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3,1-4,25

lcammino di Gesùdal Giordano fino al mare di Galilea

Capitolo 3
Larivelazione amorevole del
Padre
TESTO
'in quei giorni
re nel deserto Giovanni il Battista cominciò a predica
della Giudea
2dicendo: «Convertitevi.
perché il regno dei cieli è vicinol»,
parlato il profeta Isaia quando disse:Proprio di lui aveva
Voce dichi grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate
4E lui.
isuoisentieri!
Giovanni,
mello e una cinturaindossava un vestito di peli di
cam
dipelle attorno ai
erano cavallette e miele fianchi; il suo cibo
5Allora da selvatico.
Zona adiacenteGerusalemme,
al Giordano
da tutta la Giudea e
dalla
vano battezzare da lui nel accorrevano a lui 6e si face
iloro peccati. fiume Giordano, confessando
7Vedendo che molti farisei e
sadducei si
per ricevere il suo battesimo, disse loro: accostavano
pere! Chi vË dice che potrete «Razza di vi
manifestarsi? Dimostrate instuggire all'ira che sta per
Conversione, e non crediate modo concreto la vostra
che basti
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semplicemente
Capitolo 3

diretra voi: "Abbiamo Abramo per padre!". Perché io vi


dico che Dio può suscitare figli ad Abramo da queste
queste
pietre. 10La scure sta già sulla radice degli alberi pronta
aatagliare ogni alberoche non dà buon frutto perché sia
gettato nel fuoco. 11|o vi battezzo nell'acqua in vista
della conversione; ma colui che viene dopo di me è più
forte di me e io non sono degno di portargli i sandali;
eali vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco, 12Tiene in
mano la pala e puliràla sua aia e raccoglierà ilsuo fru
mento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco
inestinguibile».
13 Allora Gesùdalla Galilea venne al Giordano da Gio
vanni, per essere battezzatoda lui. 14Ma Giovanni vo
leva impedirglielo, dicendo:«Sono io che ho bisogno di
essere battezzato da te,e tuvieni da me?», 15Ma Geso
lo rassicurò: «Lascia stare per ora, perchéconviene che
compiamo ogni giustizia». Aquel punto egli acconsen
th. 16Appena battezzato, Gesù risalisubito dall'acqua: ed
ecco, siaprirono per lui icielied egli vide lo Spirito di Dio
scendere come unacolomba per venire sopra di lui. 17Ed
ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il mio Figlio
amato in cui ho posto il mio compiacimento»,

COMMENTO

L'acqua che precede il fuoco 3,1-12


lcap. 3è incentrato sulla figura del Battista e sul
rapporto
trail suo ministero e quello di Gesù. Giovanni è presentato in
continuità con ii profeti del Primo Testamento, ma anche con
caratteristiche
ratoria al
originali. La sua attività nei sinottici èprepa-
Come coluiministero
di Geso: dopo aver presentato ilCristo
che battezza in Spirito Santo efuoco, eaverlo
Vangelosecondo
Matteo

scomparedalla
quarto
Battista
vangelo,che
scena,
diversamey,
accennd lnve.
battezzato,i l La pericope
quanto
accade nel ministeri.
deiloro 1-4), chedalla.
contemporaneità
regjst
adescrizio,
da Giovanni(vv. si sofferma su alo.
alla scena di
l'entrata npersonaggio.molto
noto, e poisi
5-12).
appareun ministero(vv.
ni trattidelsuo
cambiamento (vv. 1-4) - Con l'ind.
al
uomo cheinvita giorni» viene fatto un collega
Un
cazionetemporale «in quei dell'infanzia eil ministero
racconti
strettissimotra i contemporaneita
mento sorta di
fosse una
quasi vi ebraismo, traduzione
di Giovanni, essere un
L'espressioneperòpotrebbe hahem che ha una connotazione
dell'espressione bayamim ultimi tempi», Si tratterebbe
escatologica e significa «negli del compimento di quele
indiretto
quindi dell'annuncio determinatadalla com
nuova alleanza
profezie relative alla per la casa di Davide.
digiustizia
parsa di un germoglio
avrebbe sancito: l'unificazione tra
Israele
Questa alleanza
perdono dei peccati, la ricostruzione del tempio,
eGiuda, il laconversione dei
T'effusione dello Spirito su ogni carne e
pagani. predica
Giovanni appare una figura ascetica dedita alla di vita
zione, ilcui ambito di azione è il desertoeil cuistile
èestremamentesobrio. La sua figura, che richiama guella di
Elia descritta in 2Re 1,8, è di notevole rilievo se viene presen
tata "scomodando" un passo di Isaia che attesta la credibilità
del suo messaggio (cf Is40,3). ll contenutodel suo annuncio
siallinea all'insegnamento di Gesù (Mt4,17) poiché si incen
tra sulla prossimità del regno dei cieli eil conseguente invito
alla conversione per conformare la Vta a questo regno che
viene. Questa convergenza amplitica limportanza del ruolo
di Giovanni, una figura che Gesù menzionerà più volte nel
suo insegnamento, additandone sempre
l'esemplarità
e la
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Capitolo 3

forza della testimonianza (Mt 11,2-19; 17,13; 21,23-27.32).


Ciovanniècollegato alla nguradi Elia ed è sempre connesso
allagiustizia. Gesù stesso sarà scambiato per Giovanni il
Battistada Erode (Mt 14,2) e dalla gente(Mt l6,14). Questo
asigniticare che il "nuovo` di Dio è sempre legato aa una
promessache precede la sua rivelazione. Sede dell'attività di
ieildeserto,
Giovannièil luogo dell'apprendistato dell'ascolto e
della fedde, la"nmatrice" da cui Israele è generato come popo-
lo. Nel deserto ora però non si parla più di terra promessa,
ma di «regno dei cieli». Prima il popolo aveva attraversato il
Giordano per approdare nella terra promessa sotto la guida
di Giosu, ora Israele, sotto la guida di Gesù (forma aramai
a dell'ebraico Giosuè), attraversa il Giordano in vista del
sregno dei cieli» che é la nuova terra. Come Giosuè, Gesù
permette al popolo di passare il Giordanoe, come Davide,
egli inaugura un regno diverso da tutti iregni umani.
Ia missione diGiovanni è associata a una citazione di Is
40.3 che ci rimanda alla fine dell'esilio e alla restaurazione
del regno di Davide. Matteo riprende Marco e alla citazione
del TM («Una voce grida: Nel deserto preparate»), preferisce
quella della LXX («Voce di chi grida nel deserto: preparate»)
che si presta meglio a presentare Giovanni come la voce del
deserto. La vocepreparatoria di Giovanni(v. 3) anticipa e fa
pendant con la voce rivelativa del Padre (v. 17) che chiude il
cap. 3. La voce di Giovannisi colloca sull'asse della parola
profetica edichiara l'avvento di Geso come l'inaugurazione
del regno dei cieli; la voce del Padre invece fa conoscere la
loro intima relazione eattesta la piena credibilità della mis
sione di Gesu.

Ilbattesimo diGiovanni (vv. 5-12) - Compito di Giovanni è


battezzare nel fiume Giordano quanti hanno deciso di con-
fessare ipropri peccati. Si trattadi un'azione penitenziale che
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Vangelo secondo Matteo
di
un'autentica volontà yede una
mossida Tra questi
mnolti. Alcuni sono semplice curiosità. del «frut
attira
cambiamento, altri invece
da apertamente la lore
denuncia 21,43) p
fariseieisadducei. Giovanni assimila a delle «vipere» «buono
i presunzione e li
ipocrisiaela loro 23,33), espressione che vanni
(come faràanche Gesù in Mt 12,34 e
"veleno` nelle loro parole e la loro ten- si è an
rivelala presenza di morte piuttosto chela vita. Giovanni decide
denza a dare agli altri la
sentirsi proprietari
denuncia anche la loropresunzione nel privilegio
Scritt
di una salvezza ottenuta a pocoprezzo, solo con il novit
dell'elezione in cui sisono asserragliati al fine di spremerne uom
tutti ibenefici possibili. Per il Battista invece non è l'arppar. polc
tenenza a lsraele che garantisce il perdono dei peccati, ma di -
solo la conversione del cuore.
Nonesiste un salvacondotto a disposizione di una piccola po
élite che possa garantirle in modo automatico l'accesSo al de
perdono divino. L'iniziativa del perdono appartiene solo a de
Dioche sa trasformare anche icuori duri come
pietre, che
puòannettere al su0 popolo e salvare anche quanti per ori 1
gine econdotta non sono propriamente «figli di Abramo».
Per GiovanniDio ha il potere di far
nascere dalle
ilpane, come vorrebbe il tentatore in Mt 4,3, ma pietre non
dei figli ad Abramo. Non è l'uomo addirittura
Dio, che invece è sommamente libero di
dunquea dettare legge a
concedere la salvez
za a
chiunque, al di là dei meriti dei padri. Il dono gratuito
dell'elezione non esonera dalla necessitàdi una conversione
che porti frutto. Una conversione che non si traduca in
vita
èpura apparenza che contraddice il proprio
coinvolgimento
personale nella storia dell'alleanza di Dio con i padri.
Lannuncio che Giovanni fa del regno dei cieli è poi fina
lizzato all'annuncio del giudizio futuro sulla cui
egli insiste: «La scure sta già sulla radice degli:i inevitabilità
alberi» (v. 10).
Il Battista impiegal'immagine della potatura per
divino che si attua per mezzo del Cristoparlare
del
giudizio eche pre-
50
battesimo
battesimoe
comericeveilGiovanni
13-15),(vv. Idue,deserto nioneconlui. chiinvece
altita13,, 30).appare
, si
pericope
aPadre II
vive fuoco universale
dellastoria uom o è
vanni vede
Figlio e pe r battezzare
della porT'ta arrivo dipolo, espressa novità
che in celeste perché
una dellaquellaPerciò separazione in inoltre, ma
Scrit urdecidersi,ancora«buono»o 21,43)
che è «f preu
r. t o mo
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cui Is di che si
di suoidei mostra
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annuncia indicare. cernita
«cat t i v o»
Dio Giovanni
presenta faconversione verità la 30,può27-28 Gesu, non present ina tradurlo
prendere te mpo
Giovanniviene di conoscere sua realtà secondo nelrealtà l che tra
e
dàcelesti"
effetti
(vv.l'intento rivelarsi
di del al il
destinazione Dio. ed v. durante in frutti
presente
modo
il l'arrivo per
assimilatoacqua,
via poi
e opera, inconsistente grano e umilmente, «più
è l1: sul base
fruttuosa è Giovanni,
personale, concretamente serio
scegliere I Capitolo 3
alla il il Il
rovinoso Giovanni seri o buoni
di il grano impiegata da alma forte» ilalla di
racconto di
Figlio il suo agire nel
sua Gesù ci ò tempo «in messaggio e
dialogoGeso, il quasi ministero
qualità vangelo
e cattivi.
frutti
di
è ilènon che per espressa
sigillo Spirito annuncia di che dell'uomo
missione. Dio
granaio: che lui propria nella
apertamente 16-17). farsi cheormai ha non anche la della fosse èè delle (Mt
dell'esperienza stesso e venuto il
nulla «pula» grano della la dei
battezzare si resiste dall'immagine da raccolta Santo cui un disueesserepuòche
Il instaura l'a pprodo l'arrivo predicazione L'7,16-20;
scelte. i
Cristo adulto, e
la da non Gesùnonè definitività missioneèe suo profetitempo di mmagine
rivelato 3,13-17 comu temere fuoco»,
(v. vita.La 12,33;
disce-
dinanzi smal in di nelle
(che 12), Gio -
51 che del datra nel di Mt è un

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