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NATURALISMO

Significato
 Le prime attestazioni del termine si trovano nel latino cinquentesco (naturalismus)
 É tra il sei e settecento che il termine comincia ad essere usato, in inglese e francese,
come sinonimo di materialismo in modo più preciso “dottrina filosofica per cui non esiste
realtà al di fuori della natura”
 Nell’800 viene adoperata dagli studiosi per designare la tendenza letteraria che mira ad
una esatta, scientifica, oggettiva rappresentazione della realtà.

 Corrente letteraria nata in Francia tra il 1870 e il 1890


 Il naturalismo risente del panorama culturale e filosofico del positivismo, espressione di una
nuova organizzazione industriale della società borghese e sotto la spinta del positivismo il
Naturalismo:
- Sottolinea il dominio del vero
- Fa propri I dati della scienza biologica e sociologica
- Si propone scopi di progresso sociale e umano
PRESUPPOSTI TEORICI

 Si hanno con le concezioni filosofiche di auguste comte


 Comte ritiene che l’evoluzione umana ha seguito tre stadi: teologico, metafisico e positivo
 Vengono individuate delle leggi invariabili che guidano la società e la natura
 In questo contesto è fondamentale la teoria dell’evoluzionismo ad opera di Charles Darwin,
secondo lui tutti gli esseri umani si evolvono nel tempo durante la lotta dell’esistenza, in cui
sopravvive chi è più adatto ad acquisire e sviluppare ciò che gli serve. Nasce così il
concetto di adattamento all’ambiente.
AUTORI

 I precursori del naturalismo sono Balzac, Gustav Flaubert (l’autore del romanzo di madame
bovary) e Goncourt che
- Rappresentano con la scrittura la realtà sociale del loro tempo
- Prediligono la forma del romanzo, che si basa sull’osservazione immediata
- Adottano uno stile neutro, comprensibile a tutti
- Vogliono fornire un quadro oggettivo della realtà
E’MILE ZOLA

 Il caposcuola del naturalismo francese è però émile Zola


 Figlio di un ingegnere italiano e di una francese che nasce a Parigi nel 1840
 Nel suo romanzo sperimentale sostiene che il metodo delle scienze deve assere applicato
agli atti intelletuali e passionali dell’uomo
 Quindi per lui, letteratura e filosofia devono entrare a far parte delle scienze, adottando il
metodo sperimentale
 Il romanzo diventa come il resoconto di un’esperienza scientifica esposto al pubblico
 Secondo zola infatti ci sono due principi che regolano la realtà:
- L’ereditarietà biologica
- L’influsso esercitato dall’ambiente sociale
 Grazie alla scienza sperimentale l’uomo diventa padrone dei fenomeni per dominarli e si
impadronisce dei meccanismi psicologici
 Zola attratto dalle idee di Comte sulla sociologia e sedotto dalle ricerche di Darwin sulla
selezione naturale, nei suoi romanzi presta grande attenzione all’ambiente sociale nel
quale I personaggi si muovono e si interessa particolarmente della vita dei poveri: dagli
operai(l’ammazzatoio), ai lavoratori precari di un grande magazzino(il paradiso del signore),
fino alle prostitute d’alto bordo(Nanà)
 Crea quindi un affresco della società francese dell’800 che consta di venti romanzi e
costituisce la saga I Rougon-Macquart, dal nome della famiglia protagonista
IL ROMANZO SPERIMENTALE

 Sperimentale: termine chiave del naturalismo: ma la sua accezione originaria “fondato


sull’esperienza” va presa in un senso tecnico “fondato sull’esperimento”, e quindi
“scientifico”
 Nel romanzo del 1880, Zola spiega il suo progetto, rendendo la figura del romanziere
capace di riprodurre la realtà e di indicare, proprio come fanno le scienze esatte, le cause
dei comportamenti umani e le leggi che li governano
 Zola è quello che oggi si definirebbe uno scrittore politicamente impegnato: I suoi libri non
servivano a intrattenere o divertire il pubblico, ma che gli aprano gli occhi facendo riflettere
sul modo inumano in cui vivevano nelle grandi città industriali di parigi.
 Viene accusato da molti di immoralità, oscenità, gusto per il triviale e per il torbido: le sue
storie non piacevano ad un pubblico borghese conservatore. Rispose alle accuse in molti
scritti teorici e anche nella raccolta “il romanzo sperimentale”.
LE TECNICHE NATURALISTE: L’IMPERSONALITA’ DEL NARRATORE

 La posizione del narratore in una storia può essere presentata in diversi modi:
1. Il narratore può raccontare un episodio che lo riguarda
2. Si può raccontare un episodio accaduto ad altri(il narratore fa comunque parte della
storia)
3. Il narratore può essere esterno alla vicenda e guardarla dall’alto(es.Madame Bovary di
Flaubert)
 Un altro aspetto del racconto che può cambiare è anche “ciò che viene raccontato, ovvero
si possono raccontare I pensieri dei personaggi, come se il narratore fosse dentro alla loro
testa, oppure limitarsi a mostrarne le azioni
 Gli scrittori naturalisti come Zola utilizzano uno stile per lo più oggettivo: evitano di dire I
pensieri dei loro personaggi e cercano di far emergere il loro carattere attraverso le azioni
 Il romanziere non può che essere, come uno scienziato, distaccato, oggettivo e
impersonale.

VERISMO
 La figura di Zola ha avuto molta fortuna in Italia
 Gli ambienti culturali milanesi di sinistra, repubblicani e socialisti diffondono la sua opera
sin dagli anni 70
AUTORI

 Tra gli intellettuali italiani di rilievo abbiamo Verga e Capuana


 Sono intellettuali conservatori meridionali che però operano nell’ambiente milanese
 Entrambi assorbono le sollecitazioni del Naturalismo francese e condividono l’ammirazione
per Zola
 Luigi Capuana era un critico letterario del Corriere della sera e diffonde la conoscenza di
Zola con le sue recensioni, ma nonostante questo rifiuta alcuni aspetti del Naturalismo
francese come la subordinazione della letteratura alla dimostrazione sperimentale
delle tesi scientifiche e l’impegno politico e sociale.
 Secondo Capuana la scientificità doveva esprimersi nella tecnica con cui lo scrittore
rappresenta, deve essere simile all’osservazione scientifica con cui noi descriviamo un
fenomeno
 Nel corso degli anni 80 conquisterà tanti scrittori che cercheranno di documentare la vita
quotidiana delle persone comuni, soprattutto delle plebi meridionali.
 Oltre alla scrittura di novelle e romanzi si accompagna una riflessione teorica su come
narrare, sapendo che I due autori stanno facendo una piccola rivoluzione
 Era un movimento consapevole di se stesso, che fa e riflette su quello che sta facendo
ANALOGIE AL NATURALISMO

 Interesse della vita quotidiana delle persone comuni e per l’osservazione del presente e
non del passato
 L’impersonalità del narratore
 Prefenza per gli intrecci lineari, senza colpi di scena con trame semplici e lunghe
descrizioni oggettive
 Stessa attenzione di Zola per l’ambiente sociale con protagonisti umili in situazioni
difficoltose
DIFFERENZE

Naturalismo Verismo
 Il racconto ha come sfondo la città e  Il racconto ha come sfondo le
come protagonisti I proletari e I campagne meridionali e come
borghesi che ci vivono protagonisti, per lo più, contadini e
pescatori
 Fiducia negli esseri umani e nella forza  Conservatorismo, nessuna fiducia nel
della letteratura come strumento per il progresso e nella letteratura come
progesso sociale strumento per cambiare la società
 Rappresentare la realtà per fare in  Rappresentare la realtà per fare in
modo che il lettore si indigni e si mobiliti modo che il lettore(di solito un lettore
per cambiarla colto del nord Italia) la conosca

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