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NdsP Briciole di Vangelo

Non di Solo Pane


Www.nondisolopane.it

22 anni al servizio Settimanale di Preghiera Domenica 20 marzo 2022


Della Parola di Dio 3^ settimana di Quaresima Anno XXIV n. 1030

“Vedremo se porterà frutti per l’avvenire;


se no, lo taglierai” (Lc 13,1-9)
Apostolato
della preghiera
Pane spezzato
Tu, Signore Gesù, sei un pane spezzato
e questa cena eucaristica è la terra della nostra fede ritrovata,
della nostra ritrovata speranza,
del nostro amore compreso in un modo nuovo.
Marzo Dona a noi di annunciare la tua risurrezione,
Primo venerdì di essere un pane spezzato,
04/03 di essere un pane acceso dal tuo fuoco nella notte del mondo.
Fa che, corroborati dal tuo sangue versato,
noi possiamo testimoniare il comandamento supremo
dell’amore che perdona.
E tu, Maria, madre dell’eucaristia, insegnaci a vivere i nostri giorni
ubbidendo al piano divino di salvezza,
nel servizio concreto ai fratelli
e nell’attesa di passare da questo mondo al Padre,
di contemplare Gesù Cristo Signore della gloria,
di vivere la pienezza della Pasqua senza tramonto.
(Card. Carlo Maria Martini)

“Pregare senza stancarsi …...”


Prima di sapere come pregare, è più impor- supplica per chinarsi su di te ed esaudire la
tante sapere come “non stancarsi mai”, non sua domanda. In fondo non fai che raggiun-
scoraggiarsi mai, né deporre le armi davanti gere l’amore infinito chiuso nel suo cuore,
al silenzio apparente di Dio: “Disse loro una che aspetta solo la tua preghiera per prorom-
parabola sulla necessità di pregare sempre, pere in una risposta di tenerezza e di miseri-
senza stancarsi” (Lc 18,1). cordia. Se tu sapessi quanto Dio è attento al
Fatti ardito come la vedova di fronte al giu- tuo minimo grido, non cesseresti mai di sup-
dice: va a trovare Dio in piena notte, bussa plicarlo per i fratelli e per te. Egli allora si al-
alla porta, grida, supplica e intercedi, e se la zerebbe e colmerebbe la tua attesa molto al
porta sembra chiusa torna alla carica, do- di là della tua preghiera. Ci si può attendere
manda, domanda fino a diventare importu- tutto da chi prega senza stancarsi e ama i
no. Egli sarà sensibile alla tua chiamata insi- suoi fratelli con la medesima tenerezza di Di-
stente, perché essa grida la tua fiducia scon- o. (J. Lafrance, Prega il Padre tuo nel segreto, Milano
finata in lui. 1982, 148s.)
Nella preghiera, Dio aspetta che tu metta
questo accento di violenza, di veemenza e di

Non di solo pane Tempo di Quaresima Numero 1030 pagina 2


I santi del giorno: San Giovanni Nepomuceno,

20
sacerdote e martire; santa Maria Giuseppina del
Domenica
“Dai a ogni giornata la possibilità di essere la Marzo
più bella della tua vita.” (M. Twain) Tempo di Quaresima

Il Santo del Giorno: santa Claudia e compagne


Parola di Dio .
in briciole La cura e la difesa delle vita è una "vocazione" che appartiene in
modo speciale alle donne: in un modo o nell'altro è la loro voce
che da sempre si alza più forte per dire no alla violenza. Così fece
La pace verrà un gruppo di donne cristiane ad Amiso, oggi in Turchia, all'inizio
del IV secolo, probabilmente al tempo dell'imperatore Massimino
Se tu credi che un sorriso è più forte
di un'arma, Daia (305-313). Proprio per aver protestato contro la violenza della
Se tu credi alla forza di una mano persecuzione anticristiana Claudia venne arrestata assieme alle
tesa, compagne Alessandra, Eufrasia, Matrona, Giuliana, Eufemia e Te-
Se tu credi che ciò che riunisce gli
uomini è più importante di ciò che li odosia. Avevano osato opporsi all'autorità e in più, nonostante la
divide, flagellazione subita, si rifiutarono di rinnegare la propria fede e di
Se tu credi che essere diversi è una sacrificare agli dei, motivo per cui vennero gettate in una fornace
ricchezza e non un pericolo,
Se tu sai scegliere tra la speranza o ardente.
il timore,
Se tu pensi che sei tu che devi fare il
primo passo piuttosto che l'altro,
allora...
La pace verrà. Vangelo Lc 13,1-9
Se lo sguardo di un bambi- In quel tempo si presentarono
no disarma ancora il tuo cuore, alcuni a riferire a Gesù il fatto di
Se tu sai gioire della gioia del tuo quei Galilei, il cui sangue Pilato
vicino,
Se l'ingiustizia che colpisce gli altri aveva fatto scorrere insieme a
ti rivolta come quella che subisci tu, quello dei loro sacrifici. Prenden-
Se per te lo straniero che incontri è do la parola, Gesù disse loro:
un fratello, «Credete che quei Galilei fossero
Se tu sai donare gratuitamente un più peccatori di tutti i Galilei, per
po' del tuo tempo per amore, aver subito tale sorte? No, io vi
Se tu sai accettare che un altro, ti dico, ma se non vi convertite,
renda un servizio, perirete tutti allo stesso modo. O
Se tu dividi il tuo pane e sai aggiun-
gere ad esso un pezzo del tuo cuore, quelle diciotto persone, sulle
allora... quali crollò la torre di Sìloe e le
La pace verrà. uccise, credete che fossero più
Se tu credi che il perdono ha più colpevoli di tutti gli abitanti di
valore della vendetta, se tu sai can- Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete
tare la gioia degli altri e dividere la tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale
loro allegria, aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi
Se tu sai accogliere il misero che ti fa frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre
perdere tempo e guardarlo con dol-
cezza, anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo.
Se tu sai accogliere e accettare un Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli
fare diverso dal tuo, allora…. rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zap-
La pace verrà. pato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti
(Charles de Foucauld) per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Non di solo pane Tempo di Quaresima Numero 1030 pagina 3


“Produrre frutti buoni ….” a cura da don Luciano -Parroco di Bovegno

che è stato piantato per Dovremmo produrre frutti


raccogliere a suo tempo buoni che servono ad ad-
frutti dolci e nutrienti. dolcire e nutrire la vita di
altri.
E’ questa la sua vocazio-
ne…... ma la pianta sem- Ci accorgiamo invece che
bra avere la vocazione so- dai rami delle nostre giorna-
lo di sfruttare il terreno e te a volte non pende nulla.
di non dare nulla.
Eppure siamo stati piantati
Quanta pazienza ha que- in questo mondo perché
sto vignaiolo con questa non restiamo improduttivi.
improduttiva pianta!
“….Padrone, lascialo ancora L’invito è quindi a corri-
quest’anno, finché gli avrò zap- Egli ha fiducia che possa spondere alla pazienza di
pato attorno e avrò messo il con- dare il frutto che ancora Dio, donando i frutti spera-
cime. Vedremo se porterà frutti non si vede, basta prendersi ti.
per l’avvenire; se no, lo taglie-
rai”». cura di lei e non condannar-
la subito. Sono queste la
Il Vangelo di questa terza stessa pazienza e la stessa
domenica di Quaresima ci cura che Dio ha con noi.
presenta la parabola del fico

Pensieri spirituali
Contemplo: Non ingannate voi stessi
Per essere rispettato come
persona responsabile, “Siate di quelli che mettono in pra- mentre indirizziamo a voi un am-
impara a dire “no” tica la Parola e non ascoltatori sol- monimento.
quando la tua coscienza tanto, ingannando voi stessi.” (Gc E’ indubbiamente senza frutto chi
ti guida in tal senso. E’ 1,22) predica all’esterno la parola di Dio
questa una grande e pre-
Non ingannate certo colui al quale e non ascolta nel suo intimo. Non
ziosa virtù che caratteriz-
za la tua indipendenza appartiene la parola, oppure colui siamo neppure così estranei alla
morale e la forza della che ne è ministro, ma ingannate condizione umana ed alla riflessio-
tua personalità. E chi voi stessi. A motivo dunque di ne basata sulla fede da avvertire,
otterrà da te un no chia- questa affermazione, che sgorga noi che predichiamo ai popoli la
ro , fermo e deciso, ti ri- dalla sorgente della verità per la parola di Dio, i nostri personali
spetterà come meriti. parola veracissima dell’apostolo, pericoli.
(Ogni giorno la sua gioia, anche noi prendiamo coraggio ad (P. Cormio, La Quaresima)
Sousa Josè Nobre) esortarvi e ad esaminare noi stessi,

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 4


I Santi del giorno: San Serapione di Thmuis,
vescovo; santa Benedetta Cambiagio Frassinel-

“Non si può scegliere il modo di morire o il


Lunedì
Marzo
Tempo di Quaresima
21
giorno. Si può soltanto decidere come vivere o-
ra.” (Anonimo)

I santi del giorno: san Nicola di Flüe


Parola di Dio .
Allontanarsi "da tutto ciò che allontana da Dio": è in questa
in briciole
prospettiva che dovrebbe vivere ogni cristiano. Un progetto
che san Nicola di Flüe volle rendere evidente scegliendo di
“Amiamo e lasciamoci a- vivere da eremita. Il suo cammino verso questa meta, però,
mare….” fu lungo e tortuoso. Era nato in Svizzera nel 1417 presso Sa-
Pagina curata da Marina Tanfoglio
chseln, nel Canton Obvaldo e da sempre aveva coltivato il
“ ...Bagnati e sarai purificato ...” desiderio di una vita ritirata. Fu chiamato però a ricoprire
(2Re 5,1-15a) alcune cariche pubbliche e nel 1445 di sposò con Dorothea
Quando si è nella sofferenza si
Wyss ed ebbe dieci figli. A 50 anni, infine, partì per l'Alsazia,
è disposti a tutto per uscirne,
anche fidandosi della minima dopo aver conosciuto gli "Amici di Dio", un movimento reli-
possibilità. Naamàn si fida, per gioso alsaziano. Dovette però accontentarsi di stabilirsi vici-
sentito dire, non ha altre possi- no ai luoghi natali. Lasciò il suo ritiro solo tre volte per aiuta-
bilità, si mette in viaggio e va a
trovare Elisèo. Ma di fronte re i connazionali a superare alcuni momenti difficili. Morì nel
alla semplicità del gesto che
viene invitato a compiere, im-
mergersi nelle acque del fiume
Giordano, la sua fiducia trabal-
la. E’ necessario, ancora una
volta l’intervento di altri, per
Vangelo Lc 4,24-30
convincerlo che in fondo non In quel tempo, Gesù co-
ha niente da perdere per pro- minciò a dire nella sina-
varci. Risultato sorprendente: goga a Nàzaret: «In veri-
viene purificato, guarisce; spe- tà io vi dico: nessun pro-
rimenta la presenza di Dio e feta è bene accetto nella
inizia a testimoniarla con tutta sua patria. Anzi, in verità
la sua gratitudine. E noi, che io vi dico: c’erano molte
abbiamo sperimentato vedove in Israele al tem-
l’immersione salvifica nel fonte po di Elìa, quando il cie-
battesimale, come viviamo e lo fu chiuso per tre anni
testimoniamo la presenza di e sei mesi e ci fu una
Dio? Aspettiamo che “l’acqua grande carestia in tutto il
della sofferenza ci arrivi alla paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedo-
gola” per ricordarci in chi è va a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo
riposta la nostra vera fiducia e del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naa-
salvezza? Ciò che Dio desidera màn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempi-
veramente è l’amore vicende- rono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo
vole tra di noi e con lui: allora condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro
amiamo e lasciamoci amare. città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise
in cammino.

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 5


“L’acqua del fiume straniero mi ha fatto rinascere ....”
a cura di don Luciano Vitton

di accogliere Dio e il E mi ha citato: anch’io,


suo modo di venirci personaggio di spicco,
incontro. abituato alla grandezza,
Lo vogliamo costrin- mi aspettavo segni tangi-
gere nelle nostre attese bili dall’uomo di Dio, e
e pretese. mi sono scandalizzato
Prendete i compaesani perché neppure s’era fat-
di Gesù: quel falegna- to vedere.
me, che parlava, e di Ma il buon senso dei
cui si parlava, così be- miei servitori mi ha aiu-
ne, avrebbe dovuto tato a compiere un cam-
“….In verità io vi dico: avere più riguardo nei mino di umiltà fidando-
nessun profeta è bene accetto loro confronti, compiere mi della parola profetica:
nella sua patria….” solo per loro gesti spet- e l’acqua del fiume stra-
tacolari. niero mi ha fatto rinasce-
E invece li invitava ad re!
La presunzione è una aprire il cuore alla sua
cattiva consigliera, so- parola che non conosce-
prattutto quando si tratta va confini.

Pensieri spirituali Contemplo: Come specchio


Ti capita a volte di pen- Sii retto! Giudicati, non ti ri- rattristati per la tua bruttezza, di
sare che, per il fatto di
aver sbagliato tante volte, sparmiare. Ciò che in te ti di- modo che lasciando lo specchio
non riuscirai a incammi- spiace, correggilo. Ti sia come e allontanandoti rattristato, una
narti sulla via della con- specchio la sacra scrittura. Que- volta corretto potrai ritornare
versione? Non tormentar- sto specchio ha un riflesso non bello.
ti per questo, ma spec-
chiati nell’esempio del menzognero, un riflesso che In primo luogo dunque giudica
bimbo che tenta di cam- non ha preferenze per alcuno. te stesso e giudicati senza adula-
minare. Cade molte volte. Se sei bello, lì ti vedrai bello; se zione; successivamente giudica
Tenta di nuovo. Cade sei brutto, lì ti vedrai brutto.
altre volte. Ma non si con amore anche il prossimo.
perde d’animo continuerà Quando però sei brutto e pren- Puoi infatti giudicare qualcosa
a tentare finchè cadrà di di lo specchio e scopri di essere solo sulla base di ciò che vedi.
meno e non cadrà più. brutto, non incolpare lo spec- (P. Cormio, La Quaresima)
Anche tu fai in modo di
arrivare a camminare. chio. Torna in te: lo specchio
(Ogni giorno la sua gioia, non ti inganna; non essere tu a
Sousa Josè Nobre) ingannare te stesso. Giudicati,

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 6


Santi del giorno: San Benvenuto Scotivoli, vescovo;

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beato Francesco Luigi Chartier, sacerdote e marti-
re. Martedì
“Ogni tanto impara a voltare le spalle, ma fallo con ele- Marzo
ganza con la stessa eleganza, di chi con poca intelligenza, Tempo di Quaresima
ti ha ferito nel profondo.” (Anonimo)

I santi del giorno: santa Lea


Parola di
Parola di Dio
Dio
Il carisma di chi compie scelte controcorrente ha sempre eser-
Ininbriciole
briciole citato fascino e rispetto in tutte le epoche, specie nei momenti
in cui i riferimenti sociali e culturali sono più deboli. Questo
insegna la storia di santa Lea, una nobile romana la cui vicenda
ci è nota grazie a san Girolamo che ne parla in una lettera. Sia-
mo nella seconda metà del IV secolo, Roma ha perso la sua
Riconoscerci peccatori e gloria, ma un gruppo di donne, riunite sull'Aventino da una
nobile, Marcella, dà l'esempio conducendo una vita comunita-
bisognosi della misericor- ria quasi monastica. La via è quella dello studio delle Scritture:
dia di Dio la cultura contro la decadenza. Lea è una di loro; forse destina-
Pagina curata da Marina Tanfoglio ta sposa a un console, preferisce la vita ritirata e dedita al Van-
“ ...non ci abbandonare fino in fondo ....” gelo propostale da Marcella, la quale le affida il compito di for-
(Dn 3,25.34-43) mare le più giovani, una missione che vive, come tutto, nell'u-
miltà.
Questa splendida preghiera è
una confessione della miseri-
cordia di Dio che è infinita-
mente più grande della miseria
Vangelo Mt 18,21-35
e del peccato degli uomini. A-
zarìa ricorda con dolore una In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se
il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò
delle più grosse tragedie che il perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti
popolo di Israele ha vissuto dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo,
fino ad allora: la distruzione il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i
suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu
del tempio di Gerusalemme, presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui
centro del culto degli ebrei. Ma non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse vendu-
Azarìa comprende anche che il to lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il
debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo:
sacrificio, veramente gradito al “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone eb-
Signore, non è fatto da olocau- be compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il
sti di animali, ma da un cuore debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni,
che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava,
contrito e umiliato, che sa ri- dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, pro-
conoscere il proprio errore e strato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti
restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione,
sa correggersi. Dio non ci fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accade-
chiede penitenze o mortifica- va, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferi-
zioni: quando, nella consape- re al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chia-
mare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato
volezza di noi stessi, riuscire- tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu
mo a riconoscerci peccatori e aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di
bisognosi della sua misericor- te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché
non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio
dia, gli avremo offerto il più celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al
bel dono. proprio fratello”.

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 7


“ …Debitori insolvibili...” a cura di don Luciano –Parroco di Bovegno

Neppure tu campassi ti; fatte le proporzioni,


diverse vite basterebbe dai uno e ottieni seicen-
il tempo per saldare il tomila, un bell’affare!
debito! Ma non fermarti solo al
Nei confronti di Dio livello utilitaristico, c’è
siamo debitori insolvibi- ben di più: c’è chi ha da-
li: diecimila talenti sono to la vita per te, che ha
una cifra esorbitante pagato il tuo debito sulla
messa lì apposta per croce, prima ancora che
convincerci della nostra tu ti rendessi conto di
situazione. non poterlo saldare.
“…..Così anche il Padre mio
celeste farà con voi se non Eppure un modo c’è per E allora sii riconoscente
perdonerete di cuore, ciascuno ottenere un condono a a lui e condiscendente
al proprio fratello….” buon mercato: cancellare verso tuo fratello!
il debito che tuo fratello
ha nei tuoi confronti.
Abbi pazienza con me e
ti restituirò ogni co- Ci rimetti cento denari,
sa….Stolto! guadagni diecimila talen-

Pensieri spirituali
Contemplo: Radicalità del Vangelo
Essere figli di Dio (H.J.M. Nouwen, Vivere nello Spirito)
Non credere in un Dio
lontano: quel Dio non
esiste. Credi invece nel Il confronto con la Parola di Di- le nostre azioni con la voce di
tuo Dio creatore padre o non si rivela mai accomodante Dio.
ed amico: egli è dentro di
te, non come se occupasse per la coscienza dell’uomo. Gesù diviene allora il nostro av-
uno spazio, ma come
essenza, come parte del Vivere la radicalità del Vangelo versario, con il quale si deve tro-
tuo essere. Tu sei comporta sempre uno scontro vare un’intesa prima che si com-
“tempio di Dio”, ha
detto san Paolo (1Cor interiore: gli uomini non voglio- pia il suo giudizio sulla storia.
3,16). Pertanto sia che
tu lavori, riposi, parli o no fare ciò che vuole la parola Chi si allinea con Cristo deve
pensi, Dio è con te per-
ché è nel tuo essere, come di Dio. attirare a lui anche i fratelli, per-
presenza viva che ti ac- Eppure Dio ha fatto udire dal ché ne seguano l’esempio.
compagna in ogni istante
della tua vita. Prendi cielo la sua voce per educare (P. Cormio, La Quaresima)
coscienza di questo per
vivere meglio. (Ogni gior- l’uomo, per accordargli felicità,
no la sua gioia, Sousa
Josè Nobre) prosperità e lunga vita. Come
tra due strumenti musicali dob-
biamo sforzarci di armonizzare

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 8


23
Beato Pietro da Gubbio, agosti-
Santi del giorno:
niano; beata Annunciata Cocchetti, vergine. Mercoledì
“L’uso migliore della vita è di spenderla per Marzo
Tempo di Quaresima
qualcosa che duri più della vita stessa.” (W. Ja-
mes)

I santi del giorno: san Turibio de Mogrovejo


Parola di Dio
in briciole L'amore evangelico per i poveri, gli ultimi, gli emargina-
ti chiede ai cristiani di farsi carico anche delle minoran-
ze, delle popolazioni oppresse, di coloro che sono con-
siderati "inferiori". Icona di questo amore fu la vita di
san Turibio de Mogrovejo che fu vescovo di Lima, in
Perù, dal 1579 al 1606. Viene ricordato non solo per
Mettiamo in pratica la Pa- aver dato un solido fondamento pastorale alla diocesi,
rola di Dio ma anche perché ebbe il coraggio di difendere gli indios
Pagina curata da Cristina Sabatti davanti alle violenze dei "conquistadores". Nato in Spa-
“...quella sarà la vostra saggezza e la gna nel 1538, quando venne ordinato vescovo era un
vostra intelligenza...” giurista alla corte di Filippo II ed era laico. Papa Grego-
rio XIII lo scelse per il Perù, dove divenne ben presto
(Dt 4,1.5-9) un vero apostolo per le popolazioni locali, stando in
Tramite Mosè Dio ha dato la mezzo a loro, imparando la loro lingua e lottando per il
sua Legge alle genti di Israele rispetto della loro dignità. Si ammalò durante una visita
affichè la mettessero in pratica. pastorale e morì a Saña.
Quando inizieranno a vantarsi
della Legge, senza più osser-
varla, allora inizieranno i pro- Vangelo Mt 5,17-
19
blemi. Questa infatti, diverrà
per loro come un bellissimo In quel tempo,
cimelio inutilizzato. Proprio Gesù disse ai
per questo i profeti mandati da suoi discepoli:
Dio, cercheranno di risvegliare «Non crediate
la consapevolezza della neces- che io sia venu-
sità non soltanto di ascoltare to ad abolire la
tale parola, ma anche di met- Legge o i Profe-
terla in pratica. La saggezza e il
ti; non sono ve-
vanto del popolo non sta nel
nuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io
semplice fatto di essere pos-
sessori della Parola di Dio, vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non pas-
quanto di metterla in pratica serà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che
nelle scelte quotidiane. Guai se tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di que-
anche noi facessimo del Van- sti minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto,
gelo una semplice opera lette- sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li
raria senza viverla! osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno
dei cieli».

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 9


Una presenza esigente…... a cura dai don Luciano –Parroco di Bovegno

attenzione provvidente, progetto che tu hai su cia-


mai abbandonato nelle scuno.
difficoltà del cammino Sta a me tenerne vivo il
della vita! ricordo e praticarne
Ma d’altra parte la tua è l’attuazione, per non ca-
una presenza esigente, dere in quella infedeltà
che mi p rovo ca che possiede vari volti:
all’ascolto della tua paro- paura, superficialità, avidi-
la, trovando lì il punto di tà, arroganza……
riferimento per il mio E se ancora cado, posso
pensare e operare. sempre ricorrere alla tua
Tu mi doni quella sapien- misericordia.
Sentirti vicino, Signore,
za che viene dall’alto e che
quale consolazione!
mi insegna, come dice un
Averti vicino, Signore, salmo, a contare i miei
quale responsabilità! giorni, cioè a viverli in
Che bello credere di poter pienezza, ancorato a quel
sempre contare sulla tua

Pensieri spirituali Contemplo: Gerusalemme celeste


L’orgoglio non ha età
come non ne ha il dolore.
L’orgoglio può essere Il peccato ha introdotto nel La beatitudine in cielo è la vita
bambino, ragazzo o vec- tempo la morte: ad essa nessu- in Dio, ma il suo inizio parte
chio. Si manifesta in
qualunque fase della vita no può sottrarsi. Tuttavia la dalla dimensione terrena, con il
e cresce con gli anni, cam- morte non domina indisturbata desiderare ardentemente di vive-
mina stretto alla persona. la scena del pellegrinaggio terre- re per Dio e con Dio, nell’attesa
Ma a un certo momento
della vita, come antidoto, no. Nel tempo infatti è posta di godere della vita autentica
cura e annientamento anche una promessa, la speran- che non avrà mai fine.
dell’orgoglio stesso, ecco
scattare spiacevole e peno- za di un compimento della sto- Primo passo: gareggiare
so, il dolore, che mostra ria che si realizzerà pienamente nell’accostarsi a Dio con cuore
all’uomo quanto egli sia in un’altra città, la Gerusalemme contrito, che muova guerra al
piccolo quando affronta
Dio con orgoglio. (Ogni del cielo, la gran madre celeste peccato.
giorno la sua gioia, Sousa che accoglie i figli redenti dal (P. Cormio, La Quaresima)
Josè Nobre)
sacrificio di Cristo.

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 10


Santi del giorno: San Severo di Catania, vesco-
vo; sant’Oscar Arnulfo Romero Galdámez,
vescovo e martire.

“Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di


Giovedì
Marzo
Tempo di Quaresima
24
quelli che compiono azioni malvagie ma per quel-
li che osservano senza fare nulla.” (Albert Ein-
stein)

I santi del giorno: santa Caterina di Svezia


Parola di Dio È importante scegliere bene le priorità nella propria vita, per-
in briciole ché nelle difficoltà solo le cose davvero essenziali si salveran-
no e ci salveranno. Così santa Caterina di Svezia per sé scelse
Dio e rimase fedele alla sua via anche se il mondo cercò di
portarla su altre strade. Nata nel 1331, Catarina Ulfsdotter era
Ascoltare la Parola che ci la secondogenita di santa Brigida. Si sentiva chiamata a una
salva e ci illumina vita scetica ma il padre volle per lei il matrimonio con un no-
Pagina curata da Cristina Sabatti
bile. Caterina, però, ottenne dal marito di poter vivere nella
castità e l’uomo stesso aderì a questo voto. Nel 1349 accom-
“...camminate sempre sulla strada che pagnò la madre a Roma, dove venne a sapere della morte del
vi prescriverò …..” marito. Divenne quindi compagna della madre nel suo percor-
so mistico. Nel 1373 portò la salma della madre in Svezia ed
(Ger 7,23-28) entrò nel monastero di Vadstena, di cui poi fu badessa. Morì
Di solito riteniamo molto nel 1381.
sciocche le persone che, pur
sapendo quali sono le giuste
scelte per essere felici, decido-
no di rovinarsi la vita. Anche Vangelo Lc 11,14-23
noi però compiamo lo stesso In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio
errore quando, pur sapendo che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a
che nella Parola di Dio c’è la parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni
nostra gioia, preferiamo andare dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni,
per strade che ce ne allontana- che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla
no. Il profeta è mandato da prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Dio a un popolo ostinato, che Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni re-
non vuole ascoltare né prende- gno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade
re in considerazione le propo- sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso,
ste di salvezza del Signore. Il come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io
cuore degli Israeliti era così scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io
indurito che nemmeno Dio scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli
sarebbe riuscito a smuoverli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno
dalla loro cecità. La durezza di loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni
cuore è una malattia subdola: con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Di-
ad essa si arriva giorno per o. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia
giorno, in maniera quasi im- al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se
percettibile. Per evitare questo arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le
pericolo, cerchiamo di essere armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
sempre disponibili ad ascoltare Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie
la Parola che ci salva e ci illu- con me, disperde».
mina.

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 11


“Gesù, voglio stare sempre con te .......”
pagina curata da don Luciano Vitton Mea

Allora abbassereste un forte della potenza di


po’ la cresta, riconosce- Dio, mi ha ridato la ca-
reste che quel Gesù di pacità di comunicare, mi
cui dubitate è veramente ha fatto uscire da quella
l’unico capace di scon- pesante armatura che
figgere le forze del Mali- opprimeva la mia vita!
gno, altro che suo allea- Ed ora sono libero, pos-
to! Vi starebbe bene di- so gridare con gioia la
ventare muti come ero io mia fede, e le prime pa-
prima! role sono state per il mio
A parte che non direste guaritore: Gesù, voglio
Ma cosa volete di più?
più sciocchezze, speri- stare sempre con te!
Quali segni andate cer-
mentereste sulla vostra
cando?
pelle cosa vuol dire esse-
Perché continuate a pen-
re schiavi dello spirito
sar male?
del male. E che meravi-
Potesse capitare a voi glia quando quell’uomo,
quello che ho passato io!

Pensieri spirituali Contemplo: Frutto dalla grazia

Il tempo è la pazienza di La vita presente non è vita a pa- tra ciò che è e ciò che fa. Tale
Dio. Ogni anno trascorso,
ogni giorno, ogni ora, ogni ragone di quella eterna. L’uomo aiuto è frutto della grazia divina:
istante vissuto nel calenda- vive in sé la tensione tra la bon- è la luce che apre gli occhi otte-
rio di ognuno di noi rap-
presentano tanti frammen- tà dell’opera di Dio e la malvagi- nebrati dal peccato, che invita
ti dell’eternità: in essi il tà connessa al peccato. San Pao- ad operare la verità e secondo
Signore ci contempla, ci
osserva e si china su di noi lo nella lettera ai romani sinte- Verità.
con infinito amore. Poiché tizza questo pensiero Chi opera la verità condanna in
ci permette di abitare nel nell’assioma: “Io non compio il
tempo, egli esercita su cia-
se stesso le azioni cattive; im-
scuno di noi la sua infini- bene che voglio, ma il male che plora da Dio il perdono e, ricre-
ta pazienza, amando sen- non voglio.” ato nel suo cuore, vive vigilante
za essere amato, vedendoci
cadere e rialzandoci, pre- L’uomo è un vero enigma: la nell’attesa che risplenda la luce
sente nel nostro spirito per sua interiorità è positiva, la sua di Cristo.
tenerci con sé. E’ la pa-
zienza dell’amore. (Ogni prassi è negativa. Egli necessita (P. Cormio, La Quaresima)
giorno la sua gioia, Sousa di un intervento esterno che
Josè Nobre)
l’aiuti a superare lo scollamento

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 12


Santi del giorno: San Procopio di Sazava, abate
(975-1053); santa Lucia Filippini, vergine.

“Com’è meraviglioso che nessuno abbia bisogno di a-


spettare un solo attimo prima di iniziare a migliorare il
Venerdì
Marzo
Tempo di Quaresima
25
mondo.” (Anna Frank)

I santi del giorno: san Dismas


Parola
Parola di
di Dio
Dio Fu il "miracolo della conversione" a trasformare uno spietato crimina-
in briciole
in briciole le nel primo santo della storia della Chiesa. In quel buio venerdì pome-
riggio sul Calvario, Gesù non era l'unico condannato a morte sulla cro-
ce: accanto a lui vi erano altri due uomini. Che genere di crimini aves-
sero commesso non è dato di sapere, ma di certo alle spalle avevano
Disponibilità totale ai pro- una vita di sangue e violenza. Uno dei due si unì al coro di coloro che
getti di Dio dileggiavano il Figlio di Dio morente cedendo alla tentazione di chie-
pagina curata da Cristina Sabatti dere qualcosa a proprio unico vantaggio: «Salva te stesso e noi!». Ma il
“... perché Dio è con noi....”
secondo, quello cui la tradizione ha poi dato il nome di Dismas, lo ri-
prese ammettendo le proprie colpe e chiedendo a Gesù solo di "essere
(Is 7,10-14;8.10c)
ricordato". Una richiesta che esprime l'avvenuta conversione nel pro-
fondo del cuore e il cambiamento radicale di mentalità.
“Ecco Signore, io vengo per
fare la tua volontà”. Oggi si
parla di una disponibilità totale
e incondizionata a lasciare che
i progetti di Dio si realizzino
in noi. Questo è soprattutto
l’atteggiamento di Gesù Vangelo Lc 1,26-38
all’interno della Trinità: è pie-
namente libero e disposto a In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in
una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine,
compiere la volontà del Padre promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome
anche quando si tratta di con- Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei,
dividere la fragile condizione disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A
umana. Ma questa è anche la queste parole ella fu molto turbata e si domandava che
dinamica presente in Maria senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse:
santissima, generata da «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
un’adesione totale alla volontà Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chia-
di Dio che coinvolge tutta la merai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio
sua persona. Ma poi in tutta la dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide
vita di Maria insieme a suo fi- suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il
suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo:
glio, fin sotto la croce e al «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le
compimento della risurrezione. rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la
La lettura odierna ha un cuore potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò
pulsante molto importante: la colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
differenza tra l’essere schiavi Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha
dei propri schemi da parte de- concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per
gli uomini e la libera iniziativa lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora
da parte di Dio, non ostinazio- Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me
ne umana ma l’Amore. secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 13


“ Santo è Dio, santo il figlio suo ...” a cura di don Luciano Viotton Mea

rioso ed ella gli diede Santo scenderà su di te,


la carne della nostra su te stenderà la sua om-
umanità e fragilità. bra la potenza
Ancor prima che la dell’altissimo; colui che
vergine si consegni a nascerà sarà dunque san-
quella grazia che ha to e chiamato figlio di
trovato presso Dio, già Dio”.
il figlio ha detto il suo Santo è Dio, santo il fi-
si: “Un corpo mi hai glio suo, santa la vergine
preparato, allora ho che gli ha tessuto la car-
“…..Perciò colui che nascerà detto: Ecco io vengo per ne nel grembo, santi
sarà santo e sarà chiamato fare la tua volontà”. noi quando crediamo
Figlio di Dio…..” Cristo entra nel mondo e accogliamo la sua vo-
per raccontare agli uomi- lontà che è amore.
ni l’amore del Padre; un
Per mezzo di Gabriele il amore che ci santifica
Padre annunciò a Maria come già la vergine di
il suo verbo santo e glo- Nazareth: “Lo Spirito

Pensieri spirituali
Contemplo: Il vero ascolto
La dignità della persona
non sta nel nascondersi L’ascolto della Parola di Dio non so Dio parla, non esternamente
nell’anonimato del “se” : si identifica con il sentire superfi- tramite le sue orecchie o gli occhi,
“se io potessi….se io vo-
lessi….se io fossi..” La ciale e distratto, con un suono che ma interiormente, nell’anima, in
dignità sta nel sapere af- colpisce le orecchie e lascia indif- varie maniere: o in sogno.
frontare direttamente qua-
lunque situazione si pre- ferenti. Il vero ascolto richiede Il Signore non si fa sentire alle o-
senti, come una sfida che un’assimilazione interiore della vo- recchie del corpo in maniera più
la propria vita presenta o ce divina.
come prova che la provvi- forte che nel segreto del pensiero,
denza, di tanto in tanto, Il peccato che è a monte di qualsi- dove lui solo ascolta, dove lui solo
vuole offrire. La dignità asi altro peccato è quello di chiu- è udito.
umana sta nel fatto che
ognuno si “compromette” , dere il cuore all’ascolto: è la durez- (P. Cormio, La Quaresima)
si mette in gioco realmente za dei cuori, l’incomprensione che
con se stesso, con
l’umanità e con Dio. (Ogni interrompe quel silenzio interiore
giorno la sua gioia, Sousa Josè che è la condizione necessaria per
Nobre)
dialogare con Dio. All’uomo stes-

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 14


Santi del giorno: Santi Montano e Massima,

26
coniugi martiri; santi Baronto e Desiderio,
Sabato
Marzo
“Il mondo non è comprensibile, ma è abbrac- Tempo di Quaresima
ciabile.” (Martin Buber)

Parola di Dio Il santo del giorno: san Ludgero


La diffusione del Vangelo in Europa si deve a una lunga
in briciole opera portata avanti da veri e propri eroi della fede. Il
Parola di Dio
confronto con le popolazioni pagane, soprattutto nelle
in briciole regioni settentrionali, non fu semplice e spesso portò a
reazioni violente. Tra gli infaticabili apostoli che si dedi-
carono all'evangelizzazione di queste terre ci fu anche san
Vangelo: Lc 18,9-14 Ludgero, che, ordinato prete a Colonia nel 777, si fece
portatore della fede in Frisia, dove era nato nel 745. Cac-
In quel tempo, Gesù disse ancora
questa parabola per alcuni che ciato da una rivolta pagana fuggì a Montecassino dove
avevano l’intima presunzione di venne raggiunto dallo stesso Carlo Magno. Ritornato in
essere giusti e disprezzavano gli patria fondò nel 793 il monastero attorno al quale sorse la
altri: «Due uomini salirono al città di Münster, destinata a diventare sede episcopale
tempio a pregare: uno era fariseo nell'804. Ludgero fu il primo vescovo della nuova diocesi.
e l’altro pubblicano. Il fariseo, Morì nell'809.
stando in piedi, pregava così tra
sé: “O Dio, ti ringrazio perché
non sono come gli altri uomini,
ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure
come questo pubblicano. Digiu-
no due volte alla settimana e pa-
go le decime di tutto quello che Medita a cura di Don Luciano - Parroco di Bovegno
possiedo”. Il pubblicano invece,
“O Dio abbi pietà di me peccatore” questa preghiera del
fermatosi a distanza, non osava
nemmeno alzare gli occhi al cie- pubblicano dal fondo del tempio, pronunciata sottovoce
lo, ma si batteva il petto dicendo: battendosi il petto, viene indicata da Gesù come la forma
“O Dio, abbi pietà di me pecca- esemplare del nostro modo di rivolgerci a Dio. Mettersi di
tore”. Io vi dico: questi, a diffe- fronte alla maestà e alla grandezza di Dio significa, allo stes-
renza dell’altro, tornò a casa sua so tempo, aprire gli occhi sulla nostra debolezza e fragilità,
giustificato, perché chiunque si sull’inconsistenza del nostro desiderio di bene, sulla pochez-
esalta sarà umiliato, chi invece si za delle nostre capacità, rispetto ai problemi enormi che at-
umilia sarà esaltato». tendono una soluzione. Ecco perché una relazione autentica
con il Signore richiede anzitutto la presa di coscienza
dell’infinita distanza che ci separa da lui, la consapevolezza
di quanto siamo lontani dall’essere fedeli al suo disegno
d’amore. Ecco perché il nostro rivolgerci a Dio ha sempre la
forma di una conversione, un voltarci da un’altra parte rispetto
al luogo in cui ci troviamo, un cambiare direzione nel nostro
cammino per lasciare a Dio di determinare quale sarà il pun-
to d’arrivo.

Non di solo pane Tempo di Quaresima n. 1030 pagina 15


versare tutta la coppa pensan-
“La coppa inutile ” do a me con devozio-
a cura della redazione ne….Sarebbe meglio, amico,
che tu lasciassi tutte le tue au-
sterità, che ti rendono un a-
sceta illustre, e che amassi il
tuo dio, almeno un po’ in se-
greto.
(da La Morale della Favola, Racconto
indù)

*****************************

TROVA IL TEMPO

Era giorno di mercato. Trova il tempo di pensare


Sri Rama-Krishna una volta L’asceta traversò la città stra- trova il tempo di pregare
raccontò la disavventura di un da per strada. trova il tempo di ridere.
asceta indù famoso per le sue Non si perse neanche una E’ la fonte del potere
austerità. sola goccia di olio. è il più grande potere sulla
terra
Un giorno l’asceta si trovava Soddisfatto, l’uomo posò la
è la musica dell’anima.
davanti alla statua di Siva e coppa davanti alla statua, cer- Trova il tempo per giocare
l’invocò dicendo: “Non c’è to d’aver meritato la grazia trova il tempo per amare
nulla, o Signore che io non sia del dio. ed essere amato
capace di fare per devozione a Ma la statua rimase immobi- trova il tempo di dare.
te. Imponimi qualunque prova le. E’ il segreto dell’eterna gio-
e vedrai che dico la verità.” L’asceta ebbe un bel pregare, vinezza
Pregava così come se lanciasse invocare, la statua sorrideva è il privilegio dato da Dio;
una sfida. con disprezzo. il giorno è troppo corto
Allora la statua si animò e fece E così fu per parecchi giorni. per essere egoisti.
cadere dalle sue labbra di Il devoto piangeva amara- Trova il tempo di leggere
bronzo: “Prendi una coppa, mente, con la testa fra le gi- trova il tempo di essere ami-
riempila di olio fino all’orlo. nocchia e ripeteva fra le lacri- co
Ponila sulla testa. Traversa il trova il tempo di lavorare.
me: “Eppure neanche una
mercato e la città strada per E’ la fonte della saggezza
sola goccia si è persa.”
strada e ritorna. Che neanche è la strada della felicità
Allora la statua si animò ma è il prezzo del successo.
una goccia cada per terra.” per mostrare tutta la sua col-
L’asceta riempì una coppa, se Trova il tempo
lera. “Cosa me ne faccio del di fare la carità.
la pose sulla testa, partì con le tuo olio, sciocco? Quante E’ la chiave del paradiso.
braccia a bilancia, ripetendosi volte mentre portavi l’olio, (Santa Teresa di Calcutta)
ad ogni passo: “Che neanche quante volte hai pensato a
una goccia si perda!” me? ….Sarebbe stato meglio

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