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La teologia di Calvino
Al centro della teologia di Calvino troviamo il tema della sovranit di Dio. Sia Lutero che Calvino avevano un senso soverchiante della maest di Dio; ma mentre Lutero metteva in evidenza il miracolo del perdono divino, Calvino sottolineava lineluttabilit dei piani dellEterno. Su questa base assunse molta importanza la dottrina della predestinazione secondo la quale Dio avrebbe diviso gli esseri umani in due categorie: gli eletti e i dannati. I primi sono destinati al paradiso, mentre gli altri formano unimmensa massa dannata destinata alla sofferenza eterna. La fede viene considerata da Calvino un dono di Dio riservato ai predestinati alla salvezza; inoltre egli pensa che debba essere ricordata la capacit di osservare i comandamenti di Dio. Le azioni moralmente giuste dimostrano a un individuo che Dio lha adottato come Suo figlio, cio lha collocato dalla parte dei suoi santi. Secondo Calvino, dopo il peccato originale, la ragione delluomo si pervertita e la sua volont tende al male. Per lui luomo servo del peccato e non conosce, non desidera, non intraprende nulla che non sia malvagio.
Chiesa degli apostoli. Vennero cos rifiutati gli elementi del culto che non avessero un precedente biblico. Per questo fu spesso proibito luso dellorgano e della musica durante le funzioni religiose Ci fu un vero e proprio orrore per lintroduzione delle immagini devozionali negli edifici di culto dovuto ad uninterpretazione del comandamento biblico che vietava di rappresentare Dio. Quando si arriv alla guerra aperta tra cattolici e calvinisti, questi ultimi saccheggiarono frequentemente le chiese papiste con una vera furia iconoclasta1, convinti di combattere una forma di idolatria in contrasto con un divieto divino. Le principali ragioni regioni dove si diffuse il calvinismo furono la Scozia, lInghilterra, la Francia e i Paesi Bassi. Questa fede venne divulgata, non attraverso i principi come accadde con il luteranesimo, ma per opera di teologi e pastori che dopo il lavoro di predicazione radunavano intorno a s una comunit. Inizialmente il calvinismo fu una dottrina di gruppo minoritario e perseguitato dalle autorit. Il credente riformato si considerava un soldato chiamato a eseguire gli ordini del suo Signore e di obbedirgli in tutto.
Alla lettera significa distruttori delle immagini sacre. La Chiesa latina accetta il principio secondo cui dipingendo limmagine di Dio non si commette un peccato.
Il Concilio di Trento
Nel novembre del 1542 fu convocato da Paolo III un concilio, ben venticinque anni dopo la pubblicazioni delle tesi di Lutero. Questo ritardo fu dovuto a vari motivi. Limperatore Carolo V era preoccupato della pace religiosa in Germania e voleva trovare al pi presto un compromesso per chiudere il caso Lutero. Il papa invece decise di agire soltanto quando fu certo che i protestanti potessero essere trattati come eretici degni di sola condanna. Il Concilio di Trento dur dal 1542 al 1563 e, soprattutto nei primi anni, si sforz di elaborare una dottrina che potesse opporsi al modello protestante. Si cerc innanzi tutto di contrastare Lutero nei suoi concetti di sola fede e sola Scrittura. Il concetto di giustificazione mediante la sola fede prevedeva che luomo fosse corrotto dal peccato originale e che non poteva contribuire alla propria salvezza. Per i cattolici invece la salvezza offerta da Dio mediante il sacrificio di Cristo sulla croce; per anche se con il battesimo il peccato originale completamente cancellato, luomo deve fare del bene nel corso della sua vita per meritare la vita Eterna.
Il tribunale dellInquisizione
Per far s che gli uomini che avevano il compito di predicare la fede cattolica fossero sufficientemente preparati, venne promulgato un documento ufficiale, il Catechismo romano, per linsegnamento della religione ai laici. Inoltre fu istituito un Indice dei libri proibiti, un lungo elenco di testi dannati dalla Chiesa. Chiunque leggesse o possedesse uno di questi libri poteva essere accusato o condannato per eresia. In Italia questo compito fu affidato al Tribunale dellInquisizione. Leretico era considerato come un ribelle che metteva in pericolo la stabilit dello Stato. Il nuovo Tribunale dellInquisizione venne istituito proprio per punire questi eretici nel 1542 e a differenza di quello del passato le decisioni importanti non venivano pi prese da un vescovo, ma da Roma.
La repressione delleresia
Se una persona era sospettata di eresia, veniva convocata dal tribunale e sottoposta ad un interrogatorio che aveva lo scopo di far confessare il peccato, Per far s che questo avvenisse si poteva ricorrere alla tortura. Se non si avevano prove sufficienti per condannare il sospettato, lindividuo doveva sostenere la cosiddetta abiura, umiliante cerimonia pubblica nella quale si doveva proclamare la propria fede e rinnegare tutti gli errori dottrinali di cui si era sospettato. Leretico che cadeva per una seconda volta nello stesso peccato veniva allora condannato. La pena del condannato era pi o meno grave a seconda del peccato commesso. Gli eretici veri e propri invece venivano consegnati al braccio secolare 2perch venissero uccisi. La pena per coloro che avevano abbandonato la fede cattolica e diffuso i propri errori tra il popolo cristiano, era solitamente il rogo in pubblico. Molti eretici si rifugiavano a Ginevra dove per si trovavano a loro agio solo se accettavano le posizioni teologiche di Calvino. Neppure a Ginevra infatti era ammesso un libero dibattito su argomenti di tipo religioso, e il dissidente era considerato pericoloso e quindi non era tollerato. Leretico spagnolo Michele Serveto infatti fu arrestato in una citt svizzera, processato e bruciato al rogo. Questo fatto suscit vari dibattiti sulla tolleranza, alcuni dei quali fu protagonista Sbastian Castellion che affermava che le autorit devono assolutamente astenersi dal punire gli eretici, in quanto nelle questioni dottrinali alluomo impossibile raggiungere la Verit. Solo dopo un secolo di spietate guerre di religione la sua proposta riusc a trovare accoglienza sia presso le lite intellettuali sia presso le autorit dei vari Stati europei, cattolici e riformati. Nel Cinquecento per solo la Polonia praticava un regime di tolleranza. Questo fu possibile grazie al fatto che in questa remota terra il potere centrale era debolissimo e la popolazione esigua e i nobili delle varie regioni accettarono larrivo di chiunque fosse disponibile a stabilirsi del Paese e a contribuire alla sua prosperit.