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CU LTU RA R F LI G I O SA P O P O L A R E V O L .

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PUIILICAZIONE SEMESTRALE GENNAIO 1937
Nihil obstat quominus lmprimahir IMPRIMATUR
Viterbli, d e 10 Martii 1937 Víterbii, d e 15 Martii 1937
ARCHID. A. TARQUINI ARCHIPR. SEXTILIUS OIULIANELLI
I
Rev. Eccl.cus Vicaria Oeneralis
Mio carissimo fanciullo
Sono ormai quarant'anrd da che il Signore mi aƒfidò il santo e nobile compito della preparazione dei fanciulli
alla Primo Comunione. Nei primi venti anni erano soltanto piccoli gruppi di venti, trenta, cinquanta fanciulli ogni anno, cric
prima istruivo nei Catechismo durante uno o due mesi, e poi preparava, con un corso di santi Spirituali Esercizi, alla
Prima Comunione. Negli ultimi venti anni, non più piccoli gruppi, ma tutti i fanciulli della mia città (circa 300 ogni
anno) hanno partecipato agii Esercizi Spirituali, dopo essere stati istruiti nel Catechismo dai singoli parroci
Ogni anno, quando ritorna il periodo di si santo lavoro, il mio cuore s'innonda di gioia grandissima... Quando mi
vedo dinanzi la numerosa schiera di faneiulletti, che si raccolgono nel tempio per prepararsi al più bel giorno della loro
vita, sento tutto la nobiltà e io sublimito del compito che Dio mi affida... Si trotto di preparare tante piecole anime a
ricevere per la prima volta nel loro petto il Figlio di Dio fatto uomo!!
Ed allora rwn mi basta più il bel gruppo di fanciulli alle mie cure affidati; e brama di averne un numero im
mensamente maggiore... Vorrei potei preparare alla Prima Comunione molte migliaia di fanciulli ogni anno... vorrei i
fanciulli di tutto il mondo!
Questo vivissimo desiderio mi ha ispirato la pubblicazione di questo volumetto
O mio piccolo lettore, se ti trovi lontano da me anche cento e mille chilometri, io desidero di cooperare in qualche
modo, sia pure in minima parte, alfa tua preparazione alla Prima Comunione!
Leggi con attenzione queste pagine, osserva attentamente le belle illustrazioni... imparerai a conoscere chi è quel Gesù
che devi ricevere nel tuo petto ; saprai quanto egli ha sofferto per te e quanto ti na amato; imparerai quali cose sono
necessarie per fare una buono Comunione... E poi, per mostrare la tua gratitudine a un Dio cosi buono, studierai at
tentamene i suoi Comandamenti e i Precetti della Chiesa, e prometterai di osservarli con tutta fedeltà. Finalmente saprai
quali sono le fonti alle quali dei attingere la grazia, per avere la forza di mantenerti fedele a Dio e giungere alla
salvezza eterna
Twii questi santi insegnamenti ricaverai dalla lettura di questo libro
Si avvicina il più bel giorno della tua vita... giorno di paradiso, principio di vita nuova, caparra della felicità
eterna... Non perdere neppure un minuto di tempo! Preparati con premura, con gioia, con amore. La Prima Comunione
ben fatta sarà pegno della eterna Comunione del Cielo I
L'Ama£co dei fanciulli
I. - Predilezione di Gesù per i fanciulli. Gesù rivolgo questo invito a tutti i fanciulli, appena perve-
nuti all'uso di ragione, e cioè all'età di circa sette anni, E la pri
Gesù, quando era sulla terra, amava molto i fanciulli, e spesso ma volta che un fanciullo ricevo dentro al suo petto Gesù, set
s'intratteneva con essi: li istruiva, li accarezzava, li benediceva. to le apparenze dell'ostia consacrata, è giorno di festa grande e
E ì fanciulli, quando sentivano dire che Gesù passava per qual- di gioia purissima. Questo atto solennissimo si chiama LA PRI
che via del loro paese, od anche per le vie di campagna, anda- MA COMUNIONE.
vano di corsa incontro a lui, e cercavano di stargli vicini, Per Comunione significa unirsi insieme. II fanciullo, che si unisce
ascoltai bene i suoi insegnamenti e per ricevere la sua benedi- insieme con Gesù, perché lo riceve nel suo petto, fa la Coma
zione. E tornavano a casa col cuore pieno di gioia. ione. II giorno della Prima Comunione è il più bel giorno della
l fanciulli, che andavano intorno a Gesù, erano molti; e vita 1
spesso erano così vivaci e chiassosi, che un giorno gli Apostoli, Quale immensa felicità! Potersi unire insieme con Gesù, che
temendo che essi disturbassero Gesù, pregarono le mamme di è il figlio di Dio fatto uomo, potei ricevere nel proprio petto il
condurli via. Ma Gesù disse: Lasciate che i fanciulli vengano a Padrone dell'universo, il Creatore del cielo e della terra! Quanto
me. (figura pag. 5). è buono Gesù, che si degna di scendere nel nostro petto!
Gesù voleva i fanciulli vicini a sa perché deriderava istruir- Ma se ogni volta che si deve ricevere Gesù nel nostro petto
li: voleva insegnai loro ciò che si deve fare per essere buoni e è necessario prepararsi bene; molto meglio deve prepararsi un
per meritarsi il Paradiso. fanciullo che deve ricevere Gesù per la prima volta, un fanciullo
Adesso Gesù non percorre più paesi e campagne per predi- che deve fare la Pnuiui Comunione. Per fare una buona prepa
care, per far miracoli, per insegnare agii uomini la via del Cielo. razione, bisogna istruirsi bene e diventare più buoni. A ciò deve
Egli morì sulla croce, dopo tre giorni risuscitò, e, dopo quaranta servire la lettura attenta di questo libro. l fanciulli, che vogliono
giorni, ascese al Cielo, ove siede alla destra dell'Eterno Padre. prepararsi bene alla Prima Comunione, leggendo queste pagine
Tuttavia Oesù non ha voluto separarsi completamente dagli impareranno a conoscere Gesù: sapranno chi è, che cosa ha fatto
uomini, e specialmente dai suoi prediletti fanciulli. Egli, mentre che cosa ha insegnato; poi impareranno a diventare più buoni
sta in Paradiso, sta anche qui sulla terra, vivo e vero, bello e studiando i Comandamenti di Dio e i precetti della Chiesa; e
glorioso, in corpo, sangue, anima e divinità. Noi non possiamo finalmente sapranno quante cose sono necessarie per fare una
vederlo coi nostri occhi, perché egli sta nascosto sotto le appa- buona Comunione
renze di un'ostia consacrata; ma in quell'ostia Oesù è presente
realmente; come quando stava sulla terra a predicare e a far mi-
racoli.
Le ostie consacrate sono custodite dal sacerdote sull'altare,
2. - Dio ha ereafo fune le
dentro al Tabernacolo. E da quel Tabernacolo santo, di dietro Nei tempi antichissimi, prima che esistessero tutte le cose
a quella porticina dorata, Gesù chiama tutti gli uomini, ma spe- esisteva Dio solo: Dio è sempre stato e sempre sarà. II sole; la
cialmente i suoi prediletti fanciulli, e dice loro: Venite vicino a luna, le stelle, le piante, gli animali, gli uomini, nei tempi a n i
me, intorno al mio altare; io scenderò dentro al vostro petto, sot- chissimi non esistevano. Non esisteva alcuna creatura: non esi
to le apparenze del' ostia consacrata, e vi colmerò di grazie e steva la terra, non esistevano i monti. non esisteva il mare. e non
di benedizioni esistevano neppure gli angeli del Paradiso. Ma Dio, che è esi
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" o h ollnuu I n u w l u l o «la» I fanciulli vengano a m e (pag. 4)
sito sempre, ha creato tutte le cose, perché Dio è onnipotente lori, e argentati e dorati.... E poi vi sono conchiglie e coralli e
e può fare tutto ciò che vuole (figura pag. 7). piante di mille specie, anche in fondo al mare! Dio ha creato
Prima creò gli angeli del Paradiso. Ne creò schiere nume- il mare, tutti i pesci, le conchiglie e i coralli, e le piante del
rosissime, e li creò così belli che un angelo solo è più bello di mare, in un momento con un solo pensiero
tutte le bellezze del mondo. Gli angeli sono puri spiriti, senza Come sono belli i fiori! Ve ne sono di mille qualità e di
corpo, e perciò si assomigliano a Dio, che è purissimo spirito. mille colori diversi: rose, camelie, garofani, gigli, dalle, viole
II Signore creò gli angeli, per rendere più bello il Paradiso Che bei colori! quante delicate sfumature! E le piante da frutti?
e perché queste nobilissime creature lodassero e servissero Iodio Di quante specie diverse! Pere, pesche, ciliege, mele, arancie
per tutta l'eternità. E quando il Signore creò l'uomo sulla terra, albicocche, susine... quanti squisiti sapori! II Signore ha creato
volle che ciascuna creatura umana tosse assistita da un angelo tutte le piante in un momento, con un solo pensiero
del Cielo. Gli angeli che assistono gli uomini. si chiamano An- Quanti uccelli volano nell'aria, grandi e piccoli, di tante or
geli Custodi; ciascun uomo ha il suo angelo che lo custodisce, me diverse e dalle piume colorate graziosamente; e quanti ani
lo assist per tutta la vita, e lo guida alla salvezza eterna. mali vi sono sulla terra! Uccelli e animali sono stati creati da
L'Angelo Custode c'ispira buoni pensieri, ei suggerisce buo- Dio in un momento con un solo pensiero
ni propositi, ci difendo dalle tentazioni, ci aiuta a pregai bene, E finalmente il Signore creò Adamo ed Eva, ossia il primo
e talvolta ci difende anche da pericoli e da disgrazie. uomo e la prima donna, dai quali poi vennero tutti gli uomi
Iodio, dopo avei creato gli angeli nel cielo, creò tutte le cose ni e tutte le donne, che adesso abitano il mondo. II Signore or
di questo mondo: il sole, la luna, le stelle, le piante, gli animali mò il corpo di Adamo col fango della terra, e formò il corpo
e l'uomo. Quanto è potente e quanto è sapiente il Signore, che di Eva con una costola di Adamo; poi diede loro la vita, in fon
ha fatto dal nulla tante cose belle e grandi! derido l'anima nel corpo di terra, in un momento, con un solo
Quando, di notte, solleviamo lo sguardo verso il cielo az- pensiero !
zurro, lo vediamo seminato di stelle scintillanti. Le stelle sono Quanto è potente e quanto è sapiente il Signore
milioni e milioni, sono tante che non si possono contare. A noi Questo Dio così potente e cosi sapiente è uno in tre per
sembrano piccole, perché stanno lontane lontane; ma le stelle sane distinte, che si chiamano: Padre, Figliolo e Spirito Santo
sono grandissime: ognuna di quelle stelle è più grande di tutta Or la seconda Persona della SS. Trinità, ossia il Figliolo eterno
la terra che noi abitiamo. E il Signore ha creato tutte le stelle di Dio, è proprio lui stesso, che sta nascosto sotto le apparenze
in un momento, con un solo pensiero ' dell'ostia consacrata, che si riceve nella S. Comunione: e ci sta
Quando il sole splende nel cielo sereno, è così bello e sma- non solo come Dio, ma anche come uomo, col suo Corpo g o
gliante di luce che non possiamo neppure guardarlo. È un glo- roso, come sta in Cielo.
bo immenso di fuoco ardentissimo, che ci manda tanto calore e Dunque, quando riceviamo la S. Comunione, dobbiamo pen
tanta luce, che basta a riscaldare e ad illuminare tutta la terra, sere: io tengo dentro al mio petto il Figliolo di Dio, che insie
dà vita a tutte le piante e a tutti gli animali. E il Signore ha me col Padre e con lo Spirito Santo, ha creato il cielo e la terra
creato il sole in un momento, con un solo pensiero I poi si è fatto uomo, è morto sulla croce per salvarmi, è riso
Quanto è bello e quanto è grande il mare! Quanti pesci vi sciato, è tornato al cielo; e adesso sta dentro di me vivo. bello
sono dentro, grandi e piccoli, di tante forme diverse, di tanti co- glorioso, come sta in Cielol...

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higlíe e coralli e
Dio ha creato
e le piante del

i l e qualità e di
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piante da frutti?
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ossia il primo
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abbiamo pen
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elo e la terra
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e vivo, bello

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Dia Ö Crluloro dal ciclo e della ferra il mondo è £-uíšía opera di Dio (p<1.e- 6)
3. = chi è Gesù. Allora una luce celeste illuminò la mente di Maria SS.. ed ella
comprese il meraviglioso prodigio, che Iddio stava per compiere
Per prepararsi a ricevere bene Gesù nella Prima Comunione in lei..S'inchinò profondamente ed esclamò: Ecco ida/:cella del
è necessario, prima d'ogni altra cosa, sapere chi è questo Gesù Signore: sia fatto a me secondo la tua parola
così buono, che dal Cielo scende sulla terra e si nascondo nel- Tutto questo avvenne il 25 di Marzo. dell'anno 752 dalla
l'ostia consacrata per unirsi con noi. fondazione di Roma. Trascorsi pochi mesi, l'imperatore di Roma
Abbiamo già detto che Gesù è il Figliolo di Dio fatto uomo ; Cesare Augusto, ordinò che si facesse il censimento di tutti i
ma ora dobbiamo spiegare come e quando il Figlíolo di Dio si suoi sudditi; e perciò ciascuno doveva recarsi nel suo paese di
iece uomo. origine, per far iscrive.re il proprio nome sui registri dell'impero
II Figliolo di Dio stava felicissimo nel suo bel Paradiso, sem- Maria SS. e S. Giuseppe, per obbedire all'ordine dell'impe
pre festeggiato dagli angeli; ma di lassù egli vedeva che qui retore, si partirono da Nazaret e si recarono a Betlem, perché
sulla terra quasi tutti gli uomini erano cattivi, commettevano tanti i loro antenati erano di Betlem. E fecero un viaggio di oltre
peccati e andavano all'interno. E intanto il Paradiso era chiuso 100 chilometri. Arrivarono a Betlem il 24 Dicembre, a notte tarda
per il peccato di Adamo ed Eva, e nessuno poteva entrarvi, nep- e andarono in cerca di un asilo per riposare. Bussarono a tante
pure quelli che erano buoni. case, ma tutti rispondevano: Non c'è posto
Vedendo tanta rovina, il Figliolo di Dio ebbe compassione Allora Maria SS. e S. Giuseppe uscirono fuori di Betlem
degli uomini, e pensò di farsi uomo e di morire sulla croce per in una via di campagna, trovarono una povera grotta, che se
scontare i peccati di tutti e per riaprire le porte del Paradiso. viva da stalla, e in quella si ricoverarono
Nel paesello di Nazaret viveva una vergine di nome Maria, A mezzanotte precisa nacque il Bambino Gesù; e Maria SS
così pura e così santa, che non se ne trovava un'altra simile in non avendo un tettuccio per farlo riposare, lo adagiò sulla pa
tutto il mondo. Il Figliolo di Dio scelse per madre sua quella glia, nella mangiatoia. II bue e l'asinello, che erano in quella grot
Vergine purissima, ed a lei inviò dal Paradiso l`arcangelo Ga- ta, riscaldarono col loro fiato il santo Bambino (figura pag. 9)
briele per darle il grande annunzio della sua elezione. Gesù nacque il giorno 25 dicembre dell'anno 752 dalla ion
L'arcangelo Gabriele, dunque, si partì dal Paradiso, e driz- dazio re di Roma.
zò il suo volo verso Nazaret; circonfuso di viva luce, apparve Gli angeli del Paradiso vennero a mille a mille sopra la grot
a Maria SS., che stava pregando nella sua povera casetta, e le ta ov'era nato Gesù, e, con soavissime voci, cantarono così: Olo
disse queste parole: Ave, 0 pie/za di grazia, il Signore è con te ; ria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agii uomini di
tu sei benedetta fra le don/ze.... Ecco che tu concepirai P darai buona volontà.
alla luce un fíglinlo e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande Un angelo bellissimo apparve at pastori che stavano nel cam
e sarà chiamato figlio dell'Altissimo. po a guardare le pecorelle; e disse: Vi annunzio una gioia gran
A queste parole Maria si turbò; non comprendeva come mai de: È nato per voi il Salvatore! Lo troverete avvolto nelle fasce
ella potesse diventare Madre del Figliolo di Dio. E disse al|'an- e coricato in una mangiatoia
gelo: Come avverrà questo? I pastori si recarono subito, ih gran fretta, alla grotta, do-
L'angelo soggiunse: Non temere O Maria... Lo Spirito Santo v`era nato Gesù, lo adorarono e gli offrirono i loro doni
verrà sopra di te, e la virƒù dell'Altissimo ti adombrerà; perciò Intanto in alcune regioni lontane era apparsa nel cielo una stel
Quegli che nascerà da te Santo, sarà chiamato Figliolo di Dio. la d'insolito splendore; e tre re, detti Magi, vedendo quella stella
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María SS., ed ella
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(luni mwquo u in una povera :falla (papa 8)


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compresero che doveva essere nato al mondo il Salvatore. Essi Sperava che in mezzo a quelli vi fosse anche Gesù, che era nato
avevano studiato sui libri della Santa Scrittura che una stella splen- da qualche mese.
dida sarebbe stata il segnale della nascita del Salvatore del mondo. Invece S. Giuseppe, avvisato da un angelo, prese con se
l re Magi partirono sui loro cannelli per recarsi a Betlem ; Maria SS. e il Bambino Gesù, e fuggi in Egitto. In Egitto il re
e la stella li precedeva sempre e insegnava loro la strada. Do- Erode non poteva far del male al Bambino Gesù, perché cola
po un viaggio lunghissimo, finalmente arrivarono a Betlem, e la comandava un altro re
stella si fermò sopra il luogo deve stava Gesù Bambino. Gesù, Maria e Giuseppe rimasero in Egitto poco più di tre
I re Magi scesero dai loro cannelli, adorarono Gesù Bambi- anni, e poi, essendo morto il re Erodo, ritornarono non più nella
no e gli offrirono i loro doni: oro, incenso e mirra. grotta di Betlem, ma nella loro casetta di Nazaret, deve S. Giu
Da quando il Figliolo di Dio si è fatto uomo sono trascor- seppe aveva la sua bottega da falegname. E Gesù stette in quella
si 1937 anni. Ma prima di farsi uomo egli già esisteva da tutta povera casetta fino all'età di trent'anni, e cioè fino a che inca
l'eternità: stava in Paradiso col Padre e con lo Spirito Santo, mir ciò a predicare.
e vi stava come purissimo spirito. Quando poi si è incarnato per S. Giuseppe lavorava da mattina a sera, per sostentare, coi
venire sulla terra, allora ha preso un corpo e un'anima come ab- suoi modesti guadagni, la sua SS. sposa Maria e il suo caro
biamo noi. Gesù. La Vergine SS. preparava il pranzo e la cena per S
Perciò Gesù Cristo, come Dio esiste da tutta l'eternità, e co- Giuseppe e per Gesù; e poi lavorava anch'essa, filando alla co
me uomo esiste da quando è nato sulla terra. Adesso poi egli nocchia.
sta in Paradiso, non solo come purissimo spirito, come ci stava Anche Gesù lavorava, aiutando S. Giuseppe nel suo mestiere
prima di farsi uomo, ma ci sta anche come uomo, col suo cor- di falegname. Egli, che era il Figlio di Dio, prendeva la pialla
po glorioso. e la sega, e faticava e sudava! Quanto era buono Gesù !
E Gesù Cristo adesso sta non soltanto in Paradiso, ma sta Quando poi la Vergine SS. aveva bisogno di qualche se
anche sulla terra, vivo e glorioso, in corpo, sangue, anima e di- vizietto, Gesù non aspettava neppure che essa aprisse la bocca
vìnità: egli è nascosto nel SS. Sacramento dell'Altare, sotto le per domandarglielo, ma preveniva i suoi desideri. Con una te
apparenze dell'ostia consacrata. nerezza infinita si avvicinava alla sua santa mamma. e l'aiutava
a spazza la casa, ad accendere il fuoco, ad attingere acqua al
la fontana...
4. - Viía di Gesù a Nazareno. Che grande esempio ci ha dato Gesù! Egli che era il Figlio
di Dio, lavorava, ubbidiva con prontezza e faceva s e r v i i a Ma
Maria SS. e S. Giuseppe stettero soltanto per qualche mese ria e a S. Giuseppe; e ci sono tanti fanciulli che vorrebbero se
nella grotta di Betlem deve nacque Gesù, poi dovettero fuggire pre giocare e mai lavorare e mai studiare; e poi, quando sono
in Egitto, perché il re Erode cercava Gesù per farlo uccidere. comandati dai loro genitori, non hanno mai voglia di ubbidire!
II re Erode era superbo e crudele; egli temeva che Gesù vo- Questi fanciulli non si assomigliano a Gesù e non possono pia
lesse diventare re al posto suo. Ma Gesù era Re del Cielo e della cere a Gesù.
terra e non aveva bisogno di prendere il piccolo regno di Erode. Ma Gesù era venuto al mondo per salvare le anime e per
Erode però, non sapendo deve stava Gesù, fece uccidere iscontare i peccati di tutti gli uomini. Perciò mentre faceva i suoi
tutti ì bambini di Betlem, che avevano meno di due anni di età. servizietti alla sua SS.Mamma. e mentre lavorava vicino a S. Giu
10
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che era nato

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In Egitto il re
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e il suo caro
e la cena per S
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e nel suo mestiere


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rni della sua viía (pag.
Uønù villi ca se : p o v e r o am ò la cro ce in (uf fi i gio
seppe, il suo pensiero era rivolto spesso alla croce, sulla quale Quel giorno fece un discorso più lungo del solito, e quel
desiderava di morire per la salvezza di tutti gli uomini. discorso fu detto poi il discorso della montagna. perché Gesù
E quando poteva avere in mano due pezzi di legno, Ii so- predicò stando sopra un monticello. Noi diremo ora soltanto al
vrapponeva uno all'altro formaNdone una croce, che poi strin- coni punti principali di quel bellissimo discorso. Gesù disse così
geva al seno, quasi volesse dire: desidero ardentemente di mo- Beati i poveri di spirito, perché di questi è il regno dei cieli
rire sulla croce per la salvezza degli uomini (figura pag. I I ) . Beati i mansueti, pere/zè possederanno la terra
Quanto è stato buono Gesù! Egli, quando era fanciullo, ci Beati coloro che piangono, perché saranno consolati
ha dato bellissimi-esempi; e noi, per imitare Gesù, dobbiamo Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia, perché
amare il lavoro, ubbidire prontamente, soffrire con pazienza, per saranno satollati.
amore di Gesù, che ha sofferto tanto per noi. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia
l fanciulli, che si preparano alla Prima Comunione, devono Beati i pari di cuore, perché vedranno Iodio
imitare questi serpi di Gesù con particolare premura; altrimenti Beati i pacifici, perché saranno chiamati f i g i di Dio
-Gesù non discenderà volentieri nel loro petto e non potrà ar- Beati quelli che soffrono persecuzione per amore della giu
ricchirli con l'abbondanza delle sue grazie. stizia, perché di essi è il regno dei Cieli
Beati siete voi quando vi malediranno e vi perseguiteranno
e diranno di voi ogni male per cogion mia. Rollegratevi, ed esul
5. = Predicazione di Gesù. tate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli
Amate i vostri nemici : fate del bene a coloro che vi odiano
Gesù, giunto all'età di trent'anni, salutò la sua SS. Madre e pregate per coloro che vi perseguita/zo e vi calunniano, affinché
e si partì dalla sua casetta di Nazaret per andare ad insegnare siate f i g i del Padre vostro che è nei cieli, il quale fa levare il
agii uomini la via del Cielo con la parola e con l'esempio. suo sole sopra i buoni e sopra i cattivi : e manda la pioggia pei
Quando Gesù incominciò a predicare, le turbe accorrevano giusti e per gli iniqui. Poiché se amate coloro che vi amano, che
intorno a lui numerosissime, e ascoltavano la sua parola con premio avrete voi P...
molta attenzione e con gioia grande, perché Gesù parlava in Quando tu fai limosina, non sappia la tua sinistra quel che
modo meraviglioso e diceva tante cose belle, che non aveva dette fa la tua destra, dirnodochè la tua limosina sia segreta; e il Pa
mai nessuno. dr tuo che vede nel segreto, te ne darà ricompensa
Molte volte egli predicò nel tempio di Gerusalemme; spesso Non cercate di accumulai tesori sopra la terra, dovo la rug
poi predicava per le vie, e sulle piazze, in campagna, e dentro gioe e la tignola consumano, e deve i ladri dissotterrano e ruba
le case, e sul lago stando in barca... E le turbe si meraviglia- no; ma procurate di accumulare tesori nel cielo, deve la ruggine
vano della sua altissima sapienza, e dicevano: Nessuno ha dato e la tignola non consumano, e deve i ladri non dissotterrano, ne
mai al mondo insegnamenti cosi belli e così santi. rubano. Perché dov'è il tuo tesoro. ivi è il tuo cuore
Un giorno Gesù si trovava in campagna e le turbe si erano Non vogliate angustiarvi dicendo : Cosa mangeremo, cosa ber
affollate intorno a lui tanto numerose: non era possibile che tutti remo, o di cne ci vestiremo P Il Padre vostro sa che di tutte que
udissero la sua parola. Allora Gesù salì in un luogo elevato, so- s e cose avete bisogno. Cercate adunque in primo luogo if regno
pra una collinetta, e di lassù incominciò a predicare (figura di Dio e la sua giustizia ; e avrete di soprappiù tutte queste cose
pag. 13). Chiedete e otterrete; cercate e troverete; picchiata e vi sarà
12
del solito, e que!
gna. perché Gesù
10 ora soltanto al-
Oesù disse così :
il regno dei cieli.
erra.
consolati.
giustizia, perché

ord a.
'io.
Ygli di Dio.
amore della giu-

persegaiteramzo,
egraƒevi, ed esa!-
cieli.
"o che vi odiano;
rmíaao, affinché
tiale fa levare il
la la pioggia pei
ha vi amano, che

sinistra quel c/ze


segreta ; e ii Pa-
rasa.
, dova la rag-
tterrano e ruba-
dove la ruggine
'íssotterra/zo, ne
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are...
remo, cosa ber-
/ze di tutte que-
luogo il regno
e queste cose...
kiate e vi sarà

Rui lounqnò al mondo una nuova legge sublime di amore (pag. 12). 13
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aperto. Irnperocchê chiunque chiedo, ricevo: e chi cerca trova : e stelli e nei villaggi circonvicini, trovino ricovero e si provvedano
a chi picchia sarà aperto... di che nutrirsi.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spa- Gesù rispose: Non hanno bisogno di andare; date voi loro
ziosa è la via che conduce alla perdizione ; e molti sono quelli da mangiare. E, alzati gli occhi, vedendo che grandissima folla
che entrano per essa. Quanto è angusta la porta e stretta la via, era venuta a lui, disse all'apostolo Filippo: Da chi compreremo
che conduee alla vita: e quanto son po ehi quei che la trovano... il pane perché costoro mangino
Non tutti coloro che mi dicono: Signore, Signore, entreranno Gesù diceva così per provare il suo Apostolo, perché Egli
nel regno dei cieli : ma colui che fa la volontà del Padre mio, sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: Si
ene è ne' cieli, questi entrerà nel regno dei ciefi... onore, duecento danari (circa 158 lire italiane) di pane non ba
Nell'udire così nuovi e sublimi insegnamenti, le turbe stu- stano per darne a ciascuno appena una briccola
pivano della meravigliosa dottrina di Gesù, seguivano il divino Disse Gesù: Quanti pani avete? andate e guardate
Maestro con grande entusiasmo, e non si stancavano mai di ascol. S. Filippo, che aveva visto lì vicino un fanciullo con un ce
tare la sua santa parola. stello, disse: Signore, c'è qui un fanciullo che ha cinque pani
Un fanciullo, che si prepara alla Prima Comunione, deve d'orzo e due pesci, ma... che sono per tante persone P
stamparsi bene in mente questi bellissimi insegnamenti di Gesù, Disse dunque Gesù: Portatemi questi pani e questi pesci
e deve promettere al Buon Maestro di non dimenticarli mai e di e fate sedere tutta la gente, per gruppi di cinquanta e di cento
metterli in pratica per tutta la vita. Vi era in quel luogo molto fieno, e gli Apostoli ordinarono
alla gente di sedersi sul fieno a gruppi di cinquanta e di cento
Gesù prese i cinque pani e i due pesci, e, sollevando al
6. = Molfiplìeazione dei pani. cielo lo sguardo e rendendo le grazie, lì benedisse, li spezzò, li
diede agii Apostoli e disse loro: Distribuite a tutta la gente pa
Gesù per confermare i suoi insegnamenti, e per dimostrare ne e pesci, ciascuno ne prenda quanto ne vuole (figura pag. 15)
che egli era veramente il Figlio di Dio fatto uomo, operò mol- Gli Apostoli ubbidirono prontamente, e incominciarono a
tissimi miracoli: diede la vista at ciechi, l'udito at sordi, la fa- distribuire pane e pesci a tutta quella gente, e ne davano a
vella at muti; sanò i lebbrosi, i paralitici e ogni sorta d'infermi; ciascuno quanto ne voleva. E pane e pesci non finivano mai
calmò le tempeste, moltiplicò i pani, risuscitò i morti.... Dei mi- più ne distribuivano e più ce n'era! Le cinque pagnottelle e i
racoli di Gesù noi narreremo soltanto due dei principali: la mol- due pesci bastarono per tutta quella gente (erano più di cinque
tiplicazione dei pani, e la risurrezione di Lazzaro. mila persone). Gesù con la sua benedizione aveva moltiplicato
Avvenne un giorno che Gesù si trovò in un luogo deserto, pane e pesci!
molto lontano dall'abitato, e una folla di gente, per il gran de- Tutti mangiarono e si saziarono. E dopo che furono satolli
siderio di ascoltai le sue prediche, l'aveva seguito fin là: erano Gesù disse agii Apostoli: Raccogliete gli avanzi, perché non va
più di cinquemila persone soltanto gli uomini, senza contare le dane a male. Raccolsero gli avanzi e riempirono dodici canestri
donne e i fanciulli. Da tre giorni viaggiavano appresso a Gesù. di residui.
L'ora era già tarda e stava per farsi notte. Gli Apostoli si Le turbe, alla vista di così strepitoso.miracolo, dissero: Sen
avvicinarono a Gesù e gli dissero: Signore, l'ora è tarda e il za dubbio Gesù è il Salvatore del mondo. E avevano ben ra
luogo è deserto; licenziate le turbe, perché, andando nei ca- gione di pensare cosi: il miracolo era stato veramente straordi
14
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grandissima folla ne;
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lfluù molíiplicò i pani e i pesci e saziò cinquemila persone (pag. 14). 15

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natio e meraviglioso. Ma Gesù adesso opera ogni giorno un altro Le disse Gesù: lo sono la risurrezione e la vita: chi credo
miracolo molto più meraviglioso di quello: egli moltiplica in tutto in me, sebbene sia morto, vivrà.
il mondo un altro pane preziosissimo, ossia le ostie consacrate. Maria poi, l'altra sorella di Lazzaro, si gettò anch'essa at piedi
Gesù è uno solo, ma è presente in tutte le ostie consacrate del di Gesù e disse: Signore, se voi foste stato qui, mio fratello non
mondo, che sono milioni' e milioni... Sì può dire in certo modo sarebbe morto l
che moltiplica se stesso, per avei la gioia di star vicino a tutti Gesù si recò presso il sepolcro (che era una caverna alla quale
i cristiani, in tutte le p a r i del mondo, e per discendere nel petto era stata sovrapposta una lapide) e disse: Togliete via la lapide
di ciascuno... Quanto è potente e quanto è buono Gesù!.... Levarono la lapide; e Gesù gridando con voce sonora, disse
Lazzaro, vieni fuori! (figura pag. I 7 )
Subito il morto risuscitò e uscì fuori. avvolto con fasce ma
7. =- Risun-azione di Lazzaro. ni e piedi e coperto con un lenzuolo, come l'avevano sepolto
E Gesù disse loro: Scioglietelo e lasciatelo andare
Gesù, quando percorreva le città e i villaggi della Palestina Alla vista di sì grande prodigio. molti di coloro che erano
per predicare, talvolta faceva brevi soste nelle case di pie per- presenti, anche Giudei, credettero che Gesù era veramente il Fi
sone, che si tenevano onoratissime di alloggiare in casa loro quel gli di Dio e il Redentore del mondo
Gesù, che ormai era stimato da tutti come un grande Profeta e Gesù con tre parole, richiamo in vita Lazzaro, che era morto
come Messia. da quattro giorni; ma quando noi ci confessiamo e il sacerdote
Nella cittadella di Beta ria, Gesù si fermava spesso in casa dice, a nome di Gesù, le parole dell'assoluzione, Gesù opera un
di un certo Lazzaro, che aveva due sorelle, Marta e Maria. Tutti miracolo più meraviglioso della risurrezione di Lazzaro. L'ani
e tre amavano tanto Gesù, e ogni volta che egli si fermava in ma morta alla grazia di Dio, anche se avesse commesso mille
casa loro essi facevano gran festa e ascoltavano con molto pro- peccati mortali, in un istante riacquista la vita!
fitto le sue sante parole. Perciò i fanciulli, che si preparano alla Prima Comunione
Una volta Lazzaro si ammalò gravemente, mentre Gesù stava se disgraziatamente avessero commesso qualche peccato mortale
a predicare molto lontano da Beta ria. Le sorelle mandarono su- devono confidare nella infinita misericordia di Dio; e prima di
bito ad avvisare Gesù, sicure cheìgli avrebbe guarito miracolo- appressarsi a ricevere la santa Comunione, devono purificare la
samente il loro fratello; ma Gesù tardò molto, e Lazzaro morì. loro anima con una buona Confessìone, con la quale otterranno
Quando Gesù arrivò a Beta ria, Lazzaro era stato sepolto già da il perdono di Dio. E poi Gesù, scendendo nel loro petto, darà
quattro giorni, ma molte persone si trovavano in casa di lui, ve- loro la forza di non ricadere più nel peccato. Quanto è buono
nute per consolare le sorelle Marta e Maria. Gesù 1
Marta appena seppe che arrivava Gesù, gli andò incontro e
'gli disse: Signore, se voi foste stato qui, mio fratello non sarebbe
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Il buon Pastore.
Il

morto! Ma io so che, anche adesso, qualunque cosa voi chie-


derete a Dio ve la concederà. Gesù, quando predicava, per far comprendere meglio i suoi
Disse Gesù: Tuo fratello risorgerà. insegnamenti, narrava spesso bellissime parabole, ossia racconti
Gli rispose Marta: So che egli risorgerà nella risurrezione che erano come serpi e similitudini di ciò che voleva insegnare
(universale) alla fine del mondo. a tutti gli uomini.
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Un giorno narrò la parabola della « pecorella smarrita ›. Dis- critici di quel pastore, perché per salvare le anime e liberarle dai
se che un pastore aveva cento pecorelle: le custodiva con ogni peccati, si è lasciato flagellare e coronare di spine, e poi è or
premura, le guardava dai pericoli, le difendeva dai lupi, le gui- to sulla croce.
dava sui prati verdi; e, venuta la sera, le raccoglieva nell'ovile Gesù è molto più buono di quel pastore che andò in cerca
e le contava tutte, per assicurarsi che nessuna se ne fosse smarrita. della pecorella smarrita. Gesù ha il cuore pieno di gioia quando
Una sera, dopo che ebbe contato le sue pecorelle, si accorse può abbracciare un peccatore pentito, quando può liberare u n a
che ne mancava una: erano 99! Le contò di nuovo per assicu- ima dalle spine e dal fango dei peccati, e può medicarne le
rarsi meglio, ma non aveva sbagliato: erano proprio 99. ferite. Ma la sua gioia più grande è quando può dare in cibo
II povero pastore rimase addoloratissimo, e decise subito di alle sue care pecorelle il suo Corpo SS. nella santa Comunione
andare in cerca della sua pecorella smarrita. Chiuse bene nel- Le pecorelle buone vanno sempre appresso al pastore e non
l'ovile le 09 pecorelle, prese il suo bastone e la sua bisaccia, e si allontanano mai da lui. E noi dobbiamo essere le pecorelle
si mise in cammino. buone di Gesù, e dobbiamo andar sempre appresso a lui, che è
AttraversO le valli, salì le montagne, passò i torrenti, pene- il Buon Pastore. Non dobbiamo mai allontanarci da lui. altri men
trò nelle foreste, sopportò i reggi cocenti del sole... Non si prese ti ci smarriremo in mezzo alle spine dei peccati, e Gesù dovrà
un minuto di riposo: cammino di giorno e di notte; camminò fatica tanto per venire a cercarci
anche quando pioveva e tirava vento... Era stanco, trafelato... ma Dobbiamo ascoltai sempre la voce di Gesù, che è quella dei
andava sempre innanzi, guardava in mezzo at cespugli, chiamava sacerdoti; dobbiamo seguire sempre gl'insegnamenti di Gesù, che
amorosamente la sua pecorella; poi stava in ascolto, se qualche sono quelli della Chiesa; dobbiamo nutrirci spesso del Cibo di
belato giungesse di lontano al suo orecchio... Paradiso, che ci dà Gesù. che è la S. Comunione
Finalmente, dopo mille ansiose ricerche, ritrovò la sua pe- Così saremo le pecorelle buone di Gesù, egli ci amerà tanto
corella intricata in mezzo ad uno spinalo, graffiata, insanguinata e ci terrà sempre nel suo santo ovile, che in questo mondo è
e imbrattata di fango... II buon pastore trasse fuori la pecorella la Chiesa Cattolica. e nell'altro mondo è il Paradiso
da quello spinalo, la ripulì, le fece mille carezze, se la pose sulle
spalle e ritornò all'ovile col cuore pieno di gioia. E agii altri pa-
stori, suoi amici, disse: Rallegratevi con me e fate festa, perché
ho ritrovato la mia pecorella, che si era smarrita. 9. - Isíifuzione dell'Eucaris€ìa
Gesù narrò questa bella parabola per far comprendere quan-
to egli ama le anime nostre e quanto desidera che non ci allon- Gesù, durante la sua vita mortale, fece del bene a tutti, pre
taniamo mai da lui. Perciò Gesù disse un giorno : lo sono il dìcò una sublime legge d°amore, sanò miracolosamente migliaia
buon pastore.... e dò la vita per Ze mie pecorelle (figura pag. /9). d'infermi, risuscitò alcuni morti.... Tutti avrebbero dovuto amarlo
Le pecorelle di Gesù sono le anime nostre. Quel pastore, Ma non fu così! Vi furono degli uomini cattivi che non vollero
che andò in cerca della pecorella smarrita, non guardò a stenti, amare Gesù, e non vollero riconoscerlo come Figlio di Dio e
a fatiche, a privazioni, a sacrifici : camminò di giorno e di notte, Salvatore del mondo. Costoro, invece di seguire Gesù c di ascol
quando pioveva e quando tirava vento. E finalmente ritrovò la tare i suoi insegnamenti, odiavano il Divin Maestro e cercavano
sua cara pecorella. un'occasione opportuna per farlo condannare alla morte di croce
Ma Gesù, per andare in cerca delle anime, ha fatto più sa- Anche Giuda, uno dei dodici apostoli, già da qualche tempo non

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