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SISTEMI DI GESTIONE PER LA

SICUREZZA STRADALE
LINEE GUIDA PER L’APPLICAZIONE
Certiquality s.r.l.

2016
Linee Guida SG RT

Il presente documento è il risultato dell’attività svolta dal Gruppo


di Lavoro “LINEE GUIDA PER L’APPLICAZIONE DELLO STAN-
DARD ISO 39001:2012”, creato appositamente al fine di rendere
disponibile per le organizzazioni uno strumento operativo di sup-
porto nella predisposizione di un sistema di gestione per la sicu-
rezza stradale.

Si ringrazia per l’impegno fattivo e i contributi portati:

- Simone Balduino | Dirigente Generale della Polizia di Stato a r.


- Stefano Balsotti | Certiquality S.r.l.
- Andrea Burlini | Assolombarda Confindustria Milano Monza e
Brianza
- Roberto Campana | Bayer S.p.a.
- Marcello Capitanio | LGH – Linea Group Holding S.p.a.
- Francesco Carciotto | già Presidente del Comitato Logistica di
Federchimica
- Alessandra Peverini | Certiquality S.r.l.
- Alessandra Pellegrini | Federchimica
- Silvia Repossi | EHS Consulting S.r.l.
- Rita Tazzioli | Sindar S.r.l.
- Giulio Traversi | Certiquality S.r.l.
- Sandro Vedovi | Fondazione ANIA
- Davide Crippa | ICAP-SIRA S.p.A.
- Bruno Donno | Regione Lombardia
- Enrico Finocchi | Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
- Edoardo Galatola | Sindar S.r.l.
- Maurizio Gilioli | EHS gestione S.r.l.
- Claudia Gistri | Certiquality S.r.l.
- Massimo Merli | Transadriatico Soc.Coop. A R.L.
- Paolo Moggi | Associazione Federtrasporti
- Natalino Mori | Transadriatico Soc.Coop. A R.L.
- Fabrizio Ossani | Associazione Federtrasporti

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Linee Guida SG RT

Sommario

1. INTRODUZIONE ..................................................................................................................... 4
2. SCOPO DELLA NORMA [ISO 39001:2012, sezione 1].......................................................... 6
3. DEFINIZIONI ........................................................................................................................... 7
4. Il Contesto dell’organizzazione ............................................................................................. 8
4.1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto .................................................................... 8
4.2 Capire i bisogni e le aspettative delle parti interessate .......................................................... 9
4.3 Definizione del campo di applicazione del sistema di gestione RTS ...................................... 9
4.4 Sistema di gestione RTS ..................................................................................................... 10
5. Leadership e impegno della direzione ............................................................................... 11
5.2 Politica................................................................................................................................. 12
5.3 Ruoli, responsabilità, autorità .............................................................................................. 13
6. Pianificazione ....................................................................................................................... 14
6.1 Generale ............................................................................................................................. 14
6.2 Azioni per individuare i rischi e le opportunità ...................................................................... 14
6.3 Fattori di prestazione RTS ................................................................................................... 14
6.4 Pianificazione degli obiettivi e dei traguardi RTS ................................................................. 15
7. Supporto ............................................................................................................................... 17
7.1 Coinvolgimento.................................................................................................................... 17
7.2 Risorse ................................................................................................................................ 17
7.3 Competenze ........................................................................................................................ 17
7.4 Consapevolezza .................................................................................................................. 18
7.5 Comunicazione .................................................................................................................... 19
7.6 Informazioni Documentate ................................................................................................... 20
7.1.1 Generale .................................................................................................................. 20
7.1.2 Redazione e Aggiornamento.................................................................................... 21
7.1.3 Controllo delle informazioni documentate ................................................................ 21
8. Operatività ............................................................................................................................ 23
8.1 Pianificazione e controllo operativo ..................................................................................... 23
8.2 Preparazione e risposta alle emergenze .............................................................................. 24
9. Valutazione delle prestazioni .............................................................................................. 25
9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione ................................................................. 25
9.2 Indagine sugli incidenti stradali ed altri incidenti .................................................................. 26
9.3 Audit interno ........................................................................................................................ 27
9.4 Riesame della direzione ...................................................................................................... 29
10. Miglioramento ...................................................................................................................... 32

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10.1 Non conformità e azioni correttive ..................................................................................... 32


10.2 Miglioramento continuo...................................................................................................... 33
Allegato A – Esempio di mansionario per conducente di automezzo ..................................... 34
Allegato B – Principali gruppi di fattori di rischio per la salute e la sicurezza
dei conducenti ............................................................................................................................ 35
Allegato C– Esempi di fattori e indicatori di prestazione RTS ................................................. 37

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1. INTRODUZIONE

La Norma ISO 39001:2012 "Road Traffic Safety (RTS) Management Systems" costituisce ulteriore
evoluzione del percorso di ampliamento dell'approccio basato sulla adozione di strumenti sistemici.
È infatti crescentemente consolidata la consapevolezza culturale di quanto sia necessario e de-
terminante saper utilizzare impostazioni di sistema ogni qualvolta si debba o si voglia mantenere
controllo gestionale completo ed efficace su tematiche di rilievo.
La sicurezza stradale costituisce tema di crescente importanza sia nella percezione sociale sia nel-
la gestione dei rischi di impresa. I dati disponibili evidenziano danni sociali ingenti, stimati nei vari
Paesi tra l'1 ed il 3% dei prodotto interno lordo, e quindi variamente distribuiti tra i soggetti econo-
mici e sociali coinvolti. È di conseguenza sentita la necessità di un rafforzamento dei criteri di co-
noscenza, delle capacità di analisi e della possibilità di definizione di azioni miranti a ridurre e mo-
nitorare il livello di incidentalità stradale osservata.
In questa direzione si sono mossi orientamenti legislativi di vari Stati, mediante introduzione di cri-
teri progettuali infrastrutturali o specifici così come attraverso regolamentazioni complessive, tra le
quali si colloca e si distingue per ampiezza e completezza anche il Codice della Strada italiano.
Nella medesima direzione iniziano a muoversi le attenzioni gestionali di organizzazioni maggior-
mente coinvolte e le conseguenti attuazioni di sistema e si sviluppano esperienze mirate in grado
di accrescere competenze, metodologie e miglioramento dei risultati.
La Norma ISO 39001:2012 raccoglie e struttura tali esperienze e costituisce riferimento per i si-
stemi di gestione per la sicurezza stradale al fine di indicare i requisiti attesi per la riduzione del ri-
schio stradale di una qualsiasi organizzazione che interagisca con il sistema stradale, controllando
e gestendo le variabili che sono sotto la propria influenza.
La struttura logica della Norma è proposta per essere facilmente integrata con altre Norme di ge-
stione dei sistemi quali ad esempio la ISO 9001, la ISO 14001 e la BS OHSAS 18001, oltre che a
consentire il miglioramento del rispetto delle legislazioni cogenti attuali e prospettiche (quale il Pia-
no Nazionale della Sicurezza Stradale con orizzonte 2020).
Il campo di applicazione della Norma è vasto e include Società Concessionarie delle reti autostra-
dali o organizzazioni coinvolte nella pianificazione e gestione di infrastrutture di trasporti; aziende
che operano nel campo dei trasporti e della logistica delle merci; aziende che operano nel campo
del trasporto di persone; organizzazioni che impiegano personale in mansioni che prevedono uti-
lizzo di autoveicoli a maggior ragione quando con elevata frequenza.
La Norma ISO 39001:2012 non è ancora stata tradotta ufficialmente in italiano; essa è certificabile,
ovvero è possibile ottenere, da un organismo di certificazione accreditato che operi entro determi-
nate regole, attestazioni di conformità ai requisiti in esso contenuti. La certificazione ISO 39001
non è finalizzata ad attestare una particolare prestazione in termini di sicurezza stradale, ma testi-
monia la attuazione di un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo il rischio stradale
derivante dalle proprie attività, nonché la ricerca sistematica del miglioramento dei risultati.
Le presenti Linee Guida propongono un percorso ragionato nell’esplorazione dei requisiti della
Norma. Tale percorso è impostato al fine di cogliere la completezza dell’approccio sistemico di rife-
rimento, i requisiti di specifica importanza per l’ambito RTS, le valenze di prezioso rafforzamento
della gestione di impresa nei soggetti interessati ed in definitiva la costruzione delle condizioni
adeguate a perseguire il miglioramento continuo nel tempo dei risultati ottenuti.
Nei box sono stati inseriti stralci di libera traduzione del testo inglese della norma ISO 39001.

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Sono incluse esemplificazioni operative ed approfondimenti metodologici, così come sono indicati
ed argomentanti gli ambiti di integrazione perseguibili con sistemi di gestione già frequentemente
attuati quali quelli inerenti la gestione della salute e sicurezza, la gestione ambientale o la gestione
della qualità.
Ciò nella convinzione che possa essere prezioso contribuire alla diffusione culturale connessa alla
attuazione competente di approcci di sistema in ambiti importanti per una pluralità di stakeholder,
anche allo scopo di indurre crescenti riconoscimenti della efficacia delle adeguate gestioni sistemi-
che attraverso ad esempio semplificazioni autorizzative, benefici economici o revisione dei premi
assicurativi.
La generazione e lo sviluppo di nuove esperienze nell’ambito del campo di applicazione della
Norma ISO 39001:2012 non potrà che apportare nel tempo ampliamento delle conoscenze e po-
tenziamento degli strumenti metodologici e gestionali.
Questo sviluppo consentirà senz’altro nel prossimo futuro ulteriori diffusioni delle competenze e dei
livelli di attuazione RTS, in modo dedicato o integrato. Ciò che è già realtà è il fatto che questo
percorso, anche in questo ambito, è ormai avviato.

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2. SCOPO DELLA NORMA [ISO 39001:2012, sezione 1]

Lo Standard Internazionale ISO 39001 definisce i requisiti di un sistema di gestione per la Sicurez-
za Stradale (RTS) per consentire ad un’organizzazione che interagisca col sistema di traffico stra-
dale di ridurre le morti e gli infortuni gravi collegati agli incidenti stradali sui quali può avere
un’influenza.
I requisiti dello Standard ISO 39001 includono la definizione e l’attuazione di un’adeguata politica
in materia di sicurezza stradale, lo sviluppo di obiettivi RTS e di piani di attuazione che tengano
conto delle prescrizioni legali e non applicabili all’organizzazione, e le informazioni circa gli ele-
menti e i principi di sicurezza stradale individuati dall’organizzazione e quelli sui quali può esercita-
re un controllo e sui quali può avere influenza.
Lo Standard ISO 39001 è applicabile a qualsiasi organizzazione indipendentemente dalla tipologia,
dalla dimensione, dai prodotti o dai servizi erogati, che intenda:
a) migliorare le proprie prestazioni in materia di sicurezza stradale;
b) stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare un sistema di gestione RTS;
c) garantire la conformità alla propria Politica RTS;
d) dimostrare la conformità allo Standard Internazionale ISO 39001.
Lo Standard ISO 39001 ha lo scopo di fornire delle linee di indirizzo per la gestione della sicurezza
stradale.
Esso non intende specificare i requisiti tecnici e di qualità di prodotti e servizi di trasporto (es. stra-
de, segnali/lampioni stradali, veicoli, servizi di trasporto merci e passeggeri, servizi di soccorso ed
emergenza).
Non è intenzione dello Standard ISO 39001 sottintendere uniformità della struttura o nella docu-
mentazione dei Sistemi di Gestione RTS.
La sicurezza stradale è una responsabilità condivisa. Lo Standard Internazionale ISO 39001 non
intende escludere gli utenti della strada dall’obbligo di rispettare le leggi e di mantenere un com-
portamento responsabile. Esso può supportare l’organizzazione nei suoi sforzi per incoraggiare gli
utenti della strada al rispetto della legge.
I requisiti dello Standard Internazionale ISO 39001 sono generici.
Qualora uno o più requisiti dello Standard Internazionale ISO 39001 non siano applicabili a causa
della tipologia di un’organizzazione o dei suoi prodotti o servizi l’applicazione di quei requisiti può
essere esclusa a condizione che l’esclusione e i motivi che l’hanno determinata siano documentati.
Qualora l’applicazione di uno o più requisiti sia stata esclusa la dichiarazione di conformità allo
Standard Internazionale ISO 39001 è accettabile a condizione che le esclusioni effettuate non in-
fluenzino la capacità dell’organizzazione di stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare effica-
cemente il sistema di gestione RTS.

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3. DEFINIZIONI

Per le definizioni ufficiali si rimanda alla sezione 3 dello Standard Internazionale ISO 39001.
È di seguito riportata la terminologia, e il relativo significato, correlabile allo standard.
Strada [3.30]
Superficie utilizzata per lo spostamento di veicoli e persone comprendente le aree immediatamen-
te adiacenti.
Nota: le reti ferroviarie sono incluse limitatamente ai passaggi a livello e alle tramvie operanti su strada.
Rete stradale [3.31]
Sistema di strade in una data area.
Traffico stradale [3.32]
Uso motorizzato e non della strada.
Scontro stradale [3.33]
Collisione o altro impatto su strada che determini morti, feriti o danni.
Nota: nello Standard Internazionale ISO 39001 l’obiettivo centrale per un’organizzazione è la prevenzione a
lungo termine dei morti e dei feriti gravi causati da scontri stradali e dall’attuazione di progressivi migliora-
menti nel frattempo.
Incidente stradale [3.34]
Evento derivante dal difetto di un componente del sistema di traffico stradale o dal contributo di fat-
tori esterni.
Nota: gli incidenti comprendono gli scontri stradali ma non si limitano ad essi e i quasi incidenti.
Nota: esempi di componenti i cui difetti possono determinare il verificarsi di incidenti stradali includono gli
utenti della strada, i veicoli, le strade o fattori esterni imprevedibili quali lampi, animali ecc.
Sicurezza stradale - RTS [3.35]
Condizioni e fattori collegati a scontri e altri incidenti stradali che hanno o possono avere un impat-
to sulla morte o su infortuni gravi degli utenti della strada.
Sistema stradale [3.36]
La strada, i veicoli, gli strumenti di pronto soccorso, gli utenti della strada e le loro interazioni.
Utente della strada [3.37]
Qualunque persona presente su strada.
Carenze RTS [3.38]
Condizioni e fattori collegati al sistema stradale identificati quali cause di scontri e altri incidenti
stradali che determinano o possono determinare la morte e infortuni gravi degli utenti della strada.
Morte [3.12]
Perdita di vite umane come diretta conseguenza di un incidente stradale.
Nota: esiste una definizione ampiamente accettata a livello internazionale che riconosce come morte per in-
cidente stradale le persone morte entro 30 giorni dal verificarsi di un incidente stradale in diretta conseguen-
za dal suo verificarsi, ad esclusione del suicidio.
Infortunio grave [3.44]
Infortunio con impatto a lungo termine sulla salute o danno importante al corpo o alle funzioni di
una persona derivante da un incidente stradale.

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4. Il Contesto dell’organizzazione

4.1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto

L’organizzazione dovrebbe identificare gli aspetti interni ed esterni che siano rilevanti per il
suo scopo e che possano influenzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal sistema
di gestione per la sicurezza stradale (SG RTS).
L’organizzazione dovrebbe:
- identificare il proprio ruolo nel sistema del traffico stradale;
- identificare i processi, le attività associate, le funzioni che possono avere un impatto
sulla sicurezza stradale;
- definire il susseguirsi e l’interagire di suddetti processi, attività e funzioni aziendali.

Il contesto di un’organizzazione è continuamente soggetto a cambiamenti, indipendentemente dal-


la sua attività, dalla sua dimensione, o dalla tipologia; di conseguenza dovrebbe essere tenuto sot-
to controllo con continuità dall’organizzazione. Tale monitoraggio dovrebbe permettere di identifi-
care, valutare e gestire i propri rischi, tenendo in considerazione le parti interessate sia interne che
esterne, le loro esigenze ed aspettative.
La valutazione del contesto interno all’organizzazione può includere la governance, la struttura or-
ganizzativa, i ruoli e le responsabilità, la cultura dell’organizzazione, le politiche, gli obiettivi e le
strategie in atto per il loro conseguimento. Le valutazioni del contesto esterno all’organizzazione
possono includere l’ambiente sociale, culturale, politico, legislativo, economico e competitivo, ele-
menti determinanti e andamenti fondamentali che hanno un impatto sugli obiettivi
dell’organizzazione. L’Alta Direzione dovrebbe assumere decisioni relative ai cambiamenti orga-
nizzativi e alle modifiche strutturali e tecnologiche in modo tempestivo, al fine di mantenere e mi-
gliorare continuamente le prestazioni dell’organizzazione.

La certificazione ISO 39001 - Road Traffic Safety Management System - si rivolge ad un


numero elevato di attori, per i quali il trasporto su gomma costituisce un elemento di
particolare rilevanza ai fini della sicurezza e/o della produttività.
Ad essa sono pertanto potenzialmente interessati:
 enti proprietari e gestori di strade e di autostrade (Comuni, Città metropolitane, Pro-
vince, Regioni);
 società concessionarie di strade e di autostrade;
 aziende di autotrasporto merci;
 aziende, pubbliche o private di autotrasporto di persone, comprese società di car
sharing e di servizi per la mobilità;
 organizzazioni che prestano servizi stradali (soccorso meccanico, soccorso sanitario,
manutenzione, pulizia, gestione emergenze);
 aziende che utilizzano la strada come luogo di mobilità del personale per motivi lavo-
rativi.
Tutti questi soggetti sono accomunati da esigenze di sicurezza nonché di efficienza funzio-
nale.
La molteplicità dei soggetti interessati non permette di individuare criteri di analisi comuni,
ma rende necessaria l’implementazione di un modello per ciascuna delle tipologie di Enti o
Aziende sopra elencati che tenga altresì conto delle prescrizioni di sicurezza che le normati-

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ve di settore prevedono come obbligatorie e come facoltative e della presenza di eventuali


divieti o vincoli di altro genere. È necessario tener presente che a livello nazionale e interna-
zionale la legislazione detta regole di trasporto piuttosto rigide, aventi la sicurezza come rife-
rimento costante anche quando si occupano in prima battuta di aspetti diversi quali risvolti
sociali, concorrenza leale, tutela dei carichi trasportati ecc.
A parità di tipologia di azienda, ad es. per aziende di autotrasporto, esisteranno dunque mo-
delli aventi una base comune e parti diversificate in funzione ad es. delle tipologie delle merci
trasportate e delle dimensioni e caratteristiche dell’azienda stessa.

4.2 Capire i bisogni e le aspettative delle parti interessate

L’organizzazione dovrebbe individuare:


a) le parti interessate che rivestono un ruolo significativo per il sistema di gestione
RTS;
b) le esigenze delle parti interessate;
c) le prescrizioni legali e non, relativi al RTS, che l’organizzazione deve rispettare.

Per le Aziende, generalmente, le parti interessate interne sono le figure che si occupano della ma-
nutenzione dei veicoli e degli aspetti di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Le parti interessate esterne possono essere in generale gli Enti Pubblici (es. Comuni, Province,
Forze dell’Ordine) e altre aziende.
Per gli Enti Pubblici le parti interessate interne possono essere individuate nelle figure dirigenzia-
li/apicali responsabili di Direzioni/Uffici che si occupano di aspetti relativi alla sicurezza della rete
viaria di competenza (Direzione Tecnica, Manutenzione, Polizia Locale, Mobilità) e di salute e sicu-
rezza sui luoghi di lavoro.
Le parti interessate esterne possono essere altri Enti Pubblici, insediamenti industriali e/o com-
merciali caratterizzati anche dalla presenza di aziende che generano flussi di traffico significativi.
Le parti interessate potrebbero riferirsi a questo strumento gestionale per raggiungere tutti gli
obiettivi che si sono prefissate ed ottenere un concreto miglioramento derivante dai benefici di un
sistema RTS.
Le aspettative delle parti interessate, interne od esterne, dovranno essere preliminarmente indaga-
te, allo scopo di completare le conoscenze e consolidare le valutazioni che sono alla base della
successiva pianificazione.

4.3 Definizione del campo di applicazione del sistema di gestione RTS

L’organizzazione dovrebbe definire i confini e la pertinenza del sistema di gestione RTS


per stabilirne l’ambito di applicazione.
L’organizzazione nella definizione del campo di applicazione dovrebbe prendere in consi-
derazione:
- il contesto interno ed esterno in riferimento al paragrafo 4.1;
- i requisiti riferiti al paragrafo 4.2;
- la pianificazione dei requisiti con riferimento alla sezione 6.

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L’organizzazione dovrebbe definire i risultati attesi dal suo RTS che devono comprendere
la riduzione, e in ultimo l’eliminazione del numero di decessi e infortuni gravi in incidenti
stradali sui quali può esercitare un’influenza.
Il campo di applicazione dovrebbe essere reso disponibile in forma documentata.

Il campo di applicazione dovrebbe essere definito tenendo conto delle dimensioni


dell’organizzazione e della tipologia di attività.
Il campo di applicazione del sistema di gestione RTS può coincidere o meno con l’intera organiz-
zazione e dovrebbe essere opportunamente documentato così come le ragioni di eventuali esclu-
sioni.
Le attività, prodotti e servizi dell'organizzazione ricadenti all'interno del campo di applicazione così
definito dovrebbero essere inclusi nel SG RTS.

4.4 Sistema di gestione RTS

L’organizzazione dovrebbe stabilire, documentare, attuare, mantenere attivo e migliorare


continuamente il sistema di gestione (RTS), includendo i processi necessari e le altre inte-
razioni in accordo con i requisiti dello standard ISO 39001.

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5. Leadership e impegno della direzione

L’Alta Direzione dovrebbe dimostrare il proprio ruolo di guida e il proprio impegno nel si-
stema di gestione RTS:
- garantendo che siano stabiliti la politica e gli obiettivi di sicurezza stradale e che gli
stessi siano coerenti con le strategie aziendali;
- garantendo che i requisiti del sistema di gestione RTS siano integrati nei processi
aziendali;
- garantendo che siano disponibili le risorse necessarie per il sistema di gestione
RTS;
- adottando come obiettivo a lungo termine l’eliminazione degli incidenti che possono
causare lesioni gravi o la morte e definendo i traguardi intermedi da raggiungere
nell’ambito della sicurezza stradale;
- lavorando in associazione e collaborazione con le parti interessate, in modo tale
che queste ultime possano contribuire alla creazione di un sistema sicuro di mobili-
tà su strada al fine di conseguire gli obiettivi definiti in ambito RTS;
- assicurando che l’organizzazione adotti un approccio per processi per il raggiungi-
mento dei risultati di sicurezza stradale desiderati, al fine di assicurare l’esistenza di
procedimenti trasparenti e un appropriato coinvolgimento dei livelli aziendali inte-
ressati;
- classificando in ordine di priorità le azioni strategiche e selezionando specifiche li-
nee di intervento sulla base delle migliori informazioni disponibili per il raggiungi-
mento dei risultati attesi dal sistema di gestione RTS;
- comunicando l’importanza di attuare il sistema di gestione RTS, e di conformarsi al-
le disposizioni dello stesso;
- mettendo a disposizione le risorse per costituire, attuare, mantenere attivo e miglio-
rare continuamente il sistema di gestione RTS;
- garantendo che il sistema di gestione raggiunga gli esiti attesi, concentrandosi sui
risultati di sicurezza stradale;
- garantendo che l’importanza del rispetto della legislazione applicabile per il rag-
giungimento dei risultati attesi dal sistema di gestione RTS sia comunicata al per-
sonale interessato all’interno dell’organizzazione;
- indirizzando e favorendo le persone affinché contribuiscano all’efficacia del sistema
di gestione RTS;
- perseguendo il miglioramento continuo;
- sostenendo altri ruoli dirigenziali di rilievo per dimostrare come la leadership si ap-
plica alle loro aree di responsabilità.

Il successo nell’implementazione del sistema e il miglioramento continuo dipendono soprattutto


dall’impegno posto dall’Alta direzione. Tale impegno si dovrebbe riflettere all’interno di tutta
l’organizzazione sia con un approccio top-down sia con un approccio bottom-up. Per questo
motivo è indispensabile un ruolo di forte guida e indirizzo da parte della Dirigenza, in modo tale da
garantire un’efficace coinvolgimento di tutte le risorse. Le figure apicali dell’organizzazione
dovrebbero in prima persona promuovere e diffondere la cultura della sicurezza stradale in modo
tale che sia di stimolo allo sviluppo dell’organizzazione; è opportuno che le strategie di azione
vengano integrate in quelle aziendali e che tutta la struttura organizzativa ne consenta la
realizzazione. I manager dovrebbero individuare e definire precisi e puntuali momenti di riesame

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dei propri processi di pianificazione e di gestione prendendo in considerazione il complesso dei


risultati per riesaminare il grado di raggiungimento degli obiettivi.
L’Alta Direzione dovrebbe garantire la disponibilità di tutte le risorse necessarie, intervenire in mo-
do tempestivo qualora si verifichino incidenti, adottare le misure per la riduzione/eliminazione delle
morti e degli incidenti gravi. Dovrebbe assicurare un impegno per il rispetto delle normative vigenti
e del codice stradale.
La leadership può essere messa in evidenza per esempio:
 motivando e sensibilizzando il personale al fine di contribuire all’efficacia del sistema;
 rafforzando la responsabilità organizzativa, mettendo a disposizione le risorse per il rag-
giungimento degli obiettivi sia nel breve che nel lungo periodo, creando e mantenendo un
clima aziendale in cui le persone possono essere pienamente e consapevolmente coinvol-
te, nel raggiungimento degli obiettivi prefissati dando appropriato e tempestivo riconosci-
mento ai loro sforzi;
 assicurando che sia sviluppato un adeguato sistema complessivo per la gestione in favore
della sicurezza e un chiaro sistema di misura delle prestazioni per la sicurezza, con lo sco-
po di eliminare gli incidenti che possono causare lesioni gravi o la morte e stabilendo come
i risultati devono essere raggiunti;
 coinvolgendo l’Alta Direzione ad esempio:
o in attività di controlli diretti a campione;
o in attività di indagine relative agli incidenti significativi.

5.2 Politica

L’Alta Direzione dovrebbe definire una politica RTS che:


a) sia appropriata alla natura dell’organizzazione;
b) costituisca un quadro di riferimento per definire gli obiettivi e i traguardi RTS;
c) includa l’impegno a rispettare le prescrizioni applicabili;
d) includa l’impegno al miglioramento continuo del sistema di gestione RTS.
La politica dovrebbe
- essere disponibile e documentata;
- essere comunicata all’interno dell’organizzazione;
- essere resa disponibile alle parti interessate laddove appropriato.

L’Organizzazione dovrebbe definire, sostenere e documentare la propria politica RTS.


Questa si dovrebbe basare sugli aspetti significativi per la sicurezza stradale dei lavoratori, com-
prendere l’impegno al miglioramento continuo e alla conformità alla legislazione; dovrebbe essere
documentata, diffusa e conosciuta all’interno dell’organizzazione e resa disponibile alle persone
che con essa collaborano.
Prendendo in considerazione il contesto ove opera l’organizzazione nella definizione della politica,
è opportuno valutare quali strumenti siano utili al fine di diminuire infortuni ed incidenti mortali. La
politica dovrebbe fornire un quadro di riferimento per la definizione degli obiettivi e dei traguardi, e
le modalità di implementazione e miglioramento che l’organizzazione intende intraprendere. In pra-
tica la politica dovrebbe riflettere l’impegno dell’Alta Direzione volto all’eliminazione degli incidenti
mortali e degli infortuni gravi, al rispetto dei requisiti legali e non, contribuendo cosi al miglioramen-
to continuo.

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La politica dovrebbe essere redatta in modo chiaro ed appropriato affinché venga compresa
all’interno ed all’esterno dell’organizzazione; è necessario che venga rivalutata periodicamente e
riveduta a fronte di cambiamenti dell’organizzazione o comunque delle condizioni di contesto. La
politica RTS dovrebbe essere coerente e pienamente integrabile con altri documenti
dell’organizzazione, e comunicata in modo da dimostrare chiaramente l’impegno dell’Alta Direzio-
ne e dell’organizzazione; questo impegno dovrebbe essere volto ad incrementare la consapevo-
lezza degli impegni assunti e delle responsabilità ad esso associate.

5.3 Ruoli, responsabilità, autorità

L’Alta Direzione dovrebbe assicurare che le responsabilità e le autorità assegnate ai ruoli


rilevanti siano comunicate all’interno dell’organizzazione.
L’alta Direzione dovrebbe definire le responsabilità e le autorità per:
a) assicurare che il sistema di gestione RTS sia conforme ai requisiti dello standard
ISO 39001;
b) riferire all’Alta Direzione le prestazioni del sistema di gestione RTS, incluse le rac-
comandazioni per il miglioramento.

L’Alta Direzione si impegna a designare e a diffondere all’interno dell’organizzazione i nominativi


delle persone che svolgono un ruolo chiave nella gestione del sistema. Le persone che ricoprono
questi ruoli si adoperano a tenere costantemente informata l’Alta Direzione sulle prestazioni del si-
stema.
È opportuno quindi effettuare un’analisi preliminare sia in termini qualitativi che quantitativi delle
risorse disponibili al fine di attribuire adeguate responsabilità e ruoli definiti, anche attraverso op-
portune deleghe per mantenere e migliorare il SG RTS.
L’Alta Direzione dovrebbe individuare opportuni strumenti al fine di rendere le persone consapevoli
delle loro responsabilità, e assicurare che siano in possesso della necessaria competenza, autorità
e autorevolezza per svolgere le mansioni che le sono state conferite.
Tutti i responsabili dovrebbero dimostrare il proprio impegno al miglioramento continuo del SG
RTS anche attraverso suggerimenti e proposte, partecipando alle indagini dopo un incidente, met-
tendo a disposizione risorse nei contesti oggetto delle azioni correttive, partecipando proattivamen-
te alle riunioni di sicurezza e riconoscendo le buone prestazioni del SG RTS.
Nel caso in cui l’organizzazione decida di avvalersi di contributi di professionisti in materia di RTS,
sarebbe fondamentale una attenta analisi dei curriculum, delle referenze ed esperienze svolte in
altre aziende da queste figure professionali prima di procedere ad affidare loro attività o progetti
aziendali.
Una volta designati i ruoli, le responsabilità e le autorità, l’Alta Direzione dovrebbe assicurare che i
requisiti richiesti dallo standard ISO 39001:2012 siano stabiliti e attuati e che le informazioni relati-
ve alle prestazioni del Sistema di Gestione RTS siano riportate ai vertici aziendali al fine di consen-
tire il riesame.
In allegato si riporta un esempio di mansionario che prevede gli impegni e le responsabilità ai fini
della sicurezza stradale per un conducente di automezzo.

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6. Pianificazione
6.1 Generale

L’organizzazione dovrebbe seguire un processo che riesamina le prestazioni presenti di si-


curezza stradale, dovrebbe determinare i rischi e le opportunità, dovrebbe individuare gli
elementi di prestazioni su cui lavorare, dovrebbe identificare i risultati traguardabili nel tem-
po e definire obiettivi, traguardi e piani RTS adeguati per il loro conseguimento.
Il riesame delle presenti prestazioni RTS dovrebbe tener conto del contesto
dell’organizzazione (vedi sezione 4) e della sua leadership (vedi paragrafo 5), con particola-
re riferimento ai processi, alle attività associate e alle funzioni dell’organizzazione che pos-
sono avere un impatto sulla sicurezza stradale. Le prestazioni RTS attuali dovrebbero es-
sere quantificate laddove possibile, e dovrebbero essere valutate le probabilità di futuri in-
cidenti in conformità con i pertinenti fattori di prestazione.

6.2 Azioni per individuare i rischi e le opportunità

Nelle attività di pianificazione interne al sistema di gestione RTS, l’organizzazione dovrebbe


considerare gli aspetti di cui al paragrafo 4.1 e gli elementi di cui al paragrafo 4.2 e dovreb-
be determinare i rischi e le opportunità che dovrebbero essere affrontate per:
- assicurare che il sistema di gestione RTS possa raggiungere i risultati desiderati;
- prevenire o ridurre gli effetti indesiderati;
- conseguire il miglioramento continuo.
L’organizzazione dovrebbe pianificare:
a) le azioni per gestire i rischi e le opportunità;
b) le modalità per:
- integrare e implementare queste azioni all’interno del sistema di gestione RTS;
- valutare l’efficacia di queste azioni.

I fattori di rischio per i conducenti di automezzi possono essere divisi in tre gruppi: (a) lavoro, (b)
ambiente di lavoro e (c) fattori individuali.
In allegato è riportato un elenco dei principali gruppi di fattori di rischio per la salute e sicurezza dei
conducenti.

6.3 Fattori di prestazione RTS

L’organizzazione dovrebbe identificare i fattori di prestazione applicabili dalla seguente lista


di fattori di esposizione al rischio e i fattori dei risultati di sicurezza finali e intermedi, in fun-
zione del contesto (vedi sezione 4) e dei rischi e delle opportunità identificate.
a) Fattori di esposizione al rischio:
- la distanza percorsa, il volume di traffico, nonché il tipo di veicolo e di utente
della strada, influenzati o meno dall’organizzazione;
- il volume di prodotti e/o servizi gestiti dall’organizzazione.

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b) Fattori connessi ai risultati finali di sicurezza quali il numero di decessi e il numero


di gravi infortuni.
c) I fattori connessi ai risultati intermedi di sicurezza sono correlati alla pianificazione,
alla progettazione, all’uso sicuro di una rete stradale, dei prodotti e servizi
all’interno e alle condizioni di ingresso e uscita degli stessi, nonché al soccorso e
alla riabilitazione delle vittime degli incidenti stradali:
- la progettazione stradale e la velocità di sicurezza, tenendo in considerazione in
particolare le modalità di separazione tra veicoli in circolazione e utenti vulnera-
bili della strada, le aree limitrofe e le tipologie di incrocio;
- l’uso della tipologia di strada appropriata tenuto conto del tipo di veicolo,
dell’utilizzatore, del tipo di carico e di equipaggiamento;
- l’uso dei dispositivi di sicurezza personale, prendendo in considerazione in par-
ticolare le cinture di sicurezza, i sistemi di ritenuta per i bambini, il casco per i
ciclisti, il casco per i motociclisti, i sistemi per vedere ed essere visti;
- l’uso della velocità appropriata, anche in considerazione del tipo di veicolo, del
traffico e delle condizioni meteorologiche;
- la forma fisica del conducente considerando specialmente l’affaticamento, gli
elementi di distrazione, le droghe e l’alcool;
- la pianificazione del viaggio in sicurezza considerando l’effettiva necessità,
l’entità e la modalità dello spostamento, la scelta del percorso, del tipo di veico-
lo e del conducente;
- la sicurezza del veicolo, considerando in particolar modo la protezione degli oc-
cupanti, la protezione degli altri utenti della strada (utenti vulnerabili così come
occupanti di altri veicoli), la prevenzione e la mitigazione degli incidenti stradali,
la classificazione della strada, le dimensioni del carico e la sua immobilizzazio-
ne all’interno e/o sopra al veicolo;
- l’appropriata licenza alla guida in relazione alla tipologia di veicolo utilizzato;
- la rimozione dalla rete stradale dei veicoli e dei conducenti non idonei;
- gli interventi post incidente, primo soccorso preparazione alle emergenze, recu-
pero post incidente e riabilitazione.
L’organizzazione dovrebbe sviluppare ulteriori fattori di prestazione RTS, qualora quelli so-
pra citati non abbiano sufficiente rilevanza. Altri indicatori di prestazione dovrebbero essere
sviluppati attraverso indagini relative agli incidenti stradali e sull’individuazione delle caren-
ze di RTS.
Sulla base dei fattori di prestazione, l’organizzazione dovrebbe specificare ad un adeguato
livello di dettaglio gli elementi e i criteri per determinare, sorvegliare e misurare gli obiettivi e
i traguardi RTS.
L’organizzazione dovrebbe documentare e mantenere aggiornate queste informazioni.

I fattori di prestazione in ambito RTS descrivono i diversi elementi collegati alla sicurezza stradale
che le organizzazioni dovrebbero prendere in considerazione nel loro sistema di gestione RTS.
In allegato sono riportati alcuni esempi di indicatori relativi ai fattori di prestazione RTS.

6.4 Pianificazione degli obiettivi e dei traguardi RTS

L’organizzazione dovrebbe stabilire gli obiettivi di sicurezza stradale per le funzioni e i livelli

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pertinenti.
Gli obiettivi dovrebbero essere:
- coerenti con a politica aziendale RTS;
- misurabili (se possibile);
- monitorati;
- comunicati;
- adeguatamente aggiornati.
- dovrebbero tenere in considerazione le prescrizioni applicabili.
L’organizzazione dovrebbe conservare informazioni documentate in merito agli obiettivi e ai
traguardi RTS.
Nello stabilire e nel riesaminare i propri obiettivi e traguardi, l’organizzazione dovrebbe
prendere in considerazione i rischi e le opportunità di cui al paragrafo 6.2, i fattori di presta-
zione di cui al paragrafo 6.3, gli elementi e i criteri di cui al paragrafo 6.3, tenendo in consi-
derazione la propria capacità di gestione. Sono considerate le opzioni tecnologiche, le esi-
genze economiche, operative e commerciali, e il punto di vista delle parti interessate.
L’organizzazione quando pianifica le modalità di raggiungimento degli obiettivi e dei traguar-
di RTS dovrebbe definire
- le attività da svolgere;
- le risorse necessarie;
- le responsabilità;
- i tempi per il completamento;
- le modalità di valutazione dei risultati.
Le azioni pianificate dovrebbero essere documentate e riesaminate quando necessario.

L’organizzazione dovrebbe identificare azioni e interventi atti al perseguimento dei propri obiettivi e
traguardi di sicurezza stradale, la cui attuazione dovrebbe essere oggetto di pianificazione che può
risultare dedicata o integrata ad altre pianificazioni aziendali quali quelle di salute e sicurezza dei
lavoratori, tutela ambientale ecc.
Nel pianificare azioni e interventi in ambito RTS la direzione dovrebbe assegnare responsabilità e
autorità per il conseguimento degli obiettivi oltre a prevedere step intermedi per consentire di veri-
ficare l’andamento della gestione.
Obiettivi strettamente legati alla Sicurezza Stradale, possono riguardare tra gli altri:
- efficacia della manutenzione programmata dei mezzi;
- efficacia della formazione ed addestramento del personale;
- riduzione età media del parco circolante;
- riduzione non conformità personale;
- riduzione numero incidenti per km effettuati (senza distinzione di gravità);
- aumento numero segnalazioni quasi incidenti per km effettuati;
- aumento numero segnalazioni situazioni insicure;
- miglioramento qualità delle segnalazioni di quasi incidenti e situazioni insicure;
- numero degli inquinamenti dovuti ad incidenti e/o errori di scarico.
Gli obiettivi di Sicurezza Stradale potrebbero essere perseguiti operando su tre grandi aree:
- il veicolo;
- l’autista;
- il contesto.

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7. Supporto

7.1 Coinvolgimento

L’organizzazione dovrebbe lavorare in collaborazione con i pertinenti livelli e funzioni (preve-


dendo il coinvolgimento dei lavoratori in generale) e con le parti interessate per realizzare i
potenziali benefici delle azioni collegate alla sicurezza stradale.
L’organizzazione dovrebbe assicurare che siano progettati e realizzati un adeguato coinvol-
gimento interno ed esterno e un coordinamento delle varie attività per raggiungere gli obiettivi
e i traguardi RTS prefissati.

L’organizzazione dovrebbe definire il contesto organizzativo, le esigenze e le aspettative delle parti


interessate al sistema. Il raggiungimento degli obiettivi prefissati, ed il miglioramento continuo può
essere garantito grazie al coordinamento tra i diversi ruoli dell'organizzazione.
Tale coordinamento dovrebbe comprendere tutte le sedi operative e tenere in considerazione le
modalità di sensibilizzazione e coinvolgimento di tutte le parti interessate.
Le modalità di coinvolgimento possono essere individuate attraverso specifiche attività quali: riu-
nioni, interventi di sensibilizzazione, comunicazioni interne, eventi dedicati.

7.2 Risorse

L’organizzazione dovrebbe individuare e mettere a disposizione le risorse, deve predisporre


il contesto necessario per attuare, implementare, mantenere attivo, migliorare continua-
mente il sistema di gestione RTS, e per raggiungere gli obiettivi e i traguardi RTS prefissati.

L’organizzazione dovrebbe assicurare la disponibilità di tutte le risorse e verificare che siano ade-
guate e appropriate e garantire il loro mantenimento.
Esempi di infrastruttura organizzativa comprendono: edifici, veicoli e linee di comunicazione.
Le procedure, come l'analisi costi-benefici, possono essere utilizzate per indirizzare la definizione
delle risorse tra i programmi di sicurezza.

7.3 Competenze

L’organizzazione dovrebbe:

- definire la competenza necessaria delle risorse operanti sotto il suo controllo e


aventi influenza sulle prestazioni di sicurezza stradale;
- assicurare che queste persone siano competenti sulla base di appropriate attività di
formazione e/o addestramento e/o esperienza;
- ove applicabile intraprendere le azioni per acquisire la competenza necessaria e va-
lutare l’efficacia delle azioni intraprese;
- conservare le registrazioni comprovanti tale competenza.

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L’Organizzazione dovrebbe garantire che tutto il personale sotto il suo controllo e il cui operato può
influenzare la sicurezza sia a conoscenza dei rischi e pericoli, che acquisisca un determinato gra-
do di competenza, in seguito ad un programma di formazione addestramento, ed esperienza do-
cumentata nelle specifiche attività da esso svolte.
La formazione dovrebbe essere estesa a tutto il personale che opera all’interno dell’azienda, av-
viene per linea gerarchica, e per gli specifici ruoli, assume l’aspetto di una formazione continua e
permanente, con lo scopo di mantenerli continuamente aggiornati sulle modifiche legislative e tec-
nologiche.
Gli aspetti formativi da affrontare si possono distinguere in differenti aree:
- conoscenza delle regole di circolazione stradale generali e specifiche al veicolo utilizzato,
al trasporto effettuato ed alle strade percorse. Potrebbero essere affrontati temi sulla corret-
ta conoscenza ed interpretazione delle regole contenute nel codice della strada e nelle di-
sposizioni specifiche;
- conoscenza del sé ovvero tutti gli effetti psicofisici che possono influenzare il comporta-
mento del conducente alla guida (effetti dell’alcool, delle sostanze stupefacenti, delle so-
stanze psicotrope, dell’alimentazione);
- conoscenza delle criticità attraverso corsi teorici e pratici di guida preventiva e sicura, rea-
lizzati per far conoscere ai conducenti il comportamento del veicolo in situazioni di emer-
genza e l’uso degli attuali sistemi di sicurezza attivi e passivi;
- conoscenza del veicolo: i moderni mezzi di trasporto dispongono di sofisticati sistemi attivi
e passivi di sicurezza che, utilizzati in maniera non adeguata, non svolgono la loro funzione
in maniera ottimale. A queste conoscenze si aggiungono i controlli manutentivi del veicoli,
che assicurano l’efficienza riducendo il rischio di possibili avarie (ad esempio, i controlli del-
le luci, dei pneumatici, i controlli delle parti meccaniche e le relative attrezzature);
- conoscenza delle procedure: sarà opportuno formare i lavoratori sulle procedure di emer-
genza in caso di incidente stradale o qualsiasi altra emergenza riguardante la merce tra-
sportata (ad esempio perdita del carico, sversamenti di prodotti pericolosi). Per quanto ri-
guarda le procedure di emergenza potrebbero essere svolte prove pratiche coordinate.
Dovrebbero essere previsti momenti specifici di formazione e informazione, da svolgersi in fase di
assunzione, di modifica dell’attività o della mansione, o anche come azione correttiva/preventiva a
seguito di incidente o quasi incidente In tutti i casi è fondamentale documentare in modo dettaglia-
to la fase di addestramento.
L’organizzazione dovrebbe redigere una procedura che illustri in modo chiaro e dettagliato quali
sono le modalità di formazione, informazione, addestramento, di recupero dei corsi in caso di as-
senza di personale, e che definisca le modalità (quali questionari con domande chiuse o aperte,
discussioni di casi accaduti o simulati, autovalutazioni) sono utilizzate per la valutazione
dell’efficacia della formazione sia dopo i momenti formativi che nel successivo follow up.
Eventuale personale preposto alla programmazione dei viaggi dovrebbe possedere una specifica
formazione sulla sicurezza stradale, in particolare per quanto riguarda la normativa sull’orario di
guida, i tempi di riposo e l’impegno lavorativo.

7.4 Consapevolezza

L’organizzazione dovrebbe assicurare che tutti coloro che lavorano sotto il suo controllo e
che sono influenzati dalla sicurezza stradale o la possono influenzare col loro operato, sia
consapevole:

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- della politica RTS;


- del proprio contributo all’efficacia del sistema di gestione RTS, compresi i benefici
del miglioramento delle prestazioni di scurezza stradale;
- dell’implicazione del mancato rispetto dei requisiti del sistema di gestione RTS;
- delle informazioni e degli insegnamenti derivanti dagli incidenti significativi che han-
no coinvolto l’organizzazione.

L’organizzazione dovrebbe garantire che il personale che agisce nel contesto del sistema RTS sia
informato sulla politica, sull’andamento delle prestazioni del sistema di gestione, sull’implicazione
di carenze qualora vengano disattesi gli obiettivi definiti.
Il personale dovrebbe essere informato sugli eventuali incidenti significativi che si sono verificati
all’interno dell’organizzazione o in realtà similari e trarre insegnamento dalle informazioni ottenute;
infine dovrebbe lavorare in modo da fornire un fattivo contributo per conseguire un miglioramento
continuo del sistema.
L’Organizzazione dovrebbe adoperarsi a definire, attuare e mantenere attive procedure per assicu-
rare che le persone che lavorano sotto il suo controllo siano consapevoli: delle conseguenze, reali
o potenziali, sul sistema RTS derivanti dalla loro attività lavorativa e dei benefici sul sistema RTS
dovuti ai miglioramenti della prestazione dei singoli addetti; del loro ruolo e delle responsabilità nel
raggiungimento della conformità alla politica ed alle procedure RTS e ai requisiti del sistema di ge-
stione RTS; delle potenziali conseguenze dallo scostamento dalle procedure e istruzioni operative.
Il grado di consapevolezza raggiunto può essere misurato indirettamente attraverso la verifica sul
campo dei comportamenti attuati, dei risultati raggiunti e in occasione delle attività di audit.
La rilevazione dei quasi incidenti è possibile solo dopo una preparazione dei conducenti rivolta
all’importanza di ciascuna segnalazione sia per chi ha rilevato che per la collettività. Sono disponi-
bili strumenti che possono facilitare la rilevazione e successiva analisi di tali eventi quali videoca-
mere appositamente installate sui mezzi.
Una buona analisi degli incidenti e dei quasi incidenti richiede uniformità dei dati e dei contesti ed
una frequenza periodica di incontri per informare, formare e sensibilizzare il personale viaggiante
sui rischi derivanti dalla sicurezza stradale

7.5 Comunicazione

L’organizzazione dovrebbe definire la necessità di comunicazioni interne ed esterne relative


al sistema di gestione RTS, determinando:
- che cosa intende comunicare;
- quando comunicare;
- con chi comunicare.
L’organizzazione dovrebbe stabilire, implementare e mantenere attivo un processo di co-
municazione, considerando i vari livelli e funzioni dell’organizzazione, e le parti interessate.
L’organizzazione dovrebbe sostenere il miglioramento continuo delle prestazioni RTS, im-
pegnandosi e promuovendo fra le parti interne ed esterne interessate, per quanto appro-
priato, la necessità di focalizzare i risultati a lungo termine, e i mezzi con i quali possono
essere raggiunti.

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L’Organizzazione dovrebbe stabilire, con una o più procedure, le modalità e la frequenza con cui
coinvolgere i lavoratori nel SG RTS.
È opportuno pertanto che vengano documentate le modalità di comunicazione interna tra i vari li-
velli e le differenti funzioni, ivi incluso la comunicazione con l’esterno (la ricezione, la documenta-
zione e la risposta ad eventuali significative comunicazioni delle parti esterne interessate) chi tiene
i rapporti con gli enti di controllo quando si presentano in azienda, chi tiene i rapporti con i media in
caso di incidenti o infortuni.
La comunicazione interna può essere attuata mediante incontri periodici di gruppo di lavoro, new-
sletter o siti Intranet. I lavoratori possono essere coinvolti per esprimere un loro parere su: possibili
miglioramenti che possono essere messi in atto, scelta di opportuni controlli che possono esser
fatti, opzioni di vantaggio o svantaggio per il controllo di rischi specifici ed infine per prevenire
l’assunzione di comportamenti a rischio.
Elementi della comunicazione interna dovrebbero comprendere anche le segnalazioni di eventi
anomali e quelli riconducibili a quasi incidenti.
Le comunicazioni esterne possono includere il dialogo con le parti interessate, lo scambio di infor-
mazioni e punti di vista sulle eventuali problematiche inerenti il RTS, al fine di perseguire l’obiettivo
comune che consiste nel miglioramento continuo del sistema.
Modalità e tempi di comunicazione, sia interne che esterne, dovrebbero essere tali da consentire la
tempestiva valutazione, analisi e definizione di eventuali azioni garantendo il coinvolgimento delle
figure interessate.

7.6 Informazioni Documentate

7.1.1 Generale

Il sistema di gestione RTS dell’organizzazione dovrebbe comprendere:


- le informazioni documentate richieste dall’ISO 39001;
- le informazioni documentate che l’organizzazione ritiene necessarie per assicurare
l’efficacia del sistema di gestione RTS.
Nota: la vastità delle informazioni documentate per un sistema di gestione RTS può variare da
un’organizzazione all’altra in funzione di:
- dimensione dell’organizzazione e in funzione del tipo di attività, processi, prodotti e servizi;
- complessità dei processi e delle loro interazioni;
- competenza delle persone.

La documentazione è un importante elemento per rendere tangibile ed efficace il SG RTS, per or-
ganizzare e rendere disponibili le informazioni ed i dati relativi alle attività di prevenzione e prote-
zione. La gestione documentale dovrebbe essere adeguatamente snella e non ridondante, in mo-
do tale da garantire una facile rintracciabilità e disponibilità.
L’Organizzazione dovrebbe assicurare che la documentazione di sistema comprenda: la politica,
gli obiettivi, i traguardi, il campo di applicazione del SG RTS, la descrizione degli elementi del SG
RTS, le interrelazioni e i riferimenti ai documenti correlati, i documenti e le registrazioni previste
dalla norma ISO 39001:2012 e tutto ciò che l’organizzazione considera necessario per la pianifica-
zione, il funzionamento ed il controllo effettivo dei processi.

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La documentazione dovrebbe comprendere le registrazioni previste dalla norma e di tutte quelle


che l’organizzazione considera necessarie per la pianificazione, il funzionamento ed il controllo
dell’intero sistema. La documentazione dovrebbe essere adeguata alla complessità
dell’organizzazione, ai pericoli identificati e ai rischi valutati, alle misure adottate ed alla comunica-
zione all’interno dell’organizzazione per garantire l’efficacia del SG RTS. Per questo motivo un
buon sistema di gestione della documentazione raggiunge un giusto equilibrio tra la necessità di
raccolta, fruibilità ed archiviazione del maggior numero di dati e quella del loro aggiornamento.
La documentazione oltre alle procedure operative definite dall’organizzazione dovrebbe compren-
dere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, idonee istruzioni dei mezzi aziendali quali:
- politiche;
- rischi derivanti dalla circolazione stradale;
- principali regole di circolazione stradale quali: periodi di guida e riposo, limiti di velocità;
- comportamenti di guida sicura;
- procedure di gestione delle emergenze;
- sistemazione e tipologia del carico comprese le procedure di carico e scarico;
- dispositivi di sicurezza passivi e attivi del veicolo;
- dispositivi di protezione individuale.
L’attività di informazione e formazione sui contenuti è basilare per diffondere conoscenze e sensi-
bilizzare il personale viaggiante.

7.1.2 Redazione e Aggiornamento

L’organizzazione dovrebbe redigere e mantenere aggiornate le informazioni documentate


assicurando in modo appropriato:
- l’identificazione e la descrizione (es. titolo, data, autore, numero di riferimento);
- il formato (es. lingua, versione del software utilizzata, grafica) e le modalità (es. car-
tacea, elettronica);
- il riesame e l’approvazione dei documenti, per la loro adeguatezza, prima della re-
lativa emissione.

L’Organizzazione dovrebbe prevedere disposizioni specifiche per il controllo dei documenti e per il
controllo dei dati. In tal senso dovranno essere stabilite, implementate e mantenute attive procedu-
re per: l’approvazione l’identificazione e la descrizione prima dell’emissione; per la definizione del
formato, e della modalità di emissione. Dovrebbe essere infine garantito che la copia emessa sia
conforme ai requisiti richiesti.

7.1.3 Controllo delle informazioni documentate

Le informazioni documentate previste dal sistema di gestione RTS e dalla ISO 39001 do-
vrebbero essere controllate in modo da assicurare che:
- siano disponibili e pronte all’uso dove e quando necessario;
- siano adeguatamente protette (es. perdita di riservatezza, uso improprio, perdita di
integrità);
Per il controllo delle informazioni documentate, l’organizzazione dovrebbe disciplinare le

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seguenti attività, per quanto applicabile:


- la distribuzione, l’accesso, la rintracciabilità e l’utilizzo;
- l’archiviazione e l’integrità, includendo la conservazione della leggibilità;
- il controllo delle modifiche (es. controllo delle versioni in uso);
- l’archiviazione e l’eliminazione.

L’Organizzazione dovrebbe prevedere disposizioni specifiche per il controllo dei documenti, a tal
fine dovrebbero essere stilate e mantenute attive procedure per: approvare i documenti prima
dell’emissione, riesaminare, modificare quando necessario, e riapprovare i documenti. È opportuno
assicurare che siano identificate le modifiche e la revisione corrente dei documenti; che le edizioni
in corso di validità siano disponibili nel luogo di utilizzo; che i documenti siano leggibili e facilmente
identificabili. L’Organizzazione dovrebbe assicurare che i documenti di origine esterna che reputa
necessari alla pianificazione e al funzionamento del SG RTS, siano identificati e distribuiti in modo
controllato; dovrebbe prevenire l’uso indebito di documenti obsoleti e definire adeguate modalità
d’identificazione qualora sia necessaria la conservazione per ulteriori scopi. È fondamentale pre-
vedere modalità di gestione delle procedure e di tutta la documentazione che permettano un con-
trollo ed una standardizzazione del processo di stesura; dovrebbero inoltre essere sotto controllo
le fasi di approvazione, ufficializzazione, distribuzione e revisione delle procedure.

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8. Operatività

8.1 Pianificazione e controllo operativo

L’organizzazione dovrebbe definire un piano di attuazione e controllo dei processi, per sod-
disfare i requisiti e implementare le azioni definite nel paragrafo 6.2, per raggiungere le pre-
stazioni identificate nel paragrafo 6.3, gli obiettivi e i traguardi definiti nel paragrafo 6.4 at-
traverso:
- la definizione dei criteri per i processi;
- l’implementazione del controllo dei processi in accordo con i criteri individuati;
- la conservazione di informazioni documentate per quanto necessario garantire che i
processi sono stati condotti secondo quanto pianificato.
L’organizzazione dovrebbe tenere sotto controllo le modifiche pianificate, deve riesaminare
le conseguenze dei cambiamenti inattesi, intervenendo per mitigare gli effetti negativi qua-
lora necessario.
L’organizzazione dovrebbe assicurare che i processi affidati all’esterno siano tenuti sotto
controllo.

Una volta identificati i processi inerenti il sistema di gestione RTS l’organizzazione dovrebbe assi-
curare che essi siano condotti nelle condizioni prescritte e in modi e tempi stabiliti, al fine di rispon-
dere ai requisiti della propria politica e raggiungere i propri obiettivi e traguardi in materia di sicu-
rezza stradale.
A tal fine l’organizzazione dovrebbe dotarsi di una o più procedure documentate per tenere sotto
controllo situazioni in cui la loro assenza potrebbe portare a scostamenti dalla politica e dagli obiet-
tivi di sicurezza stradale.
Nella redazione delle procedure di controllo operativo sarebbe opportuno tenere conto delle di-
mensioni e della complessità del processo nonché della competenza del personale coinvolto.
Le modalità operative possono essere descritte anche ricorrendo a diagrammi di flusso, schemi e
matrici.
Le procedure possono inoltre prevedere l’utilizzo di strumenti atti al controllo operativo nell’ambito
di specifiche attività quali check list, protocolli ecc.

L’organizzazione viene coinvolta in occasione della morte, o di gravi infortuni a propri di-
pendenti o da essi cagionati e dove è possibile previene o mitiga gli impatti negativi asso-
ciati al RTS.
L’organizzazione dovrebbe periodicamente riesaminare, e se necessario, rivedere le pro-
cedure in caso di morte o lesioni gravi causate da incidenti stradali o da altri incidenti in cui
è coinvolta l’azienda e dovrebbe redigere le procedure in risposta a tali accadimenti.
L’organizzazione dovrebbe sottoporre periodicamente a prove queste procedure ove è
possibile.

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Linee Guida SG RT

8.2 Preparazione e risposta alle emergenze

L’Organizzazione viene coinvolta in caso di morte o di gravi infortuni a propri dipendenti o da essi
cagionati, per cui dovrebbe dotarsi degli strumenti necessari per predisporre opportuni piani con i
quali affrontare tali incidenti, e per ridurre al minimo i loro effetti.
Una particolareggiata e approfondita valutazione dei rischi di tutte le attività lavorative aziendali, ivi
incluse quelle che comprendono il trasferimento dei dipendenti, dovrebbe consentire di rilevare an-
che la possibilità di incorrere in incidenti con bassa probabilità di accadimento ma che possono
causare anche incidenti gravi; in questo modo, adottando gli opportuni interventi di prevenzione,
che includono simulazioni mirate, da attuare in caso di reale accadimento.
Risulta quindi importante sintetizzare in un documento le misure tecnico-organizzative atte a fron-
teggiare e ridurre i danni derivanti da eventi pericolosi per la sicurezza dei lavoratori e degli even-
tuali utenti della strada coinvolti.
In altre parole l’Organizzazione dovrebbe dotarsi di un piano per affrontare e simulare, ove è pos-
sibile, le situazioni di emergenza conseguenti a potenziali incidenti, con lo scopo di ridurre al mini-
mo i pericoli alle persone, prestare soccorso alle persone colpite, circoscrivere e contenere
l’evento e per limitare i danni.
Ogni simulazione di emergenza dovrebbe prefiggersi degli obiettivi da raggiungere e verificare sul
campo e qualora vengano evidenziate carenze o lacune, queste dovrebbero essere risolte nel più
breve tempo possibile e la stessa simulazione dovrebbe essere ripetuta per verificare la efficace
risoluzione delle carenze e lacune; le risultanze di tali simulazioni dovrebbero essere prese in con-
siderazione in fase di rivalutazione dei rischi.
Nel preparare questi piani, l’Organizzazione dovrebbe prendere in considerazione lo storico degli
incidenti, e delle emergenze avvenute, possibilmente prendendo in considerazione le statistiche di
incidentalità stradale del territorio e più in generale della viabilità, al riesame dei rapporti sulle
esercitazioni effettuate negli anni precedenti e delle valutazioni dell’efficacia delle azioni adottate,
se richieste, dopo le esercitazioni.

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9. Valutazione delle prestazioni

9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione

In relazione al sistema di gestione RTS l’organizzazione dovrebbe definire:


- cosa è necessario monitorare e misurare;
- quali metodi applicare per il monitoraggio, la misurazione, l’analisi e la valutazione,
laddove applicabile, per assicurare risultati validi;
- quando effettuare le attività di monitoraggio e misurazione;
- quando analizzare e valutare i risultati ottenuti dalle attività di monitoraggio e misu-
razioni.
L’organizzazione dovrebbe conservare informazioni documentate appropriate a testimo-
nianza dei risultati.
L’organizzazione dovrebbe valutare le prestazioni RTS e l’efficacia del sistema di gestione
RTS.
L’organizzazione dovrebbe stabilire, implementare e mantenere attivo un processo che
periodicamente valuti la conformità alle prescrizioni legislative applicabili in materia di si-
curezza stradale e ad altri accordi in materia di RTS sottoscritti dall’organizzazione.

Per avere un quadro completo sulle prestazioni del sistema è opportuno effettuare sia un’indagine
quantitativa delle prestazioni del sistema nella sua globalità che una misura dei singoli elementi del
sistema stesso. Per questa valutazione è necessario scegliere degli indicatori pertinenti e com-
prensibili, appropriati alla natura e alle dimensioni delle aziende e in funzione dei destinatari
dell’informazione.
L’Organizzazione dovrebbe individuare gli indicatori più significativi, siano essi pro-attivi che reatti-
vi: i primi sono utilizzati per valutare il grado di conformità del RTS a quanto stabilito, i secondi so-
no invece utilizzati per indagare e analizzare le circostanze anomale ed impreviste occorse.
Alcuni esempi di indicatori proattivi sono:
- grado di raggiungimento degli obiettivi di miglioramento;
- presenza di personale specialistico dedicato alla gestione della sicurezza stradale;
- numero di ore dedicate alla formazione di sicurezza sul totale delle ore lavorate;
- numero di ore dedicate alla formazione di sicurezza sul totale delle ore di formazione;
- numero di verifiche dell’efficacia della formazione nel tempo;
- tempo per implementare le raccomandazioni da audit;
- numero di manutenzioni/controlli attuati;
- numero di analisi dei rischi completate rispetto a quelle richieste;
- numero dei suggerimenti inoltrati dal personale per il miglioramento della sicurezza;
- frequenza delle ispezioni e degli audit di sicurezza;
- rapporti di sorveglianza sanitaria;
- livelli di esposizione del personale ad agenti chimici-fisici-biologici.
Tra gli indicatori reattivi si citano, ad esempio:
- numero di attività svolte in condizioni di non sicurezza registrate;
- numero di "non conformità" da audit;
- monitoraggio delle malattie professionali;
- numero e frequenza di incidenti, quasi incidenti e malattie professionali;

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- numero di infortuni;
- la percentuale di giornate perse per incidenti;
- indici di frequenza e di gravità degli infortuni;
- frequenza nell’uso scorretto dei dispositivi di protezione;
- numero di segnalazioni di sicurezza (sia del personale interno, sia degli esterni);
- numero di prescrizioni rilasciate da organismi pubblici di controllo;
- azioni a seguito di commenti ricevuti dalle parti interessate.
L’Organizzazione dovrebbe stabilire una procedura che riporti quali sono le modalità utilizzate per
la valutazione periodica del rispetto delle prescrizioni legali applicabili; per esempio, può predispor-
re uno scadenzario e le registrazioni dei risultati di tali valutazioni.
La periodicità dipende strettamente dalle prescrizioni legali; dovrebbe essere preso in considera-
zione anche il rispetto delle prescrizioni sottoscritte dall'Organizzazione e dovrebbero essere con-
servate le registrazioni dei risultati di tali valutazioni periodiche. Per valutare il rispetto delle pre-
scrizioni possono essere utilizzati: audit, analisi dei requisiti legali, revisioni di documenti e/o regi-
strazioni di incidenti e valutazioni dei rischi.

9.2 Indagine sugli incidenti stradali ed altri incidenti

L’organizzazione dovrebbe stabilire, implementare e mantenere attiva una o più procedu-


re per registrare, indagare e analizzare gli scontri o altri incidenti stradali in cui è coinvolta,
che portano o possono portare alla morte o a lesioni gravi, al fine di:
a) definire i fattori sottesi che può controllare e/o influenzare e che possono aver de-
terminato o contribuito al verificarsi di tali incidenti;
b) identificare la necessità di azioni correttive in materia di sicurezza stradale;
c) identificare le opportunità di azioni preventive in materia di sicurezza stradale;
Le indagini dovrebbero essere effettuate tempestivamente.
La necessità di azioni correttive e l’opportunità di azioni preventive in materia di sicurezza
stradale, dovrebbero essere gestite nel rispetto dei pertinenti contenuti della sezione 10.

L’organizzazione dovrebbe effettuare un’analisi degli incidenti stradali, dei quasi incidenti e delle
situazioni di pericolo che potrebbero verificarsi in modo da prevenire il loro ripetersi. A seguito
dell’analisi effettuata sarebbe opportuno definire l’applicazione di appropriate azioni correttive e di
azioni preventive.
Alla base di tale pratica insiste il concetto secondo il quale, alla base di ogni incidente mortale vi
sono alcuni incidenti gravi, alla base dei quali si registrano numerosi incidenti lievi fino ad arrivare
ad un livello ulteriore di indagine a osservare moltissimi quasi incidenti e situazioni di pericolo. È la
cosiddetta piramide del rischio secondo la quale riducendo il numero dei quasi incidenti (ma non
delle rispettive segnalazioni) e delle situazioni di pericolo, automaticamente si ridurranno gli inci-
denti gravi e mortali. In questa prospettiva la gestione dei soli incidenti mortali o presentanti lesioni
gravi appare alquanto inefficace.
L’analisi degli incidenti e dei quasi incidenti prevede oltre alla descrizione dell’evento,
l’identificazione della causa diretta e delle cause radice. Ciascuna causa può essere attribuita a
gruppi o classi di cause radice, in modo da avere gruppi di dati utilizzabili ai fini statistici. Ad esem-
pio:
1) carenza o mancanza di addestramento;

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Linee Guida SG RT

2) il modo corretto di operare richiede più tempo o più sforzo;


3) procedure o standard sbrigativi sono accettati o premiati;
4) in passato il mancato rispetto delle procedure non ha comportato alcuna conseguenza;
5) carenza di procedure operative o standard lavorativi;
6) comunicazione inadeguata delle aspettative relative a procedure o standard;
7) attrezzature e/o apparecchiature inadeguate;
8) fattore esterno.
Il processo di analisi degli incidenti e dei quasi incidenti si conclude con la definizione di racco-
mandazioni e azioni correttive e preventive, che dovrebbero essere oggetto di informazione e for-
mazione del personale. La segnalazione dei quasi incidenti dovrebbe essere un elemento essen-
ziale nel processo di qualifica del personale e potrebbe costituire elemento di valutazione positiva
dello stesso.
L’Organizzazione dovrebbe predisporre una o più procedure per stabilire come raccogliere e ana-
lizzare i fatti e le evidenze subito dopo l’evento; identificare in modo oggettivo ed obiettivo le cause
che hanno provocato gli incidenti, in modo da poter attuare le appropriate azioni correttive; rilevare
le cause di potenziali non conformità per poterle eliminare e predisporre le idonee azioni preventi-
ve. Dovrebbero essere stabilite le responsabilità del personale competente che è coinvolto nella
ricerca delle cause degli incidenti, dei quasi incidenti, e nella gestione delle azioni correttive e
azioni preventive, dovrebbero essere individuate le opportunità per il miglioramento, comunicati i
risultati di tali investigazioni; è opportuno che vengano definite le modalità di comunicazione inter-
na con particolare riferimento ad incidenti gravi.
L’Organizzazione dovrebbe valutare la frequenza, la gravità e la dinamica degli incidenti che si so-
no verificati, dovrebbe considerare il numero di giornate lavorative perse, il momento della giornata
in cui si sono verificati e gli eventuali danni a persone o cose. Questi dati possono rappresentare
un indicatore diretto delle prestazioni dell’RTS se utilizzati in maniera analitica e rapportati al con-
testo analizzato nel suo insieme.

9.3 Audit interno

L’organizzazione dovrebbe condurre a intervalli pianificati un audit interno per fornire le


informazioni circa il fatto che il sistema di gestione RTS:
a) è conforme:
- alle necessità proprie dell’organizzazione in merito al sistema di gestione RTS;
- ai requisiti dello standard ISO 39001;
b) é effettivamente attuato e mantenuto.
L’organizzazione dovrebbe:
- stabilire, implementare, mantenere attivo un programma di audit che include la
frequenza, i metodi, le responsabilità, i requisiti della pianificazione e del reporting.
Il programma di audit deve tener conto dell’importanza del processo interessato e
dei risultati degli audit precedenti;
- definire i criteri e il campo di applicazione di ciascun audit;
- selezionare gli auditor e condurre gli audit in modo da assicurare l’obiettività e
l’imparzialità del processo di audit;
- assicurare che le risultanze degli audit siano riportati all’Alta Direzione;
- conservare informazioni documentate a testimonianza dell’implementazione del
programma di audit e dei risultati dell’audit.

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Linee Guida SG RT

L’Audit interno del sistema di gestione RTS è lo strumento più appropriato per la valutazione
dell’efficacia del sistema e per la verifica della conformità alle politiche, alle procedure e ad altri re-
quisiti di riferimento in materia di sicurezza stradale. L'Organizzazione dovrebbe effettuare audit
interni almeno una volta all’anno con lo scopo di determinare se il SG RTS è conforme ai requisiti
della norma ISO 39001 e a quanto pianificato per la gestione della sicurezza stradale, se il sistema
viene attuato e mantenuto attivo, se vengono raggiunti gli obiettivi pianificati nella politica, se ven-
gono applicate le procedure interne, se viene rispettata la conformità legislativa. L’audit dovrebbe
fornire informazioni utili alla direzione per lo svolgimento del Riesame. Per conseguire tali obiettivi
l’Organizzazione dovrebbe predisporre un piano annuale di audit che prenda in considerazione tut-
te le attività del SG RTS, che si basi sui risultati della valutazione dei rischi e sui risultati degli audit
precedenti (audit straordinari possono essere necessari per esempio dopo un incidente/infortunio o
in seguito ad aumento del numero di incidenti gravi, dopo il verificarsi di cambiamenti nei pericoli o
nella valutazione dei rischi, quando le circostanze ne indichino la necessità).

Gli audit vanno condotti con imparzialità da personale competente interno o da Organizzazioni
Esterne. Questo chiarisce che coloro che svolgono l’audit devono essere indipendenti dalle attività
che devono valutare.

Il programma di audit dovrebbe riportare in modo chiaro le aree da sottoporre all’audit, i criteri di
audit (requisiti del sistema di gestione, tecnici, di legge ecc.), le attività di oggetto dell’audit.

Il programma dovrebbe tenere in considerazione tutti gli elementi inerenti la sicurezza stradale e
dovrebbe essere sufficientemente flessibile da permettere variazioni nelle priorità. Prima di effet-
tuare l’audit sarebbe necessario elaborare una o più procedure che prendano in considerazione gli
elementi da sviluppare nell’audit, i punti cardine inerenti il SG RTS e gli indici di valutazione delle
attività svolte, le informazioni sulla significatività delle singole attività esaminate nell’audit ai fini del-
la sicurezza; l’evidenziazione degli argomenti di maggior peso; la necessità di mettere a disposi-
zione materiale di supporto per l’audit come liste di riscontro, procedure di ispezione ecc.
L’impostazione finale del progetto di audit dovrebbe in ogni modo risultare adeguata alla natura e
complessità dell’Organizzazione. Per determinare se l’attività dell’area e delle persone prese in
considerazione è conforme ai requisiti richiesti dallo standard, durante l’audit possono essere
esaminate le registrazioni delle procedure e di qualunque altra documentazione pertinente, posso-
no essere effettuate delle interviste ai lavoratori. I valutatori interni responsabili dell’audit dovrebbe-
ro possedere conoscenze appropriate sulle aree da valutare, sugli specifici aspetti di Sicurezza
Stradale, tecnici, gestionali, legislativi, nonché sufficiente esperienza nella conduzione di audit e
degli obiettivi che l’audit deve realizzare.

L’Organizzazione deve qualificare gli auditor interni e definire quali siano i criteri da utilizzare per
tale qualificazione, inoltre è opportuno assicurare la loro obiettività e imparzialità. Durante il pro-
cesso di audit è opportuno valutare i seguenti documenti: la politica per la sicurezza stradale, la
valutazione dei rischi in ambito RTS, la documentazione inerente la conformità legislativa, i rappor-
ti di incidenti, quasi incidenti e le analisi conseguenti, i rapporti di non conformità e la loro gestione,
la richiesta di azioni correttive e preventive, il verbale del riesame della direzione e gli obiettivi che
l’organizzazione ha pianificato; queste informazioni consentono di poter arrivare a delle conclusioni
basate su elementi oggettivi pur conducendo una valutazione a campione.

Il Rapporto, che viene fornito ufficialmente e tempestivamente alla Direzione e alle parti interessa-
te, dovrebbe essere chiaro, preciso, completo, datato e firmato dall’auditor, includere gli obiettivi e
lo scopo, i nominativi del personale intervistato, le date dell’audit, le aree verificate, l’identificazione

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Linee Guida SG RT

dei documenti di riferimento ed altri criteri utilizzati per effettuare l’audit, le informazioni sullo stato
di conformità, sui progressi realizzati, sull’attuazione degli obiettivi, gli elementi sulla efficacia delle
disposizioni e procedure in atto per monitorare i dati significativi del SG RTS, i punti di forza e di
debolezza, le indicazioni di Non Conformità riscontrate e suggerimenti su eventuali azioni corretti-
ve. Il rapporto di audit dovrebbe fornire conclusioni sulla natura, dimensione e complessità delle
situazioni riscontrate, sull’importanza ed urgenza degli interventi individuati, sull’andamento delle
prestazioni, e spunti di miglioramento alla Direzione che possono riguardare la frequenza dell’audit
anche con riferimento al grado di estensione dell’attività di verifica.

Il rapporto di audit che deve essere indirizzato all’Alta Direzione, contiene dati ed informazioni con-
fidenziali, ed è opportuno fare una specifica richiesta alla Direzione qualora si volessero divulgare
le informazioni in esso riportate. La Direzione dovrebbe assicurare che le azioni correttive vengano
utilizzate come strumento per il miglioramento. Nell’individuazione delle azioni correttive bisogna
considerare la significatività dei problemi emersi e il loro impatto potenziale su aspetti quali la fida-
tezza, la sicurezza dei lavoratori.

9.4 Riesame della direzione

L’Alta Direzione, ad intervalli pianificati, dovrebbe riesaminare il sistema di gestione RTS


per assicurarne la continua idoneità, l’adeguatezza e l’efficacia nel raggiungimento degli
obiettivi e traguardi RTS prefissati.
Nello stabilire e nel riesaminare successivamente il proprio sistema di gestione RTS
l’organizzazione dovrebbe identificare e analizzare i principali elementi che devono essere
affrontati attraverso il sistema al fine di migliorare le prestazioni di sicurezza stradale
dell’organizzazione nel lungo e medio periodo.
Il riesame dovrebbe prendere in considerazione:
a) lo stato delle decisioni dei precedenti riesami della direzione;
b) le modifiche del contesto interno ed esterno che entrano in relazione con il sistema
di gestione RTS;
c) le informazioni sulle prestazioni dell’RTS che includono l’andamento di:
- non conformità e azioni correttive;
- monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione dei risultati, compresa la misu-
ra con cui gli obiettivi e i traguardi RTS sono stati raggiunti;
- i risultati degli audit e la valutazione del rispetto delle prescrizioni legislative e di
altra natura sottoscritte dall’organizzazione;
d) le opportunità per il miglioramento continuo prendendo in considerazione le nuove
tecnologie;
e) le pertinenti comunicazioni tra le parti interessate, includendo le denun-
ce/segnalazioni/reclami;
f) l’indagine sugli scontri e su altri incidenti stradali;
Gli elementi in uscita dal riesame della direzione dovrebbero comprendere le decisioni re-
lative alle opportunità di miglioramento continuo, al raggiungimento dei risultati RTS e alle
necessità di modifiche del sistema di gestione RTS .
L’organizzazione dovrebbe conservare delle informazioni documentate che danno eviden-
za degli esiti del riesame di direzione.

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Linee Guida SG RT

L’organizzazione dovrebbe riesaminare il sistema di gestione RTS almeno una volta all’anno o
quando si verificano sostanziali cambiamenti al suo interno, al fine di fornire una misura: sulla con-
tinua idoneità, sull’adeguatezza, sull’efficacia sul miglioramento continuo. Nelle aziende costituite
da più luoghi di lavoro, il riesame può essere effettuato singolarmente; i risultati dei singoli riesami
convergono in seguito alla sede centrale che provvede a completare il processo.
La Direzione stabilisce l’elenco delle funzioni che devono partecipare al riesame e i criteri affinché
sia proficuo. Su sua indicazione possono essere convocate persone e funzioni che non rientrano
nell’elenco ma che possono essere utili a rendere più efficace il riesame.
Prima del riesame è opportuno preparare l’ordine del giorno (elementi in ingresso) che viene forni-
to a tutti coloro che sono nell’elenco di cui sopra in tempo utile per la data del riesame. Inoltre si
deve preparare tutta la documentazione e tutti i dati, raccolti nel periodo trascorso dall’ultimo rie-
same, da utilizzare nel corso del riesame stesso. In particolare gli elementi in ingresso, che non
sono da ritenersi esaustivi e che costituiscono l’ordine del giorno sono: la verifica delle azioni deci-
se nell’ultimo riesame effettuato dalla Direzione, la Politica per la Sicurezza Stradale lo stato di
avanzamento degli obiettivi e dei programmi e il grado del loro raggiungimento misurato attraverso
opportuni indicatori, e la necessità di una loro revisione o modifica, lo stato di avanzamento di tutte
le attività in corso relative al SG RTS.
Dovrebbero essere considerati i risultati degli audit interni, l’adeguatezza, l’aggiornamento e/o il
completamento della valutazione dei rischi considerando anche le attività aziendali non routinarie,
le analisi e le statistiche di incidenti, quasi incidenti e infortuni e le esperienze conseguenti,
l’evoluzione del quadro legislativo e normativo e le possibili implicazioni per l’organizzazione, i ri-
sultati delle valutazioni sul rispetto delle prescrizioni legali e altre prescrizioni che l’organizzazione
ha sottoscritto a conferma della conformità dello stato autorizzativo aziendale. Infine si dovrebbero
prendere in considerazione le comunicazioni/suggerimenti/segnalazioni dei dipendenti, delle parti
interessate, i rapporti di non conformità di sistema e di sicurezza stradale, le conseguenti azioni
correttive e il grado di avanzamento delle stesse, la valutazione dei costi delle non conformità, le
azioni preventive, i rapporti su emergenze reali o simulate e le conseguenti esperienze, lo stato di
completamento dei programmi di informazione, di formazione e di addestramento del personale,
l’individuazione di necessità di addestramento e formazione, la verifica dell’efficacia della forma-
zione nel tempo e della consapevolezza del personale, l’efficacia della comunicazione interna ed
esterna, l’adeguatezza delle risorse (umane, economiche, materiali), l’adeguatezza e la comple-
tezza della documentazione e le proposte per il miglioramento tecnologico e gestionale.
Gli elementi in uscita dal riesame dovrebbero comprendere le decisioni prese dalla Direzione rela-
tive all’idoneità della politica per la Sicurezza Stradale, confermata e/o modificata, degli obiettivi da
conseguire, all’adeguatezza del SG RTS in relazione all’organizzazione, alla sua efficacia ed effi-
cienza a fronte dei risultati conseguiti; l’idoneità, l’adeguatezza e l’efficacia della attuale identifica-
zione dei pericoli, della valutazione dei rischi e dei processi attuati per controllare i rischi; gli attuali
livelli di rischio e l’efficacia delle misure di controllo in vigore; l’adeguatezza delle risorse finanzia-
rie, umane e materiali; i nuovi obiettivi aziendali di sicurezza; la conferma e/o la modifica degli indi-
catori dei processi aziendali e degli indicatori proattivi e reattivi delle prestazioni di sicurezza; le
eventuali azioni correttive e/o preventive; le aree o attività che possono essere oggetto di obiettivi
di miglioramento, in accordo ai piani di sviluppo ed ai budget disponibili; le eventuali azioni di mi-
glioramento di organizzazione in relazione agli aspetti di sicurezza stradale e di salute sul lavoro;
l’assegnazione delle responsabilità e delle risorse necessarie per l’attuazione di nuovi obiettivi e
delle azioni di miglioramento.
Nel corso del riesame, la Direzione dovrebbe approvare il programma della formazione e degli au-
dit per l’anno successivo apportando eventuali opportune modifiche. Il verbale del riesame dovreb-

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Linee Guida SG RT

be riprendere tutti gli elementi dell’ordine del giorno in modo chiaro ed univoco, le eventuali azioni
decise dalla Direzione con le responsabilità ed i tempi di attuazione. Il verbale deve riportare la da-
ta e la firma dell’Alta Direzione, essenziali per la sua approvazione, dovrebbe essere distribuito a
tutti coloro che hanno partecipato, dovrebbe essere archiviato. Poiché il verbale del riesame do-
cumenta il livello di implementazione del sistema di gestione, del suo mantenimento e del suo mi-
glioramento continuo e, come tale, viene normalmente esaminato anche da Auditor di terza parte
per la certificazione del sistema gestionale, è importante che siano riportate con sufficiente detta-
glio le seguenti informazioni specifiche: le motivazioni di mancati conseguimenti di obiettivi e tra-
guardi dichiarati dall’Organizzazione o loro modifica in fase di avanzamento e di mancata effettua-
zione di audit e di formazione; le giustificazioni (o segnalazioni per future indagini) di qualsiasi
trend negativo di prestazioni del sistema; le previsioni di azioni di adeguamento a nuove norme di
prossima entrata in vigore che impattino significativamente sull’Organizzazione e sulla sua Politica
di Sicurezza sul Lavoro.

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Linee Guida SG RT

10. Miglioramento

10.1 Non conformità e azioni correttive

Quando si verifica una non conformità relativa ai requisiti del sistema di gestione RTS,
l’organizzazione dovrebbe:
a) reagire alla non conformità e laddove applicabile:
- agire, controllarla e correggerla;
- affrontare le conseguenze;
b) valutare la necessità di azioni per eliminare la causa della non conformità in modo
che non si verifichi o si ripeta altrove per:
- riesaminare le non conformità;
- determinare la causa della non conformità;
- determinare se esistono non conformità simili o se possano verificarsene di si-
mili;
c) implementare ogni azione necessaria;
d) riesaminare l’efficacia delle azioni correttive intraprese;
e) effettuare modifiche al sistema di gestione RTS se necessario.
Le azioni correttive dovrebbero essere appropriate agli effetti delle non conformità riscon-
trate.
L’organizzazione dovrebbe conservare delle informazioni documentate come evidenze:
- della natura delle non conformità e la conseguenza delle azioni intraprese;
- delle risultanze delle azioni correttive.

Per garantire l’efficacia del sistema, l’organizzazione dovrebbe avere una procedura per
l’individuazione delle non conformità reali e potenziali, dovrebbe intraprendere azioni correttive e
preventive, e prevenire i problemi prima che si verifichino. Le non conformità possono essere rile-
vate a qualsiasi livello dell’organizzazione, sono molteplici le situazioni che possono portare al loro
sviluppo, per cui si ritiene opportuno elencare alcune casistiche rappresentative: carenza nella de-
finizione degli obiettivi RTS, mancata capacità di identificazione delle responsabilità, mancato re-
perimento di risorse adeguate, mancata valutazione periodica della conformità del sistema, man-
cata registrazione di incidenti stradali e potenziali, azioni correttive non attuate in modo tempestivo,
documentazione inappropriata o non aggiornata, non osservanza della normativa di legge in mate-
ria di sicurezza stradale, mancata osservanza di specifiche interne all’organizzazione.
In relazione alle prestazioni di RTS si possono identificare come non conformità: la mancata attua-
zione delle attività previste, il mancato raggiungimento degli obiettivi e traguardi RTS, gli alti tassi
di scontri stradali o altri incidenti. Quando viene rilevata una NC dovrebbe essere specificato in
modo dettagliato il numero progressivo di NC, il paragrafo della norma disatteso, l’evidenza ogget-
tiva che giustifica il conferimento. Una volta identificata la o le cause della NC, viene stabilita una o
più AC conseguenti e definito il responsabile della sua o loro attuazione, le risorse ed i tempi per
completarla; è importante che coloro che gestiscono le NC effettuino la ricerca delle cause della
NC in modo critico ed esaustivo.
Ai fini di un miglioramento continuo sarebbe opportuno individuare delle azioni preventive, in segui-
to all’esame dei rapporti di audit, alla valutazione degli incidenti, alle osservazioni dei lavoratori,
all’analisi della valutazione del rischio, ai risultati dell’analisi dei dati, al riesame della Direzione.
Possono essere considerate azioni preventive anche quelle attuate come estensione di azioni cor-

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Linee Guida SG RT

rettive in altri settori dell’organizzazione, non coinvolti nelle NC, passibili di non-conformità simili a
quelle già rilevate. L'individuazione della possibilità di attuare azioni preventive viene facilitata con
una costante attività di formazione e motivazione del personale sulle attività prestate, sui processi
aziendali, sulle tematiche della sicurezza stradale, come pure con un costante aggiornamento sulle
nuove tecnologie e sulle novità legislative e normative. Qualsiasi funzione aziendale potrebbe ri-
chiedere un’azione preventiva al responsabile identificato dal SG RTS, che in seguito ad
un’indagine per valutare la causa che potrebbe portare ad una potenziale NC, decide se applicare
l’azione preventiva proposta ed individua con la collaborazione della funzione richiedente, le risor-
se e i tempi per la sua attuazione.
Nel caso in cui le azioni correttive e le azioni preventive attuate individuassero nuovi rischi, oppor-
tunità o la necessità di modificare o definire nuove azioni di controllo da parte dell’organizzazione,
queste azioni dovrebbero essere inserite nella valutazione dei rischi con le relative priorità di inter-
vento nonché le relative modalità di monitoraggio.
Le azioni correttive e le azioni preventive dovrebbero essere adeguate all’importanza e alla signifi-
catività delle carenze che le hanno generate e commisurate ai rischi specifici dell’organizzazione.
Le modifiche originate dalle azioni correttive e azioni preventive dovrebbero essere prese in consi-
derazione nella documentazione del SG RTS. Le azioni correttive dovrebbero essere sottoposte a
verifica per valutare l’efficacia in seguito alla loro attuazione. Tale verifica dovrebbe essere effet-
tuata dal responsabile dell’area in cui si è verificata la NC.
È opportuno prevedere una verifica dell'efficacia della azione correttiva anche durante gli audit in-
terni programmati dall’RSG RTS. Se successivamente si ripresenta la medesima (o analoga) non
conformità, è ragionevole dedurre che la causa non era stata identificata in modo corretto, per cui
è appropriato avviare una nuova e più dettagliata indagine per capire quale sia stata la o le cause
della non conformità per poter definire una nuova azioni correttiva.

10.2 Miglioramento continuo

L’organizzazione dovrebbe migliorare continuamente l’idoneità, l’adeguatezza e


l’efficacia del sistema di gestione RTS.

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Allegato A – Esempio di mansionario per conducente di automezzo

Mansione: CONDUCENTE AUTOMEZZO


Il personale conducente ha i seguenti compiti e responsabilità:

- informarsi quotidianamente sulla programmazione effettuata consultando il piano


spedizioni giornaliero;
- dare immediata comunicazione al Responsabile Traffico della sede di riferimento nel
caso un viaggio programmato non possa essere effettuato;
- effettuare il controllo giornaliero del mezzo e della dotazione di sicurezza propria e
del mezzo utilizzando la check list controllo giornaliero atk, registrandone l’esito;
- comunicare immediatamente eventuali guasti o mancanze dell’automezzo o delle at-
trezzature tali da non consentire l’effettuazione del servizio in sicurezza;
- compilare e firmare il report giornaliero, riportandovi i dati dei viaggi effettuati, i con-
trolli eseguiti, le anomalie e Non Conformità Codificate riscontrate, eventuali quasi
incidenti, multe ed infrazioni;
- effettuare le operazioni di carico presso il deposito e di scarico presso la destinazio-
ne, secondo le prescrizioni del sistema qualità e sicurezza, dei regolamenti delle
committenti, delle norme A.D.R. e di Sicurezza, utilizzando i DPI;
- comunicare al Responsabile Traffico eventuali mancanze e/o anomalie relative ai
depositi di carico ed ai punti di consegna utilizzando un modulo di registrazione;
- mettere in atto tecniche di guida difensiva rispettando il Codice della Strada e le
normative A.D.R. sia durante il trasporto che nella guida in genere;
- mettere in atto le procedure di emergenza in caso di incidenti durante l’erogazione
del servizio e darne tempestiva comunicazione secondo la procedura prevista;
- proporre suggerimenti da inserire nei programmi di sicurezza, nelle indagini sugli in-
cidenti e nello sviluppo delle procedure operative;
- comunicare al Responsabile Traffico di riferimento eventuali Non Conformità Non
Codificate (qualsiasi anomalia riscontrata su mezzi, documenti, esecuzione del ser-
vizio, rispetto delle prescrizioni aziendali);
- comunicare al Responsabile Traffico di riferimento eventuali necessità di cambia-
mento (relative a mezzi, autisti, apparecchiature, attrezzature, itinerari, procedure);
- collaborare con i responsabili preposti per l'analisi degli incidenti anche accaduti ad
altri autisti;
- segnalare immediatamente al proprio al Responsabile Sicurezza o ad altro Respon-
sabile eventuali comportamenti dubbi e anomali di qualche collega, qualora esso
possa incidere sulla sicurezza del servizio;
- evitare di comunicare con la stampa ed i giornalisti in genere in merito al proprio ser-
vizio;
- partecipare ai programmi di formazione e di addestramento ivi comprese le simula-
zioni di emergenza;
- sottoporsi ai controlli sanitari disposti dal medico competente. Ogni autista è respon-
sabile per se e per i propri colleghi. Se nota qualcosa di anomalo o qualche collega
che ha dei problemi, deve segnalarlo immediatamente al proprio Responsabile o al
Responsabile Sicurezza.

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Linee Guida SG RT

Allegato B – Principali gruppi di fattori di rischio per la salute e la si-


curezza dei conducenti

Fattori di rischio Agenti fisici: esposizione a rumore I conducenti sono esposti al rumore am-
per la salute bientale e prodotto dal veicolo. Il livello di
esposizione dipende:
- dal tipo di veicolo;
- dalla manutenzione;
- dalla velocità di conduzione;
- dal fondo stradale;
- dal tempo passato alla guida.
Fattori di rischio Agenti fisici: esposizione a vibra- I conducenti sono esposti alle vibrazioni
per la salute zioni prodotto dal veicolo. Il livello di esposizio-
ne dipende:
- dal tipo di veicolo;
- dalla manutenzione;
- dalla velocità di conduzione;
- dal fondo stradale;
- dal tempo passato alla guida.
Fattori di rischio Postura assisa prolungata ed altri I conducenti sono soggetti a postura assi-
per la salute fattori disergonomici sa prolungata e da frequenti movimenti di
torsione del busto, con conseguenti di-
sturbi al rachide, agli arti superiori (spalle,
braccia e mani), agli arti inferiori (gambe e
piedi).
Fattori di rischio Agenti chimici pericolosi (inqui- L’attività comporta esposizione ad inqui-
per la salute nanti da traffico) nanti da traffico, quali SOx, NOx, CO, pol-
veri sottili, benzene, metalli pesanti, con
possibili patologie all’apparato respiratorio.
Fattori di rischio Movimentazione manuale dei ca- I conducenti sono esposti a rischio da mo-
per la salute richi vimentazione manuale dei carichi qualora
la loro attività comporti la necessità di sol-
levare, mantenere, depositare, spingere,
tirare, trasportare carichi.
Fattori di rischio Microclima ed esposizione ad L’esposizione del lavoratore può variare in
per la salute agenti atmosferici avversi funzione delle caratteristiche del mezzo e
del sistema di raffrescamento e riscalda-
mento nella cabina di guida. Il conducente
è inoltre esposto ad agenti atmosferici av-
versi durante le operazioni svolte
all’esterno, il carico-scarico di materiali,
etc.
Fattori di rischio Agenti chimici pericolosi connesso I conducenti sono esposti ad un rischio per
per la salute e la alla presenza di merci pericolose la salute e la sicurezza durante le opera-
sicurezza zioni di trasporto, carico e scarico di merci
pericolose.
Fattori di rischio Agenti biologici Rischio biologico connesso agli inquinanti

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Linee Guida SG RT

per la salute da traffico: broncoirritanti, polveri sospese,


altri allergeni.
Fattori di rischio Incendio Rischio di incendio connesso a malfunzio-
per la sicurezza namenti di apparecchiature ed impianti
elettrici oppure alla presenza di prodotti
infiammabili.
Fattori di rischio Investimento Impatto meccanico con mezzi in movimen-
per la sicurezza to, oppure nelle operazioni di carico e sca-
rico materiali.
Fattori di rischio Incidente stradale con eventuale L’attività comporta un elevato rischio di
per la sicurezza sversamento di sostanze perico- coinvolgimento, diretto o indiretto, in inci-
lose denti stradali, che possono comportare
anche sversamento di sostanze pericolo-
se.
Fattori di rischio Rischio meccanico Rischio di inciampo, urto, caduta nella sali-
per la sicurezza ta e discesa dal veicolo e nelle operazioni
di carico-scarico dei materiali.
Rischio meccanico connesso all’uso di at-
trezzature usate per controlli sul veicolo e
per operazioni di carico-scarico dei mate-
riali, nel caso l’attività lo preveda.
Fattori di rischio Rischi interferenziali Conoscenza dei rischi e coordinamento
per la salute e la delle attività, con elaborazione, laddove
sicurezza applicabile, del Documento Unico di Valu-
tazione Rischi Interferenze, secondo l’art.
26 del D.Lgs. 81/08
Fattori psicoso- Fattori psicosociali, inclusi lo L’attività svolta dal conducente comporta:
ciali Stress Lavoro Correlato e il rischio - elevato grado di concentrazione, con
di aggressioni conseguenti affaticamenti fisico, men-
tale e visivo;
- svolgimento di compiti lavorativi ripeti-
tivi ed abitudini monotone;
- lavoro isolato e durante la notte;
- turni ed orari disagevoli, pause e ripo-
so notturno non sempre regolamenta-
te;
- pericolo di aggressione durante
l’attività lavorativa ed il riposo nottur-
no;
- una scarsa capacità decisionale e un
sostegno sociale debole.
Fattori individuali Fattori individuali e comportamen- Il rischio è influenzato anche da: genere,
tali età, nazionalità, etnia, atteggiamenti, stili
di vita, comportamenti pericolosi (fumo,
uso di tabacco, alcool, etc.).

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Allegato C– Esempi di fattori e indicatori di prestazione RTS


Indicatori di prestazione (esempi)
Individuare gli indicatori più consoni con riferimento a queste categorie

Indicatori riferiti alle persone/gruppi omogenei di rischio quali:


Distanze e durata degli spostamenti percorsi
Infortuni ed incidenti stradali

Presenza / assenza indicatori


Turni disagevoli/lavoro notturno
Infrazioni del codice della strada
Positività a sostanze alcooliche e psicotrope

Indicatori relativi all’Organizzazione

Costi del trasporto


Ore formazione sulla sicurezza stradale

Mezzi di trasporto
Vetustà dei parco mezzi, manutenzione

Conducente (esempi)
Individuare gli indicatori più consoni con riferimento a queste categorie.
Specificare le modalità di attuazione.
All’assunzione del candidato: verifica del possesso dei requisiti obbligatori ed eventualmente aggiun-
tivi stabiliti dall’Organizzazione.
All’assunzione del candidato: comunicazione delle procedure di salute e sicurezza adottate
dall’Organizzazione.
All’assunzione del candidato: attività formative e addestrative del candidato, compreso eventuale af-
fiancamento.
Periodicamente e secondo necessità: verifica periodica del possesso dei requisiti ed abilitazioni.
Periodicamente e secondo necessità: verifica del rispetto delle procedure di salute e sicurezza adotta-
te dall’Organizzazione.
Periodicamente e secondo necessità: aggiornamento formazione ed addestramento del conducente.
All’assunzione e periodicamente: sorveglianza sanitaria del conducente, laddove prevista.
All’assunzione e periodicamente: verifica dell’idoneità alla mansione e procedure connesse.

Organizzazione(esempi)
Individuare gli indicatori più consoni con riferimento a queste categorie.
Specificare le modalità di attuazione.

Pianificazione dei percorsi e gestione delle modifiche in situazioni di necessità.


Tipologia di lavoro: orari, turni, variazioni, altro e gestione delle modifiche in situazioni di necessità.
Uso di mezzi di trasporto alternativi all'auto privata, quali car sharing, autobus di linea, navetta, etc.

Gestione emergenza (esempi)


Individuare gli indicatori più consoni con riferimento a queste categorie.
Specificare le modalità di attuazione.

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Linee Guida SG RT

Interventi in caso di incidente che coinvolge il conducente ed il materiale trasportato: formazione, pro-
cedure, modalità di allertamento, etc.
Procedure per la gestione degli infortuni, incidenti, near miss.
Procedure in caso di sversamento di prodotti pericolosi.
Modalità di coordinamento con committente (eventuali DUVRI, altro).

Mezzo di trasporto (esempi)


Individuare gli indicatori più consoni con riferimento a queste categorie.
Specificare le modalità di attuazione.
Al momento dell’acquisto del mezzo: caratteristiche di sicurezza e comfort per l'autista. Tipologia.
Periodicamente e secondo necessità; verifiche/manutenzioni sul mezzo. Tipologia.
Procedure/restrizioni eventuali per l’utilizzo dei mezzi aziendali e dei mezzi propri per motivi lavorativi.
Regolamentazioni/restrizioni eventuali per l’uso di cellulari. Scelta dei sistemi di comunicazione.
Disponibilità di kit di sicurezza compresi estintori, pacchetti di pronto soccorso, indumenti alta visibili-
tà, altro.
Procedure per il controlli del mezzo da parte dell’autista. Check list di verifica, altro.

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