Edizione chiusa in redazione alle 22
Sped. in A.P. - D.L.
€ 2,50* in Italia — Domenica 8 Agosto 2021 — Anno 157˚, Numero 216 — ilsole24ore.com
Fondato nel 1865
Quotidiano Politico Economico Finanziario Normativo
Domenica
Copertina
1721, Quei primi
vaccini per
i malandrini
di Gilberto Corbellini
—a pagina I
Piazza Affari, i conti battono il 2019
Semestrali
Gli utili delle società del Ftse
Mib sono saliti del 380%
sul 2020 e del 22% sul 2019
Risultati sopra le stime
Effetto positivo di sconti
fiscali e nascita di Stellantis
L’intervista
Castagna: «BancoBpm
pronta a restare da sola,
ma serve un terzo polo»
Luca Davi —a pag. 2 Giuseppe Castagna
Porti italiani in recupero
puntano ai livelli pre Covid
Quelli tedeschi soffrono
Logistica
Nei primi sei mesi dell’anno
i volumi sono saliti del 3-4%
ma ancora sotto i livelli 2019
I volumi di traffico merci sono in
crescita in Italia nei primi sei mesi
del 2021 del 3-4% rispetto al 2020 ma
sono ancora sotto i livelli del 2019.
Nonostante gli alti e bassi determi-
nati dalla pandemia di Covid, i porti
giustizia tributaria
Con la riforma
chi perde
pagherà sempre
le spese della lite
di Ivan Cimmarusti —a pagina 11
lettera al risparmiatore
MutuiOnline
fa leva sul boom
digitale e diversifica
il business
di Vittorio Carlini —a pagina 15
10808
Nel primo semestre dell’anno, secon-
do i dati che Intermonte ha elaborato
per Il Sole 24 Ore, le 40 aziende del-
l’indice Ftse Mib hanno realizzato
274,2 miliardi di ricavi. Un margine
operativo lordo (Ebitda) di 54,9 mi-
liardi. E utili netti per 23,7 miliardi:
quattro volte quanto realizzato lo
scorso anno (+380%), oltre addirittu-
ra i livelli del primo semestre 2019
(+22%). Bisogna però guardare questi
dati con la lente, considerando gli in-
centivi fiscali e l’effetto traino per la
nascita di Stellantis.
Maximilian Cellino —a pag. 3
Ceo di BancoBpm.
italiani restano sostanzialmente sta-
bili quanto a movimentazione di
container. Secondo i dati di Asso-
porti, elaborati anche nello studio
annuale di Srm (centro di ricerche di
Intesa Sanpaolo), gli scali italiani nel
2020 hanno movimentato 441,8 mi-
lioni di tonnellate di merci, con un
calo del 10% rispetto ai 490 milioni
del 2019. Per quanto riguarda il traf-
fico contenitori, sono stati spostati
10,7 milioni di teu (unità di misura
pari a un container da 20 piedi). Sof-
frono i grandi porti tedeschi per gli
alti costi e la concorrenza cinese.
De Forcade e Bufacchi —pag. 6 e 7
Poste italiane
*solo in Sardegna in abbinamento obbligatorio con L'Unione Sarda a € 2,50 353/2003
conv. L. 46/2004,
(L’Unione Sarda € 1,50 + Il Sole 24 Ore € 1,00) art. 1, comma 1,
9 770391 786418 DCB Milano
A tu per tu
Michil Costa
«Cambiare il modo
di essere turisti
Più consapevoli,
lungimiranti
e responsabili»
Ambientalista. di Lucilla Incorvati
L’imprenditore ladino —a pagina 13
Michil Costa
TERZA
IL CERAMISTA
Arredo Design 24 lunedì
SCRIVE Pezzi unici #agendaestate
AL GRANDE Gli archivi Successioni e multe:
COLLEZIONISTA dei maestri l’esperto risponde
DEL PASSATO
di Tommaso di Giovanna Mancini
Munari —a pag. III —a pagina 18 -Ogni lunedì inserto speciale
éLITE TROPPO DEBOLI
GOVERNO draghI
condizione
imagoeconomica
NECESSARIA MA
parla Brusaferro, portavoce non sufficiente
del Comitato tecnico scientifico
di Sergio Fabbrini
«Servirà convivere
con la pandemia, I l governo Draghi ha
compiuto sei mesi di vita. Ha
raggiunto gli obiettivi di
breve periodo (accelerazione
ma grazie ai vaccini del processo di vaccinazione e
predisposizione di un Piano
nazionale di ripresa e
gestiremo il virus» resilienza come richiesto dalle
istituzioni europee), ottenendo
la prima tranche (25 miliardi di
Marzio Bartoloni —a pag. 10 euro) dei finanziamenti
europei di Next Generation EU.
Ha anche avviato il percorso
per raggiungere gli obiettivi di
medio periodo (la riforma dei
concorsi pubblici, la
semplificazione
amministrativa, la revisione
del processo penale). In tre
anni, con lo stesso Parlamento,
Scienza. l'Italia è passata da un governo
Silvio Brusaferro (Conte I) che voleva portarla
è portavoce del
fuori dall’Eurozona ad un
Cts e presidente
dell’Iss
governo (Conte II) che l’ha
riportata al centro
dell’Eurozona e quindi ad un
governo (Draghi) che la sta
rendendo il Paese leader
dell’Eurozona. Come spiegare
Banda ultralarga: per i lavori tale oscillazione? La debolezza
del suo “sistema delle élite”
può aiutare a capire.
Cominciamo dalla politica.
modulo unico in tutti i comuni —Continua a pagina 11
Banche centrali
Semplificazioni La corsa
IL segretario cisl CONFINDUSTRIA
cinese per lo
Sbarra: «Riforma Materie prime
yuan digitale
Per l’avvio dei lavori della banda
ultralarga ci sarà «modulo uni-
ammortizzatori e variante Delta,
co» che varrà per tutti i comuni:
un passo avanti, assieme ai fondi
da collegare alle la produzione di Marcello Minenna
politiche attive» frena a luglio
del Pnrr, per la semplificazione
delle procedure e per portare le
connessioni veloci in tutta l’Italia.
Giorgio Santilli —a pag. 5
Giorgio Pogliotti —a pag. 8 Nicoletta Picchio —a pag. 8 l a corsa verso lo sviluppo di
valute digitali si fa sempre
più serrata. Lo scorso 16
luglio la banca centrale cinese
(People Bank of China – PBOC)
ha rilasciato il white paper
ufficiale dello E-Yuan, che
delinea le specifiche tecniche e
finanziarie della futura valuta
digitale cinese.
A luglio 2021 non a caso in
concomitanza con l'accelerazione
cinese, la Banca Centrale Europea
ha lanciato ufficialmente la fase
di esplorazione per un Euro
digitale, che dovrebbe durare
circa 24 mesi. Al momento, nel
mondo ci sono circa 60 progetti
in corso che riguardano lo
sviluppo di valute digitali per il
consumatore retail, con oltre 60
banche centrali coinvolte.
—Continua a pagina 15
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2 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216
Primo Piano
Le vie della ripresa - Il credito
L’intervista. Giuseppe Castagna. Il ceo di BancoBpm: «Il semestre dimostra
che possiamo dare soddisfazioni importanti ai soci, ma aggregazioni
virtuose possono creare sinergie che facciano da moltiplicatore ai risultati»
«BancoBpm può continuare
a ballare da sola, però
in Italia serve un terzo polo»
Luca Davi
B
ancoBpm può continuare a
“ballare da sola”. Ma
un’eventuale aggregazione
con un altro soggetto
bancario, e la conseguente
creazione di un terzo polo dietro
Intesa e UniCredit, può fare da
“moltiplicatore” dei ritorni e rivelarsi
un supporto importante per i territori
e le imprese. Il ceo di BancoBpm
Giuseppe Castagna spiega la sua
visione sul futuro della banca da lui
guidata, istituto che, archiviata una
semestrale migliore delle attese, sta
lavorando al nuovo piano industriale
che sarà presentato nei prossimi mesi.
Partiamo dallo scenario macro
italiano. I conti semestrali delle
banche domestiche stanno
evidenziando come i crediti sotto
moratoria ad oggi segnalino un
tasso di deterioramento inferiore
rispetto a quanto si prevedesse
qualche mese fa. Si può dire che il
peggio sia alle spalle?
Sicuramente gli effetti della
pandemia si stanno mostrando
nettamente inferiori a quelli temuti
all’inizio. I contraccolpi economici
sono stati gestiti bene dal Governo e
dalle banche, che hanno dato
supporto alle aziende e quasi tutte ce
la stanno facendo. Non siamo ancora
fuori dal guado, e vedremo a
settembre quale sarà il punto di
atterraggio. Con tutta la prudenza del
caso, possiamo dire che le cose sono
andate molto meglio del previsto.
Quali sono i vostri numeri?
A inizio agosto, il portafoglio
moratorie Covid-19 di Banco Bpm è
sceso a 4,8 miliardi riducendosi del
70% rispetto all’ammontare
originario di 16,2 miliardi, con un
tasso di default che si mantiene su
livelli bassi, grazie anche all’attenta
attività di monitoraggio.
Nel frattempo sono iniziati i
cantieri in vista del nuovo piano
industriale. Quali sono le linee guida
su cui state lavorando?
Presenteremo il piano al mercato
entro l’approvazione della terza
trimestrale. Faremo leva sullo
sviluppo della bancassurance, che
potrà contribuire allo sviluppo dei
ricavi della banca. Sarà confermata
l’attenzione ai costi, che già dal
secondo semestre beneficeranno
della chiusura di 300 filiali e
dell’accesso al fondo di 1600 colleghi,
in accordo con i sindacati. E
potenzieremo il digitale per dare
slancio ai ricavi, fronte su cui stiamo
dimostrando di essere su un trend
Accantonamenti sotto la lente
Non c’è pace per Mps: nuova inchiesta dei Pm di Milano
Proprio mentre per il Montepaschi
si profila la cessione a UniCredit,
una nuova tegola giudiziaria si
abbatte sulla banca senese. Ad
aprire l’ennesima inchiesta è la
Procura di Milano. L’obiettivo è
verificare se sia adeguato l’accan-
tonamento dei fondi per i rischi
legali relativi alle richieste danni e
alle cause sorte attorno ai proce-
dimenti penali sulle vicende che
hanno coinvolto Mps tra il 2008 e
il 2015. L’inchiesta, coordinata
dal pm Paolo Filippini con le ipote-
si di false comunicazioni sociali e
manipolazione del mercato, vuole
chiarire se i fondi per affrontare i
IMAGOECONOMICA
Banchiere. Giuseppe Castagna
già oggi migliore rispetto al piano
industriale presentato prima della
pandemia. Vogliamo poi accelerare
su private banking, asset
management e corporate, in
particolare verso le mid-cap.
Intanto la Bce ha tolto il veto sui
dividendi. Che cosa si sente di dire ai
suoi azionisti sul tema?
È ancora prematuro definire un
orientamento preciso, ma la nostra
posizione in termini di capitale,
anche alla luce dell’esito degli stress
test e dei risultati di questo semestre,
non pone ostacoli all’eventuale
distribuzione nel 2022 di un
dividendo. Prevediamo di
conseguire un utile per azione
dell’ordine di 35 centesimi e
distribuirne il 40%, un livello
significativamente superiore a quello
assegnato lo scorso aprile.
Il piano industriale è per
definizione stand-alone. BancoBpm
può continuare a stare da sola o vede
comunque all’orizzonte
un’aggregazione?
La banca da sola può dare ritorni
importanti agli azionisti. I risultati
che abbiamo raggiunto dimostrano
che siamo in grado di accrescere la
nostra competitività e redditività in
autonomia. Ma è evidente che
aggregazioni virtuose, con banche
che non abbiano bisogno di
ristrutturazione, possono creare
sinergie che facciano da
moltiplicatore per i ritorni.
Per lungo tempo il mercato ha
scommesso su un possibile
matrimonio con Bper ma a un certo
punto i colloqui con Modena, e
l’azionista Unipol in particolare, si
sono interrotti. L’avvio delle
trattative tra Unicredit e il Mef su
Mps potrebbero far ripartire il
contenziosi e pagare gli eventuali
risarcimenti siano o meno suffi-
cienti. Il faro del Pm è sul bilancio
dello scorso anno e, in particolare,
sulla semestrale del 30 giugno
2020 e sulla trimestrale del 30
settembre. L’inchiesta, nata dagli
esposti presentati dal finanziere e
fondatore Bluebell Partners,
Giuseppe Bivona, già lo scorso
gennaio ha visto il Pm inoltrare
alla Consob una richiesta di infor-
mazione e documentazione in
merito alla «corretta» copertura
dei rischi legali e agli effetti sulla
situazione economico-finanziaria
dell’istituto senese e all’eventuale
https://oversky.info
-70%
le moratorie Interesse per carige?
«Il nostro portafoglio moratorie è «La nostra priorità rimane quella di
sceso a 4,8 miliardi riducendosi del ricercare un’operazione trasformati-
70% rispetto ai 16,2 miliardi originari, va, che ci consenta di compiere un
con un tasso di default basso» salto dimensionale indispensabile»
IMAGOECONOMICA
Piazza Meda. La sede della Banca Popolare di Milano nel palazzo neoclassico progettato negli anni venti da Giovanni Greppi
dialogo con Bper? Prestiti garantiti, confronto europeo
Oggi non c'è nulla sul tavolo e i
numeri evidenziano che possiamo
IL SALVAGENTE
Portogallo
Germania
proseguire un profittevole percorso
STATALE AL CREDITO
Spagna
Polonia
Francia
Austria
Olanda
Irlanda
ITALIA
Gracia
Belgio
stand alone. Comunque, riteniamo
Prestiti soggetti a garanzia
sia nell’interesse del Paese la
pubblica nei vari Paesi
creazione di un terzo polo che ponga
europei. Dati in mld euro 16 140
come carattere distintivo la vicinanza
(scala destra) e in %
alle comunità e alle imprese, e che
(scala sinistra) 12 120
abbia dimensioni tali da affrontare
con maggiori risorse lo scenario PRESTITI SOGGETTI A GARANZIA
PUBBLICA. In miliardi di € 8 80
competitivo che si sta delineando. In
PRESTITI SOGGETTI A GARANZIA
questo quadro, il mercato aveva PUBBLICA. In % sul totale crediti 4 40
apprezzato un’operazione con Bper ad aziende non finanziarie
che è una realtà affine alla nostra. Fonte: Scope Ratings 0 0
Siamo comunque attenti a valutare
tutte le opzioni di aggregazione che
creino valore e siano capaci di
Portogallo
soddisfare le aspettative degli PRESTITI GARANTITI
Germania
Spagna
Polonia
E DETERIORATI
Francia
euopea
Austria
azionisti e di tutti gli altri
Olanda
Unione
Irlanda
ITALIA
Gracia
Belgio
stakeholder. Sono considerazioni, Percentuale di prestiti
queste, che rimangono valide con garanzia pubblica
9
indipendentemente dal dialogo in diventati deteriorati
corso tra Unicredit e il Mef. Dati in %
A proposito, come valuta l’ipotesi 6
dell’acquisizione di Mps da parte di
UniCredit?
Al momento sappiamo poco, non 6
conosciamo il perimetro né i dettagli
dell’operazione. Ciò detto, valuto
Fonte: Scope Ratings 0
l’ipotesi come un punto importante e
interessante per il sistema. È
un’operazione che può far partire le
ondate di aggregazioni attese.
Tra gli asset di BancoBpm c’è
Anima, di cui siete primi azionisti
(19,4%). Da tempo il mercato
ragiona su possibili mosse della Sgr,
che peraltro ha un accordo in
esclusiva con Mps. Il risiko bancario
potrebbe avere impatti a cascata
anche su questo fronte?
Anima è per noi un asset strategico e
saremo pronti a sostenerne lo
sviluppo e la crescita. Nella stessa
direzione va la revisione delle
partnership bancassicurative, che
dimostra la volontà di rafforzamento
delle fabbriche prodotto.
E Carige? Rumors di mercato
indicano il vostro ingresso nella
data room della banca ligure: è
un’ipotesi percorribile?
La nostra priorità rimane quella di
ricercare un’operazione
trasformativa, che ci consenta di
compiere quel salto dimensionale
indispensabile per gettare basi solide
per la fondazione di un terzo polo
creditizio nazionale. Altre ipotesi non
hanno queste caratteristiche. Si
prestano piuttosto a essere valutate
in un’ottica aggiuntiva, da prendere
in considerazione in un momento
successivo, subordinato rispetto a
un’operazione di più vasto respiro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pregiudizio del mercato azionario.
Il 30 giugno 2020 la situazione
indicata dalla banca era la se-
guente: la cifra totale delle richie-
ste risarcitorie giudiziali ammon-
tava a 5,2 miliardi, di cui 2,1 mi-
liardi relativi a probabili cause -
con copertura di 0,5 miliardi -, 1,7
miliardi a possibili cause e il resto,
1,4 miliardi, a cause remote. Per
queste due categorie non sono
state fatti accantonamenti. In più
Monte dei Paschi segnalava altri
rischi. In questo quadro, dunque,
si sta muovendo il pm Filippini,
che intende verificare se ci siano
anomalie.
https://overposting.org
Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216
Primo Piano
Le vie della ripresa - Le semestrali
Semestrali oltre le stime
I 40 big di Piazza Affari
superano anche il 2019
Dati di Intermonte. Gli utili delle società del Ftse Mib salgono del 380%
sul 2020 e del 22% sul 2019. Banche e risparmio gestito fanno da apripista
Maximilian Cellino
Un robusto rimbalzo rispetto al 2020
che resterà per sempre marchiato in
modo indelebile dallo scoppio del-
l’epidemia di Covid era fuori discus-
sione. Pochi però si spingevano a
pensare che già nella prima metà di
quest’anno i bilanci delle principali
società quotate a Piazza Affari potes-
sero superare, se pur a livello aggre-
gato, i livelli raggiunti prima della
pandemia. I dati semestrali diffusi
nel corso delle ultime settimane han-
no invece in gran parte superato le
stime, spingendo gli analisti a mi-
gliorare le proiezioni sull’intero 2021.
Dichiarare che la tempesta sia ormai
alle spalle è sicuramente prematuro,
ma l’impressione è che a livello socie-
tario ci si stia muovendo nella dire-
zione giusta per colmare il baratro
scavato un anno fa.
La conferma appare in modo evi-
dente dalle cifre che Intermonte ha
elaborato in esclusiva per Il Sole 24
Ore: nel primo semestre di quest’an-
no le 40 aziende che compongono
l’indice Ftse Mib hanno nel comples-
so realizzato ricavi per 274,2 miliardi
di euro, un margine operativo lordo
(Ebitda) di 54,9 miliardi e utili netti
per 23,7 miliardi. Ed è proprio sotto la
voce dei profitti che il confronto con
i precedenti si fa piuttosto significati-
vo, perchè fino a questo momento del
2021 il dato che tradizionalmente oc-
cupa l’ultima riga del bilancio risulta
quasi quattro volte quanto totalizzato
lo scorso anno (+380% rispetto a 4,9
miliardi) e sopravanza addirittura i li-
velli del primo semestre 2019 (+22%
rispetto a 19,3 miliardi).
Il ruolo del taglio dei costi
Pur restando favorevole, il paragone
non è altrettanto eclatante quando si
ragiona in termini di ricavi (+17% sul
2020 e +4% sull’anno precedente) o di
Ebitda (+32% rispetto allo scorso an-
no, ma -1% sul 2019) e queste diffe-
renze offrono i primi spunti di rifles-
sione. In primo luogo la voce relativa
all’utile netto 2021 risente infatti po-
sitivamente dei benefici fiscali otte-
nuti grazie al riallineamento dei valo-
ri dell’avviamento e di altre attività
immateriali (il cosiddetto «good-
will») concesso dalla Legge di Bilan-
cio; facoltà alla quale hanno aderito
molte fra le «big» del listino milanese.
C’è poi da considerare l’effetto leva
operativa, che ha esercitato un impat-
to considerevole sui bilanci pubblicati
di recente: «L’incremento dei ricavi è
evidente, ma gli ultimi 12 mesi hanno
offerto alle società italiane anche l’oc-
casione di ridurre i costi e i risultati di
questa maggior efficienza si sono vi-
sti soprattutto su margini e utili»,
spiega Alberto Villa, responsabile
dell’Ufficio Studi di Intermonte, che
non sottovaluta l’altra faccia della
medaglia del fenomeno, finora rima-
sta nascosta. «I dati semestrali - av-
verte - non tengono conto per il mo-
mento dell’aumento dei prezzi delle
‘ Gli utili sono però
gonfiati dai benefici
fiscali della Legge di
Bilancio e dalla nascita
di Stellantis
materie prime, il cui impatto potreb-
be però manifestarsi nella seconda
parte dell’anno e rappresenta quindi
una sfida importante per i margini da
qui in avanti».
L’altro fattore di rilievo del quale
occorre tener conto nell’analisi dei bi-
lanci è rappresentato dalle differenze
fra i settori e fra le singole società che
compongono l’indice, che il dato ag-
gregato finisce inevitabilmente per
mascherare. «La ripresa è stata trai-
semestrali ai raggi x
274,2
I ricavi totali
Le società del Ftse Mib nel
semestre hanno realizzato
ricavi per 274,2 miliardi.
54,9
Margine operativo lordo
Il margine operativo lordo
(Ebitda) è stato nel complesso
di 54,9 miliardi
23,7
Utili totali
Gli utili netti complessivi
ammontano a 23,7 miliardi
3
+70%
crescita stimata nell’annno Bitcoin ai massimi da maggio
Intermonte migliora le stime sugli Bitcoin ed Ethereum hanno raggiunto
utili a Piazza Affari per l’intero 2021, i massimi da metà maggio, per poi
che ora sono previsti in crescita ridurre i guadagni. Il Bitcoin è arrivato
anno su anno del 70 per cento a 44mila $, poi è sceso a 43mila
imagoeconomica
Ma le società
pubbliche
non colmano
il buco Covid
Le partecipate
Utili a 5,2 miliardi: +82%
sul 2020, ma sotto i 5,8
del semestre pre-Covid
Il loro prezioso contributo alle cas-
se del Tesoro sotto forma di divi-
nata soprattutto da industriali e cicli- dendi non mancherà neppure
ci», fa notare Villa, ponendo anche questa volta, ma quando si leggo-
l’attenzione sul «caso» Stellantis che, no i bilanci delle società partecipa-
dopo la fusione con Psa, è un gruppo te dallo Stato italiano e quotate a
di dimensioni sostanzialmente diffe- Piazza Affari i risultati del primo
renti rispetto alla Fca di un anno fa. semestre 2021 appaiono meno
Sottraendo le performance della casa Boom di utili. L’ingresso della Borsa di Milano visto dall’interno eclatanti rispetto a quanto regi-
automobilistica e quelle di Cnh, il strato dal resto delle quotate.
monte utili del Ftse Mib crescerebbe Prendendo per esempio i conti di
infatti «appena» del 233% rispetto al Prima e dopo il Covid Enel, Eni, Leonardo, Snam, Terna
2020 (rispettivamente +6% e +10% e Poste italiane, l’analisi di Inter-
per ricavi ed Ebitda) e anche il ritorno I bilanci registrati dalle società italiane nel primo semestre dell’anno. monte mostra come gli utili tota-
ai livelli pre-Covid sfumerebbe (-10% Dati in miliardi di euro e differenza % lizzati nel periodo (ai quali si attin-
per i profitti nei confronti del 2019). gerà per pagare le cedole) abbiano
RICAVI raggiunto i 5,2 miliardi di euro.
Velocità differenti fra i settori
Ragionando ancora a livello setto-
300
2021/
2019
2021/
2020
Si tratta di un livello sensibil-
mente più alto (+82%) rispetto ai
riale, si può notare anche come le profitti realizzati da gennaio a
banche si siano rimesse in carreg- FTSEMIB +4% +17%
giugno 2020, come era prevedibi-
giata (Intesa Sanpaolo, ma anche 200 262,5 274,2 le, e non poi così lontano dai 5,8
istituti di taglio medio come Banco 234,9 miliardi pre-Covid del 2019. Le
CNH E
Bpm e Bper) e il risparmio gestito STELLANTIS note in chiaroscuro si leggono an-
(Azimut, Banca Generali, Fineco e 200,2 -8% +6%
che per ricavi e margini, in recu-
183,4 ESCLUSE
Mediolanum) stia vivendo un mo- 100 173,1 pero rispetto allo scorso anno (ri-
mento d’oro. Al contrario le società spettivamente +4% e +9%) ma non
che operano in settori regolamentati PARTECIPATE a sufficienza da colmare il divario
95,7 DALLO STATO -21% +4%
(Snam e Terna in primis), chi è più 72,7 75,8 con i conti che precedevano la cri-
0
legato al mondo dell’energia (Enel,
Eni, Italgas e Saipem), oltre alla stes- 2019 2020 2021
sa Telecom hanno registrato risultati
meno eclatanti, e in alcuni anche casi ‘ Rispetto al pre-
pandemia il fatturato
negativi, proprio perché a suo tempo MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) resta sotto del 21% e
meno penalizzati dalle conseguenze 60 2021/ 2021/
il margine operativo
della pandemia. 55,4 54,9 2019 2020 lordo del 13%
Le varie e doverose distinzioni non
devono tuttavia distogliere dalla no- 41,5 FTSEMIB -1% +32% si pandemica, dai quali restano
tizia di fondo che caratterizza la sta- 40 distanti del 21% per il fatturato e
gione dei bilanci in via di archiviazio- 48,9 CNH E
del 13% per l’Ebitda.
ne, cioè che i numeri diffusi hanno 44,6 STELLANTIS Grandi gruppi del calibro di
sostanzialmente superato le previ- 40,5 ESCLUSE
-9% +10%
Enel ed Eni, per non parlare di
20
sioni degli analisti. «Ben più della Snam e Terna, operano infatti in
metà delle società di Piazza Affari che ambiti dove le tariffe sono general-
hanno pubblicato i dati ha battuto le 21,4 18,5 PARTECIPATE
mente regolamentate e quindi le
17,0 DALLO STATO -13% +9%
nostre attese - sottolinea Villa - e an- 0 entrate sono soggette a minor va-
che per questo motivo durante l’ulti- riabilità, anche in tempi complessi
mo mese abbiamo più volte migliora- 2019 2020 2021 come quelli vissuti negli ultimi 12
to le stime sui loro utili per l’intero mesi. La situazione è in parte diffe-
2021, che ora prevediamo in crescita
anno su anno del 70% rispetto al pre-
cedente 60 per cento».
Certo, le incognite sul secondo se-
mestre non mancano, come il già ri-
UTILE NETTO
30
2021/
2019
2021/
2020
rente per Leonardo, in forte ripresa
come tutto il settore aerospazio-
nale dopo il blocco effettivamente
subito durante i mesi più acuti del-
la diffusione dell’epidemia, e per
cordato impatto del rincaro delle ma- FTSEMIB +22% +380% Poste italiane, le cui dinamiche so-
20
terie prime, i colli di bottiglia produt- no sotto questo aspetto più simili
tivi per la mancanza di componenti 19,3 CNH E a quelle di un gruppo bancario. Per
23,7
come i semiconduttori o il possibile STELLANTIS tutti, comunque, la certezza di rap-
-10% +233%
contraccolpo del termine delle mora- ESCLUSE presentare una fedele cartina di
10
torie sui crediti (e quindi sugli accan- 17,5 tornasole dell’Italia produttiva del
4,9 15,8
tonamenti) delle banche. Ma i segnali 4,7 PARTECIPATE
momento: in recupero, ma non
percepiti fino a questo momento, DALLO STATO -11% +82% ancora abbastanza da annullare le
trainati da una domanda forte e supe- 0 5,8 2,8 5,2 difficoltà incontrate dall’ormai fa-
riore alle attese, non si possono non 2019 2020 2021 tidico mese di febbraio del 2020.
definire incoraggianti. —Ma.Ce.
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(*) Enel, Eni, Leonardo, Snam, Terna e Poste italiane. Fonte: Intermonte © RIPRODUZIONE RISERVATA
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4 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216

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Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216
Primo Piano
La partita delle infrastrutture
Banda ultralarga, modulo unico per tutti i comuni
Semplificazioni
Per la comunicazione di avvio
dei lavori azzerata la selva
delle procedure locali
Giorgio Santilli
Come per il Superbonus, ci sarà
un «modulo unico» di comunica-
zione per i lavori svolti dagli ope-
ratori della banda ultralarga sul
territorio. Questo modello di
semplificazione diventa così una
delle leve fondamentali anti-bu-
rocrazia per gli investimenti con-
siderati prioritari, spinto dal mi-
nistro della Funzione pubblica,
Sud senza tariffe
e frammentato,
sull’acqua
Pnrr a rischio
L’allarme dell’Autorità. Segnalazione di Arera
su Campania, Calabria, Molise e Sicilia: subito
la gestione integrata o si affidi a una Spa pubblica
ROMA
Nel Mezzogiorno «persistono situa-
zioni in cui si perpetuano inefficien-
ze» nella gestione dell’acqua e, se
non si corre ai ripari rapidamente,
anche il Pnrr rischia di fare flop pro-
prio nel tentativo di porre rimedio al
“water service divide” fra centro-
nord e sud. L’allarme, senza prece-
denti nei toni, arriva dall’Autorità di
regolazione per energia, reti e am-
biente (Arera) che ha inviato una se-
gnalazione a governo e Parlamento
per chiedere una urgente modifica
del quadro legislativo. In particolare,
per Molise, Campania, Calabria e Si-
cilia la debolezza della governance
degli ambiti idrici, la persistenza di
gestioni frammentate che vengono
dal passato, la difficoltà a insediare
‘ Secondo il regolatore
bisogna prevedere
un termine perentorio
entro il quale occorrerà
adeguare la governance
gestioni idriche integrate di ambito,
la sottrazione di milioni di utenti alla
regolazione tariffaria sono carenze
che impediranno di costruire qua-
lunque politica, anche quella di in-
dustrializzazione del servizio pro-
messa dal Pnrr (che destina 4,38 mi-
liardi dell’acqua, di cui due agli inve-
stimenti in infrastrutture idriche
primarie con un occhio alla sicurezza
dell’approvvigionamento).
Bisogna correre ai ripari - dice
l’Arera - per dare una base solida allo
svolgimento delle azioni previste dal
Recovery Plan. Bisogna modificare il
quadro legislativo nazionale preve-
dendo «un termine perentorio entro
cui siano perfezionati i processi di af-
fidamento del servizio idrico integra-
to», ove questi sono possibili. E se
questo non accadrà, bisognerà anda-
re a una gestione del servizio idrico
integrato affidato per quattro anni,
poi riconfermabili per altri quattro, a
una società a controllo pubblico, «che
sulla base della disciplina dei con-
tratti pubblici, possa far ricorso a
soggetti dotati di adeguate capacità
industriali e finanziarie per la forni-
tura di servizi». Un altro soggetto,
Renato Brunetta. Nel caso della
banda ultralarga «modulo unico»
significa che varrà per tutti i co-
muni italiani: un passo avanti de-
cisivo perché oggi in questo setto-
re vige una estrema varietà di di-
sposizioni regionali e soprattutto
di regolamenti, procedure e mo-
dulistiche comunali. Un ostacolo
non solo formale, ma anche so-
stanziale, che provoca forti ral-
lentamenti dei lavori program-
mati e costi amministrativi rile-
vanti per gli operatori del settore.
L’iniziativa del «modulo uni-
co» per le tlc ha ripreso slancio
sotto la spinta del Recovery Plan
che consente convergenze politi-
che e amministrative, anche fra i
vari livelli istituzionali di gover-
no, finora piuttosto inedite in
Italia. L’idea originaria di un mo-
anch’esso a controllo pubblico, do-
vrebbe svolgere azione di «supporto
tecnico in termini organizzativi e di
know how specifico (anche per i pro-
fili normativi e regolatori)» per i Pre-
sidenti delle regioni richiamati.
Una soluzione tranchant è, quindi,
quella che auspica l’Autorità dopo
anni di richiami che di fatto non han-
no superato una situazione parados-
sale dell’Italia divisa in due. Con dieci
regioni e 16,5 milioni di residenti as-
soggettati alla regolazione tariffaria
(si veda la tabella in pagina) e altre
nove regioni che non hanno gestioni
interessate da approvazioni tariffa-
rie. Le quattro regioni meridionali ci-
tate sono, poi, la punta di questo ice-
berg di resistenza alla riforma lancia-
ta fin dal 1994 dalla legge Galli.
Bisogna intervenire anche perché
le perdite di acquedotto o, per dire più
correttamente, il numero di «rottu-
re» per chilometri di rete nel Sud con-
tinua a essere di 33,6 contro 22 della
media italiana (18,1 nel nord ovest,
13,8 nel nord est e 25,4 nel centro).
Ma, più in generale, l’Autorità denun-
cia carenze e inefficienze «nella frui-
zione dei servizi, nella realizzazione
degli investimenti, nell’attività legi-
slativa regionale, nei meccanismi de-
cisori degli enti di governo dell’ambi-
to e nelle capacità gestioni e di carat-
tere industriale degli operatori».
Serve «un’azione di riforma com-
plessiva volta al rafforzamento della
governance della gestione del servizio
idrico integrato», secondo l’Arera, che
non dimentica di ricordare come già il
Pnrr, missione 2, componente 4, pre-
veda la necessità di un intervento cen-
trale finalizzato a «rafforzare il proces-
so di industrializzazione del settore
(favorendo la costituzione di operatori
integrati, pubblici o privati, con l’obiet-
tivo di realizzare economie di scala e
garantire una gestione efficiente degli
investimenti e delle operazioni)». Sen-
za una Spa pubblica che guidi tale pro-
cesso - dice Arera - questo percorso
non si innescherà. E sempre il Pnrr no-
ta che «precedenti esperienze dimo-
strano che nel Mezzogiorno l’evolu-
zione autoctona del sistema non è per-
corribile senza un intervento centrale
finalizzato alla sua risoluzione».
—G.Sa.
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dulo unico per i lavori della banda
ultralarga rimonta, in realtà, al
decreto legge semplificazioni del
2020, il numero 76, che aveva da-
to un inquadramento normativo
e una spinta all’agenda delle
semplificazioni, portata avanti
sempre dal dipartimento della
Funzione pubblica. Fra le decine
di procedure che quell’agenda si
riprometteva di semplificare,
sfoltire, standardizzare, accele-
rare c’era già quella per i lavori
della banda ultralarga. Ma non
aveva poi fatto grandi passi
‘ Le spinte del Pnrr
e di Brunetta consentono
di portare al traguardo
la semplificazione
avviata un anno fa
La frammentazione esistente nella governance delle reti idriche
TARIFFE, LA PLATEA INTERESSATA...
Popolazione interessata dai provvedimenti
di approvazione tariffaria adottati dall’Autorità
per il periodo regolatorio 2020-2023. In milioni
3,70 1,89 1,34
Toscana
Lazio
2,72 2,23
Veneto Emilia R. 0,92
Piemonte
0,88
Umbria
LA FRAGILITÀ DELLA RETE
Numero di rotture per km di rete, confronto con M1a “Perdite idriche
lineari” per area geografica
% ROTTURE
KM DI RETE
1,2
25,4
18,1
0,6 13,8
0,48 0,47 1,03
0 0
Nord Nord Centro
Ovest Est
Fonte: ARERA, elaborazione su dati dei gestori
Depuratori, la svolta passa dal commissario
Il nodo delle reti
L’Italia sotto il faro della Ue
Giugni: «Servono iter brevi
per accelerare le opere»
Celestina Dominelli
ROMA
La risalita è ancora molto lunga. E,
per accelerare, servono più risorse e
un’ulteriore semplificazione degli
iter autorizzativi per la realizzazione
delle nuove opere. Ma, soprattutto,
occorre rafforzare la struttura com-
missariale che comunque ha reso
possibile il cambio di passo. Perché,
se l’Italia sta lentamente e faticosa-
mente risalendo la china della man-
cata depurazione delle acque reflue,
che ha fatto scattare fin dal 2004 il fa-
ro dell’Europa e una maxi-multa per
l’assenza di depuratori e reti fognarie
soprattutto al centro-sud, gran parte
del merito va alla decisione del go-
verno di affidare questa delicatissi-
ma partita a un commissario straor-
dinario: prima Enrico Rolle, nomi-
nato nell’aprile 2017, e ora Maurizio
Giugni, ordinario di infrastrutture
idrauliche e grande esperto del setto-
re, indicato a maggio del 2020.
Così, ricorrendo a una misura
emergenziale, come spesso accade in
questo Paese, l’esecutivo ha provato
a mettere una pezza agli effetti nefa-
avanti: per disboscare in Italia,
serve anche una forte spinta poli-
tica ed è quella che hanno portato
il Pnrr e Brunetta.
Il modulo unico per la banda
ultralarga, la cui elaborazione è in
uno stato molto avanzato di ela-
borazione grazie a un gruppo di
lavoro governo-Regioni-comuni-
operatori, dovrebbe arrivare al
traguardo a settembre. A spinge-
re, dal lato del governo, c’è anche
il Ministero dello Sviluppo econo-
mico (Mise), competente sulla
materia degli investimenti nelle
tlc e nella banda ultralarga.
Il modulo unico per tutti i co-
muni riguarderà anzitutto i lavori
della banda ultralarga mobile
(probabilmente saranno tre o
quattro moduli unici a seconda
della tipologia di lavori program-
...E LE REGIONI
ESCLUSE
Abruzzo
Basilicata
Lombardia Calabria
Campania
1,20 Molise
Friuli V. G.
Puglia
0,84
Liguria
0,81
Marche
Sardegna
Sicilia
Valle d’Aosta
M1a
M3/KM/GG
33,6 35,0
22,0
17,5
1,10 0,71
Sud ITALIA
e Isole
sti di una fortissima frammentazione
nella governance delle reti idriche, in
particolare nel Meridione, e di ge-
stioni totalmente inefficienti. I nu-
meri, d’altro canto, sono molto chia-
ri: nell’unica procedura in cui l’Italia
paga una sanzione economica (ma ce
ne sono altre tre a carico della peni-
sola, di cui una ha già portato a una
nuova condanna e le altre sono in fa-
se istruttoria), la Sicilia è la Regione
più coinvolta con 45 agglomerati (sui
68 complessivi finiti nel mirino del-
l’Europa), come viene definita l’area
che identifica una porzione di terri-
torio in cui gli abitanti e le attività
economiche sono concentrate in
modo tale da insistere su un unico si-
stema di trattamento di acque reflue
urbane o un punto di scarico finale.
Alle sue spalle figurano la Calabria
(11) e la Campania (6). E, se invece si
considerano tutti gli agglomerati
delle quattro procedure aperte ai
danni dell’Italia, la Sicilia sale a 251, la
Calabria a 188 e la Campania a 117.
Fin qui, dunque, la fotografia del
problema contenuta nell’ultima re-
lazione che annualmente il commis-
sario deve trasmettere al ministero
della Transizione Ecologica. Ma in
quel documento c’è anche il racconto
della svolta: rispetto alle due proce-
dure con condanna, sono stati messi
in pista già 79 interventi (di cui 66 in
Sicilia, 7 in Calabria e 6 in Campania)
e altri 18 riguardano le due procedure
ancora alla fase istruttoria (concen-
trate anche queste al centro-sud, dal
Lazio alla Calabria). In totale: 98 ope-
la semplificazione
Dopo l’introduzione del modulo unico
per il superbonus, il meccanismo sarà
replicato anche per la banda ultralar-
ga in modo da semplificare gli iter
IMAGOECONOMICA
Alla guida. Il ministro Renato Brunetta
TARIFFE E RISORSE
Distribuzione del fabbisogno di investimenti nel servizio di acquedotto
esplicitato dalle Regioni e dagli enti di governo dell’ambito ai fini
della definizione del secondo elenco del Piano nazionale. In miliardi di €
0 0,25 0,50 0,75 1,00
0,57
Lombardia
0,13
Liguria
0,41
Piemonte
0,68
Toscana
0,15
Umbria
0,92
Lazio
0,17
Sardegna
re (delle quali 11 già completate), che
rinviano poi, quasi sempre, alla co-
struzione ex novo di impianti di de-
purazione e di reti fognarie, per com-
plessivi 2,5 miliardi di euro di inter-
venti. Un fabbisogno che rende evi-
dente il gap con la dotazione di
risorse individuata dal Piano nazio-
nale di ripresa e resilienza (Pnrr), in
cui sono previsti 600 milioni di inve-
stimenti per migliorare il sistema,
trasformando, dove possibile, i de-
puratori in “fabbriche verdi” in modo
da consentire il recupero di energia
e fanghi e il riutilizzo delle acque re-
flue per scopi irrigui e industriali».
«Stiamo costruendo un sistema
che punta su un forte coinvolgimen-
to degli enti locali e delle realtà di ri-
ferimento italiane in campo idrico, in
grado di esprimere competenze e in-
novazione. La strada per arrivare ai
“depuratori fabbriche verdi”, come li
‘ Nel Recovery Plan
previsti 600 milioni
anche per trasformare
gli impianti
in fabbriche verdi
5
autorizzativi superando la moltiplica-
zione di modelli, procedure e regola-
menti che oggi caratterizza questo
settore e che rappresenta un grande
ostacolo allo sviluppo di nuove reti.
mati), per cui il lavoro di messa a
punto è di fatto completato. In
uno step immediatamente suc-
cessivo arriverà anche il modulo
unico per i lavori relativi alla posa
della fibra ottica. Ma - assicura
chi sta lavorando al dossier dal
lato del governo e dei comuni -
per settembre tutto dovrebbe es-
sere completato.
La semplificazione indotta dal
Dl 77 ha portato alcune facilita-
zioni che viaggiano insieme al
modulo unico. In particolare,
l’articolo 40 del decreto legge ha
previsto che per gran parte dei
lavori di scavo sia sufficiente una
comunicazione di avvio dei lavo-
ri quindici giorni prima (oppure
otto se lo scavo è inferiore a due-
cento metri).
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+
DATI NON PERVENUTI
0,02
Trentino Alto Adige
0,01
Friuli Venezia Giulia
0,54
Veneto
0,12
Emilia Romagna
0,59
Marche
0,39 0,13
Abruzzo Molise
1,57
Puglia
1,92 0,95
Campania Basilicata
0,80
Sicilia
individua il Recovery Plan, è molto
lunga, specie in luoghi in cui è in fase
di avviamento il servizio idrico inte-
grato, non è individuato il soggetto
gestore e quindi non si sa a chi conse-
gnare le opere finite», spiega al Sole
24 Ore Giugni che insiste anche sul-
l’esigenza di ridurre i tempi di attra-
versamento da una fase all’altra,
«che oggi fanno perdere mesi pre-
ziosi nella realizzazione di impianti
vitali per l’ambiente, ma anche per la
crescita economica del territorio».
Insomma, servirebbe un’ulteriore
sterzata su burocrazia e fondi per
agevolare l’azione del commissario,
che è affiancato da due vice (Stefano
Vaccari e Riccardo Costanza) e può
contare sul supporto di alcune socie-
tà in house dello Stato (da Invitalia,
come centrale di committenza, alla
Sogesid, per l’assistenza tecnica, le-
gale e amministrativa, fino a Studia-
re Sviluppo per il supporto alla ge-
stione, programmazione e rendi-
contazione delle fonti finanziarie).
Ma che, come si legge nell’ultima re-
lazione inviata al Mite, avrebbe so-
prattutto bisogno di «poteri raffor-
zati» e «di un adeguamento della
struttura, in termini di organico,
spazi e supporto tecnico-ammini-
strativo, ai crescenti impegni», do-
vuti sia all’avanzamento delle attività
già avviate «che al prevedibile am-
pliamento delle competenze conse-
guente all’affidamento al commissa-
rio delle ulteriori due procedure di
infrazione in fase istruttoria».
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6 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021 – N. 216

+3-4%
La crescita
Primo Piano I volumi di traffico merci sono in
crescita in Italia nei primi sei mesi del
Traffici marittimi 2021 del 3-4% rispetto al 2020 ma
sono ancora sotto i livelli del 2019

Porti italiani
in recupero: 8°
3°
Amburgo
1°
entro il 2022
Felixstowe 9,3
3,8 Rotterdam

17° 2° 13,5

attesi livelli Londra

1,7
Anversa
11,7 7

pre Covid
3

Primo semestre. La crescita economica sostiene
i traffici, boom a Genova che supera i livelli
pre crisi (+5,8%) con un balzo del 18% sul 2020
Bene Trieste grazie ai collegamenti ferroviari
Raoul de Forcade
Nonostante gli alti e bassi determi-
nati dalla pandemia di Covid, i porti
italiani restano sostanzialmente
stabili, per quel che riguarda il traf-
fico merci, in particolare quanto a
movimentazione di container. Se-
condo i dati di Assoporti, elaborati
anche nello studio annuale di Srm
(centro di ricerche di Intesa Sanpa-
olo), gli scali italiani nel 2020 hanno
movimentato 441,8 milioni di ton-
nellate di merci, con un calo del 10%
rispetto ai 490 milioni del 2019. Tut-
tavia, per quanto riguarda il traffico
contenitori, sono stati spostati 10,7
milioni di teu (unità di misura pari
a un container da 20 piedi) un nu-
mero inferiore soltanto dello 0,9%
rispetto al 2019.
All’interno di questo dato com-
plessivo, va distinta la performance
del transhipment (i porti di trasbor-
do dei contenitori su navi più picco-
le) che addirittura ha fatto rilevare
un +14%, con oltre 4 milioni di teu.
Un risultato da ricondurre, in parti-
colare, alla movimentazione di Gio-
ia Tauro che, sotto il controllo della
Msc, non solo non ha risentito della
crisi generata dal Covid, ma ha mi-
gliorato la propria performance del
27% rispetto al 2019, con 3,2 milioni
‘ Il bilancio del 2020
chiuso per gli scali
italiani in calo del 10%,
con 441,8 milioni
di tonnellate di merci
di container gestiti. Alla fine, in-
somma, le merci in container, nel
2020 hanno totalizzato un +3% ri-
spetto all’anno precedente. E nel
primo trimestre 2021 l’import
export via mare ha registrato un in-
cremento del 3% sul 2019. Secondo
stime di Assoporti, poi, il primo se-
mestre di quest’anno dovrebbe aver
totalizzato una crescita complessiva
dei porti, in termini di tonnellate di
merci movimentate, compresa tra il
3 e il 4%, rispetto al medesimo peri-
odo del 2020.
Anno di assestamento
Il 2021 comunque, avvisano i tecnici
di Assoporti, si prospetta come un
anno di assestamento rispetto al pe-
riodo precovid. Se si confronta, in-
fatti, l’andamento del primo trime-
stre 2021 con lo stesso periodo del
2019, appare chiaro che non si è an-
cora ritornati a un flusso di traffico
analogo a quello precedente alla
pandemia. Tra gennaio e marzo
2019, infatti, i porti italiani hanno
movimentato 131,7 milioni di ton-
nellate di merci. Mentre, nello stesso
arco di tempo del 2021, la merce spo-
stata ha raggiunto i 110 milioni di
tonnellate; mancano insomma al-
l’appello 21,7 milioni di tonnellate.
Nella prima parte del 2021, co-
munque, i porti italiani, in linea ge-
nerale, stanno andando bene. E l’at-
tesa è di un flusso di traffici, entro
fine 2021 o inizio 2022, che possa
riavvicinare la movimentazione di
merci ai livelli del 2019. Fermo re-
stando, come si è visto, che il traffico
container in Italia resta ancorato,
anche nel periodo Covid, intorno ai
10 milioni di euro, un dato costante
ormai da anni, che sottende alla dif-
ficoltà, pandemia o non pandemia,
del sistema portuale italiano di fare
un serio scatto in avanti, quanto a
volumi di merci.
Porti in crescita
All’interno di questo scenario, alcu-
ni porti segnano performance da
mettere in risalto. È il caso dell’Au-
torità di sistema portuale di Genova
e Savona che, a dispetto dei danni
subiti, oltre che dalla pandemia, dal
caos delle autostrade liguri, nei pri-
mi sei mesi dell’anno ha registrato
un volume di movimentazione pari
a 1,43 milioni di teu, in crescita del
18,2% rispetto al 2020 e del 5,8% se
confrontato col 2019. Inoltre il traffi-
co merci in generale ha segnato una
crescita complessiva del 10,4% nel
semestre rispetto al 2020, chiuden-
do a 31,89 milioni di tonnellate.
Il trimestre aprile-giugno 2021,
poi, per il traffico containerizzato
dell’Adsp ligure si è chiuso con una
crescita del 37,9% rispetto al 2020. In
confronto, inoltre, allo stesso perio-
do del 2019, il secondo trimestre ha
segnato una crescita del 6,3%, chiu-
dendo a 757.972 teu, che è la migliore
performance nella serie storica del
sistema portuale. Nel corso del peri-
odo si sono inoltre registrati il pri-
mo, il terzo e il quarto miglior risul-
tato mensile di sempre, rispettiva-
mente nei mesi di maggio, giugno e
aprile. E se «ad inizio della pande-
mia - commentano all’Adsp - le pre-
visioni fissavano un ritorno dei traf-
fici ai livelli precovid nel 2024, i porti
di Genova e Savona mostrano con i
dati di essere già in fase di pieno re-
cupero». Nel secondo trimestre del-
l’anno, poi, un elemento positivo per
l’Adsp è rappresentato dalla movi-
mentazione di container via treno:
i volumi trasportati su ferrovia han-
no fatto un balzo in avanti: tra aprile
e giugno sono stati movimentati via
treno 105.648 teu, pari a +58% ri-
spetto al 2020 e al +23,3% sul 2019.
Passando dal Tirreno all’Adriati-
co, a Trieste la crescita del traffico
ferroviario nel porto è tornata ai li-
velli precovid: nei primi sei mesi del
2021, fa sapere l’Adsp, i treni movi-
mentati sono stati 4.657, pari ad un
incremento del +19,47% rispetto allo
stesso periodo del 2020. Tra le sin-
gole categorie merceologiche, sem-
pre in testa il comparto ro-ro (rota-
bili), con 147.760 unità transitate
(+38,87%). Dati positivi anche per il
settore merci varie (+11,23%) e 8,57
milioni di tonnellate movimentate.
Segnano qui un decremento, invece,
i container (-2,29%) con 367.634 teu;
calo imputabile, secondo l'Adsp, al
numero di teu vuoti (-22,56%) a
fronte dell'incremento dei teu pieni
(+3,67%). Si rileva, inoltre, un au-
mento del traffico gateway diretto
(+13,10%), mentre quello trasborda-
to flette (-26,27%).
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14°
Southampton
1,9
9°
Barcellona
3,3
6 5°
Sistema nuovo dopo pandemia e caso Suez
L’intervista
Rodolfo Giampieri
Presidente di Assoporti
D opo la pandemia - che ha
portato a una
razionalizzazione delle
flotte e dell’offerta di stiva a livello
mondiale, con il conseguente
incremento dei noli - e l’incidente
di Suez, con la nave Ever Given
incagliata - che a fine marzo ha
bloccato per una settimana il
canale, mandando in tilt le rotte
da e per il Mediterraneo - il
sistema del traffico marittimo va
risincronizzato.
Ne è convinto il presidente di
Assoporti, Rodolfo Giampieri. Il
quale auspica l’istituzione di una
cabina di regia interministeriale
che consenta di prendere decisioni
più veloci per i porti italiani,
nell’ottica di modernizzarli
cogliendo l’occasione offerta dai
8
17
14
12
12°
Le Havre
2,8
20°
Marsiglia
1,4
9 11°
5
Valencia
6° 5,4
Algeciras
5,1
fondi Ue per il Pnrr.
Presidente, che futuro vede per
i porti italiani?
Il Covid, come fanno tutti gli
avvenimenti negativi, ci ha
insegnato qualcosa: a velocizzare i
cambiamenti. La pandemia stessa
li sta velocizzando e ci ha
trasportati nell’ottica della
digitalizzazione. E ora si sta
discutendo di cambiamenti da
affrontare che fino a ieri erano solo
nei pensieri e nei convegni di
settore e oggi stanno entrando
nella quotidianità. A questo, però,
si è aggiunto l’incidente di Suez,
che ha sconvolto la sincronia di
tutto lo shipping. Un fatto che,
oltre a darci la misura
dell’importanza del trasporto
marittimo, ci ha impresso la
sensazione della sua fragilità. Una
sola nave di traverso si è
dimostrata in grado di rompere
ogni programmazione aziendale,
perfino quella della piccola
impresa a cui non è arrivato il
pezzo dalla Cina o che non ha
potuto mandare prodotti in India.
1
2
13°
Genova
2,2
13
20
Ora bisogna risincronizzare il
sistema.
Anche sotto il profilo
dell’organizzazione del lavoro
in porto?
Il lavoro nei porti si sta
trasformando. Una volta c’erano i
camalli, oggi c’è un uomo su una
gru a 30 metri d’altezza che, con
precisione chirurgica, carica un
container su un camion. È una
differenza abissale che deve
portare a rimorchio la formazione;
altrimenti il rischio è di avere
sacche di persone che non hanno
più una destinazione logica nella
filiera del lavoro. E la
digitalizzazione è un altro dei
punti caldi.
Il Pnrr può essere d’aiuto?
Col Pnrr c’è la possibilità di
Rodolfo
Giampieri
Presidente
di Assoporti
7°
Brema
4,8
19°
La Spezia
1,6
19
Gioia Tauro
3,0
11
investire in tecnologia e
modernizzazione: si tratta di
elementi fondamentali, sui quali
non possiamo sbagliare. Entro il
2026 quei soldi dovranno essere
spesi e per centrare l’obiettivo in
maniera corretta, si deve capire
che, a burocrazia invariata,
difficilmente riusciremo a
ottenere risultati. Abbiamo
bisogno di semplificazione. Il mio
sogno sarebbe una cabina di regia
interministeriale con cui riuscire a
ridurre i tempi delle decisioni. La
vedrei composta dai ministeri di
Infrastrutture, Transizione
ecologica, Sviluppo economico e
Finanza. Servirebbe per portare a
compimento, a costo zero e in
maniera razionale, un iter che
altrimenti che altrimenti non si
riesce a compiere. L’obiettivo è
arrivare al 2026 con una situazione
portuale più moderna, per un
mercato che chiede velocità,
precisione, sostenibilità e
digitalizzazione.
—R.d.F.
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 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021 – N. 216 7

9,3 mln 4,8 mln

Amburgo al terzo posto brema al 7°
Volume in teu del porto tedesco, Volume in teu del porto di Brema,
terzo in Europa dietro a Rotterdam e secondo scalo della Germania. Brema
ad Anversa. Allo studio una possibile è uno dei più importanti hub al mon-
integrazione con Brema do per il trasporto di auto

AFP

I LEADER MONDIALI
I maggiori porti container al mondo
Volumi 2019 in milioni di TEU
1° Shanghai        43,3
2° Singapore             37,2
3° Ningbo                  27,5
4° Guangzhou          23,2
5° Busan                    22
6° Quingdao            21
16° 7°
8°
Hong Kong
Tianjin                  
18,4
17,3
16
Danzica 9° Rotterdam 13,5
1,8

1°
Shanghai 
43,3

Amburgo. Il più grande porto della Germania e uno dei più grandi d’Europa: sullo sfondo l’Elbphilarmonie

I top 20
in Europa Alti costi e concorrenza cinese,
I più grandi porti
container in Europa.
Volumi 2019 in milioni
la crisi di Amburgo e Brema
di TEU.
TEU = Unità equivalente a venti
piedi: misura standard di lunghezza principali porti in Germania – ha scontrate con una rappresen-
nel trasporto dei container ISO - Porti tedeschi da rilanciare detto al Sole24Ore Jan Ninne- tanza sindacale forte e poco di-
Fonte: Eurostat mann, professore di logistica alla sposta a cedere terreno sulle
PRIMI TRE PORTI EUROPEI
HSBA Hamburg School of Busi- vantaggiose posizioni conqui-
PORTI ITALIANI ness Administration –. Unire le state negli anni di boom, non so-
PRIMO PORTO AL MONDO Le autorità di gestione forze non risolve il problema prin- lo sotto il profilo salariale ma
dei due scali studiano cipale, che è un problema di alti anche nell'orario lavorativo. «Gli
costi. I due porti devono prima fa- stipendi dei lavoratori nei nostri
da tempo una fusione re i compiti in casa: mettere insie- porti sono molto alti, in media i

10° Isabella Bufacchi

Dal nostro corrispondente
Ambarli FRANCOFORTE
3,1 Il porto di Amburgo vanta uno
dei più moderni terminali al
mondo: lo storico “CTA” Contai-
ner Terminal Altenwerder, inau-
gurato nel 2003, è stato a lungo il
più automatizzato su scala glo-
10 bale, ma quei tempi di gloria so-
18 no oramai molto lontani e non
me due giocatori deboli non ne
crea uno forte».
I porti hanno ancora una
grande rilevanza strategica, pre-
servano il 40% delle esportazioni
del Pil tedesco rispetto ad altri
mezzi di trasporto: sono impor-
tanti per l’economia della Ger-
mania e lo resteranno in futuro:
ma «devono diventare più com-
petitivi», sostiene con vigore
Ninnemann puntando il dito sul-
le rigidità del mercato del lavoro
salari sono attorno ai 90.000 eu-
ro. E i dipendenti hanno anche
un alto potere contrattuale»,
spiega Ninnemann che su que-
sto ha fatto uno studio dedicato
e che ha lanciato l’allarme.
Uno degli asset più importanti
di un porto è infatti l’affidabilità
negli orari: lo sciopero dei lavo-
ratori nei porti è una minaccia
molto temuta, perché nel mo-
mento in cui un porto chiude per
agitazione sindacale le navi si

18° torneranno facilmente.

Amburgo è il terzo porto eu-
ropeo, dopo Rotterdam e Anver-
Izmit
15°
sa, ed è diciottesimo nella classi-
nei porti tedeschi.
Gli anni del boom 2000-2008,
quando il tasso annuo di crescita
riorganizzano per approdare al-
trove. E la perdita di business può
protrarsi nel tempo. Un altro as-
del business globale viaggiava al set sul quale i porti tedeschi in-

4° 1,7 fica mondiale: nel 2020 ha regi- ritmo del 10-15%, hanno lasciato tendono continuare a puntare è
strato un traffico in leggero calo un’eredità pesante, con un costo l’elevato grado di connessione
4 Mersina rispetto al 2019, con carichi pari del lavoro elevato e sovracapacità. con il trasporto ferroviario: quasi
Pireo a 126,3 milioni di tonnellate, 8,5 il 50% della merce nei containers
1,8 milioni di containers, 7.500 navi marittimi in Germania lascia il
5,6 in transito. Ma senza interventi
strutturali coraggiosi, il primo ‘ L’economista
Ninneman: prima
porto su rotaia e questo è un pun-
to di forza che aumenta l’attratti-
porto tedesco, famoso per i suoi di fondersi vità degli scali tedeschi.
43 chilometri di banchine, ri- i due porti devono
15 schia di perdere inesorabilmen- ridurre i costi La concorrenza cinese
te posizioni in Europa e mercato La Cina tuttavia non sta a guarda-
nel mondo: il costo del lavoro è re. «La Cina è estremamente peri-
troppo alto e non più competiti-
vo, gli investimenti necessari ‘ I vantaggi
Le due strutture hanno
colosa per la sopravvivenza dei
nostri porti – ammonisce Ninne-
per tenere le infrastrutture al un elevato grado mann -. La Nuova via della seta
passo con la modernizzazione di interconnessione non è un grande pericolo perché
sono molto ingenti, troppo per le con la rete ferroviaria la capacità dei trasporti su treno
tasche dell’autorità portuale su questa rotta non è elevata.
I traffici in Italia pubblica locale. In quegli anni di forte crescita, Quel che deve preoccupare l’Eu-
nei porti tedeschi sono state fatte ropa è come la Cina si pone nei
Verso il consolidamento? molte assunzioni e la manodopera confronti dei grandi investimenti
Valori 2016 2017 2018 2019 2020 2021** A questo si aggiunge la sovracapa- specializzata è riuscita a spuntare richiesti nelle infrastrutture por-
in milioni
cità dello shipping globale provo- condizioni estremamente favore- tuali e che aumenteranno in futu-
cata dai postumi della Grande Cri- voli. I porti hanno aumentato la ro. In Europa, e in Germania, ab-
si Finanziaria, a tutt’oggi irrisolta loro capacità ma intanto i costi so- biamo una struttura con dei punti
secondo gli esperti. E cresce la mi- no saliti. Poi, dopo la Grande Crisi deboli: le autorità locali, gli enti
Tonnellate 488,5 497,3 491,0 490,3 441,8 110,1 naccia dell’aggressività della Cina del 2008, il traffico è calato e non territoriali, costruiscono le infra-
e delle ripercussioni della Nuova è più tornato ai picchi, è andato strutture nei porti mentre i priva-
via della seta, quando i porti tede- avanti con alti e bassi e il sali-e- ti investono nei terminali, nei
schi soffrono già la concorrenza scendi, è continuato fino alla pan- containers. Lo sforzo maggiore è
da altri mezzi di trasporto e da ul- demia, con un aumento della vo- richiesto dal settore pubblico ma
timo i colli di bottiglia nella do- latilità, dell’imprevedibilità. le casse statali locali spesso non
manda e nell’offerta legati alla hanno la disponibilità finanziaria
Teu*
10,57 10,66 10,6 10,78 10,68 2,68 pandemia, meno “temporanei” L’alto costo del lavoro necessaria». Mentre invece i con-
delle attese e protratti almeno fino Gli armatori, per abbattere i costi correnti cinesi sono disposti a in-
alla fine di quest’anno. e sfruttare le economie di scala, vestire, ad anticipare le spese, co-
Passeggeri
TOTALE
67,45 È sempre più difficile per i dopo la crisi del 2008 hanno in- me hanno fatto e stanno facendo
11,87 grandi porti in Germania battere vestito in navi più grandi, dicono in Africa e nei Paesi emergenti:
Di cui
la concorrenza, sia quella lanciata gli esperti, segnalando come an- ma quando le autorità locali non
CROCIERE
51,41 53,15 da Olanda, Belgio e anche Italia, che in questo i porti tedeschi si sono più in grado di ripagare i
= 1MLN
48,64 9,85 10,77 sia quella sferrata dagli investitori sono dovuti adattare veloce- prestiti anticipati dagli investitori
10,79 cinesi che sono di manica larga mente, investendo in più auto- cinesi, questi trasformano gli in-
perché attingono alle casse statali. matizzazione, magazzini più vestimenti in quote di capitale ed
(*) Unità
32,45 Per tutti questi motivi le autori- grandi per gestire navi più gran- entrano nella proprietà.
0,641 tà portuali di Amburgo HPA e di di, gru e impianti di terminale Idealmente, l’Europa dovrebbe
di misura pari
a 1 container
Bremerhaven stanno pensando di più capaci nel momento in cui in gestire i suoi porti con un’unica
da 20 piedi. fondersi come via di uscita dalla realtà erano già alle prese con la strategia europea e un’autorità
(**) Primo crisi, come ha riportato Handels- sovracapacità. portuale europea: ma non è così, il
semestre. blatt, ma non è detto che troveran- Il mercato del lavoro non ha mercato è frammentato, i centri
Fonte:
elaborazione 3,87 no l’accordo: la trattativa è in cor- aiutato, almeno non in Germania. decisionali sono locali e le autorità
del Sole 24 0,066 so da tempo ma risulta a tutt’oggi, Quando è arrivato al pettine il portuali devono risolvere i proble-
Ore su dati è il caso di dirlo, in alto mare. «So- nodo degli alti costi del persona- mi a livello nazionale e poi in loco
Assoporti no critico su una fusione dei due le, le autorità portuali si sono © RIPRODUZIONE RISERVATA
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8 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216
Primo Piano
Lavoro
Ammortizzatori, tutele estese
ma resta il nodo dei costi
La riforma. Domani il confronto tra Orlando e le parti sociali chiamate a dare una prima valutazione
della proposta del ministro, che però non contiene indicazioni sui contributi a carico dei datori di lavoro
Per la riforma degli ammortizzatori
sociali è scattata l’ora della verità. Il
ministro del Lavoro, Andrea Orlan-
do, nell’incontro di domani pome-
riggio punta ad incassare il sostegno
delle parti sociali sulle linee guida
della riforma ispirata al principio
dell’universalismo differenziato per
assicurare la protezione a tutti i lavo-
ratori, compresi quelli delle micro e
piccole imprese (da 1 a 15 dipenden-
ti), con modalità differenti a seconda
delle caratteristiche settoriali e delle
dimensioni aziendali. Dunque con
durate differenti. Resta da sciogliere,
tuttavia, il nodo dei costi, dal mo-
mento che nel documento di sei pa-
gine che Orlando ha inviato a sinda-
cati e associazioni datoriali nulla si
dice in tema di contribuzioni e ali-
quote che serviranno per finanziare
il nuovo sistema. È solo indicata, al
termine dell’ultima pagina, una pre-
visione di «accompagnamento a ca-
rico della fiscalità generale dal 2022
al 2024» per i costi.
Il problema è che la bozza prece-
dente elaborata dal ministro Orlando
è stata rispedita indietro da ministero
dell’Economia, Rgs e Palazzo Chigi
proprio perché costava troppo. In
particolare il progetto si è arenato
proprio sull’estensione alle micro im-
prese della copertura degli ammor-
tizzatori sociali. Le stime dei tecnici
parlavano di costi per 6-7 miliardi,
che salivano a 8 miliardi consideran-
do anche gli interventi sull’indennità
di disoccupazione, a fronte di coper-
ture al momento assicurate solo per
1,5 miliardi dalla sospensione del
cashback. La partita per individuare
le risorse si sposta, dunque, in sede di
legge di Bilancio. Il ministro Orlando
è tuttavia convinto che, se dovesse in-
cassare domani la “condivisione”
delle parti sociali, avrebbe maggiori
chances di reperire le coperture ne-
cessarie alla riforma nella manovra
economica. Resta da capire se le parti
vorranno esprimere questo sostegno
al progetto del ministro, soprattutto
«Servono strumenti adeguati e sostenibili»
L’intervista
Luigi Sbarra
Segretario generale della Cisl
Giorgio Pogliotti
L a riforma degli
ammortizzatori «va integrata»
con le politiche attive, che sono
«purtroppo ancora da costruire».
Bisogna «sciogliere al più presto il
nodo dei costi» per «dare certezza»
alla riforma. È un «errore la
sospensione dell’assegno di
ricollocazione prima che sia pronto
lo strumento che dovrà sostituirlo,
il programma Garanzia
occupabilità dei lavoratori».
Un appello al Governo a «fare
presto e a fare bene» nella
creazione di nuovi reti di supporto
attivo e passivo dei lavoratori
arriva dal leader della Cisl, Luigi
Sbarra, alla vigilia della
convocazione delle parti sociali ,
domani da parte del ministro del
Lavoro, Andrea Orlando.
Segretario, può anticiparci cosa
dirà al ministro sull’impianto della
proposta che vi ha inviato?
Dal Governo ci aspettiamo
decisioni rapide e concertate capaci
da un lato di assicurare la massima
coesione nella difficile fase che
stiamo attraversando e, dall’altro,
di costruire un nuovo modello
stabile e universale di protezione e
i rappresentanti delle micro imprese
e di quei settori del terziario che fino-
ra in caso di emergenza hanno potuto
contare sulle coperture assicurate
dalla fiscalità generale con la cassa in
deroga (che il ministro intende abro-
gare) e che con la riforma saranno
chiamate gradualmente ad autofi-
nanziarsi gli ammortizzatori.
In base alla proposta Orlando la
copertura obbligatoria dei Fondi bila-
terali è assicurata ai datori di lavoro
che occupano da 1 a 5 dipendenti,
l’importo del sostegno per i lavoratori
delle Pmi aumenta, e gli ammortizza-
tori in costanza di rapporto di lavoro
si estendono ad apprendisti e lavora-
tori a domicilio. Viene anche intro-
dotto un meccanismo di premialità,
che prevede la riduzione della contri-
buzione addizionale per i datori di la-
voro che non ricorrono ai trattamenti
di integrazione salariale per un perio-
do «significativo» e verrà creato uno
strumento di protezione sociale ad
hoc per i lavoratori dello spettacolo
che tenga conto del carattere discon-
Prove di riforma. Domani l’incontro organizzato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando con le parti sociali
promozione delle persone che
perdono o cercano lavoro, basato
non solo sull’aiuto economico ma
anche sul sostegno alla
riqualificazione e ricollocazione.
Lavoriamo tutti per fare presto. È
l’ora della concretezza, perché se
arriveremo al 31 ottobre senza
nuove reti di supporto attivo e
passivo, rischiamo un autunno
molto caldo.
Come valuta l’assenza nella
proposta Orlando di riferimenti a
contributi e aliquote, elementi
necessari per capire come si
ripartiranno i costi?
È uno dei nodi da sciogliere al più
presto per dare certezza alla
riforma. La sostenibilità del
sistema va garantita con una prima
fase transitoria supportata dalla
fiscalità generale e, una volta a
regime, con aliquote graduali,
differenziate, proporzionate. Dal
progetto del ministro emerge l’idea
di estendere a tutti, anche ai datori
di lavoro di piccole dimensioni,
strumenti come la Cigs, nati per
affrontare crisi e riorganizzazioni
industriali e che sono
sovradimensionati per le micro-
imprese. Il rischio è di
sovraccaricarli con nuove aliquote
contributive per finanziare
ammortizzatori che probabilmente
non useranno. Attenzione a fornire
strumenti adeguati e sostenibili.
Quali sono le principali
modifiche che proponete del testo?
Crediamo sia indispensabile alzare
il valore economico delle
2.100
Gli strumenti in campo
Cigo e Cigs
L’applicazione della cassa
ordinaria è estesa alle imprese
non coperte da strumenti
ordinari, che non aderiscono a
fondi di solidarietà bilaterali.
Cassa straordinaria per
processi di transizione in
aziende con meno di 15
dipendenti, e due nuove
causali: prospettata
cessazione dell’attività e
liquidazione giudiziale
Fondi e Fis
Confermate le prerogative
vigenti dei fondi di solidarietà
bilaterali. La copertura dei fondi
bilaterali è assicurata ai datori
di lavoro fino a 5 dipendenti.
Il Fis continua a erogare
prestazioni in via residuale.
imagoeconomica
Alla guida della Cisl. Luigi Sbarra
prestazioni e introdurre causali
specifiche per le transizioni green e
digitali, per allargare le protezioni
nelle ristrutturazioni. Chiediamo di
rafforzare i contratti di solidarietà
difensivi ed espansivi allargando il
perimetro alle Pmi. Pensiamo sia
indispensabile potenziare durata
ed entità della Naspi, spostare il
decalage almeno dal dodicesimo
mese con azzeramento della
decurtazione per gli over 55. Per
Naspi e DisColl serve una durata
minima, per dare certezze alle fasce
più precarie.
Ancora non sono operative due
misure finanziate sette mesi fa in
legge di Bilancio, l'assegno di
‘ La riforma degli
ammortizzatori va
integrata con le politiche
attive che purtroppo
sono da costruire
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In arrivo nuovi ispettori
Entro l’anno si prevedono 2.100 assun-
zioni all’ispettorato nazionale del lavoro
guidato da Bruno Giordano per vigilare
sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
tinuo delle loro prestazioni. Cancellata
la cassa in deroga si estende il raggio
di applicazione della cassa integra-
zione ordinaria e straordinaria (la
riorganizzazione aziendale può esse-
re chiesta anche per processi di tran-
sizione da datori di lavoro con meno
di 15 dipendenti, si introducono due
causali, per prospettata cessazione di
attività e liquidazione giudiziale).
Viene confermata la gestione esclusi-
va delle integrazioni salariali da parte
dei fondi bilaterali esistenti. Il fondo
di integrazione salariale continua a
erogare prestazioni in via residuale
coprendo tutti i lavoratori non rien-
tranti nella Cigo e nei fondi bilaterali.
Altre novità: in tema di Naspi «i
requisiti di accesso vengono resi me-
no rigidi» e «si posticipa la decorren-
za del decalage» (il taglio mensile del
3% dell’importo che scatta dal 4 me-
se), per la Discoll si innalza la durata
massima e si riconosce la contribu-
zione figurativa.
—G.Pog.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ADOBESTOCK
ricollocazione e Garanzia
occupabilità dei lavoratori. Siete
preoccupati?
La riforma degli ammortizzatori
deve essere integrata con una
solida architettura di politiche
attive, che purtroppo è ancora tutta
da costruire. Il sistema deve
assicurare ad ogni lavoratore un
sostegno al reddito legato al diritto-
dovere all’aggiornamento continuo
e di qualità. È un errore la
sospensione dell’assegno di
ricollocazione prima che sia pronto
lo strumento che dovrà sostituirlo,
il programma Gol, i cui principi
sono anche condivisibili ma dei
quali ancora non si vede traccia.
Bisogna puntare sull’occupabilità.
Che vuol dire in concreto?
Vuol dire fare sistema, avvicinare la
presa in carico alle realtà locali,
superare i limiti del Reddito di
cittadinanza e fare un enorme
investimento sui Centri per
l’impiego, coinvolgendo le Agenzie
per il lavoro che conoscono la
domanda dei sistemi produttivi
locali. Dobbiamo coinvolgere tutti i
lavoratori che perderanno il lavoro
e quelli in Cig in percorsi di
apprendimento, valorizzare i Fondi
interprofessionali collegandoli al
Fondo Nuove competenze e
superando l’odiosa sottrazione
forzosa che si protrae da anni
togliendo alla formazione dei
lavoratori centinaia di miglia di
euro l’anno. Uno scippo di risorse
pagate da imprese e lavoratori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il videoconfronto
Domani alle 15,30 il ministro del Lavo-
ro, Andrea Orlando, vedrà in videocon-
ferenza le parti sociali sulle linee guida
di riforma degli ammortizzatori
Prospettive incerte. Nell’analisi di Condindustria le attese per l’estate
Materie prime
e Covid: a luglio
frena la produzione
Confindustria
Il Centro studi prevede che
l’incertezza sulla variante
Delta peggiori le aspettative
Nicoletta Picchio
ROMA
Una produzione industriale che
nel secondo trimestre cresce ad un
ritmo vicino a quello rilevato nel
primo, e cioè +1,0% contro l'1,3%.
Ma un terzo trimestre che parte
con «un abbrivio» negativo: se-
condo la stima del Centro studi di
Confindustria il dato di luglio sarà
-0,7% (un calo che arriva dopo il
+1% di giugno rilevato dall'Istat).
La spiegazione di questo segno
meno secondo gli analisti di Con-
findustria è legata a un maggior ri-
corso alle scorte di magazzino, che
si è reso necessario per soddisfare
l’afflusso di ordini, e ad alcune
strozzature dell’offerta lungo la fi-
liera produttiva internazionale,
dovute alle scarsità di alcune com-
ponenti e materie prime. La do-
manda interna, dice il Csc, è più vi-
vace di quella estera.
Ma ci sono altri elementi im-
portanti da tenere in considera-
zione, che portano ad «attese me-
no favorevoli» come dice il titolo
della nota. Per ora gli imprenditori
continuano ad essere ottimisti,
come emerge dalle indagini quali-
tative realizzate nella prima metà
di luglio. Ma i timori legati alla va-
riante Delta e le eventuali ulteriori
restrizioni, mette in evidenza il
Csc, «stanno cominciando ad in-
taccare le attese di medio perio-
do». Le indagini sulla fiducia di
agosto, è scritto nell'indagine ra-
pida, «potrebbero cogliere in pie-
no queste preoccupazioni», con
un contraccolpo sulla fiducia di
imprese e famiglie.
Infatti già nell'indagine IHS-
Markit, condotta nella seconda
metà di luglio, si è osservato un
forte rallentamento delle aspetta-
tive, scese a livello più basso da
aprile 2020 proprio per i timori di
una recrudescenza del virus e del
rafforzamento delle restrizioni. «Il
ritorno dell'incertezza rischia di
diventare il principale ostacolo alla
ripresa in corso», sono le ultime ri-
ghe della nota.
I livelli di attività di luglio si at-
testano su valori di poco inferiori
a quelli di febbraio 2020. La varia-
zione congiunturale del secondo
trimestre è di +1%, dopo l'1,3% del
primo. La variazione acquisita del
terzo è di -0,5. La produzione, al
netto del diverso numero di gior-
nate lavorative, aumenta in luglio
del 3,7% rispetto allo stesso mese
del 2020. Gli ordini in volume se-
gnano in luglio +1,2 sul mese pre-
cedente, +8,8% su luglio 2020.
Gli indicatori congiunturali re-
lativi al terzo trimestre continuano
a segnalare una dinamica positiva
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ANSA
dell'attività nell'industria, con or-
dini in aumento specie per la com-
ponente interna. «Tuttavia non è
escluso che nei mesi estivi si osser-
vi un rallentamento della dinamica
registrata a primavera». Secondo
quanto emerge dal PMI manifattu-
riero (indice dei responsabili degli
acquisti) iniziano ad emergere an-
che in Italia gli effetti della scarsità
delle materie prime e di compo-
nenti, fattori che hanno determi-
nato un blocco delle catene globali
di fornitura, provocando strozza-
ture nell'offerta in particolare in
alcuni settori (automotive, elettro-
nica, macchinari). Il peggioramen-
to degli indicatori sui tempi medi
di consegna dei fornitori e al lavoro
inevaso riflettono questi problemi
che tendono a frenare l'espansione
dell'attività, nonostante un au-
‘ Il calo dell’attività
industriale (-0,7%)
spiegata dal ricorso
alle scorte e dai blocchi
lungo la filiera
mento delle commesse, e creano
pressioni sulla capacità produttiva.
Sono probabili inoltre effetti di
second round sull'industria italia-
na derivanti dalle ricadute di que-
sti fattori sull'attività dei nostri
partner, prima di tutti la Germania,
dove la produzione a luglio è scesa
dell’1,3% congiunturale, contro le
attese di un +0,5%, in calo per il ter-
zo mese consecutivo.
In un orizzonte di medio perio-
do «si addensano rischi» derivanti
dall’aumento dei contagi legati alla
variante Delta e alle prospettive di
nuove limitazioni. Di qui, quindi, il
rischio di attese meno favorevoli e
di un ritorno dell'incertezza, prin-
cipale ostacolo alla ripresa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la stima
-0,7%
Il mini-rimbalzo negativo
«Si ferma il recupero della
produzione industriale in
luglio (-0,7%) dopo il rimbalzo
di giugno (+1%)», rileva il
Centro studi di Confindustria
che registra così «attese
meno favorevoli». E avverte:
anche se «gli indicatori
congiunturali relativi al terzo
trimestre continuano a
segnalare una dinamica
positiva dell'attività
nell'industria, con ordini in
aumento (soprattutto nella
componente interna) e attese
di produzione favorevoli»,
«non è escluso che nei mesi
estivi si osservi un
rallentamento rispetto alla
dinamica registrata in
primavera».
Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216 9

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10
Primo Piano
La lotta al Covid
L’intervista. Silvio Brusaferro. Per il portavoce del Comitato tecnico scientifico il Covid circolerà
in maniera controllata senza più picchi. In caso di varianti pericolose il vaccino verrà riadattato
«L’epidemia diventerà endemia,
con i vaccini gestiremo il virus»
Marzio Bartoloni
«g li sforzi messi in campo
a livello globale e nel
nostro Paese dalla
ricerca, dalla sanità, dall'industria e
da tutti i settori della società sono
tali per cui ora possiamo pensare
che indipendentemente dalla
durata di questa pandemia potremo
gestirla e dunque conviverci per i
prossimi mesi e se necessario per i
prossimi anni. Senza mai
dimenticarci che come singoli
siamo parte di una comunità e che i
nostri comportamenti fanno la
differenza. È quella che qualcuno
comincia a chiamare nuova
normalità: la consapevolezza che le
nostre azioni possono influire e che
nessuno da solo può proteggersi».
Silvio Brusaferro presidente dell’Iss
e portavoce del Cts, da 20 mesi nella
trincea del Covid, guarda alla nuova
fase con cauto ottimismo.
Abbiamo superato il picco di
questa mini ondata estiva?
Difficile dirlo. L'indice di
trasmissione R-t è in calo anche
nella proiezione più avanzata, ma
resta sempre sopra a 1 il che vuol
dire che rallenta la velocità della
crescita che continua anche se più
lenta. Per superare il picco l'Rt deve
scendere sotto a 1 e poi devono
decrescere gli infetti e le degenze.
Cosa pensa dell'uso più ampio
del Green pass?
È uno strumento utile per
contrastare la circolazione del virus
e favorire l'obiettivo più ampio di
avere immunizzata la gran parte
della popolazione. Grazie al vaccino
possiamo pensare a un futuro dove
convivere con questo virus
A scuola sarà un anno diverso?
La volontà di tutti è che l'anno
scolastico riprenda con gli
studenti in presenza. È chiaro che
la scuola più sicura è quella dove
tutti quelli che la frequentano e per
i quali sono disponibili i vaccini
siano vaccinati.
Scettici e no vax sostengono che
il vaccino non protegge.
Come confermano anche i nostri
dati la protezione dalla possibilità di
contrarre il virus è intorno all'85%, il
che vuol dire che una quota minima
di vaccinati se incontra il virus può
contagiarsi. Questi vaccinati,
positivi a loro volta possono
trasmettere l'infezione soprattutto
se incontrano dei non vaccinati
mentre se venissero in contatto con
altri vaccinati la probabilità di
trasmettere il virus si abbasserebbe
enormemente. Qual è allora il
vantaggio per queste persone? Che
pur contraendo l'infezione il rischio
di sviluppare complicanze cliniche è
molto basso, perché abbiamo visto
Scuola, cento milioni per fare lo screening
Obbligo di green pass
Continuano le proteste
nella scuola, i presidi critici
sugli aggravi per i controlli
Cento milioni per effettuare attraver-
so la struttura del commissario Fi-
gliuolo uno «screening della popola-
zione scolastica» in vista della riaper-
tura e 358 milioni per pagare chi do-
vrà sostituire il personale scolastico
«assente ingiustificato». Sono le ulti-
me novità previste dal decreto sul-
l’obbligo del green pass a cominciare
dalla scuola- solo ieri scaricati 6,7 mi-
che la protezione dai ricoveri si
aggira al 95% e per le terapie
intensive al 97%.
In autunno potremo ritrovarci
come oggi in Inghilterra con molti
contagi e pochi ricoveri?
È quello che sta già accadendo ora
in Italia dove abbiamo 6-7mila casi
al giorno e il numero di persone
ricoverate è molto contenuto. Tra
l'altro in larghissima parte i
ricoverati sono persone non
vaccinate
Non si può però escludere una
variante che “buchi” il vaccino.
Questa possibilità non si può
escludere, ma se ci fosse uno
scenario di questo genere le misure
di cui disponiamo e le tecnologie
che abbiamo a livello
internazionale ci consentono di
modificare e adattare in tempi
relativamente veloci il vaccino in
funzione di queste varianti
Cosa accadrà tra sei mesi?
Tanto più alta sarà la quota di
vaccinati tanto più ci potremo
avvicinare a uno scenario che ci farà
passare dall’epidemia all'endemia
che vuol dire che il virus continua a
circolare ma in maniera limitata e
controllata nella popolazione senza
scatenare più grandi picchi. Questo
scenario si può presentare con una
gran parte della popolazione
immunizzata.
Il famoso target dell'80%?
Sì. Questo scenario si accompagna
alla capacità di individuare e
tracciare i positivi e i contatti
contenendoli immediatamente.
Anche se non dobbiamo mai
dimenticarci che questa è una
pandemia con varianti che nascono
a livello globale, quindi il fenomeno
si può controllare a livello di singoli
paesi ma la risposta e la soluzione
non può che arrivare con un
approccio a livello globale
La Spagnola durò due anni, il
Covid potrebbe durare di più?
Non so per quanto ancora durerà.
Ma noi dobbiamo lavorare per
conviverci anche a lungo, se
necessario, controllando la
circolazione e monitorando come
evolve il virus.
Avremo bisogno di richiami del
vaccino nei prossimi anni?
È una possibilità che si sta
valutando e che stiamo studiando.
È la prima volta che nella storia
dell'uomo si riesce a vaccinare
centinaia di milioni di persone in
tutto il mondo in tempi così
ristretti. Non sappiamo ancora con
precisione la durata della copertura
immunitaria. Questa valutazione
determinerà l'opportunità o meno
di fare dei richiami e con nuove
varianti di riadattare il vaccino.
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lioni di certificati verdi - pubblicato
venerdì in Gazzetta ufficiale. Si tratta
di risorse largamente insufficienti per
i sindacati sempre più sul piede di
guerra: il decreto, secondo i loro cal-
coli, ha previsto la copertura per poco
meno di 50mila non vaccinati da set-
tembre a dicembre. Un numero «sot-
todimensionato». Intanto, di tutto il
personale scolastico, sono 217.870
quelli che a oggi non hanno ricevuto
neanche una dose di vaccino (il
14,87%) - solo 3mila in meno rispetto
a una settimana fa - ed è polemica sul-
la possibilità di sanzionare i presidi
con multe fino a mille euro per omes-
so controllo sulle misure di restrizio-
ne anti-Covid nelle scuole.
«Sull’applicazione del green pass
nelle scuole e nelle università non ac-
2milioni $
Il presidente dell’Iss. Silvio Brusaferro guida l’Istituto superiore di sanità
istituto superiore di sanità
Vaccini, vademecum contro le fake
Da «i vaccini causano il contagio»
a «d'estate non serve vaccinarsi»:
sono molte le fake news che
circolano sui vaccini anti-Covid. In
un vademecum pubblicato ieri, a
cura del Gruppo vaccini dell'Iss, ci
sono le risposte alle principali
bufale che si trovano in rete.
A esempio trombosi e miocarditi
sono gli effetti collaterali dei quali
si parla maggiormente ora e l’Iss
rileva che «le agenzie regolatorie
riportano queste due patologie,
che peraltro sono anche tra quelle
causate dall'infezione, come rari
effetti avversi della vaccinazione».
Commentando altre affermazioni
diffuse sui vaccini, si rileva che «è
possibile» che anche i vaccinati
siano contagiosi perché, «l'effica-
cia, anche se molto alta, non è del
100% e ci possono essere quindi i
cosiddetti fallimenti vaccinali» .
L’Iss osserva poi che «i dati prove-
nienti dai Paesi con una campagna
cetteremo penalizzazioni per i lavora-
tori e scarichi di responsabilità sui di-
rigenti scolastici», avverte Francesco
Sinopoli, segretario generale della Flc
Cgil. Anche tra chi ha sostenuto lo
strumento del green pass come i diri-
genti scolastici ci sono i distinguo:
«Noi eravamo favorevoli al green pass
e lo accogliamo con favore, semmai ri-
marchiamo che sia stato deciso con un
po’ di ritardo - dice Antonello Giannel-
li, presidente di Anp -. Dopodiché che
i controlli competono ai presidi è
scontato, già lo fanno. Quello che non
va bene è che le incombenze aumenta-
no, le procedure che vengono richieste
sono sempre di più e più complesse, e
il personale non è sufficiente».
Nel giorno in cui si contano 6.902
positivi (venerdì erano 6.599) e 22 vit-
https://overposting.org
AMAZON: lotteria per i vaccini
Per favorire le vaccinazioni dei suoi
1,3 milioni di lavoratori Amazon lancia
una lotteria con un montepremi di 2
milioni $. Primo premio: 500mila $
IMAGOECONOMICA
vaccinale avanzata, Italia compre-
sa, hanno dimostrato che il vacci-
no protegge dalle conseguenze
peggiori della malattia, dal ricove-
ro al decesso, oltre 9 persone ogni
10 vaccinate. La vaccinazione
riduce anche la capacità di infetta-
re dei vaccinati». Ancora sulla
sicurezza dei vaccini, rispondendo
ai dubbi sul fatto che siano stati
fatti troppo in fretta, l'Iss osserva
che «il sistema di farmacovigilan-
za per i vaccini contro il SarsCov-2
è lo stesso di tutti gli altri farmaci e
vaccini già approvati» e che «han-
no completato tutti i passaggi
della sperimentazione per l’auto-
rizzazione all’immissione in com-
mercio senza saltarne alcuno»
Nessun effetto poi su fertilità
maschile o femminile, né nelle
donne in gravidanza. I vaccini,
inoltre, «non interagiscono in
alcun modo con il Dna».
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time (erano 24), e salgono a ritmi lenti
terapie intensive (+11) e ricoveri (+84),
continua la corsa dei giovani a vacci-
narsi. Un milione di under 19 è vacci-
nato e uno su due tra i 16 e i 19 anni ha
fatto almeno una dose. Mentre nella
fascia più a rischio, quella dai 50 anni
in su, le somministrazioni procedono
ma a un ritmo inferiore, con ancora 4,4
milioni di italiani che non hanno alcu-
na protezione.
Migliaia di persone hanno sfilato in
corteo non autorizzato a Milano, al-
meno 5mila secondo le forze dell’ordi-
ne, per dire no al certificato verde. A
Roma circa 1.500 persone si sono ra-
dunate in piazza del Popolo. Cortei an-
che in altre città d’Italia.
—Mar.B.
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Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216
proteste in francia
Oltre 230mila persone hanno parte-
cipato ieri in Francia alle proteste
contro il green pass. È, finora, la
mobilitazione più grande
PANORAMA
Next Generation Eu
In settimana l’anticipo Ue
da 25 miliardi per il Pnrr
Conto alla rovescia per l’arrivo dei
primi 25 miliardi del Recovery
Plan: secondo quanto si
apprende, sono stati siglati dal
governo italiano e dalla
Commissione Ue tutti gli accordi
necessari all’erogazione dei
finanziamenti da parte di
Bruxelles. Ci vorrà comunque
ancora qualche giorno, però, i
fondi, per questioni tecniche,
dovrebbero entrare nelle casse
dello Stato al massimo verso la
fine della prossima settimana.
Gran parte dei progetti del Pnrr
riceverà finanziamenti tra i 10
Ritirata la Camera disciplinare
Giustizia, Varsavia cede
all’ultimatum della Ue
Il presidente del principale partito
della coalizione di governo
conservatrice in Polonia, Jaroslaw
Kaczynski, ha annunciato che sarà
eliminata dalla riforma della
giustizia la norma che prevedeva
un organismo disciplinare per
vigilare sul potere giudiziario,
duramente contestata
dall’Unione europea. «Aboliremo
la Camera disciplinare (della Corte
suprema) nella forma in cui
funziona attualmente e l’oggetto
della controversia (con l’Ue)
scomparirà», ha affermato il
presidente del partito Diritto e
giustizia (PiS) all’agenzia Pap.
Mise vara calendario per riassetto frequenze
Al via il nuovo bonus tv:
le domande dal 23 agosto
Via libera, dal 23 agosto, alle
domande per il bonus tv per
l’acquisto di televisori compatibili
con il nuovo standard della
televisione digitale terrestre
(Dvbt-2 con codifica Hevc Main
10). È quanto prevede il decreto
firmato dal ministro dello
Sviluppo Economico, Giancarlo
Giorgetti, pubblicato ieri in
Gazzetta Ufficiale, che contiene
anche il modulo per la richiesta
dell’incentivo da consegnare al
rivenditore o in una isola
ecologica autorizzata. A
differenza del precedente
Mobilità elettrica: la stretta in arrivo
In monopattino col casco,
divieto per i minori
Divieto per i minori, a bordo
obbligo di casco e di giubbotto o di
bretelle riflettenti. É in arrivo una
stretta sui monopattini che hanno
invaso le città, diventando primo
veicolo della sharing mobility in
Italia: oggi un veicolo condiviso su
tre è un monopattino. In
commissione Trasporti alla
Camera è allo studio un disegno di
legge - primo firmatario Roberto
Rosso (Fi), relatrice Elena
Maccanti (Lega) - che vuole
regolamentarne meglio la
circolazione, garantendo una
maggiore sicurezza. Viene
https://oversky.info
milioni e 1 miliardo, mentre 2 sole
voci - sulle 151 del Pnrr - superano
i 10 miliardi, il superbonus e l’alta
velocità. Lo sport compare nella
manciata di capitoli che riceverà
complessivamente un miliardo
tondo. Delle linee di investimento
previste dal Piano, circa un
centinaio su 151 sono già state
avviate o partiranno di qui alla
fine dell’anno. I progressi saranno
registrati sul nuovo portale
italiadomani.gov.it per consentire
a tutti la verifica del rispetto di
target e cronoprogramma.
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Kaczynski ha precisato che le
prime proposte di modifica della
riforma dovrebbero essere
presentate a settembre. La Corte
di giustizia Ue il 14 luglio aveva
ordinato alla Polonia di porre
immediatamente fine alle attività
della Camera disciplinare della
Corte suprema, organismo
deputato alla supervisione dei
giudici, con il potere di revocare la
loro immunità per esporli a
procedimenti penali o a ridurre gli
stipendi. Bruxelles aveva poi dato
come ultimatum per la revoca del
provvedimento il 16 agosto.
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incentivo che resta in vigore ed è
cumulabile, questo bonus si
rivolge a tutti i cittadini senza
limite di Isee. Il ministro ha inoltre
firmato un decreto che rimodula
il calendario del riassetto delle
frequenze televisive nelle aree
regionali. Il provvedimento
prevede poi che a, a partire dal 15
ottobre 2021, alcuni programmi
nazionali siano trasmessi
esclusivamente con la codifica
Dvbt/Mpeg4 e dispone
l’introduzione del nuovo standard
Dvbt-2 dal 1° gennaio 2023.
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introdotto il limite di velocità di 20
km orari su piste ciclabili e di 30
km orari sulle strade urbane.
Nelle aree pedonali massimo
a 6 km orari. I marciapiedi
diventano off limits.
Niente più sosta selvaggia: si
potrà comunque parcheggiare
negli stalli per ciclomotori e
motoveicoli. Poi divieto di
trasportare altre persone, oggetti
o animali, di trainare veicoli, di
condurre animali e di farsi
trainare da un altro veicolo. E,
dopo il tramonto, tutti a piedi.
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Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216
Politica
i sei mesi a palazzo chigi
il governo draghi
e le Èlite
troppo deboli
di Sergio
Fabbrini
—Continua da pagina 1
L’ oscillazione del Parlamento italiano è dovuta alla
difficoltà, del nostro sistema di rappresentanza, a
fare da filtro tra le esigenze dei cittadini e quelle
del sistema decisionale. Quel sistema non ha prodotto
una élite politica strutturata e preparata. L’élite politica
non nasce per caso, avrebbe ricordato lo scienziato
politico Giovanni Sartori (1924-2017), ma è il risultato
dell'interazione tra sistema di partito, sistema
elettorale e sistema di governo. Priva di partiti
strutturati e di leggi elettorali competitive, la
democrazia elettorale ha finito per promuovere (nelle
elezioni del marzo 2018) una maggioranza di
“rappresentanti per caso”. Politici impreparati a
comprendere (prima ancora che a gestire) la
complessità del governo di un Paese interdipendente
con gli altri Paesi dell'Eurozona. Una situazione
preoccupante, dato che siamo il secondo Paese
industriale dell'Eurozona e uno dei sette Paesi più
industrializzati al mondo. Di qui, l’attivazione di un
establishment, di cui l’Italia (per fortuna) dispone,
costituito di tecnici ma anche di politici competenti,
coagulatosi intorno al governo Draghi. Un
establishment consapevole dell'interdipendenza in cui
operiamo, oltre che preparato a governarla. Per il
sociologo americano Charles Wright Mills (1916-1962),
l’establishment è generalmente un’aggregazione non-
partigiana o trans-partigiana che si attiva per
preservare lo statu quo. Nel caso italiano, lo statu quo
consiste nell’interdipendenza dello stato
costituzionale (Art. 11 della
Costituzione, “l'Italia consente, in
‘ condizioni di parità con gli altri
Stati, alle limitazioni di sovranità
il quadro necessarie ad un ordinamento
Una supplenza che assicuri la pace e la giustizia
tecnico fra le Nazioni”). Non a caso, tale
politica establishment ha assunto come
punto di riferimento la
che si fa
Presidenza della Repubblica, la
carico
di debolezze massima espressione dello stato
strutturali
del Paese
costituzionale ma anche
l’istituzione più europeizzata di
quest'ultimo. Tuttavia, una
democrazia non può funzionare
così. Eppure, tra le oligarchie del passato e i dilettanti
del presente, l’Italia non dispone ancora delle
condizioni istituzionali per fare emergere le nuove élite
politiche dell'interdipendenza. Come fare?
Allarghiamo lo sguardo. Le cose non sono diverse in
altre sfere sociali, economiche ed istituzionali. Troppe
di esse sono condizionate da oligarchie e corporazioni
che contrastano l'affermazione di élite competitive. In
molte sfere, il merito individuale, in quanto criterio per
la selezione (e legittimazione) di chi esercita posizioni
di influenza, vale spesso come il due di picche. Eppure,
la nostra Costituzione (Art. 34) afferma che “i capaci e
meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di
raggiungere i gradi più alti degli studi” e di ciò che ne
segue. In Italia, invece, è l'appartenenza correntizia,
oppure la prossimità politica o ancora il cognome che si
porta il criterio usato per scegliere i membri del
Consiglio superiore della magistratura o i capi delle
Procure della Repubblica, i professori universitari o i
primari ospedalieri, i dirigenti dell’amministrazione
pubblica o i manager privati e pubblici. Per noi, il
merito individuale viene sempre dopo. Il risultato è la
preservazione di una “classe dirigente” chiusa in sé
stessa, spesso culturalmente provinciale,
impossibilitata a guidare il Paese nel processo di
interdipendenza. Una “classe dirigente” nell’accezione
proposta dal pensatore sociale Gaetano Mosca (1858-
1941), cioè un gruppo di individui preoccupati
primariamente di preservare la propria posizione di
potere (la propria condizione di “classe”).
Naturalmente il merito individuale è socialmente
condizionato (come ha spiegato Michael Sandel nel
suo ultimo contributo), così come dovrà avere accenti
diversi nelle varie sfere di attività collettiva. Tuttavia,
esso costituisce il più efficace antidoto alla sclerosi
corporativa (e alla sua logica conservativa). Il
disconoscimento del merito individuale è funzionale
alla preservazione dei poteri oligarchici, anche se il suo
riconoscimento non deve condurre a comportamenti
personali di arroganza e superiorità. L’Italia difetta di
élite sociali democratiche, emerse da sfide competitive
interne e soprattutto esterne. Sono quelle sfide che
promuovono, attraverso il ricambio delle élite,
l’innovazione e l’apertura. Come arrivare ad un nuovo
“sistema delle élite”?
Insomma, il governo Draghi supplisce alla
debolezza di chi avrebbe dovuto guidare il Paese nel
sistema dell’interdipendenza, ma non era in grado di
farlo. Il successo del governo Draghi è necessario per
rilanciare l’Italia, ma non è sufficiente per trasformarla
in un Paese capace di usare l’interdipendenza e non già
di subirla. Occorre andare alla radice del problema.
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Liti fiscali, con la riforma
chi perde paga il processo
Contenzioso. Stop alla compensazione delle spese. Allo studio misure deflattive per ridurre
i ricorsi delle Entrate. Penalità per chi non accetta la conciliazione e rinforzi in Cassazione
Ivan Cimmarusti
Spese di giudizio non più compensate
ma a carico della parte soccombente
e strumenti deflattivi per contenere le
impugnazioni da parte delle Agenzie.
Ma anche una conciliazione più ac-
cattivante con penalità per chi non
l’accetta e il potenziamento della
quinta sezione fiscale della Cassazio-
ne, intasata da oltre 55mila procedi-
menti arretrati. In stand by tutte le va-
lutazioni sullo status del giudice,
compresa l’ipotesi di trasformarlo in
un magistrato a tempo pieno assunto
per concorso pubblico.
Il Governo di Mario Draghi apre
formalmente il dossier riforma della
giustizia tributaria, tanto che venerdì
pomeriggio i ministri Daniele Franco
(Mef) e Marta Cartabia (Giustizia)
hanno incontrato il professor Giacin-
to della Cananea, presidente della
Commissione interministeriale che a
fine giugno scorso ha depositato tutte
le proposte per il restyling del conten-
zioso. Circa due ore per affrontare le
diverse ipotesi di riforma prodotte dai
16 commissari, accolte positivamente
dai ministri perché innovative e in li-
nea con il Piano nazionale di ripresa
e resilienza (Pnrr).
Di fatto, però, la partita più impor-
tante si aprirà ora, con l’Economia e
la Giustizia che dovranno mettere
mano a un articolato che potrebbe fi-
nire nella delega fiscale di settembre
e che quasi certamente conterrà non
solo aspetti delle proposte avanzate
dalla Commissione ma anche indica-
zioni più specifiche dei ministri. Si
tratta, per queste ultime, di spunti su
La squadra di Conte e la spina Grillo
Dopo il plebiscito
Di Maio e Fico garanti
Ipotesi Chiara Appendino
vicepresidente del M5S
Emilia Patta
L’incoronazione di Giuseppe Conte
con risultati bulgari - piuttosto scon-
tati vista la presenza di una sola candi-
datura ma che comunque confortano
l’ex premier (67.064 partecipanti al
voto su 115.130 iscritti aventi diritto, di
cui 62.242 - il 92,8% - sì alla leadership)
- dovrebbe facilitare almeno a breve
termine l’esercizio della leadership sul
M5s e sui gruppi parlamentari dopo
un anno e mezzo di “vacatio”, ossia
dalle dimissioni di Luigi Di Maio nel
gennaio 2020. Dopo i festeggiamenti
e gli auguri del mondo politico - a par-
tire dal leader del Pd Enrico Letta con
cui si vuole costruire il campo pro-
gressista («complimenti e un grande
in bocca al lupo») - l’agosto di Conte
sarà ora dedicato alla definizione della
squadra al debutto a settembre.
Se la nomina del comitato di garan-
zia e dei probiviri spetta secondo il
nuovo statuto a Beppe Grillo (e per il
ruolo di “garanti” sono in pole Di Maio
e il presidente della Camera Roberto
Fico), sarà Conte in qualità di presi-
dente a scegliere i due o tre vicepresi-
denti e il comitato direttivo di una
ventina di membri, una vera e propria
“segreteria” politica: in questa sede il
neo leader ha intenzione di valorizza-
re, oltre a big come Alfonso Bonafede
e Riccardo Fraccaro, le «risorse pre-
ziose» scoperte nei giorni scorsi du-
rante gli incontri con i parlamentari
pentastellati delle commissioni. Tra le
new entry nella dirigenza si fanno tra
gli altri i nomi di Mario Turco, già sot-
tosegretario a Palazzo Chigi con Conte
premier, e della sottosegretaria al-
Il lavoro della commissione
Giacinto della Cananea (nella foto)
presiede la Commissione interministe-
riale incaricata di formulare dei corret-
tivi sulla giustizia tributaria allo scopo di
cui sia la Cartabia che Franco concor-
dano e che puntano dritti a ridurre fin
dal nascere il contenzioso cercando
di evitare le liti nelle Commissioni tri-
butarie provinciali e regionali per
non sovraccaricare poi la Cassazione.
È il caso di alcune misure deflattive
delle impugnazioni da parte delle
Agenzie fiscali, così da evitare liti il
più delle volte instaurate dal Fisco so-
lo per il timore di possibili contesta-
zioni di responsabilità per danno
erariale. Parallelamente, si vuole ri-
muovere la compensazione delle
spese di giudizio, che ricade sui citta-
dini anche quando l’Ufficio è perden-
te. Per questo l’intenzione è di accol-
lare le spese del procedimento alla
parte soccombente.
Con grande consenso è stata accol-
ta la proposta della “Commissione
della Cananea” di potenziare l’istituto
della conciliazione. Come riportato
l’Istruzione Barbara Floridia. Di certo
Conte dovrà usare il bilancino del vec-
chio manuale Cencelli per non scon-
tentare nessuna anima, a cominciare
dagli ortodossi ostili al governo Dra-
ghi e sempre con un piede sull’uscio.
Nel comitato dovrebbero entrare an-
che le sindache uscenti di Torino e Ro-
ma, Chiara Appendino (che potrebbe
essere una dei vicepresidenti) e Virgi-
la kermesse di ceglie
La prima uscita
ad Affaritaliani.it
Giuseppe Conte sceglie la
Piazza di Affaritaliani.it per la
sua prima uscita pubblica da
nuovo leader del M5S. Confer-
mata l'ultimo week end di
agosto la sua presenza a Ceglie
Messapica (Brindisi) per la
quarta volta consecutiva. La
kermesse organizzata dal
primo quotidiano digitale,
divenuta una tappa obbligata
del dibattito politico nazionale,
è prevista per le serate del
27-28-29 agosto. Tema: le
cose da fare dopo le ferie.
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fronteggiare il contenzioso arretrato e
ridurre la durata dei processi. A fine
giugno, la commissione ha depositato
le proposte di modifica accolte positi-
vamente dai ministri Daniele Franco
ANSA
anche nella relazione depositata ai
ministri, «qualora una delle parti (ov-
vero il giudice) abbiano formulato
una proposta conciliativa, non accet-
tata dall’altra parte senza giustificato
motivo, restano a carico di quest’ulti-
ma le spese di giudizio maggiorate del
50%». Sul tavolo anche incentivi per
incoraggiare l’incontro delle parti.
La fase di legittimità resta osser-
vata speciale anche perché espressa-
mente indicata nel Pnrr. Si valuta il
potenziamento della sezione fiscale
della Cassazione con l’applicazione a
tempo pieno dei giudici del Massi-
mario. Ma allo studio ci sono anche
altri istituti: «Ricorso nell’interesse
della legge» e «Rinvio pregiudiziale
in Cassazione». Entrambi hanno lo
L’arretrato. scopo di portare all’enunciazione di
La sede un principio di diritto emesso dalle
della Corte Sezioni unite per chiarire questioni
di Cassazione fiscali contrastanti nel merito, così da
a Roma
evitare l’instaurazione di cause seria-
dove pendono
oltre 55mila
li. Con un distinguo tra i due istituti:
cause il primo può essere sollevato dal Pro-
tributarie curatore generale della Cassazione,
mentre il secondo dai giudici di pri-
mo e secondo grado.
Resta aperta la partita sul futuro
del giudice tributario. Com’è noto la
Commissione ha prodotto due distin-
te proposte, una per l’istituzione di un
giudice di ruolo assunto per concor-
so, l’altra per mantenere l’attuale sta-
tus onorario. Il tema è stato oggetto di
riflessioni attente nel corso della riu-
nione di venerdì scorso, tanto che so-
no state svolte anche proiezioni su
costi e benefici. Ma allo stato la deci-
sione è stata rinviata.
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REUTERS
nia Raggi, e l’ex ministra dell’Istruzione
Lucia Azzolina. Intanto l’ex reggente
Vito Crimi, Roberta Lombardi e Gian-
carlo Cancelleri hanno rimesso il loro
mandato di membri del Comitato di
garanzia del M5s nelle mani di Conte
e del Garante Beppe Grillo.
Resta il nodo della pax interna. No-
do che ha due nomi e cognomi: Beppe
Grillo, che resta appunto il Garante del
movimento nonché proprietario del
simbolo e continuerà ad avere il suo
peso nelle prossime nomine e sulla li-
nea politica, e Alessandro Di Battista.
Quest’ultimo, al momento disiscritto-
Al vertice. si dal movimento e fiero oppositore
Giuseppe Conte del governo Draghi, si erge a difensore
è stato eletto dell’ortodossia originaria del M5s a
presidente
del M5S
cominciare dal limite del secondo
mandato che invece Conte è intenzio-
con un voto
nato a tempo debito a superare per va-
sulla piattaforma
on line SkyVote lorizzare «le competenze»: sarà il
punto di riferimento dei fuoriusciti
che guardano ancora a Casaleggio e al-
la sua Rousseau o Conte riuscirà a te-
nerlo dentro il perimetro del suo M5s?
Quanto a Grillo, c’è da credere che il
dualismo con Conte sia solo momen-
taneamente sotterrato. L’assordante
silenzio di questi giorni di votazioni è
emblematico: non una parola di inco-
raggiamento e di commento. Anzi, sul
suo blog è apparso un post dei suoi, sui
«cicli produttivi/energetici» e «au-
mento dell’evapotraspirazione».
Intanto Conte lancia messaggi di
lotta al governo di cui il M5s fa parte,
messaggi che mirano soprattutto a
tenere buoni gli ortodossi. «Se i citta-
dini vogliono che la riforma Cartabia
cambi non dovranno che votarci in
massa: ho preso il solenne impegno
che non consentiremo impunità», di-
ce in un’intervista al Fatto quotidiano
a poche ore dalla sua consacrazione.
Ma tirare troppo la corda non sarò
possibile, se non altro per l’opposi-
zione della cospicua ala governista
del movimento che vede in Di Maio il
suo punto di riferimento. Di lotta e di
governo, ma un po’ più di governo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
11
(Economia) e Marta Cartabia (Giusti-
zia). Della Cananea è ordinario di diritto
amministrativo all’Università Bocconi
di Milano e componente del Consiglio di
presidenza della giustizia tributaria.
Brevi
TRANSIZIONE ECOLOGICA
Salvini: con regole Ue
licenziamenti nell’auto
«Arrivano regole Ue che
rischiano di portare migliaia di
licenziamenti, perché è chiaro
che se dall’oggi al domani a
Bruxelles qualcuno decide che
non si gira più in macchina e
non si vendono più i diesel ci
sono centinaia di migliaia di
operai in Italia e in Europa che
lavorano per costruire
macchine quindi non sono
scelte che puoi imporre dalla
sera alla mattina». È l’allarme
lanciato ieri dal segretario della
Lega, Matteo Salvini (in foto), a
Firenze per la raccolta firme
per il referendum sulla
giustizia («siamo vicini alle
500mila sottoscrizioni», ha
chiarito), in risposta a chi gli
chiedeva un commento sulle
vertenze Gkn e Gianetti Ruote.
Il numero uno della Lega è poi
tornato sul green pass per
ribadire che «abbiamo salvato
l’agosto, evitato problemi a
milioni di famiglie» e ha
rimarcato la posizione del suo
partito sul reddito di
cittadinanza («va rivisto»).
Infine, un passaggio sulle
suppletive a Siena per un
seggio alla Camera dove il Pd
schiererà il segretario Enrico
Letta. «Quel collegio è
assolutamente contendibile».
assegno unico ai figli
Arriva la conversione
del decreto ponte
È stata pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale di ieri la legge
di conversione del cosiddetto
“decreto ponte” che estende dal
1° luglio 2021 l’assegno unico ai
figli anche agli autonomi e ai
disoccupati. Dal 1° gennaio
prossimo arriverà poi l’assegno
universale per il sostegno alla
natalità e alle famiglie. Intanto,
secondo i dati pubblicati sul
Sole del Lunedì 2 agosto le
domande per l’assegno ponte
sono già 250mila con la
Lombardia in testa. Chi
presenterà la domanda all’Inps
entro il 30 settembre potrà
vedersi riconoscere gli importi
degli assegni per i figli a far data
dal 1° luglio scorso.
PA
Brunetta accoglie
dimissioni di Farina
Dopo l’annuncio di una
interrogazione parlamentare
dei 5 Stelle sulla nomina di
Renato Farina (alias “Agente
Betulla” dei servizi) come
consulente per la
comunicazione istituzionale del
dicastero della Pa, il ministro
Renato Brunetta ha ringraziato
Farina e ha accolto le dimissioni.
ferrovie dello stato
Rfi: online gli effetti
del Pnrr sul trasporto
È stata pubblicata on line
un’edizione speciale del Piano
Commerciale di Rete Ferroviaria
Italiana (Rfi) con un’illustrazione
dettagliata degli effetti del Piano
nazionale di ripresa e resilienza
sulla mobilità ferroviaria. Il focus
disponibile sul web evidenzia
tutti gli stakeholder dei
principali investimenti che Rfi
metterà in campo nel
quinquennio 2020-2026 e i
benefici tangibili per imprese
ferroviarie e clienti finali.
 https://overpost.info
12
I Giochi estivi 2020
Tokyo 2020, sipario sui Giochi da 25 miliardi
e il Cio eleva i bonus per Parigi e Los Angeles
Budget e sostenibilità
A causa della pandemia
i costi delle Olimpiadi
giapponesi sono esplosi
Per l’edizione francese
un contributo di 1,7 miliardi,
per quella Usa di 2,2 miliardi
Marco Bellinazzo
Dal nostro inviato
TOKYO
Dopo 19 giorni di gare cala il sipario
sui Giochi giapponesi. Sono state le
Olimpiadi più difficili del Dopo-
guerra, rinviate di un anno per la
diffusione globale del Covid-19, e
costrette a una quasi integrale chiu-
sura al pubblico per fronteggiare
una nuova ondata di contagi. E, an-
che per questo, si sono rivelate le
più costose della storia.
Questa sera all’Olympic Stadium
di Tokyo, la cerimonia di chiusura
sarà come da tradizione anche il
momento del passaggio di conse-
gne dalla fiaccola a Parigi 2024, do-
ve tra tre anni il Cio e gli organizza-
tori locali si augurano di poter di-
sputare una manifestazione all’in-
segna della festa e della normalità.
Il bilancio di Tokyo 2020
Intanto, il Cio e il comitato organiz-
zatore nipponico fanno i conti dei
costi supplementari dell’evento e
dei danni per il Giappone cagionati
dal coronavirus.
Ufficialmente il budget di spesa
per le Olimpiadi comunicato a di-
cembre 2020 è stato pari a 15,4 mi-
liardi di dollari. Tuttavia, da mesi
circolano dossier, anche in ambito
governativo, che segnalano un re-
socontro finale, a consuntivo, molto
più elevato. Le ipotesi più accredi-
tate parlano di spese per 24/25 mi-
liardi. Rome Business School ha
pubblicato uno studio che raccoglie
i dati relativi alle conseguenze eco-
nomiche del Covid-19 sulle Olimpi-
adi di Tokyo indicando un probabi-
le costo finale di 23,7 miliardi. Tut-
tavia, c’è anche chi si spinge a ipo-
tizzare un esborso complessivo di
oltre 30 miliardi.
Oltre all’incremento degli stan-
ziamenti ordinari per le opere edifi-
cate, ovviamente hanno pesato le
spese aggiuntive per rendere i Gio-
chi più sicuri sotto il profilo sanita-
rio e la rinegoziazione di molti con-
tratti (dagli hotel agli sponsor) a se-
stampa straniera
Ancora veleni
e sospetti
su Jacobs
Continua il vespaio sollevato
dalla stampa straniera sulle
vittorie olimpiche dei velocisti
azzurri e in particolare di
Marcell Jacobs. Anche il giorno
dopo la vittoria dell’oro da
parte della staffetta 4x100
alcuni media internazionali
hanno rilanciato i sospetti
sulla crescita di Jacobs. Il
britannico The Times e il fran-
cese l’Equipe hanno dato
grande evidenza a una collabo-
razione che lo sprinter avrebbe
avuto con un nutrizionista
coinvolto in una vicenda di
steroidi. «Si rosica parecchio -
ha ribattuto il direttore tecnico
della nazionale italiana di
atletica, Antonio La Torre - è
normale che parlino. Anziché
pensare a dare la colpa agli altri
dovrebbero farsi un esame:
credo che nella velocità abbia-
no parecchio lavoro da fare».
guito dello spostamento di un anno
disposto per evitare la catastrofe
economica dell’annullamento.
Il rinvio in sé potrebbe costare tra
i 5,4 e 5,6 miliardi, secondo i calcoli
di Katsuhiro Miyamoto, professore
emerito alla Università Kansai di
Osaka ed esperto in economia dello
sport. In un report del Nikkei si pro-
filava un costo extra di 6 miliardi di
dollari, mentre da Goldman Sachs è
stata formulata una stima di quasi
5 miliardi di euro.
Dal punto di vista delle struttu-
re per Tokyo 2020 sono stati co-
struiti 8 nuovi impianti perma-
nenti, 10 temporanei mentre altri
25 sono stati ristrutturati. Alcuni
di questi edifici, quelli che non
avranno una destinazione sporti-
va, dovranno essere riconvertiti in
centri congressi, fiere, abitazioni
e shopping center.
A fronte delle uscite operative e
degli investimenti, Tokyo 2020 po-
teva fare affidamento sulla carta su
un giro d’affari di oltre 10 miliardi di
dollari. Una parte è stata incassata
dal Cio (per i diritti tv, circa 4,5 mi-
liardi di dollari, e per gli sponsor
globali più di un miliardo), un’altra
parte dal comitato organizzatore
nipponico. Quest’ultimo però ha
dovuto rinunciare a circa 900 mi-
lioni di biglietti, data l’assenza di
pubblico, e dovrà con ogni probabi-
lità rivedere al ribasso le entrate di
circa 3,3 miliardi legate ai contratti
con gli sponsor nazionali.
Da Parigi a Los Angeles
Ad ogni modo, buchi nei conti,
sprechi e spese eccessive in futuro
non dovrebbero più contrassegnare
i Giochi. I prossimi appuntamenti
fissati nel 2024 a Parigi e nel 2028 a
Los Angeles (ma per quanto concer-
ne le Olimpiadi invernali vale lo
stesso discorso per Milano-Cortina
2026) sono stati pianificati infatti
sotto l’ombrello della nuova agenda
voluta dal Cio imperniata sul prin-
cipio della sostenibità economica
ed ecologica. Una scelta necessaria
e ragionevole ma resa quasi obbli-
gata dalla fuga delle candidature
olimpiche. Si pensi a quello che è
accaduto con il dossier Roma 2024
e ciò che si è configurato per l’edi-
zione del 2o32, assegnate proprio in
una sessione del Cio, svoltasi qui in
Giappone all’inizio dei Giochi, alla
città australiana di Brisbane, che
era l’unica ad aver manifestato inte-
resse per ospitarla.
Intanto, il comitato olimpico
presieduto da Thomas Bach, anche
per rendere più sopportabile l’im-
patto economico delle Olimpiadi,
ha già disposto finanziamenti re-
cord per le sedi di Parigi e Los Ange-
les. Nel caso dei Giochi francesi si
tratta di un contributo pari a 1,7 mi-
liardi di dollari. Per quanto concer-
ne invece le Olimpiadi del 2028 il
fondo è stato elevato a 2,2 miliardi.
Per Milano-Cortina è attual-
mente fissato un contributo totale
di 925 milioni di dollari (qui a To-
kyo peraltro i comitati organizza-
tori di Milano Cortina 2026 e Parigi
2024, lo scorso 3 agosto, hanno fir-
mato un Protocollo d’intesa per
uno scambio di esperienze e colla-
borazione).
Nell’edizione giapponese il
Comitato olimpico internaziona-
le ha messo sul piatto un contri-
buto di 1,5 miliardi di dollari (ini-
zialmente la cifra era inferiore al
miliardo, ma poi è stata integrata
dopo la decisione di disputare le
gare nel 2021).
A proposito dei Giochi parigini,
il comitato organizzatore in una
conferenza stampa per il passag-
gio di consegne tenuta nella capi-
tale nipponica, ha dichiarato di
«voler mettere lo sport negli spazi
e nei luoghi simbolo di Parigi, dai
piedi della Torre Eiffel alla reggia
di Versailles».
Le Olimpiadi che oggi si chiudono
nell’Olympic Stadium potrebbero
dunque riprendere vita tra tre anni
con una gremitissima sfilata degli
atleti lungo gli Champs-Élysée.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Terzo posto. Abraham Conyedo Ruano, ieri ha ottenuto il bronzo nella lotta libera categoria 97 kg
il medagliere azzurro
39
I podi
Nella penultima giornata di gare
ai Giochi olimpici di Tokyo
l’Italia ha conquistato la sua
medaglia numero 39. Merito di
Abraham Conyedo Ruano,
azzurro originario di Cuba, che
ha ottenuto il bronzo nella lotta
libera categoria 97 kg, battendo
il turco Karadeniz.
https://overposting.org
10
Gli ori
Gli atleti della spedizione
azzurra sono saliti per 10 volte
sul gradino più altro del podio,
oltre a 10 argenti e 19 bronzi.
Gli ori sono stati vinti da Vito
dell’Acquila (tealwondo),
Marcell Jacobs (100 mt),
Gianmarco Tamberi (salto in
alto), la staffetta 4x100
Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216
ONLINE
Sport24 è anche online con notizie
sui Giochi di Tokyo 2020. Saranno
disponibili: una panoramica sui
risultati della spedizione italiana,
ANSA
maschile composta da Lorenzo
Patta, Marcell Jacobs, Fausto
Desalu e Filippo Tortu, Massimo
Stano e Antonella Palmisano
nei 20 chilometri di marcia,
Luigi Busà nel karate kumitè,
Valentina Rodini e Federica
Cesarini nel canottaggio,
Ruggero Tita e Caterina Banti
nella vela e da Pippo Ganna,
Simone Consonni, Francesco
Lamon e Jonathan Milan nel
ciclismo squadre a
inseguimento
https://oversky.info
analisi sui risvolti economici dei
Giochi e focus sulle aziende italiane
“impegnate” a vario titolo nelle
competizioni
ilsole24ore.com/sez/sport
L’Italia vince
la gara
import-export
con il Giappone
Bilancia commerciale
Dalla Penisola vendite
nel paese del Sol Levante
per oltre 7 miliardi di euro
Dal nostro inviato
TOKYO
Alimentare, bevande, poi tessile
abbigliamento, e poi chimica,
mezzi di trasporto e meccanica
strumentale.
Sono questi nell’ordine di i
settori che hanno sostenuto le
esportazioni italiane nel paese
del Sol Levante negli ultimi an-
ni, generando nel 2020 un valo-
re di 7,1 miliardi di euro. Il Giap-
pone per converso rappresenta
il ventunesimo mercato di im-
portazione per l’Italia per un
valore che nel 2020 ha raggiun-
to i 3,6 miliardi di euro (-11,4%
su base annua). In sostanza, la
bilancia commerciale registra
un avanzo strutturale per l’Ita-
lia che nell’ultimo decennio è
stato complessivamente di cir-
ca 35 miliardi.
Ai giapponesi, in ogni caso, il
made in Italy piace sempre di
più. E oggi più che mai importa-
no, più che venire nella Penisola
da turisti riempendo le valigie
dei beni di lusso italiani come
accadeva negli anni Ottanta e
Novanta.
«Nel 2020 l’export italiano
verso il mercato nipponico ha
avuto una buona reazione allo
shock causato dalla pandemia –
spiega Alessandro Terzulli,
Chief Economist di Sace -. È ve-
ro che ha fatto registrare un calo
del 7,7%, ma è un dato inferiore
alla media nazionale del -9,7 per
cento. Questo ha permesso al
Giappone di scalare due posi-
zioni nella speciale classifica del
made in Italy nel mondo, diven-
tando così il tredicesimo merca-
to di destinazione per i nostri
beni. In questo contesto parti-
colarmente complesso, ha fatto
da salvagente l’export italiano
più tradizionale e noto, agroali-
mentare e abbigliamento, setto-
ri tra i maggiori beneficiari del-
l’abbattimento delle barriere ta-
riffarie attraverso l’accordo di
libero scambio della Ue con il
Giappone entrato in vigore nei
primi mesi del 2019. Inoltre, i
primi dati del 2021, periodo
gennaio-maggio, sono molto
positivi con l’export che ha fatto
registrare un +15,1% rispetto al-
lo stesso periodo dell’anno pre-
cedente. Questa è una perfor-
mance superiore rispetto a
quella di altri Paesi europei, co-
me Germania, Francia e Spagna,
che ci fa ben sperare per il pro-
seguo dell’anno».
Dallo screening dei prodotti
maggiormente apprezzati dai
consumatori nipponici nell’am-
bito del comparto agro-alimen-
tare, che assorbe circa un quinto
del totale, emerge a sorpresa il
tabacco, acquistato in particola-
re dall’Emilia-Romagna. Il Giap-
pone si è posto per il 2020
l’obiettivo di azzerare il fumo di
sigarette normali nel paese, dove
già fumare all’esterno è presso-
ché vietato ovunque. Philip Mor-
ris rappresenta il 33% del merca-
to del tabacco giapponese. Il 15%
del totale però deriva da stick di
tabacco senza combustione, ed
è un successo Made in Italy. Si
tratta di prodotti dalla fabbrica
PM Manufacturing&Technology
Bologna nel comune di Crespel-
lano, (inaugurata nel 2016, dà la-
voro a oltre mille persone con un
investimento di un miliardo),
che si consumano con Iqos, il di-
spositivo che ne consente l’uso
senza l’accensione tradizionale.
—M. Bel.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216 13

Commenti Michil Costa. Imprenditore visionario e ambientalista, influenzato da Frank Zappa e da

A tu per tu Gandhi, racconta la sua visione per la tutela delle Dolomiti, della sua azienda e del futuro

«Cambiare il modo
di essere turisti
Più consapevoli,
lungimiranti
e responsabili»

Lucilla Incorvati

«L
e montagne sono maestri «I soldi ci sono e anche i progetti manca una guida
muti che formano politica lungimirante che sappia andare oltre,
discepoli silenziosi». E superando gli interessi economici di chi guarda solo
ancora: «La montagna ha al profitto. Con una programmazione giusta le
il valore dell’uomo che vi difficoltà tecniche sono superabili. La politica deve
si misura altrimenti, di fare di più, io lotterò con tutte le mie forze perché ci
per sé, non sarebbe che sia un cambio di passo. Sono miopi anche i miei
un mucchio di pietre». colleghi perché con i ciclisti affaticati e i pedoni non
Non ci sono passaggi migliori (il primo è di Goethe; il più stressati dalla caccia al parcheggio, farebbero
secondo di Walter Bonatti) per descrivere il senso della ottimi affari, ne sono sicuro. Chi oggi sale in quota con
montagna per chi la ama, il valore identitario che l’auto per poi camminare potrebbe lasciarla in valle e
rappresenta per chi ci vive o vi arriva. «Anche se vivi al cambiare destinazione, non più il Piz Boè ma il Passo
cospetto delle montagne più belle al mondo non sei libero Gardena, che da Selva Gardena in su offre paesaggi
di fare ciò che vuoi. La montagna idealmente e meravigliosi dove un tempo riposavano i cacciatori».
fisicamente ci pone dei limiti: quando cammini in altura Intanto quest’anno, appena il turismo è ripartito, ha
se metti il piede in modo sbagliato può costarti la vita. Ma lanciato il monito: «Agosto, Dolomite mia non ti
attenzione: le montagne possono insegnare solo ad conosco. Perché ammassarsi tutti nello stesso mese
alunni attenti non certo ai distratti. Ci vuole sensibilità e quando l’estate ha un respiro lungo che va da giugno a Animatore della Maratona delle Dolomiti. anni fa le tre mitiche maglie: la gialla, la verde e quella
consapevolezza nel porsi limiti altrimenti non si fa nulla». settembre? È indispensabile un cambiamento nel Michil Costa, ladino, ambientalista assieme alla sua famiglia a a pois. Quest’anno la Maratona ha avuto come parola
A parlare così è Michil Costa, ladino, ambientalista che modo di essere turisti, più responsabile, consapevole Corvara in Alta Badia gestisce gli hotel La Perla e il Berghotel chiave Ert, arte in ladino, il motivo è semplice:
assieme alla sua famiglia a Corvara in Alta Badia e lungimirante per evitare che le meritate vacanze si Ladinia e in Toscana a Bagno Vignoni l’Albergo Posta Marcucci. abbiamo voluto accostare ai capolavori dolomitici che
Dal 1997 è presidente della “Maratona dles Dolomites”, la
gestisce i pluripremiati hotel La Perla e il Berghotel trasformino in caos e le Dolomiti in pandemonio si stagliano maestosi nel cielo, lo scintillio cromatico
granfondo ciclistica che ogni anno batte i suoi record.
Ladinia e da qualche anno in Toscana a Bagno dell’umanità». Un messaggio controcorrente proprio di migliaia di pedali e di manubri e di schiene ricurve
Vignoni l’Albergo Posta Marcucci. Ma soprattutto il alla riapertura del turismo. che nel silenzio di strade per una volta chiuse al
nome di Michil Costa da un quarto di secolo (dal 1997 Essere un uomo d’azione è l’eredità maggiore che gli traffico compiono la loro liturgia dinamica. L’arte,
ne è presidente) è legato alla “Maratona dles arriva dal padre che con tanta fatica nel dopoguerra ha anche se incomprensibile, è sempre di tutti».
Dolomites”, la granfondo ciclistica che ogni anno creato insieme ad altri ladini un modello di turismo che Sostenibilità per Costa è anche buona governance ed
supera le aspettative: oltre 30mila domande di ancora oggi fa scuola. «A 90 anni non l’ho mai sentito Dolomiti. La svolta arriva quando la «Süddeutsche economia del bene comune. Già da anni li ha applicati
iscrizione per poco più di 9mila partecipanti che si lamentarsi, è ancora lì, pronto a intervenire se Zeitung» gli dedica un servizio, e il locale sfonda. Nel in casa sua, redigendo dal 2013 con i suoi collaboratori
svolge grazie alla chiusura al traffico di tutti i passi necessario. Nel 1975 tutta la casa andò in fiamme, anni 2006 arriva la stella Michelin. Oggi il suo impegno va il bilancio di sostenibilità (prima che entrasse in tante
dolomitici. Un evento nell’evento: non è solo un di lavoro e fatica persi in poche ore. Mi prese per mano ben oltre la gastronomia di alta gamma. aziende ben più grandi) in cui il profitto non è l’unico
happening sportivo che richiama appassionati delle e disse: “Tra sei mesi sarà tutto come prima”, poi con «Tornato in valle ho capito che il mio sviluppo parametro di valutazione per il successo dell’azienda,
due ruote da tutto il mondo, ma è il manifesto di un una pala in mano ci mettemmo a raccogliere la cenere identitario è legato alla montagna e che apprezzare la bensì valori quali la dignità dell’essere umano, la
certo turismo, espressione della cultura ladina, che fino a notte fonda. Da giovane non ero così. Vivevo le bellezza, significa impegnarsi per preservare questo solidarietà, l’eco-sostenibilità. Niente più strudel di
batte forte nel nome dello sport, del volontariato e mie Dolomiti come un limite, un ostacolo fisico perché patrimonio che non ci appartiene, ma che abbiamo mele in estate, o frutti di bosco in inverno. Le decisioni
della filantropia, superando i confini politici (Val di non succedeva nulla in questa piccola comunità che si solo la fortuna di ammirare tutti i giorni. Voglio essere si prendono insieme ai dipendenti, secondo una
Fassa è in Trentino, Livinnalongo in provincia di nutre dell’incontro ravvicinato con gli altri». il Frank Zappa della situazione, ma pacifico come democrazia interna. «La felicità e il benessere dei miei
Belluno come Ampezzo, Val Badia e Val Gardena in A 17 anni scappa di casa, vuole girare il mondo, arriva a Gandhi. Sempre più giovani sostengono queste idee, i dipendenti è al centro del mio agire. Credo molto nella
quella di Bolzano, ndr). Costa è un convinto e tenace Londra dove fa il dj di musica rock. Si appassiona alla passi dolomitici prima o poi si chiuderanno; non meritocrazia e non avendo figli o eredi è anche
sostenitore del turismo sostenibile; da anni si batte musica punk e psichedelica (ancora oggi ne è grande abbiamo altra scelta se vogliamo preservare la possibile che un domani la mia parte non vada
per la salvaguardia dell’ambiente, delle sue Dolomiti e ammiratore). Ma di lì a poco scopre il buddhismo. «Da natura». L’impegno ambientalista lo porta per due automaticamente a un discendente della famiglia, ma
della montagna in senso lato con più coscienza e giovane ero più aggressivo, ma l’incontro con Gandhi volte a candidarsi nel 2008 e nel 2013 nella lista Verdi- al manager che più di altri preserva il valore
meno scempi («sogno un’unica regione alpina dalla (ovviamente metaforico) è stato illuminante: ha Grüne-Vërc. Costa ama camminare, viaggiare dell’azienda. Pur volendo molto bene alla mia famiglia,
Val D’Aosta al Friuli da comunicare al mondo intero e cambiato la storia di un intero popolo ma soprattutto la fisicamente e mentalmente e anche dall’arte ha tratto la mia visione è all’opposto di quella patriarcale di mio
da proteggere dall’overtourism»). Anche grazie a lui mia vita, grazie alla forza del suo messaggio pacifista e ispirazione. «L’arte è una potente forma di resistenza padre. Ma si deve guardare avanti».
dal 2017 sul Passo Sella sono nel farmi capire che pensare con la contro il brutto che attrae, che adesca; è catartica, è un Un impegno importante lo dedica alla Costa Family
arrivati i “Green Days” con la propria testa significa essere liberi. argine di difesa all’idiozia umana, allo strapotere Foundation, la fondazione di famiglia nata nel 2007,
chiusura oraria al traffico Anni dopo ho incontrato il Dalai dell’uomo sulla natura. Mi piace Banksy che condanna assieme ai suoi collaboratori sostenendo progetti
motorizzato. Costa sostiene che Lama, ma nulla in confronto a quel le atrocità della guerra. Memorabile l’incursione solidali in Africa, India e Afghanistan, con l’obiettivo
per preservare le Dolomiti la la felicità mix di leggerezza e forza di Gandhi. artistica nella Striscia di Gaza nel 2015, ironicamente di migliorare l’accesso all’educazione, la situazione
direzione è quella: chiudere al L’altra persona illuminante è stato documentata nel suo sito sotto forma di un video di economica delle donne e la consapevolezza verso
traffico i passi dolomitici (almeno
e il benessere Frank Zappa, un genio musicale promozione turistica. L’arte mi fa ballare, mi innalza l’ambiente. Fino a oggi è stato impiegato oltre un
un paio di ore al giorno da maggio dei dipendenti perché ribalta tutto e inventa un quando vedo le opere greche, e la precisione e l’amore milione di euro, fondi che vengono gestiti
a settembre), dar vita a un genere nuovo. Sono molto per il dettaglio lo ritrovo nel Canova, e mi sento direttamente dalla fondazione.
collegamento eco tra le valli (più
è il mio obiettivo. affascinato dalle persone che catapultato in un mondo altro e veloce e ritmico «L’illusione più grande che abbiamo, è quella di
bici e meno moto) con una ciclabile non è detto che inventano qualcosa che prima non quando sono davanti alle opere di Balla, Boccioni, pensare che tu sei lì e io sono qui. Ogni nostra azione
da Colfosco a San Lorenzo e un c’era». Poi arriva la conversione e Russolo e Depero, lui sì, affascinato dalla bici. Anche ha un impatto sul pianeta, su di noi, sull’altro.
collegamento ferroviario elettrico,
lasci a qualcuno torna a casa. Apre la Stüa de Michil, Schifano lo è, autentico nipotino pop del Futurismo. Al Nessun uomo è un’isola».
o a fune dall’Alta Badia a Brunico. della mia famiglia il primo ristorante gourmet nelle punto che disegnò in un’edizione del Tour di parecchi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Peroni 280 - 00131 Roma (RM) - L'Unione Sarda S.p.A , Via Omodeo 12 - Elmas (CA) - S.e.s. Società Editrice Sud S.p.A., via Uberto Bonino 15/c - 98124 Messina (ME). — Distribuzione Italia: m-dis Distribuzione Media S.p.A., via Cazzaniga 1 - 20132 Milano, Tel. 022582.1 — Registrazione Tribunale di Milano n 322 del 28.11.1965. Certificato nr. 8952
La tiratura del Sole 24 Ore di oggi, 8 Agosto 2021 è stata di 98.512 copie rilasciato il 5-05-2021
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14 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216

Matteo Pessina

Luca Curatoli

Federica Cesarini

Gianmarco Tamberi

Siamo orgogliosi
degli straordinari
traguardi Filippo Tortu
raggiunti dagli
studenti – atleti Luiss.
Sacrificio, passione
e impegno sono
le parole che raccontano
la storia di grandi
campioni.

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Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216
Finanza & Mercati
Lettera al risparmiatore
MutuiOnline sfrutta
la rivoluzione digitale
e diversifica il business
Strategie. Lo sviluppo interno è affiancato dalle acquisizioni che comportano
il rischio di esecuzione: la società, su questo fronte, rivendica efficienza
di Vittorio Carlini
D
a un lato sfruttare la
sempre maggiore digita-
lizzazione dell’economia
che, con la pandemia, ha
subito una forte accele-
razione. Dall’altro spingere la diver-
sificazione del business, anche gra-
zie alle acquisizioni. Sono tra le
priorità di MutuiOnline a sostegno
della propria attività.
Il business
Si tratta di focus che, per meglio
comprendersi, richiedono dapprima
di ricordare l’oggetto sociale del
gruppo. L’azienda, di cui la “Lettera
al risparmiatore” ha sentito i vertici,
in generale articola il business in due
aree. La prima è cosiddetto Broking.
Questo consiste essenzialmente nel
collocamento e/o intermediazione,
solitamente in remoto, di prodotti
assicurativi, creditizi e di servizi di
utility e aziende tlc. Appannaggio di
quest’area c’è poi il confronto dei
prezzi nel commercio elettronico.
Il secondo fronte, invece, è il Busi-
ness process outsourcing (Bpo). Nel
caso in oggetto si fa riferimento al-
l’amministrazione in outsourcing di
processi (dai prestiti personali al mu-
tuo fino alla gestione del sinistro as-
sicurativo) a favore di intermediari,
società di asset management, banche
e compagnie assicurative.
L’articolazione dell’attività
Un tassello della strategia di crescita
è, per l’appunto, la continua diversi-
ficazione. Un esempio? Lo offre il Bu-
siness process outsourcing. Qui, nel
novembre del 2020, la società ha ac-
quisito il 50,1% del gruppo Lercari. Si
tratta di una partnership industriale
il cui obiettivo, da una parte, è appli-
care le tecnologie di processo di Mu-
tuiOnline nelle attività delle perizie,
amministrazione di terze parti e
post-vendita per il comparto assicu-
rativo; e, dall’altra, di espandersi in
un settore, non strutturato, che vanta
buone potenzialità. Ad oggi l’azien-
da, nell’area in questione, ha una
quota di mercato inferiore al 15%.
Quindi, è l’indicazione della società,
lo spazio per crescere esiste.
Non solo. MutuiOnline, sempre
nell’ambito della maggiore articola-
zione dell’oggetto sociale e sempre
nel Business process outsourcing,
banche centrali
La corsa cinese per lo yuan digitale
di Marcello
Minenna
—Continua da pagina 1
t ra questi 14 prototipi hanno
già superato la fase di design
e sono attualmente testati in
diverse città per l'utilizzo quotidia-
no negli acquisti elettronici di
piccola entità, nel trasporto pubbli-
co e nell'interazione con la pubblica
amministrazione.
L'E-Yuan sarà una valuta digitale
a corso legale che si affiancherà lo
Yuan tradizionale come strumento
di pagamento. Gli E-Yuan non matu-
reranno interessi, per non far entrare
punta ad incrementare i ricavi nel
comparto dei finanziamenti alla pic-
cola e media impresa. In questo caso
esistono, ad esempio, garanzie statali
per i prestiti erogati dalle banche alle
aziende. Gli istituti di credito posso-
no conferire a terzi (tra cui Mu-
tuiOnline) la gestione delle pratiche
per acquisire, o escutere, la garanzia
stessa. È un segmento, a ben vedere,
ancora poco rilevante per il gruppo
(meno di 5 milioni il fatturato) ma la
volontà, visto che le stesse garanzie
statali- a fronte della pandemia- so-
no aumentate, è quella di espandersi.
Le acquisizioni
Già, espandersi. Nell’ambito del fi-
nanziamento alle Pmi la crescita, fi-
nora, è organica. Il gruppo, tuttavia,
non esclude lo shopping. Il che, a ben
vedere, non stupisce. L’M&A è nel
Dna della società. MutuiOnline, su
questo fronte, intende proseguire
con il suo tradizionale approccio. Va-
le a dire: cogliere con prudenza le op-
portunità che si presentano. In parti-
colare, come mostrano le più recenti
mosse, nel Business process out-
sourcing. Senza, tuttavia, dimentica-
re eventuali nicchie contigue alle at-
tività già presidiate. Un’ipotesi? Può
pensarsi, seppure allo stato attuale
c’è nulla di concreto, al business le-
gato al rimborso delle spese mediche
per i fondi sanitari. Al di là di ciò si
tratta comunque di target medio pic-
coli, situati in Italia, con un Ebitda in
linea di massima fino a 15 milioni.
Execution risk
Tutto rose e fiori, quindi? La realtà è
più complicata. Il risparmiatore ri-
corda che ogni operazione straordi-
naria implica in sé il rischio di esecu-
zione. Il dubbio, di conseguenza, è
che la tradizione nello shopping del
focus
Indebitamento
Al 31 marzo 2021, ultimo
dato disponibile, la Posizione
finanziaria netta è in rosso di
82,4 milioni, a fronte dei 72,4
milioni di fine dello scorso
anno. La liquidità, sempre alla
fine del primo trimestre, è di
155,3 milioni.
la valuta digitale (a rischio zero) in
diretta concorrenza con i depositi
bancari (che un rischio di credito, per
quanto basso, ce l'hanno).
In linea teorica una valuta digitale
può avvicinarsi alla non tracciabilità
del contante solo se assume la forma
di un token, come una criptovaluta
classica quale Bitcoin accessibile da
un account dell’utente non verifica-
to, oppure attraverso una carta di
pagamento anonima. Ipotizzando
una progettazione opposta rispetto
ai token anonimi, un conto (wallet)
per ogni cittadino presso la banca
centrale attivabile solo attraverso
l’utilizzo di documenti ufficiali
replicherebbe sicurezza e tracciabi-
lità dei depositi bancari.
La PBOC sembra avere scelto una
via intermedia tra un modello token
based ed uno account based, gra-
59,2%
gruppo possa impattare, ad esempio,
la sua redditività. MutuiOnline riget-
ta il timore. In primis, è l’indicazione,
viene sempre realizzata una discipli-
nata selezione a monte dei possibili
target che aiuta, tra le altre cose, ad
individuare il corretto prezzo da of-
frire. Inoltre, dice sempre la società,
le operazioni straordinarie sono im-
postate in modo tale che i soci/ma-
nager rimangano coinvolti nel-
l’azienda acquisita anche dopo il clo-
sing. Così facendo l’integrazione ne
risulta agevolata. Infine il gruppo ri-
marca che il suo track record nel-
l’M&A è storicamente accrescitivo
della redditività. L’utile operativo,
sottolinea l’azienda, è passato da 32
milioni nel 2015 a 46,1 nel 2018 fino a
raggiungere quota 63,1 milioni nel
2020. Ciò detto, però, può ulterior-
mente obiettarsi che l’Ebit margin
proprio del Business process out-
sourcing, dove è stata effettuata l’ul-
tima acquisizione, nel primo trime-
stre del 2021 (11,6%) è sceso rispetto
allo stesso periodo del 2020 (12,5%).
Vero dice MutuiOnline che, tuttavia,
ribatte: dapprima bisogna ricordare
che di fatto nelle acquisizioni c’è
sempre una differenza tra il prezzo
pagato e il valore contabile della stes-
sa. Questo gap ha ad oggetto asset in-
tangibili (quali ad esempio l’avvia-
mento o i marchi) che, dovendosi
iscrivere ex novo a bilancio, iniziano
ad essere ammortizzati. Un ammor-
tamento che, ricorda la società, inevi-
tabilmente incide sull’Ebit. Al di là di
ciò, conclude il gruppo, quello che ri-
leva è comunque l’Ebit margin con-
solidato dell’azienda. Ebbene l’indi-
catore, da un lato, nel 2020 (24,3%) è
salito rispetto al 2019 (23,1%); e, dal-
l’altro, è aumentato nello stesso pri-
mo trimestre del 2021 (20,5% contro
il 19,2% di un anno prima).
La digitalizzazione
Ciò detto, non è solo questione di ac-
quisizioni o Bpo. Altra priorità è la
volontà di sfruttare la digitalizzazio-
ne dell’economia che, peraltro, ha
subito una spinta a causa della pan-
demia. Va così ricordato che, dal lato
dei fornitori, il digitale ha consentito
l’accelerazione dell’offerta dei pro-
dotti. Anche a fronte di ciò Mu-
tuiOnline prosegue nel migliorare i
propri servizi. Il gruppo, oltre a raf-
forzare contenuti e funzionalità di
siti quali “trovaprezzi.it”, ricorda la
duando le proprietà attribuibili ai
wallets utilizzati dagli utenti. Tutti gli
utenti saranno obbligati ad attivare
un wallet per poter ricevere e spen-
dere E-Yuan ma, limitatamente alla
ricezione e per importi modesti di
spesa, non sarà necessaria un'identi-
ficazione dell'utente. Un'operatività
completa, anche per importi elevati,
sarà possibile solo attraverso l'attiva-
zione di un c.d. “account premium”,
con piena identificazione dell'utente
e tracciabilità delle transazioni
superiori ad una certa soglia.
La chiave di volta di questo sistema
sono gli intermediari finanziari auto-
rizzati alla distribuzione dello E-Yuan.
Infatti la PBOC non interagisce diret-
tamente con il consumatore retail; c'è
un layer intermedio di banche com-
merciali autorizzate che acquista “a
blocchi” gli E-Yuan in cambio di
15
La dinamica delle divisioni per il 40,8%. Alla fine del 2020 il Bpo di Lercari. Ciò detto va rilevato che,
Alla fine del primo trimestre del 2021 aveva generato il 57% del fatturato, in linea di massima, l’incidenza
il peso sui ricavi del Business process contro il 43 del Broking. Sul dato dei relativa del Business process out-
outsourcing era del 59,2%. La divisio- primi tre mesi dell’anno impatta, sourcing è andata, sucessivamente
ne Broking, dal canto suo, incideva evidentemente, il consolidamento al 2015, aumentando.
pagina web “qualescegliere.it”. Un
Il gruppo MutuiOnline in numeri sito che, essendo soprattutto una
guida per gli acquisti, rappresenta
l’esempio di servizio aggiunto nella
I TRIMESTRI A CONFRONTO
proposta di comparazione per l’e-
Dati in milioni
commerce. Il fil rouge della maggio-
0 20 40 60 80 re digitalizzazione e automazione,
però, non riguarda solo commercio
2020 2021 elettronico o confronto online di
58,1 78,2
Ricavi prodotti assicurativi e creditizi. Il
gruppo ha sviluppato un progetto,
Utile 11,2 16 insieme ad un istituto finanziario
operativo suo cliente, in cui la gran parte del-
l’iter per l’erogazione di un muto è
Utile prima 11 18,1 digitalizzata ed automatizzata. In-
delle tasse somma: MutuiOnline vuol cavalcare
l’onda del digitale. Come mostra, pe-
Utile 7,9 13,1 raltro, l’impegno sul fronte pubblici-
netto tario. Le spese di advertising, nel
2021, dovrebbero essere oltre 40 mi-
lioni. Più della metà dell’esborso in
oggetto è indirizzata su Internet.
I RICAVI DELLE DIVERSE AREE Broking e concorrenza
Dati in milioni
78,2 Sennonché il risparmiatore esprime
BROKING un timore. La liberalizzazione di set-
58,1 DIVISION tori quali quello dell’energia o il cam-
bio di alcuni business model nelle tlc
31,9 hanno attirato l’interesse degli ope-
22,9
ratori. Un contesto in cui sono com-
parsi molti siti concorrenti, ad esem-
pio sul fronte della comparazione. In
BPO
DIVISION un simile scenario, caratterizzato da
dinamiche inflattive sulla pubblicità,
35,2 46,4 il rischio è la redditività possa soffri-
re. MutuiOnline si dice fiducioso.
I trim. 2020 I trim. 2021 Una situazione simile, è l’indicazio-
ne, si era già vista in altri settori, quali
quello finanziario (oggi regolato), ed
LA MARGINALITÀ DELLE DIVISIONI è durata poco. È probabile, spiega
In % il rapporto tra Ebit e ricavi al I° trim 2020 e I ° trim. 2021 l’azienda, che anche in questo caso, il
fenomeno perda d’importanza dopo
Broking Division Bpo Division Totale il breve periodo: o perché interver-
ranno maggiori controlli; o perché gli
35 I trim. 2021 33,4
stessi fornitori di servizi, che oggi
30
I trim. 2020 33,4 29,5 fanno leva su questi siti, non vorran-
25 no rischiare effetti negativi sulla per-
20,5
20 cezione dei loro marchi. Ciò conside-
19,2 rato il mondo delle tlc e dell’energia,
15 11,6
10 12,5 nella divisione Broking, è comunque
un focus di MutuiOnline. Quel Mu-
5
tuiOnline che, peraltro, non vede, al-
0 lo stato attuale, il rischi del calo della
domanda dei suoi prodotti e servizi
in scia alla diminuzione della capaci-
tà d’acquisto delle famiglie. In primis
LA STORIA DELLA REDDITIVITÀ perché, spiega l’azienda, in Italia c’è
Dati in milioni per l’Ebit la ripresa economica. Poi perché le
eventuali, non auspicabili, difficoltà
80
nel mercato del lavoro, da un lato,
63,1 non saranno così rilevanti; e, dall’al-
60 tro, saranno mitigate negli effetti
50,8
46,1 dall’intervento statale. Infine perché,
39,7 afferma sempre il gruppo, la forte
40 35,2
30,9 32 presenza sull’online è una condizio-
21,9 21,5 22 ne che dà resilenza alla società.
20 17,6
14,5
3,6 5,6 Prospettive future
0 8,5 A fronte di un simile contesto quali
2006 2013 2020 allora le prospettive sul 2021? Il grup-
po prevede per il Broking la crescita
Dati societari anno su anno. Rispetto, invece, al
Bpo l’azienda ribadisce le stime di in-
cremento sul 2020, principalmente
grazie alle attività acquisite nel setto-
La storia dei ricavi
Il gruppo MutuiOnline l’andamento è migliorato. re assicurativo. Per quanto le altre li-
nel 2011 vantava ricavi La prima riga di bilancio, infatti, nee di business, seppure non ai livelli
per 71,8 milioni. L’anno si è ripresa. Nel 2015 il fatturato del primo trimestre, daranno an-
successivo il giro d’affari è arrivato a 120,7 milioni. Poi, ch’esse il loro contributo.
è crollato a 38,5 milioni. nel 2017, ha toccato quota © RIPRODUZIONE RISERVATA
Si tratta dell’effetto del noto 152,8 milioni per arrivare,
collasso del mercato italiano dei nello scorso esercizio, al livello
mutui. Successivamente, anche di 259,4 milioni. La dinamica Il DOSSIER
Tutte le “Lettera al
grazie alla sempre maggiore così descritta si è giovata
Rispamiatore” sul sito del Sole
diversificazione del business, dell’apporto delle acquisizioni.
nella sezione Finanza & Mercati
ilsole24ore.com
Come sarà lo yuan digitale liquidità e li immette in circolazione
attraverso il proprio network bancario
tradizionale. Una volta in circolo, gli
THE PEOPLE’S BANK OF CHINA utenti possono utilizzare gli E-Yuan
come contante digitale per transazio-
Emette ni peer-to-peer senza passare attra-
e distribuisce verso l'intermediazione della banca,
Fornisce come avverrebbe con un conto di
collaterale $ deposito tradizionale.
in garanzia La privacy limitata dello E-Yuan
non deve sorprendere: il governo
Intermediari
finanziari cinese sta spingendo da anni la
domestici tecnologia blockchain per favorire un
tracciamento più esteso delle transa-
Acquista Acquista zioni, sia per finalità di antiriciclaggio
con moneta con moneta sia per scopi puramente politici.
tradizionale tradizionale
Si tratta comunque di un feno-
meno che è destinato a ridefinire il
sistema finanziario globale del
$ $ prossimo futuro. I paesi occidentali
stanno (per ora) a guardare.
DISTRIBUZIONE
Marcello Minenna, Direttore Generale
$
Consumatori del’Agenzia delle Dogane e Monopoli
retail Imprese á@Marcello Minenna
Le opinioni espresse sono strettamente
CIRCOLAZIONE personali
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16 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216

cifra fissa
Le sanzioni
Norme & Tributi In caso di errori nel riporto degli aiuti
o di mancanze, la risoluzione 26/
Agevolazioni anti Covid E/2021 si è espressa a favore di una
sanzione residuale amministrativa in
misura fissa. Tuttavia, una risposta
del ministero dell’Economia del 24
giugno prospetta la possibilità di
arrivare a revocare anche l’aiuto
in caso di irregolarità

Crediti d’imposta da riportare Non più da indicare

i codici 24 e 8
in Redditi e nel prospetto aiuti sulla detassazione
Sostegni bis del Quadro Temporaneo Ue.
L’abrogazione di tale disposi-
Il groviglio. Dopo l’avvertenza e le Faq dell’agenzia delle Entrate i contributi a fondo perduto, invece, zione, con la conversione del de-
escono da Redditi (per chi non è in ordinaria) ma devono essere segnalati nel rigo RS senza l’importo creto Sostegni-bis, ha consenti-
to di evitare quest’ulteriore

Pagina a cura di
Giorgio Gavelli
ne o di autorizzazione alla fruizione.
Questi ultimi (e quelli con provve-
dimenti concessori a importo non de-
dasse indicata nel quadro RS. Tutta-
via, l’avvertenza si riferisce alla “de-
tassazione” (ossia alla non concor-
RS i contributi a fondo perduto erogati
dalle Entrate, in cui si precisa che l’in-
dicazione avviene (a parziale deroga
A ltri due temi degni di nota
sono quelli della detassa-
zione e delle sanzioni.
Dal primo punto di vista, l’ar-
ticolo 10-bis del Dl 137/2020 ha
compilazione dei prospetti di-
chiarativi sugli Aiuti di Stato,
“spegnendo”, di fatto, i codici 24
(rigo RS401 modello Redditi) e 8
(rigo IS201 Modello Irap). In am-

S
pecifiche tecniche, que-
stion time, avvertenze,
Faq: la compilazione del
quadro Aiuti di Stato dei
modelli Redditi e Irap 2021
costringe i contribuenti e i loro con-
sulenti a intercettare le più disparate
forme di comunicazione, più o meno
ufficiali, a integrazione delle istruzio-
ni ai modelli, molto laconiche sulle
novità normative. Vediamo allora di
fare il punto dei chiarimenti.
I sostegni alle imprese
Le multiformi modalità di sostegno
alle imprese che si sono susseguite
nel 2020 e nel 2021 rientrano, in larga
parte, nel Temporary framework Ue,
anch’esso più volte rivisto in relazio-
ne allo sviluppo della pandemia. Si
sapeva che i problemi sarebbero stati
tre: comprendere quali misure rien-
trassero tra quelle qualificabili come
aiuti di Stato, verificare il rispetto dei
limiti e capire chi avrebbe material-
mente compilato il registro nazionale
Aiuti di Stato (Rna) di cui all’articolo
52 della legge 234/2012 e al decreto
dello Sviluppo economico 115/2017.
Quanto all’ultimo tema, vanno di-
stinti due tipi di aiuti:
O quelli soggetti a un procedimento
di concessione;
O quelli non subordinati all’emana-
zione di provvedimenti di concessio-
terminato) sono riportati nel registro
Rna dall’agenzia delle Entrate nel-
l’esercizio finanziario successivo a
quello di presentazione della dichia-
razione fiscale nella quale sono di-
chiarati dal beneficiario.
Come ragionare, quindi, a fronte
delle più comuni tipologie di aiuto? La
risposta non è semplice, in considera-
zione del fatto che gli enti concedenti
sono stati temporaneamente autoriz-
zati a soprassedere alla compilazione
del registro Rna, il che impedisce di
andare “per esclusione”.
Contributi a fondo perduto
Per i vari contributi a fondo perduto
riconosciuti dall’Agenzia, si pensava
che (avendo la stessa processato le
istanze e versato gli importi sui conti
correnti dei beneficiari) la compila-
zione del modello dichiarativo non
servisse. Le istruzioni al rigo RS401
del modello Redditi (con l’indicazione
dei codici di aiuto soggetti a monito-
raggio) hanno, invece, fatto capire il
contrario, e l’amministrazione ha fat-
to sapere che i dati disponibili non le
consentivano una completa compila-
zione del Registro (si veda «Il Sole 24
Ore» del 24 giugno 2021).
L’«Avvertenza» pubblicata sul sito
dell’Agenzia il 27 luglio e le Faq del
giorno successivo hanno fatto pensa-
re che nessuna di queste misure an-
renza al reddito imponibile) del so-
stegno. Le Faq ribadiscono che in pre-
senza dei codici di aiuto riferiti ai
contributi a fondo perduto erogati
dalle Entrate (20, 22, 23, 27 e 28) «non
deve essere riportato l’importo accre-
ditato» ma questo non significa che il
relativo rigo non vada compilato (la-
sciando l’importo in bianco).
La conferma di questa anomala
compilazione arriva anche dalla rispo-
sta alla Faq sul periodo d’imposta in
cui riportare nel prospetto del quadro
In sintesi
Tipologie di aiuti
In relazione alla
compliazione del Registro
nazionale Aiuti di Stato
(Rna) si deve distinguere tra
aiuti soggetti a concessione
e aiuti che sono privi di
alcun provvedimento di
concessione o
autorizzazione.
Ricordiamo poi che gli aiuti
non fiscali (come le garanzie
sui finanziamenti o gli sgravi
contributivi) non
interessano i modelli
Redditi e Irap
delle regole generali sul prospetto che
si basano sulla competenza) con rife-
rimento alla data di erogazione. Il che
“taglia fuori” dal modello Redditi 2021
i contributi “Sostegni” e tutti gli altri
incassati nel corso di quest’anno.
Altri contributi
Per quanto riguarda i contributi ero-
gati da altri enti, le Faq precisano che
i 600 euro erogati dall’Inps non sono
aiuti fiscali automatici, per cui niente
quadro RS, e alla stessa conclusione si
ritiene di poter giungere per quelli
erogati dalle Casse di previdenza.
Non è chiaro, invece, se inserire gli
aiuti Covid derivanti da altri enti (Co-
muni, Camere di commercio, e altro),
come ad esempio quelli citati nelle ri-
sposte a interpello 521/2021 e
79/2021, fermo restando che dovreb-
bero essere proprio gli enti eroganti
ad occuparsi del registro Rna.
Crediti d’imposta
Discorso diverso per i crediti d’impo-
sta (bonus locazione, adeguamento
ambienti, pubblicità), tutti “arruolati”
tra gli aiuti di Stato automatici e,
quindi, da riportare, oltre che a qua-
dro RU, anche a rigo RS401, con l’ec-
cezione del bonus sanificazione e di
quello «botteghe e negozi» del Dl Cu-
ra Italia (da non indicare).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
previsto che «i contributi e le in-
dennità di qualsiasi natura» ero-
gati a seguito dell’emergenza
Covid-19 e diversi da quelli esi-
stenti prima della medesima,
«da chiunque erogati e indipen-
dentemente dalle modalità di
fruizione e contabilizzazione»,
spettanti ai soggetti esercenti
impresa, arte o professione, non
concorrono alla formazione del
reddito imponibile ai fini delle
imposte sui redditi e dell’Irap.
Ciò significa che solo i contri-
buenti in contabilità ordinaria
devono riportare gli importi nei
quadri reddituali e nel modello
Irap al fine di “sterilizzare” il
provento riportato in bilancio
(peraltro utilizzando il codice
residuale “99” e non quello spe-
cifico, proprio per evitare errori
nei quadri Aiuti di Stato), mentre
(interpretando le “Avvertenze”
dell’agenzia delle Entrate che
sembrano superare anche le
istruzioni ai modelli) gli altri
soggetti (professionisti, sempli-
ficati, minimi, forfettari) sembra
che ne possono fare a meno. Il
problema, tuttavia, stava nel
comma 2 dell’articolo 10-bis ci-
tato, che riconosceva a questa
detassazione, a sua volta, la qua-
lifica di Aiuto Covid nell’ambito
bito Irap, quindi, tramontata an-
che l’idea iniziale che si dovesse
“replicare” la stessa indicazione
del modello Redditi, vanno ri-
portati solo gli aiuti che incido-
no specificatamente su tale tri-
buto (come l’eliminazione del
primo acconto 2020 per tanti
soggetti passivi).
Circa le sanzioni, in caso di
errori od omissioni sui prospetti
dichiarativi dedicati agli Aiuti, se
la risoluzione 26/E/2021 si è
espressa a favore di una sanzio-
ne residuale (amministrativa in
misura fissa prevista nel comma
1 dell'articolo 8 del Dlgs
471/1997, sulla quale si potrà be-
neficiare della riduzione di cui
all'articolo 13 del Dlgs 472/1997),
la risposta al questione time del
24 giugno (5-06180) paventa l’il-
legittimità della fruizione del
contributo, tutta da verificare al-
la luce della complessità del
quadro normativo e della farra-
ginosità (a essere buoni) delle
istruzioni fornite e dei chiari-
menti intervenuti. Ci pare quan-
to meno opportuno distinguere
tra chi ha errato la compilazione
ma senza eccedere nei limiti
quantitativi e chi, invece, li ha
colpevolmente superati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

CERVIA (RA) Via Caduti per la Li-
bertà, tra i civici 251 e 265. Lotto
Unico sup. compl. di ca mq 4.121,00,
composto da 10 aree contigue cata-
stalmente individuate da enti urbani e
terreni, parzialmente edifcato con due
corpi di fabbrica interrati da adibirsi
ad autorimessa sovrastati da quattro
palazzine ad uso residenziale svilup-
pate su due piani più un sottotetto.
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Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021 – N. 216
Viaggi 24
Weekend
Pedalando su piste e autostrade
dalle Fiandre al Mare del Nord
Itinerari per le due ruote. Migliaia di chilometri di percorsi attraenti in Belgio, Olanda e Danimarca:
strade in ottime condizioni, con servizi dedicati, attraverso le città d’arte, su ponti sospesi e lungo litorali
Enrico Marro
A
bbracciare il profumo dei
boschi, lasciarsi accarez-
zare dal mare e dal ritmo
delle onde, farsi incantare
dai tesori culturali e ga-
stronomici di piccoli villaggi e grandi
città. Il tutto rigorosamente sulle due
ruote, alla riscoperta di uno slow tou-
rism a impatto zero in grado di resti-
tuirci l’autenticità del territorio. Do-
ve? In Danimarca, nelle Fiandre e in
Olanda. Luoghi in cui la bicicletta è
una cosa seria. A dimostrarlo sono in-
nanzitutto i numeri: 37mila chilome-
tri di piste ciclabili nel Paese dei Tuli-
pani, 12mila nella parte fiamminga
del Belgio, oltre 10mila nel Regno
scandinavo. Paradisi del cicloturi-
smo, con percorsi in ottime condizio-
ni e perfettamente segnalati, dotati di
tutti i servizi per i bikers, dai meccani-
ci alle strutture ricettive. Vediamo al-
lora quali sono i tragitti nordeuropei
imperdibili per i fan delle due ruote.
I 9 itinerari iconici delle Fiandre
In giugno la parte fiamminga del Bel-
gio ha completato le Icon Cycle Rou-
tes: nove autostrade ciclabili che so-
stituiranno le vecchie LF-routes a
lunga percorrenza. Una rete di 2.506
km che si snoda attraverso la regione,
in un paesaggio tanto vario quanto
Danimarca. Un noleggio per bikers
ricco. Uno degli itinerari più attraenti
è quello delle città d’arte (332 km), alla
scoperta di Bruxelles, Lovanio, An-
versa, Mechelen, Gent, Bruges e
Ostenda: unisce in un unico percorso
secoli di storia fiamminga. Molto sug-
gestivo è anche l’itinerario costiero
(93 km), che si snoda lungo il litorale
belga, toccando le principali località
balneari affacciate sul Mare del Nord,
tra dune e boscaglie, in un’esperienza
che combina natura, cultura e gastro-
nomia. Fino al 24 ottobre lungo que-
sto tragitto si potranno ammirare le
installazioni create in occasione della
Triennale Beaufort21 (e in ogni mo-
mento dell’anno quelle permanenti
del Beaufort Scupture Park).
Da non perdere anche l’itinerario
della Mosa (63 km), dove il fiume re-
gna sovrano offrendo scorci di na-
tura incontaminata interrotta da
villaggi come Maaseik e Oud-
Rekem, e quello della Grande Guer-
ra (100 km) tra campi di papaveri,
trincee e suggestivi cimiteri militari,
da Nieuwpoort a Mesen. L’itinerario
della Cintura Verde (126 km) è l’ide-
ale per chi ha un debole per castelli
e panorami che sembrano usciti da
opere di Bruegel, mentre i fan del ci-
clismo sportivo troveranno pane
per i loro denti nel lungo itinerario
delle Colline (459 km), dal leggen-
dario Geraardsbergen ai pendii nei
dintorni di Kortrijk.
Danimarca: la ciclabile del Baltico
Il fiore all’occhiello del Regno scan-
dinavo è la celebre ciclabile del Balti-
co, la N8, che si snoda per ben 820
km tra paesaggi mozzafiato, castelli
e borghi pittoreschi ma che ai bikers
offre anche servizi e strutture ricetti-
ve. Questo percorso attraversa citta-
dine colorate e villaggi di pescatori
che sprigionano hygge da ogni an-
golo: dai borghi medievali come Ste-
ge, con il suo mercato locale, alle lo-
calità portuali di Faaborg e Sven-
dborg, punto di partenza per una gita
all’arcipelago della Fionia, fino ad
arrivare a Christiansfeld, famosa per
la sua comunità morava e per questo
patrimonio mondiale Unesco. Da
non perdere il museo di Trapholt a
Kolding, dove si può ammirare il fa-
moso prototipo di casa modulare
dell’architetto danese Arne Jacob-
sen, ma anche il meraviglioso castel-
lo di Egeskov con il suo parco. La N8
è immersa nella natura: tra le perle
più belle spiccano le bianche scoglie-
re di Møn, che emergono da limpide
acque turchesi, e la piccola isoletta di
Æro, una delle prime tappe dell’iti-
nerario, famosa per i suoi panorami
incredibili e l’atmosfera rilassata.
La Danimarca offre anche la splen-
dida pista ciclabile del Mare del Nord
(560 km), che attraversa una riserva
naturale dove si trovano foche e alcu-
ne delle migliori ostriche del Paese,
nonché la riserva ornitologica di Tip-
perne. Per chi ama i fiordi c’è invece il
percorso del Limfjorden (610 km), iti-
nerario nelle antiche terre dei Vichin-
ghi tra isole, baie e stretti porticcioli,
uniti alla terraferma da ponti e piccoli
traghetti. Ciliegina sulla torta: l’anno
prossimo il “Grand Départ” del Tour
de France andrà in scena proprio in
Danimarca, a Copenaghen.
Olanda: pedalare in un quadro
di Van Gogh
Innumerevoli le chicche lungo i
37mila chilometri di piste del Paese
simbolo delle due ruote. Ne sceglia-
mo tre. Un piccolo tratto dell’impo-
nente ciclabile di Van Gogh (355 km)
di notte si accende per proiettarci in
un quadro di Vincent: è opera del
designer Daan Roosegaarde e colle-
ga due mulini di Nuenen, vicino a
Eindhoven, luogo dove il maestro
del post impressionismo visse per
un paio d’anni dando alla luce il pri-
mo dei suoi capolavori, “I mangia-
tori di patate”. La speciale pista ci-
clabile è stata creata da Roosegaar-
de come un mosaico, con 50mila
sassolini tagliati al laser e incasto-
nati nella pavimentazione. Di gior-
no assorbono la luce del sole e di
notte la liberano illuminando il
manto stradale come nel turbinio di
luci della celebre “Notte Stellata” di
Vincent. Un cielo capovolto, che
brilla sotto i nostri pedali.
Sempre nell’area del Brabante,
nel sud dell’Olanda, c’è il primo mu-
seo al mondo attraversato da una pi-
sta ciclabile sospesa: è il War Mu-
seum Overloon, che si può visitare
senza scendere dal sellino. Mentre a
Eindhoven merita una pedalata
l’Hovenring, la prima grande roton-
da ciclabile sospesa. Costruita nel
2011, tutta in acciaio, è simile a un di-
sco volante con un pilone centrale al-
to settanta metri: chi la percorre vie-
ne premiato da una veduta spettaco-
lare sulle luci della città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RADIO24
«A ruota libera»
con Alessandra Schepisi
domenica ore 16:00
radio24.it
17
È in bicicletta che impari
i contorni di un Paese:
devi sudare sulle colline le spiagge di google maps
e andare giù a ruota
libera nelle discese
La più “cercata” delle prime 10 è
la Baia del Silenzio di Sestri Levante
(nella foto) seguita dalla scogliera
_ della Scala dei Turchi, in Sicilia
Ernest Hemingway ilsole24ore.com/viaggi
Visit Brabant
I numeri. La penisola ha toccato i 6,2 milioni di presenze
Turismo en plein air
Da Cavallino-Treporti
la nuova ciclabile segue
la Laguna di Venezia
Olanda. L’Hoven-
T utto è iniziato a metà Novecento. Dove i
fiumi Sile e Piave avevano riversato detriti
sabbiosi, tra le dune della penisola di
Cavallino-Treporti che si allunga nella laguna di
Venezia, gli importatori italiani della tedesca Nsu
ring è la prima
grande rotonda inventarono l’eccellenza del turismo en plein air.
ciclabile sospesa Per offrire le vacanze al mare agli operai della
d’Europa: è stata casa automobilistica, Ignazio Vok e Angelo
costruita a Ein- Macola fondarono quello che oggi è l’Union Lido,
dhoven nel 2011 primo camping 5 stelle in Europa e oggi secondo
per “scavalcare” per dimensioni (capienza di quasi 12mila persone
un grande svinco- su circa 60 ettari). E per scoprire il primo
lo stradale. Con il
campeggio europeo basta percorrere qualche km,
suo diametro di
72 metri e il pilone
perché a Punta Sabbioni il Marina Venezia supera
centrale d’acciaio quota 12mila presenze giornaliere, potendo
di 70 metri, fa contare su 70 ettari.
ormai parte della Queste due “città” fatte di caravan e camper,
moderna skyline bungalow, tende e strutture luxury, ma anche di
della città. piazze, negozi e ristoranti gourmet, spiagge e parchi
Kenneth Stjernegaard/Visit Vejle
acquatici, sono capofila di un articolato bacino
turistico che con 6,2 milioni di presenze (pre-Covid)
rappresenta la seconda spiaggia italiana. Gli ospiti
sono soprattutto stranieri (tedeschi in
maggioranza), ma con il Covid anche molti italiani
apprezzano le vacanze all’aria aperta.
Sapori eccellenti in spiaggia
Al Marina Venezia il ristorante sulla spiaggia Calici e
Mare propone un’esperienza gastronomica
sofisticata eppure rilassata, sfoggiando una
invidiabile selezione di Champagne
(www.caliciemare.com); sul litorale dell’Union il
ristorante Al Mare propone piatti della tradizione
che giocano bene con la materia prima, oltre a
qualche scoperta enoica.
Eppure basta muoversi di poco per regalarsi
autentiche gioie per il palato. Affacciata sulla
Westtoer/Visit Flanders
laguna, a due passi dalla nuova piazza di Cavallino,
La bici regina. Laguna & Lievitati naturali è una trattoria di pesce e
Qui sopra: Vejle, in un’ottima pizzeria, senza banalizzazioni, che merita
Danimarca, con una visita per la ricerca di Alvise Ballarin su impasti
sullo sfondo
e gelato (oltre che sulla crema spalmabile 60%
Bølgen, le cinque
“onde” piastrellate
nocciole). È invece una garanzia da 120 anni nel
del famoso com- cuore di Treporti la Locanda Zanella, dove i vini
plesso residenziale sono scelti con cura e i piatti sono una festa di
disegnato dallo prodotti a km zero tra pesce e ortaggi, grano, frutta,
studio Henning erbe spontanee e insaccati, come il calice di Dorona,
Larsen Architects, vitigno autoctono di queste terre sabbiose
lo stesso del Teatro (www.locandazanella.com).
dell’Opera di
Copenaghen. A
La ciclabile lungo la laguna
fianco e sotto, due
scorci del paesag-
Non solo spiaggia, non solo enogastronomia.
gio fiammingo, in Cavallino-Treporti è in realtà un paradiso per gli
Belgio, attraverso gli appassionati di un turismo lento nella natura. La pista
oltre 2.500 km delle ciclabile che costeggia la laguna – con un nuovo tratto
Icon Cycle Routes a sbalzo sull’acqua – porta a scoprire il borgo senza
delle Fiandre. tempo di Lio Piccolo e i forti militari che difendevano
Visit Flanders
Venezia: da visitare il museo della Batteria Pisani e al
camping San Paolo si può cenare con un menu
“bellico” nel bunker della Batteria Radaelli.
—Giambattista Marchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Turismo lento. Il nuovo tratto a sbalzo sull’acqua
 https://overpost.info https://oversky.info

18 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021 – N. 216

Arredo Design 24 da FABBIAN le luci polka unopiù, nuova linea tline

Weekend La collezione Polka nasce pren-

dendo ispirazione da alcuni
classici delle lampade da terra
TLine di Unopiù è una collezione in
alluminio bianco o grafite. Da un
lato TLine ricorda i mobili da
anni 60/70 interpretati però in esterno anni 50, dall'altro design e
modo inedito. materiali guardano al futuro

Pezzi unici ANTEPRIME SALONE E FUORISALONE

Interni

o inediti Self plan di Rimadesio,

sistema flessibile

La vena d’oro Progetti ad hoc.

A sinistra, il
tavolino Stand
Self plan è un’anteprima della collezione 2021
che sarà presentata al Fuorisalone a settembre
da Rimadesio. Con l'introduzione dei

del design
disegnato da componenti Plan, la flessibilità progettuale del
Ignazio Gardella sistema Self si arricchisce di nuove soluzioni
nel 1952 in pochi living e scrittoio. Progettato da Giuseppe Bavuso,
esemplari per i Self Plan si articola in composizioni
negozi Borsalino e direttamente a parete o integrate al sistema
oggi prodotto da boiserie Modulor. Nella versione mobile living,
Tato. Sotto, la Self plan prevede una struttura in alluminio su
lampada Bul-Bo, cui è possibile disporre moduli contenitore con
disegnata fra il cassetti, ante a ribalta o vani a giorno.
1968 ed il 1971 —G.U.
da Gabetti-Isola- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ricerca. Sempre più aziende lavorano sugli Drocco-Re per il
archivi dei maestri per industrializzare progetti Centro
Residenziale
rimasti su carta o prodotti in serie limitate Olivetti di Ivrea,
oggi rieditata da
Axolight

Giovanna Mancini che hanno successo commerciale,

questi prodotti non hanno grandissi-

È
un lavoro che richiede una mo riscontro sul mercato, anche per-
grande cultura, molta ricerca ché sono spesso costosi. Per noi è uno
e un po’ di fortuna. «Devi avere stimolo a trovare soluzioni industriali
molto naso e lasciare il naso inedite e innovative, arricchendo le Rimadesio. Versione living con peltro lucido
un po’ dappertutto, viaggiare nostre stesse competenze».
molto e parlare con tante persone», sin- Dietro al mercato delle riedizioni o,
tetizza Roberto Gavazzi, amministra- nel nostro caso, di prime edizioni di Outdoor
tore delegato del gruppo Boffi-De Pa- oggetti mai realizzati in serie, c’è
dova, che ha tra i suoi obiettivi quello di spesso una passione per la storia del
integrare i cataloghi delle proprie design che accomuna tanto chi le ac- Da Gibus ecopergole
aziende (per il 90% fatti da prodotti quista quanto chi le produce. Come il
nuovi) «un limitato e selettivo numero desiderio di riscoprire e valorizzare con pannelli solari
di oggetti del passato, che magari al- designer del passato per De Padova,
l’epoca della loro ideazione non hanno che da alcuni anni sta lavorando sugli
avuto uno sviluppo commerciale, ma autori nordeuropei e americani degli Gibus sarà al Supersalone e presenterà una
che siano prodotti ancora oggi carichi di anni 60-80. «Grandi progettisti ma soluzione molto innovativa in uscita sul mercato
senso, adatti perciò per essere inseriti spesso con una vita complicata, poco a partire dall'autunno 2021: la nuova linea
nelle nostre collezioni», dice Gavazzi. inclini al marketing e alle relazioni – “energy-pergole”, di cui i primi modelli sono e-
Gli archivi delle aziende del design, spiega Roberto Gavazzi –. Per questo varia ed e-twist. Si tratta di pergole bioclimatiche
quelli dei grandi maestri del passato, i loro pezzi non hanno avuto fortuna, fotovoltaiche, dotate di cablaggi totalmente
così come le case da loro progettate, nonostante la loro bellezza». Tra que- celati alla vista con pannelli appositamente
sono una miniera d’oro in questo sen- sti, il belga Marteen Van Severen, di progettati per essere installati sulle lame delle
so: contengono spesso opere di inge- cui l’azienda ha messo in produzione soluzioni Gibus. Grazie alla loro capacità di
gno meravigliose, ma rimaste su carta la chaise longue LL04 e la poltroncina orientarsi hanno la possibilità di intercettare nel
in genere per motivi di natura indu- LC03. De Padova lavora inoltre assie- migliore dei modi i raggi solari e quindi
striale (troppo difficile o costoso pro- me alla famiglia Bonacina sugli archi- incrementare la produzione energetica.
durle in serie) o commerciale (troppo vi dell’azienda, da cui finora sono —Giovanni Uggeri
“avanti” per l’epoca in cui erano state usciti gioiellini come la sedia Silvia di © RIPRODUZIONE RISERVATA

progettate), o solo per mancanza di Paolo Tiche o la T.54 dei fratelli Monti.
tempo. Oppure oggetti realizzati in Una passione genuina per l’arte e il
un unico esemplare o in tiratura limi- design ha portato Filippo Cristina, sei
tata per progetti specifici, in modo ar- anni fa, a fondare Tato, un’azienda che
tigianale e mai industrializzati. proprio alla scoperta di inediti dei Riscoperte. A sinistra, la Bardi’s Bowl
Per le aziende del design rappre- grandi maestri dedica una buona parte Chair disegnata da Lina Bo Bardi nel
Gibus. Un esem-
sentano un grande patrimonio a cui del proprio catalogo. «È un lavoro che 1951 e mai editata fino al 2012, quando
pio di pergola
attingere («con parsimonia», precisa faccio io in prima persona, perché mi Arper ha deciso di produrla in serie bioclimatica con
Gavazzi), ma anche una sfida a livello piace capire come funzionavano quegli limitata. Quest’anno il progetto si pannelli solari
produttivo: a volte questi progetti non oggetti e come trovare le soluzioni arricchisce di nuove versioni con tessuti orientabili da zero
sono stati industrializzati proprio adatte a industrializzarli con le tecno- Rubelli. Sotto: a sinistra, lo Scrittoio gradi fino a 120°
perché poco conveniente se non im- logie oggi a disposizione», racconta D.857.1 di Gio Ponti, messo per captare la luce
possibile farlo con le tecnologie del- Cristina. Nascono così oggetti come la in produzione da Molteni&C
l’epoca. È il caso della mitica poltron- lampada Luna di Gio Ponti, prototipata e presentato quest’anno. A destra,
cina “4801” progettata da Joe Colom- solo per la Triennale del 1957, o la colle- la Radio in Cristallo di Franco Albini, Cucina
bo nel 1965 per Kartell, che Giulio Ca- zione De-Lux, sempre di Gio Ponti, editata quest’anno da Cassina
stelli dovette rassegnarsi a produrre pensata per un’azienda americana ma
in legno, perché le tecnologie allora rimasta su carta. Oppure il tavolino
per la Collezione I Maestri
ph. De Pasquale + Maffini
Lube, nuova collezione
non permettevano di realizzarla in Stand disegnato da Ignazio Gardella
plastica, come avrebbe voluto l’auto- nel 1952 per i negozi Borsalino, o il diva- in sei tonalità di legno
re. Solo nel 2011 l’evoluzione tecnica no Truno di Corrado Corradi Dell’Ac-
consentì all’azienda di proporre una qua, di cui esisteva un solo esemplare a
riedizione in materiale plastico tra- casa degli eredi. «Rieditare questi og- Cucine Lube presenta la nuova collezione Immagina
sparente, identica nelle proporzioni getti del passato, per me, ha lo scopo di Wood, in cui il calore e le tonalità del legno
e rispettosa dell’idea originaria. preservare e recuperare oggetti di impiallacciato si trovano in una collezione dal
È il caso anche di pezzi in origine grande valore e farli dialogare con og- design pulito ed essenziale disponibile in sei finiture
unici, come il tavolo Olimpino di Ico getti contemporanei», spiega Cristina. legno: rovere naturale, rovere bianco, rovere grey,
Parisi o la Radio in cristallo di Franco Sugli archivi di Gio Ponti lavora, da rovere moscato, rovere fumè e rovere nero. Le ante
Albini, che Cassina ha di recente mes- alcuni anni, anche Molteni&C, che nel Wood sono costituite da un pannello di particelle di
so in produzione. «Non è stato facile 2021 presenta due nuove edizioni di legno impiallacciato Rovere sottoposto a un
– ammette l’amministratore delegato arredi mai entrati in commercio: lo processo di verniciatura trasparente attraverso la
dell’azienda, Luca Fuso –. A volte ti scrittoio D.857.1 e la poltrona Round tecnologia “eccimeri” trattamento che conferisce
rendi conto solo strada facendo D.154.5. Interessante alle ante una superfice ultra opaca con effetto soft-
della complessità di alcuni pro- ph. Tommaso Sartori anche il progetto touch e una maggiore resistenza al graffio.
getti e del motivo per cui non del 2012 di Arper —G.U.
erano stati editati. Ma il bello di produrre, in © RIPRODUZIONE RISERVATA

del nostro lavoro è proprio edizione numera-

questo, riscoprire la genesi ta e limitata di 500
di un prodotto e ca- pezzi, la Bardi’s
pire che cosa vera- Bowl Chair dise-
mente gli dà sen- gnata da Lina Bo
so». Si tratta di un Bardi nel 1951, mai
lavoro complesso, prodotta prima.
che ha finalità cultu- Quest’anno il pro-
rali prima ancora che getto si arricchisce
commerciali. «È co- di una nuova ver-
me fare ricerca pura Senza tempo. Low Chair LC03 di sione, rivestita con
– osserva Fuso –. M. Van Severen e F. Schwaerzler, tessuti Rubelli.
Sono altri gli oggetti rieditata da Boffi-De Padova © RIPRODUZIONE RISERVATA Lube. Pulizia formale e toni caldi per la nuova linea

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Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021 – N. 216
Tech 24
Weekend
Notti estive,
stelle e astri
da osservare
e fotografare
Astronomia. Occhi puntati al cielo per la notte
di San Lorenzo. Ecco gli strumenti (e alcuni
consigli) per non perdersi lo spettacolo
Giancarlo Calzetta
L
e stelle che brillano nel fir-
mamento hanno da sempre
esercitato un fascino enor-
me sull'umanità, sin dai
tempi in cui non si aveva
idea di cosa davvero rappresentas-
sero tutti quei luminosi puntini. Ai
nostri giorni, purtroppo, abbiamo
perso un po' la meraviglia di osser-
vare il cielo a causa dell'inquina-
mento luminoso che nelle grandi
città e nelle periferie permette di ve-
dere solo le stelle più luminose, ma
d'estate, quando siamo in vacanza
in luoghi più isolati e meno illumi-
nati, lo spettacolo notturno riesce a
rapirci nuovamente.
Stelle, certo, ma soprattutto pia-
neti, galassie, nebulose e la Via Lattea
Quando guardiamo il cielo a oc-
chio nudo, vediamo moltissimi
puntini, più o meno luminosi. Quel-
li più luminosi sono solitamente dei
pianeti. In queste notti abbiamo la
possibilità di osservare Venere, che
appare come una stella luminosa,
ma bassa vicino al punto in cui tra-
monta il sole, Giove è invece bianco
e luminosissimo a est dalle 22.00 in
poi e Saturno, leggermente sposta-
to verso Ovest rispetto a Giove e
brilla di una luce giallognola. Chi ha
la fortuna di essere in un posto mol-
to buio, può osservare la Via Lattea,
una striscia fittissima di stelle che a
occhio nudo sembra una nuvola che
corre da nord a sud, mentre quelli
che vantano una vista più acuta
possono scorgere, come dei sempli-
ci fiocchetti, la galassia di Andro-
meda e alcune nebulose.
La vera differenza si vede in foto
Purtroppo, con l'ausilio dei no-
stri occhi non si vede poi molto e
allora è una buona idea quella di
provare a scattare qualche foto.
Per iniziare, basta una fotocamera
digitale di buona qualità o un cel-
Le app per guardare nella direzione giusta
Smartphone
Non solo fotografia
S i sente dire spesso che il firma-
mento è immutabile, ma il cielo
che osserviamo dalla Terra non
lo è più da un po'. L'opera dell'uomo,
infatti, ha prodotto i suoi effetti anche
sul paesaggio astronomico, popolan-
dolo di puntini che una volta non era-
no lì. In particolare, dalla Terra pos-
siamo osservare la Stazione Spaziale
Internazionale che compie un giro
completo del Pianeta ogni 90 minuti
circa. Se per caso dovesse passare alta
sulle nostre teste, vedremmo un pun-
tino molto luminoso che da ovest pro-
cederà verso est molto più veloce-
mente di qualsiasi aereo. Anche la
nuovissima stazione spaziale cinese
lulare che prevede la modalità
“notturna”. Ci sono alcuni modelli,
come il Google Pixel 4 XL, che han-
no una funzione dedicata all'astro-
fotografia, ma tutti gli smartphone
di fascia alta come la serie P di
Huawei, gli iPhone e la serie Gala-
xy S di Samsung (solo per citarne
alcuni) sono in grado di prendere
ottime foto della Via Lattea, ren-
dendo spettacolare qualsiasi scat-
to notturno. Se vogliamo un primo
piano di una galassia o di una ne-
bulosa, però, ci serve almeno una
fotocamera digitale di fascia me-
dio/alta (una reflex o una mirror-
less andranno benissimo) con un
obiettivo da almeno 50-75mm di
lunghezza focale (tipicamente
quello dato in dotazione è su que-
ste misure). Fotografando a un in-
grandimento maggiore, dovremo
gestire il fatto che la volta celeste si
muove e quindi le foto, che saran-
no necessariamente con esposi-
zione di alcuni secondi se non di
minuti, verranno mosse. La solu-
zione si trova in un oggetto chia-
mato “astro-inseguitore”. Se ne
trovano in commercio di molti
prezzi, partendo da 50 euro (da
evitare e buoni al massimo per
reggere gli smartphone) fino a
qualche centinaio di euro, in grado
di reggere fotocamere con obiettivi
pesanti e anche mini-telescopi.
Volendo addentrarsi nel costoso
hobby della fotografia astronomi-
ca, si può anche scegliere di fare fo-
tografia ad alti ingrandimenti (con
focali superiori ai 500mm, per arri-
vare anche ai 6 metri in caso di foto
a Luna o pianeti), ma bisogna at-
trezzarsi bene. Serviranno un tele-
scopio dalla generosa apertura,
spesso a specchio con 20cm o più di
diametro, una montatura in grado
di reggere in maniera molto stabile
tutta l'attrezzatura mentre insegue
il moto siderale, una fotocamera
è visibile da terra come un puntino lu-
minoso mobile tra le stelle, ma è molto
meno appariscente dal momento che
è più piccola della sua corrispettiva in-
ternazionale. Infine, una delle osser-
vazioni più spettacolari che è possibile
effettuare a occhio nudo è una diretta
conseguenza delle gesta di Elon Musk
che tramite la sua azienda “Starlink”
sta inviando nello spazio un gran nu-
mero di satelliti artificiali in orbita
bassa per portare Internet ovunque
sul Pianeta. Quando questi satelliti
vengono lanciati, all'inizio si presen-
tano come un trenino di puntini lumi-
nosi che attraversa il cielo in maniera
molto ordinata. Gli astronomi profes-
sionisti sono giustamente molto pre-
occupati dal fatto che le scie che la-
sciano possano rendere molto più
complicato, se non impossibile, lo
studio degli oggetti celesti da terra,
‘ Per praticare il costoso
hobby della fotografia
astronomica occorre
attrezzarsi con
strumenti ad hoc
Stellarium mobile. L’app è gratuita
ma per chi ama stare col naso all'insù,
senza velleità scientifiche, sono molto
affascinanti da osservare.
Ma il cielo è grande. Come si fa a
trovare quello che vogliamo vedere?
Ovviamente usando una o più app che
19
A volte, di notte,
dormivo con gli occhi
aperti sotto un cielo Ps5 record
gocciolante di stelle.
Vivevo, allora.
PlayStation 5 è la console venduta
più velocemente nella storia di
Sony. Superate le vendite della
_ precedente, PlayStation 4. Ancora
Albert Camus altissima la domanda.
Panorama
video
La videocamera pro
per blogger e creativi
Per iniziare.
Celestron C8 su
montatura com-
Si chiama ZV-E10 ed è una Vlog camera, cioè un
videofotocamera dedicata a produce contenuti
video per mobile journalism oe blog. La nuova
puterizzata è un
telescopio tipico Sony si basa sull'architettura delle mirrorless Sony
per iniziare, Alpha e dunque offre obiettivo intercambiabile con
discreto tuttofare: attacco (e-mount). È dotata di un schermo apribile
Poi sotto avete il lateralmente e orientabile in più direzioni per
Dobson GSO facilitare le riprese (si vede quello che si inquadra) e
250mm. può essere montata sul uno stabilizzatore ad
Sono i più econo- impuntura. Inoltre, può essere collegata a
mici. Poco adatti microfoni esterni (l'audio è sempre l'elemento
alla fotografia,
critico del video blogging). Pesa 343 g e vanta un
permettono di
sensore CMOS Exmor APS-C da 24,2 megapixel.
avere grandi
—M.Cia.
aperture, il che
vuol dire racco- © RIPRODUZIONE RISERVATA
gliere più luce e
vedere oggetti più
deboli o lontani,
con poca spesa.
ZV-E10 . È la nuova Vlog camera di Sony
gaming
Arriva il monitor 4k
con tecnologia mini Led
Da vicino. Rifrattore Tecnosky è Arriva in Italia il primo monitor gaming con
il tipico telescopio a lenti. Ottimo per ammassi stellari aperti, tecnologia mini LED 4K HDR, frequenza di
pianeti e nebulose estese. aggiornamento superveloce a 144 Hz, luminosità di
Celestron C11 EDGE invece è ottimo per i pianeti e piccoli 1400 nit (picco) e certificazione. Lo ha prodotto Asus
oggetti, offre un campo fotografico piccolo, ma ben corretto.
Republic of Gamers (ROG) e si chiama ROG Swift
PG32UQX. Il monitor utilizza una retroilluminazione
a mini LED strutturata su 1.152 zone con tecnologia
FALD (full array local dimming) per mostrare i
bianchi più luminosi e le tonalità di nero più
profonde. La luminosità di 1400 nits (picco). Nel
gaming la missione è quella di esaltare il contrasto,
illuminare i dettagli e avere una frequenza di
aggiornamento variabile. Il resto lo fanno i giochi.
—L.Tre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
raffreddata speciale per fare astro ROG Swift
fotografie e un computer per gesti- PG32UQX.
re il tutto. I marchi più diffusi sono Il monitor
Celestron (molto usato il Celestron utilizza una
retroillumi-
C11 per la fotografia planetaria),
nazione a
GSO che offre telescopi newton a min Led. La
basso prezzo ma di buona fattura luminosità
ottimi per le nebulose e Meade, che di 1400 nits
adesso sta attraversando un perio- nel punto di
do finanziariamente difficile. Si picco.
trovano anche ottimi telescopi di
produzione cinese rimarchiati con
il nome di rivenditori o distributori gaming
locali come Tecnosky.
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Computer potenti
piccole dimensioni
Più ampio nelle dimensioni rispetto al predecessore e
aperto per ospitare la scheda video che volete. Intel
rimentte mano ai pc desktop per giocare o dedicarsi allo
streaming. Intel Nuc 11 Extreme Kit (nome in codice
“Beast Canyon”) monta gli ultimi processori Intel Core
possiamo scaricare sul nostro smar- di undicesima generazione, ha un alimentatore da ITX
tphone. Heavens Above (disponibile 80Plus Gold da 650W e tutti gli sloto di cui avete bisogno
anche sul web all'indirizzo www.hea- per potenziare la vostra esperienza gaming. Saranno
vens-above.com) è sicuramente disponibili a partire dal terzo trimestre del 2021, con
quella da scegliere per le previsioni ulteriore disponibilità entro la fine di quest’anno. Il
dei passaggi delle stazioni spaziali,
dei satelliti di Musk e degli eventuali
“eventi speciali” che dovessero pre-
sentarsi. Per esempio, quando qual-
che anno fa un astronauta perse una
prezzo suggerito è a partire da 1.150 dollari per i kit con
Intel Core i7 e 1.350 per i kit con Intel Core i9.
—L.Tre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cassetta degli attrezzi durante una
passeggiata spaziale, Heavens Above
tenne traccia dei suoi movimenti in-
dicandoci dove guardare per vederla
sfrecciare nel cielo. Infine, applicazio- Beast Canyon.
ni come Stellarium Mobile (gratuita) Mini-pc per gamer
di Intel. Il prezzo
o Sky Safari (a pagamento) sono inve-
suggerito è a
ce indispensabili per riconoscere le partire da 1.150
costellazioni, identificare i pianeti e dollari per i kit con
trovare i corpi celesti che vogliamo Intel Core i7 e
fotografare. —G.Calz. 1.350 con Intel
© RIPRODUZIONE RISERVATA Core i9
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20 Il Sole 24 Ore Domenica 8 Agosto 2021– N.216

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