L’OSSERVATORE ROMANO
Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n. 649004
Anno CLXIV n. 55 (49.570)
All’udienza generale
il nuovo appello di Francesco
Pace
per le popolazioni
che soffrono
l’orrore della guerra
Fuga disperata
dal Mozambico
Oltre 61.000 bambini
lasciano le proprie case
a Cabo Delgado
a causa delle violenze
MAPUTO, 6. Si aggrava la crisi
umanitaria a Cabo Delgado, nel
nordest del Mozambico, dopo la
recente ondata di violenza da
parte di gruppi armati non statali
che ha costretto ulteriori 100.000
persone — tra cui ben 61.000
bambini — alla fuga in cerca di si-
curezza. Il più grande sfollamen-
to degli ultimi 18 mesi, ha denun-
ciato in una nota l’organizzazio-
ne umanitaria Save the Children.
Particolarmente segnati dalle
violenze i distretti di Macomia,
Chiure, Mecufi, Metuge, Mocím-
boa da Praia, Quissanga, Mui-
dumbe e Ibo, dove intere aree re-
sidenziali sono state distrutte, co-
sì come strutture religiose, comu-
nitarie, scuole e centri sanitari.
La distruzione nella provincia
di Cabo Delgato (ricca di gas, al
confine con la Tanzania) ha ag-
gravato la già disastrosa situazio-
ne umanitaria del Mozambico,
y(7HA3J1*QSSKKM( +[!"!%!z!/
SEGUE A PAGINA
NOSTRE
INFORMAZIONI
PAGINA 8
Copia € 2,00 Copia arretrata € 4,00 (diffusione e vendita 6-7 marzo 2024)
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO
Unicuique suum Non praevalebunt
Città del Vaticano mercoledì 6 marzo 2024
«A
ncora una volta, fratelli e sorelle, catechesi che, come i saluti agli altri gruppi lin- sto male richiede tempo e fatica».
rinnovo il mio invito a pregare per guistici, era stata letta da un suo collaboratore. In proposito Francesco ha anche offerto una
le popolazioni che soffrono l’orrore Dedicata al tema della superbia, essa ha rap- sorta di identikit che permette di riconoscere il
della guerra in Ucraina e in Terra Santa, come
pure in altre parti del mondo». Lo ha chiesto di
presentato il giro di boa dell’attuale ciclo di ri-
flessioni: si è trattato infatti dell’approfondi-
superbo: «È un male con un evidente aspetto
fisico» ha spiegato, e chi ne è affetto «è altero,
nuovo Papa Francesco stamane, mercoledì 6
marzo, esortando i fedeli presenti all’udienza
mento dell’ultimo dei vizi — che è «autoesalta-
zione, presunzione, vanità» — prima della parte
ha una “dura cervice”, cioè, ha un collo rigido,
che non si piega. È un uomo facile al giudizio
generale in piazza San Pietro e quanti lo segui- dedicata alle virtù. Del resto, «di tutti i vizi, la sprezzante: per un niente emette sentenze irre-
vano attraverso i media a pregare «per la pace», superbia è gran regina»; e non a caso, «nella Di- vocabili nei confronti degli altri, che gli paiono
a invocare dal «Signore il dono della pace». Il vina Commedia, Dante la colloca nella prima cor- irrimediabilmente inetti e incapaci».
Pontefice lo ha fatto prendendo la parola per sa-
lutare i fedeli di lingua italiana al termine della
nice del purgatorio» perché «chi cede a questo
vizio è lontano da Dio, e l’emendazione di que- PAGINE 2 E 3
Giovedì Santo
il Papa a Rebibbia
per la messa
in Cena Domini
Il prossimo 28 marzo, Giovedì San-
to, alle 16, Papa Francesco si recherà,
in forma privata, alla Casa circonda-
riale femminile di Rebibbia, a Ro-
ma, per celebrare la messa in Cena
Domini e incontrare le detenute e gli
operatori della struttura. Ne dà noti-
zia un comunicato della Prefettura
della Casa pontificia diffuso stama-
ne.
Rischio guerra civile
L’Onu: riunione
d’emergenza
per la crisi ad Haiti
PORT-AU-PRINCE, 6. Il Consiglio di
sicurezza dell’Onu ha convocato per
oggi una riunione di emergenza su
Haiti, dove è in corso un’ondata di
violenze esacerbata dalle evasioni di
massa dalle carceri. Sotto accusa è la
legittimità del premier, Ariel Henry,
salito al potere nel luglio del 2021, al
momento dell’assassinio dell’ex presi-
dente della Repubblica, Jovenel Moï-
se. Henry avrebbe dovuto dimettersi
a febbraio, ma ha invece accettato un
accordo di condivisione del potere
(Alfredo Zuniga / Afp)
SEGUE A PAGINA 5
Gli Usa incalzano Israele perché non ostacoli l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza RELIGIO
Al Cairo è stallo nei negoziati per il cessate-il-fuoco Donne di pace
NUMERO MONO GRAFICO
TEL AVIV, 6. Si apre oggi al Cairo un — ha detto uno dei responsabili di Ha- c’è una cornice» di accordo e «sta ad DELL’INSERTO SETTIMANALE
nuovo round negoziale per cercare di mas da Beirut — «non permetteremo Hamas accettarla», ha detto il portavo-
arrivare, entro domenica, a una tregua che la via dei negoziati rimanga aperta ce del Consiglio per la sicurezza nazio-
a Gaza e al rilascio degli ostaggi ancora indefinitamente mentre l’aggressione e nale, John Kirby, sottolineando che
nelle mani di Hamas. Ma le difficoltà la carestia organizzata contro il nostro «gli israeliani hanno negoziato in buo-
non mancano, i negoziati sono in una popolo continuano». na fede». A fargli eco anche il segreta-
fase di stallo: tra le parti è in corso un Opposta la lettura degli altri nego-
ALL’INTERNO
rimpallo di responsabilità per definire ziatori, in particolare degli Usa. «Ora SEGUE A PAGINA 4
a chi spetti il passo decisivo per la chiu- Il carteggio completo
sura positiva delle trattative. tra La Pira e Andreotti
«Se sono seriamente intenzionati a
raggiungere un cessate-il-fuoco prima Santa ostinazione
del Ramadan, è nelle mani degli ameri- in un’amicizia
cani esercitare una pressione sufficien-
te sugli israeliani», ha detto il capo del- PAOLO MATTEI 6
A PAGINA
5 le relazioni politiche e internazionali di
Hamas, Bassem Naim, secondo quan- Il 6 marzo nasceva Buonarroti,
to riporta Sky News. La delegazione genio dell’arte italiana e mondiale
del movimento che sta partecipando in Il menù
questi giorni ai colloqui in Egitto fa sa-
pere dunque di essere in attesa di una di Michelangelo
risposta da Israele (che comunque non
ha mandato delegati al Cairo), perché LUCIO CO CO A PAGINA 7
pagina 2 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 6 marzo 2024

Udienza generale

Proseguendo le riflessioni sui vizi e le virtù il Pontefice mette in guardia dalla tentazione della vanità e della presunzione

L’umiltà è il vero rimedio alla superbia

che avvelena la fraternità
È l’umiltà l’unico antidoto alla su-
perbia che avvelena la fraternità. Lo
ha sottolineato il Papa all’udienza
generale di questa mattina, mercoledì
6 marzo, in piazza San Pietro. Pro-
seguendo il ciclo di catechesi sui vizi e
le virtù, il Pontefice si è soffermato
sull’ultimo di essi: la superbia,
«gran regina di tutti i vizi». Ecco il
so, nella Divina Commedia,
Dante la colloca proprio nella
prima cornice del purgatorio:
chi cede a questo vizio è lon-
tano da Dio, e l’emendazione
di questo male richiede tempo
e fatica, più di ogni altra bat-
taglia a cui è chiamato il cri-
stiano.
sintomi che rivelano il cedi-
mento di una persona al vizio
della superbia. È un male con
un evidente aspetto fisico: il
superbo è altero, ha una “dura
cervice”, cioè, ha un collo rigi-
do, che non si piega. È un uo-
mo facile al giudizio sprezzan-
te: per un niente emette sen-
geli ci ha assegnato pochissi-
mi precetti morali, ma su uno
di essi si è dimostrato intransi-
gente: non giudicare mai. Ti
accorgi di avere a che fare con
un orgoglioso quando, muo-
vendo a lui una piccola critica
costruttiva, o un’osservazione
del tutto innocua, egli reagi-

C
testo della riflessione di Francesco,
che è stata letta da un collaborato-
re.
ari fratelli e sorelle, buongior-
no!
Nel nostro percorso di cate-
chesi sui vizi e le virtù, oggi
arriviamo all’ultimo dei vizi:
la superbia. Gli antichi greci la
definivano con un vocabolo
che si potrebbe tradurre “ec-
cessivo splendore”. In effetti,
la superbia è autoesaltazione,
presunzione, vanità. Il termi-
ne compare anche in quella
serie di vizi che Gesù elenca
per spiegare che il male pro-
viene sempre dal cuore del-
l’uomo (cfr. Mc 7, 22). Il su-
perbo è uno che pensa di esse-
La catechesi
In realtà, dentro questo ma-
le si nasconde il peccato radi-
cale, l’assurda pretesa di essere
come Dio. Il peccato dei no-
stri progenitori, raccontato dal
libro della Genesi, è a tutti gli
effetti un peccato di superbia.
Dice loro il tentatore: «Quan-
do voi ne mangiaste, si apri-
rebbero i vostri occhi e diven-
tereste come Dio» (Gen 3, 5).
Gli scrittori di spiritualità so-
no più attenti a descrivere le
ricadute della superbia nella
vita di tutti i giorni, a illustra-
re come essa rovini i rapporti
umani, a evidenziare come
questo male avveleni quel sen-
timento di fraternità che do-
vrebbe invece accomunare gli
uomini.
tenze irrevocabili nei confron-
ti degli altri, che gli paiono ir-
rimediabilmente inetti e inca-
paci. Nella sua supponenza, si
dimentica che Gesù nei Van-
LETTURA DEL GIORNO
Siracide 10, 7.9.12.14
Odiosa al Signore e agli uomini
è la superbia [...]. Perché mai
si insuperbisce chi è terra e cenere? [...]
Principio della superbia è allontanarsi
dal Signore; il superbo distoglie il cuore
dal suo creatore. [...]
Il Signore ha rovesciato i troni dei potenti,
sce in maniera esagerata, co-
me se qualcuno avesse leso la
sua maestà: va su tutte le fu-
rie, urla, interrompe i rapporti
con gli altri in modo risenti-
to.
C’è poco da fare con una
persona ammalata di super-
bia. È impossibile parlarle,
tantomeno correggerla, per-
ché in fondo non è più pre-
sente a sé stessa. Con essa bi-
sogna solo avere pazienza,
perché un giorno il suo edifi-
cio crollerà. Un proverbio ita-
liano recita: “La superbia va a
cavallo e torna a piedi”. Nei Pietro sbandiera la sua fedeltà
Vangeli Gesù ha a che fare a tutta prova: “Se anche tutti
con tanta gente superba, e ti abbandonassero, io no!”
spesso è andato a stanare que- (cfr. Mt 26, 33). Presto farà in-
sto vizio anche in persone che vece l’esperienza di essere co-

re molto più di quanto sia in Ecco allora la lunga lista di al loro posto ha fatto sedere i miti». lo nascondevano molto bene. me gli altri, anche lui pauroso
realtà; uno che freme per esse-
re riconosciuto più grande de-
gli altri, vuole sempre veder
riconosciuti i propri meriti e
disprezza gli altri ritenendoli
inferiori.
Da questa prima descrizio-
ne, vediamo come il vizio del-
L’amore della famiglia Ulma per la vita
la superbia sia molto prossimo
a quello della vanagloria, che di FABRIZIO PELONI
abbiamo già presentato la vol-

I
ta scorsa. Però, se la vanaglo- n un tempo in cui la
ria è una malattia dell’io uma- sacralità della vita
no, essa è ancora una malattia nascente viene messa in
infantile se paragonata allo discussione è
scempio di cui è capace la su- particolarmente attuale la
perbia. Analizzando le follie testimonianza della famiglia
dell’uomo, i monaci dell’anti- Ulma, trucidata in Polonia dai
chità riconoscevano un certo nazisti il 24 marzo 1944 per
ordine nella sequenza dei ma- aver dato rifugio ad ebrei
li: si comincia dai peccati più perseguitati. Tra i sette figli di
grossolani, come può essere la Josef e Wiktoria l’ultimo fu
gola, per approdare ai mostri ucciso dopo essere venuto alla
più inquietanti. Di tutti i vizi, la luce proprio nel travaglio
superbia è gran regina. Non a ca- della carneficina della madre.
Sei mesi fa, il 10 settembre
scorso, l’intera famiglia —
proclamata nel 1995 “Giusta
tra le nazioni” — è stata
beatificata.
Stamani, durante l’udienza
generale in piazza San Pietro,
Papa Francesco ha rilanciato
l’attualità della testimonianza
Il racconto

di santità degli Ulma. membri della Delegazione particolare la figura di

In particolare, una
delegazione giunta dalla
Polonia ha donato al
Pontefice un quadro, opera
dell’artista Maria
Monikowska-Tabisz, che
raffigura proprio gli Ulma.
Al termine dell’udienza, la
delegazione si è recata nei
Giardini Vaticani, dove si è
svolta una cerimonia, alla
presenza del cardinale
segretario di Stato, Pietro
Parolin, per la piantumazione
di un melo che intende fare
memoria dei polacchi che
hanno salvato gli ebrei
durante la seconda guerra
mondiale (ne riferiamo più
ampiamente a pagina 8).
Per ricordare lo storico viaggio
compiuto da Papa Francesco
in Iraq nel marzo 2021, alcuni
Assisi-Ur, gruppo nato per
creare ponti di pace e
fratellanza e promuovere il
dialogo interreligioso nel
Paese, hanno partecipato
all’udienza generale.
Della Delegazione, nata
all’interno della Commissione
dello “Spirito di Assisi”, fanno
parte padri rogazionisti, la
comunità dei monaci di
Marango (Venezia) e laici
impegnati nelle diocesi di
Assisi - Nocera Umbra -
Gualdo Tadino e di Foligno.
«L’Iraq è un Paese dalle
enormi risorse e dopo la visita
del Pontefice la popolazione
ha riscoperto e ha preso
coscienza delle proprie radici
spirituali» ha raccontato don
Giorgio Scatto, del monastero
di Marango, ricordando in
Abramo. Ed ha aggiunto:
«Oggi l’Iraq vuole essere
ricordato come terra di pace e
non terra di guerra».
«Per questo la comunità
cristiana non va lasciata sola»
ha affermato il rogazionista
iracheno padre Jalal Yako,
sottolineando come «il
carisma di quella Chiesa sia il
martirio», ma «nonostante
questo i cristiani in Iraq non
conoscono l’odio e si fanno,
invece, messaggeri di pace e
promotori del dialogo
interreligioso».
Nove giovani di Caritas
Libano, in rappresentanza di
circa duemila volontari attivi
nel Paese dei cedri, hanno
partecipato all’udienza
generale per testimoniare al
Pontefice la propria
mercoledì 6 marzo 2024 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 3

@Pontifex
Di tutti i vizi, la superbia
è gran regina. Chi cede
a questo vizio è lontano
da Dio, e l’emendazione
di questo male richiede
tempo e fatica, più di ogni
altra battaglia a cui
è chiamato il cristiano.
#UdienzaGenerale
(6 marzo)

dice una parabola, il padrone

davanti alla morte che non
immaginava potesse essere co-
sì vicina. E così il secondo
Pietro, quello che non solleva
più il mento ma che piange la-
crime salate, verrà medicato
All’udienza generale di mercoledì 6
marzo, in piazza San Pietro, erano
presenti i seguenti gruppi.
da Gesù e sarà finalmente
adatto a reggere il peso della
Chiesa. Prima sfoggiava una
presunzione che era meglio
non sbandierare; ora invece è
un discepolo fedele che, come
appartenenza alla Chiesa,
vissuta anche nel servizio a
favore degli ultimi in una terra
dove oltre tre quarti della
popolazione vive sotto la
soglia di povertà.
Accompagnato da padre
Michel Abboud, direttore di
Caritas Libano, il gruppo è in
Italia da alcuni giorni per la
chiusura del progetto Thyme,
promosso per sviluppare la
consapevolezza dei giovani
libanesi come cittadini
globali, formandoli come
futuri leader nella società
civile.
«Anche se distanti
geograficamente ci sentiamo
molto vicini a Papa Francesco
e come lui ci sentiamo
promotori di pace» ha detto
padre Abboud.
Durante l’udienza il Pontefice
ha incontrato otto seminaristi
I gruppi presenti
pastorale San Filippo Neri, di
Benevento; Oratorio Benedet-
to XVI, di Buccinasco; Avvoca-
può mettere “a capo di tutti i
suoi averi” (Lc 12, 44).
La salvezza passa per l’u-
miltà, vero rimedio ad ogni at-
to di superbia. Nel Magnificat,
Maria canta il Dio che con la
sua potenza disperde i superbi
nei pensieri malati del loro
cuore. È inutile rubare qualco-
sa a Dio, come sperano di fare
i superbi, perché in fin dei
conti Lui ci vuole donare tut-
to. Per questo l’apostolo Gia-
como, alla sua comunità ferita
da lotte intestine originate
dall’orgoglio, scrive così:
«Dio resiste ai superbi, agli
umili invece dà la sua grazia»
(Gc 4, 6).
Dunque, cari fratelli e so-
relle, approfittiamo di questa
Quaresima per lottare contro
la nostra superbia.
statunitensi — accompagnati
da tre professori e altrettanti
sacerdoti — in rappresentanza
della comunità del seminario
del Sacro Cuore e della
Facoltà di Teologia di Hales
Corners, nel Wisconsin, e ha
consegnato loro un messaggio
indicando tre aspetti essenziali
del cammino di preparazione
al ministero sacerdotale:
preghiera, fraternità, missione.
Era inoltre presente in piazza
San Pietro il direttore del
Dipartimento contro la
criminalità organizzata
transnazionale
dell’Organizzazione degli
Stati Americani (OSA),
l’argentino Gastón
Schulmeister, che ha
partecipato a un seminario
promosso a Ostia dall’OSA e
dal ministero degli Affari
esteri italiano.
Istituto de Viti - de Marco, di
Triggiano; Liceo Galilei, di
Lamezia Terme; Liceo Vegio,
I saluti
Pace per le popolazioni
che soffrono
l’orrore della guerra
La preghiera del Papa per l’Ucraina e la Terra Santa
Un nuovo appello di pace per le popolazioni che Saluto cordialmente i pellegrini
soffrono l’orrore della guerra, in particolare in polacchi, in particolare la delegazio-
Ucraina e in Terra Santa, è stato lanciato dal ne di Podkarpacie, venuta in occa-
Papa nel saluto ai fedeli di lingua italiana pre- sione dell’80° anniversario dalla mor-
senti in piazza San Pietro. In precedenza, al te della beata famiglia Ulma. Per la
termine della catechesi, un collaboratore aveva ricorrenza, nei Giardini Vaticani si
letto i testi dei saluti rivolti dal Pontefice agli terrà una cerimonia per la piantuma-
altri gruppi linguistici. L’udienza generale si è zione del melo innestato dal beato
poi conclusa con il canto del Pater Noster e la Józef Ulma. Benedico tutti di cuo-
benedizione. re.
Saluto cordialmente i pellegrini di lin- Rivolgo un cordiale benvenuto ai
gua francese, in particolare i fedeli del- pellegrini di lingua italiana.
la diocesi di Saint-Flour e i cresimandi In particolare saluto i fedeli di Sca-
della diocesi di Séez, accompa-
gnati dai loro Vescovi, come
pure le numerose scolaresche
provenienti dalla Francia. Che
la Vergine Maria ci insegni a
camminare umilmente sulle or-
me di Cristo. Che Dio vi bene-
dica.
Do il benvenuto a tutti i pel-
legrini di lingua inglese presen-
ti all’odierna Udienza. In parti-
colare, saluto i gruppi prove-
nienti da Galles, Danimarca,
Svizzera, Indonesia e Stati
Uniti d’America. Su tutti voi e
sulle vostre famiglie, invoco la
gioia e la pace del Signore no-
stro Gesù Cristo. Dio vi bene-
dica!
Cari fratelli e sorelle di lin-
gua tedesca, la Quaresima è un
tempo propizio per riconoscere
la nostra debolezza e i nostri li-
miti. Procediamo fiduciosi per-
ché il Signore ricolma gli umili della lea, accompagnati dal Vescovo Mons.
sua grazia. Stefano Rega, che celebrano il giubileo
della consacrazione della Chiesa della
Saludo cordialmente a los peregri- Santissima Trinità. Accolgo con affetto
nos de lengua española. Pidamos a gli allievi, assieme ai loro formatori, del
María que nos ayude a proclamar con
nuestra vida el Magníficat, para poder
Seminario Interdiocesano di Pisa e gli
ex alunni del Pontificio Collegio Litua-
ser testigos de la alegría del Evangelio no di San Casimiro a Roma, che rendo-
con humildad y sencillez de corazón. no grazie al Signore per i Settantacin-
Que Jesús los bendiga. Muchas gra- que anni della fondazione dell’Istituto:
cias. possiate conformare sempre più la vo-

Da diversi Paesi: Sacerdoti del
Centro di spiritualità Movi-
mento dei Focolari, di Loppia-
no.
Dall’Italia: Seminaristi del
Seminario interdiocesano di
Pisa; Gruppi di fedeli dalle
Parrocchie: San Michele Ar-
cangelo, in Antegnate; Santi
Pietro e Paolo, in Zollino;
Santissimo Salvatore, in Pisci-
nola di Napoli; Santissima
Trinità, in Scalea, con S.E.
Mons. Stefano Rega, Vescovo
di San Marco Argentano -
Scalea; Sant’Antonio di Pado-
va, in Reggio Calabria; Unità
tura dello Stato, di Reggio
Calabria; Polizia municipale,
di Camerota; International
Academy of Human Repro-
duction, di Roma; Compagnia
di danza Tip tap, di Valfenera;
Coro gospel, di Lecce; Circoli
pensionati e anziani, di Tren-
to; Soci Lions, Distretto 108;
Associazione amici della Via
Francigena, di Vercelli; grup-
po di Ricamatrici, di Venezia;
gruppo Unitalsi, di Montesar-
chio; Comunità Mariana Oasi
della Pace, di Fara in Sabina;
Istituto Marconi-Guarasci, di
Cosenza-Rogliano; Istituto
Bertarelli-Ferraris, di Milano;
di Lodi; Istituto Sant’Agnese,
di Saronno; Liceo Redi, di
Arezzo; gruppi di fedeli da:
Osimo, Valle Isarco, Palmi,
Monte di Procida, Casamassi-
ma, Bonefro.
Coppie di sposi novelli.
Gruppi di fedeli da: Slovac-
chia; Ungheria; Repubblica
Ceca; Lituania; Croazia; Slo-
venia.
Dalla Polonia: Schola Cante-
mus Domino, działająca przy
Centrum Formacji Liturgicz-
nej w diecezji bydgoskiej; de-
legacja z województwa pod-
SEGUE A PAGINA
Cari pellegrini di lingua portoghese,
benvenuti! Particolarmente in questo
mese, invito ciascuno di voi a rivolgere
lo sguardo verso San Giuseppe. La sua
umiltà e il suo silenzio ci aiuteranno a
combattere contro la tentazione della
superbia. Dio vi benedica!
Saluto i fedeli di lingua araba, in
particolare i giovani della Caritas del
Libano. Nel cammino quaresimale, il
cristiano è chiamato a lottare contro
la superbia con l’umiltà, vero rimedio
ad ogni forma di autoesaltazione,
presunzione e vanità. Il Signore bene-
dica tutti e vi protegga da ogni ma-
8 le!
stra vita a Cristo Buon Pastore ed esse-
re annunciatori gioiosi del Vangelo.
Il mio pensiero va infine ai giovani,
ai malati, agli anziani e agli sposi no-
velli. In questi giorni di Quaresima,
continuate con coraggio nell’impegno
di liberarvi da tutto ciò che maschera la
vostra vita per ritornare con tutto il
cuore a Dio, che ci ama con amore eter-
no.
Ancora una volta, fratelli e sorelle,
rinnovo il mio invito a pregare per le
popolazioni che soffrono l’orrore della
guerra in Ucraina e in Terra Santa, co-
me pure in altre parti del mondo. Pre-
ghiamo per la pace! Chiediamo al Si-
gnore il dono della pace!
A tutti la mia benedizione.
pagina 4 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 6 marzo 2024

Al Cairo è stallo nei negoziati Grazie ai corridoi umanitari

per il cessate-il-fuoco
CONTINUA DA PAGINA
rio di Stato, Antony Blinken,
che nel sottolineare l’opportuni-
tà di «stabilire condizioni per
una soluzione duratura», punta
il dito su Hamas cui «spetta de-
cidere se è pronto o meno a im-
pegnarsi in questo cessate-il-
fuoco».
Gli Stati Uniti, intanto, che
ieri hanno effettuato un nuovo
lancio di aiuti per la popolazio-
ne di Gaza, stanno incalzando
Israele per l’apertura di un altro
valico per l’ingresso di aiuti ali-
mentari e per l’aumento della
fornitura e della distribuzione di
assistenza umanitaria. Lo ha ri-
badito Blinken, incontrando il
ministro del gabinetto di guerra
e avversario politico di Neta-
nyahu, Benny Gantz, che si tro-
vava in visita a Washington.
Mentre il capo della Casa Bian-
ca, Joe Biden, ha dichiarato che
«non ci sono scuse per Israele
per bloccare agli aiuti umanitari
a Gaza», l’esercito israeliano —
secondo quanto comunicato dal
World Food Programme (Wfp),
ripreso dal quotidiano «Haa-
retz» — ancora ieri ha respinto
La guerra in Ucraina
Save the Children: estendere la protezione dei minori
Intensi attacchi russi
nel nord-est e nel sud
KYIV, 6. Proseguono gli attac-
chi delle forze di Mosca al
confine nord-orientale dell’U-
craina con la Russia. Secondo
l’amministrazione regionale
ucraina, le forze russe hanno
colpito 11 comunità lungo il
confine dell’oblast di Sumy in
44 attacchi separati: almeno
220 esplosioni sono state regi-
strate.
Altri attacchi hanno colpito
ieri sera con droni varie città
1 sta commettendo un genocidio
un convoglio con 14 camion di
aiuti alimentari inviato nel nord
di Gaza dal Wfp, dopo un’attesa
di tre ore al check-point di Wadi
Gaza. I camion sono stati deviati
e poi assaltati da un gran folla
che ha saccheggiato circa 200
tonnellate di derrate.
Una spinta per una «tregua
immediata e duratura» e per il
rilascio incondizionato di tutti
gli ostaggi è arrivata anche dai
leader dell’Associazione delle
nazioni del Sudest asiatico
(Asean) — tra i quali Indonesia e
Malesia, a maggioranza musul-
mana — e dell’Australia, riuniti
da lunedì a Melbourne, da dove
rante nella regione russa di
Kursk, provocando l’incendio
di un serbatoio.
Intanto la first lady ucraina,
Olena Zelenska, secondo il
«Washington Post», avrebbe
declinato l’invito della Casa
Bianca a partecipare al discor-
so sullo Stato dell’Unione che
il presidente Joe Biden terrà
questo giovedì. Jill Biden, la
moglie del presidente statuni-
tense, nell’occasione avrebbe
voluto sedersi vicino a
Zelenska e Yulia Naval-
naya, la vedova di Ale-
xei Navalny, due donne
In Italia 97 migranti
evacuati dalla Libia
sotto gli occhi di tutti». I morti a ROMA, 6. Con un volo uma- all’Istituto nazionale per la
Gaza intanto, secondo i respon- nitario, sono arrivati ieri a promozione della salute delle
sabili sanitari palestinesi, sono Fiumicino 97 rifugiati africa- popolazioni migranti (In-
saliti a oltre 30.700 dal 7 ottobre. ni, tra cui 55 donne e 27 bam- pm). Un’intesa che permette-
Israele, dal canto suo, se da bini, evacuati dai campi di rà a 1500 rifugiati e persone
un lato decide di non mettere detenzione della Li-
nuove restrizioni all’accesso alla bia, dove sono stati
Spianata delle moschee-Monte vittime di torture e al-
del Tempio durante il mese del tri gravi maltratta-
Ramadan (una decisione presa menti.
da Netanyahu contro la volontà Si tratta del primo
del ministro della Sicurezza na- volo in attuazione del
zionale, Itamar Ben-Gvir), dal- protocollo firmato
l’altro approva la costruzione di nel dicembre del 2023
hanno definito «terribile» la si- altri 3.500 alloggi in Palestina, dai ministeri italiani
tuazione umanitaria nella Stri- nella città-colonia di Ma’ale degli Interni, degli
scia. Adumim (fra Gerusalemme e Affari Esteri e della Coopera- che necessitano di protezione
Ad Ankara, dove il presidente Gerico), di Keidar e di Efrat, vi- zione internazionale, assieme internazionale di essere eva-
turco, Recep Tayyip Erdoğan, cino Betlemme. Una decisione, all’Unhcr (l’agenzia dell’O- cuati dalla Libia all’Italia nel-
ha ricevuto il presidente palesti- rivendicata dal ministro delle Fi- nu per i rifugiati), all’Asso- l’arco di tre anni.
nese, Mahmoud Abbas, ha riba- nanze e leader della destra reli- ciazione di promozione so- Il protocollo segue il pri-
dito le sue posizioni: «Siamo te- giosa, Bezalel Smotrich, desti- ciale Arci, alla Comunità di mo accordo firmato nel 2021 e
stimoni di una delle più grandi nata a far salire ulteriormente la Sant’Egidio, alla Federazio- rinnova l’impegno già avvia-
barbarie di questo secolo. Israele tensione. ne delle chiese evangeliche e to da Roma nel 2017, che ha
permesso l’arrivo dalla Libia
di circa 1400 persone in Italia,
grazie a meccanismi di eva-
cuazione o tramite i corridoi
Dopo un attacco contro navi nel Mar Rosso umanitari.
Beneficiari del progetto
Bombardate nello Yemen postazioni houthi sono persone costrette a fug-
gire dai loro Paesi a causa di
a nord della città portuale di Hodeidah guerre e ripetute violenze e
che si trovano temporanea-
mente in Libia. Tra loro,
SANA’A, 6. Attacchi aerei hanno colpito le controllate dagli houthi verso il cacciatorpe- bambini, donne vittime di
aree yemenite di Al-Jabbana e Ras Issa, a diniere USS Carney, nel Mar Rosso. Lo ha tratta, persone sopravvissute
nord della città portuale di Hodeidah, capo- reso noto il Comando centrale degli Stati alla violenza e alla tortura e
luogo dell’omonimo governatorato sotto il Uniti in Medio Oriente (Centocm), secon- persone in gravi condizioni
controllo degli houthi. do quanto riporta l’agenzia di stampa Reu- di salute.
Da settimane gli Stati Uniti e il Regno ters. Dal 2017, l’Unhcr ha eva-
Unito stanno compiendo ripetuti bombar-
damenti contro postazioni di miliziani hou-
Le forze statunitensi hanno anche distrut-
to tre missili antinave e tre navi di superficie
cuato o reinsediato 1.368 rifu-
giati e richiedenti asilo dalla
thi, nel tentativo di convincere il gruppo a
porre fine agli attacchi contro le navi com-
senza pilota «per legittima difesa», ha affer-
mato il Centcom in una nota. L’esercito sta-
Libia all’Italia. Nel 2023, l’A-
genzia delle Nazioni Unite
merciali e militari nel Mar Rosso, che hanno tunitense ha inoltre affermato che gli houthi stimava che globalmente più
messo in pericolo la navigazione su una rot- hanno lanciato un missile balistico antinave di 2.4 milioni di rifugiati
ta chiave per il commercio tra l’Asia, il Me- nel Mar Rosso meridionale, precisando che avranno bisogno di reinsedia-
dio Oriente e l’Europa. l’ordigno si è inabissato in mare senza pro- mento; si tratta di un aumen-
Successivamente, le forze statunitensi vocare danni alle navi commerciali o della to del 36% rispetto al fabbiso-
hanno abbattuto un missile balistico antina- marina militare statunitense in transito nel- gno del 2022, che riguardava
ve e tre droni lanciati dalle aree dello Yemen l’area. 1,47 milioni di persone.
Il progetto svincola Ucraina e Moldova dalla Russia dal punto di vista energetico
La strategia dell’Ue per il “corridoio verticale” del gas
di COSIMO GRAZIANI tico, migliorando la capacità delle infra- vacchia non dalla Romania ma dal paese
strutture provenienti da Sud e differen- tutt’ora in guerra con la Russia, dirigen-

ucraine, tra cui la regione del-
la capitale Kyiv. Esplosioni so-
no state registrate anche nella
città meridionale di Odessa,
dove solo nei giorni scorsi i
raid russi avevano causato al-
meno 12 vittime.
Sul fronte opposto, questa
mattina un drone ucraino ha
colpito un deposito di carbu-
simbolo della resistenza
al presidente russo, Vla-
dimir Putin.
D all’ong Save the
Children, infine, arriva
un appello all’Unione
europea per l’estensione
della direttiva sulla pro-
tezione temporanea, che
garantisce fino al 5 mar-
zo 2025 alle persone
provenienti dall’Ucraina
l’accesso al territorio
dell’Ue, ai diritti e ai
servizi essenziali. «Di
fronte ad un conflitto in
corso e che non accenna a ter-
minare, è fondamentale che
l’Unione europea e i governi
europei garantiscano una pro-
tezione a lungo termine ai mi-
nori e alle loro famiglie», si
legge nella nota, che ricorda
come siano 592 i bambini ucci-
si e migliaia quelli feriti in
questi due anni di guerra.
L’
Unione europea non intende
rinnovare l’accordo trilaterale
con Ucraina e Russia per il tran-
sito del gas russo verso il territorio dei
Paesi membri. Questa posizione, in vista
della scadenza del contratto il 31 dicem-
bre 2024 — che ha permesso nei mesi scor-
si di far proseguire il transito di gas russo
attraverso il territorio ucraino, seppure in
un contesto di diminuzione dei flussi — è
stata espressa dal commissario Ue all’E-
nergia, Kadri Simson, al termine della
riunione dei ministri dei Paesi membri al-
l’inizio di questa settimana a Bruxelles.
Tale volontà trova inoltre conferma in
quanto emerso lo scorso 19 febbraio ad
Atene, durante la riunione dell’Iniziativa
Europea per l’Energia in Europa Orien-
tale e Meridionale (Cesec) che ha sancito
l’iniziato del progetto per integrare le in-
frastrutture energetiche di Moldova e
Ucraina con quelle dei paesi dei Balcani.
Il progetto, noto come “corridoio vertica-
le”, ha come scopo strategico e geopoliti-
co quello di separare i due paesi ex sovie-
tici dalla Russia dal punto di vista energe-
ziando le importazioni di gas liquefatto e
gas.
La Cesec è un’iniziativa promossa dai
paesi dell’Europa meridionale fin dal 2015
e coinvolge paesi membri e non membri
dell’Ue dei Balcani e dell’Europa centro-
rientale. L’importanza di questa iniziati-
va è cresciuta negli ultimi due anni con la
guerra in Ucraina, come ha sottolineato la
stessa Simson partecipando alla riunione
di Atene dove è stato firmato un memo-
randum d’intenti tra i Paesi interessati:
Bulgaria, Grecia, Romania, Ungheria e
Slovacchia (oltre Ucraina e Moldova).
L’infrastruttura più importante per
questo corridoio sarà il gasdotto Trans-
Balcanico, che partendo dalla Turchia ar-
riva fino all’Ucraina passando per la Bul-
garia, la Romania e la Moldova. In passa-
to era utilizzato per trasportare il gas rus-
so verso i Balcani, ma ora verrà usato an-
che in direzione contraria, come già aveva
proposto l’Ucraina lo scorso novembre.
Non solo: l’Ucraina manterrà il suo tradi-
zionale status di paese di transito, visto
che il gasdotto raggiunge Ungheria e Slo-
dosi verso ovest una volta entrato in terri-
torio ucraino.
Con questo progetto, Kyiv e Chisinau
si legheranno dal punto di vista energeti-
co al Corridoio Meridionale, l’insieme di
infrastrutture energetiche che si dirama
tra Turchia, Balcani e Italia, alimentato
dal gas proveniente dai giacimenti in
Azerbaigian. In questo momento, il paese
caucasico esporta principalmente in Eu-
ropa attraverso il gasdotto Trans-Adriati-
co (Tap). Per Baku il Corridoio Verticale
rappresenta un’opportunità per legarsi
ancora di più al mercato europeo alle con-
dizioni attuali e, in caso dovesse aumenta-
re la richiesta, ci sarebbe la questione di
aumentare la produzione di gas. Allo stes-
so tempo una grossa parte del mercato
dell’energia europeo si legherebbe ancora
di più ad un solo produttore, con tutti i ri-
schi annessi. Proprio per questo in Azer-
baigian stanno cercando di sfruttare le ri-
sorse – sia gas che petrolio – presenti in al-
tri giacimenti, oltre a quelle presenti in
quelli di Shah Deniz e di Azeri-Chirag-
Guneshli, i più importanti del paese.

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R
mercoledì 6 marzo 2024 L’OSSERVATORE ROMANO pagina I

L’opera di «Mama Shamsa» per i giovani del Kenya Storia di amicizia tra due religiose statunitensi Ospedale da campo

religio Dare speranza a chi l’ha persa

ELENA DINI A PAGINA II
Dal basketball alla vita consacrata
CHARLES DE PECHPEYROU NELLE PAGINE II-III
«Dare senza nulla in cambio»
ALVISE SPERANDIO A PAGINA IV

I N C A M M I N O S U L L E V I E D E L M O N D O

DONNE DI PACE
di D ONATELLA COALOVA

M
aria, la Vergine
del Magnificat che
canta l’amore po-
tente di Dio per i
piccoli e gli indifesi, la madre
coraggiosa, ritta in piedi sul
Calvario accanto alla croce di
Gesù, proprio come oggi, con
infinita tenerezza, è vicina ad
ogni sofferente, col suo esem-
pio invita ogni donna ad essere
fiaccola ardente, fonte che dis-
seta, balsamo che consola. Con-
templando la Madre di Dio, le
donne cattoliche trovano la for-
za per costruire fraternità e co-
munione, prendersi cura di chi
è nel bisogno e nella prova,
educare le nuove generazioni,
proclamare e difendere la sacra-
lità della vita umana dal mo-
mento del concepimento fino
alla sua fine naturale, opporsi
alla tratta e alla violenza dome-
stica, occuparsi della salvaguar-
dia del creato. All’intercessione
di Maria, Regina della Pace, le
aderenti all’Unione Mondiale
delle Organizzazioni Femmini-
li Cattoliche (Umofc) affidano
ogni giorno la loro preghiera,
chiedendo «saggezza e umiltà»
per irradiare nel mondo la pace
di Cristo. L’Umofc, sorto nel
1910 e composto attualmente da
un centinaio di associazioni at-
tive in circa 50 Paesi sparsi in
tutti i continenti, riesce a coin-
volgere nei suoi progetti più di
otto milioni di cattoliche. Fra le
sue presidenti generali, dal 1961
al 1974, ebbe Pilar Bellosillo
Garcìa Verde (1913 – 2003), di
cui è in corso il processo di bea-
tificazione. Nell’assemblea ge-
nerale dal 14 al 20 maggio 2023
sono state prese le seguenti de-
cisioni per il quadriennio 2023 –
2027: consolidare, sviluppare
ed estendere l’O sservatorio
mondiale delle donne; lavorare
per la libertà religiosa; impe-
gnarsi per la conversione ecolo-
«L’unico nemico è la guerra»
gica; intraprendere con rinno-
vata convinzione il viaggio L’impegno della rete di fratellanza dell’Umofc che conta otto milioni di cristiane in circa 50 Paesi
gioioso dell’amore familiare,
della maternità e della paterni- in chiave interreligiosa dal to il ruolo della donna nella so-
tà; costruire il futuro con i mi-
granti e i rifugiati; vivere la si-
2019, in collaborazione con il
Dicastero per il Dialogo Inter-
«Donne che seminano semi di pace e coltivano cietà induista nelle diverse epo-
che storiche e concluso il suo
nodalità e curare la formazione
e partecipazione delle donne.
religioso dal 2020. La tavola ro-
tonda è stata contemporanea-
l’incontro» è stato il tema di una tavola rotonda intervento con una bellissima
preghiera di una mistica indù.
Fra le tante iniziative, il 5
marzo, l’Umofc, in collabora-
mente trasmessa in diverse lin-
gue. La presidente generale
promossa, in vista della Giornata dell’8 marzo, La prospettiva ebraica è stata
presentata da una donna degli
zione con il Dicastero per il
Dialogo Interreligioso, ha cele-
dell’Umofc, Mònica Santama-
rina, ha aperto i lavori affer-
dall’Unione mondiale delle organizzazioni femminili Stati Uniti, Allyson Zacharoff,
rabbino della Congregazione
brato la Giornata internaziona-
le della donna con un evento
mando che «il dialogo interreli-
gioso afferma il rispetto per la
cattoliche in collaborazione con il Dicastero Beth Hatikvah di Summit, che
si è soffermata sulla necessità
online, un’interessante tavola
rotonda sul tema: «Donne che
dignità di tutti, unitamente al-
l’importanza fondamentale
per il Dialogo Interreligioso della conoscenza reciproca e
del dialogo per scardinare i pre-
seminano semi di pace e colti- della libertà religiosa e della giudizi, che spesso causano
vano l’incontro». Ispirandosi al cultura dell’incontro. La fede violenze. Kuzipa Nalwamba,
messaggio di Papa Francesco che ognuna di noi ha secondo castero per il Dialogo Interreli- tensa meditazione sull’incontro pressionanti: oggi 600 milioni del Consiglio Mondiale delle
per la 56° Giornata mondiale la propria tradizione ci dona la gioso, nel suo messaggio, ha in- della Vergine con santa Elisa- di giovani si trovano in situa- Chiese, è intervenuta sul tema:
della pace, in particolare alle pace e la forza che poi irradia- vitato a «riflettere sul ruolo cru- betta. Molto ricchi ed interes- zioni di conflitto e fragilità e «Come le donne, membri o lea-
parole circa «la consapevolezza mo in famiglia, nei posti di la- ciale svolto dalle donne nella santi i contributi di tutte le 264 milioni di bambini non so- der delle comunità cristiane,
che il nostro tesoro più grande, voro, dovunque siamo presenti. costruzione della cultura del- donne che hanno partecipato no mai andati a scuola. Elena hanno collaborato ai processi
seppure anche più fragile, è la Il Papa ci invita ad unirci per l’incontro. La fede nutre i no- alla tavola rotonda. Seishin Viviani, vicepresidente di pace», citando un’interes-
fratellanza umana, fondata sul- educare le nuove generazioni stri cuori e fa fiorire la pace. La dottoressa Rudina Colla- dell’Unione Buddhista italia- sante serie di avvenimenti e ini-
la comune figliolanza divina, e ad un’umanità più fraterna. Non c’è pace fra gli uomini se ku, musulmana, ha parlato sul na, ha descritto cos’è la vera ziative. Infine, Valeria Marta-
che nessuno può salvarsi da so- Occorre mettere al centro la pa- non c’è pace in ognuno di noi. tema: «Prevenire l’estremismo meditazione buddista e il pro- no, della Comunità di Sant’E-
lo», l’avvenimento ha inteso rola “insieme”, perché solo in- La fiamma della fede si alimen- tra i giovani», illustrando le at- getto portato avanti in 27 pri- gidio, dopo aver sottolineato
sottolineare «la comune uma- sieme si costruisce la pace. Vo- ta col ricordo delle persone di tività educative di cui si occupa gioni italiane per far conoscere che nel mondo oggi sono in
nità di tutti e la corresponsabi- gliamo continuare ad essere fede che ci hanno preceduto». nel suo Paese, l’Albania, «per la meditazione buddista ai de- corso ben 59 conflitti, ha lancia-
lità collettiva nel promuovere la donne di resilienza e di dialo- Il cardinale ha poi sottolineato creare comunità resilienti, pre- tenuti e ai loro familiari. Svami- to un appassionato invito a la-
pace». go, nutrite dalla fede». che «la prima di queste donne venire le violenze e avviare pro- ni Hamsananda Ghiri, vicepre- vorare insieme come artigiani
L’ Umofc celebra la Giorna- Il cardinale Miguel Ángel di fede nella tradizione cattoli- cessi di de-radicalizzazione». sidente dell’Unione Induista di pace, «perché la guerra stes-
ta internazionale della donna Ayuso Guixot, prefetto del Di- ca è Maria», donando un’in- La relatrice ha portato dati im- italiana, ha spiegato quale è sta- sa è l’unico nemico».
pagina II mercoledì 6 marzo 2024
In rete
a cura di FABIO BOLZETTA
R
religio
Dare speranza
a chi l’ha persa
L’opera di «Mama Shamsa» per giovani e donne del Kenya
di ELENA DINI
«N
on so dire quando ho co-
minciato: aiutare chi è nel
bisogno era qualcosa di
scontato nella mia famiglia
anche se eravamo poveri», così esordisce
Shamsa Abubakar Fadhili, attivista kenyota
nota come “Mama Shamsa”, nome che ben
racconta chi è. «C’erano sempre tanti bambini
a casa mia e la gente mi chiedeva chi fossero
davvero i miei figli. Io rispondevo “nessuno di
loro”». Eppure la casa di Mama Shamsa è di-
venuta una casa per tanti e lei una madre di
molti, prima ancora di partorire i suoi figli bio-
logici.
«Nella nostra comunità ci sono tante bande,
droghe, violenza e i ragazzi che commettevano
atrocità erano ragazzi che giocavano con i miei
figli», racconta Mama Shamsa, spiegando co-
me tanti giovani a Mombasa si trovino per
strada, vivano nelle foreste, escano la notte per
attaccare, rubare quanto possibile e venderlo
per mangiare. «Non vogliono vivere così ma
sono obbligati a farlo perché la comunità non
li accetta. Allora, ho deciso di aprire le porte
della mia casa e ho detto loro che erano benve-
nuti, che la mia casa era la loro casa. La gente
credeva fossi pazza e mi chiedeva perché accet-
tassi criminali a casa, ma questi ragazzi hanno
bisogno di qualcuno a cui appoggiarsi, qualcu-
no che abbia fiducia in loro, che dia loro spe-
ranza per poter cambiare».
Inizialmente erano solo pochi ragazzi, che
sono poi diventati centinaia e migliaia. Questa
azione locale, ma a largo raggio, è valsa a Ma-
«Il tasso di criminalità dove vivo oggi è calato
del 45% ed è stato in quel momento
che il governo ha capito che davvero
stavamo cambiando la società»
ma Shamsa la nomination per il Premio Zayed
per la Fratellanza Umana, istituito sulla scia
della firma del Documento sulla Fratellanza Umana
per la pace mondiale e la convivenza comune.
All’inizio non c’era nessuna organizzazione,
solo Mama Shamsa che lavorava per recupera-
re questi giovani. Da subito ha coinvolto una
serie di altri attori: dalla polizia alle università. dote che si sarebbe preso cura di me».
Una di esse, la Kenyan Methodist University,
grazie all’intervento di Mama Shamsa, ha of-
ferto corsi di formazione a 600 di questi ragaz-
zi. «Il tasso di criminalità dove vivo oggi è ca-
lato del 45%», racconta l’attivista kenyota «ed
è stato in quel momento che il governo ha ca-
pito che davvero stavamo cambiando la socie-
tà». Con il Premio Zayed, che Mama Shamsa
ha ricevuto nel 2023 insieme alla Comunità di
Sant’Egidio, oltre 1100 donne dai 35 anni in su
e 3750 giovani fra i 16 e i 35 anni hanno ricevu-
to un aiuto.
«Quando ho vinto questo premio, mi sono
detta che dovevo impiegare quei soldi per
cambiare le condizioni di vita di quante più
persone possibili. Per mostrare — si sofferma e
scandisce le parole con enfasi — che qualcuno
che non è nessuno può essere qualcuno». Così
Mama Shamsa ha messo in piedi la Zayed Mi-
croenterprise che offre piccoli finanziamenti
per permettere alle persone di avviare una loro
attività.
Oltre ai giovani di strada, Mama Shamsa la-
vora anche per offrire nuove opportunità alle
Il sito web dedicato alle donne
della Chiesa di Napoli
“Le donne in dialogo della Chiesa di Napoli” è
il nome del progetto avviato da un lungo
percorso di ricerca e che, in occasione del XXXI
Sinodo, è stato pubblicato online all’indirizzo
www.chiesadinapoli.it/donne. L’intento è di
«dare visibilità alle tante donne che hanno
dato e danno un contributo significativo al
tessuto culturale e religioso della città, non
solo presentando le protagoniste (fondatrici,
mistiche, benefattrici, operatrici di carità,
donne in situazioni difficili (vedove, madri sin-
gle) attraverso formazione al lavoro, sostegno
socio-psicologico, fondi per aprire attività e,
soprattutto, «una spalla su cui piangere».
«Sento che la mia missione è quella di rida-
re speranza a chi l’ha persa, di mostrare che
l’umanità esiste e che io ci tengo ad ognuno di
loro», dice con commozione Mama Shamsa,
sottolineando che, anche se i soldi che può da-
re sono pochi (divisi per il gran numero di do-
mande), il segreto è nell’accompagnare la per-
sona e darle gli strumenti per camminare da
sola.
Il Kenya è un paese a maggioranza cri-
stiana, ma Shamsa è cresciuta in una fami-
glia tradizionale musulmana molto povera.
«Sono stata la prima della mia famiglia a
studiare, ma quando si raggiunge la puber-
tà, con il primo ciclo mestruale, un uomo è
già lì, pronto per sposarti». Per Mama
Shamsa fu come per tutte le sue coetanee:
proposta di matrimonio e, di conseguenza,
obbligo di interrompere gli studi. Ma sua
mamma insistette affinché non si sposasse e
continuasse a studiare. In quel tempo Ma-
ma Shamsa frequentava una scuola cattolica.
«Corsi dalla direttrice e le raccontai la storia.
Lei la riportò al sacerdote che poi chiamò a
colloquio i miei genitori. Non so cosa si disse-
ro ma firmarono un foglio e, quando mia
mamma uscì, mi disse che non sarei tornata a
casa, ma che mi avrebbero lasciato con il sacer-
Shamsa rimase a vivere lì con la Young Wo-
men Christian Association. Unica musulmana
in quel contesto, «il sacerdote pagò con i suoi
soldi un’insegnante musulmana per insegnar-
mi la mia religione e a Ramadan lui digiunava
con me per non farmi sentire sola», racconta.
E conclude: «Gli devo davvero tanto. Questo
mi ha preparato ad essere chi sono oggi».
E oggi fra i suoi «figli», Mama Shamsa ha
anche tanti cristiani. «Celebro il Natale con lo-
ro e questo non mi rende assolutamente meno
musulmana. Mi avvicina a loro. Le Scritture
non parlano di “religione” ma di come essere
umani e prendersi cura dell’altro, di come do-
vremmo vivere».
Alla fine della nostra conversazione, Mama
Shamsa vuole lasciare un messaggio alle donne
che la leggeranno: «Siate madri per i vostri fi-
gli. E quando parlo di “figli” non parlo solo di
quelli che avete messo al mondo biologica-
mente. Siate madri per tutti i figli che ci sono lì
fuori. Dio ci ha dato l’istinto materno, usiamo-
lo tenendo a cuore, prendendoci cura e facen-
do crescere questi figli».
L’OSSERVATO
artiste, scienziate, filosofe), ma anche i luoghi
che hanno fondato e vissuto (monasteri,
educandati, conservatori, ritiri, ospedali,
scuole)». Lo spazio web raccoglie, infatti,
diversi contenuti aggregati in sezioni: dalle
protagoniste della Chiesa di Napoli ai luoghi e
itinerari; dagli avvenimenti — come convegni,
incontri e corsi di informazioni sul tema — a
dracme, con la rassegna di libri e ricerche.
“Sorelle diocesi” è l’iniziativa presentata online
e promossa con altre sei diocesi italiane
(Cassano all’Jonio, Catania, Napoli, Mantova,
Una storia di amicizia senza confini tra due religiose statunitensi
Dalla pallacanestro
alla vita consacrata
di CHARLES DE PECHPEYROU prima volta quarantacinque larmente dotate per questo
anni fa. sport, anche grazie alle loro
D
ai campi di pallaca- Facciamo un salto nel pas- capacità atletiche. Il primo in-
nestro dell’universi- sato. Siamo nel 1979. Mary contro, guarda caso, avviene
tà alla vita conven- Hoernschemeyer (che divente- sul campo di basket. Vanno
tuale. Due studen- rà poi suor Irene Regina) pro- subito d’accordo. «Potevamo
tesse statunitensi, accomunate viene da una scuola superiore parlare di qualsiasi cosa — rac-
dalla passione dal basketball, femminile, la Ursuline Acade- conta suor Irene — ed ogni
che, diventate adulte, decido- my di Saint Louis, nel Mis- giorno andavamo a messa in-
no di donare la propria vita a souri, mentre Brenda Laeche- sieme nella cappella del cam-
Gesù e, infine, dopo tanti an- lin (che si consacrerà con il pus. Anche durante le trasfer-
ni, si ritrovano a Miami: que- nome di suor Margaret Ann) te trovavamo sempre una chie-
sta, in poche parole, la lunga e ha studiato alla East Central sa cattolica in cui pregare».
bella esperienza di amicizia High School di San Antonio. Sì, perché ovviamente le
tra due donne, suor Margaret Entrambe di fede cattolica, le due studentesse fanno parte di
Ann Laechelin, carmelitana, e due ragazze condividono an- una squadra di basketball,
suor Irene Regina Hoernsche- che l’amore per la pallacane- chiamata Lady Rattlers. Du-
meyer, paolina, la cui storia è stro. Tutte e due sono partico- rante gli allenamenti e le par-
stata narrata nel «Florida Ca- tite nasce una grande compli-
tholic», il giornale della dioce- cità, le ragazze si aiutano a vi-
si di Orlando. È da poco tem- cenda. Poi arriva una brutta
po, infatti, che suor Irene, do- notizia: i medici scoprono un
po aver girato tutto il Paese tumore maligno vicino alla
per conto della sua congrega- terza costola della giovane
zione, è stata mandata a lavo- Laechelin. Bisogna rimuoverlo
rare presso la Libreria paolina il prima possibile: durante
di Miami, dove invece suor l’intervento i chirurghi tolgo-
Margaret Ann dirige la Ar- no anche tre costole. «Suor
chbishop Coleman Carroll Irene mi ha aiutato a pensare
High School. Con il trasferi- alla vita e non tanto a prepa-
mento di suor Irene le due rarmi a morire — racconta suor
donne tornano quindi a vivere Margaret Ann — è così che so-
a breve distanza l’una dall’al- lo un mese dopo l’operazione
tra, così come succedeva ai ho potuto giocare nuovamen-
tempi della St. Mary’s Univer- te».
sity di San Antonio, in Texas, Suor Irene (a sinistra) Dopo la laurea, arriva il
dove si incontrarono per la e suor Margaret tempo di cercare un lavoro.
Venticinque storie di mariofanie nel volume di Daniela del Gaudio
Mediazione materna
di SIMONE CALEFFI nire a intrattenersi con noi infonde speranza al
nostro quotidiano, specialmente se contornato
«Sono convinta che uno dei significati più im- di affanni o di contraddizioni». Dunque, le ap-
portanti delle apparizioni mariane sia, appunto, parizioni della Vergine hanno un particolare ca-
la vicinanza della Vergine Maria, inviata da Dio, rattere teologale, anche se, alle volte, esso viene
come messaggera di pace e di consolazione, di come fagocitato da un contorno tanto umano
misericordia e di speranza, in ogni parte del quanto insufficiente. Tuttavia, la verità è che
mondo». Queste parole di Daniela Del Gaudio, «partecipe della gloria di Cristo, suo Figlio, in
direttrice dell’Osservatorio internazionale per le Cielo, la madre viene sulla terra con le sue appa-
apparizioni, adoperate nell’introduzione del suo rizioni a confermarci nella fede, a ri-
Porta del Cielo. Le apparizioni di Maria nella storia della chiamarci nella speranza, a indicarci
salvezza (Ares, Milano, 2023, pagine 288, euro la via della carità».
16,80) – impreziosito dalla prefazione di Raffae- Tutto ciò è declinato, in ogni ma-
le Di Muro – fotografano bene l’intento di que- nifestazione mariana, a seconda di
sto libro, con il quale l’autrice, professoressa ap- cosa Dio vuole suscitare nel cuore
prezzata, presenta al lettore, in altrettanti capi- dei fedeli con questo segno. Nell’o-
toli, venticinque storie di mariofanie, verificatesi pera, infatti, si narra della sollecitu-
in ogni parte del globo, a partire dal 42 d.C. ad dine materna di Maria nel dialogo
Efeso e Saragozza fino alla controversa Medju- interreligioso, con l’apparizione del
gorje. 1500, a Vailankanni, in India, dove
Perché la Madonna sceglie di manifestarsi, di «la sua mediazione materna diventa
tanto in tanto, in maniera sovrannaturale? Suor anche consolazione nella malattia,
Del Gaudio risponde che «la Vergine Maria, aprendo il cuore di chi non crede al-
modello di fede e di obbedienza alla Parola di la speranza cristiana che è capace di
Dio, squarcia il velo che divide le realtà sopran- dare senso a ogni sofferenza uma-
naturali da quelle terrene perché i suoi figli, pel- na». Oppure di quanto è accaduto nel 1798,
legrini nel tempo e nella storia, possano vedere quando Maria si mostra vicina ai perseguitati
la speranza che li attende, camminando più spe- per la giustizia: «Apparendo nella foresta di La
diti verso la meta eterna che è la comunione con Vang, in Vietnam, la Madonna ha voluto infon-
Dio». E, dato che tutti sperimentano, nel corso dere speranza nelle popolazioni ferite dall’odio
della vita, momenti particolari di fatica e di sof- e dalla violenza svelando il mistero della poten-
ferenza, come periodi di serenità e di gioia, «la za di Dio che si rivela nell’apparente sconfitta
sua premura, il suo discendere dal Cielo per ve- della croce».
ORE ROMANO mercoledì 6 marzo 2024 pagina III

Palermo, Reggio Calabria-Bova e Verona) che, ai catechisti, agli animatori degli oratori e alle
insieme a quella di Napoli, hanno dato vita a famiglie. È la proposta dell’arcidiocesi di
una rete di condivisione per aprirsi allo Udine, pubblicata online su www.pgudine.it,
scambio di buone pratiche sul territorio e alla per l’accompagnamento del tempo di
messa in comune di idealità e prospettive, Quaresima ed elaborata dall’ufficio di
dando così inizio, viene scritto, a «una sorta di pastorale giovanile, dall’ufficio per l’iniziazione
sorellanza ecclesiale». cristiana e dal centro missionario diocesano. Il
percorso è stato offerto come segno di
Arcidiocesi di Udine: online i sussidi comunione ecclesiale e contiene spunti dedicati
per le famiglie per la Quaresima ai genitori “annunciatori della fede” per
cammino di Avvento “Artigiani di pace”, i
giovani sono invitati a diventare “Operatori di
speranza” in tutti quei luoghi «ricordati dai
Vangeli delle domeniche di Quaresima, dove
sembra che la speranza sia assente». Sul sito
diocesano sono disponibili le schede digitali
suddivise in fasce di età: bambini fino a 7 anni
— con attività da svolgere con i genitori —
bambini di 8-10 anni, pre-adolescenti e
adolescenti.

R
Un percorso di formazione, preghiera e rafforzare così l’alleanza educativa con i
catechesi in occasione della Quaresima rivolto catechisti e gli animatori. Dopo il tema del
religio

tavia, che le manca qualcosa: L’appello del Movimento femminile cattolico in Austria
prega e prova a discernere la
volontà di Dio. «Quando al-
cuni studenti mi chiesero di Esempi positivi
per abbattere gli stereotipi
organizzare un corso biblico,
ho capito che il Signore stava
rispondendo alle mie preghie-
re e operando nella mia vita»,

indica suor Margaret Ann. Le
sue lezioni sulla Bibbia susci-
tano tanto interesse tra gli stu-
denti. Poi la giovane donna si
avvicina alla congregazione
delle Suore Carmelitane del
Sacro Cuore di Los Angeles:
dopo un tempo di discerni-
mento, emette i suoi primi vo-
ti nel 1993. La religiosa conti-
nua a lavorare nel campo del-
l’istruzione, fino ad ottenere la
sua carica attuale di preside
della Archbishop Coleman
Carroll High School.
Adesso che vivono tutte e
due a Miami, le religiose sta-
tunitensi fanno il bilancio del-
la loro amicizia, che definisco-
no come un vero e proprio do-
Ancora oggi suor Irene si reca al campo di basketball per segnare qualche canestro no di Dio. Dice suor Irene:
«Anche se non ci siamo viste
«Ricordo in particolare di es- nella congregazione a Boston per lunghi periodi di tempo, il
sermi candidata in una scuola nel 1983 e quattro anni dopo solo fatto di sapere che prega-
superiore cattolica e in quel- prende i primi voti, incorag- vamo l’una per l’altra era un
l’occasione la religiosa che giata dalla sua amica del colle- incoraggiamento nelle nostre
avevo incontrato mi fece vede- ge. «Forse suor Margaret Ann vite». «Abbiamo iniziato co-
re il suo convento», nota suor aveva il presentimento che sa- me compagne di squadra sul
Irene. Nel frattempo si scopre rei entrata nella vita religio- campo da pallacanestro e ora
che la diocesi di Saint Louis sa», sottolinea suor Irene. siamo due vere sorelle che si
organizza un ritiro vocaziona- Dal canto suo, la giovane aiutano a vicenda sulla strada
le per giovani donne. È lì che Laechelin si specializza nel- verso il Paradiso — afferma
la giovane incontra la Pia So- l’insegnamento alle scuole su- suor Margaret Ann —. Ora il
cietà Figlie di San Paolo. periori in diverse città ameri- nostro obiettivo è molto più di
«Sembrava che questa congre- cane, prima in matematica, un trofeo di basket. Un giorno
gazione fosse perfetta per me. poi in inglese. Allo stesso tem- trascorreremo l’eternità insie-
Non ho trovato un lavoro; ho po allena squadre di basket- me nella corte celeste di
trovato una comunità». Entra ball all’università. Sente, tut- D io».
I
n nessun caso un feno-
meno marginale, bensì
un vero problema glo-
bale che riguarda l’in-
tera società: è l’allarme sul
dramma della violenza con-
tro le donne, lanciato dal
Movimento femminile catto-
lico in Austria (Katholische
Frauenbewegung Österrei- specifico, Ritter-Grepl sugge-
chs, Kfbö), in vista dell’8
marzo, Giornata internazio-
nale della donna. «Dietro l’e- ne tra gli uomini al fine di
«Finché non verrà superata
la disuguaglianza di genere,
resterà il terreno fertile
per la violenza»
levato numero di femminicidi
nel nostro paese si celano ste- proposito la mancanza di co-
reotipi di genere cultural-
mente vissuti che promuovo-
no e tollerano la violenza
contro le donne», sottolinea
la presidentessa del movi-
mento, Angelika Ritter-Gre-
pl, che al riguardo chiede un
ampio dibattito sociale.
Lo sfondo delle richieste
della responsabile del Kfbö è
la serie di omicidi di donne
nel paese alpino. Secondo
l’Associazione autonoma au-
striaca dei centri di acco-
glienza per le donne vittime
di violenza, dall’inizio del-
l’anno in tutta l’Austria sono
già state uccise sette donne,
mentre nel 2023 sono stati re-
gistrati 26 femminicidi. Nello
risce una campagna a lungo
termine e una sensibilizzazio-
abbattere i «tipici cliché
sulla mascolinità». Gli
esempi positivi degli uo-
mini, ad esempio nel set-
tore del lavoro di cura, so-
no importanti per abbatte-
re gli stereotipi. Anche le
donne, inoltre, hanno bi-
sogno di maggiore sup-
porto, per capire come po-
tersi tutelare quando sono
vittime di violenza. La re-
sponsabile deplora a questo
municazione su «modelli
pubblici da parte delle donne
e per le donne che mostrino
come possono difendersi».
«In Austria esiste l’ugua-
glianza giuridica, ma questa
lente, perché non hanno al-
ternative». Secondo l’orga-
nizzazione umanitaria catto-
lica le donne accetterebbero
violenze e abusi, pur di non
vivere in strada. Sono quindi
importanti anche luoghi sicu-
ri in cui dormire per le donne
in tempi di crisi. Allo stesso
modo del Kfbö, la Caritas
austriaca sottolinea che il
problema della violenza con-
tro le donne è di carattere
strutturale: «Le donne non
sono responsabili della vio-
lenza. La violenza contro le
donne viene dagli uomini».
Nel 2023, il Movimento
femminile cattolico in Austria
ha partecipato attivamente
alla campagna di sensibiliz-
zazione organizzata dalle
Nazioni unite dal 25 novem-
bre, Giornata internazionale
per l’eliminazione della vio-
lenza contro le donne, al 10
dicembre, Giornata mondiale
dei diritti umani. «Manca la
consapevolezza — aveva af-
fermato in quell’occasione
Angelika Ritter-Grepl — che
la violenza inizia con la di-
scriminazione sociale, con lo

PILLOLE DI TEOLO GIA

In ogni secolo, più volte, si può riscontrare
un’apparizione mariana, e in ogni luogo: Ameri-
ca, Africa. Dall’Asia, per esempio, si può passare
L’umanesimo cristiano
all’Europa, come quando, nel 1850, a Lichen, in
Polonia, «la Madonna, messaggera di Dio, invi-
è «teologico»
ta a riflettere sul futuro dando un segno di spe-
ranza per un paese provato dalla guerra e dalla di ANTONIO STAGLIANÒ
divisione», invitando a recitare il rosario e a par-

tecipare alla celebrazione eucaristica. Il santua-
rio mariano europeo più frequentato è, senza
dubbio, Lourdes, in Francia. Nel 1858, la cittadi-
na dei Pirenei «è diventata per tutti come il
grembo materno della Chiesa che accoglie i suoi
figli sofferenti e li guida a una rinascita interiore,
che, spesso, viene coronata anche
dal miracolo esteriore, via alla fede,
segno della speranza che si nutre
nell’opera divina». L’Immacolata
Concezione, nello stesso secolo, si
manifesta più volte in Francia, an-
che quando tali apparizioni non ri-
sultano così famose nella compagi-
ne del popolo cristiano. Dal 1871, a
Pontmain, in Bretagna, «le candele
brillano giorno e notte, mentre
300.000 pellegrini all’anno rispon-
dono alla chiamata della Vergine
Maria alla preghiera per la pace e la
speranza» ed «il rettore del santua-
rio raccomanda a tutti di formare
dei gruppi di preghiera a casa propria, per con-
tinuare ogni giorno a pregare per la pace e la
speranza».
In quest’epoca di terza guerra mondiale a
pezzi, come spesso è costretto a ripetere Papa
Francesco, i cristiani si uniscono alla Madre del
Principe della pace per implorare da Lui questo
dono.
L
a difesa dei poveri e la cura
dell’ambiente nel magistero di
Papa Francesco si inscrivono
di diritto in quell’umanesimo inte-
grale che dovrebbe avere il compito
di mostrare quanto la spiritualità cri-
stiana e la pratica ecclesiale (fatte di
ascesi, di preghiera, di coltivazione
dell’interiorità, di mortificazione, di
spirito di sacrificio e non meno di
devozione), possano organizzare una
strategia della presenza cristiana nel
mondo, capace di contribuire alla
sua umanizzazione. Il suo fonda-
mento è dunque teologico. Si pensi a
Jacques Maritain, che partiva da una
visione escatologista, per la quale la
distanza tra il Regno di Dio e le co-
struzioni delle civiltà temporali è in-
finita e insuperabile: queste nascono,
maturano, regrediscono e muoiono.
Eppure il fermento evangelico —
che viene da altrove — agisce nel mo-
vimento della storia. Il filo rosso di
tutta l’opera politica di Maritain è il
“primato dello spirituale”: qui il se-
greto del suo personalismo cristiano
come affermazione dell’apertura alla
trascendenza della persona (fonte ul-
tima della sua dignità intoccabile) e
criterio di giudizio critico nei con-
fronti di certo capitalismo, il cui spi-
rito di esaltazione dell’iniziativa del-
l’individuo è “spirito di odio della
povertà e di disprezzo del povero”,
ridotto a consumatore nell’ingranag-
gio di un sistema produttivo orienta-
to solo al profitto del ricco.
Rifiutando la contrapposizione
obbligata tra reazione e socialismo,
Maritain spingeva i cristiani a inte-
ressarsi della cultura e della politica,
auspicando un’azione autonoma dei
cattolici, allo scopo di evitare i peri-
coli dell’integralismo e di una politi-
ca senz’anima. Un nuovo umanesi-
mo non si può progettare senza at-
tingere alla sorgente ultima della spi-
ritualità cristiana: è l’amore redenti-
vo di Cristo, alla cui passione manca
la nostra sempre attesa partecipazio-
ne.
Poteva perciò scrivere in Il contadi-
no della Garonna: «Non si può amare
Gesù senza voler entrare nell’opera
sua». Ecco cosa sta facendo Papa
Francesco nel suo magistero. Ecco
cosa si può e si deve vedere in Fratelli
tutti, Laudate si, Laudate Deum. Altro
che sociologia e ambientalismo.
non si esprime nell’ugua-
glianza reale», deplora Rit-
ter-Grepl. Ad esempio per-
mane ancora un elevato “gen-
der pay gap” — il divario sa-
lariale specifico per genere,
un elevato livello di povertà
femminile in età avanzata e
una distribuzione ineguale
del lavoro di cura tra i sessi.
«In Austria — nella società e
nella Chiesa — abbiamo an-
cora condizioni di vita che
sono particolarmente svan-
taggiate per le donne — sot-
tolinea la presidentessa del
Kfbö — e di questo non par-
liamo abbastanza».
Anche la Caritas evidenzia
una mancanza di una rete so-
ciale per le donne vittime di
violenza: «Ogni giorno, in-
numerevoli donne rimango-
no coinvolte in relazioni vio-
svantaggio delle donne sul
posto di lavoro, con la difesa
dei modelli di ruolo tradizio-
nali e l’assegnazione del lavo-
ro di cura a scapito di donne.
Finché non verrà superata la
disuguaglianza di genere, re-
sterà il terreno fertile per la
violenza». Da qui la richiesta
di un piano educativo mirato
e permanente per l’ugua-
glianza tra donne e uomini,
che inizi negli asili e nelle
scuole e includa un lavoro
coerente di istruzione pubbli-
ca. «Per rimuovere il prima
possibile il tabù della violen-
ze contro le donne nel dialo-
go — aveva aggiunto Ritter-
Grepl — non bastano sedici
giorni di campagna; occorre
combattere attivamente per
365 giorni all’anno». (charles
de pechpeyrou)
pagina IV L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 6 marzo 2024

«Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità cità di curare le ferite
e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità.
Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia... Curare le ferite, curare le ferite...
E bisogna cominciare dal basso»

R religio O S P E D A L E D A C A M P O

India, Kenya e Filippine terre di missione per un gruppo parrocchiale di Mestre

«Dare
senza nulla in cambio»
di ALVISE SPERANDIO andammo in uscita a Norcen un certo punto ha deciso di la- Eluru, John Mulagada, già
di Feltre dove incontrammo il sciare tutto per andare in mis- malato di tumore, mi chiamò

U
n aiuto concreto
per le necessità
della quotidianità
e, insieme, un inve-
stimento sul futuro, sulla for-
mazione scolastica e professio-
nale, per “seminare vita”: con
questo spirito, da trent’anni
ormai, opera il Gruppo mis-
sioni terzo mondo, l’ente fi-
lantropico sorto in seno alla
parrocchia dei Santi Gervasio
e Protasio a Carpenedo, quar-
tiere di Mestre, nella Venezia
di terraferma. Impegno perso-
nale, solidarietà per gli altri e
massima trasparenza dei pro-
getti, tutti rendicontati fino al-
l’ultimo centesimo delle dona-
zioni, sono i tratti distintivi di
un’attività che nel tempo ha
coinvolto moltissimi volontari
e continua a crescere espan-
dendo il bene che è capace di
distribuire. In tre decenni so-
no stati seguiti oltre tremila
bambini fra India, Kenya e Fi-
lippine.
L’intuizione, all’inizio di
questa splendida avventura, fu
di don Armando Trevisiol,
l’indimenticabile parroco dalle
mille idee e altrettante iniziati-
ve che nel 1993 chiese a un
gruppetto di volontari di pen-
professor Gianandrea Grop-
plero che ci propose di adotta-
re a distanza 131 bambini. Da
lì è partito tutto. L’atto di
adottare a distanza esprime il
desiderio profondo di aprire le
braccia all’altro senza la pre-
sunzione di trattenere o cam-
biare qualcuno, permettendo-
gli di stare nella sua quotidia-
nità esprimendo sé stesso fino
in fondo». Tra i promotori
Andrea Groppo, colonna dei
capi scout.
Oggi sono tre le nazioni
coinvolte nel progetto: c’è
sione a insegnare il suo me-
stiere di falegname; e ci sono
le Filippine, con 35 creature
sostenute in famiglie del posto
raggiunte dalle suore canossia-
ne a Calamba, in provincia di
Laguna, conosciute grazie alla
missionaria suor Laura Piazze-
si. Con una quota di 165 euro
all’anno l’adozione a distanza
permette di garantire cibo, al-
loggio, vestiario, cure mediche
e istruzione. Quest’ultima è
decisiva per innescare un cir-
colo virtuoso: perché chi viene
aiutato oggi, domani aiuterà a
in disparte, mi prese le mani
facendomi promettere che
avrei dato continuità ai pro-
getti anche quando lui non ci
sarebbe più stato». Il trentesi-
mo anniversario è stato festeg-
giato con la pubblicazione di
un bel calendario ricco di fo-
to.
Due sono i progetti in parti-
colare per l’anno in corso: il
“Dispensario di primo inter-
vento del Bambino Gesù” in
India, a Pandirimamidi Gu-
dem, dov’è operativa anche
una sala parto; e il “Frutteto
dell’amore” a sostegno del Ke-
nya, con la possibilità di dedi-
care un albero a una persona
cara con un contributo di 80
euro e l’obiettivo di riuscire a
portare nell’orfanotrofio 15
nuovi letti a castello per i
bambini. Intanto, tanti giova-
Iniziativa della Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze
Unisciti a questo viaggio
di FRANCESCO RICUPERO
Nel collegio di Amalapuram (diocesi di Eluru)
ni si stanno avvicinando al non avevano quasi niente e
gruppo, un segno di buon au- hanno dato tutto per questi
spicio in ottica ricambio gene- bambini. Lì ho capito cos’è la
razionale e continuità del ser- carità: l’amore vero, la più
vizio. Ai volontari brillano gli grande virtù, come insegna
occhi quando raccontano la san Paolo. L’esperienza mi ha
loro esperienza, come a Paola fatto capire che estendere il
Franzoso, vicepresidente del nostro operato porta sempre
gruppo, alle spalle una lunga buoni frutti: quando sono tor-
carriera da apprezzata dirigen- nata dall’India ho ricevuto
te scolastica: «Avevo già fatto adesioni da amici, docenti e
esperienza di adozioni a di- studenti del mio liceo. Siamo
stanza, ma per me era diventa- un gruppo coeso che condivi-
to importante conoscere e ve- de le esperienze e cerca di ac-
dere dove operavamo. È così quisire nuove disponibilità al
che sono arrivata a contatto volontariato: cerchiamo di da-
con condizioni di vita troppe re senza aspettarci nulla in
volte disumane. Ho incontra- cambio. Questo penso sia il
to sacerdoti straordinari che segreto della vita».
buire con una donazione sul sito ht-
tps://www.fondazionesolidarietacaritas.it/la-

«D
sare a fare qualcosa per le po- ietro la preparazione e la conse- mensacheviaggia/.
polazioni più sfortunate del Servono nuovi letti a castello all’orfanotrofio St. Patrick di Mujwa gna dei pasti c’è l’impegno quo- L’obiettivo è raccogliere 100.000 euro, per
pianeta. L’appello venne ac- tidiano di magazzinieri, cuochi, coprire oltre all’acquisto del veicolo, parte dei
colto da alcuni adulti all’epo- l’India con i 500 bambini dei sua volta, fuori da una logica autisti: è uno sforzo collettivo che rende pos- costi operativi che tutti i giorni la Fondazione
ca genitori di ragazzi scout 17 collegi nei villaggi dello sta- meramente assistenzialistica sibile il calore di un piatto e la vicinanza degli sostiene, come carburante, assicurazione e
dell’Agesci Mestre 2 che già si to di Andhra Pradesh, nella ma per un vero compimento operatori»: è quanto sottolinea Vincenzo manutenzione dei mezzi, autisti e operatori
erano impegnati aiutando i fi- diocesi di Eluru dove il riferi- della persona fatta di lotta alla Lucchetti, presidente della Fondazione Soli- che gestiscono il magazzino e le cucine.
gli a costruire delle canoe da mento è padre Emmanuel Ta- povertà e promozione dei di- darietà Caritas di Firenze che nei giorni scorsi Rimanendo sempre a Firenze, nei giorni
usare in un campo ritti umani. Peraltro, aiutare ha lanciato un appello per una raccolta fondi scorsi il cardinale Giuseppe Betori ha annun-
estivo. Esperienza un bimbo, vuol dire aiutare con l’obiettivo di aiutare a sostenere il lavoro ciato la realizzazione di una struttura di acco-
che aveva permes- anche la comunità dove vive e invisibile di tanti operatori e mezzi che si im- glienza che si chiamerà “Crocetta. Casa della
so di intessere re- Impegno personale, solidarietà cresce. pegnano ogni giorno per il recupero alimen- carità”, che sarà affidata alla Caritas. La Cro-
lazioni e capire e trasparenza nelle donazioni sono Attualmente sono più di tare e per distribuire i pasti alle mense
quanto sia impor- 1700 i sostenitori che adotta- e alle strutture di accoglienza sul terri-
tante unire le for- i tratti distintivi di un’attività no, provenienti anche da fuori torio di Firenze e provincia. I mezzi
ze per raggiunge- che ha coinvolto molti volontari Mestre e da fuori Veneto. I vo- ogni anno percorrono infatti migliaia
re dei risultati. lontari si pagano le spese di di chilometri per garantire pasti caldi
«Lì è nata la vo- viaggio per andare a verificare alle persone fragili e l’esigenza più ur-
glia di continuare sul posto lo stato di avanza- gente è quella di sostituire un veicolo,
a fare qualcosa mento dei lavori e l’avvio delle ormai inadeguato. Infatti, lo slogan
per gli altri», racconta il presi- tapudi, direttore della Caritas attività. Il gruppo si ritrova dell’iniziativa è “Unisciti a questo
dente del Gruppo missioni, locale; c’è il Kenya con l’orfa- ogni primo lunedì del mese in viaggio e fai qualche chilometro insie-
Gianni Scarpa, ora pensiona- notrofio St. Patrick a Mujwa, parrocchia per la programma- me a noi”.
to: «In quel periodo in par- che accoglie 71 piccoli nella zione: prima di Natale c’è l’as- «Dai nostri centri cottura, i nostri
rocchia c’era tanto fermento, contea di Meru dove opera semblea annuale e la prima autisti — spiega Lucchetti — partono
nasceva anche la sagra, c’era il Daniele Schiavinato, impren- domenica di ottobre si svolge sia a pranzo che a cena, impegnati a
Gruppo Insieme. Un giorno ditore di Montebelluna che a l’uscita a Villa Flangini sui garantire con puntualità un pasto alle
colli di Asolo, nel Trevigiano. persone accolte, italiani e stranieri,
«Questa esperienza mi ha giovani e giovanissimi, mamme con bambini, cetta è stato acquistato dai domenicani nel
cambiato dentro», confida uomini e anziani soli che si trovano in condi- 2019 dall’arcidiocesi, con un contributo della
Scarpa, che ha condiviso tutto zioni di estrema difficoltà». I veicoli inoltre Cei derivante dai fondi dell’8 x mille. Nell’ex
il suo percorso con la moglie vengono usati anche per recuperare cibi non monastero saranno trasferite Casa Vittoria e
Eddy: «Ho imparato che per consumati o invenduti, seguendo l’impegno Casa Stenone, entrambe gestite dalla Fonda-
@oss_romano - LA DOMANDA DEL VANGELO dare una mano non bisogna quotidiano della Fondazione nella lotta con- zione Solidarietà Caritas. La prima ospita
aspettare ma cogliere l’attimo, tro lo spreco alimentare. «Ora però uno dei persone sieropositive o con Aids che proven-
Mercoledì 6 marzo - Mt 5, 17-19 agire subito quando è necessa- nostri mezzi per le consegne necessita di esse- gono da contesti di fragilità economica o fa-
Gesù porta a compimento la Legge, è la sua “fioritura”. E rio. In questi bambini ricono- re sostituito». Il nuovo veicolo — che sarà ac- miliare, mentre la seconda è dedicata a italiani
questo ci mette in crisi, non capiamo... forse perchè ragionia- sco il volto di Cristo e ho da quistato con la raccolta fondi — «ci consentirà e stranieri non iscritti al sistema sanitario na-
mo, da pigri, solo per contrapposizioni, per cui o si è pro o loro un grande ritorno d’amo- di ottimizzare le consegne e garantire il mi- zionale, ricoverati negli ospedali toscani e bi-
contro qualcosa? re. Non posso dimenticare glior servizio per i nostri ospiti». Chi vuole, sognosi di una continuità assistenziale, una
A.M. quella volta che il vescovo di individualmente o come azienda, può contri- volta dimesse.
mercoledì 6 marzo 2024 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 5

L’Onu: riunione d’emergenza
per la crisi ad Haiti
CONTINUA DA PAGINA
con l’opposizione fino allo
svolgimento di nuove ele-
zioni. Assente da Haiti per
diversi giorni dopo un viag-
gio in Kenya, il premier è at-
terrato ieri a Porto Rico, e
secondo media locali non ha
potuto fare ritorno nel Paese
a causa del caos creatosi nel-
l’aeroporto internazionale
dell’isola di Hispaniola, pre-
so d’assalto dalle bande ar-
mate. Ieri anche l’accademia
di polizia della capitale
Port-au-Prince è stata attac-
cata.
1 Intanto, da domenica il
governo ha dichiarato lo sta-
to di emergenza e un copri-
fuoco notturno di tre giorni,
rinnovabile anche alla gior-
nata odierna.
«Se il primo ministro non
si dimetterà, e la comunità
internazionale continuerà a
sostenerlo», ha minacciato
Jimmy Chérizier, leader di
una delle bande armate in ri-
volta, «andremo dritti verso
una guerra civile che porterà
al genocidio».
La violenza ha colpito di-
verse istituzioni, tra cui la
Chiesa cattolica. «Siamo
stati costretti a cambiare le
nostre abitudini: lavoriamo
da casa e molto raramente
andiamo in ufficio per paura
di essere rapiti o di subire al-
tre forme di violenza», ha
detto ai Media Vaticani Jo-
celyne Colas, direttore della
Commissione episcopale
nazionale per la giustizia e la
pace. «Ci mettiamo al ripa-
ro. Non possiamo muoverci
a piacimento», continua, ri-
conoscendo che le aggres-
sioni e gli attacchi «delle
bande armate hanno molte
conseguenze sul funziona-
mento dell’amministrazione
e delle organizzazioni».
La violenza è in aumento:
Giustizia e pace ha registra-
to 100 morti violente a gen-
naio e 176 a febbraio, ma Co-
las riconosce che queste sti-
me non sono esaustive. Tra
le vittime dei rapimenti ci
sono molti membri della
Chiesa. «Non è una novità
— osserva — le istituzioni ec-
clesiastiche sono state prese
di mira per molti mesi, con
gravi conseguenze per la po-
polazione, come la chiusura
delle scuole».
Le elezioni per le primarie in 15 Stati degli Usa
Trump e Biden trionfano
nel “Super Tuesday”
WASHINGTON, 6. Donald
Trump e Joe Biden vincono a
valanga nel cosiddetto “Super
Tuesday”, la maxi tornata delle
primarie Usa con 15 stati e un
territorio americano, ipotecan-
do la nomination nei rispettivi
partiti e quindi un nuovo scon-
tro elettorale alle presidenziali
di novembre, dopo la tornata
nel 2020.
Secondo le proiezioni unani-
mi delle emittenti basate sul
conteggio dei voti, Trump ha
sconfitto la sua ultima sfidante
rimasta in corsa, l’ex ambascia-
trice all’Onu, Nikki Haley, in
Alabama, Alaska, Arkansas,
Colorado, Maine, Massachu-
setts, Minnesota, North Caroli-
na, Oklahoma, Tennessee,
Utah, Virginia, nonché nei po-
polosi California e Texas. Ha-
ley ha vinto invece a sorpresa
nel piccolo Stato nord-orienta-
le del Vermont, secondo succes-
so nelle primarie dopo la capi-
tale. Ma — sostiene la Cnn — an-
nuncerà oggi il ritiro dalla com-
petizione.
Anche Biden ha trionfato in
tutti gli Stati, ma non nei “cau-
cus” delle isole Samoa, dove ha
perso contro un candidato lo-
cale, l’imprenditore Jason Pal-
mer.
«Lo chiamano Super Tue-
sday per un motivo, è stata una
serata formidabile», ha detto
Trump nel suo “victory speech”
dalla residenza di Mar-a-Lago,
accusando Biden di essere «il
peggior presidente di sempre».
Biden, a sua volta, ha attac-
cato il tycoon: «È determinato
a distruggere la nostra demo-
crazia, a strappare le libertà
fondamentali come la possibili-
tà per le donne di prendere le
proprie decisioni in materia sa-
nitaria, e a approvare un altro
round di miliardi di dollari in
tagli fiscali per i ricchi».
«Sconcerto»
per un post
sulla terrorista
Balzerani
ROMA, 6. L’Università La Sapienza di
Roma prende le distanze «da qualsia-
si dichiarazione di condivisione o vici-
nanza di idee, fatti e persone che non
rispettano o hanno rispettato le leggi
della Repubblica e i principi demo-
cratici espressi dalla Costituzione»
italiana. A chiarire la posizione dell’a-
teneo, a nome di tutta la Comunità ac-
cademica, è stato ieri il rettore Anto-
nella Polimeni, esprimendo «sconcer-
to» per quanto dichiarato sui social
media dalla professoressa di Filosofia
teoretica, Donatella Di Cesare, dopo
la morte dell’esponente delle Brigate
rosse Barbara Balzerani, che nel 1978
partecipò al sanguinoso rapimento e
all’omicidio di Aldo Moro, e che non
si era mai dissociata dalla lotta arma-
ta. «La tua rivoluzione è stata anche la
mia — aveva scritto Di Cesare in un
post sui social, poi rimosso, in ricordo
di Balzerani —. Le vie diverse non can-
cellano le idee». Il rettore, intervenu-
to dopo le forti critiche del mondo
politico per la frase di Di Cesare, ha
ricordato inoltre «l’altissimo tributo
di sangue pagato dall’Università La
Sapienza nella stagione del terrori-
smo» per condannare fermamente
ogni presa di posizione che non sia in
linea con i principi costituzionali.

Opposizione ancora senza candidato Nel 2023 sono state 834 con un aumento del 43% La Santa Sede contro gli abusi sui minori

Le presidenziali in Venezuela In Iran numero record «Un’atroce violazione

si terranno il 28 luglio
CARACAS, 6. Le attese elezioni
presidenziali in Venezuela si ter-
ranno il 28 luglio. Lo ha reso no-
to l’autorità elettorale del Paese
sudamericano (Cne).
In un incontro tenutosi ad ot-
tobre alle Barbados, delegazioni
del governo e dell’opposizione,
riunita nella Piattaforma unita-
ria democratica, avevano rag-
giunto un accordo per tenere la
consultazione nella seconda me-
tà del 2024. Nicolás Maduro ap-
pare come il candidato naturale
per essere rieletto per altri sei an-
ni, anche se non ha ancora con-
DAL MOND O
fermato di ricandidarsi. L’oppo-
sizione, invece, è al momento
senza candidato, perché la depu-
tata e attivista per i diritti umani
María Corina Machado, che ha
nettamente vinto le primarie, ha
il divieto di candidarsi per 15 an-
ni.
Il Cne ha indicato che dal 18
marzo al 16 aprile saranno aperti
i registri elettorali per la popola-
zione, mentre dal 21 al 25 marzo
potranno essere depositate le
candidature. La campagna elet-
torale si svolgerà invece dal 4 al
25 luglio.
Perú: il premier si dimette
di condanne a morte eseguite della dignità»
TEHERAN, 6. L’Iran ha registrato nel 2023 un triste record: l’e- GINEVRA, 6. «Ogni bambi-
secuzione di almeno 834 condanne a morte, con un aumento no è un capolavoro unico
del 43 per cento rispetto al 2022. È quanto emerge dal rapporto creato, apprezzato e amato
diffuso da due ong con sede a Parigi, Iran Human Rights (Ihr) da Dio. Pertanto, lo sfrutta-
e Together Against the Death Penalty (Ecpm). Si tratta del nu- mento e l’abuso sessuale dei
mero più alto di condanne a morte effettuato dalle autorità ira- minori è un’atroce violazio-
niane nell’arco di due decenni. Un aumento che, secondo il ne della loro dignità che ha
dettagliato rapporto, non è legato a una crescita dei crimini conseguenze devastanti per
commessi, quanto alla volontà di usare la pena capitale per dif- tutta la vita»: questa la forte
fondere la paura, in particolare dopo le proteste di massa sca- sottolineatura fatta da mon-
tenate in tutto il Paese a seguito della morte della giovane cur- signor Ettore Balestrero,
da Mahsa Amini nel settembre 2022. nunzio apostolico e osserva-
La maggior parte delle esecuzioni capitali sono avvenute per tore permanente della Santa
impiccagione e riguardano persone giudicate colpevoli di omi- Sede presso le Nazioni Uni-
cidio, reati relativi al traffico di droga, blasfemia, stupro, adul- te e altre organizzazioni in-
terio, nonché di attacchi alle forze di sicurezza. ternazionali a Ginevra. In-
Fuga disperata
tervenuto il 5 marzo alla 55°
sessione del Consiglio dei
diritti umani, dedicata alla
riflessione sulla vendita, lo
sfruttamento e l’abuso ses-
suale dei minori, il presule
ha evidenziato come tali
piaghe siano favorite «dalla
mancanza di un accordo su
principi etici inviolabili»,
dalla confusione esistente
tra «comportamenti accetta-
bili e inaccettabili», nonché
«dall’esposizione dei minori
a contenuti e stili di vita ba-
sati su forme di auto-realiz-
zazione che oggettivizzano
gli esseri umani e banalizza-
no le relazioni personali».
Monsignor Balestrero ha
messo in guardia anche dal-
la «crescita vertiginosa della

In Nicaragua chiuse
dopo le accuse di corruzione
altre tredici ong
LIMA, 6. Il primo ministro del
In Nicaragua sono state chiuse altre 13 ong. Perú, Alberto Otárola, ha
D ell’elenco fanno parte anche la Fondazione presentato le sue dimissioni
Suore della Carità e l’Istituto Jesús Divino alla presidente, Dina Boluar-
Obrero di Managua. Chiuso pure l’Istituto te, dopo essere stato accusato
umanista per la cooperazione allo sviluppo di clientelismo a seguito della
dei Paesi Bassi. diffusione, sui media locali,
di un audio in cui emergereb-
be un legame con una giova-
Altre due persone ne donna, Yaziré Pinedo, per
morte sul lavoro in Italia una vicenda legata all’asse-
gnazione di due contratti con
Altri due morti sul lavoro ieri in Italia. Un lo Stato. In un’inchiesta aper-
uomo di 79 anni è morto precipitando nel ta dalla Procura, inoltre, era
vano ascensore di un palazzo in ristruttura- emerso che la giovane, lo
zione nel centro storico di Terlizzi, nel Bare- scorso anno, avrebbe ricevuto
se, un altro è invece caduto da un capannone due pagamenti dal ministero
nella zona industriale a Reggio Emilia. della Difesa, di cui Otárola
era responsabile prima di as-
sumere la guida del governo.
Il Grecia registrato «Ho presentato le mie di-
l’inverno più caldo di sempre missioni da presidente del
Consiglio dei ministri per da-
Questo inverno è il più caldo di sempre in re tranquillità alla presidente
Grecia, secondo il Copernicus Climate e per riorganizzare il gabinet-
Change Service, analizzati dal team dell’O s- to. Continuerò a servire il
servatorio nazionale di Atene. Registrata una Paese, come ho fatto per tutta
temperatura media record di 11,8 gradi Cel- la mia vita professionale», ha
sius. scritto il premier in un post su
X, nonostante abbia inizial-
mente negato gli accaduti.
Secondo la legge peruvia-
na, dopo le dimissioni del
presidente del Consiglio, gli
altri 18 membri del gabinetto
dovranno dimettersi, di se-
guito sarà la presidente Bo-
luarte a scegliere se reintegra-
re ciascun membro del gabi-
netto o sostituirlo con un
nuovo ministro.
Già da martedì scorso, il
ministro degli Esteri Javier
González-Olaechea aveva
previsto che Boluarte avrebbe
apportato modifiche all’ese-
cutivo come parte di un «ri-
lancio della politica generale
del governo». I rimasti di go-
verno sono molto frequenti
negli ultimi tempi in Perú: so-
lo il mese scorso, Boluarte ha
riorganizzato il suo gabinetto,
sostituendo quattro ministri,
compresi quelli a capo dell’e-
conomia e delle miniere, men-
tre la nazione andina lavora
per risollevare l’economia.
dal Mozambico
CONTINUA DA PAGINA
alle prese anche con i drammatici effetti del
cambiamento climatico.
Le violenze e i ripetuti scontri a fuoco tra
forze militari governative e gruppi armati
jihadisti , che hanno avuto un impatto deva-
stante in termini di vite umane, proseguono
ormai da sette anni, senza vedere ancora
una fine. «Arrivano continue segnalazioni
di decapitazioni e rapimenti, con numerosi
bambini tra le vittime», rileva Save the
Children. I gruppi armati attivi a Cabo Del-
gado sono ricondotti in genere a un gruppo
di ispirazione jihadista denominato Ahlu al-
Sunnah Wal-Jamaah (Aswj) e noto local-
mente come al-Shabaab, omonimo con l’or-
ganizzazione somala, con cui però non
avrebbe legami. Il gruppo si è affiliato al se-
dicente stato islamico (Is) nel 2019. Ad og-
gi, i combattimenti hanno già provocato lo
sfollamento di 540.000 persone, di queste
più della metà sono minori, secondo le ulti-
me stime fornite dall’Organizzazione inter-
nazionale per le migrazioni (Oim). Minori
che vengono anche rapiti e si teme che i
jihadisti possano averli trasferiti in campi di
addestramento per utilizzarli poi come
“bambini-soldato”.
pornografia nel mondo di-
gitale, ampiamente accessi-
bile ai minori», con gravi
1 conseguenze sulla loro psi-
cologia. Ed è «piuttosto
scioccante», ha aggiunto,
sapere che «i contenuti au-
to-generati rappresentano
oltre il 70 per cento dei con-
tenuti abusivi on line».
Ricordando quindi che
«il diritto dei minori alla li-
bertà di espressione non è
assoluto, soprattutto quan-
do mette in pericolo la loro
salute fisica e psicologica o
li espone ad abusi», l’osser-
vatore permanente ha auspi-
cato «maggiori sforzi per as-
sistere i genitori nell’adem-
pimento della loro respon-
sabilità primaria di guidare
la crescita psicologica e spi-
rituale dei loro figli». Ugua-
le cooperazione, ha conclu-
so monsignor Balestrero, sa-
rà essenziale tra «intelligen-
ce, polizia e autorità giudi-
ziarie per identificare, colpi-
re e perseguire i colpevoli e
smantellare le reti pedopor-
nografiche».
pagina 6 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 6 marzo 2024

di ANDREA MONDA Achille Beltrame, Il carteggio completo tra La Pira e Andreotti

Santa ostinazione
N
«La lettura »
el suo, apocrifo, (1920)
Vangelo di Marco, J.L.
Borges fa dire al
narratore che «ci
sono due storie che gli uomini
non si stancheranno mai di
in un’amicizia
ascoltare: quella di un vascello
sperduto che cerca nei mari di PAOLO MATTEI segretario alla Presidenza del
mediterranei un’isola amata, e Consiglio, poi di ministro e

quella di un dio che si fa croci-
figgere sul Golgota». Lorenzo
Fazzini è un grande “ascoltato-
re di storie”, una vera antenna
che non fa altro che ricevere e
ritrasmettere. Delle due storie
amate dagli uomini, le due
grandi “matrici” di tutte le sto-
rie, Fazzini si è dedicato alla
seconda, quella di Gesù di Na-
zareth e ha concentrato le sue
riflessioni in un piccolo libro
che già dal titolo ne lascia in-
tuire il senso: Dio fra le righe
(Roma, Il Pellegrino, 2024, pa-
«S
traordinario»
è l’aggettivo
con cui Giu-
lio Andreotti,
giusto vent’anni fa, ebbe a
definire Giorgio La Pira.
Termine che torna buono an-
che per fotografare il lungo
rapporto fra due uomini po-
litici, due amici, che attraver-
sarono insieme, con tutte le
inevitabili ed evidenti distan-
ze originate dalla diversità di
formazioni e temperamenti,
Domande religiose e scrittori in «Dio fra le righe» di Lorenzo Fazzini tre decenni di storia naziona-
capo di governo) su varie
questioni che gli stavano a
cuore: dalla valorizzazione
artistica della sua città alla di-
fesa del diritto alla casa per
tutti; dal soccorso ai poveri al
rapporto con i socialisti e al-
l’“apertura a sinistra” della
Dc; dall’organizzazione dei
convegni internazionali per
la pace all’aiuto da fornire al-
le suore di clausura sparse nel
mondo; dall’obiezione di co-
scienza relativa al servizio mi-
litare all’esperienza dei “col-

La lettura
gine 128, euro 12). Non ha fatto le e internazionale del Nove- loqui mediterranei” e della
come un cane da tartufo, un cento. diplomazia informale per i
rabdomante in cerca di tracce L’eccezionalità di questo rapporti col mondo arabo;
cristiane sparse nelle righe de- legame traspare nitidamente dalle vicende dei referendum
gli scrittori, per far emergere le pressoché in ogni pagina del su divorzio e aborto alla tute-

il caso serio della vita

prime e “battezzare” i secondi, volume curato da Augusto la del lavoro degli operai con-
semmai ha fatto il procedimen- D’Angelo, in cui è raccolto il tro industriali senza scrupoli.
to opposto: al lettore ha voluto carteggio intercorso fra il sin- Nelle missive di La Pira
comunicare tutto il suo piace- daco santo e il politico roma- emergono «semplicità, (...)
re, il gusto, che lui prova leg- no fra il 1950 e il 1977. Il titolo, spirito, volontà di ferro, ele-
gendo alcuni autori e in questa struire un luogo, la letteratura, quello (…). Perfino nei vostri bisogno, la cosa che desidera- ganza toscana su uno sfondo
condivisione ha provato a tirar dove l’uomo può esercitare hobby, non c’è forse sempre stata vamo prima di incontrare le duro di siciliano», sottolinea-
fuori un filo rosso, un minimo quel talento che lo rende tale: un’attrazione segreta che gli nostre mogli, i nostri amici o va Andreotti in un ricordo
comun denominatore che li l’immaginazione (e qui si sente altri stranamente ignorano, prima di scegliere il nostro la- Nelle missive di La Pira dell’amico, alla personalità
possa tenere insieme. Scopren- l’influenza di teologi come Ti- qualcosa che non si identifica voro, e che desidereremo anco- emergono «semplicità, del quale non esitava ad avvi-
do che quel minimo è, per un mothy Radcliffe). — ma sembra sempre sul punto ra sul nostro letto di morte, cinare quella «leggendaria di
credente, il massimo, ciò di cui C’è una pagina nelle Rifles- di rivelarsi — col profumo del quando la mente non ricono- spirito, volontà di ferro, “Pippo buono” che incolon-
non è possibile pensare qual- sioni cristiane di C.S. Lewis che legno tagliato in falegnameria scerà più né moglie né amico eleganza toscana nava i romani per la visita
cosa di più grande: Dio stesso. può aiutarci a comprendere o col clap clap dell’acqua contro né lavoro. Mentre noi esistia- delle Sette Chiese, intonando
i fianchi di una barca?». C’è, mo, questa cosa esiste. Se la su uno sfondo duro strane canzoni per dire che
dice Lewis, un filo nascosto, perdiamo, perdiamo tutto. di siciliano», ogni cosa è vanità e che a nul-
un codice segreto che connette Questa «firma» in ciascun’ani- la sarebbe valso se avessero
Come dice l’autore, basterebbe leggere, veramente, tutto ma è sempre al di là del ma può essere un prodotto del- sottolineava Andreotti avuto “più soldati che non
un bel romanzo (e qui lui ce ne suggerisci tanti e tanti), nostro controllo, dominio: l’ereditarietà e dell’ambiente, ebbe Serse armati”».
«Tutte le cose che hanno mai ma questo significa solo che E dunque, a proposito dei
per cogliere quella “cosa” molto vicina a noi ma che, posseduto profondamente la ereditarietà e ambiente sono soldati evocati dalla musica
per la nostra congenita e insana distrazione, rischiamo vostra anima ne sono state solo tra gli strumenti usati da Dio più attuale che mai, è «Biso- di “Pippo buono”, molte del-
degli indizi-barlumi allettanti, per creare l’anima». gna smettere di armare il mondo» le lettere di La Pira ad An-
sempre di perdere e così di perdere la nostra anima promesse mai completamente Questo libro, «piccolo og- (Firenze, Edizioni Polistam- dreotti, come del resto è de-
realizzate, echi che si spegne- getto ricco di mondo» come pa, 2023, pagine 312, euro 23, nunciato dal titolo del libro,
vano subito appena vi arriva- direbbe Romano Guardini, prefazione del cardinale Mat- riguardano la lotta, nella
vano alle orecchie. Ma se que- parla in fondo di questo, di teo Zuppi). quale il professore fiorentino
E chi sono i “suoi” autori? meglio la questione: «Forse sta cosa dovesse veramente quella cosa che abbiamo a por- L’epistolario — il cui con- fu sempre notoriamente im-
Due sono evidenziati già nel avrete notato che i libri che ve- manifestarsi — se mai dovesse tata di mano, per incontrarla, testo storico è accuratamente pegnato, per «la costruzione
sottotitolo La ricerca dell’infinito ramente amate sono legati in- sentirsi un’eco che non si spe- dice Fazzini, basterebbe legge- documentato e brillantemen- della “tenda della pace”» che
da Cormac McCarthy a Eric-Em- sieme da un filo segreto» scrive gnesse subito ma si espandesse re, veramente, un bel romanzo te illustrato da D’Angelo, do- fosse «il punto attrattivo del
manuel Schmitt, ma oltre all’ame- Lewis, «sapete benissimo qua- nel suono stesso — voi lo sapre- (e qui l’autore ce ne suggerisci cente di Storia contempora- mondo» per il dialogo fra i
ricano McCarthy e al francese le è la caratteristica comune ste. Al di là di ogni possibilità tanti e tanti), quella “cosa”
Eric-Emmanuel Schmitt, il che ve li fa amare, anche se non di dubbio direste: «Ecco final- molto vicina a noi ma che, per
pantheon di Fazzini è molto ric- riuscite a tradurla in parole; mente quella cosa per cui sono la nostra congenita e insana di-
co: da Chaim Potok a Wendell ma la maggior parte dei vostri stato creato». Non possiamo strazione, rischiamo sempre di
Berry, da Colum McCann a amici non la vede affatto e parlarne gli uni con gli altri. La perdere e così di perdere la no-
Marilynne Robinson... tante spesso si chiede perché, se vi firma segreta di ogni anima, stra anima. Niente di più (se
voci che contribuiscono a co- piace questo, vi piaccia anche l’incomunicabile e implacabile esiste) ma niente di meno.

Tecnologia e potere
Ne «Le voci elettriche cantano intorno» di Elfriede Gaeng Giulio Andreotti e Giorgio La Pira (Firenze, 28 aprile 1962)

di GIULIA ALBERICO una vita serena che però a un e settecento milioni di persone un amico, Bacchus, che gli nea alla Sapienza di Roma e popoli al di fuori delle tragi-
certo punto viene interrotta da e ne aveva contagiato più di chiarisce come in quel lungo curatore delle opere di La Pi- che polarizzazioni belliche.

I
l romanzo di Elfriede fenomeni inspiegabili: gli elet- tre miliardi». Il mondo aveva periodo tra la Grande pande- ra per la Fondazione a lui in- Un luogo fisico che lui im-
Gaeng, Le voci elettriche can- trodomestici di casa iniziano a fatto fronte a questo disastro e mia e la Reclusione di massa, titolata — rappresenta una maginava potesse essere Ro-
tano intorno (Lanciano, emettere suoni gracchianti che lo stesso Max aveva continua- siano nati centri di resistenza formidabile testimonianza ma.
Edizioni Carabba, 2023, pagi- diventano voci, voci capaci di to a lavorare da remoto isolan- clandestini, di uno dei quali dell’assidua collaborazione Fu lo stesso Andreotti a
ne 209, euro 20) ci tra- lui fa parte che hanno l’obiet- fra due personalità per le evidenziare il «valore profeti-
sporta in un futuro im- tivo di contrastare gli uomini quali la politica era «una ma- co» di tale «filosofia della
precisato ma, come è dei che si sono impadroniti dei niera esigente di vivere l’im- speranza politica», in un arti-
racconti distopici, abba- «Multinazionali di ogni governi e del potere, che de- pegno cristiano al servizio colo pubblicato sul mensile
stanza credibile perché produzione del pianeta, tengono multinazionali di degli altri», per usare l’e- «30Giorni» nell’ottobre
fa perno su certe realtà ogni produzione del pianeta, spressione di Paolo VI nella 2002: «Ma quel che resta dei
del presente che posso- di ogni tecnologia di ogni tecnologia. Gli uomini lettera apostolica Octogesima suoi insegnamenti — anzi,
no essere foriere di mu- si sono impadroniti sono tutti privati di libertà, de- adveniens. Così le differenti pe- con il tempo se ne rafforza il
tamenti tecnologici e sideri, emozioni. culiarità individuali diventa- valore profetico — è la sensi-
sviluppi scientifici usati di governi e di potere» Max si unisce a Bacchus, vano una ricchezza davvero bilità per l’Oriente in una se-
negativamente e in gra- entrano in scena altri perso- straordinaria. rena composizione delle atte-
do di plasmare una so- naggi e iniziano molte avven- La fitta corrispondenza si se del mondo arabo e della
cietà robotica e inuma- ture, si destano emozioni e ri- dipana nelle numerose solle- difesa dello Stato di Israele.
na. Hugo Ball, «Cabaret Voltaire» (1916) cordi. Quel presente da incu- citazioni — effetto di una Vi sono per questo anche ra-
Il protagonista è dosi in casa per quattro anni. bo sarà infine debellato e Max «santa ostinazione... anche dici più lontane, ma l’Italia
Max, un geniale informatico ipnotizzare Max così come le Un giorno il desiderio di potrà tornare, con una nuova provvidenziale», notò lo stes- deve a La Pira un credito spe-
creatore di algoritmi che lui sirene avevano tentato Ulisse. uscire lo porta a constatare che consapevolezza a godere «la so Andreotti — che il sindaco cifico di cui fruisce; ed un
stesso ignora chi li utilizzi e «Tutto era cominciato con quel mondo che aveva cono- bellezza del vivere». Una tra- di Firenze inviava al suo col- modello di conciliazione che
per quali scopi. Vive in una la Grande Pandemia. Un virus sciuto non c’è più, sostituito ma complessa narrata con una lega a Roma per chiedergli di dobbiamo difendere e far svi-
grande città americana, in una sconosciuto chiamato Odys- da un silenzio spettrale e vuo- scrittura chiara, scorrevole, a interessarsi e intervenire luppare anche da chi ruvida-
villetta isolata. La sua pare seus aveva ucciso un miliardo to totale. Incontra per fortuna tratti poetica. (dapprima in qualità di sotto- mente ne è ancora lontano».
mercoledì 6 marzo 2024 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 7

Il 6 marzo nasceva Buonarroti, genio dell’arte italiana e mondiale

Il menù «Non ho tempo

di Michelangelo di far cucina a voi»
Lettere al nipote Lionardo
di LUCIO CO CO glietto ci sono tre elenchi.
Nel primo sono indicati (trascrivia- non sarebbe altro che acrescermi

I
di SILVIA GUIDI
l 6 marzo ricorre la data della mo così come è scritto): pani duo, un bo- noia, oltra gli affanni che io ò.

nascita di Michelangelo Buonar-
roti (6 marzo 1475 — 18 febbraio
1564). Per ricordare l’anniversa-
rio di questo genio dell’arte mondiale,
si propone un documento senz’altro
minore, marginale, anche nella realtà.
Si tratta infatti di una lista della spesa,
da lui annotata sul retro di una lettera,
ricevuta il 18 marzo 1518, il cui mittente
era Bernardo Nicolini, tesoriere del ve-
scovo di Carrara. In quei giorni l’arti-
sta si trovava a Pietrasanta, località ai
piedi delle Alpi Apuane, da cui si rica-
vava quel marmo così prezioso per la
realizzazione delle sue opere.
Quali erano dunque i cibi che man-
giava il grande Michelangelo? Sul fo-
Ritratto di Michelangelo attribuito
a Daniele da Volterra (XVI secolo)
P
chal di vino, una aringa, tortegli. Nel se- ubblichiamo il testo di Questo dico ancora per Michele,
condo: una nsalata, quattro pani, un bochal una lettera inviata dal perchè sono tanto ocupato, che io
di tondo, un piattello di spinaci, quattro alici, Buonarroti al nipote Lio- non ò tempo da badare a voi, e
tortelli. Nel terzo: sei pani, due minestre di nardo, tratta dal libro La ogni altra picola cosa m’è grandis-
finocchio, una aringa, un bochal di tondo. passione dell’error mio. Carteggio di Mi- simo fastidio, non c’altro, pure a
Le pietanze sono tutte facilmente ri- chelangelo. Lettere scelte 1532-1564 di Fi- scriver questa. Bisognia indugiare
conoscibili. Si può solamente aggiun- lippo Tuena (Fazi, 2002). Sono gli a questa quaresima, che io mande-
gere che con «bochal di tondo», si in- anni dell’ultimo soggiorno romano, rò per te e manderòtti danari che
dica un tipo di vino morbido, amabile; del Giudizio universale, della Cap- tu ti metta a ordine, che tu non
in opposizione al vino «brusco», più Il manoscritto conservato pella Paolina, della fabbrica di San venga qua com’una bestia. Io
aspro e secco. La misura di un «bo- presso l’Archivio Buonarroti di Firenze Pietro. Gli anni della vecchiaia e dei scrissi ancora a Michele e consi-
chal» era l’equivalente di circa 1,3 libri. dubbi; il carteggio offre dati prezio- glia’lo che anche lui indugiassi a
Inoltre il numero di pani lascia credere che fa del cibo un alimento, cioè qual- si per la conoscenza della biografia questa quaresima, per poterlo in-
che si trattasse di pasti per due, quat- cosa che serve al corpo, senza indulge- dell’artista e dello stile della sua tratenere, perché sarò libero; ma
tro e sei persone, che è possibile ritene- re o cedere a niente di superfluo, che prosa. Tra le tante lettere trascritte, forse gli à qualche faccenda a Ro-
re che fossero i suoi collaboratori nel rischia di fare ammalare. Scriveva in- ne abbiamo scelto una che testimo- ma, che gli bisognia eserci questo
duro lavoro di scalpello. nia l’insofferenza per l’invadenza settembre; io non lo so; ma quan-
Accanto alle tre liste Mi- dei suoi parenti («Non mi manche- do questo non sia, di nuovo lo
chelangelo aveva aggiunto rebe altro, che avervi a far la cuci- consiglio, non venga prima che
anche dei disegni. Si è pen- Nella lista della spesa dello scultore, na!»; si rifiuta di perdere tempo a questa quaresima, perché questo
sato che dovessero aiutare su tutto prevale la frugalità. cucinare per loro se vengono a Ro- settembre non àrò tempo non c’al-
un servo analfabeta a fare la ma) e per gli errori di scrittura di tro da parlargli, e massimo che Ur-
spesa. Ma forse, più sempli- C’era il necessario per vivere per sé suo nipote: «Impara a scrivere, che bino, che sta meco, va questo set-
cemente, sono una ulteriore e per i suoi aiutanti. Nessuna ricercatezza mi pare tu pèggiori tuttavia». tembre a Urbino, e làsciami qui
testimonianza e conferma solo in tanta noia. Non mi man-
della necessità istintiva del- cherebe altro, che avervi a far la
l’artista di rappresentare con 1541, da Roma, cucina! Leggi questa lettera a Mi-
immagini quanto era stato addì 25 d’agosto. chele e prègalo che indugi a que-
scritto a penna. fatti giustamente il saggio Ippocrate sta quaresima, come è detto. Im-
Su tutto prevale la frugalità di que- che «nel cibo il farmaco migliore, nel Lionardo. — Tu mi scrivi che para a scrivere, che mi pare tu pèg-
sta mensa. C’era il necessario per vive- cibo il farmaco peggiore: peggiore e vuoi venire a Roma questo settem- giori tuttavia.
re per sé e per i suoi aiutanti. Nessuna migliore a seconda dei casi» (De alimen- bre col Guicciardino. Io ti dico Michelagniolo in Roma.
ricercatezza, invece quella concretezza to, edizione Loeb 147, I, p. 348). che e’ non è tempo ancora, perchè (Di mano di Lionardo.)

di MARIO PANIZZA Aspettando la rinascita del Globe Theatre a Villa Borghese ce di essere udibile. Nello stes-
so periodo, nel XVI secolo, in
Perché Roma rispetti
I
l 22 settembre 2022 un ce- Spagna sorgono i Corrales de co-
dimento strutturale fa col- medias, teatri allestiti nei cortili
lassare parte dell’impian-
to ligneo del Globe Theatre di
la sua grande coerenza culturale con il palcoscenico disposto
su un lato, quello corto se ret-
Roma. Da allora sono in corso tangolari, e gli spettatori in
verifiche per accertare le re- cinanze. D’altronde, al teatro mangono a passeggiare e, di ricorda l’originale pavimenta- sentazioni nei cortili delle lo- piedi nel patio, lo spazio all’a-
sponsabilità; risulta che al mo- elisabettiano, le cui rappresen- giorno, tornano con i bambini zione in terra battuta del tea- cande dove era allestito, all’in- perto tra gli edifici. La vista
mento del crollo, da collegarsi tazioni occupavano un orario che approfittano delle attività tro rinascimentale. In questo terno dell’area libera, un pal- dello spettacolo dalle finestre
alla non rispettata manuten- prevalentemente diurno, era di richiamo allestite per loro. tipo di impianto, cui si associa coscenico, più o meno stabile, e dai balconi che affacciavano
zione, mancavano le autoriz- assegnato il compito di offrire D’altronde, anche la posizione comunemente anche il termi- addossato a uno dei lati delle sul cortile era riservato ai no-
zazioni annuali. L’impianto, un insieme vasto di attività: si del teatro elisabettiano nel XVI ne scespiriano, si rappresenta- costruzioni che lo circondava- bili e alle donne, per le quali
nato da un’idea di Gigi Proiet- partecipava a una rappresen- secolo non era nel cuore della vano le opere di Shakespeare, no. In questa disposizione gli era prevista una sistemazione
ti e a lui intitolato dopo la sua tazione, che durava a lungo, city; era oltre il Tamigi, in così come è avvenuto in quello spettatori avvolgevano il pal- frontale rispetto al palcosceni-
morte, occupa un ruolo im- assiepati in piedi nella platea un’area periferica, forse nel di Roma, finché è stato in atti- coscenico per un’ampiezza co.
portante all’interno del verde come il Globe di vità. che superava di molto il piano Tranne la geometria della
patrimonio artistico-cul- Roma. Nel teatro elisabettiano, o frontale, generando un rap- pianta, quasi sempre quadran-
turale della città e la sua All’interno di que- di corte, il rapporto tra l’attore porto semi-circondante. Il golare in Spagna, il teatro cor-
forzata chiusura rappre- Nato da un’idea di Gigi Proietti, sta eterogenea offerta e lo spettatore risulta interme- palco degli attori, protetto da ral offre pertanto una condi-
senta un danno molto l’impianto appartiene alla sua cultura funzionale, come si dio tra la posizione frontale e una copertura che non si zione molto simile a quella del
grave che, speriamo, presenta tipologica- quella centrale. La seconda estendeva fin sopra gli spetta- coevo teatro inglese. Qui, a di-
possa essere sanato al internazionale, sempre attenta a quanto mente il teatro elisa- trova la sua origine nell’anfi- tori, era soprelevato rispetto al fesa dalla calura, è spesso pre-
più presto. partecipa all’evoluzione delle vicende bettiano che, secondo teatro romano, anch’esso all’a- piano della platea e determi- vista una copertura a velario
Costruito nel 2003 al- quanto già detto, pro- perto, mentre il rapporto fron- nava una posizione di recita che, ancora oggi, è di tradizio-
l’interno del parco di umane e sostiene l’attualità dei classici pone di far vivere an- tale, che avrà il suo sviluppo che rievocava gli spettacoli ne in alcune strade delle città
Villa Borghese, è desti- che il senso della fe- nel teatro moderno con le nu- medievali sul sagrato delle più assolate.
nato a un uso prevalen- sta? merose varianti collegate alle chiese. La dedica a Gigi Proietti
temente estivo, proprio La configurazione rappresentazioni di prosa e di Alla definizione tipologica del Globe Theatre rafforza la
per la sua configurazione tipo- posta al centro dell’anello, an- dell’edificio e la posizione del musica, era già nell’imposta- del teatro elisabettiano si nostra convinzione che il re-
logica che ripropone il model- che mangiando e bevendo bir- palcoscenico derivano dal tra- zione della scena greca. La giunge pertanto attraverso stauro dell’edificio è impor-
lo del teatro elisabettiano. La ra, non certo in silenzio. dizionale metodo geometrico tante e deve avvenire quanto
sua realizzazione segue, peral- Il Globe Theatre di Roma, ad quadratum, sacro per i Tu- prima. La città si deve impe-
tro, di pochi anni quella del pur collocato in una condizio- dor, impostato sul rapporto gnare a conservarlo, proprio a
Globe Theatre di Londra, ri- ne urbana completamente di- tra un cerchio iscritto e uno testimonianza della sua attivi-
costruito nel 1997 sul Lungota- versa, assolve in pieno questo circoscritto. Su una base di ce- tà, del suo talento, della sua
migi, non distante dall’origi- compito di accentratore di in- mento, molto solida, viene po- grande coerenza culturale.
nario edificio rinascimentale teressi e di curiosità. Situato sta una struttura lignea coper- Proietti voleva che lo spettato-
andato a fuoco. La collocazio- di fronte a Piazza di Siena e ta che sostiene più livelli di re non fosse separato dalla
ne rispetto alla città dei due non lontano dall’Aranciera, balconate che abbracciano l’a- rappresentazione, ne facesse
impianti è del tutto differente: attuale Museo Bilotti, nelle se- rea del palcoscenico, chiuse al- parte, interagendo con l’attore
il primo, pensato dall’architet- re d’estate raccoglie un gran l’esterno dal tradizionale muro per costruire ogni volta, insie-
to Theo Crosby e dall’attore numero di spettatori, che vie- a graticcio. me a lui, condizioni particola-
Sam Wanamaker durante gli ne sia per assistere alle rappre- L’impianto di Roma segue ri e uniche.
anni Settanta, è all’interno sentazioni che per trascorrere fedelmente le caratteristiche Se il Teatro Brancaccio è
della città costruita e propone alcune ore piacevoli, anche cu- originali di quello londinese, fortemente legato alla tradi-
una condizione di vissuto ur- riosando nel mercatino allesti- nella forma, circolare, e nei zione romanesca di Proietti, il
bano molto intenso. Si offre to intorno all’edificio. Più che materiali, con la struttura li- Globe appartiene invece alla
come una curiosità storica, di un luogo urbano, a Roma, de- gnea. La platea, per 415 posti sua cultura internazionale,
rilevante interesse turistico, scrive il clima di un’area dedi- in piedi, è circondata da tre li- configurazione del teatro di una progressiva evoluzione sempre sensibile e attenta nei
completato da una ricca dota- cata al tempo libero dove le velli di palchi che permettono corte inglese, così come si è che tende a normalizzare le confronti di quanto partecipa
zione di proposte ricettive, so- persone, attirate dalle propo- di raggiungere una capienza determinata nel Rinascimen- misure che derivano dal nu- all’evoluzione delle vicende
prattutto per la ristorazione, ste del teatro e dalla sua singo- totale di 1206 spettatori. Il pa- to, viene da un’evoluzione mero degli spettatori e dalla umane e sostiene l’attualità
poste sia a ridosso che nelle vi- larità storico-architettonica, ri- vimento della platea, in tufo, quasi naturale delle rappre- distanza che permette alla vo- dei testi classici.
pagina 8 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 6 marzo 2024

Il cardinale Parolin durante la cerimonia in onore della famiglia polacca Ulma martire del nazismo

Tutte le ideologie totalitarie

causano tragedie devastanti
«Tutte le ideologie totalitarie
recano ovunque e sempre
odio, sofferenza e morte e
causano tragedie devastanti».
Lo ha denunciato il cardinale
segretario di Stato, Pietro Pa-
rolin, implorando stamane
«il dono della riconciliazione
e della pace nel mondo». Il
porporato ha presieduto nei
Giardini Vaticani la cerimo-
nia di piantumazione di un
melo in occasione dell’80°
anniversario del martirio del-
la famiglia polacca degli Ul-
ma.
Trucidati dai nazisti, Józef
e Wiktoria Ulma e i loro set-
te figli, detti “i Samaritani di
Markowa”, sono stati beatifi-
cati lo scorso anno come
«esempio dell’amore evange-
lico — ha ricordato Parolin —
vissuto fino in fondo, fino al
dono della vita».
Essi infatti, il 24 marzo
1944, nella Polonia occupata
dai nazisti durante la Secon-
da guerra mondiale, decisero
di dare rifugio a otto ebrei,
appartenenti a famiglie da lo-
ro conosciute. «Secondo la
testimonianza dei vicini», per
loro «era normale aiutare chi
ne aveva bisogno. E quella di
ospitare gli ebrei fu una de-
cisione ponderata», ha spie-
gato il segretario di Stato. Al
punto che «molte volte si
sentirono dire: “Non nascon-
dete gli ebrei, perché vi met-
tete nei guai”. E Józef ri-
spondeva con fermezza: “So-
no persone, non le cacce-
rò”».
Denunciati, «furono tutti
uccisi» presso la loro casa da
una pattuglia di gendarmi
nazisti: «prima gli otto ebrei,
quindi Wiktoria e suo marito
Józef, in modo che gli abi-
tanti del villaggio vedessero
la punizione che attendeva
chi nascondeva gli ebrei. I
sei bambini cominciarono a
urlare, ma anche loro venne-
ro assassinati. In pochi mi-
nuti morirono 17 persone, in-
cluso il settimo figlio degli
Ulma, ancora nel grembo
materno, nella fase finale del-
la gravidanza». Anche a que-
sto piccolo, «il cui nome è
noto solo al Cielo, è stata ri-
conosciuta la palma del mar-
tirio», ha sottolineato il por-
porato.
Per tale motivo «nel 1995
l’Istituto Yad Vashem di Ge-
rusalemme aveva dato a Jó-
zef e Wiktoria il titolo di provenga «direttamente da Podcarpazia, Władysław Or-
Giusti tra le Nazioni, attri- un albero innestato dal beato tyl; la signora Grazyna
buito a numerosi polacchi Józef Ulma». Ignaczak-Bandych, capo del-
che rischiarono la vita per Erano presenti, dopo aver l’Ufficio del presidente della
aiutare gli ebrei e che costi- partecipato all’udienza gene- Repubblica di Polonia, che
tuiscono il gruppo più nume- rale del Papa in piazza San ha letto una lettera del capo
roso dei Giusti tra le Nazio- Pietro, tra gli altri: l’arcive- dello Stato Andrzej Dudka; e
ni» ha concluso, sottolinean- scovo Adam Szal, metropoli- numerosi membri del corpo
do come il melo che è stato ta di Przemyśl; il presidente diplomatico accreditato pres-
piantato durante la cerimonia della regione polacca della so la Santa Sede.

NOSTRE Nomina episcopale in Brasile Proseguono i lavori del corso sul foro interno

INFORMAZIONI Edmar José da Silva

Nomina
di Vescovo Ausiliare
Il Santo Padre ha nominato Vescovo
Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolita-
na di Belo Horizonte (Brasile) il Reve-
rendo Edmar José da Silva, del clero
dell’Arcidiocesi di Mariana, finora Par-
roco di “Nossa Senhora da Conceição”
in Ouro Preto-MG, assegnandogli la Se-
de titolare di Garriana.
Udienza generale
CONTINUA DA PAGINA
karpackiego: przedstawiciele samorządu
województwa podkarpackiego z mar-
szałkiem województwa p. Władysławem
Zenonem Ortylem, przewodniczącym
sejmiku województwa p. Jerzym Bor-
czem i radnymi województwa oraz szefo-
wa Kancelarii Prezydenta RP, p. Grażyna
Ignaczak-Bandych; pielgrzymi indywi-
dualni z kraju i zagranicy.
De France: groupe de pèlerins du Dio-
cèse de Saint Flour, avec S.E. Mgr. Di-
Lutto nell’episcopato
S.E. Monsignor Francisco González
Valer, vescovo titolare di Lamfua e già
ausiliare di Washington, negli Stati
Uniti d’America, è morto lunedì 4 mar-
zo, a Barcellona, in Spagna, dove risie-
deva da tempo. Il compianto presule
era nato ad Arcos de Jalón, nella dioce-
si spagnola di Osma-Soria, il 22 mag-
gio 1939, ed era divenuto sacerdote del-
la congregazione dei Figli della Sacra
Famiglia il 1° maggio 1964. Eletto alla
Sede titolare di Lamfua e al contempo
nominato ausiliare dell’arcidiocesi sta-
tunitense di Washington il 28 dicem-
bre 2001, aveva ricevuto l’ordinazione
episcopale l’11 febbraio 2002. Il 27
maggio 2014 aveva rinunciato all’uffi-
cio pastorale. Le esequie vengono cele-
brate oggi presso la cappella “Sagrada
Família” di Les Corts, a Barcellona.
ausiliare di Belo Horizonte
Nato il 19 aprile 1975 ad Alto Rio Do-
ce, in arcidiocesi di Mariana, nello
stato brasiliano di Minas Gerais, ha
compiuto gli studi di Filosofia e di
Teologia nel Seminario arcidiocesano
São José a Mariana e ha ottenuto la
licenza in Filosofia presso la Pontifi-
cia Università Gregoriana in Roma. Il
19 maggio 2001 è stato ordinato sacer-
dote per il clero di Mariana. È stato
vicario parrocchiale di Nossa Senhora
da Assunção a Mariana (2001-2004),
rettore del Seminario minore (2002-
2004), direttore spirituale (2006-2009)
e poi rettore del Seminario di filosofia
(2009-2015), vicario parrocchiale e poi
amministratore parrocchiale di Santa
I gruppi presenti
3 dier Noblot; groupe de confirmants du
Diocèse de Séez; Mission etudiante du
Morbihan; Enseignement catholique de
l’Archidiocèse de Rennes; Lycée Notre-
Dame de la Galaure, de Châteauneuf de
Galaure; Collège Sainte-Marie, de
Neuilly; École Sainte Genevieve, d’As-
nières sur Seine; Institut de l’Alma, de
Paris.
Du Liban: Jeunes de Caritas Liban.
From various Countries: Representatives
of the Sri Chinmoy Oneness-Home
Peace Run.
From Wales: Students and teachers
from St. Joseph Catholic School and
Sixth Form Centre, Port Talbot.
From Denmark: Students and teachers
from Dronninglund Efterskole.
From Switzerland: Confirmation group,
Celerina.
From Indonesia: Pilgrims from the fol-
lowing: Archdiocese of Jakarta; Diocese
of Surabaya.
From The United States of America: Iraqui
pilgrims from St. Michael Chaldean
Catholic Church, El Cajon, California;
Pilgrims from Christ the King Catholic
Church, St. Louis, Missouri; A Delega-
tion of Bishops from the American
Methodist Churches Seminarians from
the following: St. John’s Seminary,
Winthrop, Massachusetts; Sacred Heart
Seminary and School of Theology from
Hales Corners, Wisconsin.
Aus der Bundesrepublik Deutschland: Pil-
gergruppe aus dem: St. Donatus, Aa-
chen; Pfarreiengemeinschaft St. Jako-
bus, Röthlein-Heidenfeld-Hirschfeld;
St. Cyriakus, Salzbergen. Pilgergruppe
Efigênia in Ouro Preto e parroco di
São Sebastião in Itabirito (2015-2020),
rappresentante dei presbiteri (2016-
2018), coordinatore arcidiocesano del-
la Pastorale (2019-2022), membro del-
l’équipe dei Formatori del Seminario
São José (2001-2015) e del Consiglio
presbiterale (2016-2022), del Consiglio
episcopale (2019-2022) e del Collegio
dei consultori (dal 2015); professore e
coordinatore del corso di Filosofia
della Faculdade Arquidiocesana de
Mariana, presidente del Museu
Aleijadinho in Ouro Preto. Dal 2020
è parroco e rettore di Nossa Senhora
da Conceição in Ouro Preto e dal
2022 è direttore generale della Facul-
dade “Dom Luciano Mendes” a Ma-
riana.
aus dem: Bistum Rottenburg. Pilger-
gruppen aus: Cottbus; Hochdorf Assen-
heim; Kesselsdorf; Wonfurt bei Haßfurt.
Jugendliche, Schulen: Lily-Braun-Gym-
nasium, Berlin; Gastro Schule, Mün-
chen.
Aus der Republik Österreich: Pilgergrup-
pen aus: Erzdiözese Salzburg; Diözese
St. Pölten. Pilgergruppe aus: Weiss-
briach; KISI - God’s singing kids; Alt-
münster.
De España: Peregrinación Diocesana
de Plasencia; Parroquia San Nicolás de
Bari, de Murcía; Parroquia del Perpetuo
Socorro, de Zaragoza; Colegio Diocesa-
no José Luis Cotallo, de Cáceres; grupo
de universitarios de Pamplona.
Do Brasil: grupo de peregrinos.
Diritti e doveri
nel sacramento
della Penitenza
Tutti hanno il «diritto di essere
perdonati»: in effetti, è ciò a cui
più «profondamente anela il
cuore di ogni uomo». Lo ha sot-
tolineato monsignor Giacomo
Incitti, prelato canonista della
Penitenzieria apostolica, apren-
do ieri pomeriggio, nel palazzo
romano della Cancelleria, la se-
conda giornata di lavori del
XXXIV corso sul foro interno.
Il punto di partenza della ri-
flessione — incentrata sul tema
«Il confessore e il penitente: di-
ritti e doveri nel sacramento
della penitenza» — è stata la
considerazione del sacramento
del perdono come un bene giu-
ridico, la res iusta che appartiene
al fedele cristiano. Le tante nor-
me, ha evidenziato Incitti, sono
poste «a tutela della degna e
fruttuosa celebrazione e a ga-
ranzia dell’esercizio dei rispetti-
vi diritti e doveri del ministro e
del penitente». Ovviamente,
ha spiegato, non sono «le nor-
me a darci il perdono ma esse
servono a prevenire abusi e ri-
parare le ingiustizie».
Il prelato ha fatto riferimen-
to al sacramento del perdono
come a un diritto, inscritto «nel
più ampio diritto ai sacramen-
ti». Partendo da un dubbio: «se
la santità è opera della grazia,
dono gratuito di Dio, quale
spazio resta all’uomo per recla-
marne diritti e doveri?». La dif-
ficoltà, ha detto, proviene «dal-
la natura asimmetrica della rela-
zione tra Dio e l’uomo». Ma il
Padre, ha spiegato, ha lasciato
alla Chiesa «i suoi doni ed in
questa ottica il fedele può recla-
mare come “suo” il bene, il sa-
cramento». Si tratta di un dirit-
to sui sacramenti «da vivere e
anche da rivendicare all’interno
e nei confronti della Chiesa,
con diretta relazione al ministro
e alla funzione ministeriale»,
ma non è un «diritto assoluto».
Ci sono, infatti, «requisiti per-
sonali che implicano una valu-
tazione sia da parte dello stesso
fedele che da parte del mini-
stro». A questo proposito, In-
citti ha fatto riferimento alla
Comunione, per cui si richiede
lo stato di grazia che «lo stesso
fedele è chiamato a valutare ed
un giudizio anche in considera-
zione delle circostanze, lasciato
alla discrezione del ministro».
Vi è poi l’obbligo di confes-
sare i peccati, che trova la «pro-
pria ragione nel più ampio e
prioritario dovere di condurre
una vita santa». In questo sen-
so, il dovere della confessione
«è direttamente connesso con il
dovere della santità». Il fedele,
infatti, «consapevole del pecca-
to, trova nel sacramento della
riconciliazione il mezzo con cui
la misericordia divina ristabili-
sce la santità ferita dal pecca-
to». La materia, pertanto, «è
costituita dai peccati commessi
dopo il battesimo». Il prelato
ha ricordato che vi è una perio-
dicità della confessione e vi è
l’obbligo di confessare i peccati
secondo la specie ed il numero,
obbligo che ricade sul peniten-
te. Ha poi osservato che la «ma-
teria riguardante il numero dei
peccati comporta altre proble-
matiche, come ad esempio il ri-
schio di favorire una mentalità
legalistica».
Se il fedele, ha spiegato, ha il
«dovere di confessare i pecca-
ti», egli è anche «titolare del di-
ritto ad essere ascoltato nel sa-
cramento, diritto questo al qua-
le corrisponde nel ministro il
dovere di ascoltare le confessio-
ni». Tale dovere si concretizza
«in norme riguardanti tempo e
luogo della confessione», due
elementi che coniugano anche
«il bisogno di una materialità
della presenza che esprime la
disponibilità del confessore».
Per quest’ultimo, in particolare,
è necessario mantenere vivo
l’impegno «a maturare in una
formazione continua la consa-
pevolezza che si è a servizio di
una Grazia che il Signore ha già
dato».
«L’esperienza del confessio-
nale: categorie e condizioni
particolari di penitenti» è stato
poi l’argomento del successivo
intervento di don Fabio Rosini,
del servizio alle vocazioni della
diocesi di Roma, mentre padre
Francesco Bamonte, dell’Asso-
ciazione internazionale esorci-
sti, ha illustrato il tema: «Casi
di possessione: come aiutare le
persone? Discernimento ed ac-
compagnamento spirituale».