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Il romanzo è ambientato in
un futuro prossimo, il 1984 ed è diviso in tre macro-nazioni che si contendono, in quella che è
chiamata “Terza Guerra Mondiale”, una quarta fascia territoriale. Questi stati sono: l’Oceania,
l’Eurasia e l’Estasia.
La vicenda si svolge a Londra, capitale dell’Oceania, retta da un regime socialista fondato sugli
ideali del Socing, ovvero il socialismo inglese. Il potere, è retto da un solo partito che ha come capo
il Gande Fratello (GF); quest’ultimo è una figura che nessuno mai ha visto e viene descritto con
tratti che ricordano quelli di Stalin. La vita degli abitanti dell’Oceania è continuamente spiata dai
teleschermi, ovvero telecamere che monitorano i comportamenti di ogni individuo, isolando in
particolar modo quelle abitudini che non rispettino al credo del regime. Il teleschermo aveva
anche lo scopo di inculcare nella popolazione ideali favorevoli al regime: ad esempio i “Due Minuti
di Odio” era una manifestazione con l’intento di deformare i pensieri delle persone arrivando così
ad odiare un soggetto in particolare. Protagonista abituale dei due minuti d’odio era Emmanuel
Goldstein, nemico giurato del governo. Queste videocamere, i teleschermi, erano obbligatori in
ogni casa dei membri dl partito e, non controllavano ogni azioni di ogni individuo, ma
trasmettevano ciò che era necessario per mantenere la sensazione di essere in guerra, la stessa di
essere la nazione vincente grazie alla magnificità e alla potenza del Grande Fratello e delle sue
milizie.
Il potere è suddiviso in diversi enti: il ministero d’amore, che si occupa della sicurezza interna; il
ministero della pace, che in realtà si occupa della guerra, il ministero dell’abbondanza, che si
occupa delle questioni economiche e il ministero della verità, che si occupa della propaganda del
partito, secondo un revisionismo che porta a modificare informazioni, giornali, libri per sostenere
le posizioni attuali del governo. Vige un sistema di classi dove le persone di alto rango
frequentavano il Partito Interno, mentre le gerarchie più basse del sistema frequentavano il
Partito esterno. Alla base della piramide gerarchica c’erano i Prolet che si dedicavano perlopiù ai
lavori manuali.
Per evitare ogni forma di libero pensiero la lingua è stata trasformata in Neolingua; di
conseguenza, inventare parole per un nuovo dizionario significava compiere uno psicoreato e
veniva talvolta punito con la morte. L’adoperare di eufemismi e di termini socialmente accettabili,
diventava sempre una pratica più diffusa in una politica che cercava in ogni modo di convincere
una popolazione non troppo attenta a sostenere posizioni a loro svantaggiose. Spesso basta
solamente una riflessione per cogliere il sottile significato delle parole. Due delle tipiche
espressioni in neolingua sono gli slogan con cui il Partito diffonde la propria ideologia:” La guerra è
pace. La libertà è schiavitù. L’ignoranza è forza” e, a seguire, anche “Chi controlla il passato,
controlla il futuro: chi controlla il presente, controlla il passato”.
Il protagonista del romanzo è Winston Smith, il quale è un funzionario del Partito Esterno che
lavorava al ministero della verità, quindi il suo lavoro consisteva nell’alterare la verità e creandone
un’altra più adatta ai desideri del Partito. Winston, nonostante le apparenze che doveva
mantenere per non essere arrestato dalla psicopolizia, non condivideva la dottrina del regime ed è
conscio, del lavoro di falsificazione che compiva. Iniziò a scrivere, come forma di ribellione
personale, un diario, nel quale riunisce tutti i suoi pensieri e le proprie critiche contro il Partito che
si rivelò subito essere un’azione altamente pericolosa perché era una manifestazione di libero
pensiero ed arbitrio non controllabile dal governo. Winston, infatti, è costretto a scrivere le pagine
del suo diario nell’unico angolo della sua casa non coperto dal teleschermo. Il protagonista, era
ossessionato da due figure principalmente: un tale di nome O’Brien, era un’influente esponente
del Partito Interno che Winston sospettava essere una Spia della Confraternita, un’organizzazione
contro il Socing; e di Julia, una ragazza che, provava nei suoi confronti, sentimenti contrapposti in
quanto era attratto da lei ma allo stesso tempo temeva che fosse una spia della psicopolizia.
Tuttavia, un giorno, Julia recapita a Winston un biglietto di carta, su cui c’era scritto che lei lo
amava. Iniziò così la relazione tra i due, e, dopo alcuni fugaci incontri in luoghi di campagna,
decisero di affittare una stanza sprovvista di teleschermo nel settore proletario della città da Mr.
Charrington, lo stesso che vendé il diario a Winston.
Inaspettatamente, un giorno, i due protagonisti furono convocati nel lussuoso appartamento di
O’Brien e gli rivelò di essere un membro della confraternita e di lavorare per il crollo del Socing.
Egli, consegnò ad entrambi il libro segreto di Goldstein che si intitolava “Teoria e Prassi del
collettivismo oligarchico” da cui Julia e Winston appresero le linee guida di una futura società
basata sui principi di classe. Scoprirono solamente poco tempo dopo che, sia O’Brien che Mr.
Charrington erano emissari della psicopolizia. Così, Winston e Julia furono arrestati in flagrante
nella loro stanza e condotti al ministero dell’amore dove furono separati e barbaramente torturati
dallo stesso O’Brien.
Oltre alla tortura fisica, viene descritta anche una tortura psicologica la logica del Bipensiero nella
quale bisogna imparare a sostenere contemporaneamente idee e tesi diverse tra loro, in modo da
essere sempre fedeli all’ortodossia del Partito. Questo tipo di tortura è composto da tre fasi:
l’apprendimento, la comprensione e l’accettazione che portano al completo reset del cervello. Per
non tradire la sua amata, Winston, resiste a ogni tipo di tortura fisica, ma, quando viene condotto
da O’Brien nella stanza 101, la tradisce perché deve affrontare la sua più grande paura: i topi.
Dopo il lavaggio del cervello, il protagonista viene reinserito nella società civile, essendo, adesso
un devoto sostenitore del Grande Fratello. Un giorno, incontra Julia in un parco ed è lì che si
confessano di essersi traditi a vicenda e capiscono di non provare più sentimenti l’uno nei
confronti dell’altra. Il libro si conclude descrivendo una scena: Winston seduto in un bar, ed è
molto compiaciuto e si rallegra alla grandezza del Grande Fratello dopo aver avuto la notizia di un
importante successo militare dell’Oceania.
“1984” viene definito “utopia dispotica” ovvero la visione di un futuro negativo; questa
interpretazione dell’autore è fondata su eventi storici vissuti in prima persona. Chiaramente, mi
riferisco alle due guerre mondiali che George Orwell ha vissuto e ne hanno influenzato il suo modo
di pensare e il suo giudizio sconvolgendogli completamente la concezione degli eventi. In questo
romanzo, lo scrittore, induce il lettore a riflettere: descrive il futuro in questo modo per fargli
ricordare che non è molto lontano dalla nostra realtà.
A prima lettura degli slogan del Partito, ho subito intuito il tipo di regime che doveva affrontare
George Orwell: una dittatura ai livelli estremi, senza il diritto del libero pensiero, la libertà di parola
l’utilizzo del potere per manipolare l’opinione… è il completo annullamento della persona. Un
punto fondamentale della politica del Partito è la manipolazione del passato, come recitato dallo
slogan: “Chi controlla il passato, controlla il futuro; chi controlla il presente, controlla il passato”.
Tutti i fatti che rivelino contraddizione a ciò che il Partito afferma, vengono periodicamente
modificati e cancellati, alterando la storia. Il partito stesso, controlla sia i documenti, che la
memoria, quindi controllando il passato, controllerà il futuro. A questo contribuisce l’uso di una
nuova lingua riducendo il significato ai concetti più elementari possibili, rendendo l’individuo
incapace di avere un pensiero proprio. L’aspetto più inquietante del romanzo è la manipolazione
delle menti con il Bipensiero, rendendole consone alla propaganda del Partito. Sembra assurdo
eliminare i ricordi di una persona per poi sostituirli, in aggiunta, la sola idea che la realtà sia solo
una nostra convinzione e che il passato possa essere ripristinato così facilmente mi terrorizza.
Questo romanzo può essere facilmente collegato con l’attualità: i mass media. Essi vengono
principalmente concepiti come strumento il cui potere è in grado di controllare masse, annullare
l’individualità e di creare consenso. Naturalmente, i social media, se utilizzati in modo corretto,
sono un mezzo di comunicazione e di condivisione. Oggi, il controllo di ogni nostra azione, come
nel romanzo con i teleschermi, non ci viene imposto, ma siamo noi stessi attraverso i social
network, a permetterlo. Anzi, a renderlo possibile. Da tempo ormai si discute sulla facilità in cui le
piattaforme possano ricavare ogni informazione su ciascun individuo, e per stimolare allo stesso
tempo anche la diffusione di determinati pensieri, opinioni e atteggiamenti.
In conclusione, è normale valutare “1984” come un libro dal carattere profetico, nel quale l’autore
ha sottolineato i caratteri di un regime totalitario controllato dalle masse. Sebbene si possa ancora
riscontrare tutto ciò al giorno d’oggi, il romanzo ci insegna il valore del pensiero individuale e una
valutazione più critica e obbiettiva del presente odierno.