L’OSSERVATORE ROMANO

Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n. 649004 Copia € 1,50 Copia arretrata € 3,00 (diffusione e vendita 30-31 dicembre 2021)

GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO

Unicuique suum Non praevalebunt
Anno CLXI n. 296 (48.919) Città del Vaticano giovedì 30 dicembre 2021

Un sorriso
Ventidue i missionari
uccisi durante il 2021

Testimoni
di Cristo
colmo S
ono ventidue i mis-
sionari e operatori
pastorali cattolici —
tra preti, religiosi,

di speranza
suore e laici — uccisi nel
mondo nel corso del 2021.
Lo rileva l’annuale dossier
diffuso oggi dall’Agenzia
Fides delle Pontificie opere
missionarie.
È stata l’Africa a pagare il
prezzo più alto in termini di
vite donate: nel continente
sono state uccise 11 persone
(sette sacerdoti, due religio-
se, due laici), mentre in
America, sono sette i missio-
nari uccisi (quattro sacerdo-
ti, un religioso, due laici).
In Asia hanno perso la vita
in modo violento un sacer-
dote e due laici, mentre an-
che l’Europa registra l’omi-
cidio di un sacerdote.
Persone uccise perché da-
vano “semplicemente” testi-
monianza di fede, annun-
ciando il Vangelo, celebran-
do la liturgia, compiendo
opere di carità.

U
n bambino che, tra PAOLO AFFATATO A PAGINA 9
macerie e fango,
corre felice incon-
tro a Babbo Natale
in un quartiere della periferia
di Bassora, nel martoriato O nline
Iraq: questa immagine ci è il numero di gennaio
sembrata la più indicata per
raccontare la forza della vita
nonostante un altro anno se- Donne
gnato dalla pandemia e da al-
tre crisi umanitarie dovute a che curano
povertà, conflitti e cambia-
menti climatici. Perché in le ferite
quella corsa spensierata e in
quel sorriso luminoso ci piace della Chiesa
cogliere i sogni di futuro di
ogni bambino che abita que-
sto nostro mondo; un mondo
nel quale, malgrado tutto, non
mancano segni di speranza.
E in questi giorni di festa,
in cui celebriamo la nascita
che ha consegnato all’umanità
una speranza nuova e prima Hussein Faleh / Afp
impensabile, altre due nascite
ce lo hanno ricordato con lo
stupore che accompagna il mi-
racolo di ogni nuova vita.
Uno stupore che si è amplifi-
cato di fronte alla notizia di L’abbraccio del padre Gli appelli del Pontefice per dare un volto
una donna che ha partorito a un mondo ferito umano ai nostri modelli socio-economici
mentre veniva operata al cer-
vello — mamma e figlia, nata
prematura, stanno bene — e a
Un anno Ogni essere umano
quella di un neonato al quale,
subito dopo un parto anticipa-
con Papa Francesco abbia accesso al vaccino Donne che curano le ferite
della Chiesa: è il tema del
to, è stato asportato un raro mensile femminile «Donne
tumore al cuore grazie a un ec- Chiesa Mondo», online da
cezionale intervento chirurgi- oggi, giovedì 30 dicembre, sul
co. Anche lui ora sta bene. sito del giornale.
I vagiti di questi due piccoli Una serie di interviste, testi-
consegnati alla vita, insieme al monianze, interventi di reli-
sorriso del bimbo iracheno, ci giose e laiche che sono impe-
accompagnino in questo tra- gnate per la protezione dei mi-
vagliato passaggio di anno. nori e contro la violenza alle
y(7HA3J1*QSSKKM( +#!=!$!%!=

Nel segno della speranza. donne, anche religiose, e la

tratta degli esseri umani.

Inquadra il codice col

In occasione delle festività di fine
tuo cellulare per
anno il nostro giornale non usci- L’INSERTO LUCA POSSATI, GILBERTO TURATI E ANDREA WALTON leggere l’ultimo numero
rà. Le pubblicazioni riprenderan-
NELLE PAGINE CENTRALI DEL GIORNALE NEL PRIMO PIANO ALLE PAGINE 2 E 3 di «Donne Chiesa
no lunedì 3 gennaio.
Mondo»
pagina 2 L’OSSERVATORE ROMANO giovedì 30 dicembre 2021

Oggi in primo piano - Per dare un volto umano ai nostri modelli socio-economici

Gli appelli del Papa

Lo scorso 16 ottobre Francesco ha rivolto un videomessaggio ai Movimenti
«Ai grandi laboratori, che liberalizzino
popolari contenente una serie di richieste introdotte dall’espressione: «Vo- i brevetti. Compiano un gesto di umanità
glio chiedere, in nome di Dio...».
Il Papa, valorizzando le istanze popolari, i corpi intermedi e gli “scar- e permettano che ogni Paese,
tati” dal sistema, si è appellato a politici, industriali, uomini di cultura e
in definitiva a tutti noi, proponendo parole profetiche e obiettivi esigenti. I ogni popolo, ogni essere umano,
media vaticani, per approfondire le parole del Pontefice e proporre un con-
fronto sui primi possibili passi concreti nella direzione da lui indicata, av-
abbia accesso al vaccino.
viano un dibattito sui contenuti in quel discorso. Ci sono Paesi in cui solo il tre,
Con l’intervista alla politica africana Samia Yaba Christina Nkru-
mah, figlia di Kwame Nkrumah, primo presidente ghanese democratica- il quattro per cento degli abitanti
mente eletto, prosegue la riflessione sulle parole del Papa concentrandosi
sull’appello con il quale Francesco chiede ai grandi laboratori di libera- è stato vaccinato»
lizzare i brevetti.

(dal videomessaggio di Papa Francesco in occasione

Superare le logiche commerciali nella lotta alla pandemia del IV Incontro mondiale dei Movimenti popolari, 16 ottobre 2021)

Il vaccino è un bene
dell’umanità
zione e distribuzione globale dei
vaccini e che i popoli devono
avere accesso ai diversi tipi di
giose e dallo status socioecono- malattie per il bene comune glo-
mico. Anche altre iniziative so- bale dei nostri Paesi — ma anche
stengono questa idea. Alcuni di tutti. Quando il dottor Jonas

L’
di LUCA M. POSSATI
accesso ai vaccini anti-covid è un
problema cruciale, soprattutto
nel pieno della nuova ondata.
La questione si pone in tutta la
drammaticità soprattutto per l’A-
frica, dove i contagi aumentano.
La politica ghanese Samia Yaba
Christina Nkrumah, figlia di
Kwame Nkrumah, primo presi-
dente del Ghana democratica-
mente eletto e figura di spicco
nella storia della decolonizzazio-
ne e del panafricanismo, è da
tempo impegnata nel garantire a
tutti gli africani un’adeguata as-
sistenza medica. A lei, leader del
Partito della Convenzione del
Popolo, abbiamo chiesto di farci
capire come compiere un passo
concreto nella direzione indicata
nell’appello di Papa Francesco.
Come sta affrontando la pandemia il
continente africano? C’è cooperazione tra
i diversi Paesi o ognuno segue una di-
rezione diversa? Ci sono aree più svan-
taggiate?
L’Africa è il continente meno
vaccinato. L’accesso ai vaccini è
il problema più grande. I Paesi
africani si sono impegnati per
ottenere i vaccini contro il covid.
Ma finora è stato vaccinato solo
il 7 % di una popolazione di 1,3
miliardi di persone. I vaccini
non arrivano perché Paesi più
ricchi ne fanno incetta. Volendo
fare un confronto, più del 70 %
dei Paesi ad alto reddito hanno
introdotto regole severe sui viag-
gi. Il Ghana ha vietato i voli di
ingresso a tutte le persone non
vaccinate a partire dal 21 dicem-
bre poiché è previsto un gran
numero di arrivi nel periodo del-
le vacanze. Per far fronte all’e-
mergenza, i Paesi africani hanno
anche richiesto i prestiti resi di-
sponibili dal Fondo monetario
internazionale. I Paesi, infatti,
possono chiedere prestiti in ri-
sposta alla crisi pandemica. Va
poi aggiunto che lo scetticismo e
l’esitazione dinanzi ai vaccini è
un problema. L’eredità di prati-
che mediche non etiche nel con-
tinente, la paura di essere delle
cavie o di ricevere medicine di
qualità inferiore sono preoccupa-
zioni diffuse. Però quando il
vaccino è disponibile si vedono
persone in fila per riceverlo. Ol-
tre a minacciare la salute pubbli-
ca, il virus sta rappresentando
una minaccia anche per l’econo-
mia africana. Possiamo dire che
l’Africa ha evitato i numeri che
abbiamo visto in altre parti del
mondo, ma non le conseguenze
economiche della pandemia. Ab-
biamo un maggiore commercio
con il resto del mondo perché
importiamo molto di ciò che
consumiamo quotidianamente.
Il programma Covax garantisce l’acces-
so ai vaccini ai Paesi più svantaggiati.
Ma anche con forniture sufficienti, le
difficoltà endemiche dell’Africa non fa-
voriscono una copertura massiccia. E
vaccino sviluppati finora, nonché
a quelli che saranno trovati. Al-
cuni movimenti globali evocano
il vaccino come una risorsa es-
senziale per la stessa esistenza
umana. Il vaccino è collocato
nella categoria dei beni comuni
sulla base dell’idea che «comune
può essere qualsiasi cosa che una
comunità riconosce come capace
di rispondere a un bisogno vera-
mente fondamentale non soddi-
sfatto dagli scambi di mercato».
La pandemia ha inoltre suscitato
la preoccupazione di personalità
importanti dell’intera comunità
scientifica internazionale a causa
degli impatti generati dal crollo
dei sistemi sanitari nello scenario
globale dell’emergenza sanitaria.
Incoraggiati da Papa Francesco,
insieme al professor Muhammad
Yunis, abbiamo promosso il mo-
vimento globale Declare Covid-
19 Vaccines a Global Common
Good, che ha riunito 156 perso-
nalità, tra cui 25 premi Nobel,
39 capi di Stato o di governo e
86 esponenti del mondo degli
affari, della cultura e dell’arte. I
firmatari del movimento sosten-
gono che i vaccini per prevenire
e immunizzare contro il covid-19
e le sue varianti dovrebbero esse-
re riconosciuti come bene comu-
ne globale, con pari accesso, a
prescindere dalle credenze reli-
Per l’Oms si rischia il collasso
esempi sono Covax, nell’ambito
dell’Organizzazione mondiale
della sanità; la Global Alliance
for Vaccines (Gavi) e la Coali-
tion for Epidemic Preparedness
Innovations (Cepi), in aggiunta
al Covid-19 Tools Access Accele-
rator (Act).
Quali sono le responsabilità dei governi
occidentali?
Per quanto riguarda il mondo
ricco, potremmo dire che l’atto di
solidarietà umana proposto, volto
ad assicurare che i medicinali e i
vaccini raggiungano l’intera fami-
glia umana simultaneamente, in
realtà è nel loro stesso interesse;
non è solo un atto di carità. Di
certo nessuno può volere che il vi-
rus persista in molte parti del
mondo povero, pronto a re-infet-
tare il mondo ricco e a creare
nuove insorgenze laddove vige il
piacevole pensiero che i ricchi si
sono protetti contro la pandemia.
Paragonato alle migliaia di mi-
liardi spesi per gli incentivi eco-
nomici si tratta di un costo ridot-
tissimo. Come sarà il mondo post
covid-19? Un mondo ricco protet-
to, che esclude le vaste e poten-
zialmente contagiose popolazioni
dei Paesi poveri? O sarà un mon-
do che condivide le terapie e i
vaccini con i poveri? La storia ci
ha mostrato come sradicare le
Salk realizzò un vaccino anti-po-
lio approvato per l’uso della po-
polazione generale, egli rifiutò di
brevettarlo. Alla domanda su chi
possedesse il brevetto, nel 1955
egli rispose così al giornalista Ed-
ward R. Murrow: «Ebbene, la
gente, direi. Non esiste brevetto.
Si può brevettare il sole?». Il pre-
sidente del Ghana ha auspicato
anche rapporti commerciali più
equi con l’Europa, che consenti-
rebbero ai Paesi africani di co-
struire economie e andare oltre
gli aiuti allo sviluppo. Ciò non
vale solo per l’Europa, ma per
tutto il mondo industrializzato e
più ricco. In tal modo i nostri
Paesi saranno in grado di miglio-
rare i propri sistemi sanitari. Il
covid-19 è un catalizzatore che
spinge noi, in Africa, a diventare
autosufficienti in tutti gli aspetti
della nostra vita. Abbiamo gli
scienziati, alcuni sono in altri
Paesi.
Quali sono le responsabilità delle case
farmaceutiche? La liberalizzazione dei
brevetti può davvero essere il modo giu-
sto per risolvere le disuguaglianze?
Abbiamo bisogno di un nuo-
vo tipo di leadership anche ne-
gli affari, una leadership che ci
allontani dai profitti incredibili
guidandoci verso la sopravviven-
za dell’umanità, e che dia enfasi

«Proteggere i Paesi più poveri»

già vaccinato oltre il 40 % dei
loro cittadini. Per mesi i Paesi
africani hanno chiesto che si ri-
nunciasse ai brevetti, ma senza
molto successo. Dobbiamo di-
ventare al più presto meno di-
pendenti dalle nazioni industria-
lasciano spazio a nuove varianti. Quali
sono le possibili strategie da mettere in
atto?
Il presidente del Ghana pochi
giorni fa in Lussemburgo ha det-
to che «nessuno è al sicuro fin- di ANDREA WALTON ti prolunghino la pandemia anziché porvi fine, de-
ché non lo saranno tutti». Co- viando le forniture di dosi verso Paesi che hanno

lizzate. La maggior parte dei
vaccini utilizzati nel continente
viene importata. Finora in Africa
il costo in termini di vite è stato
relativamente basso grazie, tra le
altre cose, ad azioni importanti
da parte dei governi. All’inizio,
quando è scoppiata la pandemia,
alcuni Paesi hanno imposto rigi-
di lockdown per cinque settima-
ne. Poi li hanno ridotti a misure
meno restrittive a causa delle
gravi conseguenze economiche
per un largo settore della nostra
popolazione che dipende dall’e-
conomia informale e da entrate
giornaliere. Alcuni Paesi come il
Ghana, che è la mia base, hanno
vax ha aiutato a far giungere al-
cuni vaccini in Africa, ma ha an-
che dimostrato che la produzio-
ne dei vaccini è concentrata solo
in pochi Paesi, ossia gli Stati
Uniti, l’Europa, la Cina e l’In-
dia. Ciò ha portato a una palese
disuguaglianza vaccinale. Il si-
stema che governa la produzione
di vaccini non è riuscito a trova-
re un modo efficace per rispon-
dere alla pandemia. Molti hanno
affermato che gli effetti della
pandemia globale da covid-19
possono essere superati solo at-
traverso l’immunizzazione su
scala mondiale. Sostengono che
sono necessarie un’equa produ-
L
o «tsunami» di casi di covid dovuto alla
combinazione delle varianti Omicron e
Delta rischia «di portare al collasso i siste-
mi sanitari nel mondo». Per questo «i go-
verni devono essere cauti nella riduzione delle qua-
rantene» e proteggere soprattutto i Paesi più pove-
ri. È questa la diagnosi contenuta nell’ultimo bol-
lettino dell’Organizzazione mondiale della sanità
(Oms). Nonostante gli sforzi, dunque, il rischio re-
sta molto elevato.
«Nessun Paese può uscire dalla pandemia con i
booster» ha detto pochi giorni fa il direttore gene-
rale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. «I
booster non possono essere considerati un modo
per andare avanti con le celebrazioni in program-
ma, senza ulteriori precauzioni», anzi bisogna ga-
rantire la vaccinazione dei Paesi più poveri. «È
probabile che i programmi di richiamo generalizza-
già alti livelli di copertura vaccinale e dando al vi-
rus maggiori opportunità di diffondersi e muta-
re».
Il presidente della Commissione europea Ursula
von der Leyen ha reso noto che la variante omicron
potrebbe diventare dominante, nel vecchio conti-
nente, a partire dal mese di gennaio. Il sessantasei
per cento della popolazione comunitaria ha ricevu-
to due dosi di un vaccino per il covid-19 ed il ses-
santadue per cento ha potuto beneficiare del ri-
chiamo aggiuntivo. Gli obiettivi della strategia vac-
cinale dell’Unione europea sono quelli di garantire
la qualità, la sicurezza e l’efficienza dei vaccini, di
consentire che tutti possano farne uso in maniera
equa e senza discriminazioni e di fare in modo che
tutti gli stati abbiano stilato dei piani attuativi pra-
tici.
Gli impressionanti tassi di vaccinazione raggiun-
giovedì 30 dicembre 2021 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 3

e sui pazienti in Africa? Quali sono i L’insegnamento della Dottrina sociale della Chiesa
principali problemi?
I ricercatori e i governi africa-
ni devono fare tre cose. In pri-
mo luogo, gli scienziati africani
Nel solco
devono condurre più ricerche a
guida africana sull’epidemia da della «Populorum progressio»

P
covid-19 in Africa a livello nazio-
nale e continentale. Queste ana-
lisi devono includere studi sul- di GILBERTO TURATI* ni di abitanti e un reddito medio pari passi concreti si possano fare per far
l’impatto dell’epidemia sulla si- a circa un trentesimo di quello degli sì che, da desiderio illusorio, l’aspira-
tuazione socio-ecologica dell’A- apa Francesco lo aveva anticipato Stati Uniti, ha vaccinato con due dosi zione ad una buona salute si trasfor-
frica e sulla struttura del sistema quando i vaccini erano solo una spe- solo 3,46 milioni di abitanti. In Euro- mi in realtà. Una prima possibilità è il
di assistenza sanitaria, che è ba- ranza per tutta l’umanità e nei labora- pa, dove si producono alcuni vaccini, rafforzamento della governance glo-
sato fortemente sulla comunità. tori dei Paesi più ricchi si sperimenta- la Francia ha vaccinato quasi 47 mi- bale, necessaria per problemi che
Poi, dobbiamo usare questi risul- vano le prime soluzioni contro il nuo- lioni di abitanti su una popolazione hanno una scala globale, come la
tati per riconoscere i punti di vo virus. Si era in pieno agosto 2020 e di quasi 70 milioni, mentre un paese pandemia o i cambiamenti climatici.
forza e le vulnerabilità unica- l’autorizzazione di emergenza al pri- disperato come Haiti, con un reddito Assicurare una vita sana e promuove-
mente africani dinanzi alle ma- mo vaccino anti-covid negli Stati medio 32 volte inferiore a quello fran- re il benessere delle persone a tutte le
lattie emergenti ed epidemiche, Uniti era ancora lontana. Ammoniva cese e una popolazione di 11 milioni età è già uno dei 17 obiettivi fissati
per tenerne conto nei piani di il Papa nel corso di un’udienza, saba- di abitanti, è riuscita a vaccinarne so- dalle Nazioni Unite per uno sviluppo
emergenza e assicurare che gli to 19 settembre 2020: «Sarebbe triste lo 67 mila. sostenibile; ma la pandemia ha frena-
indici di preparazione alle epide- se nel fornire il vaccino si desse la L’appello del Papa ai grandi labo- to i progressi su questo fronte.
mie, come il Global Health Se- priorità ai più ricchi, o se questo vac- ratori per la liberalizzazione dei vac- Sulla specifica questione del vacci-
curity Index, ne tengano conto. cino diventasse proprietà di questa o cini si colloca pienamente nell’alveo no, la governance globale si è sostan-
Infine dobbiamo accelerare la quella Nazione, e non fosse più per di quel principio di solidarietà che ziata nell’iniziativa Covax, una ini-
condivisione dei dati per garan- tutti. Dovrà essere universale, per tante volte è stato richiamato dal ma- ziativa internazionale guidata dal-
tire il tempestivo accesso agli tutti». gistero della Chiesa. La solidarietà l’Organizzazione mondiale della sa-
stessi, affinché siano alla base di È passato più di un anno da quelle mette in risalto la socialità delle per- nità proprio per garantire un accesso
alla produzione libera dei vacci- innovazioni e interventi indotti parole e i numeri parlano chiaro. Non sone umane e ne ricorda l’eguaglian- equo ai vaccini anti-covid a tutti i
ni; occorre eliminare la proprietà dai dati. La notizia positiva è solo i ricchi hanno avuto la priorità; za in termini di dignità e di diritti. Paesi del mondo. Per esempio, il
commerciale per qualsiasi vacci- che il Sud Africa ha dichiarato addirittura discutono se davvero val- Non a caso Papa Francesco richiama- “Team Europa” (formato da Unione
no contro il covid-19. L’unico che donerà 2 milioni di vaccini ga la pena vaccinarsi e con quale vac- va, nel corso di un’udienza nell’ago- europea, Stati membri, e istituzioni
modo in cui possiamo prevenire anti covid ad altri Paesi africani. cino, mentre i poveri stanno ancora sto 2020, la necessità di trovare, ac- finanziarie quali la Banca europea
la trasmissione del covid e pro- La prima conferenza internazio- ad aspettare. Oggi infatti le nazioni canto all’antidoto per il piccolo virus degli investimenti e la Banca europea
teggere l’economia è immuniz- nale sulla salute pubblica in più ricche stanno programmando le che causa il covid-19, l’antidoto per per la ricostruzione e lo sviluppo) ha
zare una fetta importante della Africa, tenuta recentemente e terze dosi del vaccino per una ampia un grande virus, «quello dell’ingiu- messo a disposizione, almeno nei pia-
popolazione. Come già detto, il ospitata dall’Unione africana e fascia delle loro popolazioni e, nel stizia sociale, della disuguaglianza di ni iniziali, risorse per fornire quasi 2
covid-19 è un catalizzatore. Le dagli Africa Centres for Disease contempo, si stanno avvitando in di- opportunità, della emarginazione e miliardi di dosi di vaccino per 92 Pae-
industrie farmaceutiche devono Control and Prevention, ha af- scussioni talvolta rabbiose con chi della mancanza di protezione dei più si a reddito medio-basso. Ma, visti i
distinguere tra profitto e vita. frontato le questioni della disu- non si vuole vaccinare (discussioni deboli». numeri precedenti sui tassi di vacci-
Oggi la situazione è questa: chi guaglianza vaccinale globale e che potrebbero suonare surreali a chi Queste ingiustizie possono essere nazione nei Paesi poveri, il program-
non può permettersi di pagare i dei sistemi sanitari deboli. Il il vaccino non ce l’ha); le nazioni più lette lungo una pluralità di dimensio- ma sta andando a rilento. Serve fare
vaccini, non riesce a ottenerli. A New Public Health Order del- povere del mondo sono invece riusci- ni. Se ci limitiamo a vedere i vaccini certamente di più su questo fronte,
lungo termine è una situazione l’Unione africana esorta alla col- anti-covid come antidoti per proteg- agendo anche a livello locale nei Pae-
insostenibile. Nel futuro saranno laborazione continentale per so- gere la salute delle persone, non pos- si di destinazione, correggendo alcu-
disponibili maggiori informazio- stenere la capacità di produzione siamo non vedere come, nonostante ni errori di comunicazione che sono
ni. La medicina personalizzata di vaccini africana e l’assistenza indubbi progressi, esistano ancora di- stati fatti anche in Europa nell’impie-
sarà più diffusa. I pazienti sa- incentrata sulle persone. Tutto vari importanti in termini di oppor- go di alcuni vaccini a vettore adeno-
ranno più preparati. La situazio- ciò fa parte dell’approccio del tunità fra Paesi ricchi e Paesi poveri virale. Tali vaccini appaiono oggi co-
ne muterà. La tecnologia e il continente in risposta alle aspira- che vanno ben oltre quello che ci di- me una seconda scelta, anche nei Pae-
fatto che sarà accessibile a più zioni dell’Agenda 2063 – The Africa cono i numeri sulle vaccinazioni con- si più poveri.
persone cambieranno le poste in We Want. Un approccio pan-afri- tro il covid-19. Già Papa Paolo VI ri- Una seconda possibilità è spingere
gioco. In breve, i segnali indica- cano alla risoluzione dei proble- cordava, nella Populorum progressio, che sull’uso di licenze obbligatorie, che
no tutti che la tecnologia impor- mi è necessario in ogni aspetto la salute è parte delle aspirazioni de- già oggi sono previste nell’ambito
rà un cambiamento alla situazio- della nostra vita in Africa. Ricor- gli uomini di oggi, assieme all’affran- delle regole dell’O rganizzazione
ne attuale e al potere delle do le parole di Kwame Nkru- camento dalla miseria, ad una mag- mondiale del commercio, per poter
aziende farmaceutiche. È quindi mah, secondo cui un’Africa uni- giore istruzione, ad una occupazione produrre direttamente nei Paesi più
nell’interesse dell’industria far- ta emergerà «non semplicemente te a vaccinare finora solo pochi dei lo- stabile. poveri i vaccini. Con una licenza ob-
maceutica cambiare con i tempi. come un altro blocco mondiale ro abitanti. Qualche esempio aiuta a Le diseguaglianze di opportunità bligatoria, uno Stato obbliga il pos-
Vogliamo vedere un’industria per ostentare la sua ricchezza e chiarire la scala del problema: in base possono essere lette sia in termini di sessore di un brevetto a concederne
farmaceutica disposta a modifi- la sua forza, ma come Grande ai dati del Global Change Data Lab, risorse, sia in termini di esiti di salute. l’uso ad altri soggetti. Peraltro, que-
care il suo modello commercia- Potenza la cui grandezza è indi- negli Stati Uniti, dove alcuni vaccini Sul fronte delle risorse, per restare sta possibilità è già stata utilizzata
le. Deve prepararsi a negoziare. struttibile perché non costruita sono stati sviluppati, sono stati vacci- agli esempi precedenti e pescando per farmaci contro malattie molto
La crisi della pandemia pone sulla paura, l’invidia e il sospet- nati con due dosi 194 milioni di abi- ancora dai dati del Global Change diffuse nei paesi in via di sviluppo,
una sfida enorme di comunica- to, né conquistata a scapito al- tanti su una popolazione di più di Data Lab, in un Paese come gli Stati come l’Aids o l’epatite C. Nel caso dei
zione. trui, bensì fondata sulla speran- 300 milioni. Uniti si spendono più di 9 mila dolla- vaccini contro il covid-19, si tratta di
za, la fiducia e l’amicizia, e volta In Africa, una nazione popolosa ri a testa per le cure; in Nigeria si su- una soluzione che richiede tempo e
Perché è difficile trovare dati sui vaccini al bene dell’intera umanità». come la Nigeria, con più di 200 milio- perano i 200 dollari. In Francia, sono tecnologie che potrebbero non essere
più di 4.500 dollari a testa; ad Haiti così facilmente disponibili. Il tempo
sono appena 130. è quello necessario a costruire im-
Nei Paesi ricchi, si discute di cure pianti adeguati di produzione, un te-
rivoluzionarie che possono provare a ma che ha caratterizzato le difficoltà
ridare la vista ai ciechi ad un prezzo di avvio della campagna vaccinale
ti da alcuni Paesi, come l’Irlanda, il Portogallo e la continuerà ad essere rilevante anche in futuro. Uno per l’intera società di quasi un milio- anche in Europa.
Spagna che hanno immunizzato quasi il novanta dei maggiori ostacoli incontrati dal progetto Co- ne di euro per paziente o che possono Una terza possibilità è quella di
per cento della propria popolazione, non sono stati vax, come ricordato Monica di Sisto, giornalista e consentire qualche mese di vita in più sviluppare le innovazioni con parte-
comunque sufficienti ad arrestare completamente il vicepresidente dell’associazione Fairwatch al porta- ai malati di cancro. Contemporanea- nariati pubblico-privati, con il pub-
contagio. le Change The Future, consiste nel fatto che i fondi mente, nei Paesi poveri, i bambini ri- blico che da un lato si assume i rischi
In America latina si registra una difformità per stanziati non bastano a coprire le spese del proget- schiano di morire per un malanno ba- dell’innovazione nello sviluppo di
quanto riguarda la miglior maniera di continuare a to. nale come la diarrea, per combattere nuovi principi attivi, finanziando la
combattere il virus. Colombia, Ecuador e Perú I leader del G20, incontratisi a Roma il 30 ed il la quale basterebbe un farmaco che ricerca di università ed enti di ricerca
hanno introdotto lo strumento della carta vaccina- 31 ottobre del 2021, hanno riconosciuto questa ne- costa pochi dollari. Non è un caso pubblici e privati, e dall’altro sostiene
le, necessaria per accedere ai luoghi di svago oppu- cessità e l’hanno inserita in una lista di impegni da che, nonostante gli indubbi progressi i costi delle sperimentazioni cliniche.
re per poter usufruire dei servizi o trasporti pubbli- rispettare con la creazione di una catena globale di a livello globale, le differenze nella Nel caso dei vaccini contro il covid-19
ci. Si tratta di un modo per spingere la popolazio- collaborazione a livello sanitario. Riccardo Lampa- mortalità infantile siano ancora enor- un vero partenariato non è mai stato
ne ad immunizzarsi. Il Venezuela, almeno in un riello, Direttore del programma sanitario di Terre mi tra i diversi Paesi nel mondo: in formalizzato, anche se sarebbe bene
primo momento, sembrava intenzionato ad unirsi a des hommes Foundation, ha dichiarato che gli at- Africa muoiono ancora 9 bambini cominciare a riconoscere che i finan-
questo gruppo di nazioni ma poi ha scelto una li- tuali vaccini anti-covid sono efficaci e sicuri ma ogni 100 al di sotto dei cinque anni in ziamenti pubblici sono stati enormi.
nea attendista. In Messico il governo del Presiden- non sono adatti ai contesti delle nazioni non ad al- media; in Nigeria si arriva quasi a 12 Le stime per i soli Stati Uniti parlano
te Andrés Manuel López Obrador ha scelto la stra- to reddito. I Paesi con scarsa copertura elettrica e ogni 100. Negli Stati Uniti sono solo di circa 20 miliardi di dollari.
da della massima flessibilità e dell’assenza di restri- logistica non possono garantire la presenza di una 0,65 ogni 100, un dato vicino alla me- Quello che ormai appare una cer-
zioni in materia di vaccinazione. In Brasile i forti catena del freddo che arrivi fino a sessanta gradi dia Ocse; ma negli Stati Uniti, la tezza è che bisogna accelerare, perché
contrasti tra il governo centrale, che nega la gravità sotto lo zero mentre la carenza storica di personale mortalità infantile era il 3 per cento non riusciremo a salvarci da soli: la
della pandemia e quelli regionali ha impedito l’a- medico è un impedimento per le campagne di vac- già nel 1960. nuova variante Omicron è lì a testi-
dozione di qualsivoglia certificato ed ha provocato cinazione. La riduzione del prezzo o l’eliminazione L’aspirazione ad una buona salu- moniarlo.
una forte confusione sulla scena politica. del brevetto rischiano di diventare inutili in assen- te, ancora oggi negata per una parte
Il programma internazionale Covax, che ha co- za di un cambio di passo che dovrà includere una dell’umanità, è essenziale per uno *Professore ordinario di Scienza
me obiettivo l’accesso equo ai vaccini anti covid-19, nuova generazione di vaccini, possibilmente di fa- sviluppo integrale dell’uomo; ed es- delle Finanze presso l’Università
ha aiutato molti Paesi africani ed il suo supporto cile somministrazione e con una lunga scadenza. senziale diventa quindi capire quali Cattolica del Sacro Cuore
pagina 4
ROMA, 30. Una lunga e in-
terminabile escalation di
naufragi sta accompagnan-
do la fine di quest’anno,
contrassegnato anche dal-
l’emergenza sanitaria pan-
demica a livello mondiale.
Ieri, ennesima tragedia
nel mare Egeo che poteva
registrare un bilancio ben
più pesante se non fosse
intervenuta la guardia co-
stiera turca. Con l’ausilio di
motoscafi ed elicotteri i
soccorritori hanno recupe-
rato i corpi senza vita di
due migranti e trarre in sal-
vo altre ventiquattro perso-
ne, alcuni dei quali bambi-
ni, in balia del mare mosso
e bloccati da un’avaria del
gommone a bordo del qua-
le tentavano di raggiungere
le isole greche.
Il salvataggio è avvenuto
nelle acque di Smirne, città
turca della costa egea, in
seguito a una segnalazione
giunta da un peschereccio
che ha permesso di trarre
in salvo i migranti, tra i
Concluso l’accordo di reinsediamento
L’Australia non invierà più
in Papua Nuova Guinea
nessun migrante respinto
PORT MORESBY, 30. Si
conclude domani l'Accor-
do regionale di reinsedia-
mento (Regional Resettle-
ment Arrangement), il
meccanismo del 2013 in ba-
se al quale i richiedenti asi-
lo che cercavano di rag-
giungere via mare l'Austra-
lia venivano “dirottati” in
appositi campi a Manus,
un'isola della Papua Nuova
Guinea in mezzo al Pacifi-
co.
L'Australia, dunque,
non invierà più nessun mi-
grante respinto in Papua
Nuova Guinea, ma non
aprirà nemmeno le porte a
nessuno dei circa 100 ri-
chiedenti asilo (per la stra-
grande maggioranza asiati-
ci, compresi alcuni afgha-
ni) che da 8 anni ormai si
trovano “parcheggiati” nel
Paese vicino. Secondo una
nuova intesa, se vorranno
queste persone potranno
stabilirsi in Papua Nuova
Guinea ottenendo lo status
di migranti permanenti; es-
sere accolti in un Paese ter-
zo oppure spostarsi a Nau-
ru, l'altra isola del Pacifico
che Canberra ha utilizzato
per attuare la sua politica
“migranti zero”. E con la
quale l'Accordo regionale
di reinsediamento conti-
nuerà a rimanere in vigo-
re.
Nel comunicato con-
giunto con le autorità di
Papua, con cui è stato an-
L’OSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Città del Vaticano
www.osservatoreromano.va
La preoccupazione dell’Unhcr
Anche il 2021 termina
con un tragico naufragio
quali si sa solo che vi erano
alcuni afghani, portati pri-
ma in ospedale e successi-
vamente presso un centro
per l’identificazione e rim-
patrio.
Ma buona parte di colo-
ro che hanno tentato la tra-
versata del Mediterraneo
nel 2021 sono partite dalla
nunciato l'accordo, il go-
verno di Canberra ha tenu-
to a precisare che «le poli-
tiche australiane di forte
protezione dei confini,
compreso i procedimenti
su base regionale, non so-
no cambiate. Chiunque
cercherà di entrare in Au-
stralia illegalmente via na-
ve sarà respinto o trasferito
a Nauru».
Secondo alcuni dati dif-
fusi dal Refugee Council
of Australia nel luglio scor-
so, in occasione dell'anni-
versario dell'entrata in vi-
gore dell'Accordo regionale
di reinsediamento, in que-
sti otto anni 3.127 richie-
denti asilo sono stati bloc-
cati in mare prima di sbar-
care nel Paese.
Di questi oltre 200 ri-
mangono tra la Papua
Nuova Guinea (dove i cen-
tri sull'isola di Manus sono
stati chiusi e le persone tra-
sferite a Port Moresby) e
l'isola di Nauru.
Una soluzione duratura
è stata trovata solo per
1.000 persone, quasi tutte
reinsediate negli Stati Uni-
ti. Più di 750 richiedenti
asilo sono stati rimandati
nei loro Paesi d'origine, in
modo volontario o con la
forza. Almeno 14 persone,
infine, sono morte: tra que-
ste una è deceduta per le
violenze subite dalle guar-
die di detenzione e sei per
suicidio.
ANDREA MONDA
direttore responsabile
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
L’OSSERVATORE ROMANO
Libia, le cui coste continua-
no ad essere teatro di nau-
fragi mortali, tra cui uno a
gennaio in cui sono morte
43 persone, e un altro ad
aprile, che ha causato la
morte di 130 persone, spin-
gendo le agenzie delle Na-
zioni Unite a ribadire gli
appelli per la riattivazione
Milioni di persone potrebbero fuggire
L’instabilità politica
nel Corno d’Africa
preoccupa l’Ue
BRUXELLES, 30. Preoccupa-
zione è stata espressa dall’U-
nione europea per la situazio-
ne nel Corno d’Africa, dove
l’instabilità politica di alcuni
Paesi e i conflitti armati po-
trebbero provocare «una ca-
tastrofe umanitaria e una crisi
migratoria di proporzioni
storiche». Fonti comunitarie
— riportate dal quotidiano
spagnolo «El País» — avver-
tono del rischio che le guerre
destabilizzino l’intero Corno
d’Africa, un’area dove vivono
più di duecento milioni di
persone e già sottoposta allo
stress di giganteschi sposta-
menti interni di popolazione.
Già da qualche tempo, gli
Stati Uniti hanno imposto,
per esempio, sanzioni ad al-
cune società coinvolte negli
scontri armati. Ma nell’Unio-
ne europea — secondo il quo-
tidiano spagnolo — non c’è
stata unanimità nell’adottare
misure, nonostante il ricono-
scimento del rischio di una
spirale di violenza che desta-
bilizza l'intera area.
Servizio vaticano:
redazione.vaticano.or@spc.va
Servizio internazionale:
redazione.internazionale.or@spc.va
Servizio culturale:
redazione.cultura.or@spc.va
Servizio religioso:
redazione.religione.or@spc.va
delle operazioni di ricerca e
salvataggio nel Mediterra-
neo.
A porre l’attenzione sul
fenomeno è l’Alto commis-
sariato delle Nazioni Unite
per i rifugiati (Unhcr) nel
suo bilancio di fine anno
sulle migrazioni. Unhcr
sottolinea che la Libia stes-
sa ha continuato a rappre-
sentare un pericolo per i ri-
fugiati e i migranti. L’O nu
ha denunciato che i mi-
granti, in Libia, hanno do-
vuto affrontare un tratta-
mento sempre più pesante
nel 2021 da parte di opera-
zioni di sicurezza mirate,
che hanno causato almeno
un morto e un forte au-
mento delle detenzioni.
A ottobre, l’Unhcr ha in-
fatti dichiarato che il go-
verno libico deve immedia-
tamente affrontare la terri-
bile situazione dei richie-
denti asilo e dei rifugiati in
modo umano, in linea con
le leggi internazionali sui
diritti umani.
Bruxelles — afferma una
fonte diplomatica — teme che
il conflitto etiope possa dege-
nerare ulteriormente con il ri-
schio di trascinare altri Paesi
come il Sudan, il Sud Sudan
o la Somalia, provocando
«un esodo migratorio di pro-
porzioni storiche paragona-
bili a quello della disgrega-
zione della ex Jugoslavia».
Secondo un report interno
della Commissione europea
sulla situazione di allerta dei
movimenti migratori, in Su-
dan, 6,2 milioni di persone
hanno bisogno di assistenza
umanitaria nell’area del Dar-
fur. E in Somalia, dove ci so-
no 2,9 milioni di sfollati e la
minaccia della violenza jiha-
dista, nei giorni scorsi è scop-
piata una grave crisi istituzio-
nale con il presidente Moha-
med Abdullahi Mohamed,
noto come Farmajo, che ha li-
cenziato il primo ministro
Mohamed Hussein Roble.
Intanto, l’Ue e gli Stati Uniti
hanno minacciato di sanzio-
nare la Somalia.
Segreteria di redazione
telefono 06 698 45800
Tipografia Vaticana
Editrice L’Osservatore Romano
segreteria.or@spc.va
Stampato presso la Tipografia Vaticana
Servizio fotografico:
telefono 06 698 45793/45794,
fax 06 698 84998
via Cassia km. 36,300 – 01036 Nepi (Vt)
pubblicazioni.photo@spc.va
www.photovat.com della diffusione: Intesa Sanpaolo
giovedì 30 dicembre 2021
La “rotta calabrese” nuova realtà
Si intensificano
gli sbarchi
di GIOVANNI BENEDETTI di partenza della navigazione.
In gran parte di nazionalità
O
rmai prossimo al ter- ucraina, gli equipaggi delle im-
mine, il 2021 è stato barcazioni compiono la traver-
caratterizzato — tra sata a volto coperto e, una volta
le altre emergenze — raggiunta la costa, abbandona-
da un incremento dei flussi mi- no la nave.
gratori. Nel corso dell’anno so- In questo modo si sono ve-
no sbarcati in Italia oltre nuti a formare dei veri e propri
62.000 migranti contro i 32.542 cimiteri navali sulla costa ionica
dell’anno precedente, e più di calabrese. Dopo che le autorità
1.600 persone sono morte o sta- costiere italiane hanno arrestato
te dichiarate disperse nel Medi- alcuni degli scafisti, la polizia
terraneo. Nel contesto di que- locale ha avviato un’indagine
sto considerevole aumento dei per determinare le cause di que-
flussi migratori, che mette a du- sto aumento esponenziale nel
ra prova i centri di accoglienza numero degli sbarchi, concen-
italiani, è stata inoltre osservata trandosi sui possibili legami fra
una nuova tratta, la cosiddetta la criminalità organizzata turca
“rotta calabrese”. Al 28 novem- e quella calabrese.
bre, sono infatti stati registrati Alcune organizzazioni non
circa 10.000 arrivi nella zona governative hanno espresso la
della Locride, la costa ionica volontà di sottoporre la proble-
della Calabria. Si tratta
di un numero quattro
volte superiore al 2020,
che rappresenta circa il
16% del totale. La mag-
gior parte degli sbarchi
(al 21 novembre, 46 su
51) si sono verificati nel
piccolo comune di Roc-
cella Ionica, in provin-
cia di Reggio Calabria.
Rispetto alle rotte
migratorie più note,
percorse principalmente
dai migranti africani che
salpano da Libia e Tuni-
sia verso Lampedusa a
bordo di imbarcazioni
di fortuna, gli sbarchi
nella Locride presenta-
no alcune differenze. La
maggior parte dei pro-
fughi proviene infatti da
Afghanistan, Iran, Iraq e dalle matica degli sbarchi sulle coste
regioni del Kurdistan. Si tratta calabresi a Frontex, l’agenzia
principalmente di cittadini be- alla quale è affidato il controllo
nestanti, i quali pagano cifre delle frontiere esterne dell’Ue e
estremamente elevate per le tra- che dal 1° dicembre scorso ha
versate (circa 8.500 euro per gli introdotto un pattugliamento
adulti e 4.000 per i minori). aereo costante sul Canale della
Inoltre, le imbarcazioni sulle Manica. L’ultimo sbarco di mi-
quali viaggiano sono solitamen- granti sulle coste calabresi è av-
te barche a vela private, che venuto nella notte fra il 27 e il
hanno una maggiore probabili- 28 novembre. Durante le opera-
tà di eludere i controlli della zioni di soccorso, durate ben 16
guardia costiera. Queste carat- ore a causa delle avverse condi-
teristiche hanno portato gli zioni meteorologiche, le autori-
operatori umanitari a definire tà costiere hanno tratto in salvo
in gergo le traversate sulla rotta 244 migranti. Fra questi vi era-
calabrese come tratte di “prima no 41 minori, uno dei quali ve-
classe”. Tuttavia, la definizione nuto alla luce sulla stessa im-
risulta più che lontana dalla barcazione.
realtà: le imbarcazioni traspor-
tano infatti fino a 100 migranti
con scorte di viveri e acqua in-
sufficienti, al punto che, come
raccontato da un passeggero di
nazionalità afghana all’agenzia †
di stampa statunitense Associa-
Il Collegio dei Prelati Uditori, gli
ted Press, questi si ritrovano a
Officiali e tutto il Personale del Tri-
volte costretti a bere acqua di bunale Apostolico della Rota Roma-
mare con aggiunta di zucchero. na, partecipa al lutto che ha colpito
Anche l’età media dei migranti Monsignor Pierangelo Pietracatella
differisce da quella delle altre per la dipartita verso il Regno Eter-
rotte: secondo Chiara Cardolet- no del papà
ti, rappresentante in Italia del-
l’Alto commissariato delle Na- Signor
zioni Unte per i rifugiati
(Unhcr), su queste imbarcazio- VINCENZO
ni viaggiano numerosi minoren- PIETRACATELLA
ni non accompagnati.
Lo raccomandiamo alla preghiera
Le barche a vela che traspor-
perché il Signore l'accolga nella Co-
tano i migranti sono per la gran
munione dei Santi.
parte rubate in Turchia, punto
Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale € 225; annuale € 450
Per la pubblicità
Europa: € 720;
Africa, Asia, America Latina, America Nord, rivolgersi a
e srl Oceania: € 750;
www.pressup.it marketing@spc.va
Abbonamenti e diffusione (dalle 9 alle 15):
telefono 06 698 45450/45451/45454 Necrologie:
Aziende promotrici fax 06 698 45456 telefono 06 698 45800
info.or@spc.va diffusione.or@spc.va segreteria.or@spc.va
giovedì 30 dicembre 2021 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 5

L’Italia ha adottato nuove misure per gestire la pandemia Il movimento Allarme del consiglio Onu per i diritti umani

Oriente e Occidente alle prese dei contadini L’Afghanistan

indiani diventa
con la variante omicron un partito tra violenze e fame
ROMA, 30. L’Europa continua NEW DELHI, 30. Il movimento di ANNA LISA ANTONUCCI tato 59 casi di detenzione ille-
ad essere il continente più col- dei contadini indiani — che ha gale, pestaggi e minacce con-

L
pito dal covid: Danimarca, Ir- indetto le massicce manifesta- a situazione in Af- tro attivisti della società civile,
landa, Regno Unito, Francia zioni di protesta durate oltre ghanistan resta critica giornalisti e personale della
e Spagna sono i primi cinque un anno contro la riforma tra violenze, fame e Commissione afghana indi-
Paesi al mondo con più conta- agraria del governo — diventa negazione dei diritti pendente per i diritti umani,
gi per milione di abitanti. un partito politico. Lo hanno umani. È quanto emerso nella attribuite alle autorità de fac-
Il recente aggiornamento annunciato alcuni leader del recente riunione del Consiglio to. Nel Paese è inoltre partico-
settimanale dell’Oms sottoli- Samyukt Kisan Morcha, la re- dell’Onu per i diritti umani a larmente a rischio la sicurezza
nea che il numero di nuove in- te delle organizzazioni sinda- Ginevra, nel corso della quale dei giudici, dei pubblici mini-
fezioni da covid in Europa è cali contadine il vice commissario delle Na- steri e degli avvocati ,soprat-
cresciuto del 57% negli ultimi Il nuovo partito, che si zioni Unite per i diritti umani, tutto delle donne avvocato.
sette giorni. chiama Sanyukt Samaj Mor- Nada Al-Nashif, ha denuncia- «Con la presa di Kabul da
La situazione non è buona cha (Ssm), ha come leader to come oltre cento ex funzio- parte dei talebani, non solo
neanche negli Stati Uniti, do- Balbir Singh Rajewal, espo- nari delle forze di sicurezza e stiamo assistendo a un'inver-
ve si registra un nuovo record nente di punta della lotta con- persone associate al preceden- sione totale di due decenni di
di casi giornalieri: oltre tro New Delhi, e vede l’ade- te governo sono stati giustizia- progressi, ma il gruppo sta an-
267.000 contagi nelle ultime sione di 22 delle 32 associazio- ti tra agosto e novembre. che commettendo impune-
24 ore, con la variante omi- ni che hanno dato vita all’agi- Oltre settanta di questi mente una litania di abusi che
cron che rappresenta il 59% tra Oriente e Occidente, la una nuova serie di misure. Per tazione. Altre 3 dovrebbero morti, i cui corpi sono stati in molti casi non vengono se-
dei nuovi casi. domanda sorge spontanea: accedere ai trasporti pubblici, unirsi nei prossimi giorni. esposti pubblicamente, sono gnalati o documentati», ha di-
Al contrario, in altri Paesi perché l’Occidente resta l’epi- agli alberghi, ai ristoranti al- I leader dell’Ssm hanno da attribuire ai talebani che chiarato l'ambasciatore Nasir
la situazione sembra essere centro della pandemia? L’in- l’aperto o alle fiere, sarà ne- detto di volersi presentare alle proseguono, ha detto Nada al- Ahmad Andisha, rappresen-
sotto controllo. In Giappone, terrogativo resta aperto. La ri- cessario il super green pass, prossime elezioni legislative Nashif, con «esecuzioni extra- tante permanente dell'Afgha-
nelle ultime 24 ore, si sono sposta spetta agli esperti. Po- che certifica la vaccinazione o nello Stato del Punjab. giudiziali in tutto il Paese, no- nistan presso le Nazioni Unite
contati 398 nuovi contagi e 4 trebbero pesare i fattori clima- la guarigione dal covid. Il de- La mobilitazione dei conta- nostante l'amnistia generale a Ginevra. «I resoconti di ese-
decessi. In Indonesia i nuovi tici, le restrizioni introdotte creto prevede anche che la dini indiani contro le tre leggi annunciata dopo il 15
casi, ieri, erano 194. troppo tardi, lo scarso utilizzo quarantena precauzionale approvate dal governo nel set- agosto». La funzionaria
Recentemente, l’India ha delle mascherine nei luoghi al non si applica se chi è venuto tembre del 2020 è stata una dell’Onu ha anche rileva-
destato un certo interesse da chiuso e le campagne di vacci- in contatto stretto con un po- delle più lunghe e partecipate to che nella sola provincia
parte degli esperti perché, do- nazione ancora zoppicanti in sitivo ha fatto il vaccino o è della storia dell’India indipen- di Nangharar, almeno
po le violente ondate degli ul- diversi Stati. Indubbiamente, guarito dal covid da meno di dente. Decine di migliaia di cinquanta persone sospet-
timi mesi, sta vivendo una de- i Paesi occidentali stanno cer- 120 giorni. contadini diedero vita nel no- tate di far parte dello Sta-
crescita dei contagi. Tuttavia, cando di individuare e se- Le decisioni sulla quaran- vembre del 2020 a sit-in in tre to islamico-Khorasan (Is-
di fronte ai primi casi di va- quenziare il covid attraverso tena sono state adottate, in aree alla periferia di New De- K) sono state uccise
riante omicron nel Paese, so- un alto numero di tamponi. questi giorni, anche da altri lhi, annunciando che non se extragiudizialmente. «So-
no scattate nuove misure re- È il caso dell’Italia: qui, da Paesi. La Spagna ha ridotto il ne sarebbero andati fino alla no stati osservati metodi
strittive, come la chiusura di due giorni, il numero di tam- periodo di quarantena per chi cancellazione della riforma. brutali di uccisione, tra
scuole, università, palestre e poni molecolari e antigienici è positivo al covid da dieci a Dopo avere insistito per cui impiccagione, decapi-
cinema. In Cina, invece, i 13 effettuati ha superato quota sette giorni. Negli Usa, il quasi 12 mesi sulla fermezza, il tazione e esposizione
milioni di abitanti di Xi’an so- un milione. Ieri 98.020 perso- Centers for Disease Control 19 novembre scorso il primo pubblica di cadaveri», ha
no in lockdown. Nella città ne sono risultate positive e and Prevention ha ridotto da ministro, Narendra Modi, ha aggiunto.
nord occidentale della Cina, 1.185 sono i pazienti ricoverati 10 a 5 giorni l'isolamento dei annunciato che la riforma sa- La situazione nel Paese
per ora, i casi registrati in tota- in terapia intensiva. positivi asintomatici perché, rebbe stata ritirata. Con il par- è inoltre molto pericolosa
le sono 962. Ieri sera il Consiglio dei ha precisato, «non si può lamento che l’ha abrogata po- per i bambini e le donne, ha cuzioni sommarie, sparizioni
Analizzando le differenze ministri italiano ha approvato bloccare il Paese». chi giorni dopo. sottolineato Al-Nashif, che ha forzate, anche di membri del
dichiarato di essere «molto governo e delle forze di sicu-
preoccupata» per la minaccia rezza, e sfollamenti forzati di
dell'uso di minori sia da parte minoranze — ha detto — rivela-
dei jihadisti che dei talebani. no solo un assaggio della loro
DAL MOND O Il presidente palestinese in Israele dopo un decennio «I bambini continuano anche campagna di paura».
a essere le vittime civili di or- Nasir Ahmad Andisha ha
Biden e Putin Incontro tra Benny Gantz digni inesplosi», ha detto.
Nel suo discorso al Consi-
denunciato anche come le mi-
noranze etniche e religiose sia-
a colloquio sull’Ucraina
e Mahmoud Abbas glio per i diritti umani, la vice
commissaria ha descritto il re-
no discriminate e sistematica-
mente prese di mira. '«Rap-
Si terrà questa sera l’atteso colloquio telefonico sull’U- gime talebano come caratte- porti credibili hanno mostrato
craina — il secondo in meno di un mese — tra i presi- TEL AVIV, 30. Il ministro della Territori), generale Ghasan rizzato da esecuzioni extragiu- purghe etniche e tribali in di-
denti degli Stati Uniti e della Russia, rispettivamente Difesa israeliano, Benny Gan- Alyan, il ministro palestinese diziali in tutto il Paese e restri- verse province del Paese», ha
Joe Biden e Vladimir Putin. Stando alle anticipazioni tz, ha ricevuto ieri il presiden- degli Affari civili, Hussein Al- zioni ai diritti umani di donne dichiarato. «La comunità in-
dei media statunitensi, Biden proporrà al leader del te palestinese, Mahmoud Ab- Sheikh, e il capo della sicu- e ragazze. «Le donne e le ra- ternazionale deve schierarsi
Cremlino una «via diplomatica» per allentare le tensioni bas, nella sua abitazione a rezza palestinese, Majed Fa- gazze, in particolare, affronta- con il popolo afghano e non
attorno alla situazione nell’est dell’Ucraina. Rosh HaAyin, ad est di Tel raj. no una grande incertezza per permettere ai talebani di pri-
Aviv. Sul tavolo anche i temi ci- quanto riguarda i diritti all'i- varlo dei suoi diritti e libertà
Si è trattato del primo in- vili: Al-Sheikh ha annunciato struzione, ai mezzi di sussi- fondamentali, che sono essen-
Il premier libico riassume le funzioni contro di lavoro tra Abbas e che Israele si è impegnato a stenza e alla partecipazione — ziali per l'instaurazione di una
un alto funzionario israeliano dare circa 10.000 certificati di ha sottolineato —, ricordando pace duratura e di un governo
Il primo ministro della Libia, Abdel Hamid Dbeibeh, all’interno di Israele da oltre ricongiungimento familiare che su questi aspetti avevano inclusivo», ha aggiunto, invi-
ha riassunto le proprie funzioni, dopo averle cedute al un decennio. per persone che vivono in Pa- fatto progressi significativi ne- tando gli Stati membri a rima-
suo vice in vista delle elezioni presidenziali previste per Come informa la stampa lestina senza, finora, il ricono- gli ultimi due decenni». nere «solidali e non rimanere
il 24 dicembre e poi rinviate. Dbeibeh ha reso noto che israeliana, nell’incontro — che scimento israeliano. L'Onu ha anche documen- in silenzio».
manterrà la propria posizione «fino all’adozione di una ha avuto l’approvazione del E non è solo la violenza a
Costituzione e all’arrivo di un’autorità eletta», a cui tra- premier, Naftali Bennett — si far paura in Afghanistan, ma
sferirà i poteri. è parlato di questioni di sicu- anche la fame che riguarda la
rezza locale e regionale. maggior parte della popola-
Accordo sulla difesa
Durante il colloquio, Gan-
tz, ha fatto sapere il suo uffi-
Nominata l’inviata Usa zione. Sono 15 milioni gli af-
ghani che hanno ricevuto nel
tra Iraq e Libano cio politico, ha sottolineato ad
Abu Mazen «l’interesse comu-
per i diritti delle afghane 2021 aiuti dal Programma ali-
mentare mondiale (Wfp), di
L’Iraq e il Libano hanno firmato un memorandum d’in- ne nel rafforzare la coopera- cui 7 milioni nel solo mese di
tesa per lo sviluppo dei rapporti bilaterali nel settore zione di sicurezza, salvaguar- KABUL, 30. Il segretario di Sta- mente a rischio nell’Afghani- novembre, rispetto ai 4 milioni
della Difesa. L’accordo è stato siglato durante la visita dando la stabilità e prevenen- to americano, Anthony Blin- stan dei talebani. dello scorso settembre. E all’o-
di ieri a Baghdad del ministro della Difesa libanese, do il terrorismo e la violenza ken, ha annunciato la nomina «Noi vogliamo un Afghani- rizzonte c’è la necessità di assi-
Maurice Sleem, che ha incontrato il suo omologo ira- per il benessere tanto degli dell’inviata speciale degli Stati stan pacifico, stabile e sicuro stere altri 8 milioni di persone
cheno, Jumah Inad Sadun al-Jaburi, e il capo dello Sta- israeliani quanto dei palestine- Uniti per i diritti delle donne e dove tutti gli afghani possono che soffrono la fame. «L'Af-
to, Barham Salih. si». Parole, rilevano gli anali- delle ragazze in Afghanistan. vivere e avere benefici in una ghanistan sta affrontando una
sti politici, chiaramente dirette Si tratta della diplomatica Ri- situazione di inclusione politi- situazione di carestia e miseria
alla recrudescenza, nelle ulti- na Amiri, studiosa di origine ca, economica e sociale», ha come non ho mai visto nei
Consolato cinese nel porto me settimane, di attacchi pale- afghana ed ex consulente del- precisato Blinken. miei ventuno anni con il Pro-
iraniano di Bandar Abbas stinesi contro israeliani in Pa- l’amministrazione degli Stati Il segretario di Stato ameri- gramma alimentare mondia-
lestina e a Gerusalemme. Uniti sotto la presidenza Oba- cano ha anche anche nominato le», ha detto Mary-Ellen
Il governo iraniano ha dato il via libera all’apertura del Non a caso, all’incontro — ma. Stephenie Foster come consi- McGroarty, Rappresentante
consolato cinese nella città portuale di Bandar Abbas, durato oltre due ore e mezzo Obiettivo di Amiti sarà gliere per la questione di don- del Wfp in Afghanistan secon-
nel Golfo Persico. La Cina è il principale partner com- — hanno partecipato il capo quello di concentrarsi sulla di- ne all’interno del comitato che do cui il 98% degli afghani
merciale della Repubblica islamica. Nel marzo scorso, del CO GAT (Unità militare fesa diritti umani e le libertà si occupa della ricollocazione non consuma abbastanza ci-
Teheran e Pechino hanno sottoscritto un accordo di israeliana per il coordinamen- fondamentali di questa fascia degli afghani che sono stati fat- bo, con un preoccupante au-
cooperazione strategica della durata di 25 anni. to delle attività di governo dei di popolazione, particolar- ti uscire dal Paese. mento del 17% da agosto.
pagina 6 L’OSSERVATORE ROMANO giovedì 30 dicembre 2021

LA CONSEGNA DEI DIPLOMI DELLA SCUOLA DI BIBLIOTECONOMIA DELLA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA

Cantieri Mosaici
aperti ancora da comporre
di CESARE PASINI di JOSÉ TOLENTINO DE MEND ONÇA Ci siamo accorti in questi mesi,
trascorsi con il volto quasi tutto co-

L È
o scorso 3 dicembre, a
conclusione del corso
biennale 2020-2021 della
Scuola di Biblioteconomia
della Biblioteca Apostolica Vaticana,
sono stati consegnati i diplomi a 19
allievi che hanno positivamente
concluso gli studi. È stata
l’occasione per il vice direttore della
scuola, Antonio Manfredi, di
riflettere sull’esperienza,
straordinaria ma costruttiva, del
corso condotto in porto in mezzo ai
mesi complicati della pandemia. Il
cardinale Bibliotecario, José
Tolentino de Mendonça,
riecheggiando alcune espressioni di
un momento molto bello perto, che gli sguardi sono decisivi,
questo: per la Scuola, ma sono espressivi, e racchiudono spesso
anche per tutta la Bibliote- grandi profezie: saper guardare per-
ca; esso segue di poco un al- sone e cose, saper vedere oltre e den-
tro evento pubblico importante, l’a- tro è il primo decisivo passo per dise-
pertura della mostra «Tutti. Umanità gnare le nuove mappe relazionali cui
in cammino», organizzata dalla Vati- il Papa ci chiama. È compito dei bi-
cana nella sua nuova Sala Espositiva, bliotecari? Sì, se le biblioteche da ste-
inaugurata pochi giorni fa dal Santo rili depositi diventano scuole infor-
Padre. mali per guardare il futuro e cantieri
Il Papa nel discorso a noi rivolto per la costruzione di nuove mappe.
Una classe speciale ha detto fra l’altro: «Il mondo ha bi- Sulle biblioteche e il mestiere dei
sogno di nuove mappe. In questo bibliotecari ricordo alcune frasi da
cambiamento epocale che la pande- tenere a mente. Una è scritta sul fron-
mia ha accelerato, l’umanità ha biso- tone della biblioteca pubblica della
di ANTONIO MANFREDI mestica delle lezioni e degli esami che gno di nuove mappe per scoprire il città di Murcia, in Spagna: «La bi-
ci confortava reciprocamente, e sem- blioteca è il luogo ove i

Papa Francesco in visita alla
Biblioteca per l’inaugurazione della
nuova sala espositiva, ha ricordato
che le biblioteche, lungi dall’essere
sterili depositi, sono piuttosto scuole
per guardare il futuro e cantieri per
la costruzione di nuove mappe.
Ambrogio Piazzoni, infine, dopo
aver parlato dei positivi e grandi
cambiamenti realizzati negli ultimi
decenni nella Scuola, dove insegnò
Storia e catalogazione del libro
manoscritto dal 1991 al 2003, ha
concluso il suo intervento con alcune
riflessioni tratte dalla sua esperienza:
anzitutto sull’evoluzione della
tecnica, che richiede continuo
aggiornamento, poi sull’umiltà
davanti al sapere, che educa il
ricercatore ad aver coscienza della
propria finitezza, infine sul futuro
delle biblioteche come luogo di
incontro, di relazione e di scambio
fra le persone grazie ai quali si possa
progettare e costruire il futuro. Da
questi interventi, di cui si offrono qui
importanti sezioni, si può con ogni
evidenza cogliere il valore e il
significato della Scuola di
Biblioteconomia, che da decenni ha
formato centinaia di bibliotecari per
piccole e grandi biblioteche d’Italia e
del mondo.
A
gli allievi che si diplomano
oggi dobbiamo maggiore
gratitudine e molti più com-
plimenti. Ogni classe che
passa lascia fortunatamente ricordi di
volti, di persone, di iniziative, di col-
loqui che entrano a far parte dell’e-
sperienza di noi docenti. Questa che
abbiamo di fronte a suo modo è una
classe speciale, quella con cui abbia-
mo condiviso le ore più dure e impre-
vedibili del covid-19. La chiusura re-
pentina a marzo 2020, la necessità di
reinventarci come studenti e docenti
con lezioni a distanza, la provvisorietà
dei primi esami post confinamento,
l’organizzazione dei tirocini del se-
condo anno, quello appena passato,
nel quale il secondo lockdown ci ha di
nuovo costretti a distanze forzate.
Sono passaggi di vita che resteran-
no nella nostra memoria, faranno par-
te del nostro personale vissuto entro
quella nuova e drammatica condizio-
ne. E non necessariamente in negati-
vo: anzi, personalmente ricorderò la
vostra disponibilità nel seguirci su
strumentazioni mai sperimentate così,
l’impegno dei docenti a rimettere in
gioco i propri corsi, rimodellandoli
improvvisamente. C’è stata poi questa
strana esperienza di accoglierci nelle
reciproche case: una dimensione do-
brava farci sentire meno soli e isolati. morti aprono gli occhi ai vi-
Me lo ha fatto notare con gratitudine vi». Altre sono state dette
qualche allievo in colloqui successivi: Abbiamo condiviso le ore da scrittori. Ray Bradbury:
in ore di isolamento almeno c’era la più dure e imprevedibili del covid-19 «Senza biblioteche cosa ab-
scuola, si parlava d’altro, ci si riaggan- biamo? Non abbiamo né
ciava a una esperienza precedente, la La chiusura repentina e la necessità passato né futuro»; Julien
si portava avanti. Stessa situazione nei di reinventarci come studenti e docenti Green: «Una biblioteca è il
tirocini: la possibilità di lavorare assie- crocevia di tutti i sogni del-
me in pochi e in sicurezza, viste le l’umanità»; e Stephen
condizioni più favorevoli del secondo King, con una bella dose di
lockdown, si è rivelata un’occasione di humor: «Quando tutto il
socialità condivisa in ore di tensione e senso della fraternità, dell’amicizia resto fallisce, lascia perdere e vai in
isolamento. sociale e del bene comune. La logica biblioteca».
Che cosa resterà di queste speri- dei blocchi chiusi è ste-
mentazioni di mezzi nuovi e di sistemi rile e piena di equivoci.
diversi di apprendimento? Mi pare Abbiamo bisogno di
prematuro per ora fare un bilancio. una nuova bellezza,
Certamente la tecnologia ci ha per- che non sia più il solito
messo di non chiudere i corsi nei mo- riflesso del potere di al-
menti più duri e, nello stesso tempo, cuni, ma il mosaico co-
ci ha svelato l’imprescindibilità dell’e- raggioso della diversità
sperienza diretta, della didattica con- di tutti». E ci ha chia-
creta di cui una Scuola come la nostra mati, proprio perché
ha necessità. Rifletteremo su questa custodi di memorie e
dinamica, tra distanza e presenza, nei bellezze antiche, a col-
prossimi anni, sperando di non dover laborare a disegnare
più ricorrere alle tecnologie come a queste nuove mappe e
mezzi di fortuna, ma come a strumen- a cercare una bellezza
ti disponibili e ormai largamente spe- con sguardi sempre più
rimentati. È però altrettanto certo che profondi per i panora-
la relazione didattica diretta ha una mi, i luoghi, i tempi, le
caratteristica di contatto e di compre- persone del nostro
senza imprescindibili. tempo. Un mosaico digitale di Bruno Cerboni (2019)

di AMBRO GIO PIAZZONI

Non basta amare i libri spalle di chi vi ha preceduto sa-
rete anche in grado di guardare

V
orrei condividere tre ri- più lontano, e quindi di accetta-
flessioni. La prima ri- re le sfide del nostro tempo, cer-
guarda la tecnica. Tante suggeriva Socrate quando affer- no fare ricerche con possibilità ge ad abbandonare la superbia, tro, di relazione e di scambio fra carne e realizzarne le soluzioni.
sono le conoscenze di mava «so di non sapere». che negli ultimi anni l’intelligen- ciò che rende il ricercatore umile le persone. Anzitutto è ciò che Alla mia età riesce difficile
carattere tecnico necessarie per La seconda riflessione riguar- za artificiale ha ulteriormente davanti al sapere, ciò che gli dà avviene attraverso i libri scritti avere idee innovative, ma voi,
condurre bene il proprio lavoro, da l’umiltà davanti al sapere. ampliato. la voglia e il piacere di ricercare, da persone di altri luoghi e tem- cari ragazzi, proprio voi, dovete
com’è ovvio; per lavorare in una Oggi disponiamo di mezzi tec- “Che bello, che meraviglia!”, ciò che, infine, lo rende un ricer- pi, facendo propri l’arricchimen- elaborare prospettive, coltivare
biblioteca non basta amare i libri nologici straordinari, che rendo- pensiamo tutti noi; ma c’è un catore serio. Questa umiltà da- to, la crescita delle conoscenze e visioni, fornire suggestioni, apri-
e la lettura: occorre anche una no possibili tante ricerche un problema: il fatto che la grande vanti al sapere è ciò che vi augu- il progredire della cultura che ne re orizzonti nuovi; insomma,
preparazione professionale fatta tempo impensabili. Vi propon- quantità di informazioni che si ro veramente dal cuore di acqui- derivano. Ma non va dimentica- dovete accettare la sfida di co-
di studio molto attento, come go solo qualche esempio. Le rendono disponibili e la velocità sire e di conservare sempre. ta l’importanza dell’incontro di- struire il futuro. Fatevi venire
avete imparato in questi anni con cui le raccogliamo, possono La terza riflessione riguarda il retto fra le persone, l’incontro fi- idee, con coraggio. Ogni idea
di scuola. Ma le tecniche, e le nascondere il pericolo di fare futuro delle biblioteche, che so- sico degli studiosi fra di loro, che nuova nell’ambito del vostro la-
relative competenze, sono po- una ricerca e di arrivare alla con- no anzitutto luoghi in cui si con- fa di ogni biblioteca un luogo di voro, anche se apparentemente
co durature. L’unica loro cer- Ciò che importa non sono clusione che “se non trovo, vuol servano le testimonianze del scambio del tutto particolare, piccola e marginale, va bene:
tezza è che nel corso degli anni le conoscenze tecniche dire che non c’è”; si tratta di una passato: i tre classici compiti, che favorisce lo sviluppo della elaboratela con attenzione, con-
cambieranno rapidamente. conclusione illogica come ben raccogliere, conservare, mettere ricerca. È pur vero che oggi il dividetela con chi ne è interessa-
Ciò che importa dunque non ma la disponibilità a tenersi comprendiamo (quella logica a disposizione il materiale di cui modo di incontrarsi ha assunto to e perseguitela con tenacia; es-
sono le conoscenze tecniche in sempre aggiornati sarebbe “se trovo, c’è”). Ma è si dispone sono le colonne por- anche caratteristiche diverse, sa sarà utile a molti, operatori e
quanto tali, che pur servono quella che io chiamo “sindrome tanti. Ma questo non basta. Oc- che le forme di comunicazione frequentatori delle biblioteche;
momento per momento, ma da Google”. La cosa importante corre che la biblioteca sia anche interpersonale sono variate, che così le vostre idee, alla fine,
piuttosto la consapevolezza, e non è “ricercare”, ma diventa un luogo in cui si possa proget- l’uso delle reti sociali è diventato avranno contribuito, almeno un
la conseguente disponibilità a semplicemente “trovare” qual- tare e costruire il futuro e lo può comunissimo, quasi la normali- poco, ad accrescere la cultura
tenersi sempre aggiornati. concordanze per i testi biblici, cosa. È così che si diventa super- fare solo se è un luogo di incon- tà. Ma l’incontro, insieme, con dell’umanità intera.
E ciò è molto importante an- realizzate in passato con decenni bi, che ci si crea l’illusione gli antenati e lontani Bernardo di Clairvaux scrisse
che nell’ambito della biblioteco- di lavoro. Oggi si può fare una (perché tale è) di aver tutto e con i contempora- al primo Papa del suo ordine, il
nomia. Le persone che incontre- ricerca sull’intero testo biblico, o fatto, di aver tutto ricerca- nei e vicini rende in cistercense Eugenio III, un trat-
rete nelle biblioteche in cui vi anche sul corpus di uno scritto- to, di aver tutto trovato; è modo speciale la bi- tato, il De consideratione, per dargli
auguro di trascorrere la vostra re, che dura al massimo qualche così che scompare il dubbio blioteca un luogo in indicazioni su quali dovessero
vita lavorativa certamente vi aiu- secondo e che è stata predispo- di non aver individuato cui si può anche esse- essere caratteristiche e doveri di
teranno perché vi saranno di sti- sta da macchine istruite per leg- qualcosa che invece c’è. E re nani che stanno un Papa. L’opera termina con
molo verso un continuo rinno- gere e per organizzare quel che in realtà è proprio questo sulle spalle dei gi- questa frase: Is sit finis libri, sed non
vamento. E non si può dimenti- hanno letto, operazioni svolte dubbio, è la consapevolez- ganti, secondo un’e- finis quaerendi. La adatterei così al-
care che la consapevolezza di da velocissimi strumenti, quasi za del limite, la coscienza spressione ben nota la vostra situazione Is sit finis scho-
avere una conoscenza non defi- senza intervento umano. Anche della propria finitezza, il che ci viene dal me- lae, sed non finis quaerendi e cioè
nitiva è ciò che muove il deside- con le immagini, e non solo con i “so di non sapere” di Socra- dioevo. Se sarete ca- «questa sia la fine della scuola,
rio di conoscere di più, come già testi o con bibliografia, si posso- te, se volete, ciò che costrin- paci di utilizzare le ma non la fine della ricerca».
giovedì 30 dicembre 2021 L’OSSERVATORE ROMANO pagina I

L A S E T T I M A N A D I PA PA F R A N C E S C O
Un anno con Papa Francesco

L’abbraccio
del padre
a un mondo ferito
pagina II giovedì 30 dicembre 2021 L’OSSERVATO

Le udienze generali privata del Palazzo apostolico, poi, quando le

La preghiera, la lettera ai Galati e san Giuseppe:
questi i temi delle catechesi proposte da Papa
Francesco nelle udienze generali del mercoledì in
questo 2021, anno durante il quale gli incontri
settimanali si sono svolti, a causa della pandemia,
dapprima senza la presenza di fedeli nella Biblioteca
condizioni lo hanno permesso, nel Cortile di San
Damaso e infine nell’Aula Paolo VI. Proseguendo le
meditazioni sulla preghiera iniziate l’anno precedente,
il Pontefice le ha concluse il 16 giugno, per avviare
dal 23 successivo un’articolata riflessione di quindici
settimane sull’epistola paolina alla comunità cristiana
della Galazia, regione dell’Anatolia che aveva il
capoluogo nella città di Ancyra, oggi Ankara, la
capitale della Turchia.
Infine, a partire dallo scorso 17 novembre, ne ha
tenute cinque sul patrono della Chiesa universale, in
occasione dell’anno speciale a lui dedicato. «Nella
lettera apostolica Patris corde — ha spiegato Francesco
ai fedeli — ho raccolto alcune riflessioni sulla sua
figura. Mai come oggi, in questo tempo segnato da
una crisi globale con diverse componenti, egli può
esserci di sostegno, di conforto e di guida. Per questo
ho deciso di dedicargli un ciclo di catechesi, che
spero possano aiutarci ulteriormente a lasciarci
illuminare dal suo esempio e dalla sua
testimonianza».

La settimana di Papa Francesco

I VIAGGI APOSTOLICI

Nel martoriato Iraq dal 5 all’8 marzo, a

Budapest e in Slovacchia dal 12 al 15 set-
tembre, e a Cipro e in Grecia dal 2 al 6 di-
cembre, sono stati tre i viaggi internazio-
nali compiuti da Francesco quest’anno,
dopo la pausa forzata imposta dalla pan-
demia nel 2020. Non appena la situazio-
ne sanitaria lo ha consentito il Papa è vo-
lato a Baghdad: «Vengo come pellegrino
di pace in cerca di fraternità», ha spiega-
to alla vigilia della partenza. Dicendosi
«onorato di incontrare una Chiesa marti-
re», il primo Pontefice a recarsi nella ter-
ra dell’antica Mesopotamia ha aggiunto:
«Vengo nella vostra terra benedetta e fe-
rita come pellegrino di speranza». Najaf,
la piana di Ur, Erbil, Mosul, Qaraqosh i
luoghi visitati oltre alla capitale.
Successivamente il vescovo di Roma si è
recato in terra ungherese, per la messa
conclusiva del 52° Congresso eucaristico
internazionale, e slovacca, dove ha fatto
tappa a Bratislava, Košice, Prešov e al
santuario mariano nazionale di Šaštin,
nel quale si venera la “Madonna dei sette
dolori”.
Da ultimo, a fine anno, Papa Bergoglio
ha visitato le capitali cipriota, Nicosia, e
greca, Atene, concludendo il viaggio con
un ritorno sull’isola di Lesbo, dove era
già stato il 16 aprile 2016, per incontrarvi
i migranti nel “Reception and Identifica-
tion Centre” di Mytilene.

10 GENNAIO pagnano i processi di integrazione e di 1° Maggio

Aperti La scelta di conferire anche alle donne
alle donne questi uffici, che comportano una stabilità,
il Lettorato e un riconoscimento pubblico e il mandato
l’Accolitato da parte del vescovo rende più effettiva
nella Chiesa la partecipazione di tutti all’o-
pera dell’evangelizzazione.
per un mondo
(Lettera al prefetto della Congregazione per la
dottrina della fede sul Motuproprio «Spiritus
Domini» che modifica il Can. 230 § 1 del Cic)
2 FEBBRAIO
La solidarietà La globalizzazione non può significare
come un uniformismo che ignori la diversità e
alternativa imponga un nuovo tipo di colonialismo.
al nuovo La sfida consiste nel creare alternative a
colonialismo partire dalla solidarietà affinché nessuno si
senta ignorato.
(Messaggio ai partecipanti al V Forum
internazionale dei popoli indigeni)
4 FEBBRAIO
La fratellanza O siamo fratelli o ci distruggiamo a vi-
è la nuova cenda. Non c’è tempo per l’indifferenza.
frontiera Non possiamo lavarcene le mani con la di-
dell’umanità stanza, la non-curanza, il disinteresse. O
siamo fratelli o crolla tutto. È la frontiera
sulla quale dobbiamo costruire. Fratellan-
za vuol dir mano tesa, ascoltare con il cuo-
re aperto e rispetto delle culture, tradizioni
e cittadinanze diverse. Un mondo senza
fratelli è un mondo di nemici.
(Videomessaggio per la prima Giornata
internazionale della Fratellanza umana)
8 FEBBRAIO
Ogni persona Ricordare questo dramma, ci incoraggia
schiavizzata a non smettere di pregare e lottare insieme.
torni libera L’obiettivo è che ogni persona schiavizzata
torni protagonista della propria vita.
C’è bisogno di pregare per sostenere le
vittime della tratta e le persone che accom-
reinserimento sociale. O rizzonti O Maria conforta quanti sono smarriti e
di speranza piangenti per i loro cari morti. Sostieni
(Videomessaggio per la settima Giornata mondiale quanti sono angosciati per le persone am-
di preghiera e riflessione contro la tratta) malate alle quali per impedire il contagio
non possono stare vicini. Infondi fiducia in
Medicine Il 2021 è un tempo da non perdere. E chi è in ansia per le conseguenze su econo-
non sarà sprecato nella misura in cui sapre- mia e lavoro. Che questa dura prova finisca
malato mo collaborare con generosità e impegno. e ritorni un orizzonte di speranza.
Ritengo che la fraternità sia il vero rimedio
alla pandemia e ai molti mali che ci hanno (Rosario per invocare
colpito. Fraternità e speranza sono come la fine della pandemia)
medicine di cui oggi il mondo ha bisogno,
al pari dei vaccini.
(Udienza al corpo diplomatico)
25 MARZO
D ante In questo particolare momento, segnato
testimone da ombre, da situazioni che degradano l’u-
della sete manità, da mancanza di fiducia e di pro-
di infinito spettive, la figura di Dante, profeta di spe-
insita nel ranza e testimone del desiderio di felicità, a
cuore può ancora donarci parole ed esempi che
dell’uomo danno slancio al nostro cammino.
(Lettera apostolica «Candor lucis aeternae»
nel settimo centenario della morte di Alighieri)
5 APRILE
Vicinanza Nel clima pasquale che caratterizza l’o-
agli anziani dierna giornata, saluto con affetto tutti voi
che partecipate a questo momento di pre-
ghiera attraverso i mezzi di comunicazione
sociale.
Il mio pensiero va in modo particolare
agli anziani, ai malati, collegati dalle pro-
prie case o dalle case di riposo e di cura. A
essi invio una parola di incoraggiamento e
di riconoscenza per la loro testimonianza.
Sono loro vicino.
(Regina caeli nel lunedì dell’Angelo)
ORE ROMANO giovedì 30 dicembre 2021 pagina III

L’itinerario sinodale delegati delle riunioni internazionali di Conferenze episcopali

e organismi simili, membri della Curia romana, delegati
fraterni, della vita consacrata e dei movimenti laicali ecclesiali,
«Non bisogna fare un’altra Chiesa, bisogna fare una Chiesa e un consiglio di giovani. La domenica successiva con modalità
diversa». Con le parole di Yves Congar il Papa ha indicato la analoghe il “Sinodo sulla sinodalità” è stato aperto nelle Chiese
vera «sfida» del processo sinodale in atto. Tre fasi scandiscono locali, sotto la presidenza dei rispettivi vescovi. Questa fase
il nuovo itinerario della XVI assemblea generale ordinaria del diocesana prosegue fino al 30 aprile, seguita da quella
Sinodo dei vescovi, avviato il 9 e il 10 ottobre in Vaticano con continentale (settembre 2022 - marzo 2023) e, di nuovo in
un momento di riflessione e con la messa per l’apertura dei Vaticano, da quella della Chiesa universale (ottobre 2023).
lavori: entrambi gli appuntamenti sono stati presieduti da
Francesco alla presenza di rappresentanti del popolo di Dio,

La settimana di Papa Francesco

10 MAGGIO 6 OTTOBRE
Istituito
il ministero
Non si può dimenticare, la moltitudine
di laici e laiche che hanno preso parte di-
Un anno con Papa Francesco Questo
è il momento
Le Conferenze episcopale e dei religiosi
e delle religiose francesi hanno ricevuto il
laicale rettamente alla diffusione del Vangelo at- della vergogna rapporto della Commissione indipendente
di catechista traverso l’insegnamento catechistico. sugli abusi sessuali nella Chiesa.
Uomini e donne animati da una grande Ne risultano, purtroppo, numeri consi-
fede e autentici testimoni di santità che, in derevoli. Desidero esprimere alle vittime la
alcuni casi, sono stati anche fondatori di mia tristezza e il mio dolore per i traumi
Chiese, giungendo perfino a donare la loro che hanno subito e la mia vergogna, la no-
vita. stra vergogna, per la troppo lunga incapa-
Anche ai nostri giorni, tanti catechisti cità della Chiesa di metterle al centro delle
capaci e tenaci sono a capo di comunità in sue preoccupazioni.
diverse regioni e svolgono una missione in- E prego e preghiamo insieme tutti: “A te
sostituibile nella trasmissione e nell’appro- Signore la gloria, a noi la vergogna”: que-
fondimento della fede. sto è il momento della vergogna.
La lunga schiera di beati, santi e martiri Incoraggio voi, cari fratelli che siete ve-
catechisti, che ha segnato la missione della nuti a condividere questo momento, i ve-
Chiesa, merita di essere conosciuta perché scovi e i superiori religiosi a continuare a
è una feconda sorgente non solo per la ca- compiere tutti gli sforzi affinché drammi
techesi, ma per l’intera storia cristiana. simili non si ripetano.
Esprimo ai sacerdoti di Francia vicinan-
(Lettera apostolica in forma di motuproprio za e sostegno davanti a questa prova, che è
«Antiquum ministerium») e come comunità la vocazione di essere cri- dura ma è salutare, e invito i cattolici fran-
stiani in Medio oriente, non solo chieden- cesi ad assumere responsabilità per garan-
do il giusto riconoscimento dei diritti in tire che la Chiesa sia una casa sicura.
23 MAGGIO quanto cittadini originari di quelle amate
Non c’è Per rispondere adeguatamente alle esi- terre, ma vivendo la missione di custodi e (Ai fedeli francesi presenti all’udienza generale)
misericordia genze della Chiesa in tutto il mondo appa- testimoni delle prime origini apostoliche.
senza riva evidente la necessità di sottoporre a re-
correzione visione anche la disciplina penale promul- (Lettera ai Patriarchi cattolici 9 OTTOBRE
gata da san Giovanni Paolo II, il 25 gen- della regione mediorientale) Per l’ambiente I Governi adottino rapidamente un per-
naio 1983, nel Codice di Diritto Canonico, servono leggi corso che limiti l’aumento della temperatu-
e che occorreva modificarla in modo da urgenti, sagge ra media globale e diano impulso ad azioni
permettere ai Pastori di utilizzarla come 1° LUGLIO e giuste coraggiose, rafforzando anche la coopera-
più agile strumento salvifico e correttivo, Progetti Ci siamo riuniti per pregare e riflettere, zione internazionale.
da impiegare tempestivamente e con carità di riconcilia- spinti dalla preoccupazione per il Libano, Promuovano la transizione verso l’ener-
pastorale ad evitare più gravi mali e lenire zione e non preoccupazione forte, nel vedere questo gia pulita e pratiche di uso sostenibile della
le ferite provocate dall’umana debolezza. di sventura Paese, che porto nel cuore e desidero visi- terra preservando le foreste e la biodiversi-
La negligenza di un Pastore nel ricorrere per il Paese tare, precipitato in una grave crisi. tà; favoriscano sistemi alimentari rispettosi
al sistema penale rende manifesto che non dei cedri Accompagnare il grido del popolo liba- dell’ambiente e delle culture locali; portino
adempie rettamente la sua funzione. nese deluso e spossato, bisognoso di cer- avanti la lotta contro la fame e la malnutri-
Il nuovo testo introduce modifiche di tezze, di speranza, di pace. zione; sostengano stili di vita, di consumo
vario genere al diritto vigente e sanziona e di produzione sostenibili.
alcune nuove figure delittuose. (Discorso a conclusione della preghiera ecumenica Si tratta della transizione verso un mo-
(Costituzione apostolica «Pascite Gregem Dei» «Insieme per il Libano») dello di sviluppo più integrale e integran-
con cui viene riformato il libro VI te, fondato su solidarietà e su responsabili-
del Codice di Diritto Canonico) tà; durante la quale andranno considerati
16 LUGLIO anche gli effetti sul mondo del lavoro.
Custodi della Custodi della tradizione, i vescovi, in Non si tratta solo di scoraggiare e san-
27 GIUGNO tradizione comunione con il vescovo di Roma, costi- zionare le cattive pratiche, ma anche di in-
Pace per La Sacra Famiglia cui avete scelto di tuiscono il visibile principio e fondamento centivare e stimolare nuovi percorsi più
il Medio consacrare il Medio oriente rappresenta la di unità nelle loro Chiese particolari. consoni al traguardo da raggiungere.
oriente vostra identità e la vostra missione. Per promuovere concordia e unità, con Per questo occorrono leggi urgenti, sag-
La consacrazione alla Sacra Famiglia sollecitudine verso coloro che in alcune re- ge e giuste, che vincano gli stretti steccati
convoca ciascuno a riscoprire come singoli gioni aderirono alle forme liturgiche ante- di tanti ambienti politici e possano rag-
cedenti alla riforma voluta dal Vaticano II, giungere un consenso adeguato e valersi di
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, hanno mezzi affidabili e trasparenti.
concesso la facoltà di utilizzare il Messale
Romano edito da Giovanni XXIII nel 1962. (Discorso ai partecipanti all’ Incontro
Nel solco dell’iniziativa di Benedetto interparlamentare preparatorio per la Cop26)
XVI di invitare i vescovi a una verifica del-
l’applicazione del Summorum Pontificum, a tre
anni dalla sua pubblicazione, la Congrega- 16 OTTOBRE
zione per la Dottrina della Fede ha svolto Non siamo Non siamo condannati a ripetere un fu-
una consultazione nel 2020, i cui risultati condannati turo basato sull’esclusione e la disugua-
sono stati ponderatamente considerati. alla glianza, sullo scarto o sull’indifferenza; do-
Desidero proseguire ancor più nella co- disuguaglianza ve la cultura del privilegio sia un potere in-
stante ricerca della comunione ecclesiale. visibile e insopprimibile e lo sfruttamento e
(Lettera apostolica in forma di Motuproprio l’abuso un metodo abituale.
«Traditionis custodes» sull’uso della Liturgia
Romana anteriore alla Riforma del 1970) (Videomessaggio in occasione del IV Incontro
mondiale dei Movimenti popolari)

25 LUGLIO
Vedere, condi- Oggi c’è bisogno di una nuova alleanza
AL POLICLINICO GEMELLI videre, custodi- tra giovani e anziani, c’è bisogno di condi-
re: per un’al- videre il tesoro comune della vita, di so-
«Sono contento di poter mantenere l’appuntamento domenicale dell’An- leanza tra ge- gnare insieme, di superare i conflitti tra ge-
gelus, anche qui dal Policlinico Gemelli. Vi ringrazio tutti: ho sentito la nerazioni nerazioni per preparare il futuro di tutti.
vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere»: con queste parole Senza questa alleanza di vita, di sogni,
pronunciate a mezzogiorno di domenica 11 luglio il Papa tornava ad ap- di futuro, rischiamo di morire di fame, per-
parire in pubblico dopo il ricovero e l’intervento chirurgico al colon subi- ché aumentano i legami spezzati, le solitu-
to la sera del 4. Affacciatosi dalla sua stanza al decimo piano dell’ospeda- dini, gli egoismi, le forze disgregatrici.
le romano dell’Università cattolica del Sacro Cuore, il Pontefice ha gui- Spesso, nelle nostre società abbiamo
dato la recita della preghiera mariana, accompagnato da quattro piccoli consegnato la vita all’idea che “ognuno
pazienti del reparto oncologico. Il vescovo di Roma ha trascorso dieci pensa per sé”. Ma questo uccide!
giorni tra le corsie del nosocomio, rientrando a Santa Marta mercoledì 14.
(Messa nella prima Giornata mondiale dei nonni
e degli anziani )
29 Ottobre
Non c’è più Non c’è più tempo per aspettare; sono
tempo troppi, ormai, i volti umani sofferenti di
questa crisi climatica.
Bisogna agire con urgenza, coraggio e
responsabilità.
Si tratta di un cambiamento d’epoca, di
una sfida di civiltà per la quale vi è bisogno
dell’impegno di tutti ed in particolare dei
Paesi con maggiori capacità, che devono
assumere un ruolo guida nel campo della
finanza climatica, della decarbonizzazione
del sistema economico e della vita delle
SEGUE A PAGINA IV
pagina IV L’OSSERVATORE ROMANO giovedì 30 dicembre 2021

Gli anni speciali dell’amore» famigliare il 19 marzo scorso, solennità di san

Giuseppe. E anche allo sposo di Maria il Papa aveva
voluto dedicare un Anno speciale conclusosi lo scorso 8
IL VANGELO IN TASCA, di Leonardo Sapienza

Con una lettera inviata agli sposi di tutto il mondo il 27
dicembre Papa Francesco ha rilanciato lo speciale Anno
“Famiglia Amoris laetitia”, che si concluderà il prossimo 26
giugno in occasione del X Incontro mondiale delle
famiglie. Si era aperto a 5 anni dalla pubblicazione
dell’esortazione apostolica postsinodale sulla «gioia
dicembre e iniziato nella stessa data del 2020, nel 150°
anniversario del decreto Quemadmodum Deus, con il quale il
beato Papa Pio IX lo aveva proclamato patrono della
Chiesa universale.
E sempre in questo 2021, il 24 maggio si è concluso l’Anno
speciale “Laudato si’” celebrativo del quinquennale
dell’enciclica sulla cura della casa comune, organizzato dal
Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

La settimana di Papa Francesco

I
Credenti credibili
n un discorso all’udienza che dirlo senza esserlo».
generale, Papa Francesco ha Facciamo bene a riflettere
usato alcune espressioni forti, sulla nostra coerenza
facendo il paragone tra cristiana, nella festa del
cristiani ipocriti e atei. In Battesimo di Gesù, e mentre
realtà, il Papa ha insistito facciamo memoria del nostro
soprattutto sull’incoerenza di Battesimo e degli impegni
quanti vanno in chiesa, e poi che derivano da quel
vivono odiando gli altri (2 Sacramento.
gennaio 2019). Ogni anno, oltre tremila
Sull’intollerabile ipocrisia cristiani vengono uccisi in
religiosa di chi prega, senza odio alla loro fede. E noi,
AD ASSISI COI POVERI
ascoltare Dio, senza essere invece, ci permettiamo di
veramente toccato dalla Sua vivere la nostra fede in
«È tempo che ai poveri sia restituita la parola», perché troppo a lungo presenza. Sullo scandalo di maniera stanca, abitudinaria,
«le loro richieste sono rimaste inascoltate»: è stata questa la prima di chi pretende di amare il incoerente, molte volte
una serie di sei accorate invocazioni elevate da Papa Francesco dal Signore che non vede, e ipocrita!
pulpito di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, dove si è recato venerdì disprezza il fratello che vede e Certo, vivere da cristiani
12 novembre, in vista della quinta Giornata mondiale ad essi dedicata che tocca ogni giorno. richiede impegno, forza,
domenica 14. Si è trattato di un incontro di preghiera e testimonianze Allora, diceva il Papa, è qualche volta eroismo. E noi
con 500 bisognosi provenienti da varie parti d’Europa.
Spunti di riflessione meglio vivere senza professare
la fede cristiana, piuttosto che
contraddirla con un
comportamento antitetico.
rimaniamo sempre uomini
deboli; cadiamo in peccato
come tutti gli altri. Tuttavia
abbiamo il dovere di
CONTINUA DA PAGINA III 26 NOVEMBRE Già sant’Ignazio di Antiochia adeguare la nostra vita al
Piena La discriminazione è ancora troppo aveva detto: «È meglio essere modello che è Cristo, per
persone, della promozione di un’eco- cittadinanza presente a vari livelli della vita sociale; cristiani senza dirlo, piuttosto poter dare un esempio
nomia circolare, del sostegno ai Paesi alle persone essa si nutre di pregiudizi, di ignoran- coerente a quanti non
più vulnerabili per le attività di adatta- disabili za e di una cultura che fatica a com- credono.
mento agli impatti del cambiamento prendere il valore inestimabile di ogni Dovremmo ricordare il
climatico e di risposta alle perdite e ai persona.
9 GENNAIO
pensiero profondo del
danni derivanti da tale fenomeno. In particolare, considerare ancora la “giudice-ragazzino”
disabilità — che è il risultato dell’inte- Battesimo di Gesù Rosario Livatino, ucciso dalla
(Messaggio alla Conferenza delle Parti alla razione tra le barriere sociali e i limiti mafia a 37 anni nel 1990, e
Convenzione-Quadro dell’Onu sui di ciascuno — come se fosse una malat- Prima lettura: Is 40, 1-5.9-11 beatificato il 9 maggio scorso:
cambiamenti climatici [Cop26] a Glasgow) tia, contribuisce a mantenere separate Salmo: 103 «Quando moriremo, nessuno
le vostre esistenze e ad alimentare lo Seconda lettura: Tt 2, 11-14; ci verrà a chiedere quanto
stigma nei vostri confronti. 3, 4-7 siamo stati credenti, ma
19 NOVEMBRE Vangelo: Lc 3, 15-16.21-22 credibili».
La piaga Il lavoro minorile è sfruttamento dei (Messaggio in vista del 3 dicembre, Giornata
del lavoro bambini nei processi produttivi dell’e- internazionale delle persone con disabilità)
minorile è una conomia globalizzata a vantaggio di
lesione della profitti e di guadagni altrui. È negazio-
dignità umana ne del diritto dei bambini alla salute,
all’istruzione, a una crescita armonio- Conversione
23 DICEMBRE
Noi, membri della Curia, per primi
Per amore
sa, che comprenda anche la possibilità sinodale sulla dobbiamo impegnarci in una conver-

di giocare e sognare.
Questo è tragico. Un bambino che
non può sognare, che non può giocare,
non può crescere. È derubare del futu-
ro i bambini. È lesione della dignità
umana.
(Alla Conferenza internazionale
«Sradicare il lavoro minorile,
costruire un futuro migliore»)
C
via dell’umiltà sione alla sobrietà. Se il Vangelo an- i si sposa solo una
nuncia la giustizia, noi per primi dob- volta nella vita, si
biamo cercare di vivere con trasparen- diceva un tempo. C’è
za, senza favoritismi e cordate. ancora chi ci crede, e
Se la Chiesa percorre la via della si- per quella giornata, che deve
nodalità, noi per primi dobbiamo con- restare indelebile nei ricordi,
vertirci a uno stile diverso di lavoro, di tutto deve essere
collaborazione, di comunione. meticolosamente perfetto!
D all’abito al ricevimento, dal
(Auguri natalizi alla Curia Romana) catering ai fiori...
Lo stesso avranno pensato i
due sposi di Cana. Ma non si
accorgono che le loro
AL GIORNALE
previsioni sono saltate.
Comincia a mancare il vino.
«Il 1° luglio ricorre il 160° Immaginate il disonore per
anniversario della prima edi- loro, per le loro famiglie; e la
zione de “L’Osservatore Ro- festa rovinata.
mano”, il “giornale del parti- Per fortuna era presente
to”, come lo chiamo io. Tan- Maria: una mamma sa trovare
ti auguri e grazie tante per il meglio di altri una soluzione.
vostro servizio. Continuate E spinge il Figlio, nonostante
il vostro lavoro con fedeltà e qualche resistenza, a evitare
creatività». All’Angelus del quella brutta figura.
29 giugno, il Papa ha voluto Cristo sapeva bene quanto sia
festeggiare così il complean- difficile, non tanto portare a
no della nostra testata. In termine una festa di
precedenza, il 24 maggio, matrimonio, ma realizzare un
per celebrare anche la ricor-
renza dei 90 anni di Radio
vaticana, aveva visitato la
D OMENICA 16
comunità di lavoro del Dica-
stero per la comunicazione a Seconda
Palazzo Pio, dove dall’11 no- del Tempo ordinario
vembre 2020 è stata trasferi-
ta la redazione del quotidia- Prima lettura: Is 62, 1-5
no e delle edizioni in lingua. Salmo: 95
Seconda lett.: 1 Cor 12, 4-11
Vangelo: Gv 2, 1-11
matrimonio felice. E il suo
intervento salva la festa e
l’amore degli sposi.
In qualunque matrimonio può
venire a mancare il vino. Cioè
può finire il vino dell’amore,
della fedeltà, della gioia di
stare insieme. Il nemico
terribile dell’amore tra gli
sposi è l’abitudine, «quel
mostro che riduce in polvere
tutti i nostri sentimenti»
(William Shakespeare).
L’abitudine e la noia.
Il miracolo di Gesù di
cambiare l’acqua in vino, vuol
significare la capacità di
rinnovare ciò che è spento,
morto. Questo è il simbolo del
vino nuovo.
Allora, permettiamo a Cristo
di essere presente nelle nostre
famiglie, per rinnovare tutti
quei sentimenti che noi,
purtroppo, riusciamo ad
annacquare! A lui sta a cuore
la nostra felicità. Bisogna
lasciarlo fare. Dio è testardo
nel suo amore. Dimentica le
nostre infedeltà e si preoccupa
della nostra felicità.
Dice la prima lettura: «Per
amore di Gerusalemme non
mi terrò in silenzio, non mi
darò pace...». Per amore. Solo
un Dio che ama così è capace
di tanto. Non c’è amore morto
che per lui non possa
risorgere!
giovedì 30 dicembre 2021 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 7

di CARLO MARIA POLVANI A colloquio con Roberto Bolle

N
ei dibattiti filosofici e nella
ricerca scientifica, dimo-
strare che qualche cosa
La bellezza è la carta
d’identità dell’Italia
non esista è molto più dif-
ficile che dimostrare che qualche cosa
esista. La difficoltà è ancora maggiore
se la cosa che potrebbe esistere o non
esistere è, in un certo senso, l’essenza
stessa del non-essere. Accettando tale di MARCO BELLIZI nei musei, nei luoghi d’arte, anche di

premessa, è possibile capire perché sia
filosofi sia scienziati, per più di venti
secoli, trovarono così affascinante la
questione dell’esistenza del vuoto.
Due libri disponibili in traduzione ita-
liana hanno voluto esplorare la que-
stione e rivederla attraverso dei prismi
innovatori. Il primo è la Plénitude du Vi-
de (Albin Michel, 2016) di Trinh Xuân
I
Giorgio
de Chirico, n Italia ci sono più giovani che
«Piazza studiano la danza di quanti ne
d’Italia» giochino a calcio. Sorprendente
(1915) ma non del tutto, se si considera
che la danza, il balletto, sono
Tanto rumore un’eccellenza italiana. Roberto Bolle,
étoile del Teatro alla Scala di Milano, prin-
cipal dancer all’American Ballet Theatre di
godere della bellezza della natura. Tut-
to questo ci è stato tolto per tanto tem-
po. Ora più che mai, quando abbiamo
iniziato a ritornare a vivere con la bellez-
za abbiamo potuto riapprezzare e riva-
lutare l’importanza di quello che ci era
stato tolto.

Lei nel 2004 ha partecipato alla Giornata mon-

per nulla
Thuân — astrofisico formato a CalTe- New York e guest star al Royal Ballet di diale della gioventù, con Giovanni Paolo II. Che
ch e a Princeton, che ne fornisce una Londra, lo ha ricordato anche in una sua ricordo ha di quell’esperienza?
visione storica-spiritualistica — con- recente audizione presso la Camera dei È stata un’esperienza straordinaria.
cludendo che comprendere che le «co- deputati italiana. E in questa intervista Già ballare in piazza San Pietro è stata
se sono vuote non implica vuotare il
mondo [bensì rivelarlo] in tutto il loro
L’incontrovertibile consistenza del vuoto spiega perché quest’arte antica e moderna
deve essere difesa. E perché la bellezza,
una grandissima emozione… è uno sce-
nario assolutamente unico, di una bel-
splendore». Il secondo è Void. The Stran- oggi, è un bene irrinunciabile. lezza che non ha eguali. Poi in quell’oc-
ge Physics of Nothing (Yale University della bacinella (non a caso, 10,3 diviso che un «vento etereo» ne avrebbe al- casione, con tanti giovani, con il Santo
Press, 2017) di James O. Weatherhall — 13,6 dà 0,76), e questo, qualsiasi fosse terato la velocità e la direzione di pro- Bolle, dal suo impegno televisivo con l’ormai tra- Padre lì davanti… era una bellissima se-
fisico e filosofo, formato a Harvard e la forma del contenitore (infatti, la pagazione; invece, così non fu; ne dizionale trasmissione di Capodanno «Danza rata, tutto era veramente perfetto. Poi al-
alla Università della California a Irvi- pressione dell’aria a livello del mare conclusero che la luce non si stava con me», in onda sulla Rai, è passato ora a con- la fine dell’esibizione il Papa mi ha dato
ne, che esplora le minuzie scientifico- corrisponde alla misurazione di 76 propagando per mezzo di un fluido, frontarsi con il Parlamento... la benedizione con la mano, era un pe-
tecniche della questione — affermando centimetri di mercurio o, convenzio- ma si muoveva autonomamente e a Anzitutto devo dire che sono molto, riodo già difficile per Giovanni Paolo II
che il vuoto è un «luogo vivace (…) e il nalmente, una atmosfera). Appena una velocità costante. Proprio sul po- molto contento di tornare su Raiuno in ma nonostante questo in quell’occasione
suo nulla è qualche cosa che mostra la tre anni dopo aver scoperto il baro- stulato della constante universale del- prima serata il 1 gennaio con la quinta ha mostrato presenza e apprezzamento
nostra comprensione dell’essere». metro, Torricelli moriva di tifo a soli la velocità della luce e per mezzo della edizione di «Danza con me», sono già 5 per la performance e anche dopo.
Letti insieme, questi due saggi per- quarantun anni e non seppe che Blai- correlazione fra lo spazio e il tempo anni che portiamo a Capodanno questa
mettono di ricostruire un quadro affa- se Pascal, prima di morire anche lui che permettevano la dilatazione o la trasmissione e credo che sia molto im- Esiste un modo per rendere l’arte non solo neces-
scinante dei dibattiti che si sono svolti giovanissimo, portando il suo stru- contrazione degli stessi, nel 1905, la portante per un’arte spesso poco consi- saria per il nutrimento del nostro spirito ma an-
intorno all’esistenza e all’essenza del mento sul Puy-de-Dôme, notò che teoria della relatività ristretta di Ein- derata in Italia e che non trova troppo che un’attività in grado di generare ricchezza eco-
vuoto. A fissare per primo i termini mano a mano che saliva sul vulcano stein, permetteva di sviluppare dei spazio nei media e in televisione. Alla nomica?
del problema fu l’atomismo di Leu- nei pressi di Clermont-Ferrand, il li- modelli dell’universo che non pren- Camera, alla Commissione cultura è Secondo me assolutamente sì. L’Ita-
cippo e soprattutto, del suo allievo vello del mercurio si innalzava con la dessero neppure in considerazione stato deciso di conoscere lo stato dei lia è un Paese ricco di cultura, di storia e
Democrito, per i quali, poiché il co- diminuzione della pressione atmosfe- l’esistenza di un presunto etere lumi- corpi di ballo all’interno delle Fonda- di arte. Questo è un grandissimo volano
smo era infinito e costituito da ele- rica. nifero. zioni lirico sinfoniche, quindi sono stato economico. La bellezza è il nostro pe-
menti indivisibili, i cambiamenti os- Questa osservazione del matemati- A dare ancora più forza all’esisten- chiamato così come altri esponenti del trolio oltre che la nostra carta d’identi-
servabili nell’universo erano ricondu- co-filosofo giansenista non migliorò i za del vuoto fu l’affermarsi del model- mondo della danza a spiegare quale era tà.
cibili al movimento degli atomi che ri- già difficili rapporti con il collega ra- lo di Ernest Rutherford dell’atomo. il mio punto di vista. E così ho fatto: ho
chiedeva, per l’appunto, uno spazio zionalista René Descartes, il quale, In contraddizione con quello di John detto chiaramente che la danza sta sof- Nel suo intervento alla Camera ha citato anche i
vuoto. Questa visione fu avversata da continuando a sostenere dur comme fer Thompson, che prevede un atomo frendo perché sono sotto gli occhi di numeri della danza in Italia: 1 milione e 400 mi-
Platone e soprattutto da Aristotele, che la nature a horreur du vide, si vide pe- compatto e denso di materia, nel 1909 tutti le chiusure di com- la iscritti nelle scuole di danza
per i quali la categoria di un vuoto as- rò presto smentito da altri esperimen- un altro famoso esperimento condot- pagnie e di corpi di bal- di tutto il Paese. Che prospet-
soluto era inconcepibile, sia da un ti, fra cui quello di Otto von Guericke to con Hans Geiger e Ernest Marsden lo, ricordiamo nel 2017 il tive hanno?
punto di vista ontologico — il indicava che l’atomo era al Maggio Fiorentino e l’A- Adesso pochissime,
vuoto non avendo dimensio- 99,9999999 per cento vuoto, rena di Verona, inoltre perché purtroppo i gio-
ni, non può assicurare il movi- poiché composto da un nucleo c’è la riduzione degli or- vani devono andare al-
mento — sia da un punto di vi- Due saggi indagano la perenne questione di protoni e neutroni dai quali, ganici nelle compagnie l’estero. Abbiamo solo
sta epistemologico — il vuoto è dell’essenza del non-essere lontanissimi, ruotavano dei pic- che di anno in anno si so- quattro compagnie e
empiricamente impercettibile colissimi elettroni gravitanti ad no sempre più prosciu- quindi pochissimi in-
ai sensi. Nacque così il princi- Dimostrare che qualche cosa non esista altissima velocità. La densità gate, soprattutto il San gressi all’anno. A Napo-
pio dell’horror vacui (o kenofo- è molto più difficile apparente della materia non era Carlo di Napoli e il Mas- li e Palermo negli ultimi
bia) che, postulando l’esisten- quindi dovuta alla sua pienezza simo di Palermo. anni l’organico è stato
za di un quinto elemento im- che dimostrare che qualche cosa esista ma — come lo avrebbe poi intui- ridotto. Però si spera che
mutabile, l’etere (distinto da to Niels Bohr — e come lo Qual è a suo parere, fra quelli veramente ora le cose
quelli identificate in epoca avrebbero presagito dopo due che ha ricordato alla Camera, l’intervento più ur- cambino e si riesca a riaprire compagnie
presocratica: l’acqua, il fuoco, padri della fisica quantistica gente? come quelle di Verona e Firenze.
la terra e l’aria), prevedeva che Ernst Pauli e Paul Ehrenfest a Secondo me bisogna modificare i
non appena un vuoto fisico si fosse — che mostrava come due semisfere di intense forze di attrazione e repulsio- punteggi del Fus, il Fondo unico per lo Con la sua trasmissione televisiva lei cerca di ge-
venuto a creare, esso sarebbe stato im- mezzo metro di diametro avvicinate ne fra particelle subatomiche. Tant’è spettacolo, perché in questo momento nerare commistioni artistiche, anche nel dichiara-
mediatamente riempito da tale mate- l’una altra e all’interno delle quali era che ancora oggi, i modelli — come la ci sono squilibri molto forti. Se un teatro to tentativo di salvare questa disciplina. Come
ria al fine di garantire la coesione di stata rimossa l’aria non potevano es- complessissima teoria delle stringhe mette in scena un’opera, mettiamo Tosca, vede la danza nell’era dei social?
un universo pieno e circoscritto. sere separate neppure dalla forza di — che aspirano ad armonizzare le po- riceve 12 punti di Fus, se invece mette in Lo spettacolo dal vivo è molto im-
Seppure con varie distinzioni e due pariglie di otto cavalli — e quello sizioni relativiste dell’universo con scena Il lago dei cigni ne riceve 7. Cinque portante proprio per creare una sensibi-
precisazioni — come quella di sant’A- di Robert Boyle, che notava che il quelle quantistiche delle particelle, punti in meno sono tanti. Se tu produci lità diversa nelle giovani generazioni
gostino che riteneva comunque utile suono di una campana dentro una combattono sul concetto del vuoto e un tuo balletto, con un tuo corpo di bal- che sono costantemente attaccati a uno
la categoria del non-essere (e.g., il ma- otre di vetro diminuiva fino a scompa- che anche le teorie sull’origine dell’u- lo, hai questi 7 punti, ma sono gli stessi 7 schermo, a un telefono, con video, so-
le inteso come l’assenza del bene) — il rire quando l’aria ve n’era stata pom- niverso — come il Big Bang — devono punti che ha una compagnia che tu cial. Credo che sia ancora più prezioso
principio secondo il quale natura pata fuori. confrontarsi con l’esistenza di un vuo- chiami dall’estero. Questo disincentiva andare a teatro, perché sono delle emo-
abhorret a vacuo dominò il pensiero oc- Il vuoto, o meglio uno spazio sen- to primordiale senza il quale non a produrre dei balletti in proprio, nei zioni che ti arrivano da una persona ve-
cidentale fino al sedicesimo secolo z’aria, esisteva, quindi; ma la luce po- avrebbe potuto costituirsi un univer- teatri, che hanno un costo maggiore. ra, da una parola, dal movimento, dal
quando, dopo la riscoperta del De re- teva attraversarlo e questa costatazio- so in espansione. canto. Poi io cerco sempre l’unione del-
rum natura del poeta epicureo Lucre- ne portava alla nascita di un altro Forse, dopo tutto questo tortuoso Ha avuto una risposta al suo intervento? la danza con gli effetti digitali che porto
zio che difendeva l’esistenza di «un li- grande dibattito: quello sull’“etere lu- percorso, siamo rimasti al punto dove Sì, il primo è stato il ministro France- nella trasmissione «Danza con me» ma
bero vuoto», incominciò un dibattito minifero”, una putativa sostanza invi- tutto era incominciato, il frammento schini che si è detto d’accordo nella ne- che facevo anche prima con i ledwall,
filosofico-scientifico fra “vacuasti” e sibile che permetteva la propagazione 9 di Democrito: «Per convenzione il cessità di ribaltare la situazione. Poi i so- con i laser, con giochi virtuali che intro-
“pienisti”, che registrò gli interventi della luce. Inevitabilmente, la pole- dolce, per convenzione l’amaro; per vrintendenti di Napoli e Palermo Lis- ducono nella modernità quella che è co-
dei massimi pensatori dell’epoca. Ga- mica si mescolò con quella sull’essen- convenzione il caldo, per convenzio- sner e Giambrone, che ora è stato nomi- munque un’arte molto antica e classica.
lileo Galilei, in qualità di matematico za della luce stessa, con i “corpuscola- ne il freddo, per convenzione il colo- nato al Teatro dell’Opera di Roma. An-
del Gran Ducato di Toscana, ritenen- ri”, fedeli a Isaac Newton, che per tut- re; ma secondo verità, solo gli atomi e che loro stavano cercando molto fatico- Per il 2022 cosa si augura, artisticamente e per-
do anch’egli che il funzionamento di to il Settecento, dominarono gli “on- il vuoto», come se il mondo attuale samente di fare qualcosa per il ballo do- sonalmente?
alcune fontane era possibile grazie al- dulatori”, seguaci di Christiaan Hu- fosse ancora preda del dramma scien- po anni in cui non si era fatto assoluta- Inizio l’anno con l’Expo a Dubai il 6
l’avversione della natura al vuoto — e ygens. Nell’Ottocento, Michael Fara- tifico-filosofico che l’esistenza del mente nulla. Sono molto fiducioso, per- gennaio, con «Bolle and friends», il 9 ad
non al principio dell’equilibrio idro- day e James Maxwell proposero una non-essere ha causato nei secoli così ché il clima anche a Montecitorio era un Abu Dhabi e poi avrò altri spettacoli a
statico da poco intuito dall’umanista sfavillante teoria unificatrice dei feno- come intuito da Emil Cioran: «“Tutto clima di consapevolezza. Bologna, già rimandati nel 2019 a causa
fiammingo Simon Stetin — non riu- meni elettrici, magnetici e ottici, sug- è pieno di dèi” diceva Talete all’alba della pandemia. Poi a giugno a Milano,
sciva a spiegarsi come mai gli esperti gerendo che la luce visibile era una della filosofia; all’altro capo, a quel Traspare in maniera evidente il suo enorme amore agli Arcimboldi. Il mio augurio è quello
stagnini fiorentini non riuscissero a piccola parte dello spettro elettroma- crepuscolo cui siamo giunti, possia- per la danza e direi per l’arte in generale. Qual è di riuscire a ritrovare la luce, di uscire fi-
fare defluire l’acqua situata sotto le 18 gnetico, che si propagava come mo affermare, non solo per bisogno il valore della bellezza oggi, nel 2022, anno se- nalmente dal tunnel. Perché quest’anno
bracciate (10,3 metri all’incirca). Nel un’onda, forse in etere luminifero, la di simmetria, ma anche per rispetto condo dell’“era covid”? è stato positivo nella seconda parte ma
1643, il suo successore, Evangelista cui esistenza restava però da dimo- dell’evidenza, che “tutto è vuoto di Ha un grandissimo valore, la bellez- nella prima fino a giugno abbiamo sof-
Torricelli, mostrò che un tubo pieno strarsi. A tale fine, nel 1887, Albert dèi”». Sarà? Intanto, per l’uomo anti- za. Soprattutto appunto in questi anni ferto tantissimo con i teatri chiusi. Mi
di mercurio (liquido denso 13,6 volte Michelson e Edward Morley condus- co e per l’uomo moderno resta impos- così bui e difficili. Ancora più di prima auguro che il 2022 sia un anno che ci
l’acqua) immerso verticalmente in sero uno degli esperimenti più famosi sibile liberarsi dal grido riecheggiante perché siamo stati costretti, rinchiusi, porti più serenità, che ci faccia trovare
una bacinella anch’essa riempita di della storia scientifica contempora- nella Tempesta di Shakespeare: «L’in- imprigionati in luoghi senza avere la già da subito una dimensione più nor-
mercurio, si vuotava dall’alto, fer- nea; facendo rimbalzare ad angolo ferno è vuoto e tutti i diavoli sono possibilità per tanto tempo di andare al male, a vivere meglio e a… «riveder le
mandosi a 76 centimetri dal livello retto due fasci di luce, si aspettavano qui». cinema, a teatro, di viaggiare, di andare stelle».
pagina 8
Facce belle della Chiesa - Frederic Manns
U
na settimana fa
moriva improvvi-
samente padre
Frederic Manns.
Frate francescano, biblista
di fama internazionale, pro-
fessore emerito dello Stu-
dium Biblicum Francisca-
num di Gerusalemme, dove
viveva da più di 40 anni,
era autore di un numero
enorme di libri e saggi a
sfondo biblico, e studioso
attento dell’ambiente cultu-
rale e religioso giudaico del
IL RACCONTO INEDITO
Sinfonia angelica
per la nascita di un bambino
di FREDERIC MANNS
N
el Vangelo di Luca gli
angeli salutano l’inizio
e la fine della vita ter-
restre di Gesù. Essi
cantano a Betlemme al momento
della nascita di Gesù e sono pre-
senti all’ascensione sul monte de-
gli Ulivi. Questa inclusione vuole
sottolineare l’importanza e il si-
gnificato del loro intervento. Il
canto è un invito alla gioia. Il sal-
vatore è nato.
Il giudaismo del tempo di Ge-
sù accettava volentieri l’esistenza
di esseri intermediari tra Dio e il
mondo. Ogni elemento della crea-
zione aveva il suo angelo. Si par-
lava dell’angelo del vento, dell’an-
gelo del fuoco e dell’angelo delle
acque. Tuttavia gli angeli non era-
no ridotti a semplici protettori del
cosmo. Intervenivano anche nel
mondo degli uomini come mes-
saggeri per ordine di Dio. Miche-
le l’arcangelo era l’angelo protet-
tore di Israele e Gabriele era l’in-
terprete di testi difficili come lo ri-
vela il libro di Daniele. Ogni na-
zione aveva il suo angelo custode.
Secondo Gn 10 erano settanta le
nazioni conosciute.
In questo contesto culturale i
Padri della Chiesa rileggevano il
Vangelo dell’infanzia con le sue
apparizioni di angeli. Chi erano
gli angeli che si unirono al canto
dell’angelo al momento della na-
scita di Gesù? Secondo Origene
che viveva a Cesarea marittima
erano gli angeli custodi delle na-
zioni ad accogliere con grande
gioia la venuta del Salvatore. Sa-
pevano che Gesù nasceva per ri-
scattare tutte le nazioni che aveva-
no ricevuto l’ordine di proteggere.
L’incarnazione aveva una dimen-
sione universale e cosmica. Con la
nascita del figlio di Davide a Be-
tlemme la loro missione era finita
perché Gesù voleva fare di tutte le
nazioni un solo popolo di figli di
Dio. Alla divisione delle nazioni
doveva succedere la fraternità uni-
versale dei credenti in Cristo. Gli
angeli avevano condiviso l’attesa
segreta dei popoli ed erano stati
testimoni di tanti sforzi inutili per
salvare l’umanità. Sapevano che la
salvezza non sarebbe giunta né
per opera di Alessandro Magno,
né per opera di Erode il grande.
La logica dell’incarnazione si tra-
duceva nella povertà e l’umiltà,
non nella grandezza.
Agli angeli delle nazioni si uni-
rono gli angeli degli elementi per
I secolo in cui sorge il pri-
mo cristianesimo. Da circa
un anno collaborava setti-
manalmente al nostro gior-
nale, pubblicando ogni sa-
bato “I racconti della dome-
nica”.
Pubblichiamo in questa
pagina uno dei “Racconti
della domenica” che padre
Manns aveva inviato al gior-
nale e un suo ritratto scritto
dopo un ultimo incontro
avvenuto a Gerusalemme
solo qualche settimana fa.
acclamare il bambino appena na-
to. La redenzione aveva di fatti
una dimensione cosmica. Tutta la
creazione doveva partecipare alla
redenzione. Il concerto natalizio
doveva essere originale. Perché
tutti non dovrebbero rallegrarsi?
La gioia era il segno che la vita ha
vinto.
Origene, quando commenta il
canto degli angeli a Natale, imma-
gina questa conversazione tra gli
angeli del cielo: «Essi dissero l’un
l’altro: se lui è disceso in un corpo,
se ha rivestito una carne mortale,
perché rimaniamo qui a fare nien-
te? Andiamo e scendiamo tutti dal
cielo» (Omelie su Ezechiele 1, 7).
Gli angeli, obbedendo alla vo-
lontà di Dio, volevano imitare il
Cristo che il Padre ha mandato
nel mondo. Conoscevano il piano
di salvezza di Dio. Così il cielo si
rallegrava con la terra, perché tut-
to quello che succede sulla terra
trova un eco nel cielo. La gloria di
Dio in cielo doveva trovare un’eco
nella pace annunciata sulla terra.
Durante il periodo precedente
la nascita di Gesù gli angeli erano
stati molto attivi. Gabriele fu
mandato a Nazareth da Maria.
Un altro angelo istruì Giuseppe
sul compimento delle promesse
fatte a Davide. Un altro ancora
comunicò la buona novella ai pa-
stori. Proprio a lui si unì una mol-
titudine degli angeli delle nazioni
per intonare un canto di esultan-
za.
Gli angeli ebbero il privilegio
di essere messaggeri di Dio presso
l’umanità. Trasformarono i pasto-
ri in messaggeri della buona no-
vella: ne fecero “angeli”.
Per elaborare una giusta teolo-
gia dell’incarnazione di Dio i teo-
logi devono cogliere la realtà asso-
lutamente nuova dell’immagine
di Dio riscattata in Cristo e rivela-
L’OSSERVATORE ROMANO
In fretta incontro allo Sposo
di ROBERTO CETERA
A
fine novembre Gerusalemme con-
cede ancora qualche giornata quasi
estiva. Dal terrazzo del convento
della Flagellazione la vista regala
emozioni: ad est il monte degli ulivi, su a nord
il Santo Sepolcro, e proprio davanti al naso la
cupola d’oro della moschea della Roccia nel-
la spianata del Tempio. Convincere padre
Frederic a salire in terrazza a raccontarsi non
è stato facile. Un pedinamento durato mesi
«la mia vita non ha nulla di speciale, a chi può
interessare? Sono solo un innamorato della
re la natura esatta e il ruolo degli
angeli nella vita degli uomini. Po-
tranno così affrontare meglio il
mondo e il suo destino alla luce
della creazione. Paolo nella sua
Lettera ai Colossesi aveva affermato
che tutto è stato creato per Cristo.
San Leone Magno nelle Omelie sul-
la Natività fu il cantore delle nozze
tra eterno e temporaneo, della sin-
fonia dell’alleanza fra Dio e la sua
creatura. Francesco d’Assisi pre-
sentava Cristo come il Verbo ab-
breviato, la Parola breve che rias-
sume la legge e i Profeti in una pa-
rola: amore. Il bambino che nasce
a Betlemme vuole nascere nel cuo-
re dei credenti. Per Duns Scoto
che ha scrutato il mistero dell’in-
carnazione alla luce dei testi pao-
lini il primato di Cristo deve esse-
re affermato. L’incarnazione di
Cristo non può essere tributaria
del peccato dell’uomo. Anche se
l’uomo non avesse peccato, il Cri-
sto sarebbe venuto tra noi perché
tutto è stato creato per lui. È l’a-
more, e non il peccato, che è il
motivo predominante dell’incar-
nazione. Poiché Cristo è il capo di
tutta la creazione, l’amore è la sor-
gente di tutto il creato. È la sa-
pienza di Dio annunziata nell’An-
tico Testamento che stabilisce la
sua dimora tra gli uomini. È l’Em-
manuele che si unisce all’umanità
per ricondurla al Padre nello Spi-
rito. L’Immacolata Concezione
rappresenta il capolavoro della
Redenzione operata da Cristo,
perché proprio la potenza del suo
amore e della sua mediazione ha
ottenuto che la Madre fosse pre-
servata dal peccato originale.
Duns Scoto viene definito il can-
tore dell’Immacolata.
Il movimento di umanizzazio-
ne, scrive Teilhard de Chardin,
lettore di Paolo, culmina nell’in-
carnazione del Figlio di Dio. Cri-
sto è il punto verso il quale con-
vergono i desideri della storia e
della civilizzazione. Teilhard vede
l’universo come una realtà dina-
mica e costituita da quattro movi-
menti, che si completano: la bio-
genesi: la genesi della vita; l’antro-
pogenesi, la genesi dell’uomo; la
noogenesi, la genesi del pensiero e
la cristogenesi, la genesi del Cristo
totale, nel suo corpo che è la
Chiesa.
La teologia deve ritrovare un
accento cosmologico come già
cantava l’inno dei Vespri del Na-
tale: «Hunc astra, tellus, æquora, Hunc
omne quod cœlo subest, Salutis Auctorem
novæ Novo salutat cantico».
Parola».
L’umiltà più profonda con cui esercitava
la sua grande sapienza è stata la vera cifra
dell’esistenza di Frederic Manns.
«Ma, padre Manns, da un anno ormai i
lettori dell’ Osservatore Romano godono
dei suoi “Racconti della domenica”; in tanti
ci hanno chiesto di poterla conoscere me-
glio». Alla fine, quando gli ho riferito che
anche Papa Francesco è tra i suoi lettori af-
fezionati, ci ha dedicato un paio d’ore su
quella bella terrazza, sorseggiando caffè ita-
liano. Il racconto di una vita che riascoltato
oggi, solo qualche settimana dopo, ha il sa-
pore di un testamento, che a chi scrive dà
onore e tremore. Più volte nel nostro incon-
tro ricorre il tema dell’“incontro
con lo Sposo”. «Sono molto con-
tento di quello che il Signore mi
ha donato in questa vita. Era in
gran parte inaspettato e impreve-
dibile. Non avrei mai immaginato
di passare gran parte della mia vi-
ta qui, nella sua terra. Il Signore
agisce sempre sorprendendoci.
Spero di aver fatto bene. Ora non
mi resta che l’incontro con lo
Sposo». Mi chiedo oggi se in
quelle parole (scioccamente da
me subito confutate con scongiu-
ri) non ci fosse il sentire di una fi-
ne vicinissima, per quanto allora
del tutto imprevedibile. D’altron-
de «Sai per quanto mi sforzi di es-
sere razionale, Gerusalemme in-
duce sensibilità ulteriori e inspie-
gabili. Succedono cose incredibili da queste
parti. Quante conversioni improvvise,
quante coincidenze inspiegabili, quanti av-
venimenti sorprendenti e provvidenziali ho
visto in questi 40 anni qui. È come se ci fos-
se un magnetismo, un’energia sconosciuta
sotto queste pietre bianche. È come se que-
sta terra abbia trattenuto un po’ dell’ener-
gia trasformante del Risorto che la cammi-
nava. C’è un filo diretto con la Gerusalem-
me celeste. Per questo io dico sempre che
Gerusalemme non va solo vista e calpestata,
ma soprattutto “sentita”. Io la “sento” ad
ogni frazione del giorno. Mi dà una gioia
incredibile vivere qui. Non potrei immagi-
narmi altrove. Pregare e celebrare l’ Eucari-
stia qui è veramente un anticipo dell’incon-
tro sponsale. Mi credi?».
Da quanti anni vive qui padre Frederic?
«Da tanti. Sono venuto qui la prima volta
nel 1972, quando sono stato ammesso al
dottorato. Ero francescano già da più di 10
anni, e ordinato da 3. Vengo da quella parte
della Francia che è però vicinissima alla
Germania, forse è per questo che mi sono
sempre sentito cittadino del mondo. Nac-
qui in tempo di guerra in Croazia: tempi
duri, qualcuno della mia famiglia era stato
coinvolto nel regime di Vichy. I miei poi
tornarono con me giovanetto a vivere a
Strasburgo. Mi piaceva studiare: a 18 anni
avevo completato i miei studi in Filosofia, e
4 anni più tardi presi la prima laurea in let-
tere classiche, amavo il greco antico. Poi nel
1961 feci la mia professione tra i frati minori
e cominciai i miei studi teologici. L’attra-
zione per la parola di Dio era forte così nel
’70 mi trovai a Roma per studiare all’Istitu-
to Biblico per due anni. Poi venni qui e con-
tinuai».
E cosa studiava in particolare? «Mi affa-
scinava conoscere in particolare l’ambiente
culturale e religioso in cui era vissuto Gesù;
vede, se noi pensiamo al cristianesimo non
come un’idea ma come un incontro vivo
con una persona, dobbiamo conoscere da
vicino quella Persona, dove viveva, come vi-
veva». Lo studio dell’ambiente giudaico
del primo secolo (soprattutto alla luce del
Vangelo di Giovanni, e della vita delle pri-
me comunità cristiane), costituirà negli an-
ni a seguire il fil rouge della ricerca di padre
Manns, e a cui dedicherà molti dei suoi li-
bri. Attraverso essi inaugurerà un suo stile
personale di grande successo: la ri-narrazio-
ne di brani della Scrittura, in linguaggio
piano e a tutti accessibile, fuori della lettura
stereotipata convenzionale. Una ri-narra-
zione arricchita da pennellate descrittive
giovedì 30 dicembre 2021
dell’atmosfera culturale e rituale e dalle mi-
drash del tempo. Apparentemente più sem-
plice, nella sostanza più ricca.
«Manns non racconta la Bibbia, te la fa
vivere. I personaggi di cui scrive li rende vi-
vi, te li fa incontrare», ci confidò Papa Fran-
cesco dopo aver letto “I racconti della do-
menica” sull’Osservatore. «Il tema dell’am-
biente giudaico del primo secolo — prose-
gue padre Frederic nel racconto — mi ap-
passionava tanto che decisi di continuare
gli studi all’università ebraica di Gerusa-
lemme». Uno stile di scrittura che aveva pe-
rò un origine e un scopo prettamente pasto-
rali: «Ero stato chiamato a “raccontare” le
Scritture ad un movimento ecclesiale che
aggrega soprattutto persone provenienti
dalla fragilità e spesso prive di alcuna cono-
scenza della Bibbia. Capii subito che la via
migliore per fargli conoscere la Parola di
Dio era di presentarla nella sua quotidiani-
tà, e quindi di calarla nella loro quotidiani-
tà: i Vangeli sono una rassegna di disgrazia-
ti bisognosi di salvezza, come lo siamo an-
che oggi tutti noi». Combinare scientificità
e divulgazione era il paradigma del suo la-
voro. «Non potevo concepire il mio ruolo
semplicemente come “studioso”. Vede, il
popolo di Dio è ricco di devozione e pietà
religiosa, e spesso anche di carità, ma la Pa-
rola di Dio è ancora tanto sconosciuta nella
sua ricchezza. Ed è la Parola di Dio, non so-
lo i buoni sentimenti, ciò che cambia le per-
sone nel profondo. Ho accompagnato mi-
gliaia di pellegrini in Terra Santa, per me
era un’attività essenziale alla mia vocazio-
ne. Mi nutrivo delle loro osservazioni, sem-
plici ed intuitive. E insieme ci nutrivamo
della Parola di Dio. Con molti di loro sono
in contatto epistolare anche dopo anni;
quante storie sorprendenti le potrei raccon-
tare dei pellegrini... Il viaggio in Terra San-
ta è sempre un’occasione per ripensare la
propria intera vita, un punto di sospensione
della propria esistenza. Un po’ come io ora
sto facendo ora con lei (ride). Le ho già det-
to c’è qualcosa di magnetico sotto questi
sassi, succedono cose incredibili in questo
posto. Qui lo Spirito parla più che altro-
ve».
Nel 1996 padre Manns divenne direttore
dello Studio Biblicum Franciscanum, che
sotto la sua direzione venne riconosciuto al
rango di Facoltà. E nel frattempo, oltre al-
l’insegnamento, continuava a scrivere libri,
a collaborare ad altre università, a predicare
e confessare, a guidare pellegrinaggi, ad in-
segnare nei seminari di mezzo mondo, cioè
ad «amministrare le fragranti parole di Ge-
sù» per dirla come il Custode di Terra Santa
Francesco Patton. E a pregare. «Quando al-
l’alba andavo a preparare la chiesa, racconta
un sacrista del convento della Flagellazio-
ne, lo trovavo che era già lì, chissà da quan-
to tempo, a pregare».
Come fa padre Manns a svolgere tutte
queste attività ancora oggi? «Mi motiva la
constatazione che l’Uomo ha fame di Dio.
Della Sua Parola. Siamo tutti affamati a
mendicare alla sua porta. Finché posso farò
di tutto per ricevere e ridonare questo pane.
Spero poi di morire qui, dove la Gerusalem-
me terrena e quella celeste si incontrano.
Ma ora devo fare, per andare in fretta in-
contro allo Sposo».
giovedì 30 dicembre 2021
Ventidue i missionari uccisi nel 2021
Testimoni di Cristo
di PAOLO AFFATATO
U
ccisi perché dava-
no “semplicemen-
te” testimonianza
di fede, annun-
ciando il Vangelo, celebrando
la liturgia, compiendo opere
di carità. Sono ventidue i mis-
sionari e operatori pastorali
cattolici — tra preti, religiosi,
suore e laici — uccisi nel mon-
do nel 2021, come rivela l’an-
nuale dossier stilato dall’A-
genzia Fides delle Pontificie
opere missionarie. È l’Africa a
pagare il prezzo più alto in
termini di vite donate: nel
continente sono state uccise 11
persone (sette sacerdoti, due
religiose, due laici), mentre in
America, sono sette i missio-
nari uccisi (quattro sacerdoti,
un religioso, due laici). In
Asia, riferisce Fides, hanno
perso la vita in modo violento
Due giovani laici assassinati in Myanmar
Il cuore di Alfred e Patrick
A
ccanto a loro ci
sono tutti i gio-
vani del Myan-
mar. Accanto a
loro c’è tutto il popolo del
Myanmar che soffre per la
violenza insensata di una
guerra civile che sta lace-
rando la nazione. I due
giovani cattolici diciotten-
ni, Alfred Ludo e Patrick
Bo Reh, instancabili ed
entusiasti collaboratori
della Chiesa locale, si
adoperavano per portare
cibo e aiuti umanitari agli
sfollati in fuga dal conflit-
to tra l’esercito regolare
birmano e le Forze popo-
lari di difesa. Sono stati
uccisi dai cecchini il 27
maggio 2021 nella cittadi-
na di Demoso, parte del
territorio della diocesi di
Loikaw, nel Myanmar
orientale. Il territorio è al-
l’interno dello Stato di
Kayah, dove sono stati
particolarmente intensi gli
scontri tra i militari birma-
ni e le milizie locali, nate
spontaneamente per resi-
stere alla repressione lan-
ciata all’indomani del gol-
pe del 1° febbraio.
In Kayah la presenza di
oltre cinquantamila sfollati
interni, tutti civili indifesi,
ha creato una grave emer-
genza umanitaria e la si-
tuazione a Demoso è tutto-
ra particolarmente critica.
Secondo il dossier annuale
dell’Agenzia Fides è l’Africa
a pagare il prezzo più alto
seguita dal continente americano
un sacerdote e due laici, men-
tre anche l’Europa registra l’o-
micidio di un sacerdote. Nel
primo ventennio del nuovo
millennio, tra il 2000 e 2020,
sono stati uccisi nel mondo
536 tra missionari e operatori
pastorali, cui si aggiungono
ora i 22 dell’anno in corso. Nel
2020 le vittime furono 20.
Va specificato che l’elenco
annuale di Fides non riguarda
solo i missionari ad gentes in
senso stretto, ovvero quanti la-
sciano la propria terra natia
per annunciare il vangelo ai
Gli sfollati interni, in gran-
de numero cristiani, dato
che la fede nel Salvatore è
professata da circa un terzo
della popolazione locale, si
sono rifugiati in chiese, sa-
le parrocchiali, scuole e
istituti cattolici e la Chiesa
locale si è mobilitata per
l’accoglienza e il loro so-
stentamento. Alfred e Pa-
trick, in sella a una moto-
cicletta, collaborando con
la Caritas locale, facevano
la spola tra i magazzini e i
luoghi dove erano accam-
pati i profughi, per portare
loro gli aiuti alimentari, di-
spensati sempre con un
sorriso, nonostante i rischi
e la situazione difficile.
Questo servizio
disinteressato,
compiuto nella
massima gratuità
e generosità, tipi-
ca dei giovani, è
costato loro la
vita. La comuni-
tà cattolica loca-
le, avvolta dalla
tristezza per la
perdita dei due,
li ha definiti
«martiri ed eroi
che hanno dato
la vita per aiuta-
re il prossimo,
come Cristo Ge-
sù». Come loro,
migliaia di gio-
vani birmani fin
dal 1° febbraio
hanno scelto la via della
protesta non violenta con-
tro la giunta militare che
ha preso il potere con un
colpo di Stato. I giovani
birmani pagano un prezzo
di vite altissimo: secondo
organizzazioni locali, oltre
settanta teenager sono stati
uccisi dall’esercito nel terri-
torio birmano, mentre oltre
settecento vittime sono gio-
vani sopra i diciotto anni,
tra i quali almeno venti so-
no della comunità cattoli-
ca. Inoltre più di mille gio-
vani birmani sono stai arre-
stati e sono in stato di de-
tenzione, senza accesso agli
avvocati o alle loro fami-
glie. (paolo affatato)
L’OSSERVATORE ROMANO
non cristiani in zone lontane.
Esso include e registra tutti i
cattolici impegnati in qualche
modo nell’attività pastorale,
morti in modo violento men-
tre stavano esercitando il loro
ministero, anche non espressa-
mente in odium fidei. Per questo
si preferisce non usare il termi-
ne “martiri”, se non nel suo si-
gnificato etimologico di “testi-
moni”, per non entrare in me-
rito al giudizio che la Chiesa
potrà eventualmente dare su
alcuni di loro. Allo stesso mo-
do si usa il termine “missiona-
rio” come attributo caratteriz-
zante di ogni battezzato, dato
che «in virtù del Battesimo ri-
cevuto, ogni membro del Po-
polo di Dio è diventato disce-
polo missionario. Ciascun bat-
tezzato, qualunque sia la sua
funzione nella Chiesa e il gra-
do di istruzione della sua fede,
è un soggetto attivo di evange-
lizzazione» (Evangelii gaudium,
120).
I battezzati inclusi nell’e-
lenco, allora, spesso non erano
impegnati in opere eclatanti,
ma stavano portando la pre-
senza cristiana e la carità evan-
gelica in contesti di violenza,
di disuguaglianza sociale, di
sfruttamento, di degrado mo-
rale e ambientale, dove la so-
praffazione del più forte sul
più debole è regola di com-
portamento, senza alcun ri-
spetto della vita umana, di
ogni diritto e di ogni autorità.
Questi sacerdoti, religiosi, reli-
giose e laici, erano consapevo-
li di tutto ciò, spesso erano na-
ti in quella stessa terra dove
S
uor Mary Daniel Abut
e suor Regina Roba
Luate sono state ucci-
se a sangue freddo.
«Rimarranno nei nostri ricor-
di in modo che possiamo ele-
vare la fede che Dio ci ha da-
Le religiose assassinate Mary Daniel Abut e Regina Roba Luate
to. Le nostre sorelle sono mor-
te a causa della loro fede, inco-
raggiando altre persone a se-
guire Dio», ha detto Stephen
Ameyu Martin Mulla, arcive-
scovo di Juba, ricordando le
sono morti, non erano quindi
degli sprovveduti o degli inge-
nui, ma hanno consapevol-
mente scelto la strada indicata
da Cristo e che Papa France-
sco così ha spiegato: «Quando
tutto consigliava di tacere, di
mettersi al riparo, di non pro-
fessare la fede, non potevano,
non potevano non testimonia-
re» (Discorso a Prešov, 14 set-
tembre 2021).
D all’Africa all’America,
dall’Asia all’Europa, essi han-
no condiviso con i fratelli e le
sorelle che avevano accanto la
vita quotidiana, con i suoi ri-
schi e le sue paure, le sue vio-
lenze e le sue privazioni, por-
tando nei piccoli gesti di ogni
giorno la Parola di Dio come
germe di speranza, come mite
annuncio del Regno.
Tra i parroci uccisi nelle lo-
ro comunità, in Africa, padre
Manuel Ubaldo Jáuregui Ve-
ga, missionario colombiano, è
stato assassinato nei pressi di
Luanda, in Angola, il 7 marzo
scorso, durante un’aggressio-
ne. In Nigeria, don John Gba-
kaan Yaji, parroco a Gulu, nel-
la diocesi di Minna, è stato uc-
ciso il 15 gennaio 2021 lungo la
strada Lambata-Lapai-Bida da
uomini armati che hanno assa-
lito l’automobile su cui viag-
giava.
Stessa sorte per don Ferdi-
nand Fanen Ngugban, fredda-
to da uomini armati il 30 mar-
Il ricordo di due suore vittime in Sud Sudan
Al servizio del Vangelo
due religiose della Congrega-
zione del Sacro Cuore di Ge-
sù, uccise in un agguato il 16
agosto scorso in Sud Sudan,
insieme con altre tre persone.
Il gruppo di pellegrini era ne-
l’autobus che rientrava a Juba
dalla celebrazione del cente-
nario della parrocchia cattoli-
ca di Loa, dedicata a Nostra
Signora dell’Assunta. Il mez-
zo è incappato in un’imbosca-
ta di uomini armati che lo
L’annuncio del
Vangelo in una
missione africana;
a destra, padre
Manuel Ubaldo
Jáuregui Vega,
sacerdote
colombiano
assassinato
a Luanda
lo scorso
7 marzo
zo, nella parrocchia di St. Paul
di Ayetwar della diocesi di
Katsina-Ala, durante un raid
di uomini armati nella zona.
Torturati, sequestrati da crimi-
nali alla ricerca di tesori inesi-
stenti o attirati dal miraggio di
facili riscatti, tra le storie degli
uccisi vi sono sacerdoti impe-
gnati in opere sociali, come
accaduto ad Haiti per don An-
dré Sylvestre. Si nota, poi, che
alcuni hanno subito violenza
da chi stavano aiutando, come
in Francia, dove padre Olivier
Maire, superiore provinciale
della Compagnia di Maria
(monfortani), è stato assassi-
nato il 9 agosto scorso da un
cittadino ruandese che ospita-
va da tempo e di cui si prende-
va cura.
Stessa dinamica si segnala
in Venezuela, dove un religio-
so lasalliano, fratel Luigi
Manganiello, è stato ucciso
nella stessa scuola dove inse-
gnava ai giovani a costruirsi
hanno fermato e compiuto
una strage. Mentre i passegge-
ri fuggivano nella boscaglia,
gli assalitori armati hanno in-
seguito le due suore, ucciden-
dole a colpi di armi da fuoco.
Anche altri due passeggeri so-
no stati raggiun-
ti e uccisi. Suor
Mary Daniel era
la direttrice della
Usra Tuna
School a Juba,
mentre suor Re-
gina era tutor e
amministratrice
nel Catholic
Health Training
Institute (Chti)
nella diocesi cat-
tolica di Wau.
Con loro, nel-
la travagliata
terra del Sud
Sudan, vi sono
altre vittime: Pe-
ter Bata, capo
catechista, è ri-
masto ucciso insieme ad altre
persone il 26 ottobre 2021 du-
rante l’assalto di un gruppo
armato alla parrocchia cattoli-
ca di Mupoi, nella diocesi di
Tombura-Yambio. Il territorio
pagina 9
un futuro.
Sono tanti, poi, i laici che
hanno offerto generosamente
la propria esistenza per la fe-
de: tra gli altri, catechisti ucci-
si negli scontri armati insieme
alle comunità che animavano
nel Sud Sudan; giovani uccisi
dai cecchini mentre si adope-
ravano per portare aiuti agli
sfollati in Myanmar; una mis-
sionaria laica brutalmente as-
sassinata per rubare un cellu-
lare in Perú. «I missionari uc-
cisi di questa lista — rileva Fi-
des — sono come la punta del-
l’iceberg. Gli elenchi sono
sempre provvisori, in quanto
si limitano a raccogliere i nomi
delle persone di cui si hanno
informazioni certe, anche se
scarse. A loro vanno aggiunti
tanti, di cui forse non si avrà
mai notizia o di cui non si co-
noscerà neppure il nome, che
in ogni angolo del pianeta sof-
frono e pagano con la vita la
loro fede in Gesù Cristo».
della diocesi, insanguinato da
una guerra civile senza quar-
tiere che imperversa da anni,
ha pagato un alto tributo di
vittime della violenza: come
riferito dalla Chiesa locale, se-
dici persone tra catechisti, lea-
der dei gruppi, operatori pa-
storali hanno perso la vita nel
2021 durante gli scontri arma-
ti. Il vescovo Edward Hiiboro
Kussala, sottolinea commos-
so: «Tutti sono stati uccisi con
la violenza delle armi. Presi di
mira e freddati da un colpo di
pistola per aver detto la verità
con opere di pace». La Chiesa
cattolica, insieme ad altre isti-
tuzioni religiose, opera quoti-
dianamente, a livello spirituale
e materiale, per stabilire un
clima di riconciliazione e di
speranza, sostenendo la digni-
tà umana in mezzo alla mise-
ria che attraversa il Paese. La
sua opera si esprime concreta-
mente tramite le braccia, le
gambe, i cuori di persone co-
me suor Mary Daniel Abut e
suor Regina Roba Luate, o co-
me i tanti catechisti laici che
offrono generosamente la loro
vita al servizio del Vangelo.
(paolo affatato)
pagina 10 L’OSSERVATORE ROMANO giovedì 30 dicembre 2021

Messaggio del Papa ai partecipanti al meeting europeo dei giovani di Taizé ZONA FRANCA • Discernimento e ricerca della verità

Artigiani di unità Perché avere paura

per un mondo inquieto dei filosofi?
di PAUL GILBERT accompagnare le domande Rosmini, né Maritain, né Gil-
Pubblichiamo di seguito il messaggio — a firma la di Dio per lasciare che illumini le si- umane sul senso del vivere in- son, né Edith Stein? Sarebbe-

B
del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin — tuazioni umane più complesse. Non inva- eato chi ci dice “Fra- sieme e del mondo: chi è illu- ro tutti caduti nel non senso?
che Papa Francesco ha inviato ai partecipanti al no il libro degli Atti degli Apostoli pre- telli tutti”. La nostra minato dalla Verità è dispen- Si può sostenere invece che,
44° Incontro europeo dei giovani organizzato dalla cisa che il giorno di Pentecoste i discepoli umanità ha spesso sato dal ricercarla con onestà. senza i filosofi, rimangono le
Comunità di Taizé. «si trovavano tutti insieme» (2, 1). È bisogno di sentire Notiamo però che queste dif- semplificazioni ideologiche.
quando siamo insieme che lo Spirito di una tale proclamazione, che è ficoltà non intendono nella Si può scartare “la” filosofia,
Cari amici, Dio soffia in modo particolare. Con il Si- anche un invito, oggi pressan- parola “filosofia” il significato che comunque non è mai esi-
La pandemia v’impedisce, ancora una nodo in corso, la Chiesa cattolica cerca, te. Che l’uomo sia da sempre di “amore della saggezza”, stita, ma non “i” filosofi e le
volta di ritrovarvi in questa fine anno per anch’essa, di rendersi più disponibile al- l’animale più terribile che la ma piuttosto quello di “avidi- loro molte scuole di saggez-
il XLIV Incontro europeo dei giovani ani- l’opera dello Spirito, invitando i discepoli nostra terra debba sopportare tà di parole” o “volontà di za.
mato dalla Comunità di Taizé, come era di Cristo a scoprire quanto abbiamo biso- non è un annunzio che sor- avere ragione”. Una tale filo- Kant diceva che la filosofia
previsto. Dovrete attendere il mese di lu- gno gli uni degli altri. prende. L’uomo lo non si insegna,
glio per recarvi a Torino e vivere nella Voi avete scelto di non distogliere i vo- sa da quando è uo- ma si insegna a
gioia questo momento di fraternità. Il stri sguardi dalla sofferenza umana e dalle mo. Alcune voci di filosofare, cioè a
Santo Padre prega a tal fine, ma sin da evidenti urgenze del momento, ma di speranza, però, riflettere. Riflette-
ora si unisce con il pensiero e la preghiera guardare queste realtà nella fiducia che vi non sono mai man- re, non è ripetere
a voi tutti che siete presenti on line e vi è data di partecipare alle soluzioni. Poi- cate. Hanno richia- delle “tesi”. Non
porge i suoi più cordiali saluti. ché, se i motivi di angoscia non mancano, mato in tutte le c’è ricerca della
Il vostro incontro ha luogo in un mo- è altrettanto vero che lo Spirito di Dio culture l’attenzione verità senza la vo-
mento in cui le inquietudini sono nume- non smette di operare e di suscitare crea- alla coscienza. Per- lontà di prendersi
rose. Molti s’interrogano: il nostro piane- tori di fraternità, di solidarietà, di unità. ché l’uomo non è in prima persona
ta ha un futuro? Quali responsabilità Aprendovi alla presenza di Cristo risorto solamente selvag- la responsabilità
dobbiamo assumerci per assicurarne la e lasciando che unisca i vostri cuori, vi gio, terribile. Ep- dei termini, delle
salvaguardia e rendere la terra abitabile? preparate ad esserlo. pure, nonostante frasi e dei ragio-
Mentre le polarizzazioni aumentano, co- Il Santo Padre chiede allo Spirito San- queste voci, un’an- namenti che ac-
me possiamo, secondo il vostro tema per to di benedire voi giovani cattolici, orto- goscia temibile ci compagnano la
l’anno a venire, “diventare artigiani di dossi e protestanti che vi unite con il pen- viene dal fatto che riflessione. La fi-
unità”? siero e con la preghiera all’Incontro euro- possiamo pensare losofia richiede
Invece di cedere al disfattismo e di evi- peo e vi affida alla protezione della Ver- che la verità e la coraggio e sag-
tare queste domande, avete deciso di gine Maria. Possiate continuare a essere giustizia siano favole, che es- sofia fa paura e non può non gezza. Nel suo sforzo di di-
prenderle di petto, di cercare insieme, di pellegrini della fiducia laddove il Signore sere buoni non sia buono. La essere gettata tra i rifiuti del- scernimento sta la qualità di
pregare, di mettervi all’ascolto della Paro- vi invia! lotta spirituale non conosce l’umanità. Il testo Salvare la un filosofo che, lungi dal pro-
tregua nel cuore dell’umani- fraternità – Insieme, infatti, parla clamare opinioni pretenziose
tà. una sola volta di filosofia, in e volatili, si prepara ad ascol-
La “buona notizia” del Si- una citazione criptica ma sug- tare e a comprendere, a rima-
gnore risuona nel più profon- gestiva di Theodor Adorno nere attento agli eventi della
Appuntamenti online e in presenza a Taizé e Torino do delle coscienze, dove abita (pagina 60). vita e accogliente. Non sareb-
ciò che Socrate ha chiamato il Dagli anni del concilio Va- be proprio questo l’atteggia-
Incontro in due tempi daìmon. Questi non sarebbe lo
spirito filosofico in attesa del-
ticano II, nei programmi di
formazione cristiana, la filo-
mento spirituale indispensabi-
le per leggere con saggezza i
la felice rivelazione? Filone di sofia è stata progressivamente «Segni globali della crisi»
di CHARLES Alessandria lo pensava e sostituita dalle scienze uma- elencati in Salvare la fraternità,
DE PECHPEYROU commentò in questo senso il ne, dalla psicologia e dalla e che sono crisi del linguag-
passo della Genesi che raccon- sociologia soprattutto. Le gio e insieme della libertà?

T
aizé e Torino: per via ta la difficile discendenza
della pandemia si promessa da Dio ad
sdoppia quest’anno il Abraham. Sara, la moglie di
tradizionale incontro Abraham, era sterile. Non po-
europeo animato dalla comuni- teva quindi realizzare la pro-
tà ecumenica, che giunge alla messa divina. Disse quindi al
sua 44° edizione. Due le fasi di marito di andare da Agar, la
questa nuova tappa del “pelle- sua serva, che gli dette infatti
grinaggio di fiducia sulla terra” un figlio, Ismaele. Poco do-
così fortemente voluto dal com- po, «il Signore visitò Sara»
pianto fondatore, fratel Roger. (Genesi, 21, 1), la liberò dalla
scienze umane non si interes- Non sarebbe questo anche un
sano però all’umanesimo. Di atteggiamento prudente indi-
questo umanesimo assente spensabile in teologia, per ac-
dalla cultura empirica e glo- cogliere con intelligenza re-
balizzata di oggi e di cui Sal- sponsabile l’evento divino, la
vare la fraternità si lamenta, la Parola di Dio?
filosofia non avrebbe niente
da dire? Dell’uomo in quanto
uomo, nessun filosofo si sa-
C.U.C. COMUNI DI CALENZANO E CAMPI BISENZIO
rebbe mai interessato in un Esito di gara – CIG 884583779D
modo importante per noi? Con det. R.G. n. 662 del 26.10.2021 ha aggiudicato l’appalto di

Fino a domani i giovani cristiani sterilità; Sara generò allora Né Aristotele, né Bonaventu- servizi per la “Gestione di parte dei servizi bibliotecari ed
archivistici del Comune di Calenzano dal 01/01/2022 al
del vecchio continente possono Isacco. Solo in questo mo- ra, né Pascal, né Newman, né 31/12/2024”. Importo a base di gara € 398.500,00. Aggiudicata-

seguire online alcuni eventi or-
ganizzati dai fratelli a Taizé e
nelle chiese di Torino, mentre
dal 7 al 10 luglio 2022 si svolgerà
il vero e proprio incontro in pre-
senza nella città piemontese.
Stasera è previsto un momento
di contemplazione della Sindo-
ne nel Duomo di Torino, ac-
compagnato dalle riflessioni
dell’arcivescovo Cesare Nosi-
glia e di fratel Alois, priore di
Taizé, che ieri hanno partecipa-
to alla tradizionale preghiera
della sera nella chiesa del Santo
volto.
Insieme a Papa Francesco, il
cui messaggio riportiamo in
questa pagina, tanti esponenti
religiosi che hanno inviato un
saluto ai partecipanti. A co-
Fratel Alois e l’arcivescovo Cesare Nosiglia in preghiera con i giovani di Taizé
nella chiesa del Santo Volto a Torino
Da Mosca, il metropolita
Hilarion Alfeyev, presidente
del dipartimento delle relazio-
ni estere del Patriarcato, riba-
disce anche lui la necessità del-
l’unità tra gli uomini. «Il no-
stro tempo si trova di fronte a
sfide senza precedenti — esa-
cerbando in un certo senso
problemi già esistenti — mentre
ci pone interrogativi completa-
mente nuovi», rileva. In que-
sto contesto, «siamo portati a
pensare sempre più seriamente
al significato della nozione di
unità, ai livelli più diversi»:
mondiale, interreligioso, ecu-
ricorrenza del Natale arriva co-
me un segno di unità», aggiun-
ge il pastore francese, speran-
do che «questo legame di unità
offerto in Cristo possa plasma-
re la visione del mondo» dei
giovani europei e guidare il lo-
ro sguardo sulle loro sorelle e
fratelli in umanità, nonché sul
creato nel suo insieme.
Non mancano i messaggi
indirizzati dai dirigenti di or-
ganizzazioni internazionali,
come António Guterres, se-
gretario generale dell’O rga-
nizzazione delle Nazioni uni-
te. «Siamo di fronte — rileva —
mento la promessa di Dio si
realizzò totalmente. Anche
nel commento di Origene,
ispirato a Filone, questa sto-
ria significa che prima di ge-
nerare il figlio promesso, cioè
la teologia, è necessario rivol-
gerci alla filosofia. Agar è la
metafora della cultura umani-
stica e filosofica, che prepara
la mente a ricevere un dono
superiore.
Ci sono però molte ragioni
per cui la filosofia è ignorata
oggi dal discorso cristiano. La
prima proviene dalla stessa
teologia, che utilizzava per
tradizione categorie filosofi-
che divenute oggi confuse e
quindi improponibili al po-
polo dei credenti. Pensiamo
rio: Euro&Promos FM S.p.A., con sede in Udine, con un
punteggio complessivo pari a 87,36 (economico 20,52 e
tecnico 66,84) e che ha offerto un ribasso del 8,43%, per un
importo pari a € 365.032,90 esente IVA.
Il responsabile della C.U.C. - Dr. Pier Luigi Menchi
IN.VA S.p.A.
AVVISO RELATIVO ALL’APPALTO AGGIUDICATO
CIG 8727997AF7
La società in epigrafe ha aggiudicato in data 13/12/2021
la procedura telematica aperta per l’affidamento
del servizio di ventiloterapia domiciliare e dispositivi
medici presidi “equivalenti” per gli assistiti residenti nella
Regione Autonoma Valle D’Aosta - Per info sull’aggiudica-
zione: https://inva.i-faber.com. Invio GUUE: 14/12/2021
Il Direttore Generale - Dott. Enrico ZANELLA
C.U.C. DELL’AREA NOLANA
c/o Agenzia locale per lo sviluppo dell’Area Nolana S.c.p.a.
iso di re i ca e proro a ermini bando di ara
Relativamente alla procedura per l’affidamento del servizio di rimozione
dei rifiuti abbandonati nel deposito E.R.I. Italia di via Cer ua Sant’An-
tonio (denominato Cimitero elle Gomme) per il comune di Scisciano
(NA) - CUP 79 21033920004 - CIG 90163363 8 - CPV 90511000-2,
importo a base d’asta 228.742,89 € oltre IVA, pubblicata sulla GURI
V Serie Speciale n. 143 del 13/12/2021, si comunica che: il bando
stato modificato relativamente ai re uisiti di partecipazione il termine
ricezione offerte previsto per il 27/12/2021 ore 12.00 ora fissato al
10/01/2022 ore 12.00 l’apertura prevista per il 27/12/2021 ore 16.00,
ora fissata al 10/01/2022 ore 16:00. Altre informazioni: https://cuc.
agenziaareanolana.it/ e https:// .comunediscisciano.eu/.
Il responsabile dell’ufficio comune della C.U.C.
dott. Vincenzo Caprio

minciare dal patriarca ecume-
nico Bartolomeo: mentre l’u-
manità sta affrontando un tem-
po di crescenti cambiamenti
tecnologici, il leader ortodosso
lancia un appello all’umiltà.
«Ma siamo anche attenti all’il-
lusione che verrebbe da troppo
amore per il nostro potere,
completamente scollegato dal-
l’unico potere che conta, quel-
lo dell'amore», ammonisce il
patriarca, secondo il quale «i
menico, nazionale e locale.
«La pandemia che stiamo
affrontando da ormai quasi
due anni sfida la nostra umani-
tà — afferma dal suo canto il re-
verendo Christian Krieger,
presidente della Conferenza
delle Chiese europee — e stia-
mo scoprendo in questi tempi
così speciali quanto abbiamo
bisogno dell’incontro, dell’a-
micizia, del vivere in relazione,
in coerenza». «Nel cuore del
alla più grande successione di
crisi». La pandemia ha rivela-
to un mondo di fragilità e in-
giustizie, la povertà e la fame
sono in aumento, i diritti uma-
ni sono sotto attacco e conti-
nuiamo a dirigerci verso la ca-
tastrofe climatica. «Tuttavia
possiamo cambiare questa si-
tuazione. L’umanità ha dimo-
strato più volte che siamo ca-
paci di grandi cose quando la-
voriamo insieme», ritiene Gu-
solo alla categoria “natura” in
cristologia e alle esitazioni
che incontrano i traduttori
del Credo per proporre un
discorso che sia perfettamente
univoco. Quale valore cristia-
no avrebbe la proclamazione
del Credo se non vi si perce-
pisse il senso delle parole sen-
za lunghi studi specializzati?
Il linguaggio cristiano è inde-
bolito da categorie compren-
sibili solo dagli addetti al la-
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI
L’1/3/2021 si è conclusa la procedura di gara,
lotto 1, per manutenzione impianti elevatori di
Enti in Convenzione art. 26 L. n.488/99, art. 1
c. 499 L. 208/2015, criterio aggiudicazione
o.e.p.v., base gara € 10.000.000.
Lotto 1 Napoli: € 6.000.000 CIG 7704095450;
Offerte ricevute 8; Ribasso aggiudicazione
45,66%, 37,23%; 94,50% Aggiudicataria: Del Bo
Servizi SpA, c.f. 06271420637. Determinazione
aggiudicazione: n. 1500 del 01/03/2021.
IL DIRIGENTE Carlo De Marino
C.U.C. DELL’AREA NOLANA
c/o Agenzia locale per lo sviluppo dell’Area Nolana S.c.p.a.
Bando di gara - CIG 9032302B65
È indetta procedura aperta, al massimo ribasso, per
l’affidamento del Servizio, biennale, di smaltimento/
riciclo dei rifiuti biodegradabili (CER 20.01.08 e CER
STAZIONE UNICA APPALTANTE CITTÀ DI
POMEZIA – APRILIA – ARDEA – SOCIO SANITARIA
POMEZIA SRL SERVIZI IN COMUNE SPA
Bando di gara - CIG 9017977E07
SEZIONE I: Organismo Appaltante: Stazione Unica Appaltante Città
di Pomezia – Aprilia – Ardea – Socio Sanitaria Pomezia S.r.l. –
Servizi in Comune S.p.A.- 00071 Pomezia (RM), per conto di:
Comune di Pomezia. SEZIONE II: Oggetto dell’appalto: Servizi di
raccolta differenziata, trasporto dei rifiuti solidi urbani, altri servizi di
igiene urbana e pulizia dell’arenile per il Comune di Pomezia. Base
d’asta: € 67.485.871,05, comprensivo di oneri per la sicurezza di €
128.994,00; con proroga tecnica di sei mesi: € 71.703.737,99,
comprensivo di oneri per la sicurezza di € 137.056,13. SEZIONE III:
Informazioni di Carattere Giuridico, Economico, Finanziario e
Tecnico. Fondi comunali. SEZIONE IV: Procedura: Aperta. Criterio:
Offerta economicamente più vantaggiosa art. 95 del D.Lgs. 50/2016.
Termine ultimo per il ricevimento delle offerte: 28/02/2022 ore 12:00.
Data fissata per la gara: ore 09:00 del 01/03/2022. SEZIONE VI: Altre

nostri cuori devono essere im-
pregnati dello Spirito di umil-
tà del Signore». L’unità trova
infatti le sue radici nell’umiltà,
aggiunge.
nostro mondo frammentato,
nel cuore delle nostre società
fratturate, nel cuore della no-
stra umanità alle prese con gli
eccessi dell’individualismo, la
terres, nutrendo la speranza
che la nuova generazione
«stia sfidando lo status quo e
chieda un cambiamento tra-
sformativo».
voro. Un’altra ragione sareb-
be che, se il mondo cristiano
si esprime in una filosofia cri-
stiana, in un mondo post-cri-
stiano, tale filosofia non può
20.02.01) provenienti dalla raccolta differenziata della
Città di Somma Vesuviana (NA) - CPV: 90513100-7.
informazioni. Responsabile del procedimento: Funz. Paola Mugnaini;
documentazione: Gli operatori economici interessati possono scaricare
Importo € 1.977.620,00 oltre IVA.
Termine ricezione offerte: 10/01/2022 ore 12.00. Aper- la documentazione dai siti: www.comune.pomezia.rm.it, e
tura: 11/01/2022 ore 16:00. Altre informazioni: https:// www.serviziocontrattipubblici.it, nonché sul portale appalti del Comune
cuc.agenziaareanolana.it/N/G00344. Invio GUUE: di Pomezia raggiungibile al link: https://pomezia-appalti.maggiolicloud.i-
17/12/2021. RUP: Alessandro Piccolo.
Il responsabile dell’ufficio comune della C.U.C.
t/PortaleAppalti/it/homepage.wp.
Il responsabile della S.U.A. - ing. Renato Curci
Dott. Vincenzo Caprio
giovedì 30 dicembre 2021 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 11

Meditazioni per una Chiesa umile

Il santo popolo fedele

di Dio
«Lumen gentium»

I
n ogni tempo e in ogni
nazione è accetto a Dio
chiunque lo teme e ope-
ra la giustizia. Tuttavia
Dio volle santificare e salvare
gli uomini non individual-
mente e senza alcun legame
tra loro, ma volle costituire di
loro un popolo, che lo ricono-
scesse secondo la verità e lo
servisse nella santità.
Scelse quindi per sé il po-
polo israelita, stabilì con lui
un’alleanza e lo formò lenta-
mente, manifestando nella sua
storia se stesso e i suoi disegni
e santificandolo per sé. Tutto
questo però avvenne in prepa-
razione e figura di quella nuo-
Partecipazione, comunione va e perfetta alleanza da farsi
e missione sono le tre parole in Cristo, e di quella più pie-
na rivelazione che doveva es-
indicate da Papa Francesco sere attuata per mezzo del
alla Curia romana, durante l’udienza Verbo stesso di Dio fattosi
uomo […].
del 23 dicembre per gli auguri natalizi, Cristo istituì questo nuovo
Sono i «caratteri di una Chiesa umile, patto cioè la nuova alleanza
nel suo sangue chiamando la
che si mette in ascolto dello Spirito folla dai Giudei e dalle nazio-
ni, perché si fondesse in unità
e pone il suo centro fuori da sé stessa». non secondo la carne, ma nel-
Nell’illustrare questo “stile di umiltà” lo Spirito, e costituisse il nuo-
vo popolo di Dio. […]
il Pontefice ha citato la «Lumen gentium» Questo popolo messianico
e un passaggio delle «Meditazioni ha per capo Cristo […] Ha
per condizione la dignità e la
sulla Chiesa» di Henri de Lubac. libertà dei figli di Dio, nel
cuore dei quali dimora lo Spi-
Riportiamo in questa pagina stralci rito Santo come in un tempio.
dei due testi. Ha per legge il nuovo precet-
to di amare come lo stesso
Cristo ci ha amati. E final-
Il contrario di un’assemblea di superuomini
Henri de Lubac
mente, ha per fine il regno di
D io[…].
Dio ha convocato tutti co-
loro che guardano con fede a
Gesù, autore della salvezza e
principio di unità e di pace, e
ne ha costituito la Chiesa,
perché sia agli occhi di tutti e
di ciascuno, il sacramento vi-
sibile di questa unità salvifica.
Dovendosi essa estendere a
tutta la terra, entra nella sto-
ria degli uomini, benché allo
stesso tempo trascenda i tem-
pi e i confini dei popoli, e nel
suo cammino attraverso le
tentazioni e le tribolazioni è
sostenuta dalla forza della
grazia di Dio che le è stata
promessa dal Signore, affin-
ché per la umana debolezza
non venga meno alla perfetta
fedeltà ma permanga degna
sposa del suo Signore, e non
cessi, con l’aiuto dello Spirito
Santo, di rinnovare se stessa,
finché attraverso la croce
giunga alla luce che non co-
nosce tramonto.
[…] Il sacerdozio comune
dei fedeli e il sacerdozio mini-
steriale o gerarchico, quan-
tunque differiscano essenzial-
mente e non solo di grado,
sono tuttavia ordinati l’uno
all’altro, poiché l’uno e l’altro,
ognuno a suo proprio modo,
partecipano dell’unico sacer-
dozio di Cristo. Il sacerdote
ministeriale, con la potestà sa-
cra di cui è investito, forma e
regge il popolo sacerdotale,
compie il sacrificio eucaristico
nel ruolo di Cristo e lo offre a
Dio a nome di tutto il popo-
lo; i fedeli, in virtù del loro
regale sacerdozio, concorrono
all’offerta dell’Eucaristia, ed
esercitano il loro sacerdozio
col ricevere i sacramenti, con
la preghiera e il ringraziamen-
to, con la testimonianza di
una vita santa, con l’abnega-
zione e la carità operosa.
[…] La totalità dei fedeli,
avendo l’unzione che viene
dal Santo, non può sbagliarsi
nel credere, e manifesta que-
sta sua proprietà mediante il
senso soprannaturale della fe-
de di tutto il popolo, quando
«dai vescovi fino agli ultimi
fedeli laici» (S. Agostino) mo-
stra l’universale suo consenso
in cose di fede e di morale. E
invero, per quel senso della
fede, che è suscitato e sorretto
dallo Spirito di verità, e sotto
la guida del sacro magistero,
il quale permette, se gli si ob-
bedisce fedelmente, di riceve-
re non più una parola umana,
ma veramente la parola di
Dio, il popolo di Dio aderisce
indefettibilmente alla fede tra-
smessa ai santi una volta per
tutte, con retto giudizio pene-
tra in essa più a fondo e più
pienamente l’applica nella vi-
ta.
Inoltre lo Spirito Santo
non si limita a santificare e a
guidare il popolo di Dio per

C’
è poi un’altra tentazione.
Anche questa non è ten-
tazione di anime volgari;
è la più grave di tutte.
[…] Agli occhi del mondo la Chiesa,
come il suo Signore, ha sempre l’a-
spetto della schiava. Esiste quaggiù in
«forma di serva». E non è soltanto la
saggezza del mondo, nella sua acce-
zione più materiale, che le manca: è
anche, almeno apparentemente, la
saggezza dello spirito. Essa non è né
un’accademia di scienziati, né un ce-
nacolo di raffinati spirituali, né un’as-
semblea di superuomini. È anzi esat-
tamente il contrario. Vi s’affollano gli
storpi, i deformi, i miserabili d’ogni
sorta, vi fanno ressa i mediocri, che si
sentono particolarmente a casa loro e
che impongono ovunque il loro tono.
I suoi più splendidi progressi non fan-
no che accentuare questo carattere,
nella media dei suoi membri come nel
tessuto quotidiano della sua esistenza.
Sarebbe anche troppo facile dimo-
strarlo con esemplificazioni concrete.
In compenso è difficile, o piuttosto
assolutamente impossibile all’uomo
naturale, fino a quando non sia inter-
venuta in lui una radicale trasforma-
zione, riconoscere in questo fatto il
compimento della Kenosi salvifica e la
traccia adorabile della «umiltà di
Dio». Da quando esiste, la Chiesa si è
sempre attirata il disprezzo di una éli-
te. Filosofi o spirituali, molti spiriti
superiori, preoccupati d’una vita pro-
fonda, le rifiutano la loro adesione.
Alcuni le sono apertamente ostili. […]
Voi pretendete — sembrano dire — di
essere il Corpo del Cristo, il Corpo di confonderebbero col volgo. O ancora,
Dio! Il Corpo di Dio sarebbe fatto di in certi casi, è il distacco, il restringersi
una pasta così grossolana? Molti altri, freddoloso di un’anima delicata[…].
invece, tra questi saggi, sono convinti L’eco più o meno smorzata di queste
di rendere giustizia alla Chiesa e pro- obiezioni e di queste ripugnanze rag-
testano quando si sentono definire giunge anche alcune coscienze cristia-
suoi avversari. Sarebbero disposti a ne. Se la fede non ne rimane scossa, si
proteggerla, all’occorrenza. Ma con- allentano però talvolta i vincoli con la
servano le distanze. Non sanno che Chiesa, almeno in ciò che avevano di
farsene di una fede che li accomune- cordiale e di attivo. Non si giunge alla
rebbe a tutti i miserabili, di fronte ai rottura, ma si dimentica la stretta cor-
quali si sentono senz’altro superiori relazione della fedeltà ecclesiastica
per la loro cultura estetica, per la loro con la fedeltà religiosa. […]
capacità di ragionamento, o per la lo- Per accettare la Chiesa, bisogna
ro preoccupazione d’interiorità. Sono prenderla così com’è, tanto nella sua
«aristocratici» che non intendono af- realtà umana e quotidiana, quanto
fatto mescolarsi con il gregge. […] nella sua idea eterna e divina, perché,
Può anche essere semplicemente il di- di diritto come di fatto, la dissociazio-
sgusto di uno spirito raffinato di fron- ne è impossibile. Per amare la Chiesa
te a forme di pensiero e di vita che lo è necessario, vincendo ogni ripugnan-
La barca della Chiesa guidata dalla carità, affresco del XVII secolo, Mozzate (Como)
za, amarla nella sua massiccia tradi-
zione ed immergersi nella sua vita co-
me il grano affonda nella terra; è ne-
cessario rinunciare al veleno sottile
delle mistiche e delle filosofie religiose
che vorrebbero prendere il posto della
sua fede o che si offrono a trasferirla
su un altro piano. Questa è la maniera
cattolica di perdersi per ritrovarsi.
Senza questa mediazione ultima, il
mistero della salvezza non può rag-
giungerci e trasfigurarci. Bisogna
spingere fino al limite estremo la logi-
ca della Incarnazione, per cui la divi-
nità si adegua alla debolezza umana.
«Soltanto colui che rimane unito a
tutte le membra del Corpo, partecipa
del Cristo. Il ricco, il forte, il saggio,
non possono dire al povero, al debole,
all’ignorante: tu non mi sei necessa-
rio... Sapendo di far parte del Corpo
di Cristo che è la Chiesa, deve anche
sapere che quelli che nella Chiesa ap-
paiono deboli, poveri, ignoranti, de-
vono essere tenuti in maggior onore e
circondati di migliori cure, precisa-
mente come i peccatori. In questo
modo potrà dire di se stesso: Io ho il
timore di Dio. Anziché mostrarsi infa-
stidito, deve aver compassione di si-
mili persone: deve soffrire con quelli
che soffrono, per dimostrare, con i fat-
ti, che siamo tutti un solo Corpo, le
cui diverse membra sono solidali» (S.
Ambrogio). Questo il prezzo dell’ine-
stimabile bene: la comunione cattoli-
ca.
(stralci da H. De Lubac, «Meditazioni
sulla Chiesa», 256-262)
mezzo dei sacramenti e dei
ministeri, e ad adornarlo di
virtù, ma «distribuendo a cia-
scuno i propri doni come pia-
ce a lui» (1 Cor 12, 11), dispen-
sa pure tra i fedeli di ogni or-
dine grazie speciali, con le
quali li rende adatti e pronti
ad assumersi vari incarichi e
uffici utili al rinnovamento e
alla maggiore espansione del-
la Chiesa secondo quelle pa-
role: «A ciascuno la manife-
stazione dello Spirito è data
perché torni a comune van-
taggio» (1 Cor 12, 7). E questi
carismi, dai più straordinari a
quelli più semplici e più lar-
gamente diffusi, siccome sono
soprattutto adatti alle necessi-
tà della Chiesa e destinati a
rispondervi, vanno accolti con
gratitudine e consolazione.
Non bisogna però chiedere
imprudentemente i doni
straordinari, né sperare da essi
con presunzione i frutti del
lavoro apostolico. Il giudizio
sulla loro genuinità e sul loro
uso ordinato appartiene a co-
loro che detengono l’autorità
nella Chiesa; ad essi spetta
soprattutto di non estinguere
lo Spirito, ma di esaminare
tutto e ritenere ciò che è buo-
no.
(stralci dalla Costituzione
dogmatica sulla Chiesa «Lumen
gentium», capitolo II, 9-12)
pagina 12
Alla vigilia della Giornata mondiale che si celebra il 1° gennaio
Le vie della pace
di BRUNO BIGNAMI
L
e Giornate mon-
diali della pace so-
no una benedizio-
ne. Dal 1968 grazie
a Paolo VI, che ne è stato
l’iniziatore, ogni anno sco-
priamo un volto nuovo
della pace, quasi come po-
liedro dalle diverse sfaccet-
tature. L’idea della pace
come assenza di guerra è
poca cosa se confrontata
con quella che la vede in
relazione con la giustizia,
la solidarietà, la cura per il
creato, l’educazione, la po-
litica, il lavoro, l’opzione
preferenziale dei poveri...
Insomma, la pace è un ar-
cobaleno i cui colori ne
esaltano la bellezza.
Tre punti fondamentali
Il messaggio papale per il
1° gennaio 2022 mette l’ac-
cento su tre punti fonda-
mentali nella stagione che
stiamo attraversando: il dia-
logo tra le generazioni, l’e-
ducazione e il lavoro. Il
quadro di riferimento è
un’architettura e un artigia-
nato. L’architettura è frutto
del lavoro istituzionale: la
pace è garantita all’interno
di istituzioni solide, dove le
relazioni sono valorizzate e
la partecipazione è come os-
sigeno nell’aria. L’artigiana-
to della pace ricorda che
tutti sono coinvolti: chi può
chiamarsi fuori? Nessuno
può dire: «no, grazie!». Il
contributo di tutti è il pre-
supposto per una pace du-
ratura: un artigianato fatto
di cura, di perdono, di rela-
zioni, di pazienza, di tessi-
ture, di generosità, di ascol-
to, di dedizione, di verità,
di rispetto, di attenzione, di
stima, di stupore... L’artigia-
no va di ago e filo, non di
ruspe.
Papa Francesco traccia le
vie di un percorso esigente e
concreto, intorno a tre pas-
saggi che non si possono
dare per scontati. Anzi, pro-
prio in questo tempo ne av-
vertiamo la drammatica ca-
renza.
Il dialogo
tra le generazioni
In prima istanza, il dialo-
go tra le generazioni. Baste-
rebbe leggere i commenti
acidi di alcuni fogli di carta
stampata sull’attivista Greta
Thunberg per rendersi con-
to di come i giovani siano
percepiti intrusi quando
avanzano richieste di futuro.
In Occidente essi sono mi-
noranza: ciò significa meno
generatività e meno creativi-
tà. Il tema pensioni riscuote
più audience nei bar di centro
e periferia rispetto alla tragi-
ca fuga dei giovani dalle
aree interne del nostro Pae-
se. Cercano fortuna altrove
togliendo il disturbo e fi-
nendo per non avere voce.
Gli stessi migranti appaiono
argomento più attrattivo per
le logiche conservative di un
Paese per vecchi al fine di
evitare di affrontare i dram-
matici numeri dei NEET, os-
sia dei giovani fuori dal
mondo della formazione e
del lavoro. Pure la tecnolo-
gia ha diviso giovani e an-
ziani, e non è questione solo
di accesso al digitale. Dad e
smart working, ad esempio,
sono una buona opportuni-
tà ma richiedono un surplus
di giustizia sociale se non si
vuole illudere che basti la
tecnologia a risolvere tutti i
problemi sociali. Per non
parlare poi dell’economia: le
generazioni si sono spaccate
in nome della spartizione
della torta. Senza ricordare
che la torta va creata! Infat-
ti, non c’è dibattito sulla ri-
forma del welfare che non fi-
nisca per ignorare quanto
sia importante creare lavoro
per dare risposta alla sua so-
stenibilità economica e so-
ciale. La contrapposizione
intergenerazionale va affron-
tata mettendo al centro il te-
ma dell’alleanza, come del
resto ha fatto la Chiesa ita-
liana nella recente 49ª Setti-
mana sociale di Taranto.
Francesco suggerisce che
«da un lato, i giovani hanno
bisogno dell’esperienza esi-
stenziale, sapienziale e spiri-
tuale degli anziani; dall’al-
tro, gli anziani necessitano
del sostegno, dell’affetto,
della creatività e del dinami-
smo dei giovani». Per vivere
abbiamo bisogno di fre-
quentare sia il passato sia il
futuro. C’è una cinghia di
trasmissione che è il sale
della società: i giovani im-
parano e gli anziani inse-
gnano; i giovani cercano
nuove vie e gli anziani be-
nedicono. Quando si incep-
pa il dialogo tra le genera-
zioni il degrado avanza a
grandi falcate. La memoria
offre saldezza, ma senza so-
gni e profezie, come alimen-
tare la speranza?
La via dell’educazione
La seconda via per la pa-
ce porta il nome di educa-
zione. Per farle spazio oc-
corre cambiare registro: fare
uscire l’educazione dal capi-
tolo delle spese sociali per
iscriverla in quello degli in-
vestimenti. Sembra un’ov-
vietà, ma non è così. Nono-
stante le crisi economiche
dell’ultimo decennio e l’au-
mento di disuguaglianze nel
mondo, le industrie di armi
non hanno conosciuto fles-
sione di guadagni. Anzi, le
spese militari sono aumenta-
te. In modo scandaloso e ir-
ragionevole. Non appare
una contraddizione? Eppu-
re, si continua a produrre e
commerciare armi anche
verso i focolai di guerra più
L’OSSERVATORE ROMANO
drammatici. Mentre si spen-
dono cifre colossali in arma-
menti, i tagli alla sanità, alla
formazione, alla scuola, al-
l’educazione appaiono come
inevitabili. Sarebbe come di-
re: possiamo permetterci gli
strumenti di morte e non
possiamo permetterci quelli
di vita! Fino a quando dure-
rà questa folle logica? Di-
sincentivare la formazione e
l’educazione è come allenar-
si a tirare il pallone nella
propria porta: prima o poi
ci si convince che l’autogol
è l’unico modo per giocare.
L’educazione porta a far
dialogare le diverse culture,
quella popolare con quella
tecnologica, quella giovanile
con la cultura familiare,
quella ecologica con quella
teologica... L’educazione è
impegno a tirar fuori da sé
talenti che illuminano l’esi-
stenza degli altri in una lo-
gica di condivisione.
L’esperienza del lavoro
La terza via della pace è
il lavoro. Esso è esperienza
sociale, dal momento che si
lavora e si vive per qualcu-
no e con qualcuno. Come
ebbe a dire Francesco ai
giovani del Progetto Polico-
ro, il lavoro è «unzione di
Oggi «L’Osservatore Romano» saluta Giu-
seppe Fiorentino, Piero Di Domenicanto-
nio e Roberto Mazzucca, che lasciano il
giornale dopo lunghi anni di appassionato
e fedele servizio. Vicedirettore dal novem-
bre 2014 fino allo scorso anno, Fiorentino
aveva continuato a collaborare nei mesi
scorsi con la redazione del quotidiano; Di
Domenicantonio ne è stato redattore capo
dal 1° settembre 2012, dopo essere stato re-
dignità». Chi lavora si met-
te in gioco e costruisce il
bene comune. Entra in con-
tatto con gli altri ed edifica
una comunità. Per questo,
ad essere rigorosi, non pos-
siamo parlare di lavoro se la
persona è ridotta in schiavi-
tù, se si finisce per smantel-
lare welfare, se si sfruttano i
lavoratori, se si alimenta la
piaga del lavoro nero o del-
le false buste paga. Ogni la-
voro trasforma il mondo e
lo umanizza, allontanando
la scelta del solo profitto co-
me criterio-guida del vivere
umano. Il lavoro «è la base
su cui si costruisce la giusti-
zia e la solidarietà in ogni
comunità», si ricorda nel
messaggio. Inerisce alla di-
gnità personale e qualifica
l’operato di ciascuno. Il bel-
lo del lavoro è che non rea-
lizza mai qualcosa in serie.
Un medico chirurgo non fa
mai due tagli uguali, un tas-
sista non ripete mai le stesse
strade con la stessa guida,
un contadino non semina in
una data fissa, un insegnan-
te non ripete tutti gli anni
le stesse cose a classi diver-
se, la manualità di un mura-
tore o di ingegnere non è
uguale quella di un colle-
ga... Lavorare implica l’ori-
ginalità di ciascuno ed è oc-
casione per esprimersi.
Dunque, la pace doman-
da impegno per garantire
dialogo, educazione e lavo-
ro. Tre parole che, quando
ci sono, fanno la differenza.
Senza di esse la pace appa-
rirebbe come un miraggio:
pura astrazione lontana dal-
la realtà. Scriveva don Pri-
mo Mazzolari che «la no-
stra arma di difesa è la giu-
stizia sociale più che l’ato-
mica». In sintesi: meno re-
torica sulla sicurezza e più
dialogo. Meno spazio ai si-
gnori della guerra e più pro-
tagonismo dei giovani. Me-
no militari e più educatori.
Meno armi e più scuole
professionali. Meno bombe
e più lavoro.
La partita della pace è
tutta da giocare. Scendiamo
in campo?
dattore capo grafico dal 1993; e Mazzucca vi
ha lavorato come correttore di bozze. Al sa-
luto informale, svoltosi nel corridoio della
redazione subito dopo la recita dell’Ange-
lus, era presente anche monsignor Paolo
Scevola della Segreteria di Stato. Nel rin-
graziarli il direttore Andrea Monda ha reso
noto che le funzioni fin qui svolte da Di
Domenicantonio sono affidate ora a Mauri-
zio Fontana.
Un ricordo di Desmond Tutu
Leader
di libertà
di WILFRID NAPIER, OFM*
I
n un momento come
questo è naturale
voler raccontare
eventi memorabili
della vita di una persona
che abbiamo imparato a
conoscere, rispettare e ap-
prezzare, anzitutto e so-
prattutto per l’uomo che
era. In questo caso, un
uomo caloroso, amichevo-
le, facilmente avvicinabile
e piuttosto vivace!
Poi soprag-
giungono i ricor-
di che nascono
dalle cose impor-
tanti che ha fat-
to, importanti
per la loro stessa
natura o per
l’impatto che
hanno avuto su
di te in quanto
persona che ha
condiviso espe-
rienze di vita e
di lavoro.
La terza serie
di ricordi è deci-
samente legata al
ruolo “politico”
svolto dall’uomo,
specialmente ri-
guardo allo svi-
luppo futuro del
Paese e della na-
zione.
Nel caso di Desmond
Tutu vorrei soffermarmi
sulla terza serie di ricordi,
ovvero il suo ruolo di lea-
der ecclesiale, impegnato
ad affrontare le questioni
fondamentali che stavano
dando forma a quel Sud
Africa a cui la maggior
parte della gente aspirava:
una nazione e un Paese in-
dipendente, democratico,
non razziale e non sessi-
sta.
Lo ricordo nel suo mo-
mento di maggior passione
alla guida di marce di pro-
testa e manifestazioni con-
tro l’apartheid in generale o
contro una nuova direzio-
ne particolarmente spiace-
giovedì 30 dicembre 2021
vole imboccata dal gover-
no.
Ricordo però anche l’ar-
dore con cui parlava quan-
do chiedeva ai diversi lea-
der della lotta di liberazio-
ne di conciliare le loro di-
vergenze per il bene più
grande della nazione! Un
esempio di ciò è stata la
sua convocazione di tutti i
leader neri a Bishop’s
Court affinché s’impegnas-
sero con i leader della
Chiesa per un atteggia-
mento comune riassunto
dall’aspirazione ricordata
prima!
Soprattutto, di De-
smond Tutu ricordo il ruo-
lo avuto nel salvare vite
durante i funerali di Chris
Hani. Penso che mai come
in quella occasione il Paese
sia stato così vicino a una
scintilla che avrebbe potu-
to far scoppiare una guerra
civile.
Tutu semplicemente ha
sottolineato l’inutilità della
violenza che spezza una vi-
ta e ha esortato alla pre-
ghiera e a un lutto dignito-
so per favorire la pace e la
serena riflessione invece di
infiammare una situazione
già instabile.
Egli ha semplicemente
ripetuto i suoi appelli alla
pace e alla calma come
modo migliore per dare te-
stimonianza a Chris Hani.
Ricordo però anche De-
smond Tutu come leader
della Chiesa profondamen-
te impegnato nel movi-
mento ecumenico, che ha
lavorato con perseveranza
per avvicinare maggior-
mente le Chiese al fine di
rendere più efficace l’impe-
gno nel ridurre il divario
politico, economico e spe-
cialmente sociale che mi-
nacciava di dividere ancora
di più la nostra gente.
Mentre condivido queste
riflessioni e questi ricordi,
sono pienamente consape-
vole del dolore umano che
la morte di Desmond ha
portato alla sua vedova Le-
ah, ai suoi familiari e agli
amici, ma anche ai suoi
fratelli e sorelle anglicani.
E quindi esprimo loro le
mie sentite condoglianze e
la mia partecipazione.
Riposi in pace.
Cardinale arcivescovo emerito
di Durban