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LA GIORNATA D’UNO SCRUTATORE

Si tratta di un'opera breve ma complessa ed è un racconto più di riflessioni che di fatti. L’idea
del libro nasce da una vicenda vissuta dall’autore durante le elezioni politiche del 7 giugno
1953, in cui è candidato nel partito comunista. Calvino decide di tornare, questa volta come
scrutatore in occasione delle elezioni amministrative del 1961. L’enorme ospizio dava asilo
a creature deformi; era stato fondato tra il 1832 ed il 1842 da un prete il cui cognome
di origine campagnola divenne nel gergo popolare sinonimo di deficiente.
Il romanzo si svolge in un solo giorno e il tempo ed il luogo sono riferiti in maniera
precisa dall’autore durante il corso della narrazione degli eventi.
Pur essendo un libro non molto lungo sono presenti frequenti descrizioni
dell’ambiente.
In particolare si riferiscono all’edificio del Cottolengo che, oltre ad essere descritto
nel suo interno, situato all’interno di un quartiere di Torino. Infatti l’autore riferisce
che l’istituto si estendeva tra quartieri popolari e comprendeva un insieme di asili, di
ospedali, di scuole e conventi. Come sottolinea Calvino era “una città nella città, cinta
da mura e soggetta ad altre regole”.Il protagonista del romanzo è Amerigo Ormea,
scrutatore alle elezioni politiche in questione. Insieme a lui ci sono altre
persone che svolgono il suo stesso compito: due donne, un presidente ed un altro
scrutatore, definito dall’autore “lo smilzo”. La donna con la blusa bianca e con
“un’aria da maestra elementare” appartiene, come pure il presidente e lo smilzo, alla
Democrazia Cristiana, per cui risulta essere l’antagonista di Amerigo, essendo egli
comunista. Per quanto concerne gli aiutanti del protagonista, essi sono: la ragazza
dal golf arancione che lo appoggia nelle questioni politiche poichè anche lei fa parte
del partito comunista , la suora, l’anziano contadino e la fidanzata. La suora e
l’anziano contadino, padre di un ricoverato, lo aiutano facendogli capire la vera
essenza dell’amore. L’oggetto del desiderio è rappresentato come l’intenzione di far
svolgere in maniera corretta le elezioni, nel rispetto della democrazia. Di alcuni
personaggi vengono fatte brevi descrizioni dirette, ad esempio le due scrutatrici e la
fidanzata; le caratteristiche degli altri, invece, si desumono, indirettamente,
attraverso il loro comportamento. L'autore non fornisce una descrizione di Amerigo;
per quanto riguarda la cultura sappiamo invece che il protagonista ama leggere ogni
tipo di libro, dalla Bibbia a testi di Marx . Psicologicamente Calvino lo descrive come
un individuo che vive in continuazione un travaglio interiore, e che mette in
discussione le sue certezze sia dal punto di vista delle scelte politiche che di quelle
esistenziali. Amerigo agisce nella sua vita secondo principi di correttezza morale in
modo tale che il suo comportamento diventa il simbolo della giustizia, rispecchia la
personalità di Calvino, il quale ci espone le proprie idee attraverso le riflessioni e i
pensieri del protagonista. Della fidanzata, Lia, non viene fatta una descrizione e di lei
si può cogliere qualche tratto del carattere, quando Amerigo la definisce "prelogica".
Un altro personaggio che viene introdotto nel capitolo X è il deputato parlamentare,
del quale sappiamo fosse un uomo diritto e dai capelli grigi con addosso un
impermeabile chiaro. Egli, con il suo comportamento distaccato, ma interessato alla
vittoria del suo partito, rappresenta il simbolo del potere corrotto. Due altri
personaggi, il contadino e la suora, hanno un importante valore simbolico, in quanto
rappresentano l'essenza dell'amore. Il presidente del seggio, come lo smilzo ed il
prete, appaiono come persone a cui interessa far vincere il proprio partito senza
preoccuparsi di seguire le procedure di una normale elezione. La scrittrice dalla blusa
bianca viene descritta nel suo abbigliamento e nella condizione sociale, cioè di essere
una vedova e di sembrare una maestra elementare. Psicologicamente appare una
donna intransigente, che vive gli eventi in prima persona. Della ragazza col maglione
arancione si possono cogliere invece i tratti somatici ed anche il suo carattere
determinato e nervoso. Per quanto riguarda Amerigo si può affermare che è un
personaggio dinamico perché durante il corso della giornata vive diversi avvenimenti
che cambiano il suo modo di pensare, invece tutti gli altri personaggi sono statici
per tutta la durata del romanzo. Vengono usate diverse tecniche narrative come il
discorso raccontato, discorso indiretto, discorso diretto e il soliloquio. Gli eventi
sono narrati attraverso l'ordine della fabula.
Amerigo usa un linguaggio formale per conversare con il presidente del seggio,
informale con la ragazza dal golf arancione e parlato familiare con Lia.Partendo dalla
descrizione del "Cottolengo" come metafora della società dell'epoca, è possibile
interpretare la giornata dello scrutatore come il percorso attraverso il quale
l'intellettuale entra in contatto con la complessità della realtà, riuscendo infine ad
individuare la maniera più giusta di affrontarla.
Il tono prevalente è drammatico, a causa dell'infelicità e del dolore, che
caratterizzano l'ambiente del "Cottolengo". Non manca nel corso della narrazione,
anche un tono sarcastico che sottolinea l'assurdità dei voti estorti, attraverso un prete
o una monaca, a persone incapaci di intendere e di volere.
Sono diverse le tematiche affrontate in questo racconto, come:
- la scoperta di un altro mondo: è il tema principale che mette in risalto il percorso che
Amerigo deve affrontare durante l'intero racconto. All’inizio il protagonista iscritto al
partito comunista incentra la sua lotta sull’ideologia cercando di risolvere poi i
problemi sociali e politici, tuttavia in un secondo tempo, più ragiona e più
viene a contatto con la realtà del Cottolengo, più i suoi ideali e le sue
credenze si ridimensionano unendo così questo tema ad altri minori.
- l’infelicità della natura umana e il dolore: i dettagli che fanno sorgere riflessioni
e sentimenti in Amerigo sono descritti in maniera dettagliata. Riguardo a
questo tema, Amerigo si interroga sul perché un essere umano debba subire
tutto questo fino a che punto può un umano definirsi tale. A queste domande
cerca di pensare ad altro, a distrarsi da tutto questo orrore, ma cede alla fine
quando vede un padre che schiaccia le mandorle al figlio definendo così il
limite dell’umanità all’amore.
- l’aborto: anche se questo tema non viene sviluppato rispetto alle altre
tematiche è presente nella scena in cui Amerigo, venuto a sapere che la sua
ragazza Lia era incinta, si arrabbia e vuole che Lia interrompa questa
gravidanza; cosa più importante la ragazza reagisce in maniera giusta e
giustificata dicendo che il bambino è suo e decide lei come gestirlo e da
questo momento in poi il rapporto tra i due personaggi viene compromesso.
Ho trovato il racconto molto interessante dal punto di vista delle tematiche e
personalmente penso che grazie al fatto di averle esposte in modo sintetico ma
diretto.

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