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N 60
Radio Mater C.F. 91006500135 C. Post. n. 1 - 22030 Longone al Segrino (CO) Tel. 031.646000 - Segr. 031.645214 Fax 031.611139 Capp. e fax 031.611608 Capp. preghiera 031.3355586 www.radiomater.org e-mail: info@radiomater.org Poste It. Spa Sped. in A.P. DL 353/2003 (conv. I.27/2/04 n.46) art.1, comma 2, LO/CO 0,50 Registro stampa tribunale di como n. 1/96 dell8/1/1996 Lett. in famiglia Pro Manoscritto di Radio Mater Arcellasco dErba (CO) A. 2005 Dir. Resp. Enrico Vigan
Luglio
! a m m a M , i Eccoc
1953
2013
Questo numero di Eccoci, Mamma il sessantesimo ed esce proprio nel e per il Sessantesimo di Ordinazione sacerdotale e di prima Messa di don Mario. Pura coincidenza? No, noi non crediamo alla coincidenza ma alla Provvidenza, che guida i nostri passi, giorno dopo giorno, verso il Suo Regno.
ingrandire i confini della Parrocchia con una misteriosa missione radiofonica, ho accolto la chiamata obbedendo al volere di Dio, senza dimenticare le tre Parrocchie della mia vita: S. Albino, in cui sono nato, cresciuto e diventato Sacerdote, Albavilla, in cui ho profuso i miei ardori giovanili, come coadiutore, Arcellasco, in cui sono diventato, ripeto, padre e pastore per sempre. Le ricordo ogni giorno nella preghiera e nella celebrazione della S. Messa. E poi... appunto: la missione radiofonica. Credete, miei cari, un mistero che non so spiegare! Perch ho sentito il bisogno di affidare anche alla radio la sete di anime che sentivo dentro il cuore? Solo il Cielo lo sa! Ed ecco allora prima Radio Maria e adesso Radio Mater. Chi mi ha spinto e aiutato in questa difficile missione, che mi ha causato anche tante sofferenze, ma che mi d la gioia di far sentire la misericordia di Dio a tanti cuori? La risposta posso darla soltanto guardando a Maria, la Mamma! S, solo Lei pu avermi sostenuto nelliniziare e condurre avanti due radio: la prima col Suo nome la seconda col nome della Sua maternit. Grazie, Mamma, per avermi scelto per questi due doni a Te. Grazie per tutto il mio Sacerdozio. Ringrazia Ges, la Trinit e la Chiesa. Carissimi, mi sembra bello concludere ed esternare tutto quello che sento nel cuore, con il grazie e leccomi per ogni istante di questi Sessantanni sacerdotali, che ho affidato anche a questa immaginetta. Grazie miei cari, Vi benedico tutti, assicurandovi che sarete tutti e sempre nel mio cuore. Don Mario
Grazie Mamma!
Mamma,
Offro
Chiedo Aiuto
Eccomi!
Divinamente, come chiamata personale alla Santit, perch non esiste sacerdozio se non tendendo alla perfezione e perch il Sacerdote ed agisce in persona Christi, nella persona di Cristo. Umanamente, per la vicinanza, laffetto e il calore in quei giorni di familiari, amici e fedeli che, nella fede, vedono con gioia nel Sacerdote Ges il Dio con noi in cui credono.
Sessantesimo di Sacerdozio
28 Giugno 1953 28 Giugno 2013
Ma, appartenere a Dio significa, innanzi tutto, rimanere allascolto e lasciar dilatare i nostri cuori dal soffio dello Spirito per essere pietre vive, libere di lasciarci guidare dallamore provvidente di Dio e dalla Sua fantasia, per essere e divenire il Suo popolo nella fede che ci lega a Lui. Ecco perch, quando i disegni di Dio mi hanno chiamato ad
Sacerdos in Aeternum
Il 28 Giugno 1953, sotto le arcate solenni del Duomo di Milano, il Cardinale Ildefonso Schuster imponeva le mani sul capo di Don Mario Galbiati e lo consacrava a Dio e alla Chiesa, come Sacerdote di Cristo. Maria Santissima gi lo aveva come figlio, tenendolo tra i Suoi prediletti fin da quando, appena undicenne, il giovane aveva manifestato dimpulso ai suoi ci che aveva nel cuore. Nasce qui la spiritualit di una intera vita. Una vita vissuta tra le tante traversie che il bene incontra sempre nel mondo. Don Mario ancora non sapeva quanto gli sarebbe costato essere prete. Ebbro di entusiasmo giovanile, accoglieva chi lo avvicinava con lapostolato dellamore. Veniva contraccambiato, ma anche contrastato da quanti leggevano in lui la fermezza vocazionale. Don Mario era uomo di Chiesa e a questa Chiesa si aggrappava, sapendola Madre. Spesso non era capito, ma qui la Madonna lo aiutava, consolandolo nel dolore. La Vergine Santa ne ascoltava la preghiera e invocava lo Spirito perch gli infondesse sullAltare parole Sante di vita. Gli anni hanno plasmato Don Mario. Da uomo di Chiesa ne hanno fatto un uomo di preghiera. E questa emerge potente in tutte le sue omelie, che non sono pi una semplice istruzione religiosa, ma contengono una invocazione continua a Ges e a Maria. Nelle sue prediche Don Mario ormai non parla. Prega. Infine denuncia, profeticamente, quanto di brutto oggi il mondo propone. Don Mario prega in ogni momento, in ogni istante. E non solo durante le Liturgie, ma anche di notte ed ultimamente nelle lunghe ore di dialisi. Chi lo avvicina se ne accorge. Avverte in lui e nel suo comportamento quelle spinte che edificano. E difficile non volergli bene! Suscita in chi lo incontra un desiderio di protezione perch ti appare indifeso... pulito... innocente! Allesterno il mondo travalica. Infierisce sugli incauti. Spadroneggia con una cattiveria che appare vincente. Ma vincente non . Don Mario lo dimostra nella sua semplicit, nelle difficolt terrene e nella sua contrapposta vittoria spirituale. Qui il Sacerdote esprime ci che veramente , e deve essere, un uomo di Dio. In tanti ormai glielo riconoscono. E questo suo comportamento spiega anche cosa il vero apostolato.
Don Mario da sessanta anni testimonia questa Verit. Mamma, sia sempre Totus Tuus perch in lui e in ciascuno di noi si compia la volont di Dio. Grazie! La Comunit di Maria
Sacerdos in Aeternum
Sacerdos in aeternum qui e sempre, nel mondo e oltre, per lappartenenza a quella figliolanza che Dio ha approntato per tutti e che qui in terra tanto difficile comprendere.
Mi unisco alla gioia e al rendimento di lode al Signore di Gli auguri del card. Angelo Scola don Mario Galbiati che ricorda il sessantesimo anniversario di sacerdozio e, con viva riconoscenza per la sua generosa risposta ai doni di Dio, lo benedico di cuore insieme a tutta Radio Mater nel desiderio che il suo operato sia sempre una luminosa testimonianza del mistero pasquale di Cristo Ges.
Carissimo Don Mario, ho saputo la bella notizia del Suo 60 anno di sacerdozio che sar celebrato il 28 giugno. Non posso non unirmi alla Sua preghiera di lode e di ringraziamento al Signore per tale evento. Chiss quanto bene ha fatto in tutti questi anni particolarmente attraverso "Radio Mater" che sicuramente avr attirato tante anime a Ges diffondendo la devozione alla Madonna. Mi sono venute in mente le parole di un anziano sacerdote che mi disse un giorno: "Spendi totalmente la tua vita per Ges: non risparmiarti! E, soprattutto, non aspettarti premi o ringraziamenti. Il prete come una pecora: tutti prendono la sua lana e ci fanno i loro vestiti senza sapere da chi viene la lana. Ma quando nell'ultimo giorno della tua vita incontrerai Ges, Lui ti verr incontro con uno splendido vestito fatto con la lana che tutti ti hanno tolto e ti dir: 'Ecco la veste della tua festa in Cielo: l'ho preparata con la lana che tu hai donato senza risparmio per tutta la tua vita' . La ricordo nella preghiera e chiedo alla Madonna di continuare ad esserLe vicino. Con un saluto di cuore e l'augurio di ogni bene da Ges per Maria.
Angelo Card. Comastri Vicario Generale di Sua Santit per la Citt del Vaticano Reverendissimo Don Mario Galbiati
Mons. Domenico Pompili Sottosegretario CEI Direttore dellUfficio Nazionale per le comunicazioni sociali
Carissimo don Mario, dai suoi 60 anni di vita sacerdotale sono sbocciati i suoi 30 anni di apostolato radiofonico. Ci accaduto proprio nello stesso modo in cui, nel 1983, le prime antenne di Radio Maria fiorirono dal campanile della sua parrocchia, per portare la Buona Notizia nelle case, tra gli ammalati e gli anziani, tra quanti magari, per i motivi pi diversi, la porta della parrocchia non lavrebbero mai varcata. Mi permetta, caro Don Mario, di ringraziarla di cuore per questo suo esempio di fedelt e di dedizione, offertoci proprio attraverso quegli strumenti della comunicazione su cui oggi si gioca, in modo sempre pi significativo, la partita della nuova evangelizzazione. Da parte mia, di tutto lUfficio Nazionale per le comunicazioni sociali, e da parte del Cardinale Bagnasco, Presidente della CEI, le giungano gli auguri pi affettuosi e sinceri. Con stima e riconoscenza.
Il grazie e gli auguri del cardinal Angelo Bagnasco e di mons. Domenico Pompili
28 giugno 2013 Carissimo Don Mario, sono a conoscenza della celebrazione del suo 60esimo di sacerdozio la vigilia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.
Auguri di padre Franco Moscone
Desidero esprimere la mia vicinanza di cuore e di preghiera anche quella geografica enorme (mi trovo in Colombia), a questo momento di ringraziamento per il bene di cos tanti anni a servizio del Popolo di Dio nel ministero sacerdotale. La celebrazione eucaristica dice il pi grande grazie possibile da parte umana, perch il grazie stesso di Ges. Con me presente anche la Congregazione dei Padri Somaschi, che si sente onorata di tenerla tra i suoi Aggregati in spiritualibus in quanto fondatore e direttore di Radio Mater. Abbiamo camminato insieme durante il nostro anno giubilare 2011-2012 e intendiamo mantenere ferma questa comunione per essere diffusori del Vangelo della carit e dellaccoglienza. Che San Girolamo Emiliani la protegga e la mantenga nella via della carit, della prosperit e della pace, come ci invita a pregare ogni giorno. In questo momento cos bello e solenne mi benedica insieme alla mia Congregazione P. Franco Moscone crs (Preposito generale)
Quando le innalza per la nostra adorazione? Guardate il suo volto, i suoi occhi, le sue mani: tutto cos bello! Per lui in quel momento tutto il mondo scompare. Per lui non esiste altro che Ges diventato pane! Tra loro c una unit straordinaria, inscindibile. Don Mario come Maria. Le mani, il cuore, gli occhi di Don Mario come le mani, il cuore e gli occhi di Maria. E semplicemente meraviglioso! Un Santo innamorato dellEucarestia, San Pier Giuliano Eymard affermava: La donna stata riabilitata nella persona di Maria, Madre di Dio. Luomo stato riabilitato dal Sacerdozio che gli riservato. Maria e il Sacerdote danno la vita al mondo. Per andare a Ges Cristo bisogna passare attraverso di loro. Maria e il Sacerdote sono le due grandi meraviglie di Dio. E con SantAmbrogio crediamo: Nulla al mondo pu essere trovato pi eccellente o pi sublime del Sacerdote. Caro Don Mario, anche tu come Maria sei stato prescelto. Sessantanni fa. Dio sapeva gi prima che tu nascessi, la grande unica missione che ti sarebbe stata affidata. Hai trovato grazia presso
Dio... e camminasti verso il Sacerdozio. Eri cosciente del grande dono e tremava il tuo cuore. Ma anche a te fu detto: Non temere. E fosti Sacerdote. Le tue mani furono unte con lolio prezioso del crisma e fu proclamato: Quello che benediranno sia benedetto! Quello che consacreranno sia consacrato! Le tue mani in quel giorno ti furono baciate con riverenza anche da tua mamma e da tuo pap. E Ges nacque per la prima volta nelle tue mani, nella tua prima Messa! Miracolo che si ripet infinite volte. E tu con amore delicato cominciasti a deporLo non nella mangiatoia ma nel cuore degli uomini tuoi fratelli. E cos da sessantanni! Nel tuo cuore il sentimento stesso di Ges: Ho compassione di questa gente. Rischiano di morire lungo la strada. Date loro da mangiare. E tu, obbediente e fedele, continui ancora oggi a dare il cibo celeste. Come Maria, anche tu povero con Ges a Betlemme, nascosto come lui a Nazareth, perseguitato durante la vita, immolato nellora del dolore. Come Ges costretto a cercare casa. Ma come sul Calvario Ges non era solo, anche tu sul
tuo Calvario non sei solo. C Maria, la Consolatrice, lAusiliatrice. E stata sempre con te Lei, che ti aveva preso per mano e ti aveva condotto fino ai piedi del Cardinale Beato Alfredo Ildefonso, in quel 28 giugno di sessantanni fa. E Lei che ti ha illuminato, c o n s i g l i a t o, c o n s o l a t o, incoraggiato nei molti sacrifici della vita sacerdotale come coadiutore prima e parroco poi. E certamente c stata Lei, proprio Lei, la Mamma
allorigine della grande avventura di Radio Maria prima e di Radio Mater poi, perch tutto fosse a gloria del suo Divin Figlio Ges. Grazie Don Mario, Sacerdote formato da Maria e da Lei prediletto. Grazie, Don Mario, perch in te Ges ama sua Madre. Grazie da parte di questo Sacerdote che scrive perch riconosce di essersi abbeverato al tuo sacerdozio come a viva sorgente.
Grazie per il conforto da te ricevuto nellora del dolore. Grazie per la fiducia, immeritata che sempre gli hai dimostrato. Grazie! Continua sempre a benedirmi e continua a trasmettere a noi il sorriso di Maria che si spande sul tuo volto. Alza ancora una volta benedicente le tue mani su di me. Auguri! don Ettore
Da sinistra: il decano di Erba don Giovanni Afker, don Mario e padre Giuseppe Fossati
Incontrare don Mario nel Centro Dialisi di Oggiono (Co) stato per noi come far affiorare la nostra parte cristiana che, a volte, lasciata in un piccolo angolo del cuore. Ognuna di noi a ma soffermarsi presso il suo letto per dialogare con lui, uomo semplice generoso. Ci ascolta sempre con tanta attenzione e, dopo qualche attimo di silenzio, sempre pronto a dare un consiglio e a trasmettere serenit. E una gioia vederlo sempre disponibile con noi, nonostante i suoi numerosi impegni. Sebbene siano frequenti i nostri richiami ad un maggior riposo e ad evitare giornate pesanti, lui precisa che anche
Don Mario, ricco di saggezza dovuta anche alla sua et, conserva un animo giovane, capace anche di ironia. E un uomo umile, che porta pace e unit e che continuamente prega. Lunica sua esclamazione per qualche scherzo tra pazienti sempre: O Padre Pio! Ci piace il suo non essere nel tempo, la sua ingenuit e quellinnocenza a volte fanciullesca. E impossibile che lui manchi nel suo turno la mattina... Don... lei il leader portante del gruppo!!!
Laffascinante storia piena della grazia di Dio di don Mario e suoi amici di SantAlbino.
Avevano undici anni e condividevano tutto: lo sport, la fede, lamicizia. Le loro strade si sarebbero, solo in parte, separate, ma questo, a quellet, ancora non lo sapevano. Erano Mario Riva e Mario Galbiati, (il futuro don Mario) entrambi del 1930, Giovanni Bramati e Domenico Passoni, maggiore di un paio danni e altri ancora, alcuni dei quali, purtroppo, non sono pi. Proprio a quellet Mario Galbiati entra in seminario e i quattro amici, con altri del gruppo si ritrovavano solo alla domenica. Era una festa. Al ritorno della Messa, la solerte signora Rosa, mamma di Domenico, preparava ai sempre affamati ragazzi una profumata marmitta di latte caldo scaldata sulla stufa a carbone (come si usava allora) accompagnata da pane, biscotti e cioccolato! Un vero banchetto per quegli anni del dopo guerra. Il futuro don Mario gi da seminarista aveva ben chiara la meta: dopo la Messa e i giochi in oratorio, lui doveva celebrare una Messa tutta sua, tant che per farlo contento, mamma Rosa gli aveva regalato un altare in miniatura con tanto di vescovi dargento.
29 giugno 1953: prima S. Messa di don Mario nella sua parrocchia di SantAlbino a Monza
Un appuntamento tra i pi attesi erano le partite di pallone improvvisate. Lo ricorda Mario Riva amico del cuore e compagno di studi di don Mario Galbiati: usciti da scuola si riversavano tutti sulla strada e via con il loro mini campionato. Ciascuno impersonava uno dei grandi calciatori dellInter di allora: Mario era Aldo Campatelli (perch gli somigliava moltissimo!)
Gli altri amici assistevano compti e chiss, forse anche un po insofferenti per quella nuova Messa fuori programma!
don Mario era Renato Olmi, famoso centrocampista (prima dellInter poi della Juve) un altro amico, Luigi Casati, impersonava Carmelo Buonacore. Il futuro don Mario era un compagno di squadra molto ambito: snello, agile, aveva un modo personalissimo di lasciare di stucco gli avversari. Si lanciava in corsa dominando la palla poi, quando la difesa avversaria aveva preso il volo nel tentativo di fermarlo, ecco che Mario si bloccava di colpo trattenendo il pallone, per ripartire poi, altrettanto
rapidamente, in unaltra direzione. La spuntava sempre riuscendo non di rado ad arrivare a segno! LInter, che allora si chiamava Ambrosiana, era la grande passione di tutti. Alla sera un altro appuntamento fisso era la lettura di Milan-Inter, una rivista calcistica seguitissima, comprata da Giovanni Bramati con i suoi risparmi. La loro insegnante, la Pasqualetti, era amica e frequentatrice assidua di casa Meazza, nido del grandissimo attaccante Giuseppe, ed era stata proprio lei a trasmettere loro la passione per lAmbrosiana. La Pasqualetti era una grande donna, capace di educare i ragazzi ai grandi valori umani dellamicizia della solidariet, della fedelt, a ideali mutuati anche dagli oggetti delle passioni giovanili, come appunto la squadra di calcio pi amata. Questa insegnante aveva creato, dietro la Scuola, un piccolo orto battezzandolo orticello di guerra. I prodotti di quella modesta vigna andavano a beneficio di coloro che la guerra aveva pesantemente segnato nella perdita della casa, dei beni, o dei familiari pi cari. La stessa Maestra, che viveva a Milano, si incaricava della vendita, mentre erano i due Mario e gli amici che zappavano e seminavano e raccoglievano i frutti dellorto con soddisfazione, sottraendo quel tempo alle ore di scuola. Oggi forse, tutto questo non sarebbe possibile, imbottigliati come siamo in programmi scolastici che non lasciano spazio ad attivit alternative, le quali per risultano alla fine, come dimostra la buona maestra Pasqualetti, le pi educative, quelle che pi segnano lo sviluppo della vita dei ragazzi. Tutti, e lamico Mario in particolare, ricordano il futuro don Mario come un ragazzetto brillante, cordiale, disponibile, per niente bacchettone, eppure devoto, fedele e sempre molto bravo sia negli studi che nello sport! Lo studio era al primo posto per lui e, ricorda Mario di come, una domenica, riuscirono a spuntarla sulla sua diligenza, riuscendo a trascinarlo in bicicletta allArena a vedere la partita. Mario Riva riusc a trasmettere, allormai giovane don Mario unaltra
grande passione, allora sconosciuta ai pi: la pallacanestro. Risicando il tempo delle vacanze che il seminario gli concedeva, don Mario rimase al fianco degli amici mentre si affinavano nella novit affascinante del basket. La squadra di basket di SantAlbino raggiunse un ottimo livello entrando a far parte della rosa delle grandi squadre di allora. Questa passione arricch anche il ministero di don Mario che, ad Albavilla, form una squadra di Basket, che ebbe anche la gioia e lonore di organizzare tornei di pallacanestro con, la USSBA, il Basket club di SantAlbino. Il legame fra don Mario e questi amici non si mai interrotto, anche quando le strade della loro vita si sono separate: chi si sposato e ha cresciuto figli, chi sposandosi i figli non li ha avuti, ma ha custodito con grande amore il dono del Sacramento del matrimonio. E chi, infine, come don Mario si consacrato a Dio avendo spesso la gioia di sposare gli amici, di battezzare i loro figli o di partecipare in qualche modo alle loro vicende familiari. Anche gli amici non hanno abbandonato don Mario, seguendolo soprattutto nei giorni in cui, con grande lungimiranza, don Mario decise di dare voce alla fede, fondando Radio Maria. Nessuno pu dimenticare questa pagina di storia perch ne fu protagonista un amico del gruppo, tra i pi giovani, eppure ormai gi nelle braccia del Padre: Franco Quadrio, cognato di Mario Riva e altrettanto amico di don Mario, appassionato radio amatore. Il giorno in cui venne a conoscenza del progetto di don Mario di installare unantenna, non esit a mettersi in moto coinvolgendo tutti. Furono giorni gloriosi e pieni di entusiasmo. Gli amici di SantAlbino erano tutti allopera in mezzo a Franco che comandava comera caratteristico del suo carattere genuino e volitivo- sparando qua e l qualche imbarazzante parolaccia, con un don Mario presente e attento ma che doveva talora scappare per le incombenze del suo sacerdozio. E la Radio fu, come un miracolo dellamicizia e di una storia che, iniziata in una oscura frazione
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di Monza, continuava nella vita di molti, di quanti ancora oggi ascoltano per mezzo della radio la voce di don Mario. Franco stato vicino al don anche nel passaggio tra Radio Maria e Radio Mater offrendo ancora, con gratuit e generosit, la sua competenza. Franco muore prematuramente otto anni fa, ma continua vivere nella fede di tutti quelli che hanno permesso alla voce di don Mario di raggiungere tanti cuori. La soddisfazione pi grande stata per don Mario sapere
Don Mario stato vicino allamico e alla moglie Marisa, nei giorni in cui non hanno compreso questa scelta. Si precipitato al Convento di suor Maria Gloria per parlare con lei e per condividere le sue fatiche radiofoniche e pastorali anche con le sorelle,
in occasione del suo sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, mi stata chiesta una testimonianza, che sono lieta di dare e mi riesce pi facile anzich parlare di lei - parlare a lei. Ricorda don Mario come ci siamo conosciuti? Era il 1985 e da una settimana ero tornata da un pellegrinaggio a Medjugorie, dove Maria Santissima mi aveva concesso la grande grazia di riscoprire nel cuore la chiamata che Ges mi rivolgeva a seguirlo pi da vicino. Il 13 settembre 1985, le telefonavo per avere il testo del messaggio che la Madonna aveva detto il giorno precedente e che lindimenticato padre Slavko comunicava allallora ancora sua e tanto cara a lei e a noi, Radio Maria. Q ue s t a te l e f onat a si rinnovava tutte le settimane e un giorno lei mi chiese alcune informazioni sul mio conto ed io, che ero alla ricerca di un sacerdote che mi aiutasse a capire meglio come seguire Ges, le chiesi di poterlo incontrare. E da quel primo incontro nata la sua paternit spirituale per
benedetto la sua salma undici anni fa, un altro gesto che mi ha tanto commosso. Quando anche per lei venuto il tempo della sua sofferenza della quale ero a conoscenza anche se nel nascondimento, ero accanto a lei con la mia preghiera, chiedendo al Signore che nulla andasse perduto e fosse fecondo per la sua santit sacerdotale e portasse frutti anche nelle anime a lei affidate, e confido che sia stato cos.
Anche la salute le ha creato e le crea qualche difficolt, ma so che il suo slancio nel servire Dio non viene meno. Grazie, don Mario, per il suo esempio di vita donata al Signore, grazie per tutto il bene che Lui le ha permesso di infondere nelle anime, anche via etere, grazie per tutto quello che ancora le sar concesso di fare! Con gioia mi unisco alla grande famiglia di Radio Mater, che si stringe attorno a lei in questa felice occasione e le rinnovo il mio augurio! Suor Maria Teresa Delle Monache Romite di Bernaga (Perego)
Dopo tre anni, lei, caro don Mario, mi ha accompagnato in questo monastero e da lei ho ricevuto, prima di varcare il portone della clausura, la benedizione. Ricordo con commozione il suo farsi vicino ai miei genitori e mio pap che in quel tempo non era tanto vicino alla Chiesa mi diceva: Questo s che un vero sacerdote e la stimava tantissimo. Sar stato certo contento quando lei ha
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che, Maria Gloria, primogenita del suo grande amico Mario Riva, un giorno ha lasciato tutto per consacrarsi a Dio nelladorazione e nella contemplazione di Ges Eucaristia in un Monastero.
affidando alla loro preghiera quel difficile iniziale ministero. Oggi, suor Maria Gloria, che scrive non senza commozione queste righe, parla su Radio Mater e sa, a sua volta, che non potrebbe dire ci che dice e partecipare a questa grande avventura divina se non ci fosse stata laffascinante storia piena della grazia di Dio di don Mario e i suoi amici di SantAlbino.
parte spirituale e ricreativa. Erano tempi anche buoni per la frequenza e la partecipazione e loratorio richiedeva spazi adeguati. Ecco sorgere il nuovo oratorio (primi anni sessanta) con il Cine-Teatro Della Rosa, i campi di gioco e la pallacanestro. Con i giovanotti del primo basket don Mario tra i fautori per formare la squadra, per il campo e le attrezzature: si fa in quattro! Chi poi non ricorda i film e le rappresentazioni teatrali, i festival della Rosa, concorsi canori che vedevano alla ribalta i nuovi talenti e tra le canzoni e le musiche cerano sempre quelle composte o elaborate dal don Mario. Poco ci mancava che una sua canzonetta arrivasse a Sanremo...! E dopo il consueto anno oratoriano, inizio anni sessanta, lidea delloratorio estivo allAlpe del Vicer, al campeggio! Che vacanze, si direbbe. Ma per don Mario una bella iniziativa che vuole condividere con gli oratori di Erba Prepositura (era a quel tempo coadiutore don Giovanni), Albese con Cassano (coadiutore era don Ugo). Centinaia di ragazzi che, dopo la S. Messa in parrocchia, trascorrono le giornate nello stile oratoriano in montagna. Unesperienza unica! E poi, come scordare la sua passione per la squadra del cuore, lInter, passione che lo vedeva entusiasta con i giovani e i pap in oratorio. Ora ritorna ad Albavilla con la Casa di Maria: laspettiamo con gioia. Mario Debellario
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Il passare del tempo e luscita attiva dalla comunit di San Pietro di Don Mario non possono far dimenticare il periodo in cui stato la guida della comunit parrocchiale. Arrivato il 19 marzo 1966 (presa di possesso il 29 giugno), trovava una comunit che aveva vissuto il travaglio delle novit, introdotte dal Vaticano II, con Don Ernesto Rigamonti, che nei suoi 58 anni di sacerdozio aveva svolto il suo ministero secondo la tradizione e i riti che venivano dal Concilio di Trento. Il giovane parroco facilit linizio delle opere di adeguamento delle strutture parrocchiali, soprattutto della chiesa parrocchiale. Cos allinizio degli anni 70 iniziarono i lavori di manutenzione straordinaria della chiesa parrocchiale, che, nei tre anni di intervento, vide il suo interno messo sottosopra dal pavimento alla volta, e lesterno dalle fondamenta al tetto. Il card. Giovanni Colombo la sera del 14 luglio 1974, quando la chiesa venne riconsacrata, si ferm sul portone per ammirare la bellezza conquistata. Una chiesa, riportata alla sua originaria bellezza, richiedeva che anche la vita liturgica, che in essa trova la sua massima espressione, si rinnovasse. Accanto alla Schola Cantorum a quattro voci dispari, con alla tastiera il mitico Sig. Silvestro (poi arriver addirittura una donna, la Mariuccia Mojoli, a suonare lo strumento il cui suono in grado di raggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle
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Caro Don Mario, grazie di cuore per la Sua testimonianza di fede e di accettazione della sofferenza che diventa vita vissuta di ogni giorno. Ci aspetta ancora tanta strada da percorrere insieme nel NUOVO CENTRO MARIANO di Albavilla che la Mamma ha preparato per noi. Sono ancora tante le anime da raggiungere, come altrettante quelle che invocano la presenza di Radio Mater in localit ancora non raggiunte dalle nostre frequenze. Non lesiniamo gli sforzi in presenza di un obiettivo cos impegnativo ed affascinante e continuiamo lieti e perseveranti in questa nostra missione e in quellunit di cuori che fa di Radio Mater una stupenda famiglia, legata nella preghiera e nellamicizia. Quel Cielo che Lei ogni giorno ci svela nel commento della Parola di Dio e nel ricorso ai Sacramenti, mezzi indispensabili di crescita nella vita cristiana, Le sia propizio, La guidi ed accompagni nel Suo prezioso apostolato e Le infonda tanta energia ed entusiasmo nel compimento della Sua fatica quotidiana. La Mamma vegli su di Lei dallalba al tramonto e sia sempre una presenza vigile, protettiva e rassicurante, Lei che per un misterioso disegno damore lo ha eletto Suo figlio prediletto, destinandoLa a fondare due Radio che portano il Suo nome dolcissimo. Abbiamo troppo bisogno di Lei e la grande famiglia di Radio Mater supplica il Signore perch La tenga ancora a lungo alla sua guida ad annunciare con forza la straordinaria novit della Parola di Dio che spesso scompagina e confonde gli ideali di un mondo tutto volto alla ricerca di beni illusori e passeggeri e immerso
Anno 2010 Festa di Radio Mater, Da sin. don Mario, Card. Dionigi Tettamanzi e mons. Molinari
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7 febbraio 1990: IL Beato Giovanni Paolo II benedice la nostra statua della Madonna
nella solitudine dellegoismo e della prevaricazione. Senta vicini laffetto dei Suoi figli spirituali che quotidianamente La ricordano con preghiere e suppliche e Le sono profondamente grati e riconoscenti per il Suo prodigarsi senza risparmio di energie fisiche e spirituali per la salvezza delle anime a Lei affidate. La accompagnino sempre la benedizione del Signore e la carezza della Mamma. AD MULTOS ANNOS. Pino
21 Novembre 2007: la nostra statua della Madonna, in trionfo in Piazza San Pietro, Roma
Sono centinaia i messaggi giunti in questi giorni a Don Mario. Non possiamo, per ovvi motivi, pubblicarli tutti. Nel sito internet di Radio Mater, nel link Ecco alcuni dei tanti messaggi di auguri per il 60 Anniversario di Ordinazione Sacerdotale di don Mario, sono presenti in parte. Ringraziamo sentitamente, anche a nome di don Mario, tutti voi per questa grande dimostrazione di affetto. Anche Francesco di Brindisi avrebbe voluto partecipare ai festeggiamenti per don Mario. Purtroppo il 29 maggio scorso a un mese dallanniversario della prima messa del don - ci ha lasciato per il Cielo. Ospitiamo qui accanto il suo ricordo, sicuri che da Lass continuer a seguirci, ad assisterci e a pregare secondo le intenzioni di don Mario. Ciao Francesco!
Francesco
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per essere Chiesa in casa! ...per essere Famiglia che tutti abbraccia... conforta... che parla a Ges...
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Segnalazione
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... e alla CAPPELLINA DI MARIA via Valassina,29 - Arcellasco dErba (Co) Autolinea Como - Asso (A.S.F) Strada per Longone al Segrino Autolinea Como - Lecco (A.S.F.) Canzo, Asso
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