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Biografia
◦ 1840 nasce a Catania (o Vizzini) da una famiglia di agiati proprietari
terrieri, con ascendenze nobiliari
◦ Studia privatamente con il maestro Abate da cui assorbe il
patriottismo e il gusto letterario romantico
◦ A 16 anni scrive Amore e patria
◦ Lascia gli studi universitari
◦ La sua formazione irregolare lo discosta dalla tradizione di autori
letteratissimi di profonda cultura umanistica
◦ Studia i testi degli scrittori francesi moderni
◦ 1856-63 scrive i primi romanzi
Periodo fiorentino
◦ 1865 si trasferisce a Firenze (allora capitale del Regno d’Italia)→
vuole liberarsi dei limiti della cultura provinciale e venire a contatto
con la vera società italiana letteraria.
◦ 1871 pubblica Storia di una Capinera
◦ A Firenze incontra Capuana e insieme teorizzano il verismo
Milano e la svolta verso il verismo
◦ 1872 si trasferisce a Milano: centro culturale molto attivo
◦ Conosce De Roberto
◦ Legge i romanzi francesi naturalisti
◦ 1872 Eva; 1875 Eros; 1875 Tigre reale → opere legate al clima romantico (materia
amorosa)
◦ 1874 si apre la stagione verista con la novella Nedda (manca il narratore impersonale)
◦ Svolta verista: 1878 pubblicazione di Rosso Malpelo
◦ 1880 Vita dei campi (Fantasticheria, Rosso Malpelo, L’Amante di Gramigna)
◦ 1881 I Malavoglia
◦ 1883 Novelle rusticane
◦ 1884 venne rappresentata a teatro Cavalleria rusticana che vede come attrice Eleonora
Duse
◦ 1889 Mastro don Gesualdo
Il ritorno a Catania
◦ Torna poi a Catania: è sfiduciato dalla situazione del sud che non è
cambiato
◦ Quando scoppia la Prima guerra mondiale assume posizioni
interventiste e poi nazionaliste
◦ Muore nel 1922
◦ La sua fama raggiungerà il culmine nel Secondo dopoguerra
I romanzi preveristi
– 1866 Una peccatrice: romanzo fortemente autobiografico che
racconta la storia di un borghese siciliano che conquista il successo
ma perde la donna amata e si suicida
– 1871 Storia di una capinera: romanzo che narra un amore impossibile
e la storia di una monacazione forzata
– 1873 Eva: storia di un pittore siciliano che a Firenze brucia le sue
illusioni nell’amore per una ballerinetta che disprezza l’arte
– 1875 Tigre reale: traviamento di un innamorato per una donna fatale
La svolta verista
Impersonalità e narratore
I presupposti verghiani
Lo scrittore deve:
- eclissarsi (la mano dello scrittore «rimarrà assolutamente invisibile»)
- «mettersi nella pelle dei suoi personaggi, vedere le cose coi loro occhi
ed esprimerle con le loro parole» (regressione)
La poetica dell’impersonalità
Il lettore avrà l’impressione di sentire non un racconto di
fatti, ma di assistere a fatti che si svolgono sotto i suoi occhi
– Gesualdo Motta, con la sua intelligenza ed energia, da semplice muratore accumula una fortuna
– Ama Diodata, ma sposa Bianca Trao, una nobile in rovina, sperando che il matrimonio gli apra le porte del mondo aristocratico del
paese. Lei però lo disprezza e respinge.
– In realtà resta escluso dal mondo nobiliare che lo disprezza per le sue umili origini: mastro = provenienza umile; don = nobiltà.
– Nasce Isabella, frutto di un rapporto prematrimoniale di Bianca con un cugino
– Isabella respinge Gesualdo perchè si vergogna delle sue umili origini
– Gesualdo attira le invide del padre geloso della sua fortuna e dei fratelli che vorrebbero spogliarlo dei suoi averi.
– Nel 1848 i nobili dirottano l’odio del popolo contro Gesualdo
– Isabella fugge con un cugino povero, Gesualdo poi, per riparare il disonore, la dà in posa a un nobile squattrinato sborsando una
grande dote.
– Si ammala di cancro e va a vivere nel palazzo del genero e della figlia dove viene relegato in disparte e assiste allo sperpero delle sue
ricchezza
– Muore solo
Differenze con i Malavoglia