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La mia

Consacrazione
a Maria
Introduzione e preparazione per
la Consacrazione totale alla Vergine Maria,
secondo san Luigi Maria Grignion di Montfort.

Per bambini.

Rege, O Maria

P. Bernardo M. Ibarra, IVE

IIllustrazioni di Suor Maria Jednosti, SSVM

IVE Press-2021
FAMIGLIA RELIGIOSA DEL VERBO INCARNATO
Nihil Obstat
R.P. Andrés Bonello, IVE, Superiore Provinciale
Provincia “Nostra Signora di Loreto”
Istituto del Verbo Incarnato

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ISBN 978-1-947568-23-5

Year 2021
Prologo

Ciascuno deve “adoperarsi in ogni maniera possibile per


insinuare nei giovani cuori […] una filiale devozione a Maria
Santissima”1 , diceva il nostro caro san Giovanni Bosco. Giacché,
“come nell’ordine della natura, è necessario che un figlio abbia
un padre ed una madre, così nell’ordine della grazia è necessario
che un vero figlio della Chiesa abbia Dio per Padre e Maria per
Madre”2.

Ispirato dall’amore filiale alla Vergine Santissima e con la


creatività propria che fa sì che il missionario si faccia debole per
guadagnare i deboli3, l’autore di questo prezioso libro ci offre nella
presente opera “La mia Consacrazione a Maria” uno strumento
molto utile sia per genitori, catechisti e parroci, sia per i più
piccoli, affinché questi ultimi si consacrino a Maria secondo lo
spirito di san Luigi Maria di Monfort.

Le sue pagine, magnificamente illustrate, fanno scoprire in un


linguaggio semplice e catechetico – che tanto opportunamente si
adegua alla mente del bambino - tutta la tenerezza e la ricchezza
della vera devozione a Maria Santissima. In modo tale che, così
come un bambino trae tutto il suo alimento dalla madre - che
glielo dà proporzionato alla sua condizione - allo stesso modo,
con la sua lettura, i bambini si andranno alimentando di Maria,
che, al dire di san Luigi Maria, è “il Pane dei figli”4.

1
Cfr. San Giovanni Bosco, Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni
(1877), cap. I, art. 7.
2
San Luigi Maria Grignion di Montfort, Il Segreto di Maria, 11.
3
1 Cor 9, 22.
4
San Luigi Maria Grignion di Montfort, Il Segreto di Maria, 20.

3
Fedele al metodo monfortano e, tuttavia, scritta in modo
breve e con importanti note catechetiche e di pietà filiale alla
Madre di Dio, “La mia Consacrazione a Maria” ricorda a tutti noi che
la consacrazione alla Santissima Vergine è il cammino più facile
e più rapido per arrivare a Gesù ed offre ai bambini una forma
entusiasmante di partecipazione a questa pratica centenaria in
modo tale che, in soli pochi giorni, giungeranno a conoscere la
Vergine come mai prima e permetterà loro di aggrapparsi alla
sua mano per arrivare a Cristo.

Inoltre, p. Ibarra ha saputo nutrire la sua opera con esempi


concreti di virtù presi dalla vita dei santi col fine di svegliare nel
bambino la santa emulazione, in un modo adeguato alla pietà
infantile. Sono pratiche di pietà cristiana – come “portare fiori
alla Vergine o porre una candelina per regalo” −, o orazioni brevi,
etc., che contribuiscono ad infondere nei più piccoli una santa e
vera devozione alla Madre di Dio.

Infine, consideriamo che “La mia consacrazione a Maria” è


un’opera di grande valore devozionale e religioso per i più piccoli
e che, se la consacrazione alla Vergine in materna schiavitù
d’amore è abbracciata con tutto il cuore sin dall’infanzia, non solo
possiede un’efficacia santificatrice individuale senza pari, ma è il
granello di senape5 del quale parla il Vangelo per l’instaurazione
del Regno di Cristo.

San Giovanni Paolo II diceva: “la Mamma sua [di Gesù],


Maria, non ha mancato di riservare ai piccoli, nel corso della
storia, la sua materna premura”6 . Confidiamo, dunque, nel fatto
che la tenerezza e la semplicità della spiritualità mariana che i
bambini troveranno nella lettura di queste pagine permetterà
loro di avanzare fiduciosi tenendo per mano Maria verso la patria
celeste, alla quale tutti aspiriamo, essendo questo il cammino
principale al quale dobbiamo educare i nostri bambini e giovani,
perché consacrarsi a Lei è consacrarsi allo stesso Cristo, a cui Ella
è inseparabilmente unita.

P. Gustavo Nieto, IVE


5
Mt 13, 31; Mc 4, 3.
6
San Giovanni Paolo II, Lettera ai bambini nell’Anno della Famiglia (13/12/1994).

4
INTRODUZIONE
pER GENITORI, tutorI E cateCHISTI

Q
uesto libro è per i bambini ed ha un solo scopo: far
crescere la devozione alla Santissima Vergine Maria nella
loro anima, in modo tale che già dalla loro più tenera
infanzia siano consapevoli dell’importantissimo ruolo che Ella
riveste nelle loro vite come Madre e Signora. Madre, perché Ella
concepisce nella fede, alimenta nella speranza ed educa nella
carità. Signora, perché ci ha conquistati insieme al suo amatissimo
Figlio. A Lei dobbiamo tutto: totus tuus.

Secondo san Luigi Maria Grignion di Montfort, la devozione


a Maria è tenera, “vale a dire, piena di fiducia nella Santissima
Vergine, come la fiducia del bambino nella sua cara madre”. Da questo
deriva che può essere vissuta in modo così particolare da loro, i
bambini, i quali, essendo piccoli, sono più bisognosi di una madre.
Questa devozione, perciò, è molto adatta ai bambini. A sua volta,
tale devozione fa sì che Maria diventi “ricorso ordinario”, dice lo
stesso santo, cosa che la rende ancor più adatta ai bambini, che
costantemente ricorrono agli adulti in cerca di aiuto.

Questa devozione, inoltre, penetra nell’anima del bambino e


lo ricolma di una visione soprannaturale. Eleva le sue aspirazioni
e lo incammina con passo sicuro alla santità. Santa Teresa del
Bambino Gesù, san Giovanni Bosco, san Luigi Gonzaga, Padre
Pio e lo stesso san Luigi di Montfort sono stati grandi amanti
della Vergine fin dalla loro infanzia. Allo stesso modo, i pastorelli
di Fatima sono un perfetto esempio di questa tenera devozione a
Maria. E come loro, molti altri.
San Luigi Maria pensa sicuramente ai bambini quando
scrive il suo famoso libro Il Trattato della Vera Devozione, e non
dubita del fatto che essi possano essere grandi amanti di Maria.
Il libro, di fatto, è diretto “in modo speciale agli umili e semplici”.
Ancor più, questa vera e nuova devozione a Maria dipende in
grande misura, per poter essere ben praticata, dall’avere molta
docilità allo Spirito Santo e dal non resistere alle sue ispirazioni,
cosa tipica dei bambini.

Questo libro, dunque, vuole che i bambini siano coscienti


della loro filiazione mariana, giacché essi possono essere schiavi
di Maria ed impregnarsi del suo spirito, per poter così fare
tutto per mezzo di Lei, con Lei, in Lei e per Lei. E, come fine
più concreto, il libro li prepara a consacrarsi a Maria in materna
schiavitù d’amore, secondo lo spirito di san Luigi Maria.

Per questo lo abbiamo diviso in due parti. La prima è una


breve spiegazione della devozione a Maria secondo san Luigi,
dove in cinque capitoli presentiamo a grandi linee che cos’è la
devozione a Maria e come si pratica, secondo il santo di Monfort.

La seconda parte è una preparazione che si estende per dodici


giorni, durante i quali il bambino imparerà qualcosa di nuovo su
Maria, conoscerà alcuni dei suoi miracoli e storie ed apprenderà la
vita di qualche santo, terminando sempre con qualche proposito
o compito. In questo modo si istruirà il bambino sulla vera
devozione a Maria e lo si preparerà debitamente a consacrarsi ad
ella in materna schiavitù d’amore

L’obiettivo principale del libro è, come già detto, che il


bambino si consacri a Maria. Ne consegue che questa seconda
parte sia la più importante. La prima parte andrebbe letta qualche
giorno prima di cominciare la preparazione per la consacrazione
e si può rileggere (o fare riferimento ad essa) durante la stessa
preparazione.

Ora, mantenere il bambino occupato a prepararsi e con


l’anima fissa sul giorno della sua consacrazione sono cose molto
importanti che devono essere fatte dai genitori o tutori.

8
Dodici giorni possono essere un tempo lungo, pertanto
bisogna aiutare il bambino a perseverare nella sua preparazione.
Ad ogni modo, si può gestire il tempo con molta flessibilità.
Se si vedesse necessario aumentare i giorni di preparazione o
diminuirli, sia per assimilare meglio i concetti o per evitare che
la preparazione risulti tediosa, si può agire in tutta libertà. Dodici
giorni sono un tempo orientativo.

Allo stesso modo, è fortemente raccomandabile che i bambini


siano guidati nella lettura del libro, giacché a volte può risultare
difficile comprenderlo completamente. Sebbene si sia cercato
di presentare la dottrina di san Luigi nel modo più semplice
possibile, può essere che alcune frasi siano un po’ elevate per
alcuni bambini, a seconda dell’età e della personalità di ciascuno.

Vogliamo offrire questo libro affinché possa essere utilizzato


da genitori, tutori e catechisti nelle famiglie, scuole, parrocchie,
oratori e missioni popolari, affinché i bambini si preparino alla
consacrazione a Maria. In modo tale che si formino gruppi o
programmi per bambini, dove li si introduca a questa devozione
e consacrazione, seguendo quanto qui descritto.

Si raccomanda di realizzare la Consacrazione in occasione


di una festa mariana. Deve essere un giorno molto speciale,
celebrato nel miglior modo possibile, andando a Messa e facendo
lì la consacrazione, davanti ad una immagine della Vergine con
la preghiera che compare alla fine del libro (o una simile) che, se
fosse possibile, il bambino dovrebbe scrivere di suo pugno. Se il
bambino ha già fatto la Prima Comunione, quello stesso giorno
dovrebbe confessarsi e ricevere l’Eucaristia, se possibile.

Nella seguente tabella sono riportati alcuni possibili giorni


di inizio e le feste mariane corrispondenti, in tal modo che il
giorno della Consacrazione venga ad essere il tredicesimo.
Ovviamente si può scegliere qualsiasi altra data mariana.

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Giorno di inizio Festa mariana Giorno della
Consacrazione
21 gennaio Presentazione del Signore 2 febbraio
30 gennaio Nostra Signora di Lourdes 11 febbraio
13 marzo Annunciazione alla B.V.M. 25 marzo
26 aprile Nostra Signora di Luján 8 maggio
1 maggio Nostra Signora di Fatima 13 maggio
19 maggio Visitazione della B.V.M. 31 maggio
4 luglio B.V. Maria del Monte Carmelo 16 luglio
3 agosto Assunzione di Maria 15 agosto
10 agosto Beata Vergine Maria Regina 22 agosto
27 agosto Natività di Maria 8 settembre
31 agosto Santissimo Nome di Maria 12 settembre
3 settembre B. V. Maria Addolorata 15 settembre
25 settembre B. V. Maria del Rosario 7 ottobre
9 novembre Presentazione di Maria 21 novembre
26 novembre Immacolata Concezione 8 dicembre
28 novembre Beata Vergine Maria di Loreto 10 dicembre
20 dicembre Madre di Dio 1° gennaio

La struttura generale della preparazione è ordinata secondo


la mente di san Luigi. Egli propone di farla per trentatré giorni,
ma qui la adattiamo ai bambini e la facciamo per dodici giorni.
Ad ogni modo, seguiamo le indicazioni del santo di Montfort
riguardo ai motivi e ai differenti aspetti della preparazione. La
struttura generale è dunque questa:
Tappa della Quantità Testo di san Luigi Capitoli di questo libro
preparazione di giorni Maria
Coloro che vorranno 1. Fare sacrifici
entrare in questa (Contro l’amor proprio)
devozione particolare, 2. Obbedire alla Vergine
Vuotarsi
dopo aver impiegato (Contro la propria volontà)
dello spirito 3 GIORNI
dodici giorni almeno a 3. Voler andare in Cielo
del mondo
vuotarsi dello spirito del (Contro lo spirito mondano)
mondo contrario a quello
di Gesù Cristo. (n. 227)

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Durante la prima 4. San Pietro
settimana adopereranno (Pentirsi dei peccati)
tutte le loro preghiere e 5. San Domenico Savio
3 GIORNI opere di pietà per chiedere (Decidere di non peccare più)
la conoscenza di se stessi 6. San Tarcisio
e la contrizione dei loro (Anche fino a dare la vita)
peccati. (n. 228)
Durante la seconda7. L’Annunciazione
Ricolmarsi settimana si applicheranno (In Maria) (Causa Materiale)
di Cristo per a conoscere la santissima 8. La Nascita
mezzo della Vergine. Chiederanno (Per Maria) (Causa finale)
Ss. Vergine 4 GIORNI questa conoscenza allo 9. Nozze di Cana
Spirito Santo. (n. 229) (Per mezzo di Maria) (Cau-
sa efficiente)
10. Ai piedi della Croce
(Con Maria) (Causa Formale)
Impiegheranno la terza 11. Il Cuore di Gesù
settimana a conoscere (Divinità e umanità)
2 GIORNI
Gesù Cristo. (n. 230) 12. L’Eucaristia
(L’amore fino all’estremo)
Al termine di queste tre 13. È arrivato il giorno
settimane si confesseranno
e comunicheranno. E dopo
la Comunione reciteranno
Consacrazione la formula della loro
consacrazione. Bisognerà
che la scrivano o la
facciano scrivere, se non è
stampata, e che la firmino
lo stesso giorno in cui la
faranno. (n. 231)

Non serve che il bambino sia a conoscenza delle differenti


tappe della preparazione. Ciò avverrà naturalmente per la stessa
tematica e l’andamento del libro. Quello che, sì, è importante
è infondere serietà e perseveranza, e animarlo a compiere le
preghiere e i propositi di ogni giorno. Aiuterebbe molto, inoltre,
far loro pregare il Rosario in famiglia, soprattutto durante i giorni
di preparazione.
Raccomandiamo a Dio questa opera e tutti i bambini che si
consacreranno a Maria in materna schiavitù d’amore. Che san
Luigi Maria ci aiuti ad essere fedeli devoti della Sempre Vergine
Maria.
P. Bernardo M. Ibarra, IVE
Rege, O Maria - Anno 2020

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Prima Parte
La mia Mamma del Cielo
INTRODUZIONE
Consacrarmi a Maria

S
apevi che tutti abbiamo due mamme?
Una in terra e un’altra in Cielo. La tua mamma della
terra è quella che ti ha portato per nove mesi nel suo
seno e ti ha insegnato a parlare e a camminare. Lei ti vuole
molto bene e si preoccupa sempre per te.
Però anche in Cielo abbiamo una mamma, che è la Vergine
Maria, la mamma di Gesù e mamma di tutti. Quando Gesù
morì sulla croce per tutti gli uomini, ci lasciò tutto quello che
aveva, anche la sua mamma, la Vergine Maria. Egli voleva
farci il regalo più grande, il migliore di tutti, e non ne trovò
uno migliore della sua stessa madre.
È per questo che tutti abbiamo due mamme, una in terra
e un’altra in Cielo, e dobbiamo essere buoni figli e voler molto
bene alle nostre due mamme.
E come posso essere un buon figlio della mia mamma
del Cielo, la Vergine Maria? Sono un buon figlio quando
faccio quello che a lei piace; e ciò che più le piace è che ci
consacriamo totalmente a lei.
Ma che significa consacrarsi? Consacrarsi significa
riconoscere la Vergine Maria come mia madre, appartenere
completamente a lei e fare tutte le cose in modo tale che
tutti possano rendersi conto che io sono suo figlio. Significa,
inoltre, lasciare che Maria faccia con me e con le mie cose ciò

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che vuole, perché sono sicuro che lei sappia ciò che è meglio
per me e sappia meglio di me come distribuire tutto il bene
che faccio tra le persone che hanno più bisogno.
Quando ci consacriamo a Maria, lei è molto contenta,
perché così può avvicinarci a Gesù. Ciò che più vuole è che
conosciamo e amiamo molto Gesù e, siccome questo non è
facile, ella stessa ce lo vuole insegnare.
Ora, per consacrarsi bisogna essere ben preparati ed
imparare alcune cose molto importanti. In questo libro
imparerai come essere un buon figlio della nostra mamma
del Cielo e potrai prepararti per consacrarti a lei.
Per prima cosa, però, devi sapere chi è san Luigi Maria
di Monfort, perché fu lui ad insegnarci ad essere buoni figli
della Vergine.
San Luigi fin da piccolo voleva essere sacerdote e
missionario per aiutare tutti ad arrivare al Cielo. E tanto era
il desiderio che aveva di portare tutti gli uomini a Gesù che
ebbe la migliore di tutte le idee: portarveli attraverso Maria,
perché lei è la via più facile e più rapida per arrivare a Gesù.
Per questo, per tutta la sua vita, san Luigi lavorò molto
per fare in modo che gli uomini amassero la Madonna.
Scrisse molti libri e insegnò molte cose sulla Vergine Maria.
La amava così tanto che pregava tutti i giorni davanti alla
sua immagine il santo Rosario.
San Luigi è il maestro che meglio ci insegna come essere
buoni figli di Maria e prepararci bene per consacrarci a lei.

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Capitolo 1
la via Segreta

C
ome avrai imparato al catechismo, Dio creò l’uomo
affinché questi lo conoscesse, lo amasse e lo servisse
in questa terra, e, dopo, potesse godere di Lui in Cielo
e per sempre. Questa è una verità molto importante, tanto
importante che se la dimentichiamo viviamo come smarriti,
come coloro che camminano senza sapere dove devono
arrivare.
Un’altra verità importante che ci ha insegnato Gesù è che
questa via per arrivare al Cielo è stretta e sono pochi quelli
che la trovano.
Non hai, però, di che preoccuparti, perché oggi ti
racconterò un segreto. Non un segreto qualsiasi, ma il più
importante di tutti, che ci ha insegnato san Luigi Maria. Tu,
però, devi fare molta attenzione a non dimenticarlo e devi
custodirlo nel tuo cuore affinché non si perda.
Il segreto è che esiste una scorciatoia, una via facile e
veloce per arrivare al Cielo. Ci sono molti modi per arrivare
al Cielo. Alcuni sono molto difficili e pericolosi. Altri sono
molto lunghi e sembra che non finiscano mai. La strada che ti
mostrerò, invece, è la migliore di tutti, perché ci fa giungere
al Cielo tanto velocemente come se fossimo in autostrada o
in ascensore. E qual è questa via? Questa strada si chiama
Maria. Lei è la via più facile e breve per arrivare al Cielo.

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Perché Maria è la via più facile e corta? Perché lei è la
madre di Gesù e, quindi, è colei che meglio di chiunque altro
sa come arrivare a Lui. Maria sa come conoscerlo, amarlo e
servirlo nel miglior modo possibile.
Così come Gesù è venuto al mondo attraverso la Vergine,
nascendo da lei, allo stesso modo anche noi dobbiamo andare
a Gesù con l’aiuto della Vergine. Ella è la via che ci conduce
Gesù. Al di fuori di lei, tutto è pericoloso e difficile.
Questo è, dunque, il segreto: con la Madonna andiamo
in Cielo in modo rapidissimo, perché ella “è la via più sicura,
più corta e più perfetta per andare a Gesù”. Per questo
dobbiamo restare molto uniti alla Madonna e volerle molto
bene. Più la amiamo, più ameremo Gesù.

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Capitolo 2
Sono TUT TO Tuo

H
ai già imparato che la Madonna è la strada migliore
per arrivare a Gesù. Ella è il cammino segreto. Per
questo dobbiamo sempre amarla molto e stare con
lei. Dobbiamo essere suoi buoni figli e suoi schiavi d’amore.
Però, cos’è uno schiavo? Schiavo è colui che appartiene
ad un altro completamente. Lo schiavo non fa ciò che vuole,
ma fa sempre ciò che gli dice il suo padrone. In questo
stesso modo, anche noi dobbiamo fare tutto ciò che vuole la
Madonna, perché lei è la nostra Padrona e Signora.
La nostra schiavitù, però, non è una schiavitù qualunque,
ma è una schiavitù d’amore, perché nessuno ci obbliga a farci
schiavi. Lo facciamo perché la amiamo molto e sappiamo che
ciò che ci comanda è sempre la cosa migliore.
Come schiavi apparteniamo totalmente alla Vergine
Maria e tutte le nostre cose sono sue. Tutto ciò che è nostro è
suo. Questo vuol dire che dobbiamo sforzarci di usare bene
le nostre cose, perché Maria non farebbe mai, con ciò che le
appartiene, qualcosa che non sia buono.
E quali cose dobbiamo dare alla Madonna?
1. Dobbiamo darle il nostro corpo. Le nostre mani e
i nostri piedi. I nostri occhi, bocca, orecchie e cuore.
Pertanto, dobbiamo usare tutto il nostro corpo come
farebbe Maria.

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2. Anche la nostra anima deve essere sua. Ossia, tutta la
nostra vita, quello che pensiamo e quello che vogliamo.
Tutto è della Madonna.
3. Dobbiamo anche dare alla Vergine Maria tutte le nostre
cose. I nostri giocattoli, la cancelleria per la scuola e i
vestiti appartengono a lei. Noi li usiamo solamente,
come cose prestate.
4. Infine, dobbiamo dare alla Madonna le nostre opere
buone. Tutto il bene che facciamo deve essere suo. Ella
è la padrona dei nostri meriti, cioè del premio che ci
spetta per le opere buone che facciamo. Ogni volta che
facciamo un’opera buona, Dio ci prepara un premio nel
Cielo, che si chiama merito. Anche quello lo regaliamo
alla Madonna, affinché ella lo usi come vuole, perché
noi siamo suoi schiavi. Quindi, lei, poiché è una madre
buonissima e saggia, può dare il nostro merito ad altre
persone che ne hanno più bisogno o che quasi non
hanno premi.

Perciò, quando ci facciamo schiavi della Vergine Maria,


le diamo tutto il nostro corpo, tutta la nostra vita, tutte le
nostre cose e tutte le nostre buone opere. Per questo le diciamo
sempre: sono tutto tuo Maria.

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Capitolo 3
IL GIORNO DEL MIO BAT TESIMO

A
bbiamo già imparato che la Madonna è la via segreta
e che dobbiamo essere suoi schiavi. Adesso ti voglio
spiegare cosa accade nella tua anima quando diventi
schiavo della Vergine Maria.
Quando eravamo piccolini, o alcuni più grandi, siamo
stati battezzati e siamo diventati figli di Dio. Quello è stato
un giorno molto importante per tutti noi, perché ci siamo
svuotati del male, del peccato, e ci siamo trasformati in figli
di Dio. La nostra anima diventa tutta pulita.

Sapevi che quando diventiamo schiavi di Maria ci succede


qualcosa di molto simile? E’ come battezzarci di nuovo,
perché ci svuotiamo del male che c’è in noi e promettiamo di
fare tante opere buone e sacrifici. Quando diventiamo schiavi
di Maria, rinunciamo al demonio e ci uniamo a lei e a Gesù.
Prima del battesimo, eravamo schiavi del diavolo ed
appartenevamo a lui. Ora, però, dopo il battesimo, siamo
schiavi della Vergine Maria e siamo sempre al suo servizio.
A volte, però, ci dimentichiamo di questo e non ci
ricordiamo che siamo stati battezzati e che abbiamo promesso
di essere santi, obbedienti e buoni. Per questo motivo
dobbiamo essere fedeli e perseverare. La Vergine Maria ci
aiuterà molto, sempre se siamo dei buoni schiavi.

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Essere schiavo della Vergine Maria è una cosa molto bella,
perché ci fa essere veramente liberi. Ci libera dal peccato e
dal nostro gusto, per fare solo ciò che Gesù e Maria vogliono.
Se facciamo sempre quello che ci piace, chi comanda è il
capriccio e non la Madonna.
Il vero schiavo della Vergine Maria è l’unico realmente
libero ed è un buonissimo suo figlio.
Dobbiamo essere i migliori schiavi della Vergine Maria!

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Capitolo 4
IL MIO AMICO E maestro interiore

C
ome ti sarai accorto, abbiamo già imparato tantissime
cose. La Vergine Maria è la nostra via segreta. Ella
ci porta a Gesù e noi dobbiamo essere suoi schiavi,
consegnandole tutto ciò che abbiamo e siamo, così come
abbiamo fatto il giorno del nostro battesimo.
A volte, però, tutto questo è molto difficile, perché ci
costa molto o ce ne dimentichiamo. Non c’è da preoccuparsi,
comunque, perché Dio ci invia un grande amico, una Persona
Divina che ci consola e ci dà forza per poter essere buoni
schiavi. Questi è lo Spirito Santo ed è la Terza Persona della
Santissima Trinità.
Come ben sai, Dio è uno solo, ma in Lui ci sono tre persone:
il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Pronunciamo sempre
questi nomi quando facciamo il segno della croce, prima di
pregare. Lo Spirito Santo è Dio tanto quanto il Padre ed il
Figlio, Gesù. Egli stava sempre con Gesù e con la Madonna,
e a volte appariva come una colomba o come fuoco o vento,
perché è un amico invisibile, nonostante sia vero e reale. Per
esempio: un giorno apparve agli Apostoli e alla Madonna
come fuoco, e diede loro molta forza per essere santi e non
aver paura di soffrire e di morire per Gesù.
Lo Spirito Santo, quindi, è l’amico che dà vita alla nostra
anima e ci rende buoni figli di Maria. Senza di Lui non

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potremmo voler bene né a Gesù, né alla Madonna. Ed è Lui
che ci fa schiavi della Vergine Maria e uguali a lei. È molto
buono e gli piace vivere in noi, fintanto che non commettiamo
peccato. Ci vuole così bene che sta sempre con noi, perfino
quando dormiamo, e ancor di più quando preghiamo.
Lo Spirito Santo non è soltanto un ottimo amico, ma è
anche il nostro maestro, che ci insegna moltissime cose e ci fa
capire le cose più difficili. Perciò dobbiamo sempre chiedergli
aiuto per poter comprendere ed amare molto le cose di
Dio che impariamo al Catechismo. Dobbiamo chiedergli
specialmente che ci faccia capire come essere buoni schiavi e
figli di Maria.
Inoltre, lo Spirito Santo ci parla all’orecchio tutti i giorni.
Ci dice cosa dobbiamo fare e cosa non dobbiamo fare. Egli
è il miglior consigliere e la migliore guida. A volte ci dice di
comportarci bene, di aiutare in casa, di non essere invidiosi
e di non lamentarci. Altre volte ci dice di fare i compiti, di
obbedire a mamma e papà, e di pregare quando ci svegliamo
e quando andiamo a dormire. Ci ricorda che dobbiamo
pregare il Rosario, che dobbiamo andare a Messa la domenica
e amare molto Gesù e la Madonna.
Dobbiamo essere attenti, per fare sempre quello che ci
dice! Bisogna imparare a riconoscere la sua voce, perché è una
voce che si sente solo nel nostro cuore, nella nostra mente.
Sei pronto ad ascoltare il tuo amico e maestro interiore?

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Capitolo 5
A Gesù PER mezzo di Maria

C
’era una volta un contadino così povero che l’unica cosa
che aveva da mangiare era una mela. E, nonostante
fosse l’unica cosa che avesse, voleva donarla al re per
poter diventare suo amico. Certo, però, che una mela non è
un gran regalo. Il pover’uomo non sapeva cosa fare, perché
sicuramente il re non sarebbe stato contento di un regalo così
povero.
E, a forza di pensare, gli venne in mente di andare a
trovare la mamma del re, la regina. Si inginocchiò davanti
a lei e le disse: “Mia signora e regina mia, voglio chiederti un
grande favore, che presenti al mio posto questa mela a tuo figlio,
il re. È un regalo molto povero e brutto, ma se glielo darai tu, il re
lo accetterà comunque e ne sarà molto felice”. La regina accettò
con piacere. Prese la mela, la lavò molto bene, la pose su un
vassoio d’argento e d’oro e la presentò al re.
Il re fu molto felice di un così bel regalo e mangiò la mela
come se fosse stato il miglior frutto del mondo. E subito
domandò alla regina: “Dove hai preso una mela tanto deliziosa?”.
E la regina madre, chiamando il buon uomo, disse al re:
“Questo contadino l’ha portata per te, perché tu sia suo amico”.
Allora il re si alzò dal suo trono e si avvicinò al buon
uomo, che era molto nervoso e stava a testa bassa, e gli disse:
“Mi hai fatto un regalo molto speciale ed importante, da oggi sarai

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mio buon amico”. E così fu. Da quel giorno il contadino fu il
migliore amico del re, grazie al fatto che la regina madre gli
fece questo grandissimo favore.

Sapevi che tutti noi siamo quel contadino e che Maria è


la Regina Madre? Per questo ogni volta che facciamo qualche
opera buona dobbiamo consegnarla a Maria, affinché ella la
presenti a Gesù, che è il Re. In tal modo, Egli accetterà tutto
ciò che facciamo. Benché le nostre buone opere e i nostri
sacrifici siano tanto piccoli e non siano del tutto ben fatti, la
Madonna li pulisce, li adorna e li presenta a Gesù. Ed Egli li
accetta di tutto cuore.

Perciò dobbiamo imparare questa importante lezione:


ogni volta che vogliamo arrivare a Gesù, dobbiamo farlo
attraverso Maria: “A Gesù per mezzo di Maria” … Sempre a
Gesù per mezzo di Maria.

27
Seconda parte
12 giorni di preparazione
A
bbiamo già imparato molte cose e ce ne sono tante
altre che dobbiamo imparare per poterci consacrare
a Maria nel miglior modo possibile, e lo faremo nel
corso di dodici giorni di preparazione. Dodici giorni di
preparazione per consacrarci alla Madonna!
Non è una cosa facile e bisogna essere molto forti. È per
questo che ci prepareremo poco a poco, per diventare più
buoni ed essere, così, pronti ad appartenere totalmente a
Maria.
Domani cominceremo la preparazione. Fin d’ora devi
avere tanta voglia di farla. Per ora, diremo tante volte alla
Vergine Maria: sono tutto tuo Maria.
E ora recita questa orazione, che pregheremo in ognuno
di questi giorni:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

31
Primo GIORNO
FARE SACRIFICI

O
ggi è il primo giorno e dobbiamo imparare qualcosa
di molto importante. Prima, però, ti racconterò
una storia molto bella. Non molto tempo fa, in un
villaggio chiamato Fatima, la Vergine Maria discese dal
Cielo ed apparve a tre pastorelli: Lucia, Francesco e Giacinta.
Francesco e Giacinta erano fratelli, e Lucia era loro cugina.
Un giorno, mentre badavano alle pecore, una signora
bellissima, vestita di un manto bianchissimo e con il volto
pieno di luce, apparve loro sopra un arbusto. Era la Vergine
Maria che voleva chieder loro un favore molto grande. Lei
voleva che non venissero più offesi né il Cuore di Gesù, né
il suo Cuore Immacolato. E disse loro che il suo Cuore ed il
Cuore di Gesù erano molto tristi perché ci sono tante persone
che non obbediscono a Dio e vanno all’inferno. Disse anche
che, per questo, ella vuole che i bambini si comportino bene
e facciano sacrifici.
I tre pastorelli, però, erano molto piccoli e non sapevano
cosa significasse fare sacrifici. Lo domandarono, perciò, alla
Madonna ed ella spiegò loro che “sacrificio” significa fare
opere buone che sembrano difficili e che non ci piace fare,
per poter così consolare il Cuore di Gesù che è molto triste.
Capirono immediatamente.

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Da quel giorno, Francesco, Giacinta e Lucia facevano
sempre sacrifici per offrirli a Maria. Un giorno Giacinta
non mangiò un cibo che era molto buono, e un altro giorno
Francesco diede le sue caramelle e la sua merenda ad alcuni
bambini più poveri; e, sebbene fosse rimasto con tanta
fame, era molto felice perché aveva fatto un sacrificio per
Gesù. Anche Lucia, che era la più grande, faceva sacrifici e
pregava spesso il Rosario affinché i peccatori non andassero
all’inferno.
Vuoi fare anche tu sacrifici? Oggi è il primo giorno della
preparazione e dobbiamo imparare a fare piccoli sacrifici.
Per esempio: oggi puoi rinunciare a mangiare qualcosa che ti
piace molto e darla a qualcun altro, magari ad un povero. O,
se vuoi, puoi fare il sacrificio di non lamentarti di qualcosa
che ti fa male o che non ti piace. Ci sono molti modi di fare
sacrifici, e quando li fai devi dire sempre dentro di te: “Lo
faccio per Gesù e per Maria”.
Oggi farai, dunque, qualche sacrificio per prepararti
meglio alla tua consacrazione. E non dimenticarti di ripetere
molte volte: sono tutto tuo Maria.
Adesso recita la preghiera:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

34
Secondo GIORNO
Obbedire alla vergine Maria

o
ggi è il giorno numero due, e dobbiamo fare il secondo
passo. Ieri abbiamo imparato che è necessario fare
sacrifici, come i pastorelli di Fatima. Oggi impareremo
e prometteremo alla Madonna di fare uno dei sacrifici più
difficili: obbedire. Obbedire è molto importante perché è
quello che di più piace alla Madonna che facciamo, poiché
non possiamo essere suoi buoni figli se non le obbediamo.
Tanto tempo fa, nell’anno 1630, c’era un uomo che viveva
in Argentina, nella Provincia di Santiago del Estero, e che
aveva nella sua casa una cappellina. Non aveva, però, alcuna
statua della Vergine. Gli venne, allora, in mente di chiedere
ad un suo amico di inviargliene una. E così fece.
Mentre viaggiavano, trasportando la Madonnina, i
buoi che tiravano il carretto su cui si trovava la statua
all’improvviso non vollero più andare avanti. Si fermarono
e non c’era modo di farli avanzare. I conducenti del carretto
decisero quindi di scaricare tutte le cose dal carretto per
renderlo più leggero. Ci si accorse che solo quando veniva
scaricata la cassa che conteneva la statua della Madonna i
buoi ricominciavano a muoversi.
Con questo miracolo la Vergine mostrò che voleva
rimanere lì, sulle sponde del fiume che lì scorreva, che si
chiama Fiume Luján. Da quel giorno, tutti cominciarono a
chiamare questa Madonnina col nome di Nostra Signora di
Luján.

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La Madonna voleva rimanere in quel luogo ed avere
un santuario molto grande, per questo fece in modo che i
buoi non si muovessero, dando ordine di lasciarla proprio
lì. Quella gente buona e semplice obbedì a Maria. Grazie alla
loro obbedienza, la Vergine poté rimanere in quel posto ed
essere la Madre di tutti noi.
Anche noi dobbiamo essere obbedienti e fare ciò che la
Vergine Maria ci chiede. E quali cose ci chiede la Vergine?
Ci chiede di fare in ogni momento quello che dobbiamo fare.
Quando si deve pregare, ci chiede di pregare. Quando si deve
giocare e divertirsi, ci chiede di giocare e divertirci. Quando
si deve mangiare, di mangiare. E quando si deve andare
a studiare, di studiare; e così con tutto il resto. Dobbiamo
obbedire in ogni cosa e non solo in quello che ci piace, perché
se facciamo solo le cose che ci piacciono non saremo mai santi.
Per consacrarci alla Vergine dobbiamo essere coraggiosi ed
obbedire anche nelle cose più difficili.
Vuoi obbedire in tutto alla Madonna? Sicuramente sì.
Poiché, però, siamo deboli e ce ne dimentichiamo, dobbiamo
chiedere a Lei la grazia di essere sempre pronti ad obbedire.
Prometti oggi di obbedirle in ogni cosa, e non dimenticarti di
dire molte volte: sono tutto tuo Maria.
Ora, vai davanti ad un’immagine della Madonna e recita
la preghiera:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

36
Terzo Giorno
Voler andare in cielo

T
erzo giorno. Abbiamo già imparato molte cose
importanti. Oggi impareremo un’altra cosa che alla
Madonna piace molto che facciamo. Prima, però,
racconteremo una storia.
Non molto tempo fa, la Vergine Maria apparve ad
una bambina. Il suo nome era Bernadette. Accadde che
Bernadette, insieme a sua sorella, andò a cercare legna per
la cucina. Poiché erano molto poveri, in casa tutti dovevano
aiutare e lavorare.
Bernadette si recò vicino al fiume, dove c’era una grotta,
poiché lì si trovava molta legna. All’improvviso, in quella
stessa grotta vide una bella signora, tutta vestita di bianco, con
una fascia celeste alla vita e rose d’oro sui piedi. Bernadette
rimase molto sorpresa e non sapeva chi fosse quella bella
signora. Le domandò quale fosse il suo nome. E la bella
signora le rispose: “Sono l’Immacolata Concezione”, ossia la
Vergine Maria, che non ebbe mai alcun peccato, nemmeno
il primo peccato, il peccato originale, che si cancella con il
battesimo. Maria è l’unica donna che fin dal seno materno
non ebbe alcun peccato.
Bernadette era molto contenta di poter vedere la Vergine
Maria, ma molti non le credettero e dovette soffrire tanto,
perché la gente si burlava di lei e la trattava da pazza. Ella,
però, era tranquilla, perché la Madonna le aveva detto: “In

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questa vita soffrirai molto, però in Cielo sarai molto felice”. Da
quel momento, Bernadette cominciò a pensare molto al Cielo
e voleva andare lì. Non le importava di dover fare sacrifici,
di essere malata o che si burlassero di lei. Le importava solo
di andare in Cielo e vedere di nuovo la nostra mamma, la
Vergine Maria.
Bernadette ci dà un esempio molto importante per la
nostra preparazione: dobbiamo voler andare in Cielo. Lì
ci sono Gesù, la Madonna e tutti i nostri santi amici. Noi, i
figli di Dio e di Maria, non apparteniamo a questo mondo,
la nostra vera casa è in Cielo, perché siamo stati creati per
questo, per stare con Dio e con la Madonna, insieme e per
sempre.
Giungere al Cielo è la cosa migliore che ci possa capitare,
e perderlo è la peggiore. La cosa più importante è raggiungere
il Cielo, il resto non importa.
E come si arriva al Cielo? Facendo quello che Dio vuole
che facciamo: compiere i Comandamenti, fare opere buone e
sacrifici. Dobbiamo obbedire e comportarci bene. Se facciamo
queste cose, Dio ci darà il Cielo, che è il premio migliore di
tutti.
Oggi scriverai una lettera alla Vergine, chiedendole che
ti faccia giungere al Cielo, e le dirai che hai il fermo proposito
di fare tutto ciò che sarà necessario per poter stare con lei, in
Cielo e per sempre. E adesso, recita l’orazione:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

38
Quarto Giorno
San Pietro

o
ggi cominceremo con la storia del gallo di san Pietro.
Come già sai, san Pietro era uno dei migliori amici di
Gesù ed era la guida degli apostoli.
La notte prima di morire, Gesù condivise una cena con
gli apostoli. Mentre mangiavano, Pietro promise a Gesù
di essere il suo migliore amico e per sempre, e gli disse
“anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. Gesù, però,
si rattristò, perché sapeva che Pietro quella stessa notte lo
avrebbe abbandonato, prima che il gallo cantasse.
E così fu. Quando arrestarono Gesù per condurlo
alla croce, Pietro, invece di aiutarlo ed accompagnarlo, lo
abbandonò. Proprio quando Gesù aveva più bisogno dei suoi
amici, Pietro fuggì e lo lasciò solo. Disse addirittura di non
conoscere Gesù, e lo ripeté per tre volte! Pietro tradì Gesù.
E in quel momento, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di
quello che Gesù gli aveva detto e si mise a piangere.
Pietro fu debole e si comportò male. Non fu coraggioso.
Ebbe paura e fu egoista. Non ha voluto accompagnare Gesù.
Dopo, però, Pietro si pentì e pianse molto, e tornò ad
essere molto amico di Gesù. Cambiò vita, divenne il primo
Papa e morì per Gesù, crocifisso a testa in giù.
Molte volte noi facciamo la stessa cosa che ha fatto Pietro:
tradiamo Gesù e lo lasciamo solo. Lo offendiamo facendo ciò

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che a Lui non piace. Povero Gesù! E povera Vergine Maria!
Anche Lei si rattrista e piange, perché ci comportiamo male
e non obbediamo. Il peccato offende molto Gesù ed è la cosa
più brutta del mondo. È la cosa peggiore che ci può capitare
in questa vita. È orribile.
Come Pietro, però, possiamo cambiare e chiedere
perdono, e Dio perdona i nostri peccati. Noi siamo peccatori
e molto deboli. Tuttavia, con l’aiuto di Dio possiamo rialzarci
e promettere di non farlo più.

Oggi prometti alla Madonna di chiedere sempre perdono,


nonostante ti costi e non ti piaccia. Come compito, accendi
una candelina alla Madonna e pentiti di tutte le cose che
ricordi di aver fatto male. E non dimenticarti di ripetere tante
volte: sono tutto tuo Maria.
Adesso puoi recitare la preghiera di ogni giorno:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

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Quinto giorno
San Domenico savio

s
iamo arrivati al quinto giorno! Abbiamo già fatto
tantissimo e ci resta da fare ancora un po’. Ieri abbiamo
appreso che il peccato è qualcosa di molto brutto, ed
abbiamo promesso alla Madonna di non commetterlo più.
Per questo, oggi racconteremo la storia di un bambino molto
buono. Il suo nome era Domenico Savio.
Domenico nacque in una famiglia molto povera, ma
onesta. Fin da piccolo amava molto la Madonna e si ricordava
sempre di pregare in famiglia. A volte gli adulti della famiglia
dimenticavano che si doveva pregare, cosicché Domenico
glielo ricordava.
Quando Domenico cominciò ad andare a scuola, conobbe
san Giovanni Bosco, un sacerdote molto buono, che gli
insegnò ad amare ancor di più la Vergine Maria. A scuola
la chiamavano Ausiliatrice dei Cristiani, cioè, Maria, colei che
aiuta e soccorre i cristiani.
Domenico era molto buono, studiava, faceva i compiti
e obbediva sempre. Gli piaceva tanto andare in cappella a
far visita a Gesù e a parlare con la Madonna. Quando i suoi
compagni dicevano cose brutte o bestemmiavano, diventava
triste e si allontanava da loro. Quando, però, giocavano e
si divertivano correttamente, era uno dei primi ad essere
presente. Aveva molti amici ed era da loro molto amato.

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Il giorno della sua Prima Comunione fece un proposito
molto importante: “Morire piuttosto che peccare”. Il suo amore
per Gesù e per la Madonna era così grande che preferiva
perdere la vita piuttosto che offenderli. Certo, anche a lui
costava essere buono e comportarsi bene, come a tutti noi,
ma non si arrendeva mai. Se cadeva, tornava ad alzarsi.
Amava così tanto la Madonna che con i suoi amici
formò il gruppo dell’Immacolata Concezione (ti ricordi cosa
significa?), nel quale tutti si consacravano alla Vergine Maria
come suoi buoni figli (come farai tu tra pochi giorni).

Dobbiamo imparare tanto da san Domenico, odiare


il peccato e ad amare la Madonna, come buoni figli. Se
sbagliamo, lei ci perdona e ci dà nuove forze, sempre ché le
promettiamo di non farlo più, col fermo proposito di morire
piuttosto che peccare.
Il compito di oggi è molto facile. Devi prendere carta
e penna e scrivere: “Morire piuttosto che peccare”. Poi metti
il cartello vicino al tuo letto, affinché quando ti alzerai e
andrai a dormire ti ricorderai della storia di san Domenico.
Non dimenticare di ripetere tante volte: sono tutto tuo
Maria, e chiedi alla Madonna di concederti la grazia di non
commettere mai un peccato mortale.
Ora recita la preghiera:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

42
Sesto giorno
San Tarcisio

c
ongratulazioni! Siamo già arrivati a metà strada.
La consacrazione alla Madonna è molto vicina. Non
dobbiamo scoraggiarci. Al contrario, dobbiamo andare
avanti e perseverare nella nostra preparazione. Non dobbiamo
mai farci vincere dalla pigrizia o dalla negligenza. I buoni figli
di Maria si ricordano sempre di lei, di pregarla ogni giorno e
di amarla molto. Perciò bisogna perseverare ed essere molto
coraggiosi. Coraggiosi come san Tarcisio. Sai chi è san Tarcisio?
Oggi racconteremo la sua storia.
Tanto, tanto tempo fa, viveva nella famosa e bellissima
città di Roma un bambino di nome Tarcisio. Era chierichetto
e gli piaceva moltissimo aiutare nella Messa. Aveva, però, un
problema molto grande: andare a Messa era proibito dalla
legge. Se ti scoprivano mentre andavi a Messa ti portavano in
carcere. I cristiani, perciò, si nascondevano nelle catacombe,
che erano gallerie sotterranee, per poter celebrare la Messa.
Tarcisio andava sempre a Messa e si nascondeva benissimo.
Nessuno si accorgeva che stesse andando a Messa. Tanti altri
cristiani non potevano andare a Messa perché erano in carcere,
proprio per essere cristiani. Per questo motivo, c’era sempre
qualcuno che portava loro la comunione segretamente.
Un giorno, dopo aver terminato la Messa, il sacerdote
domandò chi avesse il coraggio di portare la comunione
ai cristiani prigionieri. Tarcisio alzò subito la mano e gridò:
“Gliela porto io”. Vedendo quanto coraggio avesse Tarcisio,
il sacerdote non ebbe dubbi nell’affidargli un compito tanto
importante.

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Tarcisio uscì all’imbrunire con l’Eucaristia sul petto. Le
sue mani la proteggevano fortemente, perché egli sapeva
benissimo che lì c’era Gesù. All’improvviso, però, apparvero
alcuni uomini cattivi, che non credevano in Gesù, e gli
cominciarono a gridare: “Tarcisio, Tarcisio… che porti lì?”.
Tarcisio non si fermò e proseguì. Quanto più egli si affrettava,
però, tanto più quei cattivi lo inseguivano, fino a quando
lo catturarono. Cercavano di aprirgli le mani, per vedere
cosa portasse con sé. Tarcisio, però, era molto forte e non
si lasciava aprire mani. Lottarono molto, ma egli resisteva.
Fin quando si stancarono e lo uccisero. E anche da morto,
nessuno poté aprirgli le mani. Solo il sacerdote, quando
gli portarono il corpo di Tarcisio, poté aprirgli le mani e
recuperare l’Eucaristia.
San Tarcisio è un grande esempio per tutti, perché preferì
morire piuttosto che lasciare che maltrattassero l’Eucaristia.
Non aveva paura di quello che avrebbero detto gli altri.
Voleva fare tutto per Gesù, per far piacere solo a Lui.
Come compito, ti preparerai per la prossima Comunione
con molto fervore, e quando riceverai Gesù, gli dirai che vuoi
prenderti cura di Lui e difenderlo sempre, proprio come fece
san Tarcisio. Farai, inoltre, un disegno di san Tarcisio che
porta l’Eucaristia, ma prima di tutto recita la preghiera e di’
alla Vergine Maria tante volte: sono tutto tuo.

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

44
Set timo giorno
L’Annunciazione
In Maria

o
gni 25 marzo festeggiamo un giorno molto
importante, il giorno in cui Dio si fece uomo. Come
ben sai, Dio aveva promesso a Adamo ed Eva un
Salvatore, che fu lo stesso Figlio di Dio, la Seconda Persona
della Santissima Trinità.
Il Figlio disse al Padre: “Sono qui, voglio salvare gli uomini
e voglio soffrire il castigo che essi meritano. Voglio restituire
loro la grazia ed aprir loro le porte del cielo”. E Dio Padre, per
amore a noi uomini, ci consegnò il suo unico Figlio. Fu così,
dunque, che il Figlio di Dio si fece uomo, uno come noi, e il
suo nome è Gesù, che significa Salvatore.
Prima che succedesse questo, però, Dio inviò l’angelo
Gabriele alla Vergine Maria e le domandò se ella volesse
essere la Madre del Figlio di Dio. E Maria disse di sì. Non
era facile essere la Madre di Dio, perché implicava soffrire
molto. Ella, però, accettò ugualmente, con molto coraggio.
E sai dove si è fatto uomo? Si è fatto uomo nel seno della
Vergine Maria. Si è fatto figlio di Maria. E visse in Maria per
nove mesi, mangiando ciò che lei mangiava e andando dove
lei andava. Gesù viveva in Maria.
Noi dobbiamo fare lo stesso: vivere in Maria, facendoci
di nuovo piccini nel suo seno. Come possiamo, però, entrare
nel seno della Vergine Maria? È molto facile: bisogna solo
amarla moltissimo, pensare a lei, ricordarla e parlarle. Perché

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quando amiamo tanto tanto una persona, quella persona vive
in noi e noi in lei, anche se siamo separati e in luoghi diversi.
Dobbiamo amare molto la Madonna, per poter così vivere in
lei, dentro il suo seno. I buoni figli di Maria vogliono sempre
vivere in lei. Noi dobbiamo fare lo stesso: vivere in Maria.
Il proposito di oggi sarà pensare alla Madonna tante
volte durante il giorno, tutte le volte che puoi, ricordando che
tu sei in lei. Prima di fare qualunque cosa, come mangiare,
giocare, fare i compiti, andare a scuola, rivolgile interiormente
qualche parola, dicendole che vuoi che lei sia al tuo fianco,
facendo tutto insieme a te. Così tutto ciò che farai sarà fatto
in Maria. Ricorri a lei specialmente quando qualcosa ti pesa,
quando fai un sacrificio e anche quando hai qualche gioia. Al
termine del giorno, prepara un ramo di fiori per la Madonna
e metti tanti fiori quante volte l’hai ricordata durante la
giornata.
Ripeti molte volte durante il giorno: sono tutto tuo Maria.
Adesso recita la preghiera:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

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Ot tavo giorno
Natale
Per Maria

D
opo nove mesi, Gesù finalmente nacque a Betlemme,
il 25 dicembre. Come tu ben sai, tutti gli anni
celebriamo il Natale, il giorno in cui è nato Gesù.
Conosci la storia di come è nato Gesù? Sicuramente sì,
però la racconteremo un’altra volta perché è bellissima.
Quando la Madonna era già molto vicina al dare alla luce
Gesù, san Giuseppe la portò a Betlemme. Quando arrivarono
in questa piccola città, però, non trovarono alcun luogo dove
far nascere il bambino Gesù. Per questo dovettero andare
in una grotta o stalla, dove dormivano gli animali. Mucche,
asini, muli e pecore furono coloro che fecero compagnia a
Gesù appena nato. La notte era molto fredda e non c’era
alcuna culla dove adagiare il bambino Gesù, cosicché Maria
lo accomodò in una mangiatoia, che è il posto dove mangiano
gli animali. Sebbene la Vergine Maria e san Giuseppe avessero
voluto dare a Gesù un posto migliore dove nascere, erano
felici, perché era nato il Salvatore, Colui che veniva ad aprire
le porte del Cielo. Subito giunsero gli angeli per cantare e i
pastori per adorarlo.
Cerca di immaginarti, ora, di essere anche tu lì, vicino al
bambino Gesù, alla Madonna e a san Giuseppe. Essi hanno
bisogno del tuo aiuto. La Vergine Maria è stanca e ha molto
freddo. La vuoi aiutare? Devi essere un piccolo schiavo. Te
la senti?

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Questo ti farà molto bene, perché ti insegnerà che il vero
figlio della Vergine Maria fa tutto per Maria. Che significa
fare tutto per Maria? Significa offrire tutta la nostra vita e
tutto ciò che facciamo a lei. Che tutto ciò che facciamo sia
un regalo per lei. Da quando ci alziamo e preghiamo, fino
a quando andiamo a dormire, ci sono tantissime cose che si
possono trasformare in regali per la Vergine Maria. Devi solo
consegnarglieli e dirle: sono tutto tuo Maria.

Il proposito di oggi sarà offrire alla Madonna molte buone


opere e sacrifici, in modo particolare quelli che più le sono
graditi, come essere obbediente ai tuoi genitori, generoso con
le tue cose, essere sempre allegro e fare le cose che pesano di
più, come alzarsi velocemente al mattino, mangiare qualcosa
che non ti piace, fare i compiti o studiare.
Per ricordare quello che hai imparato oggi, fai un Presepe
a casa tua, con le statuine che si usano a Natale. Oggi per te è
Natale e tu sei lo schiavo di Maria.

Ora puoi recitare la preghiera di ogni giorno:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

50
Nono giorno
Le nozze di Cana
Per mezzo di Maria

o
rmai manca pochissimo per consacrarti interamente
alla Vergine Maria. Bisogna fare un ultimo sforzo.

Un giorno, Gesù e la Madonna furono invitati al


matrimonio di alcuni amici. Era una festa molto allegra, con
canti e balli. All’improvviso, però, si accorsero che il vino
era finito e che gli invitati non avevano più niente da bere.
Che brutta e triste notizia! La festa sarebbe finita e tutti se ne
sarebbero dovuti tornare, tristi, alle loro case.
La Madonna si accorse subito del problema e volle
porvi rimedio. Chiamò quindi Gesù, e gli disse: “Non hanno
vino”. Con queste parole, la Vergine Maria stava chiedendo
a Gesù di fare un miracolo e porre soluzione al problema. La
Madonna, dunque, chiamò gli inservienti e disse loro di fare
tutto ciò che Gesù avrebbe detto. E cosa disse Gesù? Disse
di mettere acqua in alcune giare molto grandi e di portarle
agli sposi. All’attingere l’acqua dalle giare, gli inservienti si
accorsero che non era più acqua, ma vino. Miracolo! L’acqua
si era trasformata in vino. Gli sposi, i familiari e gli invitati
erano molto felici e meravigliati.
Questa storia è molto importante perché ci insegna
che per fare opere buone dobbiamo obbedire a Maria, cioè

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dobbiamo fare tutto per mezzo di Maria. Siccome la Madonna
è nostra madre, dobbiamo fare tutto come se ella stessa ce lo
stesse chiedendo, perché in effetti è così. Se giochiamo, che
sia perché lei ce lo chiede. Se preghiamo o andiamo a scuola,
che sia perché lei vuole così. Fare tutto per mezzo di Maria,
come i suoi migliori figli e schiavi, come gli inservienti delle
Nozze di Cana.

Il proposito di oggi sarà dire alla Madonna, prima e dopo


ogni cosa che farai, che lo fai per mezzo di lei. Scriverai su
un foglio la lista di tutte le cose che fai durante il giorno e lo
consegnerai alla Vergine Maria dicendole a parole tue che
tutto quello lo fai per mezzo di lei. E le dirai anche: sono tutto
tuo Maria.

E adesso la preghiera:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

54
Decimo giorno
Ai piedi della croce
Con Maria

U
na delle ultime cose che Gesù disse sulla croce fu:
“Ecco tua madre”.
Con queste parole ci diede la sua mamma, perché
sia anche la nostra mamma. Gesù stava soffrendo molto.
Le sue mani e i suoi piedi erano inchiodati alla croce. Il suo
corpo aveva tanto sangue che usciva dalle tante ferite che
gli avevano fatto. Soffriva molto a causa nostra, per i nostri
peccati.
Comunque, Egli non pensava a se stesso. Gesù pensava
a noi, e ci diede il miglior regalo di tutti: sua Madre.
E che faceva la Madonna mentre Gesù moriva? Stava
ai piedi della croce, molto vicino a Gesù. Non parlava né si
lamentava. Soffriva molto, ma in silenzio. Non faceva i capricci
e non aveva il muso lungo. Lei sapeva che Gesù moriva per
tutti noi, perciò accettava una così grande sofferenza.
Non era solo questo, però. La Vergine Maria soffriva
insieme a Gesù e voleva fare la stessa cosa di Gesù, salvarci
insieme a Lui. Univa le sue sofferenze e pene a quelle di Gesù,
cosicché entrambi soffrivano allo stesso modo. Erano come
un solo cuore e una sola anima. Si amavano così tanto, che
uno soffriva con l’altro!

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Noi dobbiamo fare lo stesso. Dobbiamo imitare la
Vergine Maria in tutto, come lei fece con Gesù. Ella è il
miglior modello. Pertanto, ogni volta che facciamo qualcosa,
ci dobbiamo domandare: “Come lo farebbe la Madonna?”. Come
aiuterebbe la Vergine Maria in casa? Come giocherebbe?
Come farebbe i compiti? Come pregherebbe la Madonna?
Ricordati, tutto ciò che fai deve essere fatto proprio come lo
farebbe la Vergine Maria. Così sarai un buon figlio e potrai
fare la tua consacrazione nel miglior modo possibile.
Quando agiamo così, diciamo che facciamo tutto con
Maria. Che significa, allora, fare tutto con Maria? Significa
imitarla in tutto.
Il proposito di oggi sarà sforzarti di assomigliare alla
Madonna in tutto ciò che farai. Pensa a come sarà stata la
Vergine Maria alla tua età ed imitala in tutto. Puoi portare
con te un’immaginetta della Madonna durante questo giorno
per non dimenticarti del proposito.
Per ricordare ciò che hai appreso oggi, cerca dei bastoncini
e costruisci una croce. Dopo cercherai un’immagine della
Madonna e la metterai ai piedi di questa croce.
Ripeti molte volte: sono tutto tuo Maria.

Preghiera di ogni giorno:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

59
Undicesimo giorno
Il cuore di Gesù

o
rmai manca pochissimo al grande giorno! Mancano
solo due giorni, che sono molto importanti. Ti
ricordi che la consacrazione alla Madonna è la
via più facile per arrivare a Gesù? Quanto più
conosciamo e amiamo la Madonna, tanto più e meglio
conosceremo e ameremo Gesù. La Vergine Maria ci porta
molto velocemente da Lui. Ella è una scorciatoia.
Chi è Gesù? Lo sai molto bene: Gesù è il figlio di Dio e
il figlio di Maria. Gesù è uomo e Dio al tempo stesso. Come
uomo aveva fame e sete, si stancava e dormiva, e piangeva
anche. Come Dio, però, camminava sulle acque, calmava le
tempeste e faceva vedere i ciechi.
Gesù è Dio e uomo, e scopriamo questa grande verità
quando guardiamo il suo Cuore. Il suo Cuore è come il
nostro, ma è anche il Cuore di Dio! Per questo il suo Cuore è
tanto speciale, perché è quello di un uomo, come noi, ma che
ama con l’amore di Dio. Adesso ti racconterò una storia che
ci rivela i sentimenti del Cuore di Gesù.
C’era una volta una suora molto buona e pia. Il suo nome
era Margherita Maria. Un giorno, mentre stava pregando in
cappella, le apparve Gesù che teneva in mano il suo Cuore
trafitto, con una corona di spine e fuoco, e le disse: “Questo
è il cuore che ama tanto gli uomini, ma che in cambio riceve solo
offese ed ingratitudini”. Ella comprese benissimo. Gesù le

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mostrò il suo Cuore che era molto triste perché tante persone
si dimenticano di Lui, commettono peccati e lo offendono.
Perciò, da quello stesso giorno, Margherita decise di amare
molto Gesù, per poterlo così consolare.
Tutti noi dobbiamo consolare Gesù, così come fece la
Vergine Maria. E come lo consoliamo? È molto facile. Devi
solo amare per coloro che non amano, pregare per coloro che
non pregano, fare sacrifici per coloro che non fanno sacrifici e
comportarti bene per coloro che non si comportano bene. In
questo modo, unendo le tue piccole spine a quelle del Cuore
di Gesù, allevierai i suoi dolori.
Come proposito di oggi, farai qualche sacrificio per
consolare Gesù. Aiuta a casa, condividi le tue cose o tralascia
di fare qualcosa che ti piace e offri una preghiera per i poveri
peccatori che non amano Gesù e Maria.

Adesso recitiamo la preghiera:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

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Dodicesimo giorno
L’eucaristia

o
ggi è l’ultimo giorno di preparazione. Domani ci sará
la Consacrazione, che è un giorno molto, ma molto
speciale. Oggi, dunque, racconteremo l’ultima storia.
In ogni Santa Messa, quando il sacerdote alza l’ostia e il
calice, e tutti stiamo in ginocchio e suona la campana, Gesù si
fa presente, tutto intero, realmente e veramente. Accadde una
volta, però, che in un paesino dell’Italia, chiamato Lanciano,
c’era un sacerdote che dubitava di questo e celebrava la Messa
senza voglia. Un giorno, quando elevò l’ostia, all’improvviso
vide che questa non era più bianca, ma che era diventata
rossa, ed il vino divenne del colore del sangue.
Il pane ed il vino si erano convertiti, come sempre, nel
corpo e nel sangue di Gesù, ma questa volta il miracolo si era
realizzato in un modo visibile, affinché il sacerdote credesse.
Il sacerdote si spaventò e non sapeva cosa fare. Subito si mise
a piangere per l’emozione e ringraziò Dio per quel miracolo,
grazie al quale aveva recuperato la fede nella presenza reale
di Gesù nell’Eucaristia. Piangeva perché aveva dubitato del
fatto che in ogni Messa il pane si trasforma nel corpo di Gesù
ed il vino nel suo sangue.
Perché Gesù sta nell’Eucaristia? Gesù sta lì per mostrarci
quanto ci ama. Ci ama così tanto che ha voluto essere nostro
cibo. Vuole che lo mangiamo, perché vuole stare molto unito
a noi. Nessuno ci ama quanto Gesù. Egli morì per noi e poi

63
salì al Cielo, ma poiché non voleva lasciarci soli, rimase
nell’Eucaristia.
E tu, che farai per Lui? Quando lo ricevi nella Comunione,
è lo stesso Gesù, che nacque a Betlemme, lavorò a Nazareth,
insegnò, curò i malati, fece miracoli attraverso campagne
e città e morì sulla croce per salvarci, risuscitò e salì al
Cielo. Quello stesso adorabile e grande Signore viene nelle
nostre anime, entra dentro di noi per darci la sua grazia, per
salvarci e farci santi. Dobbiamo riceverlo pieni di allegria e,
in quel momento, essere molto attenti a pensare solo a Lui
e a parlargli come i suoi migliori amici.
Adesso che finisci la preparazione, e domani farai la
consacrazione, devi deciderti ad essere molto buono, ad
essere un grande santo e un eccellente figlio di Maria.
Sei pronto per la tua consacrazione?

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Il proposito per questo ultimo giorno sarà fare una visita
a Gesù, in qualche Tabernacolo vicino a casa tua. Inoltre,
scriverai una lettera a Gesù, ringraziandolo per essersi fatto
cibo per te. Con molta fiducia ed amore raccontagli le tue
cose, chiedigli tutto quello che vuoi, ma soprattutto chiedigli
che ti renda santo e ti dia la grazia di riceverlo sempre nella
santa Comunione con molto amore.
Come sempre, non dimenticarti in questo ultimo giorno
di dire la nostra frase preferita: sono tutto tuo Maria.
Adesso recitiamo la preghiera:

Signora mia e Madre mia, io mi offro

O interamente a te. E, in pegno del mio


filiale affetto, ti consacro in questo giorno
la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola
tutto il mio essere. E poiché sono interamente
tuo, o Madre piena di bontà, proteggimi e
difendimi come cosa tua e tuo possesso. Amen
San Luigi Maria, prega per noi.

65
È arrivato IL GIORNO
della Mia Consacrazione
TUO E PER sempre

c
ongratulazioni! È arrivato il giorno! Oggi farai la
tua consacrazione! Da oggi sarai tutto di Maria e
sarai pronto per fare tutto in, per mezzo, per e con
Maria!
Oggi devi confidare molto nella Madonna e porre tutta
la tua speranza in lei, che è la tua buona madre e non ti
abbandona mai. Da oggi sarai suo schiavo, un eccellente
figlio di Maria. Lei farà la sua parte. Ti proteggerà, ti guiderà
e pregherà per te davanti a Gesù. Anche tu devi fare la tua
parte, essendo un figlio buono ed obbediente, che fa sacrifici
e ha un grande desiderio di amarla con tutto il cuore.
Ricorda sempre quello che ci ha insegnato san Luigi
Maria: “colui che Dio vuole fare molto santo, lo fa molto devoto
della Vergine Maria”.

Oggi andrai a Messa e sarai molto attento. Se hai già


fatto la Prima Comunione, chiedi al sacerdote di confessarti
e poi ricevi Gesù nell’Eucaristia. Quando Lui sarà dentro di
te, chiedigli fortemente che si prenda cura di te e ti aiuti ad
essere un buon figlio della Vergine, proprio com’era Lui.
Dopo la Messa, andrai vicino ad un’immagine della
Vergine e le reciterai questa preghiera o un’altra simile, con
la quale ti consacrerai per sempre a lei. Scrivila tu stesso e
scrivi la data di questo giorno così importante. Poi firmala
col tuo nome.

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Signora e Madre mia! Quando tuo

O figlio Gesù morì sulla croce per tutti


noi, ti chiese di essere mia madre, di
accudirmi e di aiutarmi ad essere un grande
santo; e sempre lì, mi incaricò di essere un
buon figlio tuo, obbediente e sacrificato.

Per questo ora, dopo questi giorni di


preparazione, mi consacro a te per sempre,
come tuo schiavo e buon figlio, per obbedirti
in tutto ed amarti. Rinuncio al peccato e al
male che c’è in me, e prometto di fare tutto in
te, per mezzo di te, per te e con te.

Tutto ciò che è mio è tuo: i miei occhi,


le mie orecchie, la mia lingua e tutto il mio
cuore; in una parola, tutto me stesso.

Mi consegno completamente a te e voglio


fare solo ciò che tu vuoi che io faccia. Da oggi,
io sono tutto tuo, Maria. Sono tuo figlio e tuo
schiavo.

Amen.

70
Una volta fatta la preghiera, puoi portare dei fiori alla
Madonna o accenderle una candelina come regalo, giacché
lei ti ha accettato come figlio e schiavo. Porta una medaglia
della Vergine al collo e prometti di pregare tutte le sere tre
Ave Maria.
Oggi è un giorno molto speciale. Devi festeggiare e
ricordarlo per tutta la vita. Tutti gli anni farai questa stessa
preparazione e tornerai a consacrarti alla Vergine Maria, per
non dimenticarti mai che sei tutto suo.

VIVA LA MADONNA!
71
50 rose per Maria

S
apevi che ogni grano del Rosario è una rosa che
regaliamo alla Madonna? Alla nostra mamma del
Cielo piace molto che le regaliamo queste rose, che
sono cinquanta Ave Maria.

Tanto tempo fa, in Spagna, c’era un sacerdote molto


buono. Il suo nome era Domenico di Guzmán e voleva
molto bene alla Madonna. Egli, però, era molto triste perché
dove viveva lui tanta gente non era cattolica e diceva cose
false e cattive sulla Vergine. Perciò Domenico chiedeva loro
di non dire tali cose e predicava la verità. Questi, però, lo
ignoravano ed egli si addolorava sempre di più del fatto che
venisse offesa sua Madre.
Un giorno, però, mentre pensava a come poter convertire
quelle anime, la Vergine Maria gli apparve e gli diede un
Rosario, dicendogli che quella era l’arma più potente per
convertire i peccatori ed avvicinarli a Gesù. Dopodiché, Maria
gli insegnò a pregare il Rosario e gli spiegò che pregandolo
otteniamo da Dio tutto ciò che chiediamo.
Da quel momento, san Domenico pregò il Rosario tutti
i giorni e insegnò a moltissime persone a pregarlo, e così
convertì quasi tutta la gente di quel luogo.
Dopo molti anni, la Madonna apparve di nuovo, ma
questa volta ai pastorelli di Fatima e, oltre ad insegnar loro

73
a fare sacrifici, ricordò ai bambini che vuole che preghiamo
il Rosario tutti i giorni, specialmente per i peccatori, affinché
non vadano all’inferno, e per la pace nel mondo. I pastorelli
presero molto sul serio tutto questo e pregarono sempre il
Rosario, alcuni giorni anche per due o tre volte.
Un altro grande santo a cui piaceva molto pregare il
Rosario è San Giovanni Paolo II. Egli è stato un grande Papa
e amava moltissimo la Madonna. Sebbene avesse molte cose
importanti da fare, pregava il Rosario tutti i giorni, perché
era la sua preghiera preferita.
Anche noi dobbiamo pregare il Rosario quotidianamente,
perché coloro che lo pregano hanno l’ingresso al Cielo
assicurato. Quanto più preghiamo questa preghiera, tanto
più ameremo la Vergine Maria e saremo i suoi migliori
schiavi e figli.
Non dimenticarti mai di pregarlo e, soprattutto, pregalo
in famiglia, insieme ai tuoi genitori, fratelli ed amici.

74
Ave maria

Ave, o Maria, piena di grazia,


il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,


prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte.

Amen.

75
Rege, O Maria

Finito di stampare il giorno 8 settembre 2020


Natività della Santissima Vergine Maria
Giorno in cui la Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato ha
rinnovato il suo Quarto Voto di Schiavitù Mariana in tutte le
sue missioni.

AMDG

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