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FEBBRAIO 2021
E DINTORNI
AUSTRIA
TIROLO
ISSN 1124 8408
840001
#THELASTSIP 2020
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INVITO AL VIAGGIO
Come in un libro di racconti fantasy per ragazzi. in pieno inverno. Dell’arcipelago raccontiamo
La casetta solitaria che proietta la luce dalle la piccola El Hierro, dove passava il Meridiano
finestre sulla spianata innevata mentre nel zero, poi portato nell’Ottocento a Greenwich.
cielo danzano le luci dell’aurora boreale sembra Un’isola all’avanguardia della sostenibilità, che
uscita dalla fantasia di un illustratore, ma è una in poco spazio concentra una sorprendente
foto scattata da Roberto Moiola in Norvegia varietà di ambienti, dai coni vulcanici alle
sulla penisola di Varanger, poco a est di Capo foreste tropicali, e di biodiversità, compresa la
Nord. È una tappa dello straordinario viaggio lucertola gigante che fino agli anni Settanta si
fatto dal fotografo in pieno inverno: oltre 2.200 era creduta estinta. Le isole Canarie sono tra
chilometri in auto tra Finlandia e Norvegia, le prime destinazioni che si sono attrezzate
che raccontiamo in questo numero. Una vera per accogliere i turisti in sicurezza in tempo di
avventura nel Grande Nord, ma possibile: pandemia: si parte con il tampone negativo,
le temperature sono artiche, ma le strade, una volta arrivati si scarica una app e si stipula
costantemente tenute pulite, sono percorribili. gratuitamente un’assicurazione che copre il
Un viaggio da sognare e, fintanto che non si soggiorno in hotel in caso di sopravvenuta
potrà viaggiare, tutto da leggere. positività.
Sul nostro taccuino dei desideri ci sono anche le Se vogliamo sognare, possiamo anche
Canarie, isole che un tempo erano i confini del immaginare di essere un falco che nidifica fra
mondo e oggi, sperse in mezzo all’Atlantico, le guglie della Sagrada Família di Barcellona.
sono un avamposto spagnolo al largo E goderci, nel meraviglioso servizio fotografico
dell’Africa. Un’avventura al caldo da sognare che pubblichiamo, un inedito punto di vista.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IN COPERTINA
La chiesa di St. Magdalena a
Leutasch, località invernale in Tirolo.
FOTO DI ALBERT CEOLAN
ARTE DANIMARCA
MONTAGNA AUSTRIA
PAESAGGI SPAGNA
ARCHITETTURA FRANCIA
NATURA SPAGNA
FOOD ESTONIA
20
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
NOTIZIE BONN Fabio Bacchi, Sandrina Bandera, Anna Maria Bonecchi, Maria
Cristina Castellucci, Andrea Forlani, Cristina Gambaro, Enrico
Il nuovo tour virtuale della Martino, Roberto Moiola, Lello Piazza, Niccolò Piazza, Riccardo
Rama de Tisi.
casa natale di Beethoven
23 MUOVERSI PRESIDENTE
URBANO CAIRO
DIRETTORE GENERALE
Giuseppe Ferrauto
113 LIFESTYLE CONSIGLIERI
Andrea Biavardi, Alberto Braggio, Giuseppe Cairo, Ugo Carenini,
114 DOVE STARE FRANCIA Giuliano Cesari, Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara, Marco
Pompignoli, Mauro Sala
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Le immagini di questo numero: Cover Febbraio: Ansa (p. 11); Mostre: Ansa (p. 14); Notizie Bonn:
Beethoven-Haus Bonn (pp. 20, 21); Notizie: H.C. Eiken (p. 22); Muoversi: BVG/O. Lang (p. 23);
Arte Copenaghen: © Ny Carlsberg Glyptotek (p. 27), © Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen, deposito
dello Statens Museum for Kunst, Copenaghen (p. 28), T. Cracchiola (p. 29), A. Sune Berg (p. 30), © Ny
Carlsberg Glyptotek (p. 31); Info Finlandia e Norvegia: sysaworld/R. Moiola (p. 52); Info Leutasch:
R. Hofmann (p. 63); Info Le Puy-en-Velay: M. Ripani (p. 86); Info Barcellona: P. Daude (p. 96);
è una rivista del gruppo Cairo Editore che comprende
Food Tallinn: S. Loog (p. 103); Info Tallinn: A. Forlani (p. 110), sergeijuganov.com (p. 111); Cover
anche le seguenti testate:
Lifestyle: S. Leroy (p. 113); Dove Stare: S. Leroy (pp. 114, 115), F. Mahaut (p. 117), S. Boyer-Engel
(p. 118), P. Juret (p. 118), bab13.com (p. 119), Il Ristorante: A. Roif (p. 120); Food&Drink: © Buck SETTIMANALI: Dipiù TV, Diva e Donna, Settimanale
& Breck (p. 121); Partenze: Engadin St. Moritz Tourismus AG (p. 122), G. Olson/Unsplash (p. 122); Dipiù, Settimanale Dipiù e Dipiù TV Stellare, TV MIA,
Prossimamente: E. De Santis (p. 127), E. Martino (p. 127). Cartografia: Quaterd. Enigmistica PIÚ, Settimanale NUOVO, NUOVO TV, “F”,
Settimanale GIALLO QUINDICINALI: Settimanale Dipiù e
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MENSILI: Airone, Antiquariato, Arte, Bell’Italia, For Men
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FEBBRAIO
MOSTRE · NOTIZIE · EVENTI
BELL’EUROPA 11
MOSTRE |
BASILEA
FINO AL 16 MAGGIO
12 BELL’EUROPA
nella scultura
Qui sopra, da
sinistra. Auguste
Rodin nel suo studio
di Meudon, alle porte
di Parigi; di Hans Arp,
Tree of Bowls, 1960;
Arp nel laboratorio
di Clamart, dove ora
ha sede la fondazione
a lui dedicata. Si
trova a meno di due
chilometri dal Museo
Rodin di Meudon.
Qui a destra.
Di Rodin, Il bacio,
1889-98.
– e per le fonti d’ispirazione, in particolare quelle letterarie, Pagina accanto,
tra la mitologia antica e la Divina Commedia di Dante. Nell’ac- dall’alto. Sempre di
Rodin, Torso di Adèle,
costamento diretto offerto dalla mostra emergono le affinità 1882, e Il pensatore,
formali: nonostante non ci siano prove certe sulla conoscenza 1880-82.
diretta fra Rodin e Arp, le opere di Arp riecheggiano quelle
del maestro francese, come se Arp le avesse reinterpretate e
semplificate in volumi sensuali, fluidi, morbidi. Che il risultato
finale sia monumentale e michelangiolesco come in Rodin o
intimo e astratto come in Arp, uguale è il fascino che i due ar-
tisti provavano per il processo creativo. Disse Rodin: “La verità
delle mie figure, invece di essere superficiale, sembra dispie-
garsi dall’interno, come la vita stessa”. Gli fece eco Arp: “Non
vogliamo copiare la natura, non vogliamo riprodurre, voglia-
mo produrre come una pianta produce un frutto. Vogliamo
produrre direttamente e non in modo mediato”.
La mostra è presentata anche su YouTube, con sottotitoli in
inglese, dal curatore Raphael Bouvier. Per trovare il video bi-
sogna dare come ricerca il seguente titolo: Rodin/Arp Exhibi-
tion Tour with Raphael Bouvier.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
INFO
Fondation Beyeler Baselstrasse 101, Riehen/Basilea;
www.fondationbeyeler.ch Rodin/Arp Orario: 10-18, mer. 10-20.
Ingresso: 25 €.
BELL’EUROPA 13
MOSTRE |
Le altre esposizioni da non perdere questo mese in Europa.
Tra capolavori antichi e moderni
14 BELL’EUROPA
VIENNA
| MOSTRE
FINO AL 18 APRILE
©RIPRODUZIONE RISERVATA
dell’arcobaleno. Hicks è una delle pioniere dell’arte tessile alle varie fibre). L’antica tradizione tessile è dunque reinventata
contemporanea, essendo approdata a questa particolare in opere non figurative, che invogliano a essere toccate, tanto è
ricerca a partire dagli anni Cinquanta, quando ha cominciato forte l’impatto visivo della loro trama.
a studiare le diverse pratiche indigene di annodatura e La mostra è presentata in 3D sul sito del museo.
tessitura in tutto il mondo, lavorando nel Nord America e
nell’America Latina (ha vissuto in Messico dal 1959 al 1964), in INFO
Europa, Africa, Medio Oriente, India e Asia. Un apprendistato MAK Sheila Hicks. Filati, alberi, fiume; www.mak.at
BELL’EUROPA 15
MOSTRE | LA LETTURA
A CURA DI
SANDRINA BANDERA
Storica dell’arte, già direttore della Pinacoteca di Brera a
Milano, è presidente della Fondazione MA*GA di Gallarate
SINT-JANSHOSPITAAL BRUGES
Con mossa da maestro e confermando- le opere di Memling divennero oggetto di un ritrattista apprezzato dagli umanisti.
si tra i massimi esperti di arte fiamminga culto. Considerando l’importanza che eb- Ciò che lo rese famoso fu l’inserimento
del XV secolo, Till-Holger Borchert, diret- bero sugli artisti non solo locali (a Firen- innovativo delle figure nel paesaggio, una
tore artistico del museo Sint-Janshospita- ze influenzarono Botticelli, Ghirlandaio, modalità ispirata a precedenti di Van der
al di Bruges, ha ottenuto la donazione di Perugino e Leonardo), oggi diremmo che Weyden per le figure sacre e da lui adotta-
una straordinaria opera di Hans Memling i suoi dipinti “fecero tendenza”. Nella ta per dare aria e vita ai personaggi e per
(1435 circa-1494), colmando un vuoto strepitosa raccolta di Memling al museo tratteggiarne il cammino interiore (se-
nella pur ineguagliabile collezione di dell’Ospedale di San Giovanni che, tra condo i principi imitativi della devotio mo-
opere dell’artista presenti nella quadre- opere commissionate all’artista dagli stes- derna diffusa nel Nord Europa). Anche in
ria della città belga. La tavola è esposta si Ospedalieri e donazioni ottocentesche, questo pannello lo sfondo con la narra-
nella mostra Memling Now: Hans Mem- copre quasi l’intera gamma dei generi pit- zione di Giuseppe d’Arimatea davanti
ling nell’arte contemporanea (fino al 28/2), torici da lui praticati, mancava la testimo- al sepolcro aperto e al sarcofago vuoto
nell’ambito del progetto virtuale Flemish nianza del suo riconoscimento europeo. di Cristo in un paesaggio naturalistico
Masters Museum Tour. Questo “ritratto Nonostante l’imperfetta conservazione fiammingo (la Terra Santa con le fattezze
di parata” del 1470 circa, pannello di si- della tavola (a causa delle ridipinture, ora di Bruges) non serve semplicemente ad
nistra di un trittico smembrato, è tra le eliminate, rimase invenduta due volte aggiungere respiro alla figura rivolta al
opere più eleganti della prima maturità nelle aste), la sua importanza è inconte- perduto pannello centrale (forse una Re-
del pittore, memore del linearismo di stabile. Lo denunciano le dimensioni (è surrezione), ma a rendere più vero il suo
Rogier van der Weyden. Rappresenta un alta 104 cm), l’impostazione architettoni- atteggiamento di devozione.
nobile del casato spagnolo dei De Rojas, ca, il taglio fotografico (sottolineato dalla ©RIPRODUZIONE RISERVATA
16 BELL’EUROPA
A
A. IL MANOSCRITTO
Il modo realistico con cui Memling
ha rappresentato il manoscritto
conferisce verità all’ambientazione
e dà al personaggio il prestigio di
un intellettuale umanistico. Tutta
la scena, conchiusa in uno spazio
rettangolare, fa pensare a un luogo
di meditazione, quasi uno studiolo.
C
B. LO STEMMA
È stato identificato come quello
dell’influente casato castigliano
dei De Rojas. Il personaggio
potrebbe essere Francisco de
Rojas (1446-1523), bibliofilo e
ambasciatore spagnolo. Lo stile del
dipinto e l’abito dell’uomo, tuttavia,
sembrerebbero più arcaici.
C. LO SFONDO
Per via della presenza sullo sfondo
di Giuseppe d’Arimatea, la critica
ipotizza che il pannello centrale
perduto rappresentasse una
Resurrezione. Memling non dipinge
la Terra Santa ma un paesaggio
fiammingo, attualizzando l’episodio
evangelico in una dimensione locale.
B C
BELL’EUROPA 17
NOTIZIE |
A sinistra. Una
locomotiva a vapore
della ferrovia tirolese
dell’Achensee.
A destra. Il cimitero
di Mirogoj, a Zagabria.
In basso. La fortezza
EUROPA NOSTRA di Narikala, a Tbilisi,
capitale della Georgia.
18 BELL’EUROPA
UNESCO
Sauna, pane
e orologeria
patrimoni
dell’umanità
Sono fra le tradizioni europee che l’Unesco ha aggiunto
quest’anno alla lista che tutela il patrimonio intangibile
Europa Nostra, il movimento per la difesa Nel dicembre scorso l’Unesco ha iscritto 32 tradizioni nella li-
del patrimonio culturale del nostro continente, sta del patrimonio intangibile. Tra quelle europee spiccano la
ha annunciato una lista di 12 siti in pericolo. cultura della sauna in Finlandia; il rito equestre di Los Caballos
Scorrere l’elenco è anche un modo per cono- del Vino che si svolge a maggio a Caravaca de la Cruz, bor-
scere monumenti ignoti al grande pubblico. go spagnolo a metà strada fra Valencia e Malaga; la tecnica
Ecco alcuni dei principali siti in pericolo. La dell’orologeria meccanica e artistica del Giura, tra Francia e
ferrovia dell’Achensee, in Tirolo, è l’unica fer- Svizzera, che si può ammirare nei laboratori e nei musei della
rovia pubblica al mondo che, da quando è regione, come il Musée International d’Horlogerie di La Chaux-
nata nel 1889, utilizza ancora le attrezzature de-Fonds (sotto). E ancora la produzione di palle di vetro na-
originarie. La compagnia ferroviaria è fallita e talizie del Nord della Boemia; l’arte dei suonatori di corno da
l’intera rete è a rischio di deterioramento. Co- caccia, comune a Italia, Francia, Belgio e Lussemburgo. In-
struito tra il 1876 e il 1929, il cimitero neoclas-
©RIPRODUZIONE RISERVATA
fine, per quanto riguarda l’alimentazione, sono state iscritte:
sico di Mirogoj, a Zagabria, la capitale croata, la tradizione dell’apicoltura arborea fra Polonia e Bielorussia
ha subito gravi danni in seguito al terremoto (sopra); l’arte culinaria del ftira, il pane a lievitazione naturale
del marzo 2020 e a successive forti piogge. La di Malta; le pratiche relative alla produzione e al consumo del
fortezza di Narikala, a Tbilisi, è uno dei siti sto- couscous, alimento tipico del Maghreb, ma adottato ormai da
rici più importanti della Georgia e rischia di tutta l’area mediterranea. (G.M.)
crollare per problemi idrogeologici della zona
e per lo stato di degrado generale in cui ver-
sa. Il monastero di Dečani, in Kosovo (vedere
Bell’Europa del febbraio 2018), sito Unesco INFO
protetto dalle truppe della Nato, rischia l’e- ich.unesco.org
spropriazione dei suoi terreni e la possibile
costruzione alle sue porte di un’autostrada
internazionale. In pericolo anche due mo-
numenti italiani: il Giardino Giusti di Verona,
di epoca rinascimentale, colpito nel 2020 da
tre violenti temporali che hanno sradicato un
terzo dei suoi alberi. E Palazzo Ca’ Zenobio di
Venezia, sede del Collegio Armeno dal 1851
al 1997. Dalla sua chiusura, l’edificio è vuoto
ed esposto a deterioramento. A rischio, così,
anche il suo significato storico di ponte tra le
culture europea e mediorientale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
INFO
www.europanostra.org
BELL’EUROPA 19
NOTIZIE | BONN
BEETHOVEN-HAUS
Nel dicembre scorso, per celebrare i 250 anni dalla nascita gli oggetti personali del musicista, i suoi strumenti, la scri-
di Ludwig van Beethoven (1770-1827) è stato lanciato Bee- vania, gli apparecchi acustici per combattere la sordità,
thoven Everywhere, un nuovo progetto interattivo di Google il calco in gesso del volto. Ma soprattutto mostra il leg-
Arts & Culture realizzato in collaborazione con la Beetho- gendario ritratto di Beethoven, opera del pittore tedesco
ven-Haus, la casa natale del maestro tedesco a Bonn, e altri Joseph Karl Stieler (1781-1858). Il ritratto ha plasmato
17 partner internazionali. l’immagine del compositore fin dalla sua creazione, nel
Il clou del progetto è il tour virtuale della Beethoven- 1820 (è stato reinterpretato anche da Andy Warhol): capi-
Haus, realizzato con le immagini di Google Street View: gliatura grigio argento arruffata, la sciarpa scarlatta legata
un modo dunque per visitare anche da casa propria que- in modo disordinato, lo spartito della sua Missa solemnis
sto museo ristrutturato un anno fa, piccolo ma capace di in mano. Il progetto Google Arts & Culture completa l’am-
attrarre oltre 100mila visitatori all’anno. Il tour attraverso pia offerta dell’archivio digitale della Beethoven-Haus che
le 12 stanze dell’abitazione permette di vedere da vicino introduce alla vita e all’opera del grandissimo musicista.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
VISITA VIRTUALE
A lato. Uno screenshot della visita
virtuale della Beethoven-Haus.
Il tour fa parte di Beethoven
Everywhere, il sito di Google Arts &
Culture creato con l’aiuto di 18
istituzioni culturali, tra cui la
Carnegie Hall, la Deutsche
Grammophon e la Secessione di
Vienna: quest’ultima ha contribuito
facendo digitalizzare in altissima
definizione il Fregio di Beethoven,
opera pittorica di Gustav Klimt.
Il sito di Google presenta la vita e
l’eredità culturale del compositore
con documenti ed estratti sonori.
Info: g.co/BeethovenEverywhere
20 BELL’EUROPA
Qui sopra. Nella Beethoven-Haus di Bonn, la stanza con il celebre ritratto del compositore dipinto da Joseph Karl Stieler nel
1820. Commissionato dai coniugi Brentano, amici del musicista, si dice che sia stato realizzato in quattro sedute. Qui sotto.
La sala con l’ultimo fortepiano appartenuto a Beethoven. Pagina accanto, in alto. Il calco in gesso del volto del musicista.
INFO
Beethoven-Haus
Bonn Bonngasse
20 e 24-26;
www.beethoven.de
Orario: 10-18.
Ingresso: 10 €.
BELL’EUROPA 21
NOTIZIE |
Nella foto. La
passerella
costruita sulle
acque della
cascata di
Vøringsfossen.
In basso. Una
sala del museo
del vetro
Holmegaard
Værk.
NORVEGIA DANIMARCA
una passerella centrale. Dispone di 99 gradini e la cosa più vuole creare il proprio manufatto. (G.M.)
impressionante è che non si sviluppa in piano, ma in pen- INFO
denza. Ha lo scopo di enfatizzare il godimento del panora- Holmegaard Værk Glasværksvej 55, Holmegaard;
ma circostante: Vøringsfossen, infatti, è forse la cascata più www.museerne.dk Orario fino al 31/3: museo 10-16.
famosa della Norvegia, con l’acqua che precipita per 182 Ingresso: 150 corone (20 €).
metri dall’altopiano di Hardangervidda fino alla valle di
Måbødalen. La cascata si trova lungo una delle strade più
scenografiche del Paese, quella dell’Hardanger, appunto.
Presso la cascata si visita il Norsk Natursenter-Hardan-
ger (aperto dall’1/6 al 31/10), che racconta la natura nor-
vegese, attraverso anche un cinema panoramico composto
da 5 grandi schermi. Lo sviluppo turistico dell’area non è
concluso: entro la fine del 2021 saranno aggiunti nuovi per-
corsi e belvedere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
INFO
www.fjordnorway.com/top-attractions/voringsfossen;
norsknatursenter.no; www.nasjonaleturistveger.no
22 BELL’EUROPA
MUOVERSI |
Novità sui collegamenti che uniscono l’Europa DI GIOVANNI MARIOTTI
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il primo tram della svedese Lund
Lund, città-giardino svedese famosa per la cattedrale medievale,
ha inaugurato la sua prima linea di tram (a lato): in 9 fermate si va
dal centro verso le cittadelle Ideon e Medicon, l’area del colosso
delle telecomunicazioni Sony-Ericsson e le strutture di ricerca
MAX IV ed ESS-European Spallation Source. L’ESS è un centro di
©RIPRODUZIONE RISERVATA
fisica nucleare in costruzione ed è aperto alle visite del pubblico.
INFO
www.skanetrafiken.se; europeanspallationsource.se
Biglietto: 54 corone (5,40 €), valido 24 ore.
INFO
www.ratp.fr; www.grand-paris.jll.fr/fr;
www.societedugrandparis.fr Biglietto: da 1,90 €.
BELL’EUROPA 23
ARTE | DANIMARCA
La Ny Carlsberg
Glyptotek è uno dei
più bei musei
di Copenaghen: un
sontuoso edificio
neorinascimentale
fa da cornice
a collezioni che
spaziano dall’antico
Egitto a Van Gogh.
Frutto dell’amore
per l’arte di un
magnate della birra
TESTI MARIA CRISTINA
CASTELLUCCI
FOTO MATTEO CARASSALE
La galleria della scultura francese dell’Ottocento alla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen. In primo piano
Perseo e la Gorgone, marmo del 1903 di Laurent Marqueste (1848-1920); sulla destra il gruppo del Paradiso
perduto, marmo del 1883 di Jean Gautherin (1840-90), copia dell’opera creata per il Parc Monceau di Parigi.
24 BELL’EUROPA
UN TEMPIO PER LA
BELLEZZA BELL’EUROPA 25
ARTE | COPENAGHEN
A sinistra. Uno scorcio
dell’esposizione di busti
di Carl Jacobsen, il
fondatore della Glyptotek,
e di sua moglie Ottilia,
eseguiti da vari scultori
del primo ’900.
Sotto. La Central Hall,
aggiunta ai primi del ’900
e utilizzata anche per
concerti, è ispirata a una
piazza dell’antica Roma:
negli spazi tra le colonne
sono collocati pezzi della
collezione di scultura
greca e romana.
Pagina accanto. La Testa
Rayet (530-520 a.C.),
capolavoro della scultura
greca arcaica, era parte
di una statua di kouros
a grandezza reale; la
ricostruzione della Tomba
dei Leopardi (V secolo
a.C.) a Tarquinia con statue
O
di prefiche (III secolo a.C.)
nella sezione etrusca.
26 BELL’EUROPA
A sinistra. Paesaggio a
Saint-Rémy, tela del 1889
di Vincent van Gogh.
A sinistra, sotto.
Il bronzo e il gesso de
L’ombra, opera del
1902-04 di Auguste Rodin.
Sotto. La Glyptotek vanta
numerosi lavori dello
scultore francese: al
centro dell’allestimento
spicca il gruppo bronzeo
de I borghesi di Calais,
capolavoro del 1889.
Pagina accanto.
Il ritratto funerario di una
nobildonna siriana,
risalente al III secolo d.C.,
detto La bella di Palmira
è uno dei preziosi pezzi
di arte siriana conservati
nel museo; altre due
opere di Rodin, i gessi del
Monumento a Victor
Hugo (commissionatogli
nel 1889) e di Riflessione.
28 BELL’EUROPA
ARTE | COPENAGHEN
BELL’EUROPA 29
ARTE | COPENAGHEN
lius Løytved, console a Berlino, nel 1884 Jacobsen acquistò un sarcofago egizio
con tanto di mummia, il primo pezzo di una collezione egizia di grande pregio,
unica nel Nord Europa, frutto anche del mecenatismo dell’imprenditore, che
finanziò direttamente campagne di scavi.
30 BELL’EUROPA
A destra. Arearea no
varua ino (Lo spirito
malvagio si diverte), tela
del 1894 di Paul Gauguin.
Il museo possiede oltre
40 opere dell’artista
francese, riproposte in
una mostra speciale
aperta fino al 16 maggio.
Sotto. Una sala della
sezione dedicata all’arte
francese dell’800: sulla
base al centro, una serie
di Ballerine in bronzo di
Edgar Degas.
Pagina accanto.
Nella sezione Antico
Mediterraneo, la sala con i
tre grandi rilievi di animali
in mattonelle dipinte
provenienti dalla Porta di
Ishtar a Babilonia (VII-VI
secolo a.C.); la testa del
faraone Amenemhat III
(circa 1800 a.C.) è uno dei
capolavori della sezione
egizia del museo.
BELL’EUROPA 31
ARTE | COPENAGHEN
A sinistra. Il pensatore,
uno dei capolavori più
noti di Rodin, è tra le
sculture che ornano il
giardino della Glyptotek.
Il bronzo è una delle oltre
20 versioni esistenti
dell’opera, oggi sparse in
tutto il mondo.
Sotto. Uno scorcio della
grande cupola che copre
il Giardino d’inverno,
ideato nel 1906 da Vilhelm
Dahlerup, l’architetto
della parte principale del
museo: è accessibile
liberamente e tra le piante
esotiche presenta una
selezione di sculture.
Pagina accanto. Scorcio
dei tetti della Glyptotek
dominati dalla grande
cupola del Giardino
d’inverno. Sulla sinistra
svetta la torre del
Rådhuset, il Municipio,
alta 105 metri.
32 BELL’EUROPA
opere commissionate personalmente da Carl, la Fondazione ha acquistato altre
sculture dell’artista e oggi la Glyptotek ne ospita una delle collezioni più com-
plete, con capolavori come Il bacio, L’ombra, I borghesi di Calais e il celeberrimo
Pensatore. Infine si arriva all’arte moderna con lavori di Pablo Picasso, Alberto
Giacometti, Joan Miró. Un nutrito programma di mostre che presentano ogni
volta parti della collezione in modo nuovo contribuisce a fare dal vasto edificio
storicista ispirato al Rinascimento veneziano e affacciato su Dantes Plads, la
piazza dedicata a Dante Alighieri, uno dei musei più interessanti della capitale,
ogni anno visitato da oltre 500mila persone.
BELL’EUROPA 33
A CURA DI MARIA CRISTINA CASTELLUCCI
Cosa fare
Tour guidati in bici e a piedi Grazie
alla capillare rete di piste ciclabili, che
raggiungono ogni angolo della città e dei
dintorni, la bicicletta è uno dei mezzi più
indicati per esplorare Copenaghen. Sul sito
www.visitcopenhagen.com sono elencati
i tour che è possibile prenotare, fra gli altri
quelli a tema “verde” di Green Bike Tours
(tel. 0045-24851007; greenbiketours.org/
copenhagen Tour privati per min. 2 persone,
anche in italiano; prezzi su richiesta) e i tour
alternativi di Bike Mike Tours per esplorare
le atmosfere più autentiche della città (tel.
0045-26395688; bikecopenhagenwithmike.
dk Fino al 31/3 Winter tour di circa 3 ore
300 corone, 40,50 €). Ottimi anche i tour
34 BELL’EUROPA
INFO
In Italia: VisitDenmark, tel. 02-
874803; www.visitdenmark.it
A Copenaghen: Copenhagen
Visitor Service, Vesterbrogade 4,
tel. 0045-70222442;
www.visitcopenhagen.com
HOTEL OTTILIA RESTAURANT MES
a piedi, come i due proposti dal Dansk palazzo del primo ’900 già sede delle Poste
Arkitektur Center, uno dedicato al nuovo danesi: offre 390 camere comode di diverse
quartiere Ørestad, con le sue architetture categorie, comprese suite per famiglie. È
contemporanee, l’altro alla storia urbanistica uno dei pochi hotel in città a disporre di una
della capitale (Bryghuspladsen 10, tel. 0045- piscina all’aperto riscaldata. Doppia con VILLA COPENHAGEN
32571930; dac.dk Prezzo: 150 corone, colazione da 1.431 corone (192,50 €).
20,50 €). Infine ci sono i tour gastronomici,
sempre piacevoli: With Locals offre ★★★★
passeggiate a piedi con un host locale che Tivoli Hotel Arni Magnussons Gade 2,
conduce gli ospiti ad assaggiare le specialità tel. 0045-32684000; www.tivolihotel.com
tradizionali danesi (www.withlocals.com Tour Un albergo con 679 camere di ben 8 diverse
di 3 ore con 8 assaggi e 2 bevande: 74 €). categorie, alcune ispirate, per arredi e decori,
al vicino e celebre parco divertimenti, con
Cosa comprare ristoranti (tra cui una brasserie, un sushi bar e
una varietà di bar), palestra e piscina. Doppia
Poco lontano dalla Glyptotek si estende con colazione da 900 corone (121,50 €).
il quartiere Vesterbro, una zona vivace e TIVOLI HOTEL
interessante per via dei tanti negozi, bar e ★★★★
ristoranti. Handcrafted Copenhagen è Hotel Ottilia Bryggernes Plads 7, tel. 0045-
un’oreficeria in cui acquistare gioielli realizzati 33387030; www.brochner-hotels.com
a mano, tutti preziosi pezzi artigianali dallo Prende nome dalla moglie di Carl Jacobsen
spiccato stile scandinavo (Sønder Boulevard questo nuovo hotel, creato all’interno
59, tel. 0045-22433006; handcraftedcph.com di un edificio della vecchia birreria,
Orario: lun.-mer. 8-16, gio. 8-15, ven. 8-14). opportunamente trasformato con un design
Edison & Co è un interior e design store contemporaneo. Le camere sono 155, sul
che propone soprattutto lampade vintage tetto c’è il ristorante. Colazione biologica e
ma anche oggetti per la casa, dai cuscini ai dalle 17 alle 18 Wine Hour: uno o due calici
bicchieri (Sønder Boulevard 39, tel. 0045- di vino offerti agli ospiti. Doppia con colazione
61672694; edisonogco.dk Orario: gio.-ven. da 856 corone (115,50 €). POPL
11-17.30, sab. 11-15). In tema di design è da
segnalare Designer Zoo, che riunisce stili e ★★★★
oggetti di vari creativi, alcuni dei quali hanno il Andersen Hotel Helgolandsgade 12, dai croissant alle ostriche passando per la
proprio laboratorio sul posto (Vesterbrogade tel. 0045-33314344; andersen-hotel.dk tarte flambée. Sfiziose proposte vegetariane.
137, tel. 0045-51515482; designerzoo.dk Un boutique hotel di 69 camere tutte diverse Menù a pranzo da 85 corone (11,50 €), a
Orario: lun.-ven. 10-17.30, sab. 10-15). Per in cui si possono scegliere atmosfera e stile cena da 330 corone (44,50 €).
l’abbigliamento, interessante l’atelier della per un soggiorno confortevole in ambienti
stilista Maxjenny Forslund, con i suoi tessuti tutt’altro che anonimi. Doppia con colazione Ancestrale Oehlenschlægersgade 12,
stampati per abiti dal taglio comodo, creati da 840 corone (113 €). tel. 0045-31353851; ancestrale.dk Recente
con materiali sostenibili (Høkerboderne 17, apertura di tre giovani appassionati di vino,
tel. 0045-28125814; shop.maxjenny.com). Dove mangiare questo locale è prima di tutto un wine bar
Abbigliamento anche da Kyoto: a dispetto (wine tasting menu da 100 corone, 13 €),
del nome, non è d’ispirazione nipponica, Restaurant Mes Jarmers Plads 1, tel. 0045- ma è possibile anche fermarsi per una cena.
bensì un negozio nel classico stile minimalista 25365181; restaurant-mes.dk Accogliente, Informale e accogliente. Conto medio: 180
scandinavo, per uomo e per donna (Istedgade con nemmeno 30 coperti, il ristorante di corone (24,50 €).
95, tel. 0045-33316636; kyoto.dk Orario: Mads Rye Magnusson propone cucina
lun.-gio. 11-18, ven. 11-19, sab. 10-17). creativa basandosi su prodotti biologici, Popl Strandgade 108, tel. 0045-32963292;
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BELL’EUROPA 35
STRADE D’EUROPA | FINLANDIA-NORVEGIA
VIAGGIO NEL
GRANDE NORD
Alla scoperta della punta settentrionale della penisola
scandinava. Un itinerario estremo, in pieno inverno,
tra foreste ghiacciate, strade che si perdono
nell’infinito, colorati villaggi di pescatori. E di notte si
accende la magia sotto il luminescente tetto
dell’aurora boreale TESTI E FOTO ROBERTO MOIOLA
Al tramonto, dopo una tempesta di neve, un’auto solitaria viaggia lungo una strada
nella zona di Tana, in Norvegia.
36 BELL’EUROPA
STRADE D’EUROPA | FINLANDIA-NORVEGIA
38 BELL’EUROPA
L
Kittilä-Muonio
Qui sopra. La struttura del Lapland Hotels Pallas
si scorge nel bosco innevato del Parco
Nazionale di Pallas-Yllästunturi, in Finlandia.
Qui sotto. Un “autoritratto” del nostro fotografo
durante un’escursione con le ciaspole; sullo
sfondo le forme curiose degli alberi ricoperti di
neve ghiacciata: è il fenomeno del tykky.
Pagina accanto. Quando scende il buio
incomincia lo spettacolo dell’aurora boreale,
pennellate luminescenti che variano di forma e
intensità in base all’attività solare.
BELL’EUROPA 39
40 BELL’EUROPA
STRADE D’EUROPA | FINLANDIA-NORVEGIA
Alta-Sørøya
Qui sopra. Le luci dell’alba sull’abitato di
Sørvær, sull’isola norvegese di Sørøya.
Qui sotto. Il merluzzo lasciato essiccare sulle
accumula sulla moltitudine di pini e abeti sparsi ai bordi
hjeller, le tipiche rastrelliere, per ottenere della tundra: è la galaverna, o tykky, come viene chiamata
il pregiato stoccafisso norvegese. In secondo in Finlandia. Nonostante il freddo pungente, non appena
piano, nel cielo, le luci dell’aurora boreale.
Pagina accanto, dall’alto. Due vedute aeree: le luci degli impianti sciistici si spengono ci avventuriamo
quella di alcune case nei pressi di Alta, che verso il Levi, una collina che supera di poco i 500 metri,
illustra bene la scarsa densità abitativa della sulla quale si trovano le piste della Coppa del mondo di sci.
zona, e quella di allevamenti ittici lungo la
costa settentrionale della Norvegia. Ad attenderci chilometri di percorsi battuti quotidiana-
mente, ideali per passeggiare, anche nella notte polare. Di
giorno le possibilità raddoppiano: un’adrenalinica corsa su
una slitta trainata dagli husky, una comoda escursione in
motoslitta, ma anche attività bizzarre come l’improvvisarsi
pescatori su un lago ghiacciato. Tutte emozioni che vanno
assolutamente provate, qui nella terra di Santa Claus.
BELL’EUROPA 41
STRADE D’EUROPA | FINLANDIA-NORVEGIA
42 BELL’EUROPA
Capo Nord
Qui sopra. L’aurora boreale fotografata
presso Capo Nord. Sulla destra nella foto si pronti per ammirare l’aurora boreale. È il luogo perfetto,
riconosce il Globo, il monumento simbolo grazie al ridotto inquinamento luminoso e alla latitudine.
del luogo che segna il punto più L’indomani ripartiamo di buon’ora alla volta della Norve-
settentrionale dell’Europa continentale.
Capo Nord si può visitare anche in inverno. gia. Per coprire i 200 chilometri che ci separano dal confi-
Qui sotto. Due escursionisti fotografano ne di Kilpisjärvi impieghiamo quasi tre ore lungo la E8, la
l’aurora boreale nei pressi di Capo Nord.
Pagina accanto. Veduta aerea del fiordo
mitica Aurora Borealis Road. A Muonio facciamo benzina
innevato nei pressi di Ifjord. e approvvigionamento: da qui fino al confine non incon-
treremo paesi abbastanza popolati da meritare un nome
sulla cartina. La densità di popolazione è impressionante:
meno di un abitante per chilometro quadrato!
Passato il confine, le colline lasciano presto spazio alle
montagne scoscese, il freddo si fa meno pungente, il clima
è mitigato dal mare che nulla può contro la forza del ven-
to: siamo nella terra dei fiordi. Spezziamo il nostro viaggio
con una notte ad Alta, la città maggiormente antropizzata
della contea di Troms og Finnmark. Imperdibili la visita
alla Nordlyskatedralen, una moderna chiesa del 2013, e
le opportunità per avvicinarsi alla cultura dei Sami, la più
antica del Nord Europa.
BELL’EUROPA 43
STRADE D’EUROPA | FINLANDIA-NORVEGIA
Penisola di Varanger
Qui sopra. Un escursionista fotografa il
paesaggio accoccolato sul mare ghiacciato continua in direzione di Sørvær. Il senso di smarrimento
nella zona della riserva naturale di iniziale lascia spazio a fiordi mozzafiato, montagne ripi-
Tanamunningen, a nord di Austertana.
Qui sotto. Una casa isolata in mezzo alla de e innevate, renne che corrono libere per gli spazi im-
neve illuminata dall’aurora boreale. mensi. È questo che il turista va cercando: uno spettacolo
Pagina accanto, dall’alto. A Berlevåg, sulla rude, selvaggio e minimale, dal quale lasciarsi ammaliare.
penisola di Varanger, la bufera di neve si
abbatte sulle abitazioni in legno; e la veduta A malincuore lasciamo l’isola, il viaggio verso Capo Nord
aerea di questa località, con i pescherecci è ancora lungo.
ormeggiati nel piccolo porto.
BELL’EUROPA 45
STRADE D’EUROPA | FINLANDIA-NORVEGIA
Saariselkä
Qui sopra. Una spettacolare fotografia
zenitale realizzata con il drone:
un’automobile percorre una strada La penisola di Varanger, aspro avamposto artico della Nor-
all’interno del Parco Nazionale di Urho
Kekkonen, dedicato allo statista finlandese
vegia, è la nostra ultima tappa in Norvegia, non proprio
(1900-86) che fu presidente del Paese. una tappa iconica se paragonata a Capo Nord. La zona
Qui sotto. La magia degli alberi innevati di Austertana, nei pressi della riserva naturale di Tana-
si può godere lungo i sentieri percorsi
con la slitta trainata da cani. munningen, è una scelta strategica per visitare la zona. La
Pagina accanto, dall’alto. A Saariselkä, riserva stessa è una perla paesaggistica. Lungo le statali
turisti in uscita con le motoslitte e le luci che si addentrano nel Parco Nazionale di Varangerhalvøya
dell’alba sul centro abitato.
ammiriamo le semplici scene di vita quotidiana che ca-
ratterizzano questo altopiano accidentato, al limite set-
tentrionale dei Monti Scandinavi. Berlevåg, Kongsfjord,
Båtsfjord sono nomi ignoti all’inconsapevole forestiero, il
quale entrerà in armonia con questi territori aspri e affa-
scinanti, passeggiando per le loro strade e respirando così
quell’emozione che ricorda quanti luoghi sconosciuti e
meravigliosi esistano al mondo.
Ritorno in Lapponia
Si vorrebbe che il viaggio non finisse mai, ma i giorni che
passano veloci ci costringono a tornare in Lapponia. Per
una sosta si può approfittare di Saariselkä, cittadina vivace
e attrezzata per il turismo invernale, valida alternativa alle
più famose Inari e Ivalo. Saariselkä poi è il punto di par-
tenza ideale per ammirare le foreste congelate del Parco
Nazionale di Urho Kekkonen, il secondo più vasto della
Finlandia coi suoi 2.550 chilometri quadrati, dove la natu-
ra selvaggia della Lapponia finlandese si spinge fino al vi-
cino confine russo. Il gelo invernale trasforma pini e abeti
in sculture di ghiaccio in una foresta che, procedendo lenti
con le racchette da neve ai piedi, appare viva. Ci si sfida a
interpretare le figure arboree avvolte dal bianco puro, in
uno spettacolo unico e mozzafiato, a coronamento di un
viaggio che, l’indomani, ci riporterà a Kittilä. |
©RIPRODUZIONE RISERVATA
BELL’EUROPA 47
4. Sørøya Capo Nord (255 5. Capo Nord Varanger (485 km)
km) Da Skarsvåg si torna a Olderfjord, per costeggiare il
Tornati ad Alta per la stessa Porsangerfjord fino a incontrare la 98 che conduce a Ifjord.
ILLUSTRAZIONE QUATERD
Ma re di N orv e gia strada percorsa in precedenza, Da qui si prosegue per Tana. Se la 98 è chiusa per maltempo,
si prende la E6 fino a Olderfjord da Olderfjord si deve allungare fino alla E6 che corre lungo il
(110 km). Da qui s’imbocca confine con la Finlandia e che conduce a Tana. Da Tana con Ma re di B a re nts
la E69 che percorre la costa la 890 si percorrono i 45 km che permettono di raggiungere
fino all’isola di Magerøya, dove Austertana, la base ideale per visitare la penisola di Varanger,
sorge l’abitato di Skarsvåg, a la vera meta di tappa.
pochi chilometri da Capo Nord.
Capo Nord
Magerøya Skarsvåg
Berlevåg
Honningsvåg
3. Alta Sørøya (180 km)
Da Alta tramite la E6 si va verso Øksfjord che Kongsfjord
si trova a 110 km, deviando sulla strada 882
nei pressi di Langfjordbotn. A Øksfjord una
890
rd
di Varangerhalvøya
Sørøya
Sørvær Austertana Varanger
erfjo
Olderfjord Ifjord
882
ang
Hasvik
Pors
Tana
E6
98
Øksfjord E6
882
6. Varanger Saariselkä
(570 km)
Langfjordbotn Ci si dedica alla visita
E6 della penisola di Varanger,
percorrendo le strade locali
E75
E6
Skibotn N O R V E G I A
Kilpisjärvi E75
9695
79
Muonio all’aeroporto di Kittilä
In alto. I francobolli Levi imboccando verso sud la E75
dedicati a due animali Sirkka 531 m fino a Sodankylä. Da qui si
artici, presenti nel Nord prosegue lungo la 80.
della Norvegia: l’orso Kittilä E75
polare e il gufo delle nevi
(Bubo scandiacus). Parco Nazionale di 80
A destra. Nel disegno Pallas-Yllästunturi
del nostro illustratore Sodankylä
il cartello posizionato a
Capo Nord con le
coordinate geografiche
della punta.
F I N L A N D I A
FINLANDIA
NORVEGIA Helsinki
Oslo
1. Kittilä, Finlandia
2. Muonio, Finlandia
In auto
PERIODO E DURATA Da gennaio a marzo, due settimane.
ITINERARIO INFO PER GLI AUTOMOBILISTI In Finlandia le strade principali
non presentano problemi particolari, salvo in caso di maltempo
prolungato. Rimane l’accortezza di mantenere una velocità
moderata, soprattutto in presenza dei frequenti tratti rettilinei che
potrebbero indurre ad accelerare. In Norvegia, invece, occorre
verificare giornalmente la condizione della viabilità sul sito www.
Tra Finlandia e Norvegia, un viaggio che ha il vegvesen.no Molte strade del Finnmark, anche quelle principali,
sapore dell’avventura: più di 2.200 chilometri possono rimanere chiuse in caso di nevicate abbondanti o bufere.
Il traffico è consentito solo a determinati orari in cui vengono istituite
nella terra che si estende oltre il Circolo le cosiddette Kolonne, quando un convoglio spazzaneve guida la
Polare Artico. Sfidando temperature glaciali carovana del traffico automobilistico. Per il meteo si consigliano i
seguenti siti: en.ilmatieteenlaitos.fi e www.yr.no
3. Alta, Norvegia
50 BELL’EUROPA
Sørøya è la quarta isola della Norvegia per dimensioni, raggiungibile
giornalmente da Øksfjord con un attraversamento di due ore a bordo
di un traghetto. A dispetto del suo clima ventoso e burrascoso, offre
una natura incontaminata e un senso di distacco dal quotidiano
che raramente si trovano altrove. I suoi villaggi colorati, le montagne
incrostate di neve e l’acqua scura dei suoi fiordi disegnano un
paesaggio di rara bellezza. È possibile avventurarsi in escursioni
con le racchette da neve o visitare le tre chiese dell’isola. Un piccolo
aeroporto per voli interni completa l’offerta. Info: www.visithammerfest.
net A lato: il villaggio di Sørvær.
4. Sørøya, Norvegia
La fama di Capo Nord attrae il turista che arriva fin qui per ammirare
un panorama di rara solitudine. L’iconico monumento a forma di globo
(a lato) si inserisce perfettamente nella delicata natura. Dai trecento
metri di altitudine dell’altopiano di Nordkapp lo sguardo si affaccia verso
l’infinito e l’immaginazione corre fino al Polo Nord. È possibile visitare
un museo che spiega le bellezze naturali e la storia di questo luogo,
scoperto nel 1553. Sono presenti anche una caffetteria, un ristorante,
un ufficio postale, un negozio di souvenir e un cinema. In inverno la
strada è soggetta a chiusure orarie e l’accesso avviene con colonne di
veicoli precedute da uno spazzaneve. Info: www.nordkapp.no
6. Varanger, Norvegia
7. Saariselkä, Finlandia
BELL’EUROPA 51
A CURA DI ROBERTO MOIOLA
52 BELL’EUROPA
INFO
In Italia: VisitFinland;
www.visitfinland.com/it/
Innovasjon Norge-Ufficio
Norvegese per il Turismo;
www.visitnorway.com
In Finlandia: www.lapland.fi
In Norvegia: nordnorge.com
STAR ARCTIC HOTEL CAPE MARINA
MUONIO ★★★
Lapland Hotels Pallas Pallastunturintie Scandic Bryggen Vågen 1, Honningsvåg,
560, Pallastunturi, tel. 00358-(0)16-323355; tel. 0047-78477250; www.scandichotels.
www.laplandhotels.com Nel cuore del Parco com Ospitato in un edificio affacciato
Nazionale di Pallas-Yllästunturi, un hotel sul porto di Honningsvåg, ha 42 camere SCANDIC BRYGGEN
pieno di fascino e di storia: venne costruito accoglienti e moderne. Doppia con
nel 1938, in stile funzionalista, dagli architetti colazione 139 €.
Väinö Vähäkallio e Aulis Hämäläinen. Riapre
il 20/2. Ha 63 camere. Doppia con colazione VARANGER
da 136 €. Ildtoppen Austertana Austertana Vei
9845, Tana, tel. 0047-78925230; www.
Motel Seo Muonio Torniontie 6, tel. 00358- ildtoppen.no Offre diverse sistemazioni
(0)44-7056500 Un comodo motel situato in appartamenti e in camere dotate di
in città con ristorante fast-food. Le stanze bagno privato e angolo cottura. Un’ampia
sono ben curate, con cucina e sauna. sala comune permette di preparare
Doppia con colazione da 94 €. autonomamente la colazione. Presso la
reception, in un edificio separato, si trova il LAPLAND HOTELS PALLAS
SØRØYA ristorante dove provare l’ottima cucina tipica
Sørvaer Gjestehus Ringveien 13, Sørvær, (conto medio: 200 corone, 19 €). Doppia con
tel. 0046-708162136; www.sorvaer vassoio colazione da 1.200 corone (117 €).
gjestehus.se Questa guesthouse di Sørvær
offre capanni attrezzati con cucina, per Kongsfjord Gjestehus Veines, Kongsfjord,
un massimo di 6 persone ciascuno, e 10 tel. 0047-78981000; www.kongsfjord-
camere spartane, con cucina e bagni in gjestehus.no Gestito dalla famiglia Åses,
comune. Ottimo il ristorante interno, con le 17 stanze distribuite in 7 edifici sono
cucina a base di pesce: meglio prenotare arredate con oggetti antichi abbinati
la mattina (conto medio: 500 corone, 48 €). a elementi moderni per offrire comfort
Prezzi a notte: capanno 2.400 corone (231 di alto livello. Da non perdere la cena
€), camera 1.200 corone (116 €). per sperimentare sapori locali come lo KING CRAB HOUSE LEVI
stoccafisso o la renna, bagnati dall’aquavit, il
ALTA distillato scandinavo. Da prenotare con largo
★★★★ anticipo. Doppia da 1.015 corone (98 €).
Scandic Alta Løkkeveien 61, tel. 0047-
78482700; www.scandichotels.com SAARISELKÄ
Nella zona nuova di Alta, offre 240 camere. ★★★★
La colazione è ricca e il personale molto Star Arctic Hotel Ylämajantie 1, tel.
disponibile. Nei pressi si trovano negozi e 00358-(0)44-4194000; stararctichotel.com
attività commerciali per l’acquisto di prodotti Le 42 suite e 15 cabins in stile nordico sono
difficilmente reperibili nel prosieguo del attrezzate con tutti i comfort necessari. Nel
viaggio. Doppia con colazione 118 €. ristorante si gustano piatti della cucina tipica
lappone (conto medio: 40 €). Suite con KONGSFJORD GJESTEHUS
Sorrisniva Sorrisniva 20, tel. 0047- colazione da 155,60 €.
78433378; sorrisniva.no Cucina tipica a
base di prodotti locali dai quali lo chef ricava Holiday Club Saariselkä Saariseläntie 7,
piatti gourmet ricercati. Da provare. Conto Saariselkä, tel. 00358-(0)300-870900;
medio: 400 corone (39 €). www.holidayclubresorts.com/en/resorts/
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BELL’EUROPA 53
MONTAGNA | AUSTRIA
Sole d’inverno
sull’altopiano
A dieci minuti dalla mondanità di Seefeld, Leutasch e le sue frazioni sono un
microcosmo intatto di Tirolo d’antan: chiesette barocche, case dalle facciate
dipinte e chilometri di tracciati per fondo e passeggiate a 1.100 metri di quota
sotto le cime delle Alpi bavaresi TESTI CRISTINA GAMBARO ✶ FOTO ALBERT CEOLAN
54 BELL’EUROPA
La frazioncina di Oberleutasch con la chiesa di St. Magdalena, sovrastata dalla piramide innevata dell’Hohe Munde (2.662 m).
Risalente al XII secolo, la cappella fu ampliata nel XVI secolo e poi nel 1725. L’attuale edificio risale ai primi dell’Ottocento.
BELL’EUROPA 55
|
P
MONTAGNA TIROLO
Pane fatto in casa, uova, patate, marmellate, tutto sugli scaffali o nelle ce-
ste. Negli Hofläden (negozi di fattoria), aperti 24 ore su 24, non ci sono
commessi ma solo il listino dei prezzi e la cassetta dove lasciare i soldi della
spesa. Sulla fiducia. A Leutasch sono numerosi, come tante sono le fattorie
(circa 70) di questo villaggio del Tirolo formato da 24 frazioni sparse lungo
i 16 chilometri della Leutaschtal, con le piccole cappelle, le case affrescate
dai tetti spioventi, il lago Weidachsee amato e frequentato dall’imperatore
Massimiliano I, dove anche in inverno si può pescare, bucando il ghiaccio.
56 BELL’EUROPA
BELL’EUROPA 57
Leutasch è una
delle cinque località
che fanno parte
del comprensorio
Olympiaregion
Seefeld
A sinistra, in alto.
Escursione in carrozza
verso Hämmermoosalm,
una località da cui parte
una pista per slittino
lunga 2 chilometri.
A sinistra. Un fondista
sull’anello di
Unterleutasch.
Sopra. A 2 chilometri da
Leutasch, l’anello di
fondo di Obern si snoda
tra boschi e baite.
Pagina accanto.
Installazione artistica
a Klamm, vicino a Obern;
pupazzi di neve
nei pressi di Leutasch.
58 BELL’EUROPA
MONTAGNA | TIROLO
MONTAGNA | TIROLO
60 BELL’EUROPA
Molte case e chiese hanno facciate
decorate con i luminosi affreschi
della Lüftlmalerei, la “pittura d’aria”
tipica del Tirolo e della Baviera
www.eurekaddl.eu
Senza il suo aiuto, purtroppo, presto potrebbe non trovarli più: loro non avranno più nulla da
rubare, e lei più nulla da leggere. Troverà quotidiani, riviste, libri, audiolibri, fumetti, riviste
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A CURA DI CRISTINA GAMBARO
62 BELL’EUROPA
INFO
In Italia: Austria Turismo,
tel. 800-175070; www.austria.info
A Leutasch: Informationsbüro,
Weidach 320, tel. 0043-(0)5-
0880510; www.seefeld.com;
www.tirolo.com
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Leutasch. La quota per 3 notti è di 340 €, camere dal design minimalista, ecologico e
compresi colazioni e trasporto bagagli. sostenibile, dove il legno regna sovrano, vuol
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Leutasch: info.leutasch@seefeld.com iniziano con yoga e meditazione, continuano
con attività all’aperto e si concludono nella LEUTASCHERHOF
Cosa comprare spa, tra piscina naturale, biosauna finlandese
e percorso Kneipp. La cucina è vegetariana
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Al Leutascher Bauernladen (Kirchplatzl 131, di fondo da 805 € a persona.
Leutasch, tel. 0043-(0)5214-6046; www.
leutascher-bauernladen.at Orario: ven. 14-18) Pension Reiterklause Unterkirchen 244A,
si possono acquistare pane, formaggi e Leutasch, tel. 0043-(0)664-73165365; www.
salumi, oltre a liquori, succhi e miele, tutti reiterklause.at Una locanda immersa nella
prodotti a Leutasch. Klamm 80b (Klamm natura, con 9 camere confortevoli, arredate in
80B, Leutasch, tel. 0043-(0)5214-20368; stile alpino contemporaneo. Piacevole la sala
www.klamm80b.at Orario: lun.-sab. 8-13) con il bar e il camino, dove passare le serate WEIDACHSTUBE
è una macelleria sostenibile che conosce la (c’è anche un tavolo da biliardo), ricca e varia
provenienza di ogni animale: oltre ai propri la colazione. L’area benessere ha sauna
prodotti, vende quelli dei contadini della zona. bio e a raggi infrarossi. Gli ospiti hanno a
Molte fattorie hanno un piccolo spaccio diposizione una sala per la preparazione degli
self-service aperto 24 ore su 24, dove i clienti sci e armadietto riscaldato per l’attrezzatura.
lasciano i soldi a seconda della spesa. Da Doppia con colazione da 96 €.
Wirtseppelerhof (Obern 30-30B, Leutasch,
tel. 0043-(0)677-62076168; www.wirtseppeler. Gasthof zur Mühle Burggraben 264,
at) si trovano sciroppi di sambuco, mela, Leutasch, tel. 0043-(0)5214-6712; www.
menta o malva, uova, patate di montagna, gasthof-zur-muehle.at Ai margini di un sentiero
a volte salsicce e canederli. Da Thoamlhof escursionistico, una casa tradizionale ospita
(Platzl 109, Leutasch, tel. 0043-(0)5214- una locanda a gestione familiare. Le 16 camere GASTHOF ZUR MÜHLE
6365; www.thoamlhof.at) la scelta spazia tra sono semplici, con balcone panoramico,
formaggi, carne, patate, sale alle erbe, sciroppi pareti di legno, bagni un po’ datati. Buona la
e oggetti d’artigianato, tutti prodotti in fattoria. colazione. Doppia con colazione da 80 €. casa. Anche una discreta pizza, unica opzione
possibile se si cena dopo le 21. Consigliata la
Dove dormire Dove mangiare prenotazione. Conto medio: 25 €.
★★★★ Brücke Burggraben 257, Leutasch, tel. 0043- Forellenhof Weidach 290D, Leutasch, tel.
Leutascherhof Weidach 305, Leutasch, tel. (0)5214-6930; www.zurbruecke-leutasch.com 0043-(0)5214-6455; www.forellen-hof.at
0043-(0)5214-6208; www.leutascherhof.at In una casa tradizionale sulla pista per lo sci Carpaccio di trota al pesto, filetto di trota
Un biohotel con certificazione europea di fondo, una storica trattoria tirolese che in affumicata con crema di mirtilli rossi, trota con
Ecolabel, con 56 camere e ristorante con cucina utilizza ingredienti di produzione propria i funghi o con il rafano. Come suggerisce il
tanti prodotti biologici. La spa è attrezzata con o della zona, dalle trote alla selvaggina, oltre nome, sono le trote il piatto forte di questo
sauna, sauna bio, bagno turco e bagno di a proporre piatti come vellutata di carote, ristorante affacciato sul lago Weidachsee, ma
fieno. L’hotel organizza per gli ospiti escursioni risotto al topinambur, zuppa di lenticchie con ci sono anche classici piatti di carne, come la
guidate gratuite, dalle ciaspole allo sci di salsiccia, fegato al forno. Conto medio: 25 €. Wiener Schnitzel. Conto medio: 23 €.
fondo. E partecipa al progetto Lebensbäume
(Alberi della vita) per preservare la biodiversità Weidachstube Weidach 373B, Leutasch, Kühtaierhof Kirchplatzl 139, Leutasch, tel.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
animale del Parco Naturale del Karwendel in tel. 0043-(0)5214-6456; www.culinarium- 0043-(0)5214-6226 Una bella locanda nel
Tirolo. In febbraio soggiorno minimo di 7 notti: alpentraum.at/restaurant-weidachstube.html centro del paese con una Stube accogliente,
da 1.680 € in doppia con colazione. Un ristorante molto frequentato dai locali molto frequentata dagli abitanti. Il cibo è
che propone piatti tirolesi con qualche tocco tradizionale, dalla cotoletta allo stinco; è
Aufatmen Naturhotel Gasse 186A, contemporaneo. Tra le specialità, la zuppa rinomato il suo Kaiserschmarrn, la frittata dolce
Leutasch, tel. 0043-(0)5214-6803; www. di aglio servita in una pagnotta di pane di servita con confettura di ribes o mirtilli. Quasi
aufatmen.at Il nome di questo hotel di 15 segale biologico, i ravioli e la pasta fatti in indispensabile prenotare. Conto medio: 20 €.
BELL’EUROPA 63
PAESAGGI | SPAGNA
L’isola alla
fine del mondo
Le pale eoliche della centrale idro-eolica di Gorona del Viento, in funzione dal 2014 a nordovest del capoluogo Valverde, sfruttano
gli alisei, i venti costanti delle regioni tropicali. El Hierro è stata la prima isola a diventare completamente autosufficiente
dal punto di vista energetico, grazie alle fonti rinnovabili di acqua e vento. Questo fazzoletto di terra vulcanica, considerato
per secoli il confine estremo del mondo conosciuto, è stato eletto dall’Unesco Riserva della Biosfera nel 2000.
64 BELL’EUROPA
Per secoli El Hierro, la più occidentale delle Canarie, è stata considerata
il confine del mondo conosciuto. Riserva della Biosfera Unesco,
è un esempio di ecosistema intatto da scoprire lungo i suoi sentieri.
E dal 2014 è la prima isola autosufficiente dal punto di vista energetico,
grazie alle fonti rinnovabili TESTI E FOTO ENRICO MARTINO
BELL’EUROPA 65
C
Sopra. Il villaggio di Echedo, in collina, circondato da frutteti e vigne,
nel Nordest di El Hierro. Pagina accanto, dall’alto. La piscina
naturale di Charco Azul, nella baia di El Golfo; prati cinti da muretti a
secco; esemplari di Aeonium, una succulenta endemica dell’isola
e delle Canarie; l’Ecomuseo de Guinea; il Mirador de La Peña, gioiello
realizzato da César Manrique presso Guarazoca, nel Nord dell’isola.
“Centri di svago: spiacenti, nessun risultato trovato”. Basta al livello del mare a uno più alto ricavato da un cratere vul-
cliccare “El Hierro” sul sito del turismo delle Isole Canarie canico, generando una cascata che crea un flusso di energia
per capire che chi viene in questa piccola isola, la più remo- idraulica. Riserva della Biosfera Unesco dal 2000, Geoparco
ta dell’arcipelago spagnolo, sa benissimo cosa cercare. Ritmi Europeo dal 2014, annoverata Best in Travel 2021 da Lonely
lenti, scogliere di lava, un vento che ha trasformato gli alberi Planet per l’anima ambientalista, oggi El Hierro ha supera-
di El Sabinar in contorte installazioni di arte contemporanea, to il 60% di energie rinnovabili (con punte prolungate del
poche spiagge e l’unico capoluogo dell’arcipelago, la micro- 100%), con un’agricoltura sempre più sostenibile, coltiva-
scopica Valverde, che non si affaccia sul mare. Per alcuni è la zioni di banane bio incluse, e programmi per incentivare la
Cenerentola delle Canarie, ma Cuando cae la noche, El Hierro mobilità elettrica, diventando un laboratorio di soluzioni dei
también se despierta (“quando cala la notte anche El Hierro si problemi energetici per le piccole isole.
sveglia”) ribattono gli isolani: si sveglia a modo suo, però, con L’energia dell’acqua e del vento ha già cambiato la vita quo-
notti in cui contemplare le stelle lontano dall’inquinamento tidiana di un grappolo di case bianche sotto una parete di
luminoso, davanti all’Atlantico. Strade tortuose che scorrono roccia che ogni pomeriggio spegne presto il sole, dove fino
tra paesaggi lunari di campi di lava, brughiere, foreste di pini a cinquant’anni fa la luce la vendeva il falegname, l’unico a
e un vento già africano che scioglie nuvole arroccate intorno possedere un generatore nel raggio di chilometri. È Sabinosa,
alla vetta più alta dell’isola, il Pico de Malpaso, 1.501 metri il villaggio più a ovest di Spagna, e anche se siamo già vici-
di quota. Un clima che reinventa ogni giorno un paesaggio ni all’Africa va bene lo stesso perché a El Hierro c’è sempre
scolpito da oltre cinquecento crateri, il numero più alto delle qualcosa di “più occidentale di tutta la Spagna” insieme ad
Canarie, e da un’attività vulcanica iniziata circa un milione di altri insoliti primati: la prima isola dove prendere il sole su
anni fa con la nascita di El Hierro dal fondo del mare. una spiaggia lavica connessi a un wi-fi gratuito (che copre
tutta l’isola), o l’hotel più piccolo del mondo aggrappato alla
Energia pulita e lucertole giganti scogliera di Punta Grande. Anche la rara lucertola gigante di
Una vera fine del mondo El Hierro lo è stata dal II secolo El Hierro è un primato: fu data per estinta fino al 1974, quan-
dopo Cristo, quando il geografo Tolomeo collocò il punto più do lo studioso tedesco Werner Bings salvò gli ultimi esem-
occidentale delle terre emerse, il Meridiano Zero, proprio plari sopravvissuti a terremoti, gatti, uccelli predatori e con-
dalle parti del faro di Orchilla. L’ebbrezza da primato finì nel quistadores spagnoli. Oggi le lucertole ti guardano con il loro
1884, quando il Meridiano Zero fu trasferito a Greenwich, occhio da rettile dietro i vetri del Centro de Recuperación del
ma l’isola ha saputo riciclarsi da terra di emigrazione a polo Lagarto Gigante de El Hierro, parte del piccolo Ecomuseo de
di sostenibilità ambientale, valorizzando quello che non le Guinea dove sono raccolti quindici secoli di storia locale. Nel
manca: vento e acqua. Un innovativo progetto di energia Parque Cultural de El Julan pochi petroglifi slavati dal tempo
sostenibile integrata, la Central Hidroeólica de Gorona del sono invece l’ultimo ricordo dei primi abitanti, i Bimbache,
Viento, utilizza i surplus dell’energia eolica per azionare discendenti di popolazioni berbere, massacrati dagli Spagno-
pompe che alzano l’acqua marina da un bacino posizionato li dopo la conquista dell’isola all’inizio del XV secolo. >
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PAESAGGI | CANARIE
Il lungo litorale frastagliato di El Golfo, l’ampia
baia che occupa quasi tutta la costa nord
dell’isola, caratterizzata da scogliere di lava su
cui si infrangono le onde dell’Atlantico.
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PAESAGGI | CANARIE
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PAESAGGI | CANARIE
70 BELL’EUROPA
«El Hierro è uno di quei posti tutto o nulla, se non te ne inna- Sopra. Un ginepro scolpito dai Bimbache a El Julan;
dal vento a El Sabinar; un una lucertola gigante
mori non funziona», dice Enrica Baudino. Per lei il colpo di casco di platano canario all’Ecomuseo de Guinea;
fulmine per l’isola ha portato a un cambio di vita: da un la- (un tipo di banana), icona dettaglio della scultura
dell’agricoltura biologica dell’artista Rubén Armiche
voro di medico a Torino ad Atlantidea, un progetto di ecotu- dell’isola. Sotto. I Roques dedicata alla Bajada
rismo realizzato insieme al marito Paolo. «El Hierro prima o de Salmor, gli isolotti di de la Virgen de Los Reyes;
poi ti mette alla prova, con il suo mare-padre capace di infini- fronte a Punta de Arelmo. il cratere di un vulcano
Pagina accanto, trasformato in bacino
ta dolcezza ma anche di rivoltarsi all’improvviso, così diverso dall’alto. Il villaggio di idrico nell’impianto di
dal nostro mare-mamma Mediterraneo. La sua asprezza che Sabinosa; i graffiti lasciati Gorona del Viento.
non si lascia addomesticare ti insegna sempre qualcosa, per-
ché hai un bel seminare e annaffiare, qui la terra ti offre i
suoi frutti solo se e quando lo decide lei».
Forse anche il suo nome, El Hierro, più che dal ferro (hierro
in spagnolo), che qui non c’è mai stato, deriva dallo spagnolo
antico esero, “forte”, simbolo della durezza di un’isola-isola.
Basta percorrere a piedi o in bici la rete di sentieri per pas-
sare dai colori della lava alle sfumature di verde dei boschi
di pini, in una varietà di ecosistemi quasi inimmaginabile
in un fazzoletto di terra (meno di 270 chilometri quadrati)
perso in mezzo all’Atlantico. Per una vista a volo d’uccello
c’è il Mirador de La Peña, il belvedere più famoso dell’isola
davanti all’edificio in vetro e pietre laviche creato dall’artista
César Manrique, nume tutelare delle Canarie. L’Atlantico è
700 metri più in basso, con le sue spiagge di sabbia lavica, pi-
scine naturali come il Charco Azul, nascosto sotto un arco di
basalto, e le gradinate di pozze riparate dalle onde di La Ma-
ceta. La Riserva Marina La Restinga-Mar de Las Calmas, una
montagna sottomarina popolata da mante e squali balena, è
un paradiso per le immersioni, mentre chi pratica il parapen-
dio si lancia dalla cima di Dos Hermanas. Due grandi facce di
pietra bianca stupiscono chi arriva dall’aeroporto a Valverde:
rievocano la processione della Bajada, che ogni quattro anni
– la prossima si terrà il 3 luglio 2021, pandemia permettendo
– accompagna con una folla di fedeli la Virgen de Los Reyes
dal suo eremo sulle colline fino alla chiesa di Nuestra Señora
de la Concepción a Valverde. Ventotto chilometri che sono
diventati il più celebre cammino di El Hierro, un’isola capace
di trasformarsi in oggetto di irresistibile desiderio. |
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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A CURA DI ENRICO MARTINO
Cosa fare
I cammini di El Hierro Per scoprire
l’incredibile ricchezza di sentieri dell’isola la
soluzione migliore è Atlantidea (carretera
Juan Moreno, Valverde, tel. 0034-649-
650913; www.atlantidea.net/it/), creata da
Enrica e Paolo, due italiani innamorati di El
Hierro che organizzano escursioni e trekking.
Itinerari tematici da 3 a 10 ore, prezzi da 38 €;
pacchetto El Hierro, Hike and Dive, 7 giorni tra
72 BELL’EUROPA
INFO
In Italia: Ente del Turismo Spagnolo;
www.spain.info
A El Hierro: Oficina de Información
Turística, calle Doctor Quintero 6, Valverde,
tel. 0034-922-554109; elhierro.travel
PUNTAGRANDE HOTEL LA HIGUERA DE ABUELA
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ARCHITETTURA | FRANCIA
Le chiese
sulla roccia In Alvernia, il borgo di Le Puy-en-Velay è uno dei più antichi luoghi
di culto mariano in Europa. E custodisce uno straordinario insieme
di architetture medievali costruite in pietra lavica sulle guglie lasciate
da remote eruzioni vulcaniche TESTI RAFFAELLA PIOVAN ✶ FOTO MASSIMO RIPANI
Una veduta del borgo di Le Puy‐en‐Velay al tramonto. Da sinistra si distinguono la statua di Notre Dame de France, sulla
rupe in primo piano la Cappella di Saint‐Michel d’Aiguilhe e, in secondo piano, il campanile e la cupola della cattedrale.
BELL’EUROPA 75
ARCHITETTURA | ALVERNIA
Nella foto. La Cappella di Saint‐Michel si trova nel villaggio di Aiguilhe, “prolungamento” di Le Puy. È uno dei monumenti
più amati di Francia secondo il sondaggio lanciato ogni anno dalla televisione nazionale. Pagina accanto, dall’alto.
Una delle vetrate moderne della cappella; particolare di uno dei capitelli accanto all’entrata, con un diacono che regge
dei gigli; l’ingresso, sormontato da un arco trilobato racchiuso da un altro arco con mosaici policromi.
76 BELL’EUROPA
L
La verticalità di Le Puy-en-Velay, borgo medievale
votato al culto mariano nel pieno dell’Alvernia, è di
una suggestione senza pari. Al centro di un pianoro
sorge l’abitato con tre monumenti puntati verso il
cielo. Una cappella in cima a un cono lavico, una
gigantesca statua della Vergine sopra uno sperone
roccioso e, sul fianco del monte, la cattedrale con
l’alto campanile. Tre opere divise ma unite dal tes-
suto urbano dei bassi edifici che scendono, con vi-
coli e scalinate a spirale, fino alla vivace città nuova
che ha notevoli dettagli Art Nouveau.
78 BELL’EUROPA
ARCHITETTURA | ALVERNIA
Nella foto. La Cappella di Saint‐Michel d’Aiguilhe, eretta in forme preromaniche nel X secolo. Per raggiungerla si affrontano
268 gradini ma ci sono vari terrazzini e la salita non è troppo faticosa. Pagina accanto, in alto. Una decorazione della facciata.
BELL’EUROPA 79
ARCHITETTURA | ALVERNIA
Sopra. L’interno della Cappella di Saint‐Michel d’Aiguilhe. Sotto. L’affresco sulla volta con Cristo in
gloria e l’arcangelo. Pagina accanto, dall’alto. Sulla parete sud della Sala capitolare della cattedrale,
affacciata sul chiostro, si trova il duecentesco affresco della Crocifissione; la facciata dell’edificio
sacro, intitolato a Nostra Signora dell’Annunciazione; un pellegrino in una galleria del chiostro.
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qui da re Luigi IX il Santo al ritorno dalla Settima
Crociata. Con l’aumentare dei fedeli furono aggiunti
due portici ai lati del transetto, usati in seguito come
entrata abituale, in quanto la scalinata principale è
spesso chiusa da un’ampia griglia in ghisa. Stupen-
do, poi, è il chiostro, sul quale affaccia la Sala ca-
pitolare. Stando al centro del giardino rettangolare
si può ammirare al meglio la sequenza di colonne
che reggono archi a bande di arenaria chiara alter-
nate a basalto scuro, simili a quelle andaluse. Sopra
le arcate, per tutto il portico si rincorrono fregi con
mosaici dai vivaci colori, losanghe e figurette scol-
pite. Molto bello, di fianco al campanile, è anche il
Portico del Foro che in realtà è l’entrata più utiliz-
zata per la cattedrale. Curioso è il fatto che, essendo
nella parte alta della città vecchia, varcata la porta
ci si trova all’altezza del secondo ordine di finestre
della cattedrale e per uscire dalla porta principale
si deve scendere la famosa scalinata. Con un effetto
decisamente straniante.
BELL’EUROPA 81
ARCHITETTURA | ALVERNIA
82 BELL’EUROPA
La cattedrale di Notre-Dame-du-Puy, prototipo
delle grandi chiese romaniche dell’Alvernia
Appoggiata al fianco del Rocher Corneille, fu costruita tra l’XI e il XIII
secolo compensando abilmente i dislivelli del sito e con decorazioni
inconsuete, ispirate da stili artistici d’Oriente e d’Occidente
3
1. Scalinata. Conta 134 6. Chiostro. Rettangolare
gradini. Inizia dall’esterno della e con le gallerie dalle volte a
cattedrale e continua sotto la crociera, è uno dei più belli
navata principale. d’Europa. Particolari sono
2. Hôtel-Dieu. Patrimonio le colonne che danno sul
Unesco insieme alla cattedrale, giardino, con arcate a bande
era sia ostello sia ospedale chiare e scure sormontate da
per i pellegrini diretti a Santiago mosaici multicolori in terracotta
de Compostela. Oggi è un d’ispirazione moresca.
centro multiculturale. 7. Portico del Foro. Notevole
3. Pilastri. Sorreggono la esempio di Romanico della
navata, costruita come un fine del XII secolo, ha però
terrazzo per compensare la volta a crociera tipica del
il dislivello con il monte. Gotico. Si trova sulla piazza da
4. Tromba delle scale. cui prende il nome, che
Il punto in cui termina la al lato opposto termina con
scalinata. Spesso viene chiusa un belvedere sulla città.
con una grata che copre 8. Campanile. Alto 56 metri,
il vuoto nel pavimento. è separato dall’edificio sacro.
5. Navata principale. A pianta quadrata, ha 7 piani
È scandita da sei campate. e ospita 4 campane. Andando
La chiesa, che fu molto verso l’alto aumenta il numero
rimaneggiata nell’800, è a delle aperture nei vari piani,
croce latina con tre navate. per alleggerire la struttura.
BELL’EUROPA 83
ARCHITETTURA | ALVERNIA
Sopra, da sinistra. Nella città alta, una vietta che porta alla cattedrale; una sirena, simbolo di lussuria,
scolpita sopra un capitello nel Portico del Foro della cattedrale. Sotto. La Cappella di Saint‐Clair,
sulla destra, mentre a sinistra, sullo sfondo, svetta sulla roccia la Cappella di Saint‐Michel d’Aiguilhe.
Pagina accanto. La Torre Pannessac, del ’200, uno dei resti delle fortificazioni della città vecchia.
84 BELL’EUROPA
sostiene un altro arco trilobato (in ogni lobo ci sono Rocher Corneille. Rossa, quasi del color del rame,
figure scolpite, come l’agnello al centro), decorato risale al 1860 ed è stata realizzata con il ferro di 213
sempre con arabeschi e motivi antropomorfi. Il tut- cannoni donati da Napoleone III dopo la guerra in
to delineato da un terzo arco a mosaico policromo. Crimea. Per arrivarci dalla città bassa i gradini sono
In alto, cinque arcatelle sormontano formelle a rilie- 262, questa volta, ma ne vale sempre la pena per-
vo raffiguranti Cristo con San Giovanni, la Vergine, ché è il punto più alto di tutto l’abitato.
l’Arcangelo Michele e San Pietro. In origine l’interno Se la parte alta del borgo vecchio era sede del po-
era un ambiente quadrangolare con quattro minu- tere religioso, quella bassa era la dimora della no-
scole absidi, ma nel 1100 si avviarono lavori di am- biltà. Rimangono tracce di questa divisione nella
pliamento in modo da sfruttare l’intera cima. Pre- Torre Pannessac, l’entrata reale (Le Puy fu meta di
sero forma una piccola navata e un deambulatorio pellegrinaggio per Carlo Magno e altri 13 sovrani
con eleganti, sottili colonne dai capitelli in basalto, francesi), resto delle fortificazioni del XIII secolo,
creando un luogo di intensa suggestione. Il tutto è e nella via omonima, nelle ricche decorazioni dei
stato riportato all’antico splendore, dopo l’abbando- palazzi, nelle fontane con delfini e aquile, nei ma-
no dovuto alla Rivoluzione, nel XIX secolo, quando scheroni espressivi delle abitazioni, nelle piazzette
il famoso scrittore e archeologo Prosper Mérimée raccolte dove si tenevano i mercati e si vendevano
diresse i lavori di restauro, recuperando i magnifici i dentelles, i pizzi al tombolo che si dice siano stati
affreschi del X-XII secolo. Un altro restauro risale ai inventati qui per vestire la Madonna nera custodita
tempi moderni e ora ci si può sedere in contempla- nella cattedrale.
zione in un ambiente di rara bellezza, soprattutto al Le Puy ha ancora molto altro da mostrare e da rac-
tramonto, quando i raggi del sole entrano dalle fine- contare, a partire dagli angoli con edifici Art Nou-
strelle e l’aria si colora d’oro. veau, come la vecchia distilleria del liquore alla ver-
bena, eccellenza tipica insieme alla lenticchia verde
La statua della Vergine veglia sul borgo Dop locale, fino ad arrivare agli enormi murales
Il terzo motivo di incanto Le Puy lo offre con la sta- all’entrata cittadina, ai musei, ai paesaggi dei dintor-
tua colossale di Notre Dame de France, da sola alta ni. Un luogo da vedere almeno una volta nella vita. |
16 metri e pesante 110 tonnellate, posta in cima al ©RIPRODUZIONE RISERVATA
BELL’EUROPA 85
A CURA DI RAFFAELLA PIOVAN
86 BELL’EUROPA
INFO
In Italia: Atout France Italia;
it.france.fr
A Le Puy-en-Velay: Office de
Tourisme, 2 place du Clauzel,
tel. 0033‐(0)4‐71093841;
www.lepuyenvelay-tourisme.fr
HÔTEL IBIS STYLES L’ÉMOTION
di Polignac nel villaggio omonimo a 5 km nei pressi del bel Giardino Henri Vinay. Le 30
da Le Puy (3 place Princesse de Polignac; camere moderne sono giocate (come il resto
www.forteressedepolignac.fr Orari: fino al dell’hotel) sul rosso e il nero. Wi-fi in tutta la
31/3 10-17; 1/4-30/6 fino alle 18. Ingresso: struttura e parcheggio sorvegliato. Ideale per
6 €), che troneggia in cima a una bocca famiglie. Doppia da 79 €, colazione 9,90 €. DEMEURE DU LAC DE FUGÈRES
eruttiva come sopra a un piedistallo. Fondata
nell’XI secolo, ha complesse e spettacolari ★★★
fortificazioni e ospitò per secoli la famiglia Hôtel Restaurant Le Régina 34 boulevard
Polignac, una delle più potenti di Francia. du Maréchal Fayolle, tel. 0033-(0)4-71091471;
www.hotelrestregina.com 25 camere moderne,
Cosa comprare tutte diverse, e 3 suite per questo albergo
d’inizio ’900 davanti alla zona pedonale.
Oltre alla lenticchia verde del Puy Aop (la Appena rinnovato, ha interni luminosi e
Dop francese), che si trova ovunque, la città piacevoli. Doppia da 78 €, colazione 14 €.
è famosa per il liquore di verbena. L’Espace
Pagès-Maison de la Verveine Velay (29 Dove mangiare
place de Breuil, tel. 0033-(0)4-71024680; RESTAURANT L’ÉCU D’OR
vedrenne.fr/verveine/ Orario: 10‐12.30 e L’émotion 15 place Cadelade, tel. 0033-
14.30‐19, chiuso dom.), il negozio della (0)4-71097423; restaurant-lemotion.fr In
distilleria, è anche museo e propone un centro, nella parte bassa, è un bel ristorante
video sulla produzione del liquore. moderno con molto spazio all’interno e
terrazza all’esterno. Cucina locale di qualità e
Dove dormire ben presentata. Ingredienti freschi lavorati al
momento, che cambiano ogni sei settimane,
Demeure du lac de Fugères 2 rue Cardinal seguendo le stagioni. Da provare il pesce,
de Polignac, tel. 0033-(0)7-85894907; cucinato in modi sempre stuzzicanti. Menù di
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città alta, un hôtel particulier del XV secolo,
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moreschi, rinascimentali o moderni. Il risultato particulier della potente famiglia Orvy (XII
è un luogo raffinato ed esotico. Doppia con secolo), ha una sala con volte a crociera e
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passeggiare nella deliziosa parte moderna. Le influenze straniere. Ottimo il risotto con
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insonorizzati. Ottima colazione con spremute portate 22 €.
fresche; al ristorante La Taverne buona cucina
alsaziana (conto sui 30 €, a pranzo formule Restaurant L’Écu d’Or 59 rue Pannessac,
©RIPRODUZIONE RISERVATA
BELL’EUROPA 87
Un falco in volo
accanto a una
delle torri della
Sagrada Família.
Di tutte le torri,
solo quella
di Sant Bernabé,
sulla facciata
della Natività,
venne costruita
da Gaudí.
88 BELL’EUROPA
NATURA | SPAGNA
I falchi della
cattedrale
La Sagrada Família di Barcellona, il capolavoro
modernista di Gaudí, è la dimora di una coppia di
falchi pellegrini. Grazie infatti a un progetto di
reintroduzione, il rapace nidifica nella metropoli,
trovandovi a sorpresa un habitat ideale
TESTI LELLO E NICCOLÒ PIAZZA
FOTO LAURENT GESLIN / WILD WONDERS OF EUROPE
L
La Sagrada Família, o più precisamente il Temple Expiatori de la Sa-
grada Família, è una pietra miliare nella storia dell’architettura. Però
sono in molti a pensare che la cattedrale dalle forme apparentemente
bizzarre – bizzarre come quelle delle montagne e degli alberi, delle fo-
glie e delle coccinelle – rappresenti l’angolo di natura più interessante
di Barcellona. Vedremo più avanti che, almeno dal punto di vista alle-
gorico, questa interpretazione non è campata per aria. Intanto la natura
più nobile e selvaggia, rappresentata da una coppia di falchi pellegrini
(Falco peregrinus), ha preso casa qui, come testimoniano le spettacolari
fotografie di queste pagine, che li mostrano in cerca di prede tra i pin-
nacoli di Gaudí. Questi funamboli del volo non sono nuovi all’ambiente
urbano. La loro colonizzazione degli edifici più alti di alcune metropoli –
dall’Empire State Building a New York alla Central Tower ottagonale del
Palazzo di Westminster a Londra, dal tetto del Pirellone a Milano (dove
la coppia Giulia e Giò ha messo al mondo tre piccoli nell’aprile 2020)
alla Sagrada Família – parla di un fenomeno che fino a vent’anni fa sem-
brava impossibile. La ragione di queste colonizzazioni sta in due fattori,
uno conseguenza dell’altro. Il primo è la buona salute di cui gode la spe-
cie, o meglio le ventuno sottospecie. Anni fa, dopo gli insensati abbatti-
menti (era visto dai cacciatori come un concorrente), l’uso massiccio di
pesticidi in agricoltura che avvelenavano le sue prede, il bracconaggio
delle uova dai nidi, il pellegrino era arrivato quasi all’estinzione in alcu-
ni Paesi, come Stati Uniti e Canada. Oggi, eccezion fatta per le zone pola-
ri, il falco pellegrino è tornato in tutto il mondo. Crescendo nei numeri,
gli spazi a disposizione per la nidificazione sulle scogliere che sono il suo
habitat naturale si sono proporzionalmente ridotti, rendendo così appe-
tibili per i nidi torri e campanili, ma anche grattacieli. Inoltre la città, pa-
radossalmente, è più sicura: nessuno spara fucilate, i bracconieri >
BELL’EUROPA 89
non osano operare (anche se, nel 2011, tre pulcini sono stati rubati dal Sopra. Un falco in riposo
loro nido su una delle guglie della Sagrada Família) e c’è abbondanza su uno dei pinnacoli
delle torri della basilica,
di prede, dai piccioni agli storni. Pochi sanno che quelle magiche figure coronati da croci
che i grandi stormi di uccelli formano in volo rappresentano il risulta- che simboleggiano la
mitra vescovile.
to di tecniche difensive nei confronti degli attacchi dei falchi (come lo A sinistra. Dopo un
schooling, citato a pag. 95). A loro volta, le città traggono vantaggio da riuscito progetto di
questa colonizzazione. Per esempio Barcellona, invasa da qualche anno reintroduzione, il falco
pellegrino si riproduce a
da sette diverse specie di pappagallini sfuggiti da un allevamento, trova Barcellona dal 2005.
nelle dieci coppie di falchi pellegrini nidificanti, compresa quella della Raggiunge la maturità
Sagrada Família, l’unica naturale strategia di contenimento. sessuale in un anno, si
accoppia per tutta la vita
e nidifica in piccole
Il bestiario simbolico della Sagrada Família cavità di alte strutture.
Pagina accanto. Un
Il falco pellegrino è considerato il più nobile e bello di tutti i falchi, sia falco sembra inseguire la
per le sue prestazioni atletiche (è l’uccello più veloce del Pianeta: può sua ombra proiettata
raggiungere in picchiata i 380 chilometri all’ora), sia per l’eleganza del sulla decorazione a
trencadís (frammenti di
suo veleggiare nel vento in cerca di prede. Aveva conquistato il cuore piastrelle colorate) di una
dell’imperatore Federico II di Svevia, ispirandogli il De arte venandi torre della basilica, in
cum avibus (1260), il primo grande trattato di falconeria e ornitologia. questo eccezionale
scatto di Laurent Geslin.
Come scrive Giuseppe Eugenio Chiorino nel suo Manuale del Moder- Il falco pellegrino è
no Falconiere (1906), “la falconeria brillò in tutto il suo splendore nel l’uccello più veloce del
mondo: può superare
Medioevo e nel Rinascimento. I grandi signori e le dame non solo ne i 300 km/ora quando si
furono entusiasti, ma ancora abati e vescovi ne erano appassionatissi- avventa sulla preda.
mi. Curiosissima l’usanza di portare i falchi in chiesa durante le sacre
funzioni. I prelati posavano i falchi dal lato dell’Evangelo, i nobili dal
lato dell’Epistola”. >
NATURA | BARCELLONA
BELL’EUROPA 91
Se ha gradito questo quotidiano o rivista e se li ha trovati altrove, significa che sono stati rubati,
vanificando, così, il lavoro dei nostri uploader. La preghiamo di sostenerci venendo a
scaricare almeno volta al giorno dove sono stati creati, cioè su:
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NATURA | BARCELLONA
Le torri della
facciata della
Natività e, al di là
di esse, la vista su
Barcellona e le
montagne. Il
progetto originale
di Gaudí prevedeva
18 torri, dedicate
ai 12 apostoli,
ai 4 evangelisti, a
Maria e a Gesù.
Quest’ultima torre,
quando sarà
completata, con
172,5 m farà della
basilica la chiesa
più alta del mondo.
92 BELL’EUROPA
BELL’EUROPA 93
94 BELL’EUROPA
IL FALCO PELLEGRINO
Il maestro del volo:
potente, veloce e agile
Tra i pellegrini sono le femmine le più
potenti nella caccia e, in falconeria,
le più apprezzate (sono loro a essere
chiamate falconi, mentre i maschi sono
detti terzuoli). Il pellegrino, maschio o
femmina, in volo orizzontale battuto
supera i 110 chilometri orari, la velocità
del ghepardo, l’animale terrestre
più veloce. Ma raramente caccia
inseguendo le prede in questo modo.
Più spesso volteggia a grandi altezze
per poi fiondarsi in picchiata sulla
preda, raggiungendo i 380 chilometri
orari. Questa tecnica, unita alla tecnica
dello schooling adottata dalle sue prede
(una strategia difensiva praticata anche
dai pesci), dà origine a una situazione
paradossale: il pellegrino più cibo
(prede) ha a disposizione, meno mangia
©RIPRODUZIONE RISERVATA
(più fallisce l’attacco). Infatti se il falco
vede poche prede si concentra e una
la cattura, ma quando si trova di fronte
a stormi numerosi che si aprono al
suo arrivo, nonostante la straordinaria
velocità, agilità e manovrabilità di volo,
talvolta fallisce il suo attacco.
BELL’EUROPA 95
A CURA DI ANNA MARIA BONECCHI E NICCOLÒ PIAZZA
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indagini di mercato. c/o Cairo Editore S.P.A. C.so Magenta 55, 20123 Milano
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