Anno XLIII - N. 30
REPUBBLICA ITALIANA
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PARTE SECONDA
Atti di cui allart. 4 della Legge Regionale 24 Dicembre 2004 n. 32
SOMMARIO
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA 04.07.2012 N. 6
Commissione di inchiesta sui rischi e le misure di prevenzione dellinquinamento ambientale nella citt di Genova. Proroga al 12
novembre 2012.
pag. 7
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pag. 9
pag. 13
pag. 16
pag. 17
pag. 18
pag. 32
pag. 42
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pag. 60
PROVINCIA DI IMPERIA
Piano delle alienazioni e valorizzazioni, per lanno 2012, ai sensi dellart. 58 del D.L. 25.06.2008 n. 112 convertito in L. 133/08 e s.m.i.
(approvato con Delib. C.P. n. 31 del 29.06.2012).
pag. 61
PROVINCIA DI IMPERIA
Ditte: Lupi Clorinda; Viani Enzo e Anselmi Nicola. Domande per concessione derivazione acqua.
pag. 63
pag. 63
pag. 64
AUTORIZZAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE TUTELA DEL TERRITORIO E DELLAMBIENTE - SERVIZIO CONCESSIONI ED AUTORIZZAZIONI DELLA PROVINCIA DI SAVONA 28.06.2012 N. 3911
Corso dacqua rio Ferri - Localit Alpicella - Comune di Varazze.
Domanda intesa ad ottonere la concessione in sanatoria per la realizzazione di n. 2 attraversamenti pontuali con richiesta di opere di
adeguamento idraulico. Autorizzazione ai fini idraulici per lesecuzione delle opere in concessione. Soggetto autorizzato: Sigg.
Delucchi Giovanni e Castello Nadia.
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AUTORIZZAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE TUTELA DEL TERRITORIO E DELLAMBIENTE - SERVIZIO CONCESSIONI ED AUTORIZZAZIONI DELLA PROVINCIA DI SAVONA 20.06.2012 N. 3739
Corso dacqua torrente Arrestra - Loc. San Giacomo - Comune di
Varazze. Conferenza dei Servizi per approvare progetto di consolidamento della Fondazione Pila i sponda destra (rif. pratica PRC n.
3703). Autorizzazione ai fini idraulici per lesecuzione dei lavori di
consolidamento della Fondazione. Soggetto autorizzato: Societ
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Autostrade per lItalia S.p.A..
AUTORIZZAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE TUTELA DEL TERRITORIO E DELLAMBIENTE - SERVIZIO CONCESSIONI ED AUTORIZZAZIONI DELLA PROVINCIA DI SAVONA 28.06.2012 N. 3912
Rio Carpineto - Localit Via Carpineto - Comune di Albisola
Superiore. Domanda intesa ad ottenere la concessione per la realizzazione di attraversamento in subalveo con condotta idrica uso potabile DN 90 Pead. Autorizzazione ai fini idraulici per lesecuzione delle
opere in concessione. Soggetto autorizzato: Acquedotto di Savona
pag. 66
S.p.A..
AUTORIZZAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE TUTELA DEL TERRITORIO E DELLAMBIENTE - SERVIZIO CONCESSIONI ED AUTORIZZAZIONI DELLA PROVINCIA DI SAVONA 29.06.2012 N. 3938
Corso dacqua rio del Gallo (o dei Galli) e suo affluente sinistro senza
nome - Localit Casanova - Via Costa - Comune di Varazze. Domanda
intesa ad ottenere la concessione in sanatoria per la realizzazione di
n. 2 attraversamenti con ponte e con richiesta di adeguamento idraulico degli stessi. Autorizzazione ai fini idraulici per lesecuzione delle
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opere in concessione. Soggetto autorizzato: Comune di Varazze.
DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE DIFESA DEL
SUOLO DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 09.05.2012 N. 314
Pratica 4756. Rinnovo autorizzazione ai fini idraulici e demaniali
relativa al mantenimento di un attraversamento aereo del Canale
Fosso dei Quadri con un elettrodotto a bassa tensione (230 V) in localit Fossa Tremola nel Comune di Ameglia. Ditta: Enel Distribuzione
pag. 67
S.p.A..
DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE DIFESA DEL
SUOLO DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 03.07.2012 N. 504
Pratica n. 6262. Autorizzazione ai fini idraulici e demaniali relativa a:
realizzazione di elettrodotti a media e bassa tensione (15000 e 400 V)
interrati in sottopasso allargine ed ai terreni distinti nel N.C.T. del
Comune di Ameglia al Fg. 7 mappali 259 535 1486 1488, in loca-
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DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO OPERE IDRAULICHE - RISORSE IDRICHE E LINEE ELETTRICHE DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 25.06.2012 N. 471
Nulla Osta Idraulico n. 12322. Corso dacqua: Fiume Magra.
Autorizzazione ai fini idraulici relativa al ripristino funzionale della
catenaria esistente per attracco imbarcazioni nello specchio acqueo
antistante il terreno demaniale distinto nel N.C.T. del Comune di
Ameglia al foglio 15 mappale 333/p di 39,86 mq ad uso nautico in
localit Bocca di Magra (contratto repertorio n. 13518 del 26.03.2012
a favore di 2A s.r.l., con scadenza in data 31.12.2017). Istanza della
Ditta: 2A s.r.l., nella persona del legale rappresentante Avv. Antonio
Marco Acerbi.
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DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO OPERE IDRAULICHE - RISORSE IDRICHE E LINEE ELETTRICHE DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 27.06.2012 N. 482
Nulla Osta n. 12320. Corso dacqua: fosso Calcinara. Istanza della
Ditta: Spezia Calcio s.r.l.. Autorizzazione per la sopraelevazione di
muro di sponda del fosso Calcinara e per la posa di recinzione amovibile da realizzarsi nellambito dellintervento di ristrutturazione
edilizia di edificio adibito a spogliatoio/tribuna per zona sportiva e
realizzazione nuovo campo di calcio in Via Melara nel Comune della
Spezia.
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Anno XLIII - N. 30
IL PRESIDENTE
del Consiglio regionale - Assemblea Legislativa della Liguria
Rosario Monteleone
Anno XLIII - N. 30
Anno XLIII - N. 30
VISTO larticolo 6 della legge regionale 25 novembre 2009, n. 56 Norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;
DATO ATTO che la gestione finanziaria di tutte le misure del programma regionale di sviluppo rurale, in
termini di competenza e di cassa, demandata allAgenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), e
che pertanto il presente atto non comporta impegni finanziari a carico del bilancio regionale;
SU PROPOSTA dellAssessore allAgricoltura, Floricoltura, Pesca e Acquacoltura;
DELIBERA
1.
Di prorogare fino al 31 0ttobre 2012, per i motivi meglio precisati in premessa, i termini per la
presentazione delle domande di aiuto a valere sulla seguenti misure del PSR:
- misura 112 insediamento di giovani agricoltori;
- misura 123 accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali limitatamente allazione 7);
- misura 125 infrastrutture connesse allo sviluppo e alladeguamento dellagricoltura e della silvicoltura limitatamente alle azioni B3 e B4;
- misura 321 Servizi essenziali per leconomia e la popolazione rurale limitatamente allazione A1);
- misura 323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale limitatamente allazione A1);
2.
di mantenere ferme tutte le altre disposizioni di attuazione stabilite con le precedenti deliberazioni di Giunta regionale richiamate nelle premesse;
3.
di stabilire che le domande di aiuto e di pagamento devono essere presentate unicamente alla
Regione Liguria - Settore Ispettorato Agrario Regionale;
4.
di dare atto che, per quanto non specificato nel presente provvedimento, si applicano le norme
e le disposizioni contenute nel Programma regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013 e le vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionali;
5.
di informare che avverso il presente provvedimento pu essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR Liguria o, in alternativa, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica,
rispettivamente entro 60 giorni o 120 giorni dalla data di comunicazione, notifica o pubblicazione dello
stesso.
IL SEGRETARIO
Roberta Rossi
Anno XLIII - N. 30
Visto il Regolamento (CE) n. 509/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006 relativo alle specialit tradizionali garantite dei prodotti agricoli e alimentari;
Visto l'art. 53 della legge 24 aprile 1998 n. 128 come sostituito dalla Legge 21 dicembre 1999, n. 526,
art. 14, che prevede che la vigilanza sulle strutture autorizzate/designate per il controllo sui prodotti
aventi denominazione di origine protetta (D.O.P.), Indicazione geografica protetta (I.G.P.) o un'attestazione di specificit (S.T.G.), sia esercitata dal Ministero delle politiche agricole e forestali e dalle Regioni
o Province autonome per le strutture ricadenti nel territorio di propria competenza;
Visto il Decreto ministeriale 30 agosto 2000 recante indicazione e modalit applicative del regolamento (CE) n. 1760/2000, in particolare larticolo 15 in cui viene definito che la vigilanza sulla corretta applicazione della normativa relativa all'etichettatura delle carni bovine, ferme restando le competenze in
materia igienico - sanitaria attribuite al Servizio sanitario nazionale, viene svolta dal Ministero delle
politiche agricole e forestali quale Autorit competente in collaborazione con le regioni e province
autonome;
Visto il Decreto ministeriale 29 luglio 2004, recante le modalit per l'applicazione di un sistema volontario di etichettatura delle carni di pollame, in particolare larticolo 10 che stabilisce che la vigilanza
sulla corretta applicazione della normativa relativa all'etichettatura volontaria delle carni di pollame
viene svolta dal Ministero delle politiche agricole e forestali e dalle regioni e province autonome sulla
base di un programma concordato di controlli e di monitoraggio della corretta applicazione dei disciplinari;
Visto il decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente la tutela delle denominazioni di origine e
delle indicazioni geografiche dei vini, in attuazione dellarticolo 15 della legge 7 luglio 2009, n. 88, che
ha abrogato la legge 10 febbraio 1992, n. 164;
Visto, in particolare, il Capo IV, articolo 13, del predetto decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente il controllo e la vigilanza delle produzioni vitivinicole a DOP e ad IGP;
Visto il Decreto ministeriale 16 febbraio 2012, relativo al sistema nazionale di vigilanza sulle strutture autorizzate al controllo delle produzioni agroalimentari regolamentate che abroga il precedente
Decreto ministeriale 27 agosto 2004
Considerato che il predetto decreto attribuisce al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali esclusivamente la partecipazione al coordinamento dellattivit di vigilanza svolta dalle amministrazioni regionali e dalle Province autonome e non anche lo svolgimento dellattivit di vigilanza stessa, competenza attribuita allIspettorato Centrale dalla richiamata legge 27 dicembre 2006, n. 296, e che
occorre pertanto prevedere anche lattivit di vigilanza svolta direttamente dallIspettorato;
Ritenuto necessario svolgere in maniera coordinata, tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento dellispettorato centrale della tutela della qualit e della repressione delle
frodi dei prodotti agroalimentari e Regione Liguria, lattivit di vigilanza sulle strutture autorizzate/designate per il controllo su tutte le produzioni di cui alla normativa citata al fine di perseguire la maggiore
efficienza ed efficacia nello svolgimento della vigilanza sullattivit delle strutture di controllo operanti
nellambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualit regolamentata;
Provveduto pertanto ad approvare lo schema di protocollo dintesa tra il Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali - Dipartimento dellispettorato centrale della tutela della qualit e della
repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari Ufficio di Torino (di seguito ICQRF di Torino) e la
Regione Liguria (di seguito Regione), con DGR n. 1743 DEL 29/12/2011;
Considerando che Il MIPAF ha provveduto ad ulteriori modifiche sul predetto schema di protocollo
di intesa, cos come pervenute in data 27/03/2012, rendendo pertanto necessaria una nuova approvazione del suddetto da parte della Giunta regionale;
Ritenuto opportuno di incaricare il Direttore del Dipartimento Agricoltura, Turismo e Cultura alla
sottoscrizione del sopracitato protocollo dintesa, allegato come parte integrante e necessaria al presente provvedimento, nonch alla sua attuazione attraverso i necessari provvedimenti;
Su proposta dellAssessore allAgricoltura, Floricoltura, Pesca e Acquacoltura,
Anno XLIII - N. 30
DELIBERA
1. di approvare, per i motivi in premessa indicati, lo schema definitivo di protocollo dintesa tra il
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento dellispettorato centrale della tutela della qualit e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari Ufficio di Torino (di seguito
ICQRF di Torino) e la Regione Liguria (di seguito Regione), documento allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;
2. di incaricare il Direttore del Dipartimento Agricoltura, Turismo e Cultura alla sottoscrizione del
sopracitato protocollo dintesa nonch alla sua attuazione attraverso i necessari provvedimenti;
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato ricorso al TAR Liguria o alternativamente
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 giorni o 120 giorni dalla
data di comunicazione, notifica o pubblicazione del presente atto..
IL SEGRETARIO
Roberta Rossi
(segue allegato)
PROTOCOLLO DINTESA
ATTIVITA DI VIGILANZA SULLE STRUTTURE AUTORIZZATE AL CONTROLLO
DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI DI QUALITA REGOLAMENTATA
TRA
DIPARTIMENTO DELLISPETTORATO CENTRALE PER LA TUTELA DELLA QUALITA
E REPRESSIONE FRODI DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI UFFICIO PERIFERICO
DI TORINO
E
LA REGIONE LIGURIA
Premesse:
Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, in particolare larticolo 1, comma 1047, che demanda le funzioni statali di vigilanza sull'attivit di controllo degli organismi pubblici e privati nell'ambito dei regimi di produzioni Agroalimentari di qualit registrata allIspettorato Centrale per il Controllo della
Qualit dei Prodotti Agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali;
Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 220 recante modalit di attuazione degli articoli 8 e 9
del regolamento (CEE) n. 2092/91 in materia di produzione agricola ed agroalimentare con metodo biologico, in particolare l'art. 4, comma 2 in cui definito che la vigilanza sugli organismi di controllo autorizzati esercitata dal Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali e dalle regioni e province autonome, per le strutture ricadenti nel territorio di propria competenza;
Visto il Regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006 relativo alla protezione delle
indicazioni geografiche e delle denominazioni dorigine dei prodotti agricoli e alimentari e sue disposizioni applicative;
Visto il Regolamento (CE) n. 509/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006 relativo alle specialit tradizionali garantite dei prodotti agricoli e alimentari;
Visto l'art. 53 della legge 24 aprile 1998 n. 128 come sostituito dalla Legge 21 dicembre 1999, n. 526,
art. 14, che prevede che la vigilanza sulle strutture autorizzate/designate per il controllo sui prodotti
aventi denominazione di origine protetta (D.O.P.), Indicazione geografica protetta (I.G.P.) o un'attestazione di specificit (S.T.G.), sia esercitata dal Ministero delle politiche agricole e forestali e dalle Regioni
o Province autonome per le strutture ricadenti nel territorio di propria competenza;
Visto il Decreto ministeriale 30 agosto 2000 recante indicazione e modalit applicative del regolamento (CE) n. 1760/2000, in particolare larticolo 15 in cui viene definito che la vigilanza sulla corretta applicazione della normativa relativa all'etichettatura delle carni bovine, ferme restando le competenze in
materia igienico-sanitaria attribuite al Servizio sanitario nazionale, viene svolta dal Ministero delle politiche agricole e forestali quale Autorit competente in collaborazione con le regioni e province auto-
Anno XLIII - N. 30
nome;
Visto il Decreto ministeriale 29 luglio 2004, recante le modalit per l'applicazione di un sistema volontario di etichettatura delle carni di pollame, in particolare larticolo 10 che stabilisce che la vigilanza
sulla corretta applicazione della normativa relativa all'etichettatura volontaria delle carni di pollame
viene svolta dal Ministero delle politiche agricole e forestali e dalle regioni e province autonome sulla
base di un programma concordato di controlli e di monitoraggio della corretta applicazione dei disciplinari;
Visto il decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente la tutela delle denominazioni di origine e
delle indicazioni geografiche dei vini, in attuazione dellarticolo 15 della legge 7 luglio 2009, n. 88, che
ha abrogato la legge 10 febbraio 1992, n. 164;
Visto, in particolare, il Capo IV, articolo 13, del predetto decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente il controllo e la vigilanza delle produzioni vitivinicole a DOP e ad IGP;
Visto il Decreto ministeriale 16 febbraio 2012, relativo al sistema nazionale di vigilanza sulle strutture autorizzate al controllo delle produzioni agroalimentari regolamentate;.
Considerato che il predetto decreto attribuisce al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali esclusivamente la partecipazione al coordinamento dellattivit di vigilanza svolta dalle amministrazioni regionali e dalle Province autonome e non anche lo svolgimento dellattivit di vigilanza stessa, competenza attribuita allIspettorato Centrale dalla richiamata legge 27 dicembre 2006, n. 296, e che
occorre pertanto prevedere anche lattivit di vigilanza svolta direttamente dallIspettorato;
Ritenuto necessario svolgere in maniera coordinata, tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento dellispettorato centrale della tutela della qualit e della repressione delle
frodi dei prodotti agroalimentari e Regione Liguria, lattivit di vigilanza sulle strutture autorizzate/designate per il controllo su tutte le produzioni di cui alla normativa citata;
Al fine del perseguimento della maggiore efficienza ed efficacia nello svolgimento della vigilanza sullattivit delle strutture di controllo operanti nellambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualit regolamentata anche attraverso un migliore coordinamento della stessa, il Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali - Dipartimento dellispettorato centrale della tutela della qualit e della
repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari Ufficio di Torino (di seguito ICQRF di Torino) e la
Regione Liguria (di seguito Regione) stipulano il seguente
PROTOCOLLO DINTESA
1. Il presente protocollo dintesa riguarda le seguenti produzioni di qualit regolamentata sottoposte a
sistemi di controllo:
a. Produzioni ottenute da agricoltura biologica;
b. Carni bovine con etichettatura facoltativa;
c. Carni di pollame con etichettatura volontaria;
d. Prodotti con denominazione di origine protetta (D.O.P.) inclusi i prodotti vitivinicoli;
e. Prodotti ad indicazione geografica protetta (I.G.P.) inclusi i prodotti vitivinicoli;
f.
Specialit tradizionali garantite (S.T.G.)
2. Referenti: La Regione individua quale referente per lattuazione del presente protocollo il Direttore
del Dipartimento Agricoltura, Turismo e Cultura con sede in Via Bosco n. 15, Genova; il Dipartimento
ministeriale individua quale referente per lattuazione del presente protocollo il Direttore dellUfficio
periferico di Torino dellIspettorato centrale per la tutela della qualit e repressione frodi dei prodotti agroalimentari con sede in Strada Antica di Collegno, 259, Torino.
3. La vigilanza su tutte le strutture di controllo insistenti nel territorio ligure , per quanto attiene al mantenimento dei requisiti che sono il presupposto del rilascio dellAutorizzazione Ministeriale ad operare, viene effettuata dall ICQRF.
4. La Regione effettuer la vigilanza sugli Organismi di controllo dellAgricoltura biologica che dispongono di una sede nel territorio Regionale e la vigilanza sulla filiera delle produzioni biologiche.
5. La vigilanza sulla attivit degli Organismi di controllo aventi sede nel territorio Regionale viene effettuata da ICQRF di Torino e dalla Regione in base a quanto stabilito dal Programma annuale di attivit di cui ai successivi punti 7 ed 8.
6. E istituito un Gruppo di Coordinamento e programmazione dellattivit di vigilanza (di seguito
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Gruppo di Coordinamento), con funzioni di coordinamento, programmazione, indirizzo, monitoraggio e rendicontazione dellattivit svolta, anche allo scopo di valutare la necessit di aggiornamento
del presente protocollo dintesa. Il Gruppo di Coordinamento costituito da funzionari dellICQRF di
Torino e da funzionari della Regione Dipartimento Agricoltura, Turismo e Cultura incaricati dai
rispettivi Direttori responsabili.
7. Il Gruppo di Coordinamento propone il Programma annuale di attivit che viene approvato mediante sottoscrizione da parte dei Direttori responsabili ordinariamente entro il 15 novembre di ogni
anno. Il Programma di attivit per lanno 2012 approvato entro il 15 febbraio dello stesso anno. Il
Gruppo stabilir un piano di incontri periodici per la verifica dellattivit svolte.
8. Il Programma annuale di attivit contiene:
a. La valutazione dei risultati dellattivit di vigilanza svolta lanno precedente;
b. Il riparto della attivit di vigilanza tra ICQRF di Torino e la Regione (in base alle filiere, alle strutture di controllo, alle produzioni agroalimentari di qualit regolamentata, allambito territoriale, etc.);
c. il Piano Regionale dei Controlli;
d. modalit di selezione degli operatori di filiera soggetti allattivit di vigilanza;
e. eventuali ulteriori attivit, con particolare riferimento alle iniziative di formazione del personale
addetto alla vigilanza.
Nel caso in cui lattivit di vigilanza svolta da altri Uffici periferici dellICQRF o da altre Regioni coinvolga operatori di filiera ricadenti nel territorio della Regione Liguria, lattivit da svolgere a carico
degli stessi affidata allICQRF di Torino che potr concordare laffidamento di parte di tale attivit
alla Regione Liguria nellambito del Gruppo di coordinamento.
9 La Regione e lICQRF di Torino si impegnano allo scambio di informazioni relative alle attivit di vigilanza svolte.
10 Le eventuali inadempienze (o non conformit) rilevate nel corso dellattivit di vigilanza saranno
comunicate tempestivamente tra le parti.
11 Entro il mese di dicembre i referenti provvedono alla redazione di una relazione sullattivit di vigilanza di propria competenza
12 Il presente protocollo dintesa ha una durata di cinque anni ed avr efficacia dallultima data di sottoscrizione della stessa.
Luogo e Data ________________________________________
ICQRF di Torino
Luogo e data_________________________________________
Anno XLIII - N. 30
MARITTIMO, approvato con decisione della Commissione Europea C (2007) 5489 del 16 novembre
2007, ha aderito, tra laltro, al progetto MARTE + cos come definito con DGR n 562 del 28/05/2010 che,
contestualmente, ha dato mandato alle strutture regionali partner di predisporre tutti gli atti successivi
e conseguenti per lattuazione del progetto sopracitato;
Considerato che, a seguito di ritardi nella rendicontazione, lAUG ha attivato le procedure attinenti il
definanziamento, e conseguente approvazione della rimodulazione della spesa proposta, che si sono
concluse in data 30/03/2012 con nota AUG n. AOOGRT/0094511/F.45.70, attribuendo alla Regione
Liguria una dotazione finanziaria complessiva pari a . 1.244.000,00;
Considerato che il Progetto Marte + composto da diversi sottoprogetti tra i quali il sottoprogetto AA
(Azioni congiunte di comunicazione, promozione e marketing), che ha come finalit, tra laltro, il favorire la conoscenza dei territori e dei prodotti nelle future generazioni per il raggiungimento di corretti
stili di vita, ed in particolare, educando i giovani in et scolare alluso consapevole dei prodotti offerti
loro dal mondo che li circonda, creare una rete di conoscenze e collaborazioni tra giovani e scuole anche
territorialmente e culturalmente distanti, facilitare lo scambio reciproco di esperienze e di tradizioni;
Considerato che il Progetto Marte+ prevede, per la realizzazione del sottoprogetto AA, la predisposizione congiunta di un Concorso di idee tra le scuole e di Laboratori didattici, opportunit peraltro confermata ed avviata sotto il profilo organizzativo dal Comitato di Pilotaggio del progetto Marte+ tenutosi
a Bastia (Corsica) l11-13 aprile 2012;
Vista la DGR n. 1586 del 22/12/2011, avente per oggetto lapprovazione del Piano Regionale per gli
interventi di valorizzazione delle produzioni agricole, enogastronomiche e ittiche della liguria per lanno 2012, la quale prevede che il Piano Regionale, dal punto di vista finanziario, possa trovare specifici
collegamenti ed integrazioni anche con altri progetti o programmi, tra i quali appunto il Progetto
Marte+, e che possano essere realizzate azioni aggiuntive, purch motivate, rispondenti agli obiettivi del
Piano e con copertura finanziaria nellambito dei pertinenti stanziamenti comunitari;
Considerato che nel suddetto Piano Regionale tra le iniziative di valorizzazione e promozione previste sono considerate anche altre azioni di informazione e sensibilizzazione di educazione e comunicazione alimentare volte al consumatore e alla scuola;
Considerato che la Regione Liguria si avvale per lattuazione e lorganizzazione delle iniziative di cui
al suddetto Piano regionale della collaborazione di Union Camere Liguria ai sensi del protocollo di intesa di cui alla DGR n. 1205/2006;
Ritenuto:
Di avviare nellambito del Progetto Marte+., sottoprogetto AA (Azioni congiunte di comunicazione,
promozione e marketing) il concorso di idee tra le scuole nonch specifici laboratori didattici comprese azioni promozionali per lenogastronomia tipica della nostra regione;
che allo scopo di realizzare le iniziative citate, risulta congruo destinare, cos come peraltro espressamente previsto nel budget finanziario del Progetto Marte + Sottoprogetto AA e approvato con DGR
n. 562 del 28/05/2010, la somma onnicomprensiva massima pari a . 40.000,00 resa disponibile dal
Progetto MARTE+ e riferibile, per un importo pari al 75% (pari a 30.000,00), al capitolo di spesa
9390 (FESR SPESE DIRETTE) ed, per il restante 25% (pari a 10.000,00), al capitolo di spesa 9391
(QUOTA STATO SPESE DIRETTE) del Bilancio 2012 della Regione Liguria;
che, per le precise esigenze procedurali e temporali del Progetto MARTE+ come sopra meglio specificato, risulta opportuno che le iniziative in oggetto vengano realizzate nellabito del citato Piano
Regionale per gli interventi di valorizzazione delle produzioni agricole, enogastronomiche e ittiche
della Liguria al fine di valorizzare le esperienze maturate congiuntamente nella realizzazione del
suddetto in manifestazioni similari;
che risulta pertanto opportuno avvalersi, per lattuazione e lorganizzazione Concorso di idee tra le
Anno XLIII - N. 30
scuole medie inferiori e di Laboratori didattici nel territorio ligure, della collaborazione di
Unioncamere Liguria ai sensi del protocollo di intesa di cui alla citata DGR 1205/2006;
che tale collaborazione specifica risulta peraltro confermata da Unioncamere Liguria con nota del
21/05/2012 prot. 569;
di autorizzare la spesa onnicomprensiva di Euro 40.000,00 quale quota destinata dal Progetto Marte+
Sottoprogetto AA, alla realizzazione della iniziativa suddetta;
di impegnare a favore di Unioncamere Liguria la somma complessiva di Euro 40.000,00 a valere sui
capitoli 9390 e 9391 del bilancio regionale per il corrente esercizio, che prot. presenta la necessaria
disponibilit finanziaria al fine di provvedere allavvio delle procedure necessarie;
DATO ATTO che si provveder alla liquidazione delle spese sostenute, secondo quanto previsto allart.
4 del citato protocollo di intesa di cui alla DGR n. 1205/2006 ai sensi dellart. 83 della L.R. n. 42/77 e successive modifiche ed integrazioni, anche sulla base di stato di avanzamento della spesa;
Visto larticolo 6, comma 2, del D.L. n. 78 del 31/05/2010 Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivit economica convertito in Legge, con modificazioni, dallart. 1, comma 1,
L. 30 luglio 2010, n. 122;
Vista la Legge regionale n. 42/1977;
Visto larticolo 86 comma 5 della L.R. n. 15/2002;
Vista la L.R. n. 39 del 27/12/2011 di approvazione del bilancio di previsione per lanno 2012;
Su proposta dellAssessore allAgricoltura Giovanni Barbagallo
DELIBERA
Per i motivi indicati in premessa:
1. Di avviare liniziativa Concorso di idee tra le scuole medie inferiori, laboratori didattici e promozione enogastronomica nel territorio ligure da realizzarsi nellambito del Progetto MARTE+
Sottoprogetto AA;
2. Di avvalersi, per lattuazione e lorganizzazione Concorso di idee tra le scuole medie inferiori e di
Laboratori didattici nel territorio ligure, della collaborazione di Unioncamere Liguria ai sensi del
protocollo di intesa di cui alla citata DGR 1205/2006;
3. Di approvare limporto complessivo di 40.000,00 Euro, reso disponibile dal Progetto MARTE+ e riferibile, per un importo pari al 75% (pari a 30.000,00), al capitolo di spesa 9390 (FESR SPESE
DIRETTE) ed, per il restante 25% (pari a 10.000,00), al capitolo di spesa 9391 (QUOTA STATO
SPESE DIRETTE) del Bilancio 2012 della Regione Liguria, a favore di Unioncamere Liguria per lorganizzazione ed attuazione delliniziativa suddetta;
4. Di autorizzare il Settore Ragioneria e contabilit ad impegnare limporto complessivo di Euro
40.000,00 a favore di Unioncamere Liguria, con sede a Genova, Via San Lorenzo 15/1 C.F.
80030310108, ai sensi dellart. 79 della L.R. n. 42/1977 e successive modifiche ed integrazioni, sui
capitoli 9390 e 9391, con le modalit sopraindicate, del Bilancio regionale per il corrente esercizio
che presenta la necessaria disponibilit finanziaria;
5. di provvedere, contestualmente, allassunzione degli accertamenti in entrata a titolo di contributo del
Fondo Sociale Europeo e Statale sui corrispondenti capitoli di bilancio 2012 delle sopracitate somme
come di seguito indicato:
30.000,00 sul capitolo 2044 Fondi provenienti da UE
10.000,00 sul capitolo 2045 Fondi provenienti dallo Stato;
6. Di dare atto che Unioncamere Liguria non rientra tra gli enti soggetti alle disposizioni di cui allarticolo 6,comma 2, del D.L. n. 78 del 31/05/2010;
7. Di dare atto che alla liquidazione delle spese sostenute si provveder secondo quanto previsto allart.
4 del citato protocollo dintesa di cui alla DGR n. 1205/2006 e ai sensi dellart. 83 della L.R. n. 42/1977
e successive modifiche e integrazioni, anche sulla base di stato di avanzamento della spesa
8. Di dare atto che le spese previste rientrano complessivamente nei limiti di spesa autorizzati per il
Anno XLIII - N. 30
Anno XLIII - N. 30
Anno XLIII - N. 30
Richiamati:
-
la Legge Regionale n.20 del 4 agosto 2006, Nuovo ordinamento dellAgenzia regionale per la protezione dellambiente ligure, che allart. 36 prevede listituzione dellOsservatorio regionale sui rifiuti avente il compito di fornire il supporto per la predisposizione degli atti di programmazione regionale in materia di gestione
rifiuti, assicurando efficacia, continuit ed omogeneit alla analisi e verifica dei flussi di rifiuti;
la Legge Regionale n.23 dell11 luglio 2007 Disciplina regionale del tributo per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi, modificata con Legge Regionale n.19 del 25 luglio 2011, ed in particolare:
lart. 5 che prevede :
a) al comma 1 che, nel caso in cui a livello di ambito territoriale ottimale non vengano raggiunti gli obiettivi minimi di raccolta differenziata previsti dallart.205 del d.lgs.152/2006, venga applicata laddizionale del 20%
prevista dal comma 3 del medesimo articolo 205;
b) al comma 2 che laccertamento sulle quote di raccolta differenziata sia effettuato su base annua
dallOsservatorio Regionale sui rifiuti, in collaborazione con gli Osservatori istituiti presso le Province e con
Arpal, sulla base dei dati contenuti nelle dichiarazioni rese dai Comuni ai sensi del successivo comma 3;
c) al comma 3 che ai fini della determinazione delle quote di raccolta differenziata raggiunte, ciascun
Comune della Liguria comunichi alla Regione i risultati raggiunti nellanno precedente entro il termine del 31
marzo tramite compilazione ed invio del modello definito ed approvato dalla Regione nellambito del censimento annuale relativo ai rifiuti prodotti nellanno precedente;
d) al comma 4 che la Giunta Regionale, sulla base dellaccertamento sui dati comunicati dai Comuni ,
entro il termine del 30 Giugno approva un atto che riporta, per ciascun Comune, la relativa quota di raccolta
differenziata raggiunta, calcolata sulla base di criteri omogenei;
e) al comma 5 che ai Comuni che non inviano la comunicazione alla Regione di cui al comma 3, laddizionale del 20 per cento viene applicata indipendentemente dai risultati raggiunti, previa assegnazione del termine di 30 giorni per provvedere;
larticolo 18 che prevede :
a) al comma 1 che la misura di cui allarticolo 5 trovi applicazione a partire dallanno 2008 ed abbia come
base per la determinazione dei risultati di raccolta differenziata raggiunti i dati delle dichiarazioni rese dai
Comuni, nellambito del censimento annuale, relative ai rifiuti prodotti nellanno precedente;
b) al comma 2 che fino alla istituzione delle Autorit dAmbito di cui allarticolo 201 del d.lgs. 152/2006,
laddizionale al tributo per il conferimento dei rifiuti in discarica venga applicata a carico dei singoli Comuni
che non raggiungono le quote di raccolta differenziata previste dallarticolo 205 del d.lgs 152/2006;
la D.G.R. n. 1624 del 29.12.2006 con la quale stato approvato il Metodo di calcolo della percentuale
di raccolta differenziata dei rifiuti urbani con la finalit di introdurre un riferimento oggettivo ed omogeneo per
la determinazione dei risultati conseguiti da ciascun Comune;
Anno XLIII - N. 30
la D.G.R. n.1337 del 9.11.2007 che, in attuazione del citato art.36 della L.R. 20/2006, determina le modalit organizzative e funzionali dellOsservatorio regionale sui rifiuti;
la D.G.R. n. 1487 del 07.12.2007 con la quale sono state approvate le modalit operative per laccertamento dei risultati annuali di raccolta differenziata raggiunti nei Comuni liguri, definendo una Procedura per la
gestione dei flussi di dati relativi al Censimento rifiuti urbani che costituisce il riferimento metodologico per
la determinazione degli importi del tributo per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi, secondo la modulazione prevista dallart. 5 della L.R. n.23/2007 ed individua il ruolo dei diversi soggetti pubblici Comuni,
Province, Regione e Arpal, coinvolti nellattivit di elaborazione dei dati funzionali allaccertamento;
la D.G.R. n. 247 del 14.03.2008 con la quale stata apportata una integrazione del metodo per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani di cui alla D.G.R. 1624 del 29.12.2006, a fronte
dellapplicazione del metodo effettuata a titolo sperimentale, nel corso dellanno 2007, che ha evidenziato lopportunit di prendere in considerazione un numero pi ampio di tipologie di rifiuto al fine di rappresentare pi
correttamente le realt gestionali;
la D.G.R. n. 181 del 23.02.2011 con la quale stato ulteriormente integrato il metodo per il calcolo della
percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani di cui alle D.G.R. 1624/2006 e 247/2008, includendo nellelenco delle frazioni di rifiuto differenziato la quota di rifiuti derivanti da attivit di spazzamento stradale classificati con codice CER 200303 che siano effettivamente avviati ad impianti di recupero;
le D.G.R. n. 132 del 10.02.2012 e n. 297 del 16.03.2012 con le quali stato integrato il metodo per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani di cui alle D.G.R. 1624/2006, 247/2008 e 181/2011
in relazione agli eventi precipitativi intensi o meteo marini eccezionali;
la D.G.R. n. 536 del 11.05.2012 con la quale sono stati determinati i criteri per la concessione dei contributi premiali ai Comuni per risultati di raccolta differenziata nellanno 2011 e per significativi risultati di raccolta differenziata o nella gestione dei rifiuti urbani;
Tenuto conto
che lattivit di accertamento dei dati inerenti la gestione dei rifiuti urbani per lanno 2011 si sviluppata, in
conformit alle previsioni del citato articolo 5 della L.R. 23/2007 e seguendo le modalit procedurali di cui alla
dgr 1487/07 e ss.mm.ii., tramite gli strumenti informatici della banca dati Censimento rifiuti urbani messi a
disposizione nellambito del portale ambienteinliguria.it attraverso le seguenti fasi:
-
Considerato
che tramite le operazioni sopra indicate tutti i 235 Comuni liguri hanno provveduto al caricamento dei dati
secondo le modalit procedurali e le tempistiche della citata dgr n. 1487/07;
Anno XLIII - N. 30
Visti
i verbali delle riunioni dellOsservatorio regionale sui rifiuti nel corso delle quali stata effettuata la validazione dei dati caricati dai Comuni nella banca dati Censimento rifiuti urbani del portale ambienteinliguria.it
relativamente alle Province di:
-
Ritenuto opportuno
approvare lelenco di cui allAllegato A alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, contenente i risultati di raccolta differenziata raggiunti da ciascun Comune ligure nellanno 2011;
diffondere ai soggetti gestori degli impianti di discarica per lo smaltimento di rifiuti urbani il sopra citato
Allegato A, al fine della applicazione del tributo di cui alla L.R. 23/2007, modificata con L.R. 19/2011, secondo
le modalit definite nellart.2 e dettagliate nelle Circolari esplicative sullapplicazione della ecotassa diffusa dalla
Regione Liguria in data 30.4.2008 e 08.02.2012;
dare mandato al Dirigente del Settore Regionale Gestione Integrata dei Rifiuti di approvare con proprio atto
una eventuale revisione dei risultati ad oggi riportati nellallegato A alla presente deliberazione in funzione del
completamento delle operazioni di invio della documentazione integrativa e giustificativa dei dati caricati dai
Comuni nella banca dati censimento rifiuti urbani;
divulgare al pubblico, ai fini del rispetto della normativa in materia di informazione ambientale, i risultati
dellattivit di accertamento in forma aggregata e sintetica, tramite il portale ambienteinliguria o nellambito di
iniziative di informazione ed educazione ambientale;
Su proposta dellAssessore allAmbiente e Sviluppo Sostenibile, Attivit di Protezione Civile, Caccia e Pesca
Acque Interne, Altra Economia e Stili di Vita Consapevoli
DELIBERA
di approvare lelenco di cui allallegato A, parte integrante ed essenziale della presente deliberazione, contenente i risultati di raccolta differenziata raggiunti dai Comuni liguri nellanno 2011;
Anno XLIII - N. 30
di diffondere ai soggetti gestori degli impianti di discarica per lo smaltimento di rifiuti urbani il sopra citato
Allegato A, al fine della applicazione del tributo di cui alla L.R. 23/2007, modificata con L.R. 19/2011, secondo
le modalit definite nellart.2 e dettagliate nelle Circolari esplicative sullapplicazione della ecotassa diffusa dalla
Regione Liguria in data 30.4.2008 e 08.02.2012;
dare mandato al Dirigente del Settore Regionale Gestione Integrata dei Rifiuti di approvare con proprio atto
una eventuale revisione dei risultati ad oggi riportati nellallegato A alla presente deliberazione in funzione del
completamento delle operazioni di invio della documentazione integrativa e giustificativa dei dati caricati dai
Comuni nella banca dati censimento rifiuti urbani;
di dare mandato al Settore Gestione Integrata dei Rifiuti di divulgare al pubblico, ai fini del rispetto della normativa in materia di informazione ambientale, i risultati dellattivit di accertamento in forma aggregata e sintetica, tramite il portale ambienteinliguria;
di individuare nellAllegato B, parte integrante ed essenziale della presente deliberazione, i Comuni che rispettano i criteri di cui alla D.G.R. n. 536/2012 per la assegnazione di contributi premiali;
di pubblicare la presente deliberazione sul B.U.R.L. della Regione Liguria.
Avverso il presente provvedimento possibile proporre ricorso giurisdizionale al T.A.R., entro 60 giorni o,
alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla
notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.
IL SEGRETARIO
Roberta Rossi
(segue allegato)
Anno XLIII - N. 30
ALLEGATO A
Risultati di raccolta differenziata raggiunti dai Comuni liguri nell'anno 2011
Provincia di Imperia
AIROLE
APRICALE
AQUILA DI ARROSCIA
ARMO
AURIGO
BADALUCCO
BAIARDO
BORDIGHERA
BORGHETTO D'ARROSCIA
BORGOMARO
CAMPOROSSO
CARAVONICA
CARPASIO
CASTEL VITTORIO
CASTELLARO
CERIANA
CERVO
CESIO
CHIUSANICO
CHIUSAVECCHIA
CIPRESSA
CIVEZZA
COSIO DI ARROSCIA
COSTARAINERA
DIANO ARENTINO
DIANO CASTELLO
DIANO MARINA
DIANO SAN PIETRO
DOLCEACQUA
DOLCEDO
IMPERIA
ISOLABONA
LUCINASCO
MENDATICA
MOLINI DI TRIORA
MONTALTO LIGURE
MONTEGROSSO PIAN LATTE
OLIVETTA SAN MICHELE
OSPEDALETTI
Abitanti al
31.12.2011
495
587
174
123
347
1.205
323
10.745
477
884
5.804
307
156
353
1.258
1.299
1.153
294
616
587
1.370
650
244
890
744
2.365
6.173
1.130
2.063
1.491
42.915
707
285
223
704
373
122
240
3.639
Produzione
annua
procapite
[t/ab*anno]
0,389
0,542
0,419
0,300
0,412
0,466
0,564
0,838
0,419
0,533
0,505
0,481
0,603
0,487
0,365
0,400
1,074
0,539
0,586
0,488
0,539
0,408
0,377
0,528
0,392
0,448
1,167
0,589
0,601
0,492
0,559
0,473
0,399
0,507
0,408
0,450
0,500
0,733
0,759
Totale rifiuti
prodotti
[t/anno]
192,69
318,15
72,99
36,96
142,79
561,13
182,29
9.006,39
199,88
471,01
2.931,98
147,63
94,04
171,84
459,48
519,67
1.238,24
158,39
360,84
286,43
738,63
265,51
92,06
469,55
291,56
1.060,70
7.206,15
665,02
1.240,48
733,38
24.008,36
334,14
113,84
113,10
287,43
167,81
61,00
176,00
2.762,28
Percentuale di
raccolta
differenziata
22,53%
22,60%
26,77%
43,72%
16,17%
17,19%
22,02%
28,62%
18,92%
13,77%
54,61%
16,07%
25,60%
23,40%
21,23%
14,10%
23,98%
25,78%
31,40%
10,36%
19,36%
13,23%
17,05%
8,37%
5,22%
11,39%
18,68%
22,87%
23,36%
5,53%
24,53%
18,59%
16,97%
12,47%
24,03%
20,94%
26,23%
19,91%
40,33%
Anno XLIII - N. 30
PERINALDO
PIETRABRUNA
PIEVE DI TECO
PIGNA
POMPEIANA
PONTEDASSIO
PORNASSIO
PRELA'
RANZO
REZZO
RIVA LIGURE
ROCCHETTA NERVINA
SAN BARTOLOMEO AL MARE
SAN BIAGIO DELLA CIMA
SAN LORENZO AL MARE
SAN REMO
SANTO STEFANO AL MARE
SEBORGA
SOLDANO
TAGGIA
TERZORIO
TRIORA
VALLEBONA
VALLECROSIA
VASIA
VENTIMIGLIA
VESSALICO
VILLA FARALDI
914
558
1.433
907
846
2.360
623
525
560
381
2.951
273
3.120
1.323
1.383
56.962
2.291
323
1.007
14.541
236
401
1.339
7.226
441
25.624
299
500
0,553
0,398
0,484
0,552
0,433
0,522
0,586
0,509
0,452
0,348
0,685
0,721
1,231
0,351
0,906
0,643
0,589
0,659
0,440
0,670
0,443
0,639
0,357
0,686
0,472
0,679
0,420
0,531
505,44
221,89
693,03
500,29
366,30
1.232,85
364,80
267,25
253,35
132,52
2.022,85
196,80
3.841,72
463,73
1.252,80
36.654,15
1.349,88
212,78
443,05
9.742,47
104,51
256,17
477,75
4.954,54
208,00
17.393,59
125,59
265,40
23,48%
10,93%
23,03%
23,71%
18,58%
8,14%
13,80%
11,23%
21,04%
36,64%
21,82%
24,06%
29,21%
18,62%
34,01%
30,50%
36,70%
28,90%
30,07%
39,44%
22,91%
14,65%
20,57%
29,49%
25,00%
20,58%
21,06%
13,64%
Anno XLIII - N. 30
Provincia di Savona
ALASSIO
ALBENGA
ALBISOLA SUPERIORE
ALBISSOLA MARINA
ALTARE
ANDORA
ARNASCO
BALESTRINO
BARDINETO
BERGEGGI
BOISSANO
BORGHETTO SANTO SPIRITO
BORGIO VEREZZI
BORMIDA
CAIRO MONTENOTTE
CALICE LIGURE
CALIZZANO
CARCARE
CASANOVA LERRONE
CASTELBIANCO
CASTELVECCHIO DI ROCCA
BARBENA
CELLE LIGURE
CENGIO
CERIALE
CISANO SUL NEVA
COSSERIA
DEGO
ERLI
FINALE LIGURE
GARLENDA
GIUSTENICE
GIUSVALLA
LAIGUEGLIA
LOANO
MAGLIOLO
MALLARE
MASSIMINO
MILLESIMO
MIOGLIA
MURIALDO
NASINO
NOLI
ONZO
ORCO FEGLINO
ORTOVERO
OSIGLIA
Abitanti al
31.12.2011
Produzione
annua
procapite
[t/ab*anno]
Totale rifiuti
prodotti
[t/anno]
Percentuale di
raccolta
differenziata
11.175
24.463
10.485
5.629
2.162
7.704
654
600
710
1.170
2.446
5.235
2.372
408
13.600
1.693
1.568
5.657
751
326
1,195
0,744
0,442
0,631
0,475
1,037
0,317
0,456
0,786
0,965
0,421
0,920
0,861
0,363
0,530
0,447
0,542
0,554
0,481
0,543
13.353,72
18.193,34
4.635,47
3.552,62
1.027,98
7.990,94
207,59
273,53
557,73
1.129,06
1.030,18
4.817,06
2.043,28
148,11
7.205,06
756,80
849,92
3.136,44
361,04
177,09
41,16%
44,56%
25,25%
17,91%
26,15%
24,62%
58,59%
23,09%
26,21%
33,98%
24,30%
28,16%
28,81%
10,63%
34,71%
29,25%
22,82%
33,90%
33,34%
20,73%
175
0,469
82,16
44,41%
5.405
3.761
6.150
2.020
1.092
2.012
270
11.603
1.291
956
470
1.843
12.024
933
1.218
119
3.519
544
861
220
2.840
238
900
1.621
480
0,788
0,376
0,918
0,769
0,528
0,551
0,410
1,115
0,548
0,410
0,426
1,209
0,928
0,405
0,450
0,321
0,494
0,576
0,308
0,496
0,811
0,421
0,450
0,558
0,479
4.261,00
1.414,61
5.644,03
1.554,30
576,76
1.109,57
110,60
12.931,68
707,77
392,38
200,22
2.228,06
11.156,46
378,23
547,67
38,16
1.739,36
313,42
265,44
109,02
2.302,78
100,15
405,26
904,93
229,88
26,25%
24,56%
17,68%
22,86%
32,00%
21,02%
41,60%
40,45%
75,44%
26,84%
35,90%
52,95%
28,95%
17,03%
16,42%
2,02%
32,16%
20,27%
35,37%
27,77%
72,81%
49,20%
28,52%
24,07%
32,81%
Anno XLIII - N. 30
PALLARE
PIANA CRIXIA
PIETRA LIGURE
PLODIO
PONTINVREA
QUILIANO
RIALTO
ROCCAVIGNALE
SASSELLO
SAVONA
SPOTORNO
STELLA
STELLANELLO
TESTICO
TOIRANO
TOVO SAN GIACOMO
URBE
VADO LIGURE
VARAZZE
VENDONE
VEZZI PORTIO
VILLANOVA D'ALBENGA
ZUCCARELLO
980
899
9.502
657
859
7.452
575
751
1.897
62.345
4.022
3.076
873
219
2.692
2.491
772
8.441
13.661
400
814
2.584
334
0,376
0,431
0,862
0,373
0,624
0,562
0,325
0,568
0,818
0,542
1,008
0,547
0,344
0,540
0,612
0,402
0,943
0,727
0,800
0,340
0,503
0,674
0,508
368,65
387,22
8.195,41
245,20
536,20
4.190,61
187,10
426,60
1.552,62
33.771,65
4.052,76
1.682,78
300,33
118,25
1.646,22
1.001,43
728,02
6.135,98
10.928,77
135,90
409,08
1.742,00
169,64
23,73%
26,88%
61,02%
42,65%
18,97%
19,76%
29,71%
24,70%
25,49%
21,85%
30,98%
18,44%
12,92%
21,41%
27,60%
16,71%
16,35%
28,99%
26,04%
44,75%
16,25%
64,07%
32,51%
Anno XLIII - N. 30
Provincia di Genova
ARENZANO
AVEGNO
BARGAGLI
BOGLIASCO
BORZONASCA
BUSALLA
CAMOGLI
CAMPO LIGURE
CAMPOMORONE
CARASCO
CASARZA LIGURE
CASELLA
CASTIGLIONE CHIAVARESE
CERANESI
CHIAVARI
CICAGNA
COGOLETO
COGORNO
COREGLIA LIGURE
CROCEFIESCHI
DAVAGNA
FASCIA
FAVALE DI MALVARO
FONTANIGORDA
GENOVA
GORRETO
ISOLA DEL CANTONE
LAVAGNA
LEIVI
LORSICA
LUMARZO
MASONE
MELE
MEZZANEGO
MIGNANEGO
MOCONESI
MONEGLIA
MONTEBRUNO
MONTOGGIO
NE
NEIRONE
ORERO
PIEVE LIGURE
PORTOFINO
PROPATA
RAPALLO
RECCO
Abitanti al
31.12.2011
11.677
2.548
2.840
4.495
2.202
5.844
5.540
3.048
7.375
3.698
6.663
3.239
1.672
4.035
27.812
2.616
9.231
5.672
282
575
1.961
105
511
281
607.777
113
1.564
13.601
2.379
512
1.623
3.768
2.698
1.682
3.763
2.712
2.912
218
2.072
2.393
981
615
2.525
461
167
30.742
10.190
Produzione
annua
procapite
[t/ab*anno]
0,768
0,578
0,496
0,522
0,428
0,527
0,692
0,475
0,417
0,642
0,515
0,634
0,513
0,455
0,755
0,534
0,585
0,500
0,442
0,654
0,516
0,678
0,391
0,858
0,555
1,208
0,546
0,627
0,461
0,356
0,556
0,475
0,490
0,344
0,503
0,509
0,850
0,898
0,609
0,502
0,588
0,494
0,516
1,726
0,885
0,616
0,562
Totale rifiuti
prodotti
[t/anno]
8.970,89
1.473,52
1.407,97
2.348,17
941,63
3.082,23
3.831,03
1.448,10
3.077,52
2.374,07
3.428,40
2.052,74
857,16
1.834,19
21.007,04
1.397,86
5.397,18
2.834,20
124,55
376,27
1.012,27
71,21
199,66
241,00
337.317,31
136,56
853,20
8.522,19
1.095,75
182,06
902,90
1.790,17
1.322,98
578,20
1.894,12
1.381,68
2.476,16
195,74
1.262,86
1.202,08
576,84
303,73
1.304,10
795,84
147,85
18.944,47
5.725,62
Percentuale di
raccolta
differenziata
35,98%
19,22%
10,04%
19,02%
23,27%
37,38%
31,56%
32,00%
23,64%
14,85%
45,70%
16,34%
39,74%
15,27%
37,28%
22,87%
39,45%
21,27%
20,90%
10,54%
12,70%
6,39%
18,07%
5,81%
30,99%
32,58%
17,99%
21,55%
24,94%
14,26%
16,92%
32,00%
20,37%
23,71%
19,12%
21,51%
39,58%
16,54%
20,55%
25,03%
16,32%
22,87%
15,79%
12,64%
21,10%
35,76%
24,35%
Anno XLIII - N. 30
REZZOAGLIO
RONCO SCRIVIA
RONDANINA
ROSSIGLIONE
ROVEGNO
SAN COLOMBANO CERTENOLI
SANTA MARGHERITA LIGURE
SANTO STEFANO D'AVETO
SANT'OLCESE
SAVIGNONE
SERRA RICCO'
SESTRI LEVANTE
SORI
TIGLIETO
TORRIGLIA
TRIBOGNA
USCIO
VALBREVENNA
VOBBIA
ZOAGLI
1.064
4.535
73
2.948
591
2.720
9.845
1.218
5.999
3.274
7.992
18.763
4.319
588
2.462
631
2.400
818
463
2.557
0,544
0,525
0,746
0,475
0,896
0,446
0,849
0,631
0,506
0,703
0,473
0,681
0,522
0,475
0,672
0,595
0,349
0,639
0,698
0,501
578,36
2.383,10
54,45
1.400,60
529,77
1.212,34
8.361,10
768,35
3.037,38
2.301,80
3.780,12
12.781,89
2.254,87
279,39
1.655,66
375,59
836,49
522,55
323,21
1.281,22
21,92%
20,37%
12,66%
32,00%
5,64%
19,12%
35,16%
20,24%
17,05%
14,19%
17,17%
32,14%
18,57%
32,01%
19,71%
24,91%
39,00%
6,57%
19,41%
20,32%
Anno XLIII - N. 30
Provincia di La Spezia
AMEGLIA
ARCOLA
BEVERINO
BOLANO
BONASSOLA
BORGHETTO DI VARA
BRUGNATO
CALICE AL CORNOVIGLIO
CARRO
CARRODANO
CASTELNUOVO MAGRA
DEIVA MARINA
FOLLO
FRAMURA
LA SPEZIA
LERICI
LEVANTO
MAISSANA
MONTEROSSO AL MARE
ORTONOVO
PIGNONE
PORTOVENERE
RICCO' DEL GOLFO DI SPEZIA
RIOMAGGIORE
ROCCHETTA DI VARA
SANTO STEFANO DI MAGRA
SARZANA
SESTA GODANO
VARESE LIGURE
VERNAZZA
VEZZANO LIGURE
ZIGNAGO
Abitanti al
31.12.2011
4.477
10.495
2.431
7.890
995
1.000
1.265
1.166
588
522
8.254
1.482
6.482
696
95.234
10.727
5.560
658
1.499
8.490
598
3.890
3.578
1.688
849
8.833
22.144
1.448
2.118
987
7.910
541
Produzione
annua
procapite
[t/ab*anno]
0,839
0,500
0,522
0,542
1,004
0,524
0,862
0,491
0,501
0,543
0,590
0,872
0,548
0,984
0,521
0,663
0,781
0,456
1,228
0,482
0,472
0,697
0,461
0,755
0,450
0,591
0,757
0,473
0,504
0,866
0,542
0,352
Totale rifiuti
prodotti
[t/anno]
3.755,79
5.247,56
1.268,53
4.276,34
999,31
524,41
1.090,94
573,05
294,38
283,70
4.873,62
1.292,88
3.551,41
684,87
49.612,07
7.107,66
4.339,67
300,37
1.840,75
4.091,13
282,51
2.709,53
1.649,62
1.273,80
381,93
5.220,87
16.765,54
685,38
1.067,99
855,05
4.289,35
190,29
Percentuale di
raccolta
differenziata
25,52%
25,21%
27,52%
28,44%
17,39%
24,88%
29,58%
20,07%
17,05%
16,42%
27,98%
24,33%
26,99%
31,77%
35,27%
22,13%
32,26%
6,70%
20,74%
16,43%
22,59%
26,81%
16,74%
20,08%
18,91%
22,62%
25,91%
14,77%
30,12%
16,96%
21,98%
17,76%
Anno XLIII - N. 30
ALLEGATO B
Elenchi dei Comuni che hanno raggiunto i risultati di raccolta differenziata indicati
allarticolo 205 del d.Lgs.152/2006, e dei Comuni che hanno ottenuto significativi risultati
di raccolta differenziata o nella gestione dei rifiuti urbani.
CRITERIO A
Incentivi per i Comuni che nellanno 2011 hanno superato la soglia obiettivo del 45%:
COMUNE
%RD
GARLENDA
75,44%
NOLI
72,81%
VILLANOVA
D'ALBENGA
PIETRA LIGURE
64,07%
61,02%
ARNASCO
58,59%
CAMPOROSSO
54,61%
LAIGUEGLIA
52,95%
ONZO
49,20%
CASARZA LIGURE
45,70%
CRITERIO B
Incentivi per i Comuni che abbiano superato il 25% di raccolta differenziata ed abbiano
una produzione procapite inferiore o uguale a 450 kg./ab/anno, in considerazione della
riduzione alla fonte del rifiuto prodotto:
COMUNE
USCIO
GIUSVALLA
MURIALDO
SOLDANO
RIALTO
CALICE LIGURE
ORCO FEGLINO
PIANA CRIXIA
AQUILA DI ARROSCIA
ALBISOLA SUPERIORE
% R.D.
39,00%
35,90%
35,37%
30,07%
29,71%
29,25%
28,52%
26,88%
26,77%
25,25%
Produzione
procapite
[t/ab*anno]
0,349
0,426
0,308
0,440
0,325
0,447
0,450
0,431
0,419
0,442
Anno XLIII - N. 30
CRITERIO C
Incentivi per i Comuni che abbiano un risultato di raccolta differenziata compreso fra il
25% ed il 30% con incremento rispetto allanno 2010 di almeno 5 punti percentuali:
COMUNE
%RD
29,21%
28,95%
28,81%
26,84%
26,81%
26,21%
26,04%
CRITERIO D
Incentivi per i Comuni che abbiano un risultato di raccolta differenziata compreso fra il 30
ed il 35% con incremento rispetto allanno 2010 di almeno 3 punti percentuali:
COMUNE
SAN LORENZO AL MARE
CASANOVA LERRONE
GORRETO
ZUCCARELLO
SESTRI LEVANTE
TIGLIETO
CAMPO LIGURE
ROSSIGLIONE
MASONE
COSSERIA
FRAMURA
CHIUSANICO
GENOVA
SAN REMO
%RD
34,01%
33,34%
32,58%
32,51%
32,14%
32,01%
32,00%
32,00%
32,00%
32,00%
31,77%
31,40%
30,99%
30,50%
Anno XLIII - N. 30
CRITERIO E
Incentivi per i Comuni che abbiano un risultato di raccolta differenziata compreso fra il 35
ed il 45% con incremento rispetto allanno 2010 di almeno 2 punti percentuali:
COMUNE
SANTO STEFANO AL MARE
ARMO
VENDONE
COGOLETO
RAPALLO
CASTIGLIONE CHIAVARESE
OSPEDALETTI
ERLI
LA SPEZIA
REZZO
FINALE LIGURE
ALASSIO
MONEGLIA
TAGGIA
ARENZANO
PLODIO
SANTA MARGHERITA
LIGURE
%RD
36,70%
43,72%
44,75%
39,45%
35,76%
39,74%
40,33%
41,60%
35,27%
36,64%
40,45%
41,16%
39,58%
39,44%
35,98%
42,65%
35,16%
Anno XLIII - N. 30
Anno XLIII - N. 30
Premessa
Con il termine alimentaristi si intende il personale addetto alla produzione, preparazione, manipolazione
e vendita di sostanze alimentari, destinato a venire in contatto diretto o indiretto, anche temporaneamente, con
gli alimenti. Si comprendono in tale definizione anche il conduttore dellesercizio ed ai suoi collaboratori familiari, e in generale chiunque presti attivit, anche a titolo gratuito, temporaneo o sporadico, nellesercizio stesso.
Non sono invece compresi fra gli alimentaristi gli addetti di imprese alimentari che rivestono stabilmente ed esclusivamente mansioni che non implicano lo svolgimento, neppure sporadico o temporaneo, di attivit
di produzione, manipolazione, somministrazione, confezionamento, deposito, trasporto di alimenti e che non
Anno XLIII - N. 30
I requisiti e le caratteristiche che deve avere lattivit formativa rivolta agli OSA e agli alimentaristi;
I requisiti e le caratteristiche che devono presentare i corsi di formazione per essere ritenuti idonei alla
luce dei requisiti formativi individuati al punto precedente;
I criteri di valutazione della formazione a uso delle ACT (Autorit competente territoriale - ASL)
Gli OSA pertanto orientano la formazione propria e degli alimentaristi (obbligatoria e da effettuarsi sotto la
propria responsabilit ai sensi del Reg. 852/2004/CE allegato II capitolo XII) secondo le presenti linee di indirizzo e le ASL, nellambito della vigilanza e del CU, valutano la formazione in possesso degli OSA e degli alimentaristi alla luce delle stesse.
In particolare, i corsi di formazione per gli operatori del settore alimentare e dei relativi addetti sono svolti
in conformit alle indicazioni qui contenute.
Giova inoltre ricordare e ribadire che la formazione degli alimentaristi ha la finalit di promuovere e garantire buone prassi igienico-sanitarie nellambito dellattivit di produzione e somministrazione di alimenti, e pertanto il Controllo Ufficiale deve essere orientato prioritariamente a valutare la formazione in questottica, pi che
dal punto di vista dellassolvimento ad obblighi formali.
2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi
La formazione deve essere:
a) specifica: corrispondente alla tipologia di mansione svolta
b) appropriata in relazione alla tipologia di impresa alimentare
c) permanente: deve prevedere un aggiornamento periodico
d) documentata: il suo svolgimento e i successivi aggiornamenti devono risultare da attestati o libretti formativi e costituire parte integrante del curriculum lavorativo dellalimentarista.
Possono erogare formazione agli OSA e agli alimentaristi, in conformit con quanto previsto dalle presenti
linee di indirizzo:
le AASSLL, nei confronti di associazioni o consorzi (o analoghi organismi) che rappresentino gruppi
di imprese;
Anno XLIII - N. 30
rie, scienze ambientali, farmacia, chimica, scienze biologiche, biotecnologie, scienze e tecnologie alimentari, dietistica, tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, tecniche erboristiche;
B. Laureati in discipline riconosciute equipollenti e documentate;
C. Periti agrari e agrotecnici;
D. Diplomati della scuola alberghiera.
E. Soggetti per i quali il Dipartimento di Prevenzione della ASL territorialmente competente ha valutato
come utili altri titoli di studio, qualora risulti da documentazione ufficiale del percorso formativo il superamento di almeno un esame in discipline attinenti i rischi collegati al consumo di alimenti.
Per i nuovi assunti, anche in caso siano gi in possesso di formazione adeguata ai sensi del presente documento, si deve comunque prevedere, al momento dell'ingresso nell'azienda alimentare, almeno un incontro di
addestramento documentato, effettuato dal titolare o dal responsabile del piano di autocontrollo, a condizione
che questi siano debitamente formati ai sensi del presente documento, con le caratteristiche specificate al paragrafo relativo allaggiornamento periodico della formazione degli addetti.
Nel caso di personale assunto con contratti stagionali o altre forme di lavoro flessibile a tempo (a chiamata, voucher, ecc. ), si ritiene necessario che lobbligo formativo di cui al presente provvedimento sia gi stato
assolto e opportunamente documentato al momento dellassunzione. In assenza delle condizioni che permettano lattuazione di quanto sopra indicato, nel periodo transitorio di 12 mesi dallentrata in vigore del presente
documento e, successivamente a tale periodo transitorio limitatamente ai contratti di lavoro con durata inferiore a trenta giorni, la formazione di tale personale potr essere sostituita da un addestramento mirato e documentato, effettuato dal responsabile del piano di autocontrollo e/o dal datore di lavoro (a condizione che siano
in possesso dellattestato di partecipazione al corso per titolari e responsabili del piano di autocontrollo, nonch
dellattestato relativo al corso di aggiornamento), della durata di almeno quattro ore.
La formazione degli addetti provenienti da altre regioni, impiegati in imprese alimentari situate in Liguria,
se adeguatamente documentata e con contenuti formativi analoghi a quanto previsto dal successivo punto 4,
viene ritenuta idonea.
La formazione pregressa allentrata in vigore del presente provvedimento, purch documentata e ritenuta
adeguata dagli operatori ASL che operano nellambito del Controllo Ufficiale, si ritiene valida a tutti gli effetti,
ma deve essere aggiornata entro il termine di 3 anni dalla data di effettuazione della predetta formazione (qualora sia gi trascorso un tempo superiore ai 3 anni alla data di entrata in vigore delle presenti linee di indirizzo,
laggiornamento dovr essere effettuato al massimo entro 12 mesi dalla data di pubblicazione del provvedimento di approvazione delle stesse).
3.Caratteristiche e struttura dei corsi di formazione per gli OSA e gli alimentaristi
I corsi devono essere preferibilmente organizzati per target omogenei di operatori, riferiti a omogenei livelli
di complessit e di tipologie produttive. I corsi devono prevedere la presenza di un numero di persone non superiore a 25 e devono sempre prevedere una verifica finale attraverso il superamento di prove teoriche pratiche,
nonch il rilascio di un attestato di idoneit che riporti i dati anagrafici dellinteressato, la data di superamento
della verifica dellapprendimento, il numero di ore di addestramento, gli argomenti trattati e lorganismo che ha
erogato la formazione.
I soggetti che organizzano i corsi possono richiedere la collaborazione della ASL competente territorialmente al fine di garantire ladeguatezza del corso ai contenuti del presente provvedimento nonch la corretta esecuzione del test di verifica finale.
Per ogni tipologia di corso, deve essere predisposto un dettagliato programma formativo, da cui risulti chiaramente:
a) responsabile del corso e sua qualifica professionale; nel caso in cui sia presente un responsabile gestionale ed uno scientifico, i dati relativi ad entrambi;
b) referente interno che presidia il processo formativo, qualora il corso sia realizzato dallimpresa alimentare per i propri addetti;
c) Numero di partecipanti previsti e loro mansione nel settore alimentare;
Anno XLIII - N. 30
d) articolazione del corso in unit formative, indicando per ciascuna: contenuti, obiettivi da raggiungere,
durata in ore, metodologia didattica utilizzata;
e) calendario delle lezioni indicante date, orari e sedi di svolgimento nonch i relativi docenti;
f) modalit di verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi;
g) modalit di verifica della frequenza del corso;
h) curriculum dei docenti;
i)
dichiarazione di conformit alle indicazioni regionali.
I programmi formativi possono essere richiesti in visione dalle AASSLL competenti territorialmente per verificarne la rispondenza con in contenuti del presente provvedimento.
I corsi devono prediligere modalit di apprendimento attivo; consigliabile lutilizzo, accanto ai sistemi tradizionali, anche di supporti informatici e multimediali.
Pu essere prevista lattivazione di corsi basati su tecniche di apprendimento a distanza mediante sistema
informatico, purch validato dalla ASL competente territorialmente o comunque riconosciuti da enti competenti nel controllo ufficiale in sicurezza alimentare. Al fine della validazione dei corsi a distanza, la ASL valuta
la loro idoneit rispetto ai contenuti didattici e allesistenza di adeguate modalit di verifica dellapprendimento.
4. Contenuti minimi del percorso formativo
Lobbligo formativo a cui devono attenersi gli operatori del settore alimentare e degli addetti varia a seconda
delle mansioni ricoperte dagli stessi e del tipo di attivit svolta dallimpresa alimentare, e dunque di seguito si
individuano i contenuti minimi di una unit formativa A di base per tutti gli OSA e gli alimentaristi indipendentemente dalle mansioni ricoperte e dalla tipologia di impresa alimentare ed una unit formativa B aggiuntiva
alla precedente, a carattere specifico e teorico-operativo, che deve essere garantita a tutti i titolari ed i responsabili dei piani di autocontrollo, nonch ad alcune categorie di alimentaristi che svolgono mansioni in campo
alimentare a maggior rischio di trasmissione di malattie attraverso gli alimenti (produzione e preparazione alimenti, come di seguito definito).
Per quanto riguarda le mansioni si specifica che:
1. Per attivit semplici a minor rischio si intendono quelle di vendita, somministrazione (senza preparazione o manipolazione), deposito e trasporto di alimenti.
2. Le attivit di produzione e preparazione degli alimenti sono da considerarsi attivit alimentari complesse a maggior rischio di trasmissione di malattie attraverso gli alimenti.
Nota Definizioni:
Produzione
e
preparazione
di
alimenti:
insieme
delle
attivit
dirette
alla
fabbricazione/trasformazione/elaborazione di sostanze alimentari, partendo da materie prime e/o semilavorate
e ottenendo prodotti intermedi semilavorati destinati alla produzione di alimenti o prodotti finali alimentare
destinati al consumo;
Vendita: attivit mediante la quale un alimento sfuso o confezionato viene ceduto per il consumo;
Anno XLIII - N. 30
Contenuti minimi :
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
La Formazione degli operatori del settore alimentare che intervengono lungo la filiera dei prodotti ittici, compresi i molluschi bivalvi, intesa dalla pesca alla trasformazione, deve seguire il percorso specifico, previsto dalle Intese, ai sensi dellart. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le
Province autonome, relative alle Linee Guida sui prodotti della pesca e sui molluschi bivalvi.
La formazione dei soggetti che, nelle imprese alimentari, si occupano di produzione, preparazione e/o
somministrazione di alimenti privi di glutine, deve anche comprendere un apposito modulo in materia di celiachia, della durata minima di 2 ore.
Infine, la formazione dei responsabili dei piani di autocontrollo e degli addetti alle attivit agricole che svolgono esclusivamente attivit di produzione di prodotti primari di origine vegetale, che svolgono esclusivamente attivit di produzione di prodotti primari di origine vegetale, si pu limitare alle conoscenze di base relative
a tracciabilit e norme igienico sanitarie relative alla filiera produttiva interessata, acquisiti attraverso lausilio
di strumenti di carattere informativo e formativo quali seminari, incontri, campagne di formazione e informazione promosse da organizzazioni professionali o da altri organismi competenti.
5. Requisiti dei docenti
Possono essere docenti dei corsi i soggetti qui di seguito elencati, purch in possesso di specifica esperienza
professionale debitamente documentata nel settore alimentare di almeno due anni presso strutture pubbliche
Anno XLIII - N. 30
I laureati in medicina e chirurgia, medicina veterinaria, scienze delle produzioni animali, scienze agrarie, scienze ambientali, farmacia, chimica, scienze biologiche, biotecnologie, scienze e tecnologie alimentari, dietistica, tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, tecniche erboristiche;
I periti agrari e gli agrotecnici relativamente ai corsi riservati agli operatori del settore agricolo.
La presenza di docenti laureati in discipline diverse (ad es. giuridico-amministrative) pu essere prevista nell'ambito del corso, comunque in misura residuale e circoscritta a specifici temi attinenti le suddettidiscipline.
Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione delle Aziende sanitarie possono svolgere attivit di formazione, nel rispetto delle norme e dei contratti collettivi in essere e purch sia verificata lassenza di conflitto di interessi, in particolar modo in ordine alle attivit di controllo ufficiale svolte dagli stessi.
Le ASL inoltre possono attivare opportune forme di collaborazione con gli altri organismi formativi individuati dalle presenti linee di indirizzo.
In caso di corsi organizzati internamente direttamente dalle imprese alimentari per gli addetti alimentaristi,
il docente pu essere anche il responsabile dellimpresa o il responsabile dellautocontrollo purch debitamente
formati ai sensi del presente atto e con esperienza professionale svolta almeno da due anni nel settore specifico di attivit dellazienda.
6. Aggiornamento periodico della formazione
Lobbligo dellaggiornamento periodico della formazione deve essere assolto da tutto il personale (titolare,
responsabile autocontrollo e addetti), ivi compresi i soggetti esentati dalla formazione di base indicati alle lettere A, B, C, D ed E del precedente punto 2, salvo i soggetti che adempiono gi ad altri obblighi formativi in materia.
Il corso di aggiornamento della formazione degli addetti deve essere previsto ogni cinque anni, con la partecipazione ai corsi sopra descritti, secondo modalit e programmi definiti in relazione al fabbisogno formativo
individuato dal titolare o dal responsabile dellautocontrollo.
Il titolare dellimpresa alimentare deve assicurare una formazione permanente degli addetti anche tramite lo
svolgimento di incontri di addestramento.
Per addestramento deve intendersi unattivit di formazione incentrata sugli aspetti pratici e sulle prassi da
utilizzare nellambito delle mansioni svolte allinterno dellimpresa, con riguardo alla prevenzione dei rischi specifici. Tali incontri, a cadenza almeno annuale e comunque in relazione allevoluzione effettiva dei rischi indicati nel documento HACCP , devono essere quindi strettamente attinenti alla mansione svolta e orientati alla
applicazione del piano di autocontrollo e alla promozione di corretti comportamenti in ambito alimentare.
Possono essere svolti direttamente dal titolare dellimpresa alimentare o dal responsabile del piano di autocontrollo, a condizione che siano in possesso dell'attestato di partecipazione al corso per titolari e responsabili del
piano di autocontrollo, nonch dell'attestato del relativo corso di aggiornamento.
Nel caso di cambiamento della tipologia della mansione lavorativa il titolare dovr rinnovare laddestramento e adeguare la formazione alla mansione svolta entro 180 giorni dalla data di inizio della nuova mansione.
Il responsabile dellautocontrollo indica nel piano di autocontrollo lo svolgimento delladdestramento con
definizione di modalit, tempi e contenuti e registra in apposita scheda, allegata allo stesso piano, le seguenti
informazioni:
Generalit del docente specificando se trattasi del titolare dellimpresa alimentare o del responsabile del
piano di autocontrollo,
Argomenti trattati.
Anno XLIII - N. 30
landamento epidemiologico delle Malattie Trasmissibili attraverso gli Alimenti (MTA) e la valutazione
dellimpatto della presente normativa su tale andamento;
gli obiettivi e le finalit dei programmi di controllo intrapresi dai Dipartimenti di Prevenzione delle
AASSLL liguri sulligiene degli alimenti e della nutrizione;
informazione su corretti modelli alimentari in relazione a patologie croniche e alle varie fasce di et
(infanzia, anziani, ecc.)
i principali fattori di rischio connessi con lalimentazione e le misure efficaci per la loro prevenzione.
Anno XLIII - N. 30
Allegato 2
CHECK LIST PER LA VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE DEGLI OSA E DEGLI ADDETTI DELLE
IMPRESE ALIMENTARI
1.DOCUMENTAZIONE
CheckList
1) LO.S.A. titolare dellattivit ha effettuato corso di
formazione rispondente ai requisiti previsti dal Reg.
852/2004/CE?
2) La formazione del titolare risulta documentata ed
presente in sede allatto del controllo ufficiale?
3) La formazione del titolare risulta essere aggiornata?
si
no
Note
(specificare ente che ha svolto i corsi)
N
11
Modalit di
conservazione alimenti
deperibili
12
13
14
15
16
17
Modalit di
conservazione alimenti
non deperibili
18
19
20
Parametri
Mancato rispetto delle idonee temperature di
conservazione degli alimenti ( a freddo e a caldo)
Conservazione promiscua di alimenti diversi con
rischio di contaminazione crociata ( es. alimenti
non adeguatamente protetti nei frigoriferi,
contaminazioni crudo/ cotto, ecc.)
Assenza della data di preparazione su alimenti
preparati in anticipo e conservati
Presenza alimenti scaduti
Differenza fra temperatura segnalata e
temperatura misurata superiore a tre gradi
(mancato controllo della precisione del
termometro)
Inadeguata conoscenza delle temperature critiche
di conservazione degli alimenti manipolati,
indicate nel piano di autocontrollo aziendale
Presenza alimenti scaduti e/o in confezioni
danneggiate
Stoccaggio sul pavimento
Promiscuit ad alto rischio con prodotti tossici
(insetticidi, sanificanti)
Stoccaggio a temperatura elevate o a forte
Si
No
Pes
o
10
10
5
10
5
10
5
2
10
5
Note
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21
Igiene delle strutture,
delle attrezzature e
degli utensili
22
23
24
25
26
27
28
29
30
esposizioni di luce
Utilizzo promiscuo di utensili e/o attrezzature con
rischio di contaminazione crociata (es. per
alimenti crudi e cotti)
Evidente e grave presenza di sporco su
attrezzature/superfici di lavoro/ambienti
Segni di presenza di infestanti
Presenza di stoviglie/utensili /attrezzature non
sufficientemente riparate da
impolveramento/insudiciamento
Inadeguata conoscenza e/o attuazione della
procedura di pulizia dei locali e attrezzature
descritta nel piano di autocontrollo aziendale
Vestiario non idoneo/non pulito
Assenza o non idonea dotazione di materiale per
ligiene del personale ( es. presenza di sapone
liquido nel dispenser, spazzolino per unghie,
rubinetti a comando non manuale)
Assenza o non corretto utilizzo di cuffie e
dispositivi di protezione igienica
Scarsa igiene personale (presenza di anelli,
bracciali, orologi durante la lavorazione, mani
e/unghie non pulite ecc.)
Manipolazione alimenti da parte di personale con
lesioni /infezioni cutanee non protette
10
10
10
5
10
5
5
5
10
10
Anno XLIII - N. 30
Visto lart. 58 Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri
enti locali del Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008 Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivit, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria pubblicato in G.U. 25 giugno 2008, n. 147, S.O. e convertito con Legge 6 agosto 2008, n. 133;
Visto la Legge regionale 7 febbraio 2012, n. 2 ed in particolare lart. 39 Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari;
Vista la sentenza della Corte Costituzionale 30/12/2009, n. 340;
Considerato che:
-
la Regione Liguria ha adottato con D.G.R. n. 1673 del 16.12.2008 il Piano delle alienazioni 2009, con
D.G.R. n. 1401 del 23.10.2009 il Piano delle alienazioni 2010, con D.G.R. n. 1164 del 7.10.2010 il
Piano delle alienazioni 2011 e con D.G.R. n. 1364 del 15/11/2011 il Piano delle alienazioni per lanno
2012;
la Regione Liguria proprietaria di ulteriori beni immobili non strumentali alle sue funzioni istituzionali suscettibili, nellanno 2012 e seguenti, di valorizzazione ovvero di dismissione;
i beni individuati ai punti 1 e 2 dellelenco di cui al punto successivo sono da considerarsi patrimonio indisponibile soggetto agli effetti di classifica di cui al citato art. 58 D.L. n. 112/2008;
il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (di seguito, per comodit, Piano), deve essere
redatto sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso gli archivi e gli uffici
dellAmministrazione;
Ritenuto di integrare il Piano per lanno 2012, mediante linserimento dei seguenti beni, il cui elenco
dettagliato, comprensivo anche dei dati relativi agli estremi catastali ed al valore, contenuto nellallegato al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale:
1. immobile sito in Sanremo (IM) Via Nuvoloni, 1 in concessione gratuita alla Provincia di
Imperia
2. complesso sportivo Tennis, sito in Santa Margherita Ligure (GE) Via Frugoni, 8
3. appartamento sito in Genova P.zza Giardini Perogallo, 3
4. appartamento sito in Genova Lungomare di Pegli, 24/3
Ritenuto altres di alienare i beni di cui al allelenco sopra riportato al fine di reperire delle risorse
volte ad attuare un contenimento della spesa corrente per locazioni;
Atteso che per i beni predetti sono indicati nel Piano i valori determinati secondo quanto previsto dallart. 39, comma 6, primo capoverso, della L.R. n. 2/2012 il quale dispone: Il valore di cui al comma 2,
lettera d), di ciascun bene determinato mediante una stima sintetica al pi probabile prezzo di mercato in base ai parametri forniti dallOsservatorio del Mercato Immobiliare di cui allarticolo 64, comma 3,
del d.lgs. 300/1999 e successive modificazioni e integrazioni;
Considerato che per i suindicati beni occorre in ogni caso, al fine di compiere le previste operazioni
di alienazione o valorizzazione, effettuare od acquisire perizia estimativa ai sensi della L.R. n. 2/2012;
Anno XLIII - N. 30
complesso sportivo Tennis, sito in Santa Margherita Ligure (GE) Via Frugoni, 8;
Lungomare di Pegli, 24
Genova
287 mq. circa
Fg. 45, Mapp. 266, sub. 30
83 mq circa
Fg. 45, Mapp. 266, Sub. 33
300.000,00
150.000,00
1.800.000,00
2.000.000,00
Valore
stima uffici regionali sulla base dei dati dellOsservatorio del Mercato Immobiliare di cui allart. 64, comma 3, D.lgs. n. 300/1999 e ss.mm.ii.
stima redatta da ARTE Genova
stima uffici regionali sulla base dei dati dellOsservatorio del Mercato Immobiliare di cui allart. 64, comma 3, D.lgs. n. 300/1999 e ss.mm.ii.
stima uffici regionali sulla base dei dati dellOsservatorio del Mercato Immobiliare di cui allart. 64, comma 3, D.lgs. n. 300/1999 e ss.mm.ii.
Appartamento
Via Frugone,8
Santa Margherita Ligure (GE)
Appartamento
Via Nuvoloni
Sanremo (IM)
Appartamento
Ubicazione
Alienazione
Alienazione
Alienazione
Alienazione
Destinazione
Denominazione bene
Anno XLIII - N. 30
Parte II 25.07.2012 - pag. 44
Anno XLIII - N. 30
Dott. Nicola Giancarlo POGGI - Dirigente del Settore Amministrazione Generale - Membro;
Arch. Silvia RISSO - Responsabile dellOsservatorio Regionale sui Contratti Pubblici - Membro;
Anno XLIII - N. 30
(ADR) e dallaltro la pronta e capillare diffusione delle informazioni diramate dallAIFA in merito alla
sicurezza dei farmaci, attraverso un network che coinvolge lAIFA stessa, le 20 regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano, n.204 Unit sanitarie locali, n.112 Ospedali, n.38 Istituti di Ricerca e Cura a
Carattere Scientifico e n.561 Industrie Farmaceutiche;
compiti specifici di ogni responsabile aziendale locale di Farmacovigilanza sono:
a) Assicurare il coordinamento locale
b) Assicurare la continuit delle attivit
c) Inserire entro 7 gg dal ricevimento della scheda la segnalazione in rete verificando congruit e
completezza dei dati inseriti.
d) Fornire linformazione di ritorno
e) Aggiornare le schede di segnalazione
RICHIAMATE
la deliberazione di Giunta regionale n.1600/2001 che ha istituito la rete di farmacovigilanza regionale;
la deliberazione di Giunta regionale n.1663/2007 con la quale sono state, fra laltro, confermate le funzioni attribuite alla rete di farmacovigilanza regionale;
la deliberazione di Giunta regionale n.1531/2011 di approvazione dello schema di convenzione tra
Regione Liguria e AIFA per il finanziamento di progetti regionali e multi regionali di farmacovigilanza
che ha attribuito una quota dei fondi per la farmacovigilanza 2008/2009, al mantenimento e al rafforzamento della rete regionale;
CONSIDERATO CHE
le funzioni e i compiti attribuiti dalla legislazione europea e nazionale in materia di farmacovigilanza hanno trovato riferimento e supporto attuativo nei provvedimenti di Giunta regionale sopra richiamati, che gi dal 2001 avevano delineato una rete di farmacovigilanza regionale;
da ultimo la soprarichiamata convenzione, sottoscritta in data 13/03/2012 tra Regione Liguria e Aifa,
ha fra laltro previsto il mantenimento e il rafforzamento della rete di farmacovigilanza regionale ponendosi, come obiettivo primario, il consolidamento degli snodi territoriali di farmacovigilanza al fine di
garantire la continuit e il potenziamento delle attivit e dei progetti intrapresi e, come obiettivo secondario, la sensibilizzazione dei prescrittori alla cultura della segnalazione delle reazioni avverse a farmaci (ADR), nonch il miglioramento della conoscenza sul corretto utilizzo dei medicinali;
ATTESO CHE
nel novero dei sopra elencati compiti ed obiettivi assume primaria rilevanza linserimento tempestivo nella Rete nazionale di farmacovigilanza della scheda ricevuta dal medico segnalatore, dal paziente,
dallinfermiere o dal cittadino relativa a una sospetta reazione avversa, previa verifica di congruit e
completezza dei dati raccolti;
allatto dellacquisizione di una nuova scheda o del suo follow-up, il sistema invia automaticamente un messaggio di avviso alla regione di competenza ed alle Aziende titolari dei farmaci indicati come sospetti, informandoli che nella rete nazionale di farmacovigilanza stata registrata una nuova segnalazione;
la condivisione simultanea di tutte le informazioni assicurata anche dallapposito servizio di posta
elettronica, disponibile allinterno della rete nazionale di farmacovigilanza, finalizzato alla gestione e
allo scambio di informazioni riservate tra tutti gli utenti registrati nella stessa.
CONSIDERATO CHE
dal 2006 le attivit di farmacovigilanza sono state potenziate attraverso il consolidamento della rete
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nazionale ed il suo collegamento operativo con il network europeo EUDRAVIGILANCE e al centro organizzazione mondiale della sanit;
dal 31 maggio 2012 LAgenzia Europea dei medicinali ha dato il via alla pubblicazione delle sospette
reazioni avverse ai medicinali autorizzati nellArea Economica Europea tramite un nuovo sito web pubblico: www.adrreports.eu e che le segnalazioni arrivano direttamente dal database sulla sicurezza dei
medicinali dellUnione Europea Eudravigilance, che uno dei diversi canali con cui le autorit regolatrici monitorano i benefici e i rischi dei farmaci una volta autorizzati;
DATO ATTO CHE
con la deliberazione di Giunta regionale n.581 del 18/05/2012: Piano di qualificazione dellassistenza farmaceutica territoriale e ospedaliera 2011-2012-seconda annualit stato, fra laltro, previsto per
il corrente anno di garantire e presidiare la piena operativit dei nodi aziendali di farmacovigilanza con
la formale individuazione del responsabile da parte delle aziende sanitarie e degli Enti equiparati;
ciascuna azienda sanitaria locale e ciascun ente e IRCSS del sistema sanitario regionale ha conseguentemente comunicato formalmente il nominativo del proprio rappresentante e responsabile per la
farmacovigilanza, come dalle note conservate agli atti del settore proponente.
Su proposta dellAssessore alla Salute e alle Politiche della sicurezza dei cittadini;
DELIBERA
Per le ragioni di cui in premessa:
a) Di recepire le nomine dei responsabili della farmacovigilanza delle Aziende sanitarie locali, degli
IRCSS e degli altri Enti del sistema sanitario regionale, dando atto che, ai sensi della normativa richiamata in premessa, la rete di farmacovigilanza della Regione Liguria cos costituita:
Regione Liguria/ARS: responsabile dott.ssa Maria Caterina Merlano
ASL 1 Imperiese: responsabile dott.ssa Maria Pia Ram
ASL 2 Savonese: responsabile dott. Gian Luigi Figini
ASL 3 Genovese: responsabile dott.ssa Nadia Miolo
ASL 4 Chiavarese: responsabile dott.ssa Rosanna Carniglia de Carli
ASL 5 Spezzina: responsabile dott. Alessandro Sarteschi
Istituto Giannina Gaslini: responsabile dott.ssa Rossella Rossi
Ospedale Galliera Genova: responsabile dott.ssa Carla Fraguglia
IRSCC (Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro): responsabile dott.ssa Maria Attilia Grassi
Ospedale Evangelico Internazionale: responsabile dott.ssa Maria Teresa Calcagno
b) di demandare ad un provvedimento del Dirigente del Settore Programmazione, Controllo direzionale e politiche del farmaco gli aggiornamenti dei nominativi dei responsabili della farmacovigilanza che le Aziende sanitarie locali, gli IRCCSS e gli Enti sopra elencati sono tenuti a comunicare entro 30
gg dalla nomina.
c) di dare atto che allallegato A) del presente provvedimento illustrato il flusso operativo per la
corretta gestione della segnalazione di sospette reazioni avverso ai farmaci per uso umano.
d) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione
Liguria e sul sito web regionale.
IL SEGRETARIO
Roberta Rossi
(segue allegato)
Anno XLIII - N. 30
ALLEGATO A
Anno XLIII - N. 30
il D.Lgs. 3 aprile 2006, recante Norme in materia ambientale ed, in particolare, la parte terza,
recante norme in materia di difesa del suolo, che ha innovato il sistema previgente di pianificazione di
bacino, prevedendo, al riguardo, la soppressione delle Autorit di Bacino ex lege 183/1989, le cui funzioni sono demandate alle autorit di bacino distrettuale, istituite dallo stesso D. Lgs., nonch lart. 170 che
al comma 2-bis ha disposto la proroga delle funzioni delle Autorit di Bacino nelle more dellistituzione
delle Autorit di bacino distrettuali di cui sopra, al momento non ancora avvenuta;
la legge regionale 4 dicembre 2009, n. 58, recante Modifiche allassetto dellAutorit di bacino
di rilievo regionale, ed, in particolare:
lart. 2, che individua gli organi dellAutorit di bacino nella Giunta regionale, nella Giunta ed nel
Consiglio provinciale nonch nel Comitato tecnico di bacino;
lart. 3, che individua le competenze della Giunta Regionale, in qualit di organo dellAutorit di
Bacino, tra le quali rientra la definizione di criteri, indirizzi, metodi, tempi e modalit per la elaborazione e ladozione dei Piani di bacino;
lart. 5, che, al comma 1, lett. b), individua tra i compiti del Comitato Tecnico quello di supporto alla Giunta regionale nella definizione di criteri, indirizzi e metodi per la elaborazione dei Piani di
bacino;
la DGR 250/2005, ad oggetto Criteri di definizione degli ambiti normativi relativi alle fasce di
inondabilit dei piani di bacino regionali in funzione dei tiranti idrici e delle velocit di scorrimento ad
integrazione della D.G.R. 357/01, che, sulla base di studi idraulici di dettaglio ed in ragione dellentit
dei massimi tiranti idrici e velocit di scorrimento, possano essere individuati i cosiddetti ambiti normativi delle fasce di inondabilit, denominati AA, BB, B0, ai quali associato uno specifico regime normativo;
la DGR 1592/2011 ad oggetto Autorit di Bacino regionale ex l.r. 58/2009. Sospensione dell'efficacia dei criteri relativi alla determinazione degli ambiti normativi delle fasce di inondabilit ex DGR
250/2005, che, a seguito degli eventi alluvionali dellautunno 2011, ha stabilito di sospendere lefficacia
dei criteri ex DGR 250/2005, per un periodo di 6 mesi, eventualmente prorogabili;
PREMESSO CHE:
i criteri di cui alla DGR 250/2005, approvati dalla G.R. nella sua qualit di organo dellAutorit
di Bacino regionale, sono finalizzati ad individuare, nellambito delle fasce di inondabilit ad assegnati
tempi di ritorno, denominate A e B secondo i criteri ex DGR 357/2001 e ss.mm., aree a minor pericolosit relativa tali da consentire diverse possibilit edificatorie;
tali criteri forniscono, da una parte indicazioni per la determinazione delle soglie caratteristiche
di tiranti idrici e velocit di scorrimento nelle aree inondabili che consentano una discriminazione dei
livelli pericolosit in relazione alla normativa di piano di bacino, e, dallaltra, la corrispondente normativa di riferimento;
sulla base di studi idraulici di dettaglio, che consentano di determinare le caratteristiche delle
inondazioni a vari tempi di ritorno quali tiranti idrici e velocit di scorrimento, possono essere pertanto proposte varianti ai piani di bacino vigenti per la individuazione dei cosiddetti ambiti normativi delle
fasce di inondabilit (denominati ambiti AA, BB, B0), associati ad uno specifico regime normativo;
Anno XLIII - N. 30
attraverso lapplicazione dei suddetti criteri possono essere approvate varianti ai piani di bacino
che consentono ledificazione anche in aree dove non sarebbe ammessa secondo la normativa ordinaria
delle fasce di inondabilit a vari tempi di ritorno (c.d. fascia A per tempo di ritorno di 50 anni e fascia
B per 200 anni);
pertanto possibile, sulla base delle entit di tiranti idrici e velocit di scorrimento, anche il
declassamento di aree di fascia A ad ambiti di tipo B0, dove consentita anche la nuova edificazione,
ancorch con accorgimenti tecnico-costruttivi e misure per lautoprotezione degli elementi a rischio e
previo parere della Provincia competente;
PREMESSO ALTRES CHE:
a seguito degli eventi alluvionali dellautunno 2011 si resa opportuna una valutazione delladeguatezza e dellattualit dei criteri ex DGR 250/2005, con analisi di eventuali modifiche od integrazioni
da apportare agli stessi;
con DGR 1592/2011 stata pertanto disposta una sospensione dellefficacia dei criteri ex DGR
250/2005 nelle more di adeguati approfondimenti in merito, sia tecnici sia normativi, che consentano di
valutare lopportunit di mantenimento o modifica dei criteri stessi;
tale sospensione era prevista per un periodo iniziale di 6 mesi, prorogabili nel caso in cui dagli
approfondimenti emergesse lopportunit di aggiornamento dei criteri stessi;
CONSIDERATO CHE:
la scadenza dei primi 6 mesi di validit della sospensione dei criteri di che trattasi prossima;
il Comitato Tecnico di Bacino ha esaminato la materia nei mesi scorsi, ed in particolare nella
seduta del 19/04/2012 e del 14/06/2012, al fine di individuare un percorso tecnico-normativo per il superamento della suddetta sospensione;
ha ritenuto, in particolare, necessario modificare i criteri di cui allallegato 1 alla DGR 250/2005,
nel senso di non consentire lindividuazione di aree a minor pericolosit nella fascia A, per le quali sia
possibile una riclassificazione della stessa, dovendosi pertanto applicare per le aree inondabili a T=50
anni la normativa ordinaria prevista, di cui al testo integrato dei criteri ex DGR 1265/2011;
in particolare ha ritenuto opportuno proporre alla Giunta Regionale la modifica, fin da subito,
dei criteri in questione, a fini di tutela, in particolare eliminando la possibilit di declassamento della
fascia A ad ambiti di tipo BB e B0, in considerazione della alta pericolosit di tali aree e dellincertezza
tecnica di determinazione delle entit di tiranti e velocit nelle inondazioni tramite le modellazioni
matematiche;
ha rilevato inoltre che dovr essere stabilito un regime transitorio per i piani di bacino della
Provincia di Imperia, contenenti la normativa sugli ambiti ex DGR 250/2005, gi approvati e vigenti;
CONSIDERATO INOLTRE CHE:
la prima approvazione dei criteri per la definizione degli ambiti normativi ex DGR 250/2005 era
stata preceduta da una fase di inchiesta pubblica ed pertanto opportuno sottoporre anche una revisione sostanziale dei criteri stessi ad una fase di pubblicit con possibilit di presentazione di osservazioni;
la modifica ai criteri di cui si parla di carattere sostanziale e assume una specifica rilevanza, in
quanto modifica una impostazione normativa complessiva;
risultano necessari ulteriori approfondimenti di tipo tecnico, con particolare riferimento alle
sogli di tiranti e velocit previste e alle tipologie pi adeguate di misure ed accorgimenti costruttivi per
la costruzione in aree inondabili, con particolare riferimento ad interrati o seminterrati;
allatto della modifica dei criteri dovr essere stabilito un regime transitorio per i piani di bacino della Provincia di Imperia, contenenti la normativa sugli ambiti ex DGR 250/2005, gi approvati e
vigenti;
CONSIDERATO ALTRES CHE:
lapplicazione di tali criteri non costituisce, peraltro, adempimento obbligatorio a carico delle
Anno XLIII - N. 30
Province, che hanno la facolt, e non lobbligo, di apportare ai piani gli approfondimenti e le modifiche
di cui trattasi, valutando in particolare leffettiva necessit di elaborare studi di dettaglio in relazione alle
specifiche situazioni;
la sospensione dellefficacia dei criteri di che trattasi, di fatto, non comporta vincoli ulteriori sul
territorio, bens prevede che non siano presentate nuove proposte di varianti ai Piani di Bacino finalizzate alla individuazione degli ambiti normativi ex DGR 250/2005
il mantenimento della sospensione di cui sopra permetterebbe la conclusione degli approfondimenti in corso, con preventivo confronto con le Province, in modo da adottare un nuovo schema di criteri completo ed organico, da poter sottoporre a fasi di inchiesta pubblica;
demandi ladozione della modifica ai criteri relativi alla definizione degli ambiti normativi relativi alle fasce di inondabilit in funzione dei tiranti idrici e delle velocit di scorrimento ex DGR250/2005
al momento in cui i criteri stessi siano completi per tutti gli aspetti di rilievo, avviando solo allora il processo di divulgazione e di partecipazione dei soggetti interessati attraverso lo svolgimento di una fase di
inchiesta pubblica;
mantenga, quindi, fino alla conclusione degli approfondimenti necessari, la sospensione dei criteri ex DGR 250/2005 nei termini di cui alla DGR 1592/2011;
PRESO ATTO CHE il Comitato Tecnico di Bacino nella seduta del 28/06/2012 ha condiviso limpostazione come sopra riportata;
Su proposta dellAssessore allAmbiente e Sviluppo Sostenibile, Attivit di Protezione Civile, Caccia e
Pesca Acque Interne, Altra Economia e Stili di Vita Consapevoli;
DELIBERA
Per i motivi indicati in premessa:
1) di mantenere, fino alladozione di nuovi criteri in merito, la sospensione dei criteri ex DGR
250/2005 nei termini di cui alla DGR 1592/2011;
2) di demandare a successivo atto ladozione della modifica dei criteri ex DGR 250/2005, allatto di
una proposta di aggiornamento completa da parte del Comitato Tecnico di Bacino;
3) di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino ufficiale della Regione.
Avverso il presente provvedimento possibile proporre ricorso giurisdizionale al T.A.R. Liguria, entro
60 gg. o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro
120 gg. dalla pubblicazione dello stesso.
IL SEGRETARIO
Roberta Rossi
Anno XLIII - N. 30
Anno XLIII - N. 30
DELIBERA
di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, lo schema di convenzione tra la Regione
Liguria e lAutomobile Club dItalia per lo svolgimento del servizio di riscossione delle tasse automobilistiche, mediante utilizzo di sistemi di pagamento alternativi al contante (Bancomat e Internet Banking),
dovute dai proprietari di veicoli residenti nel territorio della regione, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
di dare mandato allAssessore alle Risorse Finanziarie e controlli, patrimonio e amministrazione
generale, istruzione, formazione e universit o suo delegato a sottoscrivere la convenzione tra la
Regione Liguria e lAutomobile Club dItalia di cui sopra.
IL SEGRETARIO
Roberta Rossi
10.000,00
CONFERIMENTO DI INCARICO SU FONDI COMUNITARI, ALLA DOTT.SSA BERARDINUCCI PER ATTIVITA LEGATE ALLA SPERIMENTAZIONE
DELLA CARTA DEI SERVIZI TURISTICI ED AMBIENTALI DEI PORTICCIOLI.
4 MESI
DURATA
621/2012
RIFERIMENTI D.G.R.
IL DIRIGENTE
SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE
Dott. Nicola Poggi
IMPORTO
OGGETTO
INCARICHI CONFERITI NELLA SEDUTA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL 29 MAGGIO 2012
DIREZIONE CENTRALE
RISORSE STRUMENTALI, FINANZIARIE E CONTROLLI
SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE
Anno XLIII - N. 30
Parte II 25.07.2012 - pag. 54
173.849,99
CONFERIMENTO DI INCARICO, SU FONDI COMUNITARI, ALL ATI FACENTE CAPO ALLO STUDIO VERDE PER LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA,
RIVOLTE ALLA REALIZZAZIONE DI PIANI FORESTALI TERRITORIALI DI INDIRIZZO.
IL DIRIGENTE
SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE
Dott. Nicola Poggi
IMPORTO
OGGETTO
7 MESI
DURATA
684/2012
RIFERIMENTI D.G.R.
INCARICHI CONFERITI NELLA SEDUTA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL 5 GIUGNO 2012
DIREZIONE CENTRALE
RISORSE STRUMENTALI, FINANZIARIE E CONTROLLI
SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE
Anno XLIII - N. 30
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA
Parte II 25.07.2012 - pag. 55
7.000,00
CONFERIMENTO DI INCARICO, SU FONDI COMUNITARI, ALLO STUDIO ASSOCIATO WESTELAB PER LA REALIZZAZIONE DI DUE SEMINARI
INFORMATIVI RIVOLTI AI COMUNI LIGURI, NELLAMBITO DEL PROGETTO MARITTIMO RESMAR.
7 MESI
DURATA
721/2012
RIFERIMENTI D.G.R.
IL DIRIGENTE
SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE
Dott. Nicola Poggi
IMPORTO
OGGETTO
INCARICHI CONFERITI NELLA SEDUTA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL 15 GIUGNO 2012
DIREZIONE CENTRALE
RISORSE STRUMENTALI, FINANZIARIE E CONTROLLI
SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE
Anno XLIII - N. 30
Parte II 25.07.2012 - pag. 56
22.385,00
CONFERIMENTO DI INCARICO,SU FONDI COMUNITARI, A TCI RESEARCH PER ATTIVITA DI BENCHMARKING DELLA CLIENTELA, NELLAMBITO
DEL PROGETTO EUROPEO STRATTOUR.
IL DIRIGENTE
SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE
Dott. Nicola Poggi
IMPORTO
OGGETTO
12 MESI
DURATA
795/2012
RIFERIMENTI D.G.R.
INCARICHI CONFERITI NELLA SEDUTA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL 29 GIUGNO 2012
DIREZIONE CENTRALE
RISORSE STRUMENTALI, FINANZIARIE E CONTROLLI
SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE
Anno XLIII - N. 30
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA
Parte II 25.07.2012 - pag. 57
Anno XLIII - N. 30
N. 153
Approvazione della variante al Piano di Bacino stralcio per la difesa idraulica ed idrogeologica
Ambito n. 5 Prino torrenti Prino Caramagna, ai sensi dellart. 10 della L.R. 58/2009 comma 5.
La GIUNTA PROVINCIALE
omissis
Visti:
la Legge Regionale 28.01.1993 n.9 e successive modificazioni ed integrazioni;
la Legge Regionale n. 18/99 e successive modificazioni ed integrazioni;
la Legge Regionale n. 58/09;
il vigente Piano di bacino stralcio dei torrenti Prino, Caramagna e Rio Inferno;
il Decreto del Ministero dellInterno in data 21/12/2011 con il quale stata disposta la proroga al
31/03/2012 del termine per lapprovazione del Bilancio di Previsione per lesercizio 2012;
la Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 10 del 19/04/2011 con la quale sono stati approvati
il Bilancio di Previsione per lesercizio 2011, come definitivamente modificato con deliberazione di
Consiglio Provinciale n. 54 del 28/11/2011, il Bilancio Pluriennale e la Relazione Previsionale e
Programmativa per il triennio 2011/2013;
il D.L. 216/2011, come convertito dalla L. 14/2012, con cui il termine per l'approvazione del
Bilancio di Previsione 2012 differito al 30 giugno 2012;
Visto il D.Lgs. n. 267 del 18/08/2000 e s.m.i.;
Visto lo Statuto approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 64 del 10.06.1991 e n. 85 del
25.07.1991 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il parere del Responsabile del Settore Direzione Operativa Ambiente Territorio Urbanistica
espresso in merito alla regolarit tecnica ai sensi di quanto stabilito dall'art. 49, 1 e 3 comma, del
D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000 riportato in calce alla presente proposta;
Vista la relazione del Dirigente della Direzione Operativa Ambiente Territorio Urbanistica che non
costituisce parte integrante della presente Deliberazione;
Dato atto che il presente provvedimento non comporta impegno o diminuzione di entrata e che pertanto non necessita del parere di regolarit contabile ai sensi del comma 1 dellart. 49 del D. Lgs.
267/2000;
Con voti unanimi espressi nei modi e termini di legge dai componenti presenti, regolarmente accertati dal Presidente che ne proclama anche l'esito ad ogni effetto,
DELIBERA
1. di dichiarare quanto indicato in premessa parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2. di approvare gli elaborati posti a variante non sostanziale del Piano di Bacino Stralcio sul rischio
idrogeologico dei torrenti Prino, Caramagna e Rio Inferno (Ambito n.5 - Prino), ai sensi dellart. 10
comma 5 della L.R. 58/2009, che sono depositati agli atti dellUfficio Piani di Bacino di questa
Amministrazione;
3.
di dare atto che le carte di cui sopra, cos come modificate, entreranno in vigore con la pubblicazione del presente provvedimento Deliberativo sul Bollettino Ufficiale della Regione;
4. di demandare al Dirigente della Direzione Operativa Ambiente Territorio Urbanistica tutte le
incombenze previste dalla L.R. 58/09 a seguito dellapprovazione;
5. di prendere atto che nessuna spesa deriva a carico del bilancio provinciale dallapprovazione del
presente atto.
Anno XLIII - N. 30
LA GIUNTA PROVINCIALE
omissis
DICHIARA
La presente deliberazione immediatamente eseguibile.
IL PRESIDENTE
Dott. Sappa Luigi
IL SEGRETARIO
Dott. Pinzuti Michele
Anno XLIII - N. 30
PM 2
PM 4
PM 4
2 COMUNE IMPERIA
Alloggio al piano attico dellimmobile Condominio
Vittoria sito in Viale Matteotti 145
3 COMUNE IMPERIA
n. 1 box auto (sito al piano seminterrato
209/1
209/18
1098
5,5
vani
2611
Sup
Cat. C/6
Cl. 13
Abitazione
di tipo
civile
Uffici
pubblici
Cat. A/2
Cl. 2
Rendita
667,52
Categoria
Classe
Rendita
Cat. B/4
Cl. 3
Rendita
22.764,18
Identificazione catastale
Sez Fg Mapp
Descrizione
Destinazione
urbanistica
di P.R.G.
proposta
zona ZR
Si conferma lattuale
destinazione urbanistica
Si conferma lattuale
destinazione urbanistica.
Destinazione
urbanistica
di P.R.G.
attuale
zona
FIC 25B
Destinazione urbanistica
. 392.796,00
.4.821.000,00
Valore attuale
Anno XLIII - N. 30
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA
Parte II 25.07.2012 - pag. 61
PROVINCIA DI IMPERIA
Piano delle alienazioni e valorizzazioni, per l'anno 2012, ai sensi dell'art. 58 del D.L.
25.06.2008 n. 112 convertito in L. 133/08 e s.m.i. (approvato con Delib. C.P. n. 31 del 29.06.2012).
124
70
11
160
62
mc.
12794
mc.
3757
301
168
18
118
2060
6260
5463
286
28
Cat. B/5
Area rurale
Fabb. Rurale
Area rurale
Seminativo
Vigneto
Seminativo
Uiveto
Cat. B/2
Ente urbano
Incolto prod.
Ente urbano
Incolto
produttivo
Autorimessa
Incolto
produttivo
Rendita
61,36
13.493,20
2.100,00
2.582,22
530.650,00
9.816.153,42
Totale
4.000.000,00
.
.
. 53.532,00
Nuova destinazione
urbanistica proposta:
zona CR
Si conferma lattuale
destinazione urbanistica:
zona t.c.
Si conferma lattuale
destinazione urbanistica
Si conferma lattuale
destinazione urbanistica
Si conferma lattuale
destinazione urbanistica.
1) vedi scheda A
2) beni immobili per i quali sono in corso le registrazioni dei relativi contratti
410
412
413
414
465
491
492
538
26 763
804
805
803
reliquato
10 283
5
6 COMUNE DI RANZO
Terreno sito in comune di Ranzo, Localit
Parrocchia (nota 2)
35 1031
5 COMUNE DI PIGNA
Terreno sito in Comune di Pigna (nota 2)
7 COMUNE DI PORNASSIO
Colonia Alpina di Nava immobili Dott. G.B.
Novaro e Avv. G. Roggero
Via Nazionale 30 - 1 Loc. Colle di Nava
8 COMUNE DI IMPERIA
Oliveto Sperimentale
Regione Garbella - Imperia
26 854
4 COMUNE RANZO
Terreno sito in Frazione Ponterotto (nota 2)
Anno XLIII - N. 30
Parte II 25.07.2012 - pag. 62
Anno XLIII - N. 30
PROVINCIA DI IMPERIA
DIREZIONE OPERATIVA AMBIENTE TERRITORIO URBANISTICA
UFFICIO RISORSE IDRICHE
La Ditta Lupi Clorinda ed altre in data 23.04.2012 ha presentato domanda di concessione di derivazione di moduli 0.001 di acqua dal bacino del torrente Armea (rio Beltrame) in Comune di Ceriana per
uso irriguo. Pratica n. 270.
IL FUNZIONARIO DELEGATO
Dott. Geol. Raffaello Anfossi
PROVINCIA DI IMPERIA
DIREZIONE OPERATIVA AMBIENTE TERRITORIO URBANISTICA
UFFICIO RISORSE IDRICHE
La Ditta Viani Enzo e Anselmi Nicola in data 17.05.2012 ha presentato domanda di concessione in
sanatoria di derivazione di moduli 0.005 di acqua dal bacino del torrente Impero (rio Giaiella) in
Comune di Pontedassio per uso irriguo. Pratica n. 289.
IL FUNZIONARIO DELEGATO
Dott. Geol. Raffaello Anfossi
DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE - SERVIZIO GESTIONE E TUTELA DELLE RISORSE
TERRITORIALI DELLA PROVINCIA DI SAVONA
18.06.2012
N. 3713
Concessione per derivare ad uso irriguo dal torrente Viazza nel bacino del fiume Bormida di
Pallare in localit Casotto via Momartino del Comune di Pallare. Concessionario: Sig.ra Scarrone
Gabriella.
IL DIRIGENTE
Omissis
DECRETA
1. ai sensi del R.D. 11/12/1933 n 1775 e s.m.i., per quanto di competenza e fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi ed ogni altro parere, autorizzazione, concessione o nulla osta comunque denominati, alla Sig.ra SCARRONE Gabriella concesso di derivare dal Torrente Viazza nel bacino del Fiume
Bormida di Pallare in Localit Casotto Via Momartino del Comune di Pallare, una quantit di acqua non
superiore a Moduli massimi 0,0041 (l/s 0,41) e Moduli medi 0,0015 (l/s 0,15 ) ad uso irriguo, al fine di
Anno XLIII - N. 30
irrigare mq 3.234 circa di terreno contraddistinto al N.C.T. a Foglio 3 - Mappali 251, 286, 302 e 306 del
Comune di Pallare per complessive n 9 ore al giorno (dalle ore 8,00 alle ore 12,00 e dalle ore 17,00 alle
ore 22,00) dal 1 Gennaio al 31 Dicembre;
2. la suddetta concessione accordata per ANNI QUARANTA successivi, continui e correnti dalla
data del presente decreto , subordinatamente all'osservanza di tutte le nonne e condizioni contenute nel
disciplinare n. 12983 di repertorio in data 04.06.2012 e verso il pagamento del canone annuo nello stesso determinato all'art. 12 oltre ad eventuali arretrati, sovrimposte, sovracanoni o addizionali nonch
aggiornamenti previsti dalla legge.
3. ai sensi dell'art. 93 e seguenti del R.D. 523/1904 e s.m.i. e dell'art. 217 del R.D. 1775/1933 e s.m.i.,
il Sig. autorizzato all'esecuzione dei lavori inerenti la derivazione d'acqua in argomento ed interessanti l'alveo del corso d'acqua Torrente Viazza, alle condizioni contenute nel disciplinare di cui al punto precedente.
OMISSIS
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Dott. Ing. Vincenzo Gareri
Anno XLIII - N. 30
Anno XLIII - N. 30
sione o nulla osta comunque denominati, la Societ Autostrade per l'Italia S.p.A. all'esecuzione dei lavori consolidamento della fondazione pila in alveo e sponda destra del Torrente Arrestra in argomento,
nonch della realizzazione temporanea di guado a raso e pista a raso di accesso al cantiere, alle seguenti condizioni:
OMISSIS
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Dott. Ing. Vincenzo Gareri
Anno XLIII - N. 30
IL DIRIGENTE
Omissis
AUTORIZZA
ai sensi dell'art. 93 e seguenti del R.D. 25/07/1904 n 523 e s.m.i., ai soli fini idraulici per quanto di
competenza e fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi ed ogni altro parere, autorizzazione, concessione o nulla osta comunque denominati, il Comune di Varazze all'esecuzione dei lavori in argomento,
su terreno di propriet demaniale, alle seguenti condizioni:
Omissis
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Dott. Ing. Vincenzo Gareri
Il rilascio alla ditta Enel Distribuzione S.p.A., fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi, il rinnovo della concessione demaniale relativa al mantenimento di un attraversamento aereo sul Canale Fosso
dei Quadri con un elettrodotto a bassa tensione (230 V) in localit Fossa Tremola nel Comune di
Ameglia.
omissis
IL DIRIGENTE
Dott. Ing. G. Mancini
Anno XLIII - N. 30
IL DIRIGENTE
omissis
DISPONE
Il rilascio alla ditta Enel Distribuzione S.p.A., fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi, della concessione demaniale relativa a: realizzazione di elettrodotti a media e bassa tensione (15000 e 400 V)
interrati in sottopasso allargine ed ai terreni distinti nel N.C.T. del Comune di Ameglia al Fg. 7 mappali 259 535 1486 1488, in localit Fancella.
omissis
Il DIRIGENTE.
Dott. Ing. G.Mancini
IL DIRIGENTE
Omissis
DISPONE
di rilasciare alla Soc. 2A S.r.I., nella persona del legale rappresentante Aw. Antonio Marco Acerbi, di
seguito denominata semplicemente "Ditta", l'autorizzazione ai soli fini idraulici, fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi, ad eseguire il ripristino funzionale della catenaria esistente per attracco imbarcazioni nello specchio acqueo, in concessione con il Comune di Ameglia, antistante il terreno demaniale
distinto nel N.C.T. del Comune di Ameglia al foglio 15 mappale 333/p di 39,86 mq ad uso nautico in loca-
Anno XLIII - N. 30
lit Bocca di Magra, in conformit agli elaborati progettuali vistati da questo Servizio ed allegati al presente provvedimento di cui fanno parte integrante e subordinatamente alle seguenti prescrizioni, l'inosservanza anche di una sola delle quali ne comporta l'annullamento:
mer^ nessuna variazione potr essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte del
Servizio Opere Idrauliche di questo Settore;
b. durante l'esecuzione dei lavori non dovr essere causata turbativa del buon regime idraulico del
corso d'acqua e dovr essere evitato qualunque ingombro non strettamente necessario alla realizzazione dell'intervento stesso;
Omissis
Il DIRIGENTE.
Dott. Ing. G. Mancini
Nulla Osta n. 12320. Corso d'acqua: Fosso Calcinara. Istanza della ditta: Spezia Calcio S.r.l.
Autorizzazione per la sopraelevazione di muro di sponda del Fosso Calcinara e per la posa di
recinzione amovibile da realizzarsi nell'ambito dell'intervento di ristrutturazione edilizia di edificio adibito a spogliatoio/tribuna per zona sportiva e realizzazione nuovo campo di calcio in via
Melara nel Comune della Spezia.
IL DIRIGENTE
Omissis
DISPONE
1. di rilasciare alla Societ Spezia Calcio S.r.l. l'autorizzazione, ai soli fini idraulici, fatti salvi ed
impregiudicati i diritti dei terzi, ad eseguire la sopraelevazione di muro di sponda del Fosso Calcinara e
la posa di recinzione amovibile con cancello in Via Melara nel Comune della Spezia
Omissis
IL DIRIGENTE
Dott. Ing. Maurizio Bertoni
Anno XLIII - N. 30
Anno XLIII - N. 30