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Siamo abituati a considerare tre dei primi sacramenti della vita cristiana come delle tappe di un

percorso che va di pari passo con la nostra crescita. Quando si nasce riceviamo il battesimo, quando
diventiamo un po’ più grandi, intorno ai 10 anni, è il momento della Prima Comunione, e qualche
anno più tardi siamo pronti per confermare la nostra fede attraverso la Cresima.

Fin qui niente di nuovo. Quello che forse c’è ancora da approfondire è il motivo per cui facciamo queste
celebrazioni. Non tanto dal nostro punto di vista quanto dal punto di vista di Gesù. Infatti, dal nostro punto di
vista la risposta è abbastanza semplice, vero? Il battesimo segna il nostro ingresso nella comunità cristiana, la
Comunione ci da la possibilità di condividere il Corpo di Cristo con la Chiesa e la Cresima ci permette di
confermare la fede che i nostri genitori hanno deciso di donarci .

Dal punto di vista di Gesù le cose stanno un tantino diversamente perché per Lui questi tre
sacramenti non sono che tre modi per diffondere un unico messaggio: il Mistero della Fede, ossia
il fatto che Dio si è fatto uomo, è morto ed è risorto per indicarci la via del Bene

Solo ricevendo tutti e tre questi sacramenti, infatti, si potrà dire che siamo completi come cristiani. Essi sono
paragonabili a tre “tessere” di un puzzle che soltanto se uniti daranno vita all’immagine definitiva del
cristiano.

Con il suo rituale originario di immersione e riemersione del bambino


nell’acqua del fonte battesimale (oggi sostituito solo da una piccola aspersione)
Battesimo nel battesimo viene rappresentata una morte ed una resurrezione. Con
l’immersione nell’acqua si lava il nuovo cristiano dal peccato originale, che
viene fatto morire, e lo si porta a vita nuova, libero da quella “macchia” e pronto
ad intraprendere una vita di fede. Il fatto che nella notte di Pasqua ci sia sempre
un momento dedicato ai battesimi è un’ulteriore prova del suo legame con la
resurrezione.

Tanti anni fa la confermazione avveniva subito dopo il battesimo


perché si riteneva che per completare il rito di introduzione alla fede Confermazionene
dovesse essere necessario anche invocare lo Spirito Santo che
consentiva al battezzato di intraprendere la propria vita accompagnato
dalla sua forza. Questo ci fa capire che anche nella Cresima si celebra
il Mistero. Con l’aiuto dello Spirito Santo sarà possibile estendere il
messaggio di Cristo dalla singola persona alle tante persone che
incontriamo.

Attraverso l’Eucaristia, ossia la partecipazione di tutti i cristiani ad un’unica mensa,


noi non facciamo altro che rendere concreto ciò che ci hanno insegnato gli altri due
Eucaristia sacramenti. Un cristiano potrà dirsi tale solo se, partecipando alla Messa domenicale,
saprà mettere in pratica tutte le possibilità che il battesimo e la confermazione gli
hanno donato. Se un cristiano non partecipa alla comunione
con Cristo (in pratica non va a messa) è da considerarsi un
cristiano incompleto.
Battesimo

Abbiamo compreso che i tre Sacramenti descritti sono in realtà tre


modi per celebrare un unico messaggio. Che essi celebrano sempre
o stesso Mistero della Fede, mettendone in luce di volta in volta un aspetto diverso.
Che il fedele, quindi, nella sua vita deve partecipare a questi sacramenti perché si
Confermazione Eucaristia
possa dire cristiano completo.

C’è una cosa però che è sempre presente quando svolgiamo queste celebrazioni; che lega questi tre
Sacramenti tra di loro e allo stesso tempo li lega a noi ed è L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO

Anche se è celebrato nella sua totalità solo durante la Cresima, nel Battesimo è solo accennato ed è molto
difficile sentirne parlare durante la Prima Comunione, lo Spirito Santo è sempre presente nei sacramenti che
celebriamo poiché esso è ciò che Gesù ci ha lasciato dopo la sua ascesa al cielo (Pentecoste) e per questo non
ci abbandona mai.

Ma come si può definire lo Spirito Santo? Per capirlo ci facciamo aiutare dagli evangelisti Giovanni
e Luca che ne parlano nei loro Vangeli.

Lc. 4,18
Lo Spirito Santo è l’amore che ci è donato da Dio nel momento in
Lo Spirito del Signore è sopra
di me … mi ha mandato per cui ci mette al mondo e ci chiede di portare agli altri il Suo
annunziare ai poveri un lieto messaggio. È un amore di una potenza che noi non possiamo
messaggio, per proclamare ai immaginare dato che è anche capace di risuscitare dalla morte
prigionieri la liberazione e ai
ciechi la vista; per
rimettere in libertà gli Gv. 20, 22-23
oppressi…
Ricevete lo Spirito Santo; 23a
Lo Spirito Santo è il perdono. Se chi rimetterete i peccati saranno
riusciamo a perdonare una persona che rimessi e a chi non li rimetterete,
resteranno non rimessi”
siè resa colpevole nei nostri confronti, allora lo Spirito Santo è
all’opera.

Gv. 7, 38-39
Lo Spirito Santo è la sorgente, in un doppio significato. Sia perché da
Chi ha sete venga a me e
beva 38chi crede in me;
esso attingiamo la forza che ci aiuta nella nostra vita, sia perché esso
come dice la Scrittura: fiumi segna ‘inizio di una vita nuova: per noi e per le persone a cui lo facciamo
di acqua viva sgorgheranno conoscere.
dal suo seno”. 39Questo egli
disse riferendosi allo Spirito Lc. 12, 12
11Quando vi condurranno
Lo Spirito Santo è la provvidenza che ci
davanti alle sinagoghe, ai
viene in aiuto nei momenti in cui dobbiamo magistrati e alle autorità, non
affrontare prove importanti ed abbiamo bisogno della forza per preoccupatevi come discolparvi
prepararci e per superarle o che cosa dire; 12perché lo
Spirito Santo vi insegnerà in
quel momento ciò che bisogna
Gv. 14, 26
Infine, lo Spirito Santo è il Consolatore, dire”.
il Consolatore, lo Spirito Santo colui che ci parla quando ci sentiamo giù,
che il Padre manderà nel mio quando non riusciamo a capire cosa fare o
nome, egli v’insegnerà ogni cosa cosa vogliono gli altri da noi. Gesù ha promesso ai suoi discepoli il suo
e vi ricorderà tutto ciò che io vi
ho detto consolatore proprio nei momenti difficili della loro vita

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