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Settimanale di Preghiera Domenica 10 gennaio 2021 1^sett. Tempo Ordinario Anno XXIII n.

972

Non di solo Pane

O Signore, nostro Dio,


quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
1^ settimana sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
Tempo Ordinario per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
(Salmo 8)
Apostolato
della preghiera
La fede è incontro
Il credente sta in piedi per accogliere Dio,
in paziente silenzio per ascoltarne la voce
e in uscita per annunciarlo agli altri, nella
consapevolezza che la fede è sempre un
incontro.
Gennaio Questi tre atteggiamenti incoraggiano e
Primo venerdì rilanciano
01/01 la vita di tutti coloro che si sentono
sopraffare dalla paura
nei momenti difficili.

(Papa Francesco)

BATTESIMO DEL SIGNORE

L’evangelista Marco racconta il battesimo di Gesù Gesù riceve lo Spirito Santo come già un
con la sua abituale sobrietà. Non ha parlato (e non tempo: “Dio... soffiò nelle sue narici un alito
parlerà) della nascita di Gesù, e nemmeno della sua di vita” (Gen 2,7). E Gesù, secondo Marco,
infanzia. Per lui, tutto ha inizio col battesimo di diviene l’uomo nuovo, proprio come di Ada-
Gesù. I pochi versetti dedicati alla missione di Gio- mo si dice: “E l’uomo divenne un essere vi-
vanni richiamano e riassumono in breve la lunga vente” (Gen 2,7). L’umanità ricomincia allo-
attesa, da parte dell’umanità, della venuta del Salva- ra, col battesimo di Gesù, su basi nuove.
tore. La missione del Salvatore comincia con il far Dovrà ancora passare attraverso l’esperienza
passare in secondo piano il precursore, il quale, po- della morte ed entrare quindi nella gloria del-
tendo proporre soltanto un battesimo d’acqua, la- la risurrezione. Dovrà ancora, e deve tuttora,
scia il posto a colui che battezzerà nello Spirito trasformarsi lentamente in ogni uomo, aspet-
Santo. Comincia una nuova era, una creazione as- tando il giorno in cui “vedranno il Figlio
solutamente nuova. Il Creatore prende il posto del- dell’uomo venire sulle nubi... Ed egli... riuni-
la creatura. Il Salvatore scende nel Giordano come rà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità
un peccatore, il giudice di questo mondo fa la parte della terra fino all’estremità del cielo” (Mc
di un nuovo Adamo. Gesù esce dall’acqua e intra- 13,26-27). Allora non ci sarà più battesimo
prende la propria missione, come all’inizio l’uomo (At 21,23-27).
fu plasmato dal fango, mentre un flutto risaliva dal-
la terra e bagnava la superficie del suolo (Gen 2,6).

Non di solo pane 1^ settimana tempo ordinario - Numero 972 pagina 2


I santi del giorno: Sant'Agatone, papa dal 678 al
681; sant'Aldo, eremita.

“Importate non è ciò che facciamo, ma quanto amore


mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose
con grande amore.” (Santa Teresa di Calcutta)
Domenica
Gennaio
Battesimo del Signore
10
TO

Parola di Dio Il Santo del giorno: santa Léonie Aviat


in briciole Il Vangelo è sempre stato una risorsa efficace per dare risposta alle
necessità della storia. La santa Léonie Aviat, grazie all'ascolto della
Parola, seppe mettersi in ascolto del suo tempo, rivolgendo il pro-
prio sguardo verso coloro che in quel momento erano ultime tra gli
Accostarsi a questa fonte di ultimi, le giovani operaie. Era nata nel 1844 a Sézanne e nel 1866,
luce e di gioia rifiutando l'offerta di un vantaggioso matrimonio, raccolse l'invito
Pagina curata da Don Luciano V. M. dell'abbé Louis Brisson a fondare un congregazione religiosa che
continuasse l'attività delle sue Opere operaie per le giovani lavora-
“...…così sarà della mia parola uscita trici. Nel 1868 Léonie vestì l'abito religioso prendendo il nome di
dalla mia bocca...” (Is 55.1-11)
suor Francesca di Sales; nel 1872 divenne superiora della nascente
Isaia invita il popolo ad affret- Congregazione delle Suore Oblate di San Francesco di Sales. Portò
tarsi ad aprire il cuore alla Pa- il carisma in diversi Paesi del mondo ma nel 1903, a causa della le-
rola di Dio, per disporsi ad ac- gislazione anticlericale in Francia, dovette rifugiarsi a Perugia, dove
cogliere la nuova alleanza che morì nel 1914.
il Signore vuole stipulare. I fa-
vori che erano stati promessi a
Davide sono solo una prefigu-
razione di beni messianici ben Vangelo Mc 1,7-11
più grandi, che si realizzeranno
nella cultura di Cristo. In quel tempo, Giovanni procla-
Oggi, nella solennità del Batte-
mava: «Viene dopo di me colui
simo del Signore, siamo invita- che è più forte di me: io non so-
ti a riflettere su come in lui an- no degno di chinarmi per slega-
che noi partecipiamo della pie- re i lacci dei suoi sandali. Io vi
nezza di tali beni: nel nostro
Battesimo anche noi abbiamo ho battezzato con acqua, ma egli
vissuto l’esperienza della mor- vi battezzerà in Spirito Santo».
te e della risurrezione per acce- Ed ecco, in quei giorni, Gesù
dere a una vita nuova.
venne da Nàzaret di Galilea e fu
Per questo Dio ci dà tutti i be-
battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo
ni di cui abbiamo bisogno per
giungere alla piena maturità dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso
cristiana: non abbiamo altro da di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei
fare che accostarci a questa il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
fonte di luce e di gioia per la-
sciarci purificare e rinnovare
da lui.

Non di solo pane 1^ settimana tempo ordinario - Numero 972 pagina 3


“...In te ho posto il mio compiacimento ….” meditazione curata da don Luciano

Pensiamo sempre bene di croce, morte e risurrezione,


noi stessi, delle nostre paro- perché potesse donarci la
le, delle nostre azioni perché salvezza, accogliamo con
questo modo di fare vuol benevolenza quanto il Si-
dire avere piena fiducia dei gnore stesso ha da dirci, la-
gesti e delle parole del Si- sciamoci modellare dal me-
gnore stesso. desimo affetto che lega Cri-
Diamo valore al nostro rap- sto con il Padre, percorria-
porto con lui, che si prende mo con coraggio i suoi sen-
cura di noi come le creature tieri.
Sarebbe bello che Dio, Pa- più amate, benvolute, accet- Questa, in parole povere, è
dre di tutti, potesse affer- tate da sempre. la sostanza del compiacimento:
mare di ciascuno: tu sei il Riconciliamoci con tutte le la volontà di essere del Pa-
mio prediletto! E sarebbe persone che ci stanno ac- dre, per il Padre, con il Pa-
altrettanto bello se ciascuno canto, iniziamo con loro u- dre.
di noi avesse la coscienza di na nuova vita, come Gesù
questa predilezione fuori dal l’ha cominciata con noi.
normale! E come lui ha accettato

Contemplo: Egli guarda al mio cuore


Preghiamo la
Parola
Tanti mi hanno respinto perché Al mio paese, quando passavo
Padre, ti rendo grazie hanno guardato al mio volto, tra la gente, quasi ero insignifi-
per la tua fedeltà. Il-
lumina coloro che altri m’hanno scartato per il mio cante, mentre per Dio sono
vivono nelle tenebre, fisico, altri ancora perché non qualcuno anche tra cinque mi-
fa che siamo fedeli e avevo soldi, altri perché non ero liardi di uomini. Neppure mia
costanti in tutti gli intelligente. mamma ha mai contato i capelli
impegni e le promes- del mio capo, ma il Signore si.
se. Vergine Maria, Ma tu, o Dio, non hai guardato
Egli conosce anche tutti i palpiti
insegnami a dire si, il mio colore, né il mio portafo-
ogni giorno come te, del mio cuore.
glio, né la mia forza fisica, né la
e ad evitare con deci- mia intelligenza; tu mi hai ama- (Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
sione ogni occasione Antonioli)
di peccato. Amen
to perché ero io.

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 4


I Santi del giorno: Sant'Igino, papa; beato
Francesco Rogaczewski, sacerdote e martire.

“Per noi nessun uomo è troppo misero per non


essere l'immagine di Dio.” (Santa Teresa di
Lunedì
Gennaio
Tempo Ordinario
11
Calcutta)
TO

Il Santo del giorno: san Tommaso da Cori


Parola di Dio
in briciole A chi annuncia il Vangelo è chiesta solo una cosa, senza la
quale ogni azione diventa sterile e fine a se stessa: la testimo-
nianza di vita. Dire a parole non basta, occorre mostrare con
i gesti. Se ce ne fosse bisogno, a ricordarlo ancora una volta
oggi è la figura di san Tommaso da Cori, al secolo Francesco
Un dialogo d’amore Antonio Placidi. Questo umile frate francescano è ricordato
Pagina curata da Don Luciano V. M. come "l'apostolo del Sublancese", per la sua opera di predica-
zione nel territorio di Subiaco. Un'attività resa più efficace
“....Dio…ha parlato a noi per mezzo del dalla sua capacità di vivere in prima persona la radicalità del
Figlio….. Vangelo. Era nato a Cori (Latina) nel 1655 e a 22 anni entrò
(Eb 1,1-6) nei Frati Minori a Orvieto. Ordinato prete nel 1683 a Velle-
Gesù, il Figlio, è l’ultima e de- tri, seppe "conquistare" i fedeli con le parole e la testimo-
finitiva Parola del Padre per nianza. Seguendo la "riformella" del beato Bonaventura da
Barcellona, fondò i "ritiri" di San Francesco a Civitella e a
noi. E’ molto importante que- Palombara Sabina. Morì nel 1729.
sta affermazione con la quale
si apre la lettera agli ebrei. Dio,
infatti ha stabilito con l’uomo
un dialogo d’amore, finalizzato
alla piena realizzazione della
comunione con lui, fin dal mo- Vangelo Mc 1,14-20
mento della creazione; e da lì Dopo che Giovanni fu arrestato,
in poi questo dialogo è andato Gesù andò nella Galilea, procla-
avanti, attraverso modi diversi, mando il vangelo di Dio, e diceva:
con una rivelazione progressi- «Il tempo è compiuto e il regno di
va di Dio all’uomo che si è fat- Dio è vicino; convertitevi e crede-
ta sempre più chiara fino ad te nel Vangelo». Passando lungo il
arrivare all’incarnazione di Ge- mare di Galilea, vide Simone e
sù. In lui, nelle sue parole e nei Andrea, fratello di Simone, mentre
suoi gesti, Dio si è manifestato gettavano le reti in mare; erano
infatti pescatori. Gesù disse loro:
in tutta la sua pienezza e in
«Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E su-
tutta la sua verità e ci ha detto
bito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vi-
tutto quello che aveva da dirci.
de Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre
Ecco perché per noi cristiani è anch'essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi
importante la lettura e la cono- lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e anda-
scenza dei Vangeli. rono dietro a lui.

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 5


“Non possiamo rinchiuderci sulla nostra piccola barca…”a cura di don Luciano

discorso. Per fortuna tu getti e i nostri sforzi al


non ti stanchi, non perdi vero bene di tutti gli uo-
la pazienza, insisti. mini.
“Ultimamente in questi Non possiamo rinchiu-
giorni” vale anche per derci sulla nostra piccola
noi. barca, pensando solo alla
Anche oggi come in nostra pesca: tu ci spalan-
Galilea , ci parli attraverso chi orizzonti più ampi,
il tuo Figlio, che rinnova tutto il mondo è come
l’annuncio della vicinanza una grande barca dove i
di Dio e dell’esigenza di nostri destini sono solida-
Non è necessario pre- fargli spazio nella nostra li.
garti di parlare. vita. Vogliamo salirci con te,
Signore: da sempre e in Nella concretezza dei per imparare ad amare
ogni momento non lasci nostri impegni, curvi an- come te, che sei il cuore
mancare la tua parola. che noi sotto le reti delle del mondo.
Siamo piuttosto noi sordi, diverse responsabilità, ci
distratti, affannati in mille ricordi come dobbiamo
faccende, ad eludere il tuo finalizzare i nostri pro-

Contemplo: Non fargli vedere il portafoglio


Preghiamo la
Parola
Se non sei disposto a dar tutto in di Dio è la più sicura. Lo dice il
Grazie, Maria, perché carità, non far vedere che hai soldi. Vangelo che darà il cento per uno.
hai detto “si” alla vi- Lo sanno tutti che Dio non ha sol- Però intanto non far calcoli né
ta. Insegnami ad agire di, ma ha sempre un numero infi- programmi. Se hai un’azienda da
secondo il tuo esem- nito di poveri da soccorrere. Ora tirar avanti, se hai famiglia è me-
pio. Grazie per la tua se lui sa che hai soldi, non ti lascia glio non rischiare. Se non hai nes-
generosità: hai detto più in pace fino a quando hai vuo- suna struttura terrena da sostene-
“si” una volta e lo hai tato tutte le tasche. Da principio re, rischia e sei sicuro di volare.
sembra che chieda un prestito, ma Quando ti metti dalla sua è per
ripetuto tutti i giorni.
convinciti subito che è a fondo dargli tutto e immediatamente.
Insegnami ad imitare
perduto. Dopo una piccola richie- Anche chi forma una famiglia dà
la tua fedeltà. Amen sta, ne viene una più grossa, dopo tutto, ma non subito.
cinquemila cinquantamila, fino a
(Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
quando sei al netto. E tutto questo
Antonioli)
secondo giustizia, perché la banca

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 6


Santa Cesira (Cesaria) di Arles,
Santi del giorno:
badessa; sant'Antonio Maria Pucci, sacerdote

“Non vedo il povero ma vedo Gesù che soffre nel


povero e dice: “Avevo fame e mi avete dato da man-
giare............” (Santa Teresa di Calcutta)
Martedì
Gennaio
Tempo Ordinario
12
TO
Il Santo del giorno: san Bernardo da Corleone
Parola di Dio Dalla spada alla preghiera: è un percorso esistenziale dall'alto
in briciole valore simbolico quello di san Bernardo da Corleone. Nato
nel 1605 nel centro siciliano da cui prende il nome, era un
ragazzo sanguigno, cresciuto però da un padre calzolaio con
il cuore generoso. Un giorno la rabbia ebbe il sopravvento e,
L’unica vera gloria che ci sfidato a duello, Bernardo ferì gravemente un uomo con la
salva spada. L'episodio segnò l'inizio della conversione: a 19 anni
Pagina curata da Don Luciano V. M. entrò in un convento di Cappuccini e da lì la sua vita diven-
“”...quel Gesù….lo vediamo coronato di ne piano piano tutta dedita ai servizi e alla preghiera. Solo a
gloria e di onore a causa della morte che ha
sofferto….. (Eb 2,5-12) 27 anni i frati gli permisero di indossare il saio e continuare
così da frate il suo cammino di penitenza. Ormai era un uo-
Dio ha assoggettato tutto
mo nuovo e l'errore di gioventù era stato ripagato: per la
l’universo a Gesù, donando a
gente divenne esempio di santità. Morì nel 1667.
lui la sovranità completa su
tutta la creazione. Questo è
avvenuto soprattutto grazie al
fatto che il Signore ha accetta-
to di vivere l’esperienza dolo-
Vangelo: Mc 1,21b-28
rosa della croce, che lo ha esal-
tato al di sopra di tutti gli uo- In quel tempo, Gesù,
entrato di sabato nella
mini e gli angeli. La sofferenza sinagoga, a Cafarnao,
di Gesù è la dimostrazione più insegnava. Ed erano stu-
eloquente di come il Padre ma- pìti del suo insegnamen-
nifesti la divinità di suo Figlio. to: egli infatti insegnava
loro come uno che ha
A Dio piace mostrare la sua autorità, e non come gli
potenza per mezzo della debo- scribi. Ed ecco, nella lo-
lezza: egli ci chiede di avere ro sinagoga vi era un uo-
mo posseduto da uno
uno sguardo di fede per riusci- spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da
re a leggere nella sofferenza e noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei:
nell’umiliazione di Gesù il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci
l’unica vera gloria che ci salva. da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte,
uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiede-
E’ un invito a guardare nelle vano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuo-
nostre sofferenze quotidiane, vo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e
piccole e grandi, e a scorgervi gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque,
la gloria del Risorto che vi si in tutta la regione della Galilea.
manifesta.

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 7


“Chi è mai questo?……..” a cura di don Luciano -Parroco di Bovegno

Come ogni sabato ero ve- va, affascinati! E il culmi-


nuto alla sinagoga per ne è stato quando un po-
compiere il mio dovere di veraccio si è messo a gri-
pio credente, con il pro- dare: ha messo subito a
posito di non distrarmi tacere quella voce diaboli-
troppo alle parole ormai ca e quel tale si è ritrovato
scontate dei nostri scribi, guarito! Cose mai viste! E
ma oggi non c’è stato bi- mai sentite! Siamo usciti
sogno di alcuno sforzo di scossi, spaventati; ma a-
attenzione, tanto lo spet- desso che ripenso con più
tacolo è stato avvincente calma alle parole che ho
(perdonatemi il termine). ascoltato, devo dire che
Si è messo a parlare quel mi hanno fatto un gran
Gesù che abitava prima a bene e che la prima cosa
“Che è mai questo? Un inse- Nazareth: tutti pendevano da fare adesso è quella di
gnamento nuovo, dato con dalle sue labbra! Anche cercare di metterle in pra-
autorità. Comanda persino quelli che di solito son- tica.
agli spiriti impuri e gli obbe- necchiavano erano lì, con
discono!” gli occhi ben spalancati,
ad ascoltare quel che dice-

Contemplo: L’amante della libertà


Preghiamo la Essere figli di Dio (H.J.M. Nouwen, Vivere nello Spirito)
Parola
Nessuno ha un così grande amore micidiale di un esercito che vuol
Maria Santa, inse- per la libertà come Dio. Egli ha determinarmi dall’esterno. Mille
gnami ad apprezza- nausea per qualsiasi forma di uomini non si possono piegare
re il dono della vita schiavitù e ha subito tutti gli insulti dall’esterno, mentre un piccolo
dei cattivi, ma li ha voluti liberi. istinto mi può manovrare dal di
vera del tuo Gesù,
Gli uomini inneggiano alla libertà, dentro. Dio mi vuole portare mol-
venuto per riscatta-
ma si fabbricano la schiavitù più to in alto, in modo di sfuggire ai
re le nostre anime.
tremenda. Gli stessi che avevano determinismi naturali, coefficienti
Aiutami a restare paura perfino di una catena come di schiavitù, e, vuole alimentarmi
sempre aperto e do- la legge e sono diventati anarchici, di un’atmosfera di libertà caratteri-
cile all’azione dello poi hanno finito di essere schiavi stica della grazia. Quasi come que-
Spirito per ricono- di una passione. Dio ha contro di sti razzi che sfuggono alle catene
scere la volontà di sé tutte le schiavitù: la droga, il de- della gravità per entrare in orbita.
Dio. Amen naro, il potere, il sesso, l’alcool, il
(Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
mangiare….Qualsiasi corda che mi Antonioli)
lega dentro la mia volontà è più

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 8


Santi del giorno: Beata
Veronica da Binasco, vergi-
ne; beato Emilio Szramek, sacerdote e martire

“Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una


goccia nell'oceano. Ma se questa goccia non ci fosse,
Mercoledì
Gennaio
13
all'oceano mancherebbe.” (Santa Teresa di Calcutta)
Tempo ordinario

TO
Il santo del giorno: sant’Ilario di Poitiers
Parola di Dio Saper «coniugare fortezza nella fede e mansuetudine
in briciole nel rapporto interpersonale»: è questo l'invito che, tra-
mite l'esempio di vita e l'eredità spirituale contenuta
anche nelle sue preziose opere giunte fino a noi, ci la-
scia sant'Ilario di Poitiers. È una chiave di lettura della
Gesù: il nostro migliore figura di Ilario quella offerta da Benedetto XVI nell'u-
amico dienza dedicata a questo dottore della Chiesa nell'otto-
Pagina curata da Don Luciano V. M. bre 2007. Ilario era nato a Poitiers intorno al 315. Paga-
“…proprio per essere stato messo alla no, arrivò alla fede dopo un lungo percorso di ricerca.
prova e aver sofferto personalmente, egli è
in grado di venire in aiuto…...” Fu battezzato verso il 345 e scelto come vescovo della
(Eb 2,14-18) sua città natale intorno al 353-354. Difese l'ortodossia
Tante volte a noi cristiani sfug- davanti all'eresia ariana: un impegno testimoniato nei
ge che il più grande miracolo suoi scritti, il più famoso dei quali è il De Trinitate. Ap-
che Dio ha potuto compiere profondì gli studi anche durante l'esilio tra il 356 e il
per tutta l’umanità è il mistero 361. Morì nel 367.
dell’Incarnazione di suo Figlio.
Secondo l’autore della lettera
agli Ebrei Gesù ha preso la
nostra carne perché ha voluto Vangelo Mc 1,29-39
prendersi cura di noie del no-
In quel tempo, Gesù, uscito
stro destino eterno. Gesù, che dalla sinagoga, subito andò
è il vero e unico sommo sacer- nella casa di Simone e Andre-
dote, ha dovuto provare nella a, in compagnia di Giacomo e
sua carne il dolore, per dare un Giovanni. La suocera di Si-
senso divino alla sofferenza: è mone era a letto con la febbre
il mistero della condiscenden- e subito gli parlarono di lei.
Egli si avvicinò e la fece alza-
za umile di Dio. Abbiamo mai re prendendola per mano; la
pensato che in tutte le contra- febbre la lasciò ed ella li servi-
rietà e sofferenze che la vita ci va. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i ma-
riserva non siamo da soli? C’è lati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Gua-
Qualcuno che le ha vissute pri- rì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma
non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al
ma di noi, e continua a viverle mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un
con noi. Solo chi condivide le luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si
sofferenze è in grado di com- misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!».
prenderle davvero: per questo Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io
Gesù è il nostro migliore ami- predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
co. E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scac-
ciando i demòni.

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“…Per questo infatti sono venuto...” a cura di don Luciano –Parroco di Bovegno

re, avreste potuto pensare forma e sono saltata giù


che quella febbre che mi dal mio giaciglio più vispa
teneva a letto fosse prov- che mai! Che potevo fare?
videnziale e Simone e An- Stare con le mani in ma-
drea fossero ben contenti no? Mi sono messa subito
di respirare un po’, liberi al lavoro: Gesù e i suoi
dalla mia invadenza. E in- discepoli dovevano pur
vece sono stati proprio mangiare qualcosa, le loro
loro a parlare di me a Ge- giornate erano sempre fa-
sù, non perché mi toglies- ticose e neppure di sera li
se la parola come l’aveva lasciavano in pace. Poi so
tolta al demonio nella si- già come sono fatti: oggi
«Andiamocene altrove, nei vil- nagoga, ma perché mi sono qui, domani vanno
laggi vicini, perché io predichi guarisse! Ed è avvenuto altrove, se non mi sbrigo a
anche là; per questo infatti proprio così: mi ha teso la ricambiare il bene ricevu-
sono venuto!». mano, gliel’ho afferrata, e to, chissà quando si ripre-
ho sentito un grande refri- senterà l’occasione!”.
“Con tutti i luoghi comu- gerio invadermi tutta. Mi
ni a proposito delle suoce- sono ritrovata in piena

Preghiamo la Contemplo: Quando lo senti vicino


Parola

Ti amo, Signore, C’è un modo solo di sentirti vicino altri abbiano fame. Dio non è mai
a Dio ed è quello di sentir vicino il con quelli che fanno troppo rumo-
perdona il mio scar-
tuo fratello. Se un uomo lontano re per non sentire il pianto di chi
so amore. So che la da te mille chilometri soffre la fa- soffre. Dio è lontano da chi non
via dell’amore che me e tu riesci a sentirlo, allora Dio vendica l’offesa del debole.
tu ci mostri con la ti è vicino. Se una povera donna in
Dio lo si vede e lo si sente con
tua vita, mi darà la una notte scura, quando nessuno
questo cuore aperto. Quando gli
pace che tanto desi- può vederla, piange e tu la vedi, ti
uomini non riescono più a molti-
dero. Signore, ren- è accanto. Quando agli estremi
plicare i pani per i loro fratelli,
confini della terra viene insozzata
dimi strumento uti- l’innocenza di un bambino e tu ti
vuol dire che Dio non abita più
le a diffondere la nei loro cuori.
stracci i vestiti per la vergogna,
tua pace e la tua allora Dio è con te. (Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
gioia dovunque va- Antonioli)
Dio non è con quelli che hanno da
da. Amen mangiare in abbondanza e non si
sognano neppure di pensare che

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 10


Santi del giorno: Beato Oddone di Nova-
ra, monaco; beato Odorico da Pordenone,

“Ogni famiglia, pur nella sua debolezza,


Giovedì
Gennaio
Tempo Ordinario
14
può diventare una luce nel buio del
mondo.” (Papa Francesco) TO

I santi del giorno: san Felice da Nola


Parola di Dio Da sempre i cristiani sono chiamati a essere testimoni controcor-
in briciole rente perché il Vangelo richiede loro di non cedere alle logiche
del mondo, al fascino del potere, alle finte promesse della ric-
chezza. La storia di san Felice da Nola è una preziosa sintesi di
questo impegno, perché seppe mantenere salda la fede nella per-
Il cuore: la parte più au- secuzione e poi scelse di rinunciare ai beni terreni. Nato in Cam-
tentica di noi pania da una famiglia di origini orientali nel III secolo, Felice fu
Pagina curata da Don Luciano V. M.
collaboratore del vescovo Massimo, che dovette rifugiarsi in un
luogo isolato per fuggire dalla persecuzione. Felice fu catturato e
“…..Badate, fratelli, che non si trovi in sottoposto a pesanti torture, dalle quali però venne salvato mira-
nessuno di voi un cuore perverso…..” colosamente. Dopo la pace costantiniana nel 313 poté tornare a
Nola, dove la comunità locale lo avrebbe voluto come vescovo,
(Eb 3,7-14) ma lui rifiutò l'offerta vivendo il resto dei suoi giorni nella pover-
tà.
Il cuore è la parte più autentica
di noi, nella quale ciò che sia-
mo veramente si rivela senza
maschere. E’ li che decidiamo Vangelo Mc 1,40-45
di comportarci veramente co- In quel tempo, venne da
me figli di Dio e discepoli di Gesù un lebbroso, che lo
Gesù, oppure di seguire il no- supplicava in ginocchio e
stro egoismo. Il cuore perver- gli diceva: «Se vuoi, puoi
so altro non è che un cuore purificarmi!». Ne ebbe
ormai incapace di stupirsi di compassione, tese la ma-
fronte all’amore e all’affetto no, lo toccò e gli disse:
che Dio continua a dimostrare «Lo voglio, sii purifica-
per noi. Il cuore non diviene to!». E subito, la lebbra
perverso in un istante: esso si scomparve da lui ed egli
chiude giorno per giorno fu purificato. E, ammo-
quando siamo sempre più in- nendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse:
capaci di far posto a Dio nella «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mo-
nostra vita e nelle nostre scel- strarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello
te. Guai a fare l’abitudine an- che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». a
che alle cose più sacre: soprat- quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il
tutto quando la Parola di Dio fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblica-
non ci dice più niente è il mo- mente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e
mento di correre ai ripari, per venivano a lui da ogni parte.
evitare lo stesso rimprovero
riservato agli israeliti.

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 11


“Parla di speranza, di misericordia..” pagina curata da Don Luciano -
rimentato sulla propria cità….e allora gli disob-
pelle: “Gesù di Nazareth bedisco, ma solo per a-
mi ha guarito dalla leb- more, per riconoscenza,
bra! L’ho pregato, mi ha perché anche voi abbiate
guardato con occhi mise- fede in lui!
ricordiosi, mi ha toccato, Parla di speranza, di mi-
proprio me che la legge sericordia, di giustizia:
proibiva di avvicinare! E ascoltate la sua voce!
per incanto il mio terri- Compie gesti prodigiosi
E si che Gesù gli aveva bile male è scomparso! che donano pace e con-
detto di starsene zitto: Poi il suo sguardo si è forto agli oppressi: ab-
ma come poteva tenersi fatto più duro, mi ha det- biate fiducia in lui!
dentro tutta la gioia che to che se dicevo in giro E così quasi senza accor-
provava nel sentirsi gua- quel che era successo e- gersene, sono diventato
rito? Ed ecco allora que- rano guai! Ma forse l’ha anch’io annunciatore
sti annunciare a tutti le fatto perché è così umile, della buona novella!”
meraviglie che aveva spe- non vuole troppa pubbli-

Preghiamo la Contemplo: Arriva quando meno l’attendo


Parola

Signore grazie per- E’ lui che decide l’ora Ma poi c’è anche il pericolo che
ché mi dai ancora dell’appuntamento e io non sciupiamo le nostre forze a gri-
tempo per cambiare,
e mi aiuti a costruire posso criticarlo. Di solito capita dare l’attesa e, quando viene,
la mia casa, il mio che, quando l’attendo, non vie- non abbiamo più energie affetti-
futuro qui in terra e ne, e quando non l’attendo, vie- ve per riceverlo.
poi in cielo con te. ne.
Con i giorni della Ciò che mi fa paura in questo
mia vita voglio fare Tutti lo chiamano nella grande non dar appuntamento è che, se
la tua volontà. Mo- liturgia del Natale e lui non vie- non riesco sempre a rimanere in
strami cosa vuoi che
cambi, quali cose
ne; nella miseria della Quaresi- attesa, egli arriverà come un la-
concrete e buone ma, quando tutti chiudono gli dro.
vuoi che io faccia occhi, viene. E forse ha ragione
oggi. Sono qui, Si- Quell’ora sarebbe terribile.
di trattarci così, perché noi ci
gnore, per compiere (Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
arroghiamo anche il diritto di
la tua volontà. Amen Antonioli)
farlo venire quando vogliamo.

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 12


Il santo del giorno: Santa Secondina di Ana-
gni, martire; sant'Arnoldo Janssen, fondato-
re.
“Abbiate grande cura della vita spirituale, che è la sor-
Venerdì
Gennaio
Tempo Ordinario
15
gente della libertà interiore. Senza preghiera non c’è li-
bertà interiore.” (Papa Francesco)

Il Santo del Giorno: san Mauro


Parola di
Parola di Dio
Dio
in briciole
briciole La fede è un dono da trasmettere, ma anche un tesoro da ricercare: ab-
in biamo bisogno di buoni maestri ma siamo chiamati anche a essere dei
testimoni credibili per gli altri e a condividere questo cammino con chi
ci sta accanto. La storia di san Mauro ci ricorda che questo incessante
processo di trasmissione e tradizione porta al cuore di Dio e quindi alla
Gioire del riposo di Dio santità. Sono poche le notizie biografiche giunte fino a noi, ma secondo
la tradizione Mauro era figlio di un patrizio romano, il quale affidò il
Pagina curata da Don Luciano V. M.
figlio a san Benedetto per l'educasse e lo facesse crescere a Subiaco. Pare
“…..affrettiamoci dunque a entrare in che con Mauro ci fosse anche anche Placido, un amico figlio di un altro
quel riposo, perché nessuno cada nello stes- patrizio. Poi le tracce di Mauro si perdono, ma probabilmente quando
so tipo di disobbedienza...” Benedetto si allontanò da Subiaco egli vi rimase come abate, diventando
un esempio nella preghiera e nella vita di fede. Alcuni nomi di luoghi e
(Eb 4,1-5.11) centri abitati, infine, fanno pensare che egli possa aver concluso la pro-
pria vita, o essere almeno passato, nelal regione della Loira.
La promessa di Dio resta vali-
da per sempre: egli è fedele nei
secoli. Ma il problema non sta
nella sua fedeltà quanto piutto-
sto nella nostra obbedienza a
Vangelo: Mc 2,1-12
lui. Questo, del resto, fu il mo-
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe
tivo che portò il popolo di I- che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era
sraele a non godere del premio più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro
la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto
legato alla promessa che Dio
da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a
aveva fatto loro. Dio realizza causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si
le sue promesse in tempi che trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era ada-
giato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paraliti-
spesso, non coincidono con i co: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni
nostri. La possibilità di gioire scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così?
del riposo di Dio à legata a Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?».
E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensava-
quanto ci impegniamo giorno no tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro
per giorno a restargli fedele. Le cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdo-
nati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e
occasioni non ci mancano, cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il
possiamo fare di ogni evento potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al
un’opportunità per dimostrar- paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua». Quel-
lo si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti
gli la nostra fedeltà e il nostro se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo:
amore, perché il premio è già «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
preparato per noi.

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 13


“Alzati……..” a cura di don Luciano - Parroco di Bovegno

nolenza. Quell’uomo che no di fronte alle difficol-


se ne torna a casa con tà, ma trovano soluzioni
quel lettuccio sotto brac- ingegnose ai problemi.
cio è l’immagine di come E’ il senso di solidarietà
la fede può rimettere in che si adopera perché
movimento le migliori tutti possano incontrarsi
energie che sono spesso con il perdono di Dio e
bloccate. ritrovino fiducia nella
vita. E’ la speranza che
E’ il riposo attivo di chi
con l’aiuto dei buoni e
“Alzati, prendi la tua ba- contempla le opere di
con la grazia del Signore
rella e va' a casa tua” Dio nella vita del mon-
anche le situazioni uma-
do, come le contemplava
Com’è il riposo del Si- namente senza sbocco
il Creatore nel settimo
gnore, quello in cui dob- possano tramutarsi in
giorno. E’ l’impegno fat-
biamo affrettarci ad en- occasioni per cui rendere
to di fatica ma anche di
trare? Non certo quello gloria a Dio.
fantasia creativa di colo-
della pigrizia e della son- ro che non si scoraggia-

Preghiamo
la Parola
Contemplo: Non è formalista
Ti ringrazio Signore, Con lui non è obbligatorio un par- vola, ma guarderà se il tuo cuore
per tutto quello che ticolare galateo, ma basta essere ha dato tutto quello che poteva
hai fatto per me. Ti contenti di lui e della sua presenza. dare. Con lui tutto diventa divisibi-
chiedo perdono nella Poi ogni tavola è adatta, ogni sedia le, senza di lui la moneta d’oro
mia lentezza nel se-
va bene, basta qualsiasi scodella, non è divisibile, ma divide. Senza
guirti. Rendimi una
persona più generosa, non occorrono i calici d’oro. Tutti di lui gli uomini a tavola non pos-
attenta alle necessità quelli che li hanno creduti necessa- sono andar d’accordo, con lui so-
di chi incontro tutti i ri è perché hanno trasportato in no d’accordo anche se c’è poco
giorni, fa’ che sappia Dio i loro gusti. pane. Quando c’è lui, si moltiplica
scoprirti nei fratelli, il pane, anche se non lo benedice.
così che possa colla- Quando tu riesci ad essere conten-
borare all’edificazione to di Dio, puoi essere tranquillo (Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
del tuo Regno sulla che Dio è contento di te. Non Antonioli)
terra. Amen guarderà a quello che c’è sulla ta-

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 14


I santi del giorno: San Marcello I, papa; santa
Giovanna da Bagno di Romagna, monaca.

“Nessuno può essere escluso dalla misericordia di


Dio. La Chiesa è la casa che tutti abbraccia e
Sabato
Gennaio
Tempo Ordinario
16
nessuno rifiuta.” (Papa Francesco)

I santi del giorno: san Giuseppe Vaz


Parola di Dio
in briciole Il Vangelo può infuocare il mondo con l'amore di Dio, basta
una scintilla per farlo ardere. Proprio come bastò l'opera di un
uomo in Sri Lanka per riaccendere la vita della comunità cri-
stiana e ridare speranza alla Chiesa di quella regione. San Giu-
seppe Vaz era nato a Goa, in India, nel 1651 ed era diventato
Vangelo: Mc 2,13.17 prete nel 1676, impegnandosi poi dal 1684 per far dar vita a
una realtà religiosa "autoctona" nella sua terra riuscendo a co-
In quel tempo, Gesù uscì di nuo-
stituire una comunità della Congregazione dell'Oratorio di San
vo lungo il mare; tutta la folla Filippo Neri. Volse poi il proprio sguardo verso Ceylon, lo Sri
veniva a lui ed egli insegnava lo- Lanka, dove la Chiesa era stata ridotta al silenzio a causa delle
ro. Passando, vide Levi, il figlio persecuzioni. Così portò il proprio aiuto ai cristiani di quel
di Alfeo, seduto al banco delle Paese rimanendo nella clandestinità, fino a giungere alla capi-
imposte, e gli disse: «Seguimi». tale, Colombo tra innumerevoli difficoltà. Tradusse il catechi-
Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre smo e le preghiere nelle due lingue locali: il tamil e il cingalese.
La scintilla fece ardere di nuovo il fuoco della fede: alla sua
stava a tavola in casa di lui, anche
morte nel 1711 i fedeli cattolici di Ceylon erano almeno 70
molti pubblicani e peccatori era- mila.
no a tavola con Gesù e i suoi di-
scepoli; erano molti infatti quelli
che lo seguivano. Allora gli scribi
dei farisei, vedendolo mangiare
Medita
con i peccatori e i pubblicani, Gesù vede Levi, in lui, e in tutti i pubblicani e i peccatori,
dicevano ai suoi discepoli: vede il bisogno di salvezza, il desiderio di verità, di una
«Perché mangia e beve insieme ai vita piena. Appena Levi è raggiunto da quello sguardo,
pubblicani e ai peccatori?». non esita ad alzarsi verso colui che può rispondere alla sua
Udito questo, Gesù disse loro: attesa. E così Levi, come molti pubblicani e peccatori, se-
«Non sono i sani che hanno bi- gue Gesù e lo invita alla sua tavola.
sogno del medico, ma i malati; io Gli scribi vedono Levi e Gesù a tavola con lui, ma il loro
non sono venuto a chiamare i sguardo si ferma al giudizio, alla denuncia del peccato: è
giusti, ma i peccatori».
uno sguardo incapace di misericordia. Ma chi ha bisogno
di salvezza se non chi è peccatore? E chi dunque può ac-
cogliere come dono il salvatore nella propria vita se non
chi è in attesa del suo venire, chi è pronto a lasciarsi chia-
mare da lui, chi desidera essere rinnovato, chi è disponibi-
le ad accogliere lui e tanti fratelli alla propria tavola?

Non di solo pane 1^ settimana Tempo Ordinario n. 972 pagina 15


Scheda del n°923
di Non di solo Pa-
ne

Sussidio di preghiera per la famiglia

Coordinatrice
Fiorella Elmetti
Anno XXIII - n. 972
Redazione
Domenica 10 gennaio 2021 don Luciano Vitton Mea,
Chiuso il 03/01/2021 don Carlo Moro, don Fabio Marini,
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Numero copie 950
Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio
Stampato in proprio
Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea
333/3390059
don Luciano Ideato da
don Luciano Vitton Mea

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Ogni giorno una meditazione dei più grandi maestri di spiritualità

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 I Santi del Giorno
 Tutte le opere di San Agostino
 I racconti di un pellegrino russo
 L’Imitazione di Cristo
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www.nondisolopane.it

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