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*SCUOLA
SECONDARIA I
Grado Paritaria
Rosa Venerini
CLASSI
Seconda A e Terza A
La gioia
Un cuore gioioso il normale risultato
di un cuore che arde d'amore.
La gioia non semplicemente una questione di temperamento,
sempre difficile mantenersi gioiosi:
una ragione di pi per dover cercare di attingere
alla gioia e farla crescere nei nostri cuori.
La gioia preghiera; la gioia forza; la gioia amore.
E pi dona chi dona con gioia.
Ai bimbi e ai poveri, a tutti coloro che soffrono e sono soli,
donate loro sempre un gaio sorriso;
donate loro non solo le vostre premure, ma anche il vostro cuore.
Se nel vostro lavoro incontrate difficolt e le accettate con gioia,
con un largo sorriso, in ci, al pari di molte altre cose,
vedrete le vostre opere buone.
E il modo migliore per dimostrare la vostra gratitudine
consiste nell'accettare ogni cosa con gioia.
Se sarete colmi di gioia, la gioia risplender nei vostri occhi
e nel vostro aspetto, nella vostra conversazione e nel vostro appagamento.
Non sarete in grado di nasconderla poich la gioia trabocca.
La gioia assai contagiosa.
Cercate, perci, di essere sempre
traboccanti di gioia dovunque andiate. ...
La gioia dev'essere uno dei cardini della nostra vita
Una persona che possiede questa dote spesso raggiunge alti vertici.
Splende come un sole in seno a una comunit. ..
Madre Teresa di Calcutta
Linvito ad essere allegri nel Signore era costante nelle sue omelie, ma
soprattutto nei suoi scritti, a chiunque si rivolgesse. Questo input
costituisce il marchio di riconoscimento di tutte le sue lettere e dei suoi
scritti. La gioia del Marcucci quella di cui parla Ges nel Vangelo: non il
risultato di una vita senza preoccupazioni, fatiche e dolori, ma il sostegno
sicuro per affrontarle e vincerle con fiducia e coraggio. E molto bello e
significativo lesempio che usa: la dolcezza del miele, che condisce tutte le
cose, cos deve essere la gioia nella nostra vita quotidiana.
Il miele pi dolce quello che viene succhiato dalle api dal timo
pi amaro e il giglio pi candido e odoroso quello che nasce tra
le spine.
State allegri e lasciate che il Signore liberamente faccia di voi,
di me e di tutti secondo lamabile sua divina volont. Fidiamoci,
supplichiamo, amiamo, serviamo, soffriamo Abbiamo chi ben
regola e dispone il tutto.
Galati 5,22-25:
Ma il frutto dello Spirito : amore gioia, pace, pazienza,
gentilezza, bont, fede, mansuetudine, autocontrollo. Contro tali
cose non vi legge. Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la
carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. Se viviamo per lo
Spirito, camminiamo altres per lo Spirito.
Giovanni 15:4-5, 8
Dimorate in me e io dimorer in voi; come il tralcio non pu da s
portare frutto se non dimora nella vite, cos neanche voi, se non
dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e
io in lui, porta molto frutto, poich senza di me non potete far
nulla. In questo glorificato il Padre mio, che portiate molto
frutto e cos sarete miei discepoli
Giovanni 15:1-2
Io sono la vera vite e il Padre mio
lagricoltore. Ogni tralcio che in
me non porta frutto, lo toglie via;
ma ogni tralcio che porta frutto, lo
pota affinch ne porti ancora di
pi
Un esempio molto
concreto sul portare
frutto ce lo d
la parabola
del Seminatore
Vangelo secondo Matteo
PRESENTAZIONE
DELLARCOBALENO DELLA GIOIA
Solitamente associamo la gioia ad un qualcosa di astratto, ma si pu trovare in
tutto ci che ci circonda quotidianamente, come un sorriso, un piccolo gesto o
semplicemente la compagnia di una persona. Non basta essere felici con se
stessi, bisogna imparare a condividerla con le persone che amiamo e con quelle
che ci sono accanto ogni giorno. E questo il grande messaggio che Marcucci ci
ha trasmesso; inoltre lallegria la cornice della nostra vita interiore. Ci che
abbiamo racchiuso nel nostro cuore il nostro vero essere ed ci che ci
caratterizza e ci rende unici.
Tutti noi siamo come le piante, Dio il contadino che le coltiva, le fa crescere in
fraternit ed amore. Da un seme sboccia un fiore che possiamo coltivare per
farlo crescere rigoglioso o lasciarlo abbandonato a se stesso, cos da farlo
appassire e morire.
Uno dei pi grandi doni che Dio ci fatto proprio quello della libert: non ci
sono cattivi o buoni, ognuno di noi ha sia luce che oscurit dentro di s, ma sta a
noi scegliere da quale parte schierarci. Solo affidandoci al Signore troveremo la
retta via. I veri valori che compongono questa strada sono:
LA CARITA
IL CORAGGIO, LA GENEROSITA,
LA FORTEZZA DI SPIRITO,
LIMPEGNO DILIGENTE,
LA SEMPLICITA DI CUORE,
LA PACE,
LA MANSUETUDINE,
LA PAZIENZA.
Abbiamo deciso di rappresentare tutto ci con alcuni disegni, che in qualche
modo vogliono rispecchiare i nostri sentimenti pi profondi. Sviluppando
questa meravigliosa iniziativa siamo riusciti a comprendere lintenzione del
Venerabile Antonio Francesco Marcucci sullarcobaleno della GIOIA Come
nei colori dellarcobaleno c unarmonia stupenda ed indescrivibile, la stessa
cosa dovrebbe succedere dentro ognuno di noi, vivendo in pienezza i valori
sopraindicati.
La gioia
preghiera;
la gioia forza;
la gioia amore.
E pi dona
chi dona con gioia.
Madre Teresa di Calcutta
Piersigilli Francesca cl. III A
L'anima mia
magnifica
il Signore ]
e il mio spirito
esulta in Dio,
mio salvatore
PRESENTAZIONE LAVORO II A
Marta Angelici
Il nostro cammino
nella mano di Dio,
Guidati
dalla Vergine Maria
Signore,
ho bisogno di te,
punto fondamentale
del mio cammino,
luce che illumina
la mia strada.
Mi ami, mi proteggi
e mi tendi la tua mano,
sei sempre con me.
Mi doni pace, gioia
e sicurezza
Francesca Ippoliti
3 A
Signore,
fa che con laiuto
di Maria
riesca a percorrere
la strada della vita,
sempre stretta
nella tua mano.
Aiutami a capire ci
che veramente conta
nella vita
e a guardare il mondo
con occhi da bambino.
Sara Ferretti 3 A
Vergine Santa,
tu sei un esempio da seguire
per tutti noi:
come madre, come donna,
come creatura di Dio.
Madre buona,
io ti chiedo di aiutarmi
a capire
quando sbaglio
e a saper riprendere
il cammino con amore.
Dammi la forza
per superare
ostacoli e difficolt
Maria Paolella 3 A
Signore,
insegnaci a saperti amare
e lodare in ogni circostanza
per poter essere
come tu ci vuoi.
Guidaci sulla retta via,
prendendoci per mano
e conducendoci dove vuoi tu.
La gioia piena
del tuo regno
il nostro sogno pi bello.
Francesca Piersigilli
3 A
Signore,
tu ci prendi per mano
e ci guidi
sul retto cammino.
Fa di noi
delle creature nuove,
ricche di amore,
di gioia, di dono,
sempre pronte
ad irradiarti intorno
a s.
Signore,
sii per ognuno di noi guida sicura
e luce sfolgorante
nelle scelte importanti
della vita,
per poter percorrere sempre la via
che conduce a Ges,
attraverso Maria.
Aiutaci a trovare la nostra strada,
quella che Dio,
donandoci la vita,
ha pensato per noi.
Prendici per mano ogni giorno
e dona al nostro cuore
gioia e pace.
Lucrezia Frizzo 3 A
Signore Ges,
nostro pastore,
guida noi tuo gregge,
in pascoli sicuri.
Conduci noi, tuoi figli,
attraverso vie impervie,
sorretti da Maria.
Donaci sapienza
e coraggio
per camminare dietro
a te che sei amore.
Vittorio Burchiani
O Signore,
tu mi proteggi
tutti i giorni,
sei vicino a me
in ogni momento
e mi aiuti a trovare
la strada giusta.
Farei qualsiasi cosa
con te e per te.
Andrea Nicolli 3 A
Signore,
proteggi me,
la mia famiglia
e tutte le persone
del mondo.
Aiutami a capire
i miei sbagli
e a correggermi.
Indicami la strada
da percorrere con te.
Alessandro Baroni
3 A
Maria,
aiutami sempre a scegliere
la strada giusta
ed indicami la via migliore
per poter essere
come Ges mi vuole.
Donami uno slancio speciale,
quando mi trovo di fronte
ad ostacoli e difficolt.
Mano nella mano di Ges
tutto sar pi bello e facile
Maddalena Campagnoli
3 A
O Maria Vergine,
aiutami ed indicami
il mio cammino.
Con te al mio fianco
potr superare
ogni ostacolo.
Aiutami ad essere
meno superficiale
e pi rispettoso
delle regole.
Luca Viezzoli 3 A
E emozionante essere
condotti da Maria
a Ges: io voglio
rimanere
su quella mano
Sirio Scarpini
La grandezza
e la leggerezza della mano
apre il cuore a Ges
e rivela il grande amore
che Lui ha per noi
Luca Pradella
SCARPINI SIRIO II A
Limmagine trasmette
amore, gentilezza, pace,
gioia, perdono. Racchiude
una simbologia molto
profonda e forte
Roberto Principi
LAMURA ANNA II A
GALVANI BENEDETTA II A
Riprodurre Maria
non possibile
perch tenera, delicata,
dolce, affabile,
aperta al dono
e dal cuore grande.
Io lamo e mi affido
totalmente a lei.
Marta Angelici
Guardando questa
immagine e fissando
lo sguardo sugli occhi
chiusi di Maria,
mi fa cogliere il suo
raccoglimento
e il suo spirito di preghiera.
Voglio imparare da lei
a dire sempre di s
Jhasline Compra
COMPRA JHASLINE II A
Osservando attentamente
limmagine avverto una
bellissima sensazione di pace
interiore e mi fa sentire
una creatura nuova
Chiara Paladini
Anna Tansella
Racconta un episodio
in cui sei riuscito a
RALLEGRARE QUALCUNO
Maddalena campagnoli
Molti dicono che le caramelle fanno solo male ai denti e alla pancia, altri
dicono che il cioccolato ci caria i denti e ci tocca andare dal dentista.
Caramelle e cioccolato sono due alimenti che noi mangiamo perch
sono buoni e hanno buon gusto. Essi ci hanno accompagnati durante la
vita, non ci accorgiamo, ma sono sempre nei dintorni, in ogni negozio e in
qualsiasi casa. Il bello che tutto ci esce dalle labbra dei pi grandi, serve
di esempio ai pi piccoli. Sappiamo, per, che anche una caramella o una
barretta, anche piccola, di cioccolato, pu far felice un bambino pi di
qualunque altra cosa. Una caramella sar anche pi piccola di una
semplice macchinina di plastica, ma allinterno di essa contenuta tutto il
succo di cui ha bisogno per essere bella sia fuori che dentro ed proprio
quel succo che rende felici. C sempre un MA nelle cose, perch se
questa caramella viene regalata senza lamore e la gioia, allora non ha
nessun significato. Pu suonare strano, ma i bambini sono le persone pi
sincere. Un po di giorni fa, mio cugino era lunico tra i suoi amichetti che
non aveva una caramella. Io, vedendolo, anche se da lontano, riuscivo a
vedere il desiderio e la tristezza che lottavano insieme nei suoi occhi. Non
per piet, ma con amore e consapevolezza mi ero alzata, per farlo felice e
vedere il suo magnifico sorriso, gli comprai una caramella e posso giurare
che anche senza alcun battito di labbra, lui mi abbia ringraziato con gli
occhi e il sorriso. Non potevo essere pi fiera di quanto accaduto.
Alison Compra classe III A
Ci sono stati vari momenti in cui ho portato gioia a qualcuno, ma non molto importanti,
come per esempio pagare il gelato a mio fratello o accompagnare mamma al
supermercato ma una volta ho fatto felice talmente tanto una persona per una
scemenza, che da quel giorno mi sono sentita molto pi generosa e altruista con gli altri,
diventando completamente unaltra persona. successo tutto nella calda estate del
2013, quando stavo ad Ortona dai miei nonni. Cinque giorni su sette, quando nonno stava
a lavoro mattina e pomeriggio, tornando a casa solo per pranzo e per cena, io ero sola
con la nonna. Mamma, pap e Emanuele erano rimasti ad Ancona. Io e nonna, quindi,
passavamo intere mattinate e pomeriggi a casa da sole, ci divertivamo un sacco, perch
potevamo fare tutto quello che volevamo senza che nessuno ci dicesse nulla. Dopo un
po, per, diventava noioso passare tutta la giornata dentro quella grande casa. Il
massimo che potevamo fare fuori da quelle mura, era di andare al piano di sopra a
trovare i miei zii, oppure andare al piano di sotto a prendere le bottiglie di pomodoro per
fare il sugo. Allora un giorno mi venuta unidea: perch non andare al centro
commerciale pi vicino? Cera solo un problema: nonna non ha la patente! Ma
sicuramente il nonno ci avrebbe accompagnate e poi ci sarebbe venuto a riprendere.
Cos abbiamo fatto. Ci siamo divertite un sacco e il bello era che non avevamo alcuna
fretta, potevamo stare l allinfinito! Siamo tornate a casa con quattro e pi buste piene di
tante cose! stata una giornata indimenticabile, ma la parte pi bella stata quando,
tornate a casa, davanti alla porta, nonna mi ha guardato negli occhi e mi ha detto con
aria seria e sincera GRAZIE! il suo viso cos rilassato, ma allo stesso tempo quellabbraccio
che mi ha dato era colmo daffetto, mi ha fatto traboccare di gioia. Mi sentivo il cuore
in gola, quellamore che mi trasmetteva, mi faceva trasalire dentro. Solo dopo ricambiai,
era come se quel gesto durasse allinfinito! stata la pi bella giornata della mia vita.
Lucrezia Frizzo classe III A
Era una normalissima sera di Marzo, stavo per andare a dormire, quando
mio padre mi chiama per darmi una brutta notizia. Una delle mie pi care
amiche si era sentita male ed ora era in ospedale, ma la cosa peggiore era
che io non potevo fare niente. Ero nel panico perch lavevano addirittura
ricoverata e non si avevano altre notizie. Passai una nottata nella completa
agitazione e il giorno dopo mi precipitai in un negozio per comprarle un
peluche con la scritta: ti voglio bene, le feci un piccolo biglietto dove la
rassicuravo e le auguravo una pronta guarigione. Avevo fatto tutto questo
con il cuore, restando positiva e ripensando ai suoi sorrisi, le nostre risate e i
nostri indimenticabili momenti trascorsi insieme. Erano le quattro e andai a
trovarla, dopo essere salita fino al suo piano, ho aperto la porta molto
lentamente ed era l sul letto con il volto annoiato. Non sono mai stata cos
contenta di vederla, le corsi incontro e labbracciai forte. Il suo viso era il
ritratto della felicit, mi disse che era fortunata ad avere unamica come
me al suo fianco. Passarono circa due ore, e in tutto quel tempo avevamo
riso e scherzato, ero davvero felice, mi sentivo bene interiormente. Solo
quando tornai a casa, mi resi conto dellimportanza degli amici e delle
persone che ci amano e fanno di tutto per rallegrarci e condividere la loro
gioia. Chiunque in grado di fare un gesto cos, ma limportante che sia
fatto con il cuore.
Francesca Ippoliti classe III A
Era il 29 maggio cio il giorno della mia prima comunione: Arrivavano tutti i
miei parenti da Roma e io ne ero felicissima, insieme ai miei parenti cera
mia cugina una persona molto allegra con grandi occhi e dei capelli
marroni chiaro con alle punte dei boccoli. Mi ricordo ancora come era
vestita, aveva un vestito rosso con delle roselline sempre dello stesso colore
e siccome era estate, ai piedi aveva delle ballerine bianche. Dopo la mia
comunione siamo andati a fare una passeggiata al Passetto e quando si
era avvicinata lora di andare a mangiare, siamo andati ad un ristorante l
vicino che cucinava solo pesce. Dopo aver mangiato e dopo aver visto la
torta, mi hanno dato i regali. Scartato il primo che era una macchinetta
fotografica, mia cugina se n andata sentendosi esclusa, io non ci ho
fatto tanto caso, ma quando mi accorsi, mi sentivo in colpa, anche se era
la mia festa. Non volevo che fosse triste perch a lei non avevano dato
nessun regalo e mi sentivo triste perch erano tutti felici tranne lei. Allora mi
sono avvicinata con un mio regalo e glielho porto, lei era cos felice che
ero felice anche io per lei. Dopo per si resa conto che era uno stupido
capriccio che una bambina di nove anni non dovrebbe fare, quindi mi ha
chiesto scusa e mi ha ridato il regalo, e cosi ci siamo messe a ridere
insieme.
Milena Masci
Era estate ed ero a casa in campagna. Io e mio fratello stavamo per andare in
bici verso la chiesetta di Santo Isidoro di fronte al discesone che avremmo fatto
tutto velocemente. La velocit ci avrebbe dato la spinta per poi faticare di
meno nella salita, che era subito dopo. Arrivammo allinizio della discesa e lui
diede il via: Uno due tre Via! Partimmo e allargammo le gambe,
lasciando andare i pedali, che rotearono velocemente. Finimmo il discesone ed
arrivammo circa a met salita, quando per colpa della breccia grossolana, mio
fratello cadde. Mi fermai subito e lasciai la bici sul bordo della strada, a terra,
per andare ad aiutarlo. Stava piangendo. Gli tolsi la bici di sopra e vidi subito
una grossa ferita al ginocchio sinistro, il lato in cui era caduto. Fortunatamente
lui non laveva ancora vista, altrimenti avrebbe frignato ancora di pi. Lo aiutai
a rialzarsi e dopo aver lasciato le bici fuori della strada, reggendosi a me, ci
incamminammo verso casa. Attraversato il giardino antistante la casa, presi le
chiavi, aprii la porta e feci sedere mio fratello sul primo gradino, mossa alquanto
sbagliata perch lui stava per guardarsi la ferita e si sarebbe sicuramente
impressionato e rimesso a piangere. Lo feci alzare e lo aiutai a fare le scale, con
battute scherzose cercavo di distrarlo, cos inizi a ridere. Ero molto felice di
averlo aiutato a non abbattersi, che quasi mi stavo dimenticando di
disinfettargli la ferita. Lo feci accomodare sul divano e poi corsi a prendere
loccorrente per la delicata operazione. Io ho cercato di continuare a distrarlo e
a farlo sorridere. Mi sono sentita molto orgogliosa di me stessa per aver aiutato
mio fratello a non deprimersi per una sbucciatura al ginocchio. Lui dopo la
medicazione mi ha molto ringraziato abbracciandomi calorosamente.
Francesca Piersigilli classe III A
Lallegrezza
conserva
la bont
dello Spirito
Gentile Signorina,
Salve, Jhaslene ,
Caro Gabriele
Carissima Ylenia
Io sto molto bene, sono vicino a Ges
e con Lui parlo anche di te Anche
io qualche volta ho giocato a carte,
ma al gioco ho sempre dedicato poco
tempo. Mi chiedi consigli,
osservandoti da quass, mi viene
spontaneo dirti: Devi essere pi
aperta con gli altri, non aver paura,
tutti ti vogliono bene.
Cara Anna,
Caro
Francesco
Antonio
Marucci,
sono uno studente della scuola
Maestre Pie Venerini e consiglio
anche a lei di andare con lo
skate, forse gli farebbe bene. Se
vuole glielo posso insegnare un
po io, non che sono bravo
bravo, per qualcosa posso
insegnargli. E spero che si
diverta e le piaccia? Imparer
delle cose importanti ma prima
dovr insegnare a me tante
altre cose ancora pi belle.
ARRIVEDERCI
JOFFREY
Ciao, Joffrey,
sono Francesco Antonio
Marucci ho ricevuto la tua
lettera. Grazie per i consigli
che mi hai dato e ci prover
ad andare nello skate, anche
se proprio non ci sono mai
andato. Spero di divertirmi
andando con lo skate. Mi
piacciono le avventure nuove.
Prima o poi imparer
qualcosa. Insegner tante
cose belle anche a te che sei
un ragazzo bravo e gentile il
tuo
Antonio Marucci Francesco
Alessandro
Francesco Antonio
Caro Marcucci,
Cara Maddalena
Marcucci
Caro Venerabile
Francesco Antonio Marcucci,
io ti immagino come una persona
molto
buona,
generosa
ed
intelligente e penso che tu lo sia
stato veramente. Nella tua vita
passata ti mai venuta la
tentazione di picchiare qualcuno o
sei sempre stato bravo?
A che et hai imparato a leggere e
a scrivere?
Io vorrei che fossi ancora vivo per
rispondere a questa lettera, ma
non
importa
ti
ammiro
comunque anche se non ti ho mai
conosciuto.
Ciao,
Lucrezia.
Cara Lucrezia,
sono felice che tu mi immagini cos e non
sbagli completamente! In quanto alle
domande, io sono stato un uomo come tutti
gli altri, e come tutti mi venuta la
tentazione di picchiare qualcuno, ma non
lho mai fatto, se non quando ero piccolo. Ho
imparato a leggere allet di tre anni e a
scrivere subito dopo. Mi ha fatto piacere
ricevere la tua lettera e leggerla, come lo
stato risponderti e mi hai fatto diventare la
faccia rossa dallimbarazzo quando ho letto
la parte finale, quando tu dici che mi
ammiri comunque anche se non mi hai mai
conosciuto. Ti ringrazio tanto per questo
tuo grande interesse nei miei confronti e ti
auguro un buonissimo anno scolastico e,
gi che ci siamo, buon Natale a te e ai tuoi
cari.
Con affetto,
F. A. Marcucci.
Ciao Marcucci,
Ciao Francesca,
Cara Milena,
Rispondi presto
Milena
Caro Fra
Spero non ti dispiaccia se ti chiamo
cos, ma mi fa pensare a una
persona simpatica il nome Fra.
Comunque, passiamo al vero motivo
di questa lettera: volevo porti alcune
domande, soprattutto ora che il
Natale si sta avvicinando. Allora la
prima : Come pensi di passare le
vacanze di Natale? No, ok,
scherzavo, volevo domandarti: Cos
che ti spinge a predicare alla gente
anche se sai che potrebbero non
crederti o deriderti? Soprattutto: Da
dove ti arrivano tutte le perle di
saggezza che dici? Spero di non
averti rubato troppo del tuo tempo
prezioso. Ciao
Francesca
Cara Fra,
adotto anchio questo soprannome
perch immagino che anche tu sia
simpatica In primo luogo volevo
dirti che passer questo Natale in
compagnia dei miei fratelli e con
tutti coloro che si vorranno unire a
noi. Seconda cosa, in risposta alla
tua domanda: riesco a predicare e dire
quelle cose che tu chiami perle di
saggezza, perch vivo alla presenza
di Dio, lui opera attraverso me e mi d
sicurezza e forza spronandomi e
suggerendomi ci che devo dire.
Spero di aver risposto alle tue
domande.
Con affetto
Fra
Caro Marcucci,
Cara Alison,
Caro Fra
Spero non ti dispiaccia se ti chiamo
cos, ma mi fa pensare a una persona
simpatica il nome Fra. Comunque,
passiamo al vero motivo di questa
lettera: volevo porti alcune domande,
soprattutto ora che il Natale si sta
avvicinando. Allora la prima :
Come pensi di passare le vacanze di
Natale? No, ok, scherzavo, volevo
domandarti: Cos che ti spinge a
predicare alla gente anche se sai che
potrebbero non crederti o deriderti?
Soprattutto: Da dove ti arrivano
tutte le perle di saggezza che dici?
Spero di non averti rubato troppo del
tuo tempo prezioso. Ciao
Cara Fra,
adotto anchio questo soprannome
perch immagino che anche tu sia
simpatica In primo luogo volevo
dirti che passer questo Natale in
compagnia dei miei fratelli e con
tutti coloro che si vorranno unire a
noi. Seconda cosa, in risposta alla
tua domanda: riesco a predicare e
dire quelle cose che tu chiami perle
di saggezza, perch vivo alla
presenza di Dio, lui opera attraverso
me e mi d sicurezza spronandomi e
suggerendomi ci che devo dire.
Spero di aver risposto alle tue
domande.
Con affetto
Francesca
Fra