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ROMANTICISMO:

dobbiamo distinguere

romanticismo europeo → lo collochiamo tra fine ‘700 e metà 1800 (confusione, sono piu avanti sulla
questione della nazione → nazioni già formate)

romanticismo italiano → nasce nel 1816, con una lettera di una delle poche donne intellettuali del tempo,
madame de stalle (appello - critica agli italiani), che da il via a questo romanticismo italiano che si mescola
con tutti gli ideali del risorgimento

è diverso anche il periodo in cui si svolgono

romanticismo= da un lato si intende un periodo storico, età storica caratterizzata da alcune influenze, da un
contesto culturale di tipo romantico, dall’altra parte si intendono anche dei movimenti letterari e artistici
con dei manifesti programmatici

es. leopardi → si trova nel periodo storico del romanticismo, metà 1800, ma se lo si legge è già tutto
proiettato nel 1900

non è solo un movimento culturale o storico, un nuovo modo di intendere la storia, l'arte e la letteratura,
ma è un nuovo modo di intendere la vita stessa, al concezione della vita, concezione nuova dell’uomo,
l'uomo non è solo ragione ma é sentimento, passione, struggimento

venivano dal periodo illuminista della riv francese, riv spaventosa, ribalta tutto in un re e in un imperatore,
questi uomini hanno creduto veramente in una novita possibile grazie alla ragione, loro erano i detentori di
questo movimento, loro finalmente stavano cambiando il mondo → tutto questo poi porta a una delusione,
le scorie dell’illuminismo ce le portiamo ancora oggi → storicamente ha una delusione, 1800 pieno di moti
di indipendenza, guerre, riv, fatica e delusione, periodo in cui la ragione non era stata sufficiente

l'uomo e la sua massima ragione aveva soffocato una parte di se che ora viene prepotentemente fuori: l’io,
come cuore e come infinito, l’io è in realtà infinito, non qualcosa di definibile in degli spazi definibili

genio= uno a cui le cose vengono facili, che non deve fare fatica → concetto che nasce dal romanticismo,
come colui che non deve più studiare, per il suo sentimento si mette a fare una cosa, loro, i romantici,
vogliono sdoganare tutta la tecnica e la razionalità e far parlare il sentimento puro → concetto di uscire dalle
forme, ha un motivo, un senso, l’importante è l'atto creativo non quello che ne viene fuori

poesia e letteratura= studiare tutti quelli prima di lui, la poesia sono giorni e giorni su revisioni su quella
cosa con conoscenze, è una tecnica, non è un sentimento, ci vuole dedizione

termine romanticismo= nasce in inghilterra, romantic nel 600= aveva ancora un aspetto dispregiativo, si
intendeva qualcosa di falso, indicava l’argomento di tutte le storie inventate, immaginazione

nel 700 il termine evolve, inizia a indicare tutto ciò che ha a che fare con l'immaginazione e la fantasia,
qualcosa di fantastico

sempre nel 700 diventerà qualcosa che indica un aspetto introspettivo, tutto ciò che ha a che fare con gli
aspetti malinconici dell’uomo, per indicare in modo malinconico e nostalgico ciò che caratterizza l;uomo

Romantico: intende la poesia dei moderni.


Fine 700, inizio 800 epoca di grandi rivoluzioni, grazie a rivoluzione industriale si crea idea del progresso,
tempo a favore dell’uomo, la tecnologia può solo aumentare, migliorare, l’uomo con la ragione può tutto.
Non è tutto splendere però. Luddismo= in un mondo di progresso, come sempre, l’ombra del progresso
sono i contadini, spostati dalle campagne alla città, in condizioni sociali, igieniche e di salute terribili, poveri,
soffrono. Nasce movimento luddista che dice macchine sono dei mostri e vanno distrutte. Questo per dire
che anche 700 e illuminismo era periodo di grande tensione e grandi conflitti. Da un lato c’erano gli euforici,
dall’altro persone che soffrivano, erano inquiete, capivano che nella macchina si stava alienando l’uomo.
Non è un periodo semplice. Come sempre la letteratura denuncia prima degli altri di che cosa sta
succedendo, fa interprete di qualcosa di cui il popolo ancora non è cosciente.

Intellettuale è costretto a modificare i suoi prodotti, nuova visione dell’intellettuale. Da un lato intellettuale
si sente estraneo alla società, dall’altro è uni dei primi a riconoscere le inquietudini che stanno colpendo il
mondo contemporaneo. Vive questo fortissimo senso di sradicamento e di risentimento verso la società per
la prima volta c’è proprio un’ira, una rabbia verso la società. Da qui, a livello ancora più generale, c’è lo
scollamento e la divisione tra l’io e il mondo – scissione tra reale e ideale. Cosa vuol dire? L’uomo romantico
crede in degli ideali che non trovano più un riscontro nella realtà, coem se gli umani avessero in mentre un
mondo più umano in cui vivere, ma il reale non corrisponde – contrapposizione tra come questi uomini
vorrebbero vivere e la realtà che si trovano a vivere. Questa scissione a volte diventa proprio un dissidio
ontologico (riguarda l’essere). Che porta spesso alla follia o all’irrazionale. Questo dissidio è anche interno,
si sente sempre diviso l’uomo romantico, anche in sé è diviso. Una parte di romanticismo sfocia
nell’irrazionale: in modi un po’ sinistri, gotici.

Spesso una delle tematiche in generale è quella dell’irrazionalità. Perché sono tutti degli aspetti che hanno a
che fare con un mistero, con una parte misteriosa di se, non agiamo razionalmente, non siamo coscienti,
quando sogniamo o momenti di follia – momenti cardini che ci fanno toccare la dimensione misteriosa di
noi e dell’essere. Questa ricerca della parte irrazionale avviene in tanti modi diversi:

- Religione: la ricercano in modo positivo anche nella religione – ritorno all’amore e degli aspetti
religiosi, curano una parte non razionale dell’uomo
- Esoterismo: altri si buttano su esoterismo: tutto ciò che è esotico, si dedica o in una ricerca di luoghi
lotnani o tmepo lontani – l’arte va a ricercare gli uomini primitivi, tanti artisti vanno in asia a
ricercare quell’infanzia dove i popoli vivevano ancora in una dimensione primitiva, senza società che
imponeva regole. La modernità che aveva la ragione – tempi lontano – amano medioevo, sognano
di tornare in un’altra epoca.
- Romanticismo nero: si lascia affascinare dal male

Irrazionalismo: Herder – ragione non sufficiente a rispodnere domande dell’uomo e uomo non è formato
solo di ragion.

Sensucht: significa il dolore del desiderio o male del desiderio. Indica il cuore del romanticismo: i romantici
sono affetti da questa mancanza profonda che non riescono a colmare per cui però si sentono fatti. Però
questo doloroso perché ci si sente fatti per qualcosa di infinito ma per qualcosa che non si può raggiungere
– è doloroso desiderare, si preferirebbe strapparsi il desiderare, desiderare qualcosa di più è qualcosa che fa
male, soprattutto s ecome loro capiscono di essere destinati a un infinito ma che non possono raggiungere,
ma allo stesso tempo non possono fare a meno di desiderare, desiderio fa parte dell’uomo. Questa
mancanza perenne.

Fuga dai limiti: per andar contro ciò che è razionale cercano tutto ciò che non ha limiti: infinito- cercano di
raggiungerlo.

Genio: diventa un mediatore tra l’io e il mondo, tra gente comune e mondo, colui che prova ad operare
libero da qualsiasi vincolo di rappresentare l’infinito.
Sublime: inziano ad essere affascinati da tutti questi aspetti della natura, maestosi, che generano fascino e
timore. Natura ci affascina ma ci spaventa. Natura selvaggia, suscita emozioni grandiose estasi e orrore.

Natura anche un momento di pace: romanticismo diviso: negativo e positivo. In tutti questi aspetti della
natura ce l’abbiamo vista come rappresentazione dell’inquietudine dell’uomo o il luogo in cui tronare.

Video romanticismo: immagini. Villa reale di Monza è neoclassica. Goya: si fa portavoce degli ideali
illuministi. Inquietudine che emerge dalle sue opere anticipa il romanticismo. Romanticismo: dopo
delusione ideali illuministici ideali rispondere a questioni come il rapporto tra natura e l’uomo e dio.
Valorizza l’irrazionalità e irregolarità dei sentimenti, apprezza natura, paesaggio e rovine, preferisce cultura
medievale che classica, sublime (fascino e orrore). Opera uccelli Goya: il sonno della ragione genera mostri,
scritto anche nell’opera, inquietudini. Immagini molto forti, anche la forma, i contorni delle c ose si disfano:
saturno che divora i suoi figli. Canova nella villa reale equilibrato perfetto, qui contorni confusi. si ritorna a
natura selvaggia, tempeste confuse (tempesta di neve) è l’animo che rappresenta il romantico, è una cosa
profonda. Eruzione del Vesuvio: anche vulcani (affascinante ma terrore). L’incendio delle camere dei lord e
dei comuni: anche dal punto di vista storico succedono tante cose. Naufragi. Spesso l’io rispetto alla natura
è considerato piccolissimo, è piccolo di fronte alla natura, natura grande rispetto all’uomo.

Popolo: visto diversamente. Romanticismo negativo e positivo perché?

- Romanticismo europeo: sono tutte già nazioni, a parte l’Italia, sta già emergendo concetto di
nazione, il popolo inteso come società in cui si vive è visto negativamente come ente da cui fuggire,
si preferisce rifugiarsi/ritornare all’infanzia dei popoli. Momento in cui i popoli erano naturali,
istintivi, seguivano i ritmi della natura, questo grande amore a tutti i popoli esotici che ancora non
erano stati intaccati da tutti i meccanismi moderni. Romantici si oppongono all’illuminismo,
coesistono, ci sono entrambi. La parte dei romantici di fronte al nazionalismo preferirebbe tornare
all’infanzia dei popoli: naive, innocente. Vita di oggi frenetica, non si riesce a fermarsi e stare al
momento presente, senza pensiero e preoccupazione, hanno la necessità di rivivere il tempo della
natura, la giornata per come è. sentire il ritmo della natura, stare in un mondo incontaminato,
uomo non è intaccato così tanto dalla ragione ma vive per il sentimento umano. Esaltazione della
ragione ha disumanizzato l’uomo.
- Il popolo nel romanticismo italiano è visto in modo diverso: influenzato da tutti gli ideali
risorgimentali, si sta cercano un modo per fare una nazione, verrà data maggiore importanza sia al
popolo che alla storia. La storia è ciò che ha portato un popolo ad avere la sua identità. Italiani
invece non sono già italiano, non si chiamano ancora italia, tutti gli italiani letterati tentano di far
vedere come già, c’era un’identità, un sentire che parlava di un’identità italiana anche se non c’era
un governo che poteva chiamarli tali. Per loro il popolo sarà uno degli scopi da raggiungere, viene
rivalutato, visto in modo postivo.

Quindni popolo in Europa visto come società e tendenzialmente la società è qualcosa da cui fuggire perché
rotta, mecanizzata e sta eliminando l’uomo. Si preferisce fuggire o verso mondi lontani geograficamente.
Primitività che era l’uomo puro, non meccanicizzato, l’uomo non corrotto (africa, asia, diventano
interessanti). Altro visto di allontanamento in luoghi esotici: del tempo – si racconta di epoche passate,
parlano del medioevo.

Popolo indigeno: ancora presente in loro l’ingenuitùà – Gaugein.

Diverso da italia: perché romanticismo coincide co nrisorgimento. Popolo diventa fattore fondamentale
perché si sta tentando di costruire una nazione. Gli altri paesi erano già una nazione, italia si sta avvicinando
all’unità d’italia. Questo moto risrgimentale prova a sfruttare degli espedienti per provare a dimsotrare che
gli italiani sono semore stati italiani. Infatti fondamentali saranno i concetti di: storia e lingua.
- Storia: arco di tempo dove si è creato il popolo, c’è una rivalutazione del passato. Romanticismo più
distruttivo. In italia si rilegge tutta la storia in funzione nazionalista, patriottica, per mostrare come
l’italia era sempre stata così. Una delle prime azioni che viene fatta in italia dopo l’unità: libri di
storia, vengono redatti dei libri di storia, ci basiamo ancora su quelli. Passato viene rivisto e
rivalutato. Da qui nasce il romanzo storico, non è un caso che in questo periodo viene formato il
romanzo sotrico.
- Lingua: perché ci sia un popolo, c’è bisogno di un’unica lingua, un unico linguaggio. Al tempo la
lingua era classicista ma che era saputa, la conoscevano solamente alcuni, un elite culturale,
tendenzialemtne aristocratica, che era una minoranza. E in più era solamente una lingua scritta, non
era la lingua del parlato, dell’oralità, era come si scriveva. È una lingua letteraria, dunque astratta,
nessuno la parlava, tranne un piccolo gruppo che la usava nello scritto soprattutto. Per il resto
c’erano i dialetti. Mancava un’unica lingua. Una darme di lingua e dal tare (nazione unita dal punto
di vista del governo ed esercito ma che abbia anche una stessa lingua, e religione). Si discute su
quale deve essere la lingua dell’italia, manzoni riuscirà a trovare una mediazione. Lui sfrutta il
fiorentino vivo, parlato, volgare, riprende la lingua classica ma calandola nella contemporaneità, la
lingua parlata. I promessi sposi, quando esce la verisone definitiva, manzoni riesce a vendere 60'000
copie, significa che fu letto da tutti, dal popolo anchem non solo elite culturale. Scelse la nostra
lingua.

Romanticismo in italia nasce nel 1816 con madame del sal: scrive una lettera sulla maniera eutilità delle
tradizione: dice che italia è troppo indietro e necessita una rimodernizzazione, invita intelletuali italiani a
guardare quello che succede in europa e modernizzarsi. Le cose che scrivevano erano inutili, e dunque non
interessanti. Le tre parole chiave del romanticismo: vero, utile e interessante. Vero: deve rispodnere al vero,
parlare di cose concrete. Interessante: deve interessare. Questa lettera genera disputa tra classicisit (tra ci
ancora difende gli intellettuali) e romantici.

Disputa classicisit vs romantici:

- Classicista: pietro giordani


- Romantici: Ludoviso di breme, silvio pellico, giovanni berchet, pietro borsieri e emres visconti.

Importnai perché inizia questo dibattito inteleltuale, dopo una lettera del genere c’è una aprte di
intelletuale che si sente offesa, e ribadisce il classico e il bello e la aprte di rimantici che ha bisogno di
rinnovarsi, dice che si ha bisgono di una apertura.

Nascno dei veri e propri manifesti letterari: articoli e saggi che si diffodnano e diventano capisaldi su una o
altra fazione si interrogavano su tre aspetti.

- 1: pubblico, qual è il destinatario? A chi davvero stiamo aprlando e a chi volgiamo parlare?
- 2: qual è il modo di fare letteratura, come deve essere letteratura, maniera in cui bisogna scrivere.
- 3: la società. Il rapporto con la società, la letteratura che ruolo ha rispetto al contesto? Perché
letteratura ormani stava andandno da un'altra parte, era astratta, non aveva nulla a che far eocn la
contempiranieììeità.

Intorno all’ingiustizia… Ludovico di breme – avventura letterarie in un giorno Borseri – lettera semi seria…

Diversa concezione di bello: Mentre i classicisit affermano ancora che la bellezza sia qualcosa di ideale, non
di vero. Vale per arte, come per eltteratura e lingua. Per romantici il concetto di bellezza va sempre calato in
qualcosa di reale e concreto. Il gusto del bello si modificherà nel corso del tempo, non rimarrà fisso,
dimanico, si modifica, cambia a seconda del tmepo.
Diversa concezione di intelletuael: intelettuale rispetto alla società diventera, per i romantci, colui che deve
guidare il popolo, non si deve astrarre dalla realtà ma vi deve partecipare attivamente. Infatti manzoni f ala
lingua italiana, come una elite di intelletuali genera la storia.

Differenza romanticicsmo europeo e italiano:

- Europeo: c’è una evasione – data una realtà si cerca di fuggire, dai limiti, rifugiarsi in ciò che è
misterioso, luighi esotici, bisgono limitare tutto ciò che è limitato.
- Italia: ci sarà una adesione al vero, non si vuole fuggire, ma aderire a cil che succede.

Il conciliatore: silvio pellico, una rivista, nasce 1818-1819, si riuniscon introno ad un giornale, si dibattevano
nei giornali, a milano, è interessante dal punto di vista del nome che si da. Ci fa capire che mentre nel
romantico europeo c’è questo risentimento verso lasocietà, qui gli italiani vogliono conciliare, capiscono che
non si può andare contro e basta, non ci può essere una aprte distruttiva, ma c’è bisogno di trovare un
ocmpromesso. Non c’è questa opposizione rabbiposa agressiva. Austriaci lo fanno chiudere, ma l’eredità
sarà presa d aun’altra rivista: 1819 L’antologia di firenze.

Lettera semi seria di Gricoscomo a suo filgio:

berschet finge di dover scrivere una elttera a suo figlio. In questa lettera suo figlio gli darà dei consigli di
letteratura e prenderà due traduzioni di un letterato tedesco.

Lettera semiseria: perché nella prima aprte elenca tutti gli aspetti negativi del ormanticismo per poi
ritrattarli, fa finta di andare contro, prova a dimostrare come sia negativo il romanticismo, ma in realtà lo
afferma, mostra com’è interessante. Semiseria: perché c’è ripartazione all’inizio, è ironico (no ma sto
schersxano).

Mella prima parte della lettera vengono elencati i gli elementi positivi del romanticismo: ci si interroga sul
pubblico, rapporto società-inteleltuale e ciò che è la poesia romantica.

Definizione del pubblico: definizione negativa, dirà che il pubblico dei romantici non sono né ottentoti ne
parigini.

In più viene data una definizione della poesia romantica.

Lettura:

- Ottentoti: si intende quella aprte di popolazioen rozza, ingenua, ignorante. Uomo rozzo, ignorante,
non saprebbe nulla di cultura.
- Parigini: classe sociale intelletuale, aristocratica, che ormai si è dedicata a una letteratura astratta,
inutile e non itneressante. Infatti dice “se la stupidità…” stupido in segno di ignorante, “..al tempo
stesso..” anche se ottentoto è stupido, la civilizzazione del parigino non è servito a niente.
Nell’ottentoto la (tendenza poetica?) è nulla, nel parigino è nulla.
- Fantasia e cuore: sottolinare.
- “sappi che guardando tutte le nazioni d’europa divido le perosne in tre categorie: parigini, ottentoti
e gli ultimi comprendo tutti gli altri…”  persone che hanno un minimo di conoscenza,
consapevolezza di sé – è il popolo che si sta formando, visione negativa.
- “nella prima classe…”
- Paragrafo: tre righe: la gente che ricerca i suoi lettori… -> la gnete che il poeta cerca stano a milioni
nella terza classe (rimando alla rivuluzione), in realtà è il vero popolo, rispetto alla elite degli
aristocratici e ottentoti e il poeta deve mirare a lei, pensare a lei come il suo pubblico, è da questa
classe che si deve far capire e fare in modo di piacere. Interesse ero dell’arte: avere come destinatari
questa terza classe che non è né uno né l’latra ma è la più numerosa.
- Terza classe: né proprio ottentoto rozzo, né parigino sofisticato. Sono in realtà la maggioranza, sono
a milioni, sono quelli che sanno leggere, capire, sono a metà. Perché fa questa distinzione? Su cosa
si sta interrogando? Chi è il pubblico a cui si rivolge, con chi sta parlando e a chi dovrebbe parlare la
letteratura.

Studiare da pg. 812 fino a pg. 831

Pg. 825:

- Quarta riga: si interroga su cosa è poesia: disputa tra classici e romantici, divide poesia classica da
poesia romantica. La poesia dei classici: poesia di imitazione, hanno tentato di re imitare i classici e i
moderni. I romantic: hanno interrogato la natura, si sono resi conto del conto della complessità
della civiltà in cui vivevano, tiene più conto della totalità, più complessa, tiene conto dell’uomo
completo. Prima poesia dei morti, seconda poesia dei vivi. Poesia romantica pg 824: fantasia e
cuore -> questa è la poesia romantica e la consapevolezza della complessità della civiltà.

Mazoni:

- Letterato moderno, ha ssaputo portare una modernità perché viene influenzato da tutti gli apsetti
che in uqel tempo toccavano la contemporaneità:
- Il primo movimento è l’illuminismo lombardo: illumismo di beccaria e verni, del caffè.
- Influenzato anche da Fauriel Ideologies, andrà in francia, illuminismo più francese+
- Illuminismo più italiano: attaccato più alla storia e al realsimo
- Età romantica: viene toccato anche dal romanticicsmo europeo

Converge tutto, era un uomo che conosce delle aprti del mondo che non tutti hanno avuto modo di
sperimentare.

Manzoni nasce a Milano, 1775, da tutto il periodo che vive, vive tutti i moti risorgimentali fino all’unità di
italia. Vive quasi un secolo, riesce a vedere tanti passaggi di storia. Nasce da Giulia Beccaria e Pietro
Manzoni, ufficialmente, ma in realtà era un figlio illegittimo di Givoanni Verri. Spesso matrimoni erano
combinati, Giulia costretta a sposare Pietro Manzoni, doppio della sua età, per ragioni economiche, però fin
da subito rapproto tra i due non funzionò mai, dopo pchi anni ottiene separazione legale (ai tmepi
particolare), ma in realtà Manzoni filgio di Verri. Venne riconosciuto dal padre ma nonostante questo la
situazione nella casa era troppo sofferta, Giulia se ne va e a quel tempo Alessandro viene affidato al padre,
padre anziano e anaffettivo. Passerà tutta la sua infanzia nei collegi cattolici, andrà a merate. Da un lato gli
danno una grandisima educazione classica, dall’altro generano in lui un astio, un odio per la religione
cattolica, esce con delle idee fortemente anti religiose e democratiche. Si lascerà influenzare da ideali
rivoluzionari, si appassionerà all’illumusno e proprio in questo momento scrive una delle sue prime opere:
del trionfo della libertà, opera neoclassica ma ha forti influenze illuministiche rivoluzionarie.

Dopo aver fatto tutto questo percorso si rispsota a Milano, figura di Cuoco, intelletuale di quel tmepo che lo
fa appasionare tantisismo alla ricerca storica. In particolare è il primo che gli fa passare questa idea del fatto
che sia la storia a creare un popolo, ma soprattutto il concetto che il vero protagonista della storia è la
massa, il popolo. I protvanosti non sono i grandi eventi che fanno la differenza, sono gli umili. Prima volta
che gli viene idea dei promessi sposi ocme romanzo delgi umili. Infatti promessi sposi come sotria universale
tocca storia personale. In tutto ciò aveva perso i rapporti con la madre, aveva vissuto con il padre, finchè la
madre si rispossa a parigi con carlo imbonati, madre lo chiama a parigi e mentre alessandro torna muore il
compango della madre (carlo). Grande occasioni per manzoni: ritrova sua madre con cui non aveva avuto
qualsiasi tipo di rapport, madre particolare, facili costumi e invece ritrov a una intesa fortissima, si trovano
immediatamente, recupera l’affetto che non aveva avuto i primi anni e conosce questa figura di carlo
imbonati tramite la madre a cui scriverà un poemetto (in morte di carlo imbonoati) importante perché è
una poesia programmatica: contiene tutti i capisaldi del pensiero di manzoni. Si immagina che carlo gli
appaoa in sogno e gli indichi come essere un uomo d’onore, un uomo onorevole. Da questo momento darà
decalogo morale, una serie di massime su come essere un uomo retto, uomo morale.

Cos’altro succede a parigi? Entra a contatto con illuministi francesi: Fauriel Idelogoies. Cosa vuol dire parola
ideologia? Più teoria che realtà, a priscindere dalle condizione -> es. per questo progetto non importa se
muoiono migliaia di persone, il punto è l’obbiettivo, uno diventa cieco della realtà concreta. Ideloogia= idea
più forte della realtà, estremizzazione, portata all’estremo ma anche gli ideologici tentano di ripensare
all’illuminismo francese per trovare dei vlaori stabili che valgano sempre, non vengono modficati in base
alla situazione, a prescindere dalle cirocnstanze, condizione. Nel mentre conosce e sposa Enrichetta
Blondel: ragazza di 16 anni, con cui anche se eera un matrimonio combinato c’è grande intesa, accetta di
sposarsi in chiesa secondo un rito calvinista, c’era affetto.

Nel 1810: anno della conversione al cristianesimo, cattolicesimo. Da quel momento segna una svolta da tutti
i punti di vista, da questo punto di vista sappiamo veramente poco, diceva grazia di dio, tramite sua figlia
eccetera pare che lì sia avvenuto il momento di conversione, perde la moglie ed entra nella chiesa di san
rocco. Momento di cambiamento: ma probabilemtne c’è stato un percorso, non è stata solo una
illuminazione. Da qui inizia un periodo profiquo letterario: i sacri, odi civili, tragedie, promessi sposi
(edizioni, 21, 27, 40).

Ad un certo punto muore enrica blondel e sui 10 figli che aveva ne muoiono 7, ad un certo punto si risposa
e nel 1860 viene dichiarato senatore a vita del rengo di italia: anche dal puntovdi vista politico l’intelletuale
aveva un ruolo. Muore nel 1873, aveva 83 anni, dopo esser caduto e aver battuto la testa.

(23 prima edizione ma inizia a scriverlo del 21 – inizia a interrogarsi sul romanzo)

Poetica di Manzoni:

Cosa vuol dire il suo programma letterario? Poetica= programma letterario di un autore. Per capire qual è la
sua poetica vedremo tre testi: in morte di CI, la lettera chuvet, la lettera a dazzelio (cesare). Queste sono le
tre opere in cui manzoni racconta quali principi seguirà per scrivere.

Pg 892: pezzo della poesia scritta in morte di carlo imbonati – compagno della amdre di manzoni in francia.
La morte di C è l’occasion in cui manzoni ritrova sua madre di cui aveva perso notizie per tanto tempo, da
quando se ne era andata. Manzoni immagina che in sogno gli appaia Carlo che gli fornerà una sprta di
decalogo morale. Cioè che gli impartisce una serie di insegnamenti e precetti morali grazie ai quali di essere
un uomo di valore, un uomo retto.

Leggiamo: Manzni gli chiede “indicami la via, per arrivare a toccare la cima della morale, essere un uomo
retto” imbonati gli risponde – quasi un elenco di precetti , sono importnati tutte le parole, soprattuto sentire
e meditare, essere contendo di poco (del giusto), conservare sia le azioni che la mente (i pensieri puri) e
sperimentare delle cose umane tanto quanto ti pasti per non curarle, per non preoccupartene
eccessivamente, non scendere a patti con le persone vili, il santo vero non tradire mai e non dire mai una
parola che sproni (applauda) al vizio e derida invece la virtù. Parti più importanti: sentire e meditare e il
santo vero mai non tradire.

Quando parliamo di manzoni e quando lui parla di moralità: la moralità è qualcosa che ha a che fare con la
vita ma anche con la letteratura, per manzoni come si vive, la moralità coem comportamneto dell’uomo,
tutto ciò che ha a che fare con l’uomo ha a che fare con tutto di lui, il modo in cui si fa òetteratura è anche il
modo in cui si vive. In particolare l’uomo manzoni sente la grande contraddizione che c’è tra ciò che è e cioò
che dovrebbe essere. Guardando la realtà vede una contraddizione: tra ciò che vede davanti a sé e quello
che dovrebbero essere le cose. Riguarda la vita e l’arte: le migliori opere d’arte sono nate dagli autori che
sono vissuti in questo contrasto, sentivano forte questa contraddizione, arte nasce da questa contraddizione
tra quello che è e quello che sarebbe dovuto essere.

In generale questo è ciò su cui bisogna sentire e meditare, il santo vero, per ora, emerge da questa
riflessione. Lo sforzarsi di sentire e meditare cioè riflettere su questa contraddizione è ciò che fa avvicinare
al vero. Morte di carlo imbonati scritta prima della conversione, dunque già prima manzoni ha questo
problema del vero di trovare una conciliazione tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere, lo chiama santo vero,
ma non è ancora cristiano, questo santo vero è il polo di una tensione a cui bisogna sforzarsi per arrivare, c’è
la necessità di sforzarsi per arrivare ma ancora non la si è raggiunta. Dal 1810 cambierà non solo la vita di
manzoni ma anche la sua letteratura, punto di svolta sia per la persona di manzoni ma anche per la sua
letteratura.

Con la conversione il vero si svela perché la fede è ciò che fa la differenza. In che cosa? Fino a quel momento
quella contraddizione genera inquietudine in manzoni, se pensiamo ai promessi sposi, da un lato c’è una
grande moralità ma al tempo stesso è uomo inquieto: innominato, morte di cecilia. Perfezione morale
umana. Quindi in realtà la fede arriva come risposta di una inquietudine che manzoni ha sempre avuto.
Differenza: la fede è importante perché l’unica che può dare un giudizio umano sul mondo e sull’uomo. La
fede si impianta sull’inquietudine che già c’era, sperimentare un paradosso nella realtà.

La fede cosa da a Manzoni? Un giudizio umano, “la fede ci rende chiaro il presente che abbiamo sotto gli
occhi; i misteri conciliano le contraddizioni, e le cose visibili si intendono per la notizia delle cose invisibili. E
più si esamina questa religione, più si vede che è essa che ha rivelato l’uomo all’uomo.”  la religione è
quella cosa che rende più chiaro il presente e dalle contraddizione fa emergere i pensieri, da una realtà
contradditoria, i misteri conciliano le contraddizione, ciò che non si capisce diventa un mistero, non una
contraddizione – un giudizio umano, una realtà più profonda., la religione e fede come qualcosa che
attraversa i fatti nella sua natura più profonda. Secondo aspetto: ciò che rimanda l’uomo all’uomo: relgiione
ciò che rende veramente l’uomo uomo e rende possibile vivere la sua umanità. Esempio: non è un caso che
la contraddizione ha vissuto tuta la vita, il male diventa un mistero, diventa la chiave del cambiamento e
nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Religione: sorpresa, giudizio umano sul modno e chiave della salvezza.

Per questo motivo lui letterariamente rifiuterà tutta quella parte mitologizzante classicista di quel tempo,
rifiuta la mitologia classicista, perché? Perché lui vuole aderirre il più possibile al santo vero, cioè alla verità,
l’unico modo è la storia, rifiuto del mito classicheggiante perché parla di cose non vere, vuole il più possibile
aderire al vero, cioè aderire alla storia, rispettarla il più possibile, perché? È nella storia che si è rivelato il
fatto cristiano ed è nella storia che si rivela dio e cristo stesso.  la fede per manzoni ha portato uno
stravolgimento perché ha dato la soluzione, tutto ciò che era contradditorio ha abbracciato la fede, non
interessa mitologia ma storia eprchè quella storia che fino a quel momento era stata contradditoria diventa
la cosa più importnate perché lì dove cristo si era manifestato, cristo si manifesta, la storia (come epoca e
personale) non è più una obiezione, sia come epoca/realtà che come storia personale. Il percorso è: santo
vero prima della conversione (sforzo morale perché si sente il problema di ciò che è e ciò che dovrebbe
essere, quando qualcuno vede qualcosa di malvagio una perosna dice “io non lo farò mai”, aveva già da
prima questo sforzo morale) con la religione si scolgie questa obiezione, la realtà si scoglie e lì perché in
realtà c’è un mistero, è avvenuto il santo vero.

Pg 907:

si interroga sul rapporto che c’è tra poesia e storia, vuole parlare di storia, si chiede allora che valore abbia
la poesia. Lettera che viene scritta sul conte di carmagnol: tragedia che non aveva rispettato i tempi di unità
di Aristotele. Si interroga a chauvet: che significa cosa vuol dire fare poesia.

Leggiamo: io non so se questo mio pensiero è accettato anche da altri, ma credo fermamente che l’essenza
della poesia non è inventare fatti, fare letteratura non è inventarsi, questa invenzione è facilissima, non
richiede grande immaginazione e riflessione, infatti non c’è nulla di più comune delle creazioni di questo
genere. Se guardiamo la storia della letteratura gli autori più importanti hanno raccontato cose che avevano
a che fare con la storia. Cause: anche se mi guardo indietro non ho trovato nessuno che ha sostituito le vere
cause della storia, cause inventate.

17: Si immagina una obiezione: se al poeta togli la possibilità di inventare delle cose, cosa lo cambia da uno
storico? La poesia.

Da 18: la storia da i fatti esteriormente (sott.), ci da l’aspetto esteriore dei fatti, la poesia da il contenuto
umano. Cioè come dice dalla riga 19 tornando indietro, la storia da avvenimenti noti esteriormente, ciò che
gli uomini hanno pensato, sentito, con cui hanno convinto gli uomini in battaglia e piegato altre volontà, lo
racconta invece la poesia. Storia da il fatto semplice e poesia riempie il contenuto umano, per capire cosa
hanno sentito, sperimentato, le emozioni provate. Come il peota riesce a farlo? Come riesce a fornirci
questo contenuto umano? Tramite la simpatia, usato nella sua concezione greca da sium patos,
manifestazione simpatetica, gli autori capiscono contenuto umano tramite una simpatia. Simpatica: c’è una
immedesimazione, ci si intende, armonia. così il poeta riesce a immedesimarsi simpaticamente con questi
uomini e quello che hanno vissuto.

32: questa è la poesia drammatica, sta parlando di una peosia di tragedia, di teatro. Creare fatti…: invece i
romanzi fino a questo momento, la loro degenerazione, sono fatti per creare dei fatti, sono totalmente
inventati.

35: per ora il genere del romanzo è falso, fittizio, scollamento troppo ampio con la realtà.

53: non seguendo la versimiglianza hanno finitp per creare una antura umana, hanno creato dei personaggi
che sanno di falso, fittizio, invnetato, sono troppo lontanti, non assomiglia in niente a quella che avevano
sotto gli occhi, o meglio, a quella che non hanno sapouto vedere – non solo hanno ricreato una antura
umana che non assomiglia a niente, ma il loro problema è che non hanno saputo vederla e conoscerla,
hanno preferito crearne una anche desiderabile, ma falsa, l’hanno preferito alla bellezza e profondità e la
verità di come è già fatto l’uomo. Si capisce che lui ha già fede da qui: manzoni dice loro hanno inventato
una natura umana fittizia, perché non hanno saputo vedere la verità e bellezza dela natura umana senza
bisogno di aggiungerle niente e farla diventare qualcosa che non è.

Tono fittizio: personaggi sembrano falsi.

Abbiamo iniziato a fare la poetica, abbiamo visto la poetica tramite tre opere, due lettere e un carme, le
abbiamo usate per spiegare come manzoni intende la letteratura.  concetto di sentire e meditare,
contraddizione forte tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere, manzoni sente la forte contraddizione, tramite
la letteratura cerca di conciliare (carlo imbonati quello che dice). Ricordiamo: distinzione e contraddizieone
tra ciò che è e che dovrebbe essere, l’inquietudine che ha manzoni dall’inizio, il santo vero è solo uno sfrozo
morale (per luo vita e poesia sono legate), il santo vero con la fede cambia totalemtne al letteratura, il modo
di fare poesia per manzoni – da una novità al concetto di sotria. Lettera schouvet distingue cosa è poesia e
cosa è storia. La storia da i fatti, la poesia non deve inventare niente, deve dare contenuto umano di questi
fatti. Lui si chiede: la poesia non è inventare fatti, e allora si chiede cosa rimane al poeta? Si risponde
dicendo che la storia è quella che da i fatti e poesia contenuto umano. Come fa il poeta a capire questo
contenuto umano? Attraverso la simpatica, immedesimazione simpatetica. L’importanza della storia cambia
dopo che scopre la fede prchè non sarà più un’obiezione, la storia, la sua problematica è che vive la
contraddizione tra ciò che vede e c’è e cosa crede che dovrebbe essere, ocn la fede la storia non è più un
problema, anche la storia eprosnale, con la fede non è più un obiezione eprchè è nella storia che è avvenuto
il fatto cristiano e è nella storia che dio si fa presente. Lui con la fede scopre che quello che c’è adesso è
quello che gli è dato, anche sulla storia, spesso contradditoria, ma viene attreversata da un giudizio più
profondo. Storia perosnale: pensare all’innominato – è l’esemplificazione amssima, lui che è arrivato a una
cattivreria profonda e vita compromessa, anche quello misteriosamente diventa qualcosa di vero e di buono
(storia perosnale) storia vera: promessi sposi c’è qualcosa di vero e misterioso, i misteri riconciliano le
contraddizioni.

Pg. 910: stampata nel 46 e poi ripubblicata nel 70. Cesare d’Azeglio: continua a parlare di poetica.

Leggiamo:

- L’utile per scopo, il vero per soggeto, l’interessante per mezzo.


- Mi limiterò… sul positivo romantico perhcè perima parlavano della parte negativa del romanticismo,
qui positiva.
- Qual è la conclusione a cui arriva quindi? In tutta la letteratura ci deve esere l’utile, non astratto, con
uno scopo. Il vero per soggetto, il tema epr l’opera deve essre il vero. E per mezzo, lo strumento da
utilizzare è l’interessante, deve essere coinvolgente, saper parlare al popolo. Manzoni si oppone alla
branca classicista arcaica, il mito non parla a nessuno, bisogna parlare di cose concrete che non
tocchino l’uomo letterato ma l’uomo normale. Ci vorrà un contenuto diverso e un linguaggio
diverso, comprensibile a tutti.
- Debba per conseguenza…= MASSA. lui deve scegliere degli arogmenti per i quali la massa ha una
disposizione di curiosità e e affezione: argomenti di cui la massa è interessata. MASSA: si parla
sempre di più di quel popolo, non individui, società bem definita che sta diventadno popolo
italiano. Si dve parlare di argomenti che interessino e siano utili. Per ora solo una parte di popolo è
culturata e letterata, gli altri non sono in grado di capire al maggior parte delle cose di cui si fa
letteratura oggi.
- Che cosa bisogna fare? Scoprire e esprimere il vero storico e il vero morale, attenzione, quello che
lui chiama il vero non solo è il fine, ma sorprendentemente questo insieme di vero morale e vero
storico è anche la sorgente del bello. Poi lo speiga: dice giacchè…= non solo bisogna aprlare di
questo perhcè è più utiole, la vera sorgente del bello è questo connubio, qualcosa che è falso lì per
lì può dilettare, da un piacere che è temporaneo e accidentale (circostanziale - ha a che fare con gli
accadimenti, le circostanze). Una cosa falsa, non è vera, sbaglaita, lì per lì sicuramente da piacere,
da gusto, ma è temporaneo, il giorno dopo si è da capo ed è accidentale, ha a che fare con la
circostanza, appena la togli si ritorna nel nulla, nel vuoto, invece qualcosa di vero è qualcosa di
infinitamente bello. La verità umana e storica, come anche fonte di bellezza.
- Dice e in questo la poesia contribuisce nel far nascere questa consepolezza della belleza del vero, la
poesia deve farlo emergere.
- 20 Non dissimulo… : dice che questa verità è difficle da definire, si è in ricerca ma indefinito a
questa altezza.
- Fine: ultime tre righe: tale ameno…= TENDENZA RELIGIOSA: Manzoni fa parte di quelli che
declineranno il romanticismo in qualcosa di religioso, lui ci vede qualcosa di misterioso che ha a che
fare con la religione, la religione sarà la risposta.

Gli inni sacri (892)

Date: anche se viene rivisitata – 1812-1815 – pubblicazione, che lui si è già convertito, c’è già stata
conversione ma siamo agli arbvori della disputa tra classicisti e romantici – 1816. Siamo i nquesto momento
di pasagio, già qui vedremo come manzoni riesce a superare tutte le tendenze del momento in un modo
profondamente moderno. Riesce a superare i progetti. Lui riesce, si vede la sua genialità, perché riesce già a
capire cosa sta succedendo e dare una soluzione moderna, degli esisti che nessuno aveva pensate, anche se
la disputa non è ancora iniziata. Per capire gli inni sacri dobbiamo tenere conto che si è già convertito. Ha
sempre questa attenzione al vero e alla verità e li fa modificare la forma poetica e letteraria.
A quel tempo i grandi autori presi come modello erano Foscolo e monti: neoclassicisti, la tenze in Italia in
quel tempo - grandissima classicità ma al tempo stesso soggettivismo esasperato, poesia di Foscolo oltre
che riprendere aspetti classici è egocentrica, tendenza egocentrica ed eroica, perché tutto io, io, io, che
sono triste, disperato, centrato sull’io e eroica, affermazione di questo sentire fino all’estremo. Eroismo che
c’è nel vivere, passioni profonde esagerato, tutti prendevano spunto da questo. Manzoni lo rifiuta= secondo
lui la poesia, oltre che essere chiara, che deve essere comprensibile per le persone, deve essere ecumenica.
Vuol dire della collettività, qualcosa che riguarda tutti, un noi, è ecumenica la poesia di manzoni, passaggio
da io a noi, che guardi tutto e che parli a tutti. Da quell’io lirico, soggetto individuale, uomo da solo che
afferma in suo sentire diventa un noi, un popolo. A livello anche storico, di ritrovare un noi, un noi
condiviso. Non è un caso che riprenda gli inni, i salmi, nella chiesa il tempo è scandito in ore (ora terza, ora
nona…) per ogni ora c’è un momento di preghiera, le lodi, momenti in cui ci si ritrova e si prega insieme, ci
sono degli inni, inni: sono uqalcosa che sono fatti per essere recitati insieme, perché nel tempo anche il
cuore diventi ocncorde, tutti dicono quelle cose e nel tempo anima e cuore dovrebberpo di fatto sentire
queste cose. Scelta non è a caso degli inni. Ci sarà uno stravolgimento nella forma, pensa delle modalità per
essere più chiaro e comprensibile a tutti, elimina l’endecassilabo, con dei versi più brevi, darà atteznione
anche al ritmo per renderla più incalzante.

1812: pensa al primo progetto degli inni sacri e ne ipotizza 12, nel 1815 ne escono 4, tra cui: la risurrezione,
il nome di maria, il natale, la passione. Successivamente nel 1817, composto nel 17, ma pubblicato
successivamente scrive la pentecoste, perché è una novità rispetto a quelle precedenti? Perché gli inni sacri
com’erano? Avevano una struttura che era sempre la stessa, prima veniva sara all’intenro una definizione
della festività, poi si parlava del fatto stesso, passion e natale (racconto dell’argomento), e poi commenti
morali, giudizi. Cambia struttura la pentecoste: avrà come scopo quello di raccontare come la pentecoste
abbia influenzato e cambiato la storia dell’umanità, ha portato una novità nell’uomo.

Ripasso: inni sacri – l’ecuminismo : prima volta poesia che vuole essere per la collettività, rifiuto di tutta la
cultura poetica dominante di quel tempo, monti fosoclo alfieri, che abbiamo definnito dal forte senitre,
quindi un soggettivismo esasperato. Tutta una poesia io io io, questo forte sentire affermato sopra tutto, più
di tutto. Il soggetto sopra tutto, lui rifiuta questo tipo di poesia per una poesia ecumenica, della collettività,
deve esprimere il popolo, si lega alla lingua italiana che parlava solo a una fetta degli italiani. Rifiuta tutta
questa poesia tipica di preromanticismo e neoclassicismo e rifiuta mitologia classicista, perché non
rispecchia il vero storica, loro vogliono il vero. Prima cosa, la cosneguenza di questo è nella forma, dal punto
di vista formale c’è uno stravolgimento, la forma dovrà essere il più possibile comprensibile, diverse
dall’endecasillabo. I primi 4, più completi e poi pentecoste.

Pentecoste:

- Poesia che è scritta già in un periodo matura di manzoni dal punto di vista letterario, già scrivendo
promessi sposi, già interrogato su lingua letteraria
- Diviso in tre parti: 1 racconta momento discesa spirito santo su apostoli, 2 conseguenza di questa
rivoluzion, x manzoni pentecoste ha cmabiato la storia dell’umanità, una rivoluzione 3 viene
richiesto allo spirito santo di scendere ancora nel presente.
- Pentecoste (1 triaprtizione): discesa dello spirito santo sugli apostoli (apostoli riuniti con delle
fiammelle sopra la testa, perché spirito santo è fuoco, raffigurato cosi in arte) 50 giorni dopo
pasqua, momento in cui gesu gia morto e risorto, gli apostoli nonostante sappiamo che è risorto
sono spaventatit, si rinchiudono nelle loro case, fino a quando osno investiti dallo spirito santo,
chegli libera la lingua, ovvero escono dalla loro casa e inizia il periodo di missione degli apostoli,
andranno nel mondo a comunicare che gesu è risorto e quando escono riescono a parlare in tutto le
lingue del modno grazie al dono dello spirito santo. Da quel momento inizia quello che nella bibbia
viene chiamato la parte degli atti e degli apostoli.
- Tutto costruito sulla chiesa com’era prima della scesa dello spirito santo e dopo, questa
opposizione, come è cambiata, differenza e che rivolta ha portato.

Leggere:

- Già si inizia a sentire il ritmo, diversa, madre dei santi… -> pieno di rime, ritmo chiaro sempre
uguale, tutte strofe di settenari legati da uno schema rimico complesso ma presente perché deve
avere un ritmo clazante che coinvolge la gente, deve suonare bene.
- Si rivolge alla chiesa, vv da 1 a 16: inizia con una apostrofe alla chiesa, ci si rivolge alla chiesa.
- Conservatrice eterna del sangue incorruttibile di cristo, tu che soffri combatti e preghi (espressioen
tipica della chiesa che combatte per quello che crede – militante) da tatni secoli. E dispieghi il tuo
dominio per tutta la terra, terra di tutti coloro che sperano, chiesa del dio vivente (dio è ancora
presente, dio vivente, presente anche nella umanità, non solo nella realtà, una doppia rpesenza,
citazione PAOLINA), dov’è rimani -> o tu chiesa che sei immagine di dio, conservatrice di cristo,…
dov’eri quel giorno? Espressione che si ripete anche al verso 28 e 31. Tu che sei tutte quwste cose,
fino a quel momento lì dove eri? La rispsosta è avevi paura, stavi chiusa in casa perché spaventata.
- 11: in quale angolo ti sei nascosta tu che stavi nascendo (a quel tempo si formava) quando il tuo re
portato a morire sul colle da uomini malvagi rese rosse (di sangue) le zolle, la terra della croce, di
dove stava la croce.
- 17: e quando, nel momento in cui il corpo divino fu tirato fuori dalle tenembre, emise il respiro
potente della vita etenra(intende quando cristo è risorto) e quando (soggetto gesù) recandosi in
mano il prezzo del perdono – e quando portando su di se il prezzo del perdono, gesùà salì da questa
polvere al trono di dio.
- Tu, ( che sei compagna del suo genetiov), consapevole dei suoi misteri, figlia immortale della sua
vittora, dov’eri?
- Da 17 a 24: cosa succede quando risorge cristo e poi si rivolge alla chiesa di nuove, tu che dovresti
essere al comapgna del suo lamento, sei consapevole dei misteri, dov’eri?
- Gesu a cena dice che qualcuno lo tradirà, pietro più appassionato dice che non succederà mai, farà
in modo che non succeda, ha questo impeto di affetto verso cristo, gesù gli dice che proprio lui lo
tradirà tre volte prima che il gallo canti, quando gesu infatti portato dalla folla inizia a puntare il dito
a pietro e pietro dice che non è vero, poi pianse amaramente, si accorse, ama follemente, amare
follemente non impedisce il tradimento, uomo è fragile, l’uomo sbaglia. Pietro lo diceva sul serio ma
davanti alla scena dice di no per paura di morire.
- Altro episodio: quando gesù risorge, loro sono in barca, lo veodno, pietro si butta in mare per
raggiungerlo, mangiano il pesce e gesu dice a pietro, mi ami tu? Glielo chiede tre volte, come a
risanare quelle volte che aveva tradito e poi dice che fonderà la sua chiesa, è lì che nasce la chiesa, e
diventa il primo vescovo di roma, il primo papa. Gesù fonde la chiesa quando risponde pietro.
- Pietro centra perché tutta la prima aprte, da 17 in poi dice questo, mentre stava succedendo che il
divino corpo era uscito dall tenebre, e lui ha pagato su di se il prezzo della morte tu dove eri?
Cheisa, ad esmepio pietro, l’unico rimasto con lui era giovanni e sua mamma.
- 29: dove stavi? Stavi nascosta in mura nascoste, contenta di essre dimenticata, vigile solo in tuo
terrore, attenta solamente al tuo terrore e sicura solo al tuo oblio, eri nascosta e contenta di essre
dimenticata, sicura nella dimenticanza, fino a quel santo giorno quando lo spriito santo è disceso su
di te e accese la fiaccola inconsulta, che non è consumabile, non si spegne, la fiaccola della fede,
fiamma della fede, che non si consuma, quando ti collocò sul monte, segnar di popoli, quindi –
collocò sul monte come segnar dei popoli, come guida e aprì nelle tue labbbra il fonte (la sorgente)
della parola – da lì escono e aprlano tutte le lingue del monod.
- 41: concetto – dopo che spirito santo è sceso, anche arabo, il parto, sirio udì la voce della parola
nella sua lingua, parlavano il loro linguaggio.
- 55 da qui inizia a parlare del cambiento della pantacoste nella storia degli uomini, parla delle madri,
dice che le madri che si trovano ad avere dei figli, (61) non devono guardare alla bugiarda promba
(giunone) – sua dichiarazione di rifiuto alla mitologia, non rifugiatevi in miti che sono falsi, perché
(verso odpo – 64) quello che è nel vostro seno cresce conserveto/consacrato a dio. Rifiuta la
mitologia perché quello che voi avete nel grembo è gia consacrato a dio, qualcos di piu vero di
quello che pensate da quando è inziiata la pentecoste.
- Da vv 63-64 spiega qual è la rivoluzione delle pentecoste, iniziano ad alzarsi i toni, piu latinismi,
lessico piu complesso aulico e arcaico. E dice: perché quando bacia i propri figli la schiava ancroa
sospira e mira invidiando il – guarda con invidia il seno di colei che nutre invece delle persone
libere. Non sa che al regno i miseri: non sa ancora che il signore (soggeto) solleva (predicato) i
miseri (c. ogg.) con sé al regno dei cieli. Le persone schiave sono preoccupato, sospirano ancora di
lamenti e tristexxe perché adesso è venuto uno che solleva proprio i miseri, quello che dice manzoni
è che non c’è bisogno di fare altor, tutti sono uguali e tutti sono miseri, anche la schiava. Non deve
più avere paura, siamo tutti uguali cioè siamo tutti miseri, siamo tutti miserabili. È una giustizia
nuova e una salvezza per tutti.
- Soggetto cieli: annunciano una nuova libertà, Una nuova franchigia (libertà), una umanità nuova
(genti nuove), nuove cose da conquistare e una nuova gloria vinta in delle sfide molto più valorose
(belle sfide). Nuova va con pace: una nuova pace immobile (cioè insensibile) ai terrori e alle
promesse false, insensibile, che il mondo deride e può prendere in giro e che non può rapire, non
può togliere. Da qui in poi c’è una nuova libertà, una nuova umanità , modo nuovo di gestire la
gloria, nessuno la può togliere.
- 81: O spirito..: parte invocazione solenne allo spirito, noi ti imploriamo – poesia ecumenica, voce
del poeta, di manzoni espirme la voce di tutti.
- 89: iniziata richiesta allo psirito che qui continua ad approfondirsi, lo sprito placabile, che sai farti
placare, farti venire incotnro, non sei fermo nella tua ira, discendi ancora favorevole a chi persegue
il tuo culto, ma propizio anche a chi ti ignora – se benevole epr chi ti segue e chi ti ignora.
- Scendi e ricrea la realtà nuova – quello che è e dovrebbe essere – rianima quei cuori che sono stati
uccisi nel dubbio e il vincitore sia divina mercè dei vinti, e il vincitore dia una grazia divina a coloro
che sono vinti.
- 97: discendi amore, discendi ocme amore, in quanto amore, cioè attutisci l’ira (dovuta alla superbia)
nell’animo oppure dona dei pensieri che la memoria dell’ultimo igorno non cambia, pensieri hce
valgano sempre a prescindere dlala morte e dalla paura della mrote.
- ..fior: concetto – dio va incotnro all’uomo come il sole, una volta che ha creato il seme, non può non
crescerlo, lo porta avanti, anche la morte del seme significa che lo porta avanti. Continua: noi ti
imploriamo, continua descrizione verso 89, soggetto ( piacevole alito) sosporito piaceovle scenda
con vento consolatore…
- Per te sollevi.. dice il povero, sollevi al cielo le ciglia, il povero può volgere ora gli occhi al cielo
perché il cielo è suo, citazione un episodio del vangelo: gesù dice agli apostoli di non pensare a quell
oche possono fare di cose potenti che hanno la fede, ma rallegrarsi perché il cielo è loro, il loro
nome è scritto nei cieli. .. e trasformi i lamenti, pianto, in gioia, pensando a chi somiglia. Dio ha
creato l’uomo a sua immagine somiglianza e anche epr questo singifica e parla della cura dell’amore
che ha verso quello che ha creato.

LIRICA PATRIOTTICA E CIVILE:

sono molto simili agli inni sacri, lirica civile significa che riguarda fatti storici e contemporaneamente.

Due fasi:
- Prima fase: non particolarmente riuscita, prova a scrivere due odi tra 1812 e 1815, una sull’aprile
1815 e l’altro proclama di rimini. Ma invece fu importante la seconda fase.
- Scrisse le due odi che furono più importnati: marzo 1821 e il 5 maggio. Che tra l’altro sono scritte
tutte nello stesso anno – 1821. Non particolarmente riuscita prima fase, ora compone i suoi lavori

Anche in questo caso rifiuta tutta una sfera classicheggiante mitologica, rifiuta come fosoclo si era mosso
fino a quel momento, aveva usato il mito per ispirare azioni eroiche, degli slanci eroici, invece manzoni
amante del vero e della storia prendera come spunto soltanto fati contemporanei

Mitologia sostituita da fati contemporanei rivisitati però in una chiave/prospettiva religiosa. Perché?
Reinterpretazioen della storia con prospettiva più ampia? Manzoni sta aiutando a creare una nazione,
perché una nazione sia tale (pg 914 vv 31) -> darme… - definizione di nazione. Purchè una nazione sia tale
c’è bisogno che abbia un esercito unico, un linguaggio che sia riconosciuto da tutti, una stessa religione e
una tradizione storica in cui si riconosce, di sangue e di cor (di sangue= come origine/genetica, ma anche
perché hanno vissuto e combattuto insieme, e stesso cuore= steso spitito e stessa anima).

Lo scopo: lo scopo di manzoni è collaborare e contribuire alla nascita della nazione italiana, e per far questo
bisogna riconoscerci in una certa lingua, nazione, religione, sangue.

Marzo 1821:

manzoni scrive questa poesia quando carlo laberto, il reggente, stava per apssare il ticino per liberare la
lombradia dagli austriaci, immagina che questi rivoluzionari abbiano già passato il ticino e li immagina nella
nuova terra e esprime i loro pensieri e cio che provano

commeno: il poeta è visto come un autore e un guerriore

vv 31: primo concetto di nazione

- È un ode tripartita: divisa in tre parti – da 1-40, 41-72, 73-104.


- Anche divisa fino a 57 – passaagio tematico, inizia a parlare di dio
- C’è una dimensione corale, qui si vede proprio, che hanno l ostesso cuore, quella dimensione
ecumenica tipica inni sacri, anche nelle odi civili non c’è io poetico, si parla di un noi.
- Dimensione religiosa: tutti i fatti contemporanei visti in prospettiva divina, in questo caso questa
mossa, di indipendenza viene vista come un progetto divino, qualcosa che dio ha voluto, tutti gli
eventi vengono visti ocn una prospettiva eterna, nel progetto di dio l’italia doveva riapproparsi di se
stessa. Dio dell’antico testamente, che ha liberato ebrei dagli egiziani.
- Metrica: decasillabi, accenti forte terzo, sesto e nono piede del verso ed è importnate perché è
come se riesce a dare il ritmo martellaznte e marziale dei soldati che vanno in guerra. È novità:
rifiuta endecasillabo per altri versi che abbiamo un ritmo incalzante, coinvolgono chi li ascolta.
- Letta: ode di esortazione, è coinvolgente.
- Osservare il testo, più semplice l’italiano, sta facendo un lavoro di rielaborazioend ella lingua
italiana purchè sia più comprensibile.
- Uso impressionante della punteggiatura, manzoni luminare espressione epunteggiatura, grazie a
questa ci da espression con cui dobbiamo leggerla e valore dei termini su cio ci dobbiamo
soffermare.
- HAN GIURATO: ci fa soffermare, immagine dei piemontesi hce volgono sguardo al ticino
- Non fia…: straniete= termine che torna spesso, hanno problema che sono invasi da dominazioni
straniere, non itlaiane, non sono loro, c’è addirittura un punto esclamativo. Non ci devono più essre
barriere tra l’italia e l’italia, quelli che ci osno di là siamo noi.
- Straniere contro fraterne: al grido di giuramento
- Non riprende la mitologia ma rende la contemporaneità mitica, bellissima, linguaggio alto ma
comrpensibile, riscoperta di una rifratellanza,
- 16: o compagni nella morte o fratelli in un suol libero.
- Viene fatta un ipotesi impossibile per mostrare impossibilità di un altro fatto – dunaton
- 25: libera (29)
- 41: esortazione algi invasori, si rivolge agli stranieri, epica quasi.
- Togliete le tende da una terra che non è vostra madre.
- Spiegaizoe di ocme sia dio adesso hce volgia che litalia ritorni a se stessa.
- Ultimi 4 versi: non ha mai detto all’austriaco, va, raccolgi dove non hai arato, ti do l’italia, mai detto
che itlaia fosse dell’austriaco.
- Da 73: invocazioen all’italia: non c’è un cuore che non batte per te.
- O sarà di fatto di nuovo schiava, oppure risorta, la vedremo convita al popolo seduta.
- 97: povero colui che non contribuisce che narrando un giorno a suoi figli saràà costretto a dire io
non c’ero quando invece è nata l’italia

5 maggio:

- Scrive quest’ode dopo la morte della notizia di napoleone che in quel momento era circolata
insieme alla notizia della sua conversione, di fatto lui ripercorre la parabola esistenziale di
napoleone, non solo la politica, ripercorre questo fatto contemporaneo in una prospettiva
religiossa, infatti racconta delle sue opere politiche ma sospende per un attimo il giudizio sulla sua
carriera, dice ai posteri lardo sentenza: i posteri decideranno qual e stata la sua importanza politica
e storica, si dedica all’ambito esistenziale, si lascia colpire da quest’uomo che pare si fosse
convertito su isola sante lena
- Tripartita: prime 4 strofe che si aprono con lo stupore dei popoli che rimangon in siloenzio di fortne
alla morte di questo grnade uomo, sezione in mezzo, intermedia che parla della vita pubblica, dei
trionfi, delle socnfitte e dell’esilio di 10 strofe e le ultime 4 messagio morale ideologico e morale.
- Gli interessa mostrare di nuovo la presenza di dio nelal storia e la misericordia di dio, sia del fatto
che la gloria di quest’uomo vale solo di fronte a un eternità e la gloria di quest uomo non è la sua
riuscita, la sua carriera pilitica, tutta la sua storia è servita alla fine a rivolgersi a dio. Tutta la storia
eprosnale di napoleone è servita per girarsi e volgersi verso dio, è questa la vera gloria, fa la
differenza alla vita di un uomo. Morte di napoleone e la sua conversione non sono un caso che la
parabola dio, quest’uomo sia sta questa.
- Non è importnate napoleone come nome ma come uomo – una spersonalizzazione per far
emergere la persona.

5 Maggio – nel pensare a come presentare il testo scegliere qualche verso da sottolineare.

Poetica, inni sacri, odi civili e patriottiche, tragedie

Le tragedie:

molto simili al coro, aveva grande valore ideologico, politico e morale, momento in cui veniva dato un
giudizio sulla vicenda da parte della comunità, commento del popolo sulla tragedia che veniva messa in
atto.

Spesso il coro in manzoni avrà una sfumatura lirico civile, sfruttato per approfondire tematiche civili.

Ma ci osno comunque differenze:

- Mentre le odi civili riflettono su eventi contemporanei, le tragedie parleranno di eventi storici, del
passato. Si parla del passato ma manzoni tenta di fare una ricostruzione del passato per poter
parlare in realtà del presente: promessi sposi ad esempio, ambientati nel 600 per parlare della
contemporaneità di manzoni. Recupero del passato per il presente
- A volte avremo degli episodi speciali nelle tragedie i cui cuori non sono ne liric ne civili, sono
assestanti, hanno una novità, emergono soprattuto in un episodio: delirio di emirgarda in Adelchi.

Conte di Carmagnola e Adelchi

- Fino a quel momento il modello della tragedie era prima aristotele e poi alfieri (essre un modello x
tragedia italiana). Che tipo di tragedia era però? Tragedia eroico classicista. Cioè lui recupera uno
stile molto alto, complesso, tipico della tragedia antica, prova a riprodurla, arogmenti mitologici,
presi ocme episodi e portati all’estremo, all’estremità dei sentimenti, delle passioni, alfieri un po’
pre romantico, ovviamente seguiva le tre unità aristoteliche. Saul è ambientata in una giornata ad
esempio, un solo momento in realtà, unità di spazio tempo e azione. Ovviamente però questo
modello per manzoni non va bene. Perché? Non è realistico, lui vuole aderire alla storia, non è così
semplice e così unità, non si puo rappresentare tutto in una giornata, e non ci può essre intrecci, no
– storia è insieme di intrecci, ci osno più fattori, non le può usare le tre unità aristoteliche perché
non gli permetterebbe di aderire alla storia.
- L’altro aspettto che lo influenza: shakespear. Non usa/segue le tre unità aristoteliche.
- Altro modello di manzoni che lo convince a modificare la tragedia itlaian: Shleghel. Anche lui di fatto
scrisse tragedie, era tedesco, uno di quelli che sono particolarmente diffusi tra romantici, di lui
riprende l’importanza del coro come un cantuccio in cui l’autore può esprimere il suo giudizio sulla
vicenda. Per manzoni il coro è il punto di vista dell’autore, che rappresenta il punto di vista di
collettività, è la voce dell’autore.

Conte di Carmagnola: tutte le tragedie di manzoni mettono sempre in scena una situazione in cui devi essre
degli uomini spietati e di potere si oppongono a degli uomini inermi, dall’umanità buona che però vengono
invitabilemtne sconfitti. Dilemma degli oppressi e degli oppressori. Mette in scena uomini spietati con scene
di poetere che seguono la ragion di stato, che si oppongono a delgi oppressi dalla moralità buona, retta, che
però alla fine sono sconfitti.

Rappresentazioen di quel contrasto tra ideale e reale: ciò che è e ciò che dovrebbe essere, mette in scena la
contraddizione, sembra che la idealità, questi principi morali non abbiano una soluzione nella realtà: unica
soluzione è la morte.

Conte di carmagnola: conte tradito, verrà condannato a morte. Vengono diffuse voci di tradimento a cui lo
stato crede, ucciso anche se innocente,

Adelchi:

Lotta tra franchi e longobardi. Manzoni affascinato dalla lotta tra loro. Nell’ XVIII secolo, adelchi ambientato
infatti tra 772 e 774, franchi occupano e combattono contro longobardi che occupavano il nord italia,
franchi (popolazioni germaniche), che avevano come loro capo Carlo Magno.

Cui vorrà presentare questa storia, prima di scriverla di fatto, si colloca tra 1816 e 1820, adelchi 1822.

Storia: re dei longobardi, desiderio, ha due figli Ermengalda e Adelchi, figli del re. Antefatto: Ermengarda è
sposata con carlo magno, volevano stringere alleanza, che però a un certo punto la ripudia e restituisce al
padre, perché preferisce piuttosto attaccare. Quindi il re desiderio acceccato dalla sete di vendetta per la
figlia il suo dolore e per la sete di potere decide di trovare un modo per vendicarsi. Decide di provare a far
diventare re uno dei figli di carlo e ermengarda attaccando le terre di papa adriano. Succede che questo in
realtà è espediente perfetto per carlo magno per entrare in guerra contro i longobardi, perché si presenta
come difensore della chiesa, da qui inizia la tragedia. In breve ci saranno una serie di lotte dolorose in uci
longobardi sconfitti. Momento particolare: due battaglie principali, una a Pavia e una a Verone, a Pavia
desiderio combatte a Verona combatte adelchi. Mentre avveiene questa guerra ermengalda si allontana
dalla casa di desiderio per andare in un convento perché vive un forte dramma in quanto lei era veramente
innamorata di questo uomo, provava verso di lui un amore tremendo, perché è un amore non corrisposto,
verso una persona con cui verso non può provare amore e che l’ha ripudiata, per provare a raggiungere un
equilibrio emotivo si ritira al convento.

Cosa succede in breve? Nel mentre desiderio viene imprigionato, presidio di verona sconfitto, desiderio
verrà liberato ma non hanno piu le forze di ocmbattere contro i franchi, e adelchi durante una battalgia a
verona morirà nelle braccia del padre. Quindi adelchi muore, e nel mentre anche ermengalda viene a
sapere che carlo magno si è rispsato con un'altra donna, ha un momento di delirio e muore di crepacuore
nel convento. Vincon o i franchi.

Il nucleo di tutta la storia sono adelchi ed ermengalda, non è la vittoria dei frnachi. Perché tutta la storia è
particolarmente equilibrata dal punto di vista strutturale, perché è difesa in coppie di personaggi -> da una
parte desiderio e carlo magno che sono assetati di poetere e di venderta, e seguomo quello che manzoni
chiama la ragione di stato, segue le linee del monod,. Altra parte : ideali puri, mettono in scena questa
purezza di ideali che però non è ancora possibile, nella realtà non ci sia soluzion per loro se non l’essere
oppressi, la mrote, oppressori che non hanno una soluzione, se non la morte. Questa donna profonda,
ideali veri, valori nobili, profodnamente innamorata, sperimenta un amore reale e vero, ma un amore
tremendo, non è destinato a essere compiuto e ad essre felice. Adelchi: personaggio puro, ha ideali buoni di
vittoria e gloria ma che non riescono a realizzarsi per la situazione e anche in cui ha in se degli ideali, dei
desideri di fratellanza, di giustizia, a differenza del padre, che però ancora di nuovo in questa storia ancora
non vincono. Coloro che come adelchi, che a differenza del padre, combatte con ideali di gloria, con una
fratellanza, alla fine viene socnfitto, giudizio negativo tra ciò che è ideale e ciò che è reale.

925-928 fare bene marzo 1821 e 5 maggio

5 maggio: esercizi pg 924 numero 2,5,7,6

6 testi: lettera schovet e massimo, lìin morte calro imbonati, marzo 1821 e 5 maggio

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