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RIVISTA DI CULTURA MUSICALE E DISCOGRAFICA - N.

338 - LUGLIO/AGOSTO 2022

338 PUBBLICAZIONE MENSILE - ISSN 03925544


Prima immissione 01/07/2022

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Zecchini Editore

Sebastian Iván Fischer


Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB (VARESE)

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ORCHESTRE
In una piccola cittadina tedesca, un
esempio perfetto di mecenatismo che
ha dato vita ad un’orchestra d’eccezio-
ne, guidata dall’italiano Claudio Vandelli.

Würth Philharmoniker:
la fusione di arte e industria
di Alessandro Tommasi

Claudio Vandelli con i Würth Philharmoniker

Con un fatturato che nel 2021 ha superato i denti vi sono anche i musicisti della sua
17 miliardi, il Gruppo Würth è noto come nuovissima orchestra, i Würth Philharmoni-
una delle più grandi imprese tedesche. L’a- ker, stabile dal 2017 e parte di un progetto
zienda ha sede a Künzelsau, ridente cittadi- di filantropia culturale di grande respiro. In
na di 15.000 anime nei pressi di Stoccarda, ormai oltre 35 anni di lavoro, la Fondazione
nel Baden Württemberg, ed è attiva preva- Würth ha dato vita a premi, concorsi, festi-
lentemente nello sviluppo, nella produzione val. Inoltre, l’azienda ha fondato ben 15 mu-
e nella distribuzione di materiali per l’as- sei, di cui 5 in Germania e gli altri diffusi in
semblaggio e il fissaggio, con oltre 80.000 tutta Europa – uno anche in Italia, a Capena
dipendenti in tutto il mondo. Tra quei dipen- in provincia di Roma – seguendo l’amore

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per l’arte del suo Presidente. Ereditata l’a- Reinhold Würth
zienda di famiglia nel ’54 a soli 19 anni,
Reinhold Würth l’ha portata alle attuali di-
mensioni, coltivando parallelamente una
profondissima passione per la cultura e una
collezione di circa 18.500 opere. Questa è
ora parzialmente esposta nei suoi musei e
frequentemente prestata per esposizioni in-
ternazionali, di fatto creando un collega-
mento tra la piccola Künzelsau e il mondo.
La sensazione, vagando lungo gli ampi prati
verdi su cui sorgono i grandi edifici Würth,
è quella di trovarsi in una cittadella dell’ar- contarcelo è Claudio Vandelli, direttore mi-
te, in cui industria e cultura trovano una lanese e Chefdirigent dei Würth Philharmo-
perfetta fusione. « L’origine di tutto è la pas- niker dal 2020. « Questo percorso è nato
sione di Reinhold Würth per l’arte, ovvia- quasi per caso, sono stato invitato al termi-
mente », spiega Sylvia Weber, amministratri- ne della loro prima stagione per un concer-
ce dei musei e della collezione Würth fin da- to speciale con Anna Netrebko e Yusif Ey-
gli esordi, « ma questo impegno per la cultu- vazov. Poche settimane dopo mi arrivò una
ra ha effetto anche sull’azienda. Affinché lettera manoscritta da parte di Reinhold
questa prosperi, è necessario attirare qui a Würth in cui mi invitava a diventare il primo
Künzelsau professionisti di alto livello, abi- direttore musicale dell’orchestra ». Orche-
tuati a studiare e a lavorare nei grandi cen- stra che è in costante espansione. Sono 32
tri urbani. Questo è più facile, quando puoi ora i musicisti a tempo pieno e con contrat-
offrire loro non solo la tranquillità della to a tempo indeterminato, cui si uniscono i
campagna, ma anche una vita culturale viva- numerosi aggiunti presenti in quasi ogni
ce e ricca ». E cosı̀ è stato: nei pressi di produzione. « A scegliere chi invitare come
Künzelsau vi sono ora teatri al chiuso e al- aggiunti per ogni produzione sono le spalle
l’aperto, oltre ai Würth Philharmoniker è na- stesse, insieme al management dell’orche-
ta un’altra orchestra, e poi musei, festival, stra », spiega il direttore, « in questo modo
rassegne, il tutto senza considerare che a siamo sicuri che ogni sezione sia composta
poco più di un’ora di macchina si è nel cen- da musicisti che sappiano lavorare bene tra
tro di Stoccarda. Cuore di questo ecosiste- di loro. Occasionalmente, poi, alcuni di que-
ma culturale è il Carmen Würth Forum, che sti aggiunti vengono confermati nell’organi-
prende il nome dalla moglie di Reinhold ed co stabile dell’orchestra, man mano che
è sito a pochi minuti di macchina da Künzel- questa si espande, mentre per le altre posi-
sau. Realizzato da David Chipperfields nel zioni necessarie indiciamo concorsi ». Con-
2017 il Forum ospita oggi il Museum 2 di re- corsi in cui partecipano tutti i Würth Phil-
centissima apertura (2020), una grande sala harmoniker e in cui il voto del direttore mu-
conferenze da 2500 posti, una sala da con- sicale vale quanto quello di ogni altro musi-
certi da 600 e molti altri spazi. Questa viva- cista stabile. « Cosı̀ siamo sicuri che il pro-
cità ha anche attirato un gran numero di vi- cesso sia veramente democratico », chiosa
sitatori tra Künzelsau e la vicina Schwä- Vandelli.
bisch Hall, dove si trova la Kunsthalle Quello dell’orchestra è uno dei progetti di
Würth e la Johanniterkirche che vantano un massimo successo per la Fondazione musi-
flusso di oltre 250.000 visitatori all’anno. E cale Reinhold Würth. Nei pochi anni hanno
all’orchestra come si è arrivati? collaborato o stanno per collaborare con so-
« L’orchestra nasce da precedenti progetti, listi del calibro di Cecilia Bartoli, Gautier
che si sono via via intensificati fino a dar vi- Capuçon, Rudolf Buchbinder, Olga Peretyat-
ta all’attuale compagine, nel 2017 ». A rac- ko, Maxim Vengerov, Juan Diego Flórez,

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creare un vero e proprio polo culturale, per


cui il pubblico viene volentieri, fa un giro al
Museum 2 e poi si ferma per il concerto ».
Concerto convenientemente posto il sabato
alle 17.00. Qui sta un’altra intuizione di Syl-
via Weber e della Fondazione: « Abbiamo
pensato subito di costruire dei pacchetti di
offerta. Sui prati che circondano il Forum
sono presenti 50 sculture, dunque ci siamo
chiesti: perché non aprire la possibilità di
prenotarne una, portarsi una tovaglia e or-
ganizzare dei pic-nic all’ombra di un’opera
Giuliano Carmignola, direttori come Chri- d’arte? ». Pic-nic, museo, concerto e si è a
stian Thielemann, Kent Nagano, Marc Al- casa in tempo per la cena. Varrà la pena
brecht, Gábor Takács-Nagy, Paavo Järvi. « Il menzionare che il Museum 2 vanta una col-
successo del progetto è stato quasi istanta- lezione con svariate opere di Pablo Picasso,
neo », commenta Sylvia Weber. « All’inizio Max Beckmann, Ernst Ludwig Kirchner, fi-
non è stato semplicissimo, ma da quando no ad artisti contemporanei e l’entrata è
l’orchestra è stabile non abbiamo avuto un completamente gratuita. « Grazie a questo e
solo concerto che non abbia registrato un ai vari progetti per famiglie e per ragazzi sia-
sold out o una partecipazione inferiore al mo riusciti ad avere un pubblico piuttosto
95% ». Numeri da capogiro, se si considera diversificato. Organizziamo anche dei con-
la distanza del Carmen Würth Forum rispet- certi in cui i giovani possono venire accom-
to ai centri abitati. « In realtà, nonostante pagnati da amici, cosı̀ da allargare la nostra
siamo piuttosto decentralizzati, arrivare qui utenza ». E poi ci sono le tournée. Con soli-
è semplicissimo, le strade sono ottime e di sti e direttori come quelli menzionati, non
posti per parcheggiare ce n’è più che a suffi- stupirà vedere i Würth Philharmoniker esi-
cienza, anche con colonnine per ricaricare birsi al Concertgebouw di Amsterdam, alla
le macchine elettriche! ». Diretta conseguen- Cadogan Hall di Londra, al Festival Enescu
za di questo successo è stata la campagna di Bucarest. Ma non solo, aggiunge Vandelli:
abbonamenti, che vede ad oggi oltre 430 ab- « Collaboriamo di frequente con Baden-Ba-
bonati e una lista di attesa di persone inte- den, a maggio siamo stati alla Liederhalle di
ressate. Spiega Weber: « Il fatto è che grazie Stoccarda e a Capodanno dovevamo tenere
al sostegno di Reinhold Würth si è venuto a un concerto di Capodanno a Salisburgo, poi
cancellato a causa del Covid. Ormai gli invi-
ti iniziano ad essere sempre più regolari ».
Questo grazie anche al livello sempre più
elevato della compagine, confermato anche
dal concerto cui ho potuto assistere a fine
marzo, in cui i Würth Philharmoniker guida-
ti da Vandelli hanno eseguito una doppietta
di Rachmaninov: Secondo Concerto (solista
Khatia Buniatishvili) e Seconda Sinfonia, un
concerto a orchestra piena che ha riempito
la sala grande del Carmen Würth Forum.
« Normalmente suoniamo nell’altra sala »
spiega Vandelli, « ma per l’ultimo concerto
con distanziamento abbiamo scelto di sfrut-

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I Würth Philharmoniker

tare lo spazio più grande che avevamo. È solisti, nomi di richiamo che ci permettesse-
stata anche un’occasione per mostrare l’or- ro di presentarci al pubblico internazionale.
chestra con il suo organico massimo ». Se dovessi scegliere un sogno per il futuro,
Il direttore guarda ora al futuro. « Ci sono sognerei i Würth Philharmoniker impegnati
ancora ampi margini di crescita per i Würth in una grande tournée delle più importanti
Philharmoniker. Vedo che anno dopo anno, sale europee. Senza solisti, solo l’orche-
concerto dopo concerto, il mio rapporto con stra ». Questa rapida crescita non sarebbe
l’orchestra migliora e si va sempre più in possibile senza una struttura solidissima.
profondità nel repertorio, sempre meglio, Tutto il peso organizzativo ricade sulla Rein-
sempre più rapidamente ». L’obiettivo per i hold Würth Musikstiftung, che è parte del
prossimi anni? Riuscire a rendere l’orche- gruppo Würth e che tra le sue attività vanta
stra un’istituzione riconosciuta a livello in- anche l’affido di strumenti pregiati a musici-
ternazionale. I dischi sono una tappa impor- sti di valore. Lo stesso Stradivari di Veroni-
tante in questo percorso, come spiega Van- ka Eberle è di proprietà della Würth. La
delli: « Prima ancora di cominciare ufficial- Fondazione è guidata con sicurezza da Syl-
mente come direttore musicale ho realizzato via Weber e Lars Rehfeld, mentre ogni deci-
un disco brahmsiano con l’Ouverture Acca- sione artistica viene concordata tra Weber e
demica e il Quartetto op. 25 nell’orchestra- Vandelli. E l’orchestra quanto prova?
zione di Arnold Schönberg. Era un reperto- « Quanto vogliamo », è la stupefacente rispo-
rio importante, in cui anche le seconde parti sta del direttore. « Cerchiamo di non sovrac-
dei fiati hanno dei soli, e che permetteva al- caricare i musicisti, è importante che abbia-
l’orchestra di sfoggiare il proprio virtuosi- mo tempo per lo studio individuale e per sé,
smo. A questo è seguito un altro disco e al- ma sı̀, non ci poniamo limiti al numero di
tri ancora verranno. Il mio obiettivo è riusci- prove », aggiunge sorridendo Vandelli. Abi-
re ad avere un progetto discografico all’an- tuati ad un sistema musicale che vede a
no ». Di fronte alla vastità dell’impegno c’è stento due prove e generale per ogni produ-
da rimanere disorientati, soprattutto perché zione, a sentirsi rispondere cosı̀ non si può
non sembra destinato a ridursi, anzi. « Fino- evitare di domandarsi se non sia già questo
ra abbiamo sempre fatto tournée con grandi un sogno reso realtà. &

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