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LETTERA A SARDI
(Apocalisse 3:1-6)
INTRODUZIONE
Com'è facile constatare, i messaggi rivolti alle sette chiese non presentano
particolari problemi di interpretazione. Il loro carattere eminentemente pratico ed
attuale c'invita a soffermarci sul testo ed a scavarne il contenuto.
La benedizione non consiste soltanto nell'ascoltare, ma anche nel far tesoro e nel
riflettere per applicare a noi le verità che ci vengono trasmesse. Queste lettere non
sono delle venerabili reliquie del passato, ma uno specchio per mostrarci quello che
siamo.
LA CITTA’
Sardi era una cittadina dell'Asia Minore, antica capitale della Lidia e sorgeva su di
una collina, circondata da fiumi. Oltre 600 anni prima, il suo re, Creso, aveva
ammassato tanto denaro e tante ricchezze da restare famoso per sempre, fu
l’inventore della moneta. Sardi era dunque una delle più ricche e potenti città del
mondo ed è stata una fortezza imprendibile.
Il nome di Sardi significa “residuo”, “lo scampato”. Della chiesa si conosce solo che
la sua fede alla fine del primo secolo, data della stesura dell'Apocalisse, era
diminuita. Aveva quindi almeno vent'anni, minimo per avere “nome (fama) da
vivere”.
Il MITTENTE
“Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle” (3:1).
Qualcosa rispetto alla chiesa si Efeso è cambiato. Cosa significa questo? Cristo è il
capo della chiesa ed esercita un’autorità assoluta, ma non tiene più in mano questa
chiesa.
I conduttori sono sfuggiti alla signoria di Cristo diventando i pastori del gregge!
Questo è un po’ il sintomo della chiesa Protestante: centralità della Parola, ma alla
fine i pastori decidono l’etica e la dottrina cristiana.
Notiamo che Cristo parla di fama, cioè questa chiesa era abbastanza stimata agli
occhi del mondo e delle altre chiese. Non è tanto difficile per una chiesa far credere
agli altri, e anche a se stessa, che è piena di vita, quando invece è morta.
Cosa vuol dire essere una chiesa morta? Vuol dire che pur mantenendo un ministero
attivo, pur avendo tante attività, e avendo tante persone coinvolte attivamente nel
lavoro per il Signore, in realtà, è soltanto attività umana, non c’è veramente la
presenza di Cristo in mezzo a loro.
Alcune domande sono d’obbligo: Come mai è possibile far credere agli altri che sei
vivente quando in realtà sei morto? Peggio ancora, come mai una chiesa può credere
questo di se stessa?
Questo è estremamente pericoloso: È possibile per una chiesa, o per una persona,
essere convinto di camminare bene con Dio, quando in realtà, non cammina affatto con
Dio?
Però c’era una piccola parte che non era morta: “Tuttavia a Sardi ci sono alcuni che
non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno con me in bianche vesti, perché
ne sono degni” (Ap 3:4).
Infatti, se fosse stata una chiesa interamente morta, cioè, senza veri credenti, Cristo
non si sarebbe interessato a lei. Invece, essendo stata una chiesa che una volta era
vivente, ma che poi, nel tempo, aveva cominciato a riempirsi con persone non
veramente salvate, Cristo interviene, perché Dio è geloso di quello che è suo.
Dio è paziente e amorevole, parla duramente per aprire i nostri occhi e perché lo
Spirito ci convinca di peccato, così il Signore usa cinque verbi per indicare il
comportamento da adottare:
1. Sii vigilante: È l'invito a stare con gli occhi aperti, a non essere sonnacchiosi,
faciloni. Essere vigilante vuol dire essere attento, attivamente, stare in guardia,
riconoscere il pericolo ed essere pronto e badare a non cadere. Dunque, vuol dire
concentrarsi, impegnarsi totalmente, per non subire il pericolo che incombe.
Cristo ha esortato i suoi discepoli ad essere svegli: “Vegliate e pregate, affinché
Mario Manduzio | Dottore in Teologia 61
SETTE CHIESA DELL’ASIA Sardi
2. Rafforza il resto che sta per morire: Riconsidera quegli aspetti della pietà che ti
sono rimasti, vivili intensamente, non permettere che muoiano. È un invito a
prendersi cura di quanti si sono spiritualmente ammalati e stanno per morire:
“Fratelli, se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con
spirito di mansuetudine” (Gal 6:1).
3. Ricordati delle cose udite e ricevute: La Chiesa di Sardi riposa tranquilla sugli allori
della sua brillante, ma passata reputazione. Molto spesso, con il passare del
tempo, succede che si comincia a dimenticare le verità che Dio ha rivelato
all’inizio. I pensieri si rivolgono a tante altre cose, e così, senza rendersene conto,
ci si può allontanare dalla verità.
5. Ravvediti: Cioè riconosci che hai peccato che hai sbagliato. Non cercare
giustificazioni, attenuanti o alibi, altrimenti non avrai pace. Dio ama lo spirito
contrito.
Cristo avverte la sua chiesa d'essere vigilante, perché Egli verrà in modo imprevisto.
Un ulteriore sviluppo di questa stessa idea si trova in Paolo quando parla della
parusia: “Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva;
perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro
nella notte” (1 Tes 5:1-2).
Il vero cristiano é chiamato ad una continua e vigilante attesa del ritorno del Signore,
perché, diversamente, si mette dalla parte del mondo incredulo. Tutto questo é
molto solenne. La parabola delle 10 vergini ci ricorda che non tutti aspettano la sua
venuta.
Attenzione a non prendere alla leggera le esortazioni del Signore, egli non parla per
spaventare, ma per esortare! Il diluvio, la distruzione di Sodoma sono il risultato
del mancato ascolto.
1) Le vesti bianche
Il vincitore camminerà con Cristo in vesti bianche. Egli conosce i cuori, sa molto bene
chi appartiene realmente alla sua chiesa, conosce i vincitori, che saranno vestiti di
vesti bianche e chi invece si accontenta solo di una professione di fede formale,
come faceva la maggioranza a Sardi. Il bianco indica purezza
La fedeltà sarà ricompensata, perciò i “vincitori” qui menzionati, sono quelli che di
fronte alle forti sollecitazioni del mondo, restano fedeli al Signore lasciandosi
guidare dallo Spirito di Dio. Cristo non si vergogna di questi credenti.
Apocalisse 13:8 ci ricorda che: “L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi
non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è
stato immolato”. Dunque fin dalla fondazione del mondo sono scritti tutti nomi degli
esseri umani con una eccezione: tutti coloro che appoggeranno il regno
dell’anticristo sono esclusi dal progetto di salvezza di Dio, ma siamo già dopo il
periodo della grazia.
Dalla creazione del mondo fino al regno dell’anticristo tutti nomi sono scritti nel libro
della vita, Dio ha concepito un piano di salvezza per tutti gli uomini: “la grazia di Dio,
salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata” (Tito 2:11). Tuttavia vi sono alcune
eccezioni come i seguaci dell’anticristo.
Attenzione però: I nomi che sono scritti nel libro della vita sono comunque scritti in
via provvisoria, tocca quindi all’uomo confermare questa iscrizione del suo nome.
Quando un peccatore si ravvede e crede in Cristo egli conferma la sua iscrizione,
chi vince dunque non avrà il suo nome cancellato dal libro della vita.
▪ Salmo 69:28 “Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti”.
Davide parla dei nemici che offendono Dio e il suo popolo. Anche questi sono
scritti nel libro della vita e Davide ne chiede la cancellazione, ma vale la stessa
risposta per Mosè: chi calpesterà la grazia di Dio sarà cancellato.
▪ Luca 10:20 “Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma
rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”. I discepoli furono entusiasti
del potere che Gesù aveva loro conferito, ma essi dovevano rallegrarsi che il loro
nome era scritto nel libro della vita. Strana questa affermazione per dei discepoli
che non erano ancora convertiti, infatti la vera appartenenza a Cristo avverrà
nella Pentecoste. Ma Gesù sapeva che tutti sono scritti nel libro della vita, anche
Giuda, ma sarà cancellato perchè ha peccato contro Cristo, infatti è chiamato
“figlio della perdizione” (Giov 17:12).
▪ Filippesi 4:3 “Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste
donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei
collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita”. Paolo fa dei nomi di suoi
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SETTE CHIESA DELL’ASIA Sardi
collaboratori scritti nel libro della vita. Come fa a saperlo? Mica conosce i cuori? Egli
conosce la Scrittura e sa che nel libro della vita sono scritti tutti gli esseri umani,
a maggior ragione chi conferma la sua iscrizione con la sua fede e chi serve il
Signore. Dunque bisogna fare i conti con la vittoria!
Concludendo si può affermare con certezza che nel “libro della vita” divino, vi é il
nome di tutti gli esseri umani, perché il Signore desidera che tutti gli uomini siano
salvati. Tuttavia la promessa di non essere cancellati da esso é solo per quelli che
“vincono e sono vestititi di vesti bianche”, cioè i credenti che sono stati “imbiancati
dal sangue dell'Agnello”.
Non v'è dubbio che il nome degli increduli verrà cancellato e non resterà scritto sul
“libro della vita”: “E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato
nello stagno di fuoco” (Ap 20:15).
Mentre è altresì certo che coloro che seguiranno l’anticristo non avranno mai il
loro nome scritto nel libro della vita.
Questa era la situazione della chiesa di Sardi: Molti vivendo nel ricordo del passato
avevano trascurato la loro relazione personale con Dio e non avevano conosciuto e
creduto che Cristo è il santo di Dio (Giov 6:69).
CONCLUSIONE
Il rischio che ogni chiesa viva sulle glorie del passato è un pericolo reale che porta
verso all’assopimento spirituale. Sicuramente ogni chiesa è influenzata da pericoli
esterni ed interni. L’importante è riuscire a identificare questi problemi per
affrontarli.
Ci sentiamo una chiesa viva perché non abbiamo gravi problemi dottrinali o perché
contiamo molti membri e siamo stimati dalle altre chiese e dal mondo? Attenzione non
sono questi i parametri del Signore. Sardi era tutto questo ma era una chiesa
morta.
➢ Dobbiamo sempre stare attenti che qualche radice velenosa venga fuori a darci
molestia e molti di noi ne siano contagiati (Ebr 12:15).