Sei sulla pagina 1di 4

Positivismo

- Corrente filosofica di pensiero fondata da Auguste Comte nella metà dell’800.


- Fiducia nella scienza: la scienza è l’unica forma di sapere vero e quindi tutto deve essere
basato e interpretato su di essa.

Implicazioni:
- Idea del progresso: la felicità umana sta nel progresso, cioè nello scoprire nuove tecnologie
che possano rendere comoda la vita.
- Comte: i fenomeni sociali e umani possono essere studiati e organizzati come le scienze
dure. Formulare ipotesi, sperimenti e leggi sulle dinamiche umane.

Nascita dell’evoluzionismo darwiniano.

EVOLUZIONISMO o DARWINISMO
contrapposto al CREAZIONISMO: cioè all’idea che esistevano
Adamo ed Eva creati da Dio nell’Eden.
Fondato da Charles Darwin alla fine dell’800.
Darwin sostiene che l’uomo deriva dalle scimmie e che la scimmia
ominide si sia nel tempo adattata agli ambienti e alle situazioni circostanti: quindi ha privilegiato
dei elementi utili alla sopravvivenza (intelligenza, lo stare in piedi) e ha perso quelli inutili (pelo).
||
l’evoluzione premia sempre ciò che è più funzionale alla sopravvivenza. ADATTATI.
||
Comporta idee razziste, discriminatorie.
Perché?
Chi non si è evoluto come gli Europei, veniva considerato non sviluppato, quindi inferiore o
addirittura non umano. E, durante le guerre mondiali questi popoli vennero perseguitati dai
nazifascisti.
||
N.B. Darwin ha fatto un discorso sulla biologia e NON sulla società‼‼‼‼‼‼‼‼

-------------------------------------------------------------------------------------

GLI INTELLETTUALI E LA INDUSTRIALIZZAZIONE


Negli anni ’70 e ’80 dell’’800 si avvia l’industrializzazione in Europa (Fordismo, Taylorismo,
rivoluzione luminosa, cinematografica, risorse, industriale).
Gli intellettuali hanno 3 atteggiamenti:
- entusiasmo (a favore): l’industrializzazione porta il progresso
- rifiuto (contrari): vogliono ritornare al passato
- neutralità: guardano il fenomeno con distacco e aspettano a formulare un giudizio.
||
Positivismo
= movimento filosofico-culturale che ritiene che la scienza sia fonte di verità e che tutto il sapere si
debba organizzare come la scienza, cioè con ipotesi, sperimento, legge. Ritiene che la felicità
umana si realizzi con il progresso scientifico-tecnologico e, quindi, con l’industrializzazione.
Si caratterizza per:
- scientismo
= il metodo della scienza è l’unico valido e vero. tutto è strettamente regolato da leggi
chimiche, fisiche e matematiche. Il fatto “positivo” è quello osservabile e dimostrabile.
- anche i fenomeni sociali e le scienze umanistiche devono utilizzare i metodi di indagine
propri della scienza.
= il metodo della scienza, essendo l’unico valido e vero, va esteso alle materie umanistiche,
sociali e religiose.
- fiducia nella scienza come apportatrice di progresso e felicità
= CULTO DELLA SCIENZA come chiave di salvezza per l’umanità.

REALISMO
= corrente letteraria che si sviluppa alla fine del 700 a partire dal Neoclassicimo e dall’Illuminismo.
Si rifiutano le storie e le narrazioni artificiali e fittizie, cioè inventate, e si predilige la descrizione
della pura e semplice verità .
Il realismo si oppone alla fantasia, alla creatività, alla libera descrizione e all’intromissione del
narratore nella descrizione della scena.
Lo scrittore deve essere come una cinepresa e filmare quello che vede. E basta.

In Francia, il realismo si chiama NATURALISMO.


- descrive la vita in fabbrica
- ha un carattere unitario su tutto il territorio
- DENUNCIA
- Il narratore comunque è presente nei fatti che descrive

In Italia, il realismo si chiama VERISMO (Verga):


- descrive la vita in campagna
- REGIONALISMO: ogni autore parla della propria regione (non c’è ancora l’unità).
- Descrizione SENZA intento di denuncia: la realtà non può essere cambiata.
- IMPERSONALITA’ assoluta => ECLISSE Dell’AUTORE.
- ETOPEA: la narrazione regredisce al livello culturale dei protagonisti e si adatta
perfettamente al loro mondo, alla loro forma mentis, alla loro realtà.

VERISMO Argomenti per la verifica.

Giovanni Verga.
Giovanni Carmelo Verga di Fontanablanca (1840-1922): è scrittore e senatore italiano.
Nasce a Palermo da famiglia nobile. studia a Catania. Studia legge a Catania poi si trasferisce a
Firenze dove studia lettere e belle arti.
Il ventennio di Milano: 1872-1893 sta nella città e frequenta il salotto Maffei. scrive ora la
maggiorparte delle opere. Ritorna a Catania. nel 1890 è a Roma.

Verga ha una visione pessimistica della realtà perché questa è dominata dal cosiddetto
darwinismo sociale, cioè la lotta per la vita e la selezione naturale => il più debole soccombe
sempre. Non c’è consolazione a questa triste realtà e la cultura (la letteratura, in particolare) non
può fare niente per cambiarla: la cultura può solo rappresentare la cruda realtà e divulgarla.
||
Verga è un “privilegiato”: è aristocratico, non pena per la fame o per i problemi della vita
quotidiana ed è quindi fortemente CONSERVATORE: il sistema non deve essere cambiato, non lo
mette in dubbio! Inoltre, rifiuta le idee democratiche, progressiste e socialiste.
Quindi, quando rappresenta il popolo e i suoi stenti per sopravvivere, non lo fa con senso di pietà
e rammarico, ma con semplice distacco.

FASI LETTERARIE
||
1° FASE
= Romanzi storico-patriottici
- Amore e patria
- Sulle lagune
- i carbonari delle montagne

2° FASE
= Romanzi d’amore
- Una peccatrice
- Storia di una capinera
- Eva
- Eros
- Tigre reale

3° FASE
= VERISMO
- Vita dei Campi (raccolta di novelle tra cui Nedda)
- Novelle rusticane (raccolta di novelle tra cui La roba
- Ciclo dei vinti.

La novella di Nedda.
= è uno dei primi scritti di Verga che si possono definire veristi perché parla della condizione di
povertà dei contadini siciliani del tempo.
Tuttavia, che siamo in una prima fase, è chiaro: mancano l’impersonalità assoluta e la “tecnica
cinepresa”.
||
Quali sono gli elementi che non sono ancora ‘veristi’?
1. C’è un prologo dove l’autore si dice onnisciente.
2. ambientazione rusticana
3. Dice di essere un “bozzetto”.
4. il registro linguistico risulta ancora colto e raffinato e non si adatta bene con il linguaggio
dialettale dei contadini siciliani: in questo c’è contrasto.
5. Nedda, la protagonista, è raccontata con la tecnica del “ritratto” e con lo stereotipo
letterario della fanciulla perseguitata.
||
il primo bozzetto siciliano di Nedda risale al 1874.
QUINDI…PRESENTA LE TEMATICHE VERISTE, MA NON ANCORA LE TECNICHE NARRATIVE
VERISTE.

Rosso Malpelo (1878)


= Prima novella verista.
Troviamo:
- impersonalità
- eclissi dell’autore
- regressione del narratore
- straniamento
- discorso indiretto libero
- proverbi e modi di dire.

IL CICLO DEI VINTI


= è un progetto ambizioso in cui vuole descrivere la grande piramide sociale dell’umanità.
Il ciclo di romanzi è incompiuto perché pubblica solo i primi due.
||
l’idea è descrivere con il primo romanzo la situazione degli uomini che lottano contro la fame e per
i bisogni “primari” della vita: fame, freddo, dormire, malattie, casa e lavoro.
Questi sono i più vinti di tutti.

Poi, andando avanti, si arriva a “L’uomo di lusso” che è l’artista.


Artista secondo Verga può essere solo un privilegiato, uno che non deve pensare a nessun bisogno
di sopravvivenza perché ce li ha garantiti; uno che non ha mai lavorato e, quindi, non ha abbrutito
il proprio spirito e la propria liberta.
l’artista è chi è ricco, completamente libero, chi può permettersi di pensare a come soddisfare i
bisogni più ‘alti’ dell’uomo, cioè quelli spirituali: l’arte è sia un passatempo contro l’ozio sia un
modo per realizzare l’anima. Ma di per sé è inutile, non serve alla sopravvivenza ed è un di più.
||
L’ARTE è SENTITA COME PRIVILEGIO e L’ARTISTA è QUELLO CHE, AVENDO VINTO SU TUTTI (il
nobile), RIESCE A ESSERE LIBERO E SODDISFARE I BISOGNI SPIRITUALI.

1. I Malavoglia: pescatori siciliani.


2. Mastro Don Gesualdo: un contadino che riesce a diventare un ricchissimo imprenditore
agricolo: ha molte proprietà, tutto. Ma intorno a sé ha dei parassiti o degli
incompetenti.
3. La duchessa di Leyra: entra in gioco la psicologia e la realtà complessa delle classi
aristocratiche. La duchessa che dà il titolo al romanzo è Isabella Motta-Trao, figlia di
Gesualdo Motta e di Bianca Trao, che ha sposato il duca di Leyra dopo una contrastata
relazione. SI PARLA DELL’AMBIZIONE NOBILIARE: il borghese si vuole nobilitare e fa
matrimoni combinati eο politici.
4. L’onorevole scipione: l’ambizione politica.
5. L’uomo di lusso: l’ambizione artistica.

Potrebbero piacerti anche