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24.10.

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Orlando parte dalla identificazione del genere letterario del romanzo e per lui il gattopardo è un romanzo
storico.
Il romanzo storico era ritenuto un genere minore nell’ambito della critica letteraria

In questi decenni si moltiplicano i romanzi storici, non solo in Italia

Problema nella critica italiana: sono veramente romanzi storici?


Il romanzo storico vero e proprio (presunto) non è mai resistito.
Sia perché non c’è una regola, e sia perché i generi letterari dall’800 sono tutti anti normativi, meno legati
norme, modelli.

Dibattito italiano dei critici definiti accademici

Fuori dall’Italia il dibattito sul romanzo storico si articola in modo diverso:


LUKACS> prospettiva teorica del Marxismo
Per lui il genere letterario non può piu essere guardato, come avveniva in passato, dal punto di vista
formale e strutturale (possiamo dire che il sonetto abbia quella struttura per esempio, ma questo non ci
dice nulla sulla funzione dei generi letterari); inoltre si chiede perché in alcuni periodi storici prevale un
genere e in altri periodi un altro genere.
Lukacs cerca le cause di questo fenomeno nella società e nell’economia: i generi letterari sono delle forme
che corrispondono alle classi sociali.
Nell’epoca in cui prevale l’aristocrazia prevalgono i generi che sono funzionali ad un tipo di pubblico che
esiste in quella società. Nell’aristocrazia greca e latina i generi guida sono la lirica (corale, legata al teatro) e
l’epica, che non sono possibili nel mondo moderno in cui la nobiltà ormai ha perso quell’egemonia sulle
classi sociali.
L’epica non va piu bene per la nuova classe sociale che progressivamente si sostituisce all’aristocrazia, ed è
la borghesia.
Si presenta come un genere senza regola, meno legato a regole e questo perché la borghesia è meno legata
a delle norme.
La borghesia si arricchisce con il mercato, quindi le regole sono disparate ed è piu facile impoverirsi
Il romanzo corrisponde a questa struttura sociale
Lukas parla di rispecchiamento> i generi rispecchiano la configurazione sociale
Da questo punto di vista, la letteratura per lui è sempre realistica, perché rispecchia la realtà sociale, anche
se ci saranno prodotti artistici che rispecchiano meglio di altri
Il realismo consiste nel rapporto di mimesi tra la base sociale e la sovrastruttura.
Tutto il romanzo della modernità è realistico e per lui il romanzo storico è romanzo> per lui non c’è
differenza tra romanzo storico e romanzo, tutti i romanzi sono storici> Il rapporto con la realtà storica è
inevitabile
Poi questa teoria, che in Italia è stata vista male,
la prospettiva di Lukas annulla la possibilità di fare classificazione: non ha piu senso porsi la domanda se
quel romanzo è storico o meno.
Il romanzo storico è tale perché rispecchia la borghesia
Nel tempo però ha vinto Lukacs nel dibattito accademico

Vittorio Spinazzola dice che i tre romanzi di Pirandello, Lampedusa e De Roberto non siano romanzi storici
perché non ci presentano una rappresentazione della storia progressista > visione apocalittica della storia
Orlando non accetta la prospettiva di Spinazzola

Visione storia gattopardo:


Il principe non crede nel progresso (Spinazzola ha quindi ragione)

-Manzoni non crede nel progresso, ma nella divina provvidenza, come rimedio alla storia. Anche lui aveva
visione pessimistica della storia> anche lui visione antistorica del romanzo

Il romanzo storico non c’è scritto da nessuna parte che debba parlare della classe perdente

Negli anni della maturità (anni 50), introduce una nuova categoria, la distinzione tra narrazione e
descrizione:
per Lukacs il romanzo, l’arte> è narrativa; quando nella letteratura c’è la descrizione significa che essa sta
attraversando una fase di crisi.
La narrazione si distacca dalla realtà che si vede, si basa sull’invenzione, ma proprio per questo rispecchia
meglio la realtà> la narrazione è invenzione> il vero realismo è quello di chi inventa
Chi descrive, proprio perché si concentra sui particolari, perde di vista l’universale o totalità (fa distinzione
tra particolare e universale).
La narrazione> mira a rappresentare la totalità
La descrizione> mette in evidenza ciò che appare irrelato rispetto alla totalità
L’allegoria è la figura retorica che pone in correlazione un particolare con l’universale (la usa Dante)
Il dibattito filosofico del 900 pone in primo piano la questione dell’allegoria: si discuteva una differenza tra
l’allegoria antica e moderna.
 Quella antica si fonda su un sistema teologico (Bibbia e testi sacri in generale sono allegorici)
 l’uomo moderno è legato all’allegoria ‘vuota’
Parlare di particolare e universale significa vedere una modernità ancorata ancora a dei valori
Il narrare ha ancora un senso valido, indiscutibile
Per Lukacs ha zero importanza la posizione ideologica dello scrittore: un autore conservatore fascista può
scrivere benissimo un testo di sinistra, perché il rispecchiamento non avviene su base di coscienza
(inconscio)
Balzac, che era un conservatore francese, in realtà, come scrittore è un rivoluzionario: ha fatto piu lui sulla
rivoluzione francese rispetto ad autori che si dichiaravano rivoluzionari
Zola non riesce a mettere in campo il rispecchiamento, in lui non si vede la totalità. Lui era progressista ma
come scrittore era conservatore
Il testo letterario funziona da sé, indipendentemente dall’ideologia di chi l’ha scritto: tutto dipende dalla
bravura dello scrittore
Quello che conta è l’ideologia del testo
Orlando è d’accordo con questa teoria, mette insieme la critica marxista e psicoanalitica
Nonostante Lampedusa sia conservatore e anche il protagonista, secondo Orlando il romanzo non è
necessario che debba veicolare questa visione.

RENE GIRARD
Anche lui influenzato dalla psicoanalisi e dal dibattito marxista inizialmente, ma poi prende una strada
diversa, diviene studioso di religione, di pensiero mistico.
I suoi allievi> girardiani
Scrive un libro:
Menzogna romantica e la verità romanzesca
Sottotitolo: mediazioni del desiderio nella letteratura e nella vita
In questo libro, Girard si concentra sul tema dell’amore nei romanzi:
prende alcune delle storie d’amore più famose, le analizza e le smonta e poi conclude con quella che
appare un’affermazione paradossale. Prendendo la storia d’amore tra Tristano e Isotta, dice che ‘’Tristano
non amava Isotta e Isotta non amava Tristano, […] la loro storia d’amore macchia un doppio narcisismo’’.
In letteratura l’amore per l’altro non è veramente tale, ma indicatore di un desiderio mimetico in cui
amando l’altro si desidera essere altro da sé.
Girard dice che il desiderio è sempre triangolare
Isotta è il mediatore, e l’oggetto del desiderio è altro, e resta quasi sempre nascosto> si tratta di un
desiderio sociale, non riguarda l’amore: Tristano vuole essere re
Dietro il mediatore c’è l’invidia per ciò che l’oggetto del desiderio veicola, questo diviene più forte man
mano che ci si avvicina all’800. E’ il caso di Madame Bovary, che non ama i suoi amanti, ha il desiderio per
loro perché vorrebbe essere aristocratica (soffre perché non appartiene al ceto sociale superiore)
Invidia sociale al posto dell’amore
anche la letteratura mette in campo l’invidia

Per Girard il bovarismo è un tema centrale


Il problema è quando la letteratura si trasferisce nella realtà, quando si ritiene vero il racconto romantico
Pensare che il romanticismo sia veritiero significa entrare in una dimensione bovaristica

Per Girard l’amore esiste ma non è romantico: il vero amore consiste nella rinuncia al desiderio

Il romanticismo è espressione di narcisismo


Chi ama in modo romantico ama se stesso e non l’altro e questo amore nasconde il mediatore
Nella società la violenza, l’aggressività e l’invidia sono piu centrali dell’amore secondo Girard

In un punto molto discusso scrive che forse il vero amore è l’invidia.

Quando c’è il mediatore, l’invidia non si vede

Nel sottotitolo, Girard vuole sottolineare la letteratura e la vita, che sono due cose diverse.
Anche nella vita bisogna non cedere a tentazioni

Tancredi è il mediatore di Angelica, il cui vero desiderio è l’aristocrazia


(è attratto dai soldi)

In piu per Lampedusa l’amore romantico non gli piaceva

Il romanticismo è l’idea disinteressata dell’amore

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