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(Papa Francesco)
L’evangelista Marco racconta il battesimo di Gesù Gesù riceve lo Spirito Santo come già un
con la sua abituale sobrietà. Non ha parlato (e non tempo: “Dio... soffiò nelle sue narici un alito
parlerà) della nascita di Gesù, e nemmeno della sua di vita” (Gen 2,7). E Gesù, secondo Marco,
infanzia. Per lui, tutto ha inizio col battesimo di diviene l’uomo nuovo, proprio come di Ada-
Gesù. I pochi versetti dedicati alla missione di Gio- mo si dice: “E l’uomo divenne un essere vi-
vanni richiamano e riassumono in breve la lunga vente” (Gen 2,7). L’umanità ricomincia allo-
attesa, da parte dell’umanità, della venuta del Salva- ra, col battesimo di Gesù, su basi nuove.
tore. La missione del Salvatore comincia con il far Dovrà ancora passare attraverso l’esperienza
passare in secondo piano il precursore, il quale, po- della morte ed entrare quindi nella gloria del-
tendo proporre soltanto un battesimo d’acqua, la- la risurrezione. Dovrà ancora, e deve tuttora,
scia il posto a colui che battezzerà nello Spirito trasformarsi lentamente in ogni uomo, aspet-
Santo. Comincia una nuova era, una creazione as- tando il giorno in cui “vedranno il Figlio
solutamente nuova. Il Creatore prende il posto del- dell’uomo venire sulle nubi... Ed egli... riuni-
la creatura. Il Salvatore scende nel Giordano come rà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità
un peccatore, il giudice di questo mondo fa la parte della terra fino all’estremità del cielo” (Mc
di un nuovo Adamo. Gesù esce dall’acqua e intra- 13,26-27). Allora non ci sarà più battesimo
prende la propria missione, come all’inizio l’uomo (At 21,23-27).
fu plasmato dal fango, mentre un flutto risaliva dal-
la terra e bagnava la superficie del suolo (Gen 2,6).
TO
Il santo del giorno: sant’Ilario di Poitiers
Parola di Dio Saper «coniugare fortezza nella fede e mansuetudine
in briciole nel rapporto interpersonale»: è questo l'invito che, tra-
mite l'esempio di vita e l'eredità spirituale contenuta
anche nelle sue preziose opere giunte fino a noi, ci la-
scia sant'Ilario di Poitiers. È una chiave di lettura della
Gesù: il nostro migliore figura di Ilario quella offerta da Benedetto XVI nell'u-
amico dienza dedicata a questo dottore della Chiesa nell'otto-
Pagina curata da Don Luciano V. M. bre 2007. Ilario era nato a Poitiers intorno al 315. Paga-
“…proprio per essere stato messo alla no, arrivò alla fede dopo un lungo percorso di ricerca.
prova e aver sofferto personalmente, egli è
in grado di venire in aiuto…...” Fu battezzato verso il 345 e scelto come vescovo della
(Eb 2,14-18) sua città natale intorno al 353-354. Difese l'ortodossia
Tante volte a noi cristiani sfug- davanti all'eresia ariana: un impegno testimoniato nei
ge che il più grande miracolo suoi scritti, il più famoso dei quali è il De Trinitate. Ap-
che Dio ha potuto compiere profondì gli studi anche durante l'esilio tra il 356 e il
per tutta l’umanità è il mistero 361. Morì nel 367.
dell’Incarnazione di suo Figlio.
Secondo l’autore della lettera
agli Ebrei Gesù ha preso la
nostra carne perché ha voluto Vangelo Mc 1,29-39
prendersi cura di noie del no-
In quel tempo, Gesù, uscito
stro destino eterno. Gesù, che dalla sinagoga, subito andò
è il vero e unico sommo sacer- nella casa di Simone e Andre-
dote, ha dovuto provare nella a, in compagnia di Giacomo e
sua carne il dolore, per dare un Giovanni. La suocera di Si-
senso divino alla sofferenza: è mone era a letto con la febbre
il mistero della condiscenden- e subito gli parlarono di lei.
Egli si avvicinò e la fece alza-
za umile di Dio. Abbiamo mai re prendendola per mano; la
pensato che in tutte le contra- febbre la lasciò ed ella li servi-
rietà e sofferenze che la vita ci va. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i ma-
riserva non siamo da soli? C’è lati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Gua-
Qualcuno che le ha vissute pri- rì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma
non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al
ma di noi, e continua a viverle mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un
con noi. Solo chi condivide le luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si
sofferenze è in grado di com- misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!».
prenderle davvero: per questo Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io
Gesù è il nostro migliore ami- predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
co. E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scac-
ciando i demòni.
Ti amo, Signore, C’è un modo solo di sentirti vicino altri abbiano fame. Dio non è mai
a Dio ed è quello di sentir vicino il con quelli che fanno troppo rumo-
perdona il mio scar-
tuo fratello. Se un uomo lontano re per non sentire il pianto di chi
so amore. So che la da te mille chilometri soffre la fa- soffre. Dio è lontano da chi non
via dell’amore che me e tu riesci a sentirlo, allora Dio vendica l’offesa del debole.
tu ci mostri con la ti è vicino. Se una povera donna in
Dio lo si vede e lo si sente con
tua vita, mi darà la una notte scura, quando nessuno
questo cuore aperto. Quando gli
pace che tanto desi- può vederla, piange e tu la vedi, ti
uomini non riescono più a molti-
dero. Signore, ren- è accanto. Quando agli estremi
plicare i pani per i loro fratelli,
confini della terra viene insozzata
dimi strumento uti- l’innocenza di un bambino e tu ti
vuol dire che Dio non abita più
le a diffondere la nei loro cuori.
stracci i vestiti per la vergogna,
tua pace e la tua allora Dio è con te. (Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
gioia dovunque va- Antonioli)
Dio non è con quelli che hanno da
da. Amen mangiare in abbondanza e non si
sognano neppure di pensare che
Signore grazie per- E’ lui che decide l’ora Ma poi c’è anche il pericolo che
ché mi dai ancora dell’appuntamento e io non sciupiamo le nostre forze a gri-
tempo per cambiare,
e mi aiuti a costruire posso criticarlo. Di solito capita dare l’attesa e, quando viene,
la mia casa, il mio che, quando l’attendo, non vie- non abbiamo più energie affetti-
futuro qui in terra e ne, e quando non l’attendo, vie- ve per riceverlo.
poi in cielo con te. ne.
Con i giorni della Ciò che mi fa paura in questo
mia vita voglio fare Tutti lo chiamano nella grande non dar appuntamento è che, se
la tua volontà. Mo- liturgia del Natale e lui non vie- non riesco sempre a rimanere in
strami cosa vuoi che
cambi, quali cose
ne; nella miseria della Quaresi- attesa, egli arriverà come un la-
concrete e buone ma, quando tutti chiudono gli dro.
vuoi che io faccia occhi, viene. E forse ha ragione
oggi. Sono qui, Si- Quell’ora sarebbe terribile.
di trattarci così, perché noi ci
gnore, per compiere (Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
arroghiamo anche il diritto di
la tua volontà. Amen Antonioli)
farlo venire quando vogliamo.
Preghiamo
la Parola
Contemplo: Non è formalista
Ti ringrazio Signore, Con lui non è obbligatorio un par- vola, ma guarderà se il tuo cuore
per tutto quello che ticolare galateo, ma basta essere ha dato tutto quello che poteva
hai fatto per me. Ti contenti di lui e della sua presenza. dare. Con lui tutto diventa divisibi-
chiedo perdono nella Poi ogni tavola è adatta, ogni sedia le, senza di lui la moneta d’oro
mia lentezza nel se-
va bene, basta qualsiasi scodella, non è divisibile, ma divide. Senza
guirti. Rendimi una
persona più generosa, non occorrono i calici d’oro. Tutti di lui gli uomini a tavola non pos-
attenta alle necessità quelli che li hanno creduti necessa- sono andar d’accordo, con lui so-
di chi incontro tutti i ri è perché hanno trasportato in no d’accordo anche se c’è poco
giorni, fa’ che sappia Dio i loro gusti. pane. Quando c’è lui, si moltiplica
scoprirti nei fratelli, il pane, anche se non lo benedice.
così che possa colla- Quando tu riesci ad essere conten-
borare all’edificazione to di Dio, puoi essere tranquillo (Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
del tuo Regno sulla che Dio è contento di te. Non Antonioli)
terra. Amen guarderà a quello che c’è sulla ta-
Coordinatrice
Fiorella Elmetti
Anno XXIII - n. 972
Redazione
Domenica 10 gennaio 2021 don Luciano Vitton Mea,
Chiuso il 03/01/2021 don Carlo Moro, don Fabio Marini,
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Numero copie 950
Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio
Stampato in proprio
Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea
333/3390059
don Luciano Ideato da
don Luciano Vitton Mea
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Ogni giorno una meditazione dei più grandi maestri di spiritualità