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Il naturalismo
Nel 1850, in contrapposizione al romanticismo e sulla base del pensiero positivista 1
, nasce in Francia il movimento naturalista. Il movimento promuove un modello di
romanzo che sappia analizzare scientificamente le realtà umane per poi raccontarle
con obbiettività fotografica grazie ad un occhio "clinico e distaccato". Questa nuova
forma narrativa prevede che il Narratore sia esterno ed impersonale, che non faccia
quindi percepire la sua presenza all'interno della vicenda. Zolà 2 , Flaubert, Balzac
sono solo tre dei grandi nomi che fecero parte di questa nuova corrente letteraria.
Gli scrittori posero sotto la loro indagine gli ambienti della borghesia, del proletariato
e del sotto-proletariato urbano utilizzando spesso gli individui più emarginati e
descrivendo gli ambienti più degradanti con schietto realismo , anche attraverso un
linguaggio proprio dei personaggi. E' con il naturalismo che nasce la concezione
secondo la quale le vicende umane sono determinate dalla combinazione di tratti
psicologici e morali ereditari, dall'ambiente sociale e dal momento storico in cui egli
si trovava a vivere.
Il verismo
Sull'onda del Naturalismo, nasce in Italia il movimento Verista; fondato da Capuana 3
e che vedrà come suo scrittore più famoso Giovanni Verga. A differenza del
movimento da cui trae ispirazione, il Verismo si rivolge prevalentemente agli
ambienti rurali ma mantiene la stessa tecnica narrativa :
Il narratore è impersonale;