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sommario

speciale INIZIATIVA

Editoriale
Torna Teresa dal 9 al 13 ottobre

Teresa di ges 1515-2015


Donna Teresa

19-22

Un anno con Teresa: settembre


Essere fedeli nelle piccole cose

Studi teresiani
Il ruolo insostituibile

23-26

Amici di Teresa
Il fratello di santa Teresa

6-9

La basilica parla
Vieni, sposa di Cristo

27

Santi genitori
I misteri gaudiosi

10-14

Curiosit
Titolo della Curiosit

28

Spazio lettori
Teresa del bambin Ges e i colori

15

Affidati a s. Teresa
29

Novena delle Rose


Tre rose per la vita

16-18

Nella pace del Signore


30

Inserto per bambini


Sulle orme di Giovanni della Croce

28-31

Programma delle feste Teresiane


32

DOVE SANTA TERESA ?


S. TERESA DI GES BAMBINO A CASTROVILLARI
Ci scrive Mariateresa Filomia: Vorrei partecipare alla Vostra bellissima iniziativa Dove si
trova s.Teresa?.Vi allego le foto di questa bella
statua di S.Teresina che ho fatto fare con tutto il mio cuore quattro anni fa. Si trova nella
Parrocchia Auxilium Christianorum di Castrovillari (Cosenza) frazione Vigne. Lei, che voleva
andare fino ai confini del mondo non poteva
non venire a toccare anche il nostro cuore in
questa piccola parrochia di campagna immersa nel verde e circondata da mille fiori. Grazie
Thrse, per esserti fatta conoscere e amare
anche da noi.

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Radio Sa
www.radiosantateresa.it

Ricordiamo che tutti i primi gioved del mese


la santa messa sar offerta per tutti i nostri devoti lettori
alle ore 8.00 e alle ore 18.30 (ora italiana).

A cura della Provincia Veneta dei Carmelitani Scalzi


Vicolo Scalzi, 13 - 37122 Verona
Con approvazione ecclesiastica.
Autorizzazione tribunale di Verona 20/01/1966 n. 191
Dir. Responsabile:
p. Antonio Maria Sicari ocd
Rapp. legale:
p. Umberto Raineri ocd
Direttore:
p. Giacomo Gubert ocd
N Repertorio ROC.: n. 24593 del 06/06/2014
Foto:
Foto Soave via L. Manara, 10 - Verona
www.flickr.com

Teresa riceve
lultima Comunione
vetrata della Basilica

Redazione: Padri Carmelitani Scalzi



Santuario di s. Teresa del Bambino Ges

Via Volturno, 1 - 37135 Verona

tel. 045.500.266 - fax 045.581.214
Impaginazione:
Grafiche Vilcar - Villa Carcina (Bs)
Stampa:
Litografia Casagrande

via dellArtigianato, 10

Colognola ai Colli (VR)
Spedizione: Nuova Zai - via A. Secchi, 7 - Verona

TORNA TERESA
dal 9 al 13 ottobre
Cari e devoti lettori,
segnatevi subito lappuntamento. Organizzatevi in famiglia, in parrocchia,
con gli amici, con il vostro gruppo ecclesiale. Nel prossimo ottobre, tra
gioved 9 e luned 13, il santuario ricever una graditissima visita! Il grande
reliquiario di santa Teresa di G. B. sar di nuovo tra noi: vogliamo dunque
accoglierlo con numerosi, variegati e fervorosi canti, danze e preghiere!
Questo ritorno ci offre loccasione di una verifica. Stiamo seguendo questa nostra Santa, cos attiva dal suo Cielo? Rispondo io per primo, da
frate carmelitano scalzo.
Teresa Martin non ebbe molti contatti con lordine carmelitano maschile
n esso svolse un ruolo di primo piano, in tutto ci che accadde dopo
la sua morte, con qualche rara eccezione. Teresa tuttavia non ha dimenticato i suoi confratelli scalzi per la salvezza dei quali, nella persona di
Hyacinthe Loyson, offr la sua ultima comunione del 19 agosto 1897 (ed il
successivo digiuno eucaristico di 42 giorni), e continua quindi a svolgere
la sua missione profetica nella Chiesa e nel Carmelo.
Ella mi ha condotto un po ovunque nei miei sei anni trascorsi da divulgatore principiante del messaggio di santa Teresa di Ges Bambino del
Volto Santo. una persona molto missionaria, forse la pi missionaria
tra i santi carmelitani. Dal Cielo, ovunque passi, stringe nuovi legami damicizia grazie alla profondit della sua dottrina e alla sua intercessione

editoriale

di p. Giacomo Gubert ocd

Santa Teresa Settembre 2014

editoriale
4

mariana. Esercita quellattrazione


universale che gi in vita aveva
chiesto al buon Dio. Cos facendo
apre molte porte, soprattutto ai
fratelli carmelitani, credo, e li invita a seguirla in luoghi, argomenti e
prospettive dove essi raramente si
avventurano. Penso alle moltissime amicizie che Teresa ha stretto
con uomini e donne di ogni tipo e
condizione, noti e ignoti. Penso a
Tom Halk, Heather King, Colleen
Carroll Campbell, Marco Palmisano, Giovanni Costantini, padre James Martin sj, a personalit come
padre Erich Pryzwara sj, Dorothy
Day, Marie Nol, padre Jacques
Sevin sj, Marthe Robin, Marcel Van
e padre Marie-Dominique Molini
op.
Ma tutto questo viaggiare, nel tempo, nello spazio e nella realt, ha
forse una direzione? Teresa gioca a
carte scoperte, sappiamo dunque
che ogni suo movimento, allora
come oggi, mira ad amare, essere
amata, far amare e insegnare ad
amare sempre di pi Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Tutto dunque
ha questo scopo, dal successo
della novena delle rose alla luce
che getta sul mistero della Redenzione. Ma come procedere allora
con Teresa verso questa meta?
Lo esprime bene il poeta e sacerdote Giovanni Costantini quando
fa dire alla Santa di Lisieux questa
preghiera: Giuda allalbero secco
della disperazione. Io di lagrime
fradicia al tuo collo mi appendo.
Mi sembra che Teresa conduca i
carmelitani, attraverso lofferta di
se stessi come vittime allamore
misericordioso del buon Dio e la
conseguente notte della fede, ad
appendersi al collo di Ges Cristo
di lacrime fradici.

Santa Teresa Settembre 2014

S.TERESA a TOMBETTA
9-13 OTTOBRE 2014

SETTEMBRE:
essere fedeli nelle piccole cose
Io non muoio, entro nella Vita (LT 244, 9 giugno 1897)

Teresa e noi
Limmortalit la massima aspirazione dellessere umano. Egli non si rassegna a morire definitivamente. Non
riesce ad accettare di essere una creatura destinata a polverizzarsi nel nulla.
Eppure, tutto, la vecchiaia, la malattia,
amicizie o sentimenti che credevamo
indistruttibili e che invece si allentano,
tutto ricorda che abbiamo un termine
fissato. Chi, allora, riesce veramente
ad affrontare con sano realismo questo problema? Saremmo tentati di dire
coloro che si dedicano ad accumulare
soldi, potere, soddisfazioni personali,
e questo, indubbiamente, il modello di vita che oggi va per la maggiore: afferriamo il pi possibile finch
siamo in tempo! Ma questo il vero
realismo della vita? Questa mentalit
non nasconde forse unenorme disperazione, una rassegnata accettazione
dellegoismo umano come unico orizzonte di sopravvivenza in attesa del
nulla della morte? Nellannuncio cristiano, al contrario, non la morte ad
avere lultima parola, ma la vita. Ges
veramente risorto. Egli, il Verbo fatto
uomo, mor per farci figli di Dio e darci
la vita nuova del suo Spirito, e questa
vita non peritura, ma definitiva ed
eterna come lo lamore di Dio Padre. Perci Teresa ha potuto dire che
solamente Ges : Egli il maestro
buono che ci insegna a dare il giusto
peso ad ogni cosa, poich accettando in tutto e per tutto la nostra natura umana, valut ci che umano e
terreno nella sua giusta misura. alla
luce della resurrezione di Cristo, allora, che il credente pu affermare con
tutta la forza della fede e della ragione: Aspetto la resurrezione dei morti
e la vita del mondo che verr!

Preghiera del mese


Signore, mostraci il Padre, questo ci
basta (cfr. Gv 14,8)
Il tema del mese
Con molto realismo, Teresa non dimentica mai che il nostro viaggio terreno ha un termine, che leternit avanza rapidamente, che ogni sofferenza
destinata a sfociare un giorno nella
gioia dellincontro faccia a faccia con
Dio. Ella vive con grande fedelt la
sua relazione damore con il Signore,
dal presente (Niente che per loggi!)
allavvenire. Il 30 settembre 1897, giorno della sua morte a ventiquattro anni,
Teresa dice: Non mi pento affatto della mia vita donata allAmore. Oh! Non,
non mi pento affatto, al contrario!
Testi complementari
Siamo pi grandi delluniverso intero.
Un giorno noi stessi avremo unesistenza divina (LT 83, 5 marzo 1889).

un anno con teresa

di p. Conrad De Meester ocd

La vita un tesoro. Ogni istante


uneternit, uneternit di gioia per il
cielo, uneternit il vedere Dio faccia
a faccia, essere una sola cosa con lui.
Solamente Ges , tutto il resto non
affatto Amiamolo, dunque, fino alla
follia, salviamogli delle anime (LT 96,
15 ottobre 1889)
Sento che la mia missione sta per iniziare: la mia missione di far amare il
buon Dio come io lo amo, di donare la
mia piccola via alle anime. Se il buon
Dio esaudir i miei desideri, vivr il mio
Cielo sulla terra fino alla fine del mondo. S, voglio passare il mio Cielo a fare
del bene sulla terra Quando lAngelo
avr detto: il tempo non pi! Allora io
mi riposer! (Ultimi Colloqui, 17 luglio).

Santa Teresa Settembre 2014

IL FRATELLO DI SANTA TERESA

Il Servo di Dio p. Anselmo di s. Andrea Corsini OCD


Maciej Jzef Gdek (1884-1969)

amici di teresa

di suor Konrada
del Cuore del Bambino Ges

el 2014 si celebrano
due anniversari legati alla vita del Servo di
Dio padre Anselmo di
SantAndrea Corsini: lo scorso
24 febbraio abbiamo celebrato il
130 anniversario della sua nascita, mentre il 15 ottobre p. v. ricorre
il 45 anniversario della sua morte. Maciej Gdek Jzef nacque il
24 febbraio 1884 a Marszowice,
nellarcidiocesi di Cracovia (Polonia). Maciej, secondogenito, venne battezzato
nella chiesa parrocchiale dellAssunzione della Beata
Maria Vergine di
Niegowi, gi il
secondo giorno
dopo la nascita. Ancor prima
di venire al mondo
sua madre lo aveva
affidato a Maria, davanti
alla Sua immagine venerata nella
chiesa parrocchiale. I principi della fede li ricevette dagli amorevoli genitori Antoni e Salomea, che
ebbero molta cura delleducazione religiosa dei loro figli.
Dal 1895 a Wadowice fu alunno
del convitto carmelitano e frequent il ginnasio locale. In un
collegio conobbe san Raffaele
Kalinowski, come priore di quel
convento. Nel 1901 a Czerna
prese labito carmelitano professando quindi i primi voti religiosi

Santa Teresa Settembre 2014

il 17 agosto 1902. Nel noviziato,


entusiasta della scoperta di essere un figlio di Maria, si consacr
totalmente a Lei. Frate Anselmo,
consapevole del fine della sua
vocazione, diede inizio al suo percorso verso la santit. Gli appunti
nel suo quaderno del periodo del
noviziato sono prova del solido
lavoro sulla propria personalit,
dello studio serio delle letture,
delle lotte interiori che combatteva, delle decisioni prese e
dei progressi fatti nella
vita spirituale. Nel
noviziato, conobbe anche la prima
edizione polacca
degli Atti dellanima, e nellautrice di questi, in
suor Teresa del
Bambino Ges, trov unanima gemella
... Nella sua poesia giovanile, leggiamo: Portare il bambino Ges nel proprio cuore;
Gli studi teologici li svolse a Roma,
presso lUniversit Gregoriana,
negli anni 1904-1908. Profess i
voti solenni il 19 agosto 1905 ed il
25 luglio 1907 venne ordinato sacerdote. In patria arriv nel mese
di aprile 1909, e solo allora celebr la prima santa Messa nella
sua parrocchia nativa.
Dal 1909 al 1915 insegn teologia
a Cracovia. Era noto anche per la
vasta attivit pastorale svolta in

qualit di padre spirituale, di direttore degli esercizi spirituali e di


predicatore. A Cracovia nel 1914
fond e diresse la Confraternita
del Bambino Ges di Praga. Allinizio della prima guerra mondiale,
quando gli abitanti di Cracovia e
i religiosi fuggirono dalla citt, p.
Anselmo rimase volontariamente
nella citt assediata, per custodire la chiesa e il convento occupato dai militari, dedicandosi assiduamente al lavoro pastorale e
alle visite agli ammalati. Su ordine
del Padre Provinciale, alla fine del
1915, si rec in Austria, a Linz e
poi a Vienna, per insegnare teologia e prendere sotto la propria
cura spirituale i chierici polacchi
che durante la prima guerra erano
rimasti nei monasteri di quei luoghi.
Negli anni 1918-1920 fu priore a
Wadowice dove fond un Seminario Minore. Ivi contribu allo sviluppo del culto di San Giuseppe,
dirigendo una confraternita di padri di famiglia la cui vita familiare
e religiosa si modellava sullesempio delle virt del santo Patriarca.
Come superiore della comunit
egli stesso si considerava un servo delle regole e un servo dei confratelli. Per il capitolo del conven-

to preparava conferenze, creando


cos lancora oggi attuale commentario della regola carmelitana.
Nel 1920 venne nominato primo
padre provinciale della risorta
Provincia Polacca dei Carmelitani
Scalzi. Cerc di recuperare i conventi che erano stati chiusi e con
premura si prese cura della profonda vita spirituale delle comunit carmelitane.
Nel 1921 con la collaborazione
della Janina Kierociska oggi
venerabile serva di Dio Madre Teresa di San Giuseppe (1885-1946)
fond a Sosnowiec la Congregazione
contemplativa-attiva
delle Suore Carmelitane di Ges
Bambino. Lo scopo principale di
questa nuova comunit carmelitana nella Chiesa consiste nelleducare i bambini e i giovani nello
spirito dellinfanzia divina, nel pregare per i peccatori e nel prendersi cura della diffusione e della
santit delle vocazioni sacerdotali
e missionarie.
Dal 1925 stette a Roma, dove p.
Generale Wilhelm di San Alberto gli venne affidato il compito
di organizzare, presso di Casa
Generalizia (via Corso dItalia) il
Collegio Internazionale; negli anni

Santa Teresa Settembre 2014

1926-45 ne fu il suo primo rettore.


Fin dallinizio, si preoccup della
formazione dei seminaristi durante le riunioni del Capitolo, dando
loro in questo modo un competente commento delle nuove Costituzioni dellOrdine. Egli era infatti consapevole che educando i
seminaristi provenienti da diverse
province, avrebbe gettato le basi
per il futuro dellOrdine. Infatti i
laureati del Collegio Internazionale svolgevano poi nelle province importanti incarichi: di insegnante, maestro, o provinciale, e
spesso facevano
riferimento alla formazione
carmelitana ricevuta da
padre Anselmo nel
Collegio di Roma.
La priorit nel lavoro di formazione
di padre Anselmo,
oltre che nellesauriente studio,
consisteva
nella partecipazione
agli atti della vita
della comunit: il
coro, il refettorio,
la ricreazione. Sua
grandissima preoccupazione e suo
desiderio era di educare i seminaristi ad essere veri carmelitani.
Padre Anselmo amava molto la
Chiesa e la sua liturgia, si prendeva cura della sua bellezza e di una
corretta celebrazione. Nel periodo
1927-1938, Padre Anselmo anche
scriveva regolarmente da Roma
per la rivista la Voce del Carmelo pubblicata a Cracovia, nella
quale comparvero circa 120 dei
suoi articoli sulla liturgia, lascesi
e sulla spiritualit carmelitana.

Santa Teresa Settembre 2014

Negli anni 1931-1947 svolse anche la funzione di consigliere generale; gli venne affidato il compito di svolgere delle visitazioni
in varie province dellOrdine. Per
nomina di papa Pio XI divenne
visitatore apostolico dei seminari
ecclesiastici in Polonia, dei collegi
nazionali a Roma, e Pio XII lo nomin consulente della Congregazione per i Seminari e le Universit
Cattoliche. Dal 1940 port il servizio spirituale ai rifugiati.
Al ritorno in Polonia nel 1947 per
altre tre volte svolse la funzione di
padre provinciale.
Diede sempre testimonianza di devota vita sacerdotale e carmelitana,
si cur di tenere
alto il livello di vita
spirituale dei fratelli
e delle sorelle nel
Carmelo; fu padre
spirituale di molte
persone
consacrate e laiche, da
lui condotte alla
santit. Si distinse
per fervida carit
del prossimo, per
impegno,
serenit
danimo, per prudenza, umilt e
semplicit. Con carit paterna si
apriva alle esigenze del prossimo.
Si occup anche della formazione
della Congregazione da lui stesso
fondata, ne elabor le Costituzioni e lasci loro un cospicuo numero di suoi scritti spirituali.
Il Mistero dellIncarnazione e
dellInfanzia di Ges, sentito e
annunciato da Padre Anselmo,
profondamente radicato nella
spiritualit del Carmelo. La dot-

Gli ultimi 10 anni di vita di Padre


Anselmo li trascorse nel convento
dei carmelitani di d. Nonostante la salute debole e le esperienze
spirituali, fino alla fine partecip
agli atti della vita della comunit,
si abbandon allapostolato della preghiera e della sofferenza.
Lintera sua vita fu esempio di pazienza e di fedelt alla vocazione
carmelitana.
Il segreto della vita spirituale del
p. Anselmo lo espresse nelle parole: Per tutta la vita mi sono
esercitato nella pratica della carit
del Bambino Ges. Mor in odore
di santit il 15 ottobre 1969. I Suoi
resti terreni riposano nel vestibolo
della chiesa dei Carmelitani Scalzi

di d. Il processo di beatificazione nellarcidiocesi di d si


svolto negli anni 2002-2008. Gli
atti del processo sono stati trasmessi alla Congregazione per le
Cause dei Santi a Roma.

Preghiera a Padre Anselmo

trina dellinfanzia spirituale del P.


Anselmo strettamente connessa
con la vita della Santa Trinit, con
lopera redentrice di Cristo, con il
dono della grazia santificatrice e
con la Maternit Divina della Santissima Maria Vergine. Essa nasce
e si sviluppa in noi per opera dello Spirito Santo nonch grazie a
Maria, che Madre della vita di
Ges in noi. Linfanzia Divina secondo Padre Anselmo - consiste nel seguire le orme del Figlio di
Dio - il Bambino Ges - nellimitarLo nel Suo completo affidamento
al Dio Padre - dalla mangiatoia
fino alla croce. Essa conduce
alla piena maturit spirituale, richiede spirito di fede, completa
abnegazione, semplicit, fiducia e
soprattutto obbedienza secondo
lesempio del Bambino Ges, la
cui vita e il suo essere figlio si riassume in un solo modo: e stava
sottomesso. La vita fatta di spirito dinfanzia la pi semplice, la
pi corta e la pi sicura per raggiungere il cielo.

PREGHIERA
per ottenere grazie
per intercessione
del Servo di Dio
Padre Anselmo
nonch per la sua
beatificazione
Dio, che hai fatto s che padre
Anselmo fosse modello di perfezione
evangelica e propagasse la dottrina
dellinfanzia divina del Figlio Tuo,
esaudisci la mia fiduciosa preghiera, affinch per Sua intercessione
possa ottenere la grazia ... che chiedo
ferventemente e possa con spirito di
riconoscenza lodare
la Tua misericordia.
O Divino Bambino Ges, fa che padre Anselmo, che stato messaggero
della verit della Tua infanzia e che
per tutta la sua vita Ti ha adorato,
sia elevato agli onori degli altari,
interceda per aumentare la nostra
fede e conduca tutti alla santit e alla
redenzione. Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro ..., Ave Maria ...,
Gloria al Padre ...
Imprimatur:
Mons. Wladyslaw Zilek,
Ldl, 10.01.2002, N. 61/2002
Per le grazie ricevute
inviare informazioni
al seguente indirizzo:
Suore Carmelitane del Bambino Ges
Postulazione del S. D. Anselmo di San
Andrea Corsini OCD
Piazza San Pancrazio 5/B, 00152 Roma
tel. +39 06 58100 92;
tel. +39346685 69 89;
postulacja@hotmail.com

Santa Teresa Settembre 2014

I MISTERI GAUDIOSI

meditati con i beati Luigi e Zelia Martin

santi genitori

da Feu et lumire,
numero speciale III (2009)

Or leva lo sguardo alla Patria Santa e l tu vedrai, su gloriosi troni,


un Padre amato, una diletta Madre a cui tu devi la tua immensa
gioia. (P 16 per Celina)
Nel nome del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo. Amen.
(segno della croce)
Vergine Maria, attira, aspira in noi
il Santo Spirito, insegnaci a pregare, a meditare, a lasciarci impregnare dallopera di tuo Figlio
nelle anime di Luigi e Zelia.
Rit. Vieni Spirito Santo, Fuoco
dAmore, vieni Padre dei poveri,
innamorato delle nostre ferite.
Credo, Padre Nostro,
Ave Maria (3x), Gloria

dove
santa teresa

1 MISTERO GAUDIOSO:
LANNUNCIAZIONE
Frutto del mistero: lumilt
Lc 1,38
Allora Maria disse: Ecco la serva
del Signore: avvenga per me secondo la tua parola.

10

A ILLASI SI CHINA
Nella chiesa parrocchiale di Illasi santa Teresa del Bambino Ges stata
raffigurata in una lunetta della navata.
La vetrata bella ma Teresa ci sembra stare un po stretta. Non per questo si scoraggia, avendo un angelo
che lassiste e che la porta nellinfinito Cielo: ad Illasi dunque Teresa si
china, come proprio dellAmore e
f scendere la sua benefica pioggia
di rose.

Santa Teresa Settembre 2014

LUIGI
Quando gli chiedemmo, un giorno
in cui lo trovammo solo, la ragione
della scelta di partecipare alla prima messa domenicale, quella delle
sei, egli rispose: Perch la messa
dei poveri e degli operai.
Suor Genevive del Santo Volto (Celina)
Luigi viaggiava in terza classe perch era meno comodo. Per lui, ogni
cosa era buona abbastanza e non
ricordo di averlo mai sentito lamentarsi una sola volta su ci che gli
poteva succedere di fastidioso.
Suor Genevive del Santo Volto
ZELIA
La nostra madre era molto umile.
Nelle sue lettere, si accusa frequentemente delle sue imperfezioni: Dico spesso durante la giornata: Mio Dio, come vorrei essere
santa! Poi non faccio le opere!.
Alla figlia Paolina,
26 febbraio 1876, CF 154
Ad una festa di Ognissanti, ella insiste con affascinante semplicit:
Voglio farmi santa: non sar fa-

Ella desidera ardentemente che


tutte le sue figlie siano sante.
Leggiamo in una lettera scritta nel
giorno di Ognissanti e indirizzata
alle due figlie maggiori, collegiali
alla Visitazione di Le Mans: Bisogna servire il buon Dio, mie care
figliole, e procurare di meritare di
essere un giorno nel numero dei
santi dei quali celebriamo la festa. CF 110
2 MISTERO GAUDIOSO:
LA VISITAZIONE
Frutto del mistero: la carit
Lc 1,39
Maria si alz e and in fretta verso la regione montuosa, in una
citt di Giuda.
LUIGI
Allamore di Dio, allo spirito di fede e
di speranza si univa, nel padre mio,
unestrema carit verso il prossimo.
Era un suo tratto dominante.
Suor Genevive del Santo Volto

Se di notte suonava lallarme, annunciando un qualche incendio, si


alzava subito per correre l dove
il pericolo era maggiore. Questa
intrepidit, ben nota, di nostro
padre, ci teneva nellangoscia,
quando non lo vedevamo tornare
a casa allora prevista. Avevamo
sempre il timore che avesse tentato di separare chi si batteva e ne
avesse ricevuto un brutto colpo o
che avesse soccorso qualcuno
che stava affogando, essendo un
buon nuotatore e non esitando a
mettere a rischio la propria vita
per salvare quella altrui.
Suor Genevive del Santo Volto

santi genitori

cile, vi molto da sgrossare ed il


legno duro come una pietra. Sarebbe stato meglio mettercisi prima, mentre era meno difficile, ma,
infine, meglio tardi che mai.
Alle figlie Maria e Paolina,
1 novembre 1873, CF 110

Erano entrambi molto generosi.


Non solo, mettendo a rischio la
propria tranquillit, si prodigavano nellappoggiare moralmente
i pi sfortunati ma li soccorrevano anche pecuniariamente. Mio
padre aveva sempre la mano in
tasca per dare qualcosa ai mendicanti che incontrava lungo la
strada.
Suor Genevive del Santo Volto
ZELIA
Non sempre il lauto
guadagno che assicura
laffezione dei domestici;
bisogna che essi sentano
che li amiamo, bisogna mani-

ROSE
DI FUOCO
A SANTANDREA
Abbiamo trovato la nostra santa nella
chiesa parrocchiale di SantAndrea,
frazione di Badia Calavena in Val
dIllasi (VR). Il poster che richiama il
vangelo domenicale che dice: Sono
venuto a gettare fuoco sulla terra ci
sembra molto appropriato: una pioggia di rose infuocata.

Santa Teresa Settembre 2014

11

santi genitori

festare loro della simpatia e non


essere troppo rigidi a loro riguardo. Quando le persone hanno un
fondo buono, si sicuri che servono con affetto e devozione. Tu
sai che sono molto vivace, eppure
tutte le domestiche che ho avuto
mi hanno amata e le tengo quanto voglio. Quella che ho in questo
momento cadrebbe malata se dovesse andarsene; sono sicura che
se le offrissero duecento franchi di
pi non vorrebbe lasciarmi. Vero
che non tratto le mie domestiche
meno bene dei miei figli.
Al fratello, 2 marzo 1968, CF 29
Le sue merlettaie non sfuggono
alle sue cure attente e affettuose.
Di domenica, dopo i vespri, visitava quelle ammalate e le aiutava
sia materialmente sia moralmente.
Suor Genevive del Santo Volto

Spesso qualcuno di noi lo sorprendeva al belvedere dei Buissonnets immerso in una preghiera
profonda, guardando lontano con
una espressione di felicit. Molte
volte allora, lo si sentiva sussurrare: EGO ERO MERCES TUA
MAGNA NIMIS Il suo cuore era
pieno di questo pensiero, da debordarne. Poi, riprendendo il francese, diceva sottolineando ogni
sillaba: SAR IO STESSO LA
VOSTRA RICOMPENSA, GRANDE ALLINFINITO.
Suor Genevive del Santo Volto

Mamma incaricava spesso Louise, la domestica, quando non


poteva farlo in prima persona, di
aiutare le famiglie bisognose. Ella,
ben pi tardi, ne rese testimonianza: Solo io so quante monete di
due franchi e quanti bolliti mi ha
incaricato di portare ai poveri!
Lettera di Louise Marais, Signora Le
Gendre, 22 luglio 1923

ZELIA
Ad ogni nascita, diceva subito
questa preghiera: Signore, fatemi
la grazia che questo figlio vi sia
consacrato e che nulla possa rovinare la purezza della sua anima.
Se mai dovesse perdersi, preferisco che ve lo prendiate immediatamente.
Suor Genevive del Santo Volto

3 MISTERO GAUDIOSO:
IL NATALE
Frutto del mistero: uno spirito di
povert
Lc 2,11-12
Oggi, nella citt di Davide, nato
per voi un Salvatore, che Cristo
Signore. Questo per voi il segno:
troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia.

Quando Teresa venne al mondo,


mia madre ebbe una gioia senza
uguali. Sin dalla sua nascita, la
sentivo cantare con me, confider un giorno.
Suor Genevive del Santo Volto

LUIGI
Sappassionava per tutto ci che
riguardava Nostro Signore. Un
giorno di Natale, verso la fine del-

12

la sua vita, diceva a suor Agnese


nel parlatorio del Carmelo: Un
bambino piccolo! Ah! Come non
essere attirati dal buon Dio che si
fatto cos piccolo! Un bambino
piccolo cos amabile!.
Suor Genevive del Santo Volto

Santa Teresa Settembre 2014

Io, amo i bambini alla follia, ero


nata per averne [] Probabilmente non le scriver prima della nascita del mio piccino, spero che
sia verso Natale e conto di essere
io stessa ad annunciarglielo.
Alla cognata, 15 dicembre 1872, CF 83

Domenica in albis, 8 aprile 1888.


Pap non disse quasi nulla, ma
il suo sguardo si fissava sul mio
con amore. Lindomani part per
lultima volta al braccio del suo
caro Re. Dopo la messa, la condusse alla porta della clausura e
si inginocchi per benedirla, piangendo.
Suor Genevive del Santo Volto
Fu uno spettacolo che dovette far sorridere gli angeli, come
scrisse la nostra Santa, vedere
questo vecchio presentare al Signore la sua bambina, ancora nella primavera della vita.
Suor Genevive del Santo Volto
Fu in effetti un sacrifico molto duro
per il nostro beneamato padre. Un

santi genitori

4 MISTERO GAUDIOSO:
PRESENTAZIONE DI GES
AL TEMPIO
Frutto del mistero: lobbedienza,
lofferta dei loro figli
Lc 2,22-23a
Quando furono compiuti i giorni
della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mos, portarono il bambino a Gerusalemme per
presentarlo al Signore come
scritto nella legge del Signore.
LUIGI
Il 16 febbraio 1882, dopo una grazia di illuminazione ricevuta nella
chiesa di St-Jacques. Paolina gli
annunci il suo desiderio di entrare al Carmelo. Non si oppose
in nulla e le domand solo se la
sua salute avrebbe sopportato
una regola cos austera. Nel pomeriggio, incontrandola, le disse:
Ti ho permesso, per la tua felicit, di entrare al Carmelo, ma non
credere che non mi sia costato un
grande sacrificio, perch ti amo
molto.
Suor Genevive del Santo Volto

suo amico gli disse: Abramo non


ha nulla da ridirle; lei avrebbe fatto
come lui se il buon Dio vi avesse
chiesto il sacrificio della vostra
piccola Regina. Rispose immediatamente: S, tuttavia, lo ammetto, avrei sollevato la mia spada lentamente, sperando langelo
e lariete.
Suor Genevive del Santo Volto
ZELIA
La nostra madre soccupava attivamente della nostra educazione.
Mi ricordo che ci faceva fare le
preghiere alla mattina e alla sera,

Santa Teresa Settembre 2014

13

santi genitori

insegnandoci in particolare questa formula dofferta della giornata: Mio Dio, vi dono il mio cuore,
prendetelo, se vi piace, affinch
nessun altra creatura possa possederlo ma voi solo, mio buon
Ges.
Suor Genevive del Santo Volto
Malgrado le sue grandi delusioni
offerte al buon Dio con una conformit eroica alla sua volont
santa, la nostra madre desider,
almeno, offrire i suoi figli alla vita
religiosa. Leggendo la biografia
di Madame Acarie, le cui tre figlie
erano entrate al Carmelo, si fece
sfuggire questo grido dentusiasmo: Tutte le sue figlie carmelitane! Com possibile che una madre essere tanto onorata. Suor
Genevive del Santo Volto
Ci non ostante, faceva ben attenzione a non esercitare su di noi
una pressione indiscreta ma cre,
in casa, un clima di piet e allo
stesso tempo di rispetto per tutto
ci che riguardava Dio. Le anime
erano spontaneamente attirate
verso di Lui.
Suor Genevive del Santo Volto
4 MISTERO GAUDIOSO:
IL RITROVAMENTO
Frutto del mistero: scoprire il
senso della domenica e ritrovare
Cristo
Lc 2,46-47
Dopo tre giorni lo trovarono nel
tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che ludivano
erano pieni di stupore per la sua
intelligenza e le sue risposte.
LUIGI
Notevole era la delicatezza di nostro padre nel santificare la domenica. Il giorno del Signore era
sacro per lui, a tal punto che i

14

Santa Teresa Settembre 2014

suoi amici a volte trovavano che


la sua pratica del riposo domenicale fosse esagerata. Insistevano
che aprisse la sua gioielleria di
domenica, magari solo attraverso
una porta laterale. Gli facevano
notare che restando chiuso, perdeva delle occasioni di guadagno
considerevoli, trovandosi il suo di
fronte ad un grande negozio ove
affluivano i clienti, soprattutto nei
giorni festivi. La maggior parte
di essi erano paesani venuti ad
Alenon per fare i loro acquisti in
vista delle nozze, o di battesimo
ed altre occasioni speciali Fiato
sprecato! Se per altri la tentazione
di aprire sarebbe stata irresistibile, egli invece non vi cedette mai.
Suor Genevive del Santo Volto
Per la stessa ragione, non comprava nulla di domenica. Cos,
avendo visto un giorno su di un
banchetto ambulante una pietra
che desiderava acquistare, domand che gli fosse riservata sino
allindomani.
Suor Genevive del Santo Volto
ZELIA
Zelia praticava scrupolosamente il
senso sacro della domenica. Maria ricorda di averla vista una volta
iniziare a mettere in ordine un cassetto per poi udirla esclamare improvvisamente: Oh Dio mio, oggi
domenica!. E subito, questo innocente lavoretto fu abbandonato.
Suor Genevive del Santo Volto
Qualche mese prima della sua
morte, il suo carattere ottimista
traspariva da queste linee: Non
ho tuttavia alcun motivo di allietarmi nel vedere il tempo che procede ma sono come i bambini che
non si preoccupano per il domani,
spero sempre la felicit.
31 Dicembre 1876

TERESA DEL BAMBIN GES


E I COLORI
di Maria Fielli

spazio lettori

Amava il bianco del fiore di campo,


la candida nigella presente nel grano
lei ne raccoglieva a profusione
per offrirlo a mazzi a nostro Signore.
Amava il rosso del sangue di Cristo
che dalla croce lento scendea.
Con lo spirito lei lo raccogliea
per donarlo alle anime in pena.
Amava il bianco dei fiocchi di neve
che a gennaio scendean lieve lieve
perch donavan alla terra bellezza
ma soprattutto antica purezza.
Amava il rosso del cuore pulsante
della Chiesa da Cristo fondata.
Questo cuore, il suo, bruciava damore.
Mettea in modo il bene nel mondo.
Amava anche il grigio del cielo
che con lei piangea nella tristezza
quando tutto sembrava perduto,
ma il sole presto veniva in suo aiuto.
Amava i colori che la primavera
donava alla terra, ma anche al cielo
che lei guardava di giorno, di notte
quando tra le stelle appara il suo nome.
Amava il bianco, il rosso, il rosa
delle sue rose che a noi ha promesso
da mandar gi a mo di cascata
a chi con umilt le sa meritare.
Voleva esser come il giallo, al centro
dogni fiore e della Chiesa intera.
Con le sue azioni minute, ma intense
la piccola via ha tracciato per noi.
Della speranza ci ha lasciato il verde
con la promessa di pregare per noi
e tirare il buon Dio per la giacchetta
quando le anime fan le ritrose
(maggio 2014, dopo una visita
al nostro Santuario)

LA DOLCEZZA
DI ESSERE NIENTE
Le lettere agli amici
di M. D. Molini in italiano
Salutiamo con gioia la traduzione
dei tre volumi delle Lettere agli
amici - la dolcezza di essere niente di p. Marie-Dominique Molini
op da parte delle
Edizioni Parva.
La nostra rivista ne aveva gi
pubblicato negli
anni scorsi alcuni stralci ed ora
anche i lettori
italiani possono
nutrirsi a questa ricca fonte.
Speriamo di cominciare presto
a leggere in italiano i pi difficili
e densi Quaderni di vita spirituale, vera miniera di teologia teresiana.

Santa Teresa Settembre 2014

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TRE ROSE PER LA VITA

novena delle rose

Storia vera di Ludovica B.


raccolta da Marisa Marconcini

16

apete cosa si prova quando nei nostri confronti viene emesso un verdetto che
potrebbe anche diventare
una condanna a morte? Solitamente si prova rabbia, stupore, aggressivit, sconforto; voglia di gridare,
di piangere, di abbracciare i propri cari e contemporaneamente di
stare da soli, lontani da tutto e da
tutti. Soli con
se stessi, con
le proprie paure, con i propri
perch. Perch proprio io?
Perch proprio
a me? Sono
le
consuete
domande che
abbiamo gi
sentito tante
volte pronunciare dagli altri, ma che, in
questo caso,
potrebbero
uscire proprio
dalle
nostre
labbra. Per me
invece non
stato cos. Verso la fine di ottobre del 2010,
nel farmi la doccia mi accorsi della
presenza di un nodulino nel seno
destro. Avevo la mammografia prenotata per l11 gennaio del 2011,
e istintivamente mi dissi: Aspetto
la mammografia, non vado ora dal
medico. Con il senno di poi, questo
comportamento sicuramente non lo
consiglierei a nessuno, ma in quel
momento, senza pensarci troppo,

Santa Teresa Settembre 2014

da CONFIDENZE,
Mondadori Editore, n 14 (2014)

decisi cos. Arriv l11 di gennaio e


durante lecografia, eseguita dopo
la mammografia, mi venne chiesto
di fare anche lago aspirato per dei
sospetti da verificare. Il medico non
si sbilanci pi di tanto, e io tornai
a casa senza essere particolarmente preoccupata. Dopo una settimana ricevetti una telefonata dello
stesso medico che mi comunicava
che avevo non
uno, ma ben
due carcinomi, e che mi
aveva gi prenotato la visita
dal
chirurgo
per il giorno
dopo. Sarebbe
stato il giorno
del mio compleanno: bel
modo di festeggiarlo. Ancora una volta
per mi sentivo tranquilla, e
fui proprio io a
rincuorare mio
marito, dicendogli di non
preoccuparsi.
Dopo essermi
sottoposta alla
visita chirurgica, mi fu proposto di
togliere solamente i due tumori, ma
io optai per un intervento radicale:
lasportazione dellintera mammella. Arrivata a casa, raccontai tutto ai
miei genitori e, pi tardi, a mio figlio
e a mio marito. Tutti e quattro rimasero sconcertati dalla mia reazione,
e non riuscivano a capacitarsi di
come potessi essere cos serena,

S a n t a Te r e s a

settembre 2014

speciale bambini

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S a n t a Te r e s a

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speciale bambini

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S a n t a Te r e s a

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speciale bambini

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S a n t a Te r e s a

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speciale bambini

31

mente e apparentemente senza


motivo, avevo chiesto ad Anna se
poteva recitare per me la Novena
delle Rose, una preghiera di cui io
ero venuta a conoscenza proprio
da lei.
Era una sera di fine estate e stavo guardando fuori dalla finestra
della cucina, quando vidi passare
velocemente una persona vestita
di bianco, con lunghi capelli biondi che ondeggiavano, mossi dalla
lieve brezza. La vedevo di spalle e
non riuscivo a rendermi conto se
si trattasse di una donna o di un
uomo; inoltre fu solo un attimo perch la persona attravers la piazza
e scomparve subito alla mia vista,
come inghiottita nel nulla.

novena delle rose

come se la cosa non mi toccasse


minimamente.
Telefonai anche alla mia cara
amica Anna, alla quale mi unisce
unamicizia ventennale. Le comunicai la notizia senza far trasparire
nessuna emozione. Per qualche
lunghissimo secondo, lei non mi
rispose, era rimasta letteralmente
senza parole. Quando si riprese,
mi chiese se stessi scherzando o
se magari avessi interpretato erroneamente le parole del medico.
Eh no, Anna, si tratta proprio di
cancro, ma non ho paura, sono
tranquilla perch sono certa che
andr tutto bene. E me lo dici
cos, senza lombra della pi lieve
emozione, con distacco, come se
non fosse successo a te. Te lho
detto, sono tranquillissima. Ti ricordi della Novena delle Rose che
avevi fatto per me, lanno scorso?
Io, come sai, la rosa prevista lavevo ricevuta durante i giorni in
cui tu recitavi le preghiere, anzi,
ne avevo ricevute ben tre, proprio
come le mie richieste, e questo mi
d la certezza che ognuna di esse
sia gi stata esaudita.
Mah, in effetti la mia amica balbettava come una
studentessa impreparata durante
uninterrogazione. Io, dallaltra
parte del filo, la
prendevo
bonariamente in giro, invitandola a ricordare
le parole esatte delle
intenzioni che erano
state oggetto della
novena,
ripetuta
amorevolmente da
lei per i nove giorni
necessari a completarla.
A questo punto dobbiamo fare
un passo indietro e tornare al
momento in cui io, improvvisa-

Avvertii subito un bisogno pressante di telefonare ad Anna per


chiederle di recitare per me la
Novena delle Rose, che lei aveva scoperto leggendo un libro. La
mia amica mi aveva raccontato
che la novena era rivolta a Dio,
per mezzo dellintercessione di
Santa Teresa del Bambino Ges
e che, se durante la recitazione
delle preghiere, solitamente verso
il terzo o quarto giorno, si
riceveva una rosa,
anche
virtuale,
si poteva essere
certi che la nostra
richiesta sarebbe
stata esaudita. In
quel preciso momento
sentivo
che quella novena io dovevo farla,
o, meglio ancora,
era necessario che
qualcuno la facesse
per me, visto che ero solita pregare con le mie parole
e non con quelle delle preghiere ufficiali. Dissi ad Anna che le
intenzioni della novena doveva-

Santa Teresa Settembre 2014

17

novena delle rose


dove s. teresa
18

no essere tre. La prima: perch io


possa avere la capacit di vedere
chiaramente la verit delle cose.
La seconda: perch possa essere serena e sappia affrontare le
difficolt con giustizia e tranquillit. La terza: perch possa vivere
la vita con il giusto piglio, senza
farmi travolgere. Parlai con calma, e Anna mi ascolt senza interrompermi, ma alla fine disse:
Ludovica, stai bene? Come mai,
cos allimprovviso, ti vengono in
mente queste cose?. Non lo so,
Anna, ho sentito dentro di me le
frasi che ti ho appena detto e che
anchio non ho capito. So per
che la novena deve essere fatta,
ma io non me la sento di mettermi a pregare, ripetendo per nove
giorni le stesse parole; per questo
mi sono rivolta a te. Vuoi aiutarmi?. Anna acconsent.
Il terzo giorno dallinizio della novena, stavo sfogliando una rivista,
seduta sul divano, quando in un
pagina mi apparve la fotografia di un quadro nel quale erano
rappresentate tre splendide rose
bianche, che campeggiavano su
uno sfondo color del cielo e sembravano dirmi: Ecco la tue rose,

A BADIA CALAVENA
AMATA
Nel chiostro dellantica abbazia benedettina di Badia
Calavena (VR), ora in uso
alla parrocchia, leggiamo
uninteressanta scritta, datata 27 febbraio 1927 a ricordo della protezione che
la Santa delle rose garant al
popolo di Badia. Non sappiamo a quali fatti si riferisce
la scritta e speriamo che
qualche nostro lettore possa presto dircelo.

Santa Teresa Settembre 2014

Ludovica. Hai visto che siamo arrivate?. Da quel momento le tre


rose ricevute si trasformarono in
un segno di speranza per tutto il
tempo della malattia che, ringraziando Dio, ho superato brillantemente, con serenit, affrontando
ogni difficolt senza farmi travolgere, proprio come avevo chiesto nella novena. Ringrazio chi mi
ha ispirato le parole da rivolgere
a Dio: un angelo? Forse quella
eterea presenza che avevo visto
passare velocemente nei pressi di
casa mia in quella sera di settembre? Ringrazio Anna, la sua fede e
la sua amicizia. Insieme abbiamo
ringraziato Dio per aver esaudito
le nostre invocazioni, e la piccola
santa Teresa che, prima di lasciare questa terra, cos aveva promesso: Voglio trascorrere il mio
cielo facendo del bene sulla terra.
Far cadere una pioggia di rose.
Care amiche lettrici, ho voluto
raccontarvi la mia storia, intessuta
di fede e di amore, e cucita con il
filo della speranza, per regalare a
tutte voi un lieto fine: e a chi nel
dolore, la speranza di poter ritornare presto a sorridere. Questa
la mia rosa per voi.

DONNA TERESA

Donna debole, senza cultura n vita esemplare?

ebbene il secolo XVI sia


governato al suo inizio
da una donna fuori dal
comune quale la regina
Isabella ( 1504), nella societ
spagnola del suo tempo la donna
emarginata dalla
vita pubblica e nella
condizione permanente di minorenne.
Difficilmente accede
alle fonti della cultura, non viene ammessa alle universit
e nemmeno in altri
centri di studio. Si
arriva a minacciarla
con la spada di fuoco affinch non legga la Bibbia e su di
lei gravano specialmente le proibizioni
ufficiali verso i libri.
Teresa far molte volte le sue rimostranze
contro questultimo
provvedimento (non
vi potranno togliere i
libri, che vi resti nemmeno un cos ottimo
libro!), e giudicher
la situazione generale con uno scherno impietoso: Per
i giudici di questo
mondo dice dal
momento che sono
tutti uomini, non esiste virt di donna
che non sia sospetta!
Ci sar un giorno in cui tutto verr
alla luce (Cammino di perfezione,

ed. Escorial, 3). Sicuramente esistevano, sparse qua e l, alcune


scuole private per leducazione
delle donzelle delle famiglie agiate. Tali erano, per esempio, Santa Maria della Grazia ad Avila
oppure il Collegio
di nobili donzelle a
Toledo (fondato dal
cardinale Siliceo),
ma avevano lo scopo della formazione della giovane
per le faccende di
casa e per le buone maniere, senza
particolare apertura verso altri orizzonti cu1turali.
Nel censimento di
Avila del 1561 ci
sono pochissime
donne che svolgono un servizio pubblico e comunque
solo mansioni umili:
contadina, fabbricante e venditrice
di aghi, bottonaia,
berrettaia, farsettaia, commerciante di
panni di lana, tessitrice, tintora, gioielliera, argentiera,
fabbricante o venditrice di aloscia
(bevanda composta da acqua, miele
e spezie), pasticciera, fabbricante o venditrice di
candele e di cera, cantiniera, fruttivendola, fornaia, panettiera, pe-

teresa di ges 1515-2015

di p. Fabio Pistillo ocd

Santa Teresa Settembre 2014

19

teresa di ges 1515-2015

scivendola, locandiera, bottegaia


e commerciante in ortaggi. In altre
mansioni domestiche: massaia,
sarta, cameriera, ricamatrice, lavandaia. Non le viene mai assegnato nessun compito nei campi
delle costruzioni, trasporti, sanit,
Chiesa, insegnamento, cultura,
arti, amministrazione della giustizia. singolare e
sconcertante lalto
numero di vedove
povere o di donne sole e povere,
oppure di vedove
allospedale: solo
nel quartiere di S.
Giovanni (quello di
S. Teresa) il censimento ne conta
perlomeno 66 che
versano in questa
condizione.
Sicuramente
dal
tempo della regina Isabella a Corte
(Madrid,
Lisbona ... ) emerge un
gruppo selezionato di donne colte,
dotte in lingue e
letteratura
classica,
chiamate
Puellae doctae
(Nebrija, Medrano, Galindo ... ).
Tra queste, alcune
sono straordinarie,
come Luisa Sigea
(nativa di Burgos),
che giunge ad essere una luminare
di cultura nella conoscenza delle
lingue bibliche, come pure dei filosofi greci e latini: scrive, in latino, il
suo Duarum virginum colloquium
de vita aulica et privata (Colloquio

20

Santa Teresa Settembre 2014

tra due donne circa la vita di corte


e privata), nel quale una delle due
donne in dialogo difende la vita
(femminile) di corte, mentre laltra per la vita al villaggio, il tutto
con profusione di citazioni in greco ed ebraico. Solo che Sigea non
giunge a pubblicare il suo libro, e
quando nel 1582 Madre Teresa
viene a fondare a
Burgos, lautrice era
gi morta e la Madre
Fondatrice intavola
eccellenti
relazioni
con Francesco de
Las Cuevas, il di lei
marito (Non si mai
presentata occasione in cui non ci abbia
favorite Fondazioni 31,28). Ma questi
gruppi di puellae
doctae, alcune delle quali riuscirono a
raggiungere momentaneamente le cattedre di Alcal e di Salamanca, sono elitari,
dovuti a circostanze eccezionali. Non
avranno alcuna incidenza nellincremento del livello culturale nella massa delle
donne spagnole.
Per farci unidea delle
possibilit culturali di
una donna in societ, abbiamo due testi
composti, rispettivamente, uno agli inizi
e laltro alla fine del
secolo. Il primo il De Institutione
feminae christianae dellumanista
Luigi Vives; laltro, La moglie perfetta, di fra Luigi di Len. Il primo
in latino, di difficile accesso per

Ci coincide con il costante complesso di Teresa, donna debole,


senza cultura n vita esemplare). Ugualmente, anche fra Luigi,
in tema di cultura femminile, non
dista molto da questa tesi di Vives. Dal momento che la donna
di natura sua debole e fragile pi
che ogni altro animale... la Natura
cre le donne affinch, rinchiuse,
custodissero la casa, e allo stesso
modo quasi le obblig a rinchiudere la bocca ... La Natura non le

1515-2015

non sicuro, ed molto esposto


allinganno (come ci ha insegnato
Eva...), non conviene che ella insegni, affinch non avvenga che,
volta che in se stessa si sia convinta di unopinione errata, con la
sua autorit di maestra influenzi i
suoi ascoltatori, e conquisti facilmente gli altri al suo parere.

teresa di ges

la gran massa di lettrici. Laltro in


castigliano nuovo di zecca, pi
accessibile. Entrambi esponenti
della corrente umanista colta, e
insieme testimoni della mentalit
popolare dominante. Per la donna
da marito, oppure sposata e madre di famiglia, entrambi propongono lideale dei lavori domestici:
cucire, filare, custodire il focolare.
Altrettanto negativi riguardo laccesso al mondo della cultura. Di
certo Vives, tra i compiti che assegna alla donna nel suo ruolo di
madre, propone anche quello di
insegnare personalmente ai figli i
primi rudimenti di lettere: Se la
madre sa leggere e scrivere, insegni lei stessa ai suoi figli.... Resta
in piedi, tuttavia, la tesi di fondo:
Cos dal momento che la donna
un essere debole e il suo giudizio

Santa Teresa Settembre 2014

21

teresa di ges 1515-2015


22

cre per lo studio delle scienze,


n per le questioni difficili, bens
per una sola mansione semplice e domestica, cos limit loro
la capacit di comprendere, e di
conseguenza razion loro le parole.... Certo, non molto tempo
dopo, fra Luigi, incaricato di pubblicare gli scritti di Madre Teresa,
li trova meravigliosi (io dubito
che nella nostra lingua ci sia una
letteratura che possa compararsi
a questa). Tuttavia, fondamentalmente, per lui Madre Teresa
una pura e semplice eccezione e,
in definitiva, leccezione conferma
la regola.
In questo contesto culturale non
favorevole alle donne, latteggiamento di Teresa netto e ben
definito. Ogni volta che fonda un
nuovo Carmelo, ella allinizio non
ammette analfabete: esige che
esse abbiano la capacit di recitare lUfficio divino (in latino) e
unirsi al canto corale (Costituzioni 6,1). Ma quando, poco dopo
aver scritto questa regola, bussa
alle porte del suo Carmelo una pastorella analfabeta di Almendral,
Anna Garca (Anna di S. Bartolo-

Santa Teresa Settembre 2014

meo), Teresa non solo lammette,


ma lei stessa le insegna a leggere
e scrivere. Pi di una volta le detta
le sue lettere personali. E quando,
una volta che la Santa sar morta, Anna sar colei che porter il
Carmelo teresiano a Parigi e nelle
Fiandre, e scriver tante di quelle
lettere ed opuscoli da occupare
due grossi volumi. Nel nuovo Carmelo Teresa sar amica dei libri,
della letteratura e dei letterati, dei
poemi di san Giovanni della Croce. Sulla sua scia, verso la fine del
secolo e gli inizi del secolo XVII,
verr seguita da tutto un corteo
di Carmelitane dotte, tra le quali
le tre migliori sono, senza dubbio,
Maria di S. Giuseppe, Cecilia della Nativit, poetessa e scrittrice, e
Anna della Trinit.
Teresa, lettrice e autodidatta, non
appartiene al gruppo selezionato
della puellae doctae, bens alla
massa popolare di donne avide di
cultura. Non scrive in latino n in
castigliano colto, ma in quello popolare e promuove allinterno del
Carmelo un movimento di cultura
femminile che pu vantare eccellenti rappresentanti.

IL RUOLO INSOSTITUIBILE

infanzia assume unimportanza primaria nella formazione umana e spirituale di


Teresa, in particolare per
ci che concerne la sua conoscenza della Chiesa. Il ruolo svolto dai genitori in questa educazione stato fondamentale.
Lobbedienza alle autorit ecclesiastiche, durante i passi compiuti
da Teresa per entrare al Carmelo,
ne una chiara
testimonianza.
Lobbedienza in
famiglia stata la culla della
sua obbedienza
cattolica
alle
diverse istanze
che
potevano
consentire il suo
ingresso al convento di Rue de
Livarot. Non ci
fa, questa obbedienza,
gi
intravedere una
rivelazione della
Chiesa in questa
famiglia, fedele
al quarto comandamento della legge emanata da
Dio e realizzata in Cristo? Tale
elemento ecclesiale, peraltro, non
stupisce affatto per lepoca di Teresa, epoca in cui i valori legati
allautorit erano considerati seni
immediati di appartenenza visibile
alla Chiesa.
Nello stesso contesto, anche il
carattere materno ed educativo

di Franois Girard
da Il sacerdozio comune nella
chiesa domestica di Teresa,
Centro Nazionale Carmelitano Vocazioni, 2009

della Chiesa si riflette nel sostengo che Teresa riceve dai familiari per la realizzazione della sua
vocazione consacrata. Hans Urs
von Balthasar afferma che la vita
in famiglia stata per Teresa, una
sorta di primizia della vita in
senso alla grande casa materna
della Chiesa, e pi precisamente
che il convento p stato lo sviluppo
della sua vita familiare cristiana.
La vita in famiglia, prima vicino
ai genitori e poi,
dopo la morte
della madre, alle
sorelle, fu il primo luogo in cui
Teresa conobbe
per esperienza
la figura materna
della Chiesa.

studi teresiani

dei genitori Martin

E ancora: dal
racconto che Teresa ci ha lasciato del periodo
della sua infanzia, dal risveglio
della ragione alla
grazia del Natale 1886, emerge una vera vita
interiore, una vita condotta sotto
linflusso di Dio, nella docilit alla
sua grazia, una vita che possiede dunque le caratteristiche essenziali dellesperienza mistica.
Ci ben si comprende se si legge la prima pagina del racconto
del 1895, dalla prospettiva della
stessa Teresa: Per tutta la vita
piaciuto al buon Dio circondarmi
di amore, i primo ricordi sono tut-

Santa Teresa Luglio/Agosto 2014

23

studi teresiani
24

ti soffusi di sorrisi e di dolcissime


carezze! Ma se aveva posto
vicino a me molto amore, Egli ne
aveva messo pure nel mio cuore
di bimba, creandolo affettuoso e
sensibile. Amavo anchio moltissimo Pap e Mamma e provavo
loro la mia tenerezza in mille maniere, perch ero molto espansiva (Ms A 4v). Dio la fonte di
questo amore reciproco, il centro
della sua vita, a partire dalla comunione familiare. Se para dellaspetto naturale della creazione,
Teresa suggerisce qui anche lamore della carit, partecipazione
allamore di Dio che ne soggetto trascendente. La sua risposta
di bambina, a questo amore che
la circonda, in linea con quella
della carmelitana che ha appena
iniziato il suo canto di ringraziamento per le Misericordie divine,
la Storia di unanima. Lalleanza
con Dio prende la forma dellamore del padre, della madre e di tutta
la famiglia.
Non occorre andare molto lon-

Santa Teresa Settembre 2014

tano per trovare uno dei primi e


pi significativi ricordi di Teresa:
attraverso la mediazione dei suoi
legami familiari che il suo cuore
rivolto a Ges: Spesso sentivo
dire che certamente Paolina sarebbe stata religiosa: allora, senza sapere bene che cosa fosse,
pensavo: Io pure sar religiosa.
Ecco uno dei miei primi ricordi e
dopo non ho mai cambiato proposito! Foste voi, cara madre,
che Ges scelse per fidanzarmi a
Lui (Ms A 6r). Il modo del cuore
immediato e totale, qualunque sia
ancora la dipendenza affettiva da
Paolina, suo ideale da bambina.
Il tempo ha poi dimostrato che non
si trattava di una semplice identificazione a un modello: la sorella
maggiore p di fato lo strumento
scelto da Ges per far sgorgare in Teresa questo movimento
interiore deciso e mai smentito,
bench la influenzi sul piano della coscienza consapevole. gi
una vera e propria chiamata, un
influsso che lattira verso lunio-

ne sponsale, che sar sigillato nel


settembre 1890. Si pu dubitare
di questa attrazione interiore e di
questa risposta di amore cos precoci, per una bambina di soli due
anni? gi, ci sembra, una vera
vita mistica di cui ancora non si
ha coscienza, ma che si afferma
nella sua realt e si impone con
evidenza alla carmelitana che racconta i suoi ricordi dinfanzia. Il
luogo in cui ha origine questa profonda sete, luogo di annuncio e di
esempio, la sua vita in famiglia,
sua prima Chiesa.
Nel 1897, ormai malata, ella rivolger queste parole a suo Maria
dellEucaristia, sua cugina Maria
Gurin, che poco dopo, ricorder
in una lettera: Dallet di tre anni,
ho cominciato a non rifiutare nulla
di ci che il buon Dio mi chiedeva (Lettera del 20 luglio 1897).
Una volont buona, dunque, radicata in una relazione assai antica con Ges. Come si pu fare
ci, se non con un aiuto particolare da parte dello Spirito, che la
unisce cos a Ges per fare la sua
volont, e utilizza il suo amore del
bene, cos tanto precoce? Gi
presente in germe lalleanza che si
compir nella consacrazione, con
la duplice azione del buon Dio e
delluomo, anche se la prima quasi scompare davanti alla seconda
(di Teresa e dei suoi educatori) rispettando la lentezza della crescita umana, come per il Salvatore
nella famiglia di Nazareth (cfr. Lc
1,80; 2,40).
Bisogna dunque riconoscere che
ci troviamo in un universo in cui
Ges agisce molto presto e chiede una risposta del dono di s sin
dalla culla, se vogliamo riprendere
la parole di Teresa. E questa risposta ella la d: ella si dona interamente. Vive fin dallora la vocazione cristiana fondamentale, in

una prospettiva di assoluto che si


realizzer nella sua vocazione religiosa.
Questi elementi sembrano sufficienti per individuare gli inizi
di una vita ecclesiale di grande
portata, in questa famiglia, in cui
nata fiorita la vita mistica di
Teresa. Alcuni aspetti di questa
prima esperienza della Chiesa in

Santa Teresa Settembre 2014

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studi teresiani
dove
santa teresa
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famiglia e nellambiente che la


circonda, saranno, per Teresa,
vettori della sua penetrazione del
mistero di Cristo e della Chiesa.
Spesso offuscati di elementi pi
esteriori, essi possono passare
inosservati e far ignorare la ricchezza dellesperienza da lei
vissuta in casa, e che
forgia il suo senso
della Chiesa sin
dallinfanzia.
Non possiamo, tuttavia,
trascurare lo
studio degli
elementi pi
visibili della
vita
ecclesiale
poich
attraverso essi
Teresa vive gi
qualcosa del mistero La Chiesa sempre
incarnata quaggi in un corpo che la esprime, in una delle
sue realizzazioni particolari. La
Chiesa domestica uno degli
aspetti fondamentali e primari di
questo radicamento corporale
della Chiesa, per Teresa come per
ogni uomo. Naturalmente, occorre la fede per penetrarvi, poich
la vita di grazia, comunicata
da Ges Cristo ad animare que-

AD AZZAGO
Siamo andati ad Azzago, frazione del
comune di Grezzana (VR), alla ricerca
di santa Viola e abbiamo trovato, nella
chiesa parrocchiale, una santa Teresa
(a fianco di un altro santo dellAmore
divino, il capuccino Leopoldo Mandic) ed una Madonna con Ges Bambino e con lo scapolare del Carmelo
... ed una scalinata che fa certo desiderare lascensore di santa Teresa.

Santa Teresa Settembre 2014

sta comunione di vita e di amore.


Ogni uomo pu fare gi una certa
esperienza del Corpo mistico
proprio attraverso questa vita
mistica inaugurata dal battesimo, e attraverso quella che, in
senso pi ampio, viene definita
liniziazione cristiana.
Infine, la famiglia non
Chiesa che in una
Chiesa particolare, con tutti
gli
elementi
che la costituiscono
in seno alla
Chiesa universale: relazione a Cristo
e, attraverso
Lui, al Padre
nello Spirito, fin
dal Battesimo; vita
liturgica e sacramentale in unione con la Tradizione
apostolica, nutrita dalla Scrittura e guidata dalla gerarchia; vita
di comunione concreta e immediata, aperta alluniversale e alla
missione, ecc. Tutto questo
tessuto ecclesiale avvolge Teresa, fin dai suoi primi anni nellambito della sua Chiesa domestica:
la famiglia.

VIENI, SPOSA DI CRISTO

hi visita il nostro santuario, una volta giunto


nel coro, dietro allaltare maggiore, dove una
volta pregavano i frati carmelitani,
ammirando i due grandi quadri
sulla prima ed ultima comunione
di Teresa Martin, posti a lato del
Santissimo, come a formare una
grande inclusione della vita eucaristica della Santa delle rose,
legge un invito pressante: VENI
SPONSA CHRISTI (VIENI, SPOSA DI CRISTO), cordiale parola
che langelo rivolge a Teresa gravemente malata. Siamo il 19 agosto 1897, ella morir il 30 settembre seguente.
Questo invito, in cui riecheggia
unantifona del comune delle vergini (Veni, Sponsa Christi, accipe
coronam, quam tibi Dominus praeparavit in aeternum vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona che
il Signore ti ha preparato per leternit), rivolto ancora di pi a
tutta la Chiesa di Dio ed ad ogni
anima creata. Tu che hai raggiunto la fine della tua visita e guardi la

di p. Giacomo Gubert ocd

parete interna dellabside, tu che


stai guardando ad est, dove sorge il Sole di giustizia, tu che vedi
il passaggio di Teresa da questa
alla vita eterna, annuncio presente della tua morte, ascolta e ripeti:
Vieni!. Desidera ardentemente il
tuo compimento in Dio.
Un invito che langelo, messaggero dellOnnipotente, rivolge a
Teresa e che noi, ascoltatori della
Parola, rivolgiamo allo Sposo divino. Leggiamo allora uno dei versetti finali di tutte le Scritture, che
questa parola della nostra Basilica visibilmente interpreta: Lo
Spirito e la sposa dicono: Vieni!.
E chi ascolta ripeta: Vieni!. Chi
ha sete venga; chi vuole attinga
gratuitamente lacqua della vita
(Ap 22,17).

la basilica parla

Lultima comunione di Teresa

Dal cuore di Teresa, che aveva


attinto gratuitamente con abbondanza e generosit lacqua della
vita, sono sgorgate le numerosissime grazie che, dal giorno della
sua morte, hanno irrorato i giardini terrestri. Le sue rose scendono
proprio come pioggia feconda.

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IL SALICE

curiosit

acque, benedizioni

Denise, Desiree
e Andrea Maria
Rizzotto,
S. Gregorio
di Veronella
(VR)

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Arpa dor dei fatidici vati, /


Perch muta dal salice pendi? / Le memorie nel petto
raccendi, / Ci favella del tempo che fu!. Sono arcinoti questi
versi del Va pensiero di Temistocle
Solera, autore del libretto del Nabucco, celebre opera di Giuseppe
Verdi. Il coro, ispirandosi al salmo
132, rievoca lesilio babilonese del
popolo ebraico. Gli esiliati siedono
piangendo lungo i fiumi di Babilonia. Il ricordo struggente della patria lasciata non permette canti di
gioia e gli strumenti musicali sono
appesi ai rami di salice (Ai salici di
quella terra appendemmo le nostre

Santa Teresa Settembre 2014

di fra Ginepro

cetre) in segno di doloroso silenzio. Non un caso che il salice


piangente si chiami proprio cos
(Sui fiumi di Babilonia l sedevamo piangendo) e porti il nome
scientifico di Salix babylonica.
Nella Bibbia il salice una pianta
sempre collegata allacqua (tema
che sembra entrare nella stessa
etimologia di salice) e, perci,
segno di benedizione. un elemento costante nella tradizione biblica legare alla benedizione la promessa di una terra ricca di acque
e feconda, sempre condizionata
per dalla fedelt alla legge e alla
volont di Dio. E, per contrasto, il
deserto, laridit, testimoniano la
disobbedienza alle prescrizioni del
Signore.
Il genere Salix appartiene alla famiglia delle Salicacee. Comprende
circa 300 specie di alberi, arbusti e
piante perenni legnose o fruticose,
generalmente a foglia caduca. Le
foglie e la corteccia del salice sono
menzionati in antichi testi medici
egizi delII millennio a. C.. Ippocrate ne descrisse nel V secolo a. C.
le propriet antidolorifiche e antinfiammatorie. Nel 1763 linglese
Edward Stone evidenzi le propriet antimalariche della corteccia
di salice.
Lo sciroppo, il decotto, il vino medicato, la polvere ricavata dallessiccazione della corteccia di ramoscelli di 2-3 anni, hanno propriet
astringenti, curative del reumatismo cronico, antisettiche e febbrifughe; Il decotto utilizzato per
impacchi e bagni antireumatici; il
carbone vegetale ricavato dal legno ha propriet assorbenti e carminative.

affidati a s. teresa

Preghiera a Santa Teresa


Benedetta della Croce

Il gruppo di Verona-S.Teresa a Lourdes con il pellegrinaggio


diocesano veronese, lo scorso aprile. Hanno pregato per tutti
noi la madre del Signore, lImmacolata Concezione.

Chiedono di stare sotto la protezione di santa


Teresa mamma Claudia con i suoi due figli
Giovanni e Giacomo Desiderio Baltieri

I nonni Lucia e Ferruccio affidano a santa Teresa


i nipotini Chiara, Anna e Pietro Viola
di Cavedago (TN).

rose di s.teresa

Alice Tornieri di Caldiero (VR)


nonni e zii laffidano alla
protezione di santa Teresa, per
tutta la sua vita.
Che sia illuminata!

O Santa Teresa
Benedetta della Croce,
figlia del Popolo Eletto
e figlia prediletta della
Chiesa,
che prendesti su di te
le sofferenze
e la persecuzione del tuo popolo,
fino a morire con loro e per loro,
ottienici di scoprire la Verit
he si nasconde nella scienza della Croce
che tu riuscisti a gustare
nella spiritualit del Carmelo.

Matteo Perlati e Valeria Campedelli di Peschiera del Garda


si sono sposati nel Signore Ges lo scorso 22 maggio.
Affidiamo questa nuova coppia cristiana a santa Teresa
e ai suoi beati genitori, gli sposi Luigi e Zelia.

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nella pace del signore

ANDREA ZAGO
San Giovanni Lupatoto (VR)

FRANCO CREMONESI
(m. 15 agosto 2012), Goito (MN)

RENZO DORO
(n. 4-4-1934 m. 28-4-2011)

GUIDO TESSARINI,
Ca di David (VR)
nel VI anniversario

FLORA VIGNATO
(n 10-5-1981 m. 17-9-1994)
di Bovolone (VR)

VINCENZO FRANCHINI
di Nogara (VR)
nel VIII anniversario

DARIO VERTUAN, Ca degli Oppi (VR) XIV anniversario


NELLO MUTTI, Ca degli Oppi (VR)

30

A tutti i lettori che entro il


31 ottobre 2014 ci faranno avere la soluzione di
questo quiz
(per telefono, fax, e-mail,
lettera o personalmente),
verr inviato la coroncina
della Novena delle rose
di santa Teresa.

Santa Teresa Settembre 2014

Si tratta di unamica di vecchia


data di santa Teresa, tuttora vivente negli Stati Uniti. dorigine italiana. Da giovane ebbe
un serio problema allo stomaco
che si risolse al termine di una
novena di preghiera rivolta alla
Santa delle rose. Al tempo non
credeva molto in queste cose
ma si fid di una persona di
nome saggio e di vita mistica.
Divent poi una religiosa ed
ora forse la madre pi famosa in America. Fidandosi della
provvidenza e lavorando sodo
riuscita a costruire una realt
molto importante che ha sbaragliato la concorrenza di unanaloga realt, sostenuta con un
sacco di soldi dai vescovi USA.
Qualcosa di simile sembra stia
accadendo pure in Italia

QUIZ del MESE

CHI ?

FESTE di SANTA TERESA 2014


con il grande reliquiario della Santa
Programma delle Celebrazioni
FESTA LITURGICA - Mercoled 1 Ottobre
Ss. Messe: ore 7.00 8.00 9.00 10.00
16.30 Santa Messa con gli anziani
18.30 (SECONDO LE INTENZIONI DEGLI ABBONATI)
Celebra il card. Paul Josef Cordes
Inaugurazione della cappella dedicata ai
beati genitori di s. Teresa, ZELIA E LUIGI MARTIN.
NOVENA DI SANTA TERESA
Dal 2 al 9 ottobre durante le s. Messe
FESTA DEL CATECHISMO
sabato 4 ottobre s. Messa delle 10.00
seguono giochi con i bambini
ACCOGLIENZA DELLE RELIQUIE
gioved 9 ottobre nel pomeriggio
SALUTO, INGRESSO E PROCESSIONE
domenica 12 ottobre
alle 10.30 s. Messa di saluto del parroco p. Damiano La Manna ocd e di
ingresso del nuovo parroco e priore p. Gino Toppan ocd
alle 13.00 pranzo per tutti
alle 19.00 s. Messa con il vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti
segue la processione con il reliquiario della Santa per le vie del quartiere
con il Corpo Bandistico Arrigo Boito.
di S. Michele Extra (Vr).
PARTENZA
DEL RELIQUIARIO
lunedi 13 ottobre
alla s. Messa delle 8.00
INFORMAZIONI

consultare il sito
www.basilicasantateresa.net
o scrivere a
rivistasantateresa@gmail.com
o telefonare ai numeri
045 500266
045 500954
392 4207917

S.TERESA a TOMBETTA
9-13 OTTOBRE 2014

OFFERTE
SOSTEGNO
15,00

BENEFICENZA:
25,00
VERSAMENTO
C.C.P. 213371

PADRI CARMELITANI SCALZI


Santuario di S. Teresa
del Bambino Ges Via Volturno, 1
37135 Verona - tel. 045.500.266
fax 045.581.214
rivistasantateresa@gmail.com
Uscita dellautostrada
VERONA SUD
Prenotazione pellegrinaggi
Tel.: 045.500.266

Ascolta la Santa Messa


anche su RADIO SANTA TERESA
www.radiosantateresa.it

ORARIO SANTE MESSE


ORARIO FERIALE:
7.00 - 8.00 - 9.00 - 10.00 - 16.30 - 18.30
ORARIO FESTIVO:
7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.00 - 16.30 - 18.30
AVVISO IMPORTANTE:
il Luned mattina il santuario chiuso.

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