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Romanticismo

Sia illuminismo che romanticismo indicano due aspetti importanti della realtà: sono categorie storiche e
movimenti culturali. Permeano con le loro idee ogni aspetto umano. Il romanticismo può e essere
analizzato da due punti di vista: il primo: è una categorica storiografica (periodo storico) con il
romanticismo la ragione non è più l’unico modo per conoscere la natura, ma viene scavalcata da
soggettivismo, attenzione per moti e segreti dell’animo. Iniziò a manifestarsi dal 1816. In Italia già dal dal
1816 con l’intervento di madame destail, nobil dama di origini germaniche pubblico un testo sulla maniera
e sull’utilità delle tradizioni dando il via a quello che sarà il dibattito fra classicisti e romantici in Italia. Il
Romanticismo europeo tratta temi soggettivi, che hanno a che fare con dolore inquietudine morte e
malinconia, in Italia si presenta in continuità con illuminismo. Momento romantico e una continuazione di
temi illuministici e ritorna l’importanza del classicismo. Dopo la pubblicazione del libro di madame destail in
Italia avremo da un lato chi la attacca perche esortava gli italiani ad aprissi alle nuove tendenze europee,
dall’altro lato i classicisti gli fecero capire come il patrimonio classico serba memoria di un passato glorioso ,
quindi si formano classicisti da una parte e romantici dall’altro. Coloro tra i romantici danno ragione a
madame destail. Il termine romanticismo ha origine che affonda come aggettivo il suo uso già dal 600.
Viene utilizzato in Inghilterra e indicava tutto ciò che aveva a che fare con le invenzioni letterarie presenti
nei romanzi cavallereschi. Già dal 700 il termine ricomparve e indicava la fantasia dell’arte, idonea a
dilettare l’immaginazione 8arti figurative). Alla fine del 700 designa la scena oggettiva su cui si muove
l’uomo, indica l’emozione soggettiva che suscita la natura nell’uomo. Il termine si diffonde nel 18esimo
soprattutto in Germania grazie alla rivista atenaum dove operarono grandi intellettuali come i fratelli shleg
e il romanticismo è caratterizzato da serie di temi che si tende ad identificarli a quelle che sono tematiche
negative (basta pensare all’ortis, temi preromantici). In Italia il romanticismo va ad esplorare l’irrazionale
negando l’importanza che la ragione ebbe per gli illuministi che per loro serviva per capire i misteri della
vita, la ragione non poteva sbagliare. Per i romantici la ragione fallisce perché non e in grado di spiegare i
misteri della vita e dell’esistenza. Davanti al mistero la ragione si arrende e subentra l’irrazionale, l’interesse
verso ciò che non può essere spiegato con la ragione. Tentativo di dare attenzione ai moti dell’animo, a
tutto ciò che fa parte del soggettivismo., tutto ciò che riguarda il soggetto senziente, che sente, la ragione
non può spiegare i sensi. Il fallimento dell’uomo è storico. I romantici vanno ad esplorare il desiderio di
sperimentare qualcosa di inesprimibile a livello interiore. Emerge in Germania il termine senshud, in
italiano intraducibile. La percezione romanica diventa ricerca. Dare spazio all’irrazionale e ai moti
dell’animo che si traducono in ricerca, in senshud. E termine tecnico che possiamo rendere come desiderio
di tutto ciò che non può essere raggiunto. Soltanto gli individui muniti di una certa sensibilità possono
anelare la ricerca di questa sensazione, di tutto ciò che rappresenta il desiderio dei desideri. L’uomo va alla
ricerca di qualche sensazione straordinaria. È una tendenza verso l’assoluto, infinito, sia a livello spazio
temporale sia come categoria soggettiva. Il primo tema che emerge è di carattere storico. I romantici
cerano di evadere dalla realtà perché è fallimentare, in cui l’istinto bestiale dell’uomo prevale. La fuga dell
realtà si manifesta come il tentativo di andare verso una dimensione ostica, verso mistero, ma spesso
include anche un concetto che non è presente nell’illuminismo un ritorno alla dimensione religiosa e
spirituale. I romantici non possono negare una certa attenzione per l’io interiore. In Manzoni la religione
avrà un ruolo importantissimo. Il trascendente e contemplato, il divino, il logos, ritorna ad avere
importanza centrale. La religione diventa intermediaria tra il mondo soggettivo umano e divinità quindi e
portatore di valori positivi, sociali e civili. Creatura e creatore si avvicinano. Altre tematiche sono: sogno, la
follia, soggettivismo, tematiche nere, gotiche, buio, orrore, presenza di figure trascendentali. Le atmosfere
oscure possono essere analizzate nell’interiorità umana, ciascuno ha un lato buio e analizzarlo diventa
campo di interesse. In Italia la visione religiosa ha molta più importanza, oppure il confronto tra
romanticismo e classicismo. Le atmosfere cupe in Italia hanno poca importanza (escludiamo Foscolo) .
Vediamo come il romanticismo è un vasto movimento culturale che fa emergere tutte queste tematiche
negative , il senso del male, del peccato, dell’uomo che si sent perduto davanti al suo destino a causa del
peccato originale, angoscia. Vediamo come il romanticismo ha un insieme di caratteristiche ad ampio raggi
che vanno a toccare gli aspetti del vivere sociale. Il 700 è stato un secolo di grandi rivoluzioni e
trasformazioni, basti pensare all’età napoleonica, la rivoluzione inglese, francese e americana . Emerge un
senso di impotenza davanti alla quotidianità. Uno dei movimenti eh ebbe molta importanza fu il luddismo
che fu il tentativo da parte degli operai inglesi di insorgere contro ill dominio della macchina. La rivoluzione
ha portato la macchina come semplificazione del lavoro. È in grado di produrre tanto e sbagliare
pochissimo. Quindi le forze irrazionali portano l’uomo ad essere violento di confronti di chi pensa minacci il
suo lavoro. Il romanticismo interessa diversamente gli intellettuali, la classe colta rispetto al mondo di chi
lavora. Emerge l’analfabetismo, ignoranza. I temi nella maggior parte dei casi trovarono un punto di
estrema diffusione dal primo ventennio dell’800. Interessarono anche la produzione letteraria. In Italia si
diffonde con caratteristiche più marcate e meno problematiche rispetto a Inghilterra franca e Germania.
L’Italia era caratterizzata da territori disuniti, dal centro nord troviamo un Italia aperta, più propensa ad
accogliere le innovazioni, invece l’altra parte da un economia arretrata legata alle delusioni feudali. 800 per
l’Italia rappresenta il desiderio dell’uomo che vuole vivere sotto una nazione che identifichi un territorio e
popolo di matrice culturale unificata. L’Unità porta forza. Emerge il desiderio di essere patriottici.

Manzoni
È uno dei più importanti dell’800. Lui riuscì a creare un vero e proprio sunto delle tematiche presenti nel
romanticismo. È l’autore che ha inciso nella poesia lirica, tragedia e nel romanzo. Rispetto a Foscolo la sua
produzione è più vasta. In Manzoni emerge la questione della lingua, una grande vena di rinnovamento
letterario, innova la poesia lirica, la tragedia e il romano. I promessi sposi sono il primo grande esempio di
romanzo moderno. L’intellettuale è impegnato dal punto di vista civile e sociale. Per Manzoni la letteratura
si rivolge a tutti, deve ricercare il vero nel soggetto , il vero è uno degli elementi più importanti di Manzoni.
Scrive perche deve avere come scopo la ricerca del vero. I personaggi sono veri, non c’è la finzione. La
letteratura dee essere utile, interessante e dee avere come protagonisti cose reali. Il romanzo è strumento
che veicola temi e significati e insegnamenti. La sua formazione in principio è classicista, pero ha interessi
che vanno a divagare in tanti campi dello scibile umano, interessi storici, politici ed economici. È l’esempio
di intellettuale a servizio di dio, sente la presenza della religione come necessaria e vincolante. Hindi
abbiamo un ritorno alla spiritualità e alla fede religiosa. Manzoni ama la solitudine e studiare, preferisce
vita che lo spinge ad alimentarsi del sapere. Le sue opere devono essere accessibili non solo alle classi colte
( altrimenti i promessi sposi non li avrebbe letti nessuno). La sua personalità è molto più calma di quella
foscoliana. Nacque nel 1785 da Pietro Manzoni e da una giovane, Giulia Beccaria, figlia di cesare Beccaria.
La madre con il figlio in principio ebbe un rapporto distaccato. Pietro Manzoni era avanti con gli anni, lei era
giovane quindi era un matrimonio di interesse. Manzoni probabilmente è frutto di una relazione extra
coniugale di Giulia Beccaria con Giovanni verri. Il Conte Manzoni verrà a conoscenza di questo però
riconoscerà comunque Alessandro e lo legittimerà. Lei sceglierà i lasciare il marito e trasferirsi in una nuova
dimensione, si legherà con Carlo imbonati che la porterà a vivere in Francia. Nel 1805, dopo la morte di
Carlo, raggiunse la madre, l’esperienza parigina è importante da diversi punti di vista: Dal punto di vista
personale perché conosce la madre è instaura un rapporto profondo con lei, dal punto di vista culturale
perché Parigi era la patria dell’illuminismo, una città cosmopolita, dal punto di vista sociale perché inizierà a
conoscere personaggi molto importanti soprattutto forlier che sara un vero e proprio riferimento culturale,
per lui fu sempre fonte di ispirazione. In questo periodo venne ad essere fagocitato da correnti filosofiche
come il giansenismo (deriva da Cornelio Giansenio) quindi l’idea che l’uomo di fondo ha una nascita
malvagia perche contaminato dal peccato originale, quindi si aprono la strada della violenza, gli istinti
selvaggi dell’uomo emergono in un contesto quasi abbandonato da dio, soltanto l’uomo con il proprio
pentimento o grazia divina può trovare la retta via. Al piccolo Alessandro venne data la possibilità di istruirsi
presso i collegi più importanti dell’epoca. Lui amo i classici ma non condivise i metodi pedagogici di
insegnamento dei padri, probabilmente erano severi, e dopo ricorderà questa esperienza come un
esperienza pesante. Uscito dal collegio, dopo 16 anni, inizio ad entrare in quel mondo della socialità
milanese caratterizzata dalla presenza di personaggi importanti, ebbe modo di conoscere monti e Foscolo.
La prima parte della sua vita è dedita al gioco , al divertimento, allo svago. Cerco di trovare lavoro come
intellettuale. Il rientro in Italia coincise con la conversione al cattolicesimo che avrà molta importanza sia
dal puto di vista letterario che umano.
Mori nel 1873.

La prima produzione di Manzoni e basata su esempi neoclassici, comincia a scrivere testi di spirito
demografico. I modelli principali sono Parini e Monti. Monti era all’apice della sua fama quindi impersonava
uno dei poeti che del gusto neoclassico avrà fatto una scelta letteraria e di vita. Parini è la figura concreta
dell’ideale impegnarti che compone letteratura per essere utile alla società. Gia nella fase parigina inizierà
ad emergere l’agorafobia che è il terrore degli spazi aperti e delle folle. Tenderà a chiudersi nel suo mondo
riservato tra milano e la villa Brusuglio. I primi componimenti (inizierà giovanissimo) saranno caratterizzati
dal rifiuto di ogi forma di letteratura fine a se stessa che valorizza gli aspetti esteriori ma non ha alcuna
continuità pratica se non suscitare un effimero diletto del momento. Non amava la letteratura barocca. A
Parigi lui stringerà un rapporto affettuoso, infatti quando morirà scriverà in morte di carlo imbonati che
rappresenta il punto di cambiamento nella vita di Manzoni e nel modo di concepire la letteratura. Emerge
un Manzoni che va verso un cambio di gusto , verso il romanticismo. In questo carme si possono evincere
gli elementi fondamentali di Manzoni e gli elementi che ci permettono di ricostruire quelle che saranno le
sue regole morali. Imbonati con Manzoni stringerà un rapporto opposto rispetto a quello che strinse
manzoni con il conte Manzoni. Mentre lui era rigido e severo, carlo imbonati ha un modo di entrare nel
mondo interiore del Manzoni più delicato. Conoscerà Enrichetta Blondel calvinista e di origine Svizzera.
Anche lei si convertirà al cattolicesimo (prima di lui). È difficile ricostruire le tappe che portarono manzoni
alla conversione religiosa. La conversione del Manzoni fu un lungo processo del tutto interiore nella quale
l’uomo mette a nudo le sue certezze e gradualmente torna al suo rapporto originale con la religione
cattolica. Dopo il carme per Carlo imbonati lui a partire dal 1815 cambia la sua produzione poetica e
scriverà inni sacri che sono permeati dalla religiosità manzoniana, caratterizzata da una rivoluzione e dal
modo di relazionarsi con il trascendentale del tutto genuina. Enrichetta blondel influì molto sulle scelte del
manzoni. Si trasferirà a Milano dopo il periodo parigino dove inizierà a chiudersi nel suo piccolo mondo.
Vivrà appartato. Dal 12 al 27 inizierà a comporre la maggior parte dei suoi capolavori e la sua vita sarà
caratterizzata da un intensa produzione letteraria. Nel 1812-13 scriverà gli inni sacri che sono attori fede e
devozione verso dio e le principali ricorrenze religiose. Gli inni sacri aprono una parentesi intorno al
rapporto che legherà il Manzoni al romanticismo. Negli inni sacri vediamo la capacità di manzoni di
realizzare i principi più compiuti della corrente romantica. Dopo la conversione religiosa rifiuta i rapporti
con il classicissimo e inizierà a creare una serie di personaggi rivoluzionari come gli umili nei promessi sposi.
Manzoni andrà verso la fase di maturazione nella quale la poesia verra messa in secondo piano perche
ritenuta una finzione quindi prediligerà il vero storico che è più important della finzione potrà quindi
cercherà di scrivere i promessi sposi , innovativo perche c’è il tentativo di andare verso il vero storico.
Manzoni lavora in maniera discreta soprattutto nel periodo milanese, non frequenta la città di Milano come
da giovane. Tra il 1812 e 1813 scriverà gli inni sacri mentre tra il 14 e 15 compone canzoni patriottiche tra
cui 5 maggio e marzo 1821, compone anche tragedie. Il periodo tra 27 e 73, ultimo periodo della sua vita, è
caratterizzata dagli interessi di natura linguistica e filosofica.

In morte di Carlo Imbonati


Nel carme In morte di Carlo imbonati finge di aver avuto un sogno in cui Carlo imbonati sotto forma di
fantasma gli sarebbe apparso avendo un dialogo con lui e in cui questo personaggio dava ad alessandro una
serie di consigli utili per vivere. Emerge il concetto di vero poetico. (Ora manzoni sembra abbandonare
l’apparato mitologico caro ai classicisti). In questo carme troviamo consigli utili da punto di vista morale ed
etico. Si tratta di un carme in endecasillabi sciolti. (Nella fotocopia)Nella prima parte enuclea concetti a lui
cari e che riguardano Carlo imbonati , è molto descrittiva, poi sembra dare la parola all’imbonati che
interviene dandogli una serie di consigli. Emerge l’importanza della cultura, di ricevere buoni consigli di vita
e buoni ideali. Emerge anche il nuovo gusto manzoniano , il romanticismo. Sentir e militar sono due parole
chiave che hanno grande importanza in manzoni. È come se prendesse la parola l’imbonati. Prima del
virgolettato mette in risalto alcuni atteggiamenti che critica nella società contemporanea. La poesia si trova
in uno stato di Corruzione perché essa e nelle mani di scrittori che pensano solo ad ottenere fama gloria e
prestigio ma non producono nulla di rilevante, quindi non e una poesia utile agli altri e questo e deprecabile
sia per manzoni che per l’imbonati. Quindi vi è una critica su questi scrittori vuoti di contenuti e di ideali che
coltivano la bella forma poetica solo per ottenere vantaggi personali. Spesso questi personaggi fanno
successo pur non meritandolo perche sono sempre pronti ad adulare e a servire i potenti, uno è una poesia
che perde il significato e i propri contenuti originali. Mentre per manzoni deve essere utile, trattare il vero e
l’interessante. Questi tre elementi poi diventeranno i capisaldi di tutta l letteratura manzoniana. All’inizio
del testo c’è una piccola esclamazione. C’è subito un apostrofe con la quale Manzoni mostra tutto il suo
sdegno nei confronti di certi poeti che usano la poesia per ottenere vantaggi personali. Manzoni si rivolge
all’imbonati che è precettore. Lui gli chiede indicazioni per seguire una via poetica originale mentre gli altri
seguono il gusto del momento per il successo personale. La strada implica un percorso di salita fino alla
cima, e in questo percorso lui e caduto nelle sue orme e non in quelle degli altri. Sentir e meditar sono
spezzati dall’iperbato quindi c’è anteposizione del verbo che spezza i due concetti principali. Sentir significa
percepire interiormente la realtà presente, riflettere sul passato e meditare. Meditar assume un valore
chiave, è la capacita dell’uomo ch riflette comprende e interpreta la realtà per ciò che è. La mano di
scrittore non deve servire mani sbagliate. La tua abilita di scrittore deve essere pura come la mente. Fai
tutte le esperienze che ti servono. Non diventare servo di qualche potente. Vero altra parola chiave perche
la poesia deve andare alla ricerca del vero oggettivo. Santo attributo di vero. Verità implica sempre una
verità morale. Gridai iperbato che spezza due concetti. L’imbonati e una presenza affettuosa che crea un
legame con manzoni. Raggio metonimia per luce. Spesso la ragione in gioventù è schiava delle passioni e
non dell’ingegno.

Lettera a monsieur Chauvet


Generalmente manzoni è pessimista verso la storia e verso la natura umana. La storia ci racconta le azioni
dei grandi uomini ma non ci racconta ciò che hanno pensato, quello che hanno accompagnato le loro
scelte, i loro successi e le loro cadute. La storia ci racconta i fatti cosi come sono stati compiuti. Il compito
della storia rispetto alla poesia e quello di conservare memoria degli avvenimenti e dei personaggi ma non
conserva le loro opinioni e sentimenti, la loro volontà. Le passioni umane allora diventano oggetto di
poesia. La storia raconta i fatti cosi come si sono verificati ma cela i moti dei cuori che diventano oggetto di
poesia quindi la poesia non si pone l’obiettivo del vero a differenza del manzoni secondo cui la poesia deve
cercare il vero. Il poeta non deve inventare la dinamica dei fatti, ma deve trarre dalla storia e i fatti e gli
elementi drammatici gli aggiunge il poeta.

5 maggio
Manzoni ha scritto notevoli opere fin dalla sua gioventù. Dopo aver scritto gli inni sacri si dedicò alle odi
civili. Dedica due odi: la prima marzo 1821, un ode commemorativa ai piemontesi contro il dominatore
straniero, invece il 5 maggio e per la morte di Napoleone infatti inizia il componimenti con ei fu, non è più.
La morte di Napoleone suscita stupore e meraviglia nel Manzoni che crea parallelismo tra passato e
presente, ciò che ha fatto quando era in vita e ciò che ne deriva dalla sua contemplazione delle sue spoglie.
All’interno di quest’ode c’è spazio anche per la religione. Troviamo una simpatia per l’eroe che presenta gli
aspetti dell’eroe quotidiano, rifiuta la concezione classicistica dell’eroe. È composta da 18 strofe composte
da 6 settenari e schema abc bbe. Parte con ei fu, non è più ormai e morto, si riferisce a Napoleone. Dal
verso 1 al 4 troviamo l’atteggiamento del poeta verso colui che ora sprofonda nell’eterna notte. Verso 13 si
rivolge a Napoleone a anche alla sua vena poetica. Verso 16 analizza le 3 situazioni in cui si trovò
Napoleone: cadde la prima volta venne sconfitto l prima volta, risorse perche vi è il periodo dei 100 giorni e
giacque perché mori. Verso 19 dice che l’ispirazione poetica è rimasta sempre equilibrata. Verso 25 sono
rievocate le imprese più importanti di Napoleone. Massimo fattore indica la presenza del trascendentale
nella vita degli uomini. Verso 43 Il soggetto viene volutamente post posto. L’esilio per manzoni e
importantissimo perche guarda a ciò che ha provato in esilio Napoleone. Concluse la parte finale della sua
vita nell’ozio. Dal verso 25 ha parlato delle imprese compiute da Napoleone, nel verso 55 arriva l’esilio .
Nel verso 61 pone la sua attenzione sulla interiorità del personaggio su ciò che provo Napoleone in quei
momenti perciò inizia con una similitudine. Come primo termine di paragone, tal è il secondo nella strofa
successiva. Nel verso 68 da attenzione alla psicologia e al mondo sentimentale e delle percezioni che
avrebbe potuto pensare Napoleone nell’esilio. Napoleone durante l’esilio scrisse i suoi ricordi. Mobili tende
si riferisce agli accampamenti. Verso 85 c’è il richiamo alla provvidenza divina . L’uomo non e da solo di
fronte alle proprie decisioni ma spesso e strumento di una volontà superiore. Tenebre perché le passioni
terrene sono dimenticate ma e dimenticata anche la gloria eh interesso la vita di Napoleone.

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