Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
20338
554009
9 770392
Zecchini Editore
Federico Maria
CHF 10.-
Sardelli
6.90
Würth Philharmoniker:
la fusione di arte e industria
di Alessandro Tommasi
Con un fatturato che nel 2021 ha superato i denti vi sono anche i musicisti della sua
17 miliardi, il Gruppo Würth è noto come nuovissima orchestra, i Würth Philharmoni-
una delle più grandi imprese tedesche. L’a- ker, stabile dal 2017 e parte di un progetto
zienda ha sede a Künzelsau, ridente cittadi- di filantropia culturale di grande respiro. In
na di 15.000 anime nei pressi di Stoccarda, ormai oltre 35 anni di lavoro, la Fondazione
nel Baden Württemberg, ed è attiva preva- Würth ha dato vita a premi, concorsi, festi-
lentemente nello sviluppo, nella produzione val. Inoltre, l’azienda ha fondato ben 15 mu-
e nella distribuzione di materiali per l’as- sei, di cui 5 in Germania e gli altri diffusi in
semblaggio e il fissaggio, con oltre 80.000 tutta Europa – uno anche in Italia, a Capena
dipendenti in tutto il mondo. Tra quei dipen- in provincia di Roma – seguendo l’amore
I Würth Philharmoniker
tare lo spazio più grande che avevamo. È solisti, nomi di richiamo che ci permettesse-
stata anche un’occasione per mostrare l’or- ro di presentarci al pubblico internazionale.
chestra con il suo organico massimo ». Se dovessi scegliere un sogno per il futuro,
Il direttore guarda ora al futuro. « Ci sono sognerei i Würth Philharmoniker impegnati
ancora ampi margini di crescita per i Würth in una grande tournée delle più importanti
Philharmoniker. Vedo che anno dopo anno, sale europee. Senza solisti, solo l’orche-
concerto dopo concerto, il mio rapporto con stra ». Questa rapida crescita non sarebbe
l’orchestra migliora e si va sempre più in possibile senza una struttura solidissima.
profondità nel repertorio, sempre meglio, Tutto il peso organizzativo ricade sulla Rein-
sempre più rapidamente ». L’obiettivo per i hold Würth Musikstiftung, che è parte del
prossimi anni? Riuscire a rendere l’orche- gruppo Würth e che tra le sue attività vanta
stra un’istituzione riconosciuta a livello in- anche l’affido di strumenti pregiati a musici-
ternazionale. I dischi sono una tappa impor- sti di valore. Lo stesso Stradivari di Veroni-
tante in questo percorso, come spiega Van- ka Eberle è di proprietà della Würth. La
delli: « Prima ancora di cominciare ufficial- Fondazione è guidata con sicurezza da Syl-
mente come direttore musicale ho realizzato via Weber e Lars Rehfeld, mentre ogni deci-
un disco brahmsiano con l’Ouverture Acca- sione artistica viene concordata tra Weber e
demica e il Quartetto op. 25 nell’orchestra- Vandelli. E l’orchestra quanto prova?
zione di Arnold Schönberg. Era un reperto- « Quanto vogliamo », è la stupefacente rispo-
rio importante, in cui anche le seconde parti sta del direttore. « Cerchiamo di non sovrac-
dei fiati hanno dei soli, e che permetteva al- caricare i musicisti, è importante che abbia-
l’orchestra di sfoggiare il proprio virtuosi- mo tempo per lo studio individuale e per sé,
smo. A questo è seguito un altro disco e al- ma sı̀, non ci poniamo limiti al numero di
tri ancora verranno. Il mio obiettivo è riusci- prove », aggiunge sorridendo Vandelli. Abi-
re ad avere un progetto discografico all’an- tuati ad un sistema musicale che vede a
no ». Di fronte alla vastità dell’impegno c’è stento due prove e generale per ogni produ-
da rimanere disorientati, soprattutto perché zione, a sentirsi rispondere cosı̀ non si può
non sembra destinato a ridursi, anzi. « Fino- evitare di domandarsi se non sia già questo
ra abbiamo sempre fatto tournée con grandi un sogno reso realtà. &