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Lezione 3 - 04/03

Primo grande scrittore della prima parte dell’800

Chateaubriand: maestro e modello romantico


Diversi riferimenti biografici
Aveva 20 anni allo scoppio della rivoluzione francese, uno dei giovani emigrati contro la
rivoluzione/ cattolico (politico però e non individuale, privato).
Sarà uno dei viaggiatori/scrittori dell’America, dove c’erano dei posti ancora inesplorati.

La lontananza forzata dalle proprie terre induce un sentimento inedito di ‘nazione’ / rimpianto
per la terra dei propri morti —> susciterà in questo autore un pezzo del suo romanticismo
(che è cosmopolita, ma è nazionalista).

Leggere Walter Scott —> tratto distintivo è la riscoperta delle sue tradizioni nazionali ai limiti
dell’invenzione (tipo il Kilt, invenzione dell’800).

I rapporti con Napoleone sono altalenanti, lui vuole fare il ministro degli Esteri (non lo
diventerà mai) però cerca di raggirare l’imperatore. Dopo Napoleone, nei primi anni della
restaurazione, avrà una forte influenza politica.

Nei mémoire: racconterà o inventerà un aneddoto: di aver detto al sovrano ‘io credo che il
tempo dei re è terminato’ e il re risponde si — la restaurazione è una finzione storica, la
rivoluzione ha distrutto tutto per lasciare posto al Dio denaro (come diceva Marx).

CATTOLICESIMO POLITICO - punti più importanti sono il trono e l’altare.

Lo stile:
Tutti i tratti si possono racchiudere nel (vago), è il maestro della sfumatura e della allusione;
il primo grande romantico francese perché usa la lingua in maniera diversa, evoca, suscita,
manda delle sfumature, delle pennellate che consentono al lettore di completare il quadro
con la sua immaginazione da qui finisce il francese di Malerbe, il francese didascalico, la
lingua razionale che descrive il mondo; ma una letteratura che sviluppa e stuzzica il cuore e
la sensualità.
Lo scrittore si pone in termini soggettivi, restituisce un'impressione del mondo esterno,
filtrato attraverso il prima della sensibilità dello scrittore.
Rivaluta l’aspetto personale e la sensorialità che sono evidenti, tutto ciò che sfugge al
controllo ossessivo della ragione —> questo determina in continuità con i primi del
romanticismo, spostamento della prosa che è logica verso la poesia che è analogica.

(Leggere lo studio di Jacobson sulle malattie del linguaggio)

[Nell’ analogia c'è del divino: nel senso che come Dio con la parola ha creato il mondo,
anche le corrispondenze ovvero le analogie tra una cosa ad un’altra creano un nuovo
mondo, una convenzione non ancora socializzata, ovvero dei rapporti completamente
nuovi.] —> ciò è disordine, ma è anche scoperta!
Aspetto metrico romantico- le allitterazioni, le assonanze i metri bianchi ovvero i versi
nascosti all’interno del testo e persino delle rime, tutto valorizza l'estetica del testo letterario-
come la musica che trasmette impressioni.

Grande inventore del mal du siècle: interessa i giovani, la malattia adolescenziale, la


gioventù che si sente del tutto privata di scopi, guardando al passato, pensando al presente
e proiettando al futuro, non riesce a trovare il suo scopo o diversi incarichi - finito il tempo
dell’eroismo e dei cavalieri.- essere nati nel secolo sbagliato.

Le opere:

Geni du cristianismo: scritto come se fosse un'opera su commissione da donare


all’imperatore per celebrare l’unione con la chiesa cattolica; racconta tutta la storia
dell’umanità secondo la religione, ovvero la storia è parola divina che si realizza.
Da qui il romanzo Renet (che insieme al Jacopo ortis, Werther sono descritti i malesseri del
Jeune homme romantique).
scritto dopo la rivoluzione, ma è ambientato nel 700, prima della rivoluzione, nel clima Del
malessere aristocratico:

- La considerazione che il proprio tempo sia finito, il castello della famiglia è


abbandonato e semidistrutto —> visione prospettica, immagine della propria fine nel
tempo, stai in piedi, ma sei disabitato, hai perso la tua funzione sociale, ovvero non
sei utile;
- Il tema dell’amore: il personaggio è legato da un rapporto torbido con la sorella, essa
per evitare il peggio diventa monaca —> non funziona più l’amore, tutto il mondo non
è più logico (prima spiegazione); amare la propria sorella ovvero cercare l’amore
nella famiglia, è simbolo di amare se stessi, ovvero amore proiettato verso l’interno;
- L’America: lui va a cercare l’America selvaggia, ovvero della conquista del western,
la natura: perché la natura incontaminata ?: cerca le origini, quindi anche la libertà,
non un mondo contaminato dalla società, dalle costrizioni e corruzioni; anche altra
cosa la civiltà ormai è dilagante, non c'è più speranza, ma tutto è intaccato dalla
società, hanno smesso di obbedire solo e leggi di dio per quelle degli uomini, ovvero
quello del denaro —> pessimismo che diventa quasi una moda.

Altre opere in ambito religioso:


1 i martiri: epopea religiosa, di ambientazione orientale, vicende di due martiri cristiani, un
uomo e una donna, imponendo la legittimazione del divino cristiano in letteratura; ma anche
seguire una moda, che ritorna al rimosso, il religioso torna in termini estetici, (amore tra i due
martiri), la religione serve a nascondere la struttura (ovvero l’accumulazione delle
ricchezze), può essere però anche una protesta, ovvero il martirio verso qualcosa in cui si
crede, che non sia il denaro./ si può vivere e morire per dio e non solo per la ricchezza.

Le memorie:
Scrive 44 volumi da vivo, ma immagina dosi morto, sul suo passato, come se un morto nella
sua tomba sullo scoglio raccontasse alle generazione future i morti delle generazioni
precedenti —> memoria non progettuale, memoria quasi archeologica, con funzione di
critica del suo tempo (quindi passato), ma non ha nessuna proiezione sul futuro, è una porta
chiusa verso il futuro.
Racconto di una vita, della sua vita, dalla sua nascita quasi fino alla sua morte (scritto quindi
‘da un morto’).
Autobiografia, ampiamente romanzata, che si concentra sul tema dei morti, come un
catalogo delle morti illustri del proprio tempo, ad ogni pagina c’è un funerale;
tema dell’ UBI SUNT(dove sono finite le glorie del passato), la morte riduce TUTTI in ceneri.

—> apparentemente c’è una ripresa della tematica religiosa della caducità della vita umana,
le glorie sono tutte periture, arriva la morte che falcia (questa è l’apparenza); mentre la
sostanza ribalta questa ideologia medievale: questo si, ma dopo la morte c’è la me memoria,
trasmessa con il racconto, c’è un’eredità letteraria, i morti si sbriciolano, ma vivono nei libri,
la tomba raccontata diventa una sorta di trampolino verso l’eternità;
Ruolo dell’uomo di lettere: eternare la memoria del proprio tempo, il sepolcro chiude, invece
quello letterario apre! Il grande motto oltre se stesso, è Napoleone, che Chateaubriand ha
attaccato, umiliato, però è visto come sempre vivo e mai morto, anzi è più vivo di quanto non
fosse mai stato, Napoleone è il modello ineguagliato della gioventù, essendo anche causa
del loro malessere; nessuno sarà mai all’altezza di Napoleone.

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