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Siamo qui perché abbiamo nell'Eucaristia una grande festa.

Gesù viene verso di noi in un pezzo


di pane e in un po' di vino, e a questo vero banchetto oggi sono invitati in maniera speciale:

Quando eravamo molto piccoli, potremmo dire "neonati", ci davano il cibo prima o dopo di
tutta la famiglia; non ci sedevamo alla stessa tavola.

Una volta che siamo cresciuti ci hanno dato l'opportunità di utilizzare forchetta e coltello,
anche il cucchiaio, un piatto e un bicchiere. Ci hanno dato un posto alla tavola di famiglia.

Ci hanno permesso di condividere lo stesso cibo.

Con l'Eucaristia accade qualcosa di simile. Oggi (….) Voi siete ospiti speciali di questo banchetto:
oggi potreste nutrirvi del Signore Gesù. Voi siete cresciute nella fede, siete più grandi nella
sequela di Gesù. Lui inizia ad abitare di maniera speciale nel vostro cuore.

Ho preparato questa riflessione con varie domande che ho sentito fare durante i miei anni di
sacerdozio ai bambini della prima comunione:

La prima domanda: ¿Quale ricordo ho del giorno della mia Prima Comunione?

Prima di tutto, vi confesso un segreto che non deve sapere il Papa: io ho fatto la Prima
comunione quando avevo cinque anni. Ma non dite niente. È un segreto.

Ricordo molto bene il giorno della mia Prima Comunione. Era un venerdì 8 dicembre del 1961,
quando si celebra l'immacolata concezione di Maria. Era un giorno di pioggia, ma la chiesa era
addobbata con fiori e molte cose bellissime che io ricordo. Nonostante la pioggia, nessun
bambino è mancato, il nostro piccolo paesino ha 2000( duemila) abitanti. Nonostante la mia
tenera età, ho capito che Gesù entrava nel mio cuore, che veniva a me incontro in una maniera
speciale. Dio stesso era con me. Da quando avevo quattro anni andavo a Messa tutti i giorni e
al catechismo la domenica alle ore 14, questo mi ha fatto comprendere che l'incontro con
Gesù Eucaristia era un dono d'amore che valeva molto di più di tutto ciò che io potessi ricevere
nella vita; Omelia Prima Comunione. Ponte Sfondato 28-5-22 tappa della mia vita e ho fatto
una promessa: essere amico di Gesù per tutta la vita. Per realizzare questo, era importante
rimanere fedele a Gesù. Il mio grande desiderio era che Gesù fosse sempre con me. Questo lo
ho sperimentato sempre nella vita.

Grazie a Dio, il Signore sempre mi ha accompagnato lungo il cammino della vita e mi ha guidato
nelle situazioni molto difficili.

Credo fermamente che quella allegria della Prima Comunione fu l'inizio di un cammino
percorso insieme.

Questo desidero anche per voi, che questa Prima


Comunione, sia l'inizio di una amicizia con Gesù per tutta la vita, perché caminando con Gesù
andremo molto bene, e avremo una bella vita.

Seconda domanda: la catechista ci ha detto che Gesù è presente nell'Eucaristia. Ma ¿Come?


Non lo vediamo.

Certo, direttamente non lo vediamo, non è facile per l'essere umano vedere Dio. Per questo,
Lui ha detto che rimane tra di noi in un pezzo di pane e in un po' di vino.
Quando vediamo il pane e il vino consacrati dal Sacerdote, lì c'è Gesù. Però guardate che ci
sono tante cose che non vediamo eppure esistono. Ad esempio, siamo intelligenti, possiamo
ragionare, pensare, conoscere, studiare ma non vediamo l'intelligenza, invece c'è. Non
vediamo la nostra anima, ma esiste, per questo possiamo parlare, pensare, decidere, sentire,
amare. ¿Vedete l'amore dei genitori? Vediamo dai segni che ci amano, un bacio,un abbraccio,
un regalo, il loro lavoro di ogni giorno perché possiamo mangiare, avere abbigliamento,
studiare, ma l'amore in sé se non si vede. Guardiamo altre cose minori, ad esempio ¿Vediamo
la corrente elettrica? No. Ma sappiamo che esiste, vediamo la luce, fa siche si possa suonare
questa tastiera, fa si che funzioni questo microfono.

Altro esempio: ¿Vediamo le onde sonore?No. Invece, qui ce ne sono tantissime, accendiamo
una radio, un televisore e immediatamente sentiamo qualcuno che parla da lontano. Posso
parlare con il cellulare dall'Argentina con voi e nessuno vedrà le onde che ci fanno comunicare.

Allo stesso, modo non vediamol con i nostri occhi il Signore risuscitato, ma vediamo che dove
sta Gesù, c'è conversione, uomini che lasciano la vita di peccato e si avvicinano a Dio. Quando
c'è Gesù, le famiglie hanno molta pace nelle loro case, si perdonano più facilmente.

Quindi, non vediamo il Signore , ma vediamo tutto ciò che fa tra noi, in questa maniera
comprendiamo che Gesù è presente. Voi ricordate "il Piccolo Principe", dove dice che
"L'essenziale è invisibile agli occhi". Precisamente le cose invisibili sono le più profonde e
importanti. Il Signore che è invisibile si fa presente, visibile, nel pane e nel vino
consacrati( Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue), nei fratelli - specialmente in quelli
che soffrono- ( ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l'avete fatto a me), nella comunità cristiana (Dove due o tre sono riuniti nel mio nome
io sono in mezzo a loro), nella famiglia attraverso il Sacramento del Matrimonio.
¡Tante presenze di Gesù!

Terza domanda: Alcuni ragazzi affermano che i catechisti dicono loro che è importante
andare a Messa la domenica. Dicono che loro andrebbero volentieri, ma a volte, i loro
genitori non li accompagnano perché la domenica riposano, o lavorano, o vanno a trovare i
nonni.

¿Che gli direi io affinché comprendano che è importante andare a Messa tutte le domeniche?
E altra domanda collegata a questa, ¿A che serve, nella vita di tutti i giorni, andare a Messa e
ricevere la Comunione?

È vero che i genitori hanno tante cose da fare. Ma è molto importante per tutta la famiglia
incontrarsi con Gesù ogni domenica. Questo arricchisce, aggiunge qualcosa grande alla vita
personale e famigliare. Sempre si può trovare il tempo, anche quando si viaggia. Vengo da una
famiglia nella quale mai si mancava a Messa e quando andavamo a trovare la nonna in un'altro
posto, quando arrivabamo a destinazione, la prima cosa che si faceva era, andare nella
parrocchia di quel posto per conoscere l'orario della Messa e così organizzare la nostra
domenica in funzione di questo. Riuscirci è accendere una luce ogni domenica per tutta la
famiglia.

È molto chiaro che è importante la Santa Messa, perché i cristiani devono trovare il centro e il
asse della vita che è Cristo Gesù. Viviamo la vita correndo, in mezzo a tante cose. Tristemente
constatiamo che molte persone che non vanno in chiesa non sanno che gli manca
precisamente Gesù. Certamente, sentono che gli manca qualcosa nella loro vita, però non si
rendono conto che cosa è.
Cari amici, se Dio è assente nella vita, se Gesù è assente nella famiglia, manca un guida, un
orientamento, una amicizia essenziale, oso dire che manca l'allegria che è molto importante
per la vita. Fratelli miei manca anche la grazia di Dio, la forza per crescere personalmente e
come famiglia, per superare il peccato e maturare umanamente.

I doni che ci dà Gesù quando facciamo la comunione non sono automatici, i frutti si vedono con
il tempo. Allo stesso modo, quando c'è assenza di Dio, assenza di Gesù, con il tempo si scopre
una mancanza di valori, delle fondamenta della vita e della famiglia. Possiamo vedere nei paesi
dove l'ateismo ha governato durante molti anni, come ha distrutto le anime, l'llegria di vivere,
le famiglie, e sono luoghi più propensi a generare situazioni difficili come la persecuzione e, la
guerra. In fine, lontano da Dio, tutto diventa più difficile, sia per le persone, sia per le famiglie,
sia per la società. Per questo, è fondamentale alimentarsi di Gesù della sua Parola e della
comunione Eucaristica. Dobbiamo avere la certezza che è Lui che ci dà la luce, chi ci guida nella
nostra vita, che ci dà l'orientamento di cui abbiamo bisogno.

Cari miei, come abbiamo bisogno di alimentare il nostro corpo per vivere, così anche è
necessario alimentare il nostro spirito. Come persone umane, non solo abbiamo un corpo ma
anche un anima; siamo persone che pensiamo, con una volontà,una intelligenza, e dobbiamo
alimentare anche lo Spirito, l'anima, perché possa maturare, perché possa arrivare veramente
alla sua pienezza. Quando Gesù ci dice "io sono il pane di Vita", ci sta dicendo che Lui stesso è
questo alimento per il nostro spirito.

Abbiamo bisogno della amicizia con Dio, per prendere delle decisioni giuste. Abbiamo bisogno
di maturare come essere umani. Gesù ci alimenta per diventare veramente persone mature e
perché la nostra vita sia proiettata verso la trascendenza della vita.

In questo profondo incontro con Cristo, quando lo riceverete in quei brevi momenti, ditegli nei
vostri cuori: "Gesù, sono tuo e ti seguo con tutta la mia vita; non voglio perdere mai questa
amicizia, questa comunione con te".

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