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€ 8.

00

Mos
Hodiernus

1
2 3
LA
ATTUALITÀ 44
SNEAKERHEAD: LA PRIMA ASTA DI
SNEAKERS IN ITALIA DI ALBERTO CASTELLANO

45
LA SNEAKERS PIÙ NOIOSA
DI SEMPRE DI ALBERTO CASTELLANO
9 MI AMO COSì

PRI
DI TEODORA SPIRIDONOVA

46
5 SNEAKERS PER LA PROSSIMA METÀ DEL
2022 DI MATTIA CARLOTTO
LA MODA INCONTRA L’ARTE
DI AMERIGA ANTONIA COSTABILE 10

14 DIGITALE E IRRESISTIBILE
DI TEODORA SPIRIDONOVA

EDITORIALE
16
I SOCIAL MEDIA CI STANNO
AMMAZZANDO? DI ALBERTO CASTELLANO

MA
18 49
FAST FASHION - L’ART DE MILANO DESIGN WEEK 2022
L’AUTOMOBILE DI ALBERTO CASTELLANO DI ANNALISA MARIA GILIBERTO

5 BORSE SU CUI INVESTIRE


DI CARLOTTA BELTRAMO 22 87 LA GIACCA CHANEL
DI AMERIGA ANTONIA COSTABILE

SOSTENIBILITÀ INTERVISTE

27 CHIAMATELI GUERRIERI GREEN


61
CREDITI
RACCOGLIERE I COCCI DEL PASSATO
DI ANNALISA MARIA GILIBERTO DI ALBERTO CASTELLANO

32 67
RIHANNA SEMBRI NON RISPETTARE PAROLA D’ORDINE ONESTA
L’AMBIENTE DI MATTIA CARLOTTO DI ALBERTO CASTELLANO
REDAZIONE MATTIA CARLOTTO, TEODORA SPIRIDONOVA,
ANNALISA MARIA GILIBERTO, CARLOTTA BELTRAMO, AMERIGA
ANTONIA COSTABILE, ALBERTO CASTELLANO

ART DIRECTION ANNALISA MARIA GILIBERTO,


CARLOTTA BELTRAMO
33 UPCYCLING CON JULIA FOX
DI MATTIA CARLOTTO
UNO SGUARDO NATURALE
DI TEODORA SPIRIDONOVA 71
WEB & SOCIAL MEDIA ANNALISA MARIA GILIBERTO

GRAPHIC DESIGN CARLOTTA BELTRAMO 5 APP PER BUTTARSI NEL VINTAGE


DI CARLOTTA BELTRAMO 34 74 ABITUDINI CREATIVE
DI TEODORA SPIRIDONOVA

FOTOGRAFIA ALBERTO CASTELLANO

STYLIST MATTIA CARLOTTO, TEODORA SPIRIDONOVA,


ANNALISA MARIA GILIBERTO, CARLOTTA BELTRAMO, AMERIGA 36 CONCERTI GREEN
DI ANNALISA MARIA GILIBERTO
ANTONIA COSTABILE

CINEMA
HANNO COLLABORATO MATTIA CARLOTTO, TEODORA SPI-
RIDONOVA, ANNALISA MARIA GILIBERTO, CARLOTTA BELTRAMO,
AMERIGA ANTONIA COSTABILE, ALBERTO CASTELLANO
CONTENUTI, TRADUZIONI, SERVIZI PER L’EDITORIA

SNEAKERS
77 5 FILM ICONICI DI ANNALISA MARIA GILIBERTO
E AMERIGA ANTONIA COSTABILE

81
EUPHORIA E IL DISAGIO DELLA
39
IL FUTURO SOSTENIBILE DEL
FOOTWEAR DI ALBERTO CASTELLANO GENERAZIONE Z DI AMERIGA ANTONIA COSTABILE

CI TROVATE SU WWW.MOSMAGAZINE.WIXSITE.COM

@_mosmagazine_
TUTTO CIÒ CHE VORRESTI SAPERE
@mosmagazine 40 ANNI DI NIKE AIR FORCE 1
DI ALBERTO CASTELLANO 40 83 SUI COSTUMI DI BRIDGERTON
DI AMERIGA ANTONIA COSTABILE

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mi amo così
Attualità La moda dev’essere uno dei mezzi principali per accogliere la bellezza di tutti.
E invece molto spesso non lo è
di Teodora Spiridonova

Fatta per celebrare, divertire, unire, la moda è anche capace di escludere, attaccare, offendere.
Taglia troppo grande, taglia troppo piccola. Seno enorme, culo grosso... Esempi del lato oscuro
del linguaggio della moda. Guardando le sfilate, una persona estranea al settore vede solo lo
splendido risultato finale. Ma questo “splendore” viene visto anche da un pubblico fragile e deli-
cato – quello dei giovani. Metto la parola splendore tra virgolette perché al giorno d’oggi questo
fragile publico vede solo la parte della perfezione finta inesistente. Perché la realtà è che nes-
suna modella o modello è perfetto, come tutto in questa vita. Paragonandosi però con la falsità
affascinante dell’immagine social per un teenager è molto facile dirsi “non sono abbastanza”.
Il body shaming è uno dei problemi più grandi della generazione Z. E la colpa ce l’hanno tante
cose.

Come i giornali di moda, la massa di quelli


che proclamano body positivity a pagina due, Campagna di Lane Bryant-”This Body”
e nella pagina dopo ti offrono “i tre miglior
modi per dimagrire in fretta”. Qualcosa che
potrebbe sembrare privo di importanza, ma
nel tempo porta alla sindrome dello specchio
stregato - disturbo per cui una persona ritie-
ne una parte di sé disgustosa, che si accom-
pagna a rabbia e depressione. O bigorexia
– condizione di salute che può farti pensare
costantemente alla costruzione muscolare
del tuo corpo, comune negli uomini.

Come Internet. Dove quasi tutto è retou-


ched e la realtà praticamente non esiste.

Come le pubblicità. Perché sono rarissimi


i casi simili alla campagna pubblicitaria
di Lane Bryant “This Body” dove la donna
viene presentata con tutte le sue imperfe-
zioni, cioè con tutte le sue bellezze.
Dove il corpo diventa testimone dell’amo-
re. Dove ogni corpo è sexy, è attraente. Dove il
corpo vive.
Vive senza stereotipi e giudizi, come de-
v’essere.

Dobbiamo abituarci a vedere la realtà.


Dobbiamo far crescere le generazio-
ni successive col pensiero che il corpo
va accettato e ammirato. Non negato e
odiato.

Ogni mattina, allo specchio, dobbiamo


dirci “sono unico/a e mi amo così“.

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MODA INCONTRA ARTE Maison Valentino
Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valen-
tino, ha deciso di consolidare il rapporto della
Maison con il mondo dell’arte e con Venezia in
Dopo il Festival di Cannes, il Salone del Mobile di Milano, l’Art Basel a Miami, il lusso particolare, sponsorizzando il Padiglione Ita-
e la moda hanno puntato su Venezia e in particolare sulla sua Biennale d’Arte. lia il quale per la prima volta è rappresentato
La 59a Esposizione Internazionale d’Arte si tiene a Venezia dal 23 aprile al 27 da un artista unico: Gian Maria Tosatti. Trattasi
novembre 2022 ed è curata per la prima volta in 127 anni di storia da una donna di un progetto che restituisce una lettura co-
raggiosa del presente e che dona all’Italia una
italiana, Cecilia Alemani voce unica, e con cui Piccioli condivide curiosi-
tà e sistema di valori, spunti di una ricerca volta
di Ameriga Antonia Costabile a costruire una comunità eterogenea. Proprio
su queste si è instaurato un dialogo tra i due
Il tema di questa edizione è: Il latte dei sogni Ruolo notevole l’ha avuto il sistema moda culminato in “Storia della notte e destino delle
(chiamato così in riferimento al titolo di un li- che ha sostenuto in modo concreto il mondo comete”, questo il titolo dell’opera che è in mo-
bro di Leonora Carrington). Leonora Carrin- dell’arte: le grandi case di moda, così come stra alla Biennale.
gton è considerata la pittrice surrealista più anche i marchi più piccoli, hanno attivato una
talentuosa (e tormentata) di tutti i tempi. E serie di iniziative nella città di Venezia per pre- Tosatti ha rivolto agli ospiti l’invito di non smet-
si parte proprio da lì, dal titolo di un racconto servarne e valorizzarne lo straordinario patri- tere mai di sognare. ‘’I nostri sogni sono troppo
per bambini nel quale le metamorfosi dei cor- monio artistico culturale. vecchi’’ ha affermato, ‘’Ora è arrivato il tempo
pi sono esaltanti ma anche inquietanti, fanno di crearne di nuovi e partecipare tutti insieme
paura e rassicurano al tempo stesso, are avai- Ma vediamo nel dettaglio le iniziative delle alla crescita della società’’. Valentino haute couture Autunno/Inverno 2021/2022
lable in qualunque fiaba. case di moda più importanti:
La missione di Alemani è l’urgenza di riflessio-
ne: riflettere sul postumano. In un mondo in
cui i confini tra umano e non umano sono in-
stabili, l’arte (come spesso accade) ci fa riflette-
re. Solo in questo modo ci salviamo.
Dior
Il 23 aprile 2022, presso il Teatro La Fenice di
Venezia, la maison Dior ha tenuto insieme
all’organizzazione no-profit Venetian Heritage
una cena di beneficenza in occasione della
Biennale.
Scopo dell’evento è stato celebrare il ruolo
che l’arte ha avuto nella storia della maison e
rafforzare i legami tra Francia e Italia. Volto a
favorire la conservazione e la promozione del
patrimonio culturale veneziano (e in particola-
re il restauro del Museo Ca’d’Oro), l’evento ha
voluto soprattutto celebrare la passione per
i dialoghi artistici da sempre cari alla griffe.
Inoltre, parte dei fondi raccolti
sarà devoluta ai profughi ucraini in Italia.

I tavoli imbanditi per la cena del “Tiepolo Ball” di Dior

Chanel
Dal 18 al 21 aprile si è tenuta l’edizione inaugu-
rale del premio Chanel Next Prize, che testi-
monia l’impegno di Chanel per la cultura con-
temporanea. Durante l’evento sono stati eletti
10 vincitori alla settimana di anteprima della
59esima edizione della Biennale di Venezia.
Provenienti da 11 diversi Paesi, i vincitori hanno
ricevuto un premio di 100mila euro ciascuno a
sostegno del loro lavoro: trattasi di artisti rap-
presentanti svariate forme d’arte, quali il tea-
tro, il cinema, la danza, il gaming, le arti visive e
Cecilia Alemani, direttrice Biennale di Venezia 2022 Manifesto Biennale Arte 2022 dello spettacolo. I vincitori del primo Chanel next prize assieme alla giuria

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Louis Vuitton
Louis Vuitton ha restaurato una serie di Librai-
re Éphémères, ovvero i tradizionali chioschi
veneziani dei giornali, allestendo delle libre-
rie pop-up che offrono ai passanti le colorate
guide di diverse città targate LV. Ma non solo
giornali e periodici: sono in vendita anche la
collezione completa di edizioni Louis Vuitton
Travel Book, Fashion Eye e City Guide. Questo
perché per la maison il binomio moda-libri è
sempre stato significativo. Da appassionato e
collezionista di volumi preziosi, infatti, Vuitton
volle che ci fosse nello storico negozio parigino
degli Champs-Élysées una zona lettura dove i
clienti potessero rilassarsi sfogliando delle pa-
gine. Fu forse da quel salottino che nacque l’i-
dea di una brand extension nel mondo della
letteratura di viaggio.
Venezia, Louis Vuitton press office

Diesel
Lo Studio Cannaregio ha visto l’inaugurazione
di AllTogether, una mostra collettiva suppor-
tata da Diesel. L’esposizione, curata dalla Tom
of Finland Foundation e The Community, pre-
senta per la prima volta una collezione di arte
erotica composta da migliaia di opere d’arte.
L’esposizione è un viaggio nel passato, nonché
racconto delle vicende e delle storie di artisti
queer, spesso vittime di discriminazioni e false
rappresentazioni dovute alla natura delle pro-
prie creazioni. È da oltre 30 anni che la Fonda-
zione Tom of Finland costruisce infatti la più
vasta collezione di arte LGBTQ+ del mondo.

AllTogether, esposizione fotografica sostenuta da Diesel

Bottega Veneta
Il direttore creativo Daniel Lee ha annunciato
una nuova collaborazione, diventando il main
sponsor per i prossimi due anni e
sostenendo le attività di Biennale Danza e
Biennale College Danza. Scelta non inaspetta-
ta perché la danza in un modo o nell’altro con-
tinua a caratterizzare la vita del direttore crea-
tivo di Bottega Veneta. Da sempre ha giocato
un ruolo importante per Daniel Lee: dal fare
costumi da ballo da bambino, al guardare le
produzioni di danza e le performance durante
i suoi studi a Londra.

Dancing studies, performance di ballo sostenute da


Bottega Veneta

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digitale e irresistibile
Perché molto spesso girano notizie e opinioni basate su fake news che appaiono
sui social media come TikTok dove i video possono essere anonimi e creare
un’immagine distorta della realtà? E perché sempre più spesso i figli discutono di
temi che i genitori non suppongono neanche che esistano? Tutto questo dipende
dal fatto che la nuova generazione dispone di un eccesso di informazioni che
potrebbe portare a qualche confusione. Quello di cui ha bisogno la generazione
Z è un’informazione filtrata e confermata
di Teodora Spiridonova

I giovani sanno molte cose, ma spesso sono di sconosciuto. E l’ignoto spaventa. I giovani
cose inutili. Sanno parlare ma non di temi im- d’oggi non hanno neanche più pazienza. La
portanti. La cultura è andata persa, perché loro concentrazione non dura più di 28 secon-
oggi non si pensa sia necessario averla per po- di. Ecco perché restare concentrati durante le
ter socializzare. lezioni è diventata una missione difficilissima -
La digitalizzazione della generazione Z ha por- c’è bisogno di cliccare, schiacciare, fare swipe…
tato con sé anche la perdita di concentrazione. Filtrare le informazioni che ci raggiungono
Se un testo ha una lunghezza maggiore di cin- è fattibile: per distinguersi dalla massa basta
que righe non si legge, diventa noioso. Se un avere la capacità di crearsi un punto di vista
video è più lungo di un minuto non lo si guar- personale senza seguire le opinioni altrui.
da.
Si è persa la curiosità. I giovani non hanno vo-
glia di essere informati, si accontentano dei
video su TT. Anche leggere è diventato tabù.
La distanza tra schermo e carta sembra incol-
mabile. La carta si è trasformata in qualcosa

Pinterest

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I SOCIAL MEDIA CI STANNO Per farla più breve possibile , ogni elemento
che si presenta sui social scava in molti quel
vuoto e quella tristezza, che spesso può sfocia-
Se anche questo non basta a farvi riflettere
pensate al modo con cui alcuni si mostrano sui
social per piacere agli altri e ottenere un mini-

AMMAZZANDO? re in problematiche più serie. mo di popolarità: che quando viene ottenuta,


ci immette in un circolo vizioso dove pensiamo
Negli ultimi anni, una delle patologie diffuse a cosa fare per ottenerne altra.
tra i giovani, strettamente legata ai social, è la
bodydismorfia. Spesso ci imbattiamo in cor-
pi che consideriamo perfetti, in base alla no-
stra percezione di perfezione, oppure sempli-
Intenzioni suicide, depressione cemente migliori del nostro che ci portano a
pensare: “Come vorrei essere come lui/lei” .
e disturbi del comportamento Da qui nasce una particolare sensibilità legata
alimentare durante la pandemia al proprio aspetto fisico che potrebbe essere
sono aumentati dell’ottanta per ben più profonda e dolorosa di quello
Sendible.com
cento solo in Italia. che appare esternamente.
I sintomi del dismorfismo sono Non vi ho ancora convinto? Ra-
Potrebbe sembrare un dato vari: preoccupazione di uno o gionate su come facilmente
a se stante, causato dalla più difetti fisici non rilevabi- pettegolezzi e dicerie, spes-
quarantena forzata, ma li da altri; comportamen- so falsi, vengono amplifica-
questa chiusura ha solo ti ripetitivi (specchiarsi, ti sui social, costringendo
cercare rassicurazione, a volte alcuni soggetti
contribuito a un aumento toccare costantemente al suicidio, poiché vitti-
in cui saremmo comunque la parte difettosa), at- me di invenzioni mira-
incappati fra qualche anno teggiamenti mentali te a danneggiarli che
SOCIAL LINFA VITALE-medium.com (convinzione dell’es- prendono il soprav-
di Alberto Castellano sere osservato e giu- vento sulla loro vita.
dicato ); forte stress e Secondo la ricerca
La causa principale è facilmete riconducibile ai Pensate, quante volte vi ritrovate seduti con il ansia legati alla pre- condotta dal Massa-
social media e all’importanza che hanno rag- telefono appoggiato sul tavolo e fremete dalla occupazione dovuta chusetts Institute of
giunto nella nostra quotidianità. voglia di prenderlo in mano solo per controllar- al difetto fisico. Technology, meglio
Nel 2019, il CDC statunitense ( Center for Dise- lo, nella speranza che abbia qualcosa di nuovo In Italia si parla poco conosciuto come
ase Control and prevention ) ha analizzato che per voi. Paradossalmente, il nostro smartpho- di questo disturbo, MIT, le fake news sui
dal 2011, anno in cui abbiamo assistito all’entra- ne potrebbe essere considerato come una slot che ha una diffusio- social si diffondono
ta in gioco di diversi social, i ricoveri in ospe- machine che ogni volta ti porta ad aggiornarla ne più alta della schi- sei volte più veloce-
dale per lesioni autoinflitte sono aumentate, perché al prossimo giro potresti vincere tutto, zofrenia e dell’ano- mente.
considerando un campione di 100.000 adole- qualcosa oppure niente. ressia. Ho espresso più vol-
scenti, nella fascia tra i 15 e 19 anni del 62 per Molti sanno che l’os- te in questo articolo la
cento e del 189 per cento nella seconda fascia, L’imperativo psicologico di connettersi agli altri sessione per i propri mia speranza di convin-
comprendente i ragazzi con un età che va dai influenza direttamente il rilascio della dopami- difetti è eccessiva, men- cervi che i social media
10 ai 14 anni. na, molecola organica essenziale per svariate tre altri sono totalmente ci stiano ammazzando
Se prendiamo in considerazione lo stesso stu- funzioni svolte dal sistema nervoso centrale e inconsapevoli del modo in per attirare più facilmente
dio applicandolo ai suicidi, nella prima fascia periferico. cui si vedono. la vostra attenzione.
sono aumentati del 70 per cento e nella secon- I Social permettono di soddisfare questo no- Spesso si considerano defor- Con ciò non voglio convin-
da fascia del 151 per cento. Viene stimato inol- stro bisogno mettendoci facilmente in contat- mi e il loro vissuto emotivo li cere nessuno ad abbandonare
tre che la Generazione Z, che ha avuto accesso to con persone di tutto il globo. porta a provare vergogna, ansia, queste piattaforme che presen-
ai social prima di qualsiasi altra generazione, Quante volte ci sarà capitato di dover rinuncia- tristezza, distacco affettivo fino ad tano molti lati positivi che qui non
ossia nel periodo delle medie, sia la classe più re a un uscita con i nostri amici perché doveva- arrivare alla depersonalizzazione, ovvero vengono menzionati. Io stesso ne sono
depressa di sempre. mo studiare o avevamo altri impegni, per poi il sentirsi estranei nel proprio corpo. Molti di succube, nonostante stia scrivendo questo ar-
ritrovarci a guardare le loro storie o post legati questi soggetti raggiungono una fobia sociale ticolo.
a quella serata. Improvvisamente veniamo col- che porta a disturbi ancor più gravi, come l’au- Il mio è un invito a ragionare, a capire dove
ti da un senso di vuoto o tristezza poiché an- tolesionismo. stiamo andando, per esser consci dell’utopia,
che noi potevamo farne parte, da lì ognuno di o meglio, della distopia in cui tutti stiamo vi-
Ormai non solo l’utilizzo dello smartphone ma noi interpreta queste emozioni in maniera dif- 1. BODYDISMORFIA-wikipedia vendo.
anche quello dei social è diventato un’estensio- ferente, dando loro più o meno importanza.
ne del nostro braccio. La nostra assuefazione è Immaginate ora questo ragionamento in un
così alta che il semplice controllo del telefono ragazzino che fatica a crearsi amicizie o che
si è trasformata in un’abitudine automatica e non viene proprio considerato dagli altri, e
inconscia. all’influenza che tutto ciò potrà avere su di lui.

16 17
fast fashion-l’Art Automobile

Ritorno auto-moda/ Art Automobile/ Arthur Kar

Arthur Kar-PORSCHE / 911 LOVE

Palace x Mercedes AMG, Baracuta con Jaguar, Heron Preston x Nel 2011, tre anni dopo, fonda il
suo brand L’Art de l’Automobi-
Mercedes Benz, Supreme e Lamborghini, sono solo alcune delle
le, un unione tra il suo nome,
collab tra moda e motori rilasciate nell’ultimo anno, che hanno Arthur, Art e Automobile, poi-
scosso il mondo del fashion, per originalità e richiesta ché per lui le auto sono arte,
e nello stesso modo in cui le
di Alberto Castellano persone ammirano l’arte e col-
laborano assieme, indica che
Potrà sembrare un dato normale, ma le collab e i riferimenti al mondo auto- ciò dovrebbe avvenire anche
mobilistico nell’ambiente fashion sono incrementati esponenzialmente negli per le automobili.
ultimi due anni.
Eppure l’unione tra mondo a quattro ruote e moda è sempre stato unito, non
da semplici collaborazioni ma da una semplice denominazione: stile. Ebbene sì,
design, ricerca, abbinamenti cromatici sono termini riconducibili a entrambi i
settori, il tutto portato all’ennesima potenza tramite le Limited Edition.

Ma perché adesso l’automotive è tornato in maniera così prorompente o me-


glio, perché ora è di moda? La risposta potrebbe essere alquanto complessa,
ma è più semplice di quanto si creda, poiché tutto ciò è attribuibile a un sem-
plice nome, Arthur Kar.
Molto spesso visto in compagnia di designers, artisti e rinomati rapper, si po-
trebbe pensare che sia uno di loro, uno dei tanti, in realtà è uno dei collezionisti
e venditori più conosciuti nel panorama mondiale grazie anche a L’Art de l’Au-
tomobile, la sua compagnia.
Nato in Libano, da padre meccanico e possessore di un garage, e successiva-
mente cresciuto a Parigi, Arthur ha respirato il dolce aroma di olio e benzina sin
da bambino, ed è probabilmente questo che ha reso la sua passione, anche se
definirla così è abbastanza sminuente, il suo lavoro. Assunto da Porsche a sedi-
ci anni, racconta di come dopo solo quattro anni decise di abbandonare il suo
posto di lavoro per perseguire il suo sogno, non lavorare semplicemente sulle
auto, ma possederle. I-D e Alex Brunet

18 19
KAR/L’ART DE L’AUTOMOBILE - VANS COLLABORATION
KAR/L’ART DE L’AUTOMOBILE - Carhartt collaboration

Suc-
cessiva-
mente alla sua Abbiamo menzionato Arthur Kar come il fau-
affermazione nel mon- tore di questo grande ritorno dell’interesse ver-
do automotive, nel 2015 deci- so l’automotive da parte del mondo fashion,
de di creare in maniera parallela alla senza spiegarne essenzialmente il motivo.
sua compagnia il proprio “marchio di moda”, Sostanzialmente, chiunque ci salti in mente, le-
come lo chiama lui, KAR. gato all’ambiente moda attuale, da designers
Conscio della sua conoscenza del mondo fashion, grazie o artisti come Nigo e Tyler the Creator a top
anche ai suoi amici designer, vuole creare qualcosa che faccia model del calibro di Kendall Jenner e Bella Ha-
sentire le persone parte di questo mondo. Racconta - Guardando i miei did, è amico di Arthur. Lui non si limita a fornire
amici e i giovani che apprezzo, mi sono reso conto che non c’era nessuno che loro delle auto con cui andare in giro quando si
indossasse qualcosa legato all’automobile. Ho guardato tutti i marchi automobilistici trovano nei pressi di Parigi ma trasmette loro
esistenti e ho pensato di non avere nulla nel mio guardaroba che appartenesse a questo un minimo della sua passione, che fatalmen-
universo. Avevo un sacco di bei pezzi di moda, designer, persino skateboard... Ma le poche parti te dilagherà verso i loro follower, dai semplici
che ho trovato nelle marche di automobili sono state spesso tagliate male. - Dopo questa rifles- post che li ritraggono in giro alla guida sino alle
sione Arthur inizia a produrre veri e propri pezzi di abbigliamento, inizialmente per il proprio loro stories.
team con una serie di t-shirt, per poi, considerando l’incredibile richiesta ricevuta, venderle al Sperando che questa moda non venga, come
pubblico, mandando l’intero stock soldout nel giro di pochi secondi. Nel 2022 i suoi drop vanno nelle auto, sostituita dal prossimo modello e il
ancora a ruba, grazie anche alle collaborazioni con Vans, Carhartt e Porsche, per citarne alcune, suo serbatoio consumato fino all’ultima goccia.
riuscendo a unire in maniera eccezionale la visione di due mondi che molti potrebbero consi- Una cosa l’abbiamo capita, Arthur Kar è l’eroe
derare completamente opposti. mascherato dietro a questo rombante ritorno.
20 21
IT-BAGS SU CUI INVESTIRE Speedy di Louis Vuitton
La borsa nasce negli anni Trenta come versio-
ne ridotta della sacca “Keepall” con cui Louis
Sono borse iconiche, veri e propri evergreen, che hanno resistito allo scorrere Vuitton debuttò nel mondo della valigeria. Si
trattava del primo pezzo nella storia a essere
del tempo e delle mode. Amate nella loro versione più classica o rivisitata, ripiegabile e impermeabile, il che fu una rivo-
ma pur sempre fedele, restando pezzi intramontabili. luzione.
Questi must-have sono esclusivi e talvolta difficili da reperire, anche se Inizialmente, però, si chiamava Express. Solo
negli ultimi anni il lusso di seconda mano si è ulteriormente rafforzato e ha più tardi, infatti, diventò Speedy per sottoline-
are una nuova società sempre più veloce. Per
democratizzato un mondo che una volta era riservato a un’élite. molti, invece, ancor oggi è chiamato anche
Quali sono le it-bag su cui investire? Vernet, in omaggio a una strada adiacente alla
casa di Monsieur Louis Vuitton, a Parigi.
di Carlotta Beltramo Audrey Hepburn fu uno dei più grandi “spon-
sor” della borsa dopo che, nel ’65, richiese al
brand una versione personalizzata, legger-
Chanel 2.55 mente più piccola di quella in commercio ai
tempi. Nascerà così il modello Speedy 25.
Nasce nel Febbraio del 1955, e Ancor oggi la borsa è interamente cucita e re-
da qui prende il nome. Il mo- alizzata a mano, con le famose cuciture gialle e
dello 2.55 racconta un pezzo di il lucchetto, segno i riconoscimento del brand!
vita, ricorda l’indole di Gabriel-
le Chanel, che del concetto di
moderna femminilità è stata
pioniera, tanto lungimirante da Audrey Hepburn-Speedy 25.
sapersi proiettare in un futuro
che oggi, 67 anni dopo, è anco- Kelly Hermès
ra sorprendentemente presen-
te. Altra borsa, insieme alla Birkin di Maison Her-
È una delle creazioni più famo- mès, che va a ruba sui siti di moda second hand
se e rivoluziona il modo di por- (Rebelle, Vestiaire Collective o The Rea Real).
tare la borsa: liberando le mani Alla fine dell’Ottocento, la Maison crea una bor-
delle donne, che a quel tempo sa da sella per le battute di caccia ma solo negli
sfoggiavano solo handbag e anni Trenta Robert Dumas crea la “sac à cour-
pochette, grazie a una catena. roie”, la prima borsa da donna dalla forma tra-
Il modello è ispirato alle borse pezoidale, dotata di cinghie, patta con taglio e
da viaggio militari, pratiche e manico. Un accessorio essenziale e pratico.
capienti. Nel 1956 sulla rivista Life viene ritratta Grace Kel-
ly, neo moglie del Principe Ranieri di Monaco,
Il primo modello è in tessu- con la borsa nera di Hermès. L’accessorio vie-
to jersey nero e blu, mentre la ne subito notato, perché la Principessa la tiene
pelle di matelassé venne intro- davanti, più precisamente sulla pancia, per na-
dotta successivamente. Il co- scondere i primi segni della gravidanza.
lore rosso granata della fodera Poco dopo, il fatto è conclamato e fa il giro dei
ricorda invece la divisa dell’or- giornali internazionali, portando la “sac à cour-
fanotrofio di Aubazine, dove roie pour dames” alla celebrità e ribattezzando
la stilista è cresciuta. Le prime la borsa con il nome Kelly, in onore della princi-
Chanel 2.55 hanno una sempli- pessa Grace. Solo nel 1977 la borsa viene rino-
ce chiusura a girello, nel 1988 minata ufficialmente Kelly Hermès.
viene invece sostituita con la
forma “CC” da Karl Lagerfeld.

Marie-Hélène Arnaud Grace Kelly

22 23
Birkin Hermès

Una delle borse più ambite sicuramente è la


Birkin di casa Hermès. Creata negli anni Ottan-
ta e dedicata all’attrice inglese Jane Birkin, se-
duta accanto a Jean-Louis Dumas (presidente
di Hermès), durante un volo da Parigi a Londra.
È la borsa più ambita e costosa al mondo, con
una lavorazione unica.
Oltre ai prezzi da capogiro, quello che rende
davvero inafferrabile questa borsa è la listad’at-
tesa. In alcune boutique si possono superare
anche i due anni!

Jane Birkin

Jackie Gucci
Creata nel 1961 con il nome di G1244, la borsa
Hobo a forma di mezzaluna venne introdotta
dalla MaisonGucci come un pezzo unisex, dive-
nendo ben presto un successo. Quando Jackie
Kennedy, first lady d’America, fu avvistata più
volte con il modello sottobraccio, la popolarità
della borsa aumentò a tal punto che l’azienda
di moda decise di rinominare l’accessorio in
suo onore.
Nel corso dei decenni, è stata rivisitata dagli sti-
listi della Maison Gucci, che fanno a gara di ec-
centricità: pelle rosa confetto, camoscio beige
o più recentemente motivi floreali o pitonati.
La Jackie di Gucci ha accompagnato le star più
eleganti come: Barbra Streisand Emma Stone
Elle Fanning, Samuel Beckett ed Harry Styles.

Jackie Kennedy

Queste borse sono dei veri e propri investimenti in quanto non perdono di valore, anzi è possibile
rivenderle facilmente e nel tempo acquistano quotazioni maggiori. Per questo possedere nel
guardaroba almeno una di questi modelli è un buon d’investimento sulla moda.
Se anche voi desiderate tanto acquistare una di queste borse da sogno ma fate fatica a trovarle
oppure a spendere una cifra così elevata, non vi preoccupate: abbiamo delle soluzioni!

24 25
CHIAMATELI GUERRIERI GREEN
sostenibilità Top 10 green influencer raccontano a migliaia di follower la sostenibilità e
dispensano consigli per ridurre l’impatto ambientale; ma qual è la differenza tra
influencer e green influencer?
In generale, l’influencer è una figura che ha lo scopo di trasmettere messaggi
e contenuti positivi al suo pubblico tramite la condivisione di contenuti e la
promozione di servizi, mentre il green influencer introduce sui suoi profili social
argomenti dedicati alla sostenibilità e all’inquinamento ambientale. Il suo scopo
è sensibilizzare il pubblico e spronarlo a compiere gesti quotidiani che possono
contribuire alla salvaguardia dell’ambiente
di Annalisa Maria Giliberto

Greta Thunberg
(@gretathunberg - oltre 14 milioni di follower su instagram)

Greta Thunberg è l’attivista svedese più famosa del mondo, ce-


lebre il suo sciopero contro il cambiamento climatico. Sull’onda
della sua battaglia, nasce il movimento studentesco Fridays for
Future. Protagonista dello Youth4Climate di Milano.

Vanessa Nakate
(@vanessanakate1 - oltre 164 mila di follower su instagram)

Ugandese ventiquattrenne, Vanessa è la nuova «star» green.


Paladina del cambiamento climatico, è stata la prima attivista
del Fridays for Future in Uganda. Ha partecipato alla conferen-
za dei giovani sul clima di Milano, Youth4Climate, con Greta
Thunberg.

Federica Gasbarro
(@federica_gasbarro - oltre 24 mila di follower su instagram)

Attivista contro i cambiamenti climatici, ha rappresentato l’I-


talia alla conferenza dei giovani sul clima di Milano, Youth4Cli-
mate. È nei 100 Number One di Forbes Italia, la classifica dei
giovani italiani leader del futuro 2021.

27
Camilla Mendini
(@carotilla_ - oltre 94 mila di follower su instagram)

Slow fashion, economia circolare e zero waste (rifiuti zero) sono


i cavalli di battaglia di Camilla Mendini. Di origine veronese,
vive a New York. Dal 2016 green influencer, con oltre 90 mila
follower su Instagram. Camilla è founder del blog Carotilla, ha
lanciato un marchio di abbigliamento sostenibile (Amorilla) e
una linea di prodotti estetici solidi.

Tessa Gelisio
(@tessagelisio - oltre 83 mila di follower su instagram)

Volto televisivo, blogger e ambientalista italiana. Conduce il


programma Cotto e Mangiato, è presidente di Forplanet Onlus
e produce vino. Su Instagram parla a una platea di oltre 83 mila
follower per sensibilizzare a uno stile di vita green.

Alex Bellini
(@alexbellini_alone - oltre 14 milioni di follower su instagram)

Esploratore, speaker e divulgatore. Alex Bellini è uno dei top


influencer italiani che si occupano di ambiente. Su Instagram
(dove ha un seguito di oltre 63 mila follower) combatte le sue
battaglie green, tra cui quella per il riciclo della plastica.

Giorgia Pagliuca
(@ggalaska- oltre 64 mila di follower su instagram)

Top Green influencer italiana 2020, parla di gastronomia soste-


nibile ed ecofemminismo. Torinese doc, Giorgia Pagliuca, tra
blog e stories, sensibilizza i suoi follower a uno stile di vita green.

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Camilla Agazzone
(@camilla_agazzone - oltre 71 mila di follower su instagram)

Oltre 71 mila follower, nelle sue stories consiglia delle green tips:
ovvero consigli per una vita più sostenibile, alla portata di tutti;
dalla moda circolare alla raccolta differenziata.

Lucia Cuffaro
(@lucia.cuffaro - oltre 15 mila di follower su instagram)

Influencer e scrittrice, Lucia conduce una rubrica green in di-


retta a Unomattina in Famiglia su Rai1. Nel suo blog Autopro-
duciamo, dà consigli utili per curare la salute e migliorare l’am-
biente.

Alice Pomiato
(@aliceful - oltre 38 mila di follower su instagram)

Racconta di stili di vita sostenibili, etici e consapevoli. Tratta di


argomenti green, tra cui il cibo stagionale a chilometri zero.

Proteste durante l’Earth Day 2022

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RIHANNA SEMBRi NON RISPETTARE L’AMBIENTE JULIA FOX RICREA PARTENDO DA CAPI INUTILIZZATI
L’ecologia è tra le tematiche più sentite negli ultimi anni, tanto che l’utilizzo di Il nome della modella è sulla bocca di tutti per la sua recente frequentazione con
una pelliccia di volpe è riuscito a scatenare moltissime polemiche tra il web verso il celebre rapper Kanye West, che per l’ennesima volta, ha dato dimostrazione di
la cantante Rihanna come la sua influenza possa giocare un ruolo fondamentale nella carriera delle
persone che gli gravitano attorno
di Mattia Carlotto
di Mattia Carlotto
Con l’incremento della sensibilizzazione svi-
luppata verso il mondo animale all’interno del Julia recentemente è tornata a far parlare di Con questi brevi video, oltre al far comprende-
settore moda, Rihanna viene avvistata per le sé pubblicando sui social dei brevi video, dove re a tutti come arrivare a ottenere il suo stesso
strade di Los Angeles nelle scorse settimane spiega come realizzare i capi che stanno tan- risultato, Julia dà un’importante lezione a tutti
con una autentica pelliccia di volpe rosa appar- to facendo parlare di lei. I video sono realizza- nel recupero di capi che altrimenti non sareb-
tenente all’archivio vintage di John Galliano. ti molto semplicemente: attraverso il sempli- bero più utilizzati, la tematica ambientale che
Ciò ha fatto sì che nelle scorse settimane il ce uso di una forbice riesce a dar nuova vita a oggi più che mai ci impone l’acquisto di nuovi
tema sia stato molto dibattuto nei social: la nuovi capi, modificando l’altezza della vita con capi con un occhio critico, che non punta sulla
maggioranza ha avuto da ridire sulla scelta un taglio vivo, oppure con una canotta bianca quantità bensì sulla qualità del capo stesso.
stilistica della nota cantante, sostenendo che tagliata a metà crea due capi separati, un top e
oggi più che mai sia ingiustificabile l’uso del- una mini gonna.
la vera pelle animale per fashion. Questi capi
sono stati condannati da un pubblico che non
ha però compreso che essi, appartenevano a
un archivio vintage, prodotti quando non vige-
vano le attuali norme per la sostenibilità.

Rihanna negli anni ha sempre remato contro-


corrente, quando tutti si rivolgevano all’eco lei
era solita apparire con pellicce autentiche.

Rihanna al primo Resort di Christian Dior 2018 Foto di Miles Diggis, ritrae Rihanna con un' autentica Foto di @juliafox ritratta con capi di riciclo, ricreati da lei Foto con kanye : foto di Victor Boyko, Kenzo show 2022,
pelliccia di volpe Julia Fox con Kane West entrambi outfit full denim

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APP PER VENDERE E COMPRARE VINTAGE DEPOP
Depop è stata una delle piatta- for-
me pioniere in ambito vintage, uti-
Molte persone stanno abbandonando i pregiudizi collegati all’acquisto di un abi- lizzata da più di 21 milioni di per-
to usato, comprese le nuove generazioni, particolarmente sensibili sia all’aspetto sone in tutto il mondo. Fondata
economico che a quello ambientale. Infatti, se da un lato il riscontro nella conve- da Simon Beckerman inizialmen- te
come social network per l’acquisto
nienza è evidente sia da parte di chi compra che da parte di chi vende, dall’altro
dei prodotti presenti nel magazine
si assiste a una rinnovata attenzione alle questioni ecologiche che rende questa di cui era co-fondatore, fu poi ricon-
forma di commercio particolarmente nobile e allo stesso tempo appagante vertita in uno spazio virtuale aperto ad
una community globale. L’app trattiene
di Carlotta Beltramo il 10 per cento dell’importo del venduto,
il venditore deve poi occuparsi della spe-
dizione. Il vintage è il comparto che va per
Vinted la maggiore, tuttavia col tempo Depop si è
evoluta. Ormai è una vetrina imprescindibile
“Non lo metti? Mettilo in vendita!” Impossibile per tutti i brand di moda.
non aver sentito questa frase almeno una volta
girando per il web. WALLAPOP
Vinted è una piattaforma marketplace gratuita di
recentissima invenzione. Nata in Lituania nel 2008 Wallapop è una startup spagnola che ha
da Justas Janauskas e Milda Mitkute, oggi l’app sviluppato una piattaforma di compraven-
può contare su una community composta da 45 dita dedicata all’esigenza della comunità
milioni di utenti a livello globale. dei commercianti online di acquistare e
Vinted permette di vendere, scambiare e acquistare vendere prodotti di ogni tipo. Fondata a
abbigliamento e accessori di seconda mano. Barcellona nel 2013 da Agustin Gomez,
Rispetto ad altre piattaforme di compravendita dell’u- Gerard Olive e Miguel Vicente, presen-
sato Vinted ha alcuni punti di forza: zero commissioni te da settembre 2021 anche Italia, a
sul venduto e spedizioni tracciabili a prezzi convenienti, oggi la società può far conto su una
oltre che un’ampia base di utenti in costante crescita. community di 15 milioni di utenti.
Accedere a Vinted è semplicissimo: lo si può fare attra- In breve tempo l’app è già diventa-
verso il sito www.vinted.it oppure scaricando l’omonima ta un must-have per chi sostiene
applicazione gratuita disponibile per iOS e Android (an- l’economia circolare.
che Huawei AppGallery).

FARFETCH LAMPOO
Farfetch Limited è la piattaforma globale le- FASHION WITH A FUTURE.
ader nel campo della moda di lusso. La loro Per chi cerca borse, scarpe e capi di lusso, un’al- tra real-
missione è di essere il riferimento digitale tà da tenere sott’occhio. Lampoo nasce a Mila- no nel
per l’alta moda, in grado di connettere cre- 2019, con lo scopo di incoraggiare le consuma- trici ad
atori, curatori e clienti. Fondata nel 2007 estendere il ciclo di vita e preservare il valore di ogni
da José Neves per gli amanti della moda, capo di qualità, contribuendo così a costruire il fu- turo
e lanciata nel 2008, Farfetch è nata di moda sostenibile.
come piattaforma e-commerce per le Si tratta di un sito e-commerce che funziona i n
boutique di lusso di tutto il mondo. maniera simile a Vestiaire Collective. Un team di Lu-
Oggi, Farfetch Marketplace permette xury Manager gestisce il processo di acquisto dei pro-
a clienti in più di 190 paesi di trova- dotti sulla piattaforma, dopo aver valutato i capi messi
re articoli di oltre 1300 tra i migliori in vendita dagli utenti. Esiste anche un negozio fisico
brand, boutique e negozi prove- dove acquistare i capi di Lampoo in zona Brera a Milano.
nienti da più di 50 paesi, assicuran-
do un’esperienza di shopping uni- ca
e l’accesso alla più grande sele-
zione di articoli esclusivi in una sola
piattaforma.
Per una vita completamente green, scegli l’energia sostenibile di Green Network Energy.
Un ottimo modo per costruire un guardaroba che duri nel tempo è diventare un’assidua fre-
quentatrice ed esperta utilizzatrice delle migliori app moda del 2022.

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Concerti green Il Billie Eilish Eco Village
Il segnale lanciato dai Coldplay
è stato raccolto, in maniera più
Quanto inquina un concerto? Sarà strano pensarlo, ma anche la musica dal “soft”, proprio da Billie Eilish che
vivo può avere un grande impatto sull’ambiente in termini di rifiuti prodotti e di ha dichiarato di voler trasforma-
peggioramento dell’aria che respiriamo re il suo tour in un “green event”,
costruendo in ogni location un
di Annalisa Maria Giliberto «Billie Eilish Eco-Village», un’area
nella quale i fan potranno essere
protagonisti di talk sulla sensibi-
Pensiamo solo alle tonnellate di plastica che si ca rock. Solo tre anni fa il Festival si era fatto lizzazione ambientale. «Non saran-
accumulano durante un evento di musica live notare negativamente per aver prodotto ben no permesse cannucce di plastica,
che mobilita una folla di spettatori o allo spo- 1,3 milioni di rifiuti di plastica. Un esempio di i fan sono invitati a usare oggetti
stamento di migliaia di persone: chi raggiunge deregolamentazione che ha fatto un tale scal- ecosostenibili e saranno realizzate
la location per ascoltare la musica, gli artisti e pore nel Regno Unito avviare una svolta green strutture di riciclaggio completo dei
il loro staff, i tecnici che allestiscono il palco, gli nelle priorità degli organizzatori del festival. rifiuti
agenti in servizio per la sicurezza o il persona- Un’altro esempio a Venezia, la piazza San Mar- prodotti», ha spiegato la cantante.
le sanitario. Un numero che può darci un idea co resa irriconoscibile al termine del concerto
di quello di cui stiamo parlando, è quello del- di chiusura del tour dei Pink Floyd. A fine se-
le bottiglie di plastica rimaste per terra dopo rata una massa di rifiuti ricopriva la piazza più
l’edizione 2017 del festival di Glastonbury. Dai suggestiva al mondo che aveva ospitato più di
primi anni Settanta questa cittadina inglese è duecentomila persone per l’evento. Alla fine a
diventata famosa per il Glastonbury Festival of mpattare sull’ecosistema, quando si parla di
Contemporary Performing Arts, ormai even- concerti, sono tutti i fattori che compongono
to di riferimento per gli appassionati di musi- uno show.

Coldplay/Music of the Spheres

Coldplay: lo stop ai live


La band britannica aveva annunciato alle BBC lo stop ai
live fino a quando non si fosse trovata una soluzione che
consentisse la piena sostenibilità ambientale di questi Billie Eilish/AMAS 2019
eventi. «Ci prenderemo un po’ di tempo, un anno o due,
per capire non solo come rendere il tour sostenibile, ma
anche renderlo attivamente benefico», aveva spiegato
Martin il cantante della band. L’obiettivo dei Coldplay è
Il modello vincente di Reverb
Un’attenzione globale che ha ispirato Reverb,
realizzare un tour «sostenibile», alimentato a energia so-
una non profit che ha l’obiettivo di pianificare
lare e senza impiego di plastica monouso.
la realizzazione di concerti riducendo al minimo
l’impatto sull’ambiente attraverso, ad esempio,
l’utilizzo di biocarburanti per i mezzi di trasporto
degli strumenti e dei musicisti e mediante la cre-
azione di stazioni idriche gratuite nelle location
che ospitano gli eventi. In pochissimi anni Re-
verb ha consentito una riduzione di 120.000 ton-
nellate di Co2 e l’eliminazione di oltre tre milioni
di bottiglie di plastica. La riduzione del biossido
di carbonio e un miglioramento nella gestione
dei grandi eventi culturali come i concerti sono
stati le problematiche principali affrontate an-
che del progetto ZEN (Zero Impact Cultural He-
ritage Event Network), che ha visto come capofi-
la la Regione Umbria. Un ciclo di studi e incontri
che ha riunito organizzazioni europee, enti locali,
e università di 12 paesi europei con l’obiettivo di
fornire una serie di linee direttive agli organizza-
tori di grandi eventi culturali in tutto il mondo.

Logo Reverb

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Il futuro sostenibile del footwear
sneakers Presentata nel 2019 come prima
Yeezy interamente riciclabile,
l’attenzione si è spostata sin
da subito sul suo design
controverso
di Alberto Castellano

Kanye con indosso le Foam Runner

Tre anni dopo la sua prima apparizione, la Ye- Questa scelta non arriva casualmente, poiché
ezy Foam Runner si sta facendo strada in una da alcuni studi condotti per conto di
community che vive in un mondo fin da trop- Mr. West, la presenza di alghe aiuterebbe a ri-
po fermo e ancorato nelle sue convinzioni. pulire i corsi d’acqua vicino alle fabbriche,
Con un design a metà tra una sneakers e una riducendo anche l’utilizzo di combustili fossili
clog, il modello in questione presenta una nella produzione.
struttura unica priva di lacci realizzata intera-
mente con una schiuma a base di alghe. La sneaker di Ye è qui per riscrivere le regole
Non solo strizzando ma accogliendo a braccia del Footwear, ormai già privo di idee, ed è la
aperte il tema della sostenibilità, oltre al riuti- dimostrazione del fatto che le aziende devono
lizzo delle alghe come materia prima per ridur- mettere design e sviluppo green al primo posto
re notevolmente l’impatto ambientale, anche e non utilizzare il termine sostenibilità come
le tinture per le altre colorway in programma mezzo per trarre profitto portando sempre le
proverranno da fonti naturali e tutte le fabbri- solite silhouette trite e ritrite. La sostenibilità
che per la produzione delle Foam Runner sa- rappresenta il futuro prossimo delle sneakers,
ranno situate negli Stati Uniti, per creare una il cui design sarà il punto di forza per spianare
sneaker facilmente riproducibile e a costi con- la strada, quella appena aperta da Kanye West.
tenuti.

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Quarant’anni di Nike Air Force 1
C’è chi ne ha avuta almeno un paio in collezione e chi mente, dalla più rinomata
come la triple white a una delle più di 2000 colorazioni rilasciate. La Nike Air
Force 1 è una delle silhouette più iconiche mai create
di Alberto Castellano

Nata nel 1982 in versione high da un idea di e New York giungevano in pellegrinaggio per
Bruce Kilgore, fu la prima scarpa di Nike ad assistere a questo fenomeno.
adottare l’Air cushioning system al di fuori del- La silhouette continuava a vendere, Nike au-
la loro line-up di scarpe da running. Succes- mentò la quantità minima ordinabile, ma
sivamente, alla colorazione OG white/neutral Rudo e Blinken non potevano affrontarne i co-
grey, susseguirono varie colorway che ripren- sti, così coinvolsero un terzo negozio, il Down-
devano i colori delle squadre dei cestisti che town Locker Room. Da questa unione nacque
le utilizzavano, come da regolamento NBA, e il collettivo dei Three Amigos, una fonte di in-
una versione low della sneakers contribuendo credibili sneakers che nessuno avrebbe potuto
ad aumentarne il successo. trovare in alcun posto del globo in
Nike le diede pochissima im- quel momento.
portanza, poiché pensava- La “Colorway of the Month”
no di sostituire il modello fu una scelta rivoluziona-
in qualche anno, dando ria, indicando la grande
spazio a nuove tecno- potenza che l’ AF-1 sta-
logie e design. va acquistando, e la
Nike Air Force 1 original six
transizione che stava
Il destino del mo- avvenendo da scar-
dello cambiò radi- pa da basket a icona Paradossalmente, il modello più venduto nella storia di Nike è quello con meno
calmente nell’84. della moda. pubblicità,: per il lancio organizzarono una piccola campagna con gli “original
Kilgore aveva dise- six” ossia Micheal Cooper, Moses Malone, Calvin Natt, Jamaal Wilkes, Bobby Jo-
gnato l’Air Force 2 e nes e Micheal Thompson, ma non ne seguirono altre poiché la scarpa veniva
Nike stava mandan- venduta principalmente nei mercati del centro città, della “inner city”. Succes-
do pian piano fuori sivamente, in un articolo del Washington Post risalente a Marzo ’91, una fonte
produzione il primo anonima spiegò che la scarpa non veniva pubblicizzata in quanto non era pre-
modello senza una co- sente nel loro catalogo ma vendeva bene tra i neri. ( “... but it sells well among
noscenza del suo rendi- blacks.” )
mento territoriale. Infatti,
nei pressi di Baltimora tutti Con la successiva espansione della sneakers culture, l’ AF-1 divenne la scarpa di
impazzivano per le AF-1, il mo- tutti, prescindendo da sesso, razza, età, classe o cultura. Naturalmente senza il
dello scompariva dagli scaffali dei forte apprezzamento riscontrato nella “inner city” non si sarebbe espansa così
negozi in pochi giorni. Così, i proprieta- velocemente tra il pubblico.
ri dei due negozi più importanti a Baltimora,
Harold Rudo, di Charley Rudo Sports, e Paul Nel 1997 fece il suo debutto quella che oggi viene considerata la colorazione più
Blinken, di Cinderella Shoes, volarono verso gli emblematica, la all-white in versione low, diretta concorrente all’epoca di alcuni
uffici di Nike per impedire che la loro best sel- modelli total white prodotti dalla Reebok e presenti in svariati quartieri di New
ling shoes venisse mandata fuori produzione, York.
e Nike inaspettatamente accettò. Questa colorazione fu la ciliegina sulla torta per la sneaker dal design senza
tempo creata da Kilgore.
Con il passare del tempo il palcoscenico di Voci interne, provenienti dall’azienda di Beaverton, segnano il ’97 come anno di
Baltimora divenne così importante che gli uf- uscita di questa colorazione, ma su di essa aleggia un alone di mistero, poiché
fici vendite di Beaverton chiamavano Blinken non si hanno fonti certe prima di quell’anno che ne possano confermare l’usci-
chiedendogli come potessero venderne di più, ta.
presentando così poco dopo l’idea della “co- Nei primi anni Novanta il design della scarpa venne leggermente modificato
lorway of the month” (considerata la prima per eliminare i pannelli laterali in mesh, ma la documentazione di questo re-
collaborazione brand - negozio di sempre) che design è così vaga che addirittura si pensa che la scarpa prima del 1990 non sia
riscosse un successo incredibile. Ora gli store mai uscita; nel ’92 diversi artisti vengono visti con addosso delle paia all-white
di Baltimora non era popolati solamente dagli ma in versione alta; nel ’94 invece, uno store di Baltimora pubblicizzava la ven-
sneakerhead locali, e persino da Philadelphia Nike Air Force 1 OG Neutral Grey 1982 dita di Air Force, alte e basse, total black o total white a prezzi stracciati.
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Tralasciando il mistero creatosi sulla data di Il primo a citare non solo il modello, ma la co- Il successo del modello portò
messa in commercio, sappiamo che la versio- lorway total white delle Nike Air Force One fu inevitabilmente alla creazio-
ne in pelle total white delle AF-1 fu un succes- Jay-Z, seguito successivamente da altri suoi ne di alcuni “rip-off”, ovvero la
sone, anche grazie all’importanza che aveva colleghi. Qualche anno dopo uno dei co-fon- riproduzione della silhouette
ottenuto sin dall’inizio nella “ inner city”. datori della “Roc-A-Fella Records”, dopo una da parte di altri brand, modifi-
La domanda era così alta che gli stock dei ne- chiacchierata con colui che a oggi è considera- candola in base alla loro este-
gozi duravano pochissimi giorni e come se non to come uno dei più grandi collezionisti di Air tica. Le più note sono le “Bape-
bastasse, per aumentare l’hype tra i fan, Nike Force, DJ Clark Kent, iniziò a espandere il con- sta” ideate da Nigo per il suo
scelse di bloccare temporaneamente la for- cetto - wear once and give away - . brand, Bape, stravolgendone
nitura nei negozi per innalzarne la domanda, Con esso dichiarava che per essere cool dovevi completamente la semplicità
rendendo la colorazione esclusiva così come avere ai piedi sempre un nuovo paio di “clean data da Nike.
quei negozi che le avevano in vendita. forces” e regalare ai ragazzini più poveri le paia Utilizzando pelle verniciata
usate, poiché anche se per loro 80$ non erano con i colori sgargianti tipici
Non bisogna dimenticare l’apporto fornito, per più tanti, sapevano cosa significasse nascere e del suo marchio e una stella
l’affermazione della sneakers, dal mondo Hi- crescere nella povertà. al posto dello swoosh di Nike,
p-Hop, citata nei testi degli Mc già all’inizio de- creò una nuova simbolo per
gli anni Novanta. gli anni 2000.
A differenza delle Bapesta che
continuano a essere prodotte
nel 2022, un altro storico ri-
p-off furono le Ari Menthol.
La creazione di Ari Saal For-
man creò fin troppo scalpo-
re portando Nike e Newport
a sporgere denuncia nei suoi
confronti. Ari, ai tempi, lavo-
rava per entrambe le aziende,
stufo della loro mancanza di
creatività decise di inventare
una collab ipotetica tra le due,
dove la scatola di contenimen-
to delle sneakers si presentava
come un pacchetto di sigaret-
te, mentre la scritta Air sui lati
della suola fu anagrammata in
Ari.

Per il ventesimo anniversario


della colorway total white in
pelle, Nike realizzò un edizio-
ne limitata dal retail di 2000$
in pelle di coccodrillo.
A Bathing Ape Bape Sta Low-highsnobiety.com

L’apice nell’ambiente Hip-Hop venne raggiunto quando, a causa della continua espansione sul Naturalmente, con il passare degli anni l’attenzione degli snea- Complex via Twitter
territorio della silhouette, Nelly, rapper originario di St. Louis, dedicò un’intera canzone a questo kerhead si spostò verso le nuove rivelazioni, a causa del cambio
modello, intitolata appunto “Air Force Ones”. di tendenze nel corso del tempi, passando dai fit baggy/oversi-
Fu una hit e allo stesso tempo una grandissima pubblicità per il modello prodotto dall’azienda ze a un estetica skinny, per poi cambiare nuovamente seguen-
di Beaverton grazie anche a versi come “Now don’t nothing get the hype on first sight like white do le ultime mode.
on whites.”
Bisogna però esser franchi, nonostante il cambio di tenden-
Naturalmente il contributo pubblicitario offerto dai rapper al modello non passò inosservato: ze l’AF-1 è rimasta sempre tra i modelli più venduti e ricerca-
Nike avviò una collaborazione con un negozio di New York, Training Camp, per creare piccoli ti. Nike sbagliò nel ritirarla per far spazio a nuove silhouette e
ricami, sul modello total white, dedicati alle varie etichette e gruppi presenti nel rap game. tecnologie, fortunatamente degli eroi provenienti da Baltimora
Il primo modello rilasciato fu dedicato a Roc-A-Fella, diventato uno dei più ricercati, successiva- la salvarono per renderla l’icona di stile senza tempo che oggi,
mente il modello dedicato a Nelly, la “Nellyville”, e infine quello dedicato alla “terror squad” di quaranta anni dopo, continua a lasciar scaffali fisici e virtuali
Fat Joe. sold-out.

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LA PRIMA ASTA IN la scarpa più noiosa di sempre
ITALIA: SNEAKERHEAD nikecraft general purpose
BORING, questa è la parola che risalta nel
post pubblicato da Tom Sachs che svela
l’uscita avvenuta il 10 Giugno, della
nuova sneakers realizzata in
collaborazione con Nike
di Alberto Castellano
RealizzatadaFinArte incollaborazione
con BigSoup, noto negozio di resell
romano, il primo giugno, dalle 17,
avverrà la prima asta di sneakers
italiana
di Alberto Castellano
CASA D’ASTE-Finarte

Tutti i lotti, 63 per la precisione, sono occupati


da alcune delle sneakers più rare sul mercato, NikeCraft General Purpose Shoe-nikecraft.com
tutte in condizioni deadstock, ossia mai uti-
lizzate. Tra i pezzi presenti nei lotti spiccano
la Nike Air Yeezy 2 “Red October”, scarpa che
segnò l’affermazione di Kanye West, con una
stima che varia tra i 20.000 e i 25.000 euro, e le
Dunk SB “Paris”, lotto più raro con una valuta- Ma perché noiosa? Tom Sachs rema controcor-
zione che si avvicina ai 90.000 euro. rente in un mondo dove la coolness viene det-
tata se ai hai sempre l’ultima moda.
Quest’asta segna un punto di svolta per la sne- “Your sneakers shouldn’t be the most exciting
aker culture in Italia, vista sempre in maniera thing about you” così esordisce nel manifesto
negativa dall’esterno, soprattutto negli ultimi pubblicato, appena ansdiamo oltre la parola
anni, quando diverse emittenti televisive por- boring. Sachs racconta di come questa scarpa
tavano avanti servizi dediti a screditare questa rappresenti dieci anni di partnership con il
cultura, e tutte le pratiche a esso connesse, colosso di Beaverton, iniziata nel 2012 con le
come il reselling, facendo storcere il naso a mi- Jacopo De Carli restauratore di sneakers Mars Yard 1.0, dedicate agli ingegnieri spaziali.
lioni di italiani. Mentre la prima era stata ideata solo per po-
Con l’evento del 1 giugno, si spera cambieran- chi, questa è rivolta a tutti, indifferentemente
no molte cose. dall’età, etnia, lavoro o l’utilizzo che ne faranno.
A oggi in Italia, molti non percepiscono che le Infatti per il team di Sachs è importante il valo-
sneakers sono un elemento di collezionismo re che si crea nella connessione con gli ogget-
al pari di orologi, auto d’epoca o opere d’arte, ti che possediamo, in modo che raccontino la
quando in paesi come Inghilterra e Stati Uniti nostra vita, la nostra storia.
vengono battute tranquillamenteall’asta per La nuova silhouette sarà disponibile successi-
cifre milionarie senza creare scalpore. vamente in altre colorazioni, mentre la versio-
Basti vedere le Nike Air Ships del 1984, indos- ne di lancio, denominata “the studio” in onore
sate da Micheal Jordan, vendute lo scorso 25 della nuova uniforme del team del Tom Sachs
ottobre per 1,47 milioni di dollari. Studio, presenta una tomaia bianco tenue, in-
tersuola in gomma e due cinturini blu, posizio-
Speriamo che questo non sia solo un piccolo nati sulla linguetta e sul tallone che ne facilita-
passo per gli sneakerhead ma un grande pas- no la calzata.
so per l’Italia. Uscita il 10 giugno su nikecraft.com al prezzo
di 109,99 dollari, non vediamo l’ora di poterle
avere tra le mani, o meglio tra i piedi, per in-
dossarle e raccontare la nostra, di storia.
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CINQUE SNEAKERS PER LA 3 - ASICS GEL KAYANO 14

PROSSIMA METÀ DEL 2022


Grazie all’inserimento per la realizzazione dei suoi
nella direzione creativa di modelli. Le GEL Kayano
Kiko Konstandinov e 14 sono la nostra
le successive collab con scelta nel catalogo
Anderson Bell, Patta, del brand
Ronnie Fieg e giapponese, dal
Passata la prima metà dell’anno, addirittura Vivienne prezzo
abbiamo visto l’affermarsi di Westwood, la per- accessibile e
silhouette e il ritorno di altre cezione di Asics agli dalle mille
storiche. Oggi siamo qui per occhi di tutti è cam- colorazioni per
biata. Da scarpa legata soddisfare
consigliarvi le cinque da al mondo del running qualsiasi esigenza
avere nel vostro armadio è diventata uno staple con tecnologie
per le prossime stagioni, nel mondo fashion, sempre più
rimanendo sempre al passo portando Balenciaga innovative.
a imitarne alcune silhouette
con le ultime tendenze
di Mattia Carlotto
4 - BIRKENSTOCK BOSTON
1 - SALOMON XT6 E XT4
Abbiamo sempre odiato la copertura costante
chi indossava i sandali, della parte frontale del
Affermatesi già nei primi che per le camminate
soprattutto se con nostro piede,
mesi del 2022, grazie alla estive in città o
il calzino bianco, pur mantenendo la
tendenza denominata in vacanza, sono
ora questa moda comodità e la
gorpcore, evoluzione il modello da avere
l’abbiamo accolta a facilità di calzata
dell’outdoor, formata assolutamente.
braccia aperte. di una pantofola,
dall’utilizzo di capi
La nostra scelta con la parte
pensati per l’aria
qui ricade sul modello posteriore
aperta, le Salomon
denominato “Boston” aperta.
XT-6 e XT-4 ne sono
della Birkenstock,
state la rivelazione
anche se non
nell’ambito footwear.
propriamente
Da quelle bianche
una sneakers. Un sandalo,
e nere fino ai modelli più
o meglio, un mule per tutto
colorati,sono comode,
l’anno che garantisce
versatili, adatte sia
per le piogge invernali,

5 - ADIDAS SAMBA OG
2 - NEW BALANCE 2002R
curate da Salehe Bembury; poi, Con un tasso di anzianità molto sua completa scomparsa
Complice l’incredibile dalla realizzazione da parte elevato, considerando che dagli scaffali.
importanza ricevuta la data di nascita risale
nell’ultimo anno di New Balance stes- al 1949 e quindi Complice il Bloke
dal colosso di Boston, sa coincide con quella Core che l’ha resa
abbiam visto diverse del Protection dell’azienda stessa, la scarpa perfetta
silhouette della casa Pack, nell’ultimo periodo per questo trend,
tornare o diventare di che ha visto abbiamo assistito è uno di quei
moda, come la 2002r. l’interesse per il a un grande ritorno modelli da
Adatta a tutti gli stili, modello salire di questo modello. possedere,
è riuscita a alle stelle. Ritorno che ha portato qualsiasi sia il
diffondersi facilmente il modello dall’essere nostro stile o la
grazie all’importanza facilmente rintracciabile nostra età.
donatale, prima, in qualsiasi negozio alla
dalle due colorazioni
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MILANO DESIGN WEEK 2022
editoriale A Milano, durante la Design week sono arrivate
oltre 375mila persone alla Fiera del Salone del
Mobile, provenienti da più di 160 Paesi.
In questa settimana per strada si sentiva
parlare qualsiasi lingua, un pubblico
eterogeneo si è riversato nei distretti del Fuori
Salone.

Milano in questa occasione sfrutta i suoi


spazi, dai cortili del centro storico, fino
agli spazi ex industriali, come della zona
Tortona, con i 12mila metri quadrati di
Superstudio Più e BASE. Molti gli studi
di architetti, artisti, designer. Anche
carrozzerie e garage, affittano piccoli
ambienti dai costi accessibili per giovani
progettisti.

di Annalisa Maria Giliberto

CASSINA

Cassina espone e celebra la collezione firmata da Virgil Abloh


sotto la cupola dello store in una suggestiva installazione
dominata dalla tonalità arancione che permette al pubbli-
co di vedere da vicino i moduli composti secondo varie
modalità.
Merito della soluzione a incastro perfetto che, per la
semplicità, ricorda i mattoncini delle scatole di costru-
zioni per bambini.

SPAZIO MAIOCCHI

Spazio Maiocchi ospita al suo interno una serie di progetti in-


teressanti e contemporanei. Tra questi, troveremo in espo-
sizione la sedia fatta con capi riciclati di Brain Dead e i pez-
zi unici, nati dalla collaborazione tra Toogood e Carhatt,
realizzati tagliando e rattoppando prodotti originali di
quest’ultimo, come se fossero delle vere e proprie opere
d’arte artigianali.

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KOHLER x Daniel Arsham: Divided Layers
Vincitrice del Fuorisalone Award 2022
KOHLER X ARSHAM: DIVIDED LAYERS

Kohler presenta in anteprima mondiale un’installazione im-


mersiva, è costituita da una serie di pannelli sovrapposti
che formano un tunnel percorribile. Durante lo sviluppo di
Rock.01, Arsham si è ispirato alla creazione di strati divisi per
dare agli ospiti la possibilità di muoversi all’interno di un la-
vandino. Ogni pannello fa riferimento ad un singolo piano
dell’argilla stampata in 3D che si stratifica. La stampa 3D è
un processo di costruzione additiva; al contrario, il tunnel
rivela la sottrazione di porzioni per dare spazio al volume
che il visitatore può attraversare.
All’interno dell’installazione, uno stagno funge da su-
perficie specchiata per raddoppiare e riflettere l’aper-
tura del volume cavernoso.

AMAZON - “THE A-MAZE GARDEN”

Amazon presenta “The A-maze Garden”: un’installazione arti-


stica ispirata ai labirintici giardini all’italiana, il progetto di Lis-
soni per Amazon reinterpreta lo Smile dell’azienda all’inter-
no del Cortile della Farmacia dell’Università degli Studi di
Milano. L’installazione ricorda gli alberi dipinti da Piet Mon-
drian e richiama i valori dell’impegno ambientale sancito
da Amazon con il Climate Pledge: l’obiettivo è raggiun-
gere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, dieci anni
prima rispetto a quanto stabilito dall’Accordo di Parigi.

LOUIS VUITTON - OBJECT NOMADES

Segna due tributi importanti, sia per la maison che per la cit-
tà di Milano: da un lato, la mostra del brand, giunta alla sua
quinta edizione, sarà infatti un omaggio ai dieci anni dalla
nascita della collazione di arredi “nomadi” – per la prima vol-
ta presentati dal brand nel 2012; e in sinergia con la rinascita
di Milano, Louis Vuitton colorerà due scrigni di Piazza San
Babila: il chiosco di fiori e l’edicola del distretto. In partico-
lare
quest’ultima iniziativa, rappresenta un tassello aggiun-
tivo al progetto internazionale itinerante delle “librairie
éphémère” di Louis Vuitton, che con contemporanea di-
namicità e tradizionale eleganza si propone di valoriz-
zare la qualità e la bellezza dei contenuti editoriali.

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Foto di Alberto Castellano.
T-shirt Formy Studio.
Pants Balenciaga custom .
Scarpe Nike Air Max 1 parra.

Foto di Alberto Castellano.


Top Topshop.
Jeans Marlboro Vintage anni Ottanta.
Scarpe Zara.

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Foto di Alberto Castellano.
Shirt Heron Preston.
T-shirt white Supreme .
Jeans cargo Move.
Sneakers Jordan 4 black cat.

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Foto di Alberto Castellano.
Occhiali Oakley.
Maglietta Pas de Mer.
Pantaloni Levis primi anni 2000 custom.

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Foto di Alberto Castellano.
Bucket hat Paradoxe Paris.
T-shirt Supreme .
Jacket Wooden.
Biker jeans Dainese .
Scarpe Nike dunk high undercover.

Foto di Alberto Castellano.


Uniqlo x Marni Camicia Oversized.
Uniqlo x Marni Flower Pants.

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RACCOGLIERE I COCCI
interviste DEL PASSATO
intervista a GIULIO MARCHIONI

Ora più che mai l’interesse per il vintage


è alle stelle, soprattutto tra i giovani
che si recano nei mercatini, nelle fiere
dedicate o anche online per acquistare
capi unici e iconici, scomparsi dai negozi
o, se ancora esistenti che portino con sé
un senso di vuoto

di Alberto Castellano
Giulio indossa double-face 70s Champion college tee,
70s Levi’s 517 Bootcut e SC M.I.L. Lug Mule from Simply
complicated

Sempre più persone hanno il bisogno di di-


stinguersi, indossare qualcosa che gli altri non
possano avere che, tramite una semplice sfu-
matura, uno strappo o una macchia lo renda
incomparabile agli altri. Bisogna anche dire
che è raro trovare questi capi, quelli di cui par-
leresti ai tuoi amici fino a farli svenire perché
oltre a essere unici riescono a raccontare una
storia.

Cocci.it, pagina instagram dedicata al vintage


rappresenta questo, anzi, più di questo.
É il narratore di incredibili favole provenienti
da autori sparsi per tutto il mondo, raccolte,
cercate e selezionate una a una per essere rac-
contate ai suoi assidui lettori.
Giulio, il ragazzo dietro questo progetto, non
mira semplicemente a vendere questi capi, ca-
paci di narrare storie solo tramite un semplice
sguardo, ma a rendere questo lato accessibile
a tutti, anche solo tramite queste favole.

Sarò onesto, all’inizio questa doveva essere una


classica intervista, fatta di domanda e risposta,
mentre la nostra è stata una chiacchierata,
dove abbiamo toccato tutte le cose che avrei
dovuto chiedere.
In un paesino dell’Emilia, Giulio, tramite alcuni
spazi che si è riuscito a ritagliare all’interno del-
la propria casa, riceve, crea, archivia, pubblica,
risponde, vende e spedisce per cocci.

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Potrebbe sembrare qualcosa di semplice, con che raccontassero storie.
un team di due/tre persone su cui contare Da qui partì la passione per il vintage che poi
occupandosi solo di supervisionare, ma ciò che sfociò in quello che oggi è cocci.”
rende il tutto così speciale, unico, è che l’unica Qui la chiacchierata si stava trasformando
persona dietro a tutto ciò è Giulio. nell’intervista, poiché, spinto dalla curiosità
Durante la nostra chiacchierata infatti, mi spie- continuavo a sparare domande in maniera
ga : “ Fra poco più di una settimana, il 30 mag- automatica senza considera la mia “missione”
gio, andrò online con il sito che include anche iniziale.
un lieve rebranding di quello che era cocci ma
perlopiù mi aiuterà a semplificare quello che è Il mio primo quesito era legato al nome, mi ero
il mio lavoro. Prima rispondevo io a tutti i mes- immaginato quello che poteva essere il suo
saggi che arrivavano sulla pagina, dove mi ve- significato ma avevo bisogno di una conferma,
nivano richieste taglie, misure, disponibilità e così, inevitabilmente buttai fuori: “Ma cocci,
altre curiosità sui capi che mettevo in vendita. che cazzo significa?”.
Ora tutte queste informazioni saranno già pre- Successivamente mi fu spiegato che era
senti nel sito, in modo da non dover far mai più un insieme di cose - “ devi pensare che questo
aspettare chi vuol comprare da me.” - nome per me è stato un colpo di fortuna, non
Prima di recarci a pranzo, conoscendo il mio volevo avere un nome comune come le
grande interesse per il mondo delle sneakers, tante pagine sul vintage che già esistono,
mi porta nella sua soffitta per mostrarmi alcu- volevo qualcosa di significativo che potesse
ni dei suoi pezzi da 90, raccontandomi di come esser ricordato facilmente ma allo stesso
la sua passione nata per il mondo fashion e tempo non fosse complicato nella pronuncia,
successivamente per quello del vintage non solo italiana ma internazionale. Purtroppo
sia arrivata da esse. non riuscivo a trovare nessun nome che rac-
“ Un giorno pensai che possedevo tantissime cogliesse queste mie idee, fino a quando mia
scarpe ma non ero in grado di abbinarle nella sorella, a cui avevo parlato del progetto si pre-
maniera giusta. Sentivo il bisogno di possedere sentò con una lista di trenta nomi per cercare
capi che le valorizzassero e che rispecchiasse- di aiutarmi. Non andrai oltre il quinto.
ro l’estetica che rappresentavano. Pian piano, L’avevo trovato. Era lui. COCCI. Assolutamente
quindi, iniziai a interessarmi a ciò che indos- perfetto, non solo per il significato ma anche
savo dalla testa ai piedi e, con il passare degli per la completezza e semplicità della parola,
anni mi accorsi di volermi distinguere comple- tre consonanti uguali e due vocali, senza
tamente dagli altri, indossando cose Giulio wearing 60s Hilton Bowling Shirt, Carhartt Dou- parlare del concetto della parola, che nel
ble Knee 125th anniversary and SC M.I.L. Lug Mule from linguaggio comune rappresenta qualcosa di
Simply complicated rotto ma riparabile.

Senza farlo apposta il concetto di riparabile rappresentato da cocci, si lega-


va alla tecnica del kintsugi, l’arte giapponese di riparare vasi o oggetti rotti
inserendo nelle crepe dell’oro per valorizzarne le fratture, rendendo unici
questi elementi. Inoltre il nome si legava a un mio interesse particolare per
la lingua italiana parlata: “Noto che molto spesso vengono utilizzati alcuni
termini in maniera errata e cocci è uno di questi. Infatti, mi è sempre ca-
pitato di sentir dire - cocci rotti - che presenta un rafforzamento inutile,
e anche grazie a questo, il nome scelto non era un vocabolo qualunque
ma qualcosa di personale”.

Poi ribadisce l’importanza di questo concetto, avere qualcosa di per-


sonale, poiché prima di dedicare le sue giornate completamente al
progetto gestiva svariati negozi di un noto franchising -“ avevo gran-
di responsabilità e ottimi guadagni, ma non c’era nulla in cui potessi
lasciare la mia impronta, che mi facesse esser contento di ciò che
facevo.”

Seguendo il successo che stava ottenendo la sua pagina, a dicem-


bre decide di mollar tutto per dedicarsi completamente a essa.
- “ Voglio che cocci i in un futuro diventi un punto di incontro
per qualsiasi età. Spesso mi capitava di visitare negozi vintage
in giro per l’Italia e mi accorgevo della mancanza di qualcosa.

Nike Dunk SB Low Stussy Cherry

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Capi ammassati, qualche luce calda sparsa qua Il fast-fashion ha sempre copiato e sempre
e là che regalava un tocco di luminosità a quei copierà le mode per renderle accessibili a tut-
locali bui, gestiti da persone austere, spesso ti. L’estetica e i capi di abbigliamento vinta-
avanti con l’età. ge ormai si stanno trasformando in completi
Questa cosa non mi è mai andata a genio, “must-have” per le persone di qualsiasi classe,
mi piacerebbe creare un rapporto con chi dalla più povera alla più ricca.
compra, accoglierlo in uno spazio ampio, ben Per ora possiamo solo ammirare l’importanza
illuminato, che non sia solo un semplice nego- che sta raggiungendo questo fenomeno, fino
zio ma una comunità. a quando anch’esso non si trasformerà in un
Divani o poltroncine per rilassarsi, un angolo trend da consumare fino alle ossa.
bar, per prendere un caffè la mattina o una bir-
ra con gli amici la sera, un barbiere, se hai bi-
sogno di darci un taglio, o delle postazioni per
fare smartworking.
In America vanno molto questi spazi, realizzati
coinvolgendo i propri amici, dove ognuno si
occupa di qualcosa e attira clientele differenti,
che poi potrebbero interessarsi, come non, agli
altri elementi presenti.”
-“ Esatto, per me è importante fare amicizia
con chi compra, o raccontare loro storie sui
capi che possiedo o che sto vendendo. Infatti
spesso nei miei post su Instagram ne racconto
l’origine e l’importanza.
Addirittura da tempo ho deciso, assieme a un
mio amico, di fare dei piccoli post, quasi edi- Giulio wearing 80s over-dyed M-70 Swiss Army utility
Jacket, Vintage 503b Levi’s Made in Japan and
toriali, su alcuni film che hanno avuto una
SC M.I.L. Lug Mule from Simply complicated
particolare importanza per il successo di de-
terminati pezzi.” -
Giulio wearing 90s Coca-Cola single stitch tee, 50s P-53
U.S. Army Pants and SC M.I.L. Lug Mule from Simply
Paradossalmente, io e lui ci siamo conosciuti
complicated grazie a questo rapporto che lui vuol creare
con chi compra, mi capitò per caso sotto mano
la sua pagina instagram, le diedi uno sguardo
veloce ma fui colpito da qualcosa, notavo la dif-
ferenza, notavo il lato umano che a molte altre
pagine manca.
Senza farlo apposta condividiamo anche una
sorta di astio nei confronti del fast-fashion, che
sì, sta perdendo vendite nell’ultimo
periodo, ma rimane sempre in vetta alle
industrie più produttive.

Spiegando la mia speranza di un cambio radi-


cale dove il vintage diventi più forte della moda
veloce, lui mi spiega che questa cosa non acca-
drà, perché gli stessi Zara, H&M e compagnia
bella prenderanno la palla, denominata vinta-
ge, al balzo.
-“ Come oggi, troviamo svariati livelli nella ven-
dita dell’abbigliamento “à la page”, fra qual-
che anno ci sarà il fast-fashion del vintage, o
meglio, vedremo collezioni molto vecchie di
Zara, per esempio, in vendita ai soliti prezzi
che propongono nei loro stessi negozi. Così ar-
riverà una segmentazione di questo mercato,
dove gli elementi di lusso, con costi di livello
da Balenciaga o Gucci, saranno capi vintage
particolari come una felpa sunfaded risalente-
agli anni Settanta.”

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PAROLA
D’ORDINE ONESTÀ
Garment workshop
INTERVISTA A FEDERICO BARENGO
di Alberto Catellano

Dopo l’incredibile successo ottenuto in neanche un anno dal suo primo drop,
Garment Workshop, il progetto dei tre soci Federico Barengo, Valerio Coretti
e Paolo Sarimari, si sta facendo strada tra il pubblico grazie alla semplicità
e all’alta qualità dei capi, il tutto unito da una sola parola, trasformatasi nel
loro motto, trasparenza. Spesso ci chiediamo quali siano i costi sostenuti
dalle aziende e perché, per alcuni capi, ci vengano fatte pagare cifre astro-
nomiche. Loro ce lo spiegano mettendo il tutto nero su bianco.
Oggi, siamo riusciti a trovarci con uno dei soci, Federico Barengo, per una
piccola chiacchierata.
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Alberto - Inizio subito con quella che è la no- Alberto - Com’è nato il progetto Garment Wor- Alberto - Lavorando nel mondo moda da tan- Alberto - La felpa da voi creata è uno dei vostri
tizia più fresca che ti ho visto condividere ne- kshop? to tempo, cosa pensi del greenwashing? bestseller, avete preso ispirazione da qualcosa
gli ultimi giorni tramite i social, ovvero la collab Federico - L’idea girava tra noi da tempo, ma Federico - Ormai è dappertutto, qualsiasi di preesistente per realizzarla?
con StockX. non l’avevamo mai sviluppata, infatti a oggi grande azienda lo fa. Addirittura anche Shein, Federico - Più o meno, l’idea arriva
Come è nata e che cosa è? le ore lavorative rimangono poche per gestire sulla quale, recentemente sono usciti svariati dalla “perfect” hoodie di Kanye rilasciata in
Federico - In realtà il tutto è nato in maniera tutto al meglio, tra il nostro brand, progetti e al- articoli che la accusano per il suo processo pro- collaborazione con Gap.
molto semplice, StockX stessa ci ha contatta- tri lavori. Avendo fatto consulenza per svariati duttivo, sul loro continuano a spacciare svariati Non l’avevamo in mano per poterla studiare
ti, dato che nell’ultimo periodo stanno selezio- brand nel corso degli anni, ci siam detti: “Se sia- articoli come sostenibili. per bene, dato che la sua uscita ufficiale è
nando diversi brand emergenti provenienti dai mo bravi a lanciare marchi per gli altri perché Ora tutti continuano a fare ciò che vogliono arrivata un mese dopo la nostra, ma aveva-
paesi in cui la loro piattaforma è molto presen- non lo facciamo anche per noi stessi?”.cL’idea utilizzando il termine eco-friendly quando non mo le foto o i leak che circolavano sul web da
te, molto utilizzata, per aiutarli verso un espan- iniziale era quella di partire con dei capi basic lo sono neanche lontanamente. tempo.
sione globale. di alta qualità, grazie a un analisi che abbia- Da lì in poi siamo andati a occhio, tenendo
Infatti, la possibilità che la piattaforma ci offre mo fatto tra noi. Ci siamo accorti di avere pezzi conto anche del fit che aveva su Ye, e dopo
è quella di distribuire il nostro prodotto tramite di brand di lusso come Kapital, Louis Vuitton, svariati test siamo arrivati a quel prodotto
il loro marketplace, quasi come un nuovo Far- Undercover e mi fermo per non continuare la Alberto - Pensi ci debbano che, come dicevi, oggi è il nostro
fetch, dove noi condividiamo con loro lo stock lista, ma non avevamo nulla da indossare tutti essere regole fisse? best-seller.
del nostro magazzino e l’ordine, realizzato tra- i giorni, semplice, di alta qualità, senza loghi, Federico - Assolutamente.
mite il loro sito, viene completamente gestito che non stufasse mai. Sarebbe facile crearle e non 1
da loro. A oggi infatti reperire basics di pregio a buon so cosa aspettino, soprat-
Successivamente una volta ogni uno o due prezzo è quasi impossibile: in questa cate- tuto nella comunità A- Prima di lasciarti,
mesi verranno rilasciati colorway dei nostri goria troviamo per esempio Fear of God europea. Sappiamo che ti chiedo di
prodotti e capi in esclusiva per loro tramite, ap- che produce capi basici qualitativa- qualcosa si è mosso e realizzare un outfit
punto, la loro piattaforma. mente molto alti, ma il loro retail si speriamo che nei 2 utilizzando i tuoi capi di
avvicina ai 700 euro e penso sia prossimi mesi Garment preferiti.
eccessivo. qualcosa cambi. B- Parto subito dal
Alberto - Abbiamo parlato di espansione e mi Anzi, ti dico che con basso e scelgo i nostri
vien naturale chiedere se avete intenzione di il nostro brand Carpenter (3), che
vendere, in maniera fissa, il vostro prodotto in Garment Workshop tra l’altro usciranno a
alcuni negozi. non ci riteniamo breve in nuove
Federico - C’è da dire che grazie al successo completamente colorazioni ottenute
riscosso ci hanno contattato in molti ma ab- ecosostenibili, tramite Stone
biamo deciso, per ora, di mettere davanti il nonostante per i washing.
consumatore. Al momento, portare il nostro jeans, per i Salendo scelgo la
prodotto in maniera fissa in un negozio impli- trattamenti nostra hoodie
3
cherebbe un aumento dei nostri prezzi per po- stone washed e marmorizzata (2), che
ter garantire un margine sia a noi che al re- per i tinti in capo ci è anche double-face.
tailer. Vogliamo offrire al consumatore il affidiamo ad aziende Infine il cap (1)
miglior prodotto al miglior prezzo e, che posseggono realizzato in collab con
nonostante l’idea ci stuzzichi, ab- diversi certificati tra Sick Luke per l’uscita
biamo deciso per il momento cui ZDHC e OEKO TEX, del suo primo album,
di rifiutare. testimoniano che nel- che abbiamo deciso
la produzione il 100 per di realizzare dopo
cento dell’acqua viene l’enorme successo
riciclato da lavorazioni ottenuto sui social quando
precedenti. Nonostante il lo indossava.
lavoro che svolgiamo sul nostro
brand, ponendo grande
attenzione a tutto ciò che la parola
sostenibilità racchiude, siamo consci
di non esserlo completamente: infatti
GOTHIC
per nostra scelta non inseriamo terminologie
FLAMES 3D
EMBROIDRED green da nessuna parte. Oggi serve onestà
TRUCKER HAT, verso i consumatori che sono spesso lasciati
FIRE RED in secondo piano, noi puntiamo su questo,
HEAVYWEGHT mostrando i nostri processi, spiegando ciò
HOODIE,
che ci porta a stabilire il prezzo a cui
STONE
WASHED vendiamo i nostri prodotti.
DENIM
MODEL 00 FIT
03 Foto per gentile concessione di Garment Workshop

68 69
uno sguardo naturale

La giovane designer emergente si è


appena laureata in NABA e, all’età di
soli 21 anni, ha già iniziato a produrre
la sua prima collezione. Ottimista nella
vita e coraggiosa nel lavoro

Zaina Salayta
di Teodora Spiridonova

Dove ti trovi, sei a Milano? Qualità che un fashion designer deve avere?
- Attualmente sono a casa mia in Giordania. Mi - Sono sempre stata indipendente : come per-
sono trasferita qua dall’Italia nel luglio scorso. sona e come artista e ritengo fondamentale
Ma prima di arrivare ho fatto un viaggio in Qa- questa qualità, soprattutto nel mondo della
tar e Dubai. Tornerò a Milano quest’estate, per- moda, pieno di competizione.
chè la città mi manca davvero. Sarà anche un Devi saper lavorare da solo, senza confidare
ritorno utile per me perché voglio cercare degli nell’aiuto altrui. Se ne avessi avuto la possibi-
stage nel settore della moda. lità, avrei lavorato da sola anche sulla mia tesi
(ride). Anche ascoltare le opinioni degli alri è
È il caffè italiano che ti ha conquistato? una capacità importante. Imparare ad apprez-
- In realtà, lo è (ride). Uno dei miei ricordi pre- zare i punti di vista dei professionisti nel setto-
feriti è il cappuccino con i miei amici, a tutte le re è anche molto utile.
ore. Il cappuccino italiano è una vera forza.
Abito corto beige dalla collezione SS22
Qual è stato il tema della tua tesi in NABA?
- Mi sono laureate da poco. È andata molto
bene. Ero molto eccitata, perché aspettavo
quel momento da tanto. Ma allo stesso tempo
mi sentivo triste, perché non ho avuto la posi-
bilità di laurearmi in campus con i miei profes-
sori, relatori e amici.
La mia tesi trattava il tema della “Bellezza e
Arte sotto l’influenza dei Funghi”. L’unicità di
ogni fungo ha spinto la mia creatività. L’idea di
ALBI base è stata quella di collegare il mondo della
moda con il mondo delle meraviglie, rappre-
sentato dalle forme dei funghi.
Come designer miro a creare opere d’arte che
ARCHIVIO anticipino i loro tempi, qualcosa che tolga il
fiato, che introduca un modo speciale di guar-
dare il mondo e che fornisca una vivida visione
dei miei capi.
Prendo ispirazione dalla natura, lì c’è sempre
qualcosa di inaspettato da trovare.

70 71
Hai dei consigli su come promuovere il proprio lavoro sui social?
- Se la gente è interessata a vedere il mio lavo-
ro, non vorrei che guardasse il mio Instagram.
Attualmente sto creando il mio sito web, per-
ché se voglio candidarmi per qualche lavoro,
preferisco presentarmi con sito personale o
portfolio. Sono sempre stata dell’opinione che i
social si devono tenere privati. Almeno questa
è la mia opinione.

La tua opinione sugli altri giovani artisti?


- Conoscono la contemporaneità, sono pieni di
idee nuove e hanno la voglia di dimostrare che
sono i più bravi. Mi piace lavorare con loro. Vo-
gliono farsi vedere. Per me non importa quanti
follower hai nei social. Se condividi la mia visio-
ne e sai come rappresentarla sei la mia perso-
na.
Top in organza dalla forma organica di fungo
Colori o bianco e nero?
Colori naturalmente. Li amo portano la felici-
Set di blazer senza maniche, crop top e pantaloncini tà sempre con sé.

Disegnare o cucire?
- Scelta difficile. Mi piacciono tutti e due allo
stesso modo. Però siccome ne ero appassiona-
ta molto prima di NABA, direi cucire. E penso
che se vuoi diventare brava, ti devi esercitare e
darti da fare da sola. Perché l’università ti gui-
da, ma poi sei tu che devi essere curiosa.

Indiscrizioni sui tuoi progetti?


- Nella mia testa ho due possibilità : iniziare
una nuova collezione oppure continuare a la-
vorare su quella della tesi, perché ho realizzato
solo quattro capi su venti.
Se decido però di lavorare su qualcosa di nuo-
vo, non ho intenzione di prendere ispirazione
dalla natura. Non sono amante della strava-
ganza. Preferisco sempre l’eleganza. Voglio
sperimentare, uscire dalla comfort zone.
Abito blazer con maniche oversize La mia meta principale adesso è quella di arric-
chirmi il più possibile artisticamente, e aprire
qualcosa di mio.

Tre parole per descrivere un designer?


- Competitivo, creativo, originale.

Una citazione alla quale sei legata?


- “Il mondo non è tutto arcobaleno, finché non
vuoi che lo sia.” - Amal Parekh
Ognuno deve portare la propria felicità, perché
altrimenti nessun altro lo farà. Dall’altra parte
ognuno deve anche capire che nessuno ti fer-
merà, se decidi di rendere la tua vita felice. E
questo è molto stimolante per me.

73
abitudini creative Due pezzi in look completo con guanti oversize Abito con spalle scoperte e bandana abbinata

Giovane designer emergente laureata in


Fashion Design a Berlino.
Dopo gli studi ha subito iniziato il suo
percorso nell’ambito della moda.
Creando abiti per amici, ora sta
disegnando outfit per cantanti influenti
della scena tedesca. Descrive la moda
una passione che non ti potrebbe mai
lasciare, come una creatività senza
regole.
Sostenibilità, business e cosa significa
essere “non fashion” - un’intervista con
Zsolea :
di Teodora Spiridonova
Züleyha Özgen

Come vede la moda una designer emergente?


- La moda è potere, molto più di quanto pen-
siamo. È molto più che dei “semplici capi”. È
comunicazione, è status. È capace di mostrare
la personalità di una persona. “I vestiti fanno
l’uomo”, si dice, e soprattutto al giorno d’oggi
la moda sta giocando un ruolo importante nel-
la nostra società, con tutti i social network che
abbiamo.
Le tendenze stanno cambiando velocemente
e come designer è quasi impossibile compe-
tere con il fast fashion e tutte le varie marche.
Ma per me va bene così, non lo vedo nemme-
La tua opinione sulla sostenibilità? Sei una giocatrice di squadra?
- Penso che sia ancora un argomento molto Sì, anche se preferisco lavorare da sola. Lavo-
no come un obiettivo. Perché le persone si an-
delicato. Stiamo facendo passi avanti, diven- rare in squadra ha molti vantaggi. Hai più idee
noiano facilmente, c’è sempre un’altra opzione
tando più consapevoli dei nostri consumi, ma e più mani che possono aiutarti e supportare
Completo riciclato di Ed Hardy e l’obiettivo è mostrare il tuo stile come unico.
c’è sicuramente ancora tanto da fare per crea- ogni progetto, ogni collezione e ogni commis-
Far vedere con coraggio e senza paura l’arte
re dalla moda un’industria sostenibile. Possia- sione. Dall’altra parte, nel fashion design, dove
Tre parole che ti descrivono come donna che stai creando alle persone non è facile.
mo già vedere che i marchi di fast fashion sono è tutto concentrato sulla creatività, a volte può
- Indipendente, ottimista e avventurosa. Un’altra lotta è che il tuo reddito non è stabile
quasi costretti a pensare e ad agire in modo essere molto difficile trovare una soluzione che
all’inizio. Non hai orari di lavoro e a volte devi la-
più sostenibile per mantenere i propri clienti. soddisfi tutti. Ma alla fine si parla di rendere
vorare tutta la notte o molte ore di seguito per
La tua principale ispirazione viene da... realizzare una commissione entro una scaden-
Ci stiamo muovendo nella giusta direzione. La compatibili gusti diversi, nessuno dei quali ha
- Non direi da una sola fonte. L’ispirazione può za specifica. Questo è il motivo per cui l’orga- maggior parte delle persone “non fashion” non torto, e di imparare a intrecciare la propria opi-
venire da qualsiasi luogo e da qualsiasi cosa. nizzazione è molto importante se stai avviando sa nemmeno quanto sforzo e tempo ci vuole nione con quella altrui è una cosa preziosa e
A volte può essere una musica , una vacanza, un business. per produrre un capo, dalla creazione del mo- utile nel mondo del lavoro.
uno stato d’animo, oppure un’immagine, una dello fino al prodotto finale. Se l’industria del-
persona, una tendenza, un dettaglio... Quindi la moda fosse più trasparente con argomen- Il consiglio che daresti alla giovane Zuleyha?
direi che la mia ispirazione viene dalla mia vita Mescolare relazioni personali e business: si o no? ti del genere, le persone capirebbero che c’è - Direi alla giovane Züleyha di non preoccupar-
e da tutto ciò che sta accadendo intorno a me. - Direi di no. Ma penso che in questo lavoro sia qualcosa di sbagliato nell’acquistare un capo a si troppo del futuro e di iniziare a credere in
quasi impossibile non farlo, almeno nel mio cinque euro e inizierebbero a chiedersi quanto se stessa. Deve essere libera e ascoltare la sua
caso. Quando si tratta di passione, vuoi condi- riesce a guadadagnare il lavoratore se questo
La tua abitudine preferita? viderla con le perone che ti stanno a cuore. Si
voce, perché sa cosa è meglio per lei.
- Svegliarsi presto e avere del tempo per me. Le deve però provare anche ad avere buone rela- capo è così economico. Attualmente mi sto
prime ore subito dopo il risveglio sono le mie zioni con le persone intorno. Le connessioni nel concentrando sulla moda “lenta”, realizzando
preferite. Bere il mio caffè, fare sport, fare la mondo della moda fanno parte del successo. solo alcuni pezzi e acquistando tessuti dai ne-
doccia e dare il benvenuto alla giornata. gozi locali.

74 75
5 film iconici
Il cinema è fonte di ispirazione per gli amanti della moda, alcuni attori e attrici sono
stati in grado di sfoggiare dei look fino al punto di renderli delle grandi icone. Da
Audrey Hepburn e Marilyn Monroe a John Travolta e Olivia Newton-John, hanno
sfoggiato look dai più eleganti ai più audaci sul grande schermo
di Ameriga Antonia Costabile e Annalisa Maria Giliberto
cinema

Olivia Newton-John & John Travolta

Grease
Considerato come il musical di maggior successo nella storia del cinema, Grease ha avuto un
grande impatto sul mondo della moda.
Uno dei punti forti del film sono i costumi dei protagonisti, ancor oggi fonte di ispirazione.
Tutto merito dei due protagonisti, John Travolta (che interpreta Danny) e Olivia Newton-John
(che interpreta Sandy).
Danny è la tipica brava ragazza che veste bon-ton, con gonna a ruota lunga e camicetta candi-
da, indimenticabile è il suo iconico outfit composto da chiodo, top e pantaloni di pelle aderenti
sulle note della celeberrima You’re the one that I want. Questo completo è stato messo all’asta
e venduto per ben 405.700 dollari a un collezionista anonimo, che ha deciso poi di restituire la
giacca alla legittima proprietaria, preferendo che a conservarla per sempre fosse lei.
I capi must del guardaroba di Danny, invece, erano il chiodo di pelle e la t-shirt, simbolo di sedu-
zione negli anni Settanta. Il mito di riferimento era l’attore statunitense James Dean degli anni
Cinquanta, col suo look da ragazzo ribelle e brillante. Da quel momento l’abbigliamento t-shirt,
chiodo e jeans è diventato il più apprezzato, ed è arrivato ai giorni nostri.

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Colazione da Tiffany Colazione da Tiffany Quando la moglie è in vacanza
Il tubino nero Givenchy, indossato da Audrey Nel film Quando la moglie è in vacanza, di-
Hepburn nel film Colazione da Tiffany, diretto retto da Billy Wilder nel 1955, la celebre sce-
da Blake Edwards nel 1961, è considerato uno na del vento della metropolitana che solleva
degli abiti più influenti nella storia dell'abbi- la gonna di Marilyn Monroe e lei con aria ci-
gliamento e del costume del ventesimo secolo. vettuola cerca di tirarlo giù, è una sequenza
Nel film la giovane Holly vive a New York: una molto veloce: la figura di lei non è intera per
vita per certi aspetti strana, e una serie di vicis- via del formato della pellicola, tuttavia nessu-
situdini la avvicineranno sempre di più al suo na di queste scene viene inclusa nel film, in
nuovo vicino di casa Paul, scrittore squattrina- quanto il rumore della folla le rende inutiliz-
to, anch’egli dalla vita un pò misteriosa. zabili. Da quel giorno diventa una delle scene
più iconiche della storia del cinema, e oggi
Audrey Hepburn era considerata la musa dello quel vestito svolazzante è uno degli abiti più
stilista francese Hubert de Givenchy a cui fu le- celebri di tutti i tempi.
gata per tutta la vita da un forte sentimento di A realizzare il vestito è William Travilla, desi-
amicizia. I due si erano conosciuti in occasione gner già conosciuto dalla star per aver creato
di una precedente collaborazione dello stilista. per lei molti altri abiti per celebri film, come
Il regista Billy Wilder si era rivolto a Givenchy, il vestito rosa per Gli uomini preferiscono le
dietro suggerimento dell'attrice, per la realiz- bionde.
zazione degli abiti di scena; lo stilista france- Nonostante l’abito, sia stato ora celebrato
se propose a Hepburn di scegliere alcuni abiti da molte generazioni, Travilla non l’ha mai
dalla sua collezione e da quel momento ebbe considerato il suo vestito migliore: una volta
inizio un sodalizio professionale e personale lo definì persino come “quel vestitino stupi-
che avrebbe visto Givenchy firmare la maggior do”. Dopo la morte dello stilista, il suo schizzo
parte dei modelli indossati da Hepburn nei dell’abito bianco è stato venduto al prezzo di
suoi film. 50mila dollari; mentre nel 1971 l’abito acqui-
stato per soli 200 dollari dall’attrice Debbie
Reynolds, che lo aggiunse alla sua già corpo- Quando la moglie è in vacanza
La Haine sa collezione di costumi e vestiti di scena.

Uscito nel 1995 ma mai passato di moda, La Haine, nella versione italiana L’odio, tratta proble- Io e Annie
matiche sociali ancor oggi esistenti come le lotte razziali e di classe, l’abuso di potere da parte
della polizia e il contrasto con l’autorità. Nel 1977 venne distribuito nelle sale cinematografiche Io e Annie, una pellicola destinata a di-
Anche se originariamente era stato girato a colori, si decise di diffonderlo in bianco e nero per ventare un cult del cinema americano che segnò anche il lancio della carriera di Woody Allen.
esaltare con violenza i protagonisti e la loro vita. Il film è tuttora considerato come una delle commedie romantiche più belle dell’ultimo seco-
La storia è incentrata su tre protagonisti arrabbiati con la società: Vinz (interpretato da Vincent lo, perchè a suo tempo reinventò il rapporto femminile-maschile che fino ad allora dominava
Cassel), Hubert e Said, che indossano ognuno una “divisa” personale. il mondo della moda. La protagonista Diane Keaton rese popolare lo stile tomboli, tanto che
È stato anche un incredibile esempio dell’estetica streetwear degli anni Novanta. furono moltissime le ragazze e le donne che dopo l’uscita del film tentarono di imitarne il look.
Il modo in cui i tre protagonisti sono vestiti è intrinsecamente connesso al loro profilo; Vinz, arido Nel film lei indossava indumenti oversize, cravatte, camicie, gilet di tweed, cappelli e scarpe
e represso, resta tutto il tempo chiuso nella sua tuta Nike. Hubert esprime il suo conflitto inte- Oxford, quasi tutti provenienti dal suo guardaroba personale e firmati Ralph Lauren. Ed è pro-
riore fatto di rabbia e violenza indossando diversi marchi come Carhartt, Fila, Everlast e un giub- prio grazie a Io e Annie e allo stile portato sul set che il marchio Ralph Lauren avrà un decollo e
botto di montone. Said invece, confuso e smarrito, indossa cose semplici come una polo Lacoste verrà apprezzato in tutto il mondo.
sotto una tuta senza marchio.
Questo però non è uno stile nuovo, anzi i ragazzi di oggi, molti dei quali non hanno visto questo Io e Annie finale
film, apprezzano questo stile e lo riconoscono come attuale.

Vincent Cassel-L’odio

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EUPHORIA E IL DISAGIO DELLA GENERAZIONE Z
Tra glitter e sostanze stupefacenti, make-up esagerati e teen drama, Euphoria
è la serie tv targata HBO che racconta le difficoltà di un gruppo di adolescenti
americani alle prese con la ricerca del loro posto nel mondo

di Ameriga Antonia Costabile

La protagonista della serie è


Rue, una ragazza con un pas-
sato di disturbi psichiatrici che
sono culminati con la dipen-
denza da diverse sostanze.
Si può definire una serie molto
coraggiosa visto il polverone
che si alza tutte le volte che si
parla di adolescenti, droghe e
sesso.
Infatti la cosa che fa discutere
è il modo in cui la serie, che è
davvero esplicita, tratta il tema
delle sostanze.
Una delle caratteristiche più
interessanti di questa serie è
il focus sulla convinzione del-
la protagonista che le droghe
possano essere utili ignorando
i pericoli e gli effetti collaterali.
Rue ha sofferto di disturbi
dell’apprendimento e di di-
sturbi dell’attenzione che a
loro volta l’hanno portata a
soffrire di disturbi relazionali e
comportamentali che lei cer-
ca di placare con i farmaci.
E le droghe di Euphoria, infat-
ti, non sono quelle ricreative
(quelle da club), o meglio, ci
sono anche quelle, ma le so-
stanze protagoniste sono dei
farmaci che si possono acqui-
stare in farmacia come lo Xa-
nax o il Fentanyl, un oppioide
potentissimo che viene dato
in piccolissime dosi ai malati
terminali e che ha generato
una lunga serie di morti per
overdose negli Stati Uniti d’A-
merica.

Zendaya in una scena della serie Euphoria, HBO, Sky

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Rue cerca di placare la sua
Simon (Regé-Jean Page) e Daphne
angoscia costante tramite Ke- (Phoebe Dynevor) in Bridgerton
tamina, Xanax e oppioidi e la
cosa davvero interessante è la
rappresentazione sia della sof-
ferenza della protagonista che
del sollievo psichico che lei prova
una volta assunte queste sostan-
ze.
È interessante anche la compo-
nente educational di Euphoria, ov-
vero la volontà di insegnare cose
utili sulle sostanze che si concretiz-
za nella riduzione del danno. In Eu-
phoria la riduzione del danno viene
rappresentata in scene in cui si mo-
stra realisticamente come aiutare una
persona in overdose di farmaci.
Non a caso Sky ha deciso di accompa-
gnare la messa in onda di Euphoria con
un’attività di sensibilizzazione e suppor-
to per chi vive situazioni di disagio e di-
pendenze, affinché la rilevanza di queste
storie vada oltre la tv e consenta a ciascu-
no di prendere consapevolezza e aiutare
anche chi non sta guardando.
Il Consiglio Nazionale dell’ordine degli psi-
cologi ha concesso il proprio patrocinio per
la serie, mettendo a disposizione un servi-
zio di informazione e di supporto, fornito da
Form-Aupi (Associazione Unitaria Psicologi
Euphoria, HBO, Sky Italiani – Società Scientifica), con una linea te-
lefonica dedicata al numero 066873819.
tutto ciò che
vorresti sapere sui
costumi di bridgerton
Curiosità: Definito il Gossip Girl dell’era regency,
Il regista si chiama Sam Levinson, ha 34 anni e
un passato segnato dall’abuso di sostanze. Bridgerton ha da subito conquistato
In un’intervista racconta che Rue è un suo alter l’attenzione di tutti.
ego e che il suo obiettivo nella serie è quello di
parlare in modo sincero della sofferenza e degli
stati legati alla dipendenza ma anche spiegare di Antonia Ameriga Costabile
come gli elementi per aiutare chi ha problemi
di questo tipo siano la cura, la presenza e l’af- La costum designer Elena Mirojnick ha deciso di
fetto. dare un twist moderno alla serie, muoven La costum designer Elena Mirojni-
Una narrazione nuova e non moralista su que- ck ha deciso di dare un twist moderno alla serie, muovendosi tra accuratezza
sti temi è necessaria, e siamo noi stessi che
dovremmo contribuire a crearla, visto che ne
storica e licenza poetica. Le protagoniste si sfidano a colpi di palette vibranti,
siamo i protagonisti. gioielli barocchi e voluminose acconciature con piume e boccoli. Per dare
vita a questo mondo ultra colorato, il dipartimento costumi ha lavorato per
cinque mesi creando la bellezza di 7500 abiti realizzati tra Stati Uniti, Spagna,
Francia e Italia. L’ispirazione arriva da mondi diversi; allo studio dei dipinti
Sam Levinson, regista e sceneggiatore
dell’epoca si è accostato quello dei dipinti ad acrilico dell’artista contempo-
raneo John Phillips.
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mento. A stravolgere tutto ci pensa il duca di
La sua bellezza così innocente e pura Hastings. Una volta accesa la fiamma
ha colpito anche la regina. Per il suo del loro amore, il rosso, il colore del
personaggio i creatori della serie si duca inizierà a mischiarsi con l’azzur-
sono ispirati a icone di eleganza come ro baby di Daphne. Infatti la vedremo
Grace Kelly o Audrey Hepburn. Tratti sempre più spesso indossare il viola
distintivi sono i lunghi capelli ramati, in tutte le sue sfumature. Non possia-
lo sguardo da cerbiatto impaurito e mo dire che lo scambio sia reciproco; ce
un armadio da paura. Solo per lei sono il bel Simon continuerà a indossare i nuovi
Costumista Ellen Mirojnick stati realizzati ben 104 abiti. Mirojnick le sue giacche in velluto e i suoi giletricchi, non
ha descritto Daphne come una bam- broccati. hanno alle spalle
Pur ma tenendo la silhouette dello bola di porcellana che si trasforma in Daphne è sicuramente l’eroina di la nobile storia dei Brid-
stile impero, gli abiti femminili striz- una donna. All’inizio della stagione è questa prima stagione, ma non pos- gerton ma pretendono di es-
zano l’occhio alle linee del new look di una timida e speranzosa debuttante, sere trattati nella stessa maniera. Il
siamo ignorare lo stile di Eloise, la so-
Christian Dior e al mondo dell’ Haute la vediamo indossare sempre lo stes- loro stile è chiassoso e audace, la loro
rellina ribelle. Eloise detesta l’idea di
Couture di oggi. so tipo di abito dal taglio impero in doversi mettere in mostra per gli uo- palette va dal verde acido all’arancio-
Bridgerton è un dramma storico che tutte le sfumature dell’azzurro. Dopo mini, e per non lasciare nemmeno un ne fino al magenta acceso. Mirojnick
non rispetta la storia, un luogo ma- il primo incontro con la regina viene centimetro di pelle scoperta indossa ha dichiarato che vestire questa fa-
gico dove tutto è possibile (infatti è definita come un diamante di prima sempre un fiocco o una blusa sotto- miglia è stato un po come decorare
possibile ascoltare Thank you, next di qualità da Lady Whistledown e in suoi abiti. È il personaggio anti una torta. D’altronde la manager del-
Ariana Grande a un ballo) I Bridger- alcune scene sembra proprio conformista della serie. la famiglia spinge per far sì che le sue
ton sono la famiglia aristocratica al indossare abiti bagnati nei ragazze vengano notate dal conte.
top della piramide sociale. Così belli, glitter. Si considera al pari degli uomini e per Ma il personaggio che balza più agli
sofisticati e ben educati. La costum questo spezza i suoi look iperfemmi- occhi è proprio Lady Featherington,
designer ha pensato per loro una nili con giacche corte. che come moda e stile ricorda più la
palette dai colori polverosi, azzurro, I Featherington rappresentano inve- cattiva delle soap, tipo John Collins
verde pastello, qualche blu profondo in Dynasty, che una dama del 1800.
per gli uomini della famiglia e qual- È l’unico personaggio della serie
che accenno di argento e bianco a indossare abiti con corpetti
per gli abiti di gala. La figlia molto aderenti e scollature
maggiore Daphne è vertiginose. Insomma,
l’eroina della prima una Kardashian ante
stagione, la litteram.
hit girl del
mo-

Kate (Simone Ashwini Pillai) 1 . Il cast di Bridgerton 2. Regina Carlotta (Golda Rosheuvel)

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la giacca CHANEL
La leggenda dice che per creare Gabrielle Bonheur Chanel

il suo giacchino, Chanel fu ispira-


ta dalle divise delle cameriere di
un centro termale a Salisburgo. Le
divise erano state fornite a questo
centro durante una villeggiatura
e lì Chanel ideò il capo d’abbiglia-
mento che le permise di tornare
alla ribalta.

di Ameriga Antonia Costabile

La giacca Chanel nacque con l’intento di la-


sciare il corpo libero di muoversi, senza sottrar-
re nulla alla femminilità della donna.
Dopo la seconda guerra mondiale, ancora una
volta, le donne erano strette in minuscoli cor-
setti e abiti aderenti con gonne vistose.
Coco Chanel voleva dare alle donne abiti che si
adattassero al loro stile di vita attivo.
Comodità e stile erano fondamentali. E si assi-
curò quindi che ogni dettaglio delle sue giac-
che soddisfacesse le esigenze delle donne mo-
derne. La donna moderna, infatti, quella reale,
ha bisogno di muoversi in libertà senza corpini
contenitivi e accessori impegnativi. Ecco allora
l’idea geniale che prende ispirazione anche dai
tagli lineari maschili: una giacca dritta senza
collo, al massimo un leggerissimo risvolto, con
quattro tasche e bordi a contrasto, oppure an-
che in tinta.

Nel 1954 abbiamo la prima versione del giac-


chino Chanel in tweed nero.

Il giacchino è un capo destrutturato, ha una li-


nea dritta e morbida e le maniche sono a 3/4,
scelta fatta dalla stilista in modo da poter sfog-
giare i suoi bracciali preferiti. Il tessuto è rigo-
rosamente in tweed (Il tweed fu scoperto da
Chanel in terra scozzese dopo un viaggio insie-
me al Duca di Westminster. Restò affascinata
da quel tipo di tessuto).

C’è poi un ultimo tocco che garantisce la per-


fetta caduta della giacca: una catenina cucita
all’interno dell’orlo che assicura una vestibilità
di alta sartoria.
Il giacchino Chanel fece subito tendenza, ven-
ne indossato da Jacqueline Kennedy, Brigitte
Campagna “Chanel Metiers d’art Paris 31 rue Cambon”
di Sofia Coppola
Bardot, Romy Schneider e apparve su tutte le
copertine delle riviste di moda.

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Styling di Teodora Spiridonova. Styling di Teodora Spiridonova
Canotta Uniqlo. Dolcevita Zara.
Tuta Zara . Pantalone Zara.
Giacca Chanel. Giacca Chanel.

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Styling di Alberto Castellano.
Inter Maglia Centenario 2007/2008.
Pantaloncini Adidas.
Scarpe Adidas Mundial Team.
Borsone Levis.
Occhiali Oakley.
Giacca Chanel.

Styling di Alberto Castellano.


Real Madrid Casa 2000/2001.
Gonna Vintage No Label.
Scarpe Adidas Copa Sense.
Giacca Chanel.

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Styling di Carlotta Beltramo.
Canottiera Uniqlo.
Camicia Gianni Lupo.
Gonna AnnaRita N.
Scarpe Dr. Martens.
Giacca Chanel.

Styling di Carlotta Beltramo.


Body Dolce&Gabbana.
Pattini Edea.
Calze Calzedonia.
Collane di perle.
Giacca Chanel.

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Styling di Ameriga Antonia Costabile. Styling di Ameriga Antonia Costabile.
Occhiali da sole Ferrari. Visiera tennis Artengo.
Polo Artengo. Occhiali polarizzati.
Gonna Artengo. Polo Nike Sporwear.
Racchetta tennis Babolat. Short collant Nike Performance.
Scarpe Adidas Ultra Boost IVY Park. Giacca Chanel.
Giacca Chanel.

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Styling di Mattia Carlotto.
Bucket cappello Kangol .
T-shirt Supreme.
Pantaloni Paradoxe Paris.
Scarpe Maison Mihara Yasuhiro.
Collana bandana Kapital.
Collana perle Salute.
Giacca Chanel.

Styling di Mattia Carlotto.


Jeans bucket cappello Kangol.
T-shirt Supreme.
Jeans Balenciaga.
Scarpe Maison Mihara Yasuhiro.
Collana bandana Kapital Jpn.
Collana perle Salute.
Giacca Chanel.

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Styling di Annalisa Maria Giliberto.
Top Sisi intimate.
Piumino/pelliccia Motivi.
Collana (cintura) Stradivarius .
Giacca Chanel.
Scarpe N°21.

Styling di Annalisa Maria Giliberto.


Catena Stradivarius.
Bracciale/cintura Bershka.
Gonna Zuiki.
Pochette Mango.
Giacca Chanel.
Scarpe N°21.
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