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STORIOGRAFIA

È difficile parlare di una storiografia tout court perché s’interseca con altre discipline:

-con la NARRATIVA si ha il concetto di storia come verosimile, cioè fatti storici reali si mescolano
all’immaginario e al fantastico creando la picaresca;

-con la DIDATTICA e le SCIENZE NATURALI.

Hanno contribuito ad accrescere la storiografia spagnola sia gli storiografi di professione sia i
viaggiatori ed esploratori spinti solo dal bisogno di testimoniare i fatti.

STORIOGRAFI DI CORTE

PEDRO MEXÍA: cronista regio.

- HISTORIA IMPERIAL Y CESÀREA: parla della concezione medievale di storia del mondo dagli
imperatori romani agli Asburgo x celebrare la monarchia attuale,

- HISTORIA DEL EMPERADOR CARLOS V: dettagliata esposizione di eventi e imprese dell’Imperatore


x celebrarlo. Uso corretto delle fonti, imparzialità, aderenza al vero, devozione alla monarchia.

PEDRO DE MEDINA: sorvegliata attenzione al concreto e al credibile e desiderio d’indagine.

- LIBRO DE LAS GANDEZAS Y COSAS DE ESPANA: è più un vasto repertorio d’informazioni


accumulate in molti viaggi x la Spagna che una vera celebrazione dell’imperatore. Lucida
convinzione che le imprese della Spagna siano veramente straordinarie, così come la cultura,
usi, costumi e ricorrenze locali.

ANTONIO DE GUEVARA: frate francescano predicatore di corte, storico solo perché la storia
gli serve da pretesto x il suo moralismo. Uomo di mondo ossessionato dalla scalata sociale e alla
strenua difesa dello stato sociale raggiunto. Non alla ricerca del consenso della classe
aristocratica, non perde tempo nelle pubbliche lodi dell’impero. + interessato alla conquista del
pubblico -> ha capito che questo gradisce la mescolanza tra verità-menzogna, storia-finzione,
solo in questo modo la letteratura diventa divertimento.

- LIBRO AUREO DEL EMPERADOR MARCO AURELIO: intende sottoporre a Carlo V il profilo del principe
ideale sulla falsa riga di alcune celebri opere (Il Principe, Il Cortigiano…), cioè del prestigioso
imperatore romano che fonde in sé il volto del grande politico e del grande pensatore storico.

- Manoscritto inventato da lui trovato a Firenze nella biblioteca di Cosimo de Medici e costruisce
un’immaginaria biografia aureliana. Tutto basato sulla menzogna evidente e consapevole, il
lettore è entusiasmato proprio da questo, dalla sorridente accettazione di questa menzogna.

- RELOX DE PRINCIPES: rivolto all’insegnamento del saggio governo, origine divina della monarchia,
modello esemplare della vita privata del buon sovrano, virtù di pace e giustizia che il sovrano
deve praticare.

Per lui l’armonia si può raggiungere solo in compagnia. Il villaggio è pace spirituale,
spensieratezza. Rifiuta la vita corrotta della corte facendo riferimento alla sua vicenda personale,
si lamenta e confessa amaramente in prima persona che i vizi cortigiani gravano fisicamente/
psicologicamente. Riferimento alla sua degenerazione come elemento di persuasione. Critica la
politica coloniale, è solidale con gli indigeni, ma non perde occasione x elogiare le imprese militari
di Carlo V.

LUIS DE AVILA Y ZUNIGA: cronache dedicate ai singoli eventi.

- COMENTARIO DE LA GUERRA DE ALEMANA HECHA DE CARLOS V: resoconto dettagliato e imparziale


che analizza le potenzialità espressive della lingua castigliana. Prende spunto dal De Bello
Gallico di Cesare. Elementi sovrumani e fantastici che rendono gesta narrate più curiose, quasi
epiche.

FRANCESILLO DE ZUNIGA: buffone di corte.

- CRONICA HISTORICA (cronaca-caricatura) commissionatagli da Carlo V x intrattenere e divertire


gli aristocratici della corte. Sorta di parodia in cui prevale l’autonomia creativa dell’autore,
battute lampo e sarcasmo. Francesillo non è un letterato, nella sua prosa frequenti sfocature
formali e linguistiche. A lui non è consentito parlare di debolezze e miserie della politica
dell’Impero, soggetti a censura, quindi no vera e propria parodia.

STORIOGRAFI DEL NUOVO MONDO


Scoperta dell’America: assoluto primato della Castiglia nel mondo. Esplorazioni e conquiste
narrate per iniziativa diretta degli esploratori per far conoscere le loro esperienze e fissarle nella
memoria di tutti. Non per incarico dall’alto ma per iniziativa spontanea, per fotografare lo stupore
derivato dal Nuovo Mondo sconosciuto. Non si va alla ricerca forzata di suscitare stupore con
effetti inverosimili.

CRISTOFORO COLOMBO
- LE INDIE: primo documento che testimonia la scoperta dell’America. Anche dopo aver scoperto
che non si trattava delle Indie stesso titolo.

- Diarios e Cartas inviati ai re cattolici x relazionare i suoi viaggi, testimonianza diretta.

I suoi scritti sono i + problematici in quanto smentiscono le certezze consacrate dalla scienza x la
prima volta. Ci parla con parole inquietanti degli Indios, dei territori incoltivati simili alle pianure
dell’Andalusia, metalli preziosi ecc.

HERNAN CORTÉS
spregiudicato condottiero, stratega, riferisce delle sue conquiste a Carlo V con

- LAS CARTAS DE RELACION: ci parla dello spregiudicato programma di dominio e distruzione dello
splendido impero di Montezuma. Impassibile freddezza ed egocentrismo, descrive lo sterminio
con parole aspre e dure, fiero delle sue gesta. Ne emerge che il meraviglioso non sta nelle terre
scoperte ma nel sovrastare le meraviglie. Non si parla d’incredibile perché non deve apparire
nulla che non possa essere creduto.

Nascono movimenti antimperialisti spinti dallo sdegno nei confronti dell’atrocità dei
conquistadores di cui un portavoce fu

BARTOLOMÉ DE LAS CASAS


dapprima encomendero, poi sacerdote, poi vescovo. Primi tentativi di pacifica convivenza con gli
indigeni. Parla dell’ingiustizia delle guerre, particolarmente infami nei confronti degli indios,
difformi dal vero spirito evangelico.

Evidente attacco alla politica imperiale responsabile di tale violenza, ribalta le convinzioni si
superiorità di razza definendo gli Indios intelligenti. Ma apre un’altra problematica: propone la
tratta nei neri in America perché più forti e resistenti degli indios. Poi però si pente, ma aveva già
acceso gli animi dei conquistadores che partirono per l’Africa senza pietà.

GONZALO FERNANDEZ DE OVIEDO

lunga esperienza in America come funzionario regio, ci parla in modo dettagliato e preciso di tutti i
particolari fenomeni (etnici, vegetali, animali, atmosf) del Nuovo Mondo.

HISTORIA NATURAL Y GENERAL DE LAS INDIAS: prima enciclopedia sull’America.

ALVARÉZ NUNEZ CABEZA DE VACA

No esploratore né conquistador, solo soldato salvato da un naufragio che si ritrova


improvvisamente nel Mississippi privo di coordinate, quindi parte allo sbando x esplorare
l’America fino in Texas e nel Nuovo Messico. Conosce e convive con gli Indios, si amalgama a
loro, poi esplora anche Brasile e Paraguay.

FRANCISCO LOPÉZ DE GOHARA

Cappellano di casa Cartes

HISTORIA: parla dell’impresa eroica in America ma senza essersi spostato dalla Spagna, usa le
testimonianze altrui. Le vicende storiche diventano un mito, leggenda x esaltare sia Carlo V come
il sovrano più potente che ha reso la Spagna un grande impero, sia Cortés come un condottiero
mitico. La scoperta dell’America viene definita come il maggior evento dopo la creazione del
mondo.

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