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mosaico
che allinizio c Dio-Amore, con un progetto che Ges venuto a spiegare e a realizzare pienamente, illuminando il senso della vita e del mondo e si afferra solo con la fede. Che cosa puoi aggiungere in base alla tua esperienza? Bisogna partire con le idee chiare: la fede un dono di Dio che viene infuso con il Battesimo. Ma, nel bambino che lo riceve, deve essere confermato dalla fede della famiglia: ogni generazione comunica allaltra la propria testimonianza di fede. Penso a mia mamma. Avevo solo un anno quando rimase sola perch mio padre se ne and di casa. Ogni mattina mi avvolgeva in un grande scialle e mi portava con s a Messa, grandicello mi svegliava amorosamente e decisamente e io, ancora assonnato, le trotterellavo a anco. Ogni sera poi lappuntamento con il rosario. Mia mamma, umile e grande lavoratrice, lho vista sempre serena e forte, si capiva quanto la fede laiutava. La fede va vissuta e trasmessa da subito con esercizi di fede, insegnando al bambino le parole della fede e pregandole con lui negli anni. Sono queste che fanno
Proprio cos. Attraverso linsegnamento di mia madre, la fede si radicata in me, mi ha predisposto a unesperienza pi profonda di Dio, allincontro consapevole con Lui. Non solo, la fede mi ha permesso di crescere normalmente nonostante le traversie familiari. E quando venuta lora del servizio militare, il distacco da casa non mi ha allontanato dalla fede, ma mi ha messo in una posizione simile a quella di Abramo e dei discepoli di Ges. Mi sono sentito interpellato personalmente, chiamato per nome: Vieni e seguimi! Sai, Padre, Papa Francesco ha detto ai giovani ad Assisi: Dio ci sorprende sempre! Dio che chiama; per importante avere un rapporto quotidiano con Lui, ascoltarlo in silenzio davanti al tabernacolo e nellintimo di noi stessi, parlargli, accostarsi ai Sacramenti. Avere questo rapporto familiare con il Signore come tenere aperta la nestra della nostra vita perch Lui ci faccia sentire la sua voce, che cosa vuole da noi. Che ne pensi? Posso fare miei questi pensieri infatti la fede che ho ricevuto e alimentato stata la nestra aperta sulla vocazione. Quella che Papa Francesco propone la strada per chi, camminando nella fede, cerca il proprio posto nella Chiesa. Qual stata la tua risposta alla chiamata? Hai sperimentato quanto nota Lumen dei (9), cio che La fede vede nella misura in cui cammina? Ho camminato realmente, in ricerca, bussando alla porta di vari conventi, ma incontravo sempre qualche ostacolo, nch qualcuno mi ha indirizzato dai domenicani. Allora ho camminato col cuore, cio mi sono dato, e ho deciso di iniziare la formazione religiosa come aspirante alla vita domenicana.
Passo dopo passo ho capito che faceva proprio per me! Nel periodo di formazione come si caratterizzato il tuo cammino di fede? Rispondo cos: immediatamente ho sperimentato che credere signica afdarsi a un amore misericordioso che sempre accoglie e perdona, che sostiene e orienta lesistenza e che la fede consiste nella disponibilit a lasciarsi trasformare sempre di nuovo dalla chiamata di Dio. un cambiamento radicale: si passa dal lavoro allo studio, dalla vita in famiglia alla vita in comunit, dallautonomia alla dedizione del discepolo e lobiettivo totalmente nuovo: prepararsi ad essere annunciatori e ministri del Vangelo. In vista di questo traguardo, Ges non solo quello in cui crediamo, ma anche quello a cui ci uniamo per poter credere. La fede non guarda solo Ges, ma guarda dal punto di vista di Ges, con i suoi occhi. partecipazione al suo modo di vedere (cf Lumen dei 13. 18). In altre parole: ho sentito la fatica del momento e quanto poco ero preparato ad affrontarla. Nella sofferenza interiore ho scoperto che cosa signica unirsi a Ges per credere e continuare a sentir risuonare quel Vieni! che aveva dato linizio. E ho trovato il coraggio di andare avanti vedendo le difcolt come mezzi per raggiungere pienamente il ne a cui lAmore misericordioso di Dio mi aveva chiamato. Capivo sempre pi
la dimensione ecclesiale della mia vita, la necessit di prepararmi con lo studio e con la preghiera per unazione incisiva nella Chiesa. Allora, Padre, hai visto con gli occhi di Ges anche il Sacerdozio? S, per grazia sua. E ne ho capito il signicato: diventare strumento del suo amore per accrescere la fede nel popolo di Dio. Ho approfondito sempre di pi il valore dei sacramenti. In ogni sacramento (Battesimo, Confessione, Eucaristia ecc.) c Ges. Il sacerdote che ha veramente fede, che in comunione con Ges e dona se stesso con la parola, lattenzione, la gioia, riesce a manifestare meglio la presenza del Signore nei sacramenti. Ecco il lo rosso che attraversa la mia vita: lamore di Cristo mi possiede, poi mi sospinge verso gli altri come segno del suo amore. Padre, confermo quanto dici con le parole di Papa Francesco: Rimanere in Ges! un rimanere attaccati a Lui, dentro di Lui, con Lui. La prima cosa, per un discepolo, stare con il Maestro, ascoltarlo, imparare da Lui. E questo vale sempre, un cammino che dura tutta la vita. Dove c vera vita in Cristo, c apertura allaltro, c uscita da s per andare incontro allaltro nel nome di Cristo. Il cuore vive sempre questo movimento di sistole-diastole: unione con Ges-incontro con laltro. Mi unisco a Ges ed esco allincontro con gli altri. Se manca uno di questi due movimenti il cuore non batte pi, non pu vivere (27 settembre 2013, al Congresso internazionale sulla catechesi). Ho giocato la vita per esse-
re una cosa sola con Ges e per manifestare Ges al mio prossimo, desiderando di rispondere pienamente allazione del sacramento dellOrdine. Quante volte ho pregato: Ges, Ti chiedo la grazia di essere unito a Te, di formare con Te un solo corpo e un solo spirito, di essere richiamo alla tua presenza, di far sentire la tua voce quando parlo, di trasmettere la tua benedizione ogni volta che avvicino una persona, di sollevare a Te i cuori e i corpi, ogni volta che poso la mano benedicente su di essi, di suscitare nel mio prossimo il desiderio vivo di riascoltarTi, di riavvicinarsi a Te, di nutrirsi del tuo Spirito, grazie allunzione soprannaturale che diffondi con la tua presenza in me. O Maria, ottienimi dal tuo Ges la grazia di lasciarmi possedere dal suo eterno amore, perch diventi in mezzo ai miei fratelli il buon profumo di Cristo. Padre, questo vivere il cielo sulla terra! La fede e lamore trasformano e rendono contemporanei di Ges (cf Lumen dei 38) e nello stesso tempo seminatori di fede nella storia e nel mondo il massimo, ma cos e Lumen dei ribadisce: Quanto pi il cristiano simmerge nel cerchio aperto dalla luce di Cristo, tanto pi capace di capire e di accompagnare la strada di ogni uomo verso Dio (35); e ancora: Le mani della fede si alzano verso il cielo, ma lo fan-
no mentre edicano, nella carit, una citt costruita su rapporti in cui lamore di Dio il fondamento (51). E a te, Padre, quale missione stata afdata? A me il Signore ha chiesto di fare qualcosa per i sacerdoti perch siano pienamente consapevoli della loro missione (sono chiamati ad essere padri nella fede!) e siano lievito di una societ cristiana. Cos nata lAra Crucis che si appoggia sulla preghiera di persone consacrate, madri e sorelle che desiderano essere per ogni sacerdote la presenza di Maria, associata alla missione di Ges. Perci lAra Crucis d il primo posto alla fede. Quanti insegnamenti, Padre, hai seminato nel corso della tua vita per affermare il metodo di lavoro a sostegno dei sacerdoti! Quante volte sei ritornato sul tema della fede! Ci hai aiutato a vivere la fede come un toccare Ges con il cuore. Il Signore si rivela a noi nella sua Parola e noi, conoscendolo sempre di pi, rispondiamo: Credo! per esprimere il nostro amore per Lui. uno scambio di amore umano e divino. Siamo chiamati a rivelare questo amore che dentro di noi in una realt di vita simile a quella di Ges: dobbiamo rivivere la sua storia di servizio, di abbandono alla volont del Padre. Riscaldata nel cuore dalla amma della fede, lanima vive con Dio
come se laccarezzasse, come se gli parlasse intimamente, come fa lamico con lamico, lamante con lamato cos che, per esempio, pronunciando le parole della liturgia, sente di parlare con Cristo, manifestandogli sentimenti di pentimento, di condenza, di gioia, di ringraziamento. la fede, lamore, lentusiasmo, lumilt che fanno grande, utile, efcace il lavoro della consacrata per Cristo, per la Chiesa, per la comunit. La tua vita coerente, Padre, ha fatto presa anche sui laici che hanno trovato in te accompagnamento e ascolto nelle vicende della vita, anche nel dolore, per ricomporre tutto in una visione di fede. Credere vuol dire andare avanti dalla mattina alla sera con Dio, possedere una mentalit che ci d la consolante certezza di sentirci in Dio. Lumen dei evidenzia che Maria, nellaccettare il messaggio dellAngelo, ha concepito fede e gioia. Nella Madre di Ges, infatti, la fede si mostrata piena di frutto, e quando la nostra vita spirituale d frutto, ci riempiamo di gioia, che il segno pi chiaro della grandezza della fede. Grazie, P . Domenico, perch nel contatto con te abbiamo ricevuto la gioia della fede!
Aggiornamento La Causa di Beaticazione di P . Domenico Galluzzi, aperta in Faenza il 30 ottobre 2010, procede con sollecitudine, al ritmo adeguato. La precedenza stata data allInterrogatorio dei testimoni per accertare previamente lesercizio eroico delle virt e la fama di santit del Servo di Dio. Al momento sono state raccolte unottantina di testimonianze. In breve tempo si completer lascolto dei testimoni de visu, di coloro, cio che hanno conosciuto personalmente P . Domenico. Nei mesi estivi di questanno stata nalmente portata a termine la raccolta e lorganizzazione per generi degli scritti inediti e cos si potuto procedere alla consegna di tutti gli scritti, editi e inediti, del Servo di Dio ai censori teologi. Anche la Commissione storica sar attivata al pi presto per portare avanti la ricerca documentaristica. Il prolo di P . Domenico stato inserito nella III appendice dellenciclopedia Bibliotheca Sanctorum, aggiornamento appena uscito che raccoglie le biograe dei nuovi Santi, Beati e Servi di Dio.
Mosaico di consigli
Ges cerca te e tu cerchi Lui: questo deve essere il desiderio, la disposizione di tutti i giorni in tutte le occasioni in preparazione al S. Natale. Avanti senza scoraggiarti! Siamo incorreggibili, vero, ma il Signore sempre disposto a perdonarci. Il Signore concede la grazia e noi dobbiamo metterla a frutto offrendo la nostra giornata, controllandoci, ripetendo sempre: Ges che mi chiama, Ges che lo vuole; per Ges rimando una cosa piacevole. la fede che d valore alle azioni che compiamo. Siamo distratti, nervosi, impazienti per la nostra natura umana. con essa che dobbiamo santicarci. Non andare a cercare le croci, ma accetta, offri tutto quello che si presenta, valorizza tutte le piccole cose per il Signore. Non c differenza tra una carica importante o il lavoro umile di una mamma o anche il ministero del sacerdote. Non vale lesteriorit. Quello che conta fare tutto con spirito interiore, con semplicit: questa bella virt che, come un velo, lascia trasparire Dio. Avere lintuizione della presenza di Ges sempre vicino a noi, pensarci per sperimentarla quasi sensibile e sollecitare la volont a scegliere quello che piace a Lui, riutando quello che piace al nostro io, senza scuse: vedremo quanto generoso il Signore a ricambiarci. Meglio controllare la lingua che la gola: un atto di riessione; prima di parlare, fare come Ges nella Messa: volgere gli occhi al Padre e dire: Questo il mio corpo, offrendo se stessi. Tieni presenti due cose: Dio ti possiede da sempre e tu lo possiedi con la fede; poi cammina progredendo ogni giorno nel desiderio di santicarti specialmente con le piccole cose che, con lamore, possono diventare nobili e grandi. Guarda pi il bene che fai che i tuoi difetti. La testa serve per ragionare sullamore che Dio ha per noi. Il cuore lo ama. Il Signore guarda il cuore perch desidera averlo come sua dimora, perci custodiamolo.
ARA CRUCIS Via degli Insorti, 27 48018 FAENZA (RA) tel./fax 0546/21399 padredomenico@alice.it