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Quaresima: un tempo dell'anno cosi particolare e cos grande da costituire una vera

"grazia offerta dal Signore alla comunit cristiana e a ciascuno di noi.


Ci rinnova 1invito di Ges "Convertitevi e credete al Vangelo;
Ci parla di preghiera, di Parola di Dio, di penitenza, di fraternit. Ci richiama alla mente
situazioni particolarmente difficili. Ci ripresenta scelte serie e impegnative che sentiamo
urgenti, ma che forse non riusciamo ancora a fare per la nostra poca fede, per la sfiducia
che abbiamo in noi e negli altri e a volte anche in Dio. Ci aiuta a rivivere momenti belli
e significativi della nostra vita di credenti e di persone.
Fossimo veramente capaci di vivere "bene" la Quaresima!
In ogni caso vogliamo riprovarci ancora una volta, convinti che anche il pi piccolo
sforzo ci pu aprire ad una vita pi buona, pi coerente. pi serena.
per questo che penso sia importante che chi crede prenda sul serio questo dono di
Dio.
Per chi ."crede celebrare la Quaresima significa aprirsi in modo sempre pi convinto
a Dio, al Suo amore. Significa darGli fiducia, darGli credito, perch in Lui si realizza la
nostra voglia di vivere e di essere felici.
Per chi "crede celebrare la quaresima vuoi dire pregare, lodando e ringraziando Dio
per il dono della vita, della fede, della tua famiglia, per le persone che ti sono vicine.
capire che Ges che ti salva sulla croce Colui che aspetta, perdona, ha pazienza, che
comprende ogni situazione di crisi e di stanchezza.
Per chi "crede" celebrare la Quaresima diventa una necessit l'ascolto e la meditazione
della Parola di Dio, che illumina, guida, fa pensare. Potr allora riscoprire che la
giustizia, l'onest, la purezza, la mortificazione, il servizio agli altri sono valori e chi li
vive da cristiano ed contento.
Per chi "crede" non questo il solito discorso che pu sembrare vecchio, astratto,
ma vuole essere una proposta che non comporta solo alcuni gesti o pratiche tradizionali,
ma che coinvolge il tuo modo di pensare, di amare e di agire, un cammino che sei
chiamato a fare da solo, con la tua famiglia, con i tuoi amici, nella tua comunit.
Ma tu "credi"?
Quel giorno cristiano
- quando al mattino ti svegli
col desiderio d amare il Signore
e in Lui i fratelli.
Quell'ispirazione cristiana
- quando ti accorgi di una spinta
a dar la mano a chi ti ha offeso.
Quell'attimo cristiano
- quando in chiesa o in casa o in fabbrica
senti la necessit di penetrare in te stesso
per esaminare il tuo comportamento con Dio,
con la famiglia, con gli altri.
Quel momento cristiano
- quando per la strada ti incontri con lanziano caduto,
o con il povero da soccorrere, e tu dai il tuo aiuto,
Quelle ore sono cristiane
- quando entri in un ospizio e ti metti a servire
chi senza presenza, senza voce e senza forze.
Quell'atteggiamento cristiano
- quando educhi il tuo bambino
a rinunciare ad un giocattolo inutile
per offrire un pezzo di pane
a chi non ha da mangiare
- quando senti il rimorso per lo spreco del denaro
pensando a chi muore per mancanza di tutto
- quando capisci che questa, vita di rancori, violenze
di oscenit, di mal costume e di egoismi,
si pu rendere bella con l'amore,
con il pudore, con la generosit.
E quando ti accorgi d essere pronto a dare te stesso
per il Signore che soffre nei fratelli vicini e lontani

Esulta, perch vivi da cristiano! ...


vivere da cristiano
quaresima 87
tempo di riflessione
per una chiesa missionaria
Il nostro Vescovo, nella sua lettera pastorale a
chiusura del centenario, ci dice: - a tutti mi
rivolgo, invitandovi decisamente a mettervi in
stato di missione.
Egli invita tutti i cristiani perch come tali
sono chiamati a mettersi al servizio della
Chiesa, cio della comunit di coloro che
credono in Ges.
Come cristiani, noi siamo responsabili della
nostra fede di fronte al mondo: ma come
possiamo esserlo, se non conosciamo a fondo
la nostra fede o se non abbiamo fatto
1esperienza che, vivendola abbiamo trovato
la gioia?
Non possibile trasmettere la gioiosa
notizia se non ne siamo interiormente
convinti, se ci accontentiamo di conoscerla
approssimativamente e di viverla
saltuariamente, se, in una parola, non ci
disponiamo a diventare adulti e maturi nella
fede".
Il tempo quaresimale ci d la possibilit di
approfondirla con gli incontri di catechismo e
le riflessioni proposte ogni domenica, per
continuare il nostro cammino di conversione.
"Solo cos noi, contenti di ci che siamo e
viviamo, potremo adoperarci perch gli altri
lo siano a loro volta.
Questa la missione che unica in tutti i
luoghi: nel nostro paese, con tutte le persone
che incontriamo; in tutti i paesi del mondo,
come aiuto alle chiese delle missioni; in tutto
il mondo, per la promozione e la testi-
monianza dei valori umani e cristiani.
Impegniamoci di pi a conoscere, pregare,
condividere, aiutare.
Ancora, il nostro Vescovo ci invita a
sostenere, in modo speciale durante la
quaresima, le Missioni Diocesane dell'Africa
e dellArgentina, dove operano sacerdoti,
suore e laici dei nostri paesi.
catechesi per gli adulti
ogni venerd alle ore 14.45 o alle ore 20
7 MARZO : QUANDO IL CUORE DELLUOMO INDURITO
14 MARZO : I TUOI PECCATI TI SONO PERDONATI
21 MARZO : CHI COSTUI
28 MARZO : PADRE GIUNTA L'ORA
4 APRILE : NEL RISORTO TUTTO RISORGE
11 APRILE : LA PASQUA ULTIMA PAROLA DI DIO
Sia lincontro del pomeriggio che della sera sar
preceduto dalla celebrazione della Via Crucis.
10 maggio, a Roma
beatificazione del Card. Ferrari
Organizzato dalla Diocesi, con la partecipazione del Vescovo, da venerd 8
maggio a luned 11 maggio 1987 si terr un pellegrinaggio in pullman a
Roma, in occasione della Beatificazione del Card. Andrea Carlo Ferrari
che fu Vescovo di Como dal 1891 al 1894 e mor Arcivescovo di Milano nel
1921.
PROGRAMMA
8 maggio (venerd) COMO/ASSISI/ROMA
Partenza da Como in pullman per Bologna, Firenze,
Perugia e arrivo ad Assisi. Celebrazione della S. Messa
nella Basilica di S. Francesco. Nel pomeriggio,
partenza per Roma. Arrivo e sistemazione.
9 maggio (sabato) ROMA
Giornata dedicata alla visita delle Basiliche principali (S.
Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, S. Paolo
fuori le mura).
10 maggio (domenica) ROMA
Al mattino: visita della Basilica di S. Pietro in Vaticano e
partecipazione alla cerimonia di Beatificazione del Card.
Ferrari. Nel pomeriggio: visita ai luoghi turistici di Roma.
11 maggio (luned) ROMA/COMO
Al mattino: visita delle Catacombe e celebrazione della
S. Messa. Nel pomeriggio: partenza per il rientro a Como.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 270.000.=
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi in Casa Parrocchiale o all'Ufficio
Diocesano Pellegrinaggi a Como.
29 marzo celebrazione della prima confessione
31 maggio celebrazione della messa di prima comunione
7 giugno celebrazione della cresima
da P. Giuseppe
un anno tanto dif f icil e
Kalongo Hospital
Lira (Uganda)
25 novembre 1986
Carissimo Don Antonio,
non so come incominciare questa lettera alla fine di un anno tanto difficile,
il pi difficile in trentanni a Kalongo.
Avevamo passato il Natale scorso con tanta speranza, per la firma della pace a Nairobi tra le
diverse part ugandesi. Nella prima met di gennaio eravamo gi in guerra. Il 25 di detto mese
veniva occupata Kampala e le truppe di Tito Okelo venivano via via spinte verso nord; in due mesi
e mezzo tutta lUganda era occupata.
stato un periodo molto duro per noi. Completamente bloccati in missione, senza possibilit di
rifornimenti, perch le strade erano pericolose per la requisizione dei veicoli e limpossibilit di
attraversare un fronte che stava progressivamente avanzando verso di noi.
All'ospedale vi era grande tensione per la presenza di molte studenti, infermiere locali ed
infermiere qualificate non Acholi. Il tribalismo infatti diventa un grande pericolo nei momenti di
contrasto.
Se fossero, stati portati a Kalongo alcuni soldati, morti durante quel periodo, la popolazione
avrebbe potuto scatenarsi contro le persone delle altre trib, considerate nemiche. Grazie a Dio,
questo non avvenne perch l'esercito che indietreggiava non aveva possibilit di raccogliere i propri
morti per mandarli alle famiglie, cosa qui considerata di grande importanza. Una sera, sembrando
che il pericolo fosse immediato, una nostra suora e molte ragazze andarono a passare la notte al
fresco tra i grandi sassi ai piedi della montagna che ci sovrasta; anche dei missionari ed altri si
chiusero in chiesa fino al mattino. Finalmente la grande tribolazione fin con larrivo dellesercito
vincente. Era il Sabato Santo.
Tutto sembrava ritornato normale. Le strade erano aperte ai rifornimenti (pi importante di tutto
il gasolio, per avere acqua e luce). L'ospedale riprendeva in pieno il suo lavoro e si sperava di avere
finalmente un periodo di pace. Kalongo era occupata da un distaccamento del nuovo esercito
(N.R.A. = National Resistance Army). Il primo periodo and abbastanza bene. In Maggio veniva
cambiato il distaccamento e la situazione divenne un po meno facile. Cominciarono a temere che
noi nascondessimo delle persone da loro ricercate o armi, per cui ricevemmo tre perquisizioni in
tutte le case dell'ospedale, medici, missione ecc... S arriv cos al mese di agosto.
Intanto i soldati acholi, che erano in parte rimasti nella savana, nei loro villaggi, ripresero ad
agire, facendo imboscate lungo le strade ai veicoli e trasporti del nuovo esercito. Le strade
diventarono nuovamente pericolose. In agosto andai a Lira e dovetti, dopo un po di giorni, ritornare
per un'altra strada, perch sulla precedente c'erano stati combattimenti e attacchi di sorpresa ai
reparti N.R.A. Arrivava proprio in quei giorni a Lira un container e ci furono difficolt per farlo
proseguire, non ultima quella di convincere l'autista a venire con il suo grosso automezzo a
Kalongo, considerata zona pericolosa.
I soldati acholi attaccavano le guarnigioni di Kitgum e di Namokora (50 km da qui). Non vi fu
attacco a Kalongo, ma la situazione precipitava. Il Dott. Donini riusciva a partire il 24 agosto. Il
giorno 30 i soldati N.R.A. si ritiravano da Kalongo e poi da Patongo (a 32 km).
Noi eravamo di nuovo alla merc dei soldati acholi che cercavano di organizzarsi militarmente.
Iniziava per la seconda volta la guerra e 1isolamento. Di nuovo arrivavano tanti soldati acholi feriti
all'ospedale. La popolazione era abbastanza tranquilla.
I reparti N.R.A. rioccupavano Patongo; l vi furono a-riprese forti combattimenti. Gli acholi
portavano a noi i loro feriti, essendo il nostro l'unico, ospedale accessibile a loro.
Il 21 ottobre il fronte di Patongo cedeva. Alle sei di sera arriv la notizia che stavano per
arrivare i soldati N.R.A. Successero scene indescrivibili, quasi apocalittiche, di panico e di fuggi
fuggi. In mezz'ora l'ospedale s svuot. Abbiamo dovuto quasi combattere per salvare cinque
membri del N.R.A. che ci erano stati affidati dai militari Acholi. Vi fu anche un colpo di rivoltella,
sparato davanti a noi per intimidirci, ma avevano troppa fretta di scappare e alla fine i cinque erano
salvi.
Era scesa la sera; passavano davanti all'ospedale, in fuga, file di bambini e donne, stracariche di
masserizie e cibo, in silenzio impressionante per la paura e il dolore, restavano in ospedale le
studenti ostetriche, le infermiere ed una ventina di soldati feriti soprattutto alle gambe e gravi da
non potersi muovere. Persino dei feriti si sono strappati il drenaggio e sono fuggiti.
II mattino seguente, 1'ospedale appariva sporco, in gran disordine e senza malati; a mezzogiorno
arrivavano in gruppo i reparti N.R.A. e si insediavano, come prima, intorno alla missione e
all'ospedale.
Iniziava un altro periodo, il pi difficile per noi. C'era il problema di ottenere il rispetto ai
soldati Acholi degenti, anche se nemici.. e fu ottenuto. Sentivamo la loro diffidenza nei nostri
confronti, avendo noi lavorato per due mesi alle dipendenze dei soldati loro nemici.
Due ore dopo il loro arrivo, ci sequestravano la radio trasmittente, isolandoci cos da tutte le
altre missioni e Kampala.
Tra tutte le difficolt, si rompeva anche la pompa dell'acqua. Per dodici giorni, dal 1 al 13
novembre, siamo riusciti ad avere un po dacqua da una trivellazione con piccolo motore elettrico,
raccogliendola in recipienti per la distribuzione ai reparti. II Signore ci comunque venuto incontro
anche questa volta, mandandoci forti acquazzoni fuori stagione.
Alle prime luci di domenica 2 novembre, vi fu un improvviso rombare di cannoni, di fucileria,
bombe... Un forte attacco che dur per tre quarti d'ora. Si combatt anche vicinissimo alle case dei
medici, che sono ad un angolo dellospedale. Allospedale affluirono i soldati N.R.A. feriti e fu per
noi una mattina intensa di sala operatoria.
Si decideva che le famiglie dei medici dovessero evacuare. Si cerc di mandare all'Ambasciata
Italiana degli S.O.S. per evacuazione con elicottero. Di cinque messaggi, finalmente uno arriv.
Proprio quel convoglio che avrebbe dovuto fare da scorta alle nostre famiglie, fu attaccato dai
soldati Acholi. Il comandante della piazza ci propose di chiedere al comando di Lira di poter
usufruire di un elicottero militare per poter evacuare le nostre due famiglie. Furono gentili ad
accettare la nostra richiesta e il 19 novembre un loro elicottero port a Lira le famiglie del dott.
Rizzardini e Marino, pi una nostra suora.
Ora siamo in attesa che ci portino, con lo stesso mezzo, le nostre Sr. Caterina e Sr. Anna Maria,
gi da un mese tornate dall'Italia e la posta (quella dall'ufficio postale di Lira ci manca da cinque
mesi; quella di Kampala da due e mezzo).
In quest'ultimo mese non sono mancate tensioni e preoccupazioni. Abbiamo avuto due
perquisizioni generali. Ora siamo rimasti il dott. Tacconi ed io come medici. Il nostro lavoro
veramente limitato, perch la popolazione, eccetto pochi, non ancora rientrata. La gente, lontana
dai propri villaggi, deve soffrire molto per difficolt ed indigenze. Quando poi torner, trover i
piccoli granai vuoti e sar la fame. veramente una situazione terribile per loro.
I rifornimenti di medicine e dei generi di prima necessit sono stati quest'anno molto scarsi.
Abbiamo consumato moltissimi medicinali, specialmente antibiotici, e tante cose sono finite perch
usate o rubate. Abbiamo pure perso carburante, pezzi di ricambio, ruote di veicoli ed altra roba per
averla dovuta dare a chi la esigeva. Vari strumenti ortopedici sono andati persi perch i pazienti li
avevano addosso al momento della fuga.
Daltra parte, le perdite materiali sono ancora il meno, in confronto a tutti i fatti di sangue, gli
scatenamenti d odio e di cattiveria, la perdita di sensibilit morale nelle coscienze.
II futuro, umanamente parlando, si presenta molto oscuro, non vedendo la possibilit di un
accordo pacifico tra le due parti. Quello che soprattutto ci dispiace la grande sofferenza della
nostra gente, lontana dai suoi villaggi, in grandi ristrettezze, che, al ritorno, trover la continuazione
della fame che gi sta soffrendo. In questi frangenti, quanti bambini e vecchi s ammalano e
muoiono per mancanza d assistenza medica!
A noi resta di stare qui ad aiutare tutti quelli che possiamo, pregando il Signore che illumini gli
animi ed abbonisca i cuori a trovare una soluzione pacifica ai problemi politico-militari. Per questa
nostra situazione, che si estende a tutto il territorio Acholi, vi chiedo fortemente di pregare.
Dovrebbe essere questa la lettera natalizia. Non so quando la riceverete, ma ugualmente vi
faccio i miei e nostri pi cari auguri di bene. Ges, che rinasce per tutti, invitando ancora alla pace e
alla fratellanza, benedica voi, le vostre famiglie ed il vostro lavoro.
A tutta la comunit di Ronago il mio affettuoso ricordo
P. Giuseppe Ambrosoli
gruppo "raccolta carta"
t ant a cart a, anche se e pagat a poco
Durante il 1986, continuata l'iniziativa della
raccolta della carta.
Certi di interpretare anche il pensiero dei
nostri missionari (a favore dei quali va il
ricavato) ringraziamo ancora una volta gli
amici volontari di questo gruppo per il loro
costante impegno. L'anno scorso sono stati
raccolti q. 817 di carta, per un ricavo totale di
3.609.000.= (cifra inferiore rispetto al
1985, perch la carta viene pagata a un prezzo
minore).
un servizio prezioso, che ci auguriamo
possa continuare con la collaborazione di tutti
e nonostante il basso andamento del mercato
(che, speriamo, sia solo temporaneo).
ricordando il nostro ami co Renzo
In una splendida giornata di sole ci hai
lasciato, sei arrivato alla meta in punta di
piedi cos come hai vissuto. stato un grande
dolore per noi tutti apprendere della tua
dipartita; il nostro animo era colmo di
tristezza; nella nostra mente passavano tanti
ricordi di gioia e i momenti vissuti insieme
nella bella esperienza della "carta".
Vorremmo dirti tante cose, ma un nodo di
dolore ci chiude la gola;
ti ricorderemo sempre e cercheremo di
mettere in pratica i tuoi consigli.
Cos, accompagnandoti per l'ultima volta al
camposanto, portandoti sulle nostre spalle,
pensiamo alle parole di speranza e di conforto
del sacerdote quando asseriva " i giusti sono
nella pace del Signore".
Ti ricorderemo sempre, caro Renzo, per tutto
il bene che hai fatto in mezzo a noi, per la tua
disponibilit, ma soprattutto per 1amore che
c'era in te per questo servizio che rendevamo
alla nostra comunit.
Gli amici del gruppo raccolta carta.
il bilancio economico del 1986
entrate
Offerte S. Messe 15.831.000.=
Lumini 3.629.000.=
Offerte Varie 2.515.400.=
Offerte per lavori 16.554.000.=
Matrimoni, funerali, batt. 5.835.000.=
Canestri 17.347.000.=
Benedizione case 5.078.000.=
Pesca benefic. 4.420.000.=
Offerte per banchi 10.500.000.=
Giornalino 1.389.500.=
Questue varie
Ott. morti 497000
Candelora 989000
B. Macchine 447000
Rocca 718000
2.561.000.=
Fuocatico
1.165.000.=
Contributi vari
Ambrosoli 4000000
Lascito 3000000
Foc Fiamm 500000
Consorelle 400000
7.900.000.=
Interessi e cedole 4.542.354.=
Rimborsi vari 1.795.500.=
Entrate varie 2.808.000.=
----------------
103.960.754.=
uscite
Lavori Coop Ghielmetti 60.000.000.=
Cambio bussola 15.000.000.=
Acconti pittore 20.000.000.=
Stuccatore 5.546.000.=
Banchi 10.500.000.=
Manutenzione ordinaria 940.000.=
Imposte e Tasse Curia 833.000.=
Luce e telefono 2.826.750.=
Riscaldamento 7.100.000.=
Assicurazioni 1.570.000.=
Spese culto, sacrestano 5.166.940.=
Attivit parrocchiali 1.165.000.=
Ufficio e cancelleria 2.251.000.=
Varie 1.858.400.=
Scuola materna (annullo anticipo) 2.212.000.=
------------------
138.604.190.=
Per conto terzi Per la giornata missionaria mondiale 2.500.000.=
Per le missioni diocesane 1.600.000.=
Atti di solidariet
Per linfanzia missionaria 250.000.=
Per lUniversit Cattolica 250.000.=
Per la giornata dei lebbrosi 350.000.=
Per il nostro seminario 1.400.000.=
Per Suor Amelia 3.000.000.=
Per P.Giuseppe 3.000.000.=
Per Ambrogio 2.000.000.=
Per Campagna di Avvento Bangladesh 1.000.000.=
-------------
15.350.000.=
tante spese, ma anche tanta generosit'
Fare un commento a queste cifre dovrebbe essere
molto semplice.
Ci sono state tante spese, vero; ma tutti sappiamo
cosa stato fatto nell a nostra chiesa.
Ci sono state tante entrate e, ci che conta, di pi
che negli anni passati: questo significa che i
parrocchiani hanno capito e stanno apprezzando ci
che si sta facendo per rinnovare e per rendere pi
bell a la nostra chiesa.
Da circa un mese sono stati impiantati nuove
impalcature per portare a termine il lavoro nell a parte
del presbiterio. Non saranno interventi facili e di poco
conto anzi... Per viene spontaneo l essere
soddisfatti e contenti del lavoro svolto e della
collaborazione offerta e nell o stesso tempo il
guardare con fiducia al futuro.
Per mi stato fatto osservare... e la chiesa sempre
meno frequentata alla S. Messa? ... la difficolt
sempre pi grande nel fare catechesi ai ragazzi, fra i
giovani e fra gli adulti?.... una comunit che non
riesce sempre a essere "segno", guida per i nuovi, gli
emarginati, i lontani?
Da una parte i conti che vanno a gonfie vele ...
dall altra tutte queste difficolt e magari altre non
viste!...
Riconosco che quando mi sono sentito dire queste
cose mi sono fermato parecchio a rifl ettere.
vero che c il grosso rischio di cullarci nella
soddisfazione di un bilancio pi che positivo e di dire
a noi stessi "Tutto a posto.
Per mi sembra di poter affermare che queste cifre
sono il segno di un gruppo di persone, di cristiani,
che si sente comunit, che si sente CHIESA, non
tanto perch offrono, ma piuttosto perch
partecipano alla vita della comunit, si sentono
coinvolte, condividono momenti di preghiera, di
ascolto dell a Parola di Dio, di fraternit.
Quindi vedono la "chiesa come la loro casa, come
qualcosa che appartiene a loro , che vogliono
conservare bella e confortevole: per questo sono
pronti a fare dei sacrifici contribuendo con la loro
"offerta" piccol a o grande che sia.
Certo i problemi che sono stati sollevati ci sono e
vanno affrontati.
Soprattutto credo che il problema pi grosso sia
quello della indifferenza di persone che si sentono
cristiane, ma che vivono ai margini dell a comunit,
che non sentono lurgenza di una formazione
spiritual e, che non sono attenti alla Parola di Dio, che
pensano la Parrocchia quasi come "una stazione di
servizio che ti assicura determinati servizi (messe,
battesimi, matrimoni, funerali, certificati, cresime,
prime comunioni ..)
contro questa indifferenza che pu trovare tante
ragioni e scusanti che tutti dobbiamo sentirci
impegnati, soprattutto coloro che sono pi sensibili,
pi attenti alla Chiamata di Dio.
Limpegno di questi "fratelli" potr essere anche
piccola cosa o potr sembrare insignificante, ma,
sostenuto dallo Spirito di Dio riuscir a rendere pi
viva, pi gioiosa e pi fraterna la vita della nostra
comunit.
LEGA
ITALIANA
PER LA LOTTA
CONTRO I TUMORI Le donne che vogliono rinnovare liscrizione alla LEGA
ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI DEL SENO e chi
Delegazioni e ambulatori volesse aderirvi, possono rivolgersi agli incaricati
CANT - Via Ariberto, 7 Tel. 031/711767 della delegazione di UGGIATE TREVANO, in VIA ROMA 16
CARUGO - P.zza Municipio Tel. 031/761758 (ambulatorio).
COMO - Via T. Perti, 4 Tel. 031/274178 Senzaltro superfluo rammentare la necessit di
MERATE - P.zza degli eroi 039/593680 simili controlli, ma non lo ricordare quanto sia
UGGIATE - Via Roma, 16 Tel. 031/948611 necessario un concreto contributo.
APPIANO GENTILE - Via Garibaldi, 2 - Tel. 031/933954
MEZZEGRA - Via Provinciale, 106 - Tel. 0344/41421 Lega Italiana per la lotta
(Delegazione Alto Centro Lario) contro i tumori al seno
sez. di Uggiate Trevano*
1 febbraio, giornata della vita
un imp egno di tutt i
Gi da nove anni; la prima domenica di
febbraio dedicata alla VITA.
Un dono grande, per il quale, in tempi non poi
tanto remoti, in ogni casa si pregava, si
ringraziava il Signore, con quella fede umile e
tenace che aiutava a superare tante
difficolt e ad accettare, per un senso di
fiducia profonda, quello che era nei disegni
di Dio.
Oggi la Chiesa ci invita invece,
espressamente, a riflettere sulla Vita, e
senzaltro ha i suoi buoni motivi per farlo.
Saremmo tentati di credere che questi
motivi (aborto, droga, eutanasia, apartheid,
manipolazione genetica, ecc. ) non ci tocchino
personalmente.
Tutte cose che leggiamo sui giornali, che
vediamo alla TV, che succedono ad altre
persone e di cui, per logica conseguenza, non
ci sentiamo direttamente responsabili.
Ma lo siamo, se non facciamo niente per
combatterle. Se abbiamo paura di dire
chiaramente la nostra opinione di cristiani.
Se non insegniamo ai nostri figli il valore
della Vita.
Se stiamo solo a guardare e a giudicare.
Certo, non tutti saremo chiamati a prendere
posizione dallalto di una cattedra
universitaria o da una poltrona di ministro.
Ma ognuno tenuto a fare la sua parte, con
coerenza e continuit, senza battere in
ritirata pensando che tanto ci sono gi i
volontari, il Movimento per la Vita, le
Organizzazioni Internazionali e via dicendo.
Soltanto cos il richiamo della Chiesa non si
ridurr ad un semplice appuntamento annuale
cui ormai ci stiamo abituando, ma sar
loccasione per verificare e celebrare tutti
insieme le piccole e grandi vittorie in difesa
della Vita.
anna b.
azione cattolica
missionari nella comunit feli ce g.
Fare un bilancio, a met circa dell'anno socia le, delle attivit,
soprattutto zonali, che lAzione Cattolica ha offer to a tutta la
comunit cristiana, vuol dire scoprire delle iniziative che
poggiano su due dei pilastri portanti di tutta l'Associazione:
la preghiera e lo studio.
A livello parrocchiale, stato determi nante lo stimolo che ha
poi portato ad analizzare insieme l'importante documen to
"Comunione e Comunit Missionaria. In zona sono da
segnalare tre appuntamenti; vediamoli un po
sinteticamente: 23.11.86: con la guida di don Dante, s
svolge a Rodero unintera
gior nata di ritiro.
Guidati in modo magistrale, si riflette sullimportanza della
ministerialit dei laici e della loro presenza quali testi moni
autentici nel mondo. Ci chiesto di essere nel mondo,
amandolo come lo ama Ges

E questo da un senso alla storia


intera.
1 8.1.87: a Olgiate Comas co una mezza
giornata di studio con a base un
capitolo del documento fina le della VI Assemblea
Nazionale svoltasi l'anno scorso. Con una relazione della
presidente diocesana Cia Marazzi ri chiamata l'importanza
della "missionarie t" nei nostri ambienti, nel quotidiano, SOStenuti
da una forte vita interiore e da una catechesi che deve
diventare "esistenziale
,
cio incarnata nella vita di ogni giorno e non
rimanere una buona parola

ascoltata.
24.1.87: per vivere "l'appuntamento
Ideale
,
una giornata partico lare di
riflessione, preghiera, a conclusione di un intero mese
della pace" ed in comunione particolare con i ragazz i dell'ACR , che
celeb rano questo momento con una giornata zonale il 25.1, ad
Albiolo una veglia per la pace. Un momento semplice, ma molto
intenso di riflessione e pr eghiera su questo prez ioso dono di Dio.
loccasione a cui hanno maggiorme nte risposto, in termini di
presenze, le comunit cristiane della nostra zona; segno, questo,
di una cultura della pace che va sempr e pi diffondendosi?
Speriamo!
I prossimi appuntamenti sono per laltra giornata di ritiro il 1
marzo e la mezza giornata di studio il 14.6.
Tutto ci non ad esclusivo uso dei soci e strettame nt e riservato
loro, ma sono momenti che l'A.C., proprio perch asso ciazione a
servizio della Chiesa, offre a tutte le comunit cristiane.
Lo sfruttare ques te occasioni permette una crescita personale e
da l'opportunit di accostare una realt come lA.C. che tanto sta a
cuore al nostro Vescovo.
noi e la televisione
Ulisse a Dallas gi u sep p e g .
Oggi pi che mai, per chi sta in alto, le parole sembra
debbano servire unicam ente a nascondere un pensiero
(se c'), a distorcere un principio (se esiste) ad
occultare uno scopo (sempre presente).
Non sorprende se, in tanto garbuglio, si va
concretizzando la secolare concezione di precludere ogni
spazio possibile alla Chiesa e a Dio nella vita civile

.
Personaggi avidi ed abili, parolieri spavaldi e remunerati,
turbe di am biziosi attivisti e codini, millantatori
progressisti, in ogni ora del giorno e della notte
penetrano e sono accolti nelle nostre case, nel cuore
delle nostre famiglie, con i loro cumuli di imposture, di
seducenti mistificazioni, di bugiardi ideali, di selezionate
zizzanie per seminare incertezze e soffocare fragili
certezze, per demolire labili cognizioni religiose ed
oscurare principi di Fede in smarriti cristiani.
Oggi le nostre case rischiano di trasformarsi in micidiali
discariche di veleni d'ogni sorta e natura dalle TV.
In tante case, per la TV si tace, per la TV si litiga, della
TV si contendono programmi e canali, per la TV si
incrinano rapporti familiari, si imbastardiscono amicizie...
Domestiche Chernobyl morali e spirituali.
I raggiri, le utopie di tante Dallas; le ipocrisie le
menzogne, le astute banalit di convegni-incontri-dibattiti;
le volgarit, linsolenza di tanti dispendiosi sperperi in
megalomani spettacoli; le violenze e gli esibizionismi di
tanti cartoni animati

rovesciati su bambini inermi non


fanno che svigorire, mortificare se non estinguere la
rigogliosa m aturazione e lo sviluppo psichico dei nostri figli
e portare aridit negli adulti.
Ulisse, per sfuggire alle incantevoli lusinghe di ammaliatrici
sirene, non esit a farsi legare allalbero della sua nave e
passare oltre!
Ecco: il cristiano ancora

libero deve, oggi come non mai,
sapersi strettamente legare alla propria chiesa, al proprio
sacerdote, alla propria com unit, perch le affascinanti
luci delle TV si scuriranno, capi-tamburo di moda saranno
bruciati, annientati gi domani da altri emuli arrivisti, le
grandi menti

si obnubileranno, si offuscheranno (quante


ne abbiamo viste spegnersi!)
Il cristiano che ancora sapr sostare e sofferm arsi nel
silenzio di una chiesa, che sapr parlare col Padre nel
proprio intimo, che sapr sollevare lo sguardo oltre potr
godersi e com piacersi il quotidiano e gratuito spettacolo di
gioire della propria insuperabile libert Buttare la TV
quindi?
No, abbattere labuso che porta a tanta devastazione
morale!
dallarchivio parrocchiale 1986
f igli di Di o nella nost ra comuni t
MAZZUCCHI MOIRA
nata il 2 novembre 1985
BALLARDIN MAIKOL
nato il 23 novembre 1985
LAMBEUGHI JODY VALERIO
nato il 18 dicembre 1985
GALLI FRANCESCA
nata il 28 gennaio 1986
LAMBRUGHI MICHELA
nata il 25 marzo 1986
DURANTI ELISA
nata il 31 gennaio 1986
VEDOVATO SARA
nata il 13 giugno 1986
CITTERTO LORENZO LUCIO
nato il 26 giugno 1986
SIMIONI DANIELE MARINO
nato il 31 agosto 1986
FASOLA ALICE
nata il 28 settembre 1986
di Mauro e Valli Emanuela
battezzata il 12 gennaio 1986
di Stanislao e Sbano Carmela
battezzato il 29 marzo 1986
di Claudio e Montagnini Katia
battezzato il 29 marzo 1986
di Ezio e Frangi Tiziana
battezzata il 25 maggio 1986
di Fausto e Perpignan Vitalia Fatima
battezzata il 25 maggio
di Orlando e Mancabelli Aurora
battezzata il 29 giugno
di Ilario e Acierno M.Grazia
battezzata il 3 agosto
di Franco e Ciarmiello Raffaella
battezzato il 28 settembre
di Franco e Longa Anita
battezzato l8 dicembre
di Daniele e Ramuscello Sandra
battezzata l8 dicembre
hanno consacrat o i l loro amore con il sacrament o del
mat ri monio
FASOLA DANIELE con RAMOSCELLO SANDRA MARIA il 5 aprile 1986
FOMASI SERGIO con REGAZZONI MANUELA il 18 ottobre 1986
hanno celebrat o la messa
di p ri ma comuni one i l 25 maggi o
A N G E L I N E T T A E M A N UE L E
B L A N DI N A K A T J A
C A N T A L UP P I A L B A
C A P I A G H I R A F F A E L E
C E C C A T O A L E S S I A
DI S E V O S I M O N A
F I E N I S I M O N E
F I L A C C H I O N E DA V I DE
F O N T A N A M A G DA
G H I E L M E T T I P A O L O
G R E C O V I N C E N Z A
P E I T I A N G E L I C A
R A V I M . C R I S T I N A
S I M I O N I A N DR E A
T E T T A M A N T I G L O R I A
conf ermat i nella f ede
con i l dono dello S p i r i t o S ant o i l 2 7 ap r i le
ABATE LORENZA ALBERIO MICHELE
CALLARI ENZA BASILE ROCCO
DE -BASTIANI NADIA BERNASCONI ROBERTO
FINIS CINZIA CIULLA MASSIMILIANO
FIOLETTI KATTY GALLI MARCO
GALLI SILVIA INTROZZI MAURO
GHIELMETTI CHIARA INTROZZI PAOLO
MARCHETTO MORENA LAMBRUGHI /EDERICO
MATTA ORIETTA LAMBRUGHI MASSIMO
MATTA ROBERTO
PIVA CHRISTIAN
RIGGI MARCO
SOMAINI GIANLUCA
VISCONTI CARLO
nella p ace di Di o p er la v i t a et er na
GHIELMETTI EMILIO morto il 7 gennaio di anni 77
PIUBELLINI ISIDORO morto il 12 gennaio di anni 76
CONCONI ALICE morta il 17 marzo di anni 79
GHIELMETTI DON CARLO morto il 21 marzo di anni 80
DURANTI EDOARDO morto il 9 aprile di anni 76
FARRONATO GIOVANNI morto il 14 aprile di anni 63
CASOL INI BRUNO morto il 6 maggio di anni 56
BERNASCONI ENRICHETTA morta il 14 maggio di anni 90
VALSECCHI ANTONIA morta il 4 giugno di anni 80
STEFANETTI AGOSTINO morto il 19 giugno di anni 89
FERRAZZO FELICE morto il 28 agosto di anni 49
FASOLA GIULIO morto il 17 settembre di anni 50
GHIELMETTI ANGELO DINO morto il 28 settembre di anni 55
LONGA ACHILLE MARINO morto il 7 ottobre di anni 47
FASOLA FRANCESCO morto il 13 ottobre di anni 76
AMBROSOLI FRANCESCO morto il 19 ottobre di anni 77
MAESTRELLI PAOLO FRANCESCO morto il 11 novembre di anni 63
SNCHEZ MARTINEZ NARCISA morta il 4 dicembre di anni 80
Carla Bianchi dal Per
a servizio dei poveri
del terzo mondo
Abbiamo accennato ( Ronago 86 n.5 ) alla partenza
di Carla Bianchi per una esperienza missionaria in
Per.
Ora Carla, per motivi di salute, ritornata a Ronago.
L'abbiamo incontrata un luned sera, durante il
nostro incontro di giovani.
Carla ci ha raccontato l'esperienza che ha vissuto e
ha risposto a tante nostre domande.
In una missione nei pressi di Cusco, a 3700 m di
altezza, ha lavorato a contatto di bambini orfani o
abbandonati; ha visto con i propri occhi la miseria e
la povert, gente che muore di fame, gente lasciata
a s stessa
Durante la sua giornata
,
oltre a momenti di
preghiera, seguiva e curava i suoi bambini, che le
hanno subito voluto bene. Ha trascorso con loro il
Natale, nella semplicit; certo non sono mancati i
momenti in cui si faceva sentire la nostalgia di casa.
Anche laggi - ci spiegava Carla - forte il divario
tra la gente ricca (che si arricchisce sempre pi) e
quella povera.
E cos Carla ci ha fatto riflettere ancora una volta
su una realt tanto vera eppure tanto spesso
dimenticata perch ti manda in crisi

.
Quale volontaria del movimento servi dei poveri del
terzo mondo

(il cui fondatore, padre Giovanni


Salerno, l

ha seguita e aiutata nella sua missione),


ora Carla qui in Italia, mantiene i contatti con i vari
Centri.
Ringraziandola per l'esperienza che ci ha portato,
non ci resta che riflettere.... e almeno iniziare a
sprecare il meno possibile di tutto ci che abbiamo
ricevuto in pi rispetto a tanti altri, nostri fratelli.
la casa
di accoglienza
di Blevio
La Casa di Accoglienza di Blevio nata come espressione
del Congresso Eucaristico Nazionale. stata inaugurata il
26 aprile 1986
,
aperta ed operante dal 10 giugno 1986,
nell'ex casa parrocchiale, opera a favore di mamme e
bambini in difficolt.
Una casa, come comunit-famiglia, implica problemi di
ordine materiale non indifferenti, come la sua radicale
ristrutturazione.
Per meglio rispondere alle esigenze di conduzione, si
costituita lAssociazione Gaudium vitae che, riconosciuta
legalmente, responsabile della casa. Presidente
dell

Associazione Mons. Carlo Gelpi. Attorno a questa


associazione nata una cerchia di amici, soci, benefattori,
gruppi, persone di ogni estrazione sociale, a sostegno
delliniziativa della sua qualificante attivit, perch il
valore della vita un bene universale e primario per ogni
uomo di buona volont.
Molto stretto anche il collegamento con il Centro Aiuto
alla Vita di Como; le suore oblate del S. Redentor, di
origine spagnola, con amore e generoso impegno sono alla
direzione della casa. Due di esse condividono ogni istante
con le mamme e i bambini che vengono ospitati in numero
crescente, in un ambiente accogliente, in una posizione
meravigliosa sulla riva del lago.
Un piccolo segno per una grande speranza, un esempio da
non dimenticare

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