero eleemento riferrito alla diffe
erenza di temmperatura traa i due ambienti, per unaa profondità di 1m della
sezione:

L2D = Φ / [l x (T i – T e)] (W/mK) [4]


in cui:

• Φ (W
W) flusso terrmico del no
odo di calcoloo stimato con gli elementi finiti
• l (m
m) lunghezza della parte bidimensiona
b ale del ponte
e termico (pa
ari ad 1m)
• Ti (°°C) temperattura interna
• Te (°°C) temperatura esterna
ed infine si valuta la trassmittanza lin
neica come:

ψ = L 2D – ∑i (U i x l i) (W/mK) [5]

in cui:
• L2D (W/mK) coefficiente di scambio
s term
mico nel mod
dello bidimen
nsionale
17 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
• li (m
m) lunghezzaa che viene moltiplicata
m per la trasm
mittanza term
mica U, ci si riferisce alle
e dimensionii
inteerne per il calcolo della ψi e alle dim
mensioni estterne per il calcolo
c dellaa ψe (vedi ind
dicazioni dell
paragrafo succeessivo)
• W/m2K) trassmittanza terrmica dell'eleemento di se
Ui (W eparazione i--esimo tra i ddue ambientti
Semplifican
ndo, la trasmittanza lineicca del ponte termico è laa differenza tra
t la disperssione del mo odello
geometrico con ponte termico
t (L2D) e quanto dissperderebbe e se il ponte termico nonn ci fosse [∑i (U i x l i)].

Lunghezze iinterne ed esterne:


e significato
Il calcolo deelle dispersio
oni termiche e dell'involuccro può esseere condotto facendo rifeerimento alle e
dimensioni interne oppure esterne dell'edificio: analogamen nte la trasmiittanza lineicca del nodo
strutturale potrà esseree calcolata co on riferimen to alle dimensioni intern ni o esterne.
La scelta di uno o dell'alltro riferimento è lasciataa al progettista: è importtante manteenere un crite erio
uniforme, u utilizzando lo
o stesso criterio per tuttee le dispersio
oni dell'edificcio.
Nelle figuree successive, per chiarire il concetto qqui sopra espposto, si ripoortano le lungghezze interne ed
esterne perr alcune tipologie di pontte termico.

FIG.15
5a: lunghezza
a interna ed esterna per ponte termiico pilastro-pparete
ψ e = ψ i = L 2D – l x U principale

FIG.15b: lungh
hezza internaa ed esterna per ponte te ermico angoolo
ψ e = L 2D – l 1estt x U principale – l 2est x U princcipale
ψ i = L 2D – l 1intt x U principale – l 2int x U principale

18 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIG.15cc: lunghezza interna ed eesterna per ponte p termico angolo rienntrante
ψ e = L 2D – l 1estt x U principale – l 2est x U princcipale
ψ i = L 2D – l 1intt x U principale – l 2int x U principale

FIG.15d:: lunghezza interna ed essterna per po onte termico o divisorio intterpiano


ψ e = L 2D – l x U principale
p
ψ i = L 2D – l 1intt x U principale – l 2int x U principale

19 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIG
G.15e: lungh
hezza internaa ed esterna per ponte te ermico balcooni
ψ e = L 2D – l x U principale
p
ψ i = L 2D – l 1intt x U principale – l 2int x U principale

FIG.15f:: lunghezza interna ed essterna per po onte termico o parete-serrramento


ψ e = ψ i = L 2D – l p x U principale – l s x U secoondario

20 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


4.3 Quale metodo di calcolo è preferibile utilizzare
Non c'è una risposta univoca a questa domanda, dipende dall'obiettivo del modello:
• in caso di certificazione energetica di edifici esistenti è possibile utilizzare indifferentemente il
calcolo agli elementi finiti oppure valutare la trasmittanza secondo un abaco con configurazioni
predeterminate nei limiti di ammissibilità del modello.
• in caso di progetto energetico su un nuovo edificio è obbligatorio valutare i ponti termici ad
elementi finiti in relazione all'obbligo di legge di verificare l'assenza di muffa sui nodi.
• in caso di progetto energetico per riqualificazione o ristrutturazione il calcolo agli elementi finiti è
una concreta opportunità: valutare ad esempio già in fase di progetto gli effetti di un cambio dei
serramenti sul comportamento igrometrico delle strutture è estremamente importante perché un
intervento energeticamente efficiente non si riveli totalmente sbagliato.
Altri ambiti in cui è necessaria la determinazione dei ponti con metodologia FEM sono chiaramente
correlati a particolari nodi costruttivi la cui geometria non è contemplata dagli abachi o ancora perizie CTU
su nodi mal progettati.

21 – Guida alla valutazione dei ponti termici


CAPITOLO 5 – Eseempi pratici dii calccolo
Il presente capitolo si pone l’obiettivo di forniree delle indica
azioni pratich
he per la moodellazione e il calcolo dii
alcune tra lee tipologie di ponte term
mico più com unemente riiscontrabili nella
n pratica progettuale.

5.1 Il p
ponte termico pa
arete-serrramento
o
La prima tip pologia di ponte termicoo analizzata è quello presente tra la parete e iil telaio del serramentoo
montato su ulla parete. Tale
T ponte te
ermico si geenera di solitto per la pre
esenza del daavanzale appoggiato sull
muro e avente caratteriistiche termiche che si diifferenziano dal resto della struttura..
Il ponte terrmico in questione verrà calcolato coon un approccio agli elementi finiti , valutando anche comee
varia la disppersione de el ponte termico consideerando il da avanzale corrrente oppuure interrottto mediantee
l'interposiziione di un giu
unto in gomma.
La modellazzione del ponte termico è stata effeettuata utilizzzando lo struumento WIZZARD del Mo odulo PONTII
FEM:

FIIG.16a: lo strrumento WIZZARD di TERM


MOLOG guid
da nella sceltta del tipo di ponte termiico

Ponte term
mico parete-sserramento: davanzale ppassante
Come primaa informazio one è necessa
ario specificaare quale è laa parete su cui
c è posato il serramentto,
scegliendo ttra tutti gli elementi
e pare
ete precedenntemente re egistrati nell'a
archivio di TEERMOLOG:

22 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIG.16
6b: definizion
ne della pareete con lo strumento WIZ
ZARD di TERM
MOLOG
Successivam
mente vengo ono specificate le informaazioni relativve al serrameento, come i l vetro, lo sp
pessore e il
materiale del telaio e l'aallineamento
o rispetto allaa parete; si indica in questa fase la p resenza di un davanzale
passante deello spessoree di 20mm:

FIG.166c: definizion
ne delle caratteristiche de
del serramentto con lo stru
umento WIZA
ARD di TERM
MOLOG
indicazionee di davanzale passante
Si precisanoo poi le cond
dizioni al con
ntorno che ssaranno utilizzate per il calcolo:
c il coomune da cuui il softwaree
valuta la teemperatura media men nsile esternaa, la temperatura intern na dell'ambiiente a contatto con ill
ponte termmico e le resisstenze termiiche superficciali dipende
enti dalla dire
ezione del fluusso termico
o:

23 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIIG.16d: defin
nizione delle condizioni
c all contorno co
on lo strumen
nto WIZARD di TERMOLO
OG
Infine, nell'ultima schermata
s prroposta vien e inserita un
na descrizione generale ddel ponte terrmico in
questione:

FIIG.16e: descrrizione generrale del pontte termico co


on lo strumen
nto WIZARD di TERMOLO
OG

TERMOLOG G crea il pontte termico uttilizzando tu tte le inform


mazioni inserite e lancian do il calcolo mostra tra i
risultati il fflusso termicco che attraaversa il ponnte, il coeffficiente di acccoppiamentto L2D e le trasmittanze
t e
lineiche da usare nel calcolo delle dispersioni deell'edificio:

24 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIG.166f: calcolo ag
gli elementi finiti
f del ponnte termico parete-serram
p mento con daavanzale passsante

Ponte termmico parete-sserramento: davanzale innterrotto


Vogliamo ora analizzaree, mediante l'ausilio
l di TEERMOLOG, come
c si modifica la dispeersione attravverso il
ponte termico nel caso il davanzale in marmo sootto il serrammento venissse interrotto dalla presen nza di un
giunto in goomma (confiigurazione seenza dubbio da preferirsi in fase di poosa in opera del serrame ento).
Il modello in
niziale può essere
e modificato velocem mente utilizzzando il comando Taglia ed il comando Unisci
presenti nella barra dei comandi del menù Diseggno:

FIG.1
16g: inserimeento del giunnto in gomma che interro
ompe il davaanzale

Una volta m
modificato il modello
m non
n rimane chee eseguire nu
uovamente il calcolo per studiare com
me varia la

25 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


trasmittanza lineica calccolata:

FIG.166h: calcolo ag
gli elementi finiti
f del ponnte termico parete-serram
p mento con daavanzale inteerrotto
Come era loogico attendersi, evitando che il davaanzale sia corrente lungo
o lo spessoree della parete
e, l'analisi ad
d
elementi fin
niti condottaa da TERMOLOG mostra chiaramente e una diminuzione della trasmittanzza lineica dell
ponte termico, passand do da 0,440 a 0,286 W/m mK.

5.2 Il p
ponte termico de
el casson
netto
Il cassonetto posto al di sopra del serramento èè, dal punto di vista term mico, un elem mento di fortte debolezzaa
per l’involucro edilizio; è opportuno quindi anaalizzare accu uratamente questo
q nodoo, valutando lo spessoree
dell’isolameento, ed una analisi agli elementi
e fini ti è in grado di risponderre a questa eesigenza.
La modellazzione del ponte termico è stata effeettuata utilizzzando lo stru umento WIZZARD del Mo odulo PONTII
FEM:

26 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIIG.17a: lo strrumento WIZZARD di TERM
MOLOG guid
da nella sceltta del tipo di ponte termiico

Ponte term
mico parete-ccassonetto: senza
s isolantte
Come primaa informazio one è necessa
ario specificaare quale è laa parete su cui
c è posato il serramentto,
scegliendo ttra tutti gli elementi
e pare
ete precedenntemente re egistrati nell'a
archivio di TEERMOLOG:

FIG.17
7b: definizion
ne della pareete con lo strumento WIZ
ZARD di TERM
MOLOG

27 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


Successivammente vengo ono specificate le informaazioni relativve al serrameento, come i l vetro, lo sp
pessore e il
materiale del telaio e l'aallineamento
o rispetto allaa parete; si inseriscono anche
a le dim ensioni geommetriche, il
materiale di cui è fatto e lo spessore
e del cassoneetto, in quessto primo calcolo non si pprevede l’insserimento di
materiale issolante nel cassonetto:

FIG.17c: def
efinizione dellle caratteristiche del casssonetto con lo strumento
o WIZARD dii TERMOLOG
G; assenza di
isolante
Si precisanoo poi le cond
dizioni al con
ntorno che ssaranno utilizzate per il calcolo:
c il coomune da cuui il softwaree
valuta la teemperatura media men nsile esternaa, la temperatura intern na dell'ambiiente a contatto con ill
ponte termmico e le resisstenze termiiche superficciali dipende
enti dalla dire
ezione del fluusso termico
o:

28 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIIG.17d: defin
nizione delle condizioni
c all contorno co
on lo strumen
nto WIZARD di TERMOLO
OG

TERMOLOG G crea il pontte termico uttilizzando tuttte le informmazioni inserite e lancianddo il calcolo mostra tra i
risultati il flu
usso termicoo che attraveersa il ponte,, il coefficien
nte di accopp
piamento L2DD e le trasmitttanze
lineiche da usare nel calcolo delle dispersioni deell'edificio:

FIG
G.17e: calcolo agli elemeenti finiti del ponte termiico parete-ca
assonetto sennza isolamen
nto
29 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
Ponte termmico parete-ccassonetto: con
c isolante
Passiamo o ora ad esamminare lo steesso caso il lustrato in precedenza, ma supponnendo di prrevedere unn
isolamento interno della superficie
e del cassoneetto. L’isolam
mento può essere
e modeellato nel Modulo Pontii
Termici FEMM rilancianddo lo strumeento wizard ed impostaando l’isolannte oppure ddisegnando lo strato dii
isolante con
n il comando
o poligono:

FIG.17
7f: inserimennto dell’isola
ante nel casso
onetto
Rilanciando o poi il calcoolo si nota come la preesenza dell’isolamento nella parte interna dell cassonetto
o
permette una riduzionee della trasmittanza lineicca del ponte termico passando da 0,2267 a 0,258 W/mK
W comee
visibile nellaa figura segu
uente:

FIG.17
7g: inserimennto dell’isola
ante nel cassonetto
30 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
5.3 La verifica igrometrica del p
ponte te
ermico
Nel capitolo 3 sono state s elenca he richieste dal Decreto
ate le princiipali verifich to Requisiti Minimi chee
coinvolgono o i ponti terrmici; tra di esse abbiammo introdottto la verifica
a della form
mazione di muffa
m che haa
sostituito laa verifica di condensa
c supperficiale.

Vediamo in n questa sed de, avvalenddoci del Moodulo PONTI TERMICI FEM
F di TERM
MOLOG, un esempio dii
valutazionee del rischio muffa
m per un
n ponte term
mico d’angoloo.
Dopo averee costruito ili ponte term mico con loo strumento WIZARD di TERMOLOG G, passiamo alla fase dii
calcolo e ssoffermiamo ormazioni c he sono essposte in ba
oci sulle info asso a destrra nella sch
hermata dell
programmaa:

FIG.18a: la valutazione del rischio di formazionee muffa in un


n ponte termiico d’angolo
o
Condizioni cclimatiche esterne:
e
per l’aria essterna si con
nsiderano i va
alori medi m
mensili della località in cu
ui è ubicato iil ponte term
mico, definitii
dalla normaa UNI 10349.. In questo ca aso il comunne di riferime
ento è Torinoo.
Condizioni cclimatiche innterne:
la temperattura Ti dell’aambiente intterno dipendde dall’uso previsto per l’edificio. Nell caso corren
nte si ha unaa
destinazione d’uso residenziale, ch he prevede una Ti = 20 0°C nei mesi in cui è inn funzione l’’impianto dii
riscaldamennto.
La pressione di vapore dell’ambien nte interno P i è calcolabiile a partire dalla
d pressioone di vapore
e all’esterno
o
Pe, come inndicato nella norma UNI EN ISO 137 88 con il me etodo delle classi
c di prooduzione di vapore
v neglii
ambienti.
Sono individuate 5 classsi di produzione del vaapore per glli ambienti e per ciascuuna classe è fornita unaa
relazione ch
he correla la temperatura a esterna co n la pression
ne di vapore interna:

31 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici


FIG.18b: UNI EN ISO 13788:
1 classii di produzionne di vaporee interna in fu
unzione dellaa temperaturra esterna
Classe Tipo di edificio
1 Magazzzini per stocccaggio di materiale secco o, edifici nonn occupati
2 Uffici, negozi,
n allogggi con ventilazione mecccanica controollata
3 Alloggi senza ventil azione mecccanica contro ollata, edificii con indici
di affollamento notto
4 Palestre, cucine, meense
5 Edifici particolari,
p pper esempio lavanderie, distillerie,
d pisscine

TAB.7: classsi di produziione di vaporre degli ambienti interni


La pressionee di vapore interna è calccolata come :
Pi = Pe + ∆P [Pa] [6]

Calcolo del fattore di te emperatura fRsi in corrisppondenza de ella superficie interna deel ponte term mico
Il fattore fRRsi in corrispo ondenza della superficiee interna è calcolato
c comme differenzza tra la tem mperatura Tsii
della superficie internaa e dell’aria esterna, divviso per la differenza
d tra
a la temperaatura dell’arria interna e
dell’aria estterna:
fRsi = (Tsi – Te) / (Ti – Te) [7]
La temperatura Tsi è proprio la tem mperatura d ella superficcie interna del ponte terrmico che è calcolata daa
TERMOLOG G ed è rappreesentata nel disegno, in qquesto caso pari a 17,9°C C con un fRsi ppari 0,928.
Calcolo del fattore di te emperatura fRsi-max
Il fattore di temperatura minimo accettabile a f Rsi-crit è calco
olato come differenza trra la temperatura dellaa
superficie innterna minim ma accettab bile Tsi-crit perr non avere la formazion ne di muffa e dell’aria estterna, diviso
o
per la differrenza tra la temperatura dell’aria inteerna e dell’aria esterna:
fRsi-crit = (Tsi-crit – Te) / (Ti – Te) [8]
La temperaatura Tsi-crit è determinatta considera ndo una um midità relativa dell’80% e dovrà esse ere calcolataa
per ogni meese, eseguen ndo i due passsaggi segue nti:
1. pressione parziaale di vapore e interna conn umidità relativa pari all’80%:
Psat-int-800% = Pi / 0,8
32 – Guida alla vvalutazione dei ponti terrmici
2. temperatura di formazione muffa:
%
, ∙
,
Tsi-crit = %
,
,
Nota la Tsi-crit mensile si valuta con la formula [8] per ogni mese della stagione di riscaldamento anche il
fattore di temperatura critico; il mese con il valore di fRsi-crit maggiore è il mese critico.
Nel caso corrente il mese critico è Novembre ed il valore di fRsi-crit per questo mese è di 0,724.
Verifica del rischio formazione muffa
Si procede quindi al confronto tra il valore di fRsi calcolato per lo specifico ponte termico con il valore di fRsi-
crit del mese critico, che chiamiamo fRsi,max:
se fRsi ≥ fRsi,max non si ha rischio formazione muffa nel ponte termico
se fRsi < fRsi,max si ha rischio formazione muffa nel ponte termico
Nel caso corrente dato che 0,928 è maggiore di 0,724 non si ha rischio di formazione muffa, come
prontamente segnalato in TERMOLOG.

33 – Guida alla valutazione dei ponti termici


BIBILIOGRAFIA

UNI EN ISO 13788:2013


Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per
evitare l'umidita' superficiale critica e la condensazione interstiziale - Metodi di calcolo

UNI EN ISO 10211:2018


Ponti termici in edilizia - Flussi termici e temperature superficiali - Calcoli dettagliati

UNI EN ISO 14683:2018


Ponti termici in edilizia - Coefficiente di trasmissione termica lineica - Metodi semplificati e valori di
riferimento

UNI/TS 11300-1:2014
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio
per la climatizzazione estiva ed invernale

[1] Office fédéral de l’énergie OFEN - Catalogue des ponts thermiques


Les valeurs W et C sont des paramètres importants du calcul des pertes d’énergie dues aux ponts
thermiques. On constate l’augmentation de leur importance relative puisque les éléments de construction
sont de mieux en mieux isolés

[2] CENED – Abaco dei ponti termici

[3] Kristian Fabbri, Cosimo Marinosci – Ponti termici negli edifici, Valutazioni Calcolo Correzioni Interventi –
Edizione Wolters Kluver

34 – Guida alla valutazione dei ponti termici


non solo software

www.logical.it

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