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Spedizione in Abbonamento postale gruppo III/70 • € 2,00 • COPIA OMAGGIO OTTOBRE 2020 • ANNO XXXI

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communications
lash Magazine
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Frosinone • Via Marittima 208/210 • tel. 0775.251351 - 0775.836026
Sommario
EDITORIALE
IL PARLAMENTO ESAUTORATO
OTTOBRE 2020

DAL COVID

ELEZIONI COMUNALI 2020


I SINDACI ELETTI NELLA PROVINCIA
DI FROSINONE

Arcimboldo, Autunno, 1572


8

FLASH MAGAZINE COMMUNICATIONS


PRESIDENTE ONORARIO ATTUALITÀ: IL PARCHEGGIO
Angelo Mauro D’Angelo MULTIPIANO DI FROSINONE
DIRETTORE RESPONSABILE
Nicandro D’Angelo
10-11
GARANTE DEL LETTORE
Angelo Mauro D’Angelo UNINDUSTRIA:
ARCHIVIO FOTOGRAFICO GIOVANNI TURRIZIANI LASCIA LA
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PROGETTO GRAFICO
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30-11- 2020
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editoriale
DALLA FINESTRA DEL CAMPANILE
di Nicandro D’Angelo

Il Parlamento
esautorato dal Covid

N
el momento in cui il paese è in emer- legge che è stata oggetto del referendum. Molti costituzio-
genza, quando cioè sarebbe ancora più nalisti hanno sottolineato che c’è il rischio di una distor-
importante una discussione pubblica e sione della rappresentanza. Penalizzate soprattutto le
aperta dei rappresentanti eletti sulle mi- regioni medio-piccole, in particolare al Senato: Basilicata
sure da prendere, sullo stato del paese, e Umbria che perdono il 57 per cento dei propri rappresen-
sull’andamento dell’economia, assi- tanti. C’è un fatto da sottolineare che la legge costituzionale
stiamo ad una totale esautorazione di Camera e Senato in sul taglio dei parlamentari non disciplina le norme eletto-
favore di un dialogo serrato ed esclusivo tra esperti scelti rali, di conseguenza il governo dovrebbe fare un disegno
dal governo e governo stesso. Fatto ancora più grave che di legge che prevede il ritorno a un sistema proporzionale
vengono date anticipazione sui social media dei decreti con lo sbarramento al 5 per cento. Ne vedremo delle belle,
che continuamente vengono proposti all’inseguimento del sarà un “pasticciaccio”.
virus, senza nessun orizzonte chiaro e senza nessuna pia-
nificazione nemmeno di medio periodo per sapere cosa ne Oligarchie e poteri forti
sarà del nostro Paese tra un mese. Il popolo è disorientato Il premier Conte è alle strette per il carattere assai delu-
per le contraddizioni nella comunità scientifica, che sem- dente della ripresa, preoccupato perché il suo partito ha
bra tornata di moda, che il ruolo debba essere quello del- perduto due elezioni amministrative consecutive. Forse sta
l’espressione di linee guida, della formulazione di proposte pensandodi mandare in pensione l’intera classe dirigente
e di quello che può accadere, non quello di “Sottogoverno” del paese, politici e burocrati, magistrati e giornalisti.
in assenza di dibattito parlamentare. Forse queste parole, Siamo difronte ad un nuovo blocco sociale, composto da
che esprimono il disagio non solo mio, ma di molti ricer- amministratori de-ideologizzati e da imprenditori che in-
catori, suoneranno strane a chi auspica il “governo degli tendono fare “sistema”, e si potrebbe avere un governo me-
esperti”. diatore d’affari.

Rappresentanza dimezzata Magistratura nella bufera


Con la vittoria del Si al 69% al referendum costituzionale Il caso Palamara ha creato un danno di immagine molto
sul taglio dei parlamentari e il No al 30,4% il taglio dei forte della magistratura e che questa vicenda lascerà un
parlamentari è una realtà, anzi lo sarà a partire dalle pros- segno nell’opinione pubblica. C’è da dire che è stata
sime elezioni che per la prima volta dal 1963 da quota 945 coinvolta un’esigua minoranza di magistrati, in quanto
scenderà a 600. Ora bisogna ridisegnare i collegi elettorali la maggior parte di essi svolge la sua attività lontano dai
in base al ridotto numero dei seggi da assegnare e sarà il giochi di potere e da arrivismi e che la loro posizione è
governo, attraverso un decreto legislativo, ad adottare entro di effettiva terzietà e senza condizionamenti.
due mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dalla

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I Sindaci eletti in provincia
di Frosinone
di Marialucia Battisti

Ceccano Patrica Pontecorvo


Rieletto Roberto Lucio Fiordalisio Anselmo Rotondo
Caligiore, con un della lista
confermato
consenso che si Ascolta Patrica
ha preso il sindaco e batte
aggira intorno al lo sfidante
52%, riprende la 86.71 % delle
preferenze, gli Riccado Roscia.
guida del
altri due
Comune.
candidati a
Dopo il testa a testa con lo sfidante di
sindaco Samuel Battaglini (Battaglini
centrosinistra Marco Corsi che si era per Patrica) il 9.43% e Rossana
profilato all’inizio dello scrutinio, Caligiore Antonucci (Ama Patrica) il 3.86%. Buon
man mano ha preso il largo sfondando la lavoro al sindaco Lucio Fiordalisio per il
quota che gli consegna la vittoria al primo suo secondo mandato.
turno. Prende il via Caligiore bis.

Guarcino Trevi nel Fontana


Urbano Lazio Liri
Restante Silvio Gianpio
(66,79%) Grazioli Sarracco
(56,15%)

Ripi Cervaro Belmonte


vince Ennio Castello
Piero Marrocco Antonio
Sementilli. (46%), Iannetta si
afferma con
il 56,92

Election Day 2020, Frosinone e Ciociaria:


affluenza e risultati referendum e amministrative
Nel Capoluogo ciociaro è andato alle urne il 44,09% (15.653 votanti): a prevalere l’ok (69.19%) rispetto al rifiuto
(30.81%), ossia 10.765 pro e 4.793 contro. Eccezion fatta per Ceccano, che sulla scia delle Comunali ha centrato
il 74.54%, ha votato meno della metà degli aventi diritto anche nelle altre sei località con popolazione superiore
ai 20.000 abitanti: Cassino 39.43%, Alatri 47.33%, Sora 42,13%, Anagni 44.55%, Ferentino 44.68% e Veroli 45.20%.“

Referendum Confermativo
Vince il Si con 69%
Il No 30,4%
In Italia sono andati a votare 24.993.015 dei 46.418.642 elettori: 17.168.494 sì (69.64 %) e 7.484.941 no (30.36
%), senza contare le schede nulle (128.397), bianche (210.860) e contestate (323). Nel Lazio, invece, i votanti sono
stati 1.999.446 (45,68%) su 4.376.924: 1.307.304 sì (65.86 %) e 677.693 no (34.14 %), oltre alle schede nulle
(8.676), bianche (5.733) e contestate (40). In provincia di Frosinone, poi, al voto in 187.813 (48.18%) su 389.778:
139.358 sì (75.20%), 45.949 no (24,80 %), 1.193 schede nulle, 1.313 bianche e nessuna contestata. Nella città di
Frosinone, infine, alle urne15.653 (44,09%) su 35.502: 10.765 sì (69.19%), 4.793 no (30.81%), 60 schede nulle, 35
bianche e nessuna contestata.


8
Addio Willy,
questa pagina è dedicata a te!
Sarai sempre nei nostri cuori.
Seguirò attentamente la tua vicenda
giudiziaria, anche se qualcuno
vorrebbe impedirlo!
Il Direttore
Attualità

LA MALEDIZIONE
DEL PARCHEGGIO
MULTIPIANO
DI FROSINONE

I
l parcheggio multipiano di Frosinone, che col-
lega via Ciamarra con viale Mazzini, è ormai
divenuto un luogo maledetto, per via delle
morti di giovani avvenute negli ultimi sedici
mesi, tanto da essere soprannominato il multi-
piano dei suicidi. É il 10 maggio del 2019,
quando il diciannovenne Daniele Arduini, studente li-
ceale di Torrice, ed amante della musica rap e dello sport
estremo parkour, viene ritrovato cadavere all’interno del
parcheggio. Non si tratta di suicidio, bensì la morte del
giovane Daniele, che getta nell’angoscia un’intera co-
munità, è causata da un salto pericolosissimo effettuato
proprio durante la pratica dello sport estremo del par-
kour, che lui praticava con passione da qualche anno. Si
tratta di una disciplina metropolitana nata in Francia at-
torno agli anni ‘90, e poi sviluppatasi sin qui da noi, che
consiste nello svolgimento di un percorso attraverso il
superamento di qualunque tipo di ostacolo con la mag-
giore efficienza possibile. Per il povero Daniele non c’è
scampo, viene trovato riverso a terra già privo di vita.

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con il genitore, manifestandogli le sue intenzioni suici-
darie. Appena in tempo la volante ad arrivare, accom-
pagnata anche da un’auto medica. Giunti sul posto
anche i genitori, che possono così riabbracciare il figlio,
con il quale avevano discusso per le sue lacune scola-
stiche. Tutto bene quel che finisce bene.. almeno sta-
volta. Ma la tragedia si è ripetuta, nuovamente, nel
pomeriggio di mercoledì 2 settembre 2020 all’interno
del parcheggio multipiano stavolta, però, senza lieto
fine. É un pomeriggio di fine estate. A perdere la vita la
ventunenne ciociara Alessandra Pomella, studentessa
universitaria alla Federico II di Napoli, che ha scelto la
parte più alta dell’edificio per lanciarsi nel vuoto. Un
male di vivere che la ragazza lascia trapelare in una
serie di bigliettini rinvenuti nella sua borsa, con cui la
stessa giustifica le motivazioni dell’insano gesto. Ales-
sandra era un’appassionata di recitazione, che studiava
da anni, ma non era riuscita a trarne i risultati tanto ago-
gnati. Il suo sogno era, infatti, quello di divenire attrice.
Un gesto estremo che ha lasciato nello sgomento un’in-
tera città. L’ennesima tragedia, che per l’ennesima volta
Non si finisce di elaborare il lutto del giovane, che in- ha visto coinvolta una giovane vita. Si tratta sempre di
combe già un’altra tragedia, esattamente dodici giorni giovanissimi, infatti. L’intera città si è mobilitata per
dopo l’infausto evento. É il 22 maggio, quando Davide chiedere maggiori controlli all’interno del parcheggio
Bologna, un cameriere ventiquattrenne di Frosinone, la- multipiano. Non mancano telecamere, questo è vero.
scia per sempre mamma Nunzia e papà Antonio per get- C’è una videosorveglianza sempre attiva, ma questo non
tarsi dal parcheggio multipiano, sicuramente preso da basta, perché tramite questi dispositivi si può ricostruire
una crisi depressiva. Prima di cadere nel vuoto, un mes- l’accaduto, ma quando ormai è troppo tardi, quando ora-
saggio di addio alla sua mamma tramite whatsapp, in mai l’insano gesto è stato compiuto. In soli sedici mesi
cui esprime tutto il suo male di vivere. Nonostante que- tre morti, è davvero troppo. Quella che chiediamo è una
st’ultima lanci subito l’allarme, è troppo tardi, per il guardiana attiva, presente h 24, ma la risposta è che essa
ventiquattrenne non c’è nulla da fare. Un’altra famiglia richiederebbe dei costi troppo elevati e insostenibili, e
distrutta. É il 26 settembre del 2019, quindi esattamente non era stata prevista perché non è in convenzione. Tra
quattro mesi dopo, quando un ragazzo di 19 anni sempre l’altro il parcheggio è sempre aperto, per cui lì possono
del capoluogo (rimasto, ovviamente, nell’anonimato) entrare tutti, sia in macchina sia a piedi, anche tossici
minaccia di compiere anche lui l’estremo gesto dal me- che passerebbero inosservati. Si sono spese centinaia di
desimo posto. Fortunatamente, un privato cittadino al- migliaia di euro per questo torrione di cemento che, tra
lerta il 113, sentendo il ragazzo animatamente discutere l’altro, viene pochissimo utilizzato, essendo anche stato
progettato per una città che
dovrebbe avere le dimensioni
tre volte maggiori della no-
stra. Ma il punto fondamen-
tale rimane quello di una
guardiania attiva, e su questo
insisto, presente 24 ore su 24,
perché si possa evitare l’enne-
sima tragedia. I giovani non
devono più trovare nel multi-
piano una certezza (essendo
un punto molto alto da cui
gettarsi e fuori dalla vista al-
trui) per il compimento di un
insano ed estremo gesto.

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Giovanni Turriziani, per fine mandato,
lascia la presidenza di Unindustria di
Frosinone per assumere un prestigioso
incarico nel Consiglio Generale di
Unindustria con delega Green Economy

“Non è un addio ma un arrivederci da


questa sede di Unindustria di Frosinone
dove ho trascorso il mio mandato
di Presidente”
di Nicandro D’Angelo

sordisce con eleganza e determinazione

E
cendo un’attività di buoni rapporti tra il cittadino e il fi-
il dr. Turriziani, in questa lunga confe- nanziere che deve essere visto come un amico e non uno
renza stampa, dove ha tracciato passo che si preoccupa dell’incontro, e non dimeno all’ex co-
dopo passo tutto il lavoro svolto in que- mandante dei Carabinieri Fabio Cagnozzi”. Non poteva
sti anni di Presidenza al fianco delle mancare la parte dei saluti al vescovo Ambrogio Sprea-
Aziende iscritte a Unindustria. Sì, le fico, “… con lui ho condiviso l’attaccamento e l’amore
Aziende sono cuore pulsante dell’Associazione e della per il nostro territorio, oltre ai valori dell’etica e della
cresciuta del territorio,-ha continuato- un territorio che legalità”. Ancora i saluti al rettore dell’Università Meri-
vanta industrie manifatturiere, farmaceutiche, tanto per dionale di Cassino Giovanni Betta “… con lui Unindu-
citarne alcune, a livello internazionale e che sono l’oc- stria ha avviato e portato a termine importanti progetti
chiello della nostra Provincia. Eleganza, perché? Ha ini- a livello economico, culturale e nel campo della ricerca
ziato con i saluti a noi della Stampa “… c’è stato sempre e dell’innovazione”. Dopo i saluti, forse ho omesso qual-
un ottimo rapporto fatto non per nulla scontato, in cuno, il Presidente ha parlato delle tre P.: presente, pro-
quanto ho trovato sempre l’interpretazione corretta del fondo, prospettiva. “Innanzitutto parto dalla parte finale
mio pensiero e delle mie dichiarazioni”. Una frecciata di questi mesi: il Coronavirus – Covid 19. La Struttura
doverosa ha voluto rivolgere a un certo tipo di stampa: è stata sempre aperta. Abbiamo trattato più di 500 casi
“c’è qualunquismo, capisco il vostro ruolo però alcune spiegando agli associati i DPCM e dando assistenza di
volte ci sono errori macroscopici nel dare delle informa- gestione con lucidità e impegno. Abbiamo dato anche
zioni, comunque grazie”. I saluti. “Dal prefetto Portelli ascolto diretto a un centinaio di aziende collaborando
che è stato una guida sicura e che ho trovato una persona anche con gli organi intermedi e le forze dell’ordine,
preparata e vicino alle Aziende e in ogni incontro ha dato consentendo alle aziende associate di farle rimanere
il massimo per tutti i problemi che si affacciavano, quindi aperte. Sull’Ambiente un tema a me caro, ha proseguito
massima disponibilità per il ruolo che rappresenta. Al il dr. Turriziani, ho avuti incontri in Amministrazione
questore Biagioli che in ogni circostanza ha trovato so- Provinciale e qui in Unindustria, sulla lentezza delle au-
luzioni; al comandante dei Vigili del Fuoco, Alessandro torizzazioni ambientali per le aziende, ci siamo scontarti
Gabrielli, che dirige questa importante realtà nell’af- tante volte, alla fine è stata imboccata la via giusta. E’
frontare interventi, a volte gravi, nelle nostre industrie una materia, questa, che dovrebbe essere trattata a li-
con un Corpo invidiabile e di altro livello tecnico. A lui vello regionale, come previsto nell’ultima legge di stabi-
rivolgo una menzione particolare per il suo indispensa- lità con la Regione Lazio che coordina le conferenze di
bile ruolo assolto nei migliori dei modi durante l’emer- servizio per l’iter di queste pratiche, e avere un pool di
genza pandemica. Al comandante della Guardia di persone per gestire tutti i problemi annessi”. Ho posto
Finanza, Colonnello Alessandro Gallozzi, che sta condu- una domanda sull’ecomostro di Frosinone che da anni

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non viene rimosso dallo stradone di Via Le lame dove none, grazie alla forte volontà del presidente Turriziani, ha
circa 625mila tonnellate di rifiuti giacciono e dove si è promosso e finanziato uno studio per l’unione di alcuni
registrato una penetrazione nel terreno del percolato comuni limitrofi a Frosinone. Lo studio fu realizzato dal
giunto ad inquinare le falde acquifere. “Sì il problema è Gruppo di lavoro dell’Università di Roma Tor Vergata e
serio. Già nell’ambito degli accordi di Programma Qua- fu presentato il 10 dicembre 2018 (Il nostro giornale ri-
dro ci sono stati interventi nella realizzazione di una bar- portò l’avvenimento con un approfondito servizio) e
riera idraulica e nella messa in sicurezza del sito con una quell’iniziativa rappresentò un momento fondamentale per
cinturazione eseguita con diaframma plastico così da im- il lavoro svolto da Unindustria che intese studiare la pos-
pedire la fuoriuscita delle acque di falda sottostanti il sibilità di realizzare un grande sistema intercomunale ba-
corpo della discarica e coprendo l’ecomostro con un telo sata sull’unione volontaria di comuni confinanti. La
impermeabile per impedire l’apporto di acque meteori- soluzione prospettata da Unindustria propose una compat-
che. L’unico dato positivo che nel 2016 l’area è stata tazione dei centri contigui. La ricerca mise in luce otto co-
subperimetrata nel sito di interesse nazionale Bacino del muni contermini (Alatri, Ceccano, Ferentino, Frosinone,
fiume Sacco. Ci doveva essere un intervento da parte del Patrica, Supino, Torrice Veroli). A mio avviso se si realiz-
Ministero da 115 milioni con il “Landfill Mining” (aspor- zerà avremo una significativa semplificazione nella ge-
tazione per escavazione dei rifiuti e il loro successivo stione dei servizi e un miglioramento delle prestazione
trattamento) e anche un progetto di bonifica per 54 mi- nell’ottica del maggior peso politico complessivo. Con il
lioni di euro per i principali siti della zona”. L’illustre Sindacato c’é stata un’ottima intesa - ha concluso il pre-
Relatore si è posto una domanda: Perché le bonifiche del sidente Turriziani - cercando di trovare in ogni incontro
Sin non diventano una priorità per lo Stato? E perché presso la nostra Sede soluzioni alle controversie nel ri-
non mettere un Commissario unico che decida il pro- spetto dei reciproci ruoli”.
getto e l’esecuzione di questi lavori? Instancabile, ha Sostanzialmente l’incontro ha messo in luce una gestione
proseguito sulla Tav e alla stazione intermedia che sor- meritoria con atti e fatti che hanno dato una crescita di svi-
gerà tra Frosinone e Ferentino. “Le Ferrovie dello Stato luppo e relazioni del nostro territorio. Le Aziende associate
hanno scelto l’hinterland frusinate perché con 250mila ad Unindustria hanno fatto il valore aggiunto ad un’asso-
abitanti, una vasta area industriale e una rete di servizi ciazione che il dr. Giovanni Turriziani ha saputo gestire da
in forte espansione era il meglio che potesse avere. vero manager con l’apporto dell’intera Struttura.
Anche su questo è necessario superare gli ostacoli delle Cosa dire con la sua elezione nella squadra del Consiglio
autorizzazioni ambientali che stanno fortemente penaliz- Generale di Unindustria con delega Green Economy? Avrà
zando lo Sviluppo industriale”. Ci si muove verso la fine temi importanti da affrontare come l’Economia Circolare,
di questa conferenza stampa con altri tre punti cardini del la Sostenibilità Ambientale per migliorare la qualità della
suo mandato: il Consorzio Unico, il Grande Progetto, vita, la valorizzazione dei rifiuti attraverso diversi processi
il Rapporto con il Sindacato. “Sul Consorzio unico, industriali di trattamento, la trasformazione dei rifiuti or-
sono favorevole a condizione che sia un ente capace di ganici in compost di qualità, la gestione delle plastiche
fornire risposte adeguate e puntuali alle aziende. Intanto da riciclo, insomma un inizio che grazie alle sue capacità
va sottolineato che siamo riusciti ad ottenere dall’Asi la darà lustro al suo nuovo incarico. Ad maiora Presidente!
manutenzione delle strade nell’area
di Anagni, grazie all’accordo con
l’Astral, arriveranno 13 milioni di
euro per le infrastrutture, vorrei pre-
cisare che le industrie non chiedono
soltanto i servizi essenziali, restitui-
scono anche il contributo degli oneri
e della ricerca”. Il grande progetto,
riguarda l’Unione dei Comuni con
Frosinone Grande Capoluogo. Ogni
comune deve erogare ai cittadini 63
servizi e attualmente non tutti rie-
scono a farlo per mancanza di ri-
sorse. Gestire in modo congiunto
almeno una parte di questi servizi sa-
rebbe la soluzione più vantaggiosa e
la nostra proposta è quella di unire
amministrativamente i servizi, par-
tendo da uno di questi.” Ricordo ai
nostri lettori che Unindustria Frosi-

13
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ed europea nel settore del trasporto pubblico
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L’opinione pressione fiscale, avviare una grande stagione di spesa
pubblica in infrastrutture, mettere in sicurezza il territorio,
di Gabriele Sabetta attraverso l’emissione di titoli assorbiti dalla BCE (che re-
trocede gli interessi al Tesoro). Nei prossimi mesi verrà
sferrato l’attacco decisivo; affronteremo il peso schiac-
ciante della crisi e già si intravedono gli avvoltoti pronti a

Resistere al MES e poggiare i loro artigli sui nostri risparmi, sui beni storico-
artistici e sul quel poco di ricchezza che ancora ci resta
dopo ventotto anni di spoliazioni (incredibile, dopotutto,
aspettare novembre la nostra capacità di resistenza). È ora che ognuno faccia
sentire la propria voce, senza imbrogli, timori o ripensa-
(elezioni americane menti: a ciascuno toccherà la sua parte. Il crollo del si-
stema economico potrà avere due gravi conseguenze: da
decisive). Poi si vedrà un lato, se mancherà (o non si vorrà sfruttare) il sostegno
della BCE, il default sarà dietro l’angolo, cui seguirà l’ine-
vitabile uscita dal sistema dell’euro
osa ha ottenuto – il terrore dei Paesi del nord Eu-

C l’Italia nel Con-


siglio Europeo
straordinario
del 17-21 lu-
glio
Poco o nulla; certamente, non
quello che ci occorre davvero.
Somme a fondo perduto pari –
2020?

forse – all’1% del PIL (ma i conti


ropa, nostri concorrenti; un passag-
gio doloroso, con una classe
politica non affidabile, ma che po-
trebbe condurci ad una rinascita,
dopo un intermezzo di grosse diffi-
coltà; oppure, dall’altro lato, si avrà
la resa definitiva (con Maio Draghi
premier?), la consegna delle chiavi
di casa allo straniero, che ripren-
sono ancora da definire), che arri- derà a spartirsi il bottino come av-
veranno, secondo le dichiarazioni dello stesso commissa- veniva fino a un secolo e mezzo fa, con il rischio reale di
rio Paolo Gentiloni, nella seconda metà dell’anno frantumazione dello Stato unitario. In questo disegno, pare
prossimo, dopo che avremo perso il 10-12% del prodotto che le imminenti elezioni presidenziali americane (3 no-
interno per la crisi post-COVID. Poi ci sono i prestiti, una vembre) avranno un ruolo determinante, con Donald
sorta di super MES, legati alle solite, fallimentari ricette Trump maggiormente interessato a colpire l’asse che da
di austerità e ai tagli alla spesa sociale (“gli sprechi”). Non Berlino giunge in Cina passando per Ankara (per una
è più tempo di scherzare, di fare proclami, di dividersi; nuova Yalta), mentre con la vittoria del candidato DEM
nell’inverno che è alle porte arriverà il massacro: falli- Joe Biden potrebbe mancare al nostro Paese quella sponda
menti, chiusure di aziende, disoccupazione in crescita, internazionale per provare a uscire dal pantano. Per ora ci
casse dello Stato in difficoltà. E non sarà certo la proroga si rilassi, senza perdere di vista gli avvenimenti; il pros-
del blocco dei licenziamenti o l’estensione della cassa in- simo inverno sarà forse il più “caldo” degli ultimi decenni.
tegrazione in deroga a frenare l’ondata.
Giuseppe Conte, con l’appoggio del Movi-
mento Cinque Stelle, di Fratelli d’Italia
(lanciatissimo nei sondaggi) e di quel pezzo
di Lega convertitosi apertamente al bene
della patria intera – e non solo di quel nord
che alcuni vorrebbero tener legato a tutti i
costi alla Germania e all’euro, abbando-
nando il resto – DEVONO ora tener ferme
le posizioni: rifiutarsi categoricamente di
attivare il MES e respingere con determina-
zione qualsiasi altro strumento che imponga
al Paese ulteriore austerità, controlli strin-
genti alla spesa pubblica, vincoli di ogni ge-
nere al bilancio. Sia chiaro che non
abbiamo alcuna necessità di “regali” dal-
l’Unione Europea: il governo deve attuare
politiche economiche espansive, ridurre la

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PIANETA
Marte
di Suela Scasseddu

Auto Ibrida

N
ello scorso numero di Flash, mi
sono dedicata agli eco bonus per l’ac-
quisto di autovetture non inquinanti.
Infatti, come ben sapete tutti, il go-
verno sta incentivando in particolar
modo l’acquisto di auto ibride ed
elettriche, in modo tale che si riduca sempre più l’inqui-
namento. Ma quali sono le differenze tra le due tipologie
di auto? Oggi proprio di questo andrò a trattare. Se si
vuole fare una scelta più moderata, sicuramente si de-
clina sull’acquisto di un’auto ibrida, in quanto essa pre-
vede un motore termico tradizionale accanto all’unità
elettrica di supporto (in tal caso, parleremo di mild- hy- di auto possono liberamente circolare durante i periodi
brid). Le ibride plug-in, invece, grazie alla batteria rica- di blocco, proprio perché meno inquinanti di quelle
ricabile, hanno un’autonomia limitata di qualche decina esclusivamente a motore termico. Vediamo ora le auto
di chilometri a zero emissioni, e possono anche circolare full electric, e le similitudini e le differenze con quelle
soltanto in versione elettrica. Un’ottima scelta per chi si ibride. L’auto elettrica è una soluzione decisamente
sposta molto all’interno della città. L’ibrida rappresenta, meno sobria, poiché non dotata di alcun carburante, ma
sicuramente, il connubio perfetto tra progresso e fiducia vivente solo, ed esclusivamente, grazie all’energia elet-
nella tradizione, tra innovazione e certezza nel passato: trica accumulata nella batteria. Per tale ragione, il motore
il motore elettrico da una parte, il classico motore ter- è silenziosissimo e non emette alcuna sostanza tossica.
mico a benzina o a gasolio dall’altro. Ciò permette un Il lato negativo delle auto elettriche sta nel fatto della
risparmio del carburante non indifferente e, quando è il poca autonomia: non essendo dotate di un motore ter-
motore elettrico a guidare l’auto ibrida, le emissioni sono mico, ma potendosi basare solo sull’elettricità, ciò com-
pari a zero. Le percentuali di utilizzo di motore elettrico porta non pochi problemi, in quanto non è ancora diffusa
sono significative all’interno della città e, proprio per a livello capillare una rete di colonnine di ricarica. A me
tale ragione, l’acquisto di tali auto è maggiormente con- personalmente verrebbe l’ansia al solo pensiero che si
sigliata a chi, come già accennato prima, si sposta molto scarica la batteria durante la guida e non si trova dove
al suo interno. Comunque sia, ed è fondamentale sotto- ricaricare! A ciò si aggiungono poi i notevoli costi di ac-
linearlo, la tecnologia ibrida non è prerogativa assoluta quisto ed i tempi di ricarica che potrebbero essere non
ed esclusiva delle citycar (anche se la convenienza è as- cortissimi. L’auto elettrica, inoltre, proprio per il fatto
sicurata maggiormente per questa tipologia di auto che delle zero emissioni, ha i costi più elevati in assoluto e,
percorrono molti chilometri su strade urbane o su tratti per questo, saranno maggiori anche gli incentivi statali
a percorrenza lenta), ma è utilizzata anche su suv, cros- sull’acquisto di essa : 10.000 euro rottamando una vec-
sover e berline. Come detto nel precedente numero di chia auto, ed euro 6.000 senza rottamazione. Per essa
Flash, gli incentivi per questa tipologia di auto sarà di valgono le agevolazioni già viste per le auto ibride: in
euro 6.500 in caso di rottamazione di un’altra che abbia alcune regioni italiane esenzione dal pagamento sul
almeno dieci anni di vita, e di 3.500 euro senza rottama- bollo, e sconti da parte di alcune compagnie assicurative.
zione. Ci sono, inoltre, ulteriori agevolazioni: in alcune A livello di inquinamento, ovviamente, non inquina af-
regioni italiane, è prevista l’esenzione dal pagamento sul fatto ed è possibile circolare sempre, comunque ed ovun-
bollo mentre, per quanto riguarda l’assicurazione, alcune que anche durante i blocchi del traffico. Un’auto
compagnie prevedono sconti per i possessori di auto ecologica a tutti gli effetti, dunque, per il massimo ri-
ibride. Di fondamentale importanza, poi, tali tipologie spetto ambientale.

17
Lex
Avv. Mauro Sabetta

Condominio

C
ome è noto, i balconi che sporgono dalla del condomino è quella di compartecipare alle spese di ge-
facciata (“aggettanti”), non svolgendo fun- stione dei beni e dei servizi comuni in misura proporzionale
zione portante, non vanno ricompresi nelle al valore del proprio immobile; orbene, la loro estinzione può
parti comuni dell’edificio, benché inseriti avvenire anche per cause diverse e una di esse è, appunto, la
nella facciata, in quanto formano parte inte- compensazione. In tali casi, ognuno è al tempo stesso debi-
grante dell’appartamento cui accedono tore e creditore dell’altro per le obbligazioni previste dai ri-
(Cassazione civile 07.09.1996 n. 8159 e 29.10.1992 n. spettivi titoli; ovviamente, la compensazione può essere
11775); pertanto, nel caso che il balcone appunto sia da con- anche parziale, laddove i rispettivi debiti siano di ammontare
siderarsi aggettante (non a castello o incassato nella facciata), diverso; essa presuppone una serie di condizioni analitica-
il vicino sottostante non sarebbe in grado di ancorarvi la pro- mente indicate negli artt. 1241 e seguenti del codice civile;
pria tenda da sole, salvo apposita preventiva autorizzazione. esistono tre diverse tipologie di compensazione: quella legale
In caso di decesso del condomino, l’amministratore è obbli- (le obbligazioni abbiano per oggetto somme di denaro certe,
gato ad individuarne gli eredi (coniuge, figli o parenti pros- liquide ed esigibili); giudiziale (stabilita dal giudice); volon-
simi), verificando se il defunto abbia fatto testamento; al taria (stabilita dalle parti, anche in assenza dei presupposti
riguardo, necessario controllare l’accettazione (entro il ter- necessari). La compensazione tra i crediti reciproci esistenti
mine di anni dieci), all’eredità da parte di chiamati in causa; tra il condominio e un singolo condomino può essere operata
invero, l’eredità si acquista appunto per accettazione e non con la delibera di approvazione del consuntivo condominiale,
automaticamente; tuttavia, il chiamato all’eredità nel pos- la quale deve essere eventualmente impugnata nei termini di
sesso dei beni, ha solo tre mesi per decidere se rinunciare o legge dall’interessato che ne contesti la legittimità. Invero,
accettare, ex art. 485 codice civile, e l’accettazione può anche qualora un condomino vanti un credito nei confronti del con-
essere tacita, mediante il compimento di un qualsiasi atto che dominio, può proporre la compensazione con le somme da
presupponga la volontà del chiamato di accettare, ex art. 476 questi dovute e relative alle spese comuni, evitandone il pa-
dello stesso codice. La presentazione della denuncia di suc- gamento. Giova riportare in proposito la sentenza recente del
cessione, invece, non vale come accettazione tacita; ove al Tribunale di TERAMO, pubblicata lo scorso 3 aprile 2020,
termine delle indagini, non risulta che nessuno dei chiamati significando che tale strumento risulta utile nei confronti dei
abbia proceduto all’accettazione, l’amministratore può pro- morosi, consentendo all’amministratore di poter recuperare
porre istanza al Tribunale competente per la nomina di un cu- le spese nei confronti dei medesimi. Come detto, la delibera
ratore dell’eredità giacente, ai sensi dell’art. 528 sempre del di approvazione del consuntivo può quindi legittimamente
codice civile; a tale soggetto si indirizzeranno le richieste di operare la compensazione tra le spese condominiali e le
pagamento, le convocazioni delle assemblee e ogni altro atto somme che il condomino vanta nei confronti del condominio;
della gestione condominiale. L’art. 71 quater delle disposi- quest’ultimo può evitare l’estinzione del proprio credito uni-
zioni di attuazione del codice civile dispone che, per le con- camente impugnando la relativa delibera e dimostrando che
troversie in materia di condominio, debbano intendersi quelle non vi fossero le condizioni per operare la citata compensa-
derivanti dalla violazione delle disposizioni contenute negli zione. Al riguardo, va precisato che detta delibera (come evi-
articoli 1117-1139 del citato codice civile; sono comprese denziato da citato Tribunale di TERAMO), lungi dall’essere
quelle che determinano il contenuto dei poteri dell’assemblea un mero documento di origine unilaterale, manifesta una di-
e i diritti dei condomini. Pertanto, la mediazione risulta ob- chiarazione di volontà della maggioranza condominiale, che
bligatoria per tutto il contenzioso condominiale, anche per (come tale), purché sia rispettato il quorum di legge, vincola
l’azione di accertamento della nullità di una deliberazione as- tutti i condomini, ivi incluso quello creditore nei confronti
sembleare. In termini generali, la compensazione è una mo- del condominio; non vale, quindi, protestare la propria as-
dalità di estinzione delle obbligazioni, che possono avere senza alla riunione assembleare, a condizione ovviamente di
fonti diverse (dal contratto al fatto illecito) e consistono nel- essere stato formalmente invitato a parteciparvi; in tutti casi,
l’obbligo che un soggetto ha verso un altro di compiere de- ove si intenda contestare l’illegittimità della compensazione
terminate prestazioni (ad es. il pagamento di una somma di effettuata dal condominio, occorre prontamente impugnare
denaro). In ambito condominiale, l’obbligazione principale la citata deliberazione nei termini di legge.

18
Lex Ancora sul fenomeno del pentitismo:
la morale del risentimento

I
n realtà, nel pentitismo non vi è mai stato né vi è co-
munque un qualche alcunché di pentimento cui richia-
marsi con un minimo di pertinenza sufficiente al fine
di evocare la categoria della colpa (o coscienza della
colpevolezza) e, con essa, sia la categoria del peccato
(come perdita della libertà personale nella contamina-
zione dell'impurezza), sia la categoria del pentimento (come co-
scienza di responsabilità nei riguardi dell'accaduto). Vi é stata e
vi è soltanto consapevolezza di scopi falliti, di successi insidiati
e fatalmente distrutti, di destini irrecuperabili in vista di even-
tuali riprese, così come ci affretteremo a mostrarlo nelle consi-
derazioni che seguiranno. Qui però onde sostanziare sul piano
delle motivazioni, la presente esposizione dobbiamo richiamarci
all'originario campo di emergenza da cui derivano le diverse fi-
gure intese al titolo di pentiti. In tal senso rammentiamo di aver
parlato in precedenza di un mondo sociale ampiamente diffe-
renziato sul piano dell'indigenza economica e culturale, dominato al- altro che convenire sul fatto che la scelta sia caduta la dove veniva av-
tresì dall'anomia educativa più rigorosa, nonché obbligato a vedere vertita la presenza di una maggiore attrazione e non può meravigliare
lungo il corso del suo processo evolutivo, in qualità di categorie ideali, il fatto che molti giovani di questo habitat differenziato ancor oggi in-
le sole figure delinquenziali dei propri parenti, congiunti ed affini. In clinino verso la delinquenza organizzata. Essa infatti è comunque pre-
sede d'analisi descrittiva abbiamo considerate ovvie tali qualità ed esse stigio all'interno della loro collettività, e così come è rispetto, la stessa
ci sono apparse così non foss'altro perché le stesse - di fatto - conflui- altresì è successo, venerazione, non meno che timore, invidia ecc. Qui
scono nella generalizzazione universale obbligata di tutte le casistiche invero non vi é riguardo di alcun genere per la configurazione opposta
criminale. E' però ben un fatto che - almeno sul piano critico - questa di questa realtà di facciata ed il singolo trascura di considerare che lad-
comune suscettibilità alla generalizzazione obbligata non si sia confi- dove vi è rispetto e successo vi deve essere altresì il contraltare della
nata esclusivamente in una semplice categoria statistico-casistica, per- invidia. del bisogno della rivalsa, della scontentezza e dell'insidia si
ché in realtà la stessa presentemente ci richiama al principio di che nemmeno può meravigliare che l'accesso al gruppo delinquenziale
coscienza possibile, a quel principio limite cioé, in base al quale, data organizzato, oltrecché ambito, sia anche intenzionalmente ricercato,
una coscienza collettiva globale, il grado di consapevolezza reale re- nonchè perseguito con la più solerte dedizione al riguardo. Ora tutto
sponsabile di cui può usufruire la nostra casistica è quello solo (pos- ciò nell'ambiente qui considerato non costituisce un qualche ordine di
sibile) offertole dallo stile di vita all'interno del quale essa scelte senza domani o soprattutto determinazioni senza effetti. Signi-
consapevolezza è stata costretta a subire l'esistenza. Ora, subire l'esi- ficano di contro non solo allenamento, affiatamento e familiarizza-
stenza - nel senso heideggiariano del termine - non significa soltanto zione con il crimine ma ancora irrisione riguardo a sentimenti di colpa
servitù posta al di fuori da ogni spiegazione chiarificante, bensì confine e con queste denigrazioni sistematiche di quel principio di responsa-
(o limite) conferito alla nostra propria capacità-possibilità di operare bilità morale che per esso si configura come un ben consistente stato
si che il solo possibile consentitoci è quello esclusivamente concessoci di individuale debolezza. Esso significa ancora usbergo rivolto contro
da quella deiezione che alla nostra esistenza è stato imposto. Quale ogni sorta di infingardezza colpevolizzante, contro ogni genere di fles-
sarà dunque allora questo mondo impostoci dalla deiezione esisten- sione in funzione di vergogna contaminante, si da rendere impossibile
ziale, o - meglio - da quella sola coscienza possibile che la deiezione qualsiasi forma di contrizione, di pentimento, di bisogno di purifica-
stessa ci ha lasciato alla stregua di confine e di limite delle nostre pos- zione, di riscatto ecc. Da dove dovrebbe provenire dunque quella pre-
sibilità? E, ancora, quale potrà essere mai questo mondo per la nostra tesa esigenza di ravvedimento che, nei riguardi dei presunti pentiti
casistica, di già confinata all'indigenza sociale, tanto d'ordine econo- sbandierano gli orecchianti in tema di criminogenesi e di criminodina-
mico quanto d'ordine culturale, e - di più - compromessa, sin dall'ini- mica? Ignorano forse costoro che, nell'ambito della coscienza possibile
zio? Per quel bisogno che l'uomo avverte di un sistema di valori con i di tali individualità, non vi é luogo per alcuna riflessione intorno al pec-
quali far ordine nella propria esistenza, non meno che in quella della cato, non foss'altro perché quest'ultimo non è altro che l'occasione del
collettività a cui appartiene, non è certo possibile negare ad ogni co- loro reclutamento nel campo della criminalità organizzata, la garanzia
scienza possibile il possesso di sistemi propri, contenuti nei confini cioé della loro suscettibilità a commettere crimini su ordinazione, la di-
delle proprie disponibilità e qui non può destare meraviglia che, sin mostrata familiarità con il delitto che è poi l'unica necessità per la quale
dai suoi primordi, i componenti la nostra casistica abbiano subito il ri- vengono reclutati? Pensano forse al riguardo che tale presunzione di
chiamo delle figure ideali offerte ad essi dal comune habitat di emer- associazione delinquenziale sia una qualche sorta di società di muto
genza. Delle due estreme possibilità polarmente contrapposte al soccorso dove vigono norme ben precise di comportamento, ovvero
riguardo che sappiamo offrirsi a tale titolo (la vocazione religiosa per leggi che regolano condotte e contegni fra consociati?
un verso, l'inclinazione delinquenziale per l'altro) non possiamo fare Continua

19
Niente in Comune
di Valentino Mingarelli

L’educazione salverà il mondo


“Mala tempora currunt, sed peiora parantur”.
sivamente alla sua persona o al più al pro-
prio nucleo familiare o territoriale, o alla
propria appartenenza sociale o culturale.
E dove la propria felicità, o meglio l’ap-
pagamento momentaneo, è soltanto appa-
rente ed effimero. Purtroppo tanti anni di
cultura, si fa per dire, di individualismo
esasperato, hanno portato allo stato in cui
ci troviamo. Si è fatto credere che ognuno
potesse raggiungere il proprio posto al
sole guardando solo a se stesso, e dimen-
ticando invece gli altri. Invece, è esatta-
mente vero il contrario, soltanto se si
riconosce e si accetta l’altro come diverso
da noi, si può costruire una società civile,
improntata sul rispetto e sulla solidarietà.

I
l vecchio adagio latino che denunciava la durezza del Ma per fare tutto questo la base essenziale, la cosiddetta
tempo presente e soprattutto ammoniva sulla even- “Conditio sine qua non” è soltanto l’educazione alle buone
tualità di un futuro ancora peggiore è oggi più che maniere, al rispetto dell’altro. Educazione che deve partire
mai di strettissima attualità. Una frase su cui riflettere in primis dalla famiglia, poi dalla scuola e da quanti a vario
attentamente per evitare appunto che il futuro possa titolo hanno un ruolo di guida nella società: religiosi, politici,
essere peggio del presente. Ho sempre pensato che la intellettuali. Educazione e principi e valori sani e magari
storia dell’umanità abbia avuto tempi bui e tempi limpidi, con anche ideali religiosi e politici, a cui devono aggiungersi ne-
il continuo susseguirsi dei corsi e ricorsi storici. E che ad ogni cessariamente subito dopo cultura e scolarizzazione. Perché
periodo buio segua sempre necessariamente uno di luce. Ed un uomo colto è un uomo libero. Ma anche sulla scolarizza-
è forse questa l’unica considerazione positiva che possiamo zione è necessario soffermarsi con attenzione. Anche qui è
fare dell’epoca contemporanea, quella dell’uomo super tec- di fondamentale importanza sottolineare come la scuola
nologico e ultra edonista rinchiuso sempre più in se stesso ed debba rappresentare non soltanto la possibilità di un even-
indifferente al mondo esterno. Immaginare un mondo peg- tuale avanzamento sociale e professionale, quanto piuttosto
giore di quello attuale riesce davvero difficile e così bisogna la valorizzazione come detto dei principi e dei valori sani.
avere necessariamente fiducia nel futuro, ma per farlo come Anzi trovo che possa essere un aggravante quanto ci si trovi
sempre non si deve restare fermi con le mani in mano e aspet- in presenza di persone che pur mediamente o altamente sco-
tare che gli eventi cambino da soli. È necessario, invece, come larizzate si comportino peggio dei veri e propri trogloditi. E
sempre, che si avvii un processo di cambiamento del modo così non posso non rimarcare come, invece, purtroppo, l’in-
di pensare ed agire. Una sorta di rivoluzione copernicana che nalzamento del livello scolastico non coincida nei nostri
non ci veda più egoisticamente al centro di tutto, con il mondo tempi con un miglioramento del livello di sensibilità ed edu-
che gira attorno a noi, ma che ci possa essere, invece, un ri- cazione e di vita civile. Nel vedere atteggiamenti odierni, sia
conoscimento dell’altro in tutte le sue forme e si possa co- di adulti che di giovani, tendenti all’egoismo ed anche al-
struire una coesistenza pacifica. Non ho dubbi nel pensare che l’ostilità nei confronti degli altri, mi tornano in mente i miei
soltanto l’educazione e il rispetto degli altri potranno salvare due nonni e i loro esempi di vita. L’uno democristiano e l’al-
il mondo dalla sua deriva. Il modello odierno, invece, è tutto tro socialista, uno contadino e l’altro bracciante, entrambi
improntato all’egoismo più sfrenato, all’edonismo fine a se con un livello scolastico e culturale basso, come quasi tutti
stesso, all’esaltazione di modelli di vita, a volte superficiali, quelli della loro epoca, avevano però una visione della vita
ed a volte anche violenti, comunque tutti tendenti alla realiz- molto elevata nell’etica comportamentale: massimo rispetto
zazione del singolo, alla ricerca del piacere a tutti i costi, alla dell’altro e pronti ad aiutarsi nei momenti di difficoltà. Ecco
ricerca dell’apparire piuttosto che dell’essere, a volte all’in- penso quindi che noi dovremmo ripartire proprio da qui,
differenza ed altre all’offesa. Una cultura generalizzata di dalle nostre radici etiche e culturali, per poter così, come i
chiusura dei singoli in se stessi, ed anche delle singole nazioni corsi e ricorsi storici insegnano, ritornare dopo questa fase
su stesse, la costruzione di muri e barriere, comportamentali, buia e decadente ad un’epoca di rispetto e coesistenza paci-
fisiche o territoriali genera un mondo in perenne conflitto, fica. Perché, ne sono pienamente convinto, soltanto l’edu-
dove tutti sono in guerra con tutti e dove ognuno pensa esclu- cazione salverà il mondo.

22
Q uel giorno mia
nonna Lucietta,
appena ventise-
ienne, finito di
mangiare, poco
dopo mezzo-
giorno, come nella tradizione con-
tadina dell’epoca, era partita dalla
vano un cumulo di macerie,
quattordici persone purtroppo
persero la vita. Mia nonna e le
due cugine cercarono rifugio con
i loro asini, ovviamente spaven-
tati dal rumore degli aerei e delle
bombe che cadevano a terra, tra
gli alberi e la folta vegetazione
campagna di Ripi, in località Cana- tipica della primavera. E ad ogni
lecchia, in prossimità del bivio di istante pregavano Dio, la Ma-
Pofi, alla volta della mola appunto donna e tutti i Santi per avere
di Pofi. Con l’asino carico di sacchi salva la vita e di poter far ritorno
di grano, e con la spensieratezza ti- Il racconto a casa sane e salve. Aerei e pre-
pica della giovinezza, insieme a ghiere si sfidavano così sotto un
due sue cugine, aveva ricevuto
l’ordine dai genitori di recarsi nel
MIA NONNA ALLA MOLA cielo grigio denso di polvere e
paura, la follia della guerra con-
paese più vicino per veder trasfor- CON L’ASINO SOTTO I tro la ragionevolezza dell’invo-
mato appunto il grano in farina. Il cazione del Divino si davano
tragitto, pur se relativamente breve, BOMBARDAMENTI battaglia senza esclusione di
poco più di quattro chilometri dalla
sua abitazione, era sicuramente dif-
ALLEATI E LA PIETÀ DEI colpi. Solo quando tutto ebbe
fine, le tre ragazze, che poco o
ficoltoso, vuoi perché bisognava SOLDATI GERMANICI niente sapevano della guerra ma
andare a piedi per non appesantire della vita più in generale, abi-
di Valentino Mingarelli
troppo l’asino e vuoi perché le tuate a vivere esclusivamente tra
strade dell’epoca erano ovviamente Ripi e Pofi, si fecero coraggio e
poco confortevoli e poi soprattutto iniziarono un lungo cammino
perché c’era la guerra. Ma mia verso casa. Un lungo cammino
nonna e le sue due cugine erano perché la strada principale era
gente tosta, abituate al duro lavoro stata completamente devastata
dei campi e alle poche soddisfa- dai bombardamenti ed era quindi
zioni della condizione contadina e impraticabile. E così attraverso i
femminile dell’epoca. Per cui quat- campi, ricoperti di foraggio ed
tro chilometri a piedi, sotto il sole erba selvatica, e seguendo stra-
o sotto la pioggia, e con strade di- dine e viottoli, spesso ricoperti
sastrate, faceva poca paura, e così dalla stessa vegetazione, le tre
andarono incontro al loro destino, cugine senza bussola, ma capaci
ignare di quanto stava per acca- di orientarsi soltanto guardando
dere, nella già martoriata terra di il sole, dopo ore e ore di cam-
Ciociaria. Erano i giorni cruenti mino giunsero di nuovo sulla
della battaglia di Montecassino e di strada Casilina, ma ovviamente
lì a poco sarebbero giunti quelli ancor più drammatici delle molto più a sud del bivio di Pofi, esattamente al confine tra
cosiddette marocchinate, una vergogna senza tempo, a cui an- Pofi, Ripi e Ceprano. Nel frattempo la disperazione dei pa-
cora oggi si aspetta di fare giustizia. Ma quel 10 di maggio del renti delle tre ragazze era ormai ai massimi livelli temendo
1944 Pofi sarebbe stato teatro di uno degli eventi più dram- che le loro figlie fossero rimaste vittime dei bombardamenti.
matici della sua storia, che nessuno potrà mai dimenticare. A tal punto che furono gli stessi soldati tedeschi, accampati
Giunte alla mola, situata nel centro del paese, le tre contadi- nei pressi delle loro abitazioni, a rincuorare i familiari. Uno
nelle una volta aspettato il proprio turno tornarono a caricare di loro che accennava a qualche parola di italiano, rivolto alla
i loro tre asini con i sacchi, questa volta pieni di farina, materia madre di mia nonna, più volte ripetette: “No paura mamma,
essenziale per sfamare le numerose famiglie di appartenenza. ragazza tornare a casa”. Era ormai quasi l’imbrunire e forse
E prontamente ripresero la strada per casa. Ma all’improvviso, nemmeno il soldato tedesco credeva più alla speranza di ve-
dopo aver percorso meno di un chilometro e giunte alla peri- dere le ragazze tornare a casa, ma proprio mentre ripeteva per
feria ad est del paese, nei pressi della chiesa di Sant’Antonino, l’ennesima volta il suo augurio di vita: “No paura mamma,
proprio dove finisce l’abitato e inizia la campagna, mentre sta- ragazza tornare a casa”, si udì prima il ragliare di un asino e
vano per immettersi sulla strada Casilina, nel tratto che con- poi si vide mia nonna che imboccava il lungo viale che con-
duce a Ripi, videro arrivare aerei da guerra minacciosi, sia duceva alla casa paterna. Festeggiarono tutti quella sera, gli
nell’aspetto, che nelle traiettorie che disegnavano nel cielo. Di italiani che avevano riabbracciato le loro figlie, ed anche i te-
lì a poco lungo la strada che conduce al paese e nel centro deschi che, ormai in ritirata, avevano davvero poco da festeg-
stesso del borgo medievale i velivoli alleati scatenarono l’in- giare. L’umanità, però, almeno in quel frangente, aveva vinto,
ferno, con una notevole quantità di bombe riversate a terra in prima alleati e poi nemici, quei contadini italiani e quei sol-
poco tempo. E mentre la centrale via Vittorio Emanuele e dati tedeschi, almeno per una sera, si sentirono comunque fra-
l’area delle Piagge, molto prossima alla mola stessa, diveni- telli e figli tutti della grande madre terra.

23
Tecnologia
di Suela Scasseddu

SD-03:
L’AUTO VOLANTE
MADE IN JAPAN

C
os’altro è la tecnologia, se non questo? Riu- fallì il test del primo prototipo della SkyDrive. Il Governo giap-
scire a guidare un “aeromobile” quasi ci si ri- ponese sta investendo molto in questo progetto, che avrebbe
trovasse protagonisti del film fantascientifico l’ambizioso sogno di commercializzare il primo modello già
“Ritorno al futuro 2”, in cui non ci sono in- nel 2023, per poi far divenire SD-03 la nostra auto del futuro
gombranti ingorghi stradali, dubbi sulle prio- già nel 2030, quindi tra solamente un decennio. Esso è para-
rità di precedenza alle rotatorie che ormai gonabile ad un grosso drone adibito al trasporto di persone (
costellano le nostre strade, semafori che rallentano di non poco in futuro si prospettano 2 posti, uno per il guidatore, l’altro per
le nostre giornate. Semplicemente auto volanti, che rendono l’accompagnatore), per distanze a corto raggio. Al momento,
possibile lo smaltimento del traffico urbano ed extraurbano, l’autonomia massima del veicolo è di soli 10 minuti (quindi,
con conseguente risparmio di tempo da dedicare alle nostre tragitti brevi), ma l’ambizioso progetto vorrebbe portarlo a 30
giornate. Se pensate che stia par- minuti. Non molto, ma quanto
lando di un film di fantascienza, basta per lo spostamento agevole
no, niente affatto, sbagliate in da una parte all’altra della città,
pieno. Qui si parla di innovazione, evitando traffico snervante e se-
di tecnologia ad altissimi livelli, mafori infiniti. Nel 2030, il Giap-
del debutto dell’auto volante made pone vorrebbe vedere esse come
in Japan SD-03, ideata dalla Sky- auto del futuro, come sostitute di
Drive. Per la prova del volo ci si è quelle attuali, però alla portata di
serviti di un campo di circa 10.000 tutti e non solo dei più ricchi, che
metri quadrati, quello di prova To- detengono elicotteri o jet privati.
yota, uno dei più estesi del Giap- No, questa sarebbe un’auto che
pone. Una prova che ha avuto la tutti devono permettersi il lusso di
durata di quattro minuti circa, con avere, e che entrerebbe a far parte
tanto di pilota alla guida del vei- della normalità, della nostra quo-
colo e in presenza di tutto uno staff tecnico che dal di fuori mo- tidianità. Nei prossimi mesi si andrà avanti con i test di moni-
nitorava il test. Le dimensioni di SD-03, due metri in altezza e toraggio per apportare migliorie al sistema di SD-03 e, prima
quattro in lunghezza, fanno del modello elettrico di decollo e della fine del 2020, si vorrebbe ottenere l’approvazione per vo-
atterraggio verticale il più piccolo al mondo. Lo spazio da esso lare al di fuori del campo di prova. E per quanto riguarda la si-
occupato in terra è l’equivalente di due automobili parcheg- curezza del veicolo? E per tutte i regolamenti del codice
giate. Zero ruote, solo otto eliche in stile drone su quattro ali stradale? Quale tipo di patente bisognerà avere per guidare que-
rudimentali , che permettono di raggiungere i 100 chilometri sto aeromobile? Davvero sarà sicura la guida di tale veicolo?
orari e un’altitudine massima di 500 metri. SD-03 ha voluto Tutte domande cui ora non si può dare risposta, troppo presto
omaggiare, con il suo colore, gli elementi del cielo: il bianco, per avvicendarsi in simili questioni. Sta di fatto che per ora il
che rappresenta le nuvole sopra di noi, e gli uccelli. Già nel primo test ha dato i suoi frutti, e adesso si continuerà con altri
2017 si tentò l’impresa, ma fu un fiasco completo in quanto test. L’auto volante rappresenta, per antonomasia, l’idea del fu-
turo, annunciata già da metà anni ‘50 con la promessa di tra-
sformarsi, un giorno, il sogno in realtà. Ma poi sono sorte varie
dispute, sia a livello organizzativo, sia normativo, sia tecnolo-
gico e sia economico. Ma la nipponica SkyDrive ha voluto
continuare a puntare in alto, a credere ancora in un progetto
che, per altre aziende, altro non era diventato se non un’utopia.
SkyDrive continua a credere che il 2030 sarà costellato da auto
volanti, puntando così sulla più grande rivoluzione che si possa
mai realizzare in tema di trasporto privato nella storia. Allora
dai, giapponesi, fateci sognare.. anzi, fateci volare!!

24
C
on i suoi 5 punti vendita Diètnatural sparsi tra Roma e il
Lazio meridionale, Marialucia Battisti, più che un’affiliata
è una “superaffiliata”. E anche un’entusiasta del brand che
ha scelto. «Ho scelto Dietnatural» racconta «perché è un
marchio italiano unico nel suo genere, la costante è la qualità
di tutti i prodotti, in particolare dei fitoterapici di altissimo
livello ed efficaci. Rispetto, qualità, professionalità sono le motivazioni che
rendono il marchio Diètnatural più sicuro di tutti gli altri, italiani e stranieri,
che ho conosciuto prima. Sono riuscita con la mia grande fede e positività ad
aprire 5 centri. Il merito va a tutto il mio staff, ma più di tutti a mia sorella
Sara, che mi è stata vicina nei momenti più difficili e a Luana, sua stretta col-
laboratrice. Questo fa la differenza nella nostra formazione che parte dalla
teoria, passa per l’analisi e arriva alla verifica e al monitoraggio delle colla-
boratrici per fornire un servizio al cliente “esagerato”. Grazie a tutti i servizi
che la casa madre ci ha fornito per la gestione del centro (marketing, supporto
tecnico/scientifico e nutrizionale) il lavoro e il successo sono garantiti. Ma
Dott.ssa Marialucia Battisti
nel nostro lavoro anche la formazione è fondamentale e il connubio tra Dièt-
specializzata in Nutrizione,
Dietetica e Sicurezza Alimentare natural e l’università Campus Biomedico di Roma consente ai consulenti di
tutti i centri un aggiornamento costante nel campo della nutrizione e dietetica.
Ringrazio tutto il team di supporto della casa madre”.

Puoi prenotare il tuo test nel centro Diétnatural Frosinone in via Arno, 27
Dott.ssa Marialucia Battisti

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25
Rubrica di Pedagogia
a cura della Dott.ssa Monia Morini
Pedagogista

IL TEMPO DEL

GRAZIE
el “crescere e crescersi come geni-

N tori” l’esempio vale sempre più delle


parole. Oggi l’esempio e la spinta più
grande che un genitore possa dare è
fermarsi e dire “grazie”. Oggi, che le
scuole riaprono in presenza, che la
tanto attesa e desiderata routine sta per iniziare, con tutte
le difficoltà che potranno
esserci, è il tempo di dire
GRAZIE. Per dare esem-
connessioni digitali, oltre
l’online che ha avvicinato
pio ed essere esempio. Per- ma mai abbastanza acca-
ché tra tutte le difficoltà rezzato. Tante difficoltà,
legate ad un epidemia che tanti limiti, tante man-
ha colpito i nostri figli, canze, eppure mai nessuno
mettendo a dura prova ogni si è fermato di capire, pen-
certezza ed equilibrio, sare, cercare soluzioni e so-
oggi, più di sempre, oc- prattutto Crederci. Credere
corre essere esempio e nella Scuola come Istitu-
spinta affinché la forza zione fondamentale e im-
della “corresponsabilità prescindibile. Ed in questo
educativa” non sia solo una momento, se vogliamo
bella parola ma un modello educare i nostri figli alla re-
da dare e seguire. Oltre le polemiche, oltre le strumen- silienza, se li vogliamo crescere capaci non solo di sterili
talizzazioni, oltre la stanchezza che avvolte si trasforma polemiche ed inutili malcontenti, occorre fermarsi a ri-
in voglia di attacco, occorre dimostrare ai nostri figli flettere sul positivo, oltrepassare la barriera della pole-
che Noi crediamo nella scuola, al valore che essa rap- mica e costruire insieme uno con l’altro, coscienti delle
presenta, allo sforzo enorme che tutti hanno fatto affin- difficoltà ma forti nella consapevolezza del grande
ché quelle porte si riaprissero oltre gli schermi, oltre le sforzo che c’è dietro. Sforzo che ha coinvolto tutti e che
non deve risolversi con un dito puntato ma
con un esempio educativo di mani che si
stringono, come nelle migliori alleanze.
Come madre, come professionista: Grazie.
Grazie a chi ha creduto e lottato affinché
fosse possibile nonostante le innumerevoli
difficoltà. Grazie ai Dirigenti Scolastici,
alle loro notti estive svegli tra preoccupa-
zioni e risposte da cercare. Grazie a loro
che si sono trasformati in geometri, archi-
tetti, costruttori, legislatori, responsabili
della sicurezza, professionisti di soluzioni
inattese. A loro con le cartine in mano ad
utilizzare ogni possibile creatività pur di

26
tare in uno sforzo oltre le competenze. Perché dietro
ogni porta che apre, dietro ogni campanella che suona e
suonerà, dietro ogni ingresso contingentato e soprattutto
dietro ogni mascherina adulta ci sono sguardi di chi ha
creduto e lo ha fatto per i nostri figli. Dobbiamo rico-
noscerlo. Dobbiamo leggere oltre le difficoltà, andare
oltre le polemiche ed insegnare ai nostri figli che quando
qualcosa non funziona, quando c’è un problema, oc-
corre lottare insieme affinché quel problema diventi so-
luzione. Tra emozione e preoccupazione per un inizio
diverso dobbiamo essere esempio. Lasciamo la “pro-
spettiva educativa” del dito puntato e offriamo la mano
per stringere patti di alleanza. Parliamone, affrontiamo
e cerchiamo insieme soluzioni. Nessun insegnante po-
teva esser pronta, nessun Dirigente poteva conoscere la
soluzione, nessun amministra-
tore poteva aver la risposta im-
mediata eppure tutti hanno
creduto e lottato in soluzioni
possibili. Questo è il messaggio
educativo che oggi la scuola tra-
smette e nel valorizzarlo si con-
cede ai propri figli un primo
grande atto di consapevolezza e
crescita. “Voi valete, la vostra
formazione è importante, ed
ogni sforzo fatto ne è testimo-
nianza. Nonostante le difficoltà
continueremo a crederci Insieme
e a cercare soluzioni condivise.
Perché da questo sfinente pe-
riodo una certezza è sempre più
sentir suonare la prima campanella in sicurezza. Grazie chiara: la scuola e la famiglia sono un’unica realtà ed
a quelle insegnanti che hanno smontato, pulito, co- uno non può educare senza l’altro. Grazie a chi ha lot-
struito, pensato soluzioni. A loro che non hanno mai tato e creduto nella Scuola fatta non solo di “posti
smesso di pensare che nonostante la mascherina il sor- unici” ma di unioni di intenti e sforzi incommensura-
riso dei loro alunni non doveva più essere dentro una bili. Bambini, Ragazzi che nel sentir dire GRAZIE
connessione. Grazie alle operatrici scolastiche con le possiate capire il grande valore che vi circonda, spe-
mani intrise di varichina, grazie a chi ha abbattuti muri, rando di esser per voi esempio positivo e spinta a co-
a chi ha spostato banchi, a chi ha colorato le pareti fino struire un futuro che non sia sempre così incerto.
a notte fonda. Grazie alle scrivanie sempre piene di
carte in un’estate che non ha conosciuto
pause, alle tazzine con i fondi di caffè che
raccontano storie di preoccupazioni e solu-
zioni. Grazie alle Amministrazioni che non
si sono fermate, a chi le ha spinte, a chi ha
creduto in loro. Grazie ai Dirigenti di settore
che si son presi flagelli e parole senza mai
smettere di lavorare. Grazie ai Genitori che
hanno chiesto con determinazione la scuola,
valorizzando il suo sforzo come necessario.
Grazie a chi ha atteso, a chi ha lottato, a chi
non si è fermato. Grazie perché se vi viene
sempre detto che lo stipendio è garantito ciò
che non era scontato era il doversi r-inven-

27
Considerazioni geologiche
di Mario Catullo Gentilcore
Fisico e Geologo
Tel. 0775 853518
cell. 347 573 1466

Splendore
Escrementale 1

l nostro paese è sempre stato storicamente un campio- innovazioni fantasiose, avessero un chiaro fine di confondere le

I nario mondiale di contraddizioni e di follia che nel


corso dei secoli ha contraddistinto l’Italia tutta ed ogni
sua piccola parte. Basti pensare, nell’impero romano,
alla nomina a senatore del cavallo di Caligola, fino alle
moderne follie di Mussolini, prima contro l’intervento
dell’Italia in guerra e poco dopo interventista dichiarato. Tutta-
via, in questo squallido attuale panorama politico, la odierna
classe al potere tace difronte all’ immagine di un paese disorien-
tato e confuso, che arranca ed incespica. Non certo sfigura la no-
idee ai cittadini più sprovveduti e ingenui. Che il corso della re-
pubblica mostri manifesti segni di fessurazioni e cedimenti è
cosa fuori di ogni dubbio, basta guardare sotto i propri piedi!
Che le deformazioni del manto stradale siano un chiaro indizio
del movimento del pendio collinare è anche questo fuori di ogni
dubbio. Ma a voler essere cechi non si possono non vedere le
vistose perdite fognarie dei piloni, che esalano poi fetori molto
sensibili e procurano corrosione ed instabilità!!

stra città che da una parte si vuole ammantare di risorse FIg.2 I liquami che fuoriescono anche su Via De Gasperi
tecnologiche (schermi informatici dispersi ovunque, telecamere non lasciano dubbi sugli escrementi!
di sorveglianza, strisce pedonali rialzate, uffici pseudo-digita- La massiccia presenza dell’idrogeno solforato poi non nega a
lizzati, ecc…) dall’altro perpetua scempi in pieno centro con ri- nessun naso la sua presenza inquietante proprio nel cuore del
fiuti che sovrastano marciapiedi, frane che minacciano i pedoni, centro storico cittadino. Basti pensare che tutte le volte che at-
liquami che invadono la sede stradale (anche in questa epoca di traverso Via de Gasperi un pungente odore fognario investe le
Coronavirus diffuso e imperante, dove si attuano disinfettazioni mie narici che ormai sono diventate uno strumento diagnostico
a tutto spiano in ogni angolo di via e spazio). immediato di acque nere! Io da anni sono convinto che gran
parte del dissesto collinare della città dipende da perdite bianche
Foto 1 L’allegro banchetto a Corso della Repubblica sovra- e nere. Del resto quello che già venti anni fa avevo previsto sa-
sta le perdite fognarie basali dei Piloni rebbe accaduto con la frana del Viadotto Biondi è di fatto poi
Alcune sere fa, uscendo a passeggio per il corso della repubblica avvenuto. A nulla sono serviti i milioni di euro spesi, per questo
notavo come sul marciapiede che sovrasta i famigerati “piloni”, provvisorio risanamento attuato sul pendio, la frana è destinata
gente allegra e spensierata banchettava ai tavolini posti lungo a ripetersi sia per la mancata regimentazione idraulica del pendio
tutta la balaustra panoramica, mentre sotto i piloni, invasi da er- sia per la presenza di una sinclinale di base alimentata e soste-
bacce e liquami maleodoranti, manifestavano tutta la miseria ed nuta in alcuni casi dal corso basale del fiume Cosa.
il degrado di questa città del sud Lazio, feudo dei potentati ro-
mani imperanti. Allora appariva chiaro come tutte le luminarie Fig.3 Nulla riesce a fermare i baccanali ciociari. La voglia di
imposte, gli artifici scenici, le improvvisazioni informatiche, le festa supera ogni fetore di fogna!

2 3

28
4 5

Ho assistito a tanti lavori messi in atto dalla regione Lazio, ma riato abbia voluto lasciare a testimonianza della sua disapprova-
sebbene avessi consigliato un monitoraggio preventivo e sup- zione verso questa amministrazione cittadina. Allora l’interpre-
pletivo della collina non ho mai visto niente in opera. Mi sarei tazione ad hoc potrebbe essere:
aspettato il controllo piezometrico prima dell’inizio delle opere
attuate e dopo la realizzazione delle stesse, ma niente in propo- Frosinone Fessurata Franosa Fatevi Fottere
sito si è fatto! Avevo più volte diagnosticato per la sorgente di Frusinati Fottuti
acque a ridosso del viadotto che fosse un deflusso sotterraneo Allora le recenti serate di festa, in atto su tutto il Corso della Re-
incontrollato e solo dopo tanti articoli giornalistici l’Acea si era pubblica in questa calda ed assolata estate 2020, avranno per i
accorta che il geologo Catullo aveva ragione e me ne dava gior- posteri uno stridente contrasto con i sottostanti fragili Piloni ed
nalisticamente atto. Poi sono intervenuti i ponti improvvisati il sovrastante “corso” ampiamente fessurato e disarticolato. I pi-
(Bailey), poi le gabbionature del fiume (sotto il famigerato loni stessi, poi a dir poco fatiscenti, maleodoranti, lesionati, in-
“ascensore incrinato”), poi le chiodature delle marne fratturate, festati da rovi, sterpi, topi, fanghi e ruscellanti acque nere,
poi il gradonamento del pendio, poi la realizzazione di pali sul saranno oggetto di studi archeologici cloacali. Oggi, intanto, al
piazzale S. Tommaso D’Aquino (pali appoggiati su quale strato di sopra di tutto questo, impera la musica, i tavolini festosi, i
di terreno???), poi ….e poi…così via in una eterna fabbrica di gaudenti cittadini (ignari?), gli schiamazzi di bambini, la corsa
S. Pietro che non vedrà mai fine e mai soluzione. Mentre il con- dei camerieri che servono drink e spuntini, mentre sotto la merda
trollo dell’idrogeologia della collina veniva e viene del tutto in movimento invade la sede stradale. Cerimoniali atavici e sacri
ignorato!! baccanali sovrastano oggi ogni cosa, tra un coronavirus impe-
rante e tante fognature perdenti. Tutto il sovraccarico attuale
Fig.4 Lo splendore delle luminarie serve a far dimenticare posto su questi fragili piloni aumenta il relativo rischio di crollo,
lo scempio civico dei Piloni Fognatura! ma oggi ogni cosa può attendere e rientrare nella goduria citta-
Mi raccontava mio padre quando ero ragazzino (sono nato in un dina estiva. Domani chi vivrà vedrà! Il re oggi è nudo, ma nes-
piccolo paese Molinara (BN) e venuto ancora decenne a Frosi- suno sembra accorgersene!!
none nel 1962 a seguito del terremoto che distrusse la mia casa Foto 6 Anche la luce trova un riflesso nelle acque luride cre-
ed il mio paese) che nel vicino paese di Foiano Val Fortore (BN) ando un fascino cittadino insperato!
era stato scoperto, durante gli scavi stradali, un cippo lapideo
che recava incise sulla pietra sette effe. Il sindaco del tempo
chiamati a raccolta i saggi e gli anziani locali tentò per mesi di
decifrare il significato misterioso di quelle sette effe. Alla fine,
quando aveva perso ogni speranza, si presentò difronte al primo
cittadino ed alla giunta un vecchissimo pastore che spiegò il si-
gnificato di quelle strane lettere e la loro origine. Foiano aveva
subìto nei primi anni del novecento una dissennata e rovinosa
amministrazione comunale che aveva provocato dissesti e frane
nel territorio. Il ritrovato cippo, rimasto sepolto da una vecchia
frana, recava la rimostranza storica di alcuni cittadini irati. Le
sette effe stavano a significare: Foiano Fortore Fortezza Fatevi
Fottere Foianesi Fottuti
Foto 5 I muri di via De Gasperi emettono continue acque lu-
ride che nel Covid sono veicolo infettivo

Mutatis mutandis potremmo oggi adattare questo racconto alla


odierna citta di Frosinone e chissà che da qualche parte domani,
durante eventuali scavi archeologici come i tanti attualmente in
6
atto, non si trovi un analogo cippo che qualche ciociaro contra-

29
Cassino
Margherita Persechino
come Ada E. Yonath
di Marialucia Battisti

“Q uella che doveva essere solo


la conclusione dei suoi studi
invece per Margherita Per-
sechino - dottoressa in chi-
mica e tecnologie farmaceu-
tiche, è stata per Lei invece
una nuova ripartenza grazie al suo lavoro “innovativo
volto a ottenere farmaci privi di effetti collaterali nella te-
legata al target e silenziando le altre. Il target 5-HT2A è
stato ampiamente studiato, ma solo recentemente, nel Feb-
braio 2019, è stato cristallizzato nello stato inattivo. Ciò
mi ha consentito di utilizzare la struttura del recettore cri-
stallizzato per poter creare un modello di docking, in grado
(i) di riprodurre correttamente il binding mode, cioè il
modo in cui il ligando si lega al target con cui è cocristal-
lizzato, (ii) di discernere composti con attività agonista da
rapia della schizofrenia”. quelli con attività antagonista e (iii) distinguere i ligandi
Margherita Persechino, nata a Cassino, si è laureata in Chi- (o binders), composti in grado di legarsi al recettore, dai
mica e Tecnologia farmaceutiche (CTF) all’Università di non-binders, molecole sprovviste delle proprietà necessa-
Pavia nel 2019. La passione sviluppata per la chimica du- rie per la corretta interazione. Sul modello così generato e
rante gli studi scolastici e il desiderio di poter dare un su strutture ottenute tramite simulazioni di dinamica mo-
giorno il suo contributo per il miglioramento della salute lecolare (effettuate precedentemente dal gruppo di lavoro
pubblica, l’hanno spinta a iniziare il corso di Chimica e della Prof. Jana Selent, IMIM, Barcellona), ho eseguito
Tecnologia farmaceutiche (CTF) a Pavia dove, avendo screenings di diverse librerie virtuali di molecole, che mi
anche la possibilità di essere alunna per un anno in uno dei hanno permesso di selezionare 19 molecole, con caratte-
collegi di merito di questa Università, il Collegio Univer- ristiche idonee al legame con il recettore e potenzialmente
sitario Santa Caterina da Siena, ha frequentato il primo selettive per i diversi pathways da esso attivati. Tali mole-
anno di studi particolarmente ricco di esperienze formative cole sono attualmente testate in vitro all’Università di
e di crescita personale. Nel 2019 si laurea e grazie ad una Montréal dal gruppo di lavoro del Prof. Michel Bouvier,
borsa di studio del progetto Erasmus Traineeship, ha po- per valutarne l’effettiva funzionalità. L’obiettivo finale di
tuto svolgere il suo tirocinio di tesi sperimentale in Ger- tutto il lavoro è quello di poter effettivamente ottenere dei
mania, presso il Kolblab, alla Philipps-Universität nuovi farmaci antipsicotici privi degli effetti collaterali co-
Marburg. Questa esperienza è stata fondamentale per Lei, muni alle terapie attualmente disponibili.”
al punto che, dopo essersi laureata con lode nell’Ottobre Seguiremo lo sviluppo di queste ricerche. Quella di Mar-
del 2019, ha scelto di ritornare al Kolblab per un dottorato gherita è un’altra bella storia dei nostri ragazzi che si af-
in Chimica farmaceutica computazionale, iniziato a Gen- fermano nel campo degli studi che non hanno confini.
naio 2020. “La schizofrenia è una patologia
complessa, ci dichiara che colpisce l’1-2%
della popolazione. Ad oggi i trattamenti di que-
sta patologia sono ricchi di effetti collaterali,
che si manifestano sia al livello del Sistema
Nervoso Centrale, in particolare con sintomi
definiti Parkinson-simili, ma anche al livello
dei sistemi vegetativo ed endocrino. Il lavoro
di tesi sperimentale, consistito nell’impiego di
tecniche di chimica computazionale applicate
al disegno di farmaci aveva come obiettivo ge-
nerale quello di individuare, attraverso un ap-
proccio innovativo, molecole potenzialmente
utili per il trattamento della schizofrenia. In
particolare l’obiettivo della mia tesi è stato
progettare, con un approccio di structer-based
drug discovery, un nuovo composto con atti-
vità antipsicotica, che avesse la capacità di
agire in modo selettivo sul recettore 5-HT2A,
attivando una determinata cascata del segnale

30
Avvenimenti
La Banca Popolare del Cassinate si stringe attorno
alla famiglia del Prof. Taccone per la sua scomparsa
era sempre presente ai nostri eventi, sem-
pre attivo e partecipe, sempre pronto a
condividere i successi e le soddisfazioni e
sempre pronto, al tempo stesso, a darsi da
fare se c’erano difficoltà o ostacoli da su-
perare. Sentiremo la sua mancanza in
maniera profonda e ricorderemo sempre
con grande affetto e rimpianto le sue doti
umane e professionali».
«Ricordiamo con profonda commozione
e con gratitudine – dice il Direttore Ge-
nerale Nicola Toti - la sua presenza ope-
rosa e fattiva, il suo spirito di
collaborazione, la dedi-

Q
zione con cui per tanti
ualche giorno fa è scomparso, anni ha condiviso ogni
presso l’Ospedale di Cassino, il attimo della vita e della
Prof. Vincenzo Taccone, presidente storia della BPC».
del Collegio Sindacale della Banca
Popolare del Cassinate. Taccone, «Il professor Taccone –
docente e dottore commercialista, dichiara il Vicepresidente
ha iniziato nel 1983 a collaborare con la BPC come Vincenzo Formisano – ha
Sindaco Supplente. Due anni dopo, nel 1985, è diven- rappresentato per tanti
tato Sindaco Effettivo e dal 2010 è stato alla guida del anni un punto di riferi-
Collegio Sindacale. mento per la Banca Po-
polare del Cassinate.
«Con il Prof. Taccone – ricorda il Presidente Donato Voglio ricordare anche il
Formisano – abbiamo condiviso moltissime cose. Per suo ruolo di docente e il
quasi quarant’anni ab-
biamo lavorato insieme
per la Banca Popolare suo impegno nel mondo
del Cassinate, che è della scuola, che lo ha
stata per entrambi una visto crescere e formare
seconda casa e una se- diverse generazioni di
conda famiglia. E’ stato giovani. A lui il nostro
sempre una persona di- grazie per quanto ha
sponibile, collaborativa, dato alla scuola, alla
presente, che voleva vi- banca, alla città di Cas-
vere da protagonista sino e il nostro com-
tutti i momenti della vita mosso ricordo per un
della banca. La sua non professionista di cui cer-
era una semplice pre- tamente sentiremo la
stazione professionale: mancanza».

31
Ambiente, Design, Architettura
di Marta Scuncio - Architetto

I mobili del 1929

C
harles-Édouard Jeanneret-Gris (La Chaux-de-
Fonds, 6 ottobre 1887 – Roquebrune-Cap-Martin, 27 Fauteuil grand confort (grand modèle), 1928
agosto 1965), il cui pseudonimo è Le Corbusier è
stato senza dubbio uno dei più importanti architetti
del ventesimo secolo ed inoltre è stato urbanista, pittore, scultore, designer, scrittore. Una figura di
straordinario fascino, talento, intelligenza che ha influenzato generazioni di architetti e continua ad
essere fondamentale anche per le nuove generazioni. Vorrei qui porre l’attenzione sulla sua opera come designer,
perché i mobili disegnati e realizzati insieme a Charlotte Perriand (Parigi, 24 ottobre 1903 – Parigi, 27 ottobre 1999)
e a Pierre Jeanneret (Ginevra, 22 marzo 1896 – Ginevra, 4 dicembre 1967) hanno rivoluzionato la storia dell’archi-
tettura e del design stesso e aperto la strada al design contemporaneo.

Chaise-longue à réglage continu, 1928_ La struttura superiore è in tubolare d’acciaio, cromato oppure verniciato in grigio-bleu,
il cavalletto inferiore d’appoggio è in ferro grigio-nero. La sagoma della struttura superiore è studiata per adattarsi al corpo in riposo,
ed è regolabile in svariate posizioni.

Il termine “design” tradotto dall’inglese significa “pro- forma segue la funzione. Il Movimento Moderno in questo
gettazione”. Originariamente si riferiva a qualsiasi modo rivoluziona il design degli oggetti d’uso. Le Cor-
campo, dall’urbanistica, con la pianificazione e l’orga- busier nel 1925 scrive “L’Art Décoratif d’Aujourd’hui”,
nizzazione delle città, all’architettura, fino ai piccoli og- uno dei tre libri che negli anni Venti esprimeranno la base
getti di uso domestico. Con il passare del tempo il del suo pensiero e dove teorizzerà sugli oggetti di uso quo-
termine design ha iniziato ad indicare la progettazione e tidiano come manufatti che dovranno semplicemente sod-
produzione di piccoli oggetti in serie come una sedia, una disfare a dei bisogni umani, rispettare la scala e le
lampada, un tappeto. Il termine design ha sostituito il ter- proporzioni del corpo umano, rispondere cioè a criteri di
mine obsoleto di “arte decorativa” o “arte applicata”, che ergonomia e adattarsi quindi alle necessità del corpo e non
si riferiva ad una realizzazione del mobile in modo an- dovranno necessariamente appartenere ad un ambito arti-
cora artigianale, non in serie e ad una forma di decorati- stico. In questo fecondo periodo in cui si sperimentano
vismo, ristretto inoltre alle classi sociali più agiate. nuovi materiali come il vetro, i tubolari d’acciaio, l’allu-
Il Movimento Moderno si sviluppa nel periodo tra le due minio, le fibre sintetiche, il mobile metallico passa dagli
guerre mondiali dando impulso al rinnovamento nei uffici alle abitazioni e crea un tutt’uno con l’architettura
campi della progettazione architettonica e dell’urbani- che lo custodisce. Le Corbusier già dal 1922 lavora con
stica volendo inoltre dare vita ad una produzione indu- suo cugino Pierre Jeanneret, suo prezioso alter-ego nella
striale con obiettivi sociali, una produzione di oggetti in gestione del lavoro dello studio di Parigi, in Rue de Sevre.
serie e per tutti, dove non ci sono decorazioni e dove la Studiano nuove soluzioni; elementi basici dell’arreda-

32
Padiglione Esprit Nouveau: i casiers standard usati come In primo piano, a sinistra Le Corbusier, a destra Charlotte
parete divisoria Perriand

mento della casa sono i “casiers standard”. Si tratta di


contenitori-armadi modulari e componibili che possono
essere incassati nei muri o fare da tramezzo, che possono
stare in qualsiasi stanza e contenere ogni cosa. Saranno
esposti per la prima volta nel Padiglione dell’Esprit Nou-
veau a Parigi nel 1925, dove saranno appoggiati su piedi
in metallo. Nel 1927 la ventiquattrenne Charlotte Per-
riand espone al Salon d’Automne i suoi prototipi di mo-
bili razionali. I materiali sono sempre i metalli, questa
volta rame nichelato e alluminio anodizzato, le linee so-
brie ed innovative. Charlotte si presenta allo studio di Le
Corbusier e riesce ad ottenere un colloquio. Due giorni
dopo sarà chiamata ed inizierà una collaborazione intensa
e creativa che durerà per dieci anni. Nascono in questo
modo modelli ancora oggi realizzati da Cassina, presti-
giosa industria che lo stesso LC sceglie negli anni ’60 per

Siége tournant (fauteuil), 1929

la produzione di questi straordinari oggetti d’uso che sfi-


dano il tempo restando sempre attuali e contemporanea-
mente ci testimoniano un’epoca di grande innovazione e
pionierismo nella modernità: la Siège a dossier basculant,
1929; la Fauteuil grand confort, Petit modèle, 1928; la
Fauteuil grand confort, Grand modèle, 1928; la Chaise-
longue a réglage continu, 1928; il Canapé, 1935, il Table
en tube d’avion, section ovoide, 1929; il Table dalle de
marbre posée sur piètement acier et fonte laquée, 1934;
la Siège tournant (Fauteuil), 1929; la Siège tournant (Ta-
bouret), 1929; i Meubles acier (Casiers modulés), 1928;
Siège a dossier basculant, 1929 i Casiers modulés (Meubles acier), 1935.

33
Associazioni/Aziende

A volte ricordare una persona per il suo lavoro, per l’impegno verso la famiglia, verso il
ruolo che rappresentava diventa difficile; ma, poi incontrando i familiari e le persone
che hanno collaborato con lui le parole escono spontanee.
di Nicandro D’Angelo

Q ualche giorno fa, nella sede della Feder-


lazio a Frosinone, accolti dal presidente
Carmine Polito, dal direttore Roberto
Battisti, dal membro del Consiglio diret-
tivo Mentozzi, insieme al vicepresidente
dell’Associazione Culturale Accademia
Internazionale “Arte&Giornalismo” Onlus, Angelo Mauro
D’Angelo abbiamo incontrato i figli del defunto presidente
attivamente perché a lui
era caro l’Ambiente e
l’Inclusione, terreno
fertile per una sua fat-
tiva collaborazione. Per
questa sua partecipa-
zione al Progetto, ab-
biamo dato ai figli
Emanuele Di Gennaro; Alessandra, Riccardo e la sorella Car- l’Attestato e la Meda-
mela. Chi era Emanuele Di Gennaro? Un industriale che glia in onore del padre.
aveva, insieme al socio Fiore Mentozzi, creato l’azienda Parole di stima anche
Ralox Spa, leader in estrusione di profilati di alluminio in lo- del neo presidente di
calità Ferentino. Mentre prendevamo il caffè nel bar Chiap- Federlazio Polito, che
pini di Frosinone, lui mi parlava di questa sua creatura e di già nel suo insedia-
ciò che produceva, ossia delle leghe di alluminio che trova- mento a luglio del 2020
aveva espresso parole
di apprezzamento nei
confronti del suo predecessore, tanto da considerarlo non solo
un valido presidente, ma un vero amico. Oggi nell’incontro
ha aggiunto “Uno di famiglia”. Non sono mancate riflessioni
da parte del neo-presidente Polito sull’economia provinciale
e nazionale, che attraversa una fase negativa a causa della
pandemia con molte Aziende associate in uno stato di crisi.
La Federlazio si è mossa con incontri Istituzionali per aiutare
le imprese con iniziative finalizzate a produrre e creare ric-
chezza per l’intero territorio.
Parole di apprezzamento ha rivolto Alessandra Di Gennaro
al presidente dell’Associazione D’Angelo per aver ricordato
il padre da poco scomparso quale “Esempio della sua vita”.
Noi – ha continuato – abbiamo appreso da nostro padre la
vano applicazione in Automotive, nei Trasporti, l’uso dei pro- voglia di lavorare e di continuare nella sua attività. Ci sono
grammi CAD sempre aggiornati. Tutto questo io l’ho ripor- stati momenti brutti, dopo la sua scomparsa, perché il suo
tato nell’incontro con il Presidente di Federlazio e dei ruolo era fondamentale e di stimolo, però i suoi consigli ci
familiari. Ho ricordato quando Emanuele mi parlò dell’esplo- permetteranno di continuare a svolgere e dirigere con com-
sione di un alto forno, era il 15 novembre del 2016. Qualche petenza l’azienda.
giorno dopo mi disse: “Nick l’abbiamo passata brutta poteva Anche il Vicepresidente dell’Associazione, Angelo Mauro
essere una tragedia”. D’Angelo, rivolgendosi ai presenti, ha ricordato il compianto
presidente della Federlazio Di Gennaro: il suo attaccamento
L’ultimo incontro l’ho avuto con Emanuele alla festa della alla famiglia e al lavoro, il carattere della relazione con la fa-
Guardia di Finanza a Frosinone, dove lui era stato invitato miglia, il modo di rapportarsi, di pensare, di percepire le cose
dal comandante Alessandro Gallozzi e parlammo del Progetto e le situazioni, il suo comportarsi con i figli. Ha insegnato ai
CreArtivaMente 3 che dovevamo iniziare nelle scuole: “Edu- figli il concetto di base sicura, all’interno di un contesto la-
care all’Ambiente”. Già nei precedenti anni aveva partecipato vorativo: diceva il de cuius- nel rapporto tra il leader e la re-

34
lazione con essa. Egli deve costituire necessariamente il alunni e Docenti; l’opera pittorica nella Scuola Cavoni “La
punto fermo del sistema. Per chiudere ha detto il Vicepresi- cascata dello Schioppo”, h. 1,50 x 3 metri, dipinta e realiz-
dente - rivolgendosi ai figli Alessandra e Riccardo - la pre- zata dagli alunni, insegnanti ed un’artista esterna e il Web
senza di legami sicuri con vostro padre fornisce conforto e Content Managemet 3, tenuto dal prof. Marinacci e dal dr.
sicurezza aumentando così l’autostima e la capacità di fare D’Angelo, realizzato con circa 87 Docenti presso l’Ammi-
proposte, avere idee, tentare strade alternative e definire nistrazione Provinciale di Frosinone.
obiettivi nuovi; così tutta l’orga-
nizzazione rileverà benefici e sarà
più produttiva, efficace ed orien-
tata al miglioramento dell’azienda
di cui fate parte.
A chiusura dell’incontro il presi-
dente dell’Associazione culturale
ha evidenziato il lavoro svolto nel-
l’anno 2019-2020 negli Istituti
Comprensivi di Frosinone con il
progetto “CreArtivaMente 3 2019-
2020 “Educare all’Ambiente” ri-
portando le opere prodotte dagli
alunni insieme agli insegnati e agli
esperti esterni: L’Albero Ecologico
“Monti e Mare” nelle Scuola Aldo
Moro H mt. 3; il “Palazzo Verti-
cale” h. 2,50 tridimensionale,
come quello di Milano Bosco Ver-
ticale, nella Scuola “La Rina-
scita”; l’“Educazione Alimen-
tare” alla Ricciotti con oltre 70

35
Rubrica
di Medicina

A cura del Prof. Dr. Leonardo Manzari


Medico Chirurgo - Specialista Otorinolaringoiatra
e Chirurgia Cervico Facciale
Ricercatore Associato presso l’Università
di Sydney, Australia
Direttore Sportivo Virtus TSB Cassino
Via Tommaso Piano, 16 - 03043 Cassino
T. 0776.310745 - M. 338.2864625

Il neurinoma del nervo acustico

I
l neurinoma dell’acustico detto anche neu-
roma o schwannoma dell’ottavo paio di
nervi cranici è un tumore benigno che ori-
gina dalla guaina ( il rivestimento del nervo
) cosiddetta mielinica di questo nervo cra-
nico. Il rivestimento mielinico è costituito
dalle cosiddette cellule di Schwann. Tali entità cel-
lulari sono un tipo particolare di cellule del sistema
nervoso periferico, facenti parti della glia, deputate
al rivestimento dei nervi. La loro principale funzione
dunque è quella di rivestire gli assoni dei neuroni
con uno strato di mielina, una sorta di struttura bian-
castra multilamellare, con funzioni isolanti, che av-
volge gli assoni dei neuroni e che conferisce ai nervi
e ai tratti nervosi un aspetto bianco brillante. Grazie
alle doti di isolante elettrico, la mielina aumenta la capacità cellule di Schwann formano la guaina mielinica avvolgen-
di condurre gli impulsi nervosi degli assoni stessi. Infatti dosi attorno agli assoni numerose volte; gli strati più in-
se gli assoni amielinici hanno una velocità di conduzione terni sono composti principalmente da mielina, appunto,
da 0,5 a 10 m/s, gli assoni mielinici più veloci possono ar- che forma la membrana cellulare di queste cellule, mentre
rivare a 150 m/s (assoni di categoria A, sottogruppo α). Le il citoplasma e il nucleo stanno negli strati più esterni e
formano il cosiddetto “neurilemma”. L’ottavo
paio di nervi cranici, il nervo definito stato
acustico o cocleo vestibolare (il nervo del-
l’udito e dell’equilibrio), è una entità neuro-
logica costituita da due distinti nervi: il nervo
cocleare deputato alla percezione uditiva e il
nervo vestibolare responsabile del trasferi-
mento dal labirinto al sistema nervoso cen-
trale delle informazioni sul nostro equilibrio.
Questo paio di nervi cranici dunque origina
rispettivamente dal labirinto (coclea, canali
semicircolari, utriculo e sacculo), percorre un
piccolo canale osseo denominato condotto
uditivo interno, questo percorso ha una lun-
ghezza pari a circa un centimetro prima di in-
filarsi nell’angolo ponto-cerebellare ed infine
arrivare al tronco dell’encefalo. Anche il set-

36
timo nervo cranico altrimenti detto nervo facciale deputato rumore monolaterale. Altri sintomi importanti che un pa-
ai movimenti della metà del volto passa in questo canale ziente con neurinoma dell’acustico riferisce al clinico sono
assieme ad importanti vasi sanguigni. Il neurinoma cosid- i disturbi dell’equilibrio con instabilità o, raramente, vere
detto dell’acustico nasce dunque dal rivestimento dell’ot- crisi vertiginose. Non è raro infatti che un neurinoma del-
tavo nervo cranico e nella maggior parte dei casi l’acustico possa presentarsi con i sintomi di una Malattia
all’interno del condotto uditivo interno. Le cause che de- di Meniere vera e propria (vertigini violente accompagnate
terminano l’origine e la crescita di un neurinoma sono at- da perdita di udito e acufeni). Alcune volte il sintomo ri-
tualmente sconosciute. Solo nei casi di Neurofibromatosi levatore di un neurinoma dell’acustico può essere una pa-
tipo II si può attribuire ad esso una causa genetica. La neu- ralisi del nervo facciale oppure una sordità improvvisa,
rofibromatosi infatti è una malattia ereditaria che colpisce talvolta con recupero uditivo dopo trattamento medico con
le cellule nervose e muco-cutanee dovuta a turbe dell’isto- terapia cortisonica, oppure il paziente può sperimentare
genesi. I tumori del nervo acustico di solito hanno una cre- una ipoacusia fluttuante o senso di orecchio pieno. Se il
scita lenta, si definisce tale fenomeno come ritmo di neurinoma raggiunge dimensione superiore a 25 mm nel-
crescita. Queste patologie tumorali, sottolineo benigne, ri- l’angolo ponto-cerebellare tende a comprimere il trige-
mangono avvolte da una capsula e tendono a erodere mino e quindi possono comparire, in associazione ai
l’osso e a spostare i tessuti neurovascolari normali. Per la sintomi uditivi anche i disturbi della sensibilità facciale
crescita lenta esiste il cosiddetto fenomeno dell’adatta- con ipoestesia o iposensibilità della faccia. Nei casi di tu-
mento graduale dell’organismo alternato a periodi di sin- mori ancora più grandi possono manifestarsi un lieve de-
tomi più o meno evidenti dovuti alla compressione del ficit del nervo facciale (lieve paresi), disturbi del gusto,
nervo uditivo o vestibolare e/o del nervo facciale che de- ma raramente si ha una paralisi completa del nervo. Di-
corre assieme al nervo stato acustico. Man mano però che plopia (visione doppia) o ipertensione endocranica (cefalea
il tumore aumenta di dimensioni esso tende ad uscire dal con nausea e vomito) con papilla da stasi e incontinenza
canale osseo e ad invadere lo spazio circostante definito urinaria, sono i sintomi di grossi grandi o giganti (diametro
come angolo ponto-cerebellare. A questo stadio, alla riso- nell’angolo ponto-cerebellare > 4cm.). Al giorno d’oggi le
nanza magnetica cerebrale, il tumore assume l’aspetto di metodiche radiologiche non invasive quali la Tomografia
una massa globosa. una sorta di cono con gelato. Nella sua Assiale Computerizzata (TAC) con mezzo di contrasto ma
ulteriore crescita, il tumore comprime il nervo trigemino soprattutto la Risonanza Magnetica Nucleare con mezzo
ed il tronco cerebrale rendendo il trattamento chirurgico di contrasto, eseguite con tecniche ad alta risoluzione e a
non più differibile. Raramente un neurinoma dell’acustico sezioni sottili, sono in grado di visualizzare tumori di pic-
è asintomatico. Più del 90% dei pazienti con neurinoma cola dimensione (intorno ai 3-4 mm. di diametro) e quindi
dell’acustico accusano come sintomo una ipoacusia defi- ogni disturbo che interessi un unico orecchio (diminuzione
nita di tipo neurosensoriale di grado variabile e progressi- di udito, acufeni, instabilità, ecc.) dovrebbero essere valu-
vamente peggiorativa dovuta alla compressione e, quindi, tate con una indagine otoneurologica completa per esclu-
alla sofferenza del nervo cocleare. L’ipoacusia è general- dere la presenza di un neurinoma dell’ottavo paio di nervi
mente associata ad un ronzio altrimenti detto acufene, o cranici.

37
PIANETA
Venere
di Suela Scasseddu

Moda
Autunno/Inverno
2020

B
envenute, donne, anche in questo
numero alla rubrica interamente
dedicata a voi. Oggi parliamo di
moda autunno-inverno 2020.
Sarà anche per il particolare mo-
mento storico, incerto e non
troppo appagante, che stiamo vivendo, che tra i co-

lori più trendy della stagione troviamo il nero.


Nero come le tenebre, come il buio più profondo..
ma anche come simbolo di fascino e di eleganza.
É da sempre il colore che rispecchia la classe, e che
si abbina con tutto, va bene a tutte le donne e può
essere indossato, praticamente, in qualsiasi occa-
sione. In una società frammentata e dal futuro sem-
pre più incerto come quella che stiamo vivendo,
tale colore domina l’80% dello scenario delle pas-
serelle. Abbiamo tantissime intensità di nero: da
quello trasparente e velato (da sempre simbolo di
fascino e seduzione, che lascia intravedere anche
le parti del corpo più nascoste), al nero di pizzo ma-
lizioso e seducente, sino ad arrivare al velluto che
da un effetto lucido e brillante. Sono concessi, in
questa stagione fredda, look total black. Di ten-
denza abbiamo poi gli indumenti in pelle nera, mar-
rone e color biscotto. Un vero e proprio must have
della stagione la pelle, sia che essa riguardi vestiti,
pantaloni, giacche (un ritorno al giubbotto degli
anni ‘80), gonne e stivali. Un altro look trendy della
stagione sarà quello da motociclista. Nientemeno,
in passerella si sono viste tute da moto vere e pro-

38
zanti. Infine.. non si poteva non dare uno sguardo
di perlustrazione ai cappelli. Quelli del momento,
più che cappelli, saranno delle cuffie morbidissime
e voluminose effetto parrucca, realizzate con piume
e lana. Saranno copricapi morbidi, molto caldi e,
sicuramente, appariscenti e voluminosi. Assomi-
gliano ad un casco, per la loro eccessiva maestosità.
Tali accessori con le piume sembrano dei veri e
propri travestimenti, dai colori più svariati in modo
da permetterne l’abbinamento con gli indumenti
che si indossano. La sua storia risale agli eccessi
degli anni ‘60 e ai primi degli anni ‘70, infatti sono
un omaggio alle dive del passato, agli anni degli
eccessi. Un tripudio di piume spumeggianti e di co-
lori cangianti, che incorniciano il viso come una
vera queen of style. Ovviamente, non tutte le donne
sono adatte ad indossare un simile accessorio, in
quanto presuppone una certa presenza scenica: chi
lo indossa, deve essere pienamente consapevole del
fatto che non passerà inosservata! Tutt’altro..

prie come indumento da indossare quale look quo-


tidiano, e tute con tanto di pettorine antiurto. Di si-
curo, indossando una di esse, non si passerà
inosservate! Abbiamo poi un ritorno ai cappotti
stile anni ‘70, con pellicciotto ai polsi e al collo.
Anche il rosso fa, come sempre, la sua parte, anche
in vista delle festività natalizie. E poi è da sempre
il colore della seduzione, specialmente se utilizzato
su lunghi abiti da sera, e se tempestato di paillettes
luccicanti e dall’effetto smaltato. Il rosso sarà pro-
prio il colore che infiammerà le passerelle di pas-
sione. É poi la volta del marrone, in tutte le sue
varie nuances: dalle tonalità della terra, al goloso
caramello. Colori caldi che accompagneranno in
passerella non solo cappotti, ma anche giacche,
pantaloni, gonne longuette, completi in pelle e sti-
vali. Ci sono poi le “frange” a tornare alla ribalta
in questo momento, sia sui cappotti, sia sulle
gonne, sia sui vestiti. Potrà trattarsi di frange fine
effetto spaghetto, come di frange spesse e volumi-
nose. I cappotti saranno strutturati con filamenti
morbidi e spessi in lana. In pratica, i capi di abbi-
gliamento andranno abbelliti con elementi svolaz-

39
Almanacco di Ottobre Effemeridi e fasi lunari
di Barbara Turriziani
Sole: Martedì, 1 Ottobre 2020 sorge alle ore 6,35
e tramonta alle 19,53.
Mercoledì, 30 Ottobre 2020 sorge alle ore 7,08 e
tramonta alle 19,00.

Benvenuto Autunno!
Luna: Plenilunio il 1; Ultimo Quarto il 10; Novilunio
il 16; Primo Quarto il 23, Plenilunio il 31

“ ”
Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d’accordo con tutti. Le cose
grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili e le rarità ai rari.
Friedrich Nietzsche

D
’un soffio pare giunto l’autunno del rosso e salutare la novella stagione, nelle notti tra il 21 e il 22 Ottobre,
dell’arancio sulle fronde degli alberi, del lontano dalle luci cittadine, sarà possibile ammirare il magni-
mosto e delle castagne, del vento indispo- fico spettacolo delle Orionidi, le stelle cadenti eredità della
nente e delle nebbie mattutine, dei funghi e cometa di Halley, provenienti da nord. Il Sole lascia il segno
degli stormi d’uccelli migratori che inse- della elegante e fortunata Bilancia il 23, per entrare nel ma-
guono l’estate. Ci troviamo dunque ad ac- gnetico e passionale Scorpione, dominato dal rosso Marte, la
cogliere ottobre e le sue promesse, con animo stupefatto ma sua pietra portafortuna è infatti il rubino. Se dovete fare un re-
speranzoso, il mese, del resto, è dedicato al Sacratissimo Ro- galo ai nati del segno, ricordate di scegliere qualcosa di viola,
sario di Maria Vergine. In alto nel cielo, le costellazioni do- colore che lo aiuta nelle sue meditazioni. Le ore di luce si as-
minanti sono ancora l’ ascetico Cigno e l’asterismo del sottigliano, sottraendoci un’ora e un quarto di luminosità;
Triangolo Estivo, sebbene il vertice più meridionale del trian- l’autunno, seppur dolce, vivace e fecondo di frutti della terra,
golo, Altair della costellazione dell’Aquila, inizi a calare sem- ci prepara pian piano al pallore invernale. Tra le Date impor-
pre più verso ovest. Non lontano dallo zenit, la regale tanti, ricordiamo: il 2, festa dei SS. Angeli Custodi e dei
Cassiopea, dalla caratteristica forma a W che diviene M in au- Nonni, il 4, festa nazionale con grandi celebrazioni ad Assisi,
tunno, danza con il Grande Carro, rasente l’orizzonte, volteg- per il Patrono d’Italia, San Francesco, con l’evocativa ceri-
giando attorno alla Stella Polare, fedele compagna di viaggio monia della benedizione dell’olio per la lampada votiva, do-
di marinai e sognatori. Pegaso vola audace nel firmamento au- nato ogni anno da una regione diversa; il 2020 è la volta delle
tunnale annunciando, ad est, le Pleiadi, argentine ospiti sus- Marche. In ottobre ricorrono celebrazioni davvero considere-
surranti segreti di primavera anche nelle notti più fredde. Per voli: il 23 si celebra il centenario di Gianni Rodari, tra i più
grandi scrittori per ragazzi del XX secolo; il 26,
invece i centotrenta anni della scomparsa di
Carlo Collodi, il papà di Pinocchio. Il Consi-
glio di lettura del mese è il romanzo per ra-
gazzi Le avventure di Pinocchio. Storia di un
burattino, di Carlo Collodi, pseudonimo del
giornalista e scrittore fiorentino Carlo Loren-
zini. La prima metà apparve originariamente a
puntate tra il 1881 e il 1882, pubblicata come
La storia di un burattino, poi completata nel
libro per ragazzi uscito a Firenze nel febbraio
1883. Racconta le esperienze accidentali, dan-
nose e crudeli, ma attraenti e ricche di colpi di
scena, di una marionetta animata, Pinocchio,
scolpita da Mastro Geppetto, che si considera
come suo padre. Molto più di un burattino che
vuole diventare un bambino vero, più di un
volto tondo di legno, Pinocchio è un’icona uni-
versale e una metafora della condizione umana.
Il libro è un capolavoro mondiale che ha ispi-
rato centinaia di edizioni, traduzioni in 260 lin-
gue, trasposizioni teatrali, televisive e animate,

40
Ricetta del mese
come quella di Walt Disney. Tra i giudizi favorevoli, quello
di Benedetto Croce: «il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è Caramelle Mou: ingredienti: 200 g di zucchero; 65 g di
l’umanità», definendo il libro una fra le grandi opere della panna. Mettere sul fornello due pentolini differenti, in uno
letteratura italiana. Allo stesso modo, l’Opera d’arte che vi metteremo la panna, nell’altro lo zucchero. Scaldare la
sottopongo, prende spunto dalla ricorrenza di nascita, il 20 ot- panna, spegnere e tenere da parte e fare fondere poi lo zuc-
tobre del 1847, del finissimo pittore impressionista norvegese chero nell’altro pentolino (con i bordi alti) fino a quando sarà
Frits Thaulow, tra i pittori più anziani del grande gruppo di ar- caramellato e di un bel colore ambrato. Allontanare il te-
tisti che affollò le gallerie norvegesi verso la fine dell’800, un game dal fuoco e versare la panna; a questo punto mesco-
pioniere e una chiave importante per le generazioni succes- lare per circa un minuto. versare SUBITO nello stampo in
sive. Le sue rappresentazioni prendono vita, scorrono e incan- silicone, attenzione a non bruciarvi. Lasciare indurire in frigo
tano come pochi altri pittori sanno fare, lasciando spazio alle per 2 ore, poi sformare le caramelle. Conservatele chiuden-
bellezze naturalistiche protagoniste delle sue opere. Così fa- dole in scatole di latta o vasetti ermetici, fra strati di carta
cendo, il suo operato ha aperto una nuova via che fugge dallo da forno oppure imballatele una per una con carta traspa-
stile mondano e in voga all’epoca, aprendo le porte ad un in- rente o da forno. Si conservano per circa 2 settimane.
terpretazione del paesaggio incantevolmente affascinante, così Caramelle Gelèè all’arancia: ingredienti per circa 50
come si può evincere dalla splendida tela ad olio, del periodo gelèe: succo d’arancia filtrato - 300 ml; Zucchero semolato
francese, ‘La Dordogne’, che entusiasma per la peculiare mae- -280 gr; aroma d’arancio - 1/2 fialetta Cameo; la scorza grat-
stria dell’artista nella resa del movimento dell’acqua. Le mi- tugiata di 1arancia biologica; Colla di pesce - 24 gr; Burro -
steriose esplorazioni dei boschi nella foschia del primo 40 gr; Pectina 1 bustina da 40 gr; Zucchero semolato q.b..
albeggiare, in cerca di funghi prelibati o le oziose passeggiate Riempite una ciotola di acqua fredda e immergetevi comple-
fuori porta nel caldo sole pomeridiano di ottobre, in cerca di tamente i fogli di colla di pesce per 10-15 minuti circa, al
noci e nocciole ci permettono di assaporare i colori e i profumi fine di ammorbidirli e renderli gelatinosi. Nel frattempo spre-
del bosco e ammirare le possenti creature, frondose e rassicu- mete e filtrate il succo d’arancia fino ad ottenerne 300 ml;
ranti, che fanno dire a Joyce Kilmer: ‘Credo che non vedrò versate il succo in un tegame, aggiungete lo zucchero, la
mai una poesia bella come un albero. Ma le poesie le fanno scorza grattugiata di arancia ma non la parte bianca che ri-
gli sciocchi come me. Un albero lo può fare solamente Dio’. sulterebbe amara, la pectina, il burro e, mescolando, portate
L’ Erbolario, dunque, si ispira a uno dei più resistenti, longevi lentamente ad ebollizione. A questo punto strizzate per bene
e simbolicamente evocativi esemplari del bosco, la Quercia. i fogli di colla di pesce ormai ammorbiditi e aggiungeteli al
Roverella, leccio, cerro e sughera sono solo alcune delle spe- composto di succo di arancia, mescolando per bene al fine
cie di quercia che gli antichi veneravano come dimore degli di scioglierli completamente quindi spegnete il fuoco e, sem-
dei. Con la farina tostata delle sue ghiande si preparava una pre rimescolando, aggiungete la mezza fialetta di aroma
bevanda che ricorda il caffè. L’acido tannico si estrae anche d’arancia. Imburrate e foderate con carta forno uno stampo
dalle noci di galla che si formano sulle querce a causa di un da plumcake o un altro stampo a piacere, ottimi quelli in si-
insetto. I prodotti a base di acido tannico sono utilizzati come licone per il ghiaccio, nel quale però, una volta versato, il
astringenti, emostatici e contro gli avvelenamenti. In erbori- composto formi uno spessore di almeno cm 1,5, quindi ver-
steria, si trova la corteccia essiccata per preparare un decotto sate al suo interno il composto ottenuto. Lasciate raffreddare
contro il mal di gola e infiammazioni gengivali: far bollire 500 in luogo fresco, poi coprite lo stampo e riponetelo in frigori-
ml di acqua e 2 cucchiai di corteccia per almeno 15 minuti. In fero per almeno 3 ore (o fino a che la gelatina si sia indurita
caso di acne giovanile è utile detergere il viso con tale decotto a dovere).Una volta indurita, sformate la gelatina, tagliatela
tutte le sere. La medicina antroposofica consiglia, inoltre, a strisce prima poi a cubetti e rotola-
bagni con il decotto di quercia a persone gracili, che si stan- tela nello zucchero semolato,
cano presto e soffrono di allergie. Le difese naturali miglio- conservate le caramelle
rano unendolo concentrato all’acqua della vasca con qualche gelèe all’arancia in un
goccia di olio essenziale di rosmarino e arancio. Per la Ri- luogo fresco e asciutto.
cetta del mese, infine, strizziamo l’occhio all’usanza anglo- Conservate le caramelle
sassone, ormai diffusa anche da noi, di festeggiare Halloween, in un luogo fresco e
la vigilia di Ognissanti, il 31 ottobre e, Covid-19 permettendo, asciutto per 5-6 giorni in
prepariamo delle deliziose caramelle, mou e gelatine, con in- modo che lo zucchero,
gredienti semplici e naturali, per non risultare impreparati se che teme l’umidità, non si
qualche bimbo, mascherato da Zucca o Fantasmino, dovesse sciolga!
bussare alla nostra porta, minacciando ‘dolcetto o scherzetto’.
Buon Ottobre a tutti!

41
Cultura Musicale
di Cesare Marinacci

Ah musicista…bello, e di lavoro?

A
lle soglie di un nuovo impegna-
tivo anno scolastico, or che le
mamme e i papà sono impegnati
nell’ardua ricerca di feconde at-
tività parallele per i loro teneri
virgulti mi permetto di ‘spez-
zare una lancia’ - a modo mio e dunque spero non
più dannosa che utile – in favore di quelle legate
all’arte ed alla musica, scegliendo un incipit volu-
tamente ‘brutale’ per introdurre un argomento che
talvolta è trattato o con irriverente superficialità o
al contrario con ineffabile mistericità: a cosa giovi
imparare uno strumento o più vagamente avvici-
narsi alla musica. Ad una superficiale prima analisi
la musica non è una cosa da approfondire con par-
ticolare serietà o attenzione ma al più un passa-
tempo; da qui la nota domanda che spesso i
musicisti si sentono rivolgere dopo una adulante
locuzione di circostanza che immediatamente
scade nell’abisso: “ …ah che bella la musica, è
così rilassante… e di lavoro che fai invece?”. Una
delicatissima variante in lingua parlata è la se-
guente: “ anch’io facevo pianoforte ‘alle medie’ che il fenomeno Allevi non aiuta in questo senso con il suo clas-
ma poi i miei mi hanno fatto smettere perché dovevo fare qual- sic-pop - tanto apparentemente moderno in Italia, poco abituata
cosa di più utile…”, non manca mai infine: “…perché non vai alla musica strumentale, quanto invece assolutamente ordinario
a Amici ?”. Se nelle conversazioni con i soliti onniscienti non oltreoceano - e il suo atteggiamento tanto stereotipato che “nes-
mancano affermazioni come: “Bach è matematica, Chopin è suno ci aveva pensato prima”. Del resto ha trovato una nicchia
sdolcinato, conosci Elio?” nello sterminato repertorio riguar- rispettabilissima quanto inesplorata in Italia che sfrutta con in-
dante il lato economico, dopo il classico “ma ti pagano?” se- vidiabile abilità e non è mica colpa dell’ipertricotico pianista se
guono in classifica: “puoi suonare in questa manifestazione? una larga fetta di pubblico accosta con disinvoltura le sue pur
però non ci sono soldi”, “puoi scrivermi un jingle? gratis perché gradevoli, piano-songs al repertorio classico di cui probabil-
ne guadagni in visibilità”, “mi scrivi una canzone per parteci- mente non intende una nota. In fondo fino a qualche anno fa
pare al concorso? ma è solo per prova eh…”; perché certamente, spopolava Richard Clayderman, Bach era conosciuto più come
l’avvocato, l’ingegnere, l’idraulico, sono professionisti, il mu- ‘deodorante’ che come compositore e Beethoven era il cane-
sicista no! non va ricompensato per le sue prestazioni perché divo di una fortunata serie cinematografica. Allevi, al quale co-
comunque si diverte a farlo così come il calciatore, giustamente munque va la mia simpatia ed anzi la mia sincera invidia, è
strapagato, invece si annoia. Caratteristica attuale ed immagi- l’ultimo arrivato in un paese che da decenni nelle scuole tende
naria della musica è l’essere omnicomprensiva: non esiste divi- a sostituire Manzoni con Umberto Eco, e che, sempre col mas-
sione tra i generi, tutto fa brodo, quindi Chopin “somiglia alla simo rispetto, mette sullo stesso piano formativo le liriche di
musica di Twilight” e il festival di Bayereuth è più o meno come Leopardi e i testi di Fabrizio de Andrè; un paese che invita, ai
il Festival di Sanremo ma senza Diletta Leotta. Insomma nono- concerti in Senato, Il Volo invece di Muti o Pollini, insomma
stante l’iconografia delle chitarre incendiate il musicista, anche che sempre più spesso abbandona la sua cultura storica irripe-
fresco di conservatorio è vagheggiato al più come un simpatico tibile per concentrarsi unicamente sul presente innalzandolo a
‘nerd’ perso in argomenti che nessuno vorrebbe affrontare; se è modello, per di più retroattivo. Non ho inanellato una serie di
fortunato gli amici a seconda dello strumento gli chiederanno citazioni, in realtà ‘serie’ molto poco, e di becere battutacce per
una bella ‘schitarrata’ in spiaggia mentre loro sono in altre fac- il solo motivo di voler riempire una pagina (o forse si…) ma
cende affaccendati; analogamente il pianista è autore delle fa- perché in realtà certi giudizi quotidiani, sulla musica o sull’es-
mose ‘pianate’, il violinista delle ‘sviolinate’ e il trombettista… sere musicisti oggi, hanno un comune denominatore di verità
a lui forse tutto sommato va meglio; a questo si aggiungano le sostanziale: la musica è percepita come un ‘di più’, un accesso-
sparate di noti intellettuali e ministri emeriti della cultura poli- rio, una decorazione intercambiabile e funzionale solo al mo-
tically correct secondo i quali “tra Beethoven e gli Articolo 31 mento, e dunque dotata di trascurabile carica specifica.
non c’è differenza perché la musica è una sola”. Bisogna dire Purtroppo persino alcune istituzioni accademiche, spesso co-

42
strette da un perfido circuito burocratico, non riescono a svin- formazioni sostanziali ma non esaustive su note, dinamiche,
colarsi da questa confusione percettiva quando puntano le loro ritmi, timbri che richiedono interpretazioni simultanee da tra-
maggiori attenzioni su un rincorso modernismo; se da un lato è durre in gesti immediati. Una palestra mentale potenzialmente
indispensabile e lodevole il sostegno a nuove tendenze e attuali infinita quanto non logorante. A tutto ciò si associ ancora che
professioni non si dovrebbe infatti mai dimenticare di incenti- lo studio di una partitura propone scelte interpretative e dunque
vare con più convinzione anche la tradizione, di cui in Italia di personalità non indifferenti che abituano l’individuo al con-
siamo privilegiati custodi, senza la quale nessun rinnovamento fronto, all’autocritica, alla gradualità, alla scrupolosità alla in-
è fecondo. Nelle società più antiche la musica aveva una fun- terdisciplinarità, alla concentrazione, sembra quasi il profilo di
zione organizzativa, rituale, mistica ed anche taumaturgica in un top-manager… allo stesso tempo il suonare da soli o in
quanto era impiegata per regolare i ritmi di lavoro e riposo, le gruppo educa alla socialità, al saper dominare le proprie paure
riunioni collettive e per sacralizzare le pratiche religiose con un e timidezze al ‘fare squadra’, al prendersi le proprie responsa-
linguaggio intraducibile eppure percepibile come essenza vi- bilità. In definitiva l’individuo che conosce la musica avendo
bratoria. Sia nelle sue caratteristiche melodiche sia in quelle rit- grandi modelli da ammirare saprà meglio distinguere l’impor-
miche il suono era simbolo di una energia immateriale che dona tante dall’effimero. Non tutti devono diventare dei professioni-
consistenza alle cose in cui si deposita e riverbera, un soffio vi- sti della musica ma tutti possono trarre numerosi benefici anche
tale. Nella cultura ellenica era oggetto di studio approfondito dalla semplice educazione all’ascolto che deve diventare abitu-
quale simbolo di misura ed equilibrio, come disciplina scienti- dine fin dalla più tenera età per stimolare in maniera cronica
fica al pari della matematica, della geometria e dell’astronomia. quello che da un esperimento del 1993 è passato alla storia
Pitagora, Aristotele e Platone ne sottolineavano gli effetti sul- come ‘Effetto Mozart’: sulla rivista Nature apparvero i risultati
l’etica umana raccomandandone la conoscenza che non doveva di uno studio condotto su una classe di 84 studenti divisa in tre
scadere nell’edonismo fine a se stesso; così pure Sant’Agostino gruppi d’ascolto; il primo gruppo si propose musica ‘easy-li-
che ne riconferma l’importanza per la cultura e la ritualità cri- stening’ e generalistica, il secondo ascoltò una sinfonia di Mo-
stiana in una visione che si tramanda almeno fino all’epoca del zart, il terzo rimase in meditativo silenzio. Dopo l’ascolto i tre
pragmatismo seicentesco. Se fino alla fine del ‘700 il musicista gruppi furono sottoposti al noto test cognitivo Stanford-Binet;
è considerato un impiegato ed un artigiano con l’Ottocento Ro- gli studenti che avevano ascoltato Mozart riuscirono a mante-
mantico si assiste ad un deciso recupero della dimensione spi- nere un livello di concentrazione più duraturo ottenenedo un
ritualistica della Musica per cui il musicista è latore di un punteggio mediamente superiore di ben 10 punti rispetto agli
messaggio da tramandare alla posterità fatto di idee, valori o altri. Tale effetto aveva una durata di 15 minuti il che sembrava
pure sensazioni che si esprimono compiutamente nell’arte dei confermare una immediata stimolazione neuronale attraverso
suoni. In ogni epoca dunque la musica è stata ritenuta impre- le proprietà del linguaggio mozartiano in grado di accrescere,
scindibile nella formazione dell’individuo, sia che egli dovesse come una ‘pillola di genialità’ o se volete come il famoso ‘pane
farne una professione, sia nel caso dovesse dedicarsi necessa- e volpe’, le facoltà intellettive in maniera sensibile. La musica
riamente ad altre attività. L’antica sapienza aveva intuito ciò mozartiana, simbolo della grande classica è in grado di raffor-
che oggi le neuroscienze ribadiscono: la Musica stimola le fa- zare i processi cognitivi anche in maniera indipendente dalla
coltà intellettive come nessun’altra disciplina e predispone l’in- formazione culturale dell’individuo e dunque su un intelletto
dividuo ad una versatilità mentale che può ben essere utilizzata già educato potrebbe potenziare esponenzialmente i suoi effetti
in situazioni disparate ed anche lontanissime. E’ recente uno come affermavano Gordon Shaw scopritore dell’’Effetto Mo-
studio tedesco condotto su bambini in età scolare nel quale si zart’ e Alfred Tomatis il quale riconosceva un effetto
conferma un incremento impressionante dell’elasticità intellet- terap(e)tico anche all’antichissimo Canto Gregoriano; ci si può
tuale e della facilità d’apprendimento in soggetti impegnati avvicinare ai benefici dell’ascolto musicale cominciando con
anche nello studio di uno strumento rispetto ad altri scolari sem- le composizioni del periodo barocco, di più immediata perce-
plici di pari età, così come l’impatto positivo sulle facoltà rela- pibilità ritmica, melodica e strutturale come ‘Le Stagioni’ di Vi-
zionali in bimbi affetti da disagio intellettivo. Gli studi valdi, o il Bach ‘Brandeburghese’ per poi passare alle più
neurologici confermano che la pratica o anche il semplice architettoniche forme del periodo classico di Haydn e
ascolto della musica in maniera sistematica stimolano la veico- Mozart,come la ‘Eine Kleine Nachtmusik’, La sinfonia K550
lazione di informazioni tra i due emisferi cerebrali preposti a o il Concerto K467, per proseguire con il Beethoven della V e
funzioni diverse; infatti mentre gli aspetti melodici vengono ela- VI Sinfonia, lo Chopin dei Valzer; a questo punto sarà più age-
borati dall’emisfero destro quelli ritmici si processano in quello vole una incursione nel Simphonic-Jazz di Gershwin prima di
sinistro e dunque un’attivazione simultanea, continuativa e sim- tornare indietro nel tempo con il Liszt e il Brahms ‘ungheresi’;
biotica dei due emisferi conseguentemente ne incoraggia uno Siamo pronti per il Rachmaninov del II concerto e da qui in poi
sviluppo bilanciato e interattivo al massimo grado. A tutto ciò sarà una scoperta continua fatta di meraviglie inesauribili, De-
si aggiunga un’altissima percezione sensoriale, per tradurre i bussy, Ravel, Mahler… che si rinnovano ad ogni ascolto, a que-
pensieri musicali in suoni attraverso un medium esterno, e si sto punto forse certa musica contemporanea vi apparirà ‘trita’
comprenderà come sia nello stesso tempo complesso e completo ma al contrario godrete anche una semplice canzone prenden-
il suonare uno strumento. Anche una semplice partitura richiede dola per ciò che è : un cioccolatino più o meno gradevole che
dunque un importante coinvolgimento emotivo, fisico ed intel- tuttavia non può sostituire il durevole nutrimento di una pie-
lettuale: la coordinazione delle dita e delle due mani che svol- tanza principale…ecco a cosa serve la Musica: per l’animo è
gono funzioni differenti, il riconoscere la spazialità di una un elisir, per la mente un primo da Masterchef ! ma chiariamo,
tastiera, mentre nel frattempo si leggono, in chiavi diverse, sim- questo non significa che ora dovrete portare i vostri figli a le-
boli compositi su uno o più pentagrammi da cui emergono in- zione di cucina. Buon anno scolastico.

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Caffè per l’anima
di Rodolfo Coccia
caffeperlanima.wordpress.com Ritorno a scuola
a scuola, quanto se ne è parlato e di- fare silenzio, ci fece sedere intorno ad un grande camino

L scusso, dai mezzi d’informazione alle as-


solate piazzette di paese, quante parole,
tesi, supposizioni, critiche, consigli, ver-
detti, normative, leggi, ordinanze, in que-
sta anomala e calda estate passata da
poco. Da parte mia non voglio unirmi al coro, ma tutto
questo mi ha ricordato un mio vecchio racconto, di fantasia
o autobiografico non ha importanza, e forse non c’entra
nulla con tutto questo o anche forse …”
acceso e c’entravano tutti quelli della mia classe, undici
bambini meno Santina, la padroncina di casa. Poi da una
pentola poggiata sulla brace, ci versarono del latte caldo
dal sapore molto buono, diverso da quello che passavano
nell’ora di ricreazione, fatto con acqua bollente e farina
bianca, prelevata da grandi sacche di carta con su scritto
USA. Era l’inizio degli anni sessanta e della primavera,
camminando in quella fresca e assolata mattinata avevo
raccolto dei petali di rosa selvatica, da inserire dentro un
biglietto d’amore, che poi in una furiosa trattativa per una
“L’ingranaggio di ogni bambola”. figurina dei calciatori, nella foga di tirare fuori i doppioni
Eravamo della Classe V elementare e quella mattina ave- li seminai insieme ai miei pensieri d’amore. Il latte era ve-
vamo avuto l’ordine di mettere il grembiule nero, stirato e ramente buono, come le persone che ci circondavano nella
con il fiocco bianco inamidato. Dal vecchio edificio della grande cucina, che parlottavano tra loro discutendo di
scuola ci portarono, camminando in fila due a due, fuori fosse biologiche da ricoprire, di annegamenti, di asfissia,
dal paese. Camminando due a due, noi maschi spesso fa- mentre guardavano tutti in un unico punto, una porta soc-
cevamo gruppo, le femmine invece camminavano sui bi- chiusa da dove venivano continuamente le stesse preghiere
nari. Maria pregava, le altre rispondevano “amen”. Ci che dicevano le mie compagne, compreso gli amen di
fermammo in aperta campagna, davanti ad un casolare fondo. Poi ci fecero sfilare dentro quella porta socchiusa,
dove abitava una nostra compagna di classe, l’unica as- continuando ad imporci il silenzio, la stanza era piena di
sente quel giorno. La nostra maestra, una suora, ci guidò fiori ed il profumo mi ricordò improvvisamente i petali di
dentro una vecchia cucina intimandoci continuamente di rosa che avevo riposto dentro le tasche, con mia grande
desolazione ricordai di averli perduti per sempre ma in
compenso mi rassegnai al pensiero che finalmente avevo
la figurina mancante del mio calciatore preferito. Mi si pa-
ravano davanti delle donne vestite di nero che pregavano,
quella di centro scuoteva il capo. La suora, la nostra mae-
stra, ci fece girare intorno al un grande letto bianco, dove
al centro era poggiata una bambola tutta pizzi e merletti,
che non stava seduta come le solite in porcellana dalle
scarpette di plastica bianca, ma era distesa con le braccia
incrociate sul letto. Io pensai alla possibilità di metterla se-
duta con le braccia aperte (come d’uso in quegli anni) così
con quel misterioso ingranaggio che c’era dentro ogni
bambola poteva aprire gli occhi (dalle grandi ciglia) e ve-
derci mentre noi bambini gli lanciavamo un bacio, come
ci aveva ordinato la suora(le suore insegnano sempre a ba-
ciare per carità mai per passione).Dopo quella visita, lungo
la strada del ritorno a scuola, i miei occhi caddero incu-
riositi su di una monta taurina, tanta forza animale mi
bloccò per un attimo e nei giorni a venire rimasi a lungo a
pensare se fosse stato il caso di confessare al mio parroco
quella mia sfacciata curiosità sulla natura e le cose che la
circondano.
Una volta la scuola era un percorso, didattiche antiquate e
superate non ha importanza, aveva il compito di introdurci
nella società, di formarci anno dopo anno e seguirci nella
crescita intellettuale, in quei momenti importanti e fonda-
mentali della scoperta dell’amore, della morte e della VITA.

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www.autosutela.it

Testi di Rodolfo Coccia - Immagini di Giovanni Grande

Lo specchio, il colore e la forma

Nello specchio d’acqua stagnante, le ninfee gialle dilatano le loro forme


nel blu riflesso, del cielo. E il gioco di luce impressionista s’infrange tra
le linee surreali e tortuose degli arbusti e dei canneti, come a tessere una
tela che mai si macchierà del fango e che sopravvive al tempo, come
l’arte al pensiero.

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Professori... si nasce
di Alessandra Del Signore

F
inalmente le scuole hanno riaperto, tra diffi- corso dell’apprendimento. Per noi giovani, la scuola era vista
coltà e polemiche, ci accorgiamo dell’evolu- come la possibilità di conoscere altre realtà, altri mondi e altre
zione del nostro sistema scolastico e vien culture, anche perché si viaggiava molto meno di oggi e non
subito la nostalgia del maestro unico, dei tempi esisteva Internet. La scuola era il mezzo per raggiungere il
dei banchi inclinati, del calamaio con il pen- fine ossia la professione che volevi fare: voglio diventare me-
nino, della lavagna d’ardesia…ora siamo cer- dico, giornalista o fisico. Nei banchi di scuola percepivo la
tamente più tecnologici, le aule stanno pian piano speranza nel futuro e in un percorso che mi avrebbe reso mi-
adeguandosi alla digitalizzazione con pc e LIM, la didattica gliore e che mi avrebbe garantito opportunità: il mio compito
vuole sperimentare nuovi sistemi di “digital integrative lear- e dovere era semplicemente studiare. Ciò che però noi stu-
ning”, eppure ci accorgiamo che non sempre le scuole sono denti avevamo rispetto ad oggi, era la motivazione ed il fatto
efficienti. Mancano gessi, cartucce e fogli per le stampanti, di crederci veramente: “la scuola cambierà il mio futuro, la
non ci sono LIM in tutte le aule, alcuni istituti sono senza pa- conoscenza è fonte di vita”. Sono cresciuta nutrendomi di ac-
lestre a norma e privi di sale d’informatica, ora si lamenta cese convinzioni, le figure carismatiche che hanno accompa-
anche la mancanza dei banchi. Credo che chiunque rientrasse gnato il mio percorso per me erano punti di riferimento e, un
a scuola oggi come studente, preferirebbe la scuola come era loro rimprovero, una loro valutazione, era vissuta come un
ai suoi tempi, quando i professori erano tutti in cattedra al- aiuto vero verso il raggiungimento dei miei obiettivi. Oggi,
l’inizio della scuola e non cambiavano per anni, pertanto li siedo dalla parte della cattedra e rimpiango i tempi passati. Il
si temeva per 4 o 5 anni vivendo l’incubo dell’interrogazione professore è visto come un mero stipendiato, sottopagato e
e del compito in classe. Era la figura del professore con il suo sfruttato anche per 15-20 anni con il precariato. E’ colui che
ruolo autoritario. Era in primo luogo un educatore che vigi- cambia sede tutti gli anni, che non trova mai tregua e riposo,
lava strettamente sul comportamento degli alunni, era colui che macina chilometri come un camionista e che è costretto
che ti gelava con il solo sguardo, colui che non potevi ingan- a portarsi da casa il materiale per fare scuola: pc, carta per
nare o raggirare copiando o portando false giustificazioni. Il fotocopie, stereo per ascolto cd, libri di testo, sapone e carta
professore era una sorta di semi-divinità ed alcuni di loro con igienica… Questa è la condizione in cui versa la scuola di
la loro competenza e fascino ti stregavano, in primis il pro- oggi e si è fortunati se in classe c’è il riscaldamento!. E’
fessore di filosofia. A scuola si cresceva nel rispetto delle re- chiaro che il sistema di istruzione è pesantemente trascurato,
gole, si apprendeva il sacrificio dello studio, ma si come se non fosse cosa di nessuno. Molti istituti non sono a
comprendeva la severità del professore che ci teneva a fornirti norma, necessitano di ristrutturazioni ed al momento, a causa
le basi per affrontare la vita ed il mondo del lavoro. Si della prevenzione Covid, alcuni non hanno aule o banchi per
dava credito e valore a ciò che il professore diceva, vi fare lezione. In questo contesto credo che chiunque, ragazzi
era una fiducia incondizionata nei suoi riguardi e ci e professori, siano demotivati nello studio e nel lavoro. Si
si lasciava condurre per mano verso il misterioso per- entra in classe e si cerca di essere obiettivi, di svolgere il
proprio ruolo al meglio, ma poi ci si trova di fronte a situa-
zioni incredibili: disabili senza docente di sostegno, oppure
ragazzi con problemi di svantaggio sociale, i cosiddetti
BES, ai quali non viene dato il sostegno ma con enormi dif-
ficoltà a seguire la lezione, alunni iperattivi o altri maledu-
cati, casi di bullismo e cyberbullismo da sorvegliare
scrupolosamente. La classe spesso si rivela una sorta di
piccola bolgia dantesca dove uscirne vivi è una grande
impresa. Ma il professore è votato alla sua missione,
mantiene la calma, gira tra i banchi e cerca di seguire
tutti e di tutelare tutte le loro esigenze. Un mestiere
logorante e stancante che non si basa semplicemente
sul trasferire nozioni, ma sul tentativo di creare un
rapporto di fiducia ed empatia che è molto difficile da
instaurare con 20 personalità diverse. Ma il professore
è un consapevole scrutatore, osservatore, sente anche
quando è girato alla lavagna perché il suo mestiere è quello

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di usare tutti i sensi e di avere uno spirito acuto. Le ore pas- sunzioni previste per quest’anno come sempre sottodimen-
sate a scuola sono ogni giorno una sfida, soprattutto quando sionate unite alla proposta indecorosa di un organico Covid
le classi sono poco motivate allo studio. In questo caso, il che sarà licenziato in caso di nuovo lockdown infieriscono
professore bravo non è semplicemente quello preparato, ma ulteriori umiliazioni ai precari. Intanto piovono le richieste
quello che riesce a capirli, a instaurare un dialogo, a fargli di aspettative del personale fragile e i professori in pensione
esprimere le emozioni soffocate, a trovare una chiave di let- grazie a quota 100 hanno svuotato le scuole. Le cattedre ci
tura per decifrare l’enigma della loro vita e, piano piano, nel sono, i docenti anche, ma tutti in panchina a guardare. Credo
corso dei mesi, riesce a far crescere in loro la giusta autostima vivamente che la scuola debba cambiare, che i professori deb-
e dare nuovo slancio all’impegno scolastico. Ciò che lascia bano essere considerati non dei semplici formatori, ma delle
maggiormente perplessi noi docenti, è questa sensazione pro- guide sociali e morali. Un professore vuole insegnare il valore
fonda di mancanza di interesse di cui molti giovani danno della vita e fortificare i giovani per prepararli ad affrontare le
esplicita conferma: “non mi piace lo studio, l’unica materia mille difficoltà che potranno incontrare fornendogli delle basi
che faccio volentieri è educazione fisica, per il resto tutto è solide, dei valori in cui credere, ma non può farlo in queste
noioso”. Mi chiedo dunque chi sta sbagliando? Un tempo la condizioni. Ci vuole davvero la stabilizzazione e l’abolizione
motivazione allo studio era un del precariato, la formazione
fatto di orgoglio personale, si nu- si è fatta sul campo e nessuno
trivano ambizioni e aspettative, si può insegnarti meglio il me-
cercava nello studio la risposta al stiere che devi fare se non i
senso della vita o si investigava tuoi ragazzi. Si impara tanto
sulla storia del passato per capire da loro e dalle loro difficoltà,
chi siamo e da chi proveniamo. ma soprattutto dalle loro ri-
Oggi i ragazzi arrivano al quinto chieste: la maggior parte non
superiore e non sanno cosa vo- ha voce in famiglia, sono
gliono fare. Non gli piace fare spesso soli, chiusi nelle loro
nulla e la maggior parte di loro crisi adolescenziali. A volte,
passano il tempo a chattare su in- invece, un professore quando
ternet o a giocare ai videogiochi. ci sa fare, perché ama il suo
In qualche modo, la realtà vir- mestiere, abbatte muri che
tuale ha sottratto ai giovani la vo- nemmeno gli psicologi rie-
lontà euristica ossia quel scono a fare, e questo perché
cammino alla scoperta delle cose facciamo leva sull’emotività
che si faceva vivendo in comu- dei ragazzi, sulla valorizza-
nità, attingendo conoscenze dai nonni, dai genitori o dagli zione delle loro personalità che sono tutte pezzi unici e rari.
amici. Si aveva sete di sapere e si ponevano i tanti “perché” E’ difficile è vero, quando si ha a che fare con il materiale
soprattutto ai professori. Non si smetteva mai di studiare, umano, si entra in un campo pieno di conflitti e fragilità, ma
spesso anche fino a tarda notte, ma era normale perché eri la più grande soddisfazione è vederli crescere nel percorso,
emotivamente coinvolto e, fare continuamente approfondi- cadere e poi rialzarsi e tu sei sempre lì pronta a tendergli la
menti e ricerche, era una costante per crescere e capire. Oggi mano. Questo rapporto unico che ogni anno si crea, purtroppo
i ragazzi hanno a disposizione Internet, ma non lo usano per a causa di un sistema cieco e poco meritocratico deve inter-
trovare informazioni, cercano tutt’altro credetemi: video di rompersi, e ti strappa l’anima ogni volta che accade. I pro-
youtuber, influenzer come la Ferragni, gossip, giochi on line. fessori hanno soprattutto un cuore che desiderano mettere a
Stiamo perdendo il senso dello studio e della cultura, ma so- disposizione dei propri alunni. Un professore non è colui che
prattutto i nostri giovani si stanno privando del sogno ad giudica ma semplicemente colui che ascolta, che desidera il
occhi aperti, quello che ha motivato noi adulti ad impegnarci miglioramento dell’allievo e la sua crescita: il voto, per noi,
per acquisire un posto nella società. La più profonda frustra- ha sempre un valore relativo. E’ complicato riuscire a far
zione nasce proprio dal fatto che si incontrano poche classi comprendere ad alcuni sistemi sociali le motivazioni che
con la gioia di imparare e di investire su sé stessi e, seppure spingono un docente a non abbandonare il suo lavoro, a non
le trovi, l’anno dopo sai già che dovrai lasciarle. La discon- lasciar perdere malgrado tutte le difficoltà quotidiane, ma
tinuità didattica è una tagliola che spezza le ali dell’insegna- ognuno veste l’abito che sa di poter indossare: non tutti sono
mento e delle relazioni sociali appena nate. In un anno tagliati per fare i docenti, ma chi resiste, chi oggi piange al
difficile come quello che la scuola ha vissuto con la chiusura pensiero di non poter rivedere i suoi alunni, è colui che ha
durante il lockdown, avrei immaginato una ripartenza tran- scelto di essere professore e non può smettere di esserlo. Nel
quilla, invece tutti i professori precari sono a casa. La cam- mio mestiere continuerò a crederci e non mi farò fermare da
panella quest’anno per noi non è suonata. Troppi errori del nessun ministro con la “gonna” e la mania di protagonismo,
sistema informatizzato nel conteggio dei punti in graduatoria, i nostri ragazzi meritano il meglio, noi dobbiamo insegnare
uffici regionali subissati di chiamate ma incapaci di rimettere il valore della resilienza e della fiducia nelle proprie possibi-
in ordine le graduatorie condurranno ad una valanga di ricorsi lità, con la consapevolezza di essere dalla parte del giusto.
con spostamenti di docenti da una cattedra all’altra. Le as- Buon anno scolastico a tutti!

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Jazz Corner
di Donatella Formisano

L’orologio segna il minuto


ma che mai segna l’eternità?
La scomparsa di Gary Peacock
Gary Peacock (1935-2020)

I
l bassista Gary Peacock è morto, all’età di 85 anni. E’ non potesse essere limitata o definita da un linguaggio o uno
scomparso un genio della musica moderna, un ispi- stile. Lo scopo della musica, insisteva, era individuare e se-
rato collaboratore, un genio della musica dell’ultimo guire le libertà che ogni contesto rivelava, una mentalità che
mezzo secolo, già presente nel terzo album della fa- lo rendeva il bassista ideale per il trio con Keith Jarrett e Jack
mosa casa discografica ECM, “Paul Bley With Gary DeJohnette, dove era ugualmente felice di minare i cambi di
Peacock”, pubblicato nel 1970. Manfred Eicher, il accordo. degli standard jazz per nuove informazioni o per ab-
noto produttore discografico tedesco, padre e fondatore della bandonare del tutto la sicurezza delle forme delle canzoni. Il
ECM così lo ricorda : “Ho perso un amico di una vita e un trio Jarrett / Peacock / DeJohnette era stato originariamente
musicista che avevo già ammirato molto tempo prima della assemblato per “Tales of Another” di Gary nel 1977. Questo
volta che l’ho sentito. Siamo stati così contenti e orgogliosi di album di pezzi di Peacock era effettivamente “l’album di ri-
poterlo includere così presto nel nostro programma. Insieme torno” di Gary, registrato dopo un lungo periodo in Giappone,
a Scott La Faro, Steve Swallow e Charlie Haden, Gary è stato dove aveva incontrato e collaborato con Masabumi Kikuchi,
uno dei bassisti che più ho apprezzato, e più ho adorato per il un importante alleato musicale, e dove aveva avuto il tempo
suo modo di suonare in “Spiritual Unity” di Albert Ayler e in di immergersi nella cultura orientale. Gary era un improvvi-
“Trio 64 “, il famoso album di Bill Evans. Abbiamo iniziato a satore impareggiabile - nessuno era più impegnato nell’idea
lavorare insieme più da vicino con “Tales of Another”, in re- di suonare nel momento presente - Peacock era anche un com-
trospettiva un album influente. Ha gettato le basi per uno dei positore di brani sorprendentemente originali. Alcuni di loro,
gruppi jazz più longevi (il Keith Jarrett Trio, con il quale rea- come “Moor”, “Vignette”, “Gaya”, December Greenwings
lizzerà ben 22 album, ndr)... “Nato a Burley, Idaho, Peacock “e” Requiem “, i loro temi concisi come haiku, sono stati ri-
ha studiato pianoforte, vibrafono e batteria prima di approdare, presi frequentemente durante la sua lunga vita artistica e suo-
a 20 anni, al contrabbasso, lo strumento con cui avrebbe la- nati, reiterpretati da molti musicisti. Le registrazioni ECM di
sciato il segno nella storia del jazz. Ha affinato il suo modo di Gary come leader - prodotte principalmente a Oslo - inclu-
suonare mentre era di stanza con l’esercito americano in Ger- dono “December Poems” (principalmente basso solista, più
mania, partecipando a molte jam session nei club intorno a duetti con Jan Garbarek), “Voice from the Past - Paradigm”
Francoforte e Dortmund. All’inizio degli anni ‘60, il basso (con Garbarek, Tomasz Stanko e Jack DeJohnette) e “
fantasioso, vigile ed elegante di Peacock fu ascoltato in tutto Guamba “(con Garbarek, Palle Mikkelborg e Peter Erskine),
lo spettro del jazz creativo a New York - dai trii di Paul Bley nonché album in duo con Ralph Towner (“A Closer
e Bill Evans ai gruppi di Tony Williams, Lowell Davidson e View”,”Oracle”) e registrazioni collaborative con John Sur-
Albert Ayler. Gary era fermamente convinto che la creatività man, Paul Bley e Tony Oxley (“ Adventure Playground “ ,
“Nelle serate là fuori”). “Shift In The Wind”, con il trio di
Gary con Art Lande ed Eliot Zigmund, è stato prodotto a New
York. Negli anni ‘90 è stato Gary a creare una riunione del
trio di Paul Bley con Paul Motian per l’album registrato a New
York “Not Two, Not One”, che ha portato ai tour memorabili
del trio e, infine, alla registrazione del concerto svizzero
“When Will The Blues Partire”. La collaborazione con Mari-
lyn Crispell - un altro sodalizio musicale di lungo termine - è
iniziata con l’album “Nothing Ever Was, Anyway”, un’esplo-
razione della musica di Annette Peacock. Negli ultimi anni
Gary era entusiasta del suo trio con Marc Copland e Joey
Baron, apprezzando in particolare il modo in cui il suono del
suo basso e il suono del gruppo si mescolavano e risuonavano
nell’acustica dello studio di Lugano. Tali sonorità sono parti-
colarmente godibili nell’album “Tangents”.

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Curiosità dal mondo di Suela Scasseddu

B
envenuti a tutti, anche in regolarmente la mascherina anti contagio..
questo numero di Flash, alla peccato che indossasse solo quella, però! Sul
rubrica con tutte le stranezze posto intervenuti carabinieri e ambulanza.
provenienti da ogni angolo Ora ci trasferiamo in India, dove una ra-
del mondo. Oggi partiamo gazza di venti anni di nome Sona ha chiesto
dal Bronx, dove c’è una tale il divorzio da suo marito, idraulico venti-
Alma Torres, ventisettenne affetta dalla sin- treenne, perché non si lava e puzza. La ra-
drome dell’ovaio policistico, che ha deciso di gazza ha spiegato come l’uomo non si
farsi crescere la barba. Tale sindrome, infatti, tra rada e non si faccia il bagno per quasi
i suoi effetti indesiderati, quali mestruazioni ir- dieci giorni alla fila, e come neppure
regolari, aumento di peso e talvolta si lavi i denti (mamma mia che
anche sterilità, include pure una cre- schifo, al solo pensiero mi viene
scita eccessiva di peli. La ragazza ha da rigettare!). I giudici, ai quali
sviluppato il problema all’età di quin- lei ha presentato la domanda,
dici anni, e non è stato affatto facile sono rimasti esterrefatti, non es-
per lei convivere con la peluria che sendosi mai trovati davanti ad
sempre più folta cresceva sul suo viso, una simile situazione. Così
anche perché presa di mira dai compa- hanno proposto alla coppia di
gni di classe. A quel punto ha iniziato prendersi due mesi di tempo per
a radersi, ad usare ceretta, laser fino a rifletterci bene su: se la situa-
quando, quattro anni fa, la coraggiosis- zione migliorerà, bene, altri-
sima decisione di gettare via tutti que- menti si procederà. Intanto il
gli strumenti, e di accettarsi finalmente marito ha promesso che ce la met-
per quello che era. Ai commenti iniziali terà tutta per cambiare. Speriamo per lui.. Ora
di disgusto sul web, sono seguiti plausi è la volta del Sud Africa dove, all’età di 116
da quelli che, ormai, sono diventati i suoi anni, è morto l’uomo più vecchio del
followers, per la coraggiosa presa di posi- mondo, Fredie Blom. La morte è avvenuta
zione. Alma mostra con orgoglio la sua non per Covid, ma per cause naturali.
barba, che ormai da quattro anni è parte in- L’uomo aveva vissuto anche la Spagnola,
tegrante di se. Ora è la volta di una simpati- che aveva sterminato interamente la sua
cissima notizia nostrana. A Rimini è morta famiglia. Lui, unico superstite, si era spo-
una signora di 84 anni, tale Irma Filomena sato ed era diventato padre di tre figli, e
Nanni che, sulla foto del necrologio, è apparsa poi nonno di cinque nipoti. Fino alla setti-
col dito medio alzato. Di sicuro, una cosa non mana prima di morire, lui tagliava ancora
da tutti i giorni. La decisione di mettere tale foto la legna. Lavoratore dapprima nei campi,
è partita dalla figlia e dai nipoti della defunta, poi nelle costruzioni, da qualche anno
che l’hanno descritta come una donna molto aveva rinunciato all’alcool, mentre non
aperta di mentalità, schietta da sempre, che se aveva mai perso la sua passione per il
ne infischiava letteralmente del giudizio altrui. fumo. Chiudiamo con una notizia made in
La figlia ha spiegato che nessun’altra foto Thailandia, dove una coppia è riuscita ad
avrebbe potuto rappresentarla al meglio e che, avere figli dopo molto tempo, vari tentativi
quando alle pompe funebri hanno richiesto ed infine una cura per la fertilità. La prima
un’altra foto perché quella considerata poco sorpresa è stata che la donna è riuscita a ri-
consona, la risposta è stato un netto: No! Ora manere incinta di ben sei gemelli, tutti nati
che è passata ad altra vita, Irma è divenuta fa- sani. La seconda sorpresa è stata la strava-
mosa grazie ai social: la foto ha fatto il gante scelta che la coppia ha fatto per
giro del mondo ed è diventata virale. i nomi dei figli, scegliendo i brand
Un fuoriprogramma in pieno centro automobilistici da loro prediletti.
a Varese, dove una ragazza trenta- Ed ecco che sono nati: Audi, Mini,
settenne di origini straniere, in stato Porsche, Fiat, Volkswagen e For-
confusionale, è stata trovata a vagare tune (che deriva dalla Toyota For-
intorno alle ore 20:00 in viale Eu- tuner). Bambini venuti alla luce
ropa completamente nuda. In cam- con il turbo.. e chissà che non
bio, però, la ragazza (adattandosi avranno un fiorente futuro da pi-
alla normativa anti covid) indossava loti di Formula Uno?!?

49
Tecnologia
Antonio Master Corapi

PCOS…O MS DOS? OLIVETTI… O MICROSOFT ?...


Information Communication Technology
Un sistema operativo (OS) è un software di sistema che
gestisce l’hardware del computer, le risorse software e
fornisce servizi comuni per i programmi del computer

I
sistemi operativi time‐sharing programmano le atti‐
vità per un uso efficiente del sistema e possono anche
includere software di contabilità per l’allocazione dei
costi del tempo del processore, archiviazione di
massa, stampa e altre risorse. Per le funzioni har-
dware come input e output e allocazione della me‐
moria, il sistema operativo funge da intermediario tra i
programmi e l’hardware del computer, sebbene il codice
dell’applicazione sia solitamente eseguito direttamente dal-
l’hardware e faccia frequentemente chiamate di sistema a un
Funzione del sistema operativo o viene interrotto da esso. I
sistemi operativi si trovano su molti dispositivi che conten-
gono un computer: da telefoni cellulari e console per video-
giochi a server web e super computer . Il sistema operativo
desktop dominante è Microsoft Windows con una quota di
mercato di circa l’82,74%. mac OS di Apple Inc. è al secondo
posto (13,23%) e le varietà di Linux sono collettivamente al
terzo posto (1,57%). Nel settore mobile (inclusi smartphone
e tablet ), la quota di Android è fino al 70% nell’anno 2017.
Secondo i dati del terzo trimestre 2016, la quota di Android
sugli smartphone è dominante con l’87,5% con anche un
tasso di crescita del 10,3% all’anno, seguito da i OS di Apple
con il 12,1% con una diminuzione della quota di mercato del
5,2% all’anno, mentre altri sistemi operativi ammontano a
solo lo 0,3%. Le distribuzioni Linux sono dominanti nei settori militari o controllavano la stampa di assegni sui salari dai dati
dei server e dei super computer. Esistono altre classi specia- su schede di carta perforate. Dopo l’invenzione dei computer
lizzate di sistemi operativi, come i sistemi incorporati e in programmabili per uso generico, furono introdotti i linguaggi
tempo reale, per molte applicazioni. I primi computer furono macchina (costituiti da stringhe di cifre binarie 0 e 1 su nastro
costruiti per eseguire una serie di singole attività, come una di carta perforata) che velocizzarono il processo di program-
calcolatrice. Le funzionalità di base del sistema operativo mazione (Stern, 1981). All’inizio degli anni Cinquanta, un
sono state sviluppate negli anni ‘50, come le funzioni del mo- computer poteva eseguire un solo programma alla volta. Ogni
nitor residente che potevano eseguire automaticamente di- utente aveva un uso esclusivo del computer per un periodo
versi programmi in successione per accelerare l’elaborazione. limitato e arrivava a un orario prestabilito con il programma
I sistemi operativi non esistevano nelle loro forme moderne ei dati su schede di carta perforate o nastro perforato . Il pro-
e più complesse fino all’inizio degli anni ‘60. Successiva- gramma sarebbe stato caricato nella macchina e la macchina
mente son state aggiunte funzionalità hardware che hanno sarebbe stata impostata per funzionare fino al completamento
consentito l’uso di librerie di run time , interrupt e elabora- o al crash del programma. I programmi possono general-
zione parallela . Quando i personal computer divennero po- mente essere sottoposti a debug tramite un pannello frontale
polari negli anni ‘80, i sistemi operativi furono realizzati per utilizzando interruttori a levetta e luci del pannello. Si dice
loro, simili nel concetto, a quelli utilizzati su computer più che Alan Turing fosse un maestro di questo sulla prima mac-
grandi. Negli anni ‘40, i primi sistemi elettronici digitali non china Manchester Mark 1, e stava già derivando la conce-
avevano sistemi operativi. I sistemi elettronici di questo pe- zione primitiva di un sistema operativo dai principi della
riodo erano programmati su file di interruttori meccanici o macchina di Turing universale. Le macchine successive ven-
tramite ponticelli su quadri elettrici . Si trattava di sistemi nero fornite con librerie di programmi, che sarebbero state
speciali che, ad esempio, generavano tabelle balistiche per i collegate al programma di un utente per assistere in opera-

50
zioni come input, output e compilazione (generazione di co-
dice macchina da codice simbolico leggibile dall’uomo).
Questa è stata la genesi del sistema operativo moderno. Tut-
tavia, le macchine eseguivano ancora un singolo lavoro alla
volta. All’università di Cambridge in Inghilterra, la coda dei
lavori era un tempo uno stendibiancheria (stendibiancheria)
a cui venivano appesi nastri con mollette di diversi colori per
indicare la priorità del lavoro. In Italia all’inizio degli anni
’90 dopo aver superato il sistema Olivetti PCOS vengono
configurate con MS DOS le postazioni operative nelle pub-
bliche amministrazioni, a principiare dagli sportelli delle
Poste Italiane, allora Amministrazione delle Poste e delle Te-
lecomunicazioni. Il sottoscritto assunto in qualità di vincitore
di concorso per la Regione Lazio, viene assegnato alla Pro-
vincia di Frosinone. L’esperienza accresciuta del sottoscritto
negli anni ’80 come Istruttore per la Formazione Individuale dotti, elemento cruciale per il successo delle macchine Sy-
degli Operatori ai Terminali grazie ad Istituti Scolastici Pri- stem / 360. Gli attuali sistemi operativi mainframe di IBM
vati i cui corsi venivano proseguiti per lo più nelle sale par- sono discendenti lontani di questo sistema originale e le
rocchiali delle province (il sottoscritto soprattutto in Calabria, macchine moderne sono retrocompatibili con le applicazioni
province di Catanzaro, Reggio Calabria, Crotone e Vibo Va- scritte per OS / 360. Il sistema operativo PCOS dell’Olivetti
lentia) e di cui ero Co. Co. Co. Collaboratore Continuativo M20 sarà presto abbandonato ed in sostituzione avremo su
Coordinato, arrivando a fornire anche un tessuto testuale per M24 il sistema Microsoft MS DOS che conquisterà il mo-
chi era agli inizi dell’informatica, sarà importante fonda- nopolio operativo.OS / 360 è stato anche un pioniere del
mento contributivo per gli sportelli contabile utilizzato in Uf- concetto che il sistema operativo tenga traccia di tutte le ri-
fici Postali come Anagni, Alatri, Ferentino, Veroli. sorse di sistema utilizzate, inclusa l’allocazione dello spazio
Praticamente dalla sera alla mattina da un lavoro fatto total- dati e del programma nella memoria principale e lo spazio
mente manuale con registri contabili e altra modulistica varia file nella memoria secondaria e il blocco dei file durante gli
e complessa, si passò ad una redazione completamente auto- aggiornamenti. Quando un processo viene terminato per
matizzata con un personal computer, ovvero un video, una qualsiasi motivo, tutte queste risorse vengono rivendicate
tastiera, un pc box, cui spesso il personale applicato aveva nuovamente dal sistema operativo.
difficoltà perfino ad avviarne il funzionamento. Il mio con- Microsoft Windows
tributo si diffonderà praticamente in oltre 40 uffici postali Microsoft Windows è una famiglia di sistemi operativi pro‐
della provincia di Frosinone. Fondamentale, nella mia espe- prietari progettati da Microsoft Corporation e de-
rienza di Istruttore Formatore, è l’uso del stinati principalmente ai computer basati su
pc, Olivetti M 20, che verrà dalla Rivista architettura Intel, con una quota di utilizzo totale
TIME definito l’uomo dell’anno nel stimata dell’88,9% sui computer connessi al
1983. Esperienza di cui mi avvarrò Web. L’ultima versione è Windows 10 . Nel
anche durante il Servizio come Ufficiale 2011, Windows 7 ha superato Windows XP
di Artiglieria nell’8° Reggimento Pesante come versione più comune in uso. Microsoft
Campale di Modena. Proseguendo la let- Windows è stato rilasciato per la prima volta
tura storica nel corso degli anni ‘50, molte nel 1985, come ambiente operativo in ese-
delle principali funzionalità sono state in- cuzione su MS‐DOS , che all’epoca era il si-
trodotte per la prima volta nel campo dei si- stema operativo standard
stemi operativi su computer mainframe , tra fornito sulla mag-
cui elaborazione batch , interruzione di input gior parte dei per-
/ output, buffering, multitasking, spooling, li- sonal computer
brerie di runtime, caricamento di collegamenti con architettura
e programmi per l’ ordinamento dei record nei Intel. Nel 1995 è stato
file. Queste funzionalità erano incluse o meno nel software rilasciato Windows 95 che utiliz-
applicativo a discrezione dei programmatori di applicazioni, zava solo MS-DOS come bootstrap. In pas-
piuttosto che in un sistema operativo separato utilizzato da sato, Windows NT supportava architetture aggiuntive. I
tutte le applicazioni. Nel 1959, il sistema operativo SHARE componenti di un sistema operativo esistono tutti per far fun-
fu rilasciato come utility integrata per l’ IBM 704 e successi- zionare insieme le diverse parti di un computer. Tutto il soft-
vamente nei mainframe 709 e 7090 , sebbene fu rapidamente ware utente deve passare attraverso il sistema operativo per
soppiantato da IBSYS / IBJOB sui 709, 7090 e 7094. Du- poter utilizzare qualsiasi hardware, che sia semplice come
rante gli anni ‘60, l’IBM OS / 360 introdusse il concetto di un mouse o una tastiera o complesso come un componente
un unico sistema operativo che copriva un’intera linea di pro- Internet.

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La Finestra
“CI SONO FINESTRE DA CUI GUARDARE,
AFFACCIO UTILIZZANDO TUTTI I SENSI”
SULLE ARTI e non solo la vista
Rubrica di
CATERINA DI ROLLO

O
ttobre: ho fatto bottino di vi- UN’IMMAGINE, PUÒ AVERE UN ASPETTO
sioni, di vedute, la bella sta- GRADEVOLE, PUÒ ESSERE BEN CENTRATA,
gione arriva qui a cedere il MOSTRARE EQUILIBRIO TRA CHIARI E
passo ad un tempo più rifles- SCURI, ENFATIZZARE PARTICOLARI……
sivo…dove il caldo dei colori MA SOLO ALCUNE IMMAGINI TI FANNO RI-
autunnali ci inizia ad avvol- SVEGLIARE TUTTI I SENZI.
gere, come un manto a protezione di ricordi e SONO A RIFLETTERE SU QUANTO ARDITA E’
L’IMPRESA DI CHI CON LA “FOTOGRAFIA”…
abbiamo tutto il tempo per starcene, accocco-
RIESCE A STIMOLARE ANCHE L’UDITO, L’OL-
lati li sotto a goderceli e ripassarli uno ad uno.
FATTO, IL GUSTO, IL TATTO OLTRE LA VISTA.
Non è ancora tempo di tirare le somme…
UN IMMERSIONE TOTALE….NON UNA “BELLA
(Come si sovviene, quello spetterà a Dicem- FOTO “…MA UN RACCONTO, UN VISSUTO,
bre)… ma è tempo per valutare le “IMMAGINI” UN ATTIMO FERMATO LI, DOVE IL TEMPO
che possono rimanere indelebili in noi. NON PUO’ NULLA A SUO SFAVORE…

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Guardiamo L’Opera
“GLI INNAMORATI E I PORRI” - Parigi 1950

ROBERT DOISNEAU elogiato come uno


degli esponenti del fotogiornalismo e della fo-
tografia umanista del xx secolo apre il suo ob-
biettivo concentrandosi sulla rilevazione delle
emozioni dell’uomo, mettendole al centro di
ogni scatto.
La Francia, Parigi, sono la scenografia di un
mondo molto più interessante di quello reale,
se pure i protagonisti sono, fermati nella quo-
tidinietà del tempo. Immortalerà la guerra con
gli occhi della resistenza e riempirà le pagine
delle più grandi riviste.
Ribelle e romantico, anticonformista, rednde
dignità alla “cultura di strada” dalle vie Pari-
gine alle fabbriche, momenti che non pos-
sono svanire…perchè ogni istante può avere
mille sfumature e sarebbe un peccato per-
derle.
“Vi spiego come mi prende la voglia di fare
una fotografia. Spesso è la continuazione di
un sogno. Mi sveglio un mattino con una stra-
ordinaria voglia di vedere, di vivere. Allora
devo andare. Ma non troppo lontano, perché
se si lascia passare del tempo l’entusiasmo,
il bisogno, la voglia di fare svaniscono. Non
credo che si possa “vedere” intensamente più
di due ore al giorno”.
Robert Doisneau

C’E’ UN BACIO DI DOISNEAU CHE TUTTI CONO-


SCIAMO, FORSE UNA DELLE IMMAGINI PIU’ INFLA-
ZIONATE E CHIACCHIERATE DELLA STORIA
DELLA FOTOGRAFIA… E POI C’E’ UN BACIO MENO
NOTO QUELLO DEGLI “INNAMORATI CON I PORRI
“…E’ IN QUEST’ULTIMO CHE VORREMMO SE-
GUIRE I PERSONAGGI, CURIOSARE COSA ALTRO
C’E’ NELLA BORSA DELLA SPESA, OLTRE AI
PORRI. COGLIAMO LA SPONTANEITÀ DEL GESTO
GIOIOSO E D’AFFETTO, SEGUIAMO IL PASSO SPE-
DITO MA CHE NON VUOL INTRALCIARE L’ABBRAC-
CIO, COME A VOLER TRASPORTARE I DUE
AMANTI COSI FINO A CASA. SOGNAMO, SEMPLI-
CEMENTE UN ROMANTICO QUOTIDIANO.

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ArtisticaMente
Rubrica a cura di Bruna Rotondi

L’ARTE RACCHIUSA
IN UN VOLUME DI
DANIELE SCARSELLA
Estensioni, mostra sinestetica al Teatro Stabile
di Isola del Liri dal 22 settembre al 4 Ottobre

glienza incontestabile, a cui parteciperanno 11 artisti


della provincia, più uno, l’ideatore dello stesso, Da-
niele Scarsella. Scarsella, è un cantautore, nasce a
Sora, in provincia di Frosinone il 13 maggio del 1972.
Da sempre appassionato a tracce creative e percorsi
interscambiabili tra le stesse. La sua attività musicale
comincia a fine degli anni ’80 collaborando con di-
versi gruppi, e realizzando album autoprodotti. La
sua visione della musica d’autore, è aperta a diverse
influenze, non solo artistiche ma anche letterarie e
comunque e sempre con un connotato espressivo. In
questo progetto sente l’esigenza di accompagnarsi e

C
redo che le persone che sappiano vi- confrontarsi, attraverso lo scambio percettivo, ad
vere con più prospettive sono accom- altre forme di arte. In fondo, la strada che porta oltre
pagnate da un fluire di infinite o si affaccia al bordo, solitamente è una strada che
Estensioni, sono quelle persone che da per quanto si possa pensare, porta spesso a buoni
qualche parte, sanno che qualcosa di incontri.
incredibile attende sempre e solo di In questo viaggio il buono incontro c’è stato, un po
essere conosciuto. La ricercano questa conoscenza, la per gioco, un po per caso e perché no, anche per for-
sperimentano, ci giocano tra i pensieri, e quando la tuna, sicuramente è stato interessante, entusiasmante,
trovano spesso succede di riuscire a possedere la produttivo e pronto a coinvolgervi. Gli artisti che
magia di guardarla da un’altra prospettiva. hanno accompagnato, pensato e partorito questo per-
Si colloca in questo concetto di percezione dell’arte, corso creativo, insieme a Scarsella, sono undici fau-
l’evento 11 ESTENSIONI Mostra sinestetica che si tori di espressioni visive del tutto innovative.
terrà dal 22 Settembre al 04 Ottobre, al Teatro Stabile Ognuno di loro ha adottato un brano da “11ndici”,
Costanzo Costantini – Isola del Liri – Frosinone. l’ultimo album di Daniele, interpretando liberamente
Un progetto curato da Daniele Scarsella, e promosso il messaggio simbolico trasmesso dallo stesso e ne ha
da Volume con il patrocinio del Comune di Isola del raccolto energia e ispirazione per creare la propria
Liri. Una collettiva evento in una location di acco- opera corrispondente: Lorenzo Mastroianni -

54
Uno scambio di vibrazioni da forme espressive di-
verse, ma atte a confluire in un unico e assoluto risul-
tato del tutto affascinante. Frank Zappa asseriva; che
il tempo senza musica per decorarlo, sarebbe solo una
noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui
pagare le bollette. Il tempo della musica è effettiva-
mente il miglior tempo che ci accompagna, quello che
anche quando fa male ci fa sentire comunque vivi.
Nell’ipnosi di una canzone la testa va a produrre im-
magini, che vanno a confluire in percorsi di ricordi,
sensazioni, pensieri, immagini spesso di una violenza
emozionale difficile da trasferire. Qualcuno ci riesce.
Questo progetto, magistralmente interpretato da arte-
fici fautori di visioni, andrà a regalarci un percepisco,
composto da musica e arti visive, dove l’immagine
va ad associarsi a discorsi riferiti a sfere sensoriali di-
verse. La parola sinestesia, infatti, serve proprio a in-
dicare un’esperienza di percezione simultanea.
Attraverso un codice QR, che associa la singola opera
alla canzone di riferimento (gli spettatori dovranno
munirsi di smartphone con app “QRcode” e cuffie
personali), si forma un’alchimia che trasforma e am-
plifica l’energia creativa. E’proprio cosi che ESTEN-
SIONI ci incanterà, attivando un nostro processo
percettivo, anche piuttosto inconsueto, per cui an-
SORRIDI, Guido Gabriele – VERDE ASSENZIO, dremo ad interagire nella sovrapposizione spontanea
Rocco Alonzi – IL GIORNO DI NATALE, Francesco e incontrollata di più sensi.
Milanese – CONTRO LA MIA TESTA, Silvia Ricci Io credo che la musica sia l’amante perfetta per l’arte.
- IL FARE, Paola Ottaviani - RITORNI, Antonio
La musica è quel vizio leggero di contare senza essere
Venditti - UN GUANTO PER I MIEI ANNI, Roberto
consci di contare che ben si incastra all’espressione
Cinti - SPERANZE, Alessia Alonzi - EXITUS, Se-
delle arti visive, il parallelo che rende visibile ciò che
rena Pironaci – LULU’ , Laura Rossi - ANNO 2113,
Laura Rossi con Daniele Scarsella - INTRUS - IL non sempre lo è. In fondo, si dovrebbe avere sempre
TEMPO DEI SOGNI. il sacrosanto diritto di vedere le cose come sono sen-
tite, e non solo cosi come sono.

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Turismo ed economie dei Territori
di Luca Buerti

Così fan tutti!


Detti contadini e alcuni frantoi della Ciociaria.

H
o sempre ammirato i metodi e fasi del- frantoi, che vengono riemersi in particolari manifesta-
l’agricoltura e del contadino, che zioni folkloristiche come presepi viventi etc. Un esem-
segue attentamente i ritmi della terra, pio il frantoio nel centro storico di Castro dei Volsci
ne cura i sfoghi, ne tiene l’irruenza e che come detto anch’esso viene utilizzato e riaperto
semplicemente ne raccoglie i frutti che negli eventi culturali. Dal mondo della premitura delle
restituisce il lavoro, poiché la terra re- olive, arrivano con esso anche le ricette che sono una
stituisce sempre fattori, come in economia ed un po’ alla progressione verso anche l’alimentazione in senso eno-
Marx, capitale + lavoro. gastronomico e antropologico, a
Anche i detti contadini sembrano questo prodotto della natura che è
essere preliminarmente, spesso l’olio, e alla sua lavorazione, bru-
volgarità della lingua italiana, o schette, zuppe, ciambelle e forse
semplici filastrocche per far ridere perfino per la cura del corpo, come
i bambini, ma nella maggior parte dai Romani, che lo utilizzavano
dei casi nascondono il consiglio di per il dopo rasatura, insieme ad un
come evitare la malaprovidenza. artiglio metallico per delineare il
Ai munn’ i pr’putenti so tre: i corpo ed eliminare l’abbondanza
papa, i re, i chi n’n tè nient. Al di olio.
mondo i prepotenti sono tre: A vac a vac se rienchie la pi-
il papa, il re e chi non ha niente gnata.. A chicco a chicco si riem-
Già un primo esempio di consiglio pie la cesta
e premonizione, e quante altre per Questo è un detto, ma è un’incon-
decifrare la meteorologia, po- futabile realtà, che le cose vanno
tremmo tranquillamente stilare un fatte passo per passo, un pezzetto
vocabolario di raccolte, tutte alla volta, accumulando un chicco,
quelle che in base ad un preciso che può sembrar nulla, ma con
evento che si verifica se ne verifica l’impegno e la caparbietà diven-
un altro, come al giorno tale se c’è terà cesta, poi se sono olive diver-
una condizione, perdurerà per altre 40, e spesso ci az- ranno olio, se uva diventeranno vino, se grano, farina e
zeccano diavolo. E come fanno? E’ la natura che li rin- poi pane, e così via. Altro storico frantoio lo troviamo a
grazia della loro passione e la fenomenologia si presenta Vico nel Lazio ora anche Museo dell’Olio Pietro Ca-
così come loro la chiedono. Tra un po’ saremo nel priati, dove è stato messo a sistema una delle qualità cul-
tempo della raccolta delle olive e della spremitura delle turali ed enogastronomiche, insieme ai vari portatori di
olive, quindi parte del nostro percorso sarà sull’esi- interessi ed associazioni territoriali, promuovendo le ri-
stenza e sulla presenza dei frantoi storici e non. Nel cen- sorse e la circolarizzazione economica che male non fa,
tro storico, di molti paesi sono ancora presenti resti di anche se di pareggio.

Castro dei Volsci Vico nel Lazio

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Trivigliano Pastena

Sant’Andrea lèua glie pranze i mitte la céna. A e quindi dalla fatica di trasportarla alla fatica di mangiar-
Sant’Andrea leva il pranzo e metti la cena, nel senso sela. Così come nella vita dove spesso capita di dover
che le giornate a fine Novembre divengono più corte e intraprendere un tragitto o una fase per niente piacevole,
quindi, quasi quasi che il pranzo coincide con la cena. e per di più trovare poi anche la delusione di una scarso
(Pastena) Quante ne sanno, ognuna su una materia, risultato, così come la paglia per l’asino, ma si fa forza
sulle condizioni meteo, sulle previsioni di raccolto, sulle anche l’asino perché no.
impressioni degli altri, un detto per ogni materia e cate- Attacca la crapa alla uigna, a comm’è la mamma è
goria. Abbiamo visto che i frantoi inizialmente venivano pur la figlia. Attacca la capra alla vigna, come è la
mossi alle grandi ruote di pietra, o dalla forza umana o mamma è pure la figlia. (Alatri) . Sta a significare che
dalla forza animale, come buoi, asini. Interessante, sem- il carattere della mamma si tramanda alla figlia, così se
pre a Pastena, non solo per le sue grotte ma anche per la mamma é buona lo sdarà pure l figlia e se non lo è la
l’etimologia contadina del territorio, è Pastena dove al- stessa cosa. Mai detto più vero, visto che lòa mamma
l’interno di un antico frantoio è stato creato il Museo partorisce e la mamma tramanda. Bisogna solo stare at-
della Civiltà Contadina e dell’Ulivo. Il nostro territorio tenti a ciò che tramanda e che la fortuna ci assista!
offre variegate opportunità ed ambiti di scelta, dove un Caglina che nen pippa è pippate. Gallina che non man-
sistema coordinato di enti potrebbe farli operare in si- gia ha già mangiato.(Frosinone). La gallina sorella fe-
nergia ed in precisi ambiti turisti e territoriali. Per questo dele dell’oca da sempre, per antonomasia, simbolo di
vi invito a visitare le località dell’olio e della vita con- stupidità non riesce a nascondere di niente e si fa accor-
tadina in Ciociaria, coordinando visite e degustazioni gere dio tutto. Quando non mangia è perché non ha fame
presso locali tipici, che di certo non finiscono qui alla e é già sazia altrimenti beccherebbe.
mia descrizione, ogni comune avrebbe sicuramente una Fa chiu lest glie tiempe a cagnarse che la femmena a
vita contadina e antica da raccontare e mostrare ai pro- spugliarsi. Fa prima il tempo a cambiarsi che la fem-
babili interessati. mina a spogliarsi. Il tempo è ballerino, dalla pioggia al
vento, dal sole alle nuvole e all’arcobaleno (i cambia-
Anche gli animali, fanno spesso parte dei detti contadini menti sono repentini), la donna si spoglia mo se l’uomo
e dialettali, spesso l’asino come questo: che ha di fronte non gli interessa. (Frosinone)
Gl’asene porta la paglia i gl’asene se la remagna. Non è ancora vietato battere le mani.
L’asino porta la pa-
glia e l’asino la ri-
mangia (Frosinone)
L’asino porta la paglia
con la sua fatica, per
poi anche mangiar-
sela, ma il paragone è
buffo, poiché la paglia
spesso è utilizzata
come copertura del
terreno per gli animali
per adagiarsi sopra,
proprio perché la pa-
glia non è un ottimo
cibo per i ruminanti, e
Alatri
nemmeno per l’asino,

57
58
Attualità IL COVID,
di Mario Cerroni LE DISEGUAGLIANZE
E LA SCUOLA

I
l problema dei problemi per il nostro
Paese è quello di ritrovare al nostro in-
terno quei valori morali, etici e di rispetto
e condivisione che sono fondamentali per
un vivere civile, dove la violenza fisica e
verbale venga confinata in luoghi lontani
dal nostro vivere sociale. La responsabilità di
avere create le premesse di un depotenziamento
dei valori morali e sociale è ampia ed estesa nel
tempo ma essa sta principalmente in quella poli-
tica poco pedagogica, più propensa all’immagine
che la sostanza, più attenta al consenso ad ogni
costo e modo. Improvvisamente ecco arrivare il
virus venuto da lontano o vicino che ha squassato
ancor più le deboli difese di un vivere ordinato.
Nella fase più acuta, una grande e pesante catena
ha circondato malamente il nostro quotidiano con
un lucchetto, fatto di paure, di numeri, di malati e
di morti in alcune particolari realtà del nostro
nord, fortemente industrializzato ma più aperto a fenomeni ventoso. Sono stati spesi decine e decine di miliardi per
di inquinamento che hanno contribuito, come una malefica sostenere un corpo sociale debilitato da furbizie di una po-
nuvola fantozziana, a tenere alto il livello virale del Covid litica al soldo di una finanza vampira e di una globalizza-
19. In quella difficile fase tutti a cantare a scrivere che zione inutile ed asfissiante. Occorrerebbe una politica
avremmo superato il momento di paura, di ansia e di de- capace di volare alto con una visione netta di ciò che vo-
pressione che veniva ampliato da una tv alla ricerca del gliamo fare del nostro bel Paese. Invece continuiamo, tra
solito scoop che di una informazione precisa ed obiettiva pavoneggiamenti, parole deboli ma cariche di pregiudizi
e non prezzolata. Tanti esperti a dire e disdire in una igno- e risentimenti, a trascurare mondi importanti, come quello
ranza parolaia che diffondeva insicurezza, confusione, au- della sanità e della scuola. Registriamo, prima di andare
mentando le paure; esperti sperimentatori di una società in stampa il 29 di settembre che la campanella non ha suo-
da controllare e plasmare, ubbidiente al primo ordine di nato in tutte le scuole italiane il 14 settembre, come al mo-
chi detiene il potere; un potere all’ordine di interessi su- mento si registra anche in terra di Ciociaria, il 24 negli
periori e di parte che ci considerata carne da macello. Tutto Istituti comprensivi dopo la fase elettorale. Aveva ed ha
chiuso: il nemico è fuori per poi accorgerci che anche den- senso che l’inizio fosse dopo le elezioni per diversi motivi,
tro le mura domestiche. Il virus sembra non guardare in tra cui dare più tempo ai comuni di meglio organizzarle
faccia a nessuno; sembra come la livella di Totò, invece nel rispetto delle norme anti covid. Si doveva iniziare
non livella il ricco al povero e viceversa, non fa emergere prima di giugno o peggio agosto: iniziare a sistemare le
il bene, non elimina le diseguaglianze, anzi le accentua. aule e più ampiamente le scuole già dopo la fase della
Tanto da dire, lo spazio e l’attenzione mi conducono verso chiusura totale del paese sarebbe stata cosa giusta e neces-
due questioni: le diseguaglianze e la scuola. Ho da poco saria. Invece no, aspettiamo l’ultimo minuto per continuare
accennato al problema dell’aumento delle diseguaglianze a dare incertezze ad un mondo, quello della scuola che ha
nella fase più buia del Covid19, il quale le ha accentuate bisogno di attenzione costante e particolare e di fondi per
facendo esplodere i dati del mercato del lavoro, tra i ga- liberarla dalle incertezze. Non si può aggravare il mondo
rantiti e i non garantiti, soltanto da interventi limitati della della scuola, i dirigenti, gli insegnanti, le famiglie e gli stu-
cassa integrazione. La pandemia e il conseguente lock- denti di responsabilità non proprie. L’augurio è quello di
down hanno accentuato, a seguito della crisi economica, i un inizio regolare e nel rispetto delle norme anti covid ma
processi di ingiustizia sociale, in atto da anni, che non tro- soprattutto di quella attenzione necessaria per una scuola,
vano i mezzi, i modi, le volontà ed i fondi necessari per attore attivo nel partecipare alla realizzazione del futuro a
far fronte ad un quadro fatto di un debito sempre più spa- misura di giovani.

59
Serie B

Si parte male!
Allo Stirpe vince
l’Empoli per 2-0
Moreo, pt 5’ La Mantia 57’st

di Marialucia Battisti

n vecchio proverbio recita testual- pari al 22′ con un siluro dalla distanza di Kastanos che

U mente: “Chi ben comincia è già a


metà dell’opera”. Cosa vuol dire? E’
sempre meglio iniziare con impegno
qualsiasi impresa, se si vogliono
avere maggiori possibilità di suc-
cesso. Davanti agli spalti vuoti dello Stirpe la squadra
di Nesta fa fatica ad ingranare. Sembra che il torpore
del lockdown non risvegli i Canarini e lasciano le palle
ai centrali toscani che espugnano sul campo una squadra
colpisce però il palo alla destra di Brignoli. (forse un
po’ di sfortuna). E’ lo stesso numero uno degli azzurri
invece a opporsi al 35′ con un ottimo intervento, a una
conclusione di Rohden. Il primo tempo si chiude con un
gol di vantaggio della squadra di Alessio Dionisi. L’ini-
zio della ripresa vede i padroni di casa attaccare con
convinzione, ma è La Mantia al 57′ a siglare il raddop-
pio con uno splendido colpo di testa dopo un perfetto
assist dalla sinistra di Terzic. Il Frosinone non si arrende,
che doveva dare migliori risultati. Dionisi inizia con il ma paga la scarsa vena in zona gol dei suoi attaccanti,
piede giusto la sua nuova avventura a Empoli passando che si divorano alcune ottime occasioni, condannando
per 2-0 a Frosinone al termine di una sfida gradevole e così l’11 di Nesta alla prima sconfitta casalinga.
ricca di emozioni. Avvio favorevole agli ospiti, che dopo
un errato disimpegno della difesa canarina, impegnano FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Szy-
Bardi con Mancuso. Sugli sviluppi del corner succes- minski; Zampano, Rohden, Maiello, Kastanos, Be-
sivo calciato da Stulac, Romagnoli prolunga di testa sul ghetto; Ardemagni (61’ Dionisi), Ciano. All. Nesta
secondo palo, trovando Moreo che insacca da pochi EMPOLI (4-3-1-2): Brignoli; Fiamozzi, Nikolaou, Ro-
passi. Il Frosinone prova a reagire, prendendo in mano magnoli, Terzic; Ricci (77’ Bajrami), Stulac, Bandinelli;
il pallino del gioco soprattutto nella seconda metà della Moreo (85’ Piscopo); Mancuso, La Mantia (77’ Da-
prima frazione, ma nulla da fare. I ciociari, sfiorano il miani). All. Dionisi

60
I RISULTATI DELLE ALTRE PARTITE

BRESCIA-ASCOLI 1-1 PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo, Bellanova (84’ Ventola),


1’ Cavion (A), 32’ Donnarumma (B) Drudi, Scognamiglio, Masciangelo (39’ Jaroszynski);
BRESCIA (4-3-1-2): Joronen; Mateju, Chancellor, Papetti, Omeonga, Valdifiori (84’ Memushaj), Busellato; Galano
Martella; Zmrhal (63’ Van de Looi), Labojko (80’ Ghezzi), (84’ Capone), Bocic (60’ Di Grazia); Ceter. All. Oddo
Dessena; Spalek (63’ Morosini); Ayè, Donnarumma (57’ CHIEVO (4-3-1-2): Semper; Mogos, Rigione, Leverbe,
Mangraviti). All. Delneri Renzetti; Obi, Palmiero (89’ Pavlev), Bertagnoli; Garri-
ASCOLI (4-3-3): Leali; Pucino, Corbo, Avlonitis, Sarzi tano (81’ Morsay); Djordjevic, Fabbro (74’ De Luca). All.
(81’ Padoin; Saric, Buchel (67’ Petrucci), Cavion (67’ Aglietti
Eramo); Chiricò, Bajic (81’ Vellios), Cangiano (60’
Matos). All. Bertotto SALERNITANA-REGGINA 1-1
83’ Menez (R), 84’ Casasola (S)
COSENZA-ENTELLA 0-0 SALERNITANA (3-5-2): Belec; Veseli, Aya, Lopez; Ca-
COSENZA (3-4-1-2): Saracco; Ingrosso, Idda, Legittimo; sasola, Kupisz, Schiavone, Cicerelli, Curcio (73’ Miglio-
Corsi, Sciaudone, Bruccini (82’ Kone), Bittante; Baez; rini); Tutino, Djuric (86’ Gondo). All. Castori
Carretta (82’ Sacko), Litteri (57’ Gliozzi). All. Occhiuzzi REGGINA (3-4-1-2): Plizzari; Loiacono, Gasparetto,
ENTELLA (4-3-1-2): Borra; De Col, Chiosa, Poli, Costa; Rossi; Rolando, Crisetig, Bianchi, Liotti; Bellomo (68’
Settembrini, Paolucci, Brescianini (81’ Cardoselli); Crimi; Mastour); Menez, Denis (57’ Faty). All. Toscano
De Luca, Brunori (70’ Morra). All. Tedino
VENEZIA-VICENZA 1-0
LECCE-PORDENONE 0-0 36’ rig. Aramu
LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Zuta, Lucioni, Meccariello, VENEZIA (4-3-1-2): Lezzerini; Ferrarini, Modolo, Cec-
Calderoni; Henderson, Majer, Petriccione, Listkowski, caroni, Felicioli (87’ Vacca); Taugourdeau (88’ Molinaro),
Coda (72’ Dubickas), Mancosu (85’ Adjapong). All. Corini Fiordilino (69’ Crnigoj), Aramu (69’ Di Mariano); Maleh;
PORDENONE (4-3-1-2): Bindi; Vogliacco, Barison, Cam- Bocalon (58’ Forte), Capello. All. Zanetti
porese, Falasco; Magnino. Calò, Rossetti; Mallamo (76’ VICENZA (4-4-2): Grandi; Bruscagin, Padella, Cappel-
Gavazzi); Diaw (70’ Butic), Ciurria. All. Tesser letti, Beruatto; Vandeputte, Pontisso (75’ Zonta), Cinelli
(69’ Rigoni), Dalmonte; Gori (61’ Marotta), Guerra (69’
PESCARA-CHIEVO 0-0 Giacomelli). All. Di Carlo

61
BPC VIRTUS
CASSINO
di Alberto Manzari

LA BPC VIRTUS CASSINO


LANCIA IL CONTEST DIGITALE
“LEGGENDE ROSSOBLÙ”.
IV puntata

L
a BPC Virtus Cassino, con la fondamentale nelle #FinalFour promozione contro San Severo, allorquando
collaborazione dei tifosi ed appassionati ros- Enzo mise a referto la bellezza di 24 punti con 8 rimbalzi. La
soblù, ha lanciato l’iniziativa “Leggende Ros- performance gli garantì, a fine gara, il titolo di MVP della
soblù”. Un contest digitale rivolto ai partita.
supporters, ma anche alle “vecchie glorie” vir-
tussine, che avranno l’opportunità di essere Lorenzo Panzini
votati e scelti come “atleta preferito di tutti i tempi”. Anche il playmaker anconetano, che vestì la maglia della
Nelle scorse ore, il club del patron Manzari ha provveduto ad BPC Virtus Cassino nelle annate 2016-17 e 2017-18, e che
identificare i 20 giocatori che hanno contribuito a scrivere la conquistò con la formazione di punta della città martire la
storia della squadra di via Tommaso Piano, attraverso i vari promozione in Serie A2, parteciperà al contest “Leggende
team che negli anni hanno rappresentato la formazione di Rossoblù”‼ �
punta della città martire. Di ogni categoria, di ogni campio- Lollo arriva all’ombra dell’abbazia durante la stagione
nato. Saranno in competizione gli atleti più rappresentativi, i 2016/17 reduce da un’esperienza in A2 a Scafati.
capitani, i top-scorer, i protagonisti delle promozioni, i più Nel suo primo periodo di esperienza a Cassino, contribuisce,
amati dai tifosi. Gli atleti saranno disposti in un tabellone, in maniera decisiva, all’approdo in semifinale playoff delle
tramite sfide dirette con votazione attraverso i canali ufficiali ‘V’ rossoblù, grazie ai suoi 12 punti di media a gara. Viene
social Facebook e Instagram della società cassinate, che por- riconfermato per la stagione 2017/18 per provare a fare il
terà al termine di quattro turni ad eliminazione all’incorona- salto di categoria con il roster allestito dal DS Manzari, e rie-
zione della “Leggenda Rossoblù”. sce, infatti, a conquistare per la quinta volta in carriera, la pro-
20, i volti che si “daranno battaglia” tra ottavi di finale, quarti, mozione nel massimo campionato. Colleziona con la casacca
semifinali, in sfida unica con i 3 atleti meno votati, e finale,
tra i 3 atleti che avranno ricevuto il maggior consenso nei
turni precedenti. Un’idea sicuramente vincente, quella portata
avanti dal club virtussino, al fine di alimentare la passione,
ma soprattutto la voglia di pallacanestro, nonostante la so-
spensione definitiva dei campionati 2019-20 e l’assenza delle
partite giocate sul campo, che non potranno avere luogo
prima della prossima stagione agonistica 2020-21. La società
ha provveduto nei giorni scorsi ad annunciare sui canali so-
cial, tramite “singoli post”, altri protagonisti della storia ce-
stistica cassinate.
Andiamo a conoscerli meglio.

Enzo Cena
Anche l’ala grande italo-argentina Enzo Cena, atleta che mi-
litò all’ombra dell’abbazia nell’annata agonistica 2017-18 e
che conquistò con la casacca delle ‘v’ rossoblù la promozione virtussina 62 presenze, arricchite dalla bellezza di 614 punti
in serie A2, parteciperà al contest “Leggende Rossoblù”‼ � totali e 263 assist.
Enzo rappresenta una vera e propria sorpresa nel roster di Il ricordo di Scarface, così ribattezzato per la sua cattiveria
coach Vettese. Un’intuizione del DS Manzari rivelatasi più agonistica e per la sua voglia di vittorie, rimarrà indelebile
che riuscita, ma soprattutto determinante, per la formazione nella storia della Virtus Cassino.
di punta della città martire, nell’economia del roster che ar-
rivò alla vittoria del campionato di categoria. Colleziona con Manuel Carrizo
la maglia virtussina 39 presenze, arricchite da 13 punti, 7 rim- Ai partecipanti nel contest “Leggende Rossoblù” arriva El
balzi, 2 assist e 2 palle recuperate per gara. Indimenticabile Capitan, l’Hombre del partido, il mitico e inimitabile, Ma-
su tutte le gare disputate fu, senza dubbio, la gara della gloria nuelCarrizo‼

62
Manu rappresenta il giocatore più vincente che abbia mai ve- lizzo, con 11 rimbalzi.
stito la maglia della Virtus Cassino. Nella stagione successiva conquista, con il roster allestito dal
Approda all’ombra dell’abbazia nella stagione 2015/16, e DS Manzari, la promozione in Serie A2.
viene insignito della carica di capitano dal DS Leonardo Vive un inizio di anno particolare in virtù di un infortunio che
Manzari e da coach Luca Vettese. lo limita molto ad inizio campionato, e che non gli permette
Raggiunge con i lupi cassinati, la finale playoff per la pro- di scendere in campo fino all’inizio del girone di ritorno di
mozione in serie A2 contro Eurobasket Roma, che vede pre- regular season. Torna al 100% della condizione, però, in
valere i romani al termine di quattro partite, tanto fantastiche, tempo per i playoff, e mette a referto ancora 20 punti per gara
quanto amare, per la formazione di via in 33 minuti, con 13 rimbalzi. Consente alla Virtus Cassino
di qualificarsi alle Final Four promozione ed arriva così la
Tommaso Piano. tanto desiderata promozione in A2 dopo una straordinaria
Nel corso della sua carriera, però, Manu è diventato famoso prestazione contro San Severo.
per aver conquistato, in gran parte delle piazze dove ha gio- Per la stagione successiva, viene riconfermato come centro
cato, la promozione nella massima serie: Sassari, Veroli, Ve- titolare e capitano nella prima apparizione della società cas-
nezia, Ferentino, Latina, sono solo alcune delle tappe sinate nella massima serie, e mette a segno 9 punti a gara in
straordinarie della sua carriera da professionista. 22 minuti. La sua avventura termina anzitempo a metà del
Nella stagione 2016/17, le strade di Carrizo e della Virtus girone di andata, allorquando decide di trasferirsi in serie B
Cassino, però, si separano, con l’atleta nativo di Buenos Aires a Napoli. Colleziona al termine della sua avventura, 76 pre-
che firma per la Virtus Valmontone. senze, arricchite da un totale di ben 1234 punti segnati e 725
Nonostante tutto, il legame tra la società e il giocatore italo- rimbalzi catturati a gara. Con tali cifre, rappresenta il miglior
argentino è talmente forte che le strade si incrociano nuova- marcatore della storia virtussina.
mente nella stagione successiva, quella 2017/18, dove Anche il suo ricordo rimarrà indelebile nella storia della BPC
Carrizo torna a vestire la casacca delle ‘V’ rossoblù. Virtus Cassino
Al termine di una stagione di altissimo li-
vello, Manuel completa ciò che non aveva
portato a termine nell’esperienza passata
nella formazione di punta della città martire,
e conquista finalmente la promozione in serie
A2.
Il numero 99 colleziona alla fine del suo per-
corso a Cassino, la bellezza di 61 presenze,
arricchite da 776 punti totali, circa 13 a gara.
Un leader, un uomo leale, vero, un giocatore
totale, forse il più forte che abbia mai vestito
questa maglia. Anche lui, rimarrà per sempre
nella storia della Virtus Cassino.

Simone Bagnoli
Simone approda in maglia rossoblù all’inizio
della stagione 2016/17. Veste la casacca cas-
sinate per due stagioni e mezzo. Al suo primo
anno all’ombra dell’abbazia conduce la for-
mazione di punta della città martire alle se-
mifinali playoffs contro Napoli, mettendo a
referto 20 punti per gara in 28 minuti di uti-

63
In questo mese
di OTTOBRE 2020
il Flash “sportivamente”
mnesico.

Sportivamente
Aneddoti, ricorrenze, curiosità
dal mondo dello sport prossimi Giochi della XXVI Olimpiade di Atlanta del
di Alberto Manzari 1996. I servizi di intelligence americana dichiararono inol-
tre, prima dell’assegnazione, che in caso di sconfitta il go-
XXI puntata verno cinese avrebbe ripreso i test nucleari in violazione
della moratoria internazionale. Nelle Olimpiadi del 2000,
l’Australia seppe dimostrare perfettamente la sua ottima
organizzazione: le strutture sportive furono sempre ecce-
1 OTTOBRE 2000
zionali e all’avanguardia, i servizi furono eccellenti du-
rante tutto il corso dell’Olimpiade e inoltre bisogna anche

È
la data nella quale viene chiusa a Sydney
ricordare la perfetta copertura radiotelevisiva che venne
la XXVII Olimpiade. I Giochi della
offerta. In sintesi, nulla venne lasciato al caso. Durante la
XXVII Olimpiade (in inglese Games of the
cerimonia di chiusura, Juan Antonio Samaranch, allora
XXVII Olympiad), informalmente noti
presidente del CIO, elogiò espressamente quest’olimpiade
come Sydney 2000, infatti si svolsero a
definendola “la migliore di tutte fino ad allora celebrate”.
Sydney, in Australia, dal 15 settembre al 1º
ottobre 2000. Sydney fu eletta città organizzatrice dei Gio-
chi della XXVII Olimpiade, battendo la concorrenza di Pe- 4 OTTOBRE 1996
chino, Berlino, Istanbul e Manchester, il 24 settembre 1993
durante la 101° assemblea del CIO tenutasi a Monte Carlo.
Secondo il “The New York Times”, dopo l’assegnazione
dei Giochi, alcuni studenti universitari di Pechino pro-
grammarono di protestare davanti all’ambasciata ameri-
cana, ma lo schieramento della polizia intorno ai campus
universitari proibì questa evenienza. Furono anche diffuse
notizie riguardo ad un possibile boicottaggio degli allora

4 ottobre 1996
Muore a Gattinara, un comune italiano di 7 771 abitanti
della provincia di Vercelli, nell’estremità sud della Valsesia
in Piemonte, Silvio Gioacchino Italo Piola calciatore e al-
lenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante. Annoverato
tra i più grandi centravanti della storia del calcio, detiene
diversi primati nei massimi campionati nazionali: pur
avendo saltato una stagione a causa della seconda guerra
mondiale, ne è il massimo marcatore con 290 reti (274 in

64
Serie A e 16 in Divisione Nazionale 1945-1946), ed è il miglior cannoniere in categoria
di tre diverse squadre (Pro Vercelli, Lazio e Novara); detiene inoltre dal 1933 il record
di marcature in una singola gara del massimo campionato italiano (6), eguagliato da
Omar Sívori nel 1961. Ottenne inoltre risultati di prestigio con la nazionale italiana,
essendo stato tra i protagonisti della vittoria al Mondiale di Francia 1938; è tuttora il
terzo miglior marcatore degli azzurri, dopo Gigi Riva e Giuseppe Meazza, con 30
reti. Riva, Meazza e Piola, sono, a tutt’oggi, gli unici calciatori ad aver segnato
trenta o più reti nella storia della nazionale italiana. Nel 2011 ottiene un rico-
noscimento alla memoria nella Hall of Fame del calcio italiano.

10 OTTOBRE 1914

Nasce a Lussinpiccolo (in croato Mali Lošinj) la principale località del-


l’isola di Lussino, in Croazia, uno dei centri più popolosi della regione li-
toraneo-montana, con 8.070 abitanti, nonché capoluogo dell’omonima
città, Agostino Straulino, detto Tino. Straulino è stato un velista e ammi-
raglio italiano. È una delle figure leggendarie della vela italiana. Nato in
una famiglia originaria di Sutrio in Carnia, impara ad andare in barca a
vela per andare a scuola. Le sue prime esperienze sono dunque nel golfo
del Quarnaro. Ha ottenuto una medaglia d’oro alla XV Olimpiade (Hel-
sinki - 1952) per la vela - classe star e nella stessa specialità una medaglia
d’argento alla XVI Olimpiade (Melbourne - 1956). Dopo questi successi
la vela italiana ha dovuto aspettare 48 anni e Alessandra Sensini per vin-
cere nuovamente una medaglia d’oro in un’olimpiade. Nel 1973 vinse la
One Ton Cup con Ydra, disegnata da Dick Carter. Nel 2001 gli venne con-
ferita dal presidente Carlo Azeglio Ciampi l’onorificenza di Cavaliere di
gran croce della Repubblica Italiana. A 88 anni vinse
per la quinta volta consecutiva la regata over 60 di Na-
poli. È morto all’età di oltre 90 anni in una stanza
dell’ospedale militare romano del Celio. La sua salma
è stata portata all’aeroporto di Lussinpiccolo da un eli-
cottero della Marina Militare italiana per esser tumu-
lata nella tomba di famiglia dopo funerale e funzione
religiosa, alla presenza di parenti e autorità italiane e
croate. Nato per essere marinaio, disse: «Sulla mia
isola sono venuto al mondo e cresciuto. Là ho capito il
mare e il mare mi ha accolto tra i suoi abitanti. Là ho
conosciuto il vento e l’ho fatto diventare mio amico».

65
MovieFlash
Il film più visto del mese

Il Richiamo
della Foresta
di Marialucia Battisti

l film diretto da Chris San-

I ders, è basato sull’omo-


nimo romanzo di Jack
London .È la storia di un
cane di nome Buck, che
vive come animale dome-
stico in California, conducendo
un’esistenza tranquilla. Per una
serie di tristi eventi, durante la
Corsa all’oro del 1890, Buck si ri-
trova a dover affrontare il selvaggio
territorio dell’Alaska e la sua vita cambia drasticamente. il suo anziano padrone. Il cane Buck è un simbolo di fie-
Ora è un cane da slitta e da semplice recluta del gruppo ne rezza e riconoscenza. L’adattamento del romanzo di Lon-
diventerà il leader. Quest’avventura gli permetterà di ca- don è improntato a una normalizzazione dei suoi passaggi
pire chi è e trovare il suo posto nel mondo. In California, più controversi: la violenza su Buck della «legge della
a fine ‘800, il grosso cane Buck vive nella fattoria di un zanna bianca e del bastone» è solamente accennata e mai
giudice. Rapito per essere venduto come cane da slitta per mostrata; l’istinto animale del cane non è quasi mai anche
i cercatori d’oro del Klondike, Buck si ritrova in Alaska, un istinto di morte; il personaggio del postino volenteroso
rinchiuso in gabbia e addestrato alla legge del bastone. Ac- e ritardatario (interpretato da Omar Sy) è inventato e porta
quistato da un francese che consegna la posta negli avam- il racconto sui binari dell’avventura sentimentale; John
posti dei cercatori d’oro, entra in una muta di cani e in Thornton non è un cercatore d’oro come tutti i maschi
poco tempo, coraggioso e possente, ne diventa il capo. adulti dello Yukon a fine ‘800, ma un eremita che nel finale
Quando però il postino perde il lavoro, viene acquistato da diventa un solitario idealista alla Thoreau al quale Harrison
un feroce viaggiatore in cerca di fortuna. Salvato dall’ere- Ford cerca di dare la monumentalità tragica dei personaggi
mita John Thornton, Buck trova finalmente un amico con di London.
il quale spingersi nelle profondità delle terre selvagge. Qui Una bambina mi ha chiesto perché il cane va nella foresta,
sentirà sempre più forte Il richiamo della foresta e si unirà non dovrebbe stare a casa vicino al suo padrone? “Vedi,
a un branco di lupi, senza però dimenticherà l’affetto per Sara, Il richiamo della foresta a cui il cane mezzo lupo ade-
risce per natura è perché il padrone è rima-
sto senza lavoro e non lo può più tenere e
allora Buck viene portato nella foresta ma
non si dimentica del vecchio padrone”.

Data di uscita: 20 febbraio 2020 - Genere:


Avventura - Anno: 2020 - Regia: Chris
Sanders- Attori: Karen Gillan, Harrison
Ford, Dan Stevens, Jean Louisa Kelly,
Omar Sy, Wes Brown, Terry Notary -
Paese: USA- Durata: 105 min Distribu-
zione: Walt Disney Italia / 20th Century
Fox - Sceneggiatura: Michael Green - Fo-
tografia: Janusz Kaminski - Montaggio:
David Heinz - Musiche: John Powell- Pro-
duzione: 3 Arts Entertainment, Twentieth
Century Fox

66
nati a
Abbo
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