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D’EUROPA
BRUNO

UNA SETTA
MEDIEVALE

GUERRA
PROCESSO A

CHIMICA
ASSASSINI
UN VISIONARIO

I PRIMI ABITANTI
GIORDANO

ATAPUERCA

DELLA BIBBIA

NELL’ANTICA GRECIA
LA SCRITTURA

LA CORTE DEL GRAN FARAONE D’EGITTO


RAMSES II
N. 159 • MAGGIO 2022 • 5,90 E
20159

periodicità mensile - esce il 15/04/2022 - poste italiane s.p.a spedizione in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n° 46)
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GIORDANO
BRUNO
PROCESSO A
UN VISIONARIO
Pubblicazione periodica mensile - Anno XIV - n. 159 PRESIDENTE
ATAPUERCA
I PRIMI ABITANTI
RICARDO RODRIGO
D’EUROPA
EDITORA
LA SCRITTURA
DELLA BIBBIA
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ASSASSINI
UNA SETTA
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MEDIEVALE
20124 Milano JOAN BORRELL
GUERRA
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NELL’ANTICA GRECIA
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RAMSES II
LA CORTE DEL GRAN FARAONE D’EGITTO
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JILL TIEFENTHALER, MICHAEL L. ULICA.

Errata corrige INTERNATIONAL PUBLISHING


Senior Vice President: YULIA PETROSSIAN
• Storica 158 (aprile 2022): In una didascalia dell’articolo Il templo Mayor, BOYLE, ALLISON BRADSHAW, ARIEL
a pagina 111, indichiamo che la divinità rappresentata nell’immagine è DEIACO-LOHR, KELLY HOOVER, DIANA
il potente Huitzilopochtli. In realtà si tratta di Xipe Totec, un’altra divinità. JAKSIC, JENNIFER JONES, LEANNA
LAKERAM, ROSSANA STELLA

4 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


GERMANICO RECUPERA
I RESTI DEI LEGIONARI
CADUTI A TEUTOBURGO
E GLI STENDARDI
ROMANI PERDUTI.

24 Ramses II, il faraone longevo 6 ATTUALITÀ


Nei suoi oltre 60 anni di regno Ramses II ebbe una famiglia
numerosissima, composta da centinaia di figli. DI MAITE MASCORT
8 PERSONAGGI STRAORDINARI
Carlotta del Messico
L’imperatrice, figlia di Leopoldo I,
36 Atapuerca, i primi europei fu colpita da demenza dopo
I resti rinvenuti a Gran Dolina rivelano le abitudini dell’homo l’esecuzione di suo marito
antecessor, il più antico del continente. DI ANTONIO RODRÍGUEZ-HIDALGO Massimiliano d’Asburgo.

14 EVENTO STORICO
54 Come fu scritta la Bibbia? Lo scandalo
Secondo gli studiosi i primi cinque libri furono scritti da diversi dei bambini rapiti
autori e in varie fasi, tra il IX e il V secolo a.C. DI JAVIER ALONSO LÓPEZ Nella Parigi del 1750 l’arresto
di decine di minorenni accusati
68 Guerra chimica e biologica nell’antichità di essere dei criminali provocò
le ire del popolo francese.
Frecce avvelenate, acqua contaminata, sabbia incandescente:
i greci furono i precursori della guerra biochimica. DI ADRIENNE MAYOR 18 VITA QUOTIDIANA
Donne travestite
82 La morte di Germanico, idolo del popolo Nel XIX secolo diverse
Considerato l’erede di Tiberio, morì in Oriente in donne decisero d’indossare
abiti maschili per godere
circostanze misteriose. DI JUAN MANUEL CORTÉS COPETE
di una maggiore libertà.

96 La setta degli assassini 120 STORIA VISUALE


Durante le crociate gli hashashin divennero noti Ucraina,
per gli omicidi selettivi dei rivali. DI JAVIER ALBARRÁN IRUELA un secolo tragico
Sotto il dominio dell’Unione
Sovietica il Paese soffrì
108 Giordano Bruno, l’eretico visionario guerre, carestie e finanche
Noto per le sue idee rivoluzionarie, Giordano Bruno un disastro nucleare.
fu condannato al rogo dall’Inquisizione. DI JÚLIA BENAVENT
128 LIBRI E MOSTRE
AMULETO DJED, SIMBOLO DI STABILITÀ. STAATLICHE MUSEEN, BERLINO.
STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 5
AT T UA L I T À

RILIEVO che mostra


Nisemro, l’uomo
di origine nubiana
cui appartiene la
tomba, davanti a
una tavola di offerte.

JOSÉ MIGUEL BARRIOS MUFREGE


FONDAZIONE PALARQ
L’ULTIMO GIORNO di campagna del 2018

Una tomba gli archeologi hanno ricevuto una grande


sorpresa. Spazzando il pavimento della camera
sepolcrale, hanno trovato i fori per

nubiana a Luxor inserire le quattro gambe di un


letto. Utilizzando tecnologie di
archeologia virtuale e basandosi
Gli archeologi hanno ricostruito il letto sui reperti di letti nubiani, il
team è stato in grado di eseguire
funebre che si trovava nel sepolcro un’ipotetica ricostruzione del
letto che aveva occupato la

D
al 2012 la Missione il titolo di sovrintendente camera. Questo dimostra che
archeologica dell’U- del sigillo. Nisemro d’al- Nisemro volle essere sepolto
niversità di La Lagu- tronde non era egizio, bensì come i suoi antenati.
na (Spagna) sta effettuando nativo della Nubia, nell’at- 1. FORI SCAVATI NELLA ROCCIA PER INSERIRVI IL LETTO.
degli scavi a Luxor, in Egitto, tuale Sudan. Ciò rende que- 2. RICOSTRUZIONE DEL LETTO FUNEBRE. 1
nell’ambito del progetto sto ipogeo una preziosa te-
1: ORTOFOTOGRAFIA SERGIO POU HERNÁNDEZ / 2: IMMAGINE 3D RAQUEL AGRÁS FLORES

Due zero nove. Qui gli ar- stimonianza dell’epoca in 2


cheologi hanno riscoper- cui il regno nubiano di Na-
to la tomba TT 209 (da cui pata conquistò l’Egitto e i
deriva il nome del progetto), suoi re diventarono faraoni.
già localizzata all’inizio del La tomba, che segue i mo-
XX secolo, ma di cui in se- delli egizi e venne riutiliz-
guito si erano perse le trac- zata nel corso dei secoli, è
ce. Risalente alla famosa stata studiata con tecnolo-
XXV dinastia (722-655 a.C.), gie di punta, come i sistemi
quella dei faraoni neri, ap- informativi geografici e i
parteneva a un uomo di no- programmi di documenta-
me Nisemro, che deteneva zione fotogrammetrica.

6 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


La più antica Commedia miniata
PALATINO 313
Dante Poggiali
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

Tiratura limitata

E’ decorato da 37 miniature di ispirazione giottesca e da preziose


iniziali istoriate, realizzate nella bottega di Pacino di Buonaguida nel XIV secolo.
Contiene gran parte del Commento AUTOGRAFO di “Jacopo”, figlio di Dante.
Quasi ogni chiosa è segnata dalla sigla: “Ja”, Jacopo Alighieri.
Noto come “Dante Poggiali” dal nome dell’editore e bibliofilo Gaetano Poggiali che
lo acquistò per utilizzarlo nella sua edizione della Commedia del 1807.
Per informazioni può contattarci al numero 0541.384859 oppure via email: info@imagosrl.eu

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PERSONAGGI STRAORDINARI

Carlotta, la sfortunata
imperatrice del Messico
Massimiliano d’Austria e la moglie Carlotta, due principi senza trono, divennero
imperatori del Messico. Il primo morì fucilato, la seconda sprofondò nella demenza

C
ome ogni giovane di fami- lità di reggenti della Lombardia e del

Sovrana glia nobile del XIX seco-


lo, Marie Charlotte, figlia
Veneto, nell’ultima fase del dominio
austriaco su questi territori.
tra due minore del re Leopoldo I Alla corte austriaca le malelingue

mondi del Belgio, fu educata per sposarsi


con l’erede di una casata reale. Car-
cercarono di creare una rivalità tra
Carlotta e Sissi, moglie dell’impe-
1857 lotta, o Charlotte, però, respinse ratore dal 1854. Massimiliano aveva
tutti i pretendenti, tra cui i sovrani con lei un ottimo rapporto, e questo
A 17 anni Carlotta del Pietro V del Portogallo e Giorgio di non faceva che alimentare la gelosia
Belgio, figlia di Leopoldo I,
sposa l’arciduca Sassonia. Alla fine s’innamorò per- della moglie. Come se non bastas-
Massimiliano d’Austria, dutamente del fratello dell’impera- se, Sissi aveva dato alla luce tre figli
maggiore di otto anni. tore austriaco Francesco Giuseppe, mentre Carlotta non riusciva a rima-
l’arciduca Massimiliano, quando nere incinta. Il maggior problema per
1863 quest’ultimo visitò il Belgio. Dopo l’arciduchessa, tuttavia, non era né
alcune trattative Carlotta ottenne il la cognata né la mancata gravidanza,
L’esercito francese
occupa Città del Messico. favore del padre e le nozze si cele- quanto piuttosto il fatto che il marito
Massimiliano e Carlotta brarono nel 1857, quando lei aveva conducesse la stessa vita dissoluta di
vengono nominati diciassette anni e lui venticinque. prima del matrimonio e si assentasse
imperatori del Paese.
L’unione soddisfaceva pienamen- spesso dal palazzo per frequentare
te gli interessi politici di Leopoldo I, bordelli. Senza discendenti e senza
1866 mentre Massimiliano aveva piutto- cariche, i due man mano si allonta-
Carlotta si reca in sto finalità economiche che miravano narono, in particolare all’indomani di
Europa per chiedere al patrimonio del padre di Carlotta, un viaggio di Massimiliano in Brasile
l’aiuto di Napoleone III. senza dubbio uno degli uomini più in cui, a quanto pare, l’arciduca con-
Compaiono i primi segni
dello squilibrio mentale. ricchi dell’epoca. Nei calcoli dell’ar- trasse la sifilide.
ciduca la dote della futura moglie
l’avrebbe aiutato a saldare gli ingen- Imperatori del Messico
1867 ti debiti generati dalla costruzione Proprio nelle Americhe ebbe luo-
I ribelli messicani uccidono del lussuoso castello di Miramare, a go un evento che avrebbe cambiato
Massimiliano. Carlotta Trieste. Fu lì che i coniugi andarono drammaticamente la vita della cop-
viene rinchiusa nel castello
di Tervuren dal fratello a vivere nel 1860, dopo aver trascorso pia. Nel 1863 la Spagna, la Francia e la
Leopoldo II. due anni a Milano in qua- Gran Bretagna mandarono in Messi-

1927
Affetta da
Carlotta spinse il marito
una grave ad accettare il titolo
demenza,
Carlotta muore di d’imperatore del Messico
polmonite a 86 anni.
BRIDGEMAN / ACI VENTAGLIO REGALATO DA MASSIMILIANO ALLA MOGLIE CARLOTTA.

8 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


NOZZE
DAI CATTIVI
PRESAGI
IL MATRIMONIO di Massimi-
liano e Carlotta, celebrato il
27 luglio 1857, avvenne sotto
auspici nefasti. Almeno così
ricordò Leopoldo II, fratello
della sposa: «Le persone su-
perstiziose avrebbero notato
che non era piovuto per tutto
il giorno, Carlotta aveva perso
il mazzolino alla cintura, nella
messa la sua sedia era caduta
e la mia croce di Santo Stefano
si era rotta». Malgrado ciò non
tutto fu negativo: i primi due
anni da marito e moglie, tra-
scorsi in Italia come viceré del
Lombardo-Veneto, territorio
allora dell’Austria, furono i più
felici della coppia.

RUE DES ARCHIVES / ALBUM


MASSIMILIANO E CARLOTTA IN UNA
FOTO SCATTATA INTORNO AL 1863, QUANDO
GLI FU OFFERTO IL TRONO MESSICANO.

co alcuni contingenti per costringere possibilità di trasformare il Paese contrario l’ingresso nella capitale,
il governo liberale di Benito Juárez, in un impero governato da un prin- avvenuto il 12 giugno, fu un bagno
che aveva deciso di non pagare più cipe europeo. Tra i vari candidati la di folla: i sudditi accorsi a rendere
i suoi debiti, a rispettare gli accor- scelta ricadde su Massimiliano. In- omaggio a Massimiliano e Carlotta li
di finanziari presi con l’Europa. Alla soddisfatta della vita a Miramare, accompagnarono fino alla cattedrale
fine spagnoli e britannici giunsero a Carlotta spinse l’arciduca a dare il e al Palacio nacional, sede del potere
un accordo con i messicani e scelsero suo consenso e ad accettare l’impe- amministrativo del Paese.
di ritirare le truppe, mentre l’impe- ro che gli veniva offerto. La coppia
ratore francese Napoleone III decise salpò da Trieste il 14 aprile 1864 e Una posizione debole
di portare avanti le operazioni mili- dopo un mese e mezzo di traversa- I nuovi imperatori stabilirono la pro-
tari. A giugno il suo esercito occupò ta giunse con il suo seguito al porto pria residenza nel castello di Cha-
la capitale del Messico. di Veracruz. L’accoglienza fu proba- pultepec, allora subito fuori Città
Una volta deposto Juárez, con il bilmente un presagio di quanto li del Messico. Dalla loro nuova dimora
favore della Francia i conservato- aspettava nel nuovo Paese: nessuno provarono a promuovere riforme li-
ri messicani s’interrogarono sulla andò a ricevere i nuovi regnanti. Al berali a sostegno del popolo, ma una

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 9


PERSONAGGI STRAORDINARI

IL CASTELLO di Miramare,
a Trieste, fu la residenza
degli arciduchi Massimiliano
e Carlotta prima della
partenza per il Messico.
ANDREA PAVAN / FOTOTECA 9X12

simile scelta, invece che rafforzare Intanto Carlotta era sempre più a Cuernavaca, a circa ottantacinque
la loro posizione, la indebolì sensi- infelice. Il marito continuava a es- chilometri a sud della capitale, per
bilmente. I liberali non vedevano di serle infedele e i tanto desiderati figli prendersi cura della sua salute.
buon occhio l’essere governati da un ancora non arrivavano. L’imperatri- Nel frattempo la situazione poli-
monarca e premevano per eliminare ce si chiuse sempre più in sé stessa, tica in Messico andava complican-
l’imperatore; dal canto loro, conser- diventando irritabile. A malapena dosi. Nel 1886 il Belgio e la Francia
vatori e cattolici non appoggiavano toccava cibo e il suo stato fisico de- annunciarono il ritiro delle truppe,
la coppia imperiale a causa delle loro stava preoccupazione. Il marito la e il nuovo re belga, Leopoldo II, fra-
idee troppo progressiste. convinse a ritirarsi per un periodo tello di Carlotta, consigliò a Massi-
miliano di abdicare. Carlotta decise
di recarsi in Europa in cerca di aiuto.
Giunta in Francia, l’imperatrice si
rese conto che il governo di Napole-
GERMI DI FOLLIA? one III era restio a supportare Mas-
similiano, ma non si perse d’animo
SONO IGNOTI i motivi alla base del disturbo e riuscì a farsi ricevere dal monarca
mentale di Carlotta. Secondo alcuni studiosi, francese e dalla moglie. Si trattò di
dipese dall’assunzione di un fungo, il teyhuinti un incontro privato e non ci sono
o teonanácatl, che la sovrana aveva comprato da testimonianze su quanto si dissero,
una guaritrice messicana per contrastare la steri- ma Carlotta ne uscì convinta di aver
lità e che in dosi elevate nuoceva alla salute mentale. subito un tentativo di avvelenamen-
Questa ipotesi non è mai stata confermata. to ed ebbe una crisi che la costrinse a
FUNGHI MAGICI. IMMAGINE DI UN FUNGO DALL’AZIONE ALLUCINOGENA. rimanere a letto. Per due giorni non
parlò e non mangiò. Dopo poco fu
TED KINSMAN / AGE FOTOSTOCK

10 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


IN
ED
ICO
LA

Gli speciali di
Storica National Geographic
in edicola questo mese

Speciale Dossier
LEONARDO DA VINCI
Vi raccontiamo del genio indiscusso del Rinasci-
mento, Leonardo, un talento fuori dal comune.
In edicola dal 26 aprile. Prezzo 10,00 ¤.

Speciale Storica
CURIOSITÀ DELLA
STORIA – parte 2
A chi si deve l’invenzione del semaforo? Chi era
“il re degli chef, lo chef dei re”? Gli aneddoti e le cu-
riosità del passato che meglio spiegano il presente.
In edicola dal 22 aprile. Prezzo 10,00 ¤.

Speciale Storica Grandi Filosofi


SENECA
Con il suo pensiero innovativo sull’etica e la felicità,
Seneca esorta a rendere il mondo un posto migliore.
In edicola dal 6 maggio. Prezzo 10,00 ¤.
PERSONAGGI STRAORDINARI

FUCILARE UN
IMPERATORE
QUANDO PORFIRIO DÍAZ prese
Querétaro, Massimiliano tra-
scorse 35 giorni in una cella,
dove patì un attacco acuto di
dissenteria. D’altra parte ri-
mase sereno e lucido perfino
quando gli fu letta la sentenza
di morte. Una volta venuto a
conoscenza della condanna,
scrisse a Benito Juárez per sup-
plicarlo invano di concedere la
grazia ai generali Miramón e
Mejía, condannati a morte in-
sieme a lui. Chiese pure che il
suo corpo venisse consegnato
al dottor Basch, il suo medico,
perché lo portasse in Europa,
e distribuì quanto gli rimane-
va tra i soldati che l’avrebbero
fucilato con la richiesta di non
mirare al volto.
FUCILAZIONE DI MASSIMILIANO A
QUERÉTARO, EVOCATA DA ODILÓN RÍOS.

AURIMAGES
congedata da Napoleone con una fratello Filippo, conte delle Fiandre, la seduta sul letto a osservare come le
missiva in cui il sovrano raccoman- convinse a tornare a Miramare, dove fiamme divoravano tutti i suoi averi
dava a Massimiliano di rinunciare al fu visitata dal dottor Riedel, direttore e fu tratta in salvo da alcuni servitori.
potere al più presto. del manicomio di Vienna. Riedel le Dopo l’incidente fu condotta nel
diagnosticò una demenza incurabile. castello di Bouchout, a nord di Bru-
Segni di squilibrio Nel frattempo Massimiliano era xelles. Ormai non ragionava più, sof-
Senza alternative o speranze, Car- stato messo all’angolo dalle truppe di friva di schizofrenia con episodi di
lotta si diresse a Miramare, dove Benito Juárez. Nel maggio 1867 venne aggressività e manie persecutorie.
iniziarono a giungerle tragiche no- fatto prigioniero a Querétaro e, dopo Morì di polmonite in quello stesso
tizie dal Messico. Per cercare di darle trentacinque giorni di reclusione, fu luogo il 19 gennaio 1927, a 86 anni.
conforto il papa Pio IX la ricevette giustiziato dal plotone di esecuzio- Fu l’ultima imperatrice del Messico.
in udienza. Durante il colloquio, la ne il 19 giugno 1867. Era arrivato in Durante la sua lunga degenza, attorno
donna non smetteva d’infilarsi le Messico poco più di tre anni prima. a lei crollarono cinque imperi: Fran-
dita in bocca cercando di sputare il La notizia della morte del marito cia, Brasile, Austria, Russia e Ger-
veleno che secondo lei le aveva dato giunse a Carlotta mentre si trovava a mania. Le sue ultime parole furono:
Napoleone. Di ritorno in hotel non Tervuren, a est di Bruxelles, dove il «È tutto finito, e senza successo».
volle mangiare e, quando aveva sete, fratello Leopoldo II l’aveva fatta tra- ISABEL HERNÁNDEZ
scendeva in strada a bere dalle fon- sferire. La donna piangeva affranta, UNIVERSITÀ COMPLUTENSE DI MADRID

tane pubbliche perché pensava che ma continuava a credere che il con-


pure i bicchieri dell’albergo fossero sorte fosse vivo, e certe volte affer- Per SAGGI
Il trono del Messico
saperne Richard O’Connor.
stati contaminati. Dopo una notte mava perfino di parlare con lui. Nel di più Odoya, Bologna, 2018.
insonne tornò in Vaticano e si rin- 1879 il castello andò a fuoco per una Lo scettro spezzato
chiuse nella biblioteca per sfuggire disattenzione della servitù. Men- Principe Felix Zu Salm Salm.
Il cerchio, Rimini, 2006.
a presunti avvelenatori. Alla fine il tre tutti fuggivano, Carlotta rimase

12 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


A B B O N AT I A L L A R I V I S TA
S T O R I C A N AT I O N A L G E O G R A P H I C D I G I TA L

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Parigi, 1750. Lo scandalo
dei bambini rapiti
Le retate della polizia contro presunti delinquenti minorenni provocarono l’ira
della popolazione di Parigi, che si rivoltò accusando il re Luigi XV di rapire bambini

A
metà del XVIII secolo Pa- A partire dal 1747 la carestia pro- In un tale momento di stallo, nel-
rigi era una città sovrap- vocò una grande massa di emarginati la primavera del 1750, nei sobborghi
popolata di più di mezzo che da diverse province della Fran- della capitale francese cominciò a dif-
milione di abitanti. Sor- cia confluì nella capitale in cerca di fondersi la voce che la polizia rapisse
prendentemente, questa imponente fortuna. Non erano i benvenuti: per i minorenni e li facesse scomparire.
massa umana era rimasta tranquilla la polizia si trattava di «vagabondi, Questa diceria risvegliò i timori più
per decenni. I cronisti dell’epoca era- libertini, imbroglioni e gente senza atavici della popolazione: la paura
no concordi nel ritenere che il popo- lavoro né denaro» che affollavano «le dell’orco delle leggende, del traffico
lo fosse «per natura buono, pacifico, pubbliche piazze, le banchine e altri di cadaveri per la dissezione e persino
alieno da ogni tumulto», come scrive- luoghi della città». Le autorità rea- dei vampiri. Alcuni raccontavano che
va uno di loro. Ma era una situazione girono di conseguenza. Alla fine del i bambini rapiti venivano inviati al pa-
che poteva cambiare rapidamente: la 1749 furono rafforzate la vigilanza e lazzo del re Luigi XV, che si diceva sof-
mancanza di cibo o un evento casuale la repressione, contribuendo ad ali- frisse di lebbra e si curasse con «bagni
era sufficiente a scatenare disordini. mentare ulteriormente la tensione. di sangue come un novello Erode».

14 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


EVENTO STORICO

BRIDGEMAN / ACI
PROSTITUTE RAPITE
L’ORDINANZA REALE DEL 1749 rammentava che a Parigi c’erano quasi
30mila donne dedite alla prostituzione e voleva dare un esempio
di fermezza. Per questo una volta al mese la polizia arrestava le
prostitute trovate in strada e le tratteneva per qualche giorno nella
prigione di Saint-Martin o nell’ospedale di La Salpêtrière. Circa
UN GRUPPO di ragazzi
gioca all’uscita della scuola, 800 donne l’anno erano costrette a passare per queste istituzioni.
di Augustin de Saint-Aubin. LA POLIZIA DI PARIGI ARRESTA PROSTITUTE. 1750 CIRCA. INCISIONE.
Incisione. XVIII secolo.

GRANGER / AURIMAGES

Se l’immaginazione popolare cor- Nicolas Berryer, il capo della polizia bourg Saint-Laurent, nel nord della
reva senza freni, queste storie non di Parigi, non esitò a far rispettare il città. Nel quartiere si diffuse l’allarme
erano completamente prive di fon- decreto. In una lettera a uno dei nuo- e scoppiarono tafferugli con la polizia,
damento. Le paure derivavano da vi poliziotti ordinava lo scioglimento che alla fine non riuscì a portare via
pratiche politiche reali e ben note: da delle «agglomerazioni di libertini e i bambini. Nel suo diario, l’avvocato
almeno un secolo i giovani veniva- vagabondi» che si riunivano «nelle Barbier riportava l’accaduto: «Da otto
no reclutati a forza per essere spediti piazze pubbliche e nei viali», e solle- giorni agenti di polizia in borghese si
nell’esercito o a popolare le colonie citava a «intimidire» i «figli dei bor- aggirano per diversi quartieri e rapi-
francesi in America settentrionale, in ghesi» durante le ronde. Fu così che scono minorenni, ragazze e ragazzi, e
particolare il Canada. Ma c’era una ra- in poco più di due mesi una novantina li caricano sui loro carri. Sono i figli
gione ancora più diretta, ovvero l’or- di giovani finì nelle carceri parigine. degli artigiani e di altra gente del vici-
dinanza reale del novembre del 1749, Questi arresti provocarono nume- nato che vagano per la zona, o vanno in
che decretava che «tutti i mendicanti, rosi incidenti nei quartieri. Il primo chiesa o in cerca di qualcosa».
vagabondi e oziosi» trovati in città maggio l’agente di sorveglianza Sébas-
dovessero essere «ar- tien Le Blanc arrestò sei ragazzi di età Abusi della polizia
restati e condotti compresa tra i tredici e i quindici an- Le forze dell’ordine preferivano i
in prigione». ni che giocavano nelle strade di fau- gruppi di giovani «sfaccendati» che
giocavano a carte o alle piastrelle. Se
individuavano un assembramento, per
Si diceva che il re soffrisse prima cosa inviavano qualche agen-
di lebbra e si curasse con te in borghese vestito da cuoco o da
operaio, che fingeva d’interessarsi alle
«bagni di sangue» scommesse, ma in realtà era segui-
to dalla brigata. E quando i giocatori
GET

IM LUIGI XV. EFFIGIE SUL DRITTO DI UNA MONETA CONIATA IN CANADA. cercavano di disperdersi, l’infiltrato si
TY

AG
ES

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 15


EVENTO STORICO

IL PONT NEUF, a Parigi, una delle


zone in cui si registrarono i disordini
provocati dalle retate della polizia
contro i bambini nel 1750.

DANIELE SCHNEIDER / AGE FOTOSTOCK


lanciava su «quelli con più soldi». Gli secondo la sua testimonianza, fu rapi- La gente si lanciava all’inseguimento
agenti ricevevano dei premi per ogni to da Leblanc, gettato in una carrozza del poliziotto che, se era fortunato, ri-
“cattura”, un meccanismo che tendeva e trasferito in prigione, dove rimase usciva a rifugiarsi negli uffici del com-
a favorire gli arresti arbitrari dei figli per undici giorni. missario locale. Quest’ultimo tentava
dei lavoratori e degli artigiani, a cui in Il 22 maggio si registrarono sei gravi di placare la moltitudine che si accal-
alcuni casi seguiva la richiesta di un scontri tra la folla e la polizia. Ormai, cava davanti alla sua porta chieden-
riscatto per liberarli. Jean-François quando gli abitanti di un quartiere do la testa della guardia, ma solo in
Joly, un operaio tessile di soli nove identificavano un agente di ronda, lo qualche caso era in grado di riportare
anni, stava andando a casa di sua so- accusavano sistematicamente di esse- la situazione alla calma ed evitare ul-
rella a prendere la nipotina quando, re coinvolto nel rapimento di bambini. teriori violenze. Il 23 maggio, quando
il tumulto raggiunse il suo
culmine, evidentemente
non ci riuscì. Lo storico del
PARC-AUX-CERFS XIX secolo Jules Michelet
scrisse che «mai neppure
nei momenti più bui della
DAL 1752 Madame de Pompadour ospita- Rivoluzione ci fu un giorno
va in questa zona di Versailles ragazze di in cui il cuore del popolo si
15 anni figlie della piccola borghesia parigi- commosse tanto».
na o provenienti dalla strada, che avrebbero La rivolta scoppiò nella
soddisfatto i desideri del re. Si parla di un parrocchia di Saint-Roch,
migliaio di ragazze, due nuove a settimana.
vicino al Palais-Royal. Non
GIOVANI ALL’INGRESSO DEL PARCO DEI CERVI DI VERSAILLES.
è chiaro quale fu la scintilla
che scatenò gli eventi. Se-
MARY EVANS / AGE FOTOSTOCK

16 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


PROTEGGERE
L’INFANZIA
SECONDO MOLTI STORICI nel
XVIII secolo emerse una nuo-
va sensibilità verso l’infanzia,
sostenuta dalla convinzione
illuminista che tutti gli esseri
umani siano buoni alla nascita.
Se tradizionalmente i bambi-
ni erano considerati parte del
mondo degli adulti ed erano
esposti alla severità dei genito-
ri e della società, l’Illuminismo
vide invece crescere l’interesse
per l’educazione infantile e la
preoccupazione per la man-
canza di protezione dei bam-
bini. Questa corrente portò, per
esempio, alla creazione dei pri-
mi ospedali per esposti. Ma so-
prattutto si sviluppò un nuovo
sentimento: l’amore familiare
come lo conosciamo oggi.

BRIDGEMAN / ACI
ELISABETH VIGÉE LE BRUN E SUA FIGLIA
JULIE. AUTORITRATTO DELL’ARTISTA. 1789.

condo le ricostruzioni un agente di cui giunse notizia persino a Versailles. Le rivolte per il rapimento di bam-
polizia di nome Labbé che aveva cer- Da domenica 24 maggio fu ristabilita bini, seppur passeggere, lasciarono un
cato di arrestare un bambino di undici la calma, ma la polizia iniziò a svolgere segno nella storia francese. Contribu-
anni venne braccato dalla folla, che lo indagini sugli eventi mentre la gen- irono a diffondere la disaffezione del
inseguì fin negli uffici del commissa- te continuava a protestare contro gli popolo verso le autorità, e soprattutto
rio De la Vergée, dove si era rifugiato. ispettori e le loro “mosche”. Entram- verso i reali. Luigi XV intuì il cambio
be le parti evidenziavano il ruolo dei nei parigini. Dopo il 1750 era lui stes-
Dalla rivolta alla repressione provocatori negli eventi. so a dire che evitava di recarsi in città
Per difendersi, le forze dell’ordine Il parlamento di Parigi – il tribu- per non farsi vedere da «quel vile po-
esplosero alcuni colpi sulla gente, un nale più importante della città e della polo che mi considera un Erode». Co-
errore che fece degenerare la situa- regione – ordinò un’indagine su tutti me scrisse uno dei suoi ministri, D’Ar-
zione. Quando Labbé stava per es- coloro che avevano «diffuso dicerie genson, non bisognava dimenticare
sere trasferito in prigione, la folla gli su presunti ordini di rapimenti di che vicende come questa potevano
piombò addosso e lo uccise a colpi di bambini», ma anche sull’esistenza o degenerare facilmente: «I disordini
pietre e bastoni. Il suo cadavere fu poi meno di tali rapimenti. Il primo ago- possono portare a una rivolta, e la ri-
trascinato davanti alla porta dell’abi- sto 1750 la corte rese pubbliche le sue volta alla rivoluzione totale».
tazione di Nicolas Berryer, il capo del- conclusioni. Impose una condanna
VLADIMIR LÓPEZ ALCAÑIZ
la polizia, che era stato incaricato di simbolica agli ufficiali arrestati, tra STORICO
ripulire la città e che si era guadagnato cui Leblanc, e l’impiccagione per tre
l’odio della popolazione riempiendo dei rivoltosi. La durezza e l’arbitra-
i quartieri di “mosche” – come ve- rietà della sentenza provocarono un Per SAGGIO
La paura in Occidente: Storia
saperne della paura nell’età moderna
nivano soprannominati gli agenti in nuovo sollevamento popolare, in cui di più Jean Delumeau (autore),
borghese. Le autorità compresero fi- la folla cercò senza successo di fer- Paolo Traniello (traduttore).
Il Saggiatore, Milano, 2018.
nalmente la gravità della vicenda, di mare l’esecuzione.

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 17


V I TA Q U OT I D I A N A

Travestite,
una sfida ai
ruoli di genere
Nel XIX secolo alcune donne indossarono abiti da uomo
per poter esercitare liberamente le professioni maschili

L
a donna non si vestirà da uo- In Francia, fino quasi al XX secolo,
mo, e l’uomo non si vestirà da le differenze di abbigliamento tra uo-
donna», proclamava il libro mini e donne erano regolate da leggi
biblico del Deuteronomio. In concrete. Nemmeno la Rivoluzione
linea con questo precetto, indossa- francese modificò questa situazione.
re abiti che non fossero ritenuti del Nel 1793 la Convenzione nazionale
proprio sesso era considerata una tra- approvò un decreto che riconosceva
sgressione, un atto di ribellione o un che ognuno era «libero d’indossare i
attacco alla decenza e al buon gusto, vestiti o gli ornamenti che preferi-
punibile addirittura dalla legge. Eppu- va», e che autorizzava pertanto i ceti
re nel XIX secolo molte donne e molti più bassi a portare abiti fino ad allora
uomini sfidarono questa proibizione, riservati all’aristocrazia. Ma questa
anche in modo diverso. Come scrive libertà doveva rimanere nei limiti de-
Christine Bard in Une histoire poli- gli indumenti del proprio sesso. Sette
tique du pantalon, agli occhi dei loro anni dopo questo decreto, la polizia di
contemporanei gli uomini che sce- Parigi obbligava le donne che vole- GEORGE SAND (seduta in
glievano di travestirsi «si svilivano» vano «vestirsi da uomo» a richiedere poltrona), il pianista Liszt
adottando abiti di «uno status infe- un’autorizzazione ufficiale. e altri amici a una serata.
Olio di Josef Danhauser.
AKG / ALBUM

riore al loro». Quando invece era una


donna a rompere la norma, ciò veni- Donne soldato
va percepito come un atto molto più Nonostante il divieto, nel corso del
pericoloso: un tentativo XVIII e del XIX secolo molte donne
di «scalare indossarono abiti maschili. Le moti- ottenere l’accesso ad ambiti sociali o
la gerarchia vazioni variavano, anche se il deno- professionali strettamente riservati
sociale». minatore comune era la possibilità di agli uomini, come l’esercito. Antonia
Masanello, che un giornale statuni-
tense avrebbe ribattezzato «l’eroina
italiana», nel 1860 decise di travestirsi
PERMESSO UFFICIALE e di seguire il marito nella spedizione
dei Mille agli ordini di Garibaldi con il
IN APPLICAZIONE di un’ordinanza del 1800, nome di Antonio Marinello.
il permesso di travestissement qui a sinistra, Anche ciò che spinse la statuni-
datato 1862, autorizzava una donna di 36 an- tense Deborah Sampson a cambiare
ni a vestirsi da uomo «per motivi di salute». abiti fu la sua vocazione militare. Nel
Il permesso era valido sei mesi e proibiva alla 1782 si unì all’esercito di George Wa-
beneficiaria di frequentare travestita «spet- shington impiegando un tale zelo nel
tacoli, balli e altri luoghi aperti al pubblico». nascondersi che, quando fu colpita
da due proiettili, rifiutò di farsi soc-

AGE FOTOSTOCK
George Sand, la
correre da un chirurgo e se li estrasse
romanziera trasgressiva
da sola. Quella sofferenza non le fu UNO DEI CASI più famosi di travestitismo è quello della scrit-
comunque di grande utilità: dopo la trice Aurore Dupin, meglio conosciuta con lo pseudonimo di
guerra contrasse una febbre a Filadel-
George Sand. Abituata fin da bambina a indossare abiti ma-
fia e il medico che l’aveva in cura finì
per scoprire il suo segreto. schili, quando da adulta si stabilì a Parigi continuò portare gilet,
Anche per lavorare sulle navi da pantaloni, cappello, cravatta e mise, secondo Christine Bard, di
guerra le donne non avevano altra giacca lunga. Il suo abbigliamen- saltare dal ruolo di «osservata a
scelta che farsi passare per uomini. Le to e le sue abitudini – fumava quello di osservatrice»: invece
uniformi ampie, gli standard d’igie- spesso in pubblico – scandaliz- di attirare gli sguardi maschili
ne meno rigidi e la giovane età media zarono molti dei suoi compatrio- poteva guardare liberamente la
degli equipaggi le aiutavano a passare ti. Ma il suo travestimento non realtà che la circondava. Gli abiti
inosservate. Nel XVIII secolo l’inglese era permanente, dato che alter- da uomo, più economici, rispon-
Hannah Snell si arruolò prima nella nava abiti femminili e maschili. devano pure al suo impegno per
fanteria e poi nella marina britannica Indossare abiti da uomo le per- l’uguaglianza sociale.
con il nome di James Gray. Prese parte

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 19


V I TA Q U OT I D I A N A

Donne oltre il genere


L’abito maschile permise ad alcune donne di sviluppare pienamente la propria

KHARBINE-TAPABOR / ALBUM

SCIENCE SOURCE / ALBUM


BRIDGEMAN / ACI

Hannah Snell (1723-1792) Jeanne Baret (1740-1807) Deborah Sampson (1760-1827)


“James Gray” lavorò per diversi Partecipò al viaggio intorno al Combatté in prima linea durante la
anni nella marina britannica. mondo di Bougainville nel 1766. Guerra d’indipendenza degli Stati Uniti.

a diverse battaglie in India e chiese ruolò come falegname, ma dopo molto un lavoro presso la Compagnia della
un compenso per il servizio prestato tempo confessò la sua vera identità, baia di Hudson, che operava in Ca-
a sua maestà. Dopo averlo ricevuto, non potendo più continuare a eser- nada. Il suo segreto venne alla luce
rivelò il suo segreto e ottenne una citare il mestiere a causa dell’artrite. nel 1807, quando fu sorpresa in pie-
pensione. Snell sarebbe riuscita ad Oltre a quelle mosse da intenti bel- no parto. Risultato: fu relegata a fare
aprire una taverna e a portare in sce- lici, c’erano anche donne che aspira- la lavandaia. Nel 1766 Jeanne Baret,
na un’opera di successo basata sulla vano a vedere il mondo e a muoversi francese, si vestì da mozzo e salpò
propria vita. Un’altra donna inglese, con una libertà incompatibile con con il suo amante, il botanico Phili-
Mary Lacy, trascorse dodici anni corsetti e sottovesti. All’inizio del bert Commerson, nella spedizione di
nella Royal Navy con il nome di XIX secolo la scozzese Isobel Gunn Louis Antoine de Bougainville, inter-
William Chandler. Lacy si ar- trasformò il suo aspetto per ottenere detta alle donne. L’inganno funzionò
finché non giunsero a Tahiti, dove il
suo sesso non passò inosservato agli
indigeni. La coppia non ebbe altra
ISABELLE EBERHARDT scelta che abbandonare la nave.

L’ESPLORATRICE Isabelle Eberhardt usò varie identità, Travestite urbane


UM
ES / ALB

vestita da uomo, con la testa rasata, per muoversi Anche le città incoraggiavano il trave-
ARCHIV

liberamente in Algeria e conoscere di prima mano stitismo femminile. Nelle aree urbane
RUE DES

la cultura musulmana. Il suo matrimonio con uno un’apparenza virile era spesso il modo
spahi (un cavaliere d’élite ottomano) e il suo migliore per le donne di accedere a
aspetto le permisero di avvicinarsi al sufismo. luoghi altrimenti loro vietati. L’ab-
EBERHARDT VESTITA DA UOMO CON ABITI ARABI NEL 1899. bigliamento maschile garantiva au-
tonomia e sicurezza, e rappresentava
predisposizione per le scienze, l’arte, l’esplorazione o la vita militare

SCIENCE SOURCE / ALBUM

BRIDGEMAN / ACI
JBP / PHOTOAISA

Margaret Bulkley (1795-1865) Concepción Arenal (1820-1893) Rosa Bonheur (1822-1899)


Visse tutta la sua vita adulta La riformatrice spagnola frequentò La pittrice ottenne il permesso di
come un uomo, “James Barry”. l’università vestita da uomo. vestirsi da uomo all’età di 30 anni.

una forma di ribellione, per quanto go di nome James Barry. Quando nel Poco a poco le restrizioni sull’ab-
la donna che lo indossava non aspi- 1865 una cameriera iniziò a preparare bigliamento si ammorbidirono. Alla
rasse necessariamente a cancellare il suo cadavere per le esequie, si rese fine del XIX secolo la diffusione del-
la propria identità. La pittrice Rosa conto con assoluto sconcerto che quel la bicicletta diede alle donne la pos-
Bonheur, per esempio, era specializ- signore che tutti consideravano un sibilità di sostituire le ampie gonne
zata nel dipingere animali nelle fatto- medico dal carattere intrattabile era della Belle Époque con i bloomers o le
rie, nelle fiere e nei macelli; per visi- in realtà un’anziana che nascondeva gonne-pantalone. La diffusione del
tare questi luoghi, era più a suo agio il seno schiacciandolo con una fascia. femminismo e l’integrazione delle
in abiti maschili, che alla fine adottò E non fu l’unica. Dopo aver perso donne nel mondo del lavoro avrebbe-
come suo abbigliamento permanente. il marito, un ufficiale napoleonico ro reso normale ciò che un tempo era
Altre volte lo scopo era invece morto in battaglia, la svizzera Enri- considerato una minaccia all’ordine
quello di nascondere la natura fem- queta Favez decise di spacciarsi per costituito. Eppure bisognò attendere
minile e aggirare così le restrizioni un uomo. Studiò medicina e divenne il 2013 perché Parigi abolisse formal-
lavorative o educative che colpivano chirurgo dell’esercito francese, recan- mente la regola che vietava alle donne
le donne. In Spagna spicca il caso di dosi nelle Antille, prima in Guadalupa d’indossare i pantaloni.
Concepción Arenal, che all’inizio de- e poi a Cuba. All’estero si presentava CARLOS PREGO
GIORNALISTA
gli anni quaranta dell’ottocento fre- come Henri Faber. Dopo aver otte-
quentò l’università in abiti maschili nuto la convalida del titolo, si stabilì
per poter studiare diritto. Vestita allo a Baracoa e – forse per mettere a ta- Per SAGGI
L’abito femminile.
saperne Una storia culturale
stesso modo partecipava spesso alle cere i pettegolezzi – sposò la giovane di più Georges Vigarello.
riunioni del madrileno Café Iris in Juana de León. Il segreto non durò a Einaudi, Torino, 2018.
Storia della moda
compagnia del marito. Lo stesso fe- lungo: Enriqueta fu arrestata nel 1823 dal 1850 a oggi
ce l’irlandese Margaret Ann Bulkley, e il suo caso scatenò uno dei più gran- Daniel J. Cole, Nancy Deihl.
Einaudi, Torino, 2016.
che divenne un prestigioso chirur- di scandali della Cuba coloniale.

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 21


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DEA / SCALA, FIRENZE
RAMSES II
Il faraone più longevo della storia ebbe quasi
un centinaio di figli da numerose mogli e concubine.
Di queste, solo due svolsero un ruolo politico
di primo piano: Nefertari, la favorita, e Isinofret,
che il sovrano mantenne nell’ombra

IL COLOSSO
DEL FARAONE
A sinistra, testa del colosso
disteso di Ramses II a Menfi,
con il nemes e l’ureo reale sul capo.
Sopra, pilastro amuleto djed, che
rappresenta la spina dorsale di
Osiride ed è simbolo di stabilità.
Museo Egizio, Torino.
FMAE / SCALA, FIRENZE
RAMSES II
IN GIOVENTÙ
Il futuro faraone
seduto con un
dito in bocca e
una pettinatura
a treccia, due
segni della
giovane età.
Musée du
Louvre, Parigi.

STATUA
A LUXOR
Colosso di
Ramses II
davanti al pilone
d’ingresso del
tempio di Luxor,
con la doppia
corona in testa
e lo scettro e il
bastone in mano.
JOSSE / SCALA, FIRENZE

P
oche figure della storia egizia han- intorno al centinaio. Ma le uniche due don-
no suscitato tanta curiosità e allo ne che ebbero un ruolo di primo piano nel
stesso tempo tante perplessità regno furono Nefertari e Isinofret, le prime
come Ramses II. Nell’abbondan- a ricevere il titolo di grandi spose reali di
za di dati che compongono la sua Ramses. Se però Nefertari compare spes-
voluminosa biografia, gli elementi reali si so nelle fonti egizie, come testimoniano
mescolano a quelli fittizi. E ciò in tutti gli svariate rappresentazioni, Isinofret rima-
ambiti di una lunga vita che superò i no- ne praticamente sconosciuta, quasi che il
vant’anni e di un regno che per poco non faraone stesso avesse voluto mantenerla
raggiunse i settanta. nell’ombra. È logico chiedersi le ragioni di
Uno degli aspetti più sorprendenti della questa disparità di trattamento.
storia di questo faraone è l’enorme numero Quando divenne coreggente al fianco del
di donne che lo circondavano, dalle grandi padre Seti I, Ramses II ricevette da lui un
spose reali alle semplici concubine, fino alle palazzo a Menfi e un grande harem di av-
mogli secondarie, da cui ebbe un numero venenti fanciulle, di cui facevano parte an-
straordinario di discendenti, che si stima che Nefertari e Isinofret. In mancanza di

C R O N O LO G I A

L’ERA 1279 a.C. 1275 a.C.


DEA / SCALA, FIRENZE

Ramses II sale al All’inizio del suo regno


DI trono d’Egitto e inizia
l’edificazione del
Ramses II avvia i lavori
di costruzione di quella
RAMSES Ramesseum, il suo
tempio funerario.
che diventerà la sua
capitale, Pi-Ramses.

COPERCHIO DI VASO CANOPO RAFFIGURANTE LA REGINA TUYA, MADRE DI RAMSES II. MUSEO DI LUXOR.
1274 a.C. 1264 a.C. 1258 a.C. 1213 a.C.
Si combatte la battaglia Si conclude la Ramses II e il re ittita Ramses muore al
di Qadesh, che oppone costruzione dei grandi Hattusili III firmano un termine di un lungo
RICHARD TAYLOR / FOTOTECA 9X12

gli egizi agli ittiti. Ramses templi di Abu Simbel trattato di pace. Ramses regno. Gli succede
la presenta come una dedicati a Ramses e sposa una figlia di Merenptah, uno dei
grande vittoria. alla moglie Nefertari. Hattusili nel 1245 a.C. figli avuti con Isinofret.
Il dio Amon,
padre dei re
DURANTE LA XVIII DINASTIA, che pre-
cedette quella di Ramses, i re legittima-
vano il loro potere con una curiosa fin-
zione: immaginavano di essere il frutto
dell’unione sessuale delle loro madri con
il dio Amon Ra, che avrebbe assunto per
l’occasione l’aspetto del padre terreno. Fu
quanto affermarono, per esempio, la regi-
na Hatshepsut e il faraone Amenhotep III.
RAMSES II, invece, non fece appello a
questa credenza, perché la sua famiglia
paterna non apparteneva alla regalità: il
nonno Pramessu era un generale del fa-
raone Horemheb inizialmente promosso
a visir e poi associato al trono, a cui salì
in seguito con il nome di Ramses I. Un
rilievo di Qurna mostra invece Ramses II
incoronato direttamente dal dio Amon in
IL FARAONE SETI I, PADRE DI RAMSES II, RAFFIGURATO NELLA SUA TOMBA DELLA VALLE DEI RE. presenza del padre Seti I.

S. VANNINI / DEA / ALBUM

certezze, nel corso della storia si sono sus- presentata alle celebrazioni per l’incorona-
IL FARAONE seguite le ipotesi più disparate sulle origini zione di Ramses, alle feste dedicate al dio
E LA REGINA,
UN AMORE di queste due donne. Min o alla nomina di Nebunenef come gran
ETERNO sacerdote di Amon. Non meno importante
La predilezione Grandi spose reali fu il lavoro di coordinamento che la regina
di Ramses per Tutto indica che Nefertari fu la moglie pre- svolse nelle relazioni con i re ittiti, culmi-
Nefertari è
ferita di Ramses. La sua bellezza è attestata nato in un accordo di pace tra le due poten-
attestata da
questo anello in dalle sculture e dai dipinti della sua tom- ze che pochi anni prima si erano scontrate
oro e corniola su ba nella Valle delle Regine. Ma non si sa nella battaglia di Qadesh.
cui sono incisi quale fosse il suo reale aspetto fisico, in Ramses II, da parte sua, mostrò una chiara
dei cartigli con i quanto alcune immagini sollevano dubbi predilezione per Nefertari, una devozione
nomi di Ramses II
sulla vera identità del personaggio raffigu- degna delle più belle storie d’amore. Lo te-
e della sua sposa
preferita. Musée rato. Davanti al secondo pilone del tempio stimonia il fatto che quando il faraone fece
du Louvre, Parigi. di Amon a Karnak, nei pressi di un colos- erigere il grande tempio di Abu Simbel volle
so che rappresenta lo stesso Ramses II, si che Nefertari, all’epoca già morta, fosse raf-
trova una statua di Nefertari più piccola figurata sulla facciata insieme a Tuya, madre
di quella del marito. Il colosso fu poi del sovrano. In questo tempio Nefertari si
usurpato dal faraone Pinedjem, che vi trasforma in Sothis, la stella che annuncia
fece incidere il suo nome, ma non si le piene annuali del Nilo. Un po’ più a nord
sa se in quell’occasione avesse ordina- anche un santuario di dimensioni minori
to di alterare anche i lineamenti delle scavato nella roccia fu dedicato alla regi-
figure. Venne cambiato solo il nome? na, questa volta identificata con Hathor, la
Quel bel volto appartiene a Nefertari? dea dell’amore. Sulla facciata si susseguono
Probabilmente sì. immagini della coppia reale e si può leggere
Nefertari partecipò con il marito a una frase molto eloquente: «Nefertari, colei
FRA
NCK
diversi eventi ufficiali. La si vede rap- per cui il sole splende».
RAUX
/RMN-
GRA
ND P
ALA
IS
LA REGINA
NEFERTARI
La grande sposa
reale di Ramses II
è raffigurata in
questo rilievo della
sua tomba nella
Valle delle Regine.
La corona di
avvoltoio e le due
piume di struzzo
simboleggiano
DEA / SCALA, FIRENZE

il suo status di
sovrana d’Egitto.
RAMSES II, CON LA MOGLIE
ISINOFRET E LA FIGLIA
BINTANATH, FA UN’OFFERTA
AL DIO PTAH. DISEGNO DI campagna militare, intento a reprimere la
UN RILIEVO DI GEBEL SILSILA.
rivolta di una tribù nubiana. Il carro rea-
le è affiancato da altri due carri da guerra:
quello di Amonherkhepshef, all’epoca un
bambino di circa cinque anni, primogenito
di Ramses partorito da Nefertari; e quello di
Khaemuaset, figlio di Isinofret. Come ave-
va fatto il padre Seti con lui, Ramses si fece
accompagnare nelle sue campagne militari
dai suoi due figli maggiori.
Khaemuaset fu notoriamente il figlio
prediletto del faraone. Non si dedicò alle
armi come il fratello più grande, ma diven-
ne gran maestro degli artigiani di Ptah, un
titolo che, nella dottrina menfita, era equi-
valente a quello di primo profeta di Amon a
Tebe. Inoltre, spinto dalla sua ammirazione
per i sovrani dell’Antico regno, fece restau-
rare in nome del padre le grandi piramidi
costruite dai faraoni di quell’epoca, com’è
BRAVO IMAGES / AGE FOTOSTOCK
ancora testimoniato dal rivestimento della
piramide di Unis, della V dinastia. Per que-
sto motivo è spesso considerato il primo
archeologo della storia.
Khaemuaset, inoltre, progettò e diresse
i lavori delle “piccole gallerie”, il primo Se-
IL FIGLIO Che cosa accadde a Isinofret nel frat- rapeo o tomba collettiva degli Api, i buoi
PREDILETTO tempo? Fu davvero la «grande dimentica- sacri di Menfi. Quando, nel novembre del
Sotto queste linee, ta», come ha scritto Christiane Desroches 1850, Auguste Mariette effettuò gli scavi
ushabti o statuetta
funeraria su cui Noblecourt, la famosa biografa di Ram- del Serapeo, portò alla luce la mummia di
è inciso il nome ses II? Sembra proprio di sì. Fino alla morte un uomo con una maschera d’oro e diversi
di Khaemuaset, di Nefertari, avvenuta verso l’anno 26 del ushabti su cui appariva il nome di Khaemua-
il figlio preferito regno di Ramses, Isinofret non appare in set. Tuttavia i successivi studi archeologici
di Ramses II, nato
nessuno dei numerosi templi fatti costruire non furono in grado di provare che si trat-
da Isinofret.
dal sovrano in Nubia, né in quelli di Karnak tasse della mummia del figlio di Ramses II.
e Luxor, dove invece Nefertari è spesso pre- La posizione della tomba di Khaemuaset
sente. E quando Isinofret venne finalmente rimane quindi ancora oggi sconosciuta, seb-
raffigurata in alcuni santuari, fu solo per il bene tutto faccia pensare che fosse situata
legame che necessariamente intratteneva nella necropoli di Saqqara.
con la prole avuta dal faraone.
Le figlie del faraone
Principi e principesse Anche nel caso delle figlie di Ramses II, fu-
Del centinaio di discendenti generati da rono quelle avute dalle grandi spose rea-
Ramses II, solo alcuni ebbero un vero ruo- li a occupare una posizione di rilievo alla
lo politico e avanzarono la pretesa più o me- sua corte. Di fatto, molte di queste sareb-
no decisa di succedere al padre sul trono. bero diventate a loro volta grandi spose re-
Per cominciare, soltanto quelli nati dalle ali, dopo aver contratto matrimonio con il
sue due grandi spose reali sono nomina- padre. Fin dalla XVIII dinastia, infatti, era
ti come figli sui monumenti eretti dal re. diventato abituale che i faraoni prendes-
Nel tempio nubiano di Beit el-Wali un gio- sero in moglie le proprie figlie, per quan-
DEA / ALBUM

vanissimo Ramses, ancora coreggente con to non si sappia con certezza se il matri-
il padre Seti, è raffigurato nel vivo di una monio venisse consumato o fosse solo
LA FAMIGLIA DEL FARAONE
La facciata principale del
grande tempio di Ramses II
ad Abu Simbel, decorata
con quattro colossi del re ai
cui piedi compaiono le effigi
delle mogli e delle figlie.
JUERGEN RITTERBACH / ALAMY / ACI
LA GRANDE
FAMIGLIA
DI RAMSES II NEFERTARI
nel corso della sua lunga vita, Ramses II
ebbe più di cento figli dalle sue numerose mo-
gli e concubine. Qui sono mostrati i discendenti
delle sue prime due grandi spose reali, Nefertari
e Isinofret. Tra di loro c’erano i maschi con dirit-
to di successione alla Corona, a cominciare dal
primogenito Amonherkhepshef, per poi passare,
alla morte di questi, a Ramses, Pareheruenemef e
Khaemuaset. Alla fine sarebbe stato Merenptah
a ereditare il trono. Alcune delle figlie sarebbero
a loro volta diventate grandi spose del faraone,
come Bintanath, Meritamon e Nebettaui.
Sotto queste righe figura un rilievo proveniente
dal tempio di Abu Simbel. Sotto l’effigie del farao-
ne che schiaccia i nemici nella battaglia di Qade-
ISINOFRET
sh, compaiono alcune delle sue figlie. Da sinistra
a destra si possono vedere Werenro, Henuttaui A,
Isinofret B, Nebettaui, Meritamon E, Nefertari E,
Baketmut e Bintanath, figlia di Isinofret e proba-
bilmente la preferita di Ramses II.
RAMSES II E
SCALA, FIRENZ

STATUA DI RAMSES II SEDUTO, CON LA CORONA BLU KHEPRESH


E LO SCETTRO HEKAT IN MANO. MUSEO EGIZIO, TORINO.
TJETJEP RUSTANDI / ALAMY / ACI
Amonherkhepshef

Pareheruenemef

Nefertari

Meritamon

Nebettaui

Merira
PROCESSIONE CON ALCUNI DEI FIGLI
DI RAMSES II IN UN RILIEVO DEL TEMPIO DI LUXOR.

ALBUM
Meriatum

MERENPTAH,
Bintanath FIGLIO DI RAMSES II
E ISINOFRET,
SUCCEDETTE AL
PADRE SUL TRONO
QUANDO AVEVA
Ramses PIÙ DI 60 ANNI.

Khaemuaset

merenptah
(Futuro faraone)

Isinofret

ALAMY / ACI
INTERNO DELLA TOMBA
KV5, APPARTENENTE

Una tomba
AI FIGLI DI RAMSES II,
NELLA VALLE DEI RE.

principesca
QUANDO SI ARRIVA nella Valle dei Re, a
destra della strada d’accesso si apre l’in-
gresso alla KV7, la tomba di Ramses II.
Proprio di fronte, sull’altro lato della stra-
da, si trova la KV5, la tomba dei figli del
re. Recentemente scavata dall’Universi-
tà americana del Cairo sotto la direzione
del britannico Kent Weeks, l’enorme se-
poltura fu il luogo di riposo eterno della
maggior parte dei figli di Ramses.
FINO A OGGI sono state trovate più di
95 camere funerarie, il che conferma
che l’edificio avrebbe potuto ospitare
tutti i figli del faraone. Il faraone Me-
renptah, invece, fu sepolto nella KV8,
un ipogeo destinato solo a lui, come si
addice a un re, che era situato alla fine
di uno uadi, relativamente vicino alle

KENNETH GARRETT
tombe del padre e dei fratelli.

IL SUCCESSORE onorifico. Così quando Tiy, la grande sposa Bintanath occupa un posto privilegiato
DI RAMSES II reale di Amenhotep III, era ancora in vita, sulla facciata del tempio di Abu Simbel: la
Merenptah, con questi sposò la figlia che aveva avuto da sua statua e quella della sorella Nebettaui
la corona atef,
raffigurato su un lei, Satamon. Successivamente, Akhenaton – che secondo alcuni storici era figlia di
rilievo della sua sposò almeno due delle figlie avute con la Isinofret e secondo altri di Nefertari – si
tomba nella regina Nefertiti. trovano accanto al colosso meridionale. Isi-
Valle dei Re. nofret, insomma, diede al marito i due di-
La figlia preferita scendenti che questi avrebbe amato di più:
Ramses II seguì questo esempio, nomi- Khaemuaset e Bintanath. E non solo: anche
nando grandi spose reali diverse delle sue se non si trattò di una scelta deliberata, fu
figlie nate da Nefertari e Isinofret. La pri- un altro figlio di Isinofret, Merenptah, a ere-
ma di queste fu Bintanath, primogenita di ditare la doppia corona d’Egitto alla morte
Isinofret, seguita da Meritamon – figlia di di Ramses. Seppure in ritardo, Isinofret, «la
Nefertari –, Nebettaui e Henutmira. Oltre grande dimenticata», riuscì alla fine a im-
a loro, anche altre principesse al di fuori porsi attraverso la sua prole.
della famiglia ricevettero il titolo di grande MAITE MASCORT
sposa reale, come la figlia del re degli ittiti EGITTOLOGA. CODIRETTRICE DELLA MISSIONE ARCHEOLOGICA IN OSSIRINCO

Maathorneferura, e un’altra principessa it-


tita di cui non si conosce il nome.
Per SAGGI
Se Khaemuaset era il figlio prediletto saperne L’Egitto di Ramesse II
tra guerra e pace
di Ramses II, sembra che tra le di più Sergio Pernigotti. Paideia, Brescia, 2010.
figlie la sua preferenza andas- Ramesse il Grande
Manfred Clauss. Salerno Editrice,
se a Bintanath, che fu nominata Roma, 2011.
RAGAZZI
grande sposa reale e venne spesso rappre- Ramses II, il più grande dei faraoni
Igor De Amicis, Paola Luciani.
sentata come signora delle due terre e so- Edizioni EL, San Dorligo della Valle, 2020.
vrana dell’Alto e Basso Egitto.
RENZE
SCALA, FI
AI PIEDI DEL RE
La regina Nefertari è
rappresentata ai piedi
del marito, il faraone
Ramses II, in questa
statua colossale del
sovrano che sorge nel
primo cortile del tempio
di Amon a Karnak. Secoli
dopo la sua costruzione,
la statua fu usurpata
da Pinedjem I.
JULIAN LOVE / AWL IMAGES
ATAPUERCA
I P R I M I C O L O N I Z Z AT O R I D ’ E U R O P A

Nel sito di Gran Dolina, nella Sierra


de Atapuerca, sono stati scoperti i resti di
una specie umana vissuta quasi un milione
di anni fa: l’Homo antecessor
SUI RILIEVI DI BURGOS
Una dolina è una depressione
formatasi per la dissoluzione
della roccia calcarea da parte
dell’acqua. A Gran Dolina
(nella foto con gli archeologi
al lavoro), questa depressione
si riempì di materiali tra i quali
sono stati trovati i resti fossili.

JAVIER TRUEBA / MSF / SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK


EURASIA AFRICA
0

Homo sapiens
Homo denisovensis
0,4 Homo neanderthalensis
Homo floresiensis
Homo erectus
Homo heidelbergensis
Milioni di anni

0,8

ILLUSTRAZIONE DI SANTI PÉREZ, BASATA SU CHRIS STRINGER, “WHAT MAKES A MODERN HUMAN”, NATURE 485 (7396), 2012.
Homo antecessor

1,2 Sima del Elefante


(Atapuerca)

Barranc de la Boella

1,6 Homo erectus

2,0

I C O
I ricercatori continuano ad approfondire l’evoluzione del genere umano (Homo), ma restano

O C E A N O
alcune incognite da risolvere. Studiosi come il paleoantropologo Chris Stringer – autore di
questo schema filogenetico – non credono che l’antecessor sia un antenato comune
di neanderthal e sapiens, come invece pensano altri autori.

A T L A N T
S
cende il crepuscolo su una spiag- continente attraversando il Sahara, allora
gia di sabbia dorata dell’Africa leggermente più verdeggiante, o seguendo
settentrionale. Un gruppo di i territori costieri, più abbondanti di prede
umani s’inerpica su una collina animali, di vegetali commestibili e di acqua.
tra palme e pini alla ricerca di un Ma si sa che avevano raggiunto un limes, una
posto sicuro per passare la notte. Dall’al- terra di confine delimitata da una barriera
to si può vedere uno sconfinato specchio naturale invalicabile, il mare.
d’acqua che riflette la luce lattiginosa della Anche se gli ominini in quell’epoca si era-
Aree dove
sera. All’orizzonte, nella nebbia, oltre l’i- no ormai diffusi in tutta l’Africa, bisognerà si sovrappongono
naccessibile stretto mediterraneo si esten- aspettare un altro milione di anni perché Paranthropus
de un territorio di caccia inesplorato, cir- emigrino dal continente primordiale – la e H. erectus
condato da un’imponente catena montuosa cosiddetta Out of Africa – e perché lascino Area di probabile
innevata e incendiata dal sole. È la peniso- prove del loro passaggio in Europa. C’è solo diffusione
CARTOGRAFIA: EOSGIS.COM. FONTE: ANTONIO RODRÍGUEZ-HIDALGO, ATLASOFHUMANEVOLUTION.COM

la iberica, così vicina eppure così difficile un’eccezione a questa regola. All’estremità H. erectus
H. antecessor
da raggiungere. orientale del subcontinente europeo, all’in-
Siamo al confine tra due epoche geolo- crocio tra Asia, Europa e Africa, il promon- Vie di espansione
giche, il Pliocene e il Pleistocene, quasi due torio di Dmanisi, nel Caucaso, custodisce di H. erectus
milioni e mezzo di anni fa. A quell’epoca, un segreto sotto forma di fossili. Gli omini-
i nostri antenati ominini vagavano per il ni arcaici della specie Homo georgicus lascia-
Maghreb carichi di utensili di pietra molto rono l’Africa prima di quanto si pensasse
elementari. Grazie a essi, e usando le loro fino a poco tempo fa. Come siano arrivati
abilità, erano in grado di tagliare la carne così lontano e così presto, è un mistero. La
di animali delle dimensioni delle zebre e ragione per cui si fermarono lì è un’inco-
delle antilopi di oggi, e di frantumarne le gnita ancora più grande.
ossa per nutrirsi. Ancora non si sa se aves- Situata di fronte alle coste dell’Africa, la
sero raggiunto la punta nordoccidentale del penisola iberica è un luogo privilegiato per

38 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


O
C
E
A
N
O
P
A Gongwangling

A
I Nihewan
S

C I
Xiaochangliang Zhoukoudian
Happisburgh
A
E U R O P A

F I
Gran Dolina Mauer Lantian
(Atapuerca)
Monte Poggiolo Mitousi

C O
Riwat (Yunxian)
Vallparadís
Dmanisi
Barranco Pirro Nord Kashafrud
León (Apricena)
Aïn
Tighennif Hanech Kocabaş Bose
Pabbi Hills
Gesher Benot Ya’aqov
Evron
Sidi Abderrahman Aïn
Ubeidiya

?
Boucherit

?
A F R
I C A Buia DALL’AFRICA
Koobi Fora Daka AL MONDO
Konso DOPO ALCUNI MILIONI DI ANNI di evoluzione in
Ileret
Africa gli esseri umani lasciarono il continente
Trinil Mojokerto
Olorgesailie per espandersi in nuovi territori, un fenomeno
Peninj noto come Out of Africa. L’età dei siti indica la Sangiran
Laetoli Olduvai cronologia dell’espansione e i suoi percorsi. I pri-
Fossili umani mi umani si diressero verso est, colonizzando
Paranthropus l’Asia centrale e l’Estremo Oriente. Più tardi ci fu
H. ergaster un’ulteriore espansione verso ovest, che li portò
H. erectus a occupare tutta l’Europa; non è chiaro se questa
H. georgicus
H. antecessor
fosse partita dall’Africa o dal Vicino Oriente. La
H. heidelbergensis causa della migrazione è oggetto di dibattito, an-
Swartkrans
Specie umana che se probabilmente tra i fattori determinanti ci
indeterminata furono lo sviluppo tecnologico degli ominini e la
Sito senza fossili loro trasformazione in predatori. Neppure il per-
umani
corso seguito è esattamente chiaro. Gli studiosi
Ominini di
2-1 milioni di anni
si chiedono in particolare come riuscirono ad at-
O C E A N O
Ominini di traversare lo stretto di Gibilterra e a raggiungere
900-500mila anni I N D I A N O alcune isole del sud-est asiatico come Flores.

2.400.000 1.800.000 1.500.000 1.400.000 900.000


Gli ominini, con Gli esseri umani L’espansione La colonizzazione L’Homo antecessor,
utensili di pietra lasciano l’Africa per raggiunge il sud-est raggiunge la penisola presente a Gran
come quelli scoperti la prima volta verso asiatico e le isole di iberica, come attestato Dolina (Atapuerca)
ad Aïn Boucherit, si l’Asia orientale. A Sumatra e Giava, dai resti fossili umani e forse antenato
diffondono dall’Africa Dmanisi, nel Caucaso, come indicato dai di Sima del Elefante comune di sapiens
orientale in tutto prospera l’Homo fossili di Homo erectus (Atapuerca) e Orce e neanderthal,
il continente. georgicus. trovati a Mojokerto. (Granada). abita l’Europa.

A N T A R T I D E
due milioni di anni fa ed è stato l’unico ge-
nere a espandere i suoi orizzonti. Gli scavi
archeologici indicano che la partenza dall’A-
frica avvenne circa 1,8 milioni di anni fa. I
ricercatori hanno trovato resti fossili uma-
ni e utensili di pietra arcaici sparsi in tutta
l’Eurasia, in luoghi lontani tra loro come
Giava (Indonesia) e la Turchia. Probabil-
mente il ponte di terra tra l’Africa e l’Asia
costituito dal Vicino Oriente fu un’area par-
ticolarmente importante per questa prima
migrazione, ma le prove al riguardo sono
scarse e frammentarie. All’altro estremo del

S. ENTRESSANGLE / E. DAYNES / SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK


continente, la penisola iberica è un luogo
privilegiato per lo studio dei primi europei,
grazie alla quantità e alla qualità dei siti di
questo periodo, e in particolare quelli della
Sierra de Atapuerca.

Una nuova casa


Gli umani raggiunsero la penisola iberica tra
1,4 milioni e 800mila anni fa. Come vi siano
arrivati è un enigma. Alcuni ricercatori ipo-
tizzano che, in periodi climatici favorevoli,
L’UMANO CHE capire questo viaggio umano, e la Sierra de gli ominini si siano espansi al di fuori del
ARRIVÒ IN ASIA Atapuerca è il sito chiave per sapere chi era- continente africano insieme ad altri anima-
L’Homo erectus no e come vivevano i primi europei. li. Poi, durante le ere glaciali, le penisole me-
fu protagonista
della prima grande L’Africa, com’è noto, è la culla dell’uma- diterranee potrebbero essere servite come
espansione del nità. È lì che, tra i sei e i sette milioni di an- quartieri d’inverno da cui gli umani avreb-
genere umano. ni fa, emersero i primi ominini, un nuovo bero ripopolato tutta l’Europa nei successivi
Ricostruzione del gruppo di primati la cui evoluzione aveva periodi caldi tra le glaciazioni. Altri modelli
cranio 17 dalla portato alla postura eretta e alla locomozio- suggeriscono che durante le ere glaciali gli
grotta di Sangiran a
Giava (Indonesia). ne bipede. A partire dalla loro comparsa, le esseri umani si sarebbero semplicemente
testimonianze fossili indicano una grande estinti in Europa, migrando nuovamente
diversificazione. L’albero filogenetico uma- dall’Africa in ondate successive.
no (che mostra le relazioni evolutive tra i Ma i fossili, le prove archeologiche e l’ori-
nostri antenati) è un cespuglio con una gine della maggior parte delle specie animali
moltitudine di rami intrecciati. Sahelan- che appaiono dopo i periodi freddi rafforza-
thropus, Orrorin, Ardipithecus, Australo- no un’altra ipotesi. La fonte di ricostituzione
pithecus e Paranthropus sono generi di genetica dopo la prima dispersione umana
ominini bipedi trovati principalmente non sarebbe l’Africa, ma il Vicino Oriente,
nell’Africa orientale e meridionale. dove le popolazioni umane non si sono mai
Homo, il nostro ramo evolutivo, estinte. Come una sorgente permanente, il
si diffuse nel continente più di flusso migratorio proveniente da lì avrebbe

Gli umani iniziarono a popolare la penisola


iberica tra 1,4 milioni e 800mila anni fa
HOMO GEORGICUS. RICOSTRUZIONE DI UN ESEMPLARE TROVATO A DMANISI (GEORGIA).
PLAILLY / DAYNES / SPL / AGE FOTOSTOCK
SITI DI
ATAPUERCA
ALL’INIZIO DEL XX SECOLO fu scavata la trincea
di una ferrovia mineraria nella Sierra de Ata-
puerca, vicino a Burgos, tagliando in due le cavi-
tà ospitate dal rilievo e permettendo di vederne
l’interno. Questa mappa mostra la sezione dei
siti così scoperti, il cui studio sistematico è ini-
ziato nel 1978. Vi sono stati trovati resti fossili
di diversi ominini: H. antecessor (a Gran Dolina;
forse i resti della Sima del Elefante appartengo-
no a un antecessor
arcaico), pre-ne- F RA NC I A

anderthal (pre- BU RG OS Atapuerca

PORTOGALLO
cedentemente
MADRID
considerato H.
heidelbergensis, a S PAGNA
MAR
Sima de los Hue- MEDITERRANEO

sos), neanderthal
e sapiens. IMMAGINE: JAVIER TRUEBA / MSF / SPL / AGE FOTOSTOCK
ripopolato l’Europa do-
po le varie estinzioni
glaciali; un’Europa
che, come una specie
di “tubo di scarico” evo-
lutivo, avrebbe perso la
UN AVVERSARIO sua popolazione più di una volta. In altre
PERICOLOSO parole, la migrazione dall’Africa potrebbe
Questa mascella essere stata seguita da una o più migrazioni
di un giaguaro
europeo (Panthera
dall’Asia, alcune delle quali videro anche un
gombaszoegensis) ritorno all’originario continente africano.
risale a 800mila Il percorso più plausibile per raggiungere
anni fa ed è stata la penisola iberica segue la costa mediterra-
trovata nel livello nea, partendo dal Caucaso e dalla Turchia. A
TD4 di Gran Dolina.
JAVIER TRUEBA / MSF / SPL quell’epoca la penisola iberica era un luogo
/ AGE FOTOSTOCK
abbastanza diverso da com’è oggi, anche
se la sua geografia era ormai consolidata: i
fiumi e le principali montagne attuali sa-
rebbero stati perfettamente riconoscibili.

Atapuerca un milione di anni fa


Ad Atapuerca, nell’attuale provincia di
Burgos, i livelli inferiori dei siti di Sima del
MAURICIO ANTÓN / SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK

Elefante e Gran Dolina offrono un’immagine


più dettagliata di quel periodo. Innanzitutto,
L’AMBIENTE DELL’ANTECESSOR
la penisola aveva già un ecosistema di tipo
Cinghiali, bisonti, cervi giganti,
mediterraneo, con periodi aridi stagionali, rinoceronti… La Sierra de Atapuerca
anche se un po’più umidi di quelli che cono- e i suoi dintorni, costellati da numerosi
sciamo adesso. Gli inverni erano fred- fiumi e specchi d’acqua, ospitavano
di come oggi, ma il resto una fauna abbondante e diversificata.
dell’anno la tempera-
tura era leggermente
più calda. Le precipi-
tazioni, invece, erano mensioni trovati nei siti, e dalla presenza di
quasi il doppio. Polline, masse d’acqua estese e permanenti vicino
carbone e semi fossili con- ai giacimenti della Sierra de Atapuerca. Tra
fermano l’esistenza di un i fossili rinvenuti a Gran Dolina e Sima del
paesaggio a mosaico intor- Elefante ci sono i resti di ippopotami, ele-
no alla Sierra de Atapuerca, fanti, aquile, nutrie e castori, tutta fauna
in cui prati erbosi umidi si legata alla presenza di fiumi e corsi d’acqua
alternavano a foreste di al- abbondanti. I paesaggi di boschi aperti e
beri decidui come noccio- praterie umide e le condizioni temperate
lo, quercia, acero e bagolaro. spiegano anche la presenza di grandi mam-
Boschi di pini, ginepri, oleacee, miferi come il cinghiale, il daino e il cervo
pini d’Aleppo e lecci popolavano gigante, oltre a bisonti, cavalli e rinoceron-
i rilievi circostanti. ti. Gli umani condividevano il territorio di
Quest’immagine è rafforzata dai caccia di Atapuerca con altri predatori come
resti di animali di grandi e piccole di- iene, lupi di Mosbach e linci, anche se la
vera competizione per le risorse era con le
TIGRE DAI DENTI A SCIABOLA (HOMOTHERIUM LATIDENS). tigri dai denti a sciabola e i giaguari europei.
K
FOTOSTOC
SPL / AGE
La prima dispersione umana verso il Me-
diterraneo fu parte del riadattamento della LA VIA DELLO STRETTO
fauna e degli ecosistemi causato dai cam-
biamenti climatici poco più di un milione DI GIBILTERRA
di anni fa. La comparsa di un maggior nu-
PER LA MAGGIOR PARTE DEI RICERCATORI la prima dispersione
mero di prede adatte all’uomo, come cervi
umana fuori dall’Africa avvenne attraverso la penisola del Sinai
e cavalli di media taglia, la riduzione della e la penisola arabica. L’insieme di fauna africana ed eurasiatica
competizione con altri predatori dovuta in quella zona e l’assenza di barriere geografiche ne fanno la
al collasso di un grande carnivoro come la rotta più probabile. Ma la vicinanza tra Africa ed Europa sugge-
iena gigante e lo sviluppo della tecnologia risce la possibilità di un attraversamento precoce dello stretto
e dell’organizzazione sociale sperimentato di Gibilterra (appena 15 km), un’ipotesi che sembra essere so-
dagli umani in quel periodo sarebbero sta- stenuta dalla presenza nella penisola iberica di animali africani
ti decisivi per la futura colonizzazione del come il primate Theropithecus oswaldi, e di fauna europea nel
continente da parte loro. Maghreb, come l’orso, nonché dalla grande antichità dei siti
Non ci sono ancora dati a sufficienza per spagnoli. Ma la profondità e le forti correnti dello stretto ne ren-
sapere chi furono i primi europei. I resti dono il transito molto complesso, anche navigando con zattere
umani del livello TE9 di Sima del Elefante – una tecnologia inventata soltanto alla fine della preistoria.
sono i più antichi di Atapuerca, mo allo specchio, tra cui una faccia relati-
con i loro 1,22 milioni di anni, e vamente piatta, poco proiettata in avanti e
rivaleggiano in età con un dente quindi poco “scimmiesca”, con i nostri ca-
da latte del sito di Barranco León, ratteristici zigomi pronunciati e una man-
a Granada, che ha 1,4 milioni di an- dibola stilizzata. Questi tratti indicano che
ni. Si tratta dei due resti di genere l’antecessor aveva il più antico dei volti mo-
Homo più antichi dell’Europa occi- derni. Allo stesso tempo, altre caratteri-
dentale; ma nessuno dei due presenta stiche facciali come una fronte sfuggente
caratteri sufficienti per definire quale (cioè molto inclinata all’indietro), una cre-
specie sia stata la prima ad arrivare qui. sta ossea tipo visiera sopra gli occhi e l’as-
Ciononostante ad Atapuerca c’è un altro senza di mento evidenziano rapidamente le
sito un po’ più recente, dove i resti umani differenze tra antecessor e sapiens contem-
sono molto più numerosi: Gran Dolina è la poranei. Ricorderebbero i neandertaliani e
INFANZIA A “scatola nera” della prima colonizzazione altri ominini europei del Pleistocene medio,
GRAN DOLINA umana in Europa. come quelli della Sima de los Huesos, sem-
L’osso frontale pre ad Atapuerca, precedentemente consi-
ATD6-15, trovato Una nuova specie umana derati esemplari di Homo heidelbergensis e
a Gran Dolina,
sovrapposto alla Gli oltre 170 resti scheletrici appartenenti oggi classificati come pre-neandertaliani. I
ricostruzione del all’Homo antecessor dello strato Aurora, nel denti dell’antecessor sono primitivi, piccoli
cranio originario, livello TD6 di Gran Dolina, sono gli unici e ricordano molto quelli dell’Homo erectus
appartenente a un che permettono di ricostruire l’aspetto fi- asiatico e africano, anche se non mancano
antecessor di età
compresa tra i sico di tale specie umana. Anche se ci sono dettagli che anticipano le forme e le dimen-
10 e gli 11 anni. diversi siti in Europa dell’età di questo pe- sioni dei denti di popolazioni europee suc-
JAVIER TRUEBA / MSF / AGE FOTOSTOCK culiare strato, nella maggior parte di essi non cessive come i neanderthal.
sono stati trovati fossili umani; e nei pochi Avevano probabilmente un’altezza com-
casi in cui sono stati rinvenuti, sono trop- presa tra i 165 e 185 centimetri, con un peso
po frammentari per stabilire chiaramente a tra i sessanta e i novanta chili, e corporature
quale specie appartengano. Fortunatamente, in apparenza robuste, con toraci larghi, ma
invece, i fossili umani di Gran Dolina sono proporzioni tra braccia e gambe assoluta-
sufficienti a fornire un abbozzo molto det- mente moderne. Le mani e i piedi dovevano
tagliato dell’aspetto dei primi europei. essere abbastanza simili a quelli dei sapiens,
La caratteristica principale dell’Homo an- ma anche a quelle dei neanderthal. Le analisi
tecessor è la combinazione di una serie di svolte dai ricercatori sulla dentatura evi-
tratti anatomici primitivi (plesiomorfi) e denziano che la differenza di dimensioni
nuovi (apomorfi) che conferiscono a questo tra maschi e femmine non era marcata, un
tipo umano un carattere unico ed enigmati- indice di socievolezza e di un modello di
co. Se potessimo guardare in faccia uno crescita simile al nostro, con una durata
di questi ominini, il suo aspetto ci protratta dell’infanzia e prolungati periodi
sembrerebbe molto familiare. di apprendimento e formazione. Questi ul-
La specie antecessor timi due aspetti sono più strettamente le-
SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK. COLORE: SANTI PÉREZ

condivide con la sapiens gati di quanto possa sembrare a prima vista.


elementi che riconoscia- Nei primati, differenze corporee mol-
mo quando ci guardia- to marcate tra femmine e maschi indicano

L’antecessor è caratterizzato da una singolare


combinazione di tratti primitivi e moderni
MASCELLA DI UN ANTECESSOR DI 3-4 ANNI, CON CANINO E PREMOLARE DA LATTE E INCISIVO PROSSIMI A SPUNTARE. GRAN DOLINA.
SP
L/
AG
EFO
TO
STO
CK
SGUARDI
DAL PASSATO
L’illustrazione
ricostruisce
l’aspetto di un
giovane antecessor;
si nota la faccia
piatta, simile alla
nostra ma con la
cresta ossea sopra
gli occhi e la fronte
inclinata all’indietro.
le lotte di questi ultimi per ac- glitori. Questi gruppi creavano anche ac-
coppiarsi con le prime e la scarsa campamenti stagionali, e il segreto del
cooperazione tra i sessi nell’al- successo del loro modo di vivere, che
levamento e nella cura della ha resistito per migliaia di anni, era
prole, come accade, per esem- la condivisione del cibo. I resti del più
pio, tra i gorilla. Al contrario, antico accampamento della preisto-
una differenza meno pro- ria europea si conservano proprio a
nunciata indicherebbe una Gran Dolina. Sebbene gli anteces-
minore competizione tra i ma- sor vivessero anche all’aria aperta,
UNA PREDA schi e una maggiore cooperazione vicino a fiumi e laghi, è nelle grotte
DI GRAN DOLINA tra tutti i membri del gruppo per e nei rifugi che si sono conserva-
Questo zoccolo farlo progredire. ti più di frequente i loro fossili
di cavallo ritrovato
a Gran Dolina è e le testimonianze della loro
uno dei tanti resti
Una vita nomade attività. In inverno abitavano
animali che I protagonisti di questo viag- le zone più temperate della
testimoniano che gio si sarebbero spostati per- penisola iberica, come le valli
l’Homo antecessor
manentemente attraverso fluviali e le aree costiere, mentre
si dedicava alla
caccia o al consumo il territorio in piccole bande, in estate seguivano le mandrie di
UTENSILI DI PIETRA
di carogne. composte da una decina di membri FABBRICATI DA erbivori che marciavano verso gli
SPL / AGE FOTOSTOCK
probabilmente imparentati tra loro. ANTECESSOR CIRCA altipiani in cerca di pascoli freschi,
800MILA ANNI FA E
Un’alta percentuale d’individui era TROVATI NEL LIVELLO TD6 in un eterno vagare.
composta da bambini. Le impronte JAVIERDITRUEBA GRAN DOLINA.
/ AGE FOTOSTOCK
I primi europei arrivarono sul
umane risalenti a 800mila anni fa continente con una cultura co-
ritrovate nel fango fossile del sito inglese nosciuta dagli archeologi come Modo 1,
di Happisburgh documentano il numero caratterizzata da utensili di pietra molto
d’individui e la presenza di giovanissimi semplici, per lo più frammenti ottenuti per-
nei gruppi di Homo antecessor. Nelle loro cuotendo dei ciottoli con altri ciottoli. Non
peregrinazioni, cercavano rifugi dove po- conoscevano il fuoco e non erano in grado
ter allestire gli accampamenti seguendo il di produrre strumenti litici con una forma
ritmo delle stagioni. specifica precedentemente progettata. Cio-
Si trattava di luoghi di riferimento a cui nonostante, nel livello TD6 di Gran Dolina
tornare dopo una giornata di caccia e raccol- lasciarono roccia di elevata qualità, come la
ta nelle vicinanze, allo scopo di ripararsi dal- selce, che serviva a produrre gli utensili più
le intemperie e da animali pericolosi come elaborati. Ciò rappresenta un piccolo salto
le tigri dai denti a sciabola e i giaguari. Erano tecnologico rispetto alle prime culture afri-
anche spazi dove condividere con altri cane di più di 1,8 milioni di anni fa.
membri del gruppo le risorse conseguite. In un giorno normale, un gruppo di an-
Che queste bande non fossero mol- tecessor si divideva in bande per inseguire
to numerose s’intuisce pure dal una preda, raccogliere frutta e cercare rocce
confronto con le società tra- per fabbricare utensili. Non ci sono prove di
dizionali attuali, come i san una divisione dei compiti in base all’età o al
del Kalahari, che hanno lo sesso e non si sa se tutti collaborassero allo
stesso stile di vita noma- stesso modo al soddisfacimento dei bisogni
SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK

de, da cacciatori-racco- del gruppo. I segni di macellazione identi-


ficati sulle ossa delle prede indicano che
RICOSTRUZIONE DI UN erano efficienti cacciatori di cervi giganti,
ANTECESSOR CHE ROMPE
L’OSSO DI UN ANIMALE cervi rossi, daini, bisonti e cavalli selvaggi.
CON UN UTENSILE DI PIETRA Occasionalmente macellavano anche car-
PER ESTRARNE IL MIDOLLO.
RAÚL MARTÍN / MSF / AGE FOTOSTOCK casse di altri animali, da piccoli macachi
LA PALEODIETA
DI ATAPUERCA
COME POSSIAMO RICOSTRUIRE IL MENU dei primi europei?
La prova più diretta sono i resti di animali consumati e
abbandonati come rifiuti. La dieta dei primi abitanti di
Atapuerca era basata sulla carne di grandi ungulati come
cervi, cavalli e bisonti, ma poteva includere anche grandi
animali come i rinoceronti o piccole prede come tarta-
rughe e uccelli. Le prove indirette comprendono i resti di
cibo intrappolati nel tartaro dentale, che dimostrano il
consumo di alcuni vegetali. Le striature microscopiche sui
denti indicano alimenti duri e friabili, e un uso di stuzzica-
denti per l’igiene dentale risalente a quasi un milione di
anni fa. Ghiande, noci, funghi e radici arricchivano proba-
bilmente la dieta degli antecessor, anche se ad Atapuerca
non c’è nessuna testimonianza diretta in questo senso.
ANTECESSOR CHE SCARNIFICA UN BISONTE AL RIPARO DAI PREDATORI.
RICOSTRUZIONE ARTISTICA.
e castori a gran-
di orsi della spe-
cie che porta il nome del si-
to, Ursus dolinensis.
Collaboravano tra loro per
portare la carne delle loro pre-
de dal luogo di uccisione al campo di Gran
Dolina. Nel caso di animali pesanti come
MANDIBOLA i bisonti o i cavalli, probabilmente il tra-
ATE9-1 sporto veniva realizzato in gruppi. D’altron-
I denti di questo de, vista la semplicità dei loro strumenti
Homo antecessor
mostrano superfici di caccia, è possibile che si organizzassero
stranamente in gruppi anche per cacciare grandi prede.
usurate, compatibili L’immagine stereotipata del cavernicolo
con l’uso di rappresentato come un capofamiglia è fuo-
stecchini per rviante, e rispecchia più i caratteri di un
liberarsi dei resti
di cibo incastrati padre occidentale degli anni sessanta che
tra i denti. la realtà dei cacciatori-raccoglitori. I resti
JORDI MESTRE / EFE degli scheletri degli animali cacciati furono
gettati come rifiuti sulla superficie di TD6
insieme agli utensili di scarto. A rendere
unico tale livello archeologico è il fatto che
in questa specie di discarica si accumulò
anche una grande quantità di resti umani
appartenenti all’antecessor.

Malattia e morte
Se si sono conservati i denti e le ossa dei
protagonisti di questa storia è perché que-
sti morirono nelle vicinanze dei siti di
Gran Dolina e di Sima del Elefante, o quan-
to meno i loro cadaveri furono trascinati in
quella zona. Attualmente lo sforzo dei ri-
cercatori si concentra soprattutto sul ten- carono una serie di disturbi come per esem-
tativo di stabilire le cause della morte di pio delle crescite anomale sulle radici dei
questi individui e la ragione per cui le loro denti. Tali patologie sono probabilmente
ossa finirono sul fondo di una grotta nelle connesse ai movimenti compensatori del-
vicinanze di Burgos. la mandibola per adattarsi agli spazi vuoti
Lo studio delle patologie presenti nella lasciati dai denti caduti prematuramente.
mandibola ATE9-1 e nei denti a essa asso- Le gravi lesioni orali di questo individuo
ciati, ritrovati nei livelli inferiori di Sima del sono probabilmente da collegare sia alla
Elefante, offre una serie d’indizi interessan- maniera di masticare, sia agli sforzi cui era
ti. L’usura dentaria molto marcata è il risul- sottoposta la bocca non solo per mangiare,
tato di un’alimentazione abrasiva, a base di ma anche per reggere oggetti di vario tipo.
vegetali duri, e dell’età adulta. La persona a Nonostante il probabile alito cattivo di
cui apparteneva la mandibola soffriva anche questo ominine, i suoi problemi dentali
di altri problemi, come un morso anomalo, erano perfettamente compatibili con una
gengive infiammate e tartaro, che le provo- vita normale e non possono essere diret-

FOSSILE ATD6-031. FALANGE DI UN ALLUCE TROVATA A GRAN DOLINA. SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK
SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK

tamente collegati alla sua morte, avvenu- è che siano stati trascinati lì dal movimento RITRATTO
ta quando aveva circa vent’anni. Infatti, a dei sedimenti o dalla forza dell’acqua. DI FAMIGLIA
Dmanisi è stato trovato un altro europeo Molto diverso è il caso degli antecessor di Mauricio Antón,
artista specializzato
primitivo (cranio 4) che aveva perso tutti Gran Dolina. Nello strato TD6 sono stati in paleoarte – la
i denti, a parte un canino, molto prima di rinvenuti 176 fossili di almeno nove indi- ricostruzione della
morire a un’età che per l’epoca è da consi- vidui di diverse età, per lo più bambini tra i vita nella preistoria –
derarsi avanzata, ovvero tra i trentacinque tre e i dieci anni, o esseri molto giovani, di è autore di questo
“ritratto di famiglia”
e i quarant’anni. meno di diciassette anni. Sono state portate
che rappresenta
Del secondo ominine presente a Sima del alla luce ossa di tutte le parti dello sche- un gruppo di
Elefante, ATE9-2, si è conservato solo un letro, per lo più rotte, sparse e mescolate Homo antecessor.
osso del mignolo della mano, che potreb- con resti di altri animali. Questi individui
be essere appartenuto a un giovane adulto presentano patologie come fratture da so-
di circa sedici anni. I resti degli ominini di vraccarico nelle ossa dei piedi dovute alle
Sima del Elefante sono molto frammentari, lunghe camminate, ai salti e agli sforzi ec-
così come i segni della loro attività, un dato cessivi che dovevano fare parte della loro
che spinge a pensare che non siano morti vita quotidiana, oltre a traumi di origine
all’interno della cavità. La cosa più probabile sconosciuta alle ginocchia.

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 49


Ma sulla superficie dei resti è possibile
trovare la vera causa della morte. Le ossa
sono punteggiate dai segni dei tagli prati-
cati con strumenti di pietra, che indicano
che furono scuoiati e squartati e le loro car-
ni furono disossate. Alcune incisioni sulla
cassa toracica e sui lati interni delle costole
e delle vertebre denotano che i loro organi
furono rimossi per il consumo. Una volta
private della carne, le ossa vennero triturate
con delle pietre per consumare il midollo e
il cervello. Sulle stesse ossa troviamo im-
pronte dentali di altri esseri umani, prova
inconfutabile del fatto che si tratta di vit-
time del più antico caso documentato di
cannibalismo della storia umana.

Mangiare un umano
Il cannibalismo a Gran Dolina era di tipo
culturale. Non si trattava di un evento isola-
to verificatosi in circostanze estreme, come
una terribile carestia. Al contrario, la pre-
senza di resti cannibalizzati in diverse parti
dello stesso strato indica che per un perio-
do di tempo considerevole, forse centinaia
SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK

o migliaia di anni, gli umani si cibarono di


altri umani. È facilmente intuibile che que-
sto non fu dovuto alla fame, perché i livelli
archeologici in cui si trovano queste ossa
contengono anche numerosi resti di altre
prede, e la ricostruzione degli ecosistemi
tramite i resti indica che quelle furono epo-
che floride per la vita vegetale e animale. Il
cannibalismo faceva dunque parte della vita di guerra di epoca preistorica e storica, ma
quotidiana e della cultura di coloro che si anche con il cannibalismo praticato dagli
nutrirono di quegli individui. scimpanzé, hanno concluso che questi si
I ricercatori ritengono che il fatto che verificarono quando diversi gruppi di omi-
la maggior parte degli individui uccisi e nini si scontrarono per ottenere o difende-
consumati a Gran Dolina siano neonati o re le risorse di un territorio, come prede,
molto giovani dimostri la violenza tra di- frutti, rifugi, accesso all’acqua e pietre per
versi gruppi umani. Confrontando le morti intagliare utensili. Tra gli scimpanzé questi
di Gran Dolina con casi di cannibalismo scontri si verificano proprio quando c’è più
cibo, perché è allora che i gruppi crescono e
le aree in cui si muovono in cerca di alimen-
ti si espandono, e ciò li porta a incrociar-
si più frequentemente con i gruppi vicini.
E come succede anche tra gli scimpanzé,

OTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK


SCIENCE PH SEGNI DI TAGLI SU UN OSSO CANNIBALIZZATO DI HOMO ANTECESSOR
DI CIRCA 800MILA ANNI FA TROVATO A GRAN DOLINA.
LA RAGAZZA
DI GRAN
DOLINA
TRA I VARI RESTI di Homo antecessor re-
cuperati nel livello TD6 di Gran Dolina
spicca in particolare ATD6-69. Si tratta
del volto parziale dell’ominine 3. I suoi
tratti moderni sono risultati decisivi al-
lo scopo di descrivere la nuova specie.
In un primo momento il fossile è stato
battezzato il Ragazzo di Gran Dolina. In
seguito le nuove tecniche di microtomo-
grafia computerizzata e di antropologia
virtuale hanno mostrato che si tratta-
va di una femmina, cresciuta secondo
un modello simile a quello degli umani
moderni, con un periodo neonatale re-
lativamente breve, un’infanzia prolun-
gata e un’adolescenza ben definita. La
giovane non raggiunse la maturità, in
quanto morì a circa 11 anni. Le sue os-
sa presentano segni di scarnificazione
fatti da altri ominini e di colpi inferti con
oggetti contundenti, testimoniando una
fine violenta e tragica per questa ragaz-
zina vissuta più di 800mila anni fa.

OSSO MASCELLARE ATD6-69, RINVENUTO DALL’ARCHEOLOGA


AURORA MARTÍN NEL LUGLIO DEL 1994. LO STUDIO DEL
TESSUTO DENTALE HA PERMESSO DI DETERMINARE
CHE APPARTENEVA A UNA FEMMINA.

in questi incontri gli antecessor più vulnera- compresa tra 700mila e 600mila anni fa.
bili risultavano i grandi sconfitti. Una volta Questa lacuna dev’essere colmata per ca-
morti, i loro piccoli corpi venivano portati pire se l’Homo antecessor si estinse senza
nella cavità, insieme alle carcasse di altre lasciare discendenti o se invece contribuì
prede, per essere condivisi tra i membri del con i suoi geni alle successive popolazioni
gruppo e consumati. di ominini eurasiatici. Le ricerche in corso
Rimane però una domanda inquietante: ad Atapuerca potrebbero ancora una volta
chi erano i cannibali? Gli antecessor erano sciogliere il dilemma.
le vittime, ma non ci sono resti fossili de- ANTONIO RODRÍGUEZ-HIDALGO
gli esseri umani che si nutrirono di loro. ISTITUTO CATALANO DI PALEOECOLOGIA UMANA ED EVOLUZIONE SOCIALE

Erano membri di altri gruppi limitrofi della


stessa specie? Si trattava di una nuova po-
Per SAGGIO
polazione di ominini arrivata dall’Asia? O saperne Noi siamo Sapiens. Alla ricerca
delle nostre origini
forse dall’Africa settentrionale attraverso lo di più Silvana Condemi, François Savatier.
Bollati Boringhieri, Torino, 2019.
stretto di Gibilterra? Nella penisola iberica SITO INTERNET
Fondazione Atapuerca
e in tutta l’Europa non ci sono praticamente www.atapuerca.org
resti di ominini o siti archeologici di epoca

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 51


CANNIBALISMO A
GRAN DOLINA. LA
RICOSTRUZIONE IPOTIZZA
CHE L’ANTECESSOR SI
NUTRISSE DEI SUOI SIMILI.

MANGIARE
UN ALTRO
UMANO
Oggi associata a comportamenti
criminali o a situazioni estreme,
l’antropofagia era un fenomeno
ricorrente nella preistoria

SCIENCE PHOTO LIBRARY / AGE FOTOSTOCK


europea. Ad Atapuerca è stato
documentato il più antico
caso conosciuto.

A
Decapitato. nche se nel mondo di oggi il can- essere umano, i tagli e i colpi inferti dagli
Vertebra cervicale nibalismo umano, o antropofa- utensili lasciano segni molto riconoscibili
di Homo antecessor
di Gran Dolina. gia, può sembrare ripugnante e che permettono d’interpretare come agiva-
Il fossile mostra spaventoso, nel passato era una pratica no i cannibali, per esempio scuoiando una
segni di taglio fatti comune. Gli archeologi hanno fatto risali- persona deceduta o estraendone le viscere.
con uno strumento
litico, indicanti che re questo comportamento a quasi un mi- Altri segni comuni sono i morsi umani e
il suo proprietario lione di anni fa, cercando di comprendere – per il periodo successivo alla comparsa
fu decapitato il contesto in cui si verificò e di spiegare le della tecnologia del fuoco, avvenuta solo
da altri umani.
cause che lo provocarono. A questo sco- 200mila anni fa – le alterazioni termiche dei
po risulta essenziale lo studio delle mar- resti umani dovute alla cottura. Nella Sierra
cature sulla superficie delle ossa. Poiché de Atapuerca, a Burgos, è stato documen-
l’obiettivo principale del cannibalismo è tato il più antico caso di cannibalismo della
quello di nutrirsi dei tessuti di un altro storia umana, risalente a circa 900mila anni
FOTO: ANTONIO RODRÍGUEZ-HIDALGO
Grotta di

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di Goyet
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Grotta dei Perrats


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Gran Dolina

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Grotta della Carigüela N

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Grotta del Toro RR O
Las Majólicas
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Grotta del Boquete EO
de Zafarraya
CARTOGRAFIA: EOSGIS.COM. FONTE: ANTONIO RODRÍGUEZ-HIDALGO

fa, ma anche il caso più recente della prei- elementi di enorme complessità e carica Posizione dei casi
storia europea, nell’Età del bronzo, solo simbolica. Durante il Neolitico europeo si di cannibalismo
preistorico
quattromila anni fa circa. assistette a un aumento esponenziale del documentati in
cannibalismo. I ricercatori lo hanno spes- Europa. Spicca
Fame, celebrazione, rituale? so associato a fenomeni come la guer- la concentrazione
di siti neolitici
Ci sono prove di antropofagia in diverse ra, ma l’ingestione di parti di un parente nel sud della
specie e in oltre una ventina di siti del con- morto è stata anche interpretata come penisola iberica.
tinente. L’Homo antecessor, l’Homo heidel- un possibile segno di lutto e di rispetto
bergensis e – più frequentemente – i nean- per lui. Amore o odio, amicizia o ostilità,
dertaliani erano cannibali, anche se siamo vicinanza o estraneità, festa o carestia so-
noi, gli Homo sapiens, ad avere praticato il no soltanto i limiti estremi dentro ai quali
cannibalismo più di qualsiasi specie pre- può situarsi il complesso fenomeno del
cedente, e sempre accompagnandolo con cannibalismo preistorico.

Scarnificazione. I segni di taglio Omero ATD6-148. Quest’osso


sulle ossa degli arti di antecessor del braccio apparteneva a
si trovano nelle zone dei grandi un Homo antecessor adulto
muscoli, dove furono praticati e fu scarnificato a fondo
al fine di consumarne la carne. e poi fratturato per
Osso del braccio ATD6-021. consumarne il midollo.
gli autori dell’antico testamento

L’ORIGINE
DELLA BIBBIA
Analizzando i libri più antichi della Bibbia,
come la Genesi e l’Esodo, gli studiosi hanno
creduto di cogliervi la mano di più autori, da
quello che ne realizzò una prima versione nel
IX secolo a.C. a Esdra, il presunto autore della
versione finale, risalente al V-IV secolo a.C.

PAOLO VERZONE / NATIONAL GEOGRAPHIC IMAGE COLLECTION


LA BIBBIA EBRAICA
Quest’immagine di un rotolo antico della
Torah, il libro sacro dell’ebraismo, riproduce un
frammento dell’Esodo. Vi si narra come Yahweh
consegni le tavole della legge a Mosè, che guida
il popolo ebraico dall’Egitto alla Terra promessa.
SCALA, FIRENZE

N
MOSÈ SUL ell’insieme dei ventiquattro li- dubbi sul fatto che Mosè avesse potuto scri-
MONTE SINAI bri che compongono la Bibbia vere per davvero i primi cinque libri della
Nel mosaico del ebraica sembra che il nucleo più Bibbia. Alcuni passaggi della Torah sembra-
VI secolo presente
all’interno della antico sia la Torah, o Pentateu- no confermare una simile tesi, come quello
basilica di San co. Composta da Genesi, Esodo, presente nel capitolo del Deuteronomio in
Vitale, a Ravenna, è Levitico, Numeri e Deuteronomio, narra la cui Mosè avrebbe descritto la propria morte:
rappresentato Mosè creazione del mondo e la storia del popolo «Mosè, servo del Signore, morì in quel luogo,
sul Sinai mentre
giudaico sino all’arrivo in Terra Santa. nel Paese di Moab, secondo l’ordine del Si-
riceve il rotolo della
legge da Yahweh. Nella tradizione ebraica, così come in gnore» (Deuteronomio 34:5). Risulta inoltre
quella cristiana, i testi hanno un unico au- strano che lodi sé stesso, come si legge nei
tore: Mosè, il patriarca che guidò gli israeliti Numeri: «Mosè era molto più mansueto di
nella fuga dall’Egitto e a cui, secondo quanto ogni uomo che è sulla terra» (Numeri 12:3).
riferito nell’Esodo, Yahweh dettò la Torah Nella Torah più episodi sono narrati in
sul monte Sinai. Tuttavia, sin dai primi se- modo distinto, quasi fossero stati scritti da
coli dell’era cristiana, vi fu chi espresse seri autori diversi. È quanto succede per esem-

ix secolo a.c. viii secolo a.c. vii secolo a.c.


C R O N O LO G I A

LE TAPPE Nel regno di Giuda


l’autore J (Jahvista) scrive
Nel regno d’Israele, a nord
del regno di Giuda, l’autore
I sacerdoti del tempio
di Gerusalemme
DELLA i primi testi di quella che
sarà poi la Torah, il libro
noto come E (Elohista)
redige una propria
compongono i testi della
fonte nota con il nome di P,
BIBBIA sacro degli ebrei. versione della Torah. o sacerdotale.

56 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


BENNY MARTY / AGE FOTOSTOCK

pio con la creazione del mondo. Nel primo presentato in due maniere differenti. Nella LA MONTAGNA
capitolo della Genesi si spiega che comportò seconda (capitolo 17), l’alleanza viene stret- SACRA
la separazione delle acque di sopra da quelle ta con l’obbligo di circoncidere tutti i figli Panorama dalla
vetta del monte
di sotto, così da lasciare in mezzo uno spazio maschi, aspetto che non viene invece men- Sinai, nell’omonima
abitabile che avrebbe portato ordine nel caos zionato nella prima (capitolo 12). Finanche la penisola. Il monte
d’acqua. L’immagine sembra essere tipica nascita d’Isacco è annunciata in due modi: la è alto 2.285 m e
di un luogo in cui l’acqua è un bene che non prima da Elohim (capitolo 17), la seconda da si trova oggi in
territorio egiziano.
scarseggia. Alcuni versetti più avanti si affer- tre uomini di origine divina che fanno visi-
ma però che la creazione ebbe origine da una ta ad Abramo e alla moglie
terra arida in cui Dio fece zampillare acqua e Sara (capitolo 18).
germinare piante, visione più adatta a un au- A volte le due versioni
tore proveniente da un territorio desertico. del racconto di uno stesso
Nello stesso libro il patto tra Abramo e episodio sono intrecciate
Dio perché il primo abbia una discendenza tra di loro. Il caso più evi-
numerosa e una nuova terra in cui vivere è dente riguarda il diluvio

622 a.c. v-iv secolo a.c.

Durante il regno di Giosia, Esdra mette a punto ESDRA STENDE


nel territorio di Giuda si l’edizione completa della L’ULTIMA VERSIONE
annuncia la scoperta del Torah, fondendo in un DELLA TORAH. VII
SECOLO. BIBLIOTECA
libro del Deuteronomio, solo scritto le versioni LAURENZIANA,
steso dall’autore D. antecedenti J, E, P, e D. FIRENZE.
RMN-GRAND PALAIS
CARTOGRAFIA: EOSGIS.COM

I DUE REGNI universale: a seconda del versetto si parla Sebbene già da molto tempo non man-
EBRAICI di diverse durate della permanenza nell’arca cassero ragionevoli dubbi, il primo autore
La cartina sopra (150 giorni o dieci mesi), di un numero diffe- moderno a mettere in discussione la pos-
queste righe
mostra i regni rente di animali che vi entrano (una coppia sibilità che Mosè fosse realmente l’autore
della Palestina nel di ogni specie, o sette coppie di “puri” e una del Pentateuco fu il filosofo inglese Thomas
IX-VIII secolo a.C. d’“impuri”) o di diversi episodi relativi alla Hobbes nel Leviathan (Leviatano, 1651). Nel
Tra questi spiccano liberazione dei volatili (nei testi si parla pri- XVIII secolo furono elaborate le prime dis-
quello d’Israele, con
ma di un corvo e poi di una colomba). sertazioni. Nel 1753 il medico francese Jean
capitale Samaria,
a nord, e quello di Come se non bastasse, l’analisi del testo Astruc intuì l’esistenza di due autori per la
Giuda, con capitale nell’originale ebraico mostra stili, espres- Genesi, e nel 1780 il teologo tedesco Johann
Gerusalemme. sioni e fasi di evoluzione della lingua molto Gottfried Eichhorn estese l’affermazione
distinti. Risulta palese soprattutto in alcuni all’intero Pentateuco.
passaggi dal tono poetico composti in uno
stile e in una lingua arcaica. È come se ci si Il Jahvista
trovasse davanti a un volume con parti che Nel 1878 Julius Wellhausen, biblista tede-
riecheggiano ora una poesia stilnovista, ora sco, formulò la sua “ipotesi documentaria”,
una rinascimentale, e altre ancora elaborate che ancora oggi viene accettata, o rimane
alla maniera manzoniana. comunque punto di partenza per qualsiasi
proposta di riflessione e modifica di date e
identità autoriali. Secondo quanto afferma
Wellhausen, nel testo dei primi cinque libri
Il primo autore della Bibbia chiama della Bibbia giunti sino a oggi si possono ri-
la divinità Yahweh e colloca gli episodi conoscere più sezioni scritte da autori diver-
nel territorio del regno di Giuda si, in momenti storici e in luoghi differenti.

58 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


SODOMA ARDE PER L’IRA DI YAHWEH
Lot e le figlie fuggono dalla distruzione
della città, mentre la moglie rimane
indietro, trasformata in statua di sale.
Quadro di Jean-Baptiste Camille Corot.
1857. Metropolitan Museum, New York.

FINE ART / AGE FOTOSTOCK

Secondo il biblista, la redazione più antica a nord. Per questo motivo si ritiene che
della Torah corrisponde a una serie di capi- compose l’opera in un periodo compreso
toli che presentano tratti in comune. Il più tra il IX e l’VIII secolo a.C.
evidente è che la divinità è detta Yahweh,
termine che in una fase seguente della reli- L’autore del nord
gione israelitica non si sarebbe potuto pro- Altre parti del Pentateuco differiscono
nunciare, come affermato nell’Esodo («Non l’una dall’altra perché in esse la divini-
pronuncerai invano il nome del Signore, tuo tà è detta Elohim, e non Yahweh. Da ciò
Dio», Esodo 20:7). deriva il nome dell’autore, Elohista o E.
Inoltre le scene descritte, come la distru- Inoltre, mentre lo scrittore preceden-
zione di Sodoma e Gomorra o le vicende di te collocava la rivelazione di Yahweh a
Abramo e del nipote Lot, hanno luogo nei Mosè sul monte Sinai, questi narra che
dintorni di Gerusalemme e dei monti della gli eventi si svolsero su una monta-
Giudea, e i protagonisti sono i patriarchi gna chiamata Horeb. Questo dettaglio
delle tribù d’Israele che si stabilirono in ha portato alcuni studiosi a ipotizzare
H. LEWANDOWSKI / RMN-GRAND PALAIS

quei luoghi: Ruben, Simeone, Levi o Giuda. che esistessero due tradizioni circa il
Tutto ciò ha spinto a credere che l’autore di posto in cui ebbe luogo la rivelazione.
queste sezioni – detto Jahvista per il nome Gli eventi narrati dal secondo auto-
che dà a Dio o, semplicemente, J, abbrevia- re si svolgono nell’area geografica del
zione del tedesco Jahwist – fosse qualcuno regno d’Israele, che aveva mantenuto
legato al tempio di Yahweh a Gerusalemme l’indipendenza sino alla conquista da
ai tempi in cui la città era la capitale del re- parte degli assiri nel 722 a.C. In que- ROTOLO DELLA TORAH CONSERVATO
gno di Giuda, che dal 930 a.C. si era separa- sto secondo caso, i protagonisti della IN UN LUSSUOSO ASTUCCIO
D’ARGENTO, PELLE E LEGNO. 1860.
to dall’altro regno giudaico, Israele, situato narrazione sono i patriarchi delle tribù MUSÉE DE CLUNY, PARIGI.

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 59


ABRAMO, SARA
E IL FARAONE
l dodicesimo capitolo della presi da una carestia, dovettero ri- lodi al cospetto del faraone, il
Genesi, redatto dall’autore parare in Egitto, dove accadde un quale ordinò di prenderla perché
più antico della Bibbia, narra che episodio curioso. Poiché Sara era diventasse una sua concubina. In
nel viaggio dalla città mesopota- molto bella, Abramo temeva che cambio Abramo ricevette «greggi
mica di Ur assieme alla moglie Sa- gli egizi potessero ucciderlo per e armenti e asini, schiavi e schia-
ra e al nipote Lot, Abramo giunse rapirla, e la convinse a farsi pas- ve, asine e cammelli». Ma Yahweh
a Canaan e poi nella regione del sare per la sorella. Alcuni ufficiali si adirò con il faraone e gli mandò
Negheb. Quando però furono sor- egizi si ritrovarono a tesserne le «grandi piaghe». Quando il fa-
raone capì ciò che era successo,
«Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie? chiamò Abramo, gli rimproverò
di aver nascosto l’identità di Sara
Perché hai detto: “È mia sorella”, così che io me la e gli ordinò di andarsene «con la
sono presa in moglie? Eccola: prendila e vattene!» moglie e tutti i suoi averi».
ALBUM
IL FARAONE RESTITUISCE
SARA AL MARITO ABRAMO.
OLIO D’ISAAC ISAACZS. 1640.
RIJKSMUSEUM, AMSTERDAM.
DOBLE 5

BALAGE BALOGH / RMN-GRAND PALAIS

IL TEMPIO DI che occuparono storicamente il territorio, bricazione del vitello d’oro, idolo che ven-
GERUSALEMME come quella di Beniamino. Tali frammenti ne realizzato dagli israeliti mentre Mosè si
Sin dai tempi della Torah dovettero formare all’origine trovava sul monte Sinai.
di Salomone
un testo simile a quello scritto da J, ma con
all’interno si I testi si fondono
trovava l’arca che caratteristiche proprie. L’autore sarebbe
conteneva le tavole vissuto nell’VIII secolo a.C. nel regno d’I- Tra il X e l’VIII secolo a.C. sia il regno di
della legge sraele e, a giudicare dalla particolare stima Giuda sia il regno d’Israele crearono la pro-
di Mosè. mostrata nei confronti di Mosè, è proba- pria antologia di narrazioni sull’origine del
bile che si trattasse di uno dei sacerdoti mondo e del proprio popolo. Identici nelle
del santuario di Silo, appartenenti alla questioni fondamentali, i racconti diverge-
tribù di Levi, da cui discen- vano invece per certi tratti linguistici, per
deva anche il liberatore del il contesto geografico e per l’importanza
popolo d’Israele. Le origini assegnata a determinate tribù.
dell’autore spiegherebbero La situazione cambiò nel 722 a.C., quando
anche perché aveva igno- il regno d’Israele fu distrutto dagli assiri e
rato la tradizione secondo una parte della popolazione cercò riparo
cui Aronne era fratello di in quello di Giuda e nella sua capitale Ge-
Mosè, e che anzi lo aveva rusalemme. I rifugiati, che portavano con
criticato duramente per sé i propri testi sacri, furono accolti con
alcune decisioni, come il benevolenza. Fu forse allora che, al fine di
coinvolgimento nella fab- facilitare l’integrazione della nuova comu-
nità, si decise di elaborare un’opera con-
ARONNE, FRATELLO DI MOSÈ, divisa, che fondesse le due precedenti. Un
IN UN’ICONA DEL MONASTERO
DI KIRILLO-BELOZERSKIJ (RUSSIA). autore ignoto intraprese probabilmente tale
SCALA, FIRENZE
PIERRE WITT / GTRES

missione verso il 700 a.C., tenendo come Decenni più tardi si sarebbe prodotto un LA CITTÀ SANTA
riferimento la versione ammessa da secoli cambiamento radicale nella Torah in se- Vista della città
a Gerusalemme, città in cui venne portata guito all’incorporazione di un nuovo libro. di Gerusalemme
dal cimitero ebraico.
a termine la fusione dei testi. Da quattro i testi diventarono cinque. Nel Sullo sfondo si nota
Nei decenni seguenti i sacerdoti del tem- 622 a.C., mentre Giosia era re di Giuda, il monte del Tempio,
pio di Yahweh a Gerusalemme favorirono la durante alcuni lavori di ristrutturazione presieduto dalla
redazione di ulteriori scritti che sfumavano del tempio di Yahweh a Gerusalemme si Cupola della roccia.
e completavano la versione comune prece- “scoprì” un inedito che doveva contenere Qui furono eretti
il primo e il
dente. Nel VII secolo a.C. un nuovo autore una parte non nota di quella legge dettata a secondo tempio.
anonimo effettuò importanti aggiunte, so- Mosè sul monte Sinai. Il libro presenta una
prattutto in relazione ai rituali del tempio serie di discorsi redatti a partire dalle pa-
di Gerusalemme: in quel periodo s’impose, role di Mosè, mentre il resto del Pentateuco
per esempio, la distinzione tra animali puri consiste in parole dettate a Mosè da Yahweh
e impuri dell’arca di Noè. Queste parti sono in persona. Inoltre s’insisteva sul fatto che
facilmente riconoscibili perché la divinità è vi erano una sola divinità, un solo popolo
menzionata con il nome di Elohim – forse e un solo luogo di culto, il tempio di Geru-
come concessione verso l’antica versione salemme, e si criticavano tutti i santuari
del regno d’Israele – e perché le lodi so- sparsi in giro nel Paese. Il fine ultimo era
no rivolte ad Aronne invece che a Mosè.
L’autore poteva essere quindi un sacerdote
anonimo del tempio di Gerusalemme, che
si considerava forse discendente di Aronne,
Nel 622 a.C., durante alcuni lavori nel
e indicato con l’iniziale P dal tedesco Prie- tempio di Gerusalemme, fu scoperto un
sterschrift, sacerdotale. nuovo testo della Bibbia, il Deuteronomio
STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 63
IL PUZZLE
il nome di dio
Nel primo capitolo della Genesi redatto nel
VII secolo a.C. dall’autore P, Dio è Elohim:

DELL’ANTICO «In principio Dio [Elohim] creò il cielo e la


terra. Ora la terra era informe e deserta e le

TESTAMENTO
tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio
[Elohim] aleggiava sulle acque. Dio [Elohim]
disse: “Sia la luce!”. E la luce fu».
Nel capitolo 11, opera del più antico, J, s’im-
la bibbia si divide in tre parti: i cinque libri della Torah o
piega invece il nome Yahweh:
Pentateuco, gli otto dei Profeti e gli 11 degli Scritti, o Ketuvim.
Questa struttura è lo stadio finale di una lunga evoluzione, «Ma il Signore [Yahweh] scese a vedere la
che inizia nel IX secolo a.C. e finisce nel II a.C. città e la torre che gli uomini stavano costruen-
I cambiamenti sono evidenti nei testi della Torah, le cui do. Il Signore [Yahweh] disse: “Ecco, essi sono
un solo popolo e hanno tutti una lingua sola».
sezioni possono essere attribuite ad autori differenti

AGE FOTOSTOCK
e che furono redatti in diversi momenti storici. MINIATURA CON LA CREAZIONE DEL MONDO SECONDO LA
TRADIZIONE EBRAICA. MUSEO LÁZARO GALDIANO, MADRID.

LA LEGGE (torah)
Genesi
Esodo
Levitico
Numeri
Deuteronomio

PROFETI
LA LEGGE (torah)

Anteriori
Giosuè
Giudici
Samuele
PROFETI

SCRITTI

Re
Posteriori
Isaia
Geremia

ALBUM
Ezechiele
Dodici profeti minori
L. RICCIARINI / BRIDGEMAN / ACI

(Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona,


Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, il sabato
SHUTTERSTOCK

Aggeo, Zaccaria, Malachia)


Il precetto del sabato come giorno di riposo è
stabilito nel libro dell’Esodo (capitolo 20) e nel
Deuteronomio (capitolo 5) quasi con le stesse
SCRITTI parole ma con una giustificazione diversa. Nel
Salmi Deuteronomio, scritto nel VII secolo a.C. dall’au-
Proverbi tore D, è messo in relazione con la fuga dall’Egitto:
Giobbe «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire
Cantico dei Cantici dal paese di Egitto, dalla condizione servile [...]
Rut Osserva il giorno di sabato per santificarlo».
Lamentazioni Nell’Esodo di P, invece, il riposo del sabato è evo-
Ecclesiaste cato da Mosè ma legato alla creazione del mondo:
Ester
Daniele «Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la
Esdra terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato
Neemia il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il
Cronache giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro».

ABRAMO SI PREPARA A SACRIFICARE IL FIGLIO ISACCO.


QUADRO DI CARAVAGGIO. 1594-1596. GALLERIA DEGLI UFFIZI, FIRENZE.
la geografia MOSÈ E LE TAVOLE
DELLA LEGGE, DI
Alcune parti della Genesi, redatte nell’VIII seco- CLAUDE VIGNON.
XVII SECOLO.
lo a.C. dall’autore E, fanno riferimento a luoghi d’I- NATIONALMUSEUM,
sraele, del regno ebraico del nord, e a tribù locali: STOCCOLMA.

«Poi levarono l’accampamento da Betel. Mancava


ancora un tratto di cammino per arrivare ad Efrata,
quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile

FINE ART / ALBUM


[...] suo padre lo chiamò Beniamino».
L’autore J, di Gerusalemme, parla dei movi-
menti di Abramo nel regno di Giuda:
«Di là passò sulle montagne a oriente di Betel
e piantò la tenda, avendo Betel ad occidente e
Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò
il nome del Signore».

PAPIRO DI NASH, DEL II SECOLO A.C.


CONTIENE I DIECI COMANDAMENTI.

abramo
Nella Genesi Abramo fa passare la moglie
Sara per sua sorella davanti al faraone. Nel
capitolo 12, attribuito a J, si afferma:
«Quando fu sul punto di entrare in Egitto,
disse alla moglie Sara: “Vedi, io so che tu sei
donna di aspetto avvenente [...] Di’ dunque
che sei mia sorella” [...] La donna fu presa e
condotta nella casa del faraone».
Il capitolo 20, elaborato da E, recita:
«Abramo levò le tende di là, dirigendosi
nel Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi
soggiornò come straniero a Gerar. Sicco-
me Abramo aveva detto della moglie Sara:
“È mia sorella”, Abimèlech, re di Gerar,
mandò a prendere Sara».

il diluvio
Nella Genesi la storia del diluvio universale
è descritta da J, l’autore più antico. Tuttavia,
nel VII secolo a.C. l’autore P aggiunge dei
frammenti. J racconta:
«Noè entrò nell’arca e con lui i suoi figli, sua mo-
glie e le mogli dei suoi figli, per sottrarsi alle acque
del diluvio».
Dopodiché l’autore P introduce una spiegazione
legata alle pratiche di sacrifici animali che si re-
alizzavano nel tempio di Gerusalemme durante
la sua epoca:
«Degli animali mondi e di quelli immondi, degli
uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo
entrarono a due a due con Noè nell’arca, maschio
e femmina, come Dio aveva comandato a Noè».
GLI SCRIBI

MOLTO PIÙ
CHE COPISTI

P
oiché la Torah si erse ben presto a testo sacro
rivelato da Dio, gli scribi dei diversi santua-
ri ebraici – soprattutto quelli del tempio di
Yahweh a Gerusalemme – copiarono gli scritti
per poter tramandare la legge divina alle generazioni
future. Ma visto che la pergamena è un supporto fra-
gile e deteriorabile, ne realizzarono molteplici copie
così da essere sicuri di pure numerose difficoltà
preservare il messaggio. per via della redazione
Gli scribi, in genere sa- in lingua ebraica, che
cerdoti, divennero quindi non separava le parole
un gruppo a sé stante, e e trascriveva unicamen-
grazie alle profonde co- te le consonanti, non le
noscenze del testo bibli- vocali. Per ridurre i rischi
co venivano considerati di confusione e di sviste
esperti nell’interpreta- nacquero i masoreti (dal
zione della legge di Mosè. neoebraico masorāh, tra-
Per questo motivo erano dizione), scribi che appo-
tenuti in grande conside- nevano sulle consonanti
razione e godevano del segni come fossero vo-
rispetto della gente. Il cali, in modo da aiutare
loro lavoro comportava a leggere correttamente.

ALAMY / ACI

IL CODICE quello di eliminare la diffusione del culto considerazione di Mosè, nomina la monta-
DI ALEPPO nel territorio e di accentrare la vita religiosa gna di Dio come Horeb ed è solito impiegare
Risalente al nel tempio della capitale. l’espressione Yahweh Eloheja,“Yahweh il tuo
930 d.C.circa è
una delle edizioni Lo scritto sconosciuto fu presentato da Dio”, unendo le formule impiegate nelle due
masoretiche più Giosia, che ne diede lettura nel tempio di versioni più antiche.
antiche della Gerusalemme davanti a tutto il popolo, ai
Bibbia ebraica. sacerdoti e ai profeti. Al termine della fun- Ritorno dall’esilio
I segni diacritici
zione gli astanti s’impegnarono a osservare Nel 587 a.C. il regno di Giuda, la capitale
aggiunti ai caratteri
consentono la la legge contenuta nel libro, che fu aggiunto Gerusalemme e il tempio furono distrutti
corretta dizione come supplemento alle opere già note. Il te- dal re babilonese Nabucodonosor II, e parte
del testo. sto era una seconda legge, e tale è il signifi- della popolazione di Giuda fu deportata in
cato del suo nome in greco, Deuteronomio. Babilonia finché, dopo circa quarant’anni
Non solo: da qui proviene la sigla con cui è di esilio, il re persiano Ciro ne permise il ri-
denominato l’autore, D, al quale si attribu- torno. Di nuovo in patria, gli israeliti s’im-
iscono anche altri libri della Bibbia relativi pegnarono a ricostruire il Paese e il tempio,
alla storia d’Israele e di Giuda dai tempi di godendo di una relativa autonomia politica.
David e di Salomone in poi. Pure D presenta A un periodo successivo a tale circostan-
tratti caratteristici. Oltre ad avere un’alta za risale l’ultimo intervento sul testo della
Torah, che avrebbe così preso la forma con
cui è giunta sino ai nostri giorni. Un nuovo
autore riunì in un solo volume gli scritti che
«Il sacerdote Esdra portò la legge e lesse fino ad allora erano disseminati in più opere,
il libro [...]; tutto il popolo porgeva adattandoli e uniformandoli. Secondo alcuni
l’orecchio a sentire il libro della legge» studiosi, l’ultimo autore fu Esdra, scriba giu-

66 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


BALAGE BALOGH / RMN-GRAN PALAIS

daico ed esperto nella legge di Yahweh. Esdra Eppure, se il processo di elaborazione IL LIBRO
era un funzionario del re persiano Artaserse della Torah ebbe fine con Esdra, l’insieme SACRO
inviato a riorganizzare il culto a Gerusalem- più vasto di testi oggi noto con il nome di Nell’illustrazione
il profeta Esdra
me. Se il sovrano in questione è Artaserse I, Bibbia continuò comunque a evolversi. I sa- fa una lettura
Esdra si mosse verso Israele dopo il 457 a.C. cerdoti giudei considerarono opera rivelata pubblica della
Se si tratta invece di Artaserse II, la datazio- da Yahweh altri libri che facevano parte del Torah all’esterno
ne va spostata nel IV secolo. patrimonio letterario ebraico: cronache sto- del tempio, dopo
il ritorno degli
A ogni modo nel libro di Neemia si spiega riche come quella di Giosuè, di Ezechiele o
ebrei dall’esilio
come Esdra presentò alla comunità la legge di Geremia, e opere morali e poetiche come in Babilonia.
riunita in un solo corpus di testi: «Allora la Sapienza o il Cantico dei Cantici. Tutti
tutto il popolo si radunò come un solo uomo vanno a formare la Bibbia ebraica, che nei
sulla piazza davanti alla porta delle Acque primi secoli della nostra era sarebbe dive-
e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro nuta l’Antico testamento cristiano.
della legge di Mosè che il Signore aveva dato
JAVIER ALONSO LÓPEZ
a Israele. Il primo giorno del settimo me- BIBLISTA. PROFESSORE DELLA IE UNIVERSITY
se, il sacerdote Esdra portò la legge davanti
all’assemblea degli uomini, delle donne e Per SAGGI
Il libro dei libri. Una storia della Bibbia
di quanti erano capaci d’intendere. Lesse saperne John Barton. Garzanti, Milano, 2021.
il libro sulla piazza davanti alla porta delle di più Il libro dei libri.
Un’introduzione alla Bibbia ebraica
Acque, dallo spuntar della luce fino a mez- George Steiner. Vita e pensiero, Milano, 2012.
zogiorno, in presenza degli uomini, delle Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele
Mario Liverani. Laterza, Roma-Bari, 2007.
donne e di quelli che erano capaci d’inten- TESTI

dere; tutto il popolo porgeva l’orecchio a Bibbia ebraica. Pentateuco e Haftaroth


Giuntina, Firenze, 2020.
sentire il libro della legge» (8:1-3).

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 67


GUERRA
CHIMICA E BIOLOGICA
NELL’ANTICHITÀ
Facendo leva sull’osservazione e
sull’esperienza, il mondo antico escogitò
e poi utilizzò in battaglia tossine, gas
asfissianti e altri strumenti di morte,
i primi dispositivi che rientrano
nel nostro concetto di armamento
chimico e biologico
ALBUM
MET /

DARDI LETALI
Un arciere esamina
la propria freccia. Intaglio
su pietra dura. 500 a.C.
Metropolitan Musem,
New York.
ARMI AVVELENATE
Achille cura la ferita infetta
di Telefo raschiandovi
sopra la ruggine della lancia.
Bassorilievo rinvenuto
a Ercolano, I secolo d.C.
Museo archeologico
nazionale, Napoli.
DEA / ALBUM
ERACLE E
IL SANGUE
DELL’IDRA

F
U ERACLE, il più grande eroe della
mitologia greca, a inventare la pri-
ma arma biologica di cui vi sia con-
tezza nella letteratura occidenta-
le. L’idra era un mostruoso serpente con
molte teste e viveva nella palude di Lerna.
Per battersi contro di lei erano inutili la
forza bruta e le armi normali. Quando Era-
cle dovette affrontarla, infatti, ogni volta
che le tagliava una testa ne rinascevano
altre due, e per impedire che queste con-
tinuassero a rigenerarsi l’eroe cauteriz-
zò i colli tagliati con una torcia. Quando
ebbe la meglio sul mostro, l’eroe ne aprì
il corpo e intinse le sue freccie nella bile
dell’Idra. Ma quelle armi si rivelarono le-
tali: le tragedie che derivarono dal loro

L. RICCIARINI / BRIDGEMAN / ACI


uso dimostrano che, nell’antichità come
oggi, pensare di poter controllare le armi
biologiche appena create è una chimera.

D
IL MOSTRUOSO a quando esistono le guerre bite dalle “leggi di guerra” allora in voga. In
SERPENTE biologiche e chimiche? Quan- realtà diversi modi di adattare la natura a
Annientare do venne aperto il vaso di Pan- scopi bellici furono concepiti prima e più
l’idra di Lerna
fu una delle dora che permetteva di usare la diffusamente di quel che si pensi, e non esi-
dodici fatiche natura come arma? La risposta stevano “leggi di guerra” formali che ne con-
che il re Euristeo può sembrare sorprendente: l’uomo si è in- dannassero l’utilizzo.
commissionò a gegnato al fine di trasformare le forze na- Più di cinquanta autori classici citano
Eracle. Sopra, la
turali in minacce letali ben prima di quanto esempi di strumenti biologi e chimici in
lotta contro l’idra
in un’anfora del si possa credere. Parecchi storici ritengono uso nel Mediterraneo, in India e in Cina.
V secolo a.C. che le armi biologiche e chimiche siano Tali fonti costituiscono la prova delle in-
un’invenzione moderna, che i conflitti tenzioni e delle pratiche all’origine delle
dell’antichità poggiassero sull’onore, il co- armi biochimiche odierne. L’armamentario
raggio e la perizia, e che le armi tossiche e chimico coincide con gas tossici, nubi di
le strategie prive di scrupoli fossero proi- fumo asfissiante e accecante, nonché com-

C R O N O LO G I A
590 a.C. circa V secolo a.C.
VELENO, Durante la Prima
guerra sacra l’esercito
Gli sciti usano tossine
provenienti da
FUOCO dell’anfizionia di Delfi serpenti velenosi per
E FUMO contamina l’acqua
che giunge alla gente
contaminare le loro frecce
caratterizzate dalla punta
di Cirra. a forma di spina o uncino.
BRACCIALETTO IN ORO A FORMA DI SERPENTE, ORIGINARIO DELLA MAGNA GRECIA. L BUM
DEA / A
WALTER BIBIKOW / GTRES

bustibili incendiari impossibili da spegnere tossiche o cosparse di materiali incendiari, LA CITTÀ


con mezzi normali. Quello biologico provie- gli eserciti del passato contaminavano pure DEVASTATA
ne invece da organismi viventi quali piante l’acqua bevuta dai nemici. Il caso più antico Il municipio
d’Itea, nel golfo
velenose o patogeni capaci di moltiplicarsi a oggi documentato di uso di acqua letale di Corinto, include
nel corpo della vittima, potenziando così il risale al 590 a.C. circa, in occasione della il villaggio di Cirra,
proprio effetto letale. Prima guerra sacra combattuta in Grecia. vicino a cui si
Gli ateniesi e i loro alleati avvelenarono con trovava l’antica
Acqua avvelenata l’elleboro – una pianta tossica presente nel polis omonima.
I conflitti del mondo greco illustrano in ma- bacino mediterraneo – le forniture idriche
niera evidente come già nell’antichità ve- di una città cinta d’assedio, Cirra. I cittadini
nisse combattuta la guerra biologica e chi- assediati non furono in grado di difendersi
mica. La gamma di opzioni biochimiche era da questo subdolo attacco e vennero così
terribilmente variegata. Oltre a frecce ba- massacrati. Il bilancio delle vittime fu ta-
gnate nel veleno ricavato da rettili e piante le che, una volta cessate le ostilità, le polis

424 a.C. 360 a.C. circa 189 a.C.


Durante la Guerra In Poliorketika, I difensori di Ambracia
del Peloponneso i beoti, Enea Tattico descrive inventano una macchina
alleati degli spartani, la difesa di una città che produce fumo tossico
LBUM

impiegano un primitivo assediata tramite il fuoco per respingere i romani


G/A
/ AK

lanciafiamme per alimentato da prodotti che scavano tunnel


ELD

assaltare la città di Delio. chimici (pece, zolfo). sotto le mura.


ÉH
DR
AN

DONNE PRENDONO L’ACQUA DAL POZZO. HYDRIA DEL VI SECOLO A.C.


AVVELENARE La strage degli abitanti di Cirra
avvenne quando le città-stato riunite

UN’INTERA
nell’anfizionia, o lega religiosa, che
proteggeva il santuario di Apollo a Delfi

CITTÀ
assediarono questa polis, che controllava
le rotte tra il golfo di Corinto e Delfi.

Elleboro, la pianta mortale


L’elleboro possedeva una delle tossine più popolari
nell’antichità. Già allora si distingueva tra elleboro
nero (Helleborus orientalis, la cosiddetta rosa
BRIDGEMAN / ACI

di Natale, della famiglia delle Ranunculaceae)


e bianco (Veratrum album, una Liliacea). Le due
SFONDO: ENSBA / RMN-GRAND PALAIS

specie non sono imparentate tra di loro, ma sono


entrambe ricche di pericolosi composti chimici:
l’intera pianta è velenosa, giacché contiene
steroidi, che si concentrano soprattutto nella
parte sotterranea, il rizoma. Se assunta in
piccole dosi, provoca starnuti e vesciche, mentre
in quantità maggiori causa vomito e diarrea,
spasmi muscolari, delirio, convulsioni,
asfissia e arresti cardiaci.
a guerra scoppiò dopo che gli vettero abbandonare il posto, afflitti da
abitanti di Cirra ebbero assal- una diarrea incontenibile». La versione
tato alcuni pellegrini e si furono più antica e suggestiva è quella traman-
appropriati delle terre appartenenti al data da Tessalo, uno dei presunti figli
santuario. Rispetto a quanto accadde esi- d’Ippocrate, il padre della medicina.
stono numerose versioni, però tutte con- Tessalo scrive un secolo dopo gli
cordano su un aspetto basilare: l’acqua eventi e riferisce che fu Nebro, un
di Cirra fu avvelenata con l’elleboro, e ciò altro medico e antenato d’Ippo-
indebolì i soldati portando alla resa della crate, a scoprire accidentalmen-
città, nel 590 a.C. circa. Frontino racconta te il condotto dell’acqua che ali-
che il comandante dell’assedio, Clistene di mentava Cirra quando lo ruppe
Sicione, ruppe i tubi idraulici e poi li ri- con lo zoccolo del cavallo, e a
collegò dopo aver contaminato l’acqua. Il introdurre il veleno al suo interno.
geografo Pausania attribuisce invece que- Forse è proprio per questo che i di-
sto piano letale a Solone, il grande saggio scendenti d’Ippocrate giurano di non
ateniese: questi prima deviò il corso del utilizzare mai le proprie conoscenze

SCALA, FIRENZE
Pleistos per lasciare Cirra senz’acqua e per causare la morte?
più tardi, dopo averla avvelenata, lo fece
ripristinare. Quando gli abitanti bevvero, SOLONE (A DESTRA), BUSTO ANTICO; ELLEBORO NERO
(A SINISTRA), TRATTATO DI BOTANICA MEDICA DEL 1832;
«gli uomini che difendevano le mura do- DELFI (SOTTO), ACQUERELLO DI ALBERT TOURNAIRE, 1894.
IL CENTAURO NESSO
DAVANTI A ERACLE E
DEIANIRA. PITTURA
DELLA CASA DEL FAUNO,
POMPEI. I SECOLO D.C.
MUSEO ARCHEOLOGICO
NAZIONALE, NAPOLI.

PRISMA / ALBUM

AURIMAGES

LA TRAGEDIA DELLE dell’anfizionia, la lega sacra, si accordarono


per non contaminare mai l’acqua di chi fa-

ARMI BIOLOGICHE ceva parte di tale alleanza.


Veleno e frecce erano strettamente con-
nessi, anche a livello linguistico. Dal termine

E
RACLE MISE A PUNTO LA PRIMA ARMA BIOLOGICA nel toxon,“arco”, deriva infatti l’aggettivo riferito
momento in cui bagnò le frecce nelle tossine dell’idra, e al veleno che veniva applicato sulle frecce,
da allora tenne nella faretra una riserva infinita di frecce toxikon, dal quale a sua volta deriva il termine
avvelenate. Elemento curioso: i miti greci che narrano “tossina”. Seppure diverse tra loro, le frecce
dell’idra già sottolineano le imprevedibili conseguenze dell’uso avvelenate erano l’arma biologica più utiliz-
di armi biologiche. Per uno strano caso i dardi scagliati da Eracle zata nei tempi antichi. In tutto il mondo si
misero fine alla vita dei due centauri Folo e Chirone. Lo stesso fece ricorso a una grande varietà di sostanze
Eracle morì per colpa delle frecce, anche se indirettamente.
per confezionare dardi, da piante tossiche e
Quando il centauro Nesso rapì la moglie di Eracle, Deianira,
veleno di serpente ad aculei di pastinaca o
l’eroe lo uccise con una freccia. Prima di esalare l’ultimo respiro
Nesso convinse Deianira che il sangue zampillato dal proprio trigone – un pesce – e interiora d’insetti.
corpo fosse una pozione d’amore. Deianira vi bagnò una tunica Tra i guerrieri maggiormente temuti vi
che poi diede al marito. Non appena l’ebbe indossata, Eracle erano gli sciti, arcieri nomadi delle steppe
provò un tale dolore che si gettò su una pira funeraria. Mentre eurasiatiche. Gli scavi effettuati nelle tombe
moriva lasciò l’arco e la faretra all’arciere Filottete, che se ne di soldati sciti e lo studio dei loro corredi
sarebbe servito contro i troiani. E anche per lui, le frecce furono hanno permesso di capire che usavano frecce
mortali: durante il viaggio per Troia Filottete si ferì in modo dentellate e con l’asta decorata con un ser-
incurabile quando uno dei dardi gli cadde sul piede. pente. Se trovarsi sotto una pioggia di frecce
volanti simili a serpenti dai denti letali era
già piuttosto agghiacciante, le conseguenze

74 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


Gli effetti
mortali del
veleno scita
IL MEDICO FORENSE Steffen Berg ha sostenuto
che la sostanza tossica contenuta in una
freccia scita (composta da feci, resti animali
putrefatti e veleno di vipera) faceva effetto
in un’ora circa. L’alterazione delle cellule del
sangue e il danneggiamento dei vasi sanguigni
avrebbero già comportato un iniziale shock.
Se la vittima fosse sopravvissuta, in uno o due
giorni sarebbe comparsa la cancrena, con una
copiosa secrezione nera che suppurava dalla
ferita, simile a quanto descritto nell’antichità
riguardo alle ferite avvelenate inflitte sotto le
mura di Troia. Pochi giorni dopo, l’infezione
dovuta al tetano avrebbe quasi sicuramente
ucciso la persona colpita. E, se anche fosse
scampata alla morte, per tutta la vita si
sarebbe trascinata una ferita suppurante, come
accadde nel mito a Filottete, l’amico di Eracle.

ARCIERE SCITA RAPPRESENTATO SUL VASO FRANÇOIS, CRATERE DI


CLIZIA ED ERGOTIMO. VI SECOLO A.C. MUSEO ARCHEOLOGICO, FIRENZE.

di una ferita erano ancor più tremende. Gli PORTATRICI (probabilmente l’attuale Almansara) bagna-
sciti bagnavano le punte delle frecce in un DI MORTE vano le armi in un veleno derivato da ser-
famoso intruglio detto skythikon. Le fonti ne Sotto, punta di penti morti e lasciato fermentare al sole.
hanno tramandato gli ingredienti: veleno di freccia in bronzo È interessante notare come sia gli sciti sia
proveniente da un
serpente, corpi putrefatti di rettile, sangue kurgan, o tumulo gli abitanti di Harmataelia usassero l’intero
umano e sterco lasciati a macerare per di- funerario, scita rettile per le frecce. Un moderno ritrova-
versi mesi. Bastava una lesione superficiale del VI secolo a.C. mento erpetologico permette di azzardare
causata da queste frecce per provocare una Un guerriero scita una spiegazione: le prede decomposte nello
era solito portare
una lenta agonia per la cancrena e il tetano. in battaglia più stomaco del serpente producono batteri no-
Non è un caso che i greci conoscessero le di 200 frecce. civi. Non solo: gli scienziati hanno scoper-
componenti dello skythikon: probabilmen- to di recente che i serpenti trattengono nel
te gli gli sciti le avevano fatte trapelare allo proprio corpo quantità sorprendentemente
scopo d’intimorire i propri nemici. Perché, elevate di feci per mesi. In un rettile morto
com’è facilmente intuibile, uno dei fattori il volume di escrementi aggiungeva quindi
più potenti delle armi biologiche e chimiche ulteriori batteri a quel miscuglio letale.
di qualsiasi epoca è l’impatto psicologico. Le descrizioni fornite da Diodoro Siculo
sono piuttosto vivide. Prima i soldati col-
Dardi indiani piti dalle frecce rimanevano tramortiti e poi
Gli storici Diodoro Siculo, Strabone e iniziavano a soffrire di dolori acuti e convul-
Quinto Curzio Rufo narrano che nel 326 a.C. sioni. La pelle si gelava e si copriva di lividi, e
Alessandro Magno e il suo esercito dovette- intanto gli uomini vomitavano bile. Le ferite
ro affrontare un altro tipo di dardi avvelenati iniziavano a suppurare una schiuma nera e
nel territorio dell’attuale Pakistan. I guer- tutt’attorno i tessuti andavano in cancrena.
rieri che difendevano la città di Harmatelia La fine arrivava implacabile tra gli spasmi,
S
AGE
IM
AUR

STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 75


BOMBE
DI ANIMALI
VELENOSI

A
VOLTE SI FECE RICORSO ad
animali velenosi come vere e
proprie armi, aggiungendo le
tossine al terrore che avreb-
bero causato. Durante la battaglia na-
vale contro il re ellenico Eumene II di
Pergamo, nel 184 a.C. circa Annibale
Barca si servì di uno stratagemma:
riempì alcune anfore di serpenti e
le fece catapultare sulle navi nemi-
che. Una volta infestate dai rettili,
le imbarcazioni diventarono ingo-
vernabili ed Eumene venne sconfitto.
Nel 198-199 d.C. i parti che difende-
vano Hatra scagliarono sui legionari di
Settimio Severo recipienti d’argilla pieni
AMULETO EGIZIO. PER VIA
DEL SUO CARATTERE LETALE
di animali che li ferirono negli occhi e
LO SCORPIONE ERA DIPINTO nelle parti del corpo esposte. Erano for-
SUGLI SCUDI DEGLI OPLITI
E LA GUARDIA PRETORIANA
se scorpioni, cimici assassine, vespe o
LO PRESE COME VESSILLO. insetti del genere Paederus.

ALBUM
e perfino una lieve escoriazione causava una IL SERPENTE Un secolo prima invece, durante la Guerra
terribile agonia. Lo storico è talmente mi- FATALE DI del Peloponneso, si era registrato uno dei pri-
HARMATELIA
nuzioso nei dettagli che gli studiosi sono mi casi di utilizzo di gas tossici. Nel 429 a.C.
Vipera di Russell
riusciti a risalire al tipo di tossina impiegato (Daboia ruselii).
gli spartani attaccarono la città fortificata di
per fabbricare i dardi letali: proverrebbe dalla Il nome viene Platea, alleata di Atene, con un’innovativa
vipera di Russell, il cui veleno causa intorpi- dall’erpetologo arma chimica. Secondo Tucidide gli attac-
dimento e conati e, dopo dolori lancinanti, scozzese Patrick canti alzarono una pila di legno accanto alle
cancrena e decesso. Russell, che la mura nemiche e poi vi versarono della pece;
descrisse nel
1796. L’incisione, quindi vi aggiunsero grumi di zolfo trovati
Armi chimiche di Richard Nodder, in depositi minerali di zone vulcaniche e di
Oltre alle frecce, esistevano altre armi letali: risale allo fonti termali. La combinazione di pece e di
l’esercito di Alessandro, nel 332 a.C. ne ave- stesso anno. acceleranti solforici fece «divampare un in-
va dovuto affrontare una devastante. I fenici cendio furioso e vasto quanto mai s’era visto,
che difendevano Tiro, nell’odierno Libano, almeno fino a quel giorno, suscitato dall’o-
riscaldavano la sabbia in recipienti di bron- pera umana», raccontò Tucidide. L’impatto,
zo poco profondi e la scagliavano incande- tra fiamme azzurre e miasmi, dovette risul-
scente contro gli uomini di Alessandro, che tare terrificante. Per fortuna il vento cambiò
stavano assediando la città. Gli storici rife- direzione e una violenta tempesta spense
riscono come i granelli ardenti s’infilassero l’incendio: Platea era salva.
sotto le armature provocando ustioni e una
morte atroce. Gli effetti di quella pioggia Lanciafiamme e gas tossici
arroventata preannunciavano i tormenti se- Pochi anni più tardi, nel 424 a.C., i beoti,
guiti alle moderne termiti e alle bombe al alleati di Sparta, misero a punto un “lancia-
fosforo, inventate più di duemila anni dopo. fiamme” per risolvere il problema della di-

76 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


ALBUM
TOM FREEMAN / NATIONAL GEOGRAPHIC IMAGE COLLECTION

rezione dei venti. Tucidide descrive come il cittadini «fabbricarono una grande giara delle L’ASSEDIO
congegno distrusse le fortificazioni in legno stesse dimensioni del tunnel, fecero un buco DI TIRO
di Delio, allora in mano agli ateniesi. I beoti nel fondo e vi inserirono un tubo di ferro». Nel 332 a.C. i tiri
usarono contro
svuotarono un grande tronco e lo rivestiro- Riempirono quindi il recipiente con strati Alessandro
no di ferro. Con una catena appesero quindi sottili di piume di gallina e braci e lo chiu- Magno la sabbia
un calderone a un estremo del tronco e v’in- sero con un coperchio forato. Puntarono poi incandescente
serirono un tubo di ferro, incurvato verso il foro dell’orcio verso gli zappatori e intro- e una nave
con prodotti
l’interno del paiolo, che era pieno di braci, dussero dei mantici all’altra estremità. Gra-
infiammabili
pece e zolfo, gli stessi acceleranti introdotti zie a quest’artefatto, che ricorda il primitivo (zolfo, pece) che
dagli spartani a Platea. Montarono il tutto lanciafiamme di Delio, gli ambraci poterono incendiò le torri
su un carro e lo portarono vicino alla cinta colmare il tunnel di fumo acre, obbligando in d’assedio.
protettiva. Introdussero un grande manti- tal modo i romani a fuggire verso la superfi-
ce da quel lato e soffiarono potenti raffiche cie. «Abbandonarono l’assedio sotterraneo»
d’aria, direzionando il fuoco chimico e i gas fu il laconico commento di Polieno.
tossici verso le mura, che andarono a fuoco. Ma perché gli abitanti di Ambracia da-
Delio venne presa. vano fuoco alle piume di gallina? A quanto
Il fumo tossico era difficile da gestire, ed pare, queste contengono cheratine che sono
era quindi più semplice utilizzarlo negli spazi
chiusi, come i tunnel. Nel 189 a.C., duran-
te il lungo assedio di Ambracia, i difensori Nel 424 a.C. i beoti costruirono
della città misero a punto una macchina che
produceva del fumo per mettere in fuga gli
il primo lanciafiamme di cui si abbia
zappatori romani che scavavano delle gallerie notizia, impiegato per bruciare le
sotto le mura. Il retore Polieno racconta che i fortificazioni in legno di Delio
STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 77
CITTÀ IN FIAMME.
MINIATURA DA UN
MANOSCRITTO DEL
CINEGETICO DI OPPIANO
DELL’XI SECOLO.
BIBLIOTECA NAZIONALE
MARCIANA, VENEZIA.

KOTSANAS MUSEUM OF ANCIENT GREEK TECHNOLOGY


Tubo di ferro.
Convoglia l’aria Calderone.
verso l’interno Ripieno di
di un paiolo pieno braci, resina
di composti di pece
infiammabili. e zolfo.
AKG / ALBUM

MATERIALI ricche di cisteina, un amminoacido solfi-


drico. Bruciando liberano diossido di zolfo,

INCENDIARI tossico, lo stesso tipo di gas prodotto dagli


spartani a Platea e dai beoti a Delio. Ovvia-
mente gli ambraci ignoravano una simile

I
FUOCHI ALIMENTATI con prodotti chimici erano spesso spiegazione scientifica: sapevano soltanto
usati per difendere le città assediate. Intorno al 360 a.C. che dare fuoco a piume di gallina produceva
Enea Tattico, il primo autore greco che scrisse sull’arte un gas velenoso, soprattutto se la combu-
della guerra, compose il trattato Poliorketika, in cui dedicava stione avveniva dentro un tunnel.
una sezione a questo tipo d’arma. Raccomandava di versare
la pece, collosa e facilmente infiammabile, sui soldati nemici Una vile imboscata
o sulle loro macchine d’assedio, e di scagliarvi sopra stoppa Le tattiche fin qui menzionate, e altre anco-
o zolle di zolfo, che nel bruciare generano diossido di zolfo
ra, compaiono nelle opere letterarie di autori
e liberano vetriolo, acido solforico fumante. Poi bisognava
accendere la pece e lo zolfo servendosi di fasci di legna in
della Grecia, di Roma e della Cina. Queste
fiamme. Enea descrive pure una bomba di legno con aculei armi e queste strategie difensive furono con-
ripieni di materiale incendiario che si poteva scagliare sulle cepite e sviluppate pure in mancanza delle
macchine d’assedio. Gli uncini in ferro si sarebbero agganciati moderne conoscenze scientifiche. Per ela-
alle strutture in legno, che così sarebbero state divorate dalle borarle c’era soltanto bisogno di esperienza,
fiamme. Un’altra letale tattica difensiva consisteva nel «riem- di spirito di osservazione, d’ingegno diabo-
pire sacchi con pece, zolfo, stoppa, incenso in polvere, trucioli lico e della volontà di sfruttare al massimo
di pino e segatura», che una volta accesi venivano gettati dalle tutto il potenziale delle risorse naturali a
mura per far ardere i soldati al di sotto. disposizione all’epoca, in una strenua lotta
per la sopravvivenza. Così le armi, oltre a
uccidere degli innocenti, annullavano il co-

78 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC


Il primo lanciafiamme
Tronco d’albero svuotato. I beoti montarono lo strumento su un carro e lo portarono davanti
L’aria passa dall’interno. alle mura in legno di Delio. Azionarono il mantice, la cui corrente
d’aria entrò nel paiolo, ravvivò le braci in esso contenute e provocò
l’ignizione dei prodotti infiammabili all’interno. Le fiamme uscirono
dalla bocca del paiolo, dirette verso le mura, che presero fuoco.

Mantice da fabbro.
Genera una
corrente d’aria.

raggio e le abilità dei guerrieri. Nelle civiltà vano fomentare le stragi indiscriminate di CONTROLLARE
in cui l’ardimento e le capacità militari era- civili e di soldati nemici. Quando si credeva IL FUOCO
no tenuti in grande considerazione, le armi che un altro popolo non fosse civilizzato, o Ricostruzione
del primitivo
tossiche venivano ritenute equivalenti a una non fosse “umano”, nessuno si creava pro- lanciafiamme
vile imboscata. Eppure quelle stesse civiltà blemi a impiegare armi disumane. usato dai beoti
d’onore ammiravano gli stratagemmi astu- I miti e la storia antichi smentiscono contro Delio nel
ti. Per questo, malgrado l’opinione comune quindi l’idea che la guerra biologica e chi- 424 a.C. Museo
Kotzanas della
secondo cui le armi biologiche e chimiche mica fosse inconcepibile in passato. Tut-
tecnologia greca
erano crudeli e disonorevoli, se ne tollerava tavia ricordano pure che simili espedienti antica, Katakolo.
l’impiego in determinate circostanze. suscitarono da sempre perplessità. Il dubbio
Oggi la giustificazione suona familiare: originale s’insinuò quando il primo arciere
nel caso in cui ci si fosse trovati in con- bagnò