Arcidiocesi di Genova
Ufficio Catechistico
in collaborazione con
Ufficio Missionario
e Caritas Diocesana
Carissimi ragazzi,
siete pronti per iniziare insieme il cammino di Avvento?
Questanno il tema sar Cielo nuovo e terra nuova, perch vovogliamo collegarci allenciclica (cio alla lettera) che Papa Francesco
ha scritto per tutti noi qualche mese fa dal titolo Laudato si, nella
quale ci invita ad avere cura della nostra casa comune, cio della
terra in cui viviamo, della natura e dellambiente che ci circonda.
La nostra compagna di viaggio sar Maria, la mamma di Ges:
di settimana in settimana, lei stessa ci racconter, dal suo punto di
vista, come la nascita del Figlio di Dio le abbia cambiato la vita.
In questo sussidio troverete i brani della Parola di Dio di tutte
le domeniche di Avvento, insieme a riflessioni, testimonianze missionarie, preghiere, giochi e impegni concreti da prendervi per preparare
il vostro cuore ad accogliere Ges, che a Natale verr in mezzo a noi.
Cogliamo loccasione per ricordarvi che l8 dicembre inizier
lAnno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco e che
questo sar un anno particolare per la nostra diocesi, tutto incentrato sullEucarestia, volto della Misericordia e sorgente della Missione.
Tanti auguri di Buon Avvento a voi, alle vostre famiglie, ai vostri
parroci e catechisti!
BENEDETTO IL SIGNORE
DIO DISRAELE
EGLI SOLO COMPIE MERAVIGLIE.
E BENEDETTO IL SUO NOME
GLORIOSO PER SEMPRE:
DELLA SUA GLORIA
SIA PIENA TUTTA LA TERRA.
P. Eugenio
Petrogalli
Ghana, 2015
28
27 dicembre 2015
Santa Famiglia di
Ges, Maria e Giuseppe
Ges cresceva in sapienza,
et e grazia davanti a Dio e
agli uomini. (cfr. Lc 2,41,52)
(21,25-28.34-36)
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1 gennaio 2016
SS. Madre di Dio
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
(cfr. Lc 2,16-21)
3 gennaio 2016
II domenica dopo Natale
Il Verbo si fece carne e venne
ad abitare in mezzo a noi.
(cfr. Gv 1,1-18)
Quel bambino che ho contemplato nella misera capanna di Betlemme davvero il Salvatore: lo riconoscono i Magi venuti dai confini del mondo per rendergli
grazie, lo afferma la voce
di Dio Padre nel Battesimo
nel Giordano. Ges lacqua
viva, quella che porta vita e
salvezza. In questo tempo,
in cui concludo il mio percorso di Natale, mi impegno
a rinnovare nella preghiera
le promesse del battesimo,
pronto a fare qualche rinuncia per poter ancor meglio seguire gli insegnamenti di Ges.
6 gennaio 2016
Epifania del Signore
"Dov' colui che nato, il re dei
Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo".
(cfr. Mt 2,1-12)
10 gennaio 2016
Battesimo del Signore
Venne una voce dal cielo: "Tu
sei il Figlio mio, l'amato: in te
ho posto il mio compiacimento". (cfr. Lc 3,15-16.21-22)
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SVEGLIATI, SVEGLIATI,
RIVESTITI
DELLA TUA MAGNIFICENZA,
O SION!
INDOSSA LE VESTI PI SPLENDIDE,
SCUOTITI LA POLVERE, ALZATI!.
Ges, allinizio del cammino di Avvento mi inviti a stare sveglio. Tu, che sei un Dio di misericordia e vieni nel mondo per
riconciliare il cielo e la terra, accompagnami, perch il mio
cuore si trasformi in una culla pronta a riceverti.
Pochi mesi fa, PAPA FRANCESCO ha scritto
unENCICLICA, una specie di lettera rivolta ad ognuno di noi, che parla anche di natura; si chiama
LAUDATO SI, come la bella preghiera scritta da
San Francesco. Anche nel vangelo di questa prima
domenica di Avvento si parla tanto di natura e si
descrivono alcuni aspetti che fanno paura.
Ma c anche un imperativo: alzatevi, che vuol
dire state allerta, attenti per costruire un cielo
nuovo e una terra nuova, devo anche impegnarmi
a rispettare lambiente, come suggerisce il Papa:
molto nobile assumere il compito di avere cura del
creato con piccole azioni quotidiane.
Allora anche io, che sono ancora piccolo,
posso impegnarmi.
SCRIVO QUI IL MIO NOME, DOVE ABITO E UNA COSA CHE,
SECONDO ME, ANDREBBE MIGLIORATA INTORNO A ME.
ECCO, IO CREO
NUOVI CIELI
E NUOVA TERRA.
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Non riuscivo a capire il significato di quelle parole e sono rimasta in silenzio, incapace di rispondere. Allora lAngelo, pensando che fossi spaventata, ha continuato: Non temere,
Maria, perch hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai
un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Ges. Sar grande e
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli dar il trono di
Davide suo padre e regner per sempre sulla casa di Giacobbe
e il suo regno non avr fine.
23
(1,1-18)
[In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era
Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto stato fatto per mezzo
di lui e senza di lui nulla stato
fatto di ci che esiste.
In lui era la vita e la vita era la
luce degli uomini; la luce splende
nelle tenebre e le tenebre non
lhanno vinta.]
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni. Egli
venne come testimone per dare
testimonianza alla luce, perch
tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
[Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo. Era
nel mondo e il mondo stato
fatto per mezzo di lui; eppure il
mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo
hanno accolto.
A quanti per lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli
di Dio: a quelli che credono nel
suo nome, i quali, non da sangue
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(3,1-6)
Nell'anno quindicesimo dell'impero
di Tiberio Cesare, mentre Ponzio
Pilato era governatore della
Giudea, Erode tetrrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrrca dell'Itura e della Tracontide, e Lisnia tetrrca dell'Abilne, sotto i sommi sacerdoti
Anna e Cifa, la parola di Dio
venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del
Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com' scritto nel
libro degli oracoli del profeta Isaia:
Voce di uno
che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sar riempito,
ogni monte e ogni colle
sar abbassato;
le vie tortuose
diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedr
la salvezza di Dio!.
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IL TERRENO ACCIDENTATO
SI TRASFORMI IN PIANO
E QUELLO SCOSCESO IN VALLATA.
ALLORA SI RIVELER
LA GLORIA DEL SIGNORE
E TUTTI GLI UOMINI INSIEME
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(3,10-18)
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: Che cosa dobbiamo fare?. Rispondeva
loro: Chi ha due tuniche, ne dia a
chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto.
Vennero anche dei pubblicani a
farsi battezzare e gli chiesero:
Maestro, che cosa dobbiamo
fare?. Ed egli disse loro: Non
esigete nulla di pi di quanto vi
stato fissato.
Lo interrogavano anche alcuni
soldati: E noi, che cosa dobbiamo fare?. Rispose loro: Non
maltrattate e non estorcete
niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe.
Poich il popolo era in attesa e
tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non
fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: Io vi battezzo con acqua; ma viene colui
che pi forte di me, a cui non
sono degno di slegare i lacci dei
sandali. Egli vi battezzer in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e
per raccogliere il frumento nel
suo granaio; ma brucer la paglia
con un fuoco inestinguibile.
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
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(1,39-45)
In quei giorni Maria si alz e and
in fretta verso la regione montuosa, in una citt di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccaria,
salut Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussult nel suo
grembo. Elisabetta fu colmata di
Spirito Santo ed esclam a gran
voce: Benedetta tu fra le donne
e benedetto il frutto del tuo
grembo! A che cosa devo che la
madre del mio Signore venga da
me? Ecco, appena il tuo saluto
giunto ai miei orecchi, il bambino
ha sussultato di gioia nel mio
grembo.
E beata colei che ha creduto
nell'adempimento di ci che il Signore le ha detto.
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HAI MUTATO
IL MIO LAMENTO IN DANZA,
MI HAI TOLTO LABITO DI SACCO,
MI HAI RIVESTITO DI GIOIA.
(Salmo 30,12)
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